Donnarumma – Pagina 5 – Milanismo

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Fassone: “Il Milan dell’anno prossimo ci farà divertire”

Al termine dell’incontro ha parlato a Milan TV l’a.d. rossonero, Marco Fassone:

Il pubblico è stato straordinario stasera, anche nel momento della difficoltà, è il valore aggiunto, lo sto scoprendo partita dopo partita. Il messaggio che vorrei a dare a tutti loro è di concentrarsi sulle prossime tre partite, sui potenziali 9 punti. Il 28 maggio penseremo al futuro: il Milan dell’anno prossimo ci farà divertire“.

Impossibile non parlare della partita: “Dobbiamo utilizzare questa settimana per sbloccare quel qualcosa che oggi ci ha impedito di giocare sui nostri ritmi, anche se indubbiamente la Roma è una squadra che probabilmente ci è superiore. Forse non era questa la partita in cui potevamo immaginare di dominare, ma adesso ci aspettano tre partite contro squadre affrontabili. La sfida della prossima settimana ha un sapore particolare perché l’Atalanta di quest’anno ha fatto un campionato straordinario. Il sesto posto non fa parte della nostra storia ma sarebbe importante per tornare in Europa, nell’Europa League che sta diventando una competizione importante, contro avversari diversi rispetto a quelli che siamo abituati ad affrontare nei confini domestici. La società vuole fortemente tornare in Europa, lo abbiamo detto a squadra e allenatore. La proprietà ha preso impegni importanti, a luglio e agosto dovremo operare nel modo migliore. Stiamo preparandoci”.

In chiusura c’è spazio per degli elogi: “Gigio questa sera è stato il baluardo, il migliore in campo come spesso gli capita. Non so se è un buon segno o un cattivo segno. Non si può che fargli immensi complimenti, è un giocatore importante”.

Fonte: acmilan.com

Capitan Donnarumma diventa un caso

Nell’era Berlusconi, con l’eccezione di Montolivo, la fascia va a chi ha più presenze. «Per me dovrebbe premiare il giocatore che è più stimato nel gruppo». Quanto al futuro, da almeno due settimane si fa il nome di Gigio Donnarumma (senza smentite). La società non l’ha mai dichiarato pubblicamente, ma il progetto era di far diventare Gigio il Buffon del Milan, e forse è per questo che è nata la suggestione di consegnare a lui la fascia.

Se era un argomento che si pensava di utilizzare in sede di trattativa con l’agente Mino Raiola (in ogni caso di sicuro non quello decisivo per la scelta di rinnovare o meno) bisognerà far cambiare idea a Montella, apparso piuttosto contrario. «Gigio è un bambino, poi non mi piace che il capitano lo faccia il portiere, non riesce a parlare a compagni e arbitro. Ma a volte cambio idea, c’è tempo». Il bambino, per la verità, non difetta di personalità, come ha mostrato più volte anche in questa stagione.

Fonte: Corriere della Sera

Milan-Roma, una partita? No, un giudizio universale. In palio c’è di tutto

Da Champions e scudetto all’Europa League. Montella ha la spina di Gigio, Spalletti ha Totti (da “il Giornale”)

È molto più di un Milan-Roma qualunque, crocevia per scudetto, Champions League ed Europa League messe insieme.

Tutto scandito in 24 ore tra il derby di Torino ieri notte e l’appuntamento di San Siro stasera. È un intreccio romanzesco di tensioni e tormenti, di capriole ardite dei rispettivi condottieri e di risultati che possono cambiare il corso del campionato e buona parte del futuro. Ci sono i ritardi clamorosi, innanzitutto. E il più vistoso è quello tradito da Vincenzo Montella, mai riuscito, da tecnico, a piegare la sua Roma, sua perché già allenata e perché l’esito di questa sfida, aggiunta alla prossima con l’Atalanta, sono lo snodo decisivo per l’accesso alla piccola Europa calcistica. «Che non può non interessare i calciatori visto che la qualità del torneo nell’ultima parte è superiore al campionato e s’avvicina alla Champions» la risposta di Montella indirizzata alle leggende metropolitane secondo cui ci sarebbe un rifiuto a tavolino di raggiungere quel traguardo.

Poi ci sono le spine nel fianco: ognuno ha le sue. Spalletti ha la questione aperta di Totti, la maglia da ritirare che è quasi una bestemmia per il tecnico toscano. «È insopportabile sentir dire una cosa del genere, è una mortificazione non esaltazione, deve continuare a vivere il numero 10 con cui Totti ha fatto giocate memorabili. Poi se non lo vedo più vado al cimitero e cerco la maglia di Totti per rivederla» la sintesi un po’ macabra del suo pensiero. Che sembra quasi giocare a rimpiattino con quello di Montella riferito alla fascia da capitano (idea di Fassone e Mirabelli per ammorbidire Raiola) affidata in futuro a Donnarumma. «Su De Sciglio chiedo una tregua al pubblico, sulla fascia da capitano a Gigio esprimo un mio personalissimo parere: è un bambino e il portiere è lontano dall’arbitro, dal gioco e dai compagni» la spiegazione tecnica del tecnico che finora ha rispettato la tradizione della casa (la militanza fa grado). Trascurando in apparenza lo scetticismo che Paolo Maldini continua a ripetere sul conto dei cinesi cui Vincenzo può solo ribattere con una frase che è più di una replica appuntita («Io so che c’è un piano economico importante, so che il management lavora 20 ore al giorno, più di un allenatore») per non mancare di rispetto al monumento.

Adesso che il secondo posto della Roma traballa, Spalletti ha tutto l’interesse a cambiare registro rispetto al recente passato («se non vinco qualcosa vado via, se Totti non firma vado via», etc.) considerandolo addirittura un traguardo prestigioso («sarebbe come vincere lo scudetto, la Juve ha dimostrato che il primo posto era suo e nessuno poteva metterci mano, il terzo posto non sarebbe un fallimento») e dando dell’uccello del malaugurio al cronista che gli sbandiera sotto il viso la possibilità d’arrivare dietro il Napoli. È un po’ quel che succede a Milanello con Montella che solo in questi giorni comincia a dire apertamente che «forse nel girone d’andata siamo andati oltre i nostri mezzi», 39 punti raccolti, terzo posto occupato per qualche ora prima di un lento declino dopo Doha, figlio secondo lui di una caratteristica tecnica, «soffriamo contro squadre ben chiuse in difesa», giudizio confermato dalle difficoltà tradite con l’Empoli, non certo a Crotone dove la difesa rossonera ha balbettato maldestramente. Forse il vero limite di quest’ultimo Milan che viaggia come una lumaca è lo scadente rendimento dell’attacco spesso rimpiazzato dagli assalti dei difensori (ultimi gol segnati da Zapata, Romagnoli e Paletta, non è un caso quindi). «Dovrebbero avere tutti, non solo Lapadula e Bacca, quella rabbia che non ti fa dormire la notte» è la lezione del vecchio centravanti impartita al colombiano destinato alla terza esclusione consecutiva oltre che a Deulofeu e Suso, poco presenti nei tabellini. Perciò, comunque finisca stanotte, questo Milan-Roma sembra diventato all’improvviso una sorta di giudizio universale.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, volontà di tenere Gigio a tutti i costi. E lui vuole restare

Con il portiere classe ’99 (Donnarumma, ndr) continuano i contatti telefonici, anche se ancora un appuntamento non è stato fissato: incontro in programma quando il suo agente Mino Raiola – attualmente insieme a Zlatan Ibrahimovic dopo l’intervento al ginocchio – tornerà in Italia. Dopo i primi approcci già avviati, sarà quello il momento in cui si parlerà delle cifre e in cui verrà avanzata una proposta concreta, con Donnarumma che in cuor suo ha intenzione di continuare al Milan e con il club disposto a trattenerlo a tutti i costi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan e Donnarumma, questione di famiglia

Adesso solo Gigio e i suoi genitori possono convincere Raiola a lasciarlo in rossonero

Il piano per finanziare il Milan dei cinesi è pronto. Dev’essere approvato il 18 maggio, giorno scelto per celebrare l’assemblea degli azionisti chiamata a un paio di decisive approvazioni oltre che a una modifica tecnica (il bilancio non sarà più tarato sul 31 dicembre come in precedenza perché legato ai conti Fininvest, ma al 30 giugno come accade per tutti gli altri club di A), ed è distinto in due capitoli.

Il primo prevede un aumento di capitale da 60 milioni già promesso dall’azionista Youngong Li al cda, cifra già a disposizione, e un secondo fino a un massimo di altri 60 per coprire le eventuali perdite d’esercizio fino al 31 dicembre. È il finanziamento dell’attività del club la cassa messa a disposizione per pagare stipendi e tutto il resto. Il secondo provvedimento iscritto all’ordine del giorno è la richiesta d’emissione di un bond ottenuto dal fondo Elliott dell’ammontare di 128 milioni, già inserito nel documento inviato all’Uefa. La cifra, come spiegato dall’ad Fassone, è destinata in una parte (73 milioni) ad abbassare il debito con le banche e nella rimanente (55) a fare da tesoretto per gli impegni di calciomercato. Il mandato, ottenuto da Fassone e Mirabelli, è ancora più ampio e può tenere conto anche di altre entrate provenienti dalle cessioni (Niang, Bacca) che saranno perfezionate. Il nuovo management rossonero fa filtrare una cifra, tra i 100 e i 150 milioni, che può diventare anche un boomerang pericoloso perché destinata a creare aspettative altissime.

Il Milan squadra, da quando c’è stato il closing, si è spenta. È come se avesse perso la spinta propulsiva conosciuta nel girone d’andata. Senza i flop contro Empoli e Crotone, a questo punto del torneo potrebbe già avere più di un piede in Europa League, traguardo non ritenuto sufficiente da Mino Raiola per sedersi al tavolo e discutere del rinnovo contrattuale di Donnarumma. Questa è al momento la spina nella gola di Fassone e Mirabelli, ieri volato a Madrid per il derby di Champions. I due sanno bene che su questa trattativa è in gioco la credibilità della nuova proprietà. E sanno anche che la riconferma del portiere sarebbe uno spot strepitoso per trascinare a Milanello altri calciatori di richiamo.

Raiola ha preso tempo e dato appuntamento per fine agosto. Ha ripetuto: più che parole e programmi voglio vedere i fatti, cioè gli acquisti effettivi. Ma il Milan non può aspettare settembre per sapere se potrà contare ancora sul portiere. A questo punto la palla torna alla famiglia di Donnarumma e a Gigio, chiamato a fare un passo avanti, a esporsi con Raiola per fargli intendere un concetto semplice. Per cambiare società, e andare anche all’estero, c’è tutto il tempo pure dopo un rinnovo che consentirebbe al giovanotto di maturare in un ambiente familiare, col preparatore giusto e col sostegno di un pubblico che l’ha eletto a nuovo Kakà.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, clamoroso Raiola: offerto Donnarumma all’Inter

«Parliamone». E’ stata questa la risposta dell’Inter all’offerta di Raiola. E si è trattato di un’offerta molto particolare, se non singolare, di sicuro non facilmente paragonabile ad altre. Qualche giorno fa, infatti, il procuratore campano ha bussato alla porta nerazzurra proponendo addirittura Donnarumma. Sostanzialmente la domanda sarebbe stata questa: «Sareste interessati al mio assistito a contratto scaduto?». E la risposta di corso Vittorio Emanuele, come premesso, è stata una clamorosa apertura. Da sottolineare che Raiola, non facendo da anni affari con l’Inter, avrebbe tutto l’interesse ad aprire un canale con Suning, che recentemente ha lodato.

SONDAGGI – I movimenti di Raiola evidentemente fanno parte di una più ampia strategia. Ovvero sondare le intenzioni di tutti i principali club europei per capire se e quanto interesse ci possa essere per un Donnarumma a costo zero e libero di firmare con qualsiasi squadra. Con il contratto in scadenza nel giugno 2018, sarebbe possibile già a gennaio. E l’obiettivo conseguente sarebbe quello di quantificare quell’interesse con una potenziale offerta di ingaggio. A quel punto, raccolte le varie disponibilità, l’agente si troverebbe in una posizione di forza rispetto al Milan, inevitabilmente costretto ad avvicinare le proprie proposte a quelle degli altri club. Attenzione, però, ci sarà anche un’altra variabile di cui tenere conto. Inciderà, infatti, anche la commissione promessa allo stesso Raiola.

Fonte: Corriere dello Sport

Il piano del Milan per tenere Gigio, un contratto al fratello Antonio

I rossoneri partiranno dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente però Raiola considererà insufficiente

Se il procuratore Mino Raiola prende tempo, aspettando «garanzie tecniche» che chissà quale campagna acquisti sarà in grado di assicurare (tipo da Messi in su), il Milan non può veder arrivare la fine dell’estate per blindare Gigio Donnarumma, il pilastro da cui vuole cominciare a costruire la squadra del presente-futuro. La trattativa prima o poi comincerà e inizieranno le schermaglie, che includeranno clausole, affronteranno il tema dei soldi (il Milan partirà dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente Raiola considererà insufficiente), oltre alla crescita del ruolo di Donnarumma che — se lo vorrà — potrà anche diventare capitano (non subito però: domenica a Crotone la fascia seguirà i soliti criteri di «esperienza» e i candidati paiono Zapata e Paletta). Però non sarà (solo) da questi particolari che si arriverà alla firma (o meno) del rinnovo di contratto, come tutti sanno in scadenza nel 2018. Anche perché se fosse solo una questione di maxi ingaggi, non ci sarebbe gara: più di un club europeo è disposto a pagare di più.

A Gigio piacerebbe restare a Milanello che considera casa sua, ma, assieme alla famiglia, in questo momento ha legittime necessità di essere rassicurato. Un ruolo fondamentale in questo senso potrebbe svolgerlo Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, che ha dato un contributo decisivo alla crescita di Gigio e che è molto ascoltato dai genitori. Ma il Milan sta valutando di mettere sul tavolo un altro argomento: ingaggiare il fratello Antonio, 27 anni, rossonero da ragazzino, quando fece da apripista a Gigio, e seguito sempre da Raiola. Ora Antonio (un passaggio anche al Genoa) gioca in Grecia, ha firmato un contratto di tre anni con l’Asteras Tripolis, dove non si trova neanche male, però tornare al Milan e per di più giocare con suo fratello sarebbe un sogno, anche se naturalmente gli capiterebbe di rado di giocare per davvero, dato che sarebbe il portiere di riserva. Chissà che questa, però, non si trasformi nella mossa giusta, il grimaldello in grado di sbloccare la trattativa. La volontà di Gigio, se chiaramente espressa, non potrà poi essere ignorata da Raiola.

Fonte: di Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera

Fascia a Gigio, percentuale sulla rivendita a Raiola: il Milan prepara il rinnovo di Donnarumma

Super ingaggio, percentuale sulla rivendita e fascia di capitano. Sono questi gli argomenti, economici e non, che il Milan cercherà di sfruttare per il rinnovo di Gigio Donnarumma: per il portierone rossonero – si legge su la Repubblica – sarebbero pronti un contratto da 3,5 milioni netti a stagione a salire e i gradi di capitano della squadra. Per Raiola, invece, il Diavolo progetta una clausola “alla Pogba”: una percentuale del 15% sulla futura rivendita di Gigio, così come avvenuto la scorsa estate per la cessione allo United del centrocampista francese.

Il Milan lo vuole capitano, Gigio scegli col cuore

Non c’è ancora stato il famoso appuntamento Milan-Raiola per discutere del rinnovo di Donnarumma. L’intenzione, la priorità dei nuovi vertici del club è assolutamente quella di blindare il ragazzo, con un contratto lungo, ricco e metterlo al centro del progetto rossonero regalandogli la fascia di capitano. Le parti probabilmente si aggiorneranno nel week-end in quanto Raiola impegnato in queste ore a Pittsburgh per l’operazione di Ibra.

Contratto da top player
Sul piatto verrà messo un contratto da top player. La decisione poi spetterà a Gigio, che legatissimo e riconoscente al Milan come detto e dimostrato più volte, avrà modo di dimostrare ulteriormente e definitivamente (a prescindere da chi il Milan comprerà la prossima estate) il proprio legame con i rossoneri sposando un progetto nuovo e nelle intenzioni assolutamente vincente.

Sulle orme di Buffon?
Insomma seguire Buffon in tutto e per tutto. E in campo, con le grandi parate, e fuori dal campo con scelte forti e di personalità. Corsi e ricorsi: Buffon nel 2006 disse ‘no’ al Milan per seguire la Juve in B dopo aver alzato la Coppa del Mondo a Berlino. Sarà più semplice il compito di Gigio che potrà coronare il sogno di diventare simbolo e capitano del club che amava da piccolino e che 2 anni fa puntò dritto su di lui nonostante i 16 anni. C’è tempo fino al 30 giugno 2017 per trovare una quadra, poi nonostante l’assoluta incedibilità (che resta immutata fino alla scadenza del contratto), il Milan sarà obbligato a percorrere altre strade.

Fonte: Peppe Di Stefano per “Sky Sport”

Milan, il punto sul rinnovo di Donnarumma: tra l’offerta della società e una deadline per la possibile firma

Questione di priorità. Dal vecchio al nuovo Milan, del quale ormai è divenuto simbolo, Gigio Donnarumma resta il primo elemento dell’attuale rosa rossonera che la società di via Aldo Rossi è intenzionata a blindare, rinnovandone il contratto ed elevandolo a simbolo del nuovo corso del club. L’appuntamento con l’agente del portiere Mino Raiola, per discuterne il rinnovo, non è ancora tuttavia avvenuto, con qualche probabile contatto indiretto e con le le parti pronte a riaggiornarsi nel weekend, vista la partenza di Raiola stesso verso Pittsburgh per l’operazione cui si sottoporrà Zlatan Ibrahimovic.

Un numero uno, con il 99 sulle spalle, al centro del nuovo progetto milanista: l’intenzioni della dirigenza, tra Fassone, Mirabelli e la nuova proprietà cinese, sono certamente chiare. Blindare Donnarumma, con un lungo e ricco contratto da top player, offrendo al calciatore stesso la fascia da capitano, elevandolo a simbolo di una squadra per la quale ha sempre tifato da piccolo e di cui, da poco più di un anno e mezzo, difende la porta. La decisione finale, inevitabilmente, spetterà al ragazzo stesso, a 18 anni già legatissimo e riconoscente al Milan come detto e dimostrato più volte e di fronte ad una probabile scelta di testa e cuore, parte evidentemente pronta ad influenzarne il pensiero al di là di ogni offerta proveniente: la possibilità di emulare la scelta dell’idolo Buffon dentro e fuori dal campo, che da campione del mondo disse “no” al Milan per restare alla Juventus anche in B, per diventare precursore di un progetto (nelle intenzioni vincente) che lo eleverebbe a simbolo e capitano del club che da sempre ha amato e che su di lui ha pienamente puntato, già dall’età di 16 anni, come portiere titolare.

Un rinnovo, insomma, sul quale il Milan ha posto una deadline a livello di tempistica, prevista per fine stagione ed attorno al 30 giugno 2017 per tentare di trovare una quadra: in caso di mancato accordo, nonostante l’assoluta incedibilità di Donnarumma che resterà immutata fino alla scadenza del contratto, la società sarebbe infatti costretta a percorrere altre strade, trovando un possibile sostituto. Con una priorità tuttavia ben chiara e rimasta, ovviamente, immutata: portare Donnnarumma a diventare simbolo e capitano del nuovo Milan, per un progetto vincente da inaugurare a tutti i costi con il proprio portiere.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, Donnarumma e non solo: tutte le trattative di mercato

Da Sky Sport

Società e allenatore al lavoro
Il presente del Milan vede la squadra che prepara il prossimo appuntamento contro il Crotone per cancellare la sconfitta casalinga contro l’Empoli; il futuro della società rossonera, però, è già cominciato: il club di Yonghong Li pianifica le mosse che dovranno riportare in alto la squadra allenata da Montella. Idee di mercato e movimenti societari per costruire un grande Milan, partendo da quello del presente. L’attuale formazione rossonera è formata da buone individualità già presenti in rosa e per alzare il livello del gruppo sono necessari 3-4 top player da individuare e da regalare all’allenatore. Fondamentali poi i rinnovi di quei calciatori che sono già pedine importanti e che costituiranno la base della squadra del futuro (su tutti Gianluigi Donnarumma e Suso). Fassone e Mirabelli al lavoro in piena sintonia con Montella, le componenti societarie e l’allenatore continuano a confrontarsi tramite riunioni e contatti continui.

Conferme
Il rinnovo di Donnarumma è una priorità che il Milan vuole definire e chiudere presto. Si dovrà parlare con Mino Raiola (ieri di passaggio a Milano) per trovare l’accordo che permetta al portiere di legarsi ai colori rossoneri come lui stesso desidera da tempo. Discorso simile anche per Suso, mentre sembra più complicato il discorso De Sciglio: il difensore ha avuto nelle scorse ore un nuovo colloquio con Mirabelli che ha evidenziato ancora una volta la possibilità di un divorzio a fine stagione, con l’attuale capitano della squadra che potrebbe poi scegliere di cambiare aria e trasferirsi a Torino – visto che la Juventus da tempo è sulle sue tracce.

Nomi nuovi in difesa e a centrocampo
Per quanto riguarda poi Deulofeu e Pasalic, il Milan punterà sulla volontà dei due calciatori di rimanere in rossonero, consapevole però di dover convincere Barcellona e Chelsea a cedere definitivamente i giocatori (ora in prestito). Sono previsti anche movimenti in difesa, dove Mateo Musacchio continua a piacere molto. A centrocampo, poi, numerose sono le idee di Mirabelli: da Kovacic a De Rossi – un profilo esperto gradito a Montella ma molto complicato da raggiungere visto che il calciatore giallorosso sembra intenzionato a firmare un nuovo accordo con la Roma – fino a Vidal (che il ds ha visionato in più occasioni in Germania). Sempre in tema Bundesliga, c’è anche Luiz Gustavo nel mirino del Milan e anche il nome di Cesc Fabregas del Chelsea rimane tra gli osservati; il club di Londra, però, non vuole distrazioni al momento e se ne riparlerà solo al termine del campionato.

Attacco stellare
Infine l’attacco, con la lista rossonera che vede nomi davvero stellari: da Morata del Real Madrid al compagno merengue Benzema, fino a quell’Aubameyang che i dirigenti e lo stesso Montella sono andati a visionare dal vivo a Montecarlo nella gara contro il Monaco. Se il Milan riuscirà a raggiungere un posto in Europa, inoltre, avrà una carta in più da giocarsi per tentare di convincere questi top player mentre resta invece difficile convincere Lacazette, idea di Mirabelli ma già molto vicino all’Atletico Madrid. Riflessioni continue, conferme, rinnovi e nomi nuovi; il Milan non si ferma e già lavora sul futuro, con l’intenzione di regalare a Vincenzo Montella – altro punto fermo con cui si dovrà discutere il prolungamento di contratto – quei giocatori che possano far fare il salto di qualità alla rosa rossonera.

Fonte: Sky Sport

Piano Milan per Gigio: rinnovo e fascia di capitano. Ostacolo Raiola: “Prima gli acquisti”

Tutta in salita la strada per il rinnovo: sul tavolo di Raiola sono già arrivate proposte d’ingaggio da 7,5 milioni netti l’anno. La super stagione di Buffon sembra allontanare l’ipotesi Torino

Non parte col piede giusto il dialogo tra la nuova proprietà rossonera e l’entourage di Gigio Donnarumma, come racconta Carlo Laudisa sulla Gazzetta di oggi. Ieri Mino Raiola è passato da Milano, ma non ha avuto tempo da dedicare ai vertici di via Aldo Rossi. Nei giorni scorsi l’agente italo-olandese ha mandato loro un messaggio forte: “Vogliamo vedere gli acquisti, capire se il Milan sarà competitivo e poi…”, che Fassone e Mirabelli non hanno preso bene. Con la firma sino al 2022 al numero 99 milanista verrà consegnata la fascia da capitano e un contratto che lo farebbe salire subito dagli attuali 160 mila euro annuali alla soglia dei 3,2 milioni netti ora appannaggio di capitan Montolivo.

MA… — Dietro l’angolo ci sono offerte di ingaggio annuo da 7,5 milioni netti a stagione. Tra Manchester e Madrid c’è fibrillazione alla voce-portieri. In questo scenario complesso fa storia a sé l’opzione Juventus. Non è un mistero l’interesse bianconero, ma Buffon (con il suo elisir di giovinezza) sta giocando una stagione eccezionale che non lascia spazio alle ambizioni di un giovane. E, poi, sullo sfondo c’è una vecchia promessa dell’estremo difensore milanista: “Se un giorno lasciassi il club che mi ha valorizzato, lo farei solo per andare all’estero”.

Fonte: gazzetta.it

Gigio torna Super, ma l’EuroMilan “scivola” sull’Empoli

Caro Milan, non ci siamo. Se l’Empoli esulta per uno scalpo prestigioso – espugnare San Siro, seppur “decaduto”, non capita tutti gli anni – e per una salvezza sempre più vicina, il Diavolo piange lacrime amare. Montella ha fallito un’occasione d’oro: allungare sull’Inter e mettere una prima seria ipoteca sul 6^ posto. Sarà banale, ma questo 1-2 in rimonta è un pessimo risultato. E non si salva nemmeno la qualità della prestazione: il Milan ha avuto le occasioni per pareggiarla (su tutte il rigore calciato male da Suso e la traversa di Ocampos), ma ha perso con merito. Perché troppo lento e tropo molle al cospetto di un Empoli organizzato e pratico, bravo a difendersi con intelligenza e colpire con efficacia la pessima difesa rossonera. E senza Donnarumma, tornato oggi fenomenale in almeno 2-3 interventi, il passivo si sarebbe potuto anche allargare. Dal pomeriggio di San Siro non si salva quasi nulla, se non appunto Gigio e (in parte) Lapadula.

“L’aria” attorno al match, d’altronde, non era delle migliori. Milan-Empoli è una di quelle partite che ogni tifoso – e ogni allenatore – vorrebbe evitare: preparata in una settimana carica di entusiasmo, tra chiacchiere di mercato e distrazioni societarie, contro un avversario senza pressioni e con il pronostico pienamente a favore. Il classico match con tutto da perdere e quasi nulla da guadagnare, che De Sciglio e compagni hanno fallito in pieno: il Milan ha mostrato sin dall’avvio poca intensità e mancanza di spunti, chiuso da un avversario messo bene in campo per non concedere spazi. Non averla sbloccata (anche in maniera “sporca”) e aver subìto al contrario la rete ospite ha spianato la strada al brutto pomeriggio del “Meazza”, favorito dal flop dei singoli – Suso è incappato nella tipica giornata “no” e Deulofeu è stato a larghi tratti irriconoscibile – e da una linea difensiva che, priva del leader Romagnoli, ha sbandato. Lapadula e i soci d’arrembaggio hanno provato a riprendere la partita, andandoci anche vicino, ma alla fine è arrivato il risultato più giusto.

Poteva essere uno dei sigilli decisivi per l’Europa, e invece il primo match ball della serie (Empoli e Crotone, prima dei big match contro Roma e Atalanta) è stato un fiasco: il rush finale di campionato non sarà in discesa e ce la si giocherà sino all’ultimo minuto per un posto nelle coppe. Nulla è perduto, ovviamente: il Milan si allontana dai “posti al sole”, ma mantiene invariato il distacco da chi insegue (l’Inter, due punti) e ha il destino nelle proprie mani. Ma la frenata contro l’Empoli fa riflettere e forse preoccupare. Punto primo: la difesa, senza Romagnoli, ha ballato. Bisognerà pregare perché il “13” si mantenga sano da qui a fine stagione. Punto secondo: la mediana Pasalic-Sosa-Mati, già in apnea col Pescara, ha faticato ancora. Urgono freschezza e grinta (c’è un Locatelli che scalpita). Punto tre: la fase offensiva, specie contro avversari chiusi, dipende troppo dai guizzi di Suso e Deulofeu. Se una partita storta capita a tutti, il timore è che gli spagnoli possano essere a corto d’ossigeno dopo una stagione dispendiosa. E il Milan non se lo può permettere.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Mirabelli: “Gigio determinato a restare. Mercato? Ci sono progetti importanti”

Così Massimiliano Mirabelli, neo d.s. del Milan, ha parlato nel post del match contro l’Empoli:

Donnarumma? Abbiamo contattato il suo entourage e adesso dovremo incontrare il suo agente. Noi abbiamo voluto guardare il ragazzo negli occhi, senza parlare di cose particolari per cercare di capire la sua volontà, la sua voglia: Gigio ci ha dimostrato di essere determinato a rimanere. Poi passeremo alle cose più difficili – ha dichiarato Mirabelli a Sky Sport – come incontrare il suo agente. Mercato importante? La nostra proprietà ci ha dato disponibilità, questi signori – che hanno investito tantissimo per prendere il Milan in mano – ci hanno già trasferito la loro volontà: non sono venuti qui ad investire per fare dei campionato anonimi, ma hanno idee e progetti importanti. Noi siamo già al lavoro, nessuno ha la bacchetta magica e serve tempo: ma questa proprietà vuole riportare il Milan in posizioni importanti”.

Il Milan cinese va di corsa tra Europa e mercato

Rinnovo Donnarumma: contatto Fassone-Raiola. Montella ricuce con Pioli e critica la Lazio

Riassunto della prima settimana del Milan cinese. Fassone (ad) e Mirabelli (ds) hanno scelto i rispettivi uffici, di Barbara Berlusconi il primo, di Galliani il secondo.

Da Crotone è arrivato il nuovo segretario Mangiarano (la storica e apprezzata Cristina Moschetta ha seguito Galliani a Fininvest), Montella e Mirabelli sono andati a Monaco a vedere la sfida di Champions con il Borussia e hanno parlato a lungo di mercato (ma non di contratto, «non c’è bisogno» ha spiegato l’interessato), Fassone ha spedito a Nyon il piano industriale di 4 anni per ottenere l’approvazione dell’Uefa, ieri all’ora di pranzo è stato presentato il nuovo capo della comunicazione, Fabio Guadagnini, ex Sky già portavoce di Roma 2024; Fassone ha già avuto un contatto telefonico con Raiola per il rinnovo di Donnarumma.

Oggi può cominciare l’avventura più autentica del nuovo Milan che tutti aspettano al varco. Smaltita la sbornia da derby pareggiato al 97′, ecco davanti al club le tappe di Empoli e Crotone che possono valere un tesoro, il trampolino di lancio per un posto in Europa League. «è l’unico traguardo che conta» il mantra di Montella adottato da Mirabelli in visita a Milanello prima di puntare su Bergamo (per Atalanta-Bologna) in compagnia di Caccia, il vice di Vincenzo. Il ritorno di Montolivo tra i convocati dopo quasi sette mesi è la prima notizia della vigilia. La seconda è fornita dal tecnico e confermata dall’interessato: Galliani è stato una settimana lontano da Milan e San Siro, tornerà oggi allo stadio («con la mia famiglia perché non ho smesso di essere tifoso»). Nessuna telefonata di congedo da Berlusconi e questa, forse, non è neanche più una notizia.

Più tardi Montella, che è un contabile molto attento, ha prima ricucito lo strappo con Pioli e l’Inter e poi rifilato una scudisciata alla Lazio e al suo portavoce. «Non sento più del dovuto la rivalità con l’Inter» l’esordio dolce. «Dovevo parlare dell’Inter perché c’era stato Inter-Milan, sul blasone ho fatto una battuta, mi dispiace che Pioli se la sia presa, non c’era niente di personale» il chiarimento che ha il senso sincero d’incidente diplomatico chiuso. Poi l’affondo alla Lazio: «Il riferimento alla volontà degli arbitri di spingere i cinesi in Europa è stato spiacevole».

E così, invece di puntare al futuro, il Milan cinese ha provato a concentrarsi sul presente. Perché ad esempio sul viaggio in Costa Azzurra Montella ha offerto un paio di generiche indicazioni («Mbappè ha una valutazione irraggiungibile, non c’era solo Aubemayang da vedere») mentre sul mercato ha lasciato una sola definizione impegnativa. «I programmi sono importanti» ha ripetuto. Come a dire: è finita l’era del mercato a saldo zero, sopportato con rassegnazione dall’estate scorsa. Seconda frase sibillina: «L’anno prossimo potrebbe cambiare il sistema di gioco». Proviamo a indovinare: non c’è più il tabù del 4 in difesa e a seconda degli arrivi sarà rimodellato lo schema. Oggi c’è l’Empoli e Bacca rischia di restare fuori per il pessimo derbyo mentre De Sciglio e Calabria sono al loro posto per mancanza di alternative. Si rivede Pasalic, un altro prestito che vuole restare a Milanello.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, si lavora al rinnovo di Donnarumma: presto contatti con Raiola e con i genitori

Il rinnovo di Gigio Donnarumma è tra le priorità del Milan di Yonghong Li, insieme a quelli di altri calciatori vicini alla scadenza (Suso e De Sciglio) e di mister Montella. Nei prossimi giorni, la dirigenza rossonera avrà contatti con l’agente Raiola e anche con i genitori di Gigio: il Milan – riporta il Corriere della Seravuole esporre a mamma e papà Donnarumma i progetti e le ambizioni della nuova società.

Mix di esperienza e gioventù: ecco il Milan del futuro

Subito i rinnovi di Donnarumma, Suso e De Sciglio. E Montella in panchina

Piena condivisione su tutti gli argomenti trattati: questo trapela dopo il primo vertice durato 3 ore e 20 minuti a Casa Milan tra Marco Fassone, Vincenzo Montella, il responsabile dell’area tecnica Massimiliano Mirabelli (che si dividerà tra sede e Milanello) e Giuseppe Mangiarano della segreteria sportiva. Si è parlato dei reparti da potenziare, dei giocatori da confermare, delle strategie future. Insomma, una riunione che conferma ancora una volta, come più volte ribadito, che sarà Montella l’allenatore della prossima stagione anche se la priorità non è il prolungamento del suo contratto che scade nel giugno 2018 (se ne parlerà piu avanti) ma piuttosto gli incontri per il rinnovo dei giocatori.

Il primo sarà Donnarumma ma non è stata ancora fissata una data per il colloquio di Fassone e Mirabelli con la famiglia del portiere, i dirigenti rossoneri vogliono spiegare alla mamma e al papà di un ragazzo di diciotto anni progetti e intenzioni della società, che vuole fortemente respingere gli assalti di Juventus e Real Madrid. Poi sarà il turno di Suso, ma ancora nessun contatto con i procuratori dello spagnolo ritenuto comunque una delle basi del nuovo Milan, e De Sciglio.

Nuovi nomi concreti per il futuro non ce ne sono ancora: Musacchio piace per la difesa, a centrocampo un occhio di riguardo per Pellegrini e Duncan del Sassuolo ma piace sempre la pista Fabregas perché il Milan 2017/2018 sara un giusto mix tra esperienza e gioventù. In attacco fari punti su Keita e Morata ma il sogno rimane Aubameyang.

Fonte: di Carlo Pellegatti per PremiumSportHD

Diego Lopez: “Gigio un portento, lo sento spesso. Con Mihajlovic…”

Un passato tra Real Madrid e Milan ed un presente a Barcellona, sponda Espanyol. È tornato a parlare l’ex portiere rossonero Diego Lopez, che ospite alla trasmissione “L’Originale” di Sky Sport ha toccato diversi argomenti tra cui proprio l’aria che si respira a Barcellona in vista del match di domani contro la Juve: “Seguo sempre il Milan e la Serie A. Domani per il Barcellona è un’altra partita per scrivere la storia, col PSG è stato un successo storico ma domani sarà una partita diversa perché la Juve ha esperienza e giocatori top. Sarà più difficile per il Barça fare 3 o 4 gol”.

Su Ancelotti, impegnato in Real-Bayern e suo ex allenatore proprio a Madrid: “Ancelotti e William Vecchi sono stati molto importanti nella mia carriera, sia al Real sia quando ho parlato con loro per andare al Milan. Carlo è un grande uomo e un grande allenatore, sa dare fiducia. Sarò sempre molto grato a lui, William Vecchi e tutto lo staff. A Madrid tutti i giocatori erano cn lui fino alla morte ed è stato difficile anche per il club cambiare allenatore”.

Sui tempi del Milan, quando Donnarumma subentrò come titolare: “Per me in realtà fu una liberazione perché avevo il ginocchio distrutto da qualche mese. Sapevo che Gigio era un portento. Non ero arrabbiato con Sinisa per la scelta, ma per il modo in cui venne fatta. Lui lo sa e io sono contento per Gigio: lo sento ancora spesso, gli sono vicino e sono stato fortunato a condividere con lui lo spogliatoio”.

Su questo CR7 semplicemente devastante: “Ronaldo segna tutte le partite in tutti i modi, è un attaccante top. Il suo fisico è spettacolare, ha sempre lavorato tantissimo e continua a lavorare. Vive 24 ore per il calcio, anche quando è a casa fa sempre esercizi”.

Su un suo possibile futuro con Conte: “Mi piace il fatto che lui pensi a me per il Chelsea, ho avuto la possibilità la scorsa estate di raggiungerlo ma vediamo che succederà in futuro”.

Su Montella e sul nuovo Milan cinese: “Montella mi piace tantissimo, sono stato un mese con lui in un periodo difficile ma ha reso il Milan diverso dall’anno scorso e da quello di due anni fa. Berlusconi e Galliani hanno fatto la storia del Milan, parlano i numeri. Aspettiamo che il Milan torni a scrivere la storia ma soprattutto che torni in Europa”.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Nesta: “Donnarumma fuoriclasse, può arrivare al livello di Buffon”

L’ex difensore del Milan, Alessandro Nesta, ha parlato a Extra Time. Di seguito riportiamo le dichiarazioni più importanti.

Sui nuovi talenti italiani: “Andrei piano sulla parola “talenti”: magari tre o quattro. Gli altri sono giocatori bravi. Il vero fuoriclasse è Donnarumma: può arrivare al livello di Buffon. Fra i difensori vedo Rugani e Romagnoli. Me li porterei volentieri con me a Miami.”

Sulla Juve: “Mi piace molto il mix che ha dietro: i veterani Bonucci, Chiellini, Benatia e l’allievo Rugani. Ha un’occasione imperdibile per imparare dai grandi. Come successe a me al Milan. La prima volta che mi trovai dentro al Bernabeu ero emozionatissimo, mi girai e vidi le facce rassicuranti di Maldini e Costacurta: bastavano quegli sguardi per insegnarti ad affrontare certe situazioni”.

Sugli Inzaghi: “La sorpresa di quest’anno è Simone Inzaghi e la sua Lazio. Gioca un bel calcio ed è andato al di là delle aspettative. Sono felice pure per Pippo, che con il Venezia ha già ottenuto la promozione. Non avrei mai immaginato per loro una carriera da allenatori”

Milan, Fassone al lavoro: sul tavolo Montella, i rinnovi e il mercato

Il nuovo a.d. rossonero apre una settimana cruciale. Con Mirabelli priorità alle questioni allenatore e contratti in scadenza

Il tempo dell’attesa è finito. Dopo mesi di dubbi e incertezze, di tentennamenti e false partenze, il nuovo Milan cinese, aiutato e confortato da una squadra che funziona e prosegue la sua corsa verso l’Europa League, deve correre e sprintare per recuperare il tempo perso e definire finalmente le prossime mosse per programmare il futuro immediato. Come annunciato dallo stesso Fassone lo scorso venerdì nella conferenza stampa di insediamento, quella aperta oggi sarà una settimana decisiva e piena di incontri per affrontare le questioni più spinose e prioritarie: dall’incontro con Montella alla situazione dei rinnovi fino alla definizione dei nuovi obiettivi di mercato.

MONTELLA — La prima e più scontata mossa di Fassone, in questa settimana serrata, sarà quella di incontrare Vincenzo Montella per mettere in chiaro il prossimo futuro. Acclamata a più riprese l’intenzione della nuova proprietà di proseguire anche il prossimo anno con l’Aeroplanino, l’a.d. dovrà ora spiegare al tecnico quali sono le prospettive dei prossimi mesi e come intende rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato. Montella, da parte sua, pur al centro dell’attenzione di molti altri club, ha spesso spiegato di voler attendere un confronto con il club per definire il suo futuro. Quel momento è arrivato.

I RINNOVI — I nomi sul tavolo, per la questione rinnovi, sono tre: Suso, Donnarumma e De Sciglio. Il tempo stringe e prima di dedicarsi ai colpi in entrata il nuovo Milan deve pensare a blindare i suoi gioielli. Se per lo spagnolo, al netto delle dichiarazioni di circostanza, ci sono buone sensazioni, la questione sul terzino classe ’92 è invece meno delineata, con lo stesso De Sciglio che non ha mancato di sottolineare come ancora tutto sia ben lontano da qualsiasi tipo di definizione. Su Donnarumma infine Fassone ha le idee chiare e c’è tutta la buona intenzione di trovare l’accordo per il futuro, ma qui la parola di Raiola ha un peso non indifferente.

MERCATO — E se per Fassone sarà una settimana di incontri, pure per Mirabelli si aprono giorni da stakanovista. Il nuovo d.s. rossonero ha preso possesso in queste ore di Milanello ed è probabile che si allontanerà pochissimo dal centro sportivo per accelerare i tempi del suo lavoro. Oltre a prendere contatti per le operazioni estive, Mirabelli dovrà anche cominciare a trattare il futuro di Deulofeu, nei confronti del quale il Barcellona si è detto certo di esercitare l’opzione di “recompra”. Margini per trattare ci sono, ma serve mettersi sotto e cominciare in fretta.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, la strategia di mercato: rinnovi, Musacchio e due campioni per centrocampo e attacco

Con la nuova proprietà insediata, il Milan può finalmente cominciare a ragionare in prospettiva futura. La priorità della nuova dirigenza rossonera è garantire la continuità, stando a quanto riporta Peppe Di Stefano per Sky Sport. Per questo, si discuteranno i rinnovi di Donnarumma, Suso e Montella. Sempre in tema di permanenze, ci si attiverà per trattenere Deulofeu e Pasalic, puntando sulla volontà dei due di voler rimanere a Milano. Bisognerà convincere, però, Barcellona e Chelsea per la loro cessione.

In difesa, potranno essere i mesi decisivi per Musacchio, mentre a centrocampo i nomi sulla lista di Mirabelli sono diversi. Kovacic è un’idea, ma non dispiace nemmeno un profilo più esperto come De Rossi, soluzione gradita a Montella che è in scadenza con la Roma. Tuttavia, è una pista complicata in quanto potrebbe rinnovare con i giallorossi, o comunque potrebbe rifiutarsi di giocare in un altro club italiano. Ad ogni modo il Milan gli ha comunicato l’apprezzamento. In questo senso, piace anche Vidal: Mirabelli l’ha visionato in più occasioni in Germania. In Bundesliga c’è anche Luiz Gustavo, per il quale sono stati incontrati degli intermediari: una soluzione che ha infastidito l’entourage del calciatore, con cui andrà chiarito questo impasse qualora si volesse tornare sul giocatore. Sempre vivo, inoltre, l’interesse per Cesc Fabregas, con il Chelsea però concentrato unicamente sul campionato in questo momento, quindi una trattativa ancora in fase di stallo.

Per l’attacco, nomi stellari. Morata il primo, ma piace molto anche al Chelsea di Antonio Conte. Poi, Benzema e Aubameyang, che sarebbero difficili da convincere nel caso in cui il Milan non riuscisse a centrare un piazzamento europeo. L’attaccante del Dortmund, comunque, potrebbe considerare più seriamente una proposta dal momento che gradirebbe un ritorno in Italia. Mirabelli aveva pensato anche a Lacazette, sul quale però è nettamente in vantaggio l’Atletico Madrid.

La richiesta del Genoa per Lapadula ha portato alla controproposta del Milan per uno scambio con Simeone, ma vista la richiesta per il giocatore (25 milioni) la trattativa non si è concretizzata.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Fassone: "Donnarumma è un pilastro del Milan"

Il neo a.d. del Milan, Marco Fassone, ha parlato ai microfoni di Premium Sport nel pre partita del derby Inter-Milan: “Ho finito all’Inter con un derby e ricomincio al Milan con un derby. Inutile nascondere che sono emozionato. Ieri era il momento delle celebrazioni, ora si fa sul serio e la parola passa al campo. Donnarumma? Ribadisco quanto detto in conferenza: è un pilastro del Milan, ma la trattativa per il rinnovo non è ancora cominciata“.