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Niang: “Grazie Milan, sarai sempre nel mio cuore. Mi spiace sia finita così”

M’Baye Niang ha scritto un lungo post di commiato al Milan tramite il proprio profilo Instagram:

“Ero un bambino, quando 5 anni fa arrivavo a Milano per la prima volta. Essere un giocatore del Milan è sempre stato e sempre lo sarà ‘speciale’. Il gol in Coppa Italia contro la Reggina, la serie A, il trio delle creste, il palo di Barcellona, gli anni della Champions e quelli deludenti.

Ma oggi è arrivato il momento di staccarmi da questo meraviglioso mondo. Dal Milan. Ci sono tanti motivi, ci sarebbe tanto da dire, ma oggi voglio dirvi semplicemente GRAZIE, per quello che mi avete dato, per quanto mi avete dato. Per tutto. I tentennamenti degli ultimi giorni dipendevano dal fatto che avrei voluto scegliere io, e con calma, il mio destino. Mi dispiace sia finita così. Ma spesso il calcio ti fa diventare eroe e pochi attimi dopo la causa dei problemi. Il Milan e i milanisti avranno per sempre spazio nel mio cuore, nonostante tutto.

Ringrazio chi mi ha fatto crescere, il Milan, Milanello, compagni di squadra. Oggi inizia una nuova avventura  al Torino. Ho una voglia infinita di giocare e di indossare la maglia granata, di fare gol. Grazie al presidente Cairo, al direttore Petrachi, al mister che hanno fatto tanto per portarmi qui. Ci vediamo in campo. Ed allora… ‘ E’ ancora Toro, è sempre Toro…forza Toro’ “.

Ufficiale: Niang è del Torino

M’Baye Niang è ufficialmente un nuovo calciatore del Torino. Il francese lascia il Milan a titolo temporaneo, ma con i granata che avranno l’obbligo di riscattarne il cartellino l’anno prossimo, avendo firmato il contratto che lo legherà ai granata per le prossime stagioni: la conferma è arrivata dal sito della Lega Serie A, che ha ufficializzato l’approdo dell’ex Genoa alla corte di Mihajlovic. Tra prestito e riscatto, al Diavolo andranno 20 milioni di euro bonus compresi.

Niang-Torino, è fatta: al Milan 20 milioni bonus compresi

È fatta per il trasferimento al Torino di M’Baye Niang. Il francese – riporta Gianluca Di Marzio – è ormai destinato a lasciare al Milan per vestire la maglia granata: i due club si stanno scambiando i documenti in questi minuti, con l’affare che ha dato la fumata bianca. Ai rossoneri andranno 20 milioni di euro compresi i bonus, con la formula del prestito con obbligo di riscatto.

Niang vicino al Torino: contatti positivi col Milan, ma manca ancora l’accordo

M’Baye Niang è a un passo dal Torino. A poche ore dalla fine del mercato, sembra arrivato il momento dell’addio del francese ai rossoneri: i contatti tra il Milan e i granata sono positivi – riferisce Sky Sport – tanto che si stanno preparando i contratti e le carte per far firmare tutto al giocatore.

Ci ha provato anche la Sampdoria, ma il giocatore è deciso a sposare il progetto tecnico di Mihajlovic. Operazione da 15 milioni di euro, con il Diavolo che però non ha ancora dato il via libera definitivo perché vorrebbe alzare un po’ la cifra con l’inserimento di qualche altro milione.

Milan, corsa alle cessioni: Niang-Torino si può chiudere a 15 milioni

-3 giorni alla chiusura del mercato, con il Milan focalizzato sulla chiusura di alcune cessioni. Nonostante i rumors sui rossoneri circa la volontà di puntellare ulteriormente la rosa con un centrocampista e/o un esterno d’attacco, il Diavolo deve dare proprietà alle uscite, provando a liberare alcuni degli esuberi rimasti alla corte di Montella: Paletta, Gomez, Sosa e soprattutto Niang, il più spinoso dei casi sul tavolo di Fassone e Mirabelli.

Se per Paletta oggi può essere il giorno buono per l’intesa con la Lazio – è in programma in giornata un incontro tra i club -, Sosa si sta avvicinando al Trabzonspor: il Principito sta vacillando di fronte alla ricca proposta contrattuale dei turchi, i quali tuttavia non hanno ancora in mano l’intesa definitiva sul prezzo del giocatore. Sfumato, al momento, l’addio di Gomez in direzione Fenerbahce.

Per Niang la pista più calda porta al Torino. Rifiutato definitivamente lo Spartak Mosca, che avrebbe ricoperto di euro sia le casse di via Aldo Rossi sia le tasche del giocatore, toccherà trovare la quadra sulla valutazione economica del cartellino: i granata offrono 12 milioni, mentre il Milan non vorrebbe scendere dai 18 milioni prospettati dai russi. Metà strada, 15 milioni, potrebbe essere il prezzo giusto per chiudere l’affare.

Niang, certificato medico per non allenarsi. Con un occhio al Torino

Come detto, il suo arrivo (di Rafinha, ndr) sarebbe utile per Montella soprattutto in caso di cessione di Niang, giocatore che intanto ha presentato un certificato medico al Milan che lo esonera dall’allenarsi con il resto della squadra per i prossimi 10 giorni (fino alla chiusura di questa sessione di mercato insomma). Per lui, il Milan vuole far valere l’accordo con lo Spartak Mosca, mentre il giocatore spera di andare al Torino da Mihajlovic. Tuttavia le condizioni economiche del club granata sono diverse – più basse – rispetto a quelle dei russi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Niang ci ripensa: niente Spartak Mosca, è ad allenarsi a Milanello

Niente da fare: Niang non andrà allo Spartak Mosca. L’accordo tra il Milan e il club russo, trovato sulla base di 18-20 milioni di euro, è stato vanificato da un ripensamento del francese, che ha preferito rifiutare l’offerta e restare (per ora) in rossonero: il giocatore è già tornato a lavoro a Milanello agli ordini di mister Montella.

Sullo sfondo c’è però il Torino: Mihajlovic lo vuole in granata e lo stesso Niang sembra gradire la destinazione. Una trattativa ancora tutta da imbastire, ma che potrebbe concretizzarsi in questi ultimi giorni di calciomercato.

Niente Torino, Niang (per ora) è incedibile

Un precampionato positivo, e la penuria di attaccanti in casa Milan, sta blindando in rossonero M’Baye Niang. Il francese – riporta La Gazzetta dello Sport – è considerato incedibile dal club di via Aldo Rossi, almeno per il momento, con il Torino e le altre pretendenti che devono guardarsi attorno in cerca di alternative.

Cairo blinda ancora Belotti: “Non lo vendiamo”

Non si vende Belotti. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha ribadito per l’ennesima volta nel corso di quest’estate assoluta incedibilità del Gallo, tracciando le linee guida del mercato granata: “Cerchiamo un attaccante alternativo a Belotti, visto che non lo vendiamo, un difensore e un centrocampista. Dobbiamo aggiungere tre giocatori, ma senza fretta perché sono alternative a quelli che abbiamo. E perché la fretta è foriera di errori. Abbiamo tempo fino alla fine del mercato “.

Belotti-Milan, non è ancora finita: occhio alle sorprese

Cairo lo ha blindato a più riprese, dichiarandone l’incedibilità a eccezione della clausola rescissoria per l’estero da 100 milioni di euro, ma il futuro di Andrea Belotti è tutt’altro che scontato. Per il Gallo – scrive il quotidiano torinese La Stampale sorprese sono dietro l’angolo da qui alla fine del mercato, con il Milan spettatore interessato della situazione: non è un mistero che il “9” della Nazionale sia uno dei profili più graditi dalla dirigenza e da mister Montella per rafforzare il reparto offensivo.

Cutrone, spunta il Torino: piace come vice Belotti

Spunta un nuovo pretendente per Patrick Cutrone. Il giovane bomber rossonero, cercato con insistenza dal Crotone, è finito anche nel mirino del Torino: il classe ’98 – riferisce Tuttosport – è considerato un buon vice Belotti e vestirebbe la maglia granata con la formula del prestito secco.

Benassi per Niang, Milan e Toro pensano allo scambio

Non c’è solo Renato Sanches tra gli obiettivi del Milan per il centrocampo. Un nome tornato di attualità per i rossoneri è quello di Marco Benassi: la mezzala del Torino – scrive Tuttosport – può arrivare in uno scambio con Niang, cercato con insistenza dal mister granata Mihajlovic. Capitano dell’Under 21 agli ultimi Europei di categoria, Benassi ha due sponsor eccellenti negli azzurri Gigio Donnarumma e Locatelli.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Cairo: “Belotti parte per la clausola da 100 milioni. Il Milan? Non l’ho sentito”

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato della trattativa con il Milan per Andrea Belotti:

“Sul tema Belotti l’ho detto tante volte e lo ripeto: c’è una clausola, con impegno reciproco, con cui a 100 milioni parte se lui è d’accordo, ma solo all’estero. Vedremo cosa succederà – ha dichiarato a Sky Sport – ma credo che se Belotti rimanesse al Torino un altro anno o più sarebbe buonissimo per noi e per lui. A me farebbe piacere che rimanga, sarei felicissimo, potrebbe fare una grande stagione verso il Mondiale: non capisco questa attenzione a Belotti che deve partire a tutti i costi. Può restare, spero che rimanga al Toro e comunque prima di privarmi di Belotti ci penserò 100 volte.

Se ho sentito il Milan? Assolutamente no”.

Quanto vale Belotti? Non mi tremano i polsi, non voglio venderlo: con la clausola a 100 milioni sarei costretto, ma non voglio venderlo. Vorrei tenerlo un anno o più perché voglio una squadra che punta in alto e quindi Belotti per noi è importante. Poi se qualcuno arriva dall’estero a pagare 100 milioni, alzerò le mani. Non abbiamo bisogno di venderlo, lo teniamo volentieri. E non sono neanche venuto qui per venderlo. Non ci sono altre cose, capisco che Belotti è al centro dell’attenzione, ma io voglio tenerlo, è un nostro giocatore.

La volontà del giocatore è importante, ma anche quella della società. Noi comunque abbiamo con Belotti un contratto e un impegno reciproco: non dobbiamo solo ascoltare la sua volontà, è un ragazzo serio che ha preso impegni. Noi siamo disponibili e amiamo gente motivata, ma ci sono contratti firmati da me e dal giocatore che vanno rispettati. In ogni caso, anche senza clausola, c’era il contratto sino al 2020, anche l’impegno di prima. Ha fatto un anno strepitoso e vorremmo che lo rifacesse con noi. Belotti non deve far nulla, non c’è niente da dirsi: il giocatore è con noi e punto. Poi se ci vediamo, ci parliamo e ci diciamo cose carine è meglio”.

Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale italiana

Milan, attesa per Belotti. Ma Kalinic può arrivare comunque

C’è attesa per la visita di Urbano Cairo a Bormio, nel ritiro pre stagionale del Torino. In agenda, per il presidente granata, c’è l’incontro chiave di tutta l’estate di mercato del Toro: quello con Andrea Belotti. Il patron piemontese, sinora, ha chiesto 100 milioni per liberare il proprio capitano, ma la chiacchierata faccia a faccia con il Gallo potrebbe cambiare le carte in tavola: se Cairo percepirà la mancanza di volontà di restare al Torino, le pretese economiche potrebbero.

Lo spettatore più interessato è ovviamente il Milan di Montella, che stravede per le sue abilità nel lavorare per la squadra e nel finalizzare. L’offerta rossonera – riporta La Gazzetta dello Sport – può salire sino a 60-65 milioni di euro più i cartellini di Paletta e Niang, valutati 5 e 15 milioni. Il presidente granata, però, non ha intenzione di cedere e solo una chiara e decisa volontà di Belotti di lasciare il Torino potrebbe spostare gli equilibri: ecco perché il summit delle prossime ore con Cairo ha una valenza così significativa.

Intanto le alternative di grido al Gallo sono di fatto sfumate sfumate. Morata è ufficialmente un giocatore del Chelsea, mentre il Borussia Dortmund potrebbe pensare di privarsi di Aubameyang solo a fronte di un’offerta economica monstre da almeno 80 milioni di euro: cifra lontana dai 60-65 stanziata dalla dirigenza rossonera. È ancora in piedi la pista Kalinic: il Milan offre 22 milioni, la Fiorentina ne chiede 25+5 di bonus. Il croato può arrivare indipendentemente da Belotti, ma dovrebbe uscire Bacca.

Milan tra Belotti e Kalinic. E domani incontro Cairo-Gallo

Belotti al primo posto e poi Kalinic. Come un ritornello per la canzone che risuona al Milan quando si pensa e si parla del prossimo rinforzo per l’attacco rossonero. Il club comunque vuole ragionare bene sulla questione attaccante, e procederà con Belotti se il Toro – e il presidente Cairo – accetterà le proprie condizioni: l’offerta rifiutata era di 40 milioni più Niang e Paletta, ma il Milan potrebbe anche rilanciare ed arrivare a 60 milioni di cash più le due contropartite.

Intanto domani ci sarà l’incontro tra il Gallo e il presidente Cairo per chiarire la situazione, sponda Toro. Comunque se il Milan non chiuderà per Belotti, ecco Kalinic: questa operazione, questa pista infatti è sempre tenuta calda e viva e nuovi contatti con l’agente del giocatore sono avvenuti ancora oggi. Il Milan e l’attaccante della prossima stagione: un rebus che al ritorno dalla tournèe cinese potrà essere risolto.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Belotti-Cairo, domani l’incontro clou

Sarà domani il giorno della verità per Andrea Belotti. Il presidente Cairo – riporta il Corriere della Sera – raggiungerà il ritiro del Torino per l’atteso colloquio vis a vis con il Gallo: il giocatore chiarirà al patron granata la propria volontà di andare al Milan, pur rispettando il proprio club di appartenenza. Con ogni probabilità, Belotti spingerà definitivamente per la cessione ai rossoneri (clicca qui per i dettagli).

Belotti spinge per il Milan: l’offerta può salire, presto confronto con Cairo

L’obiettivo è quello di fare chiarezza non oltre il 25 luglio. Riepilogando: Belotti spinge per il Milan, pur continuando ad avere un atteggiamento molto corretto e professionale nei riguardi del Toro. Ma il Gallo sa che un’occasione del genere arriverà tra un anno, forse, perché non anticipare? Servirà un confronto con Cairo, non tarderà.

A quel punto il presidente granata cosa farà? Se dovesse memorizzare dubbi e perplessità del Gallo, chiederà al Milan di alzare l’offerta. E il Milan sarebbe pronto a salire fino a 60-65 milioni. Puntando sul fatto che Mihajlovic non vede l’ora di avere Niang, Paletta ma possibilmente anche Locatelli, sono rinforzi graditissimi. Cairo e Petrachi sono abilissimi nel mercato in uscita, ossi durissimi, ma sono consapevoli che avere Belotti con la testa altrove non sarebbe il massimo. Anzi, potrebbe avere un effetto boomerang. Quindi, quella del Gallo è una questione da affrontare velocemente.

Il Milan avrebbe fatto e farebbe di tutto per prendere Aubameyang, ma la posizione del Borussia Dortmund è diventata molto rigida. Su Morata vi abbiamo raccontato l’importante passaggio del pomeriggio, contatto ufficiale con il suo agente è in stand-by, l’investimento sarebbe molto più alto. Ma l’imprevedibilità del mercato rossonero consiglia di non sottovalutare qualsiasi soluzione. Il Milan potrebbe prendere Kalinic in qualsiasi momento aumentando la proposta alla Fiorentina: c’è il gradimento di Montella, ma su Belotti c’è il gradimento di tutti…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, continuano i contatti per Belotti: gli aggiornamenti

La prima scelta è lui. Il Gallo, cresta alta e obiettivo numero del Milan: Andrea Belotti è il preferito di Montella. Continui contatti per arrivare a Belotti, con però ancora parecchia distanza tra domanda (100 milioni di euro di clausola rescissoria o 80 più Niang e Paletta) e offerta (40 milioni di euro più i due rossoneri).

La sensazione è che a metà strada (60 più il francese e il difensore) si possa trovare un accordo. Accordo che sembrerebbe esserci già tra Belotti e il Milan.

Via: Gianluca Di Marzio

Manuel Locatelli.

Locatelli, si inserisce il Torino: può partire in prestito biennale

Accostato alla Juve che poi lo manderebbe a giocare, per il Milan Locatelli è un patrimonio. Ma nelle ultime ore su Manuel è piombato il Torino, una precisa richiesta di Mihajlovic che apprezza moltissimo il centrocampista, avendolo conosciuto ai tempi del Milan. Sinisa ha chiesto di anticipare la concorrenza, i prossimi due-tre giorni saranno molto importanti.

Il Milan sta facendo valutazioni, Locatelli ha voglia e necessità di giocare, quasi sicuramente sarà accontentato. E il Toro ora ci spera, ma bisogna ragionare sulla formula: potrebbe essere un prestito biennale che tuteli i granata, vedremo. Mihajlovic spera di chiudere presto anche l’operazione Paletta, entrambe sarebbero staccate dall’affare Belotti.

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, rilancio per Belotti: 40-45 milioni più Paletta e Niang

40-45 milioni più Paletta e Niang. È questa la nuova offerta avanzata dal Milan per Andrea Belotti, portata al Torino da Fassone: l’a.d. rossonero – riporta Gianluca Di Marzio – continua a tenere i contatti coi piemontesi per il Gallo ed è arrivato nel complesso a valutarlo 60-65 milioni con l’ultima proposta fatta. Cairo, però, non cede: la distanza tra le parti è ancora ampia – circa 30 milioni –, nonostante entrambi i calciatori siano estremamente graditi alla dirigenza e a Mihajlovic. Ma Milan e Toro si stanno avvicinando, seppur lentamente.

Sorpresa Milan, nuova offerta per Belotti

Senza girarci tanto attorno: al Milan continua la caccia all’attaccante. Aubameyang rimane la prima scelta, Kalinic in standby. Ma i rossoneri non hanno smesso di pensare a Belotti. Anzi. Ieri c’è stato addirittura un nuovo tentativo: contatti tra i club ma la distanza rimane ancora notevole sulla valutazione tra cash e contropartite.

Il Milan ha riproposto Paletta; il Toro accetterebbe anche Niang e/o Lapadula ma con un cash molto più alto rispetto a quello proposto da Mirabelli nelle ultime ore. Si continua a lavorare ma per il Milan continua la caccia all’attaccante. E la pista Belotti non è tramontata.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, spunta l’idea Benassi: soldi, Kucka e Paletta

Il Milan continua la sua ricerca per il centrocampo e sembra essere sempre più vivo l’interesse per il giocatore del Torino Marco Benassi – scrive Tuttosport. Classe ’94, il capitano della Nazionale Under 21 sembra piacere molto a Montella.

Nelle ultime ore i colloqui tra i due club sembrano aver avuto risvolti positivi. Cairo valuta il giocatore 20 milioni di euro, ed è disposto a chiudere l’affare inserendo delle contropartite come Kucka e Paletta, voluti fortemente da Mihajlovic.

Paletta, tutto pronto per il trasferimento al Torino

Futuro a tinte granata per Gabriel Paletta. L’italo-argentino è pronto a sposare il Torino: sia il Milan sia il giocatore hanno dato il proprio via libera e settimana prossima – fa sapere Alfredo Pedullà – potrebbe diventare ufficiale il trasferimento del difensore alla corte di Mihajlovic.

Belotti, sirene dal PSG

Interesse illustre per Andrea Belotti. Il ricco PSG sarebbe finito sulle tracce del Gallo: i parigini – riporta il prestigioso l’Equipe – avrebbero messo nel mirino il centravanti del Torino e della Nazionale italiana, la cui clausola rescissoria ammonta a 100 milioni di euro. Belotti piace anche a Milan e Manchester United.

Belotti, il Milan prova la carta delle contropartite

Il Milan programma un incontro con la Fiorentina per Kalinic – i gigliati chiedono 30 milioni, ritenuti eccessivi da via Aldo Rossi -, ma nel mirino resta ancora Andrea Belotti. Ne è convinto il Corriere dello Sport: Cairo pretende 90-100 milioni in contanti per liberare il Gallo, ma ieri il Torino è stato a Casa Milan per trattare almeno 3 calciatori rossoneri (Zapata, Lapadula e Niang). L’inserimento di qualche contropartita potrebbe far svoltare la trattativa.

Milan, per Belotti si punta sulla sua “fede”

Il Diavolo non molla Andrea Belotti. Nonostante l’arrivo di André Silva e la corte a Kalinic, il Milan continua a pensare al Gallo e a provare a convincere il Torino a liberarlo a cifre più ragionevoli di quelle richieste sinora (i 90-100 milioni della clausola, ndr).

Non sarà affatto facile scalfire Cairo, ma i rossoneri puntano sulla volontà del giocatore: Belotti è da sempre un grande tifoso del Milan – ricorda La Gazzetta dello Sport – e in caso di addio ai granata vorrebbe rimanere in Italia.

Belotti-Milan, si prova col prestito oneroso

Retroscena interessante sull’incontro odierno tra il Milan e il Torino. I rossoneri – riporta toro.it  e conferma La Stampaavrebbero avanzato una nuova proposta per Andrea Belotti, decisamente diversa da quella precedente (50 milioni cash): un prestito oneroso con obbligo di riscatto, per una valutazione complessiva del cartellino del Gallo attorno agli 80 milioni.

L’ipotesi avanzata dal sito internet granata è questa: il Milan pagherebbe subito 20 milioni per il prestito, per poi completare l’acquisto con altri 60 milioni. Un’operazione già fatta con Kessié, arrivato dall’Atalanta a titolo temporaneo, ma con l’obbligo di riscatto. Cairo preferirebbe un’operazione a titolo definitivo, ma il tentativo del Milan potrebbe farlo vacillare.

Più in generale, la strategia di Fassone e Mirabelli è far leva sulla volontà del giocatore e in particolare sulla fede calcistica del Gallo: non è un mistero che Belotti abbia da sempre come idolo Shevchenko e che sia un grande tifoso del Milan (clicca qui per i dettagli). Ma, è evidente, è necessario convincere il Torino.

Belotti, continuano i contatti col Torino: incontro a Casa Milan

André Silva è ufficialmente del Milan e anche Kalinic è sempre più vicino ai rossoneri, ma il Diavolo non molla Belotti. I contatti con il Torino non sono ancora terminati: Cairo continua a chiedere i 100 milioni della clausola, ma chissà che più avanti non possa abbassare le pretese.

Il Milan, intanto, ha incontrato il d.s. granata Petrachi: sul piatto un possibile nuovo tentativo per il Gallo, ma anche alcuni calciatori che interessano al Toro come Niang, Lapadula e Zapata.

Il Milan non molla Belotti

Tra l’offerta per Kalinic e i contatti per André Silva, il Milan non molla Belotti. Il tentativo fatto in settimana col Torino (un’offerta ufficiale da 45-50 milioni) non sarà l’unico approccio verso il Gallo: Fassone e Mirabelli – scrive La Gazzetta dello Sporttorneranno a chiedere a Cairo il centravanti della Nazionale.

Sarà necessario, però, migliorare la proposta: il presidente granata chiede 100 milioni per il cartellino di Belotti e non accetterebbe mai la metà, ma potrebbe ammorbidire la sua posizione con una parte cash più alta e con qualche contropartita come Zapata, Kucka e Niang.

Belotti, idee chiare: preferisce il Milan al Man United

Il Manchester United lo corteggia, Andrea Belotti vacilla. La tentazione di sposare la causa di Mourinho è forte, anche in virtù del ricco quadriennale da 4,5 milioni a stagione proposto dai Red Devils, ma il Gallo preferirebbe venire al Milan: in caso di addio al Torino – scrive la Repubblica – vorrebbe vestire la maglia rossonera, essendone un grande tifoso. Ma Cairo è disposto a venderlo solo per 100 milioni.

Torino, no al Milan per Belotti. Ora assalto Man United

Dopo il Milan (tentativo vano, ieri), con ben altre armi lo United va all’assalto di Belotti. Il potentissimo procuratore internazionale Jorge Mendes, che tra gli altri cura le fortune di Mourinho, è a Milano: porterà avanti una serie di trattative, fra cui (da mediatore) quella tra Cairo e i Red Devils, il cui allenatore è per l’appunto Mou.

Lo United ha già offerto più di 60 milioni, in queste settimane, e ora è deciso a piazzare l’assalto decisivo. Ma Cairo pretende 100 milioni, come da clausola rescissoria valida per l’estero. A vuoto, intanto, è andato il tentativo di ieri del Milan (incontro Cairo-Fassone): offerti “solo” 50 milioni, più due giocatori (in testa Niang e Kucka).

Fonte: Tuttosport

Cairo non molla Belotti: “Va via per la clausola. A meno che…”

Io non lo voglio vendere Belotti e lo dico veramente. Abbiamo messo una clausola per l’estero. Se qualcuno arrivasse dall’estero, non dall’Italia, e portasse 100 milioni di euro, sarei costretto a venderlo, a meno che Belotti non dica che vuole rimanere“.

Lo ha detto l’editore e presidente del Torino, Urbano Cairo, ricevendo il ‘Premio Socrate’ a Milano, rispondendo a una domanda sul futuro del centravanti.

Fonte: LaPresse

Milan all’attacco per Belotti. Ma per il Toro l’offerta è troppo bassa

Prima offerta ufficiale del Milan al Torino per Andrea Belotti: si tratta di una proposta economica di circa 45 milioni di euro per portare il Gallo in rossonero. Il Toro però parte da una richiesta di 100 milioni (il valore della clausola) e non intende scendere al di sotto di 70 milioni più eventuali contropartite tecniche (come Niang e Zapata, non Kucka che non rientrerebbe nei piani di Mihajlovic).

La richiesta del Torino è così alta poiché l’Atletico Madrid – prima del blocco del mercato da parte del TAS – aveva offerto 65 milioni più due giovani forti a scelta: ecco dunque perché il club granata non vuole scendere da questa base e perché il Milan dovrà rilanciare (ed anche di molto).

Restando in tema attacco per il Milan, che intanto oggi ha accolto Rodriguez che ha sostenuto le visite mediche e domani firmerà il contratto che lo legherà al club rossonero, nelle prossime ore potrà esserci un incontro con Jorge Mendes per André Silva, Diego Costa e James Rodriguez.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, offerta ufficiale al Torino per Belotti

Il Milan si muove concretamente per Andrea Belotti. Nelle ultime ore, infatti, c’è stato un primo incontro ufficiale tra l’amministratore delegato rossonero, Marco Fassone, e il presidente del Torino, Urbano Cairo. La prima offerta del Milan è stata giudicata troppo bassa dalla società granata, che valuta il proprio gioiello circa 100 milioni di euro.

La volontà del presidente Cairo è quella di trattenere l’attaccante, ragion per cui il Milan dovrà mettere sul piatto almeno 70 milioni cash più eventuali contropartite da concordare per sbloccare l’operazione. Primi approcci ufficiali tra il Milan e il Torino, i rossoneri puntano il Gallo: si raffredda la pista Morata, Belotti diventa l’obiettivo numero uno per l’attacco.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan freddo su Belotti: Cairo deve abbassare le pretese

Fra i vari nomi che il Milan sta vagliando per il ruolo di attaccante rimane quello di Andrea Belotti, ma il nome del Gallo, rispetto a qualche settimana fa, scalda meno il cuore dei dirigenti rossoneri. A differenza, invece, di quello dei tifosi: su social network e forum rimane infatti il centravanti granata il preferito dei sostenitori rossoneri, in virtù anche della sua fede milanista.

Fassone e Mirabelli stimano Belotti, ma al momento ritengono la sua candidatura secondaria rispetto a quella di Morata e di altre alternative. Non perché Belotti non sia considerato un giocatore in grado di essere il numero 9 del Milan, quanto perché la valutazione che fa il presidente Cairo viene ritenuta fuori mercato. Il Milan non investirà mai i 100 milioni della clausola di rescissione, ma forse neanche i 60 che ha messo in preventivo di spendere per Morata. Secondo i dirigenti rossoneri Belotti ha ancora ampi margini di miglioramento, ma alle spalle ha solo una stagione e mezza ad altissimi livelli, a differenza di altri profili come lo spagnolo ex Juve o Aubameyang.

Di Belotti, ma non solo, potrebbero parlare presto Milan e Torino. Le parti si erano incontrate una prima volta il 10 maggio scorso, nei prossimi giorni dovrebbe esserci un nuovo round. Oggi il ds granata Petrachi sarà a Milano per ritirare un premio, il pari ruolo rossonero Mirabelli ha comunicato che non è previsto un summit fra i due, ma chissà che non possano esserci novità; se non oggi, entro fine settimana. E al di là della situazione Belotti, è probabile che sarà il Torino a chiedere nuove informazioni sui giocatori del Milan.

Fonte: Tuttosport

Milan-Torino, possibile incontro per Belotti

Attesa per la decisione di Morata, ma anche lavoro e attenzione alle alternative. Il Milan batte diverse piste per l’attacco e l’alternativa primaria allo spagnolo è Andrea Belotti: per il Gallo – riporta il Corriere della Seraè possibile un incontro domani con il Torino.

Niang da Mihajlovic, il Toro prova il colpo

Di ritorno al Milan, M’Baye Niang potrebbe partire nuovamente e finire alla corte dell’ex rossonero Mihajlovic. Il Torino – scrive Tuttosport – cerca un esterno d’attacco e sta pensando anche al francese, che rifiutato il Watford potrebbe scegliere di rimanere in Italia. I granata hanno riallacciato i contatti col Milan per Niang, ma hanno anche sondato il terreno per tanti altri calciatori: piacciono anche Calabria, Zapata, Gomez, Poli, Kucka e Lapadula.

Milan, Belotti il piano B: pronti 70 milioni più 10 di bonus

Allo stesso tempo però il Milan porta avanti anche una pista parallela a Morata, proprio perché per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo. Il Gallo Belotti infatti è il piano B del club.

I rossoneri sono pronti a fare un’offerta di 70 milioni di euro più 10 di bonus ed eventuali contropartite per abbassare il costo del giocatore, visto che al momento la linea del presidente Cairo prevede un addio a Belotti solo nel caso in cui venga pagata la clausola da 100 milioni. Da vedere se il club granata abbasserà le sue pretese, ma una cosa è certa: il Milan per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, rialzo per Belotti: offerti 80 milioni più un giocatore

Il Milan non lascia e, anzi, raddoppia. In via Aldo Rossi non ci si rassegna per Andrea Belotti: il Torino continua a fare muro e chiede i 100 milioni della clausola rescissoria (che in teoria varrebbe solo per l’estero, ndr), ma i rossoneri hanno pronta un’altra succulenta offerta per convincere Cairo a liberare il Gallo.

Il piano per Belotti lo svela l’edizione odierna de La Stampa: il Milan mette sul piatto 80 milioni di euro più il cartellino di un giocatore a scelta tra Niang, Bertolacci e Lapadula, il quale si trasferirebbe alla corte di Mihajlovic. Il Diavolo alzerebbe la parte cash della proposta (la prima era stata di 60) e confermerebbe l’inserimento nella trattativa di un calciatore gradito al Torino.

Tentativo forte e concreto per il Gallo, ma il primo obiettivo del Milan per l’attacco resta Alvaro Morata. Lo spagnolo è il nome in cima alla lista di Mirabelli e il profilo ideale scelto da Montella per il reparto avanzato: l’assalto al giocatore del Real inizierà dopo la finale di Champions League.

Mihajlovic: “Belotti? Se resta, deve avere la testa giusta”

“Ho rivisto il mio Toro, oggi abbiamo giocato bene”. Soddisfatto della prova del suo Torino il tecnico granata Mihajlovic dopo il 5-3 con cui ha superato il Sassuolo: “Il nono posto finale è giusto – aggiunge il tecnico serbo – con meno alti e bassi e più punti in trasferta avremmo lottato per l’Europa League”. Per il futuro Mihajlovic ha le idee chiare: “Della nostra rosa credo che le conferme saranno 12 o 13, a parte prestiti e giovani che andranno in prestito. Belotti? Ci auguriamo che rimanga con noi, ma con la testa giusta. Se dovesse andare via arriveranno tanti soldi, ma non si può comprare tutto: è difficile trovare giocatori come lui”.

Ancora con il tecnico serbo in panchina: “Se Cairo mi ha confermato non ci dovrebbero essere problemi anche perché si sa che i contratti lasciano il tempo che trovano“. Chi invece dovrebbe cambiare aria, è il tecnico del Sassuolo, Eusebio Di Francesco. “Domani incontrerò Carnevali per capire quale sarà il futuro: ho due anni di contratto, ho una clausola”.

Fonte: ANSA.it

Belotti: “Io, con la passione per il Milan grazie a mio fratello”

Attaccante del Torino e della Nazionale italiana, ma vero e proprio sogno di mercato del Milan, Andrea Belotti ha parlato così della propria fede rossonera:

“Mio fratello è un milanista sfegatato e mi portava a veder le partite del Milan. Da lì è nata questa passione – ha dichiarato il Gallo a inizio stagione, in un’intervista riproposta oggi da Sky Sport 24 – ma quando ho iniziato a giocare a livelli professionistici si è un po’ spenta perché dovevo pensare alla squadra in cui giocavo“.

Milan, è Belotti l’alternativa a Morata: contatti continui. Si punta sul suo essere “milanista”

Dall’ufficialità ormai prossima di Musacchio ai colpi Kessié e Ricardo Rodríguez ormai chiusi, passando per la ricerca del bomber utile a regalare al Milan della prossima stagione un profilo importante per competere al meglio tra Italia ed Europa.

La dirigenza rossonera ha individuato in Andrea Belotti la principale alternativa ad Alvaro Morata e Pierre-Emerick Aubameyang per l’attacco: profilo sul quale la società rossonera si è spostata con convinzione, nonostante la richiesta del Torino resti attualmente pari alla clausola rescissoria (da 100 milioni) fissata per una possibile cessione all’estero.

La strategia rossonera resta incentrata sull’essere ‘milanista’ di Belotti, per un’esperienza rossonera che per l’attaccante granata rappresenterebbe il coronamento di un sogno, e sulla consapevolezza che il Toro non può rischiare, dopo la fantastica stagione vissuta, di non cederlo. Contatti continui nelle scorse ore e nei prossimi giorni, anche con l’agente del giocatore, per tentare il colpo: in casa di mancata riuscita positiva, possibile la virata su profili alla Nikola Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mihajlovic spinge: vuole Calabria al Torino

C’è anche Davide Calabria tra i desideri di mercato “rossoneri” di Mihajlovic. Il tecnico serbo, oggi al Torino, vorrebbe riavere con sé il terzino cresciuto nel vivaio del Milan: i piemontesi – scrive Tuttosport – sono a caccia dell’erede di De Silvestri, destinato a svestire il granata alla fine della stagione.

L’Atletico Madrid ci prova per Belotti: pronti 60 milioni

Nuovo spauracchio di mercato per i tifosi del Torino che temono di perdere la giovane stella Andrea Belotti: arriva dalla Spagna dove, nel programma “El Partidazo” della radio Cadena Cope, rivelano che l’Atletico Madrid avrebbe individuato nel centravanti granata la seconda scelta per la prossima stagione nel caso in cui fallisse l’obiettivo primario, che è quello di far rientrare Diego Costa dal Chelsea.

Come ha più volte ricordato il patron del Torino Urbano Cairo, l’intenzione del club granata è quella di trattenere il giocatore per almeno un’altra stagione, ma nulla potrebbe impedirne la partenza di fronte ad un club disposto a versare la clausola rescissoria di 100 milioni di euro. L’Atletico di Diego Simeone, sempre secondo “El Partidazo”, tenterebbe una trattativa per scendere fino a 60. Parti quanto mai lontane, dunque.

Il 23enne attaccante, 25 reti in 33 gare quest’anno in Serie A (più 2 in Coppa Italia), lo scorso dicembre ha prolungato fino al 2021 il proprio contratto con i granata.

Fonte: ANSA.it

Milan, il piano per Belotti: 70 milioni e tre contropartite tecniche

Il sogno dei tifosi, un ambizioso obiettivo della società. Sarà difficile che Belotti arrivi al Milan, ma la nuova dirigenza sta provando a trasformare il miraggio in realtà. E ha già pronta per il Torino – come racconta Il Giorno di oggi – una super offerta che potrebbe far vacillare la volontà del presidente Cairo di trattenere il Gallo almeno un’altra stagione.

Il piano del Milan per Belotti è questo: mettere sul piatto sia una cifra importante – 70 milioni di euro circa – sia alcuni calciatori graditi al Torino e a Mihajlovic, come Gabriel, Antonelli e Kucka. Un modo per abbassare il prezzo del cartellino (la clausola rescissoria, seppur valida solo per l’estero, è di 100 milioni) e tentare la dirigenza piemontese con contropartite tecniche decisamente appetite.

Tre calciatori di livello e un lauto conguaglio economico sarà la mossa da via Aldo Rossi per provare un clamoroso colpo di mercato: vestire di rossonero il Gallo. Un tentativo il cui esito sarà presto svelato, in quanto il Torino non ha intenzione di creare una telenovela lunga tutta il mercato. La decisione definitiva su Belotti arriverà presto in estate e rimarrà tale.

 

Poli piace al Torino

Il futuro di Andrea Poli potrebbe essere con l’ex rossonero Mihajlovic. Il centrocampista di Vittorio Veneto, il cui addio al Milan è quasi certo, potrebbe proseguire la carriera al Torino: i piemontesi – fa sapere SportMediaset – si sono mostrati molto interessati al giocatore nel corso dell’incontro avuto ieri pomeriggio tra i due d.s. Mirabelli e Petrachi.

Torino, Gabriel può interessare

Anche Gabriel potrebbe essere tra i nomi caldi sull’asse Milan-Torino. Con il contratto in scadenza di Padelli – scrive Gianluca Di Marzio – e il ritorno al City di Hart, i granata cercano un portiere: il brasiliano può rappresentare un profilo interessante.

Milan-Toro, si è parlato pure di Niang. E quelle domande su Belotti, Baselli e gli altri italiani…

Incontro conoscitivo, lo hanno definito. Incontro conoscitivo, come altri già andati in scena in questi ultimi tempi, con in azione il ds del Milan, Mirabelli, ex capo degli osservatori interisti. Conoscitivo in tutti i sensi: nelle vesti di nuovo uomo mercato del Milan, Mirabelli ha avuto ieri pomeriggio un lungo incontro con Petrachi, nel capoluogo lombardo, utile a entrambi per un giro d’orizzonte in vista dei rispettivi mercati estivi.

E così il ds granata ha potuto ad esempio battere la pista Niang, giovane attaccante che piaceva molto a Mihajlovic nella scorsa stagione, quando lo allenò a Milano, e che nello scorso gennaio finì nel mirino del Torino, ma invano. A fronte dei problemi incontrati con Montella, Niang fu prestato dai rossoneri al Watford, in virtù delle migliori condizioni economiche che offrivano gli inglesi (prestito oneroso con diritto di riscatto a 18 milioni). In Premier il giovane francese, di origini senegalesi, si è fatto apprezzare, ha segnato un paio di reti in 13 presenze. Tanto che il Watford non ha affatto escluso la possibilità di procedere al riscatto: trattative da affrontare con il Milan per cercare di abbassare la cifra. Il Torino sta alla finestra: Niang può giocare sia da seconda sia da prima punta, e dunque può essere una soluzione più che interessante per il club granata, che vuole sostituire Maxi Lopez con un nuovo attaccante di movimento e ben più eclettico tatticamente.

POLI, KUCKA, ZAPATA, GOMEZ E PALETTA – L’incontro è stato utile a Petrachi anche per chiedere informazioni su Poli e Kucka, centrocampisti non certo blindati dal Milan (in specie l’italiano, così come i difensori Zapata, Gomez e Paletta). Mirabelli ha cercato di comprendere le strategie del Torino su Belotti (che Cairo non intende cedere: Petrachi lo ha ribadito), nonché sui giovani di maggior qualità dei granata: in testa Baselli, ma anche Zappacosta, Barreca e Benassi.

Fonte: Tuttosport

Petrachi (d.s. Torino): “Sì, ho parlato col Milan di Belotti”

Il direttore sportivo del Torino, Gianluca Petrachi, ha parlato dell’incontro avuto oggi a Casa Milan col il d.s. rossonero Mirabelli:

“Le operazioni al Toro le fa il sottoscritto, poi Cairo è un presidente meticoloso a cui piace assistere alle trattative. Ma chi vuole fare una trattativa deve chiamare me, oggi sono stato dal Milan e il presidente già lo sapeva. Belotti piace a tante squadre, a chi non piace un attaccante così? E’ un ragazzo umile e caparbio, migliora giorno dopo giorno. Se dovesse arrivare un top club che punta a vincere lo scudetto, potrebbe partire, altrimenti resta con noi. Il Milan è un top club? Per la storia sì, ma oggi non gioca per il titolo.

Incontro con Mirabelli? Non lo conoscevo se non per sentito dire – ha dichiarato Petrachi a Sportitalia – mi ha chiamato per conoscerlo e nel pomeriggio ci siamo visti, abbiamo parlato di tante cose perché lui è arrivato da poco, mi ha chiesto delle cose. Se abbiamo parlato di Belotti? Sì, perché a lui Belotti è sempre piaciuto, però non mi ha detto che avrebbe certi soldi per Belotti. E’ difficile, ribadisco, che un club italiano possa prenderlo. Andrea parte solo per un top club. Secondo me, a lui servirebbe infatti farsi un altro anno da noi e confermarsi in granata prima di cercare gloria altrove”.