Juve-Milan 3-1, le pagelle: Kessie dominante, Bonucci zittisce lo Stadium. Male Bonaventura
Si è giocata Juve-Milan, match della trentesima giornata di campionato.
Le pagelle di Juve-Milan, trentesima giornata di Serie A 2017/2018.
G. Donnarumma: 6
Dybala lo impallina da fuori dopo pochi minuti: palla velenosa, ma forse avrebbe potuto fare di più. Incolpevole sugli altri due gol.
Calabria: 6
Meno brillante del solito, soffre la fisicità di Asamoah prima e la velocità di Douglas Costa poi. Meglio nella ripresa.
Bonucci: 6,5
I suoi ex tifosi gli riservano un’accoglienza tutt’altro che amichevole, lui risponde col gol e un’esultanza rabbiosa che vale più di mille parole.
Romagnoli: 6
In balia dei bianconeri nei primi minuti, bene per un’ora, naufraga nel finale. Specchio della partita.
Rodriguez: 5,5
Finché si trova a dover fronteggiare Lichtsteiner non ha grandi difficoltà, con l’ingresso di Cuadrado cominciano i problemi.
Kessie: 6,5
Dominatore del centrocampo per larga parte del match, stravince il confronto col diretto avversario Matuidi.
Biglia: 5,5
Più svagato del solito, ha sulla coscienza insieme a Bonaventura il primo gol. Era diffidato: salterà il derby di mercoledì.
dall’81 Montolivo: s.v.
Entra in campo e cala il buio.
Bonaventura: 5
Perde palla sull’occasione di Higuain, non segue Dybala nell’occasione del vantaggio, e spreca una buona occasione a tu per tu con Buffon. Serata no.
Suso: 6+
Prova costantemente ad accendere la luce: a volte riesce, il più delle volte meno.
André Silva: 6
La vede poco e male. Ha una grande occasione nel primo tempo, ma si fa ingannare dall’intervento scoordinato di Matuidi.
dal 75′ Kalinic: 5
Torna in campo dopo l’esclusione punitiva col Chievo, non incide come dovrebbe.
Calhanoglu: 6+
Regala ad André Silva una palla da spingere in porta, centra una traversa clamorosa che avrebbe cambiato la partita. Peccato per la mancata chiusura sul 2-1.
dall’85 Cutrone: s.v.
Troppo tardi, troppo poco.
Gattuso: 6,5
Un buon Milan riesce a rimontare la Juventus allo Stadium, per larghi tratti sembra in controllo della gara, rischia pure di passare in vantaggio ma crolla inesorabilmente nel finale. Inutile girarci attorno: di là per cambiare una situazione di parità sono entrati Cuadrado e Douglas Costa, di qui Kalinic e Montolivo.