André Silva: “Sono qui perché lo volevo, pronto a dare il massimo”
André Silva, nuovo attaccante rossonero, ha rilasciato oggi ai microfoni di Milan TV un’intervista:
Sull’arrivo a Milanello: “Sono davvero contento di essere qui. Sono rimasto molto sorpreso nel vedere il centro sportivo, e mi auguro che tutto prosegui per il meglio. Ho voglia di iniziare subito, Milanello mi ha sorpreso davvero tanto”.
Sulla scelta del Milan: “E’ una squadra con alle spalle una grandissima storia, specialmente in Champions League. Poi è arrivata quest’occasione, ero veramente felice che il Milan mi avesse cercato e convinto che non avrei potuto perdermi un’occasione del genere. Sono pronto ad aiutare il Milan nelle prossime stagioni. Quando ero piccolo, seguivo sempre Ronaldo il Fenomeno che ha giocato qui per un periodo. Dopo di lui, ho cominciato a seguire Cristiano fin dai tempi del Manchester, penso che lui sia veramente il più forte di tutti. Ero ancora molto piccolo, ma ho qualche ricordo di Rui Costa..anche se ammetto di ricordarlo di più ora, come dirigente al Benfica”.
Sul soprannome Deco: “In Portogallo sempre si prendono i soprannomi di qualcuno, io venivo soprannominato così, lui giocava a centrocampo. In realtà volevo essere chiamato “Cristiano Ronaldo”, ma era già il soprannome di altri bambini”.
Sugli obbiettivi: “Con la squadra voglio il campionato, cercando di vincere il maggior numero di partite possibili. Per quanto riguarda me, voglio veramente dare il massimo per raggiungere tutti gli obbiettivi che ci siamo prefissi”.
Sui contatti con qualcuno del Milan: “Essendo stata una trattativa privata che solo la mia famiglia e il mio agente sapevano, non ho ancora parlato con nessuno. Sono tutti felicissimi per me perché è veramente un grandissimo salto per la mia carriera. Sono arrivato qui perché lo volevo, e sono davvero contento di ciò”.
Sugli impegni con la nazionale: “Non avrò molte vacanze, Giocherò la Confederations Cup e mi auguro che vada tutto per il meglio. Finito con la Nazionale, arriverò qui con la volontà di dare il massimo”.