Suso: "Futuro? Vedremo, col Milan ceduto non si sa che accadrà. Gigio è milanista. Deulofeu…"
L’infortunio, il Milan, la Nazionale, il futuro. E’ lunga e significativa l’intervista rilasciata da Suso al quotidiano spagnolo AS. Di seguito sono riportate le dichiarazioni più significative, riprese da MilanNews.
Sull’infortunio e la stagione: “Mi manca poco per rientrare. E’ stata la mia miglior stagione i primi mesi sono stati importanti per cominciare bene e devo continuare“.
Sulla tifoseria: “I tifosi sono sempre stati buoni con noi. Vedere una grande squadra stare in basso non è facile, ma hanno tifato sempre. Ho sentito sempre un ottimo supporto e questo mi rende molto felice“.
Su Deulofeu: “Sta bene, non giocava da tanto e ora sta facendo bene. Gli serviva un posto per giocare, deve continuare così“.
Su Donnarumma: “E’ un bravo ragazzo, è giovane e ha una lunga strada davanti, ma tutti sanno che portiere è. L’erede di Buffon? Questi confronti… Devi continuare a lavorare per essere uno dei migliori perché ha le possibilità per diventarlo. Possibile futuro al Real? Non glielo chiediamo, è milanista fin da bambino e si trova molto bene, ma nel calcio non si sa mai“.
Sul futuro: “Ho ancora due anni e mezzo di contratto e ho sempre detto di essere felice qui, ma vedremo cosa succederà in estate. Se mi piacerebbe tornare in Spagna? E’ sempre bello tornare nel mio paese ma ho un contratto e dovrà aspettare l’estate“.
Su cosa succederebbe in caso di offerta da Real, Barça o Atletico: “Vedremo in estate, con la cessione del Milan non si sa cosa succederà e quale progetto ci sarà“.
Su Morata e Isco possibili rossoneri in futuro: “Li conosco e sono ottimi giocatori. Darebbero un grande contributo“.
Sul successo in Supercoppa italiana: “E’ stato molto bello, soprattutto contro la Juve che era la squadra invincibile che stava vincendo tutto. Al Milan mancava da tanto un un titolo e abbiamo giocato meglio“.
Sul derby: “Avevo detto stupidamente che se avessi segnato due gol e vinto la partita, sarei andato a casa a piedi, ma alla fine abbiamo pareggiato… Se ho detto prima o dopo della partita “se vinciamo”? L’ho detto prima, ma è stata riportata solo la prima parte. Volevano tutti che tornassi a casa a piedi, erano tutti più interessati a quello che al derby”.
Sul ruolo di trequartista: “Sono sempre stato una mezza punta, un dieci, ma ho giocato regolarmente sulla destra perché tanti allenatori giocano con questo sistema di gioco. Con Montella, sebbene sia sulla fascia, ho libertà“.