Juve-Milan – Milanismo

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Leonardo Bonucci ringrazia e applaude i tifosi rossonero dopo la finale di Coppa Italia Juve-Milan

Un’altra batosta per crescere

Finale Juve-Milan da incubo per i rossoneri: il 4-0 è una batosta che ci umilia oltre quanto meritassimo

Il Milan ci ha creduto per 45-50 minuti, reggendo bene la pressione dei supercampioni d’Italia e provando concretamente a impensierire Buffon. Poi però ha ceduto di schianto, consegnando agli almanacchi una disfatta storica. Juve-Milan è stata una partita bipolare: nel primo tempo – con un’appendice in avvio del secondo – il Diavolo ha mostrato il meglio di sé, giocando compatto, corto e attento come piace a Gattuso, non concedendo mai a Mandzukic e compagni di spaventare Donnarumma. La ripresa però è da incubo e porta in dote una vera e propria batosta, invisibile all’orizzonte: la Vecchia Signora aggredisce alta, ma i primi costruttori rossoneri si disimpegnano bene ed eludono la pressione senza particolari patemi, difendendo compatti, ripartendo e arrivando a creare occasioni pericolose senza gonfiare la rete avversaria (ah, come manca il bomberone…).

L’inizio del secondo tempo milanista è più coraggioso. La squadra alza il baricentro, accenna una pressione qualche metro più avanti e crea palle gol (senza però colpire), iniziando a lasciare più spazi all’avversario. I talenti juventini – su tutti Dybala e Douglas Costa – non si fanno pregare e iniziano a ingranare. Appena prima dell’ora di gioco il fortino rossonero salta: bastano un calcio piazzato di Pjanic e una girata aerea vincente di Benatia. È il minuto 56: la finale di Coppa Italia finisce qui. I ragazzi perdono la trebisonda e prestano il fianco alle terribili fiammate bianconere, che non si fanno pregare e ammazzano la partita con la complicità di un Donnarumma tragicamente “paperoso”: prima Costa dalla distanza e poi ancora Benatia portano la coppa a Torino, prima che l’auto 4-0 di Kalinic renda la serata ancora più beffarda e indigesta per noi casciavìt.

Il poker di scarto è troppo pesante per quanto visto nei 90′, ma rispecchia in modo netto e crudele il gap tra le squadre. La Juve è un rullo compressore fatto di talento, mentalità vincente e abitudine ai trionfi, il Milan un gruppo in divenire di giovani di belle speranze bisognoso di una crescita generale e di qualche leader pronto ed esperto a cui aggrapparsi nei momenti di burrasca. Il passivo è ingenerosamente largo anche per gli infortuni di Gigio, ma l’andamento del match è stato chiaro: il Diavolo ha retto l’urto fino a quando è rimasto basso, compatto e in fiducia. Poi, saltato il tappo con l’1-0 e persi equilibrio e testa, la Juve ha dilagato. In finali con un divario tecnico così ampio servono una partita perfetta, pregare che l’avversario non sia in serata di grazia e sperare in un pizzico di fortuna: all’Olimpico è mancato tutto questo e torniamo a casa eccessivamente umiliati ma meritatamente sconfitti, consci che la strada per tornare ai vertici è ancora lunga e tortuosa.

Dalle sconfitte, anche le più brucianti, bisogna sempre trarre gli insegnamenti giusti per migliorarsi. Ripartiamo da quei 45-50 minuti in cui il vero Milan di Gattuso, compatto e orgoglioso, ha tenuto botta alla Juve, lavorando perché si trovi continuità nei 90′. E andiamo sul mercato perché il nostro giovane gruppo tenti il salto di qualità: pesano come macigni l’assenza di un attaccante che abbia killer instinct e personalità, oltre che di 2-3 leader caratteriali che prendano il comando quando si sbanda. Due anni fa un Diavolo tecnicamente inferiore si arrese solo ai supplementari, uscendo dall’Olimpico a testa alta e petto in fuori; oggi esce bastonato e umiliato oltre le proprie colpe, ma paradossalmente con un potenziale di crescita di squadra più ampio. A patto, però, che il gruppo dia una risposta psicologica immediata: domenica nella delicata trasferta di Bergamo e poi in casa con la Fiorentina, per restare in Europa e salvare la stagione. Altrimenti, urgeranno dolorose riflessioni.

Le pagelle rossonere di Juve-Milan, finale di Coppa Italia 217-18 conclusa sul risultato di 4-0.

Juve-Milan 4-0, le pagelle: incubo Donnarumma, Kessie spaesato

Si è giocata Juve-Milan, finale di Coppa Italia.

Le pagelle di Juve-Milan, finale della TIM Cup 2017/2018.

G. Donnarumma: 4
Dopo la grande parata su Dybala, il tracollo inaspettato: due errori clamorosi in 3′ che decidono la partita.

Calabria: 5
Spinge tanto, ma non riesce quasi mai ad essere preciso. Qualche sbavatura di troppo.

Bonucci: 6
Limita senza grossi problemi Mandzukic, porta a casa la sufficienza nonostante il passivo importante.

Romagnoli: 5
Sempre prezioso in fase di costruzione bassa, troppo svagato in occasione del primo gol.

Rodriguez: 5,5
Molto abbottonato, riesce a non farsi umiliare da Cuadrado e Douglas Costa nonostante la notevole differenza di passo.

Kessié: 5
Il dinamismo di Matuidi lo mette spesso in difficoltà nel primo tempo. Spaesato.

Locatelli: 6
Dopo i primi titubanti minuti, prende in mano le redini del centrocampo con autorità. Non sarà Biglia, ma fa il suo.

dall’80’ Montolivo: s.v.
Ingiudicabile.

Bonaventura: 6
Uno dei più positivi del primo tempo, si presenta spesso e volentieri dalle parti di Buffon.

Suso: 5
Ai limiti dell’evanescenza nel primo tempo, leggermente meglio a inizio ripresa. Stacca la spina sul 3-0, come il resto dei compagni.

dal 68′ Borini: 6
Va vicino al gol della bandiera.

Cutrone: 5
Troppo solo, passa un’ora a lottare contro Benatia. Ha una grande occasione nel primo tempo, ma spara troppo centrale.

dal 62′ Kalinic: 4,5
Entra con la voglia giusta, inventa una grande giocata da cui scaturisce il quasi autogol di Matuidi. Poi l’autogol lo fa lui, chiudendo definitivamente l’incontro.

Calhanoglu: 6
Gran duello con Cuadrado. Sparisce dal campo dopo un’ora – e dopo il micidiale uno-due dei bianconeri, ma è parzialmente giustificato.

Gattuso: 5
Il risultato è decisamente troppo severo, specialmente per quanto visto nei primi sessanta minuti, ma questo non cambia di molto la portata dell’umiliazione subita. Una batosta che brucerà a lungo, con la speranza che il contraccolpo psicologico non mandi definitivamente in frantumi l’ultima speranza di raggiungere l’accesso diretto all’Europa League.

La formazione ufficiale di Juve-Milan, finale di TIM Cup 2017-18

Juve-Milan, le formazioni ufficiali: Allegri esclude Higuain, Gattuso punta su Locatelli-Cutrone

Le scelte di Allegri e Gattuso per Juve-Milan, finale di Coppa Italia 2017-18

Tutto pronto allo Stadio Olimpico per la finale di TIM Cup Juve-Milan. I mister delle due squadre hanno ufficializzato i 22 calciatori che alle 21 scenderanno in campo per l’ultimo atto della coppa nazionale, con una sorpresa notevole per la Vecchia Signora: Allegri rinuncia ad Higuain dal 1′ e sceglie Mandzukic per completare l’attacco con Douglas Costa e Dybala. Confermato invece l’undici rossonero ipotizzato nei giorni di vigilia: Gattuso punta da titolare su Locatelli e Cutrone, preferito a Kalinic e André Silva.

Ecco dunque le formazioni ufficiali di Juve-Milan, match valevole per la finale di TIM Cup 2017-18:

Juventus (4-3-2-1): Buffon; Cuadrado, Barzagli, Benatia, Asamoah; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala; Mandzukic. All.: Allegri.

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Locatelli, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. All.: Gattuso.

Le pagelle rossonere di Juve-Milan, match della 30° giornata di A concluso col risultato di 3-1

Juve-Milan 3-1, le pagelle: Kessie dominante, Bonucci zittisce lo Stadium. Male Bonaventura

Si è giocata Juve-Milan, match della trentesima giornata di campionato.

Le pagelle di Juve-Milan, trentesima giornata di Serie A 2017/2018.

G. Donnarumma: 6
Dybala lo impallina da fuori dopo pochi minuti: palla velenosa, ma forse avrebbe potuto fare di più. Incolpevole sugli altri due gol.

Calabria: 6
Meno brillante del solito, soffre la fisicità di Asamoah prima e la velocità di Douglas Costa poi. Meglio nella ripresa.

Bonucci: 6,5
I suoi ex tifosi gli riservano un’accoglienza tutt’altro che amichevole, lui risponde col gol e un’esultanza rabbiosa che vale più di mille parole.

Romagnoli: 6
In balia dei bianconeri nei primi minuti, bene per un’ora, naufraga nel finale. Specchio della partita.

Rodriguez: 5,5
Finché si trova a dover fronteggiare Lichtsteiner non ha grandi difficoltà, con l’ingresso di Cuadrado cominciano i problemi.

Kessie: 6,5
Dominatore del centrocampo per larga parte del match, stravince il confronto col diretto avversario Matuidi.

Biglia: 5,5
Più svagato del solito, ha sulla coscienza insieme a Bonaventura il primo gol. Era diffidato: salterà il derby di mercoledì.

dall’81 Montolivo: s.v.
Entra in campo e cala il buio.

Bonaventura: 5
Perde palla sull’occasione di Higuain, non segue Dybala nell’occasione del vantaggio, e spreca una buona occasione a tu per tu con Buffon. Serata no.

Suso: 6+
Prova costantemente ad accendere la luce: a volte riesce, il più delle volte meno.

André Silva: 6
La vede poco e male. Ha una grande occasione nel primo tempo, ma si fa ingannare dall’intervento scoordinato di Matuidi.

dal 75′ Kalinic: 5
Torna in campo dopo l’esclusione punitiva col Chievo, non incide come dovrebbe.

Calhanoglu: 6+
Regala ad André Silva una palla da spingere in porta, centra una traversa clamorosa che avrebbe cambiato la partita. Peccato per la mancata chiusura sul 2-1.

dall’85 Cutrone: s.v.
Troppo tardi, troppo poco.

Gattuso: 6,5
Un buon Milan riesce a rimontare la Juventus allo Stadium, per larghi tratti sembra in controllo della gara, rischia pure di passare in vantaggio ma crolla inesorabilmente nel finale. Inutile girarci attorno: di là per cambiare una situazione di parità sono entrati Cuadrado e Douglas Costa, di qui Kalinic e Montolivo.

La probabile formazione scelta da Gattuso per Juve-Milan, 30° giornata di Serie A 2017-18

Juve-Milan, la probabile formazione: Gattuso prova André Silva

Il pupillo di CR7 in vantaggio su Cutrone in attacco. La probabile formazione verso Juve-Milan

Milan all’esame di maturità, decisivo per saggiare definitivamente le ambizioni rossonere in ottica Champions League. Tra Juve-Milan di domani e il derby di mercoledì, Gattuso e i suoi ragazzi si giocano tutto: l’onore e la faccia contro i due avversari storicamente più fastidiosi, ma soprattutto una grossa fetta dell’euro-rimonta iniziata nel 2018. Se quello con l’Inter sarà di fatto uno spareggio quarto posto, il big match Torino dirà molto sulla consistenza e la qualità di un gruppo che nell’anno nuovo ha impressionato tutti per la crescita esponenziale che ha avuto nel gioco e nei risultati, rilanciandosi per un posto in UCL e conquistando una finale di Coppa Italia.

La formazione del Diavolo non si scosterà molto da quella che negli ultimi mesi ha dato soddisfazioni e punti, ma mister Gattuso potrebbe presentare un’importante novità: André Silva è stato provato molto con i titolari ed è favorito su Cutrone per la maglia di centravanti titolare insieme a Suso e Calhanoglu. Una mossa significativa e nient’affatto attesa, notevole attestato di stima per il portoghese sempre più in ascesa nel borsino degli attaccanti. Per il resto, invece, non dovrebbero esserci sorprese: Romagnoli e Calabria torneranno dal 1′ in difesa con Gigio, Bonucci e Rodriguez, mentre la mediana sarà la titolare Kessie-Biglia-Bonaventura.

Ecco dunque la probabile formazione rossonera verso Juve-Milan, 30° giornata di Serie A 2017-18:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, André Silva, Calhanoglu.