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Serie A 2017-18, ecco il calendario: l’esordio è Crotone-Milan

Sarà Crotone-Milan la prima partita dei ragazzi di Vincenzo Montella. I rossoneri esordiranno nella Serie A 2017-2018 sul campo dello Scida, secondo quanto stabilito dal sorteggio del calendario per il campionato che inizierà il prossimo 20 agosto.

Ecco il calendario completo della Serie A 2017-2018:

1^ giornata: Crotone-Milan;
2^ giornata: Milan-Cagliari;
3^ giornata: Lazio-Milan;
4^ giornata: Milan-Udinese;
5^ giornata: Milan-SPAL;
6^ giornata: Sampdoria-Milan;
7^ giornata: Milan-Roma;
8^ giornata: Inter-Milan;
9^ giornata: Milan-Genoa;
10^ giornata: Chievo-Milan;
11^ giornata: Milan-Juventus;
12^ giornata: Sassuolo-Milan;
13^ giornata: Napoli-Milan;
14^ giornata: Milan-Torino;
15^ giornata: Benevento-Milan;
16^ giornata: Milan-Bologna;
17^ giornata: Hellas Verona-Milan;
18^ giornata: Milan-Atalanta;
19^ giornata: Fiorentina-Milan.

Bonucci: “Al Milan per scrivere la storia. Uniti si può tornare ai vertici d’Italia e d’Europa”

Il neo difensore del Milan, Leonardo Bonucci, ha affidato ai propri profili social un lungo post dedicato ai primi giorni in rossonero e agli obiettivi di squadra:

Quando pensi al Milan, vieni subito attratto dalla sua storia, da quella dei campioni che hanno vestito la sua maglia. Penso a Baresi, Costacurta, Maldini, Nesta, Tassotti. Li ammiro per quello che hanno dato al calcio e a questo Club. Loro sono nella leggenda, Io arrivo oggi, per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia rossonera e della mia carriera.

Inizia una nuova sfida, una nuova avventura assieme a compagni che come me hanno tanta fame e voglia di vincere. Ringrazio la Società tutta, il Direttore Fassone, il DS Mirabelli e il Mister che mi hanno voluto fortemente e fatto sentire importante e al centro di questo progetto ambizioso.

Sono stato accolto con un affetto e un calore smisurato da parte dei tifosi rossoneri e per questo mi impegnerò, insieme ai miei compagni, per far sì che questo entusiasmo continui e si alimenti durante la stagione, attraverso le vittorie e la voglia da parte di tutti di riportare il Milan ai vertici italiani ed europei, a cominciare dalla prossima gara.

Uniti si può.

#HungrierThanEver #LB19 #AcMilan #NewSeason”.

Boban, dubbi sul mercato del Milan: “Non sono giocatori straordinari”

L’ex calciatore rossonero, Zvonimir Boban, ha parlato ai microfoni di Premium Sport sull’attuale mercato del Milan: “Non sono sicuro di questo mercato. Auguro alla società tutto il bene di questo mondo, ma bisogna vedere come reagiranno questi giocatori perché San Siro è un’altra cosa. Credo che il Milan abbia acquistato tanti buoni giocatori, ma non straordinari. Mi auguro di sbagliare in pieno”.

Boban ha poi parlato di Italia e dei procuratori: “L’Italia non si è resa conto quando dominava negli Anni 80 e 90 di dover costruire le vere strutture calcistiche, gli altri l’hanno fatto e ci hanno superato. Sono cicli, questo dura un po’ troppo, spero ci sia un recupero in pochi anni. I procuratori? È fuori da ogni dubbio che la Fifa deve fare le regole giuste e le faremo. Ma la Fifa non è la Polizia o un ispettorato, se uno vuole raggirarle può farlo, toccherà alle autorità competenti intervenire. Se uno vuole fare porcherie, le faccia. Ma noi dobbiamo mandare un messaggio”.

Europa, Serie A e Nazionali: tutte le date del Milan 2017/2018

Ancora un po’ di pazienza. L’astinenza da calcio giocato sta facendo soffrire tutti gli appassionati, ma presto tornerà a essere solo un brutto e lontano ricordo. Con il Milan sarà sicuro protagonista dell’estate di calcio: i ragazzi di Montella saranno impegnati nei turni preliminari di Europa League (il 27 luglio la prima gara, ndr) e ovviamente con l’inizio della Serie A. Ma anche i playoff di Champions League, la Supercoppa Europea e quella italiana, il rush finale azzurro verso Russia 2018.

Ecco tutti gli appuntamenti dell’estate e del primo autunno riportati da La Gazzetta dello Sport (in grassetto gli impegni del Milan):

-14 luglio: Europa League, sorteggio terzo turno preliminare
-27 luglio: Europa League, andato terzo turno preliminare (Milan)
-30 luglio: Coppa Italia, primo turno
-3 agosto: Europa League, ritorno terzo turno preliminare (Milan)
-4 agosto: Champions e Europa League: sorteggio spareggi
-6 agosto: Coppa Italia, secondo turno
-8 agosto: Supercoppa Uefa, a Skopje (Macedonia) Real Madrid- Manchester United
-12 agosto: Coppa Italia, terzo turno
-13 agosto: Supercoppa, a Roma Juventus-Lazio
-15-16 agosto: Champions, andata spareggi (Napoli)
-17 agosto: Europa League, andata spareggi (ev. Milan)
-20 agosto: serie A, prima giornata
-22-23 agosto: Champions, ritorno spareggi (Napoli)
-24 agosto: Europa League, ritorno spareggi (ev. Milan)
-24 agosto: Champions, sorteggio fase a gironi
-25 agosto: Europa League, sorteggio fase a gironi
-2 settembre: Qualificazioni Mondiali, Spagna-Italia
-5 settembre: Qualificazioni Mondiali, Italia-Israele
-12-13 settembre: Champions, prima giornata fase a gironi
-14 settembre: Europa League, prima giornata fase a gironi
-6 ottobre: Qualificazioni Mondiali, Italia-Macedonia
-9 ottobre: Qualificazioni Mondiali, Albania-Italia.

La fine della Baccanovela?

Si, lo so, è il terzo articolo che scrivo su Carlos Bacca e nei due precedenti (ultimo in ordine di tempo che ho scritto un mese fa) avevo parlato di una sua cessione.

È passato un mese da allora e Bacca è ancora un giocatore del Milan. Il colombiano non rientra più nei piani del prossimo Milan, la dirigenza si sta muovendo ottimamente sul mercato e ha già acquistato il suo sostituto: il portoghese André Silva che ha già infiammato i cuori dei tifosi e sta facendo dimenticare rapidamente il suo compagno di reparto con la maglia numero 70.

Il difficile però riguarda proprio la cessione del colombiano. Finora non ci sono state offerte appetibili per il Milan, che vorrebbe incassare almeno 20 milioni cedendolo, avvicinandosi così ai 30 spesi per acquistarlo dal Siviglia 2 anni fa. È più facile a dirsi che a farsi.

Il suo agente Sergio Barila sta lavorando per trovare una nuova squadra al suo assistito e la notizia delle ultime ore riguarda un interessamento al giocatore da parte dell’Olympique Marsiglia. Interesse che è stato confermato dal direttore sportivo dei francesi Andoni Zubizarreta.

El Peluca giocherà in Francia la prossima stagione? Staremo a vedere. L’unica certezza è che questa “Baccanovela” sta giungendo al tanto atteso finale di stagione come era stato previsto, ovvero con il colombiano lontanissimo dal Milan e offuscato dai nuovi acquisti che apriranno la nuova stagione rossonera.

Questione di valori, non di valore

Prendete questo pezzo come uno sfogo personale dato che lo è. L’argomento di riferimento ovviamente riguarda Donnarumma.

Sono due settimane che non si parla d’altro che del suo rinnovo, del suo procuratore e della trattativa trasformatasi in braccio di ferro tra Gigio e la società Milan. Le due parti sembravano aver trovato un accordo e c’erano i presupposti perchè si verificasse la tanto sperata fumata bianca. Invece nei giorni scorsi abbiamo letto che le due parti non sarebbero così d’accordo tra loro e il Milan ha di fatto dato un ultimatum al ragazzo e a Raiola: o accetta il rinnovo proposto, oppure il giovane portiere rossonero potrebbe trovarsi un’altra destinazione.

Online ovviamente, si è scatenato il putiferio legato a questa situazione, i social sono esplosi di commenti, analisi e lettere dirette a Gigio in cui gli si chiede di metterci la faccia e accantonare l’attuale procuratore per comunicare le sue intenzioni ai tifosi e chiarire una volta per tutte la situazione. Finora, gli appelli non hanno dato i frutti sperati e la situazione resta in stallo.

I motivi di tanta attesa e incertezza riguardo il futuro del giovane portiere rossonero sono legati al vil denaro.  È una questione di valore, non di valori umani. Peccato che per i tifosi e chi ha a cuore il Milan nel vero senso della parola, i discorsi legati alle cifre non contino più di tanto, ma si consideri molto più importante il valore umano e morale del giocatore.

Nel calcio italiano ci sono diversi esempi di grandi giocatori che hanno legato le loro prestazioni sportive sempre alla stessa maglia e squadra: Francesco Totti ha annunciato il suo ritiro davanti ad uno stadio Olimpico tutto esaurito e pieno di gente commossa che lo tributava dopo una carriera con la maglia giallorossa. Antonio Di Natale ha rifiutato grandi squadre che l’hanno sempre cercato in favore della piccola Udinese in cui si è sempre trovato benissimo anche dal punto di vista ambientale e di vita per la sua famiglia. Franco Baresi, beh era Franco Baresi, non serve spiegare la sua fedeltà ai colori rossoneri.

Insomma, ci sono esempi in cui anche di fronte a cifre faraoniche, alla possibilità di fare una carriera sicuramente vincente, alcuni uomini abbiano preferito elevarsi a leggende, legandosi ad una maglia, senza lasciarla fino al termine della carriera.

Detto questo, un po’ capisco i tormenti del giovane Gigio: da un lato la tentazione di cambiare squadra, guadagnare molto e diventare “uno dei tanti” seppur vincente, dall’altro entrare nella leggenda di una squadra, di una città ed essere idolatrato dai propri tifosi come pochissimi altri dèi del calcio hanno saputo fare.

Non dev’essere certo una scelta facile per un ragazzo così giovane, capisco bene. Pensaci bene Gigio, io tra le due opzioni proprio non avrei dubbi.

5 considerazioni sulla stagione 16-17

Punti, statistiche, confronto fra andata e ritorno, scontri diretti, gol fatti e giocatori del migliore Milan degli ultimi 4 anni

1- IL VALORE DEI 63 PUNTI CONQUISTATI
Era dalla stagione 2012-2013, terzo posto finale in Campionato conquistato a Siena nell’ultima giornata disputata il 19 maggio 2013, che il Milan non riusciva a superare quota 60 punti, chiudendo in questo caso a 63. In particolare la squadra rossonera si era fermata a 57 nel 2016, a 52 nel 2015 e a 57 nel 2014. In quest’ultimo campionato, il Milan aveva fatto un buon girone di ritorno 2013-14 conquistando 35 punti, ma il girone d’andata 2016-17 con Vincenzo Montella alla guida è andato oltre con 39 punti, un dato paragonabile a quello dei 42 punti del Ritorno del 2013 che valse i playoff di Champions League.

2- SEMPRE IN GOL NELLE ULTIME 16 GARE
Dopo aver perso il 5 febbraio scorso in casa contro la Sampdoria, il Milan negli ultimi 4 mesi ha sempre segnato almeno un gol a partita. I migliori momenti offensivi rossoneri sono stati all’andata contro Sassuolo, Chievo e Juventus a San Siro (8 gol all’attivo in 3 gare) e nel girone di ritorno, stesso score, contro Pescara, Palermo e Inter. L’unico passaggio stagionale in cui il Milan è rimasto per due partite consecutive senza segnare è stato quello di dicembre: Roma-Milan 1-0 e Milan-Atalanta 0-0 con un rigore sbagliato, un palo e diverse occasioni da rete. La sintesi è che si tratta di un gruppo che, attraverso il gioco e il collettivo, è sempre riuscito a trovare la via del gol.

3- GLI SCONTRI DIRETTI DELLA STAGIONE
Il Milan ha fatto bottino pieno, 6 punti in 2 gare, contro Chievo, Palermo, Sassuolo e Bologna. Zero, invece, la quota-punti conquistata contro Roma, Napoli e Udinese. L’unica squadra con cui il Milan ha ottenuto lo stesso punteggio fra andata e ritorno è stata l’Inter, 2-2 in entrambi i casi. Negli scontri diretti, la squadra rossonera è rimasta in equilibrio contro Juventus e Atalanta, in vantaggio contro Lazio e Fiorentina. Le due squadre che hanno sovrastato il Milan sono state il Napoli all’andata e la Roma al ritorno. Ne emerge il ritratto di una squadra capace di reggere il confronto con tutti, come le stesse partite contro la Roma all’andata e il Napoli al ritorno hanno dimostrato.

4- GIGIO DONNARUMMA ALL IN
Il Milan in questa stagione ha disputato 41 gare ufficiali, 38 di Campionato, 2 in Coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinta a Doha contro la Juventus. Un caso particolare è quello di Gigio Donnarumma che le ha giocate tutte e 41. Un caso più unico che raro, nella storia rossonera. Prima di Gigio, il portiere che aveva totalizzato il maggior numero di presenze ufficiali in una sola stagione era stato Giovanni Galli nel 1987-88, con 39 partite disputate sulle 41 in programma. Gigio è stato un fattore di qualità, di crescita e di continuità nel corso della stagione milanista.

5- GERARD DEULOFEU DOPO JACK
L’infortunio di Giacomo Bonaventura a Udine ha rischiato di essere un fattore molto negativo per la stagione rossonera. Da quando Jack è nel Milan ha sempre giocato molto: 33 partite su 38 nel primo Campionato, 33 su 38 anche nel secondo e fino a Udine stava tenendo la media anche in questa terza stagione, con 19 su 22. Ma dopo l’infortunio del centrocampista marchigiano, il gruppo guidato da Vincenzo Montella è riuscito a cambiare pelle grazie a Deulofeu. È stato duttile e bravo a cambiare pelle il Milan di questa stagione, recuperando Paletta, inserendo Pasalic e riuscendo a centrare l’obiettivo con Suso-Lapadula-Deulofeu in avanti dopo una partenza fatta con Suso, Bacca e Niang.

Fonte: AC Milan

Boban: “Inspiegabile il Milan senza Paolo Maldini. Aubameyang più forte di Morata, Gattuso…”

Ex campione del Milan e oggi segretario della FIFA, Zvonimir Boban ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese da Zorro sui temi legati ai rossoneri.

Su Paolo Maldini: “Non mi spiegherò mai perché Paolo non abbia un ruolo importante nel Milan e perché abbiano tanta paura delle sue evidenti capacità e della sua straordinaria e unica storia milanista. O forse è facile da spiegare? E poi basta ripetere ‘Cosa ha fatto dopo?’ o “La storia costa troppo’”.

Sul calcio italiano: “Finché non saranno al vertice anche Milan e Inter non potrà migliorare. La Juve resta un modello calcistico mondiale: il lavoro di Agnelli è stato straordinario”

Su Aubameyang e Morata: “Morata fa giocare la squadra, Aubameyang è più forte, segna tanto: dipende da chi avranno accanto. Se c’è uno che apre spazi, meglio Aubameyang”.

Su Gattuso allenatore della Primavera: “Avremo tanti piccoli Gattuso nel Milan del futuro! Basta ci sia anche qualche 10”.

 

Lapadula: “È stata una stagione importante. Tifosi, grazie”

Al termine dei 90′ di Cagliari, è Gianluca Lapadula a parlare ai microfoni di Milan TV. L’attaccante rossonero è partito dal resoconto sulla sua stagione: “Ci sono stati momenti molto belli e altri meno felici, quando non giocavo. In quel momento lì, il fatto di non aver mai mollato penso abbia fatto la differenza”.

Sulla partita: “Sono molto amareggiato per la sconfitta. Sono partito dalla panchina e rispetto la decisione del Mister, quando sono entrato ho cercato di dare il massimo ma non è bastato nel risultato finale”.

L’obiettivo, però, è stato centrato: “Abbiamo raggiunto un grande obiettivo come quello dell’Europa, abbiamo anche vinto una Coppa. Sono contento dei miei gol, anche se potevo farne di più. È stata una stagione importante. Vacanze? No perché adesso ho lo stage con la Nazionale: non vedo l’ora di tornare sul campo. Poi staccherò un po’ da tutto”.

In chiusura un commento sui tifosi: “Li ringrazio tanto perché per me in certi momenti non è stato facile: li ho sempre sentiti molto vicino e sono stati fondamentali per me e per la squadra, sostenendoci sempre”.

Fonte: AC Milan

Fassone: “Donnarumma? Non possiamo più aspettare. Montella ci riporterà in alto”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Su Donnarumma: “Non c’è una partita a scacchi, manca una risposta per il momento. Lo consideriamo un giocatore importantissimo, lo abbiamo detto al suo procuratore. Lui sa che noi siamo disposti a fare sacrifici ragionevoli per tenerlo. Ci aspettiamo una risposta a breve, spero che arrivi presto perché sarebbe difficile gestire un portiere a scadenza”

Su Montella: “Si lavora molto bene con Vincenzo. È il nostro allenatore e lo sarà certamente anche nella prossima stagione. Sono convinto che sarà l’allenatore che ci riporterà in alto”.

Sul ko di Cagliari: “Perdere è sempre fastidioso, soprattutto per come è arrivato questo ko. L’Europa lo consideriamo un passaggio chiave, bisogna riconoscere i meriti a chi c’è stato prima di noi e a Montella per esserci arrivato. Noi abbiamo fatto solo da spettatori in queste ultime partite. Ho trovato una società importante, strutturata, adeguata a pensare in grande. Proviamo a costruire qualcosa di importante per riportare il Milan tra i top del calcio europeo. Obiettivi? Sarà un mercato intenso. Ci sono tanti incontri e anche tante idee. Se avremo la possibilità di fare degli investimenti importanti è grazie al budget che ci mettono a disposizione i nuovi proprietà nonostante i ricavi non siano aumentati dal passato”.

Sui tifosi: “I nostri due riferimenti sono la proprietà e i tifosi, a tutti gli effetti i veri azionisti del Milan. Nei loro confronti cerchiamo di avere un occhio di grande attenzione. Spero ci perdoneranno qualche errore ma lavoreremo sempre con trasparenza”.

Ancora su Donnarumma: “Raiola è uno dei procuratori più bravi, non mi permetto di discutere ciò che fa. Gigio è per noi un pilastro su cui costruire la squadra del prossimo anno. L’abbiamo detto a lui e al suo procuratore. Stiamo chiarendo. Quando guardo Donnarumma mi pare di percepire nei suoi occhi la voglia di rimanere. Quello che non possiamo fare è aspettare: abbiamo bisogno di dare a Montella la squadra, vogliamo sapere se abbiamo un portiere o un portiere a scadenza. I nostri tempi sono più rapidi di quelli che può avere Raiola. Sono sicuro che troveremo una soluzione. Al momento non c’è nessun incontro in programma”.

“Nessuna società potrebbe avere in mente qualcosa del genere. Non vogliamo un portiere con il contratto in scadenza. Faremo le nostre valutazioni, sono fiducioso. Dobbiamo avere un piano B nel caso in cui le cose non andassero come speriamo”, ha concluso l’a.d. milanista.

Cagliari, vittoria last minute sul Milan: è 2-1 al 93′

Sconfitta del Milan nell’ultima gara di campionato della stagione. I ragazzi di Montella sono caduti nella sfida del Sant’Elia contro il Cagliari per 2-1: decisiva la rete al 93′ di Pisacane, che ha regalato ai sardi i tre punti agli sgoccioli del match. Inutile il momentaneo di pareggio di Lapadula, arrivato su calcio di rigore nel corso della ripresa a pareggiare il vantaggio iniziale di Joao Pedro.

Già aritmeticamente 6^ dopo la vittoria di sette giorni fa sul Bologna, il Diavolo non ha compromesso la propria classifica né mancato l’obiettivo stagionale del ritorno in Europa. Da segnare un rigore fallito Bacca sull’1-0 e l’ennesima espulsione di Paletta: l’italo-argentino ha rimediato il quinto cartellino rosso dell’anno, stabilendo un nuovo record.

10 statistiche su Cagliari-Milan

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla prossima sfida contro i sardi

Il Cagliari per provare a dare l’ultima gioia ai propri tifosi al Sant’Elia; il Milan in Sardegna per la prima volta in stagione, onorando la maglia fino alla fine. La squadra di Vincenzo Montella ha appena raggiunto la qualificazioni ai preliminari di Europa League ma dovrà fare attenzione all’ottimo ruolino di marcia dei rossoblu, che in casa hanno conquistato 33 dei suoi 44 punti totali.

1- Quattro dei sette successi del Cagliari sul Milan nella massima serie sono arrivati tra le mura amiche, 16 pareggi e 14 vittorie dei rossoneri completano il quadro.

2- In Serie A, i sardi non battono il Milan in casa da 12 partite (5N, 7P) e hanno mancato l’appuntamento con il gol in sei di queste gare.

3- Con il successo sul Bologna, il Milan ha messo fine a una striscia negativa durata cinque giornate (3N, 2P). I rossoneri tuttavia non hanno vinto nessuna delle ultime cinque trasferte (4N, 1P) – in Serie A non fanno peggio da marzo 2015.

4- Il Milan è la formazione che ha perso meno punti da situazione di vantaggio in questo torneo (cinque).

5- Grande ex di questa sfida è Marco Borriello: cresciuto nelle giovanili del Milan, con i rossoneri ha totalizzato 16 gol in 53 partite di A.

6- Carlos Bacca, decisivo nel match di andata, non segna da cinque presenze in Serie A – non arriva a sei dallo scorso dicembre. Tra i marcatori in doppia cifra in questa Serie A, Carlos Bacca ha la terza la miglior percentuale realizzativa (30.2%), dietro a Schick e Keita.

7- Gerard Deulofeu, a segno contro Atalanta e Bologna, non aveva mai trovato la rete per due gare di fila nei cinque maggiori campionati europei (98 presenze totali).

8- Gianluca Lapadula ha messo lo zampino in 3 delle ultime sette marcature rossonere in campionato (2 gol e un assist).

9- La prima rete in Serie A di Riccardo Montolivo è datata ottobre 2004, in Atalanta-Cagliari 2-2.

10- L’unico precedente in Serie A di Massimo Rastelli contro il Milan di Vincenzo Montella è riferito alla gara di andata, vinta dai rossoneri per 1-0. Montella, fresco del 100° successo su una panchina nella massima serie, finora non ha mai pareggiato in Sardegna (1V, 3P).

Fonte: AC Milan

Cagliari-Milan, la probabile formazione: Montella torna al 4-3-3

Ultimo atto stagionale per il Milan in quel di Cagliari. Con il 6^ posto aritmetico conquistato la scorsa settimana, i ragazzi di Montella andranno in Sardegna senza pressione, per una gara che avrà poco da dire anche per i padroni di casa, già salvi da tempo. Anche per questo motivo, Montella farà a meno di Romagnoli e Deulofeu: entrambi titolarissimi, ma acciaccati, non forzeranno per giocare una partita ininfluente ai fini della classifica.

In ogni caso, la prima novità è nel modulo: l’Aeroplanino tornerà al 4-3-3, utilizzato stabilmente sino alla trasferta di Bergamo di due turni fa. In difesa linea con Calabria, Gomez – Paletta, fermatosi nella rifinitura di oggi, parte sfavorito -, Zapata e Vangioni, mentre a centrocampo spazio per capitan Montolivo più Kucka e Pasalic, favoriti su Bertolacci e Mati per le due maglie libere. In attacco rientra Suso dalla squalifica, pronto a completare il reparto con Lapadula e Ocampos. Possibile sorpresa Honda dal 1′: il giapponese potrebbe giocare l’ultima volta, prima di dare l’addio al Milan. In porta, infine, Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Cagliari-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Gomez, Zapata, Vangioni; Kucka, Montolivo, Pasalic; Suso, Lapadula, Ocampos.

Montella: “Milan, stagione positiva. Gigio? Un patrimonio, è incedibile”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato alla vigilia dell’ultima gara di campionato contro il Cagliari. Di seguito le dichiarazioni rese dal mister a Milan TV.

Su Donnarumma: “E’ un patrimonio della società e un patrimonio tecnico per la squadra. E’ incedibile per noi. Ci sono tanti rumours, qualche giorno fa l’avevo un po’ stuzzicato perché c’è un affetto forte verso di lui da parte nostra. Ci auguriamo che il ragazzo possa andare in vacanza serenamente e farci stare un po’ più sereni”.

Su Gattuso: “Mi sono confrontato, gli do il mio grandissimo in bocca al lupo. Da parte mia avrà la massima disponibilità, le porte del mio spogliatoio saranno sempre aperte per lui”.

Su Bonaventura: “E’ guarito, deve tornare ad abituarsi al campo. Continuerà a lavorare nei prossimi giorni anche se noi andremo in vacanza. Credo che per lui sia bello assaporare quanto meno la panchina”.

Sulla stagione agli sgoccioli: “E’ stata stagione positiva, arrivo alla fine di questo campionato meno stanco rispetto ad altri campionati. L’aria del Milan e di Milanello mi fa bene. Andiamo a giocarci una partita volendo finire bene. E’ stata una stagione in cui abbiamo avuto un rendimento più o meno costante, anche se abbiamo avuto dei periodi difficili, anche perché ci son stati tanti cambiamenti. E’ stata un’esperienza importante. Sono contento di tutte le componenti. Sono contento di come stiamo programmando”.

Cagliari-Milan, i convocati: riecco Bonaventura, fuori Romagnoli e Deulofeu

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 24 giocatori convocati per Cagliari-Milan, 38° e ultima giornata di campionato che si giocherà domenica pomeriggio al Sant’Elia. Ecco la lista completa:

PORTIERI: Donnarumma, Guarnone, Storari.
DIFENSORI: Calabria, Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata, Zucchetti (54).
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Bonaventura, Mati Fernandez, Gabbia (46), Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Zanellato (45).
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Lapadula, Ocampos, Suso.

Fonte: AC Milan

Serie A, novità sull’orario: sarà sempre più diversificato

Si gioca anche sabato alle 15, tutti i match serali alle 20.30

Aumentano da 5 a 8 le finestre su cui verranno spalmate le partite del campionato di Serie A nel triennio 2018/2021. Come si legge infatti nel bando di vendita dei diritti tv pubblicato dalla Lega Serie A, sono stati introdotti tre nuovi orari per ogni giornata di campionato, il sabato alle 15, domenica alle 18 e lunedì alle 20.30. Tutte le partite serali si giocheranno alle 20.30 e non più alle 20.45.

Fonte: ANSA.it

Milanello: Cagliari alle porte

Atletica e tattica nell’allenamento di venerdì. Ecco il resoconto completo

Un altro allenamento in gruppo per Bonaventura, venerdì a Milanello, a quasi 48 ore dall’ultima giornata di campionato.

La squadra, agli ordini di Mister Montella, ha iniziato l’unica sessione in programma (alla mattina) con un doppio torello. Si è passati a un lavoro atletico – basato su corsa ed esercizi per gli arti inferiori – e poi alla fase tattica, svolta divisi in due parti: sul rialzato possesso palla 7 contro 4; sul ribassato, invece, esercitazione specifica per l’attacco.

Sabato, vigilia di Cagliari-Milan, la rifinitura è prevista in tarda mattinata prima della partenza per la Sardegna.

Fonte: AC Milan

Milanello, allenamento in gruppo per Bonaventura

I rossoneri proseguono il lavoro in vista della sfida di domenica contro il Cagliari

Dopo essere tornato in campo mercoledì con un programma personalizzato, Giacomo Bonaventura ha iniziato a lavorare con il resto del gruppo. È questa la buona notizia dell’unica seduta di giornata iniziata intorno alle 11:00. Dopo il consueto riscaldamento i ragazzi di Montella hanno svolto, sul campo ribassato, un lavoro atletico concentrato sulla corsa e su alcuni esercizi dedicati agli arti inferiori. Montolivo e compagni si sono successivamente divisi in tre squadre da 8 componenti, andando a svolgere una serie di partitelle che hanno concluso la seduta.

I rossoneri torneranno in campo a Milanello venerdì mattina, continuando la marcia d’avvicinamento verso il capitolo conclusivo di questa stagione, che vedrà il Milan affrontare il Cagliari al Sant’Elia.

Fonte: AC Milan

Milanello, verso l’ultima di campionato. Riecco Bonaventura

La squadra rossonera è tornata al lavoro: i dettagli del doppio allenamento

Si rivede Bonaventura, alla ripresa delle attività a Milanello. Jack, quasi 4 mesi dopo il suo infortunio, ha svolto un lavoro personalizzato: una bella notizia verso la prossima stagione.

Trascorsi i due giorni di riposo successivi al 3-0 con il Bologna, vittoria che ha significato il ritorno in Europa del Milan, sono ricominciati gli allenamenti in vista dell’ultima sfida di campionato contro il Cagliari. Mercoledì era prevista una doppia sessione: dopo la seduta del mattino, i rossoneri si sono presentati sul ribassato a partire dalle 14.30. Compresi nel programma di giornata un torello di riscaldamento, un’esercitazione atletica e una serie di partitelle 8 contro 8 su campo ridotto.

Giovedì ci sarà un’unica seduta mattutina.

Fonte: AC Milan

23 maggio, Perugia e la paratissima di Abbiati

Lo scudetto di 18 anni fa, raccontato da Christian Abbiati

Il 23 maggio 1999, lo Scudetto conquistato dal Milan è stato il culmine di un Campionato che era iniziato con questa gerarchia dei portieri: 1° Jens Lehmann, 2° Sebastiano Rossi, 3° Christian Abbiati. Ma nella giornata del trionfo, era tutto cambiato, tutto diverso, tutto nuovo: 1° Christian Abbiati, 2° Sebastiano Rossi, 3° Giorgio Frezzolini. E tante tappe di quella stagione tricolore erano state sancite e scandite – oltre che da gol pesanti – proprio da grandi parate.

ABBIATI: PERUGIA COME ROMA
“Di quel pomeriggio di Perugia, caldo ed eccitante – ricorda Christian Abbiati – come nessun altro nella mia vita, ho il ricordo che giravo felice e leggero per il campo sventolando una bandiera dell’Italia. Dodici anni dopo, me ne sarei ricordato a Roma per lo Scudetto del 2011, stessa cosa e stessa bandiera. Eppure quella stagione 1998-99 dello Scudetto era iniziata in maniera strana per me. In allenamento, io facevo il vice-Bierhoff, ero il centravanti della squadra opposta ai titolari nelle partitelle di Milanello. Nessuno mi considerava come portiere a inizio stagione…”.

ABBIATI: IL SANGUE FREDDO DI BOLOGNA
“Il mio esordio da titolare avviene a Bologna, il 24 gennaio 1999, quattro mesi prima del trionfo di Perugia. Tutti ricordano quella partita per i complimenti che mi fanno alla fine Maldini e Costacurta, ma io so di aver sbagliato: avevo preso gol sul mio palo sulla punizione di Signori e mi sentivo in difetto. Però sono riuscito a reagire, dimostrando calma e sangue freddo. Vincemmo 3-2 e potevamo continuare a lottare. Lo abbiamo fatto fino a Perugia. Prima di quella partita c’era tensione, avvertivamo tutti un’atmosfera strana perché in rosa, eccezion fatta per i senatori, eravamo o giovani o giocatori che non avevano ancora vinto niente…”.

ABBIATI: 20 ANNI DOPO, ANCORA BUCCHI
“È incredibile quella parata che ha salvato il nostro 2-1, il nostro Scudetto. Pensavo di aver fatto una cosa normale, ma è con gli anni che ci si rende conto. I tifosi ancora oggi mi fermano per strada e mi parlano della parata su Bucchi. Ero molto teso quel pomeriggio, fin dal lancio di fumogeni dei tifosi del Perugia, ancora non certissimi di salvarsi, che fecero ritardare l’inizio della patita. Poi la grande gioia e la maglietta con la scritta Briciolina di pane dedicata a Stefania che all’epoca era ancora la mia fidanzata. Ma eravamo già in dolce attesa di Giulia, la nostra unica figlia, che poi nacque a gennaio. Per tutti questi motivi, lo Scudetto del ’99 è un pezzo della mia vita che mi tengo strettissimo”.

IL TABELLINO

PERUGIA-MILAN 1-2

PERUGIA: Mazzantini, Rivas, Campolo, Matrecano (37′ Ripa), Sogliano, Colonnello, Petrachi, Olive, Kaviedes (10’st Bucchi), Nakata, Rapaic. All.: Boskov.
MILAN: Abbiati, Sala, Costacurta, P. Maldini, Helveg, Ambrosini, Albertini, Guglielminpietro, Boban (33’st Leonardo), Bierhoff, Weah. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Braschi.
Gol: 11′ Guglielminpietro (M), 31′ Bierhoff (M), 34′ rig. Nakata (P).

Fonte: AC Milan

Serie A, gli orari dell’ultima giornata: Cagliari-Milan domenica ore 15

La Lega Calcio ha ufficializzato gli orari delle gare dell’ultima giornata di campionato. I campioni d’Italia anticipano al sabato: Bologna-Juventus, infatti, sarà spostata alle 18.00 del 27 maggio. Questo permetterà alla squadra di Allegri di avere 24 ore di riposo in più in vista della finale di Champions, in programma sabato 3 giugno a Cardiff. Allo stesso orario della gara del Dall’Ara anche Atalanta-Chievo, mentre alle 15.00 di domenica Cagliari-Milan. Tutte squadre che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi.

Anticipate alle 18.00 di domenica le gare che assegneranno il secondo posto: sia Roma-Genoa (l’ultima di Totti, con l’Olimpico tutto esaurito) che Sampdoria-Napoli. Restano alle 20.45 le due gare in cui si gioca la salvezza (Crotone-Lazio e Palermo-Empoli), assieme ad altre 3 partite, ininfluenti ai fini della classifica: Fiorentina-Pescara, Inter-Udinese e Torino-Sassuolo.

SERIE A TIM 2016/2017 PROGRAMMA GARE 19ª GIORNATA DI RITORNO
Sabato 27 maggio 2017 ore 18.00 ATALANTA – CHIEVOVERONA
Sabato 27 maggio 2017 ore 18.00 BOLOGNA – JUVENTUS
Domenica 28 maggio 2017 ore 15.00 CAGLIARI – MILAN
Domenica 28 maggio 2017 ore 18.00 ROMA – GENOA
Domenica 28 maggio 2017 ore 18.00 SAMPDORIA – NAPOLI
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 CROTONE – LAZIO
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 FIORENTINA – PESCARA
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 INTER – UDINESE
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 PALERMO – EMPOLI
Domenica 28 maggio 2017 ore 20.45 TORINO – SASSUOLO

Fonte: Sky Sport

Milan, riecco l’Europa. La prima vittoria cinese regala il sesto posto

Montella (100 successi) bravo in una fase di transizione e senza un euro sul mercato (via “il Giornale”)

È la seconda luce in fondo al tunnel dopo l’abbagliante notte di Doha. Il Milan di Montella è arrivato sesto e ha guadagnato con un rotondo 3 a 0 sul Bologna fragile come un grissino l’accesso ai preliminari di Europa League.

Appuntamento a fine luglio con qualche viaggio esotico ma è un purgatorio fondamentale per dimenticare la colpevole assenza dei tre anni precedenti nell’attesa di dare la scalata alla Champions. Perciò ieri anche i rossoneri hanno festeggiato (a eccezione di Bacca che è tornato mesto negli spogliatoi) sotto la curva dei loro più fedeli sostenitori. I numeri e le riflessioni sull’evento sono diventati millanta, come avrebbe scritto Gianni Brera. Montella, col successo numero 100 della carriera da allenatore, ha fatto meglio dei suoi tanti predecessori (Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi) che pure hanno goduto di condizioni vantaggiose, specie il serbo che ha usufruito di un potenziamento sontuoso (Romagnoli, Bacca e Bertolacci, 68 milioni investiti).

La contabilità è la seguente: vinta la Supercoppa d’Italia, centrato l’obiettivo internazionale, perso il quarto di Coppa Italia arrendendosi in 10 contro 11 davanti alla Juve: mica male. È già questo un risultato prestigioso perché il tecnico napoletano ha lavorato in piena epoca di transizione da una proprietà all’altra, ricevendo la protezione competente di Galliani ma senza avere un euro da investire sul mercato. Si è accontentato delle briciole (Deulofeu e Ocampos) e con quelle ha apparecchiato un pranzo di qualità. Proprio lo spagnolo (in assenza dell’altro sodale decisivo Suso) ha firmato il secondo sigillo consecutivo tra Bergamo e ieri a San Siro: 4 punti in una settimana sono il suo saldo attivo. Il Milan degli scappati di casa (dixit Cassano) è arrivato davanti all’Inter che ha speso cento milioni nell’estate scorsa e veniva accreditata del ruolo di anti-Juve. È un’altra medaglietta al petto del gruppo caduto più volte ma rialzatosi con uno scatto di reni nella curva decisiva della stagione.

A dispetto del risultato, non è stata una comoda passeggiata sotto il sole quasi estivo di Milano. Il Bologna non ha mai tirato in porta e questo è il dato più concreto che può dare conto dell’opposizione della squadra di Donadoni. Nel primo tempo i milanisti hanno molto sprecato d’accordo, ma ha funzionato poco e male il sistema di gioco scelto da Montella: i due centravanti, Bacca e Lapadula, uno al fianco dell’altro, hanno moltiplicato i limiti e gli errori invece che esaltarne le qualità balistiche. Decisivi un paio di cambi avvenuti nella seconda frazione: il primo (Mati Fernandez al posto dello spento Bertolacci) ha dato geometria e dettato un assist, il secondo (Honda al posto di Bacca fischiatissimo) ha contribuito con un bel gol su punizione a mettere in banca il successo. Montella ha preso atto all’intervallo dell’errore commesso e corretto lo schieramento. Non solo. A pochi minuti dai titoli di coda ha consentito a un giovanotto della primavera, Cutrone, di debuttare in serie A: è una scelta simbolica che valorizza la svolta berlusconiana (puntare sul vivaio) dopo il lancio di Locatelli. Da aprile il Milan non vinceva più. Quello di ieri è stato il primo iscritto d’ufficio sul conto del nuovo azionista cinese. Può moltiplicare l’entusiasmo di Fassone e Mirabelli che hanno già messo a segno un tris di acquisti.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Honda ai saluti: “Lascio il Milan. Spero di tornare non da calciatore”

Addio con gol per Keisuke Honda. Ai suoi ultimi giorni milanisti prima della scadenza del contratto, il giapponese è stato decisivo contro il Bologna con una bella prestazione e con la rete del 2-0: una delle pochissime gioie, forse l’unica, di una stagione trascorsa praticamente tutta in panchina. Honda ha salutato il Milan con queste parole riportate sul proprio profilo twitter:

Cari Milanisti, grazie. Grazie perché questi 3 anni e mezzo sono stati una sfida continua ma mi hanno permesso di migliorare come uomo. Lascerò’ il Milan termine di questa stagione ma spero di rivedervi presto, magari in in veste diverse da quelle di calciatore. Nel frattempo continuerò’ a impegnarmi giorno dopo giorno per raggiungere i miei obbiettivi. Forza Milan, sempre!

Con affetto, Keisuke”.

Montella centra l’Europa, il Milan torna a casa

Missione compiuta. Dopo tre stagioni a vuoto, il Milan non sbaglia un’altra volta e centra l’obiettivo Europa. Si dovrà passare per due turni preliminari tra luglio e agosto, ma la sostanza non cambia: il Diavolo tornerà finalmente a giocare le coppe europee dopo anni di sofferente astinenza. La partita contro il Bologna, primo match point dell’anno e (Montella dixit) vera e propria “finale” da non fallire per nessuna ragione al mondo, si è conclusa in un trionfo. Un 3-0 che piace al mister ed esalta il pubblico di San Siro, tornato (numeroso) a gioire con la propria squadra: sono servite pazienza e due correzioni in corsa per sbloccare, arrotondare e chiudere la pratica emiliana, ma il Milan ha vinto e blindato con l’aritmetica il 6^ posto in classifica.

I tre gol di scarto e il ritorno alla vittoria dopo un mese e mezzo di digiuno non rispecchiano però appieno i 90′ di gioco. La partita del Milan non è stata brillante e la prestazione tutt’altro che convincente per larga parte del match: male nel primo tempo e così così a inizio ripresa – Mirante non ha compiuto nessun intervento e la difesa rossoblu non ha sofferto granché -, Montolivo e compagni hanno svoltato solo dall’ora di gioco in poi, trovando la via del gol negli ultimi 20 minuti. Per cambiare marcia sono serviti i cambi di Montella: fuori Bertolacci e Bacca, dentro Mati e Honda, il Milan ha iniziato a girare, soprattutto grazie alle giocate dell’ispiratissimo cileno, capace di inventare il vantaggio milanista con un meraviglioso assist per Deulofeu. L’esperimento Bacca-Lapadula insieme dal 1′ è stato un fiasco: serviti pochissimo dalla squadra, Sir William è piaciuto per la solita generosità (pur peccando di imprecisione), mentre il colombiano è stato ectoplasmatico. L’ultima al Meazza del Peluca non ha reso onore al suo raro talento di finalizzatore.

Milan vincente e non convincente. Ma nelle “finali”, si sa, a contare è solo il risultato. E l’unico obiettivo in Milan-Bologna, centrato in pieno, era proprio questo: portare a casa i tre punti e la certezza matematica di tornare in Europa, a prescindere dalla qualità del gioco e dello spettacolo. Montella è riuscito lì dove Inzaghi, Seedorf, Mihajlovic (il serbo non terminò la stagione causa esonero, pur avendo lasciato il Milan 6^) e Brocchi avevano fallito. E pazienza se il Diavolo non ha entusiasmato: il tasso tecnico dell’undici di partenza, d’altronde, era modesto per pretendere di più. Cagliari sarà la tappa finale del campionato, ma soprattutto l’ultima pagina di un Milan troppo mediocre per essere vero. Il ritorno in Europa è la liberazione dopo un purgatorio lungo nel complesso cinque anni, addolcito solo in minima parte dal sorprendente trionfo in Supercoppa sulla Juventus. Un capitolo doloroso, destinato a diventare storia già dalle prossime settimane. Perché stavolta la musica è pronta a cambiare sul serio: il bello, quello vero, deve ancora venire.

Romagnoli: “Milan, è una stagione da 7,5-8. Difesa a tre? Mi trovo bene”

Queste, invece, le risposte sempre a Milan TV di Alessio Romagnoli:

“Sarà la prima volta per me in Europa League, speriamo di far bene. Era un obiettivo inseguito da tutti fin dall’inizio”. Arrivato al termine di una sfida non scontata: “Una gara sudata, vinta grazie agli ingressi di Honda e Mati Fernandez”. Il difensore vuole fare i complimenti alla squadra: “Siamo un grande gruppo, lo dimostra anche chi gioca meno come Keisuke: sono felice per il suo gol”.

Infine, sul reparto difensivo: “Difesa a 3 o a 4? Non è che cambi poi così tanto. Il Mister ci schierava a 3 già mesi fa, soprattutto in fase di possesso. Io mi trovo sempre bene. Un voto alla stagione? Positivo, 7,5-8. Potevamo fare di più ma va bene così”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Orgoglioso dei miei ragazzi, il Milan ha raggiunto gli obiettivi fissati. La Juve…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato così al termine del match tra il Diavolo e il Bologna, che ha consegnato ai rossoneri l’aritmetica dell’Europa.

Sull’obiettivo raggiunto: “Sono molto soddisfatto, sono stati raggiunti gli obiettivi di inizio anno con la Supercoppa. Peccato per la Coppa Italia, ma abbiamo perso con onore. Ora siamo più sereni, sono contento del risultato e ringrazio tutti, anche le anime dietro alla squadra.

Sulla rosa che serve per il doppio impegno Italia-Europa: “Sono esperto dell’EL e siamo arrivati anche abbastanza avanti alla Fiorentina. Ora ci siederemo e vedremo che fare, ora si potrà lavorare con più tranquillità”.

Su Honda e Bacca: “Si è battuto con Lapadula, era un modulo inedito oggi e c’erano rischi. Non erano colpevoli né Bacca né Bertolacci, ma ho dovuto fare una scelta e l’ho fatta tirando una monetina. Mi dispiace, ma non ha colpe particolari oggi. Honda è entrato col passo giusto e la mentalità giusta di chi vuole determinare”.

Sul 6^ Scudetto della Juve: “Complimenti. Vedremo se riusciremo a cambiare la tendenza, sono diventati noiosi. Il Milan deve avere ambizioni, anche loro quando hanno vinto il primo scudetto erano arrivati al 6^ posto. Per chi ha la storia come la nostra è più facile, anche se Roma e Napoli sono attrezzate”.

Sul carattere della squadra: “Nelle difficoltà ci vogliono valori che i ragazzi han dimostrato di avere. È una squadra che non molla, orgogliosa, con un’anima, che nelle difficoltà gioca libera. È un gran valore per una squadra – ha dichiarato il mister a Premium Sport – sono orgoglioso di quanto hanno fatto i ragazzi, sempre presenti nelle difficoltà e con equilibrio. Non è facile, sono soddisfatto”.

Sulla campagna acquisti: “C’è totale sintonia con la dirigenza. Non volevo mandare messaggi alla squadra diversi dall’attualità e ho detto delle bugie bianche, ma con Mirabelli c’è confronto quotidiano, ci trasferiamo idee e sogni”.

Su Lapadula e Gomez: “Non faccio e non conosco il mercato, ma quando chiedono attaccanti agli altri chiedono da 50 milioni in su. Quindi anche Lapadula vale tanto”.

Sui tifosi: “Ci tengo a ringraziarli, ci hanno accompagnato tutto l’anno. Per chi è abituato a giocare al top, accompagnare la squadra per obiettivi diversi degli altri anni è motivo d’orgoglio per me e per i ragazzi: il loro sostegno è molto sentito e ci hanno dato aiuto per fare delle imprese”.

Sull’Inter: “Mi fa piacere arrivare davanti, ma non ci avevo ancora pensato”.

Montolivo: “Tenevamo tantissimo all’Europa. La società farà bene”

Questo il commento del capitano del Milan, Riccardo Montolivo, sul ritorno dei rossoneri in Europa:

Ci tenevamo tantissimo. Il sesto posto conta, per una squadra giovane come noi fare un’esperienza europea. Un po’ lunghi nel primo bene nella ripresa. La mano di Montella si è sempre vista, l’identità si è sempre vista. Ci siamo resi conto che potevamo giocarcela con l’Inter – ha dichiarato il centrocampista a Premium Sport – alla fine non conta quanto spendi ma il campo. Noi non ci accontentiamo di quanto fatto.

La Nazionale? So che ci vuole tempo, devo prima riconquistarmi il posto nel Milan, ma spero che la partita allo Stadium con la Spagna non sia l’ultima in azzurro. Su Bacca, è uscito sullo 0-0 perciò è normale che abbia ricevuto i fischi, ma penso abbia fatto bene con Lapadula in coppia, e i suoi gol sono stati importanti nella stagione, anch’io ero stato fischiato. La società farà bene“.

Bologna ko 3-0: il Milan torna in Europa!

Missione compiuta. Il Milan non fallisce il match point con il Bologna e torna in Europa dopo tre anni di assenza. La gara di San Siro si decide tutta nella ripresa: a sbloccarla è Deulofeu, mentre il raddoppio arriva con una bella punizione diretta di Honda. La ciliegina sulla torta la mette nel recupero Lapadula, per la rete del definitivo 3-0.

Male nel primo tempo e a inizio della ripresa, il Milan è stato bravo a non perdere la calma e a scardinare il fortino Bologna dopo più di un’ora di gioco praticamente senza occasioni. Ottimo Deulofeu e generosissimo Lapadula, finalmente inoperoso Donnarumma, decisivo Montella con gli azzeccatissimi cambi Mati Fernandez-Honda: subentrati per gli spenti Bertolacci e Bacca, i due sono risultati determinanti ai fini del risultato finale e della bella vittoria rossonera con l’assist dell’1-0 (griffato dall’ex Fiorentina) e dal raddoppio su calcio piazzato del giapponese, ai saluti con il pubblico del Meazza.

Il successo sul Bologna consegna ai ragazzi di Montella la certezza aritmetica del 6^ posto e dunque dei preliminari di Europa League. Le difficoltà dell’ultimo mese e mezzo di campionato, tra una vittoria che mancava dal 9 aprile e le tante “distrazioni” societarie e di mercato, non hanno influito sul risultato finale della squadra: il Diavolo ha raggiunto l’obiettivo minimo stagionale del ritorno nelle coppe.

Bertolacci: “Milan-Bologna come una finale”

Il centrocampista del Milan, Andrea Bertolacci, ha parlato a pochi minuti dall’inizio del match tra i rossoneri e il Bologna:

“Questa per noi è come una finale, tre punti significherebbero Europa. Dobbiamo affrontare con il giusto atteggiamento e determinazione. Qui in casa dobbiamo iniziare a trascinare il pubblico per tornare in una competizione europea. Condizione fisica? Sulla carta siamo più forti – ha dichiarato Bertolacci a Milan TVma dobbiamo recuperare un po’ di energie per essere al meglio”.

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Milan-Bologna, le formazioni ufficiali: Bacca-Lapa in attacco, c’è Gomez

Ecco le formazioni ufficiali di Milan-Bologna, match valevole per la 37^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Paletta, Romagnoli; Deulofeu, Bertolacci, Montolivo, Pasalic, Vangioni; Bacca, Lapadula. All.: Montella.

Bologna (4-2-3-1): Mirante; Torosidis, Gastaldello, Helander, Mbaye; Donsah, Taider; Verdi, Krejci, Di Francesco; Destro. All.: Donadoni.

 

8 statistiche su Milan-Bologna

Precedenti e numeri della prossima sfida dei rossoneri contro gli emiliani

Milan in missione Europa, alla ricerca di una vittoria essenziale; Bologna senza più obiettivi, ma con la voglia di farsi valere anche per riscattare il ko dell’andata: due strade differenti, due squadre che nella 37° giornata si sfideranno a San Siro. In attesa del fischio d’inizio, scopriamo 8 statistiche legate a questa sfida.

1- Sono 68 i precedenti in casa del Milan: 38 i successi per i rossoneri, 17 i pareggi, 13 le vittorie per il Bologna. I rossoneri sono, assieme all’Inter, l’avversaria ad aver segnato più gol (212) al Bologna in campionato.

2- Quattro soli gol segnati nelle ultime quattro sfide di campionato tra le due squadre (quattro 1-0, tre per il Milan e uno per il Bologna).

3- I rossoneri hanno una striscia aperta di 14 gare con almeno una rete segnata, ma nelle ultime quattro non sono mai andati oltre il singolo gol.

4- Il Milan ha la seconda miglior difesa dei secondi tempi con 20 gol subiti: solo la Juventus, a quota 15, ne ha concessi di meno.

5- Carlos Bacca ha realizzato dal dischetto il gol vittoria nella sfida del Dall’Ara, disputatasi nel maggio 2016: una sola rete per lui al Bologna in tre gare.

6- Suso in questo campionato è a quota sette reti e nove assist: lo spagnolo (novembre 1993) è il più giovane tra gli 11 giocatori della Serie A che hanno raggiunto quota sette reti e sette assist.

7- Mario Pasalic ha deciso la gara di andata grazie all’assist di Gerard Deulofeu: il croato ha segnato tre reti nelle ultime cinque presenze (tutte da titolare) in maglia rossonera.

8- Nei nove precedenti tra i due allenatori nel massimo campionato, sono tre le vittorie per Vincenzo Montella, due quelle di Roberto Donadoni, quattro i pareggi. L’attuale tecnico rossonero ha esordito in Serie A come allenatore proprio contro il Bologna, nel febbraio 2011 sulla panchina della Roma, vincendo 1-0.

Fonte: AC Milan

Milan-Bologna: 5 motivi per esserci

Rossoneri, vi aspettiamo domenica a San Siro! Perché? È presto detto…

1 – PER TORNARE IN EUROPA
1464 giorni dopo Siena-Milan del 19 maggio 2013, il Milan torna a disputare una gara sostanzialmente decisiva per una qualificazione europea. Si tratta di preliminari Europa League e non di preliminari Champions League come nella notte di Siena, ma è pur sempre Europa. Alla quale ambire con attenzione, concentrazione ed entusiasmo. E i tifosi, in questi casi, sono sempre fondamentali per creare il cima giusto in campo.

2 – PER DARE IL BENVENUTO ALLA NUOVA MAGLIA
È un appuntamento esclusivo. L’unica occasione nella prima parte dell’anno solare 2017 in cui i tifosi rossoneri potranno guardare, ammirare ed apprezzare la nuova maglia ufficiale della prossima stagione, è proprio rappresentata da Milan-Bologna. Il rito è di quelli da non perdere. Fare di tutto da parte di tutti, tifosi compresi, per unire in un unico pomeriggio la nuova maglia e una buona prestazione in campo, deve essere l’obiettivo di domenica a San Siro.

3 – PER UN ARRIVEDERCI ALLA LUCE DEL SOLE
Dopo Milan-Novara del 13 maggio 2012, gara terminata 2-1 a favore dei rossoneri, il Milan torna a giocare di pomeriggio l’ultima gara casalinga della stagione. Non è una partita come le altre: nel corso dell’estate il Milan e le emozioni del Milan mancheranno ai tifosi. Perchè quindi l’arrivederci alla prossima stagione sia il più completo e condiviso possibile, Milan-Bologna è una grande opportunità per vivere l’evento tutti insieme.

4 – PER OMAGGIARE LA STORICA GARA D’ANDATA
Nella gara di andata allo Stadio Dall’Ara, per la prima volta nei suoi primi 117 anni di storia, il Milan ha segnato il gol della vittoria mentre era in campo con soli nove uomini, a causa di due espulsioni. Una vittoria firmata dai giocatori, ma voluta fortemente dagli uomini del gruppo rossonero. Ecco che come ricordo e come omaggio ad una impresa a suo modo storica, il Milan-Bologna del ritorno deve ritrovare a San Siro il maggior numero possibile di tifosi milanisti.

5 – PER SALUTARE DONADONI E VERDI
Roberto Donadoni non è e non sarà mai un allenatore avversario che viene a San Siro come tutti gli altri. Ha vinto troppo e ha rappresentato troppi valori rossoneri, per non essere salutato come si deve. Donadoni, allenatore del Bologna e gloria assoluta per il tifo rossonero, ritroverà il suo coro da parte della Curva e il saluto affettuoso di tutto lo Stadio. Un pensiero anche a Simone Verdi, protagonista della Coppa Italia Primavera vinta dal Milan nel 2010 proprio a S.Siro.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui.
Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Fonte: AC Milan

Milan-Bologna, la probabile formazione: riecco il 3-5-2, Bacca-Lapadula dal 1′

Sarà ancora 3-5-2, ma con una significativa novità in attacco. Montella sembra intenzionato a confermare dal 1′ la difesa a tre, all’esordio da titolare contro l’Atalanta, ma schiererà insieme Bacca e Lapadula. Mai titolari in coppia in tutta la stagione, per Milan-Bologna l’Aeroplanino è orientato verso il doppio centravanti per cercare di aumentare la pericolosità dell’attacco nel match chiave per l’Europa: Deulofeu, seconda punta a Bergamo, giocherà da esterno destro a tutta fascia.

Pochi dubbi, invece, nel resto dell’undici titolare. In difesa ci sarà il ritorno dalla squalifica di Paletta – l’argentino completerà il pacchetto arretrato con Zapata e Romagnoli -, mentre a centrocampo sarà Bertolacci a sostituire l’indisponibile Suso. Il reparto sarà completato da Montolivo e Pasalic, in campo dal 1′ così come nella trasferta orobica di sette giorni fa, mentre a sinistra spazio per Vangioni: i vari Kucka, Locatelli, Sosa e Mati sono destinati alla panchina. Tra i pali, infine, spazio all’intoccabile Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Bologna:

Milan (3-5-2): Donnarumma; Zapata, Paletta, Romagnoli; Deulofeu, Bertolacci, Montolivo, Pasalic, Vangioni; Bacca, Lapadula.

Milan-Bologna, 23 i convocati di Montella

Di seguito la lista dei 23 convocati di Montella verso Milan-Bologna, match valevole per la 37^ giornata di Serie A.

PORTIERI: Donnarumma, Guarnone (75), Storari
DIFENSORI: Altare (98), Calabria, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone (63), Deulofeu, Lapadula, Ocampos.

Donadoni: “A San Siro per fare bene. Il cambio di proprietà del Milan…”

Il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, ha parlato della sfida di domani tra i felsinei e il Milan:

“Vogliamo andare in un grande stadio e fare una buona prestazione. Loro vorranno difendere il sesto posto in classifica, sappiamo che ci sarà da soffrire. Servirà la giusta prestazione. Di Francesco? Il suo rendimento non si vede solo in partita, ma anche in allenamento. Non si tira mai indietro, cerca di dare sempre il massimo. Il mio rendimento? Ho cercato di dare sempre quello che potevo. Ho speso molto, essere stanchi diventa importante quando ci sono margini di crescita, si fa fatica con più gusto.

Il modulo? Il 4-2-3-1 potrebbe essere un’opzione importante anche per l’anno prossimo, non lo nascondo. Verdi? In quel modulo gli vengono richieste cose differenti, partendo dal centro devi fare spostamenti diversi. Può fare questo ruolo molto bene. Il Milan? Cambiare la proprietà è un passaggio radicale, per chi è legato ai sentimenti certi processi sono difficili da metabolizzare”, riporta tuttomercatoweb.com.

Pasalic: “L’Europa è troppo importante. Futuro? Al Milan sto bene, ma…”

Il centrocampista del Milan, Mario Pasalic, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de Il Giorno. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sulla corsa all’Europa: “Iniziamo a vincere, poi faremo i calcoli. Il nostro obiettivo deve essere fare sei punti con Bologna e Cagliari così possiamo evitare di guardare gli altri campi. È banale, lo so, ma sono due finali e così dovremo affrontarle. Tornare in Europa era il nostro obiettivo dichiarato, era troppo importante dopo 4 anni di nulla. L’Europa League è il primo passo, poi vedremo di tornare in Champions”.

Sul futuro: “Le carezze del mister fanno piacere. E un allenatore che sa parlare ai giocatori e ha un grande futuro davanti. Io al Milan sto bene, ma non so cosa riserverà il futuro. AI Chelsea ci sono grandi giocatori e giocare diventa difficile. Il mio sogno? Uno l’ho già realizzato. Ho giocato, segnato e vinto un Derby con il mio Hajduk contro la Dinamo. Poi vorrei vincere una Champions,un Europeo o un Mondiale”.

Sul rigore di Doha e sul gol all’andata col Bologna: “Sono stati grandi emozioni. Ho solo preso la mira e il resto è storia. Al Dall’Ara invece abbiamo fatto un miracolo, in nove uomini. Eravamo stremati. Ma è stata una vittoria fondamentale, basta guardare la classifica per capire quanto. Eravamo in un momento poco fortunato e ci siamo sbloccati”.

Sul calo nella stagione: “Siamo un gruppo giovane e abbiamo commesso qualche errore. Abbiamo sbagliato qualche partita, soprattutto con le piccole. Forse ha pesato un po’ la pressione di dover fare risultato a tutti i costi e in qualche momento è mancata un po’ di concentrazione”.

Montella: “Milan-Bologna una finale. Bacca-Lapa insieme? Possibile. Sul futuro…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti presenti a Milanello nella consueta conferenza stampa pre partita. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal mister verso Milan-Bologna.

Su Milan-Bologna: “La sto vivendo come una finale, potrebbe chiudere un percorso iniziato a luglio. Sono a 99 vittorie in Serie A, la nuova società non ha ancora vinto e ci potrebbe regalare l’Europa, dobbiamo vincere”.

Sull’Europa League: “Fare i preliminari non sarebbe un problema. Vogliamo fortemente l’Europa League, siamo proiettati assolutamente verso questo traguardo”.

Sull’interazione col gruppo: “Sono migliorato molto da questo punto di vista. Il Milan ha creato una base importante, abbiamo dato alcune gioie ai tifosi e abbiamo sempre di essere un gruppo sano che è anche andato oltre le proprie possibilità. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi”.

Sull’Europa: “Abbiamo l’1% di vantaggio sulla Fiorentina, dipende tutto da noi, dobbiamo contare solo sulle nostre forze e questo è un vantaggio. Molto passerà dalla gara di domani”.

Sul Bologna: “È una squadra molto organizzata, con diversi giocatori di talento. Sarà una partita nella quel dobbiamo mettere molta attenzione, il Bologna non mi fa dormire tranquillo. Per me è come una finale, quindi va giocato con maggiore lucidità degli avversari. Non è importante giocare meglio degli avversari, ma vincere”.

Su Bacca-Lapadula: “Lapadula e Bacca insieme è una possibilità. A parte l’ultima partita, abbiamo sempre giocato con tre attaccanti e lo faremo anche domani”.

Sull’Inter: “All’inizio dell’anno avevamo tre obiettivi: arrivare in Europa, onorare la Coppa Italia e vincere la Supercoppa italiana. Uno lo abbiamo ottenuto, siamo usciti dalla Coppa Italia giocandocela fino alla fine e siamo vicini all’Europa. Quindi io sono soddisfatto – riporta SportMediaset – se poi arriveremo davanti all’Inter sarà ancora più bello. Sarebbe la prima volta negli ultimi anni”.

Sul possibile fallimento del match point europeo: “Non credo possa accadere, la squadra è lo specchio dell’allenatore. Non vedo l’ora di giocarla questa partita e di vincerla”.

Sulla valorizzazione della rosa: “Un allenatore deve cercare di allenare e accrescere il lavoro di tutta la rosa. In questa rosa, molti giocatori sono cresciuti di valore. Sono molto soddisfatto di essere riuscito a portare avanti quasi tutta la rosa, sono felice per come è cresciuta”.

Sulla vittoria all’andata in 9 vs 11: “L’andata e il ritorno sono due gare diverse. Sono tante le partite che hanno dato soddisfazione in questa annata”.

Sulla nuova proprietà, ancora a secco di vittorie: 
“Anch’io sono fermo a 99 vittorie in Serie A. La proprietà sta lavorando in maniera eccellente, anche se il mio focus è solo sulla gara di domani”.

Sul modulo: “Sono poche le differenze tra un modulo e l’altro, le differenze sono davvero minime”.

Sul gruppo: “Per resistere alle difficoltà ci vuole grande convinzione. Dipende soprattutto dai giocatori, che quando sono in difficoltà pensano meno ai rischi e giocano più liberi. Questo gli permette di fare meglio. Vorrei vedere sempre così la squadra”.

Sul futuro: “La società sta operando in maniera eccellente. Mi hanno fatto piacere le parole di Fassone. Anche i tifosi sono contenti e noi dobbiamo alimentare questo entusiasmo con una vittoria domani”.

Sulla rosa del prossimo anno: “Fassone è stato molto chiaro, ogni allenatore sogna di avere ad inizio luglio a disposizione già gran parte della rosa. Sarebbe un vantaggio”.

Sul Papu Gomez: “Ha detto che l’ho cercato a gennaio? Parla un po’ troppo, è un bravo giocatore, ma parla troppo (sorride, ndr)”.

Milanello: testa già a domenica

Nell’unica seduta di giornata Mister Montella ha lavorato con grande attenzione sotto l’aspetto tattico

Prosegue al Centro Sportivo di Milanello la preparazione dei ragazzi di Vincenzo Montella all’importante sfida di domenica contro il Bologna. Una gara speciale, non solo per la posta in palio, ma anche per la presentazione ufficiale della nuova divisa rossonera per la stagione 2017/18.

Ma veniamo al campo e al lavoro svolto dalla squadra. L’allenamento è iniziato, sotto una fitta pioggia, intorno alle 11.30 con il classico torello di riscaldamento. Il Mister si è poi concentrato sull’aspetto tattico, con una serie di prove in vista dell’impegno contro i felsinei. Ha chiuso la seduta una partitella.

Fonte: AC Milan

Milan, svelata la nuova maglia home 2017/2018

La nuova divisa rossonera verrà indossata per la prima volta a San Siro il 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna

Design classico ed elegante, vòlto a rievocare la gloriosa tradizione del Club. Si presenta così la nostra nuova divisa casalinga per la stagione 2017/18. adidas Football si è ispirata a due epoche memorabili nella storia rossonera: la prima è rappresentata dal decennio 1950-1960, periodo nel quale la squadra riaffermò la propria superiorità nel campionato italiano conquistando quattro scudetti; la seconda (anni ’50) in cui il design era composto dal girocollo nero e la striscia rossa centrale sul petto.

L’ampiezza delle strisce rossonere si ispira invece al decennio compreso tra le stagioni 1987/88 e 1997/98, quando la squadra dominò negli stadi di tutto il mondo facendo innamorare gli appassionati di calcio di ogni cultura ed età. Fu in questo periodo che il Milan conquistò 17 dei 29 trofei vinti da allora fino a oggi.
L’ispirazione di questo design viene ulteriormente rafforzata dalla scelta del font per la personalizzazione, che rivisita in chiave moderna i nomi e i numeri delle maglie dei grandissimi campioni di quegli anni.

adidas proprio in questo periodo tornò a essere lo sponsor tecnico del Club, consolidando una partnership storica. Un motivo in più per celebrare questa epoca d’oro più recente attraverso il design classico e al tempo stesso audace che caratterizza la maglia home 2017/18.
La divisa è completata da pantaloncini bianchi con banda rossonera e calzettoni bianchi con le strisce rosse. La maglia verrà indossata per la prima volta sul campo di San Siro il prossimo 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna, ultima gara casalinga del campionato 2016/2017.
La divisa potrà essere acquistata dal 19 maggio esclusivamente nei negozi adidas, presso lo Store di Casa Milan e gli altri canali ufficiali del Club, tra cui l’e-commerce store.acmilan.com a livello internazionale.

Fonte: AC Milan

Milanello: -3 al Bologna

Lavori specifici per attacco e difesa nell’allenamento di giovedì

L’allenamento del giovedì (dopo il doppio di mercoledì) segna l’inizio della seconda parte della settimana per la squadra di Vincenzo Montella, a 3 giorni dalla partita di San Siro con il Bologna, decisiva per l’Europa.

L’unica sessione in programma nel pomeriggio a Milanello è cominciata con un torello di riscaldamento. Poi i rossoneri sono stati divisi in due gruppi: sul rialzato spazio a un’esercitazione tattica per la fase offensiva; sul ribassato, invece, focus sui movimenti difensivi. Ha chiuso la seduta una doppia partitella: tattica e libera.
Da segnalare, sui singoli, il lavoro in gruppo di Montolivo e quello personalizzato di Antonelli.

Per venerdì è fissata una sola seduta, questa volta alla mattina.

Fonte: AC Milan

Montolivo: “Milan, stagione positiva. Il mio rientro? Il terzo esordio della carriera”

Il capitano del Milan, Riccardo Montolivo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SportMediaset. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal centrocampista di Caravaggio.

Sul ritorno in campo: “E’ stato il mio terzo esordio. Dopo il primo da ragazzo e quello dopo la rottura della tibia c’è stato anche il terzo. Le emozioni si assomigliano molto. Rivivere l’aria di una gara vera, respirare l’erba ed essere di nuovo protagonista in campo sono emozioni che ti mancano molto quando stai fuori: sono molto felice di averle rivissute”.

Sulla vicinanza durante i mesi di infortunio: “Ho avuto tanti attestati di stima e quelli che mi hanno fatto più piacere sono stati quelli dei miei colleghi, dei miei compagni di squadra, del mister e degli allenatori che ho avuto”.

Sul Mondiale 2018: “Non voglio che la mia ultima apparizione con la maglia azzurra sia stata quella allo Juventus Stadium quando sono uscito in barella. Il pensiero di andare in Russia lo avevo in testa allora e ce l’ho anche adesso. Un passo alla volta ma l’obiettivo è quello”.

Sulla stagione del Milan: “Credo che sia stata una stagione in cui abbiamo messo delle basi importanti. Dal punto di vista caratteriale questa squadra non è mai mancata e questo è stato apprezzato molto anche dai tifosi. In più abbiamo riportato un trofeo a Milanello dopo alcuni anni. In queste ultime partite i risultati e il gioco dovevano essere migliori però la valutazione della stagione è assolutamente positiva”.

Sulle parole di Del Piero, convinto che i titolari di oggi non avrebbero fatto panchina nel Milan di Ancelotti: “Da un certo punto di vista è un’opinione condivisibile perché la squadra di qualche anno fa era sicuramente di un altro livello rispetto al Milan di oggi. Detto questo, non sono completamente d’accordo con lui perché in questa rosa ci sono dei giovani di grande valore, ma parliamo di una squadra che 10 anni fa era una delle più forti al mondo: non dobbiamo prendere in giro nessuno”.

Su Cassano, che ha definito il Milan “squadra di scappati di casa”: “Il suo commento mi interessa poco”.

Sul 6^ posto: “Dovremo saltare addosso al Bologna. Sono già salvi ma se pensiamo che sarà facile partiamo già sconfitti. L’obiettivo europeo? Tornare a giocare in Europa è importante per il blasone del club anche se non è la Champions. Con la Fiorentina ho giocato l’Europa League, siamo stati eliminati in semifinale ai rigori e comune quando arrivi in fondo ci sono avversari di grande livello. L’obiettivo del Milan è tornare in Champions, ma non possiamo assolutamente non valorizzare l’Europa League”.

Sulla nuova proprietà: “La squadra e l’ambiente hanno percepito grande entusiasmo e grande ambizione dalla nuova proprietà. Però non dobbiamo farci distrarre perché il futuro passa dal presente e il presente dipende da noi e dalle prossime sfide”.

Tattica e tecnica: il Milan spinge forte

Montolivo in gruppo nel doppio allenamento di mercoledì a Milanello: il resoconto

Dopo il lavoro personalizzato alla ripresa, dopo l’Atalanta e in vista del match casalingo con il Bologna, Riccardo Montolivo è tornato in gruppo nel mercoledì di Milanello. Per Antonelli, invece, sempre a livello di singoli, prosegue il programma di recupero.

I rossoneri hanno iniziato al mattino, in palestra e poi sul ribassato per svolgere della tattica con il pallone, la prima delle due sessioni previste al centro della settimana. Nel pomeriggio, spazio a possesso palla ed esercizi basati sulla tecnica individuale. In chiusura, sul rialzato, tutta la squadra ha giocato una serie di partitelle su campo ridotto.

Per giovedì è in programma un solo allenamento, a partire dalle 14.30.

Fonte: AC Milan

Milan-Bologna: andiamo a prenderci l’Europa

Tifosi, San Siro ha bisogno di tutti voi per l’ultima gara casalinga della stagione

La partita dell’andata è stata piena di emozioni e quella di ritorno, da sola, vale il prezzo del biglietto. Se il Milan dovesse battere il Bologna, domenica 21 maggio alle 15.00 a San Siro, infatti, potrebbe qualificarsi matematicamente per i preliminari di Europa League. Un grande obiettivo, più vicino ma ancora da raggiungere: insieme. Sarà l’ultimo match casalingo della stagione, un motivo in più per non mancare e soprattutto per riempire lo stadio da parte di tutti i tifosi rossoneri. Un pomeriggio decisivo, dunque, da vivere e godersi al massimo spingendo la squadra di Vincenzo Montella alla vittoria.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti del Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di giovedì 11 maggio, fino alle ore 19.00 di sabato 20 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: AC Milan

Suso indisponibile, spazio a Bertolacci

Con Suso squalificato per somma di ammonizioni, Montella dovrà inventarsi una novità di formazione verso Milan-Bologna di domenica. Dovesse confermare il 3-5-2 di Bergamo, dove lo spagnolo ha giocato da mezzala destra, il candidato in pole position sarebbe Andrea Bertolacci, pronto a tornare titolare dopo due mesi spesi tra infermeria e panchina; più defilato il Principito Sosa. Tornasse al 4-3-3, invece, potrebbe esserci spazio per Ocampos, nettamente favorito su Honda.

Bacca-Lapadula, entrambi titolari. Montella prepara un’altra sorpresa

Bacca-Lapadula, insieme per la prima volta dal 1′. Dopo l’esordio del 3-5-2 a Bergamo, Montella potrebbe preparare un’altra sorpresa in questo finale di campionato, schierando da titolari entrambe le punte a disposizione. Una strategia che punterebbe a rivitalizzare un attacco in estrema difficoltà in un match vietato da fallire: una vittoria contro il Bologna, con buone notizie dalla Fiorentina, potrebbe dare al Milan l’aritmetica certezza dell’Europa.

Domenica potrebbe essere la volta buona per la strana coppia di 9. I quali, nelle ultime giornate, hanno trovato spazio insieme, ma mai dall’inizio: schierati appena 57′ fino ad aprile, il tandem Bacca-Lapadula – scrive l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – ha collezionato ben 93′ dalla 31^ giornata ad oggi. E portato, nelle rimonte (compiute e non) contro Inter, Empoli e Atalanta, ben 4 gol.

E Deulofeu? Schierato contro l’Atalanta da seconda punta, con l’ipotesi del doppio centravanti dovrebbe trovare una nuova collocazione: Montella lo potrebbe spostare esterno a sinistra, con Calabria sulla fascia opposta per garantire più equilibrio. In ogni caso, trarre il massimo dallo spagnolo sarà una delle priorità del mister, che dovrà fare a meno dello squalificato Suso: sarà l’ex Barça a dover accendere la luce.

Roby Baggio, il codino che conquistò il Milan

16 maggio 2004: 13 anni fa Baggio salutava il calcio, a San Siro. Ripercorriamo il suo trascorso rossonero

Silvio Berlusconi se ne era già calcisticamente innamorato ma, siamo nell’estate del 1990, il ragazzo era già della Juventus: “Ci sono delle montagne in mare che non si possono spostare”. La montagna era l’avvocato Agnelli e il mare di talento era quello di Roberto Baggio.

5 ANNI DOPO, ECCO ROBY BAGGIO
Il Milan aveva perso Marco Van Basten e lo aveva sostituito con George Weah. C’era già Dejan Savicevic in rosa. Ma per il calo di zuccheri di talento cui andava incontro il palato rossonero per la dipartita calcistica del Cigno, bisognava andare oltre. Ecco allora che, come sarebbe accaduto più di dieci anni dopo con Ronaldinho passato al Milan per l’esplosione di Leo Messi, alla Juventus la crescita di Alessandro Del Piero non rende più compatibile con l’ambiente la presenza a Torino di Roberto Baggio dopo cinque anni di militanza bianconera. Rapido giro di telefonate, veloci cenni d’intesa e Roby è a Milano. Lo voleva anche l’Inter, con Massimo Moratti che si rammaricherà per essere stato escluso dalla trattativa, ma Baggio accetta il corteggiamento del Club che in quegli anni vinceva sempre, comunque e ovunque: il Milan.

IL TRIVENETO È CASA MIA
La prima partita di Campionato da titolare di Roby nel Milan si gioca a Padova. Dieci mesi prima, ci avevano perso i rossoneri sul terreno patavino. Ma in quell’agosto 1995 si respira aria nuova, aria frizzante. Questa volta il Milan vince e Baggio gioca, ma non segna. Ci penserà una settimana dopo, di testa, a quattro minuti dalla fine di un Milan-Udinese che sembrava destinato a finire in pareggio. Ma grazie a Roby, due a uno. Scusi Capello, Baggio non stava giocando bene, perchè lo ha tenuto in campo? Pausa da attore consumato, sorrisino con occhiatina e Don Fabio sibila: “È proprio in queste partite che campioni come Baggio, da un momento all’altro, si inventano qualcosa…”. In gol anche a San Siro contro l’Atalanta, Roby entra un po’ in penombra a partire dalla partita persa dal Milan a Bari il 1° ottobre 1995. È da quel momento che gioca un po’ meno.

L’INVERNO DEL TALENTO, LA PRIMAVERA TRICOLORE
Assente nei big-match contro Inter e Juventus, in un Milan di talento in cui non è semplice trovare spazio (anche campioni come Boban, Simone e Di Canio volevano giocare…), Roby rifiorisce in inverno quando tiene a battesimo con i suoi tiri Gigi Buffon al suo esordio a Parma, segna a Firenze, fa una gran bella gara a San Siro contro la Sampdoria e guida l’attacco rossonero nelle settimane in cui Weah è in Coppa d’Africa. Le perle primaverili di Baggio saranno la splendida gara giocata e vinta 3-0 da lui e Dejan contro il Parma, per non parlare del gol-scudetto segnato proprio alla Fiorentina. La sue migliori gare europee resteranno quelle di San Siro in Coppa Uefa contro Strasburgo e Bordeaux.
Dopo la partenza di Capello, il maestro Tabarez lo voleva riportare al centro del progetto. Ma tra infortuni, sfortuna e polemiche, l’abbandono di Tabarez riportò Arrigo Sacchi a Milanello. Con il taglio di una considerevole fetta di spazio per Roby che, dopo una battuta estiva del rientrante Capello, capì che il 1997 era l’anno giusto per andare a cercare nuove esperienze.

IL 16 MAGGIO 2004
Roberto Baggio era stato però molto più che apprezzato dai tifosi rossoneri. Era stato amato e applaudito. Ecco perchè, pur nel vivo della festa del 17° Scudetto del Milan, il momento più emozionante di Milan-Brescia, ultima giornata del Campionato 2003-2004, era stato proprio quello della standing ovation della folla rossonera per lui, Roby, sostituito dal suo allenatore De Biasi, abbracciato da Paolo Maldini e riposto da San Siro nella teca più nobile della grande storia del calcio mondiale.

Fonte: AC Milan

Ambrosini: “Milan, hai sbagliato modi e tempi del mio addio. E non ho digerito…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista e capitano del Milan, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai taccuini de l’Ultimo Uomo. I primi calci al pallone e il trasferimento al Cesena, poi l’occasione Milan e i tanti anni tra successi e infortuni, sino all’addio amaro ai rossoneri alla chiusura della carriera: Ambro si è raccontato a tutto tondo. Di seguito è riportato un estratto delle dichiarazioni rese dallo storico 23 milanista proprio sulla separazione dal club meneghino:

“A quell’età non mi volevano più. Avevano tutto il diritto di pensarlo. Peccato per le modalità e le tempistiche. Una gestione sbagliata. Se sarebbe stato meglio anche per me lasciare dopo Milan-Novara del 2012? Ci ho pensato. Mi sono risposto che sì, sarebbe stato meglio. Ma poi alla fine riconosco che se non l’ho fatto è perché non riuscivo a vedermi in nessun’altra squadra. Sentivo un senso d’appartenenza enorme. E poi andarsene dopo tutti gli altri sarebbe suonato troppo come un abbandono della nave. L’attaccamento ai colori comunque restava intatto, nonostante non ci fosse più nessuno dei miei compagni di sempre.

Andar via senza aver fatto il giro di campo a San Siro mi è rimasto qui. Per chiudere il cerchio ho voluto giocare ad ogni costo Milan-Fiorentina, a novembre del 2013. Stavo guarendo da uno stiramento e ho stretto i denti. Volevo prendere gli applausi di S.Siro un’ultima volta. Dopo mezzora mi sono arreso al dolore e ho chiesto il cambio. Un saluto veloce ma va bene così”.

Per leggere l’intervista integrale resa da Ambrosini a l’Ultimo Uomo clicca qui.