La bussola smarrita
Non era di certo contro la Roma che il Milan doveva rimettere in piedi una stagione che continua a cascare per terra, come un neonato che vuole percorrere i suoi primi passi, ma puntualmente deve arrendersi alla mancanza di abitudine ed equilibrio. La scelta degli uomini da schierare per Montella non era un bel privilegio, la rosa continua a perdere pezzi che reggono quel leggero meccanismo che si inceppa ormai ripetutamente. Le occasioni gettate via contro squadre che potevano portare i punti sperati, pesano su quella bilancia che vacilla vistosamente, i rossoneri sembrano aver perso quelle fiacche certezze che avevano permesso alla barca di non lasciarsi portare via dalle onde del mare, mentre adesso quelle stesse onde sbaragliate, stanno decidendo senza nessuna logica, la stagione del Milan.
Tre partite ancora da giocare prima di rompere le righe e archiviare un’altra annata, sappiamo già che si parlerà di tre finali come sentiamo dire da molte settimane, una filastrocca che non si riesce a recitare e renderla credibile poi nel campo, con un atteggiamento tattico-mentale che sembra essersi ammorbidito e sbiadito da più di un mese, costretti ogni volta a rincorrere una svantaggio che si ripresenta con una puntualità disarmante e che ogni volta ci divora piano piano.
Riusciranno i nostri eroi a spuntarla e ritornare nella piccola Europa che di questi tempi sembrerebbe davvero grande, tenendo a bada le concorrenti che di certo non spingono da dietro per trovare la forza per superarci, ma che sono da tenere sotto controllo in un unico modo, cioè ritrovando una consapevolezza che aveva visto la squadra affrontare avversarie anche più attrezzate con maggior tenacia, seguendo una rotta indicata da una bussola, che oggi, sembra smarrita.