MILAN-VERONA 3-2 – HIGHLIGHTS – SERIE A 2021/22
I gol e le azioni salienti di Milan-Verona 3-2 (7′ Caprari, 24′ Barak [R], 59′ Giroud, 76′ Kessie [R] e 78′ Gunter [A]), match valevole per la 8° giornata della Serie A 2021/22.
(© AC Milan)
I gol e le azioni salienti di Milan-Verona 3-2 (7′ Caprari, 24′ Barak [R], 59′ Giroud, 76′ Kessie [R] e 78′ Gunter [A]), match valevole per la 8° giornata della Serie A 2021/22.
(© AC Milan)
Il rientro dalla sosta è dolce per il Milan di Rino Gattuso, vittorioso a Cagliari per 2-1 dopo l’iniziale svantaggio di Barella. Il sito ufficiale dei rossoneri ha fotografato così i tre punti guadagnati in Sardegna e il momento del Diavolo:
“Le due K del Milan protagoniste di entrambi i gol rossoneri. Fallo su Kalinic e rigore trasformato da Kessie sulla rete del pareggio, assist di Kalinic e incursione vincente di Kessie per il gol della vittoria. In entrambi i casi si coglie un salto in avanti nella tenuta atletica della squadra. Kalinic ha peso nel sostenere gli attacchi avversari e gioca molto per la squadra, riuscendo spesso a prendere palla in area e a girarsi. I gol torneranno. Kessie è il prototipo del giocatore fisico-atletico che ha bisogno di essere sostenuto da un certo tipo di lavoro per dare il massimo durante le partite.
Una squadra finalmente normale. Che si comporta e si atteggia sempre da squadra. È il risultato ottenuto da Rino Gattuso, dopo essere arrivato in panchina a stagione in corso e dopo otto gare ufficiali di campionato, due importanti di Coppa Italia e una ininfluente di Europa League. C’è stata questa doppia sconfitta contro Verona e Atalanta nel mezzo del lavoro di carico che ha destato impressione, ma prima e dopo quelle due gare è stato un Milan in crescita. Soprattutto dopo e soprattutto adesso, con la squadra che trasmette la sensazione di essere consapevole di se stessa”.
Le pagelle di Milan-Juve, undicesima giornata di Serie A 2017/2018.
Donnarumma: 6
Higuain lo impallina due volte, ma è il più incolpevole di tutti. Certo, da uno come lui ci si aspetta sempre il miracolo.
Zapata: 5,5
Si pensava fosse la mina vagante della serata, in fin dei conti non combina nulla di eclatante.
Romagnoli: 6-
Confermato centrale alla Bonucci, parte bene finendo per cedere campo alla distanza. L’Higuain di stasera è un osso troppo duro.
Rodriguez: 5,5
Confermato terzo di sinistra, stavolta però non riesce ad esprimere la sua corsa e il suo sinistro. Sprecato.
Abate: 5,5
Torna titolare e capitano, finché ne ha ricopre dignitosamente il ruolo di difensore aggiunto. Esce per un problema fisico.
dal 61′ Antonelli: 5
Il confronto con Cuadrado è a dir poco impietoso.
Kessié: 4,5
Altra prestazione disastrosa, vaga per il campo sbagliando anche gli appoggi più elementari. Ufficialmente disperso.
Biglia: 4
Idem come sopra, con l’aggravante che un giocatore della sua esperienza dovrebbe riuscire a non perseverare nell’errore. Lascia il campo tra i fischi.
dal 61′ Locatelli: 5,5
Entra e dopo due minuti Higuain chiude la partita.
Borini: 6,5
Parte a sinistra, finisce a destra, corre per dieci, mette due assist che Kalinic spreca. Man of the match, di nuovo.
Suso: 6
Sistematicamente raddoppiato, cerca la giocata ma stavolta non riesce a tirare fuori il coniglio dal cilindro.
Calhanoglu: 5
Che non sia la sua partita lo si capisce dopo pochi minuti. Costantemente fuori dal gioco, tanto che ci si ricorda di lui solo al momento della sostituzione.
dal 77′ André Silva: s.v.
Ennesimo ingresso tardivo.
Kalinic: 5
Gli capitano quattro palloni d’oro: in un caso si fa murare, su due arriva tardi, il più importante lo stoppa male regalando a Buffon il tempo per chiudergli lo specchio. Spuntato.
Montella: 5
La differenza di valori in campo è importante, ma c’è modo e modo di perdere. Tolti i primi minuti, i bianconeri danno l’impressione di non doversi nemmeno troppo impegnare per portare a casa la partita: un gol a metà primo tempo, poi ritmi bassissimi e stoccata decisiva a mezz’ora dal termine. Bloccato Suso, il Milan sparisce letteralmente dal campo senza produrre uno straccio di iniziativa offensiva. Non si può andare avanti così.
In vista del Derby di domenica, il terzino del Milan Ricardo Rodriguez ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti.
Sull’esordio a San Siro: “La prima partita contro il Craiova ed ogni ingresso in campo è stata emozionante, qui mi piace la musica del riscaldamento e l’inno. Ho sempre la pelle d’oca”.
Su Inter-Milan: “Il derby è speciale. Quando ero piccolo lo Zurigo era la mia squadra preferita assieme al Valencia ed i derby contro il Grasshoppers erano sentiti. Lo stadio pieno, i fumogeni. A me piace se la partita è calda”.
Sulla sua infanzia: “Quando sono nato ero in pericolo di vita per un’ernia diaframmatica. Mi hanno operato subito: era 50-50 tra vita e morte. Per questo ringrazio Dio, anche per le cose piccole. Ho capito che ci hanno dato questa vita, dobbiamo cercare di essere felici. Siamo qui per questo”.
Sull’Inter: “Conosco bene Perisic, è fortissimo e pericolosissimo. La sua mentalità mi piace, anche a Milano siamo usciti a mangiare insieme. Per marcarlo bisogna stargli sempre vicino, e speriamo che non sia in giornata”.
Sulla possibilità di vestire nerazzurro: “L’Inter ha parlato con il mio procuratore nella prima parte dell’anno ma il Milan, quando è arrivato, ha chiuso rapidamente. Ed io sono felice così”.
Sull’inizio di stagione: “Stiamo incontrando qualche difficoltà, difficile dire cosa non va ma il calcio è così: giorni buoni ed altri no. Forse i nuovi vogliono mostrare di essere all’altezza e giocano sotto pressione. Ci sono giocatori che la gestiscono meglio di altri. Questa squadra vuole vincere, è normale che se le cose non vanno la società intervenga. La vita è così, decidono i capi”.
Sull’allontanamento di Marra, ex preparatore atletico: “Sono arrivato un giorno e non c’era più. Mi piaceva, un bravo ragazzo”.
Sulla dieta seguita a Milanello: “Al Milan si può mangiare tutto, anche se io preferisco il latte di riso o di soia”.
Sul rigorista designato: “Nelle ultime partite io sono stato il primo rigorista della squadra e Kessié il secondo. Non so come tirerò, deciderò all’ultimo istante: è puro istinto”.
Gli ottimi rapporti con Jorge Mendes e la necessità di prendere un altro centrocampista – che poi non è arrivato, ndr – hanno spinto il Milan a informasi e a provarci per André Gomes. Il portoghese – informa il Corriere dello Sport – è stato tra i profili sondati in estate dai rossoneri oltre a Renato Sanches e Jankto per rimpolpare la mediana, bisognosa di un uomo che permetta a Kessie di rifiatare. A gennaio il Diavolo tornerà sul mercato per colmare la lacuna: chissà che non possa ritentare anche per Gomes.
Le pagelle di Sampdoria-Milan, sesta giornata di Serie A 2017/2018.
Donnarumma: 6
Dopo la libera uscita di mercoledì, si torna alle vecchie – brutte – abitudini: incolpevole sui gol, letteralmente inoperoso per il resto della gara.
Zapata: 4
Preferito a Musacchio, in fin dei conti non fa una partita orrenda come il voto farebbe pensare, ma con un folle disimpegno mette in porta il suo omonimo per il vantaggio doriano e scivola sul raddoppio di Alvarez. Insomma, decisivo è dire poco.
Bonucci: 5,5
Non commette errori clamorosi, ma continua a non trasmettere sicurezza al reparto. Non proprio il massimo, contando che si è passati a tre proprio per farlo rendere al meglio.
Romagnoli: 6
L’unico positivo del pacchetto arretrato, non sbaglia quasi niente limitando ottimamente Quagliarella.
Abate: 5,5
Tanta generosità nella corsa, poca qualità nell’ultimo passaggio. Solita storia.
dall’81’ Borini: s.v.
Complice lo scivolone di Zapata, serve involontariamente ad Alvarez l’assist del definitivo 2-0.
Kessié: 4,5
Primo tempo horror, secondo anche peggio: in costante difficoltà sul pressing doriano, palle persa a volontà, viene annullato da Torreira nell’unica occasione che gli capita.
Biglia: 5
Giampaolo prepara la gabbia e lui va in palla. Se manca l’orchestra, il direttore è il primo a sparire.
Bonaventura: 5,5
Gli errori in fase di uscita della palla non si contano, ma per lunghi tratti è l’unico a provare qualcosa.
dal 78′ Calhanoglu: s.v.
Evanescente, non (solo) per colpa sua.
Rodriguez: 6
E’ tra i meno peggio, ma essendo uno dei pochi a poter inventare qualcosa da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.
Suso: 4,5
Praticamente inesistente, soffre tremendamente la nuova posizione in mezzo al campo. Disperso.
dal 78′ Cutrone: s.v.
Idem come Calhanoglu, non ha possibilità di incidere.
Kalinic: 6+
Regge da solo il peso dell’attacco, ma i (pochi) palloni che vede sono sporchi e lontano dalla porta.
Montella: 5
Al secondo test importante della stagione, la squadra si squaglia di nuovo: discutibili le scelte dei singoli, soprattutto in vista dei prossimi impegni, e gioco ancora latitante. Forse il risultato finale è troppo severo, ma per quanto visto in campo la Sampdoria non ha rubato nulla. E ora arriva il difficile.
Un vice Kessie è tra le priorità rossonera in vista della prossima sessione di mercato: una mezzala completa, con passo, per permettere all’insostituibile ivoriano di tirare il fiato durante la stagione. Il nome caldo sul taccuino di Mirabelli rimane quello di Jakub Jankto, centrocampista dell’Udinese e della Nazionale ceca già trattato in estate.
I contatti con i friulani e con l’agente Riso sono continui – scrive il Corriere dello Sport – ed è possibile che la trattativa subisca un’accelerata già a gennaio, ma tutto dipenderà dalla situazione di classifica dei bianconeri: qualora navigassero ancora in cattive acque, blinderebbero i gioielli della rosa, Jankto compreso.
Massimo risultato, minimo sforzo. Una frase decisamente inflazionata nel mondo del calcio, ma che descrive bene l’ultimo turno infrasettimanale del Milan e di Montella. Il 2-0 sulla SPAL, voluto e preteso in tandem con l’altra vittoria casalinga sull’Udinese, è fondamentale per voltare definitivamente pagina rispetto alla sconfitta con la Lazio e per mettere in cascina punti importanti nella corsa alla Champions, per la quale ci sarà da lottare con le unghie e con i denti sino all’ultima giornata. Ed è arrivato, come detto, con uno sforzo minimo: due rigori di Rodriguez e Kessie, nessun rischio per Donnarumma e un dispendio fisico e nervoso esiguo in vista dell’ultimo trittico di gare prima della sosta Samp-Rijeka-Roma, banco di prova cruciale soprattutto per le ambizioni italiane.
Non è stato ancora un Milan straordinario (nemmeno ottimo) e la partita contro i ragazzi di Semplici non ha entusiasmato per bellezza e qualità del gioco, seppur sia stata evidente la differenza di valori in campo – con la partita saldamente nelle mani rossonere sin dalle prime battute – e il risultato finale mai veramente in discussione dopo il forcing iniziale e il rigore sblocca-gara di Rodriguez. È proprio questa la nota più lieta della serata del Diavolo: aver reso facile e “telefonata” una partita che appena 4-5 mesi fa sarebbe stata molto più complicata da portare a casa. Sbloccare e “ammazzare” le gare con le piccole è il primo passo per strutturare un campionato di vertice, in attesa di tornare a fare punti anche negli scontri diretti con le rivali per la Champions: Crotone, Cagliari, Udinese e SPAL, in questo senso, rappresentano test positivi, con un Milan freddo e paziente nel trovare gli spazi e nel superare le difficoltà tipiche di queste partite. Servirà mostrare continuità per nove mesi, ma i primi segnali sono più che incoraggianti.
Bene la risposta della squadra a livello mentale e tattico (il 3-5-2, in fase di possesso 3-4-1-2 con Calhanoglu più avanzato dietro a Kalinic-A. Silva, ha dato nuovamente indicazioni positive), alti e bassi nelle prestazioni dei singoli. Ottimi Rodriguez e Kessie, glaciali dagli 11 metri e soprattutto preziosi nell’arco di tutta la gara, ancora superlativo Biglia: la regia dell’argentino è pulita, elegante e “superiore”, la sua intelligenza tattica musica per le orecchie dell’allenatore, il contributo nell’interdizione una manna dal cielo per la tenuta difensiva rossonera. Da rivedere, invece, gli eroi di coppa Calhanoglu e Silva: sprazzi di talento e classe per André, poco concreto però negli spazi stretti del campionato, mentre il turco è piaciuto più per la “lotta” che non per le pennellate di classe a cui ci ha già abituato. Col crescere dell’ambientamento alla Serie A, saranno entrambe frecce letali all’arco di Montella.
Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it“
Le pagelle di Milan-SPAL, quinta giornata di Serie A 2017/2018.
Donnarumma: 6
Finalmente lo possiamo dire: totalmente inoperoso. Seratina tranquilla, al limite del soporifero.
Zapata: 6
Si fa notare solo per le sortite offensive sui calci piazzati. Il che, vista la media delle sue prestazioni, è già una buona notizia.
Bonucci: 6,5
Escluso il primo brivido su Paloschi (fallo subito, comunque), tutto nella norma. Lesto a sventare l’unica occasione degli ospiti, spazzando senza tanti complimenti.
Romagnoli: 6
Giallo stupido a parte, conferma quanto detto nelle puntate precedenti: essendo l’unico mancino del pacchetto arretrato, è praticamente indispensabile.
Abate: 6
La spinta c’è, la voglia pure, i piedi meno. Sfiora il gran gol sparando dritto per dritto da distanza ravvicinata: Gomis si esalta e mette in corner.
Kessié: 7
Torna ad arare il campo come aveva fatto nelle prime sorprendenti uscite, conquista e trasforma il rigore del definitivo 2-0. Martellante.
Biglia: 7
Altra partita passata a smistare migliaia di palloni in mezzo al campo, sempre con impeccabile freddezza. Nevralgico.
dall’82’ Locatelli: s.v.
Scampoli di partita.
Calhanoglu: 6
Bene ma non benissimo: encomiabile in fase di non possesso, ma da uno come lui ci si aspetta sempre la giocata strappa applausi.
dal 74′ Bonaventura: s.v.
Premiato a inizio partita per le 100 presenze in rossonero, continua la passerella anche nei pochi minuti in campo.
Rodriguez: 6,5
Moto perpetuo, garantisce la solita quantità industriale di crosso in mezzo. Ciliegina sulla torta il rigore dell’1-0: secondo gol in rossonero, primo in Serie A.
Kalinic: 6+
Conquista con furbizia il rigore che sblocca la partita avventandosi su una respinta non perfetta di Gomis, che lo stende.
dal 62′ Suso: 6
Nonostante l’avversario morbido, sembra ancora spaesato: mezz’ora buona per continuare a prendere le misure al nuovo ruolo.
André Silva: 6
Sembra voler spaccare il mondo, ma tolte le solite giocate eleganti riesce a combinare poco. Peccato.
Montella: 6,5
Un altro piccolo passo – anzi, tre – verso il nuovo Milan. Certo: l’avversario non era dei più ostici e la vittoria è arrivata grazie a due rigori, ma la vera buona notizia è che, indipendentemente dai giocatori in campo (siamo alla decima formazione diversa in dieci partite) lo spartito inizia ad essere chiaro.
Non è un gran Milan, ma tanto basta per vincere e portare a casa altri punti importanti. Il turno infrasettimanale di campionato porta il risultato atteso, la vittoria: niente spettacolo né bel gioco delle grandi occasioni, ma nemmeno particolari sforzi né patemi d’animo a San Siro dove bastano due rigori – il primo di Rodriguez, il secondo di Kessie – per avere ragione della neopromossa SPAL con un onesto 2-0. Un penalty per tempo e un Donnarumma inoperoso per 90′, per un Diavolo che vince con serenità la quarta gara italiana della stagione.
Dopo il tonfo con la Lazio, servivano 6 punti tra Udinese e SPAL e così è stato. Il Milan ha fatto serenamente il proprio dovere, regalando a Montella quella reazione chiesta a gran voce dopo la debacle dell’Olimpico senza particolari “spargimenti” di energie fisiche e nervose. E trovando sempre più conferme sul modulo – un 3-5-2, con sprazzi di 3-4-1-2 a seconda della posizione di Calhanoglu – e su alcuni uomini nuovi: benissimo Rodriguez-Kessie, ancora bene Kalinic e Silva, straordinaria la regia di Biglia in mezzo al campo. Il cielo, sulla Milano rossonera, è tornato pienamente sereno.
Così Franck Kessie nel post partita di Milan-Udinese: “Vogliamo dedicare la vittoria ad Andrea Conti: siamo tutti vicini a lui, gli abbiamo mandato un messaggio. Noi dobbiamo continuare a lavorare, va bene questa partita ma è normale aspettarsi qualcosa di più. Il 3-5-2? L’avevo fatto all’Atalanta – ha dichiarato l’ivoriano a Sky Sport – tra tutti i numeri e i moduli per me è uguale. La doppietta di Kalinic dopo la tripletta di Silva? Per me questa è una squadra, tra chi va in panchina e chi gioca che gioca bene”.
Le pagelle di Lazio-Milan, terza giornata di Serie A 2017/2018.
Donnarumma: 6
Quattro tiri in porta, quattro gol subiti. Ma non ha colpe, anzi per poco non arriva sul rigore del vantaggio di Immobile.
Calabria: 4
Disastro totale, viene costantemente scherzato da Lulic prima e da Lukaku (non) partecipando in tre gol. Descigliesco.
Musacchio: 5
Naufraga insieme al resto della retroguardia, assistendo impotente allo show biancoceleste.
Bonucci: 4,5
Immobile fa quello che vuole, incluso saltarlo come un birillo in campo aperto. Irriconoscibile.
Rodriguez: 5,5
Non riesce mai a spingere, ma gli va dato atto che dal suo lato la Lazio non sfonda.
Kessié: 4,5
Fallo da rigore stupido che sblocca la partita, palloni persi a ripetizione. Tanto rumore per nulla(?).
Biglia: 5
Costantemente fischiato dal suo ex pubblico, prova a mettere ordine ma intorno a lui è il caos.
Montolivo: 5+
Fatica tremendamente, sprecando molti palloni in fase di costruzione. Mezzo voto in più per il gol, anche se inutile.
Suso: 4,5
Non pervenuto per quasi un’ora, dopo il gol della bandiera si sveglia cinque minuti. Non basta.
dal 73′ Bonaventura: s.v.
Entra quando ormai la partita è ampiamente chiusa.
Cutrone: 5,5
Idem come Suso. Non entra mai nel vivo, però almeno finché la squadra è in partita si sbatte e perlomeno cerca di dare una mano.
dal 55′ Calhanoglu: 6
Entra e pronti-via calcia la punizione dalla quale scaturisce il gol di Montolivo. Sarà anche in ritardo di condizione, ma la qualità non si discute.
Borini: 5
Tremendamente confusionario, nei primi minuti getta alle ortiche un paio di contropiedi. Poi più nulla.
dal 55′ Kalinic: 6
Leggermente meglio di Cutrone, ma comunque poca roba. Non per colpa sua.
Montella: 4
Quattro, come i goal presi in cinquanta minuti. Non funziona nulla: il modulo, i singoli, il gioco, il risultato. Domenica da dimenticare.
Una settimana fa si allenava a parte, una settimana dopo, invece, a meno di 3 giorni dalla ripresa del campionato contro la Lazio, Bonaventura ha dato altri segnali confortanti sullo stato di forma: Jack sta bene ed è rimasto ancora a disposizione di Mister Montella nella giornata odierna. In gruppo anche Kessié, Kalinic e Calhanoglu.
Squadra al lavoro dalle 16.15 a Milanello, nell’unica sessione prevista dopo quelle di mercoledì: prima fase di riscaldamento atletico con corsa e allunghi, poi esercitazioni tattiche divisi su 2 metà campo. Biglia, Zapata e Gomez, gli ultimi nazionali attesi, sono rientrati questo pomeriggio a Milano. Per venerdì è prevista una doppia seduta, al mattino (10.00) e al pomeriggio (16.15).
Fonte: AC Milan
Questa estate sono arrivati 11 acquisti importanti, per un mercato in grande stile che possa rilanciare il Milan nelle prime posizioni della Serie A. Ma Fassone e Mirabelli, pur avendo operato molto in entrata, non hanno regalato a Montella un vice Kessie: una mezzala di passo, sostanza e chili che possa far rifiatare l’ivoriano in caso di necessità. In vista di gennaio, un profilo gradito è quello di Alfred Duncan: il ghanese – riferisce il Corriere dello Sport – è uno dei nomi al vaglio della dirigenza per puntellare la mediana.
È andato in archivio il primo blocco di partite dei rossoneri in Nazionale. Tanti i minuti giocati dai nostri 17 calciatori convocati: qualificazioni mondiali e amichevoli, vittorie, pareggi e sconfitte, non è mancato davvero niente. In ordine di tempo, giovedì hanno aperto le danze Rodriguez e André Silva: lo svizzero è stato impiegato 90′ nel successo per 3-0 sull’Andorra; il portoghese, titolare, è stato sostituito all’81’ partecipando alla festa di gol (5-1) contro le Far Oer.
Poi è toccato ai sudamericani: 90′ per Biglia in Uruguay-Argentina 0-0, per Zapata in Venezuela-Colombia 0-0 e per Gomez in Cile-Paraguay nel sorprendente 0-3 finale. Da Lucas, in particolare, sono arrivati ottimi segnali soprattutto sulla condizione fisica dopo il ritorno in campo in Milan-Cagliari. Venerdì, invece, è stato il turno delle formazioni giovanili italiane. Nonostante il ko contro la Spagna (3-0 in amichevole), i milanisti dell’Under 21 si sono messi in evidenza: Cutrone e Calabria titolari, 86′ ciascuno, mentre Locatelli è subentrato dopo la metà della ripresa. E nel primo tempo dell’amichevole Italia-Turchia (1-1), con l’Under 19, c’è stato spazio per Gabbia.
Ovviamente il big match della giornata di sabato era Spagna-Italia, allo stadio Santiago Bernabeu, terminata con una sconfitta per la squadra del CT Ventura. Lo 0-3 costringerà quasi certamente gli azzurri a passare dagli spareggi per ottenere il pass per il Mondiale 2018. Da segnalare i 90′ di Leonardo Bonucci ma anche la sua ammonizione, che lo costringerà a saltare per squalifica la gara di martedì con Israele. Panchina, invece, per Donnarumma, Conti e Montolivo, come dall’altra parte per Suso. Infine, 68′ per Calhanoglu in Ucraina-Turchia 2-0 e 90′ per Kessié in Gabon-Costa d’Avorio 0-3. È rimasto a riposo Nikola Kalinic: Croazia-Kosovo è stata sospesa per maltempo e riprenderà domenica alle 14.30.
Fonte: AC Milan
Sofferta e risicata, ma per il Milan è arrivata la seconda vittoria consecutiva del campionato. La gara casalinga contro il Cagliari si è rivelata decisamente più difficile del previsto per Bonucci e compagni, i quali vincono per 2-1 al termine di lunga lunga e difficile battaglia: a decidere un gol in avvio di Cutrone e una magia su punizione di Suso, arrivata nella ripresa dopo il momentaneo (e meritato) pareggio di Joao Pedro, ma soprattutto tanta tanta sofferenza sino al minuto 100′, figlio di un recupero da 9 minuti e mezzo concesso nel secondo tempo.
Buonissimo risultato, dunque, a fronte di una prestazione da rivedere e di automatismi ancora lontani dall’essere trovati. Montella arriva alla sosta con risposte agrodolci dalla prima in Serie A a San Siro, anche se sono da sottolineare alcune note positive oltre ai tre punti. La vena sempre positiva di bomber Cutrone, a segno per la quarta volta in gare ufficiali in questo avvio di stagione, ma soprattutto l’imprendibilità di Suso: lo spagnolo è stato deus ex machina della serata con un gioiello su punizione e tante giocate decisive col suo sinistro.
Estremamente negativo, a sorpresa, Kessie: dopo un mese e mezzo pressoché perfetto, l’ivoriano ha steccato completamente più di un’ora di gioco (addirittura “regalando” al Cagliari il gol con un disimpegno sciagurato), salvo poi crescere nel finale di gara. Ma con l’ex Atalanta sottotono, il centrocampo ha tremato: individuare e prendere un vice Kessie, che possa dar manforte alla mediana con dinamismo e forza, potrebbe essere la mossa da fare in questi ultimi quattro giorni di mercato.
Mister Vincenzo Montella ha espresso soddisfazione dopo la vittoria di Crotone-Milan: “Stasera mi è piaciuto molto l’approccio, al di là dell’espulsione che comunque ci ha agevolato la partita – le parole dell’Aeroplanino a Premium Sport HD -. Se vogliamo diventare una squadra vincente, però, dobbiamo crescere nella gestione perché sul 3-0 abbiamo preso qualche cartellino di troppo: è l’unico neo di questa partita”.
L’allenatore rossonero ha poi parlato di mercato: “Per una grande squadra tre attaccanti sono normali da avere. Il nostro obiettivo è di migliorarci, è per questo che sono stati acquistati giocatori di livello. Dopo Kalinic mercato chiuso? Purtroppo chiude il 31 agosto, in futuro mi auguro possa finire prima: sono troppi due mesi di mercato”.
Sui nuovi e su chi ha stupito di più: “Forse Kessié: me lo aspettavo forte, ma non così. E ha ancora margini di miglioramento. Un altro che sta crescendo è André Silva: diventerà un attaccante di grandissimo livello.
Montella ha commentato anche il rigore concesso al Milan: “Non mi sembra il caso di commentare anche il Var: ci si deve abituare, ma secondo me porterà serenità in campo e fuori”.
Le pagelle di Milan-Shkendija, andata del play-off di Europa League 2017/2018.
Donnarumma: 6
Spettatore non pagante.
Conti: 6+
Sempre propositivo, complice l’avversario non proprio irreprensibile.
dal 69′ Abate: 6
Entra quando ormai la partita è già ampiamente chiusa.
Zapata: 6
Ennesima serata tranquilla, si segnala solo per il ritardo al ritorno in campo dopo l’intervallo.
Bonucci: 6
Debutto da capitano a San Siro, con tanto di discorso motivazionale nel riscaldamento.
Antonelli: 7
Praticamente un attaccante aggiunto, gioca tutta la partita nella metà campo avversaria. Il gol è solo l’inevitabile conseguenza.
Kessié: 7,5
Più che sull’età, il dubbio è che non abbia un fratello gemello che corre per il campo insieme a lui. Letteralmente ovunque.
Montolivo: 7,5
Non segnava da più di 1000 giorni, si consola con una doppietta. Ormai è ufficiale: senza fascia è un altro giocatore.
Calhanoglu: 6,5
Confermato mezzala, ha sprazzi di classe pura che deliziano i tifosi. Sfiora più volte il goal.
dal 61′ Bonaventura: 6
Mezzora di partita per lui: un tunnel, un giallo e un infortunio, si spera non grave, che lascia il Milan in 10 negli ultimi minuti.
Suso: 6,5
Il solito folletto imprendibile. Sua la punizione sulla cui respinta si avventa Montolivo.
dal 75′ Cutrone: 6
Un palo e una rovesciata fuori di poco.
André Silva: 7,5
Due goal, almeno altrettante occasioni clamorose create e una quasi-tripletta con colpo di tacco che per poco non fa venire giù San Siro. Alla faccia dei critici.
Borini: 6,5
La solita dose di corsa, coronata dal goal che chiude definitivamente il discorso qualificazione.
Montella: 7
Ci si aspettava una prova di spessore, oltre alla quasi inevitabile vittoria visto il livello dell’avversario. Obiettivo centrato.
Le pagelle di Milan-Craiova, gara di ritorno del preliminare di Europa League 2017/2018.
Donnarumma: 6,5
Viene sollecitato solo una volta, si fa trovare pronto con la solita “normale” parata.
Conti: 7
Motorino inesauribile, sfiora anche il goal mettendo a lato da buona posizione. Inarrestabile.
Musacchio: 6,5
Sicurezza. Non ci sono altre parole per definire queste prime uscite dell’ex Villarreal, vero faro della difesa rossonera. Aspettando Bonucci.
Zapata: 6
Nonostante la serata tranquilla riesce a farsi ammonire. Per il resto, nulla da dichiarare.
Rodriguez: 6,5
Altro assist al bacio a coronare una prestazione solida. Forse meno appariscente di Conti, ma comunque molto molto positivo.
Kessié: 7
Praticamente ovunque, segna anche un goal di rara bellezza con una sassata da fuori, purtroppo irregolare. Dominante.
Locatelli: 6
Qualche svolazzo di troppo, forse dettato anche dalla sicurezza con cui si prende il centrocampo.
Bonaventura: 6,5
Apre le marcature, mai in difficoltà sul pressing dei romeni, sempre presente al centro dell’azione. Giocatore ritrovato.
dall’81’ Borini: s.v.
Scampoli di partita, ingiudicabile.
Suso: 6+
Torna e delizia la folla di San Siro coi grandi classici del repertorio. Prestazione di livello, condita dal numero che stupisce San Siro.
dal 65′ Calhanoglu: 6,5
Lampi di pura classe, nonostante la forma ancora rivedibile. Grandi speranze.
Cutrone: 7
Ancora in goal, stavolta è la prima volta in campo europeo. Ma fermarsi al goal sarebbe riduttivo: crea, corre, si muove. Bomber vero.
dal 71′ André Silva: 6
Venti minuti scarsi quando la partita è già abbondantemente in ghiacciaia, non ha grandi occasioni per mettersi in luce.
Niang: 5,5
Nota stonata della serata, alterna spunti interessanti a errori madornali. Raffazzonato.
Montella: 6,5
Il gioco migliora a vista d’occhio, i risultati arrivano, i nuovi entrano come se fossero qui da sempre. E il bello deve ancora venire…
Un bel Milan ha piegato 2-0 il Craiova, mostrando buoni segnali in vista dell’inizio di stagione. Ma l’ex difensore e oggi opinionista sportivo, Roberto Cravero, non è rimasto granché impressionato dalla prestazione dei rossonero e in particolare da Franck Kessie:
“Kessie non mi è piaciuto – ha dichiarato ai microfoni di Premium Sport HD – è stato troppo macchinoso e impacciato. E il Craiova non è stato all’altezza“.
Milan show nell’International Champions Cup. Nella seconda e ultima partita rossonera del torneo, il Diavolo ha strapazzato a sorpresa il Bayern Monaco con un roboante e spettacolare 4-0: a decidere la gara le reti nel primo tempo di Kessié (in spaccata) e di Cutrone (doppietta, prima di testa e poi di destro), mentre Calhanoglu ha chiuso il match con un gol dalla distanza agli sgoccioli del match.
Poco da dire su Bayern-Milan: i nostri ragazzi hanno dominato la gara nel tabellino e nelle occasioni, convincendo in pieno nella prestazione. È evidentemente poco per trarre dei giudizi, ma questa amichevole non può che rassicurare dopo il ko col BVB di quattro giorni fa. Ancora molto bene Kessié e il talentuoso bomber Cutrone, da sottolineare anche i tanti esordi in maglia milanista: nella ripresa hanno trovato spazio Bonucci, Biglia, Conti e André Silva.
Signori, ecco Leonardo Bonucci. L’ultimo grande acquisto della faraonica campagna acquisti del Milan è stato presentato ufficialmente tramite Weibo, social network molto diffuso e utilizzato in Cina:
“La numero 19? In questo spogliatoio sono entrato in punta di piedi, ho parlato con Kessie e ci siamo accordarti. Lo ringrazio, lui è un ragazzo intelligente e sensibile, è stato un grande investimento per questo club. Per me la 19 è importante, ci ho fatto affidamento nei momenti difficili nella vita personale e nella carriera, quindi grazie ancora.
Il calore dei tifosi mi ha trasmesso tanto entusiasmo, è stato bello – riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – spero di alimentarlo con tante vittorie lungo gli anni. Il Milan merita di vestire abiti migliori sia in Italia sia in Europa“.
Non sarà lunga ed emozionante come la telenovela Donnarumma, ma il caso del “19” del Milan ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo, numero conteso da due acquisti top dell’ultima campagna acquisti: Franck Kessié e Leonardo Bonucci, entrambi ultra affezionati al 19 e desiderosi di continuare a vestirlo in rossonero.
Riassumendo: Kessié diventa un calciatore del Milan nei primi giorni di giugno e scegliere il numero 19, al quale è legato da diversi motivi personali – il giorno di nascita, la data dell’arrivo in Italia e pare anche la morte del padre. Cinque giorni fa, però, il Diavolo tessera a sorpresa Bonucci, il cui nome è legato ormai storicamente al 19. Soluzione: l’ivoriano ripiega sul 14 già da Milan-Borussia Dortmund, con l’ex Juve che può essere così accontentato e non “tradisce” il karma e i consigli del motivatore – si legge su La Gazzetta dello Sport.
Nella distinta del match, Kessié figura con il numero 14. “Controversia” risolta? No. In campo, l’africano veste ancora la maglia rossonera #19. Due ipotesi: il giocatore ha voluto indossarla per un’ultima volta, oppure ha deciso di non mollare il proprio numero preferito. Parrebbe, però, che il Milan volesse farlo giocare col 14 e che sia “spuntata” una 19. Per ora è un mistero, ma presto avverrà il chiarimento con lo stesso Bonucci in arrivo in Cina.
Non arrivano segnali incoraggianti dall’esordio rossonero in International Champions Cup. Il Milan va ko nella prima amichevole cinese dell’estate, cedendo al Borussia Dortmund e in particolare a un ispirato Aubameyang, mattatore di serata con una bella doppietta. Oggetto del desiderio della dirigenza rossonera, il centravanti del Gabon si è messo in mostra con due gol e un’ottima prestazione, trascinando i suoi alla vittoria per 1-3 (di Sahin la rete che ha sbloccato il match). Per il Milan, è stato Bacca a segnare il gol del momentaneo 1-2.
Montella non può gioire: la squadra ha perso con merito al cospetto di un Dortmund fisicamente più tonico e più collaudato, anche se la sconfitta odierna è in alcun modo un campanello d’allarme. Il Milan ha pagato una condizione fisica lontana da quella ottimale, ma soprattutto una rosa ancora priva di tanti acquisti e di giocatori chiave (su tutti i vari Gigio, Bonucci, Romagnoli, Biglia e Suso) e con principi di gioco ancora da assestare. Nota di merito ancora per Kessié: l’ivoriano ha impressionato ancora per il suo strapotere fisico in mediana. Bene anche Musacchio.
Contrordine sulla numerazione del Milan della prossima stagione. Franck Kessié – riporta MilanNews.it – è tornato sui propri passi e ha scelto di prendere il 14: l’ivoriano aveva optato per la maglia 19, utilizzata la scorsa stagione all’Atalanta e soprattutto nella prima uscita rossonera a Lugano, ma ha deciso di liberarla per Leonardo Bonucci. Il grande acquisto del mercato milanista, dunque, potrà sfoggiare sulla schiena il proprio numero preferito.
Buon Milan nella prima amichevole della stagione 2017-2018. A Lugano i rossoneri non offrono grande spettacolo, ma si impongono con un netto 4-0 finale: sblocca subito in avvio Cutrone, arrotondano nella ripresa Crociata, Sosa e Gomez. Come ampiamente prevedibile e fisiologico a causa degli ingenti carichi di lavoro dei primi sei giorni di ritiro, la squadra non ha esaltato nel gioco, ricorrendo spesso al palleggio per addormentare e gestire la gara, ma ha portato a casa con serenità il risultato e una discreta prestazione, centrando nel finale un risultato rotondo.
Lugano-Milan è stata la classica gara pre stagione, utile ai ragazzi per mettere minuti nelle gambe e a mister Montella per vedere in pratica le prime direttive tattiche impartite nella settimana di lavoro, come la costruzione dal basso della manovra e i movimenti senza palla di esterni, centrocampisti e punte. Nulla di eclatante dai nuovi acquisti Musacchio, Rodriguez, Kessié, Calhanoglu e Borini, tutti in campo dal 1′ di gioco; da segnalare la buona forma dell’ivoriano (è sembrato il più tonico e in palla del gruppo) e la posizione dell’ex Bayer, schierato alto a sinistra nel tridente d’attacco.
Finalmente il campo. Dopo un mese e mezzo di astinenza, addolcito comunque da un mercato a dir poco scoppiettante e da un entusiasmo che da tempo mancava nell’ambiente, i nostri ragazzi tornano a giocare: la “prima” della stagione 2017/2018 è l’amichevole Lugano-Milan, in calendario domani alle ore 19 (match visibile su Milan TV e sul profilo Facebook ufficiale del club, ndr). Non un test particolarmente probante, evidentemente, ma un’occasione per Montella e per tutti i tifosi per apprezzare i tanti nuovi acquisti della rosa.
L’Aeroplanino, infatti, dovrebbe schierare parecchie new entry come Musacchio e Ricardo Rodriguez in difesa e Kessié-Calhanoglu a centrocampo; possibile chance anche per Borini – potrebbe giocare per non forzare inutilmente Suso, al rientro comunque da un infortunio muscolare -, mentre sarà ancora presto per vedere all’opera Andrea Conti e André Silva: entrambi godo di vacanze supplementari causa impegni con la Nazionale e non hanno ancora iniziato la propria personale stagione, così come gli altri azzurri Donnarumma, Calabria e Locatelli. Tutti i Nazionali sono stati convocati entro e non oltre le 23 di domani a Milanello, pronti a iniziare i lavori dell’annata 17-18.
C’è curiosità e mistero attorno al primo undici titolare della stagione, ma è già arrivata un’importante indicazione di formazione: Calhanoglu potrebbe giocare mezzala sinistra al fianco del già citato Kessié e di capitan Montolivo, con Bonaventura dunque pronto a presidiare la corsia mancina d’attacco e a completare il reparto con Bacca (favorito su Lapadula) e Suso o Borini. Dietro, oltre ai nuovi Musacchio e Ricardo Rodriguez, spazio in mezzo a Zapata (avanti su Gomez e Paletta) mentre a destra Abate potrebbe rimandare il proprio esordio stagionale per le non ottimali condizioni dell’occhio: Simic o De Sciglio potrebbero raccoglierne il testimone.
Ecco di seguito il probabile undici rossonero di Lugano-Milan ipotizzato da Milanismo:
Milan (4-3-3): Storari; Abate, Musacchio, Zapata, R. Rodriguez; Kessié, Montolivo, Calhanoglu; Suso, Bacca, Bonaventura. All.: Montella.
È un Milan impegnato su tutti i fronti quello di queste prime settimane di mercato. Le prime ufficializzazioni e le prime acquisizioni vengono da lontano, dopo i molti viaggi negli stadi e i molti contatti di lavoro con osservatori e addetti ai lavori sostenuti dalla dirigenza rossonera.
1- TRE NAZIONALI
Musacchio nell’Argentina, Kessie nella Costa d’Avorio e Ricardo Rodriguez nella Svizzera. I tre nuovi giocatori approdati in rossonero vantano una esperienza internazionale non soltanto di Club, ma maturata anche con le rappresentative dei rispettivi Paesi.
2- IL MESE DI GIUGNO
Mai il Milan nella propria storia aveva investito così tanto limitatamente al mese di giugno, il primo mese di mercato che peraltro non è ancora finito. Nelle discussioni sportive si accenna spesso al costo dei giocatori, in proposito ricordiamo che i valori dei cartellini nel calcio di oggi sono in genere molto alti, come conferma Bailly, difensore centrale ivoriano compagno di squadra proprio di Musacchio nel Villarreal 2015-2016, che è stato acquistato l’estate scorsa dal Manchester United per 38 milioni di euro.
3- QUASI 100 PARTITE
Sono 97 le partite ufficiali disputate complessivamente da Musacchio, Kessie e RR nella stagione 2016-17: in particolare 31 nell’Atalanta e 12 in Nazionale per il centrocampista ivoriano, 30 nel Villarreal e 3 in Nazionale per il difensore argentino, 27 nel Wolfsburg e 4 in Nazionale per l’esterno svizzero.
4- SALUTI E RISULTATI
Tutti e tre i nuovi acquisti rossoneri hanno centrato risultati stagionali di Club nella stagione appena conclusa, in particolare Musacchio e Kessie, con Atalanta e Villarreal che hanno salutato i rispettivi tifosi dopo la qualificazione della due squadre alla fase a gruppi di Europa League. Per RR è arrivata, in chiusura di stagione tedesca, la vittoria nel playout salvezza di Bundesliga.
5- IL RESTO DELL’ESTATE
Il Milan continua a lavorare su tutti i fronti, accompagnato in questo senso dalla crescente attenzione da parte dei media e dal grande entusiasmo dei propri tifosi.
Fonte: AC Milan
Dopo Kessié, il Milan è pronto a piazzare un altro colpo a centrocampo con Lucas Biglia. E Montolivo, titolare del ruolo sino a questa stagione, si interroga sul proprio futuro: il capitano – svela il Corriere della Sera – si chiede se sia il caso di restare oppure di cercare un’altra squadra in virtù del fatto che al Milan farebbe la riserva. L’ipotesi dell’addio del capitano non è affatto da scartare.
62′ con la Nazionale ivoriana per il neo milanista Franck Kessié. Il centrocampista di Ouragahio è partito titolare nel match amichevole tra la selezione africana e l’Olanda, terminata con un pesante 5-0 in favore degli Oranje, venendo sostituito dopo un’ora di gioco. Kessié ha giocato nel ruolo di mezzala sinistra, in una partita complicata per l’intera Costa d’Avorio.
Un importante investimento per il futuro. Il Milan ha puntato su Franck Kessié, avendo la meglio sulla forte concorrenza e dando la possibilità al giocatore di compiere un grande passo nella carriera, dopo il brillante 2016-17 con la maglia dell’Atalanta. Ma andiamo a conoscere meglio il secondo acquisto del nostro calciomercato estivo, attraverso 7 curiosità:
1- RECORD
Nel 2016-17 ha segnato 6 gol in Serie A, diventando il calciatore più giovane ad aver raggiunto questo traguardo nei principali campionati europei.
2- NUMERO DI MAGLIA
A Bergamo indossava la 19 (la stessa maglia che per 4 anni e mezzo era stata di Denis). Il motivo? Perché è il suo giorno di nascita: 19 dicembre 1996.
3- RUOLO
Kessié nasce difensore centrale. È stato lanciato a centrocampo per la prima volta da Massimo Drago, ai tempi del Cesena in Serie B: fino ad allora (stagione 2015-16) veniva impiegato in difesa.
4- ANCORA CALABRIA
Con la Costa d’Avorio, il 17 ottobre 2013, ha sfidato da capitano l’Italia di Davide Calabria (e Vido, che segnò il gol-vittoria) nei gironi del Mondiale Under 17. Da avversario, dunque, a compagno: adesso i due giocheranno nella stessa squadra.
5- EX ROSSONERO
Centrocampista di origine africane come lui ed ex rossonero dal gennaio 2014 al giugno 2015: stiamo parlando di Michael Essien, calciatore al quale si ispira proprio la nuova arma a disposizione di Vincenzo Montella.
6- LEGAME
Il compagno insieme al quale ha legato di più alla Dea? Il brasiliano Rafael Toloi, altro protagonista del campionato dei bergamaschi.
7- GOL
All’esordio in Serie A – in Atalanta-Lazio 3-4 – ha segnato una doppietta, andando ancora a segno nelle due giornate consecutive: gol in casa della Sampdoria e poi contro il Torino.
Fonte: AC Milan
Ecco le primissime dichiarazioni rossonere rilasciate da Franck Kessié, divenuto ufficialmente un nuovo calciatore del Milan:
“Devo ringraziare tutti. Sono molto contento di far parte di questa squadra. Perché ho scelto il Milan? Mi piace il nuovo progetto – ha dichiarato l’ivoriano a Milan TV – c’è una nuova dirigenza che mi ha spiegato le cose.
Ho parlato con mister Montella e mi ha detto di venire così sarei diventato un grande campione. Dei giocatori del passato mi piace Michael Essien. Il mio ruolo? Sono un centrocampista. Prendo il numero 19″.
È arrivata l’ufficialità del trasferimento al Milan di Franck Kessié. E con essa anche le foto di rito di ogni nuovo acquisto: il centrocampista ivoriano è ritratto al fianco dell’a.d. Fassone, con la maglia rossonera della prossima stagione, durante la visita a Casa Milan e prima e dopo i test atletici svolti a Milanello.
Proprio a Milanello, negli scatti fatti con la divisa ufficiale, si nota un dettaglio particolare: Kessié ha indosso i pantaloncini con il numero 19. È questo il numero scelto dall’ex Atalanta per la prossima stagione, la prima in maglia rossonera.
Franck Yannick Kessie nasce a Ouragahio, in Costa d’Avorio, il 19 dicembre del 1996. Centrocampista dal fisico potente, 183 cm per 76 kg, è approdato nel calcio italiano a gennaio 2015 indossando la maglia dell’Atalanta. Dopo aver disputato la seconda parte di quella stagione nella Primavera nerazzurra, è passato in prestito al Cesena nella stagione 2015-2016 per poi fare ritorno a Bergamo dove è stato un pilastro della formazione bergamasca. Calciatore della nazionale ivoriana, Kessie è uno dei giovani talenti che si sono affermati nel campionato di Serie A appena concluso.
Fonte: AC Milan
Franck Kessie è un nuovo giocatore del Milan. Dopo essersi sottoposto alle visite mediche presso la clinica La Madonnina, aver visitato il Centro Sportivo di Milanello e poi Casa Milan, il centrocampista ivoriano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019. Il comunicato:
“AC Milan comunica di aver acquisito dall’Atalanta Bergamasca Calcio le prestazioni sportive di Franck Kessie, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019.
La formula del contratto prevede un prestito biennale con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore ivoriano.”.
Fonte: AC Milan
Franck Kessié sta per diventare un nuovo calciatore del Milan. Sono arrivate buone notizie dalle visite mediche supplementari sostenute oggi: l’ivoriano – riporta Sky Sport – domani sarà a Milanello per sostenere i test fisici di Milan Lab. In questo momento il giocatore sta terminando la seconda parte degli accertamenti clinici, ma tutto sta procedendo bene: salvo sorprese, domani ci saranno le firme sui contratti e l’annuncio ufficiale del trasferimento di Kessié.
Incredibile retroscena sulle visite mediche di Franck Kessié. Il problema emerso per il centrocampista dell’Atalanta non sarebbe di natura fisica, ma relativo all’età: l’ivoriano – riporta il portale Afrique Presse – avrebbe più dei 20 anni dichiarati, essendo nato “ufficialmente” il 19 dicembre 1996. Dal Milan, per ora, non trapela nessuna conferma in merito.
È il 30 maggio 2017, siamo nel pieno della cosiddetta “bella stagione”, le giornate si sono allungate, comincia a farsi sentire una certa calura e il Milan ha già ufficializzato due acquisti…
Quello che ho appena scritto potrebbe essere un incipit perfetto per un romanzo a tinte rossonere. Non abbiamo neanche fatto in tempo a salutare la vecchia stagione calcistica che già ci ritroviamo a commentare le scatenate manovre di mercato della nuova dirigenza milanista.
La notizia della giornata è l’ufficialità dell’acquisto da parte del Milan del difensore Musacchio e del centrocampista ormai ex Atalanta, Kessie che era corteggiato da diverse squadre.
Se fino a una settimana fa questi acquisti erano solo un’ipotesi e una speranza, oggi sono diventati realtà e sono andati a comporre i primi tasselli del nuovo corso rossonero. Se ciò non bastasse (e per i tifosi che sperano di esser sempre più competitivi, non basta) i nomi che il Milan sembra intenzionato a trattare nel prossimo futuro sono ancora più invitanti. Si sono fatti i nomi di: Morata, Tolisso, Biglia e Zaza, ma per vedere se indosseranno la maglia rossonera l’anno prossimo è necessario attendere.
Quel che è certo è che tutti i tifosi rossoneri hanno ritrovato l’entusiasmo che avevano perso da tempo e l’ambiente è carichissimo. C’è un’aria frizzante attorno all’operato della nuova società che si sta muovendo in maniera molto risoluta e cosciente degli obiettivi alla portata delle tasche e dell’attuale appeal dei rossoneri.
La seconda notizia di giornata è il rinnovo di Vincenzo Montella, il quale ha firmato un prolungamento di contratto di un altro anno. Prolungamento di contratto che è stato comunicato ai tifosi tramite una diretta su Facebook, un’assoluta novità dal punto di vista comunicativo.
Dopo anni in cui il Milan non è riuscito a confermare un allenatore per più di una stagione, anche questo aspetto sembra risolto e la ritrovata stabilità da questo punto di vista non può che giovare tutto l’ambiente.
Finita questa introduzione, il primo capitolo è ancora tutto da scrivere, ma come detto, l’incipit del nuovo romanzo rossonero promette bene. Sono molto curioso di scoprire se il resto della trama sarà all’altezza già dal primo capitolo.
Slitta l’ufficialità del trasferimento al Milan di Franck Kessié. Al centrocampista ivoriano, sottopostosi stamane alle visite mediche, è stato riscontrato un piccolo problema fisico che necessiterà di un supplemento di controlli: l’atalantino – fa sapere Sky Sport – dovrà sottoporsi a ulteriori visite mediche.
L’arrivo di Franck Kessie non fermerà le grandi manovre rossonere sul centrocampo. Ieri è stato raggiunto l’accordo con i dirigenti dell’Atalanta per l’ivoriano, che già stamani si è sottoposto alle visite mediche di rito, ma intanto Montella non ha smesso di sognare un regista (Biglia o Fabregas) e soprattutto un’altra mezzala. Per quest’ultimo ruolo il numero uno della lista è Corentin Tolisso, il francese di origini togolesi dell’Olympique Lione che il tecnico campano ha messo al primo posto della lista dei desideri.
Kessie arriverà al Milan in prestito biennale con obbligo di riscatto nel 2019. La cifra totale, compresi i bonus, sarà sui 30 milioni. Per il giocatore è pronto un contratto di 5 anni a 2,2 milioni più bonus a stagione. Tolisso costa tra i 35 e i 40 milioni e ha pretese importanti per quel che riguarda l’ingaggio visto che chiede 3,5 milioni più bonus. Il suo sogno è giocare in Champions League già la prossima stagione e dunque questo è un primo ostacolo importante per il Milan che però non ha intenzione di perdersi d’animo.
Anche perché Tolisso, che la scorsa estate è stato corteggiato vanamente dal Napoli, in Italia sembra aver meno pretendenti: la Juventus si è tirata indietro dopo aver lavorato a lungo su di lui, mentre l’Inter non lo considera una priorità pur stimandolo e tenendo d’occhio la situazione. Certo resta la concorrenza dei club esteri (soprattutto il Psg e quelli della Premier League), ma Fassone e Mirabelli sono convinti di poter competere perché il giocatore è sensibile al fascino di un grande club come il Milan.
Fonte: Corriere dello Sport
Sono iniziate da pochi minuti le visite mediche di Franck Kessié. Il centrocampista ivoriano si è recato di buon mattino presso la clinica “La Madonnina” di Milano per sostenere i consueti controlli medici di tutti i nuovi acquisti, preludio alla firma e all’ufficialità dell’acquisto.
Futuro rossonero alle porte e visite mediche programmate per domattina, alle ore 8, presso la Casa di cura “La Madonnina” di Milano: Franck Kessie è pronto ad effettuare gli ultimi step prima di di diventare un giocatore del Milan. Il centrocampista rossonero diventerà così il primo colpo per la linea mediana rossonera, acquistato dall’Atalanta per 28 milioni di euro.
Nelle ultime ore si lavora anche sulla formula con cui l’ivoriano cambierà squadra. Al momento, l’ipotesi più probabile è quella del prestito biennale con obbligo di riscatto.
Fonte: Gianluca Di Marzio
Milan-Atalanta, si tratta per Andrea Conti. Nell’incontro tenutosi ieri a Casa Milan tra la dirigenza rossonera e il d.s. orobico Sartori è stato lui il tema di discussione più caldo: il Diavolo – scrive La Gazzetta dello Sport – segue con attenzione l’esterno classe ’94, per il quale si dovrà battere la concorrenza di altre big italiane ed estere. Battuta anche la pista Papu Gomez, anche se al momento non c’è la necessità di accelerare.
Il cartellino di Conti ha un prezzo elevato: 20 milioni di euro. Una stagione da protagonista assoluto, anche grazie alle 8 reti firmate in campionato, lo hanno reso uno dei pezzi più pregiati del mercato italiano. Tutto fatto, invece, per Franck Kessié: sarà necessario un altro incontro prima delle visite mediche e delle firme, ma l’ivoriano si può praticamente considerare un calciatore rossonero.
Possibile futuro all’Atalanta, infine, per il milanista Felicioli: l’esterno mancino, in quest’ultima stagione in prestito all’Ascoli, piace ai nerazzurri e potrebbe trasferirsi a Bergamo già nelle prossime settimane. Felicioli ha il contratto in scadenza con il Milan al 30 giugno 2018.
Giornata d’incontri a Casa Milan, tra agenti di giocatori, nuovi allenatori e la dirigenza pronta a programmare fin da subito la nuova stagione. Su tutti Giovanni Sartori, ds dell’Atalanta, giunto nella sede rossonera per discutere le diverse operazioni di mercato con il Milan.
In primis per definire gli ultimi dettagli dell’operazione Kessie-Milan, ormai futuro centrocampista rossonero. Poi per parlare della situazione di Gian Filippo Felicioli. Terzino classe ’97 di proprietà del Milan ma nell’ultimo anno ad Ascoli. Il Milan sta trattando la sua cessione con l’Atalanta in un affare simil Petagna. Felicioli andrebbe a Bergamo a titolo definitivo con una percentuale di futura rivendita o ricompra. Infine anche colloqui per Andrea Conti e il Papu Gomez, profili sui quale il Milan rimane vigile.
Fonte: Gianluca Di Marzio
Tutto fatto per il trasferimento di Franck Kessié. Il centrocampista dell’Atalanta è pronto a diventare a tutti gli effetti un calciatore del Milan: tra martedì e mercoledì – riferisce Premium Sport – Kessié dovrebbe sostenere le visite mediche e poi firmare il contratto che lo legherà ufficialmente ai rossoneri.
Come Nedved. Questo il desiderio dei nuovi dirigenti del Milan, soprattutto di Li Yonghong che considera Gianluigi Donnarumma una delle colonne del suo futuro Milan. Come Nedved, perché pur assistito da Mino Raiola non ha voluto lasciare la Juventus né dopo la retrocessione in Serie B, né quando Mourinho cerco di convincerlo a trasferirsi all’Inter nonostante le insistenze del porcuratore italo-olandese. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli in questo momento di impasse riguardo la trattativa vorrebbero che fosse proprio il giovane portiere a muoversi in prima persona perché la situazione si chiarisca presto, come del resto ha detto chiaramente anche Montella.
Intanto il Milan continua a muoversi sul mercato: dopo l’acquisto di Musacchio (a Milanello per i test di Milan Lab) che firmerà il contratto nel pomeriggio a Casa Milan, la missione dei due dirigenti rossoneri a Roma ha avuto come obiettivi i due laziali Lucas Biglia (già incontrato l’agente dell’argentino in uno studio legale) e Keita: pronta una offerta di 40 milioni per i due giocatori ma la Lazio vuole sul piatto non meno di 55 milioni di euro.
Potrebbero esserci stati contatti anche con la sponda giallorossa per un centrocampista che piace tanto a Montella, l’altro argentino Leandro Paredes, ma anche un sondaggio per Dzeko. Martedi 30 è il giorno di Franck Kessie: è la data dell’incontro con il presidente Percassi per chiudere la trattativa già avanazata. Nel caso di esito positivo delle trattative già abbozzate, rimamgono ancora due ruoli da chiudere: il difensore di fascia destra e soprattutto l’attaccante centrale. Ma si comincerà a lavorare solo dopo la finale di Cardiff. Due i sogni: Alvaro Morata (ma il Milan vorrebbe capire quali siano le possibilità per il tentativo) e Andrea Belotti, il preferito dai tifosi del Milan.
Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD“
Bisognerà aspettare ancora una settimana per la chiusura della trattativa Kessié. Tra sette giorni, il 30 maggio, è previsto l’ultimo decisivo incontro tra la dirigenza del Milan e il presidente dell’Atalanta Percassi: sarà questa – riferisce Premium Sport – l’occasione per chiudere la trattativa, già in fase molto avanzata. Con l’ivoriano, invece, c’è già un’intesa per un ricco contratto quinquennale.
Se la Torino bianconera brinda e prepara la seconda tappa del suo strepitoso tour calcistico (Roma-Torino-Cardiff), Milano insegue la rinascita e progetta clamorosi cambiamenti.
Ad Appiano Gentile, succursale di Suning, la scelta del tecnico è ancora in alto mare per un motivo elementare e noto a tutti: Zhang e Sabatini hanno deciso di aspettare la finale della coppa d’Inghilterra per conoscere il responso definitivo di Antonio Conte sul suo futuro. Nel frattempo oltre ad accarezzare la suggestione Sarri (dixit Massimo Moratti) stanno provvedendo a rimpolpare la rosa attuale considerata la causa principale dell’ennesima delusione. L’argentino Di Maria, attualmente al Psg, è il nome nuovo (dopo quello di Pepe) entrato sul taccuino di Ausilio al rientro dal giro europeo per piazzare Perisic al miglior offerente.
Al Milan cinese, se possibile, e a dispetto dello scetticismo generalizzato, sono ancora più avanti. Primo perché hanno già il tecnico della prossima stagione, Vincenzo Montella, confermatissimo. Secondo perché invece di spendere chiacchiere nelle settimane passate, hanno già messo a segno tre rinforzi che non sono proprio di secondo piano: il difensore centrale del Villareal Musacchio (già trattato da Galliani la scorsa estate e poi lasciato in Spagna per mancanza di fondi), il terzino sinistro Rodriguez del Wolsburg e il centrocampista Kessiè dell’Atalanta rivelazione del campionato. Terzo perché proprio ieri, nel corso della prima assemblea dei soci indetta dalla nuova proprietà, sono stati approvati due aumenti di capitale da 60 milioni ciascuno (il primo già in cassa, il secondo a discrezione del cda in caso di necessità), e chiuso il bilancio passato con un passivo di 75 milioni (gestione Fininvest ma a pagare in forza dell’accordo sono stati i cinesi).
Non solo. Sono stati anche distribuiti i curricula dei nuovi proprietari così da soddisfare la curiosità di piccoli azionisti e cronisti. E si è così saputo in modo pubblico che Yonghong Li, spesso descritto come una sorta di signor nessuno, è tra l’altro azionista di controllo di una miniera di fosforo cinese che produce 3 milioni di tonnellate l’anno. Nel dibattito tra Fassone, nuovo ad, scortato nell’occasione dal ds Mirabelli, e i piccoli azionisti, sono emersi anche alcuni particolari del piano industriale del nuovo Milan. «Per un paio di stagioni avremo bilanci in rosso, contiamo di risalire la china nel giro di tre anni potenziando notevolmente la rosa» la tesi del successore di Galliani. Che punta su un asset: e cioè la creazione di una società satellite, a direzione cinese, Milan China, che ha il compito specifico di lavorare in quell’area per procurare contratti di sponsorizzazioni e promuovere la creazione di campionati minori grazie al brand rossonero.
Altro obiettivo dichiarato: lo stadio. Fassone si è dato una scadenza, 4 anni, entro i quali si deciderà se puntare sulla ristrutturazione di San Siro o su un nuovo impianto. «Dovrà essere di 55-60 mila posti e perciò produrre un fatturato superiore a quello della Juve a Torino» la caratteristica. Infine il monte-premi stipendi. «Prevediamo di aumentarlo» l’annuncio. Che vuol dire innanzitutto la disponibilità, per il rinnovo di Donnarumma, di offrire una cifra capace di piegare la resistenza di Raiola.
Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale“
L’ultima volta che c’era stato un così intenso scambio di firme era per il trasferimento delle quote del club. Il fax della nuova gestione potrà essere inaugurato per ricevere e inviare l’offerta scritta e la relativa risposta riguardanti l’affare Kessie. Tra Milan e Atalanta è tutto fatto: per formalizzare l’acquisto il Milan spenderà 28 milioni di euro, pareggiando la precedente offerta romanista. Decisiva è stata la volontà di Kessie, attratto dall’ipotesi e dal ricco contratto rossonero: cinque anni, due milioni a stagione. Franck e il Milan sono ora distanti pochi centimetri, uniti definitivamente solo quando la penna autograferà il nuovo accordo. Probabile che avvenga nei giorni immediatamente successivi alla fine del campionato.
RODRIGUEZ — Con tredici milioni in meno il Milan è destinato ad assicurarsi Ricardo Rodriguez. Rinforzarsi a sinistra è una necessità per la nuova squadra, che probabilmente rinuncerà a De Sciglio. Esattamente dieci giorni fa Fassone e Mirabelli avevano ricevuto in sede il manager del giocatore: all’incontro, utile per gettare le prime basi, hanno fatto seguito numerosi contatti telefonici. L’accordo si è cosi avvicinato, addirittura con un ulteriore sconto: 12 milioni di euro più 3 di bonus, più o meno 15 totali. Il Milan si sente ottimista e al sicuro. Anche l’ingaggio del probabile quadriennale sarà notevole, in linea con il valore riconosciuto al giocatore.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Dopo la Roma, anche Chelsea e Inter hanno provato a sondare il terreno per Franck Kessie: approcci timidi, che non hanno portato a risultati. Il Milan è stato più bravo e veloce di tutti a chiudere per il centrocampista dell’Atalanta, anche a fronte di una mossa particolare di Fassone e Mirabelli: la coppia mercato rossonera – ha svelato calciomercato.com – ha bruciato tutti sul tempo, andando addirittura a Bergamo, in tempi non sospetti, per parlare con il calciatore e portare a Milano il sì definitivo. E ora, per Kessié, mancano solo le firme e l’ufficialità.