Montella – Pagina 4 – Milanismo

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Montella: “Risultato ottimo, non mi aspettavo di più. André Silva? Diamogli tempo”

Così l’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, nel post partita della gara dei preliminari di Europa League sul campo del Craiova:

Non mi potevo aspettare di più oggi, erano più avanti di noi su piano fisico con calciatori abili fisicamente. Siamo stati un po’ in difficoltà, ma tutto prevedibile. Mi è piaciuta anche la sofferenza con cui ha approcciato la squadra – ha dichiarato mister Montella a Sky Sport. Il risultato è ottimo ma non ci lascia tranquilli in vista del ritorno, dove saremo più avanti sul lato fisico.

Si sta inserendo qualche calciatore nuovo, siamo in costruzione: ci sarà tempo per costruire, il mio compito è portare avanti più calciatori possibili. La difesa a tre? Non so come giocheremo. Bonucci ha vinto campionati a tre ma è arrivato in finale Champions in una linea a quattro: ci dà la possibilità di giocare con ambo i moduli. Oggi nella ripresa abbiamo giocato a tre con gli stessi uomini per avere un palleggio migliore. Non mi potevo aspettare di più. Siamo stati un po’ scolastici, ma non avevamo calciatori avanti che potessero giocare tra le linee e abbiamo avuto difficoltà nel fraseggio.

Ho i calciatori per fare tante cose, ma è difficile farsi capire subito per tanti moduli. La linea ad oggi è avere un modulo di riferimento con una variante, altrimenti c’è il rischio di confondersi. Il primo modulo è il 4-3-3 con delle varianti, ma c’è da capire ancora alcune cose. Possiamo costruire a tre, alcuni non si sono ancora mai allenati… Siamo in questo senso un po’ in ritardo, anche se la società mi ha dato quasi tutti i calciatori già a fine luglio. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, anche se per me non ce ne sarà molto.

Gigio ha fatto una parata importantissima e siamo strafelici ha avuto il merito di farla in un momento decisivo: è ripartito dove ci aveva lasciato con grande prestazioni. André Silva è un ragazzo del ’95, è arrivato da pochissimo: diamogli tempo, si intravedono spunti da campione quale sicuramente diventerà”.

Milan, obiettivo centrato a Craiova: basta Rodriguez per l’1-0

Missione compiuta. Il Milan non sbaglia al primo appuntamento chiave della propria stagione e in Romania fa il proprio dovere, espugnando il campo del Craiova per 1-0: basta una rete di Ricardo Rodriguez nel primo tempo, da calcio di punizione, a piegare la resistenza della squadra di Mangia e a portare a casa l’andata del turno preliminare di Europa League, in attesa del ritorno a San Siro tra sette giorni.

Non una grande partita per Montolivo e compagni, ancora indietro di condizione e contro un Craiova modesto, ma fisicamente più avanti e ben organizzato. La tanta sofferenza nella ripresa, soprattutto dopo l’ora di gioco, non ha inficiato sul risultato finale: serviva vincere e così è stato. Sugli scudi il match winner Rodriguez, ma soprattutto Musacchio: l’argentino è stato il baluardo difensivo più in forma dei suoi. Da rivedere il subentrato André Silva.

Craiova-Milan, le formazioni ufficiali: davanti gioca Cutrone

Ecco le formazioni ufficiali di Craiova-Milan, gara valevole per l’andata dei preliminari di Europa League:

Craiova (4-1-4-1): Calancea; Dimitrov, Sphaija, Kelic, Briceag; Zlatinski; Vagenin, Mitrita, Rossi, Bancu; Baluta. All.: Mangia.

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Zapata, Musacchio, R. Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Borini, Cutrone, Niang. All.: Montella.

Bacca, Paletta e Sosa: niente Craiova causa mercato

Esclusi dalla trasferta di Craiova per motivi di mercato, Bacca, Paletta e Sosa continuano a essere sulla lista dei partenti rossoneri: la decisione di Montella di non convocarli per il match di preliminare di Europa League si spiega in questo senso, come dichiarato pubblicamente dallo stesso mister del Milan. Cambio di programma, invece, per Niang: il francese si è guadagnato la conferma e, almeno per il momento, rimarrà rossonero.

Giampaolo contro Montella: “Lui rompe, io lavoro”

L’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del momento blucerchiato ma anche di Milan e in particolare del collega Montella:

“Ho letto che mandava dieci sms al giorno ai dirigenti, ‘Buongiorno direttore: Bonucci’. E gliel’hanno preso. Io non rompo le scatole a nessuno perché penso a lavorare. È il mio carattere. E forse sbaglio. Io sono un onesto lavoratore della vigna.

Do per scontato che ci sono delle responsabilità – ha dichiarato Giampaolo a Il Secolo XIX – e che vengono onorate senza bisogno che io intervenga. Ognuno di noi, per il ruolo che ha, deve assumersele”.

Craiova-Milan, la probabile formazione: tridente Borini-Cutrone-Niang

Mancano meno di 24 ore per due avvenimenti importanti e attesi in casa Milan. L’inizio ufficiale della stagione rossonera 2017-2018, ovviamente, ma anche il ritorno in Europa dopo ben tre anni e mezzo di assenza: entrambi condensati nel match di domani sera tra Craiova e Milan, valevole per l’andata dei preliminari di Europa League. “Prima” della stagione, con una squadra ben lontana da quella ideale pensata da Montella e dalla società dopo due mesi di mercato (la lista dei convocati è decimata dalle assenze), ma di fondamentale importanza per il prosieguo dell’annata: fallire è già proibito.

Nonostante la rosa sia stata rivoltata come un calzino, saranno solo quattro gli acquisti in campo a Craiova: Musacchio e Rodriguez in difesa, Kessie a centrocampo e Borini in avanti. Nella prima gara della stagione, l’Aeroplanino dovrà affidarsi ancora ai “vecchi” già presenti al Milan: spazio dietro ad Abate e Zapata e in mediana a Montolivo e Jack, mentre i gol dovranno arrivare da Cutrone e Niang. André Silva partirà solo dalla panchina, mentre Calhanoglu non è stato neanche convocato. In porta, dopo le turbolenze dell’estate, spazio a Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Craiova-Milan:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Zapata, Musacchio, R. Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Borini, Cutrone, Niang.

Montella: “A Craiova serviranno aggressività e concentrazione”

A 24 ore dall’esordio ufficiale contro i rumeni del CSU Craiova, è arrivato il momento di sentire le parole in conferenza stampa di Mister Montella. Il tecnico rossonero dovrà far fronte a diverse assenze per la prima in Europa League, ma nonostante questo i 20 giocatori chiamati per la trasferta rumena offrono importanti garanzie: “La società ha fatto un mercato di spessore, acquistando tanti giocatori. Alcuni sono rimasti a Milano, ma ho piena fiducia nei ragazzi che sono qui”.

Sulla sfida: “Siamo in ritardo a livello atletico rispetto ai nostri avversari. Servirà molta aggressività e la giusta concentrazione. Il Craiova è una buona squadra, tatticamente ben disposta e con individualità interessanti. Sarà una gara da affrontare mentalmente nel modo corretto, in caso contrario potremmo complicarci la vita”.

La parola d’ordine è entusiasmo, un fattore che sta trascinando tutti i tifosi rossoneri: “Abbiamo bisogno del loro supporto. Si è creato un clima di grande entusiasmo attorno alla squadra, dovremo essere bravi noi a tenere accesa la cosa, alimentandolo con le nostre prestazione”.

Fonte: AC Milan

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Craiova-Milan, i convocati di Montella: out Bacca e Calhanoglu

Di seguito la lista dei convocati di mister Montella per Craiova-Milan, match di andata dei preliminari di Europa League:

PORTIERI: Antonio Donnarumma, Gianluigi Donnarumma, Storari
DIFENSORI: Abate, Antonelli, Calabria, Conti, Gomez, Musacchio, Rodriguez, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bonaventura, Kessie, Locatelli, Mauri, Montolivo
ATTACCANTI: Borini, Cutrone, Niang, André Silva

Milanello: massima concentrazione

Possesso palla e tattica a 48 ore dalla trasferta di Craiova. Il resoconto dell’allenamento

Craiova: -2. Dopo la ripresa di lunedì, l’allenamento unico di martedì a Milanello ci avvicina ancora di più alla nostra prima partita ufficiale. Tra 48 ore, in trasferta, torneremo a giocare in Europa e sta crescendo sempre di più l’attesa.

Squadra in campo (centrale) alle 17.45 per il riscaldamento, poi in palestra. Il lavoro è proseguito con i rossoneri divisi in due gruppi: da una parte esercizi sul possesso palla; dall’altra spazio alla tattica. Infine, partitella a campo ridotto.

Per mercoledì, vigilia del match, è in programma la rifinitura a Milanello e la conferenza stampa in Romania di Mister Montella.

Fonte: AC Milan

Niang impressiona Montella: può restare al Milan

Un ottimo pre campionato può cambiare il futuro di M’Baye Niang. Considerato sicuro partente dopo il rientro dal prestito al Watford, il francese è piaciuto a Montella negli allenamenti e nelle amichevoli, in particolare contro il Bayern Monaco, tanto che la permanenza in rossonero non è affatto un’ipotesi da scartare.

L’Aeroplanino starebbe infatti pressando la dirigenza affinché Niang non venga inserito in nessuna trattativa. Da qui a fine agosto può succedere di tutto – il giocatore piace al Torino di Mihajlovic e alla Fiorentina -, ma le chance che il transalpino rimanga al Milan sono cresciute notevolmente.

Montella: “Al Milan è in atto una grande trasformazione”

Squadra, mercato e obiettivi: Mister Montella non si nasconde nell’intervista concessa a “Forza Milan!”

«È in atto una grande trasformazione, sta nascendo qualcosa», spiega Vincenzo Montella in occasione del raduno, il secondo da quando allena il Milan. «Abbiamo una gara decisiva a fine luglio e il tempo è poco, quindi tutti devono mettersi a disposizione e lavorare di più».

Differenze rispetto a 12 mesi fa?
«Abbastanza simile la vacanza, mentre a livello professionale ho aspettative diverse. Un anno fa ero appena arrivato al Milan, quest’estate l’ho vissuta da confermato, un punto di vista un po’ diverso».

Quest’estate si è parlato molto di Milan…
«La società ha svolto un buon lavoro, stiamo andando bene. È in atto una grande trasformazione, l’abbiamo decisa perché necessaria: si può leggerla come si vuole, ma sta nascendo qualcosa».

Come avete preparato questo avvio? Volete arrivare subito al top in vista del preliminare di Europa League o non sconvolgerete la preparazione?
«Abbiamo fatto come sempre. Ci vuole un approccio graduale, anche se quest’anno lo sarà un po’ meno del solito perché abbiamo partite impegnative fin da subito e una decisiva a fine luglio. Il tempo si è accorciato, ma la preparazione non sarà molto diversa rispetto agli altri anni, anche se qualche modifica va fatta inevitabilmente».

Quando pensa che la squadra potrà essere al massimo?
«L’aspirazione di ogni allenatore è avere la squadra pronta, sempre. Dobbiamo lavorare per questo, abbiamo quest’ambizione e necessità. Per farlo ci vuole la massima predisposizione e anche qualcosa in più da parte dello staff, ma soprattutto dei giocatori, verso il lavoro. Avremmo bisogno di tempo ma non l’abbiamo, quindi tutti dovranno mettersi a disposizione e lavorare di più».

Che Milan vedremo? Sarà una squadra in grado di cambiare in corsa, come già successo lo scorso anno, o sarà più conservatrice?
«A dire la verità, non lo so. Devo conoscere i giocatori che sono arrivati: sono tutti bravi e famosi, ma sono anche giovani e alcuni di loro arrivano da altri campionati. Il calcio italiano a livello tattico è difficile, potrebbero aver bisogno di più tempo, devo prima conoscerli nella quotidianità per vedere come si adatteranno».

Fonte: AC Milan

Craiova-Milan, Cutrone in vantaggio su André Silva

Bomber Cutrone ha sorpreso tutti in questo inizio di stagione rossonero. L’attaccante della Primavera ha sfruttato al meglio lo spazio concessogli da Montella, segnando a Lugano e Bayern (doppietta) e impressionando negli allenamenti, tanto da essere in pole position per una maglia da titolare verso il Craiova: il classe ’98 è favorito su André Silva per essere il riferimento offensivo del 4-3-3 milanista.

Non una bocciatura per il portoghese, aggregatosi al gruppo in ritardo causa Confederations Cup, ma un importante attestato di stima e considerazione per Patrick Cutrone, la nota più positiva della pre-season rossonera. Non è da escludere, tuttavia, che a spuntarla possa essere pure Niang: anche il francese sta piacendo e potrebbe avere una chance da punta, con Calhanoglu da esterno sinistro.

Spalletti: “Il 4-0 al Bayern? Ancelotti si è ricordato di essere stato del Milan…”

L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha commentato la vittoria del Milan sul Bayern Monaco e il momento rossonero:

“Se si va anche a vedere una vittoria o una sconfitta dopo sette giorni di allenamento tutti insieme… Io dò un valore importantissimo al modo di lavorare e al lavoro – ha dichiarato il tecnico di Certaldo a Premium Sport HD – se si va dietro ai risultati e basta si fa solo confusione.

Il Milan ha fatto giocare tra l’altro anche molti ragazzi. E Ancelotti si è ricordato di essere stato l’allenatore di quella squadra lì… Ma han fatto sicuramente bene, ho visto degli spezzoni con buone azioni, ma con nessuno di quelli nuovi. Ma non conta niente questo, conta quello che faremo noi”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “La mia estate dei sogni. Questa squadra resterà, voglio riportarla tra i top club”

L’allenatore del Milan Vincenzo Montella ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul mercato: “La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà. Anche se il mister sarà un incapace (ride, ndr). Mai avuto dubbi, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta”.

Sul progetto di riportare il Milan tra i top club: “Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo”.

Sul grande entusiasmo per la vittoria col Bayern: “Da questo punto di vista la gestione sarà facile perché ho un gruppo intelligente e una società realista. E poi è calcio estivo. Semplicemente, così come ho provato fastidio per la sconfitta col Borussia, mi fa piacere questo successo perché ho visto passi in avanti per atteggiamento, mentalità, tattica. E tutto in una volta sola. Mi sono piaciuti la copertura degli spazi e l’aggressività fin dall’inizio. La cosa più bella è stata la ricerca della compattezza. Va però detto che il Bayern era in evidente difficoltà. La qualità si è alzata moltissimo”.

Su Niang: “Ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Rimane? Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”.

Sul preliminare di Europa League: “In effetti prima di questa partita ero un po’ pensieroso, o magari sarebbe meglio dire realista. Adesso mi sento rinfrancato. In vista di questa partita, a oggi, faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti. Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono mica certo. Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.

Sullo scudetto: “Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai por­re limiti alle ambizioni. Ho iniziato a sognare, e lungo le settimane non capivo come acquisti e soldi si potessero moltiplicare così. È stato fatto più di quanto pensassi. La proprietà cinese è molto rispettosa dei ruoli, cosa inusuale nel calcio. E il nostro dovere è essere altamente competitivi. L’approccio del presidente è ottimo, è sempre lì a ringraziarci. L’altra sera mi ha chiesto di portare avanti lo spirito Milan, mi ha meravigliato. E anche la squadra percepisce questo”.

Sui prossimi colpi di mercato: “Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. L’attaccante ideale deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e sa­ per giocare per la squadra”.

Su Bonucci: “Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’uni­co caso in cui è stato il contra­rio. Ero convinto fosse raggiun­gibile, mi fidavo di chi me lo di­ceva (i due hanno lo stesso agente, ndr), mentre i miei dirigenti avevano una percezione diver­sa. Mandavo a Mira­belli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole: ‘Buongiorno, o buonasera, di­rettore: Bonucci’. Con il diretto­re abbiamo un rapporto schiet­to e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi. Bonucci è un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riusci­to a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una fi­gura ingombrante nello spo­gliatoio: solo chi lo vede in­gombrante a priori lo può per­cepire come una minaccia.

Sulla difesa a tre: “Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imba­razzo della scelta”.

Sulla questione Donnarumma: “E’ sta­to Mirabelli a toccare le corde giuste. Io ho parlato con la fa­miglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da alle­natore, ho solo raccontato la mia esperienza. Più che per il progetto del club, l’ha fatta per se stesso. Lui è fantastico perché ha la capa­cità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi”.

Sul rapporto con Raiola: “Un botta e risposta nato e fini­to lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me”.

Sugli obiettivi futuri: “Fra cento giorni mi aspetto che il Milan sia una squadra e che si veda il mio lavoro. Fra mille mi auguro che lo scudetto non sia più un miraggio, ma un obiettivo concreto”.

Milan, la lista data all’UEFA verso il Craiova

Di seguito la lista dei convocati del Milan di mister Montella in vista dei preliminari di Europa League, in programma il 27 luglio e il 3 agosto contro i rumeni del Craiova.

Portieri: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Guarnone, Storari.

Difensori: Abate, Antonelli, Calabria, Conti, Gabbia, Gustavo Gomez, Musacchio, Paletta, Ricardo Rodriguez, Romagnoli, Zapata.

Centrocampisti: Bonaventura, Calhanoglu, Crociata, Kessie, Locatelli, José Mauri, Montolivo, Sosa, Zanellato.

Attaccanti: Bacca, Borini, Cutrone, Niang, André Silva, Suso.

Montella: “Questo Milan mi ha molto soddisfatto. Bacca? Fuori a causa del mercato”

Al termine della sfida contro il Bayern Monaco, vinta per 4-0 dai rossoneri, Mister Montella ha parlato in conferenza stampa davanti ai numerosi giornalisti presenti. Queste tutte le sue dichiarazioni dal sito ufficiale del Milan:

LA SQUADRA
“Oggi ho visto una squadra più convinta e più corta sul campo. Abbiamo affrontato anche i duelli
con grande determinazione: sono molto soddisfatto”.

SUL RISULTATO
“In questa fase della stagione è veramente difficile preparare queste partite e, paradossalmente, puoi arrivarci meglio giocando una gara ogni due giorni. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata la capacità della squadra di mettere in pratica le poche cose che sono riuscito a proporre fino ad ora”.

RENATO SANCHES
“Non parlo di un calciatore di un’altra squadra. Ma sicuramente è un ragazzo di prospettiva e di qualità, visto l’investimento che ha fatto il Bayern per averlo”.

PREPARAZIONE
“Abbiamo il dovere di essere competitivi per tutte e 3 le competizioni: Serie A, Europa League e Coppa Italia. Quindi la nostra preparazione è in funzione di ciascuno di questi obiettivi stagionali”.

BACCA
“Sta bene, l’esclusione è dovuta a una scelta tecnica. Sto pensando al prossimo impegno tra quattro giorni e dato che non ho intenzione di farlo partire in squadra col Craiova, gliel’ho spiegato in questo senso. Il ragazzo è molto sereno, c’è armonia. È un’esclusione dovuta alle future scelte di mercato”.

SUI TIFOSI CINESI
“Devo dire che pensavo che fosse popolare il Milan in Cina, ma non pensavo così. Faccio i complimenti al pubblico cinese di fede rossonera per la compostezza e la passione con il quale ci hanno sostenuto. Speriamo di ritrovarli presto”.

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Milan squadra in costruzione. Serve tempo, ma dovremo andare in Champions”

Vincenzo Montella ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della gara con il Bayern Monaco in programma sabato alle ore 11.35 allo stadio Shenzhen Universiade Center.

ASPETTATIVE SULLA SFIDA CON IL BAYERN
“Sicuramente dobbiamo migliorare dal punto di vista della tenuta. Al momento siamo un po’ indietro a livello di condizione. Cercherò di dare più minuti nelle gambe ai giocatori che nella mia testa potrebbero essere titolari nel Preliminare di Europa League. Domani affronteremo un avversario di grandissimo valore, è una sfida stimolante, ma sono sicuro che daremo il massimo per cercare di fare risultato”.

SULLA GARA CONTRO IL DORTMUND
“Quando devo valutare la squadra non lo faccio per reparti, lo faccio guardando il collettivo. Rispetto alla partita contro il Dortmund abbiamo fatto cose positive e altre meno: ad esempio, siamo ancora troppo lunghi sul campo, dovremo cercare di tenere la squadra più corta. I nuovi? Non lo so, vedremo. Hanno fatto un viaggio lungo e si sono allenati, di fatto, solo ieri”.

TRA MERCATO E CAMPO
“Siamo una squadra in costruzione, ma non ancora completa. Parlo tutti giorni con la società al riguardo. Hanno fatto già un grandissimo mercato. Va detto che molti ragazzi arrivano da campionati stranieri, per di più sono anche molto giovani. Come ha detto il d.s. Massimiliano Mirabelli, stiamo cercando i profili giusti che possano fare il caso nostro.

OBIETTIVI
“Dobbiamo puntare alla zona Champions. Sarà un lavoro lungo, ma sarà necessario correre veloce verso l’obiettivo di creare una squadra conscia di tutti i principi di gioco che ho nella mia testa. Penso che ci vorrà il giusto tempo per arrivare a livelli importanti. Quanto? In genere a tutti si danno 100 giorni (ride, ndr)”.

Fonte: AC Milan

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Montella: “Ho la testa già all’Europa League. Bonucci? Può favorire la difesa a tre”

Queste le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa al termine di Milan-Borussia Dortmund.

Sulla gara: “Oggi non posso guardare il risultato, anche se nel secondo tempo abbiamo sfiorato in alcune circostanze il pareggio. Mi è piaciuta l’applicazione della squadra in fase difensiva. Nel complesso – riporta il sito ufficiale del Milan – vedo i ragazzi molto convinti nelle cose che fanno: la reazione nella ripresa ne è stata la prova. Ci mancavano diversi giocatori, quindi vedo grandi margini di crescita”.

Sull’Europa League: “La mia testa è già alla partita del 27, dove sicuramente non arriveremo nelle migliori condizioni. I nostri allenamenti sono proiettati solo verso quella sfida”.

Sui nuovi acquisti: “Non ho potuto utilizzare tutti i nuovi arrivati, molti dei quali arriveranno mercoledì. Sicuramente, al momento, Kessié è quello più avanti di tutti, infatti ho fatto fatica a toglierlo vista la sua buonissima tenuta”.

Sulla prossima sfida dell’ICC: “Ci alleneremo tutti i giorni fino alla gara contro il Bayern, vedremo chi scenderà in campo. Domani arriveranno Bonucci, Conti, André Silva e Biglia, valuteremo le loro condizioni fisiche e decideremo chi schierare e per quanti minuti”.

Sul modulo: “Valuto quotidianamente i giocatori che ho a disposizione. Sono in tanti, penso che si apriranno diverse soluzioni a livello tattico. L’arrivo di Bonucci, ad esempio, potrebbe favorire la difesa a 3. Ma è difficile da stabilire adesso”.

Sugli obiettivi: “Abbiamo 3 competizioni, non ci sono preferenze. Al momento la priorità è entrare nella fase a gironi dell’Europa League, poi la testa si proietterà al campionato e alla Coppa Italia”.

Milan-Borussia Dortmund, le formazioni ufficiali: ecco Jack, out Gigio

Di seguito le formazioni ufficiali di Milan-Borussia Dortmund, amichevole valevole per la International Champions Cup 2017:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Paletta, Zapata, Rodriguez; Kessié, Mauri, Bonaventura; Borini, Bacca, Niang. All.: Montella.

Borussia Dortmund: Weidenfeller, Zagadou, Bartra, Sokratis, Piszczek, Sahin, Castro, Rode, Aubameyang, Dembele, Pulisic. All.: Bosz.

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.

Milan, si raffredda Aubameyang: è Belotti la prima scelta. Ma Montella “dice” Kalinic

Obiettivo attaccante. Il Milan continua a cercare il rinforzo giusto da consegnare a Montella in questo reparto. Il poker d’assi (tra cui scegliere) è presto servito: i nomi sono sempre quelli di Belotti, Kalinic, Aubameyang e Morata. Su quest’ultimo però la squadra che ha avviato contatti diretti con il Real Madrid è il Chelsea. Per Aubameyang, invece, al momento c’è più freddezza da parte del Milan nonostante domani i rossoneri giocheranno proprio contro il Borussia e ci potrà essere la possibilità di parlare con i dirigenti del club tedesco.

Dunque Belotti è la primissima scelta, se il Toro abbasserà le pretese (sempre di 100 milioni, cifra alla quale il Milan non è arrivato), e poi c’è sempre Kalinic: resta lui il più fattibile ed è un attaccante che Montella vuole, al quale l’allenatore ha detto ‘sì’ e che vorrebbe avere a disposizione anche abbastanza presto (tenendo conto del preliminare di Europa League in programma il 27). Dunque non si chiude il casting per il futuro attaccante del Milan e – se il Torino non abbasserà la richiesta per il Gallo – potrà davvero chiudere per Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Borussia Dortmund, la probabile formazione: riecco Gigio e cinque “nuovi”

Amichevole di lusso per il nuovo Milan cinese. Domani, alle 13.20 italiane, i nostri ragazzi saranno impegnati nella prima partita della International Champions Cup: l’avversario sarà il Borussia Dortmund di Aubameyang, oggetto del desiderio di mercato dei rossoneri. Una buona occasione per osservare da vicino la stella del Gabon, ma anche per vedere all’opera i tanti acquisti già agli ordini di mister Montella.

Saranno cinque gli acquisti pronti a giocare dal 1′ nel match tra Milan e BVB: Musacchio e Rodriguez in difesa, Kessié a centrocampo e Borini-Calhanoglu davanti. Completeranno l’undici titolare Abate e Paletta – Bonucci e Conti partiranno per la Cina solo domani, ndr -, mentre la regia sarà affidata a Montolivo e al Principito Sosa. In attacco, in attesa del gran colpo, sarà Bacca il centravanti titolare. Tra i pali – illustra Premium Sport HD – esordio nel pre campionato per Gigio Donnarumma.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero in vista di Milan-Borussia Dortmund:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Paletta, Musacchio, R. Rodriguez; Kessié, Montolivo, Sosa; Borini, Bacca, Calhanoglu. All.: Montella.

Montella: “Grazie presidente Li, ora tocca a noi”

Per tornare protagonisti in Europa, sarà fondamentale la mano di Vincenzo Montella:

“Mi associo alle parole di Marco Fassone. Per tutti noi è un grande piacere essere qui. Ci tengo a ringraziare personalmente il Presidente, sia per l’entusiasmo che ha portato, che per gli investimenti fatti. Tutto questo sta facendo sognare i tifosi e questo è un bene. Ora tocca a noi, non sarà semplice per via dei numerosi acquisti, ma sono molto fiducioso per la prossima stagione”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Bonucci è il miglior difensore al mondo. Capitano? Mi confronterò con la società”

Sorrisi, ma anche consapevolezza e la voglia di stupire. Può essere sintetizzata così la conferenza stampa d’esordio per la tournée cinese che ha visto come protagonisti Vincenzo Montella e Riccardo Montolivo. Tanti i temi toccati, uno su tutti il mercato. Argomento a cui il Mister ha risposto così.

MERCATO
“La società sta facendo un lavoro straordinario. Sono arrivati sia giocatori d’esperienza che giovani. Molti arrivano da altri campionati, quindi avranno bisogno di un periodo di adattamento ma sono molto fiducioso. Sinceramente non sento molta pressione. Per me è più facile allenare giocatori forti. È vero, abbiamo cambiato molto scegliendo giocatori in base ad una logica, però servirà serenità e la forza di creare nell’immediato un gruppo solido che ci ha permesso lo scorso anno di toglierci diverse soddisfazioni. Ci sono squadre già collaudate in Serie A, come Juventus, Napoli e Roma. Sono queste per me le favorite”.

BONUCCI
“È un calciatore di livello internazionale. A livello tecnico penso che insieme a Ramos sia il miglior centrale al mondo. Per me è un sogno poterlo allenare, e per questo ringrazio Mirabelli e Fassone. Capitano? Nella mia testa ci sono più capitani, mi confronterò con la società su questo tema”.

CALHANOGLU
“Hakan è un giocatore di fantasia. Può giocare in diverse posizioni in campo: partire esterno per poi accentrarsi, fare l’interno di un centrocampo a tre, oppure giocare da trequartista. Staremo a vedere”.

OBIETTIVO STAGIONALE
“Il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions. Ma ripeto, c’è da diventare squadra, bisogna crescere rapidamente. I ragazzi che ho avuto modo di conoscere fino ad ora hanno messo subito a disposizione le loro ottime qualità, certamente i due possibili acquisti di Bonucci e Biglia ci permettono di avvicinarci alla stagione con ancor più fiducia”.

SUI TIFOSI CINESI
“Li ringrazio per il grande affetto che ci hanno mostrato. Siamo qui per lavorare sodo e preparare al meglio l’impegno di Europa League”.

SUL PRELIMINARE
“Il fatto di giocare la gara di andata in trasferta non è la situazione ottimale. Dovremo capire lo stato di forma della squadra e presentare la miglior formazione possibile”.

Fonte: AC Milan

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella, 26 convocati per la tournée Milan in Cina: out Romagnoli e Suso

Alla vigilia della partenza per la ICC 2017, è stata diramata la lista dei 26 convocati di Mister Montella che prenderanno parte alla tournée cinese, dove i rossoneri sfideranno i tedeschi del Borussia Dortmund e del Bayern Monaco. Venerdì la squadra si ritroverà all’aeroporto di Milano Malpensa per volare in Cina.

I 26 CONVOCATI:

PORTIERI: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari

DIFENSORI: Abate, Antonelli, Conti (in partenza il 18 luglio), De Sciglio, Gabbia, Gomez, Paletta, Musacchio, Ricardo Rodriguez, Zapata

CENTROCAMPISTI: Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Jose Mauri, Montolivo, Sosa (in partenza 15 luglio), Zanellato

ATTACCANTI: Bacca, Borini, Crociata, Cutrone, Niang, Silva (in partenza il 18 luglio) 

Fonte: AC Milan

Oddo: “Il mercato del Milan? Mi sembra un po’ confusionario”

Dopo Costacurta e Boban, è arrivata un’altra critica al mercato del Milan da parte di un ex rossonero, Massimo Oddo, oggi allenatore svincolato:

“Musacchio è un ottimo giocatore, ha preso Conti che ha fatto una grande annata ma è da vedere in una grande squadra, il terzino sinistro (Ricardo Rodriguez, ndr) non lo conosco molto e a centrocampo serve più qualità. Non so… non vorrei dire un’eresia, ma mi sembra mercato un po’ confusionario – ha preso posizione Oddo a “Calciomercato – L’originale” su Sky Sport -: è impostato su un 4-2-3-1 che Montella non ha mai fatto. O è stato lui a fare queste richieste oppure diventa un problema, sono ruoli determinati“.

Montella: “Contento per Gigio, restare è la scelta giusta. Il mercato? Vediamo…”

Il tecnico rossonero, Vincenzo Montella, ha parlato così nel post partita di Lugano-Milan, come riporta MilanNews.it.

Sull’amichevole odierna: “Ho visto un ottimo atteggiamento. Dal punto di vista tattico, nel primo tempo non potevo chiedere di più, non abbiamo avuto tante indicazioni. Vedo un grande spirito, siamo solo alla prima settimana di lavoro. C’è grande entusiasmo anche dai calciatori che sono rimasti. Quelli che sono arrivati hanno un grande spirito”.

Sul rinnovo di Donnarumma: “L’ho saputo adesso. È stata una lunga telenovela ma era importante arrivare al risultato finale. Gigio è nostro figlio, adesso avrà bisogno di sostegno e lui dovrà essere più tranquillo e più forte. Ora è un calciatore a tutti gli effetti, anzi un campione a tutti gli effetti. Sono contento, credo che per lui sia la scelta giusta. Negli ultimi giorni la situazione era abbastanza delineata. Non so cosa gli dirò, forse gli chiederò perché non ha fatto l’esame”.

Su Calhanoglu: “Credo che possa giocare ovunque. Con un pizzico di libertà in più può esprimere di più il suo talento. Il calcio italiano richiede anche un minimo di disciplina. È molto motivato, lo si è visto anche oggi, ha recuperato qualche palla in scivolata. Credo debba crescere fisicamente e lo sa anche lui. Credo che troveremo un grande calciatore”.

Sulla rosa: “Credo che la società si sia mossa bene, bisogna dire grazie ai calciatori che hanno fatto un’ottima stagione l’anno scorso. Fino ad oggi è stato fatto un buon lavoro, quanto sia migliorabile e quanto sia migliorata la squadra lo dirà il campo. La squadra che si è rinforzata di più è il Napoli, che ha confermato i giocatori che aveva in rosa”.

Sui fischi a Nang e De Sciglio: “Non li ho sentiti. Loro sono abituati”.

Sugli obiettivi: “Non ci nascondiamo, la nuova proprietà ha grande entusiasmo e grandi risorse. Abbiamo degli obiettivi importanti, vogliamo tornare in Champions, ma ci sarà da lottare perché bisogna superare squadre già collaudate. Sarà una lotta molto difficile, ma siamo consapevoli di potercela giocare”.

Sul possibile arrivo di Biglia: “So che la società sta lavorando bene e può fare ancora qualcosa”.

Sul centravanti: “Sapete più di noi, tutte le squadre sono migliorabili. Siamo attenti, vediamo il mercato. Siamo in sintonia con il direttore per cercare di individuare i profili giusti”.

Milan, buon 4-0 d’esordio a Lugano

Buon Milan nella prima amichevole della stagione 2017-2018. A Lugano i rossoneri non offrono grande spettacolo, ma si impongono con un netto 4-0 finale: sblocca subito in avvio Cutrone, arrotondano nella ripresa Crociata, Sosa e Gomez. Come ampiamente prevedibile e fisiologico a causa degli ingenti carichi di lavoro dei primi sei giorni di ritiro, la squadra non ha esaltato nel gioco, ricorrendo spesso al palleggio per addormentare e gestire la gara, ma ha portato a casa con serenità il risultato e una discreta prestazione, centrando nel finale un risultato rotondo.

Lugano-Milan è stata la classica gara pre stagione, utile ai ragazzi per mettere minuti nelle gambe e a mister Montella per vedere in pratica le prime direttive tattiche impartite nella settimana di lavoro, come la costruzione dal basso della manovra e i movimenti senza palla di esterni, centrocampisti e punte. Nulla di eclatante dai nuovi acquisti Musacchio, Rodriguez, Kessié, Calhanoglu e Borini, tutti in campo dal 1′ di gioco; da segnalare la buona forma dell’ivoriano (è sembrato il più tonico e in palla del gruppo) e la posizione dell’ex Bayer, schierato alto a sinistra nel tridente d’attacco.

Lugano-Milan, i convocati di Montella

Il Milan è pronto alla prima partita del 2017-18. I rossoneri, dopo il raduno e il via della preparazione, martedì sera giocheranno contro il Lugano in amichevole. Un appuntamento molto atteso, che verrà trasmesso in tutto il mondo – grazie alla diretta multi-piattaforma realizzata dal Club – e che offrirà ai nostri tifosi la possibilità di vedere in azione i nuovi acquisti: da Calhanoglu a Rodriguez, fino a Musacchio, Kessie e Borini.

Ecco i 25 giocatori convocati da Mister Montella, col fischio d’inizio fissato alle 19.00 allo stadio Comunale di Cornaredo:

PORTIERI: Gabriel, Guarnone, Storari.
DIFENSORI: Abate, Antonelli, De Sciglio, Gabbia, Gomez, Musacchio, Paletta, Rodriguez, Simic, Zapata.
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Calhanoglu, Crociata, Kessie, Mauri, Montolivo, Sosa, Zanellato.
ATTACCANTI: Bacca, Borini, Cutrone, Niang.

Fonte: AC Milan

Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Rodriguez: “Milan, possiamo vincere l’Europa League. Le punizioni? Le dividerò con Calha”

Il neo terzino del Milan, Ricardo Rodriguez, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Premium Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan: “Da piccolo guardavo spesso le partite del Milan, specialmente in Champions League e ora sono felice di essere qui. Sono un terzino ma mi piaceva molto Ronaldinho. Appena ho saputo dell’interessamento del Milan, sono voluto venire qui velocemente”.

Sugli obiettivi: “Possiamo vincere l’Europa League perché abbiamo molta qualità. Lavoriamo perché vada tutto bene, pensiamo al campionato e poi alla coppa. Il mio sogno nel Milan? Fare un buon campionato e una buona Europa League”.

Sull’Italia: “Qui percepisco molto amore per il calcio e anche Milanello mi piace molto. Stiamo lavorando molto duramente e stiamo facendo bene per farci trovare pronti in vista delle prime partite”.

Su Montella: “È un bravo allenatore, tatticamente è molto preparato e sto imparando molto. In Germania non si fa molto lavoro tattico, qui è il contrario ma questa cosa mi piace”.

Sulle sue caratteristiche: “Meglio in fase difensiva o in avanti? Mi piace difendere ma voglio anche aiutare la squadra in avanti. Chi calcerà le punizioni o i rigori tra me e Calhanoglu? Tutti e due. È uguale, chi si sentirà meglio, tirerà”.

Lugano-Milan, la probabile formazione: Calhanoglu, prima da mezzala?

Finalmente il campo. Dopo un mese e mezzo di astinenza, addolcito comunque da un mercato a dir poco scoppiettante e da un entusiasmo che da tempo mancava nell’ambiente, i nostri ragazzi tornano a giocare: la “prima” della stagione 2017/2018 è l’amichevole Lugano-Milan, in calendario domani alle ore 19 (match visibile su Milan TV e sul profilo Facebook ufficiale del club, ndr). Non un test particolarmente probante, evidentemente, ma un’occasione per Montella e per tutti i tifosi per apprezzare i tanti nuovi acquisti della rosa.

L’Aeroplanino, infatti, dovrebbe schierare parecchie new entry come Musacchio e Ricardo Rodriguez in difesa e Kessié-Calhanoglu a centrocampo; possibile chance anche per Borini – potrebbe giocare per non forzare inutilmente Suso, al rientro comunque da un infortunio muscolare -, mentre sarà ancora presto per vedere all’opera Andrea Conti e André Silva: entrambi godo di vacanze supplementari causa impegni con la Nazionale e non hanno ancora iniziato la propria personale stagione, così come gli altri azzurri Donnarumma, Calabria e Locatelli. Tutti i Nazionali sono stati convocati entro e non oltre le 23 di domani a Milanello, pronti a iniziare i lavori dell’annata 17-18.

C’è curiosità e mistero attorno al primo undici titolare della stagione, ma è già arrivata un’importante indicazione di formazione: Calhanoglu potrebbe giocare mezzala sinistra al fianco del già citato Kessié e di capitan Montolivo, con Bonaventura dunque pronto a presidiare la corsia mancina d’attacco e a completare il reparto con Bacca (favorito su Lapadula) e Suso o Borini. Dietro, oltre ai nuovi Musacchio e Ricardo Rodriguez, spazio in mezzo a Zapata (avanti su Gomez e Paletta) mentre a destra Abate potrebbe rimandare il proprio esordio stagionale per le non ottimali condizioni dell’occhio: Simic o De Sciglio potrebbero raccoglierne il testimone.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero di Lugano-Milan ipotizzato da Milanismo:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Musacchio, Zapata, R. Rodriguez; Kessié, Montolivo, Calhanoglu; Suso, Bacca, Bonaventura. All.: Montella.

Fuoritutto Milan! Ora le cessioni: Bacca il più illustre, stallo De Sciglio. Rebus Niang-Lapadula

Un regista (Biglia) e una punta di livello (Aubameyang il sogno, Kalinic la pista concreta), poi il “grosso” mercato in entrata sarà stato fatto. Con i sette acquisti già definiti e i due obiettivi da centrare, d’altronde, il Milan arriverebbe a nove colpi e avrebbe compiuto quel deciso restyling promesso da Fassone e Mirabelli sin dalle primissime ore successive al closing: acquisti mirati e importanti, che permetterebbero di lottare al meglio per conquistare l’obiettivo stagionale del ritorno in Champions League.

Ma il lavoro della dirigenza non si fermerà qui. Perché il prossimo mese e mezzo di mercato, oltre alle ciliegine in mediana e in avanti, dovrà portare al Milan anche diverse cessioni e sfoltire una rosa clamorosamente ampia. Con gli arrivi dei Nazionali previsti l’11 luglio, i ragazzi di Montella arriveranno a essere quasi 40: un numero esorbitante ed eccessivo, pur tenendo conto del triplo impegno stagionale che potrebbe attendere il Milan. Vendere, senza far danni al bilancio, sarà fondamentale.

Il nome più illustre è quello di Carlos Bacca, passato da stella a primo dei cedibili: c’è forte il Marsiglia, anche se il suo sogno sarebbe il ritorno al Siviglia. Paletta è tra Torino e Sassuolo e il River Plate a un passo da Vangioni, mentre è più complicato capire il futuro dei vari Niang, Lapadula, Zapata e Sosa: tutti potenzialmente con la valigia in mano, più o meno richiesti, ma indisponibili a lasciare il Milan a cuor leggero. E se per Bertolacci è calda la pista che lo riporterebbe al Genoa in prestito, De Sciglio rimane bloccato: la Juve dovrà rialzare parecchio i 6 milioni offerti se vorrà averlo subito. A meno che Cuadrado…

Cuadrado vuole aspettare il Milan. Tra De Sciglio e Suso…

Sottotraccia, ma da tempo. Ora la storia dell’interesse del Milan per Juan Cuadrado è venuta fuori, ne parliamo da settimane, bisogna aspettare ancora un po’. Ma c’è una novità: il colombiano è tutt’altro che insensibile al gradimento di Montella che per lui stravede. E per il momento ha messo in secondo piano tutte le altre situazioni, Arsenal in testa. Arriveranno i giorni del confronto, innanzitutto con Suso che vuole rinnovare per non prendere in considerazione le altre proposte (Roma in testa, ma anche sirene inglesi).

Il Milan sarà dello stesso avviso? Può darsi, ma servono i fatti. E la Juve che ha in mente due esterni offensivi (Bernardeschi in primis, caldo anche Douglas Costa mentre Keita fa storia a sé) ovviamente non chiude le porte a Cuadrado. Anzi. Anche perché è lo stesso colombiano che, avendo spazi ristretti, freme per giocare. Possibilmente da Montella, in un’operazione che – ora è una trama semplice semplice – vedrebbe la partecipazione di De Sciglio. Più conguaglio da parte del Milan, ovviamente. Tracce impostate, in attesa dello svolgimento.

Fonte: Alfredo Pedullà

De Sciglio-Cuadrado, il possibile intreccio tra Milan e Juve

Mattia De Sciglio piace alla Juve. Ma la proposta fin qui formulata è di circa 6 milioni, ritenuta insufficiente dal Milan. A Montella piace molto Cuadrado, pur tenendo l’allenatore rossonero in grossa considerazione Suso. Quest’ultimo ha un contratto in scadenza nel 2019, non ha ancora rinnovato. Può anche darsi che nei prossimi giorni si decida per un prolungamento dello spagnolo, passaggio in qualche modo fondamentale per consentirgli di vivere serenamente la stagione.

Suso piace a Montella, ma se fosse possibile dirlo il colombiano ha una considerazione ancora superiore. Un possibile intreccio tra Milan e Juve potrebbe essere quello di un conguaglio da aggiungere per liberare De Sciglio e sferrare l’eventuale assalto a Cuadrado. Situazione da seguire, ma la precedenza va a Suso.

Fonte: Alfredo Pedullà

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Sono pieno di entusiasmo. Obiettivo? La Champions, ma niente presunzione. André Silva…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nella prima conferenza stampa della stagione 2017-2018. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

L’intro del mister: “Buon campionato anche a voi giornalisti. Sono pieno di entusiasmo, la squadra sta nascendo e completandosi. Sono arrivati tanti nuovi, di campionati diversi da quello italiano, che resta tatticamente il più difficile. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta di poterlo iniziare. Mancano ancora decisioni importanti anche sulle uscite. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile in Champions League e dobbiamo superare almeno due squadre rispetto alla scorsa stagione, con anche l’Inter che sarà competitiva. Ci aspetta una stagione piena di lavoro, mi aspetto che la squadra abbia lo stesso spirito della scorsa stagione, quello che ha fatto riavvicinare i tifosi alla squadra. Vedo entusiasmo e questo mi lusinga e motiva, ma non voglio che la squadra faccia sfociarlo nella presunzione: sarebbe un errore. Bisogna essere ambizioni, ma realisti. Credo di essere equilibrato. Vedo moltissima determinazione e motivazione, ciò che fa la differenza in un calciatore. Non vedo l’ora di tornare al campo”.

Sul rinnovo del contratto: “Non ho avuto difficoltà a firmare, sono rimasto entusiasta del progetto e c’è stato feeling con la dirigenza da subito e continua a crescere. Forse ho un po’ forzato per firmare prima delle vacanze, ma era per non avere tentazioni ed esaudire il mio desiderio”.

Sugli acquisti: “Ho dato le mie linee guida per il nostro progetto di calcio, salvando ciò che c’era da salvare: avevamo qualità. Ho tracciato profili e sono certo che abbia rispettato le indicazioni rispetto a una visione su un modello di gioco piuttosto che un modulo. Sono un allenatore di campo e voglio restarlo. Non voglio parlare di mercato, ma ogni acquisto è stato prospettato e condiviso e rispecchia le caratteristiche che richiede nel ruolo. Dare un giudizio su ognuno è lunga, ma ci possono tutti aiutare. Alcuni devono completarsi come calciatori, l’obiettivo è il presente, ma anche la crescita che possono avere: è giusto per costruire una squadra, sono tutti bravi e possono completarsi e questo è un mio compito”.

Sul regista: “Stiamo valutando in generale e di continuo. Oggi ho due angeli custodi e di mercato non voglio parlare, ma le valutazioni verranno fatte costantemente”.

Sul gioco: “Mi aspetto un modello di base che è quello dell’anno scorso e un modulo di variante che però non stravolga i principi di gioco, stiamo variando su questo”.

Sulla Juventus: “È ancora la squadra da battere del campionato”.

Sul blitz fatto a casa Donnarumma: “Voglio fare solo l’allenatore. Sono andato a mangiare a Castellammare in famiglia con venti persone: non era una visita programmata, per caso ho sentito il padre di Gigio e sono stato invitato a casa loro. Abbiamo parlato tra amici”.

Sulle responsabilità che lo attendono: “Ci sono, ma galvanizzano e stimolano. Se è la mia più forte non lo so, devo imparare a conoscere i nuovi e a diventare squadra: una cosa difficile. Mi auguro che come minimo si possa avere questo obiettivo Champions League. Abbiamo fretta di raggiungere l’obiettivo”.

Sull’ipotesi due punte: “Spesso abbiamo giocato con tre punte la scorsa stagione, tre attaccanti. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, sono dinamiche in divenire. Kalinic? Si diventa vincenti anche quando si hanno panchine importanti, non possono giocare sempre tutti. Mi auguro di avere questo problema in futuro”.

Sul mercato: “Li ringrazio per tutti gli arrivi, ma servirà una “pulizia”: è impensabile avere tutti questi calciatori e loro stessi siano intelligenti per capirlo, cosa sono disposti a fare per giocare di più o di meno”.

Sul tempo che servirà: “La maggior parte oltre a essere nuovi dovranno capire un campionato diverso. Non voglio dare alibi a nessuno, abbiamo voglia di correre e non ci dobbiamo porre limiti, ma dipende dall’intelligenza dei calciatori e dalla chiarezza delle idee poste dall’allenatore. Siamo qui per lavorare con entusiasmo”.

Sullo spirito: “Quelli che rimarranno sapranno trasmettere lo spirito ai nuovi.

Su Suso: “È stimato da me e dalla proprietà e credo che la volontà della società sia continuare, non c’è alcun tipo di problema. In questi 80 giorni sono state fatte cose più importanti, credo ci si penserà più avanti”.

Sul preliminare di Europa League: “Il 27 abbiamo già una partita importante, ma inevitabilmente non potremo essere al meglio della condizione. Il mio compito è schierare la squadra che dia più garanzie”.

Su come coniugare gli acquisti giovani e vittorie: “Siamo in linea perché manca 1/3 della rosa. Chissà che non stiamo pensando di togliere calciatori forti a Juve, Roma, Napoli…”.

Sul suo Milan: “Stiamo costruendo una squadra con logica, è una sfida interessante”.

Su Kalinic: “Piace alla parte tecnica e alla società. Sono tante le opzioni, è una di quelle. Mi ha fatto piacere constatare che il calciatore si è espresso pubblicamente, abbiamo molto apprezzato anche se un po’ mi spiace per la Fiorentina e abbiamo il massimo del rispetto”.

Su André Silva: “Ho tracciato dei profili. Ha grandissime prospettive, può crescere nonostante sia costato tanto, ma deve completarsi. Sa fare tutto, giocare per la squadra e sacrificarsi, ma deve migliorare nel fiuto del gol e segnare di più, ma siamo qui per questo”.

Il Milan 2017-18 si presenta: “Gli obiettivi, le strategie, il progetto”

Da Casa Milan è tutto per la conferenza stampa di presentazione del Milan 2017-18.

Il nostro amministratore delegato sul budget e sul debito: “Ho le idee chiare sul budget, non su come investirlo: dovremo valutare col d.s. e col mister, anche alla luce dei primi allenamenti e partite.

Il nostro debito con Elliott scade a ottobre 2018, non è un’urgenza e altri club hanno fatto debiti più importanti. Non è una priorità rifinanziarlo”.

Mirabelli su De Sciglio: “Abbiamo parlato più volte con l’agente, il ragazzo ha la volontà di cambiare aria. Ma sempre che ci sia una squadra, non ci ha chiamato nessuno: se chiamasse la Juve o altri club, qualora soddisfino le richieste, può partire o restare con noi sino a giugno 2018”.

Fassone sulla campagna abbonamenti: “È in cantiere, il nostro obiettivo è portare più gente possibile allo stadio senza guardare ai soldi”.

Il d.s. sugli slot liberi per gli extracomunitari: “Se penseremo di prenderne qualcuno lo faremo, ma non c’è dietro una strategia. Di sicuro non prenderemo giocatori per esempio da Brasile o Argentina, per quelle che sono le nostre idee: facciamo scelte che accorcino i tempi al mister, anche se non abbiamo particolari problemi in futuro a prenderne magari da Germania o Francia”.

Sempre Marco Fassone sullo scetticismo che c’era sul Milan: “Posso capire che ci stesse, abbiamo cercato di lavorare molto sotto traccia e a volte venivamo visti in giro in aeroporto e negli stadi prima del closing. Oggi si capisce perché eravamo spesso in giro e come siamo riusciti a chiudere tutto rapidamente oggi”.

L’a.d. sulla scelta di Donnarumma di non fare la maturità: “Ho saputo solo a scelta fatta e lo sgriderò l’11, ma è stata un’estate provante. Non posso entrare nella sua testa per capire, lo supererà la prossima estate”.

Mirabelli sul peso dei calciatori pagati troppo in passato: “Un po’ pesa, non possiamo fare minusvalenze, ma cerchiamo di portarlo avanti e siamo sicuri che otterremo il risultato”.

Ancora su Gigio Donnarumma va Fassone: “La precedente gestione ha fatto il meglio per lasciarci l’eredità migliore. Credo che con un lieto fine il rapporto coi tifosi tornerebbe come prima e capirebbero le sue difficoltà. Sino a che è mediatica la trattativa ci sta che ci siano certe cose, ma dopo il termine Gigio resta Gigio, è nel nostro cuore”.

Fassone sul suo lavoro: “Stiamo facendo il nostro, con l’entusiasmo descritto da Mirabelli. Sentiamo forte la responsabilità, ma anche l’orgoglio di rappresentare il Milan. Se stiamo facendo bene lo scopriremo tra qualche mese”.

Di nuovo Mirabelli sulle cessioni: “Non regaleremo i nostri giocatori. Le società vengono e ce le chiedono, ma poi dovremo essere d’accordo se venderli o meno”.

Montella su André Silva: “Ho tracciato dei profili. Ha grandissime prospettive, può crescere nonostante sia costato tanto, ma deve completarsi. Sa fare tutto, giocare per la squadra e sacrificarsi, ma deve migliorare nel fiuto del gol e segnare di più, ma siamo qui per questo”.

Su Donnarumma altre parole di Fassone: “C’è stata una fuga in avanti sui media, ma non è così. Il finale della storia non è ancora scritto, il giocatore ha nelle mani una nostra proposta ma siamo in attesa di una risposta”.

Il parere di mister Montella su Kalinic: “Piace alla parte tecnica e alla società. Sono tante le opzioni, è una di quelle. Mi ha fatto piacere constatare che il calciatore si è espresso pubblicamente, abbiamo molto apprezzato anche se un po’ mi spiace per la Fiorentina e abbiamo il massimo del rispetto”.

Il punto su Andrea Conti di Fassone: “Potrebbero essere giorni chiave. L’Atalanta ha il nostro totale rispetto nel prendere le sue decisioni, mi sento regolarmente con Percassi e possono essere giorni decisivi”.

Ancora il d.s. Mirabelli: “Siamo totalmente immersi in questa avventura che ci prende giorno e notte. Di sensazioni non c’è spazio, spero che ci possano essere sensazioni belle e positive: per noi è una grande responsabilità. Vorremmo goderci di essere al Milan, ma siamo impegnati”.

Il dottor Fassone sull’importanza della Champions per il bilancio: “Sarebbe molto importante. La UEFA ci ha fatto l’assist di aiutare l’Italia con quattro posti diretti, sono bene che non tutti i piani possano considerare solo questa opzione e che ci possa volere un anno in più: ho previsto un paracadute, ma l’obiettivo è centrarla subito”.

Max Mirabelli sul regista e sulla punta che mancano: “Stiamo cercando giocatori in quelle posizioni, ma ne abbiamo già di importanti come Montolivo”.

Montella sul suo Milan: “Stiamo costruendo una squadra con logica, è una sfida interessante”.

Ancora l’a.d. su Raiola: “Fa il suo lavoro per ottimizzare il guadagno per sé e per il calciatore, spingendo per condizioni economiche per noi irraggiungibili”.

Fassone sugli obiettivi: “Dobbiamo essere competitivi il prima possibile, il cambiamento è profondo e serve tempo. Il distacco preso negli anni è significativo, non mi porrei una scadenza temporale: cerchiamo di fare il massimo e prima arriva e meglio è”.

Su come coniugare gli acquisti giovani e vittorie: “Siamo in linea perché manca 1/3 della rosa. Chissà che non stiamo pensando di togliere calciatori forti a Juve, Roma, Napoli…”.

Sul preliminare di Europa League parla il mister: “Il 27 abbiamo già una partita importante, ma inevitabilmente non potremo essere al meglio della condizione. Il mio compito è schierare la squadra che dia più garanzie”.

Fassone su aumento di capitale e budget: “Il 7 luglio è la data di versamento, sarà di poco superiore ai 20 milioni. Valuteremo nel corso dei prossimi 10 giorni come destinare il budget, se su più giocatori o su un singolo campione”.

Montella sullo spirito e su Suso: “Quelli che rimarranno sapranno trasmettere lo spirito ai nuovi.

Suso è stimato da me e dalla proprietà e credo che la volontà della società sia continuare, non c’è alcun tipo di problema. In questi 80 giorni sono state fatte cose più importanti, credo ci si penserà più avanti”.

Il direttore sportivo rossonero sulle uscite: “Le fanno il mercato. Stiamo avendo delle richieste e le valutiamo man mano con l’allenatore. Non è facile pensare di prevedere chi va, ci sono contratti e dipende tantissimo da quello che ci viene chiesto, ma siamo contenti oltre ai tanti che vogliono venire, anche i nostri che sono apprezzati altrove. Da quello dipenderà tantissimo poi il mercato in entrata”.

L’a.d. Fassone sugli abbonamenti: “Si percepisce una bella disponibilità dei tifosi, già per il preliminare di Europa League e verso l’allenamento di oggi. Per questo non ci saranno aumenti sui biglietti, mi aspetto un bel sostegno e con un numero di abbonati non come nei grandi trionfi, ma più alto degli ultimi anni”.

Il mister sul tempo che servirà: “La maggior parte oltre a essere nuovi dovranno capire un campionato diverso. Non voglio dare alibi a nessuno, abbiamo voglia di correre e non ci dobbiamo porre limiti, ma dipende dall’intelligenza dei calciatori e dalla chiarezza delle idee poste dall’allenatore. Siamo qui per lavorare con entusiasmo”.

L’allenatore del Milan sul mercato: “Li ringrazio per tutti gli arrivi, ma servirà una “pulizia”: è impensabile avere tutti questi calciatori e loro stessi siano intelligenti per capirlo, cosa sono disposti a fare per giocare di più o di meno”.

L’Aeroplanino sull’ipotesi due punte: “Spesso abbiamo giocato con tre punte la scorsa stagione, tre attaccanti. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, sono dinamiche in divenire. Kalinic? Si diventa vincenti anche quando si hanno panchine importanti, non possono giocare sempre tutti. Mi auguro di avere questo problema in futuro”.

Ancora Montella, sulle responsabilità che lo attendono: “Ci sono, ma galvanizzano e stimolano. Se è la mia più forte non lo so, devo imparare a conoscere i nuovi e a diventare squadra: una cosa difficile. Mi auguro che come minimo si possa avere questo obiettivo Champions League. Abbiamo fretta di raggiungere l’obiettivo”.

Il mister sull’incontro a casa Donnarumma: “Voglio fare solo l’allenatore. Sono andato a mangiare a Castellammare in famiglia con venti persone: non era una visita programmata, per caso ho sentito il padre di Gigio e sono stato invitato a casa loro. Abbiamo parlato tra amici”.

L’attacco visto da Mirabelli: “Faremo qualcos’altro, valutiamo tante cose. Abbiamo tanti giocatori, dobbiamo avere l’equilibrio ma sappiamo che qualcosa faremo”.

Montella sulla Juventus: “È ancora la squadra da battere del campionato”.

L’aggiornamento di Fassone su Donnarumma: “Ciò che accadrà è ancora nella nebbia; ciò che è accaduto dopo la non disponibilità di Gigio al contratto abbiamo aperto a un ripensamento, che parzialmente c’è stato. Abbiamo formulato formalmente una proposta modificata rispetto a quella di Montecarlo, vicina ai desiderata finali: ci sono aspetti corollarici da limare, ma ormai siamo quasi arrivati e Gigio è convocato per l’11 di questo mese. La risposta ci deve arrivare in tempi rapidi, possibilmente positiva”.

Montella sul regista e sul gioco: “Stiamo valutando in generale e di continuo. Oggi ho due angeli custodi e di mercato non voglio parlare, ma le valutazioni verranno fatte costantemente.

Mi aspetto un modello di base che è quello dell’anno scorso e un modulo di variante che però non stravolga i principi di gioco, stiamo variando su questo”.

Marco Fassone sui conti: “Essendo la prima stagione di una nuova proprietà, e avendo valutato fosse opportuno investire nella rosa, finanziato da uno dei bond emesso in particolare per la campagna acquisti. Rassicuriamo i sostenitori, è tutto sotto controllo a livello finanziario e c’è budget per i prossimi due mesi”.

Domanda al direttore Mirabelli sulla quantità della rosa: “Il mercato è lungo, ma sicuro non potremo stare in 35. Avremo una rosa adeguata per competere su tre competizioni. Non si può dire ancora quanti possano arrivare perché è appena iniziato al mercato: da qui al 31/8 faremo valutazioni e ciò che ci riserverà sulle uscite, abbiamo tanti richiesti come Lapadula e tanti altri. Valuteremo di volta in volta per step, ma oggi è difficile dire quanti saremo, quanti partiranno e quanti arriveranno. Tutto può succedere”.

Partono le domande dei giornalisti. La prima al tecnico sul rinnovo e sugli acquisti: “Non ho avuto difficoltà a firmare, sono rimasto entusiasta del progetto e c’è stato feeling con la dirigenza da subito e continua a crescere. Forse ho un po’ forzato per firmare prima delle vacanze, ma era per non avere tentazioni ed esaudire il mio desiderio.

Sugli acquisti ho dato le mie linee guida per il nostro progetto di calcio, salvando ciò che c’era da salvare: avevamo qualità. Ho tracciato profili e sono certo che abbia rispettato le indicazioni rispetto a una visione su un modello di gioco piuttosto che un modulo. Sono un allenatore di campo e voglio restarlo. Non voglio parlare di mercato, ma ogni acquisto è stato prospettato e condiviso e rispecchia le caratteristiche che richiede nel ruolo. Dare un giudizio su ognuno è lunga, ma ci possono tutti aiutare. Alcuni devono completarsi come calciatori, l’obiettivo è il presente, ma anche la crescita che possono avere: è giusto per costruire una squadra, sono tutti bravi e possono completarsi e questo è un mio compito”.

Parola a mister Montella: “Buon campionato anche a voi giornalisti. Sono pieno di entusiasmo, la squadra sta nascendo e completandosi. Sono arrivati tanti nuovi, di campionati diversi da quello italiano, che resta tatticamente il più difficile. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta di poterlo iniziare. Mancano ancora decisioni importanti anche sulle uscite. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile in Champions League e dobbiamo superare almeno due squadre rispetto alla scorsa stagione, con anche l’Inter che sarà competitiva. Ci aspetta una stagione piena di lavoro, mi aspetto che la squadra abbia lo stesso spirito della scorsa stagione, quello che ha fatto riavvicinare i tifosi alla squadra. Vedo entusiasmo e questo mi lusinga e motiva, ma non voglio che la squadra faccia sfociarlo nella presunzione: sarebbe un errore. Bisogna essere ambizioni, ma realisti. Credo di essere equilibrato. Vedo moltissima determinazione e motivazione, ciò che fa la differenza in un calciatore. Non vedo l’ora di tornare al campo”.

Ora il d.s. Mirabelli: “Stiamo cercando di seguire una logica a quanto stiamo facendo. Dall’età dei giocatori che stanno arrivando si capisce che cerchiamo di aprire un ciclo, anche se ci aspetta ancora tanto lavoro e sarà il campo a dire se questo lavoro è stato fatto in modo positivo o no, ma siamo fiduciosi. Il Milan è un cantiere aperto, cercheremo di finirlo perché il mister possa completare il proprio lavoro e la squadra inizi a essere tra quelli che già avevamo, gli innesti e chi arriverà. Anche il mister è atteso da un gran lavoro”.

Inizia l’a.d. Fassone: “Buona stagione a tutti. Oggi inizia la nuova avventura del Milan. Sono passati 80 giorni dall’insediamento, vicini al giro di boa dei primi 100 giorni, quello dei bilanci. Ci rendiamo conto sempre di più di quanto fatto prima e di quanto pesi l’eredità. Ci può essere solo riconoscenza. Ci siamo concentrati sulla ricostruzione della rosa dell’allenatore: siamo stati coerenti con quanto promesso. L’obiettivo 2/3 del lavoro per il raduno è stato fatto. Abbiamo perseguito anche obiettivi più oscuri, come la linea di management completata con professionisti di qualità. Il secondo è il lavoro per far partire la macchina cinese e la costituzione della società Milan China: è uno dei pilastri su cui si basa lo sviluppo e la credibilità del nuovo Milan. Mancano ancora altre cose, ma sono complessivamente soddisfatto di quanto fatto”.

Intro del responsabile della comunicazione rossonera, Fabio Guadagnini, incentrato sulla ripartenza e sull’inizio della nuova stagione.

Primo giorno di scuola per il nuovo Milan cinese. Inizia ufficialmente oggi la stagione rossonera 2017-2018, con il via del raduno a Milanello e la presentazione a Casa Milan dell’a.d. Marco Fassone, del d.s. Massimiliano Mirabelli e di mister Vincenzo Montella.

Mentre i nostri ragazzi iniziano a sudare e a faticare nel Centro Sportivo di Carnago, ci sarà il primo appuntamento mediatico dell’anno: la conferenza stampa di presentazione del Milan 17-18 nella sede di via Aldo Rossi, con le parole di apertura dell’anno della dirigenza e dell’allenatore.

Fassone: “Orgogliosi di Calhanoglu, è indispensabile per il gioco di Montella”

Così l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, nel corso del video di presentazione e della firma di Calhanoglu con il Milan:

“È il sesto dei nuovi acquisti che mettiamo a disposizione del nostro allenatore già da dopodomani. È stato voluto fortemente ed è indispensabile per la modalità di gioco che il nostro allenatore ha in mente di perseguire. È conosciutissimo, non c’è bisogno di scoprirlo. Massimiliano (Mirabelli, ndr) e il suo team hanno visto tantissime partite di Calhanoglu negli ultimi anni, sono certo che si divertirà e che farà divertire i nostri tifosi. Siamo orgogliosi di presentarlo”.

Borini: “La storia del Milan è grande, mi sento onorato e orgoglioso di essere qui”

Il nuovo acquisto rossonero, Fabio Borini, ha rilasciato la sua prima intervista a Milan TV:

Sull’arrivo al Milan: “Vedendo il museo, lo store, si capisce veramente che la storia è grande e il club è importantissimo. Far parte di questa grande squadra non può che farmi onore ed essere un orgoglio. Visitando il museo, fa sempre una certa sensazione vedere le Champions da così vicino, è il traguardo più ambito di tutti i giocatori insieme alla Coppia del mondo. È un torneo così difficile e averne vinte sette non è una cosa semplice”.

Su Milanello: “Sicuramente è un bel centro, i campi sono ottimi, le strutture sono consone a quello che è la società, vanno sfruttate per migliorarci e così farò”.

Sui test medici: “Mi sono preparato bene in estate, i test hanno dato le risposte giuste”.

Su Montella: “Ho sentito il Mister per telefono una volta che il trasferimento era sicuro, mi ha dato molta fiducia, mi ha detto che era contento e io pure. Aspettiamo l’inizio”.

Sui compagni: “Non ho ancora parlato con nessuno solo famiglia e amici stretti, li vedrò solo tra due giorni e sono davvero contento”.

Sull’Europa League:  “È veramente importante, sono i campi che il MIlan deve calcare ogni singola stagione. Partendo dall’Europa League, con i preliminari, un passo alla volta e lo faremo bene”

Sul suo ruolo: “Davanti posso fare qualsiasi ruolo, sono sempre a disposizione a seconda di ciò di cui ha bisogno la squadra, ho imparato a farlo in Inghilterra”.

Sugli obbiettivi: “Non si dicono gli obbiettivi personali, non li ho mai detti per scaramanzia e per motivi personali. Quello di essere qui è un sogno che si realizza, adesso si inizia a lavorare”.

Suso: “Ho tre offerte da squadre di Champions, ma voglio restare al Milan. Il rinnovo…”

Il fantasista del Milan, Suso, ha rilasciato dichiarazioni importanti a Sky Sport sul proprio futuro.

Sulle proprie condizioni: “Sto molto bene”.

Sul mercato: “Stanno facendo una grande squadra per competere in alto con le big. Dobbiamo andare piano, ma pensando di tornare in Champions League”.

Su Donnarumma: “Ci ho parlato una settimana fa: voglio che rimanga, ma deve fare quello che sente e che è meglio per lui”.

Sul rinnovo e sull’ipotesi addio: “Volevo ringraziare i tifosi per i tanti messaggi, voglio dire che c’era un accordo da dicembre, ma stanno dando priorità ad altro. Ho tre offerte da Champions, ma voglio stare qua: qui sono felice per la società, per i tifosi e per l’allenatore. Non mi han detto niente, aspetto da dicembre. Avevo parlato con Fassone e mi aveva detto che non c’era problema, ma sono qui e aspetto quando vogliono parlare”.

Su Montella: “È il migliore allenatore che ho avuto: fa un gran lavoro, si vede in tutto quello che facciamo. Abbiamo migliorato tanto in campo. Anche Gasperini è stato importante, in sei mesi ho fatto vedere ciò che potevo fare”.

Su Borini: “Ci ho giocato un anno: quando ho giocato con lui faceva sia la punta sia l’esterno, può dare una mano perché può giocare in tante posizioni”.

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Besiktas, offerta importante per Gustavo Gomez

Besiktas, assalto a Gustavo Gomez. I turchi hanno presentato al Milan un’offerta da 10 milioni di euro per il difensore paraguaiano, ma i rossoneri hanno detto “no”: sia la società sia soprattutto Montella – riporta Gianluca Di Marzio – credono nel giocatore e vogliono mantenerlo nella rosa. A meno di cospicui rilanci, Gomez rimarrà sicuramente al Milan.

Montella: “Non vedo l’ora di iniziare. Gigio? Sta riflettendo, siamo in attesa. Con la famiglia…”

Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport durante lo “Speciale Calciomercato”:

“Sono andate bene le vacanze, ho staccato ma sempre in contatto col direttore (Mirabelli, ndr). Non vedo l’ora di iniziare, il lavoro è arduo e duro ma stimolante.

Il caffè da mamma Donnarumma? Ho un ottimo rapporto con la famiglia, sono vicini ai valori della vita. Mi hanno invitato da loro, ho accettato volentieri, ero con la mia famiglia. Se resta? Non dipende dal Milan né da me, il ragazzo sta riflettendo ed è giusto. Noi aspettiamo, crediamo meriti tempo per prendere la decisione migliore per lui. Siamo in attesa, il portiere è un ruolo importante”.

Casa Milan, incontro tra la dirigenza e Montella

Vertice di mercato a Casa Milan per Fassone, Mirabelli e Montella. La dirigenza rossonera incontrerà il mister per fare il punto sulle trattative in corso e tracciare le linee guida delle prossime mosse: su tutte il rinnovo di Gigio Donnarumma e gli acquisti di Conti e Biglia.

Montella al Milan Club Ischia: “Gigio? Sono fiducioso”

La pazza domenica social di Donnarumma, se possibile, ha mischiato le carte più di prima sul caso del “99”. Tra un tweet di fedeltà assoluta a Raiola e un lungo post su Instagram di amore verso il Milan, sino al clamoroso annuncio di Gigio dell’hackeraggio degli account: ogni scenario è aperto e possibile, dalla permanenza all’addio.

Eppure mister Montella, appena qualche ora prima, aveva espresso positività sul fronte Gigio Donnarumma: “Sono fiducioso”, la confidenza fatta sabato sera dall’Aeroplanino al Milan Club Ischia e riportata stamane da il Giornale. Alla fine dell’Europeo Under 21, in programma questa settimana, sarà finalmente tutto più chiaro.

Milan, ipotesi Gonzalo Rodriguez: può servire a Montella per la difesa a tre

Milan, ipotesi Gonzalo Rodriguez. Il centrale argentino sarà ufficialmente svincolato dalla Fiorentina tra una settimana ed è in cerca di una nuova squadra: non è da scartare la possibilità che arrivi alla corte di Montella, suo estimatore e tecnico per tre anni ai tempi della Viola.

Classe ’84, Rodriguez potrebbe essere utile per rimpolpare il reparto arretrato – Paletta è ai saluti e anche Zapata e Gomez potrebbero partire -, ma soprattutto per regalare al mister un regista difensivo funzionale al passaggio alla difesa a tre: un ruolo perfettamente nelle corde dell’ex capitano gigliato.

Montella ai genitori di Gigio: “Mai pensato di rinunciare a lui da titolare. Sul mercato…”

“Non ho mai pensato di rinunciare a lui come titolare”. Parola di Vincenzo Montella, riferite dal mister ai genitori di Gigio Donnarumma nel corso dell’incontro avvenuto due giorni fa nella loro casa a Pompei e riportate stamane da Franco Ordine su il Giornale. Il blitz dell’Aeroplanino è servito per proseguire l’opera di disgelo tra il Milan e il “99”, ritrovando il feeling con la famiglia del ragazzo, ma anche per chiarire altri aspetti.

Su tutti la chiacchierata “minaccia” di un anno in tribuna, arma ricattatoria circolata dopo la decisione di non rinnovare e di restare in rossonero con il contratto in scadenza, ma anche sulle prospettive sul mercato: “Vogliamo fare una squadra con i fiocchi”, ha confidato Montella al padre Alfonso Donnarumma, confermando le ambizioni dei nuovi proprietari cinesi.

Diplomazia, mercato e Montella. Gigio, ora il rinnovo è vicino

Missione (quasi) compiuta. Il blitz di Vincenzo Montella nella casa a Pompei dei genitori di Gigio Donnarumma pare abbia dato i frutti sperati: lo strappo causato sette giorni fa con l’annuncio del non rinnovo del portiere sta per essere ricucito, tanto che Fassone e Raiola stanno già lavorando ai dettagli del nuovo contratto (stipendio e bonus legati ai risultati, oltre alla clausola rescissoria). Il “99”, se non ci saranno intoppi, firmerà al rientro dall’Europeo in Polonia e prima dell’esame di maturità.

Tutto è bene ciò che sembra possa finire bene. Ma dalla missione diplomatica di Montella sono emersi retroscena decisamente interessanti, raccontati stamane da Franco Ordine sulle colonne de il Giornale. Il primo: la rottura con il Milan era stata messa in atto da Raiola, ma su mandato dei signori Donnarumma. Le maxi cifre offerte da Real e PSG – che l’agente aveva incontrato il giorno prima della rottura, nonostante le smentite fatte ai giornalisti a Monte Carlo – avevano fatto barcollare papà Alfonso e mamma Marinella, ma le proteste e i veleni scatenatisi hanno consigliato ai genitori di Gigio di fare un passo indietro. Un dietrofront arrivato soprattutto a causa del vespaio di polemiche, devastanti per la serenità del ragazzo e della famiglia, ma anche grazie alla mediazione dell’allenatore del Milan.

La missione diplomatica dell’Aeroplanino, infatti, ha dato il là decisivo al ritrovamento del feeling tra il Diavolo e Gigio. È piaciuta la presenza all’incontro di papà Montella, il quale conosce i genitori di Donnarumma, ma anche l’argomento calciomercato: è stato dipinto uno scenario in qui il Milan, dopo Conti, possa arrivare a piazzare il colpo James Rodriguez. “Merito” del lavoro alacre di Jorge Mendes, deciso a liberare il colombiano per farlo giocare un anno in rossonero. “Vogliamo fare una squadra con i fiocchi”, il messaggio in codice riferito a Donnarumma sr. e riportato da il Giornale.

Montella in campo per Gigio: incontro a Castellammare con papà Donnarumma

Scende in campo Vincenzo Montella. Non con il numero 9 sulle spalle, come ha fatto (e bene) per vent’anni sui campi di tutta Italia, ma armato di buone intenzioni per dare il proprio apporto nell’affare Donnarumma. Il mister – racconta stamane La Gazzetta dello Sportsi è recato di persona a Castellammare di Stabia, il paese di Gigio, per incontrare il padre Alfonso. Accompagnato, peraltro, dal sig. Nicola Montella, papà di Vincenzo, proprio nelle ore in cui il portiere perdeva malamente nell’Europeo Under 21 con la maglia della Nazionale italiana.

Non è stato un blitz campano quello di Montella. L’Aeroplanino, rientrato dalle vacanze nel Sud Est asiatico, trascorrerà gli ultimi giorni di riposo nella propria terra d’origine – il paese del mister dista meno di 40 km da Castellammare, ndr – e ne ha approfittato per fare la propria parte sul fronte Donnarumma. La chiacchierata col padre è servita a distendere i rapporti e a far sentire la vicinanza dell’allenatore alla famiglia e al ragazzo, finiti nel tritacarne mediatico dopo il mancato rinnovo di contratto della scorsa settimana. E l’obiettivo sembra essere stato raggiunto: il clima è stato umano e familiare.

A Casa Milan non c’è voglia di illudersi. Le chance di far tornare Gigio Donnarumma sui propri passi – riflette la Rosea – restano sempre poche, ma i rossoneri vogliono fare il massimo per convincere il proprio gioiellino a prolungare il contratto in scadenza tra dodici mesi e rimanere a difendere la porta del Milan. E anche Montella, come detto, ha cercato di fare qualcosa: dopo una passeggiata nel centro di Castellammare e il pranzo al ristorante, nel pomeriggio l’incontro con Donnarumma sr. alla presenza anche del padre dello stesso Montella.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Mirabelli-Montella, pranzo a Roma: tra i temi Gigio, Biglia, Conti e tournée in Cina

C’è anche il caso Donnarumma al centro del pranzo di lavoro, oggi a Roma, fra Vincenzo Montella e il ds del Milan Massimiliano Mirabelli, per fare il punto sull’andamento del mercato rossonero ad un paio di settimane dal raduno della squadra, in programma il 5 luglio.

L’allenatore è rientrato domenica mattina da un viaggio nel Sudest asiatico, durante il quale è rimasto in costante contatto con la dirigenza seguendo le evoluzioni della trattativa per il rinnovo di Donnarumma, che giovedì si è arenata con il rifiuto del 18enne portiere, ma che non è escluso possa riaprirsi in seguito. Al centro del vertice anche gli altri obiettivi di mercato del Milan, inclusi il centrocampista della Lazio Lucas Biglia e il difensore dell’Atalanta Andrea Conti, nonché l’organizzazione della tournée in Cina.

Montella proseguirà le sue vacanze in Campania, per tornare al lavoro a Milanello dal 3 luglio, quando i giocatori si sottoporranno ad una due giorni di test atletici, prima di iniziare il raduno.

Fonte: ANSA.it