Milan-Roma – Milanismo

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Milan-Roma 2-1, le pagelle: Higuain decisivo, bene Biglia

Si è giocata Milan-Roma, terza giornata di campionato

Le pagelle di Milan-Roma, terza giornata di Serie A 2018/2019.

G. Donnarumma: 6
Incolpevole sui gol, temerario in uscita bassa su El Shaarawy.

Calabria: 6-
Buona prova, macchiata della respinta molle su cui si fionda Fazio in occasione del pari. Generoso come sempre.

Musacchio: 6,5
Qualche sbavatura di troppo, ma porta a casa la prestazione – complice la non eccelsa serata di Dzeko.

Romagnoli: 6,5
Attento e preciso, prova a prendersi più responsabilità in uscita di palla. Capitano.

Rodriguez: 6,5
Molto più propositivo del solito, tanto da arrivare più volte alla conclusione e servire l’assist dell’1-0. Bene anche in fase difensiva.

dal 76′ Laxalt: 6+
Riesce a dare vita a una squadra in debito d’ossigeno. Prezioso.

Kessie: 7
Domina il centrocampo, si fa trovare pronto sottoporta e in generale regge senza problemi lo scontro coi corazzieri giallorossi.

Biglia: 7
Dirige, mette ordine, picchia quando serve e regala equilibrio alla squadra. In netto miglioramento di condizione, torna punto di riferimento per i compagni. Il Biglia di Napoli sembra lontano anni luce.

Bonaventura: 6
Sempre nel vivo dell’azione, si pronone spesso ma gli manca la giocata negli ultimi metri. Spuntato.

dall’84’ Cutrone: 7,5
Entra e piazza la zampata da 3 punti in pieno recupero – al secondo pallone toccato. Inzaghesco.

Suso: 5+
Si impunta troppo, forza la giocata non riuscendo a ricamare come sa. Serata no.

Higuain: 7+
Assist vittoria e gol (annullato) a parte, regge da solo il peso dell’attacco fungendo da vero e proprio regista avanzato. Trova al volo l’intesa con Cutrone che vale la vittoria.

Calhanoglu: 6-
Al rientro dopo la squalifica, sembra quasi voler strafare. Troppo precipitoso nel voler trovare spazio, getta alle ortiche un paio di palloni che avrebbero meritato ben altra sorte.

dall’81’ Castillejo: 6+
Con Laxalt forma il binario che rivitalizza il Milan nel finale. Da rivedere.

Gattuso: 7
Vittoria caparbia dopo una gara dominata per 70 minuti: il quarto d’ora di stanca dopo l’ora di gioco rischiava di costare carissimo, per fortuna stavolta la squadra non ripete il tracollo di Napoli e nel finale riesce a portare a casa la posta grazie ai cambi dalla panchina e alla giocata del campione – cose che sono tremendamente mancate l’anno scorso.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Casa Milan, vertice tra dirigenza e mister: Montella resta senza ultimatum

Altra sconfitta, altro incontro tra l’allenatore e la dirigenza per analizzare e capire il momento. Mister Montella si è recato a Casa Milan all’indomani del 2-0 subito dalla Roma per parlare faccia a faccia con Fassone e Mirabelli, confrontandosi per cercare di capire come invertire la rotta rossonera: un summit in cui, a dispetto di quanto accaduto dopo la Samp, non è stata registrata tensione tra le parti.

Dirigenza e mister – riporta il Corriere della Sera – hanno infatti trovato aspetti positivi nel ko di San Siro e convenuto che ci sia bisogno di tempo per trovare gli automatismi, soprattutto a causa degli undici nuovi arrivati che devono avere il tempo di conoscerci e ambientarsi. Il derby del 15/10 non sarà un ultimatum per Montella, ma servirà vincere per rilanciarsi nella corsa alla Champions League.

Borini: “Ci è mancato solo il gol. Il nuovo ruolo? Per Montella lo faccio con piacere”

Infine è toccato a Fabio Borini: “Ci è mancato solo il gol, perché poi abbiamo messo tutto in campo: Voglia, carattere, lo stesso sacrificio di Çalhanoglu che ha preso il rosso per non farli ripartire”.

Il ruolo: “Mi mancava questo ruolo, ma lo faccio con piacere per il Mister. Cerco di imparare ogni giorno la fase difensiva, anche perché io mi reputo attaccante e non è facilissimo”.

La ricetta per ripartire: “Dobbiamo solo lavorare sulla compattezza e la nostra voglia di vincere. Crederci sempre e avere voglia di vincere tutto, anche le partitelle a Milanello”.

Fonte: A.C. Milan

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Milan, tris di ko. Ma Montella incassa un’altra fiducia

Altri due ceffoni, costati la terza sconfitta in campionato su sette giornate, ma leggeri miglioramenti nel gioco e (finalmente) una squadra che sembra iniziare a trovare una fisionomia negli uomini e nel modulo. Il giorno dopo Milan-Roma, momento di pausa e riflessione a causa della sosta per le Nazionali e con il derby lontano due settimane, lascia anche un retrogusto agrodolce nella bocca di Montella. Piacciono i passi avanti nella consistenza del tabellino post partita e nell’atteggiamento, con un Diavolo decisamente più attento e in partita rispetto ai disastri con Lazio e Sampdoria, seppur ancora poco solido e indietro rispetto alle avversarie dirette per la Champions. Ma un’altra sconfitta e soprattutto il -4 (potenzialmente -6) dal quarto posto non fanno dormire sonni tranquilli.

Non è tutto da buttare ciò che si è visto nel primo big match rossonero dell’anno. Il 3-5-2 di partenza – con ben nove acquisti, fuori solo Conti e Antonio Donnarumma – sembra essere quello che il Milan aveva studiato durante la campagna acquisti estiva: un primo dato importante nell’ottica di costruzione e consolidamento di un nuovo undici titolare. A un primo tempo scialbo e insipido per “colpa” di entrambe le squadre, è seguita una ripresa in crescendo in cui Bonucci e compagni hanno provato a creare occasioni da gol per vincere la partita, senza trovare il guizzo vincente: decisivo Alisson proprio su una bordata del capitano, un po’ sfortunati e imprecisi i tentativi dei vari Kalinic, André Silva e Calhanoglu. Ma la Roma tiene e superato il 70′ non perdona coi propri spietati campioni: la sblocca Dzeko, arrotonda Florenzi, la “chiude” proprio il turco con il rosso che chiude virtualmente la partita e che gli costerà l’Inter.

Insomma: è arrivata nuovamente una sconfitta, ma con sostanza diversa rispetto al disastro di Genova e alla Caporetto dell’Olimpico. Il Milan non ha demeritato, perdendo con onore contro una Roma chiaramente più avanti e pronta: servono evidenti (e veloci) passi avanti per puntare alla Champions, ma il gruppo ha dato l’impressione di crescere. È anche per questo che Montella continua ad avere la fiducia della società. Il mister è chiamato a fare delle scelte delicate e importanti in una fase in cui la squadra va plasmata, a volte azzeccando e a volte sbagliando, ma cambiare oggi sembra più deleterio che salvifico. Non solo per la mancanza di alternative credibili – Ancelotti avrebbe fatto sapere che non accetterebbe nessuna panchina in corsa -, ma perché l’esonero certificherebbe il fallimento in toto non solo del mister ma di un intero progetto tecnico, che ha bisogno di tempo per poter iniziare a dare dei frutti. “Sacrificare” l’allenatore aiuterebbe la cerca del Colpevole per questo inizio stentato, ma difficilmente aiuterebbe la squadra e parecchi singoli a trovare gioco, identità e risultati. Serve pazienza, ma anche tornare a fare punti per la serenità di tutti: per lo spettacolo e gli applausi, ripassare tra qualche mese.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Fabio Borini in azione durante Milan-Roma, Serie A 2017-18

Milan-Roma, le pagelle: Borini moto perpetuo, delusione Calhanoglu. Bene André Silva

Le pagelle di Milan-Roma, settima giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 5,5
Bravo a farsi trovare pronto sull’uno contro uno con Florenzi, da rivedere la respinta in occasione del 2-0.

Musacchio: 6-
El Shaarawy è un brutto cliente, ma in fin dei conti non lo soffre più di tanto.

Bonucci: 6
Una delle migliori prestazioni di questo travagliato inizio di stagione. Sfiora pure il gol con un bel tiro al volo, ma Alisson c’è.

Romagnoli: 5,5
Sfortunata quanto determinante la sua deviazione sull’1-0 di Dzeko. Peccato, perché in fin dei conti è l’episodio che decide la partita.

Borini: 6,5
Nettamente il migliore in campo: grande generosità, moto perpetuo sulla fascia di competenza. Che questo sia il ruolo giusto?

dall’83’ Bonaventura: s.v.
Ingiudicabile.

Kessié: 6-
Bene per la quantità, meno per la qualità: spreca qualche buona palla in uscita, ma almeno torna ad essere ovunque.

Biglia: 5,5
Cerca di mettere ordine in mezzo al campo, con alterne fortune. Come già detto altre volte: se la squadra non gira, il primo ad andare in difficoltà è lui.

Calhanoglu:  4,5
La grande delusione della serata, se non già addirittura del mercato estivo: sembra vagare per il campo alla perenne ricerca della posizione, spreca tantissimi palloni e come ciliegina sulla torta lascia la squadra in dieci.

Rodriguez: 6
Sforna cross a ripetizione, ma non c’è mai nessuno pronto ad approfittarne.

Kalinic: 5,5
Fa a sportellate con Fazio per tutta la partita, uscendone piuttosto ammaccato. Ha una sola occasione, ma non riesce a sfruttarla al meglio.

dall 79′ Cutrone: s.v.
Ingiudicabile vol II.

Andrè Silva: 6,5
Intraprendente, cerca sempre la giocata sembrando sempre in grado di portare pericolo. Esame superato.

Montella: 5
Perdere fa sempre male, a maggior ragione se dopo una prestazione tutto sommato rispettabile contro una Roma nettamente più in palla. E ora due settimane decisamente ad alta tensione, con vista derby…

Calhanoglu: “Roma fortunata. L’espulsione? Chiedo scusa a tutti”

Al termine del match, sempre a Milan TV, ha parlato anche Calhanoglu, espulso nel finale e quindi costretto a saltare il Derby: “Abbiamo giocato una grande partita, creando occasioni e attaccando. Non ricordo una chance della Roma fino al 70′, nel secondo tempo abbiamo cercato di continuare così e avevamo la gara in mano. Il gol di Dzeko ci ha spiazzati, poi è diventato quasi impossibile segnare. La Roma è stata fortunata”.

Rammarico: “Noi abbiamo fatto di tutto per segnare, ma loro sono stati bravi a difendere. Ora dobbiamo lavorare duro e mi dispiace per il cartellino rosso: è mancata comunicazione con Romagnoli e mi ero dimenticato del giallo. Chiedo scusa a tutti, mi dispiace non esserci al Derby”.

Fonte: A.C. Milan

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan

Mirabelli: “Fiducia completa in Montella: facciamo tutti quadrato attorno a lui”

Parole a caldo e importanti per tutto l’ambiente quelle di Massimiliano Mirabelli. Il d.s. rossonero, a Milan TV, ha analizzato in maniera positiva la sconfitta casalinga contro la Roma, guardando già avanti.

STESSI OBIETTIVI
“Abbiamo affrontato una grande squadra, dominando per 70′. Nel nostro momento migliore, un grande giocatore come Dzeko ha spostato gli equilibri. Dobbiamo analizzare ciò che di buono abbiamo fatto, tenendo testa a una big come la Roma. Normale che dia fastidio perdere in casa, ma ho visto grandi passi in avanti che mi lasciano sereno. Siamo solo alla settimana giornata e il nostro obiettivo non cambia. Ce la giocheremo”.

TUTTI CON MONTELLA
“Voglio per prima cosa ringraziare i tifosi che ci stanno vicini e che hanno applaudito a fine partita. È in queste difficoltà che escono gli uomini e il mondo Milan deve fare quadrato attorno al tecnico. Ho visto cose positive. Sui media, purtroppo, leggo cose non vere. Abbiamo vinto 10 partite e subito delle sconfitte, ma siamo solo all’inizio. Noi abbiamo completa fiducia nei confronti del Mister e del gruppo, che lo segue. Troveremo la nostra strada, anche se ora sembra tortuosa: sono quasi più tranquillo per aver perso con questa grinta che dopo le sconfitte contro Lazio e Sampdoria. Cerco di prendere i dettagli positivi di oggi”.

FURBIZIA
“Ci è mancata la cattiveria come squadra quando eravamo in fase offensiva. La Roma ci soffriva in certe situazioni, ma non abbiamo avuto la furbizia di sfangarla”.

DERBY
“Parliamo di una partita completamente a sè rispetto al campionato. L’unica cosa che non dobbiamo avere è paura. Umiltà, rispetto e coraggio, ma gli altri devono aver paura di noi, non il contrario”.

BORINI
“Fabio è questo tipo di giocatore. Lo conosco bene e dove lo metti darà sempre l’anima. Butta sempre il cuore oltre l’ostacolo e dobbiamo avere tutti il suo atteggiamento, anche i compagni più tecnici devono lottare come lui”.

Fonte: A.C. Milan

Montella: “Il Milan ha giocato come mi piace e alla pari con la Roma. Ora la strada è in discesa”

Vincenzo Montella ha analizzato il ko casalingo contro la Roma nel post partita del match tra Milan e giallorossi:

“Ero molto più preoccupato dopo la partita con la Samp perché non mi davo una spiegazione. Oggi i ragazzi devono essere soddisfatti, per lo spirito e la capacità di gioco, rapportati alla difficoltà della partita. Il Milan ha giocato alla pari, quanto meno alla pari della Roma. Credo che la strada sia questa. Non era facile giocare per un risultato solo.

Faccio fatica a trovare un singolo che non abbia giocato ai livelli del Milan, anche tatticamente ha fatto una buona partita. La Roma è una grande squadra e in 10 undicesimi erano quelli dell’anno scorso. Dobbiamo arrivare a far diventare uno scontro diretto anche nella classifica – ha dichiarato Montella a Premium Sport HD – non solo nel gioco.

Il Milan ha giocato come piaceva a me, non abbiamo segnato, ma ci siamo andati molto vicini. Con una deviazione diversa parleremmo di una partita diversa. Può ancora crescere, perché ci sono giocatori che possono crescere. Non vedo la strada in salita come prima, ma in discesa. Il mercato? È stata fatta una scelta chiara, vogliamo che questi calciatori possano essere un patrimonio anche per il futuro”.

Il Milan: fiducia massima in Montella. Ancelotti, ipotesi da scartare

Altra sconfitta per il Milan, ma Vincenzo Montella non rischia in alcun modo l’esonero. È questa la linea ufficiale che trapela dalla società: è massima la fiducia nell’attuale allenatore – riferisce Sky Sport -, è questo ciò che trapela nel post partita di Milan-Roma. Si è parlato di Ancelotti, ma è un’ipotesi assolutamente da escludere, anche perché lo stesso Carletto non sarebbe intenzionato ad accettare panchine italiane in corsa.

Milan, terzo ko in Serie A: la Roma sbanca San Siro 2-0

Il Milan cade ancora. La terza volta in sette gare di campionato, la prima tra le mura amiche del Meazza. A vincere il big match di giornata è la Roma, capace di imporsi a San Siro per 2-0 con le reti nella ripresa di Dzeko e Florenzi, arrivate dopo 70 minuti di gioco in sostanziale equilibrio in cui i rossoneri non hanno sfigurato né demeritato al cospetto dei capitolini. I quali, tuttavia, hanno saputo soffrire bene e piazzare i colpi del ko con un rapido uno-due e con l’espulsione di Calhanoglu, che di fatto ha sancito la vittoria ospite con largo anticipo rispetto al triplice fischio di Banti.

Non è stato un Diavolo pessimo come contro Lazio e Sampdoria, seppur poco brillante e ancora lontano dal potenziale che la squadra può esprimere, soprattutto nel corso di un primo tempo scialbo da ambo le parti. Una buona ripresa, in cui il Milan ha messo comunque in difficoltà la Roma creando qualche buona occasione – su tutte una conclusione di Bonucci e qualche fiammata di André Silva, il migliore in campo tra i rossoneri – non ha evitato la sconfitta, con una Roma brava a non subire gol e anzi passare in vantaggio e arrotondare il risultato con la freddezza e l’esperienza dei propri campioni. Non un disastro, ma tanto basta per iniziare a far traballare la panchina di Montella.

Musacchio: “Battere la Roma per dare una svolta”

Le parole di Mateo Musacchio nel pre partita di Milan-Roma:

“Sappiamo che sarà una grande partita e importante. Affrontiamo con consapevolezza una grande squadra: crediamo in ciò che facciamo e non vediamo l’ora di stare in campo.

La Roma è una squadra con giocatori di qualità in ogni zona, ma anche noi siamo una grande squadra. Sappiamo ciò che noi sappiamo fare bene – ha dichiarato Musacchio a Sky Sport – abbiamo fiducia e dobbiamo pensare al nostro lavoro.

Vincere sarebbe un’opportunità per dare una svolta, perché giochiamo contro un diretto avversario e per dare svolta al nostro momento. Vogliamo ottenere un risultato positivo”.

Milan-Roma, le formazioni ufficiali: dal 1′ Calhanoglu e A. Silva

A San Siro si gioca Milan-Roma, big match della 7^ giornata di Serie A. Ecco di seguito le formazioni ufficiali.

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli, Borini, Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez; Kalinic, André Silva. All.: Montella.

Roma (4-3-3): Alisson; Peres, Fazio, Manolas, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Florenzi, Dzeko, El Shaarawy. All.: Di Francesco.

Milan-Roma, la probabile formazione: in pole Kalinic-A. Silva, fuori Suso

Partita del cuore, ma anche match della verità. Milan-Roma non sarà una partita qualunque per Vincenzo Montella, perché legato affettivamente ai giallorossi per i lunghi trascorsi da calciatore-allenatore e grande amico di mister Di Francesco, ma soprattutto per l’alto valore che ha sul suo futuro in rossonero. La vittoria al cardiopalma col Rijeka ha dato il carico di adrenalina – e probabilmente anche una scossa di cui il gruppo aveva bisogno – seppur senza cancellare dubbi e mugugni sull’Aeroplanino: ancora troppi pochi progressi nel gioco e nella mentalità, alla luce anche del blackout che stava per costare due punti sanguinosi. Domani, contro la Roma, sarà necessario vincere e convincere sul piano della prestazione, per non perdere terreno rispetto alle rivali Champions e per attestare la solidità e le ambizioni del nuovo corso milanista.

Carica e concentrazione verso il match di San Siro, dunque, con Montella che ha intenzione di strutturare quello che potrebbe essere il primo undici “tipo” dell’anno. Col 3-5-2 ovviamente, ormai modulo di riferimento, ma soprattutto con tante conferme: come il trio difensivo composto da Musacchio, Bonucci e Romagnoli, pronto al primo “bis” della stagione, e gli esterni Rodriguez-Borini (l’ex Sunderland è il sostituto di Conti in pectore). O come la mediana Kessie-Biglia-Calhanoglu, col turco in vantaggio su Bonaventura per una maglia da titolare e il tandem d’attacco Kalinic-André Silva, il favorito al momento, con Suso che parte defilato ma pronto a prendersi spazi – e ad ambientarsi sempre più – nel ruolo di seconda punta. Una formazione vicina a quella progettata durante il mercato, con Gigio ovviamente titolare della porta.

Ecco il probabile undici rossonero verso Milan-Roma, gara valida per la 7^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Borini, Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez; Kalinic, André Silva.

Milan-Roma, i convocati: riecco Calabria e Montolivo

Terminata la seduta di rifinitura verso Milan-Roma, mister Montella ha diramato la lista dei convocati per il match in programma domani a San Siro.

Portieri: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari;
Difensori: Abate, Bonucci, Calabria, Musacchio, Paletta, Rodriguez, Romagnoli, Zapata;
Centrocampisti: Biglia, Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Locatelli, Mauri, Montolivo;
Attaccanti: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso.

Suso con la maglia di trasferta del Milan

Suso: “Milan, serve lavorare. San Siro? È il campo più facile dove giocare”

Il fantasista del Milan, Suso, ha parlato del momento rossonero e del proprio rinnovo contrattuale ai microfoni di Milan TV.

Sul contratto sino al 2022: “È stato un giorno speciale per me e per la mia famiglia, è quello che ho sempre voluto. Ho sempre detto di voler restare al Milan, ho avuto altre offerte ma ho voluto rimanere e anche alla società l’ho sempre detto. Sono molto felice per tutto qui”.

Sul Rijeka: “Bisogna vincere, sappiamo che è una partita di Europa League e sono tutte difficili. Dobbiamo concentrarci su questa partita e poi dopo per domenica contro la Roma”.

Su Milan-Roma: “Meglio avere una partita difficile piuttosto che contro un’altra squadra, così sappiamo cosa possiamo fare e guardare avanti. Dobbiamo continuare a lavorare, dobbiamo fare di più e lavorare di più, è questo il modo di arrivare”.

Su San Siro: “È facile giocare con la nostra gente a casa nostra. Siamo molto felici di giocare a San Siro, è il campo più facile dove giocare”.

Prima l’Europa, poi Milan-Roma: l’agenda rossonera della settimana

Inizia la terza settimana consecutiva con un doppio impegno per i rossoneri. Dopo la Sampdoria, la squadra tornerà in campo giovedì per la seconda giornata del girone di Europa League: l’avversario è il Rijeka, alle 21.05 a San Siro. Poi sarà ancora campionato, sempre in casa, con il big match di domenica contro la Roma.

Niente riposo e tanto lavoro, necessario dopo il ko di Genova: possiamo riassumere così le nostre prossime giornate a Milanello. Nello specifico, lunedì la ripresa è fissata alle 11.00; martedì e mercoledì (rifinitura), invece, gli allenamenti si svolgeranno alle 16.00. Mercoledì ci sarà anche la conferenza di Vincenzo Montella.

Poi cominceremo a preparare la sfida del 1 ottobre alle 18.00 a partire dal mezzogiorno di venerdì. La rifinitura è prevista per sabato alle 16.00, dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del nostro allenatore.

Fonte: A.C. Milan

El Shaarawy: “Col Milan sfida speciale per me. E che emozione San Siro”

Protagonista giallorosso di giornata con una doppietta, Stephan El Shaarawy ha parlato così del suo momento e della partita di sabato contro il Milan:

“Siamo contenti della prestazione e della doppietta a livello personale. Il feeling con Di Francesco? Mi trovo benissimo, sia partendo da sinistra che da destra. Superare il record di punti dello scorso anno? Ci sono grandi qualità ma non dobbiamo pensare alla classifica. Dobbiamo lavorare settimana dopo settimana. La mia crescita? È stato importante il lavoro in ritiro negli USA, così come il mister che mi fa giocare.

La sfida con il Milan? Hanno una rosa per puntare a vincere. Sarà una gara difficile e speciale per me. Entrare a San Siro è sempre un’emozione importante per me”.

Dzeko: “Shevchenko il mio idolo, era speciale”

L’attaccante della Roma e della Bosnia, Edin Dzeko, ha parlato della propria ammirazione giovanile (e non solo) per Shevchenko e della sua bella prestazione in campionato contro il Milan:

Sheva era speciale, era il mio idolo, volevo sempre vederlo e conoscerlo. Ricordo quando giocammo col Milan in Coppa UEFA col Wolfsburg a San Siro e gli chiesi la maglia: probabilmente è la maglia più preziosa. La mia doppietta a San Siro? È uno dei migliori stadi, il Milan uno dei migliori club del mondo. È stato bello andare lì, vincere la partita e segnare due bei gol. Sono stato felice per me e per i miei compagni, mio padre era lì”.

La bussola smarrita

Non era di certo contro la Roma che il Milan doveva rimettere in piedi una stagione che continua a cascare per terra, come un neonato che vuole percorrere i suoi primi passi, ma puntualmente deve arrendersi alla mancanza di abitudine ed equilibrio. La scelta degli uomini da schierare per Montella non era un bel privilegio, la rosa continua a perdere pezzi che reggono quel leggero meccanismo che si inceppa ormai ripetutamente. Le occasioni gettate via contro squadre che potevano portare i punti sperati, pesano su quella bilancia che vacilla vistosamente, i rossoneri sembrano aver perso quelle fiacche certezze che avevano permesso alla barca di non lasciarsi portare via dalle onde del mare, mentre adesso quelle stesse onde sbaragliate, stanno decidendo senza nessuna logica, la stagione del Milan.

Tre partite ancora da giocare prima di rompere le righe e archiviare un’altra annata, sappiamo già che si parlerà di tre finali come sentiamo dire da molte settimane, una filastrocca che non si riesce a recitare e renderla credibile poi nel campo, con un atteggiamento tattico-mentale che sembra essersi ammorbidito e sbiadito da più di un mese, costretti ogni volta a rincorrere una svantaggio che si ripresenta con una puntualità disarmante e che ogni volta ci divora piano piano.

Riusciranno i nostri eroi a spuntarla e ritornare nella piccola Europa che di questi tempi sembrerebbe davvero grande, tenendo a bada le concorrenti che di certo non spingono da dietro per trovare la forza per superarci, ma che sono da tenere sotto controllo in un unico modo, cioè ritrovando una consapevolezza che aveva visto la squadra affrontare avversarie anche più attrezzate con maggior tenacia, seguendo una rotta indicata da una bussola, che oggi, sembra smarrita.

6 numeri di Milan-Roma

Ecco tutte le statistiche prodotte dal posticipo della 35° giornata

Il Milan esce sconfitto sì, ma non ridimensionato dalla sfida di domenica sera contro la Roma. Al termine della gara, la delusione per il risultato trova il conforto in una classifica che, nonostante il ko, vede la squadra di Vincenzo Montella saldamente al sesto posto. Una partita, quella di San Siro, che torniamo ad analizzare andando a leggere 6 numeri.

UNO
L’anno passato dall’ultima volta in cui il Milan ha subito 4 gol in casa in A: era l’ottobre 2015 contro il Napoli.

QUATTRO
Nelle ultime quattro gare di campionato il Milan ha sia segnato che subito gol.

CINQUE
Sono le reti segnate da Pasalic in Serie A. Mario è il quarto giocatore rossonero a raggiungere questo traguardo in questo campionato, il primo tra i centrocampisti.

QUATTRO
Le espulsioni di Paletta in campionato: l’ultimo giocatore a subirne tante in una singola Serie A fu Simplicio nel 2006/07.

TREDICI
Le gare di fila a segno per i ragazzi di Mister Montella (20 gol complessivi).

OTTANTUNO
Sono i palloni toccati da José Sosa: il miglior dato tra i rossoneri.

Fonte: acmilan.com

Milan pessimo, ma ancora a galla

Milan, non così. La sconfitta interna con la Roma non sorprende e soprattutto non pregiudica la stagione – l’obiettivo 6^ posto, grazie ai rallentamenti di insegue, resta ancora nelle mani rossonere – ma fa riflettere. Perché può starci un ko a San Siro con questa Roma, ben attrezzata e ancora bisognosa di punti per il 2^ posto, ma offrendo prestazioni (e figure) migliori di quella vista ieri sera. De Rossi e compagni hanno controllato la gara dal primo all’ultimo minuto, sbloccando subito e gestendo senza patemi, dominando in tutto e per tutto una squadra certamente inferiore, ma troppo arrendevole, molle e distratta: il 4-1 è un risultato largo e pesante, ma “fedele” rispetto a quanto si è visto in campo.

La Roma ci ha messo poco ad archiviare la pratica Milan. È bastata una doppietta di Dzeko – prima in avvio con una bella girata, poi con un’incornata prepotente su calcio d’angolo – per piegare la retroguardia meneghina, troppo disattenta e traballante al cospetto degli avanti giallorossi. La squadra di Spalletti è tornata a mostrare tutto il proprio potenziale: solida dietro, ben assortita in mezzo, ficcante e bulimica sottoporta. La differenza con il Milan è stata evidente e non è stata nemmeno compensata da un atteggiamento pugnace e combattivo: i ragazzi sono sembrati ancora molli e assenti. Dietro si è ballato, in mediana è emerso lampante un gap fisico e tecnico e davanti c’è stata sterilità assoluta, con un Lapadula mai rifornito e il tandem Deulofeu-Suso senza benzina: opporre una resistenza credibile a questa Roma, in queste condizioni, era una missione quasi impossibile.

Insomma: cosa c’è da non buttare in questo Milan-Roma? La partita ha emesso un verdetto chiaro: con alcuni titolari ai box – Romagnoli su tutti, ma anche Abate e Bonaventura – e altri in campo ma irriconoscibili (Deulofeu e Suso), il Diavolo è una squadra di modesto profilo, ben lontana dai posti Champions. La base da cui ricostruire c’è, ma solo nei titolari: tante riserve non sono all’altezza. Allo stesso tempo è però necessario non perdere l’equilibrio. Perché la classifica continua a sorridere nonostante l’ultimo pessimo mese: il Milan è ancora 6^ e padrone del proprio destino per l’obiettivo stagionale dell’Europa. Dunque stringiamo i denti altre tre giornate e stacchiamo a ogni costo il pass per i preliminari di coppa, sperando che il mercato estivo trasformi serate come queste in brutti (e lontani) ricordi.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Pasalic: “Vogliamo e possiamo andare in Europa”

Questo il commento a caldo di Mario Pasalic, sempre al canale tematico rossonero:

“Posso solo fare i complimenti alla Roma, sono stati la squadra migliore in campo questa sera. Abbiamo ancora 3 partite da giocare, vogliamo e possiamo raggiungere il nostro obiettivo, l’Europa League. Il gol? Abbiamo perso 1-4, quindi non sono felice. Sarò felice se raggiungeremo l’Europa, solo allora potremo parlare dei miei gol”.

Lo sguardo, quindi, va già alla prossima sfida: “L’Atalanta ha disputato una grande stagione, giocare contro di loro sarà difficile, ma dobbiamo andare a Bergamo e conquistare i 3 punti per avvicinarci al nostro traguardo. Abbiamo 3 punti di vantaggio sull’Inter, siamo ancora in corsa, vincendo a Bergamo saremmo vicini all’Europa“.

Fonte: acmilan.com

La Roma scherza con un povero Milan

Una doppietta di Dzeko stende i rossoneri in mezz’ora. E tiene il Napoli alle spalle

La Roma è viva e lotta insieme con Spalletti per tenere in pugno il secondo posto. Il Milan invece è sparito dalla circolazione e sembra una pallida e deludente copia della squadra vista e ammirata nel girone d’andata.

Memorabile la lezione subita ieri sera, lezione di gioco e di gol: quattro sulla schiena, il passivo più pesante. Anche Montella ha qualche responsabilità in questo declino improvviso e inquietante che non rischia di disperdere il sesto posto solo perché l’Inter riesce a fare anche peggio. Mai visto il Milan, nemmeno al cospetto del Napoli, così alla mercé del rivale, segno che non è solo una questione di tattica (giocare contro squadre chiuse) ma complessiva e strutturale insieme con l’aggiunta di una cifra tecnica impoverita dallo scadimento di forza di numerosi esponenti. Tra questi in prima linea i due difensori centrali più De Sciglio, seguiti dalle due frecce, Suso e Deulofeu, spenti come un vecchio lampione. Lo striscione della curva sud dedicata a Francesco Totti e l’applauso collettivo di San Siro sono l’unica spina nella gola del tecnico romanista che non è più in sintonia col suo popolo.

Sapete cosa vuol dire, in gergo calcistico, prendere una bambola? Ecco: basta vedere il Milan in balia della Roma nel primo tempo di ieri sera e la risposta al quesito è bella e pronta, senza possibilità di smentita. La Roma si spiana la strada con una facilità mai vista, anzi ammirata solo in occasione dell’altro viaggio a San Siro, al cospetto dell’Inter. Allora fu Nainggolan il magico eversore con un paio di rasoiate che fecero sanguinare l’Inter di Pioli lanciata all’inseguimento di un ipotetico terzo posto. Ieri è stato invece Dzeko a disintegrare la fragile resistenza rossonera in capo alle prime, spettacolari scorribande tutte apparecchiate da rapide ripartenze, conseguenza diretta degli errori elementari commessi da centrocampisti e difensori. Per esempio il pasticcio sul primo gol è una maldestra combinazione tra Vangioni e Deulofeu, sul secondo è una distrazione collettiva difensiva. Dopo otto minuti, la bastonata del centravanti di Spalletti finisce sotto il sette su invito di Salah, più avanti su angolo di Paredes è sempre il bosniaco a bruciare sul tempo De Sciglio (e in parte Lapadula) girando di testa sotto la traversa. Nell’intermezzo, venti minuti, tra il primo e il secondo sigillo c’è tantissima Roma (nella contabilità da calcolare un palo scheggiato da Nainggolan) e pochissimo Milan che può solo invocare (a ragione) un rigore per spinta malandrina di Manolas su Paletta e una parata del portiere polacco su rasoiata di Sosa dalla distanza.

I fischi, impietosi, arrivano puntuali a inizio ripresa dinanzi all’ennesimo sfondone di De Sciglio e Paletta che sono la fotografia dell’attuale Milan scialbo, impreciso, e tecnicamente povero. Perché sbagliano quasi tutti, a cominciare da Deulofeu un tempo risorsa e speranza per finire a Suso. L’unico capace di riscuotere qualche isolato consenso per la tigna di certe giocate è Lapadula che a furia di fare a sportellate si prende il giallo. Il cambio di Montella all’intervallo (fuori Mati Fernandez dentro Bertolacci) è una mossa che non modifica né gli assetti tattici ancor meno l’inerzia della sfida che viaggia sui binari dell’alta velocità giallorossa. La Roma è una corazzata che non si fa spostare di un metro. Anzi è sempre e soltanto la squadra di Spalletti, agitato in panchina quanto basta per capire che ci tiene a congedarsi col secondo posto, a sfiorare più volte il bersaglio (con Dzeko e soci). Lo squillo di Pasalic è ammutolito nel giro di due minuti dal petardo di El Shaarawy arrivato al posto di Perotti. Lo scoramento finale del Milan è rappresentato dal rigore provocato da Paletta (su Salah) trasformato da De Rossi (nonostante la parata di Donnarumma).

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Fassone: “Il Milan dell’anno prossimo ci farà divertire”

Al termine dell’incontro ha parlato a Milan TV l’a.d. rossonero, Marco Fassone:

Il pubblico è stato straordinario stasera, anche nel momento della difficoltà, è il valore aggiunto, lo sto scoprendo partita dopo partita. Il messaggio che vorrei a dare a tutti loro è di concentrarsi sulle prossime tre partite, sui potenziali 9 punti. Il 28 maggio penseremo al futuro: il Milan dell’anno prossimo ci farà divertire“.

Impossibile non parlare della partita: “Dobbiamo utilizzare questa settimana per sbloccare quel qualcosa che oggi ci ha impedito di giocare sui nostri ritmi, anche se indubbiamente la Roma è una squadra che probabilmente ci è superiore. Forse non era questa la partita in cui potevamo immaginare di dominare, ma adesso ci aspettano tre partite contro squadre affrontabili. La sfida della prossima settimana ha un sapore particolare perché l’Atalanta di quest’anno ha fatto un campionato straordinario. Il sesto posto non fa parte della nostra storia ma sarebbe importante per tornare in Europa, nell’Europa League che sta diventando una competizione importante, contro avversari diversi rispetto a quelli che siamo abituati ad affrontare nei confini domestici. La società vuole fortemente tornare in Europa, lo abbiamo detto a squadra e allenatore. La proprietà ha preso impegni importanti, a luglio e agosto dovremo operare nel modo migliore. Stiamo preparandoci”.

In chiusura c’è spazio per degli elogi: “Gigio questa sera è stato il baluardo, il migliore in campo come spesso gli capita. Non so se è un buon segno o un cattivo segno. Non si può che fargli immensi complimenti, è un giocatore importante”.

Fonte: acmilan.com

Montella: “Roma nettamente superiore. Il closing? Ci sta condizionando”

Di seguito le parole rilasciate da mister Montella nel post partita di Milan-Roma:

La Roma ci è stata sopra nettamente, mi riferisco sia ai calciatori in campo che agli allenatori. La loro qualità ha prevalso. Abbiamo fatto degli errori nei primi due gol, poi siamo ritornati in partita con il gol di Pasalic. Non mi è piaciuta poi la depressione dopo il 3-1. Quando ero calciatore – ha dichiarato Montella a Sky Sport – non mi piaceva quando gli allenatori dicevano alcune cose quando si perdeva, per poi dire che eravamo forti quando vincevamo. Spesso ho litigato. Ed ora faccio così, questa cosa me la sono portata dietro. Quindi dico anche che il loro allenatore è stato superiore a me”.

“L’Europa League? Siamo ancora avanti all’Inter, in linea con i nostri obiettivi. Per merito nostro e non per demeriti degli altri – ha precisato l’Aeroplanino – perché la quota Europa League quest’anno è tra le più alte di sempre. Le idee per il futuro le ho abbastanza chiare, le avevo anche ad agosto. Ma ora penso al presente”.

“Nel periodo del closing la squadra aveva trovato il suo equilibrio. I nuovi dirigenti ci hanno fatto sentire la loro vicinanza, l’importanza del loro progetto. Però quando queste cose accadono durante la stagione ti condizionano. Ognuno si fa le sue strategie e le sue valutazioni, inconsciamente qualcosa comporta. Ma la nuova società sta operando nella maniera più giusta, non turbando la squadra in alcun modo. Ma qualcuno, inconsciamente, paga il fatto che sia cambiato qualcosa”.

Paletta espulso, salta Atalanta-Milan

Rosso pesante per Gabriel Paletta. Il difensore del Milan, espulso in occasione del fallo da rigore su Salah nella sconfitta contro la Roma, salterà per squalifica la prossima partita di campionato: la trasferta in casa dell’Atalanta, match tanto delicato quanto importante nella corsa all’Europa.

Caporetto Milan, la Roma passeggia 4-1

Brutta sconfitta del Milan nel posticipo della 35^ giornata di Serie A. I rossoneri cadono malamente contro la Roma, vittoriosa a San Siro per 4-1. I capitolini vincono una partita mai in discussione, sbloccata in avvio e controllata praticamente per tutti e 90 i minuti. Ad aprire le danze è stato Dzeko – il bosniaco ha griffato una doppietta – mentre ad arrotondare il risultato ci hanno pensato El Shaarawy e De Rossi (su rigore). Inutile il gol del momentaneo 1-2 di Pasalic.

Nonostante il ko, il Milan resta al 6^ posto in classifica, a +3 dalle inseguitrici Inter e Fiorentina. La volata Europa League non viene compromessa dall’ennesimo risultato negativo delle ultime settimane: il Diavolo ha raccolto appena due punti nelle ultime quattro gare, segnando un preoccupante rallentamento nei risultati e nel gioco. La prossima gara vedrà i rossoneri impegnati sul difficile campo dell’Atalanta: uno scontro diretto che dirà molto sulla corsa all’Europa che non avrà tra i protagonisti Paletta, espulso in occasione del rigore concesso alla Roma.

Out Calabria per un problema muscolare

Un risentimento muscolare è la causa del forfait dell’ultimo minuto di Davide Calabria. Il terzino rossonero – riferisce Sky Sport – non giocherà Milan-Roma e sarà sostituito da Leonel Vangioni.

Milan-Roma, le formazioni ufficiali: Lapadula ancora titolare, c’è Vangioni

Ecco le formazioni ufficiali di Milan-Roma, match valevole per la 35^ giornata di Serie A:

Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Zapata, Paletta, Vangioni; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu. All.: Montella.

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Emerson, Manolas, Fazio, J. Jesus; Paredes, De Rossi; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko. All.: Spalletti.

7 curiosità su Milan-Roma

Tutto quello che c’è da sapere sulla sfida tra i rossoneri e la formazione di Spalletti

Inizierà domenica, 7 maggio, la volata finale del Milan di Vincenzo Montella verso l’obiettivo stagionale: l’Europa. I rossoneri (59 punti) hanno bisogno di tornare al successo che manca dal 4-0 interno contro il Palermo; i giallorossi, invece, puntano a blindare il secondo posto, davanti al Napoli e alle spalle della Juve. In attesa del fischio d’inizio, ecco 7 statistiche legate alla partita.

1- La Roma ha espugnato San Siro appena 17 volte su 81 precedenti in A; 45 i successi dei padroni di casa, 19 i pareggi.

2- I ragazzi di Montella segnano da 12 gare di fila nella massima serie, 19 gol complessivi, 1.6 di media a match.

3- Tra le fila rossonere, Andrea Bertolacci e Alessio Romagnoli sono due prodotti del vivaio romanista: il centrocampista non ha mai esordito in prima squadra, il difensore ha collezionato le sue prime 13 presenze in Serie A (un gol) nel biennio 2012/14.

4- Carlos Bacca ha segnato quattro volte su quattro quando ha sfidato al Meazza squadre laziali: una rete al Frosinone, due alla Lazio, una alla Roma. Tra i marcatori in doppia cifra nella massima serie, l’attaccante colombiano è, dopo Schick, quello con la miglior percentuale realizzativa (30%).

5- Suso è il terzo giocatore della massima serie come numero di dribbling riusciti (67), dietro a Felipe Anderson e Alejandro Gomez. Il 31% delle reti rossonere in questo torneo (16 su 51) hanno visto la partecipazione diretta proprio del numero 8 rossonero (sette gol, nove assist).

6- Spalletti è stato sia compagno di squadra (Empoli) che allenatore di Montella (Empoli, Sampdoria e Roma).

7- La Roma è stata la prima squadra allenata da Vincenzo Montella: a febbraio 2011 prese il posto dell’esonerato Ranieri e condusse i giallorossi nelle ultime 13 partite di campionato (7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte), ottenendo il sesto posto finale. L’ex Aeroplanino non ha mai sconfitto da allenatore la Roma in Serie A: tre pareggi e ben sette sconfitte in 10 gare.

Fonte: acmilan.com

Milan-Roma: l’analisi sugli avversari

Per il posticipo della 35° giornata, a San Siro, sarà tempo di big match. La Roma di Mister Spalletti, reduce dal ko interno nel Derby capitolino, farà visita ai rossoneri. Un avversario forte e in piena lotta per la qualificazione diretta in Champions League, già capace di battere i rossoneri all’andata e anche nell’ultima sfida; quindi da rispettare e – a maggior ragione adesso – da prendere con le molle. Ma entriamo nello specifico, andando ad esaminare – con l’aiuto di uno dei volti noti di Milan TV, Fabio Bazzani – la formazione giallorossa.

L’ULTIMA SFIDA
All’andata, all’Olimpico (era un lunedì sera), il Milan giocò una partita di livello, mettendo in seria difficoltà la Roma. Buono l’approccio, ottima l’azione in verticale che nel primo tempo portò al rigore a favore dei rossoneri – poi sbagliato da Niang – per il fallo di Szczesny su Lapadula. Ma nella ripresa, al 17′, i giallorossi trovarono il gol della vittoria (1-0 il finale) grazie a un sinistro preciso dal limite di Nainggolan.

TREND GIALLOROSSO
La Roma, seconda in classifica, è reduce da una striscia di 5 successi esterni consecutivi: non è mai arrivata a sei di fila in Serie A. Nelle ultime cinque gare i giallorossi hanno raccolto 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Nell’ultimo turno è arrivato il pesante ko (1-3) nel Derby contro la Lazio. Una sconfitta che potrebbe portare delle conseguenze a livello mentale, come ha sottolineato Fabio Bazzani all’interno della trasmissione “Box to Box Preview”, in onda tutti i giovedì alle 19.30 su Milan TV.

MODULO
Luciano Spalletti si affida essenzialmente a due moduli: il 3-4-2-1 e il 4-3-3. Per la trasferta di Milano, la variabile potrebbe essere dettata dalle defezioni a cui il tecnico giallorosso dovrà far fronte (squalifiche di Rudiger e Strootman, con l’aggiunta di Fazio in dubbio per problemi fisici).

ATTENZIONE A…
Edin Dzeko è a secco da due giornate: nell’anno solare 2017 non ha ancora mancato l’appuntamento con il gol per 3 gare di fila. Tuttavia, solo 8 delle 25 reti complessive del bomber bosniaco sono arrivate in trasferta. E il Milan, assieme al Genoa, è l’unica avversaria a cui non ha ancora segnato.

Mohamed Salah, autore del primo gol della sfida dell’anno scorso a San Siro, ha siglato 3 gol nelle ultime due trasferte di campionato. L’egiziano è il romanista con più assist (9) e anche più conclusioni verso la porta (69).

Stephan El Shaarawy, ex Milan (21 reti in 83 partite in Serie A dal 2011 al 2015), è andato a bersaglio contro i rossoneri un anno fa a San Siro. Fino adesso, 28 le presenze e 51 i tiri totali (20 nello specchio).

Radja Nainggolan ha raggiunto la doppia cifra di marcature per la prima volta nella massima serie. Quattro di questi gol sono arrivati con conclusioni da fuori area: nessuno ne ha segnati di più nell’attuale torneo. È un centrocampista completo.

Fonte: acmilan.com

Milan-Roma, dallo sgarbo Kessié a Dzeko e Pellegrini: intrecci di mercato

Milan-Roma è una sfida decisiva per il finale di stagione di entrambe le squadre, ancora in lotta per i rispettivi obiettivi, seppur ridimensionati rispetto all’inizio dell’anno. Ma Milan-Roma è anche molto di più, perchè in vista della prossima estate sono tanti gli intrecci di mercato che riguarderanno le due squadre e la sfida di San Siro potrà essere l’occasione giusta per allentare le pressioni scaturite dalla trattativa per Franck Kessie.

GLI OBIETTIVI IN CAMPO – Sul rettangolo verde di San Siro da un lato ci sarà la squadra allenata da Vincenzo Montella, che è padrona del proprio destino nella corsa all’ultimo posto valido per la qualificazione all’Europa League. Dall’altro, invece, quella di Luciano Spalletti che più che insidiare la Juventus per lo scudetto deve difendere il secondo posto dalla rincorsa del Napoli.

LE TENSIONI PER KESSIE – Ma la partita più importante sarà giocata sugli spalti di San Siro dove si incroceranno il nuovo direttore sportivo dle Milan, Massimiliano Mirabelli,  e quello della Roma, Monchi. I due si sono già scontrati nella loro nuova veste dirigenziale per il centrocampista dell’Atalanta Franck Kessie. Una battaglia che, ad oggi, è vinta dal Milan che ha sorpassato con decisione e non senza tensioni la Roma che su Kessie aveva messo gli occhi ormai da gennaio.

DA DZEKO A PELLEGRINI – Tensioni che dovranno essere stemperate perchè se Kessie è pronto a vestire la maglia del Milan, sono altri i giocatori in bilico fra le due squadre. E’ il caso di Edin Dzeko, uno dei candidati a lasciare la Roma in estate e obiettivo di mercato del Milan per sostituire Carlos Bacca. Ma è soprattutto il caso di Lorenzo Pellegrini, attualmente di proprietà del Sassuolo, ma per cui esiste un patto con la Roma per riacquistarlo a giugno per 11 milioni. Anche Pellegrini è infatti un obiettivo del Milan che sta giocando sulla volontà del giocatore il quale, per l’anno prossimo, vuole sì il salto in una big, ma con la certezza di avere grande spazio fra i titolari. Obiettivi concreti per un incrocio pericoloso. Milan-Roma non si giocherà soltanto in campo.

Fonte: calciomercato.com

Milan-Roma, una partita? No, un giudizio universale. In palio c’è di tutto

Da Champions e scudetto all’Europa League. Montella ha la spina di Gigio, Spalletti ha Totti (da “il Giornale”)

È molto più di un Milan-Roma qualunque, crocevia per scudetto, Champions League ed Europa League messe insieme.

Tutto scandito in 24 ore tra il derby di Torino ieri notte e l’appuntamento di San Siro stasera. È un intreccio romanzesco di tensioni e tormenti, di capriole ardite dei rispettivi condottieri e di risultati che possono cambiare il corso del campionato e buona parte del futuro. Ci sono i ritardi clamorosi, innanzitutto. E il più vistoso è quello tradito da Vincenzo Montella, mai riuscito, da tecnico, a piegare la sua Roma, sua perché già allenata e perché l’esito di questa sfida, aggiunta alla prossima con l’Atalanta, sono lo snodo decisivo per l’accesso alla piccola Europa calcistica. «Che non può non interessare i calciatori visto che la qualità del torneo nell’ultima parte è superiore al campionato e s’avvicina alla Champions» la risposta di Montella indirizzata alle leggende metropolitane secondo cui ci sarebbe un rifiuto a tavolino di raggiungere quel traguardo.

Poi ci sono le spine nel fianco: ognuno ha le sue. Spalletti ha la questione aperta di Totti, la maglia da ritirare che è quasi una bestemmia per il tecnico toscano. «È insopportabile sentir dire una cosa del genere, è una mortificazione non esaltazione, deve continuare a vivere il numero 10 con cui Totti ha fatto giocate memorabili. Poi se non lo vedo più vado al cimitero e cerco la maglia di Totti per rivederla» la sintesi un po’ macabra del suo pensiero. Che sembra quasi giocare a rimpiattino con quello di Montella riferito alla fascia da capitano (idea di Fassone e Mirabelli per ammorbidire Raiola) affidata in futuro a Donnarumma. «Su De Sciglio chiedo una tregua al pubblico, sulla fascia da capitano a Gigio esprimo un mio personalissimo parere: è un bambino e il portiere è lontano dall’arbitro, dal gioco e dai compagni» la spiegazione tecnica del tecnico che finora ha rispettato la tradizione della casa (la militanza fa grado). Trascurando in apparenza lo scetticismo che Paolo Maldini continua a ripetere sul conto dei cinesi cui Vincenzo può solo ribattere con una frase che è più di una replica appuntita («Io so che c’è un piano economico importante, so che il management lavora 20 ore al giorno, più di un allenatore») per non mancare di rispetto al monumento.

Adesso che il secondo posto della Roma traballa, Spalletti ha tutto l’interesse a cambiare registro rispetto al recente passato («se non vinco qualcosa vado via, se Totti non firma vado via», etc.) considerandolo addirittura un traguardo prestigioso («sarebbe come vincere lo scudetto, la Juve ha dimostrato che il primo posto era suo e nessuno poteva metterci mano, il terzo posto non sarebbe un fallimento») e dando dell’uccello del malaugurio al cronista che gli sbandiera sotto il viso la possibilità d’arrivare dietro il Napoli. È un po’ quel che succede a Milanello con Montella che solo in questi giorni comincia a dire apertamente che «forse nel girone d’andata siamo andati oltre i nostri mezzi», 39 punti raccolti, terzo posto occupato per qualche ora prima di un lento declino dopo Doha, figlio secondo lui di una caratteristica tecnica, «soffriamo contro squadre ben chiuse in difesa», giudizio confermato dalle difficoltà tradite con l’Empoli, non certo a Crotone dove la difesa rossonera ha balbettato maldestramente. Forse il vero limite di quest’ultimo Milan che viaggia come una lumaca è lo scadente rendimento dell’attacco spesso rimpiazzato dagli assalti dei difensori (ultimi gol segnati da Zapata, Romagnoli e Paletta, non è un caso quindi). «Dovrebbero avere tutti, non solo Lapadula e Bacca, quella rabbia che non ti fa dormire la notte» è la lezione del vecchio centravanti impartita al colombiano destinato alla terza esclusione consecutiva oltre che a Deulofeu e Suso, poco presenti nei tabellini. Perciò, comunque finisca stanotte, questo Milan-Roma sembra diventato all’improvviso una sorta di giudizio universale.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan-Roma, la probabile formazione: riecco Sosa e De Sciglio

Rientro in campo dal 1′ per De Sciglio e Sosa, assenti a Crotone per squalifica. Ancora ai box, invece, l’infortunato Romagnoli. Tra rientri e assenze, mister Montella sorride a metà: dovrà fare ancora di necessità virtù verso Milan-Roma di domani, dovendo rinunciare ancora a diversi titolari. Oltre a DeSci, pronto a rimettere anche la fascia di capitano, la difesa sarà completata dalla coppia Zapata-Paletta e da uno tra Calabria e Vangioni: l’argentino sembra dietro al compagno, ma le quotazioni sono vicine e ribaltabili da qui alle prossime 24 ore. Tra i pali, ovviamente, presente Gigio Donnarumma.

Meno dubbi in mediana, dove riprenderà posto nell’undici di partenza il Principito e mancherà lo squalificato Kucka: ai lati di Sosa agiranno Pasalic e Mati Fernandez, con Locatelli destinato a tornare in panchina dopo la maglia da titolare di domenica scorsa. In attacco, infine, solito duello tra Bacca e Lapadula: il colombiano parte defilato e rischia concretamente la terza panchina consecutiva a scapito di Sir William, pronto a completare il tridente con gli spagnoli Suso e Deulofeu.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Roma:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Milan-Roma, 23 i convocati: ancora fuori Romagnoli

Ecco la lista dei 23 convocati di mister Montella in vista di Milan-Roma, match di Serie A in calendario domani a San Siro.

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gabbia (46), Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso.

Spalletti: “Noi secondi è come vincere lo Scudetto”

“Se arriviamo secondi è come aver vinto il campionato”. Luciano Spalletti si esprime così prima della partita con il Milan. “Parlare di fallimento in caso di terzo posto poi è utopia. Io dico che il secondo è difficile come è sempre stato, anche perché la Juventus ha fatto vedere che non si poteva mettere mano al primo – sottolinea il tecnico della Roma -. È rimasto l’accesso diretto alla Champions, e ce lo giochiamo col Napoli che è tra le più forti d’Europa, segno che tanto male non abbiamo fatto”.

Fonte: ansa.it

Montella: “Maldini scettico? Stiamo costruendo qualcosa di importante”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa pre partita di Milanello. Di seguito le dichiarazioni più importanti nella vigilia del match tra i rossoneri e la Roma.

Sui passi falsi con Empoli e Crotone: “Veniamo da due pessimi risultati, abbiamo necessità di prendere più punti dell’andata in cui giocammo due ottime partite, ma raccogliemmo soltanto un punto. E’ il momento di riprenderci qualcosa. Ho detto che ora sarebbero arrivate le partite facili perché soffriamo molto le squadre chiuse e ci esprimiamo meglio con le squadre più lunghe e che provano a vincere. A livello tattico i ragazzi possono esprimere le loro qualità. È più difficile aspettare le squadre come il Crotone”.

Sulle parole di Maldini: “Nutro grande stima per Maldini, non posso commentare le sue parole non essendo lui all’interno. Io so che stiamo provando a costruire qualcosa di importante, so che c’è un piano economico importante. Vedo che c’è la dirigenza presente, lavorano quasi 20 ore al giorno, probabilmente più di un allenatore. Ci sono le risorse e soprattutto le persone. Quindi sono contento, per il resto ognuno ha il proprio punto di vista”.

Sulla Roma: “E’ ferita dal derby, ma so anche che hanno calciatori di grandissima qualità e personalità. Mi auguro di non trovarla arrabbiata, sarà una partita molto difficile. È una squadra che lotta per il secondo posto e fino a poco fa lottava per lo scudetto. Dobbiamo essere più arrabbiati di loro per fare nostra la partita”.

Su Totti: “Andiamo molto d’accordo perché non ci sentiamo mai. Ci vediamo spesso perché le nostre mogli si vedono. C’è grande stima e rispetto. Non so se sia la sua ultima partita a San Siro. Ha fatto grandi cose a San Siro, quindi mi auguro che non giochi. Ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano”.

Sul futuro: “Io sono molto sereno, so come vanno le questioni di calcio. Ho un contratto in essere, sento la stima dal primo giorno e quotidianamente. Questo rafforza anche il gruppo, perché se non fosse certo del proprio allenatore qualcosa probabilmente perderebbe. I calciatori non hanno alibi, anche in questo caso. Possono e devono esprimersi al meglio”.

Milanello: si lavora sui dettagli tattici

Al Centro Sportivo rossonero prosegue la preparazione per il big match di domenica sera contro la Roma

A poco più di 48 ore dall’importante sfida interna contro la Roma, i ragazzi di Vincenzo Montella si sono ritrovati al Centro Sportivo di Milanello per l’unico allenamento di giornata.

La seduta è iniziata intorno alle ore 11.00 sul campo rialzato con un torello. Dopo una prima parte di lavoro atletico, la squadra è stata divisa in due gruppi: sul rialzato l’attenzione si è concentrata sulla tattica per la fase offensiva; sul ribassato, invece, spazio alle palle inattive. Ha chiuso la sessione una partitella tattica.

Capitolo singoli: Romagnoli, Poli e Antonelli hanno svolto un lavoro personalizzato.

Fonte: acmilan.com

Sosa: “Milan, devi puntare al primo posto. Futuro? Voglio restare”

Il Principito Sosa ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sui passi falsi contro Empoli e Crotone: “Forse per tutti erano vittorie sicure, anche per noi. Ma non è stato così. Noi non pensavamo, se non inconsciamente, che fossero partite facili. Stiamo bene fisicamente, ma dobbiamo cambiare nell’approccio. Così tutto andrebbe meglio”.

Sulla Roma: “Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo riprenderci subito. Siamo carichi e ci batteremo per una vittoria che sarebbe importantissima. A loro toglierei Dzeko, perché segna. Attenzione, però, anche al mio amico Perotti e a Salah, da loro partono i pericoli”.

Sulle occasioni perse: “Potevamo essere più avanti in classifica, abbiamo regalato punti contro squadre che potevamo battere. Non dobbiamo più ragionare così, ma dobbiamo andare avanti per vincere sempre, chiunque ci sia davanti”.

Sull’Europa: “Il Milan, per la storia, deve lottare per il primo posto. Per farlo deve ritornare in Europa per abituarsi alla fatica della doppia partita a settimana. Se c’è qualcuno che vorrebbe evitare sesto posto e preliminari non siamo certo noi. La nuova proprietà ci ha ribadito l’obiettivo, che è da sempre l’Europa”.

Sull’arrivo dei cinesi: “È cambiata la proprietà, ma non le idee. I nuovi vogliono continuare la grande storia del Milan e noi giocatori dobbiamo essere all’altezza”.

Su Totti: “È un fuoriclasse, ammirabile per tutto quello che ha fatto per la propria gente. Prima o poi, però, tutti dobbiamo smettere purtroppo”.

Su Montella e la posizione di play basso: “Ho giocato più di quanto pensassi all’inizio, sono felicissimo. Mi sono abituato a una nuova posizione, visto che prima giocavo più avanti. Pensare a un gol con la Roma è bellissimo, ma complicato: io avvio l’azione, gli altri la chiudono. All’inizio mi fischiavano, ma noi sudamericani siamo gente tosta e abituata: critiche o applausi non cambiano il lavoro. Io cerco di dare il meglio e penso di averlo dato, in un ruolo non mio. Montella magari mi ha allungato la carriera”.

Sul futuro: “Qui sto benissimo, ho dimostrato di voler restare. Ci spero”.

Sulla Serie A: “Ho ritrovato il calcio che ricordavo, per gioco e passione. All’Estudiantes mi ha allenato Simeone che poi ho riavuto all’Atletico Madrid. Ho capito subito che era avanti, aveva una mentalità europea per attenzione alla tattica e ai particolari. Al Bayern e al Metalist ho ampliato la mia cultura e la mia storia. Al Napoli ho chiesto a Mazzarri di provarmi nel ruolo in cui gioco ora. Mi ha risposto che preferiva un centrocampo più muscolare, infatti giocavo poco. Basta con i soprannomi, da noi si danno senza troppa importanza, non pensi che te lo trascinerai per sempre. A 31 anni Principito fa ridere”.

Sui tatuaggi: “Pochi sono dedicati al calcio, sono soprattutto per la mia famiglia: Carolina, la mia compagna, e le mie bimbe Alfonsina e Rufina. Ho scritto che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la volontà di superarla e che un uomo deve essere orgoglioso di ciò che è, a prescindere da che mestiere faccia. C’è anche la fede: ringraziare per ciò che si ha è il primo punto”.

Sul fastidio di Berlusconi verso i tatuaggi: “Usavo un metodo che mi ha suggerito Galliani: quando arrivava il Presidente stavo tutto coperto, fino alle mani”.

Milanello: tattica specifica per gli attaccanti. In gruppo Vangioni

Primo allenamento della settimana in gruppo per Leonel Vangioni: è questa la notizia più importante del giovedì di Milanello, a quasi 72 ore dalla sfida con la Roma a San Siro. Sempre a livello di singoli, da segnalare, invece, il lavoro personalizzato di Romagnoli.

Dopo il riscaldamento in palestra, il torello e la fase atletica (corsa e andature), la parte centrale dell’unica seduta in programma al mattino si è basata su un’esercitazione tattica: sia sul rialzato che specifica per gli attaccanti sul ribassato. Ha chiuso la giornata un torneo a tre squadre da 8 a campo ridotto.

Per venerdì è previsto ancora un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Time Machine: 5 Milan-Roma da ricordare

Riviviamo alcune sfide celebri di una classica del nostro calcio

GENNAIO 2001: MILAN-ROMA 3-2, L’ULTIMA PUNIZIONE DI LEO
Proprio contro Fabio Capello, il tecnico che lo aveva voluto fortemente al Milan nell’autunno del 1997 e che quella sera invece allenava la Roma. E’ dunque contro la Roma prima in classifica, che Leonardo regala ai tifosi rossoneri la sua ultima grande magia su punizione in maglia Milan. Dopo aver fatto gol contro Inter, Sampdoria e Perugia, i primi decisivi per lo Scudetto del 1999, Leo segna la prima rete di un sorprendente Milan-Roma 3-2 al 3′ minuto del primo tempo. Una traiettoria deliziosa che batte Lupatelli. Il modulo adottato quella sera dal Milan reduce da una brutta sconfitta a Firenze, era anomalo per le abitudini del tecnico Alberto Zaccheroni. L’allenatore del 3-4-3 scende in campo contro la capolista giallorossa in maglia bianca, con un 4-4-2 con Josè Mari e Serginho sulle fasce, con Leonardo nei pressi di Sheva in attacco. In alcuni momenti della gara, nella fase offensiva, sembra uno dei primi 4-2-3-1 della recente storia tattica rossonera. Le doppiette di Sheva e di Totti completano il punteggio dopo il gran gol di Leonardo.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 3-2

MILAN: Abbiati, Roque Junior, Costacurta, P. Maldini, Coco, Josè Mari (44’st Ba), Ambrosini, Albertini (30’st Giunti), Serginho, Leonardo (24’st Boban), Shevchenko. All.: Zaccheroni.
ROMA: Lupatelli, Aldair, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, C. Zanetti, Candela, Totti, Batistuta, Delvecchio (16’st Montella). All.: Capello.
Arbitro: Rosetti.
Gol: 3′ Leonardo (M), 22′ Shevchenko (M), 40′ Totti (R), 44′ Shevchenko (M), 41’st rig. Totti (R).

DICEMBRE 2002: MILAN-ROMA 1-0, TORNA REDONDO
Sabato di Sant’Ambrogio con vittoria per il Milan a San Siro contro la Roma. Fabio Capello, che schiera Antonio Cassano e Vincenzo Montella di punta, propone una Roma che rende dura la vita al Milan primo in classifica. Nella ripresa, nonostante le proteste romaniste, decide in ogni caso Pippo Inzaghi undici minuti dopo essere entrato in campo al posto di Serginho. La gara diventa però degna di nota per l’esordio assoluto in campionato, dopo due anni e mezzo di infortunio, di Fernando Redondo. Lo sfortunato campione argentino sostituisce Shevchenko all’84’ e San Siro, nonostante la tensione della partita ancora in equilibrio con i rossoneri avanti ma di misura, si scioglie in un applauso liberatorio e convinto. Anche Redondo riesce dunque a dare il suo contributo ad una vittoria sofferta e voluta sulla Roma che, nel finale di gara, era peraltro andata vicinissima al pareggio con una grande occasione di Gabriel Batistuta.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 1-0

MILAN: Abbiati, Simic, Nesta, P. Maldini, Chamot (34’st Costacurta), Ambrosini, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Serginho (17′ Inzaghi), Shevchenko (39’st Redondo). All.: Ancelotti.
ROMA: Antonioli, Zebina, Dellas, Samuel, Panucci (30′ Sartor), Cafu, Emerson, Lima, Bombardini (45’st Tomic), Cassano (14’st Batistuta), Montella. All.: Capello.
Arbitro: Collina.
Gol: 28’st Inzaghi (M).

MAGGIO 2006: MILAN-ROMA 2-1: SHEVA IN CURVA
Tutto in una settimana, una delle più lunghe e intense della storia rossonera. Il 7 maggio il Milan vince a Parma nella penultima giornata di Campionato, ma, fulmine a ciel sereno, Andriy Shevchenko raggiunge in serata Villa San Martino di Arcore per comunicare al presidente Berlusconi di aver deciso di lasciare il Milan per il Chelsea. Il 12 maggio, i giornali coinvolgono il Milan per alcune intercettazioni telefoniche. Il 14 maggio i rossoneri perdono definitivamente lo Scudetto, battendo sì la Roma, ma in un contemporanea la Juventus supera la Reggina a Bari e si laurea campione d’Italia anche se poi la classifica sarà stravolta dalla giustizia sportiva. Il Milan in ogni caso chiude a 88 punti, ma l’ultimo atto del Campionato, Milan-Roma 2-1 con reti di Kaká, Mexes per la Roma e Amoroso, segna soprattutto la fine della vicenda rossonera di Sheva. Il campione ucraino segue la gara dalla Curva, doveva aveva voluto recarsi per comunicare ai suoi tifosi quello che stava accadendo. La risposta dei tifosi rossoneri in coro: “Sheva resta con noi”. Non sarebbe andata così.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Dida, Simic (30’st Cafu), Nesta, Kaladze, Serginho, Gattuso, Pirlo, Seedorf (23’st Rui Costa), Kakà, Gilardino, Inzaghi (37’st Amoroso). All.: Ancelotti.
ROMA: Doni, Panucci, Mexes, Bovo, Cufré (36’st Rosi), De Rossi, Dacourt (35′ Totti), Tommasi, Perrotta, Mancini (25’st Alvarez), Taddei. All.: Spalletti.
Arbitro: De Marco.
Gol: 5′ rig. Kakà (M), 34′ Mexes (R), 46’st rig. Amoroso (M).
Espulso: 45’st Bovo (R).

OTTOBRE 2009: MILAN-ROMA 2-1, NASCE IL 4-2-FANTASIA
Il Milan viene da 2 soli punti conquistati in 3 partite, l’ambiente è ancora depresso per la partenza di Kaká destinazione Real Madrid. Al rientro dalla sosta per le Nazionali, in un posticipo televisivo della domenica sera molto delicato, il Milan scende in campo nella prima delle due gare molto dure che lo attendono nel giro di pochi giorni: la Roma a San Siro in Campionato e lo stesso Real Madrid al Bernabeu in Champions League. La gara con i giallorossi si mette male, perchè dopo un errore unico quanto raro di Thiago Silva, la Roma passa in vantaggio con Menez. Nell’intervallo, sotto di un gol, il Milan si ritrova in classifica poco sopra la zona calda per la salvezza. E’ il momento più duro della stagione, quello in cui il Milan svolta. Leonardo, nell’intervallo sostituisce Abate con Inzaghi e nasce un nuovo modulo. Quattro difensori, due centrocampisti e tanta fantasia davanti. Ovvero: Pato a destra, Seedorf trequartista, Ronaldinho a sinistra e Inzaghi prima punta. Sarà il modulo-base della stagione, con Borriello al posto di Inzaghi. Non solo il Milan vincerà 2-1 la gara del 18 ottobre contro la Roma grazie a questa svolta, ma si ritroverà a metà marzo ad un punto dall’Inter capolista. Solo gli infortuni di Nesta e Pato fermeranno il Milan sulla strada per il titolo.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Dida, Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Abate (1’st Inzaghi), Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho (38’st Flamini), Pato. All.: Leonardo.
ROMA: Doni, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise, Taddei (26’st Guberti), De Rossi, Pizarro, Perrotta, Menez (30’st Baptista), Vucinic (26’st Okaka). All.: Ranieri.
Arbitro: Rosetti.
Gol: 3′ Menez (R), 11’st rig. Ronaldinho (M), 22’st Pato (M).
Espulso: 36’st Ambrosini (M).

MARZO 2012: MILAN-ROMA 2-1, L’ULTIMA DI THIAGO
Resteranno per sempre gli ultimi 10 minuti giocati da Thiago Silva con la maglia del Milan. Si tratta delle battute iniziali di Milan-Roma, la gara di ritorno del 24 marzo 2012, giocata pochi giorni dopo l’eliminazione dalle semifinali di Coppa Italia patita dal Milan nei tempi supplementari contro la Juventus a Torino. Il difensore brasiliano era uscito acciaccato a livello muscolare dalla disfida dello Stadium, ma il Milan aveva fatto di tutto per recuperarlo. Thiaguito aveva voluto provare anche dopo un riscaldamento non entusiasmante nel pre-gara e dopo non essersi allenato in gruppo il giorno prima a Milanello, e infatti dopo dieci minuti di partita deve lasciare il posto a Gianluca Zambrotta. La rete di Osvaldo getta nello sconforto San Siro che poi si riprende ed esulta grazie alla doppietta di Zlatan Ibrahimovic nella ripresa: finisce 2-1. Ma l’amarezza per non aver più potuto schierare Thiago Silva nelle restanti gare di Campionato accompagnerà il Milan fino al secondo posto finale, alle spalle di una Juventus meno forte del Milan ma probabilmente più compatta e più affamata.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Abbiati, Bonera, Mexes, Thiago Silva (10′ Zambrotta), Mesbah, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson (10’st Boateng), Ibrahimovic, El Shaarawy (41’st Aquilani). All.: Allegri.
ROMA: Stekelenburg, Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei, Gago (35’st Lamela), De Rossi, Marquinho, Totti (12’st Pjanic), Borini (12’st Bojan), Osvaldo. All.: Luis Enrique.
Arbitro: Mazzoleni.
Gol: 44′ Osvaldo (R), 8’st rig. Ibrahimovic (M), 38’st Ibrahimovic (M).

Fonte: acmilan.com

Milan-Roma: riempiamo San Siro

Esserci, per i tifosi, sarà il modo migliore per spingere i rossoneri alla vittoria

Milan-Roma, domenica alle 20.45, sarà la penultima partita a San Siro della stagione 2016-17 e l’ultimo vero big match interno del campionato rossonero. Adesso come non mai la squadra di Vincenzo Montella ha bisogno dei suoi tifosi, di sostegno e di carica per provare in tutti i modi a battere i giallorossi – vittoriosi all’andata ma reduci dalla pesante sconfitta nel Derby – e rilanciarsi verso l’Europa. Una sfida storica e affascinante, uno stadio da riempire. Insieme.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Roma fa parte del listino prezzi di “fascia B“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti di Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di venerdì 14 aprile, fino alle ore 19.00 di sabato 6 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: acmilan.com

De Sciglio, chance contro la Roma

Le voci di mercato e le turbolenze con l’ambiente Milan non gli precluderanno spazi da qui a fine stagione. Mattia De Sciglio, out nella trasferta di Crotone per squalifica, è pronto a riprendersi il posto da titolare: Montella – si legge su La Gazzetta dello Sport – è orientato a concedergli un’occasione di riscatto con la Roma dopo i fischi di San Siro e l’aggressione subita dai tifosi nel post partita di Milan-Empoli.

David Han Li a Milanello

Braccio destro presidente Li Yonghong sarà domenica a San Siro

Un paio di settimane dopo il closing e il debutto nel derby, è di nuovo in Italia David Han Li, il braccio destro del nuovo presidente cinese del Milan, Li Yonghong, e domenica sera sarà a San Siro per assistere alla partita contro la Roma. Il manager cinese si trova a Milanello, dove ha raggiunto l’ad rossonero Marco Fassone, che a sua volta ha pranzato assieme all’allenatore Vincenzo Montella.

Fonte: ansa.it

Milan, Romagnoli verso il rientro

Alessio Romagnoli ha quasi superato del tutto il problema al ginocchio che l’ha costretto a saltare in successione sia l’Empoli che il Crotone. Il difensore ha buone possibilità di essere quantomeno convocato per la gara che vedrà il Milan opposto alla Roma nel prossimo turno. L’ex dei giallorossi, infatti, ha svolto in gruppo buona parte della sessione, esclusa la partitella finale (a scopo precauzionale). Assenti Antonelli, Poli e Vangioni.

Fonte: Tuttosport

Calabria: “Serve migliorare l’approccio alla gara. L’Europa? Starne fuori non è da Milan”

Il terzino rossonero, Davide Calabria, ha parlato ai microfoni di Milan TV:

“Ho una bella responsabilità a giocare, dobbiamo far bene per raggiungere il nostro obiettivo: l’Europa League. Non è facile ma sto mettendo tutto me stesso. Fisicamente sto bene, sono contento e spero di finire al meglio.

10 anni fa Milan-Manchester 3-0? Ero con la famiglia e gli amici a vederla, è stata un’emozione bellissima, una partita fantastica e giocatori formidabili. Ho bei ricordi di quella partita. Dobbiamo ambire a giocare quelle competizioni e vincerle, starne fuori non è da Milan.

Il pareggio di Crotone? Non siamo partiti bene, i primi 15 minuti li abbiamo fatti male. Non ci sono scusanti, dobbiamo migliorare l’approccio nelle prossime partite perché sarà fondamentale per andare in Europa. La Roma verrà qui per vincere, perdere un derby non è mai bello: sarà importante affrontarli dal 1′ nel migliore dei modi per far più punti possibile.

Suso? Mi sono sempre trovato bene, ha qualità tecniche incredibili. Io cerco di dar più corsa possibile per creare spazio alle sue giocate: più si gioca insieme e più si trova feeling, ma sinora trovato bene. I miei assist alle punte? E’ fondamentale per un terzino fare cross e portare gol”.