Juve-Milan 4-0, le pagelle: incubo Donnarumma, Kessie spaesato
Si è giocata Juve-Milan, finale di Coppa Italia.
Le pagelle di Juve-Milan, finale della TIM Cup 2017/2018.
G. Donnarumma: 4
Dopo la grande parata su Dybala, il tracollo inaspettato: due errori clamorosi in 3′ che decidono la partita.
Calabria: 5
Spinge tanto, ma non riesce quasi mai ad essere preciso. Qualche sbavatura di troppo.
Bonucci: 6
Limita senza grossi problemi Mandzukic, porta a casa la sufficienza nonostante il passivo importante.
Romagnoli: 5
Sempre prezioso in fase di costruzione bassa, troppo svagato in occasione del primo gol.
Rodriguez: 5,5
Molto abbottonato, riesce a non farsi umiliare da Cuadrado e Douglas Costa nonostante la notevole differenza di passo.
Kessié: 5
Il dinamismo di Matuidi lo mette spesso in difficoltà nel primo tempo. Spaesato.
Locatelli: 6
Dopo i primi titubanti minuti, prende in mano le redini del centrocampo con autorità. Non sarà Biglia, ma fa il suo.
dall’80’ Montolivo: s.v.
Ingiudicabile.
Bonaventura: 6
Uno dei più positivi del primo tempo, si presenta spesso e volentieri dalle parti di Buffon.
Suso: 5
Ai limiti dell’evanescenza nel primo tempo, leggermente meglio a inizio ripresa. Stacca la spina sul 3-0, come il resto dei compagni.
dal 68′ Borini: 6
Va vicino al gol della bandiera.
Cutrone: 5
Troppo solo, passa un’ora a lottare contro Benatia. Ha una grande occasione nel primo tempo, ma spara troppo centrale.
dal 62′ Kalinic: 4,5
Entra con la voglia giusta, inventa una grande giocata da cui scaturisce il quasi autogol di Matuidi. Poi l’autogol lo fa lui, chiudendo definitivamente l’incontro.
Calhanoglu: 6
Gran duello con Cuadrado. Sparisce dal campo dopo un’ora – e dopo il micidiale uno-due dei bianconeri, ma è parzialmente giustificato.
Gattuso: 5
Il risultato è decisamente troppo severo, specialmente per quanto visto nei primi sessanta minuti, ma questo non cambia di molto la portata dell’umiliazione subita. Una batosta che brucerà a lungo, con la speranza che il contraccolpo psicologico non mandi definitivamente in frantumi l’ultima speranza di raggiungere l’accesso diretto all’Europa League.