Calciomercato – Milanismo

Taggato: Calciomercato

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli

Milan, estate di addii e cessioni: il mercato in uscita dei rossoneri

Movimenti in ogni zona del campo per il Milan, che tra senatori e big perderà sul mercato diverse pedine. Enigma Donnarumma

Non sarà un’estate pirotecnica come quella del 2017, in cui sono arrivati ben undici giocatori per una spesa totale di oltre 200 milioni, ma per il Milan sarà comunque una sessione estiva di mercato molto movimentata. Non sono in programma tanti acquisti – le indicazioni che arrivano da Casa Milan e Milanello parlano di 3-4 innesti mirati, ndr -, ma alcune cessioni più o meno illustri potrebbero cambiare le carte in tavola e dare il là a quella che sarebbe una mini rivoluzione della rosa a disposizione di Gattuso.

Il caso sicuramente più spinoso è quello relativo a Gigio Donnarumma. Milan-Fiorentina – riporta Sky Sport – potrebbe essere seriamente l’ultima partita in rossonero del “99”, il quale non è più considerato incedibile dalla dirigenza e nemmeno dai tifosi. Ma ad oggi, nonostante una lunga lista di corteggiatori (PSG, Bayern Monaco, Real Madrid, Man United, Arsenal e Liverpool i più accreditati), non è arrivata ancora nessuna offerta concreta: difficile quantificare il valore economico di un 19enne sì talentuoso, ma incappato in un’annata difficile, culminata coi clamorosi errori in finale di Coppa Italia. L’idea del Milan sarebbe quella di vendere Gigio solo a fronte di un’offerta economica congrua, che rispecchi il valore del ragazzo, ma è difficile ipotizzare oggi un prezzo più alto di 45-50 milioni.

Passando alla difesa, è più chiara la situazione relativa a Luca Antonelli: praticamente mai utilizzato né da Montella né da Gattuso, svestirà il rossonero e lascerà posto alla new entry Strinic. Rimarrà Ignazio Abate, chiuso sia dal rientrante Conti sia dal rampante Calabria ma desideroso di continuare a frequentare lo spogliatoio di Milanello, mentre è in dubbio la permanenza di Cristian Zapata: il colombiano, seppur primo cambio di Bonucci e Romagnoli, ha un solo anno di contratto e potrebbe cercare stimoli altrove. Possibili saluti anche per l’ex capitano Riccardo Montolivo, anch’egli in scadenza al 30 giugno 2019: per Rino è la terza scelta dietro Biglia e Locatelli.

Attesi parecchi movimenti anche nel parco attaccanti: Suso ha una clausola rescissoria da 40 milioni e può partire a prescindere dalla volontà di Fassone e Mirabelli (salvo un nuovo rinnovo contrattuale che la cancelli, ndr), mentre almeno uno (se non entrambi) tra Kalinic e André Silva lascerà il Milan. Solo un ribaltone potrà cambiare il destino del croato, destinato a cercare una nuova sistemazione dopo una stagione pessima, ma sarà necessario trovare un acquirente disposto rilevarne il cartellino a una cifra che scongiuri una minusvalenza; il pupillo di CR7 ha giocato poco e deluso relativamente, in quanto era preventivabile un primo campionato di apprendistato all’Italia e alla Serie A, ma dovesse arrivare un’offerta vicina al prezzo d’acquisto (38-40 milioni, ndr) si faranno dei pensieri su una cessione a titolo definitivo. I club interessati, al momento, sono Monaco e Wolverhampton.

Rivoluzione in Serie A: dal 2018/19 il mercato chiuderà prima dell’inizio del Campionato

Grandi novità per la prossima edizione del Campionato di calcio italiano

L’odierna riunuone della Lega Serie A porterà grandi cambiamenti per il campionato del Bel Paese: dalla prossima stagione, il mercato chiuderà i battenti il giorno prima del calcio d’inizio della prima giornata. Per il 2018/19 infatti il mercato estivo finirà il 18 agosto, mentre la prima giornata sarà il 19. Analogamente il mercato di riparazione terminerà il 19 gennaio, ovvero 24 ore prima della ripresa dalla sosta invernale.

Spazio anche al Boxing Day in stile Premer League: sempre dalla prossima stagione si giocherà il 22, 26 e 29 dicembre. La pausa invernale verrà quindi posticipata all’anno nuovo, con ripresa prevista il 13 gennaio per la Coppa Italia.

Nikola Kalinic firma il contratto che lo lega ufficialmente al Milan. Al suo fianco Marco Fassone

Il Milan ribadisce: “Nessun nuovo acquisto, consolidiamo questo gruppo”

Calciomercato invernale sottotono per il Milan, che non farà movimenti in entrata

Il Milan non farà mercato in entrata e si limiterà a cedere gli esuberi presenti nella rosa. Non una novità assoluta, perché già nota dall’inizio della sessione invernale di trattative, ma un punto ribadito anche oggi dalla società rossonera nel consueto punto quotidiano fatto sul sito ufficiale:

Un po’ di fantasia non guasta mai e fa parte del gioco, soprattutto durante le sessioni aperte di calciomercato. Ma al netto di tutte le ipotesi che tutti hanno la possibilità di fare, il calciomercato invernale del Milan non prevede entrate ma solo ed esclusivamente il consolidamento di tutti i giocatori approdati a Milanello dopo le numerose operazioni estive.

Il Club resta convinto delle proprie scelte e continua a lavorarci sopra, grazie alla dedizione di Rino Gattuso e del suo staff e all’applicazione di tutti i giocatori che fanno parte del gruppo”.

Aguero: “Milan? Non so niente, avranno parlato col mio sosia…”

Dopo le notizie uscite nei giorni scorsi circa un suo imminente approdo in rossonero, l’attaccante del Manchester City Sergio Aguero ha parlato ai microfoni di Tyc Sports: “Ho sentito parlare del mio passaggio al Milan, non so con chi abbiano fatto l’accordo, forse con il mio sosia”.

Battute a parte, una chiusura che pare netta: “Ero a casa per recuperare dall’infortunio alla costola. Non so niente, ho letto la notizia e sono rimasto sorpreso”.

Dalla Spagna: “Il Milan pensa a Dani Ceballos per gennaio”

Il quotidiano Sport rivela la notizia dell’interessamento del club rossonero per il centrocampista del Real Madrid, eletto miglior giocatore dell’ultimo Europeo U21: solo 111 minuti disputati da inizio stagione

L’ultimo Europeo Under 21 disputato con la Spagna è stato a dir poco straordinario, tant’è che il ko in finale contro la Germania non ha comunque impedito la sua elezione a miglior giocatore del torneo. Dani Ceballos, in estate, ha lasciato il Betis Siviglia per trasferirsi a Madrid. Il Real ha sborsato ben 17 milioni di euro per regalare a Zinedine Zidane un centrocampista di talento e dal futuro assicurato. L’avvio di stagione però non è stato tra i più positivi: 111 minuti con la maglia dei blancos in appena sei partite.

A nulla sono bastate le due reti siglate alla prima da titolare, giocata a fine settembre contro l’Alaves. Il quotidiano catalano Sport riporta la notizia dell’interessamento del Milan, disposto a farne il leader della mediana già durante il prossimo mercato di gennaio. Il Real però non è assolutamente a favore della cessione perché Dani Ceballos diventerà in tutta sicurezza una delle pedine insostituibili del tecnico francese per le future stagioni. Chissà che non possa aprirsi l’ipotesi di un prestito.

Fonte: Corriere dello Sport

Il Milan adesso punta sul Kun Aguero

Il Milan prepara già i colpi per il mercato di gennaio. E di fatto la società è pronta a rinforzare ancora una volta il reparto offensivo. Il nome in pole position è quello del Kun Aguero. Secondo la stampa britannica il passaggio dal Manchester City al Milan potrebbe concretizzarsi con un’offerta da 89 milioni di euro. Già la scorsa estate i rossoneri avevano provato a portare a casa l’attaccante del ManCity per un probabile arrivo di Alexis Sanchez. Poi l’affare tra Arsenal e Manchester City è sfumato, così Aguero è rimasto in Premier.

Ma a gennaio i giochi si riaprono e lo scambio in Gran Bretagna lo danno praticamente per fatto con un Kun Aguero in uscita pronto a volare a Milano. Di fatto con l’arrivo del Kun il reparto offensivo dei rossoneri sarebbe sovraffollato con Andre Silva, Kalinic, Cutrone, Suso e Aguero. Ma va considerato un fattore determinante: il Milan ha l’obiettivo primario di raggiungere un piazzamento in Champions. L’esperienza di un giocatore come Aguero nel reparto d’attacco potrebbe servire anche nel percorso in Europa League.

Fonte: Il Giornale

Mirabelli

Mirabelli: “Cutrone vale tantissimo. Un rimpianto? A parte Aubameyang…”

Il tema centrale è la chiusura anticipata del mercato: Massimiliano Mirabelli interviene nel corso di YouPremium e dice la sua sulla notizia del giorno, la decisione della Premier di porre fine alle trattative della prossima estate il 9 agosto, due giorni prima dell’inizio del campionato. Ecco le principali dichiarazioni rilasciate dal d.s. del Milan.

“La chiusura anticipata del mercato? Io sono favorevolissimo. Il mercato così è troppo lungo e mette in difficoltà gli allenatori: andrebbe limitato. Si arriva a fine agosto che si sono già giocate alcune gare di campionato ed europee e non si lavora benissimo. Sono pienamente d’accordo con chi vuole accorciare il calciomercato che dura troppo. Quando la palla inizia a girare il mercato deve essere chiuso e anche la sessione di gennaio è troppo lunga, bisognerebbe accorciare anche quel mese di mercato. Io lo farei finire almeno una settimana prima dall’inizio della stagione“.

Mirabelli ha poi trattato alcuni temi specifici riguardanti il Milan: “Difficile lasciare in panchina questo Cutrone? Sta facendo benissimo e sappiamo che abbiamo altri due ottimi attaccanti come Kalinic e Andrè Silva. Ogni domenica vorremmo avere questo tipo di problemi. Cutrone vale tantissimo, come tutti i nostri giocatori. E’ un ragazzo del 1998, sta facendo bene e rimarrà per molti altri anni al Milan. Se continua così avrà sicuramente spazio. Un giocatore che abbiamo cercato e non è arrivato? A parte Aubameyang non posso dirlo, lo rivelerò tra qualche anno, devono passarne almeno tre”.

Fonte: Premium Sport HD

Dida: “Milan, bel mercato: ora bisogna tornare in Champions. Gigio…”

Fiducia nel Milan. Nelson Dida, pilota improvvisato alla Heineken champions of the grid sul circuito di Monza, è convinto che il club rossonero abbia tutte le carte in regola per tornare in Champions. “Si sono mossi bene sul mercato – l’analisi del brasiliano -, ora devono rispondere sul campo e arrivare tra le prime quattro. Il mondo guarda al Milan, lo vuole nell’Europa che conta davvero”.

Ma Dida applaude alla scelta di Donnarumma di rinnovare il contratto con il Milan: “Per la nuova società è fondamentale essere riusciti a trovare un accordo. Lo dico da tifoso, non posso parlare per Donnarumma. Lui è abituato a San Siro, un idolo dei tifosi. Cambiare portiere per il Milan sarebbe stato un problema, invece così è una certezza in più“.

Fonte: ANSA

Marco Fassone, Vincenzo Montella e Massimiliano Mirabelli seduti sulle panchine di San Siro

Mercato, Europa, Serie A: tutto fatto

Estate 2017, una stagione da percorso netto (da acmilan.com)

Il Milan, nell’estate del 2017, ha centrato tutti gli obiettivi che si era prefissato. Ha rivoluzionato e potenziato la squadra con 11 nuovi acquisti, mirati in tutti i settori del campo, e ha riportato al centro del progetto un giovanissimo campione motivato e in gran spolvero: Gigio Donnarumma. Ma non solo.

EUROPA LEAGUE, MILAN NELLA FASE A GRUPPI
Solitamente quando si affronta il tema dei turni preliminari estivi europei, si viene pervasi tutti da una duplice sensazione: fatica e condizionamento. La sensazione che prima o poi si pagherà qualcosa, per aver forzato l’impostazione e la preparazione della stagione in funzione delle gare ufficiali pre-season. Nel caso del Milan, non è stato così. Lo staff tecnico rossonero non ha forzato la preparazione in vista del doppio preliminare e del doppio Playoff. Ha affrontato gli impegni con le risorse e le energie disponibili al momento. Tant’è che è lecito affermare che i 10 gol a zero segnati contro Craiova e Shkendija hanno proiettato il Milan nel tabellone principale dell’Europa League con il massimo impegno ma con il minimo sforzo.

SERIE A, PUNTEGGIO PIENO
Negli ultimi 15 anni sono 4 le situazioni da 6 punti in 2 gare, nelle prime 2 giornate di campionato. Ovvero: 2002-03 (battute Modena e Perugia) e 2003-04 (Ancona e Bologna) con Carlo Ancelotti in panchina, 2014-15 (Lazio e Parma) con Filippo Inzaghi, stagione appena iniziata con la squadra allenata da Vincenzo Montella vittoriosa contro Crotone e Cagliari. La differenza-reti di quest’anno – 5 gol fatti e 1 subito – è più vicina alle stagioni di Ancelotti (rispettivamente 6-0 e 4-1) che a quella del 2014: 3-1 vs Lazio e 5-4 vs Parma. Sono solo piccoli indizi numerici per stabilire che la squadra è sulla strada giusta sul piano difensivo e che, nei suoi migliori momenti di gioco, trova il gol con una certa facilità.

SETTEMBRE: 6 GARE ATTENDONO IL MILAN
È un Milan molto diverso da quello della scorsa stagione. Non soltanto per il mercato. L’anno scorso la squadra era più sorniona con tanto fraseggio in orizzontale prima di tentare la sortita offensiva, mentre quest’anno il Milan verticalizza il gioco prima e di più. È una squadra ancora tutta da plasmare che si è data una identità estiva, pronta ad essere assemblata già nel mese di settembre. Con un mercato estivo sostanzialmente chiuso, a meno di occasioni in uscita a quindi di occasioni in entrata, il Milan affronterà 6 partite nel giro di 18 giorni, dal 10 settembre al 28 settembre: Lazio-Milan, Austria Vienna-Milan, Milan-Udinese, Milan-Spal (infrasettimanale), Sampdoria-Milan e Milan-Rijeka.

Fonte: AC Milan

Cutrone, chance a Crotone con vista sul mercato. Ma potrebbe restare al Milan

Sarà una serata decisamente particolare per Patrick Cutrone. Il giovane bomber rossonero è in pole position davanti ad André Silva per una maglia da titolare – sarebbe l’esordio dal 1′ in Serie A e il secondo gettone totale -, ma soprattutto affronterà il Crotone: la squadra che potrebbe rappresentare il suo futuro. Non è un mistero che i calabresi lo corteggino da settimane, in attesa che il Milan concluda l’acquisto dell’attaccante (Kalinic) e che lo liberi in prestito per una stagione.

Per Cutrone, insomma, sarà una gara densa di emozioni. Strappare un posto in campo ad André Silva attesterebbe un processo di crescita tanto rapido quanto impressionante, ma soprattutto sarebbe un notevole attestato di stima di Montella: il mister che lo ha lanciato in prima squadra e che continua a puntarci ad occhi chiusi nonostante la presenza di un talento puro come il portoghese. E di grandi attaccanti, l’Aeroplanino, ne capisce e ne sa parecchio.

E chissà che un’altra prestazione maiuscola, l’ennesima di questa estate, non possa convincere l’allenatore e la società a mantenere Cutrone nella rosa milanista: pensando nell’ottica del 3-5-2, due punte titolari, potrebbe far più comodo avere un centravanti di questa qualità e prospettiva piuttosto che mandarlo in provincia a giocare per crescere. Tutto è ancora fluido e in divenire, con il Crotone “spettatore” iper interessato sia per la partita sia per gli sviluppi di mercato, ma il bomber comasco ha dimostrato senza dubbio di avere i numeri: basteranno per restare al Milan?

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Crotone insidioso. Mercato? Dipenderà dalle occasioni. Romagnoli…”

Domenica 20 agosto, alle 20.45, il Milan di Vincenzo Montella farà il suo esordio in Serie A a Crotone. Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia del match, sottolineando le possibili difficoltà che potrebbero incontrare i suoi ragazzi nella sfida dello Scida. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

BARCELLONA
“Da parte mia e della squadra il pensiero va alle vittime di questa tragedia. È l’ennesima occasione per dire basta. Siamo vicini alla popolazione spagnola”.

SUL CROTONE-MILAN
“Auguro un buon campionato a tutti, giocatori e tifosi. Sarà una competizione difficile, con diverse insidie, la prima si chiama Crotone. Hanno chiuso la scorsa stagione con un ottimo ruolino di marcia. Mi aspetto di trovare un avversario aggressivo, molto paziente e pronto a colpirci in ripartenza. Insomma, sarà una gara complicata”.

SINGOLI
“Kessie un calciatore molto forte fisicamente, con ottime qualità tecniche e con un ampio margine di miglioramento. Credo abbia tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore. Calhanoglu? È un giocatore che mi intriga molto. Sta lavorando molto bene, ha qualità importanti. Sono sicuro che si rivelerà fondamentale. Montolivo titolare domani? Ha fatto un’ottima prestazione giovedì. Sta lavorando in maniera eccellente dal primo giorno di ritiro. È coinvolto, si sente parte del progetto”.

SCUDETTO?
“Sicuramente siamo una delle poche squadre che ha comprato più di 10 giocatori in tutto il panorama europeo. Avremo bisogno di tempo per diventare squadra. Favorita per lo Scudetto? Dico Juve, ma nonostante questo ci sono squadre che si sono rafforzate, tra cui il noi, ma il nostro obiettivo non cambia: dobbiamo arrivare tra le prime quattro”.

CONVOCATI
“Ho convocato 20 ragazzi per motivi di infortuni e di mercato. Ci tengo a ringraziare chi non è stato scelto per motivi tecnici perché si sta allenando sempre con costanza e professionalità. In vista di giovedì posso dire che non sottovaluteremo l’impegno: siamo il Milan, non possiamo permetterci di non preparare al 100% una gara internazionale”.

INFORTUNATI
“Bonaventura ha effettuato degli esami: sembra nulla di grave, dopo la sosta dovrebbe rientrare. Romagnoli, invece, sta meglio. Ho preferito lasciarlo a casa per questa trasferta, magari verrà convocato giovedì”.

MERCATO
“Insieme alla società stiamo lavorando giorno e notte per il Milan. Da qui alla fine possono accadere tante cose, molto dipenderà dalle opportunità che offrirà il mercato”.

FORMAZIONE
“Ho ancora qualche dubbio di formazione. Ho provato Cutrone tra i titolari, ma questo non vuol dire nulla di definitivo. Domani faremo tutte le valutazioni del caso. Possibile turnove? Forse”.

TIFOSI
“Il nostro obiettivo primario è quello di rendere fieri e orgogliosi i nostri tifosi. Fin dalla prima partita contro il Craiova ci hanno dimostrato un sostegno non comune, siamo molto felici. Per rafforzare questa cosa stiamo pensando di aprire qualche allenamento al pubblico”

SOCIETÀ
“Nonostante sia costantemente in Cina, si sta dimostrando molto vicina alla squadra. Sono molto soddisfatto di quanto fatto fino a questo momento”.

Fonte: AC Milan

Shevchenko, bordate al Milan: “Azioni confusionarie, non ha un piano”

Critiche forti e inaspettate al Milan, arrivate da una sue ex stelle più prestigiose. Andriy Shevchenko, oggi c.t. dell’Ucraina, ha mostrato perplessità sulla campagna rafforzamenti rossonera:

“Non so cosa aspettarmi. Ci sono due modi diversi per ottenere risultati: il modo programmato e il modo improvvisato. A mio parere ci sono azioni confusionarie al Milan, non esiste un piano stabilito. Mister Vincenzo Montella – ha dichiarato Sheva a football.ua – aveva una certa visione e strategia, ma in questo lasso di tempo avrebbero dovuto muoversi più velocemente. Poi ci sono così tanti nuovi giocatori. Acquistano un calciatore per una certa posizione e un mese dopo qualcuno ne arriva un altro nello stesso ruolo. Queste sono decisioni improvvisate.

Non posso sapere cosa diventeranno. Tuttavia auguro al club tutto il meglio, perché lo considero la mia stessa squadra”.

Galli: “Milan? Una politica che non condivido e che può “bruciare”: vedi l’Inter”

L’ex portiere del Milan e oggi opinionista sportivo, Giovanni Galli, è tornato a parlare del mercato rossonero, dopo aver sollevato qualche dubbio sulla nuova proprietà cinese (qui i dettagli):

Milan? In campagna acquisti sono stati previsti 250 milioni ma ne sono stati investiti 42 visti i prestiti obbligatori. L’idea è quella di arrivare in Champions per poi sistemare tutto. È una politica che non condivido, qualcuno si è bruciato, vedi l’Inter, ma la rispetto.

Mercato? La Juve ha fatto un affare con Bernardeschi prendendolo a 40 milioni – riporta tuttomercatoweb.com – ha 23 anni ed è italiano. Mercato drogato? Il City per prendere portiere del Benfica ha speso 40 milioni e secondo me ne vale al massimo 15″.

Costacurta: “Il mercato del Milan? Il migliore della galassia!”

Dalle critiche a Musacchio (considerato non meglio di Paletta) a lodi sperticate all’intero mercato del Milan. L’ex difensore rossonero e oggi opinionista sportivo, Alessandro Costacurta, ha promosso a pieni voti l’operato di Fassone e Mirabelli:

“Credo che il mercato del Milan possa avere un voto altissimo. Se non è il migliore del mondo, è il migliore della galassia. Non mi sembra ci sia una squadra che ha fatto meglio del Milan: Fassone e Mirabelli – ha dichiarato a Sky Sport – hanno messo a disposizione del mio amico Vincenzo Montella qualcosa di esplosivo. Credo si possa concludere qua“.

Milan, continuano i contatti per Belotti: gli aggiornamenti

La prima scelta è lui. Il Gallo, cresta alta e obiettivo numero del Milan: Andrea Belotti è il preferito di Montella. Continui contatti per arrivare a Belotti, con però ancora parecchia distanza tra domanda (100 milioni di euro di clausola rescissoria o 80 più Niang e Paletta) e offerta (40 milioni di euro più i due rossoneri).

La sensazione è che a metà strada (60 più il francese e il difensore) si possa trovare un accordo. Accordo che sembrerebbe esserci già tra Belotti e il Milan.

Via: Gianluca Di Marzio

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Vogliamo aprire un ciclo. Morata? Sì, ma alle nostre condizioni. Bonucci e Belotti…”

Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Premium Sport HD. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni più importanti.

Sull’arrivo al Milan: “La mia è stata una scelta coraggiosa (di lasciare l’Inter senza avere ancora uno stipendio garantito, ndr), però poi l’epilogo positivo mi ha dato ragione. Quando è arrivata la possibilità di fare quello che sto facendo al Milan, non ci ho pensato due volte e ho accettato tranquillamente di correre un grandissimo rischio. I mesi del closing non li ho vissuti benissimo, se non li avete vissuto bene voi, figuratevi noi che eravamo protagonisti fantasma di questo famoso closing. Non è stato facile, dovevamo continuare a lavorare, andare in giro per il mondo sapendo che venivamo guardati con sospetto. Non c’era nessuna certezza, non potevamo parlare per conto del Milan. Nove mesi sono tanti”.

Sulle esperienze passate: “Se è più difficile fare il direttore sportivo al Rende e al Cosenza o al Milan? Sono responsabilità naturalmente differenti, differente è il fascino ma non ho mai avuto la percezione di cambiare il mio modo di fare e di essere. Deve rimanere uguale sapendo che oggi rappresento uno dei club più titolati al mondo. La gavetta è servita tanto, mi sono sempre guadagnato le categorie, nessuno mi ha regalato niente. Ho vinto tutti i campionati, dai dilettanti alla B. Non mi sento impreparato ma padrone del ruolo. Farò errori come tutti ma so giornalmente di cosa parlo e come agisco”.

Sul modus operandi: “Avevamo necessità di dare subito un’impronta, di prendere un blocco di giocatori per aprire un buon ciclo ma il Milan, come qualsiasi squadra ha il dovere di credere nello scouting perché poi dobbiamo trattare giocatori per milioni di euro: abbiamo il dovere di conoscerli, non di acquisirli per sentito dire come accade in tante società. In questo progetto scouting saremo in tanti a lavorare, dalla prima squadra al settore giovanile: è un metodo ‘nostro’. Contiamo di arrivare prima su alcuni profili per poterli acquistare a prezzi vantaggiosi”.

Sul mercato fatto e su Bonucci: “Avevamo bene in mente ciò che dovevamo fare, senza annunci. Nel silenzio abbiamo ragionato e programmato, e poi affondato come avete visto. L’acquisto meno difficile? Conti perché alla prima telefonata era già con la maglia del Milan, è stato straordinario. Il più affascinante? Bonucci. Tutto è accaduto in un lampo, non ci siamo ancora resi conto. Ci siamo detti: ‘O lo facciamo subito o non ne parliamo più’. Con Ramos è uno dei centrali pià forti al mondo, a livello tecnico e caratteriale. Nel corso degli anni ha imparato a vincere. E’ importantissimo sotto tutti i punti di vista. Strapparlo alla Juve non è stato semplicissimo: abbiamo dato un bel segnale, non trovo le parole per esprimere le sensazioni degli ultimi giorni”.

Su Donnarumma: “Acquisto più complicato? Da subito giorno la conferma di Donnarumma è stata la nostra mission impossible. Abbiamo ereditato un giocatore in scadenza: non era riuscito il vecchio managment, eccellente, a rinnovare, quindi siamo arrivati noi e per molti le chance erano pari a zero. Invece alla fine il risultato è stato raggiunto. Abbiamo lavorato sulla volontà di Gigio e della sua famiglia: volevano assolutamente il Milan, quella era la chiave più semplice”.

Su Lotito: “Abbiamo ottimi rapporti. Sa fare benissimo il presidente, è un esempio da seguire. Quando chiede una cifra non molla la presa neanche a morire, noi avevamo questo obiettivo (Biglia) e l’abbiamo portato in porto”.

Su Belotti e Morata: “Ci dispiace se il Torino è irritato. Abbiamo in mente una serie di attaccanti e stiamo chiedendo informazioni. Parlo con il Torino e sanno che stiamo attenzionando Belotti come altre punte, di alcune avete parlato mentre non sono usciti i nomi di altri. Ci stiamo comportando con correttezza e trasparenza: avvisiamo le società prima di parlare con il calciatori. Morata? Lo abbiamo sondato sin dall’inizio, ci aveva dato ampia disponibilità, poi sono sorte complicazioni tra finale di Champions e inserimento di diverse squadre e la pista si è raffreddata. Potrà riscaldarsi ma solo alle nostre condizioni”.

Su Renato Sanches e Ghezzal: “Lo conosco bene fin dai tempi del Benfica. Al Bayern non ha trovato tanto spazio: se ci fosse la necessità di un altro centrocampista potremmo valutarlo ma a determinate condizioni. Ghezzal è un parametro zero, è abbastanza interessante ma ora siamo concentrati su altri fronti. Può anche esserci l’arrivo di una punta esterna: il mercato è lungo”.

Sul nuovo Milan: “È un cantiere aperto. Serve assemblare gli elementi nuovi con quelli vecchi. Vorremmo vincere tutte le partite ma il nostro percorso è lungo, vogliamo aprire un ciclo. Tra 2-3 anni contiamo di diventare una squadra importante. Nella prossima stagione non dobbiamo far perdere ai tifosi l’entusiasmo che abbiamo ricreato. Il gruppo deve lottare in ogni match, con un San Siro di nuovo pieno. Il nostro obiettivo è questo più che collocarci dietro alla Juve o ad altre formazioni anche perché preferisco collocarmi davanti…”.

Milan, offerta per Renato Sanches

Secondo quanto riporta il portoghese Record, in una notizia ripresa anche da Sky Sport, il Milan avrebbe fatto un’offerta al Bayern Monaco per Renato Sanches, centrocampista classe ’97 ex Benfica: la proposta presentata ai tedeschi sarebbe di 7 milioni per il prestito biennale, con diritto di riscatto fissato a 40.

Montella: “Bonucci è il miglior difensore al mondo. Capitano? Mi confronterò con la società”

Sorrisi, ma anche consapevolezza e la voglia di stupire. Può essere sintetizzata così la conferenza stampa d’esordio per la tournée cinese che ha visto come protagonisti Vincenzo Montella e Riccardo Montolivo. Tanti i temi toccati, uno su tutti il mercato. Argomento a cui il Mister ha risposto così.

MERCATO
“La società sta facendo un lavoro straordinario. Sono arrivati sia giocatori d’esperienza che giovani. Molti arrivano da altri campionati, quindi avranno bisogno di un periodo di adattamento ma sono molto fiducioso. Sinceramente non sento molta pressione. Per me è più facile allenare giocatori forti. È vero, abbiamo cambiato molto scegliendo giocatori in base ad una logica, però servirà serenità e la forza di creare nell’immediato un gruppo solido che ci ha permesso lo scorso anno di toglierci diverse soddisfazioni. Ci sono squadre già collaudate in Serie A, come Juventus, Napoli e Roma. Sono queste per me le favorite”.

BONUCCI
“È un calciatore di livello internazionale. A livello tecnico penso che insieme a Ramos sia il miglior centrale al mondo. Per me è un sogno poterlo allenare, e per questo ringrazio Mirabelli e Fassone. Capitano? Nella mia testa ci sono più capitani, mi confronterò con la società su questo tema”.

CALHANOGLU
“Hakan è un giocatore di fantasia. Può giocare in diverse posizioni in campo: partire esterno per poi accentrarsi, fare l’interno di un centrocampo a tre, oppure giocare da trequartista. Staremo a vedere”.

OBIETTIVO STAGIONALE
“Il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions. Ma ripeto, c’è da diventare squadra, bisogna crescere rapidamente. I ragazzi che ho avuto modo di conoscere fino ad ora hanno messo subito a disposizione le loro ottime qualità, certamente i due possibili acquisti di Bonucci e Biglia ci permettono di avvicinarci alla stagione con ancor più fiducia”.

SUI TIFOSI CINESI
“Li ringrazio per il grande affetto che ci hanno mostrato. Siamo qui per lavorare sodo e preparare al meglio l’impegno di Europa League”.

SUL PRELIMINARE
“Il fatto di giocare la gara di andata in trasferta non è la situazione ottimale. Dovremo capire lo stato di forma della squadra e presentare la miglior formazione possibile”.

Fonte: AC Milan

Oddo: “Il mercato del Milan? Mi sembra un po’ confusionario”

Dopo Costacurta e Boban, è arrivata un’altra critica al mercato del Milan da parte di un ex rossonero, Massimo Oddo, oggi allenatore svincolato:

“Musacchio è un ottimo giocatore, ha preso Conti che ha fatto una grande annata ma è da vedere in una grande squadra, il terzino sinistro (Ricardo Rodriguez, ndr) non lo conosco molto e a centrocampo serve più qualità. Non so… non vorrei dire un’eresia, ma mi sembra mercato un po’ confusionario – ha preso posizione Oddo a “Calciomercato – L’originale” su Sky Sport -: è impostato su un 4-2-3-1 che Montella non ha mai fatto. O è stato lui a fare queste richieste oppure diventa un problema, sono ruoli determinati“.

Fuoritutto Milan! Ora le cessioni: Bacca il più illustre, stallo De Sciglio. Rebus Niang-Lapadula

Un regista (Biglia) e una punta di livello (Aubameyang il sogno, Kalinic la pista concreta), poi il “grosso” mercato in entrata sarà stato fatto. Con i sette acquisti già definiti e i due obiettivi da centrare, d’altronde, il Milan arriverebbe a nove colpi e avrebbe compiuto quel deciso restyling promesso da Fassone e Mirabelli sin dalle primissime ore successive al closing: acquisti mirati e importanti, che permetterebbero di lottare al meglio per conquistare l’obiettivo stagionale del ritorno in Champions League.

Ma il lavoro della dirigenza non si fermerà qui. Perché il prossimo mese e mezzo di mercato, oltre alle ciliegine in mediana e in avanti, dovrà portare al Milan anche diverse cessioni e sfoltire una rosa clamorosamente ampia. Con gli arrivi dei Nazionali previsti l’11 luglio, i ragazzi di Montella arriveranno a essere quasi 40: un numero esorbitante ed eccessivo, pur tenendo conto del triplo impegno stagionale che potrebbe attendere il Milan. Vendere, senza far danni al bilancio, sarà fondamentale.

Il nome più illustre è quello di Carlos Bacca, passato da stella a primo dei cedibili: c’è forte il Marsiglia, anche se il suo sogno sarebbe il ritorno al Siviglia. Paletta è tra Torino e Sassuolo e il River Plate a un passo da Vangioni, mentre è più complicato capire il futuro dei vari Niang, Lapadula, Zapata e Sosa: tutti potenzialmente con la valigia in mano, più o meno richiesti, ma indisponibili a lasciare il Milan a cuor leggero. E se per Bertolacci è calda la pista che lo riporterebbe al Genoa in prestito, De Sciglio rimane bloccato: la Juve dovrà rialzare parecchio i 6 milioni offerti se vorrà averlo subito. A meno che Cuadrado…

Boban, dubbi sul mercato del Milan: “Non sono giocatori straordinari”

L’ex calciatore rossonero, Zvonimir Boban, ha parlato ai microfoni di Premium Sport sull’attuale mercato del Milan: “Non sono sicuro di questo mercato. Auguro alla società tutto il bene di questo mondo, ma bisogna vedere come reagiranno questi giocatori perché San Siro è un’altra cosa. Credo che il Milan abbia acquistato tanti buoni giocatori, ma non straordinari. Mi auguro di sbagliare in pieno”.

Boban ha poi parlato di Italia e dei procuratori: “L’Italia non si è resa conto quando dominava negli Anni 80 e 90 di dover costruire le vere strutture calcistiche, gli altri l’hanno fatto e ci hanno superato. Sono cicli, questo dura un po’ troppo, spero ci sia un recupero in pochi anni. I procuratori? È fuori da ogni dubbio che la Fifa deve fare le regole giuste e le faremo. Ma la Fifa non è la Polizia o un ispettorato, se uno vuole raggirarle può farlo, toccherà alle autorità competenti intervenire. Se uno vuole fare porcherie, le faccia. Ma noi dobbiamo mandare un messaggio”.

Bonaventura promuove il Milan: “Bel mercato, con giocatori giovani e bravi”

Il centrocampista del Milan, Giacomo Bonaventura, ha parlato ai microfoni di Premium Sport HD.

Sulle sue condizioni fisiche: “Sto bene, è tutto a posto”.

Sul mercato: “Bene. Il Milan sta facendo benissimo, si punta su giovani e su giocatori bravi. Sono contento di questo bel mercato del Milan”.

Su Donnarumma: “Non rispondo, ne hanno parlato già troppo tutti”.

Affare lampo per Borini: il Milan gioca il jolly

Quinto acquisto per il club rossonero: Fabio Borini. Classe ’91, attaccante del Sunderland. Tra gli scetticismi e le perplessità sul nuovo affare rossonero che, condotto sotto traccia, ha sorpreso i tifosi, vediamo di conoscere meglio il nuovo attaccante e i motivi del suo acquisto.

Cresciuto nelle giovanili del Bologna, è poi passato al Chelsea nel 2007. Dopo l’esperienza londinese, ha giocato nel Swansea, nel Parma, nella Roma e nel Liverpool per poi trasferirsi al Sunderland.

Rappresenta un vero e proprio jolly per l’attacco di Montella: sa ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo, è utilizzabile quindi sia come ala, che come punta, che come trequartista. Si caratterizza per la sua rapidità di gioco, e per la grande capacità di pressare gli avversari. Chiaramente non sarà lui il grande bomber al fianco di Andrè Silva, ma può rappresentare una valida alternativa per il modulo rossonero. Dopo le cessioni di Honda, Ocampos, di Deulofeu, e l’imminente partenza di Niang, era necessario allungare la rosa con un acquisto di questo tipo. Non è destinato quindi a ricoprire il ruolo di titolare, bensì di riserva degli attaccanti o degli esterni.

Da non sottovalutare l’importanza dell’acquisto anche per l’ambiente. Borini è italiano, e ha già avuto esperienza con la Roma nel nostro campionato: considerando che fino ad ora gli acquisti rossoneri hanno riguardato giocatori stranieri, si giustifica l’acquisto anche su questo piano. Inoltre, per la professionalità, la grinta e la dedizione, era necessario un giocatore del genere per lo spogliatoio. Non bisogna mai dimenticare infatti di come una squadra per vincere abbia bisogno non solo di grandi campioni ma anche di verve, ordine, e unità all’interno del gruppo, che solo determinate teste e caratteri sanno portare.

Il Milan continua nel frattempo la pista di Calhanoglu, e quella di Kalinic (nonostante si aspetti la cessione di uno tra Bacca e Lapadula). Rimane però evidente che l’acquisto di Borini, per quanto possa scontentare i tifosi più scettici, è un acquisto meditato sotto molti punti di vista. 

Mirabelli, che già conosceva bene questo giocatore dall’esperienza nel Sunderland, non ci ha pensato due volte all’opportunità di chiudere l’affare a 6/7 milioni, sorpassando così la Lazio. Domani, il giocatore firmerà un contratto di quattro anni e si sottoporrà alle le visite mediche intorno alle 8.

Non c’è quindi da scoraggiarsi o cominciare a fare previsioni apocalittiche: è stato un colpo voluto e ragionato, che si rivela essere importante per diversi motivi che vanno oltre quelli tecnici. Dopo qualche stagione opaca, Borini ha voglia di riscattarsi. Infondo, questa voglia di rilancio è proprio quella del Milan, e si sa, quando si viaggia con gli stessi obbiettivi…

Milan, chiesto Pellegri al Genoa

Il Milan guarda alla prossima stagione e ad un futuro anche più lontano. Il club rossonero ha chiesto nei giorni scorsi Pietro Pellegri al Genoa. Il giovanissimo attaccante rossoblù, classe 2001 che ha segnato il primo gol in Serie A l’ultima giornata dello scorso campionato contro la Roma all’Olimpico, interessa dunque al Milan che vorrebbe lasciare questo attaccante del futuro al Genoa per un altro anno.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli: “Donnarumma è incedibile”. Ma Fassone: “Lo vuole la Juve? Noi siamo qui”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport.

Su Donnarumma al Real: “Cristiano Ronaldo intende lasciare il Real per i problemi con il fisco spagnolo? Beh, se il Real vuole Donnarumma, siamo pronti a parlarne con Perez. Naturalmente, senza partire dalla base di 400 milioni di cui parla la stampa spagnola”.

Sul suo arrivo al Milan: “Nel settembre di un anno fa, quando Marco Fassone mi ha illustrato la prospettiva cinese, ho lasciato la confortante posizione che ricoprivo nell’Inter e ho deciso di fare un salto nel buio. Perché di questo si trattava e, questo, per otto mesi è stato, fra rinvii, colpi di scena, closing annunciati e poi procrastinati, maldicenze, insinuazioni”.

Sul futuro di Donnarumma: “Per il momento, nulla. L’input della proprietà è non accettare offerte. Anche perché, per noi Donnarumma non ha prezzo. Non lo vendiamo. Per ora. Volevamo regalare un simbolo ai nostri tifosi. E Donnarumma aveva tutto per diventarlo: avrebbe avuto la fascia di capitano e, francamente, l’offerta era enorme, considerata la sua giovanissima età e l’onere per il Milan: 25 milioni netti in 5 anni significano 50 milioni lordi a carico della società”.

Sul rifiuto di Gigio: “Umanamente, ci siamo rimasti male, anche perché, mi creda, non c’è stata trattativa e non è vero che durante l’incontro di giovedì ci sia stata tensione con Raiola o che abbiamo litigato con lui. Le parti hanno preso atto della situazione e ognuno è andato per la propria strada”.

Una battuta l’ha rilasciata anche l’a.d. Marco Fassone: “La Juve su Donnarumma? Mi sarei stupito se Marotta avesse affermato il contrario. Marotta è molto abile: se gli interessa un portiere, noi siamo qui”.

Ag. Reina: “Il Milan? Zero possibilità”

Accostato alla porta del Milan come possibile erede di Donnarumma, Pepe Reina rappresentava l’idea di esperienza vagliata dalla dirigenza rossonera. A spegnere l’ipotesi, però, ci ha pensato il procuratore dello spagnolo, Manuel Garcia Quilon: “Il Milan? Non c’è niente – ha tagliato corto a Radio Kiss Kissnon c’è alcuna possibilità che Pepe Reina vada al Milan”.

Ag. Conti: “Niente ritiro con l’Atalanta, vuole solo il Milan”

È rottura tra l’Atalanta e Andrea Conti. Al termine dell’incontro odierno tra l’agente del giocatore e il club bergamasco, è stato lo stesso procuratore a fare il punto, ribadendo ancora una volta la ferma volontà di Conti di vestire la maglia del Milan.

“Andrea non andrà in ritiro con l’Atalanta. Ritengo inoltre inaccettabile il comportamento di Gasperini, anche perché Conti vuole solo il Milan. Percassi era presente all’incontro e mi ha riferito anche di un’altra super offerta. Tra persone con cervello – ha dichiarato a Sportitaliatroveremo la soluzione valida per tutti“. In settimana ci sarà un nuovo incontro alla presenza anche dell’a.d. rossonero Fassone: potrebbe essere il momento chiave per trovare l’intesa.

Conti-Milan, oggi incontro tra l’agente e l’Atalanta

Può essere una giornata importante per il trasferimento in rossonero di Andrea Conti. Oggi – riporta La Gazzetta dello Sport – è atteso un incontro tra l’agente del giocatore e il presidente dell’Atalanta Percassi, dove verrà ribadita la volontà del ragazzo di vestire solo e soltanto la maglia del Milan. Fassone e Mirabelli sperano di convincere la Dea già nelle prossime due settimane.

Gigio, e ora? Tra cessione e tribuna, gli scenari del caso Donnarumma

Gigio Donnarumma ha deciso: non rinnoverà il contratto che, al momento, lo lega al Milan sino al 30 giugno 2018. La notizia, tanto dolorosa quanto inaspettata, è arrivata alle 17.27 di ieri dopo l’ultimo atteso incontro tra l’a.d. Fassone e l’agente Mino Raiola, in cui è stata certificata la volontà del giocatore di rifiutare la proposta avanzata dai rossoneri per un quinquennale da ben 5 milioni a stagione. Dubbi sul progetto cinese e la tentazione Real Madrid, anche a fronte di un’offerta economica comunque importante, hanno portato il portiere e il procuratore a prendere una strada diversa dal Diavolo, chiudendo di fatto la avventura milanista del ragazzo di Castellammare.

È adesso però che si apre la partita più intricata ed enigmatica del caso Donnarumma. Il “no” al rinnovo è la pietra tombale sui progetti della società di renderlo il leader del nuovo corso e dei sogni di tifosi di aver trovato l’erede di Baresi e Maldini, ma non ha come epilogo scontato la cessione immediata. Il neo presidente Yonghong Li, in queste prime settimane a capo del Milan, è stato chiaro: non vuole passare alla storia come il presidente che ha venduto Gianluigi Donnarumma. E per questo l’attuale posizione della società è chiara e immodificabile: il 99 rimarrà sino alla natura scadenza del contratto. Non da titolare (lo stesso Montella ha chiarito che non riterrebbe sereno e dunque utilizzabile un portiere “in scadenza”, ndr), ma da riserva di un nuovo numero uno: in pole c’è Neto, piace Szczesny – vicinissimo però alla Juve -, la sorpresa può essere Mattia Perin.

Ma, si sa, il mercato è ancora estremamente lungo. E di qui a due mesi possono cambiare molte cose: il tempo, e soprattutto un’offerta economica ritenuta congrua, possono ammorbidire il “no” categorico alla cessione di Donnarumma. La situazione contrattuale non permette al Milan di tirare sul prezzo del cartellino, ma se il Real dovesse presentare una proposta degna del valore del giocatore (tra i 40 e i 60 milioni) la trattativa potrebbe decollare. Difficile, invece, che Fassone e Mirabelli possano cederlo per i 25-30 milioni ipotizzati in queste ore: a quelle cifre è più plausibile che il giocatore rimanga un anno in tribuna. Ci vorrà tempo, ma l’ipotesi di una cessione, oggi impraticabile, col passare delle settimane può diventare la più logica. Con Gigio che, in ogni caso, ha scelto Madrid: sogna di giocare con i Galacticos, tanto da aver già rifiutato un assegno in bianco del PSG. Difficile, invece, che possa restare in Italia.

Niang, è pressing dell’Everton

Dopo l’esperienza di Niang in Premier al Watford, l’Everton è interessato all’attaccante rossonero. Infatti il club inglese è disposto a spendere più di 15 milioni più bonus per il giovane classe ’94. Questa – scrive Alfredo Pedullà – sarebbe l’offerta più vantaggiosa per il Milan perché, nonostante le diverse offerte da parte di squadre italiane, nessuna può arrivare ad una cifra così alta.

Belotti, il Milan prova la carta delle contropartite

Il Milan programma un incontro con la Fiorentina per Kalinic – i gigliati chiedono 30 milioni, ritenuti eccessivi da via Aldo Rossi -, ma nel mirino resta ancora Andrea Belotti. Ne è convinto il Corriere dello Sport: Cairo pretende 90-100 milioni in contanti per liberare il Gallo, ma ieri il Torino è stato a Casa Milan per trattare almeno 3 calciatori rossoneri (Zapata, Lapadula e Niang). L’inserimento di qualche contropartita potrebbe far svoltare la trattativa.

Ag. Conti: “A Bergamo è finita, vuole solo il Milan”

Il ciclo di Conti a Bergamo è finito, con l’Atalanta dopo qualche diatriba ci siamo chiariti. Ma nella testa di Andrea la Dea, pur ringraziandola per quanto gli ha dato, non c’è più”. Parole chiare e inequivocabili quelle pronunciate a tuttomercatoweb.com da Mario Giuffredi, agente di Andrea Conti, sempre più lontano dai nerazzurri e vicino al Milan.

Su Gasperini: “Non può privare ad un giocatore di coronare il sogno di fare il salto di qualità, non sarebbe corretto mettere il veto alla sua cessione. E poi sarei curioso di capire cosa avrebbe fatto Gasperini se gli avessero fatto un’offerta di dieci volte in più rispetto al suo contratto. Davvero sarebbe rimasto per grande amore nei confronti dell’Atalanta? Tutti lavorano per migliorare, professionalmente ed economicamente. Nel calcio bisogna essere realisti e non ipocriti”.

Sul futuro di Conti: “Vuole solo il Milan. Nella sua testa l’Atalanta non c’è più ed è giusto che sia così. Il Milan è il sogno di ogni calciatore, nessuno può tarpargli le ali. Comunque giusto che l’Atalanta provi a fare il suo lavoro, ognuno tira acqua al proprio mulino. Tutti devono fare la propria parte, compreso il Milan. Il mio è uno spirito collaborativo nei confronti dell’Atalanta per cercare una soluzione che accontenti tutti – compresa la società orobica – ma non accetto in nessun modo e mi rifiuto di sentire che l’allenatore ritiene incedibile un giocatore che può coronare il sogno di andare in una grande squadra”.

Deulofeu, più vicina la permanenza al Milan

Geri Deulofeu si riavvicina al Milan. Il Barcellona non vuole esercitare il diritto di recompra – scrive stamane il Corriere dello Sport – e il giocatore ha manifestato il desiderio di restare in rossonero. E Keita, primo obiettivo di Mirabelli per le fasce, è sempre più lontano. La cessione di uno tra Lapadula e Niang, magari proprio all’Everton, potrebbe favorire la permanenza a Milano di Deu.

 

Belotti-Milan, si prova col prestito oneroso

Retroscena interessante sull’incontro odierno tra il Milan e il Torino. I rossoneri – riporta toro.it  e conferma La Stampaavrebbero avanzato una nuova proposta per Andrea Belotti, decisamente diversa da quella precedente (50 milioni cash): un prestito oneroso con obbligo di riscatto, per una valutazione complessiva del cartellino del Gallo attorno agli 80 milioni.

L’ipotesi avanzata dal sito internet granata è questa: il Milan pagherebbe subito 20 milioni per il prestito, per poi completare l’acquisto con altri 60 milioni. Un’operazione già fatta con Kessié, arrivato dall’Atalanta a titolo temporaneo, ma con l’obbligo di riscatto. Cairo preferirebbe un’operazione a titolo definitivo, ma il tentativo del Milan potrebbe farlo vacillare.

Più in generale, la strategia di Fassone e Mirabelli è far leva sulla volontà del giocatore e in particolare sulla fede calcistica del Gallo: non è un mistero che Belotti abbia da sempre come idolo Shevchenko e che sia un grande tifoso del Milan (clicca qui per i dettagli). Ma, è evidente, è necessario convincere il Torino.

Allegri chiude a De Sciglio: “Dietro siamo a posto”

De Sciglio-Juve, un matrimonio che non s’ha da fare. Almeno per Massimiliano Allegri, il quale ha negato l’interesse bianconero per il terzino del Milan: “In difesa siamo a posto”, ha dichiarato a Sky Sport l’abbottonato livornese. La cessione di Lichtsteiner, però, potrebbe liberare uno spazio proprio per De Sciglio.

Marsiglia, offerta per Bacca

Il Marsiglia fa sul serio per Carlos Bacca. Il club francese – scrive La Gazzetta dello Sport – ha recapito al Milan e al colombiano un’offerta economica importante: 15 milioni per il cartellino e un triennale da ben 4 milioni all’anno per il giocatore. Il Peluca per ora tentenna perché vorrebbe giocare la Champions League.

Belotti, continuano i contatti col Torino: incontro a Casa Milan

André Silva è ufficialmente del Milan e anche Kalinic è sempre più vicino ai rossoneri, ma il Diavolo non molla Belotti. I contatti con il Torino non sono ancora terminati: Cairo continua a chiedere i 100 milioni della clausola, ma chissà che più avanti non possa abbassare le pretese.

Il Milan, intanto, ha incontrato il d.s. granata Petrachi: sul piatto un possibile nuovo tentativo per il Gallo, ma anche alcuni calciatori che interessano al Toro come Niang, Lapadula e Zapata.

La fine della Baccanovela?

Si, lo so, è il terzo articolo che scrivo su Carlos Bacca e nei due precedenti (ultimo in ordine di tempo che ho scritto un mese fa) avevo parlato di una sua cessione.

È passato un mese da allora e Bacca è ancora un giocatore del Milan. Il colombiano non rientra più nei piani del prossimo Milan, la dirigenza si sta muovendo ottimamente sul mercato e ha già acquistato il suo sostituto: il portoghese André Silva che ha già infiammato i cuori dei tifosi e sta facendo dimenticare rapidamente il suo compagno di reparto con la maglia numero 70.

Il difficile però riguarda proprio la cessione del colombiano. Finora non ci sono state offerte appetibili per il Milan, che vorrebbe incassare almeno 20 milioni cedendolo, avvicinandosi così ai 30 spesi per acquistarlo dal Siviglia 2 anni fa. È più facile a dirsi che a farsi.

Il suo agente Sergio Barila sta lavorando per trovare una nuova squadra al suo assistito e la notizia delle ultime ore riguarda un interessamento al giocatore da parte dell’Olympique Marsiglia. Interesse che è stato confermato dal direttore sportivo dei francesi Andoni Zubizarreta.

El Peluca giocherà in Francia la prossima stagione? Staremo a vedere. L’unica certezza è che questa “Baccanovela” sta giungendo al tanto atteso finale di stagione come era stato previsto, ovvero con il colombiano lontanissimo dal Milan e offuscato dai nuovi acquisti che apriranno la nuova stagione rossonera.

Casa Milan, incontro di mercato con l’Everton

L’Everton è a Milano. Una delegazione del club inglese è arrivata in mattinata nel capoluogo meneghino per incontrare le dirigenze di Milan e Inter. La missione dei Toffees ha più nomi in ballo: con Fassone e Mirabelli si parlerà soprattutto di Lapadula – riporta Gianluca Di Marzo -, ma anche Bacca e Niang sono piste plausibili per l’attacco. Il Milan, dal canto suo, potrebbe chiedere informazioni su Deulofeu.

Milan, sondaggio col Napoli per Reina

In attesa della risposta definitiva di Donnarumma, il Milan si guarda attorno e sonda il terreno per un nuovo portiere. L’ultimo profilo valutato da Fassone e Mirabelli è quello di Pepe Reina: i rossoneri – fa sapere La Gazzetta dello Sport hanno fatto un sondaggio con il Napoli per lo spagnolo, incerto di restare con i partenopei.

Milan-Atalanta, si prova a trovare l’accordo per Conti

Qualche giorno fa l’incontro a Casa Milan, tra l’agente del giocatore e la dirigenza rossonera. Ieri, il primo contatto Percassi-Fassone: al centro della discussione, Andrea Conti. Nei prossimi giorni però ci sarà un incontro tra le parti per trovare l’accordo per il trasferimento del difensore in rossonero (intesa che tra il Milan e l’agente di Conti è invece già stato raggiunta).

Fonte: Gianluca Di Marzio

André Silva: la scheda

“Cuando me retire, Portugal todavía estará en buenas manos. Tenemos a un gran delantero como es André Silva”. La firma è quella di Cristiano Ronaldo, non uno qualunque. Parole di stima e apprezzamento verso quello che è diventato, da poco, un nuovo giocatore del Milan. Giovane, di talento, uno dei prospetti migliori nel panorama europeo. Può essere riassunto così l’attaccante portoghese. Dotato di buon fisico (185 cm per 78 kg), André Silva ama svariare su tutto il fronte d’attacco grazie alla sua qualità (che lo porta ad avvicinarsi ad un numero 10) senza però perdere lucidità sottoporta (killer instinct da numero 9). In questa stagione ha giocato come riferimento avanzato nel 4-3-3 di Nuno Espírito Santo, elemento che lo rende semplicemente perfetto per lo scacchiere tattico di Mister Montella.

LA CARRIERA
Una storia breve, ma allo stesso tempo intensa quella del classe ’95 con il mondo dei professionisti. Firma con il Porto nel 2011, facendo l’esordio con la formazione B il 12 agosto 2013 nella sconfitta per 3-2 sul campo del Beira-Mar. Il grande salto con la formazione A, però, arriva nel dicembre 2015, quando André Silva debutta nella Taça da Liga contro il Marítimo. Da quel momento il suo è un inarrestabile crescendo: chiude la stagione 2015/2016 con 11 presenze e 3 gol (2 dei quali nella finale della Coppa portoghese contro il Braga), avvicinandosi nel migliore dei modi alla stagione della consacrazione, quella appena conclusa. Nel 2016/2017, infatti, il talento e la classe del ragazzo di Gondomar emergono in tutto il loro splendore. Con 21 reti in 44 partite diventa l’uomo in più dei Dragões, catalizzando l’attenzione di addetti ai lavori e stampa. La conferma arriva anche dalle sue prestazioni con la Nazionale del Portogallo: 7 gol in 8 presenze. Ora per lui arriva la grande occasione chiamata Milan. Un’opportunità unica per un ragazzo con grande voglia di stupire e sorprendere l’Europa intera. Non solo Cristiano Ronaldo.

Fonte: AC Milan

André Silva: “Sono qui perché lo volevo, pronto a dare il massimo”

André Silva, nuovo attaccante rossonero, ha rilasciato oggi ai microfoni di Milan TV un’intervista:

Sull’arrivo a Milanello: “Sono davvero contento di essere qui. Sono rimasto molto sorpreso nel vedere il centro sportivo, e mi auguro che tutto prosegui per il meglio.  Ho voglia di iniziare subito, Milanello mi ha sorpreso davvero tanto”.

Sulla scelta del Milan: “E’ una squadra con alle spalle una grandissima storia, specialmente in Champions League. Poi è arrivata quest’occasione, ero veramente felice che il Milan mi avesse cercato e convinto che non avrei potuto perdermi un’occasione del genere. Sono pronto ad aiutare il Milan nelle prossime stagioni. Quando ero piccolo, seguivo sempre Ronaldo il Fenomeno che ha giocato qui per un periodo. Dopo di lui, ho cominciato a seguire Cristiano fin dai tempi del Manchester, penso che lui sia veramente il più forte di tutti. Ero ancora molto piccolo, ma ho qualche ricordo di Rui Costa..anche se ammetto di ricordarlo di più ora, come dirigente al Benfica”.

Sul soprannome Deco: “In Portogallo sempre si prendono i soprannomi di qualcuno, io venivo soprannominato così, lui giocava a centrocampo. In realtà volevo essere chiamato “Cristiano Ronaldo”, ma era già il soprannome di altri bambini”.

Sugli obbiettivi: “Con la squadra voglio il campionato, cercando di vincere il maggior numero di partite possibili. Per quanto riguarda me, voglio veramente dare il massimo per raggiungere tutti gli obbiettivi che ci siamo prefissi”.

Sui contatti con qualcuno del Milan: “Essendo stata una trattativa privata che solo la mia famiglia e il mio agente sapevano, non ho ancora parlato con nessuno.  Sono tutti felicissimi per me perché è veramente un grandissimo salto per la mia carriera. Sono arrivato qui perché lo volevo, e sono davvero contento di ciò”.

Sugli impegni con la nazionale: “Non avrò molte vacanze, Giocherò la Confederations Cup e mi auguro che vada tutto per il meglio. Finito con la Nazionale, arriverò qui con la volontà di dare il massimo”.

Maldini: “Contento del mercato del Milan. Un mio ritorno? Basta…”

“Milan molto attivo sulla campagna acquisti? Sono contento”. Paolo Maldini commenta così le prime mosse della nuova società rossonera sul mercato. “Il senso è quello di comprare una squadra e provare a rafforzarla – ha aggiunto l’ex bandiera del Milan a margine della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Coni -. Un mio futuro al Milan? Basta, se ne parla sempre quindi basta. Progetti per il futuro ne ho ma niente è legato al calcio, quindi sono cose legate alla mia vita personale”.

Fonte: ANSA.it

Mirabelli: “Mercato? Ora rifletteremo con calma”

Queste le dichiarazioni rese dal d.s. Mirabelli al momento della firma di André Silva con il Milan:

“Siamo tutti contenti di questo nuovo arrivo. Ora ci dovremo un attimo rilassare su tante cose, stiamo lavorando h24. Ora cerchiamo di riflettere con calma per le altre cose che faremo“.

 

Krychowiak-Milan, si può chiudere a prescindere da Biglia

André Silva alle visite (operazione leggermente sopra i 35 milioni), ma domani sarà un giorno importante per Gregorz Krychowiak, il centrocampista classe 1990. Se non ci saranno variazioni sul programma, è previsto l’arrivo di Antero Henrique, il nuovo direttore sportivo del Psg.

Krychowiak era stato accostato al Milan da Gianluigi Longari nei giorni scorsi su Sportitalia. Possiamo aggiungere che il Milan ha intenzione di stringere indipendentemente dalla situazione di Biglia. Per quest’ultimo c’è accordo con entourage, ma non ancora con la Lazio e se non si arrivasse all’intesa con Lotito, sarebbe inutile parlare di visite o altro. Il Milan è disposto a offrire una cifra importante alla Lazio, ma nelle ultime ore ha avuto qualche perplessità sulla tenuta atletica di Biglia.

L’argentino resta assolutamente nel radar, ma se nel giro di 48 ore il Milan riuscisse a chiudere Krychowiak (valutazione sopra i 20 milioni) lo farebbe senza indugiare troppo. Biglia o non Biglia…

Fonte: Alfredo Pedullà

André Silva è del Milan: i dettagli e le cifre dell’affare

Colpo a sorpresa, per non dire clamoroso. Il Milan ha scelto André Silva e ha chiuso la trattativa con il Porto in una sola sera – decisiva la mediazione del procuratore Jorge Mendes – tanto da avere già fissato in mattinata le visite mediche del ragazzo.

L’accordo coi lusitani è arrivato sulla base di 38 milioni di euro (bonus compresi), mentre il 9 della Nazionale portoghese firmerà un contratto quinquennale. In giornata, o al più tardi domani, sarà ufficializzato il passaggio al Milan di André Silva.

Milan, colpo André Silva: è a Milanello, domani visite mediche

Un mercato non solo scoppiettante ma con annessi anche colpi di scena per il Milan. André Silva, attaccante del Porto con una clausola rescissoria da 60 milioni, è stato segnalato a Milanello con Fassone e Mirabelli. La trattativa addirittura sarebbe stata già definita e domani sono in programma le visite mediche per il giocatore alle 7:45 alla clinica La Madonnina.

Il Porto vorrebbe chiudere sui 40 milioni ma Jorge Mendes conta di farla chiudere sui 30 magari con bonus al Milan. Ci sono stati contatti negli ultimi giorni tra Porto e Milan attraverso Jorge Mendes. A breve verranno svelate anche le cifre dell’affare ma André Silva può davvero considerarsi un nuovo giocatore del Milan.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Atalanta, piace Lapadula

Con Petagna corteggiato da diversi club di Serie A e Paloschi con la valigia in mano, l’Atalanta osserva il mercato a caccia di una punta. Il nome più caldo e apprezzato dalla dirigenza orobica – riporta L’Eco di Bergamoè quello di Gianluca Lapadula, protagonista di una buona stagione al Milan, ma possibile partente. Chissà che non possa essere inserito nella trattativa per Conti, corteggiato senza pietà da Fassone e Mirabelli.