Aubameyang – Milanismo

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Milan, tentato il blitz last minute per Aubameyang

Pallino di Mirabelli e sogno estivo dei tifosi rossoneri, Pierre-Emerick Aubameyang è stato l’obiettivo numero per l’attacco del Milan. Più di Kalinic, a quanto pare, nonostante il croato fosse da mesi la prima scelta di Montella, tanto da aver provato in extremis il colpo Aubameyang: il d.s. Mirabelli e Alessandro Moggi – racconta la Repubblica citando fonti tedesche – hanno provato il blitz vincente con un jet privato per la stella del BVB, evidentemente senza successo.

Aubameyang: “Il Milan mi voleva e io ero interessato, ma niente”

Nome caldo dell’ultimo mercato estivo rossonero, sogno – disatteso – di milioni di tifosi milanisti per l’attacco. Eppure la pista Pierre-Emerick Aubameyang è stata battuta, con il Diavolo che ha provato a riportare a casa la stella del Borussia Dortmund: “Il Milan mi ha contattato, mi ha offerto qualcosa. Io ero molto interessato al loro progetto – ha dichiarato Auba a RMC – ma non è successo niente per molte ragioni”.

Mirabelli

Mirabelli: “Cutrone vale tantissimo. Un rimpianto? A parte Aubameyang…”

Il tema centrale è la chiusura anticipata del mercato: Massimiliano Mirabelli interviene nel corso di YouPremium e dice la sua sulla notizia del giorno, la decisione della Premier di porre fine alle trattative della prossima estate il 9 agosto, due giorni prima dell’inizio del campionato. Ecco le principali dichiarazioni rilasciate dal d.s. del Milan.

“La chiusura anticipata del mercato? Io sono favorevolissimo. Il mercato così è troppo lungo e mette in difficoltà gli allenatori: andrebbe limitato. Si arriva a fine agosto che si sono già giocate alcune gare di campionato ed europee e non si lavora benissimo. Sono pienamente d’accordo con chi vuole accorciare il calciomercato che dura troppo. Quando la palla inizia a girare il mercato deve essere chiuso e anche la sessione di gennaio è troppo lunga, bisognerebbe accorciare anche quel mese di mercato. Io lo farei finire almeno una settimana prima dall’inizio della stagione“.

Mirabelli ha poi trattato alcuni temi specifici riguardanti il Milan: “Difficile lasciare in panchina questo Cutrone? Sta facendo benissimo e sappiamo che abbiamo altri due ottimi attaccanti come Kalinic e Andrè Silva. Ogni domenica vorremmo avere questo tipo di problemi. Cutrone vale tantissimo, come tutti i nostri giocatori. E’ un ragazzo del 1998, sta facendo bene e rimarrà per molti altri anni al Milan. Se continua così avrà sicuramente spazio. Un giocatore che abbiamo cercato e non è arrivato? A parte Aubameyang non posso dirlo, lo rivelerò tra qualche anno, devono passarne almeno tre”.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, ultima curva per Kalinic. Ma c’è spazio anche per il “top”

Sembra in dirittura d’arrivo l’affare Nikola Kalinic. Dopo quasi due mesi di attesa, per il croato è iniziata la settimana decisiva per l’agognato trasferimento in rossonero: salvo colpi di scena, il Milan dovrebbe concludere la trattativa con la Fiorentina sulla base di 25 milioni di euro, con Montella che potrà finalmente avere la punta richiesta alla dirigenza da settimane.

La contemporanea cessione di Bacca, sempre più vicino al Villarreal, non esclude però altre operazioni in entrata nel parco attaccanti. L’idea di Fassone e Mirabelli è quella di sistemare il reparto con Kalinic, ma mantenendo gli occhi ben aperti in vista degli ultimi giorni di agosto, quando si proverà a portare al Milan anche un centravanti “top”: i nomi rimangono quelli difficilissimi di Aubameyang e Belotti.

Bonucci: “Io come Pirlo alla Juve. Milan, in quattro anni voglio la Champions”

Il nuovo capitano del Milan, Leonardo Bonucci, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

Sul ko della Juve in Supercoppa Italiana: “Mi ha fatto un po’ strano vedere la Juve davanti la tv, ma ormai quello è il passato. Il presente ed il futuro si chiama Milan”.

Sul futuro debutto a San Siro da capitano: “Credevo ci sarebbe stato un po’ più di scetticismo nei miei confronti. Questo entusiasmo mi spinge a dare ancora di più. Non vedo l’ora di debuttare in questo stadio. Confesso che ho addosso un po’ di agitazione: San Siro è la storia ed il giorno del preliminare, anche se non giocavo, è stata una delle poche volte che mi sono emozionato entrando in uno stadio. Mi piacerebbe tanto rivedere la stessa cornice di pubblico”.

Sulle responsabilità di avere la fascia: “È una responsabilità importante: darò tutto me stesso per difendere questa maglia dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. L’importante, però, è che ci sia un gruppo trainante ed il Milan è un club fortunato perché qui c’è gente che sa fare gruppo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso anche dallo spirito di sacrificio dei sudamericani. Sono molto contento dello spogliatoio: ci sono belle persone”.

Su Montolivo e la cessione a lui della sua fascia: “È stata una scelta condivisa da club, allenatore e squadra. Con Riccardo ho parlato sin dal primo giorno di quanto sarebbe potuto succedere. Lui è una grande persona ed un grande giocatore, nessuno vuole passare sopra nessuno, l’intenzione è quella di fare squadra. Conta il bene comune, quello è davvero importante. Non il capitano”.

Sull’essere leader: “Io posso mettere a disposizione carisma ed esperienza, ma è la squadra che ti fa diventare tale. Ho avuto la fortuna di aver imparato da grandi leader come Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini. Per il resto, il segreto è fare gruppo nelle piccole cose, nei dettagli. Il Milan merita di tornare in alto ed è questo che la società ci ha chiesto”.

Sugli anni alla Juve e sul rapporto con Allegri: “Per me conta solo il Milan ora e la Juve è il passato. La ringrazio per quello che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei più migliori difensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi la responsabilità e hai le tue conseguenze. La Juve ed Allegri durante l’ultima stagione hanno fatto scelte ben precise ed io le ho fatte di conseguenza. Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo farina del mio sacco. Tutto parte da Oporto, ma c’erano stati alcuni episodi già prima, magari meno eclatanti. Ritrovarmi Allegri in Nazionale? Se così dev’essere, sarà. Siamo tutti professionisti, nessun problema. Rapporti con gli ex compagni? Certo, ho fatto ieri gli auguri a Chiellini e poi con alcuni di loro c’è un percorso comune in Nazionale”.

Sul trasferimento dalla Juve al Milan: “Spero di fare nel Milan quello ciò che Andrea Pirlo ha fatto alla Juventus con il percorso inverso”.

Sul perché abbia scelto il Milan: “Perché aveva il progetto più ambizioso. Ed io vivo di sfide. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli mi hanno fatto sentire importante e mi volevano fortemente, altrimenti la trattativa non sarebbe durata solo 48 ore. D’altra parte, gli amori o nascono subito o non nascono mai. E non è certo una questione di soldi: a chi mi dà del mercenario rispondo che avevo richieste anche dall’estero dove avrei guadagnato di più”.

Sulle similitudini tra la Juve del 2010 e il Milan di oggi: “Ne trovo molte. Infatti ho scelto il Milan anche perché nella mia testa c’è l’idea di ripetere il percorso vissuto in bianconero, dove eravamo partiti da una rifondazione come in questo caso e siamo arrivati in alto. Ecco, qui voglio arrivare ancora più in alto. Nell’arco di quattro anni spero di arrivare a vincere la Champions. Voglio portare a casa tutto”.

Sulle impressioni sui rossoneri e sul ritorno a Milano: “Questa è la mia nuova casa e già mi piace. Fin da subito ho avuto l’impressione di sentirmi a casa. Per ora sono ancora in hotel, a settembre saremo dentro casa. Conduco una vita normale, qualche sera fa in Versilia sono andato alle giostre con mio cognato. E voglio che anche i miei figli vivano nella normalità. L’altro giorno ho preso la metro: Milano è cambiata, evoluta. Molto bella”.

Sugli obiettivi della squadra: “Sono carico ed affamato più che mai, darò sempre più dei miei limiti. Il mio obiettivo è far sì che il Milan torni nell’Olimpo del calcio mondiale. Ho scelto questo club per ripartire, sono qui per vincere. Scudetto? La Juve resta la favorita, il Napoli ha ottime chance di giocarsi il titolo. Ora come ora siamo un gradino sotto entrambe, ma non dobbiamo porci limiti. Dopo di loro, vedo a pari merito Roma, Inter e Milan”.

Sul possibile arrivo di Belotti o Aubameyang: “Belotti è uno che trascina, che lavora tanto. Non so se arriverà lui, ma chi dovesse arrivare si deve mettere a disposizione nelle due fasi. Una punta di alto livello ti facilita in tante cose, sarebbe la chiusura perfetta di un mercato stimolante ed entusiasmante”.

Sulla reazione dei tifosi della Juve sui social al suo addio: “In questo club mi ci vedo a lungo e questo mi stimola ad essere ancora più ‘cattivo’. Se mi facessi condizionare dai commenti sui social, nel 2011 avrei lasciato la Juve ed oggi non sarei qui al Milan. Mi hanno insultato perché ho cambiato maglia, ma sui social la gente è libera di dire la propria e non provo rancore”.

Su Montella: “In lui vedo tanta voglia di migliorarsi e di trasmettere voglia di vincere. È un tecnico molto intelligente, ha un futuro da grande allenatore. Spero di poter vincere con lui. La sua idea di calcio è molto buona, non avevo mai visto nessuno impostare così il gioco con una difesa a quattro”.

Sulla difesa a tre: “Sono sincero: per me a tre o a quattro è uguale. Anzi, a tre c’è molto più campo da difendere. Sapete quante volte mi sono ritrovato uno contro uno?”.

Sul futuro dopo il calcio giocato: “Mi vedo assolutamente allenatore. Sono già 4-5 anni che ci penso. Gioco ancora 6-7 anni, poi alleno. È qualcosa che mi ha trasmesso Antonio Conte, mi vedo un po’ come lui. E poi voglio alzare un trofeo anche da tecnico”.

Milan, inizia la settimana di Kalinic

Da settimane Fassone e Mirabelli avevano rinviato l’acquisto di un attaccante a dopo Ferragosto. Perciò ci siamo: nonostante Aubameyang ammicchi da Dortmund (ma i costi dell’operazione, 80 milioni di cartellino, piu di 10 di stipendio, sarebbero sostenibili solo con un extrabudget) Nikola Kalinic pare l’affare più semplice da realizzare. La Fiorentina che valuta la punta 30 milioni è aperta a due formule: 25 più 5 di bonus o l’inserimento di Antonelli nei colloqui.

Fonte: Corriere della Sera

Aubameyang-Milan: difficile, non impossibile. Ma serve l’extra budget dalla Cina

Pierre-Emerick Aubameyang è uscito allo scoperto, con una presa di posizione forte e inequivocabile in favore di un ritorno in rossonero. Ora tocca al Milan. Fassone e Mirabelli sono chiamati in questo rush finale di trattative a piazzare l’ultimo colpo, il più pregiato e importante, per ottenere la lode su un mercato da 10: l’arrivo di un centravanti top darebbe l’entusiasmo, la mediaticità e la “sostanza” necessaria alla rosa con convinzione ai primissimi posti del campionato.

Arrivare ad Aubameyang, però, sarà complicato. La sua enorme e clamorosa apertura al Diavolo è stata decisiva per rianimare una trattativa che pareva ormai sfumata a causa delle alte richieste del Borussia Dortmund (oltre che della possibile partenza di Dembélé, che porrebbe il veto a una seconda cessione eccellente) e della virata rossonera verso Kalinic. Lo scoglio resta sempre il BVB: il gabonese viene valutato 80 milioni di euro, cifra al momento inarrivabile per le casse di via Aldo Rossi.

Le chance di rivedere Pierre-Emerick al Milan, seppur in rialzo, restano comunque basse. Per sperare che il trasferimento si concretizzi, è necessario che si ammorbidisca la posizione del Dortmund – la dirigenza rossonera e l’intermediario Petralito sono al lavoro -, ma soprattutto che arrivi dalla Cina l’ormai famigerato extra budget, necessario per completare un trasferimento così oneroso. Col giocatore, che al momento chiede 10 milioni a stagione, la quadra potrebbe invece trovarsi sulle cifre prospettate dal Milan: 7,5-8 netti più bonus.

Aubameyang, niente allenamento col Borussia Dortmund

Allenamento interrotto per Pierre-Emerick Aubameyang. Sviluppi sul fronte mercato, magari in direzione Milan? No, nonostante il clamoroso outing fatto la scorsa notte in favore di un ritorno in rossonero. Il gabonese è stato vittima di un leggero malanno che gli ha impedito di portare a termine la seduta di lavoro quotidiano con il resto dei compagni al Borussia Dortmund: un lieve raffreddore, come confermato dall’account twitter ufficiale del BVB.

Aubameyang, bomba su Instagram: “Io voglio il Milan, loro dormono…”

Clamoroso colpo di scena sul fronte attaccante. Pierre-Emerick Aubameyang è uscito allo scoperto in favore di uno suo trasferimento al Milan nel corso di una dinamitarda diretta sul proprio profilo di Instagram: la stella del BVB ha risposto alla domanda di un tifoso rossonero, proferendo (in italiano) parole inequivocabili:

“Io voglio tornare, loro stanno dormendo… Che devo fa’?”, l’incredibile outing di Aubameyang in favore di un ritorno in rossonero. Il capitano del Gabon, in più, ha scherzato sulla maglia numero 7 del Milan, lasciata libera dalla partenza di Deulofeu e dalla scelta di Niang di virare sul 94 al modo dello speaker di San Siro: “Con il numero setteee…”.

Aubameyang apre all’addio al BVB: “Futuro? Domanda difficile, vediamo. Non posso dire altro”

L’intervista in cui giurava amore al Borussia Dortmund e soprattutto il pressing del Barça per Dembele – e la necessità dei gialloneri di non privarsi di entrambi i calciatori in questa sessione di mercato – sembravano aver chiuso per il Milan la pista Pierre-Emerick Aubameyang. Ma l’attaccante gabonese ha lasciato aperti spiragli importanti: “Il mio futuro? È una domanda complicata – ha dichiarato a Sky Deutschland – adesso vediamo cosa succederà. Non posso dire niente altro“.

Milan, voglia di extrabudget per andare oltre Kalinic

Duvan Zapata continua a scalpitare per il Toro. E’ il suo chiodo fisso da settimane, come abbondantemente raccontato, ha detto no ad almeno tre proposte (due dall’estero, Watford compreso). E i granata aspettano il momento giusto per affondare, contando sulla sponda dell’agente, confidando di poter trovare un’intesa con il Napoli. Ripetiamo: nelle strategie granata Duvan è il perfetto partner di Belotti, per Mihajlovic sarebbe una coppia esplosiva con il Gallo, roba da far venire il mal di testa alle difese avversarie. E il discorso Belotti-Milan è completamente chiuso? Di “completamente” nulla esiste, con 20 giorni di mercato da consumare. Cairo tiene duro e fin quando Belotti avrà questo tipo di atteggiamento nessun problema. Può darsi che lo abbia fino al 31 agosto, ma non diamo sentenze.

Come già raccontato nei giorni scorsi, il Milan potrebbe avere la forza di mettere sul tavolo una cifra importantissima, più importante di quella proposta settimane fa, per provare a convincere il Toro. Il famoso extrabudget che potrebbe essere concesso per affondare il colpo. Avere l’extrabudget significa provarci con maggiore forza, nella speranza di riuscirci, pur sapendo che ci sono montagne da scalare. Ambizioni che devono tenere conto della realtà e del tempo che trascorre. In contemporanea le evoluzioni per Aubameyang sono inevitabilmente condizionate dalia vicenda Dembelé-Barcellona. E il Milan sa quanto sia complicato, con i giorni che trascorrono, trattare con il Dortmund. In questi giorni è stato accostato Cavani ai rossoneri, ma l’attaccante sta bene al Psg, ha rinnovato e non sembrano esserci margini. Piuttosto un retroscena: quando fu rinviato il primo closing, era pronto un viaggio a Parigi per cercare di convincere il Matador prima che si legasse ulteriormente al Psg. Ma con il rinvio del closing fu cancellato inevitabilmente quel viaggio. Diego Costa? Sono stati fatti tentativi, ma oggi – almeno oggi – l’attaccante ha sempre l’Atletico Madrid in testa da gennaio, il suo è un atto di fede. La Samp su Duvan? E’ un’operazione ai limiti del surreale, almeno oggi, De Laurentiis non concederà sconti. E a Giampaolo piace sempre Falcinelli. La Fiorentina? Apprezzamenti, non trattative. E Duvan spera sempre nel Toro.

Tornando al Milan, per ora tiene bloccato Paletta, malgrado l’insistenza di tre club (due italiani), non accetta proposte per Niang, aspetta gli eventi. Fino a quando esisterà una possibilità che prescinda da Kalinic, il Milan la valuterà senza fretta. Perché Kalinic piace da sempre a Montella, ma l’extrabudget ha altri scopi e identikit. Intanto, l’infortunio di Biglia pone un problema a centrocampo: Locatelli e Montolivo bastano? Resta sempre valida l’idea Badelj, ma in questi giorni può succedere di tutto. Renato Sanches può ancora essere una suggestione, ma non ha le caratteristiche di Biglia. E l’extrabudget per il Milan significa andare a caccia di un top per l’attacco. Come minimo provarci…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, attesa per il domino degli attaccanti. Ma l’Everton può rubarsi Kalinic

Sono settimane di attesa e di riflessione a Casa Milan, dopo due mesi di mercato a dir poco scoppiettanti. Alla campagna rafforzamenti rossonera mancano solo gli ultimissimi tasselli, tra cui soprattutto il colpo da 90 in attacco: Fassone e Mirabelli ne sono pienamente consci e rimangono in stand by, pronti a rituffarsi nelle trattative per completare la rosa di Montella.

La momentanea e calcolata immobilità milanista, però, rischia di ritorcersi contro. Se Aubameyang è sempre più vicino a restare al BVB a causa della probabile cessione di Dembélé, Nikola Kalinic è ancora con la valigia in mano a Firenze, ma il tempo potrebbe scadere: sul croato, infatti, è forte il pressing dell’Everton, pronto a soffiare il giocatore al Diavolo e ad accontentare le richieste dei viola con un’offerta da 25 milioni di euro.

Se la Fiorentina sarebbe più che disponibile a chiudere con i Toffees, dal giocatore per ora filtra chiusura. Non è un mistero che Kalinic voglia giocare nel Milan e che abbia già rifiutato altre destinazioni, ma questa prolungata telenovela potrebbe spazientire il ragazzo e giocare contro la dirigenza rossonera. Che, per sua stessa ammissione, attende l’inizio di un effetto domino europeo di attaccanti dal quale uscirà anche la nostra nuova.

Mirabelli: “Lavoriamo per l’attaccante, non possiamo sbagliare. Aubameyang? È nel mio destino…”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del QS.

Sul rapporto con Fassone: “Avevamo già un rapporto splendido quando lavoravamo insieme all’Inter, poi lui è uscito ingiustamente dal club nerazzurro, mi ha chiesto di stare insieme e mantenuto la promessa affidandomi l’area tecnica del Milan, dicendomi ‘ti ho visto lavorare, so chi sei…’ Be’, ho sposato più lui che il Milan, rischiando grosso nei giorni dell’attesa del closing che non arrivava mai. Ma io ho sempre creduto che ce l’avremmo fatta, alla faccia di quelli che adesso non riescono a mandarla giù…”.

Sul ruolo di d.s.: “Faccio un lavoro che mi piace. Questi sono stati mesi bellissimi, abbiamo fatto qualcosa di grande, di inedito, ma il bello viene adesso: appena finita la squadra ecco tanti ragazzi da vedere, da seguire in un torneo che si gioca tre/quattro volte alla settimana, e all’estero, sempre aggiornati sulle tecniche che cambiano, sulle idee nuove da cogliere e trasmettere. Crescono gli impegni, cresce la cultura…”.

Su Aubameyang e sull’attaccante: “Aubameyang è nel mio destino: è stato il primo giocatore che sono andato a vedere dal vivo, il mio primo viaggio fu proprio per lui.

Nuovo attaccante? Ci stiamo lavorando e non possiamo sbagliare: anche Nikola Kalinić e Diego Costa sono nella nostra lista. L’attaccante ci vuole ma non possiamo sbagliare. Io non posso sbagliare per questi tifosi che mi apprezzano per quel che si è fatto, per la trasparenza del mio lavoro. L’ho visto qui, l’ho visto in Cina dove c’è un entusiasmo come a San Siro”.

Sulla questione fideiussioni di Bonucci e Biglia: “Ma ci rendiamo conto di che discorsi vengono fatti? Se decidi di prendere Bonucci e Biglia, e te li danno, saprai quello che stai facendo o no?”.

Sul rinnovo di Gigio Donnarumma: “Un’esperienza intensa, dura. Non era facile tenere Donnarumma, prima ci avevano provato altri, inutilmente, eppure ce l’abbiamo fatta noi, perché era importante, una conquista su cui costruire il resto. Come si è puntualmente verificato. E l’ha capito anche Raiola”.

Sui tifosi rossoneri e su Berlusconi: “Silvio Berlusconi ha fatto una scelta meditata e noi abbiamo realizzato tutti i suoi sogni. Anche di più. Noi abbiamo messo al centro del nostro progetto i tifosi: eccoli, li mostriamo orgogliosi. Per loro abbiamo lavorato in trincea, senza mollare mai, evitando le pillole avvelenate… Dove vogliamo arrivare? Primo traguardo, il tifo entusiasta, mai spegnerlo; e per questo bisogna realizzare qualcosa d’importante. Quei 67 mila dell’altra sera per Milan-Craiova ci assegnano una responsabilità straordinaria, da oggi alla Champions è il programma, ci vogliono risultati importanti ma è innegabile che abbiamo fatto una campagna scientifica: tanti giovani, pensando al domani, con Bonucci e Biglia i maestri che li aiutano a maturare, non solo per vincere oggi ma per realizzare un ciclo”.

Aubameyang spegne il Milan: “Rimango al BVB, qui sono a casa”

Niente Milan, Pierre-Emerick Aubameyang resta al BVB. È stato lo stesso attaccante africano a blindarsi al Borussia Dortmund:

Nessuno può dire cosa mi riserva il futuro. Recentemente ho parlato con la dirigenza dicendo che un giorno mi riservo ancora il desiderio di cambiare città e provare qualcosa di diverso nel mondo del calcio.

La Cina? È normale pensarci, soprattutto quando ti vengono offerti così tanti soldi. In molti si rifiutano di andare, dicendo che è un Paese indietro a livello calcistico – ha dichiarato al Welt am Sonntag, come riporta MilanNews.it – e che le strutture non sono all’altezza. Ma io sono dell’idea che ognuno debba prima pensarci e valutare la propria opportunità. Sono rimasto però infastidito dalle difficoltà con cui hanno trattato, per esempio, l’attaccante del Colonia Modeste: hanno fatto una serie di avanti e indietro che a me piacciono. Per avere a che fare con me bisogna essere chiari, per questo ho deciso di metterli da parte.

Il mio futuro? Rimango qua, sono molto felice, a Dortmund mi sento a casa. Non prometto nulla a chi ci chiede di vincere il campionato, sento che il Bayern Monaco è ancora davanti a noi, ma ce la potremo giocare”.

Il BVB blinda Aubameyang: “100 milioni? Non bastano”

Aubameyang-Milan? Neanche per 100 milioni di euro. A blindare l’attaccante del Gabon, oltre che il compagno in giallonero Dembélé, è stato il d.g. del Borussia Dortmund Watzke, il quale ha chiuso alla partenza dei due anche a fronte di offerte clamorose: “100 milioni non penso che siano abbastanza – ha dichiarato a Eurosport DE – sia per Dembélé sia per Auba”.

Willy Aubameyang: “Mio fratello al Milan? Non si sa, non dipende da noi”

Sfumato Morata, con Belotti che continua a essere blindato dal Torino, il nome da sogno rimasto per l’attacco del Milan è Pierre-Emerick Aubameyang. Sembrava sicuro che il gabonese potesse lasciare in estate il Borussia Dortmund, ma non si è concretizzato il trasferimento in Cina né in un altro club europeo: il Diavolo continua a sperare e nelle prossime settimane potrebbe tentare un nuovo assalto.

Al momento, però, non c’è niente di sicuro. E il fratello Willy Aubameyang, anch’egli calciatore e con un passato rossonero, non si è sbottonato su un eventuale trasferimento di Pierre-Emerick al Milan: “Non si sa se torna, non dipende da noi – ha dichiarato durante una diretta su Instagram -. Se gli piacerebbe tornare? Non posso rispondere…”.

Milan, passi avanti per Kalinic. Cutrone blindato, Aubameyang…

Gli impegni di Europa League e il calciomercato, nella mente del Milan. E’ stato sorteggiato il prossimo avversario dei rossoneri: l’urna ha scelto i macedoni dello Shkendija, che hanno eliminato nel turno precedente i lituani del Trakai. L’andata si giocherà a Skopje il 17 agosto, il ritorno a San Siro la settimana successiva.

Quanto al mercato, invece, ci sono le tante attese novità su Nikola Kalinic: la trattativa potrebbe chiudersi dopo il 15 agosto. Negli ultimi giorni Ramadani ha tenuto vivi i contatti tra club, l’accordo con il giocatore è stato raggiunto da tempo e adesso si cerca solo quello definitivo con la Fiorentina. La richiesta è di 25 milioni di euro, mentre l’offerta avanzata da Fassone e Mirabelli è di 20. Tuttavia, le parti si stanno avvicinando ed è un segnale importante verso il possibile buon esito della trattativa. Diego Costa continua a piacere ma va convinto il giocatore che al momento vuole soltanto l’Atletico Madrid. E’ ormai noto, peraltro, che il Chelsea preferirebbe una destinazione diversa dal club spagnolo, in modo da monetizzare in minore tempo. Anche perché i Blues sono infastiditi dalla presa di posizione decisa del giocatore, che rifiuta a prescindere ogni altra destinazione.

Spostando un attimo l’obiettivo su chi già c’è, Patrick Cutrone resterà al Milan per questa stagione. Ha un contratto di quattro anni rinnovato lo scorso mese di giugno e i rossoneri non intendono privarsene. Il giovane attaccante inoltre è andato a segno contro il Craiova nella gara di ritorno, riscrivendo questo particolare record di giovane marcatore in precedenza appartenuto a Pato. Restano sempre vive le piste per Aubameyang, che deve ancora aggiornarsi nuovamente col Borussia Dortmund, e Renato Sanches, su cui però il Bayern Monaco ha posto diverse condizione, non sembrando più così incline alla cessione.

Fonte: Sky Sport

Milan, è sempre caccia alla punta: Kalinic, Auba e Costa i nomi

A Casa Milan continua il periodo di riflessione sul mercato. Dopo due mesi pirotecnici, con dieci acquisti e i rinnovi di Montella e Donnarumma, la dirigenza rossonera ha congelato ogni trattativa: l’obiettivo è pensare con serenità e logica alle ultime mosse di questa estate. La priorità, come ampiamente risaputo, è il centravanti: salvo sorprese, ad oggi – riporta il Corriere della Sera il nome della nuova punta rossonera dovrebbe uscire dal trio Kalinic, Aubameyang e Diego Costa.

Il Borussia Dortmund: “Convinti che Aubameyang resterà”

Pierre-Emerick Aubameyang è il sogno di mercato del Milan per l’attacco, ma il Borussia Dortmund ha voluto blindarlo un’altra volta: “Nel calcio non si può garantire nulla, ma siamo convinti che giocherà con noi questa stagione”, il virgolettato del d.s. giallonero Watzke riportato da SportMediaset.

Milan, ultimatum ad Aubameyang: deve esporsi per la cessione

Ora è tempo di una decisione. Il Milan ha chiesto a Pierre-Emerick Aubameyang di fare un passo decisivo e importante, una presa di posizione ufficiale che possa favorire il suo trasferimento in rossonero: per il gabonese – scrive il Corriere dello Sportsi tratterebbe di un vero e proprio ultimatum, con il giocatore del Borussia Dortmund che dovrebbe esporsi in favore della cessione al Milan.

Montella: “Il capitano? Sto pensando a Bonucci o Biglia. Sogno CR7”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla pressione di avere ora a disposizione una grande squadra: “Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. È stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi.

Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante”.

Sull’obbligo di andare in Champions: “Sicuramente sarebbe un grave danno economico non arrivarci, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti”.

Su chi preferirebbe in attacco tra Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Stiamo ragionando, sono diversi tra loro, ma sono tutti giocatori che potrebbero benissimo sposare la nostra idea di calcio”.

Su Donnarumma: “Sinceramente non so se abbia sbagliato qualcosa nella gestione della sua vicenda, credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente”.

Un sogno: “Ronaldo. In passato mi piaceva tanto anche Zidane però”.

Su un “nuovo” possibile capitano: “Ci sto pensando. Avrò un’indicazione precisa dalla società. Si vuole sancire l’avvio di un nuovo corso, perciò sicuramente tra capitano e vice ci sarà un nuovo acquisto tra i due. Bonucci è l’indiziato, insieme a Biglia. Sto prendendo tempo perché credo che la scelta sia da condividere tra la società che darà indicazioni precise, l’allenatore e la squadra. Anche i tifosi si devono rispecchiare in questa decisione”.

Su Bonucci: “Diciamo che è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. E se lo darà al Milan non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. È arrivato molto competitivo. Estremamente professionale, è arrivato in punta di piedi e con me ha avuto un approccio ottimale”.

Milan, giorni di riflessione sul mercato: in stand-by le piste Kalinic e Aubameyang

Dopo due mesi di mercato a dir poco scoppiettanti, con dieci acquisti e i rinnovi di Montella e Gigio Donnarumma, il Milan si è preso una pausa di riflessione. I rossoneri – scrive il Corriere della Sera – hanno lasciato in stand-by la questione attaccante, congelando sia Kalinic sia Aubameyang (per il quale, al momento, non è previsto alcun blitz in Svizzera nel ritiro del BVB). Tutto fermo anche per Renato Sanches, la mezzala più “calda” tra quelle nella lista di Mirabelli.

Aubameyang-Milan, ritorno di fiamma: pronto un nuovo tentativo

La prima partita ufficiale della stagione ha lasciato ai tifosi del Milan la sensazione che, al di là di una squadra da amalgamare e dei nuovi giocatori da inserire, qualcosa lì davanti manchi ancora. Ed evidentemente la stessa sensazione devono averla avuta anche Fassone e Mirabelli, considerando che torneranno alla carica per un centravanti.

La notizia del giorno, infatti, è che il Milan farà un nuovo tentativo per Pierre-Emerick Aubameyang, l’attaccante del Borussia Dortmund che non intende rinnovare il contratto con il club tedesco in scadenza nel 2020 e gradirebbe cambiare aria. L’operazione è complicata tra costo del cartellino (circa 70 milioni) e ingaggio (difficile convincerlo con meno di 10 milioni di euro), ma il club potrebbe destinare il budget restante tutto per il centravanti. La situazione, al momento, non è caldissima, ma “tiepida”, secondo quanto trapela da fonti rossonere.

Resta aperta l’ipotesi Kalinic: il croato è stato convocato dalla Fiorentina per l’amichevole con lo Sporting Lisbona a differenza di Vecino (che andrà all’Inter) e fino al 15 agosto (data fino alla quale il mercato in entrata del Milan sarà fermo) dovrà giocare per i viola. Poi negli ultimi 15 giorni il Milan dovrà eventualmente chiudere la trattativa.

Fonte: Premium Sport HD

Aubameyang scalpita in Svizzera: niente BVB o Cina, vuole il Milan

Fassone e Mirabelli non erano a Londra nella giornata di lunedì, ma in Sardegna per incontrare Jorge Mendes. Hanno messo i paletti per l’operazione Renato Sanches, hanno memorizzato la posizione di Diego Costa (che si è promesso all’Atletico Madrid) e Falcao (blindato dal Monaco fino al 2020).

Cosa potrà accadere nei prossimi giorni, magari dopo la gara di Europa League in Romania? Alcuni indizi porteranno in Svizzera, esattamente a Bad Ragaz, dove il Borussia Dortmund è in ritiro: il Milan vuole giocarsi tutte le carte per Aubameyang, consapevole di una partita non ancora chiusa. E la posizione dell’attaccante è chiara: per ora rifiuta il rinnovo, vuole fare un’esperienza diversa, prende tempo con la Cina anche se il Tianjin resta una golosa soluzione dal punto di vista dell’ingaggio. Ma intanto occhio sempre al Milan e alle missioni del tandem Mirabelli-Fassone nei prossimi giorni, a maggior ragione se Aubameyang manterrà questa posizione rigida vesso il suo attuale club.

Un nome che ingolosisce è quello di Aguero, non più solidissimo al Manchester City, ma al momento non ci sono trattative. Kalinic può essere preso in qualsiasi momento, ma il Milan per ora aspetta, a maggior ragione a poche ore dall’esordio in Europa League. Belotti non è una pista tramontata, mentre le parole di Renato Sanches (dopo la missione di ieri) confermano quanto vi abbiamo raccontato negli ultimi giorni: affare possibile che può diventare probabile quando il Milan avrà memorizzato quanto dovrà spendere per l’attaccante. C’è tempo.

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, ok dalla Cina: arriverà un grande colpo. E Fassone-Mirabelli incontrano Mendes

Non finisce qui lo scoppiettante mercato del Milan. Dopo aver ricevuto l’ok della proprietà in Cina per un grande colpo dall’estero (anche a cifre alte), Fassone e Mirabelli hanno incontrato a Cala di Volpe (Porto Cervo) Jorge Mendes. I nomi “papabili” nella scuderia del potentissimo procuratore sono quelli di Diego Costa, che però si è promesso all’Atletico Madrid che fino a gennaio non può tesserarlo; Radamel Falcao, reduce da una grandissima stagione al Monaco; Renato Sanches, che oggi ha aperto al Milan in un’intervista alla Bild, anche se per lui resta distanza tra Bayern e rossoneri, soprattutto per quanto riguarda la formula.

Da non trascurare la pista Aubameyang, che non è un giocatore di Mendes e che quindi esula dall’incontro, ma che il Milan tiene sempre viva. Per realizzare quel grande colpo, internazionale, che sarebbe la ciliegina sulla torta di un mercato che ha visto il Milan indubbiamente protagonista.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Fassone-Mirabelli, blitz di mercato top secret: obiettivo “Mister X”?

Missione segreta ieri per Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. I due dirigenti del Milan – svela La Gazzetta dello Sport – si sono resi protagonisti di un blitz di mercato totalmente top secret: l’a.d. e il d.s. sono volati in una località ignota per trattare un calciatore sconosciuto, staccando i propri telefoni per un’ora tra le 18 e le 19. Dopo due mesi di trattative praticamente alla luce del sole, con incontri pressoché quotidiani a Casa Milan con agenti e intermediari, i due hanno preferito coprire le carte per questo obiettivo di mercato.

Fassone e Mirabelli, dunque, lavorano con discrezione a un altro colpo. Ma chi? E dove sono volati ieri pomeriggio? Lo spiffero su Mahrez del Leicester – prosegue la Rosea – non ha trovato riscontri, così come sono arrivate smentite sul nome di Pierre-Emerick Aubameyang: gli agenti e gli intermediari che stanno lavorando a questa trattativa hanno negato che il blitz del Milan sia stato fatto proprio per la stella del BVB. Scartata anche l’ipotesi Belotti: per raggiungere Torino, infatti, non sarebbe stato necessario prendere l’aereo.

Insomma: non è dato sapersi se il blitz segreto della dirigenza rossonera abbia avuto un esito positivo o negativo, ma è certo che sia rimasto avvolto nel mistero. E chissà che la missione di Fassone e Mirabelli non abbia avuto come oggetto il “Mister X” citato qualche giorno fa dall’a.d., ossia quel centravanti trattato dal Milan, ma il cui nome non è ancora emerso nei giornali e nelle tv. L’ultima azione lampo del duo rossonero era stato a giugno per chiudere Ricardo Rodriguez: chissà che il precedente positivo non possa essere di buon auspicio.

Il BVB: “Aubameyang? Per ora non ci sono trattative. Con il Milan…”

Pierre-Emerick Aubameyang lascerà il Borussia Dortmund? Per ora non ci sono novità decisive in merito. Il d.s. dei gialloneri, Michael Zorc, ha parlato del possibile addio del gabonese, cercato con insistenza dal Milan: “Al momento non ci sono trattative per la cessione di Aubameyang, non c’è nessun accordo con nessuna squadra. C’è stato invece – riporta SportMediasetun piccolo miglioramento dei rapporti“.

Aubameyang, “flirt” social col Milan: like galeotto a una sua maglia rossonera

Il Borussia Dortmund aveva spento ogni entusiasmo, poi basta un like su Instagram a riaccenderli: Pierre-Emerick Aubameyang ha visto una maglia del Milan con il proprio nome ed è evidentemente gli è piaciuta così tanto da non poter fare a meno di farlo sapere a chi l’aveva postata e, di conseguenza, a tutto il mondo. Forse è solo il ricordo dell’anno trascorso in rossonero da giovane, o magari è voglia di far parte di un progetto nuovo: solo pochi giorni fa Aubameyang ha segnato due gol al Milan nell’International Champions Cup e proprio in quell’occasione la dirigenza tedesca aveva fatto sapere a tutti che il giocatore non si muoverà.

Ma nel folle mercato di quest’estate nulla è scontato. Prendete Nikola Kalinic: il suo arrivo sembrava fatto tanto da indurlo a venire allo scoperto e “litigare” con la Fiorentina, poi sembrava accantonato, adesso è di nuovo molto “quotato”. Il croato a è un passo dal Milan che ha trovato l’accordo con i viola per 25 milioni più 5 di bonus: potrebbe arrivare già questa settimana o magari dopo il terzo turno preliminare di Europa League. Perché i rossoneri non hanno dimenticato né Aubameyang, né Belotti: il Gallo ha segnato col Toro in amichevole riprendendo confidenza con i rigori e Cairo non lo molla. Ma se arriva l’extrabudget…

Fonte: Premium Sport HD

Aubameyang tra mal di pancia e braccio di ferro. Milan, inizia la settimana clou

Due sere vi avevamo parlato di un Aubameyang perplesso e poco convinto di restare al Borussia Dortmund. Gli hanno messo sul piatto una proposta faraonica di rinnovo: lui ci vuole pensare bene perché si sente pronto per una nuova esperienza. In Cina da gennaio? Ieri sera abbiamo rispettato una fonte autorevole come la Bild, ma ci siamo permessi di aggiungere che la partita è aperta. Gennaio è lontano, i giochi si fanno oggi. Sta per avere inizio una settimana decisiva: per il Milan Aubameyang è la prima scelta da oltre cinque mesi, al rientro dalla Cina potrebbero essere approfonditi i contatti.

Il Milan, che presto dovrebbe salutare Bacca (sempre più vicino al Marsiglia, in Francia hanno preannunciato le visite per la prossima settimana), ha in pugno Kalinic, sbatte contro il muro Cairo per Belotti, se decidesse di proporre un’offerta di 70 milioni il banco Dortmund potrebbe saltare. E Mirabelli sarebbe felice di riabbracciare il suo pupillo che insegue da mesi e mesi, tra incontri segreti, blitz in Germania e faccia a faccia milanesi, con la presenza del diretto interessato. Ripetiamo: dopo la svolta Bonucci, mettere sul piatto un ingaggio vicino ai dieci milioni a stagione con i bonus non sarebbe certo un problema. La palla a mister Aubameyang, ma anche al Milan: tra la Cina che aspetta e il Dortmund che sa di essere in piena “partita aperta”.

Fonte: Alfredo Pedullà

Aubameyang, outing pro Milan. E Kalinic sta per arrivare

Sembrava un’ipotesi tramontata Aubameyang-Milan, con le dichiarazioni della dirigenza del BVB infastidita dall’atteggiamento “irrispettoso” dei rossoneri e con la volontà del tedeschi di mantenere in rosa la propria stella. E invece la pista si è clamorosamente riaperta, perché il gabonese ha preso una posizione decisa: “no” al rinnovo col Dortmund, “sì” al Milan.

La posizione di Aubameyang continua a essere questa, nonostante i gialloneri non siano intenzionati a cederlo. Ora palla al Diavolo, che dovrà capire se ci sono i margini economici e la volontà per piazzare la zampata. In ogni caso, Kalinic è già prenotato: la trattativa con la Fiorentina per il croato è a un passo dalla chiusura, che dovrebbe arrivare dopo il rientro della squadra dalla tournée in Cina tra domenica e lunedì.

Aubameyang, “no” al rinnovo col BVB: vuole e aspetta il Milan

Importante notizia di mercato sul fronte attaccante. Pierre-Emerick Aubameyang, da tempo nel mirino del Milan, non vuole rinnovare il contratto con il Borussia Dortmund: il motivo – riferisce Gianluca Di Marzio – sarebbero proprio i rossoneri, perché il gabonese vorrebbe giocare solo e soltanto nel Milan. E per questo sarebbe disposto ad aspettare il Diavolo, senza prolungare il proprio legame con il BVB.

Una pista che sembrava chiusa dalle dichiarazioni della dirigenza tedesca – e dalla virata di Fassone e Mirabelli su altri obiettivi – ora si è riaperta: Aubameyang vorrebbe giocare nel Milan e si aspetta che il club rossonero faccia un passo importante in questa direzione. La trattativa resta estremamente difficile, date le alte richieste economiche del Dortmund e del giocatore stesso, ma si sono riaperti spiragli importanti: bisogna capire se il Milan vorrà affondare il colpo.

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale italiana

Milan, attesa per Belotti. Ma Kalinic può arrivare comunque

C’è attesa per la visita di Urbano Cairo a Bormio, nel ritiro pre stagionale del Torino. In agenda, per il presidente granata, c’è l’incontro chiave di tutta l’estate di mercato del Toro: quello con Andrea Belotti. Il patron piemontese, sinora, ha chiesto 100 milioni per liberare il proprio capitano, ma la chiacchierata faccia a faccia con il Gallo potrebbe cambiare le carte in tavola: se Cairo percepirà la mancanza di volontà di restare al Torino, le pretese economiche potrebbero.

Lo spettatore più interessato è ovviamente il Milan di Montella, che stravede per le sue abilità nel lavorare per la squadra e nel finalizzare. L’offerta rossonera – riporta La Gazzetta dello Sport – può salire sino a 60-65 milioni di euro più i cartellini di Paletta e Niang, valutati 5 e 15 milioni. Il presidente granata, però, non ha intenzione di cedere e solo una chiara e decisa volontà di Belotti di lasciare il Torino potrebbe spostare gli equilibri: ecco perché il summit delle prossime ore con Cairo ha una valenza così significativa.

Intanto le alternative di grido al Gallo sono di fatto sfumate sfumate. Morata è ufficialmente un giocatore del Chelsea, mentre il Borussia Dortmund potrebbe pensare di privarsi di Aubameyang solo a fronte di un’offerta economica monstre da almeno 80 milioni di euro: cifra lontana dai 60-65 stanziata dalla dirigenza rossonera. È ancora in piedi la pista Kalinic: il Milan offre 22 milioni, la Fiorentina ne chiede 25+5 di bonus. Il croato può arrivare indipendentemente da Belotti, ma dovrebbe uscire Bacca.

Aubameyang, attacco del BVB: “Milan irrispettoso”

Aubameyang-Milan, è proprio finita. Dopo le dichiarazioni di chiusura del d.s. Zorc, sono arrivate parole pungenti da parte di un altro dirigente del Borussia Dortmund: l’a.d. Watzke. “Non è possibile che gli altri direttori sportivi arrivino e dicano ‘Voglio quello o quell’altro giocatore’. Questo è successo con il Milan – ha dichiarato a Sky Deutschlande non è stato rispettoso da parte loro. Ora abbiamo lanciato un messaggio chiaro: Aubameyang sta bene con noi e noi con lui. È chiaro comunque che lui abbia cercato di provare un’esperienza diversa“.

Milan, contatto ufficiale per Morata. Belotti caldo. Kalinic…

Una telefonata ufficiale per Morata al Milan. E’ partita nel tardo pomeriggio, ha coinvolto l’agente dell’attaccante, un passaggio da tenere in considerazione. Il Milan vuole capire la portata dell’operazione, ha memorizzato la volontà di Alvaro un mese e mezzo dopo il sorprendente no. Il budget per l’attaccante è di 60-65 milioni, potrebbero chiaramente non bastare nel caso di Morata, ma i passi ufficiali vanno segnalati.

Aubameyang? Un desiderio forte, ma a quelle cifre il Borussia Dortmund non ci sente e per questo ha mandato messaggi per un possibile prolungamento. Resta caldo Belotti e a quel punto 60-65 di base più contropartite tecniche potrebbero convincere Cairo dopo il confronto che il numero uno del Toro avrà con l’attaccante nei prossimi giorni. Kalinic resta defilato, tornerà nei prossimi giorni nel ritiro della Fiorentina e spera fortemente che le altre trattative per il nuovo attaccante del Milan saltino tutte…

Via: Alfredo Pedullà

Il Borussia Dortmund blinda Aubameyang: “Il tempo ha giocato per noi”

Niente Milan: Aubameyang resta al Borussia Dortmund. Gli spifferi di mercato arrivati nelle scorse ore dalla Germania hanno trovato conferma nelle parole del d.s. giallonero Zorc: “Il nostro mercato è chiuso. Aubameyang? Il tempo ha fatto pendere la bilancia dalla nostra parte“, riporta MilanNews.it. Dichiarazioni che, se non fossero pura pre tattica, lascerebbero spazio a poche interpretazioni.

Aubameyang batte il Milan: il BVB vince 3-1

Non arrivano segnali incoraggianti dall’esordio rossonero in International Champions Cup. Il Milan va ko nella prima amichevole cinese dell’estate, cedendo al Borussia Dortmund e in particolare a un ispirato Aubameyang, mattatore di serata con una bella doppietta. Oggetto del desiderio della dirigenza rossonera, il centravanti del Gabon si è messo in mostra con due gol e un’ottima prestazione, trascinando i suoi alla vittoria per 1-3 (di Sahin la rete che ha sbloccato il match). Per il Milan, è stato Bacca a segnare il gol del momentaneo 1-2.

Montella non può gioire: la squadra ha perso con merito al cospetto di un Dortmund fisicamente più tonico e più collaudato, anche se la sconfitta odierna è in alcun modo un campanello d’allarme. Il Milan ha pagato una condizione fisica lontana da quella ottimale, ma soprattutto una rosa ancora priva di tanti acquisti e di giocatori chiave (su tutti i vari Gigio, Bonucci, Romagnoli, Biglia e Suso) e con principi di gioco ancora da assestare. Nota di merito ancora per Kessié: l’ivoriano ha impressionato ancora per il suo strapotere fisico in mediana. Bene anche Musacchio.

Milan, si raffredda Aubameyang: è Belotti la prima scelta. Ma Montella “dice” Kalinic

Obiettivo attaccante. Il Milan continua a cercare il rinforzo giusto da consegnare a Montella in questo reparto. Il poker d’assi (tra cui scegliere) è presto servito: i nomi sono sempre quelli di Belotti, Kalinic, Aubameyang e Morata. Su quest’ultimo però la squadra che ha avviato contatti diretti con il Real Madrid è il Chelsea. Per Aubameyang, invece, al momento c’è più freddezza da parte del Milan nonostante domani i rossoneri giocheranno proprio contro il Borussia e ci potrà essere la possibilità di parlare con i dirigenti del club tedesco.

Dunque Belotti è la primissima scelta, se il Toro abbasserà le pretese (sempre di 100 milioni, cifra alla quale il Milan non è arrivato), e poi c’è sempre Kalinic: resta lui il più fattibile ed è un attaccante che Montella vuole, al quale l’allenatore ha detto ‘sì’ e che vorrebbe avere a disposizione anche abbastanza presto (tenendo conto del preliminare di Europa League in programma il 27). Dunque non si chiude il casting per il futuro attaccante del Milan e – se il Torino non abbasserà la richiesta per il Gallo – potrà davvero chiudere per Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Aubameyang via, il BVB fissa la data limite

Aubameyang-Milan, dentro o fuori entro il 26 luglio. È questo il limite fissato dal Borussia Dortmund per la cessione della propria stella: i gialloneri – scrive La Gazzetta dello Sport – sono disponibili a trattare il cartellino del gabonese, ma non ad aspettare oltre la fine di luglio perché dovrebbero reperire sul mercato un valido sostituto.

La prossima settimana, dunque, sarà cruciale per capire chi sarà il centravanti scelto dal Milan. Aubameyang è sempre il nome in primissimo piano, ma il Diavolo vaglia anche prestigiose e accreditate alternative: i contatti per Belotti sono continui e si è riaperta a sorpresa anche la pista Morata. Kalinic, invece, rimane “congelato”.

Milan, Morata a un passo: si è convinto del progetto

Il Milan è a un passo da Alvaro Morata. È clamorosa la notizia riportata dall’edizione online de La Gazzetta dello Sport: i rossoneri, al lavoro da mesi per regalare a Montella un bomber di livello internazionale, sarebbero vicinissimi allo spagnolo, decisosi a lasciare Madrid e a tornare a giocare in Italia, tanto da aver superato Aubameyang e Belotti nella lista del Diavolo.

Le dichiarazioni d’amore verso la Juventus rilasciate dopo la finale di Cardiff sono un lontano ricordo: Morata avrebbe deciso di sposare la causa milanista. Decisiva – prosegue la Rosea – è stata la campagna acquisti atomica portata avanti da Fassone e Mirabelli (tra gli acquisti c’è anche il suo grande amico Bonucci, ndr), gradita a tal punto da spingere il giocatore a rinunciare a giocare la Champions League.

C’è il sì di massima del giocatore, manca l’intesa economica con il Real Madrid. Florentino Perez, infatti, non ha intenzione di fare sconti per il cartellino di Morata e chiede addirittura 90 milioni di euro. La trattativa è ancora ben lontana dalla conclusione, ma le Merengues sono disposte ad ascoltare la prima offerta ufficiale del Milan, pronta a essere recapitata nelle prossime ore.

“Dai Belotti, vieni al Milan”

Telefonate, soldi, segnali: i retroscena dell’affare (da Premium Sport HD)

A fine campionato era solo un hashtag di tendenza: #belottimilan. Poi è diventata una suggestione, adesso è un’ipotesi più che concreta. Andrea Belotti è l’obiettivo numero uno del Milan, soprattutto del tecnico Vincenzo Montella che ha già chiamato più volte l’attaccante del Torino. E questo è solo uno dei tanti segnali che lasciano immaginare un cambio maglia (ma non di paese) del centravanti titolare della Nazionale.

Come ha spiegato il nostro Paolo Bargiggia nel corso di Premium Sport News, Belotti al momento è senza agente perché ha rotto il legame con Lancini, il procuratore che ha firmato la clausola per l’estero da 100 milioni col Toro: così a lavorare al suo arrivo al Milan potrebbe essere Alessandro Lucci, procuratore di Montella e di Bonucci. Altri due segnali: 1) Belotti è amico di Bonucci e il nuovo difensore rossonero, dopo aver provato a chiamare Morata, potrebbe fare lo stesso col Gallo; 2) Cairo ha capito che il giocatore vuole andare via come si è dedotto dalle ultime dichiarazioni del presidente.

I problemi, per il Milan, sono due: Cairo vuole portare a termine un’operazione che prevede 60 milioni cash più l’arrivo in granata di Niang e Paletta. Fuori dal discorso, invece, Locatelli che viene ritenuto incedibile. In secondo luogo i dirigenti del Milan hanno bisogno di un extra-budget dalla proprietà cinese ed è a questo che lavorerà Fassone durante la tournée in Cina. Ci sarebbe un terzo problema: i proprietari cinesi vorrebbero riprovare con Morata, ma al di là della valutazione di 90 milioni, in realtà per ora Florentino Perez non lo cede, almeno finché non riuscirà a prendere Mbappé. E poi l’intermediario Bozzo non ha ricevuto segnali dal Milan. Ecco perché Belotti è davanti ad Alvaro e ha sorpassato sia Aubameyang che Kalinic.

Fonte: Premium Sport HD

Fassone: “Uno tra Belotti, Morata o Aubameyang sarebbe bello. Vedremo chi…”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha rilasciato un’intervista a Premium Sport HD.

Su Bonucci: “Era un’idea folle e non volevo nemmeno provarci, ma poi è stato Montella a dirci di insistere. È un segnale molto importante nel vedere che oggi, giocatori di club che hanno la Champions, abbiano voglia di venire da noi. L’acquisto di Bonucci lo vedo come un segnale molto bello per il futuro. Leo è un guerriero e un leader e ci darà molto, sia in campo sia fuori”.

Su Lotito e Marotta: “Con Lotito è sempre più complicato trattare. Devi prenderla sempre in maniera divertente, perché lui è uno così, anche se poi è uno sfinimento, perché ti porta fino all’ultima goccia di sudore per chiudere una trattativa”.

Sul budget per il mercato: “Abbiamo la fortuna di essere in Cina e faremo il punto con la proprietà per capire le risorse, che non sono illimitate. Dobbiamo ragionare con il mister – riporta MilanNews.it – anche perché le prossime due amichevoli daranno delle indicazioni tecniche a lui e Mirabelli”.

Sul centravanti: “Quando rientreremo in Italia, imboccheremo la strada giusta. Stiamo tenendo aperte tutte le piste e faremo sicuramente qualcosa di bello. Sono stati fatti tanti nomi e di attaccanti fortissimi. Sarebbe bello avere uno tra Belotti, Morata o Aubameyang. Vedremo su chi cadrà la scelta, anche se ci sono nomi che ancora non sono emersi in maniera roboante sui media. Evidentemente stiamo pensando di fare ancora qualcosa in quel ruolo”.

Milan, ora il 9: Aubameyang è in pole, ma si insiste per Belotti. E Morata…

E ora la ciliegina. Dopo ben dieci acquisti, l’uno migliore dell’altro, il Milan è pronto a piazzare il colpo più mediatico e importante dell’estate: il centravanti di spessore internazionale, chiamato a suon di gol a riportare i colori rossoneri in Champions League e che permetta al talentuoso André Silva di crescere con meno pressioni. Il nome in pole position resta quello di Pierre-Emerick Aubameyang: il Diavolo ha iniziato a muoversi sin da febbraio, tessendo i contatti con l’entourage e con il Borussia Dortmund, ma è adesso che l’operazione è destinata a entrare nel vivo.

Lo spauracchio Tianjin, infatti, si è eclissato con la chiusura del mercato cinese e la mostruosa offerta del club di Cannavaro (80 milioni al Dortmund, 30 all’anno al giocatore) non è più valida. Ora il Milan ha strada libera per piazzare il colpo: gli ultimi contatti con l’entourage del gabonese – riferisce La Gazzetta dello Sport – sono stati proficui, così come quelli con il BVB. L’offerta meneghina è chiara da tempo: 60 milioni di euro per il cartellino e 7,5/8 netti a stagione per Aubameyang, con Fassone che ha chiesto a Yonghong Li la licenza di alzare eventualmente l’offerta al giocatore (l’extra budget già accennato nei giorni scorsi, ndr).

La stella del Borussia Dortmund, però, non è l’unico nome sul taccuino di Mirabelli. Oltre al “congelato” Kalinic – lui vuole a tutti i costi i rossoneri, ma la Fiorentina ne fa un prezzo ancora troppo alto -, il Milan mantiene contatti continui anche con il Torino per il Gallo Belotti, ma la distanza resta enorme: Cairo vuole 100 milioni, ben lontani dall’ultima offerta rossonera da 40-45 più Niang e Paletta. Torna di moda anche Morata: il neo capitano Bonucci si è reso disponibile a chiamare l’amico Alvaro per convincerlo a venire al Milan, ma è una pista impraticabile soprattutto per le richieste economiche del Real, che lo valuta 85-90 milioni.

Aubameyang in cima ai pensieri Milan. Ma Fassone resta a Milano: Belotti…

Il Milan scatenato che più non si può. E mentre la comitiva rossonera è in partenza per la Cina, mentre sono stati risolti gli ultimi dettagli per l’arrivo di Bonucci, l’amministratore delegato Fassone ha deciso di restare a Milano per almeno 24 ore. Ufficialmente per definire l’operazione Bonucci, ufficiosamente – aggiungiamo noi – per seguire gli eventuali sviluppi relativi a Belotti. Il Milan ha in testa Aubameyang da gennaio, il primo nome della lista: una pista calda, nelle intenzioni e dopo vari incontri, ma bisogna aspettare la chiusura del mercato cinese. E poi capire le intenzioni del Borussia Dortmund e del diretto interessato. Di sicuro, dopo il super ingaggio percepito da Bonucci, non sarebbe un problema allargarsi (anche in doppia cifra con i bonus) per lo specialista del Dortmund.

Ma siccome bisogna viaggiare su almeno due binari per non farsi trovare impreparati, Fassone è rimasto a Milano (almeno per ora) in modo da mantenere vivi i contatti con il Toro, l’argomento è Belotti. Contatti che ci sono sempre stati, anche nella giornata di ieri. Il Milan non libera Paletta (che si è promesso al Toro) semplicemente perché potrebbe utilizzarlo nell’operazione Belotti, aggiungendo Niang più un enorme conguaglio. E qui sta il punto: per il Toro il conguaglio dovrebbe essere da almeno 75 milioni e nel frattempo – come anticipato – ha bloccato Duvan Zapata. Per il Milan la cifra da aggiungere sarebbe nettamente inferiore, da 55-60 milioni. Ma intanto Fassone è rimasto a Milano (partirà probabilmente domani) per accogliere Bonucci e per marcare Belotti (con eventuali altri contatti) in attesa di sviluppi per Aubameyang. Per questo motivo oggi, almeno oggi, Kalinic resta assolutamente defilato.

Fonte: Alfredo Pedullà

Voilà Aubameyang! Cina più lontana, col il Milan si può fare per 60 milioni

La deadline del mercato si avvicina e Pierre-Emerick Aubameyang è sempre più lontano. Dal Tianjin, ovviamente, la squadra cinese che ha messo sul piatto per l’attaccante del Borussia Dortmund un numero impressionante di milioni: 80 per il cartellino e addirittura 30 a stagione per il giocatore. Ma il tempo è sempre più stringente: nonostante l’arrivo di Modeste, Cannavaro vorrebbe avere anche il gabonese, il quale però potrà essere tesserato non oltre il pomeriggio “italiano” di domani, quando si chiuderà ufficialmente il calciomercato in Cina.

Insomma: poco più di 24 ore, poi il Tianjin sarà definitivamente dentro o fuori nella corsa ad Aubameyang. In caso di “no”, sempre più probabile col passare delle ore, il Milan è pronto a scendere in campo con un’offerta economica importante: 60 milioni al BVB e un quadriennale da 7,5 a stagione per il capocannoniere della Bundesliga. Il Diavolo ha buone chance di piazzare il colpo dell’estate, ma solo se non ci saranno rialzi: difficilmente – scrive La Gazzetta dello Sport Fassone otterrebbe l’ok per un’asta. L’alternativa ad Aubameyang, già individuata, è il fiorentino Kalinic.

Ma i pericoli, per il Milan, non finirebbero con l’eventuale uscita di scena del Tianjin. “Fredda” a inizio mercato, ora una big d’Europa è interessata al capitano del Gabon: il Chelsea, a caccia di una punta di spessore internazionale dopo lo “scippo” fatto dallo United con Lukaku. L’occasione rossonera per piazzare la zampata può essere l’amichevole cinese in programma il 18 luglio tra Milan e Borussia Dortmund, quando Mirabelli avrà la chance di incontrare la controparte giallonera Zorc: se maturerà la convinzione di affondare il colpo, sarà quello il momento giusto.

Yonghong Li vaglia un extra budget per un campione: il sogno Milan è Aubameyang

Yonghong Li non ha intenzione di fermarsi. E “fatto” 7, vuole arrivare a 8 e anche a 9. Il mercato faraonico del Milan di queste ultime settimane è destinato a registrare altri colpi (Biglia e una punta), finanziati anche da un nuovo intervento del neo presidente: le ultime dalla Cina – riferisce La Gazzetta dello Sport parlano di un possibile extra budget che Mr. Li sta pensando di mettere a disposizione di Fassone e Mirabelli, i quali avrebbero comunque già in dote un gruzzolo da spendere per completare l’opera di rafforzamento della rosa.

Con l’extra budget presidenziale, l’obiettivo numero uno diverrebbe a tutti gli effetti Pierre-Emerick Aubameyang: corteggiato da settimane, sarebbe ancor più raggiungibile con un plus economico a disposizione della dirigenza. La trattativa col Borussia Dortmund potrebbe segnare una svolta in occasione dell’amichevole cinese che vedrà di fronte il 18/7 proprio il BVB e il Milan: da via Aldo Rossi è pronta un’offerta da 60 milioni per il cartellino e da 7,5 netti a stagione per il calciatore. Ma saranno i prossimi i giorni a essere decisivi: il Tianjin ha tempo sino al 15 luglio per chiudere il colpo Aubameyang, prima che finisca il proprio mercato.

Non dovesse arrivare la chiusura del club di Cannavaro, il Diavolo sarebbe pronto per andare all’assalto del Torschützenkönig dell’ultima Bundesliga, forte del venir meno della ricca concorrenza del Tianjin e della volontà della famiglia di riavere Pierre dalle parti di Milanello. Ma il Milan – prosegue la Rosea potrebbe addirittura pensare a raddoppiare, prendendo anche Kalinic. Già espostosi pubblicamente per la cessione ai rossoneri, il croato viene valutato 30 milioni, mentre l’offerta meneghina è ferma a 20. L’ipotesi più probabile, ad ogni modo, è che Auba e Kalinic rimangano acquisti alternativi.

Milan, in settimana si cerca incontro per Aubameyang. Ma il Tianjin…

Il Tianjin spinge sul mercato e spera di portare in Cina altri top player. Cannavaro, infatti, non ha mollato la presa per Modeste: in particolare, spera di averlo entro martedì. Anche se, in Cina, ci sono sempre problemi per le tasse, l’obiettivo è risolverli il prima possibile. E poi Aubameyang, che il Tjìianjin spera di convincere, anche se l’attaccante non ci vorrebbe andare.

Nel frattempo, il Milan continua a spingere per il centravanti del Borussia Dortmund e conta di avere un nuovo incontro con l’entourage del giocatore questa settimana per cercare intesa sull’ingaggio: il tutto al netto delle pretese sempre molto alte del papà/agente, ma anche dello stesso Borussia, con il desiderio di trovare finalmente l’intesa.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, contatti per per Aubameyang: possibile incontro col padre-agente

Il Milan lavora a fari spenti su Aubameyang. Fassone e Mirabelli vogliono regalare a Montella un altro grande attaccante e stanno mantenendo vivi i contatti per la stella del Borussia Dortmund, in particolare con il padre-agente: nei prossimi giorni – riporta Gianluca Di Marzio – potrebbe avere un incontro con la dirigenza rossonera.

Lo scopo del Milan è quello di abbassare le pretese economiche di Aubameyang sr. (chiede 13-14 milioni all’anno, ndr) prospettando un ingaggio da 8 milioni a stagione: un ingaggio che renderebbe il gabonese il calciatore più pagato della Serie A. Messa in stand-by, per il momento, la pista Kalinic: il Diavolo sta provando a capire i margini del colpo Aubameyang.

Milan, si apre uno spiraglio per Aubameyang: il Tianjin lo ha “mollato”

Notizie importanti in arrivo dalla Cina sul fronte Pierre-Emerick Aubameyang. Il Tianjin, la squadra che ha messo sul piatto un’offerta economica mostruosa sia per il Borussia Dortmund sia per il suo bomber, sembra aver mollato la presa: il club di Cannavaro, infatti, ha virato sull’attaccante Anthony Modeste, pronto a lasciare Colonia verso l’Estremo Oriente a fronte di una cifra blu vicina ai 38 milioni di euro.

Per il Milan, se il dietrofront del Tianjin sarà definitivo sino a fine mercato – in Cina chiuderà il 15 luglio, ndr -, sarebbe un aggiornamento cruciale perché verrebbe meno l’unica concreta (ed esorbitante) offerta giunta al BVB per Aubameyang. E lo stesso gabonese, che oggi chiede 10 milioni netti a stagione, potrebbe calare le pretese e “accontentarsi” dei 7,5 proposti dai rossoneri. Insomma: sarà molto difficile, ma per Auba al Milan si stanno aprendo spiragli.