News – Pagina 30 – Milanismo

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Milan-Ricardo Rodriguez, sì a un passo: operazione da 15 milioni più bonus

Blitz nelle scorse settimane, accordo con il giocatore raggiunto e primo colpo di mercato per il nuovo Milan: Ricardo Rodriguez adesso è davvero a un passo. L’operazione che porterà il terzino svizzero in rossonero infatti si chiuderà, in virtù degli ottimi rapporti tra il giocatore ed il suo entourage con il Wolfsburg e grazie ai comportamenti sempre corretti dello stesso Rodriguez nei confronti del club tedesco.

15 milioni più 3 di bonus, questa la cifra finale dell’operazione che porterà Rodriguez (la cui clausola era di 22,5 milioni) al Milan. Pronto un contratto di quattro anni per il terzino, che – nonostante gli inserimenti di diverse altre squadre – ha rispettato l’impegno preso nell’incontro avvenuto nelle scorse settimane a Milano tra la Rogon, società che lo rappresenta, ed il club rossonero. Per definire tutto e procedere con le firme, il Wolfsburg vuole aspettare di conquistare la salvezza in Bundesliga (sabato in programma la sfida contro l’Amburgo).

Se tutto dovesse andare bene, martedì o mercoledì può essere il giorno giusto per l’incontro tra i club con gli agenti e il giocatore per formalizzare il passaggio al Milan. Ricardo Rodriguez in rossonero, adesso ci siamo quasi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli

Mirabelli, rivoluzione nel settore scouting del Milan: ecco un altro ex Inter

Al Milan è in atto una vera e propria rivoluzione, che parte dalle fondamenta. David Han Li e Marco Fassone cambieranno qualcosa nel settore giovanile, per provare a rilanciarne ulteriormente la competitività. Ormai scontato l’addio del tecnico della Primavera Stefano Nava, confermato invece FilIppo Galli il cui lavoro degli ultimi anni è stato apprezzato. 

ARRIVA D’OTTAVIO – Le principali novità arriveranno in un’area, quella dello scouting, dimenticato negli ultimi dal Milan. Secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, sarà Antonio D’Ottavio il responsabile degli osservatori a partire dal prossimo 1 luglio. Classe 1982, dal 2011 al 2013 al Torino prima di passare al Sunderland su precisa volontà Roberto Fanti. Nell’esperienza in Premier League conosce Massimiliano Mirabelli, tra i due nasce un ottimo rapporto di  grande stima reciproca tanto che fa il suo nome all’Inter già nell’estate del 2014. Il suo approdo in nerazzurro arriva un anno più tardi, nell’aprile del 2015 dove firma un contratto biennale. La scorsa settimana, a Casa Milan, è andato in scena un incontro risolutivo dove sono stati limati gli ultimi dettagli e gettate le basi in vista della prossima stagione. 

ROTTURA CON IL PASSATO – Negli ultimi anni ad Adriano Galliani i tifosi del Diavolo imputavano una gestione del mercato basato sui procuratori amici e poco sul lavoro di ricerca di talenti italiani e non. In quest’ottica si intravede il primo grande segnale di rottura rispetto al passato, seppur ricco di successi per tanti anni. Lo scouting avrà un ruolo centrale sia per il settore giovanile che per la Prima squadra, l’arrivo di D’Ottavio non sarà l’unico. E’ prevista, infatti, l’inserimento di un’altra figura professionale di livello. Il Milan sta cambiando pelle, sotto il segno di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.

Fonte: calciomercato.com

Milan-Bologna: andiamo a prenderci l’Europa

Tifosi, San Siro ha bisogno di tutti voi per l’ultima gara casalinga della stagione

La partita dell’andata è stata piena di emozioni e quella di ritorno, da sola, vale il prezzo del biglietto. Se il Milan dovesse battere il Bologna, domenica 21 maggio alle 15.00 a San Siro, infatti, potrebbe qualificarsi matematicamente per i preliminari di Europa League. Un grande obiettivo, più vicino ma ancora da raggiungere: insieme. Sarà l’ultimo match casalingo della stagione, un motivo in più per non mancare e soprattutto per riempire lo stadio da parte di tutti i tifosi rossoneri. Un pomeriggio decisivo, dunque, da vivere e godersi al massimo spingendo la squadra di Vincenzo Montella alla vittoria.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti del Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di giovedì 11 maggio, fino alle ore 19.00 di sabato 20 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: AC Milan

Kessié-Milan, i giorni della firma: due ipotesi

Penna in mano e contratto pronto per essere firmato, Franck Kessie e il Milan: l’avventura può cominciare. Raggiunti tutti gli accordi sia con l’Atalanta che con il giocatore, la società rossonera sta valutando adesso quale potrebbe essere il giorno giusto per la firma.

Due le ipotesi prese in considerazione: o il lunedì successivo al match tra Empoli e Atalanta, oppure quello susseguente all’ultima giornata di campionato. Questo l’ultimo nodo da sciogliere, poi l’avventura di Kessie al Milan potrà cominciare: si attende solo il 30 maggio per avere il via libera dalla Federazione e sottoscrivere così i contratti preliminari.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Suso indisponibile, spazio a Bertolacci

Con Suso squalificato per somma di ammonizioni, Montella dovrà inventarsi una novità di formazione verso Milan-Bologna di domenica. Dovesse confermare il 3-5-2 di Bergamo, dove lo spagnolo ha giocato da mezzala destra, il candidato in pole position sarebbe Andrea Bertolacci, pronto a tornare titolare dopo due mesi spesi tra infermeria e panchina; più defilato il Principito Sosa. Tornasse al 4-3-3, invece, potrebbe esserci spazio per Ocampos, nettamente favorito su Honda.

Milan, Kessié più Badelj: nuovo contatto con l’agente, costa 10-12 milioni

Dopo Kessié, tutto su Badelj. Il Milan non si ferma all’arrivo ormai quasi definito dell’atalantino per puntellare il centrocampo: il secondo obiettivo è il regista della Fiorentina e della Croazia, pallino di Montella sin dai tempi in viola. Mirabelli – scrive Tuttosportha avuto un nuovo contatto con l’entourage del giocatore, che ieri ha speso parole chiare sul futuro: il ragazzo lascerà la Fiorentina (clicca qui per i dettagli).

Più di Luiz Gustavo e degli altri nomi usciti nelle scorse settimane, è Badelj il profilo più caldo in mezzo al campo. L’ex Amburgo potrebbe ricoprire due ruoli: il play basso nel 4-3-3 (e in qualunque centrocampo a tre), ma anche uno dei due mediani del 4-2-3-1, dove affiancherebbe Kessié. Prezzo del cartellino: non più di 10-12 milioni di euro, in virtù del contratto in scadenza con i gigliati al 30 giugno 2018.

 

Milan, la punta dopo la finale di Champions: obiettivo Morata

Dopo la prima tripletta di colpi – Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez, tutti a un passo dal vestirsi di rossonero – il Milan si muove per l’uomo copertina del suo mercato: il centravanti. La dirigenza di via Aldo Rossi, tuttavia, dovrà aspettare ancora qualche settimana perché darà il via alle manovre solo dopo la finale di Champions League: l’obiettivo – fa sapere Premium Sportè capire le intenzioni di Alvaro Morata, incontrato recentemente a Madrid e probabile partente dal Real.

Milan, pronta l’operazione blinda-Gigio: affetto, Europa e acquisti per il rinnovo

Donnarumma vuole un Milan ambizioso, con calciatori di livello in ogni reparto e che punti in alto rispetto alle ultime stagioni negative. La nuova dirigenza sta lavorando in questa direzione, anche perché è noto che Gigio deve rinnovare il proprio contratto in scadenza al 30 giugno 2018 e che è corteggiato dai più importanti club del mondo: Manchester City e United su tutti, ma anche società della Premier e della Liga. E se i guadagni per un professionista sono importanti, nelle valutazioni del “99” milanista possono pesare anche altri fattori.

Per Gigio, oltre ai soldi e al progetto tecnico, c’è molto che lo spinge a restare al Milan. Il feeling con Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, e con i colleghi di reparto Storari, Plizzari e al giovane Guarnone; la voglia di giocare in Europa, che il Diavolo potrebbe soddisfare mantenendo il 6^ posto; la sua fede rossonera lunga una vita. Fassone e Mirabelli – scrive La Gazzetta dello Sport – sono pronti a offrire un quinquennale da 3-3,5 milioni a stagione, ma il vero nodo sarà che Donnarumma decida di sposare il nuovo corso rossonero.

 

Genoa-Samp per Lapadula, lui preferisce i blucerchiati

Le parole dell’agente sono state chiare: Gianluca Lapadula vuole restare al Milan, un club dove si trova bene e con una tifoseria che lo ha apprezzato da subito per il suo carattere generoso. Tutto dipenderà dalla volontà della nuova società e se deciderà di mantenere in rosa Sir William. In caso di addio, Lapadula è pronto a scatenarsi il derby Genoa-Sampdoria, con il giocatore – fa sapere calciomercato.com – che preferirebbe l’ipotesi blucerchiata.

Bacca-Lapadula, entrambi titolari. Montella prepara un’altra sorpresa

Bacca-Lapadula, insieme per la prima volta dal 1′. Dopo l’esordio del 3-5-2 a Bergamo, Montella potrebbe preparare un’altra sorpresa in questo finale di campionato, schierando da titolari entrambe le punte a disposizione. Una strategia che punterebbe a rivitalizzare un attacco in estrema difficoltà in un match vietato da fallire: una vittoria contro il Bologna, con buone notizie dalla Fiorentina, potrebbe dare al Milan l’aritmetica certezza dell’Europa.

Domenica potrebbe essere la volta buona per la strana coppia di 9. I quali, nelle ultime giornate, hanno trovato spazio insieme, ma mai dall’inizio: schierati appena 57′ fino ad aprile, il tandem Bacca-Lapadula – scrive l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – ha collezionato ben 93′ dalla 31^ giornata ad oggi. E portato, nelle rimonte (compiute e non) contro Inter, Empoli e Atalanta, ben 4 gol.

E Deulofeu? Schierato contro l’Atalanta da seconda punta, con l’ipotesi del doppio centravanti dovrebbe trovare una nuova collocazione: Montella lo potrebbe spostare esterno a sinistra, con Calabria sulla fascia opposta per garantire più equilibrio. In ogni caso, trarre il massimo dallo spagnolo sarà una delle priorità del mister, che dovrà fare a meno dello squalificato Suso: sarà l’ex Barça a dover accendere la luce.

Kessié-Milan, ci siamo

Kessié-Milan, operazione giunta al traguardo. Le basi dell’accordo erano già state impostate prima di Atalanta-Milan della scorsa settimana, adesso è solo questione di tempo. Ogni momento sarà quello buono per le firme, ma il centrocampista classe ’96 ha già scelto e anche i club sono arrivati alla medesima conclusione. Le cifre: all’Atalanta andranno 28 milioni di euro, bonus compresi; al giocatore 2,5 milioni (anch’essi comprensivi di bonus) per 5 anni.

Battuta dunque la concorrenza della Roma, che era arrivata ad offrire la stessa cifra per il cartellino, ma con modalità e tempi di pagamento meno favorevoli all’Atalanta. Con Kessie invece si era fermata a circa 2 milioni (bonus compresi): nulla da fare quindi, i giallorossi si concentreranno su altri obiettivi. Il futuro di Franck Kessie invece è sempre più colorato di rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

L’Atletico Madrid ci prova per Belotti: pronti 60 milioni

Nuovo spauracchio di mercato per i tifosi del Torino che temono di perdere la giovane stella Andrea Belotti: arriva dalla Spagna dove, nel programma “El Partidazo” della radio Cadena Cope, rivelano che l’Atletico Madrid avrebbe individuato nel centravanti granata la seconda scelta per la prossima stagione nel caso in cui fallisse l’obiettivo primario, che è quello di far rientrare Diego Costa dal Chelsea.

Come ha più volte ricordato il patron del Torino Urbano Cairo, l’intenzione del club granata è quella di trattenere il giocatore per almeno un’altra stagione, ma nulla potrebbe impedirne la partenza di fronte ad un club disposto a versare la clausola rescissoria di 100 milioni di euro. L’Atletico di Diego Simeone, sempre secondo “El Partidazo”, tenterebbe una trattativa per scendere fino a 60. Parti quanto mai lontane, dunque.

Il 23enne attaccante, 25 reti in 33 gare quest’anno in Serie A (più 2 in Coppa Italia), lo scorso dicembre ha prolungato fino al 2021 il proprio contratto con i granata.

Fonte: ANSA.it

Roby Baggio, il codino che conquistò il Milan

16 maggio 2004: 13 anni fa Baggio salutava il calcio, a San Siro. Ripercorriamo il suo trascorso rossonero

Silvio Berlusconi se ne era già calcisticamente innamorato ma, siamo nell’estate del 1990, il ragazzo era già della Juventus: “Ci sono delle montagne in mare che non si possono spostare”. La montagna era l’avvocato Agnelli e il mare di talento era quello di Roberto Baggio.

5 ANNI DOPO, ECCO ROBY BAGGIO
Il Milan aveva perso Marco Van Basten e lo aveva sostituito con George Weah. C’era già Dejan Savicevic in rosa. Ma per il calo di zuccheri di talento cui andava incontro il palato rossonero per la dipartita calcistica del Cigno, bisognava andare oltre. Ecco allora che, come sarebbe accaduto più di dieci anni dopo con Ronaldinho passato al Milan per l’esplosione di Leo Messi, alla Juventus la crescita di Alessandro Del Piero non rende più compatibile con l’ambiente la presenza a Torino di Roberto Baggio dopo cinque anni di militanza bianconera. Rapido giro di telefonate, veloci cenni d’intesa e Roby è a Milano. Lo voleva anche l’Inter, con Massimo Moratti che si rammaricherà per essere stato escluso dalla trattativa, ma Baggio accetta il corteggiamento del Club che in quegli anni vinceva sempre, comunque e ovunque: il Milan.

IL TRIVENETO È CASA MIA
La prima partita di Campionato da titolare di Roby nel Milan si gioca a Padova. Dieci mesi prima, ci avevano perso i rossoneri sul terreno patavino. Ma in quell’agosto 1995 si respira aria nuova, aria frizzante. Questa volta il Milan vince e Baggio gioca, ma non segna. Ci penserà una settimana dopo, di testa, a quattro minuti dalla fine di un Milan-Udinese che sembrava destinato a finire in pareggio. Ma grazie a Roby, due a uno. Scusi Capello, Baggio non stava giocando bene, perchè lo ha tenuto in campo? Pausa da attore consumato, sorrisino con occhiatina e Don Fabio sibila: “È proprio in queste partite che campioni come Baggio, da un momento all’altro, si inventano qualcosa…”. In gol anche a San Siro contro l’Atalanta, Roby entra un po’ in penombra a partire dalla partita persa dal Milan a Bari il 1° ottobre 1995. È da quel momento che gioca un po’ meno.

L’INVERNO DEL TALENTO, LA PRIMAVERA TRICOLORE
Assente nei big-match contro Inter e Juventus, in un Milan di talento in cui non è semplice trovare spazio (anche campioni come Boban, Simone e Di Canio volevano giocare…), Roby rifiorisce in inverno quando tiene a battesimo con i suoi tiri Gigi Buffon al suo esordio a Parma, segna a Firenze, fa una gran bella gara a San Siro contro la Sampdoria e guida l’attacco rossonero nelle settimane in cui Weah è in Coppa d’Africa. Le perle primaverili di Baggio saranno la splendida gara giocata e vinta 3-0 da lui e Dejan contro il Parma, per non parlare del gol-scudetto segnato proprio alla Fiorentina. La sue migliori gare europee resteranno quelle di San Siro in Coppa Uefa contro Strasburgo e Bordeaux.
Dopo la partenza di Capello, il maestro Tabarez lo voleva riportare al centro del progetto. Ma tra infortuni, sfortuna e polemiche, l’abbandono di Tabarez riportò Arrigo Sacchi a Milanello. Con il taglio di una considerevole fetta di spazio per Roby che, dopo una battuta estiva del rientrante Capello, capì che il 1997 era l’anno giusto per andare a cercare nuove esperienze.

IL 16 MAGGIO 2004
Roberto Baggio era stato però molto più che apprezzato dai tifosi rossoneri. Era stato amato e applaudito. Ecco perchè, pur nel vivo della festa del 17° Scudetto del Milan, il momento più emozionante di Milan-Brescia, ultima giornata del Campionato 2003-2004, era stato proprio quello della standing ovation della folla rossonera per lui, Roby, sostituito dal suo allenatore De Biasi, abbracciato da Paolo Maldini e riposto da San Siro nella teca più nobile della grande storia del calcio mondiale.

Fonte: AC Milan

Conti: “Inter, Milan, Roma, Juve o Napoli: sarebbe un onore”

L’esterno dell’Atalanta, Andrea Conti, ha parlato delle voci di mercato che lo riguardano:

“L’Inter sarebbe certamente una bella opportunità, ma vedremo. Stessa cosa se chiamassero Milan, Roma, Juve o Napoli, per me sarebbe un onore essere preso in considerazione da una grande squadra. È normale che si parli di mercato, fa parte del gioco. Ma ora penso alle prossime due gare di campionato, non so quali squadre siano interessate a me e non voglio saperlo fino a quando sarà finita la stagione. Penso all’Atalanta, poi penserò all’Europeo Under 21 e poi si parlerà di mercato”.

Ambrosini: “Milan, hai sbagliato modi e tempi del mio addio. E non ho digerito…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista e capitano del Milan, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai taccuini de l’Ultimo Uomo. I primi calci al pallone e il trasferimento al Cesena, poi l’occasione Milan e i tanti anni tra successi e infortuni, sino all’addio amaro ai rossoneri alla chiusura della carriera: Ambro si è raccontato a tutto tondo. Di seguito è riportato un estratto delle dichiarazioni rese dallo storico 23 milanista proprio sulla separazione dal club meneghino:

“A quell’età non mi volevano più. Avevano tutto il diritto di pensarlo. Peccato per le modalità e le tempistiche. Una gestione sbagliata. Se sarebbe stato meglio anche per me lasciare dopo Milan-Novara del 2012? Ci ho pensato. Mi sono risposto che sì, sarebbe stato meglio. Ma poi alla fine riconosco che se non l’ho fatto è perché non riuscivo a vedermi in nessun’altra squadra. Sentivo un senso d’appartenenza enorme. E poi andarsene dopo tutti gli altri sarebbe suonato troppo come un abbandono della nave. L’attaccamento ai colori comunque restava intatto, nonostante non ci fosse più nessuno dei miei compagni di sempre.

Andar via senza aver fatto il giro di campo a San Siro mi è rimasto qui. Per chiudere il cerchio ho voluto giocare ad ogni costo Milan-Fiorentina, a novembre del 2013. Stavo guarendo da uno stiramento e ho stretto i denti. Volevo prendere gli applausi di S.Siro un’ultima volta. Dopo mezzora mi sono arreso al dolore e ho chiesto il cambio. Un saluto veloce ma va bene così”.

Per leggere l’intervista integrale resa da Ambrosini a l’Ultimo Uomo clicca qui.

Antognoni: “Milan meno da Scudetto dell’Inter. Donnarumma…”

Giancarlo Antognoni, ex calciatore e oggi dirigente della Fiorentina, ha parlato anche di Milan e del mister Montella:

Vincenzo sta portando i rossoneri in Coppa. Non è un’impresa da poco. Il Milan è davanti all’Inter in classifica, ma è indietro rispetto ai nerazzurri nella costruzione di una squadra da scudetto. Mi piace il giovane Locatelli. Terrei Deulofeu e Suso.

Non mi sorprende se Donnarumma vale 100 milioni – ha dichiarato Antognoni a La Gazzetta dello Sport – è un mostro di bravura. Certo, se dovesse lasciare il Milan chi può spendere quelle cifre? Arabi, cinesi, magnati russi. In Italia solo la Juve“.

Suso squalificato, out per Milan-Bologna

Brutta notizia per Montella in vista di domenica. Suso, diffidato e ammonito contro l’Atalanta, è stato squalificato dal Giudice Sportivo per la prossima giornata di campionato: lo spagnolo salterà Milan-Bologna di domenica, match chiave per blindare il 6° posto e staccare il pass per i preliminari di Europa League.

Ag. Badelj: “È ora di lasciare la Fiorentina. Il Milan…”

Sono chiare e inequivocabili le parole di Dejan Joksimovic, agente di Milan Badelj, sul futuro del centrocampista della Fiorentina e della Croazia:

“Partiamo dal presupposto che nonostante le promesse io, come agente del calciatore, non sono ancora stato pagato. Il giocatore voleva partire l’anno scorso, quando avevamo in mano un paio di offerte molto importanti, ma il club e Corvino hanno deciso di dichiararlo ‘incedibile’. Adesso gli rimane un solo anno di contratto – ha dichiarato il procuratore di Badelj a firenzeviola.it – penso che sia arrivato il momento, sia per lui che per la Fiorentina, di lasciarlo partire.

Al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale, ma c’è tempo. Magari la Fiorentina sa qualcosa in più di me… Rinnovo? Non mi ha mai chiamato nessuno per questo, quindi non credo che ci sia l’interesse di chiudere questo tipo di accordo. Milan? L’unica certezza è che può giocare titolare in tutte le squadre del campionato italiano. Tutte, anche la Juventus, anche se non credo che siano interessati”.

Milanello: al via una settimana fondamentale

Squadra in campo per una sessione mattutina: focus sulle conclusioni a rete e calcio-tennis nel menù di giornata

Si apre una nuova settimana al Centro Sportivo di Milanello. Dopo il lunedì di riposo concesso da Mister Montella ai suoi ragazzi, i rossoneri sono tornati in campo per l’unico appuntamento di giornata. Non hanno preso parte all’allenamento gli infortunati Antonelli e De Sciglio, mentre capitan Montolivo ha svolto un lavoro personalizzato.

La seduta è iniziata intorno alle ore 10.45, sul ribassato, con un riscaldamento e una serie di esercizi per la mobilità. A seguire, gruppo diviso in tre: uno ha lavorato sulle combinazioni per arrivare alla conclusione, i restanti due si sono sfidati a calcio-tennis. Ha chiuso l’allenamento una partitella a campo ridotto con le sponde.

Appuntamento a mercoledì, con in programma una doppia seduta in vista della sfida di domenica, alle ore 15.00, contro il Bologna.

Fonte: AC Milan

Atletico Madrid su Suso

Non solo Donnarumma, corteggiato senza pietà dal City di Guardiola. Anche un altro talento del Milan viene seguito da vicino da un’altra big d’Europa: l’Atletico Madrid ha messo gli occhi su Suso. I Colchoneros – scrive il Mundo Deportivo – seguono il trequartista spagnolo e hanno inviato emissari a visionarlo in occasione del match di sabato tra Atalanta e Milan. Nonostante un tira e molla che dura ormai da diverse settimane, Suso non ha ancora rinnovato (e rivisto al rialzo) il contratto che lo lega al club di via Aldo Rossi.

 

Milan, il piano per Belotti: 70 milioni e tre contropartite tecniche

Il sogno dei tifosi, un ambizioso obiettivo della società. Sarà difficile che Belotti arrivi al Milan, ma la nuova dirigenza sta provando a trasformare il miraggio in realtà. E ha già pronta per il Torino – come racconta Il Giorno di oggi – una super offerta che potrebbe far vacillare la volontà del presidente Cairo di trattenere il Gallo almeno un’altra stagione.

Il piano del Milan per Belotti è questo: mettere sul piatto sia una cifra importante – 70 milioni di euro circa – sia alcuni calciatori graditi al Torino e a Mihajlovic, come Gabriel, Antonelli e Kucka. Un modo per abbassare il prezzo del cartellino (la clausola rescissoria, seppur valida solo per l’estero, è di 100 milioni) e tentare la dirigenza piemontese con contropartite tecniche decisamente appetite.

Tre calciatori di livello e un lauto conguaglio economico sarà la mossa da via Aldo Rossi per provare un clamoroso colpo di mercato: vestire di rossonero il Gallo. Un tentativo il cui esito sarà presto svelato, in quanto il Torino non ha intenzione di creare una telenovela lunga tutta il mercato. La decisione definitiva su Belotti arriverà presto in estate e rimarrà tale.

 

Guardiola chiama Gigio al City: pronti per il Milan 25 milioni

Il progetto del nuovo Milan stenta ancora a prendere contorni ben definiti e i gioielli del club vengono così presi d’assedio. L’oggetto del desiderio di mezza Europa è ovviamente il 18enne portiere azzurro Gigio Donnarumma, il cui rinnovo del contratto che scade nel 2018 appare ancora lontano e potrebbe dunque avere un destino in Premier League. Stando al ‘Sun’ infatti, lo stesso numero uno avrebbe confessato ad alcuni amici la volontà di giocare nella prossima stagione in Premier League.

In prima fila per lui i due club di Manchester, con Pep Guardiola disposto a scaricare Bravo e a mettere sul piatto un ingaggio da circa 4,2 milioni di euro a stagione per battere la concorrenza dello United di Mourinho e portarlo al City. Tra l’altro, alla luce della situazione contrattuale e del conseguente rischio di perderlo a parametro zero fra un anno, il Milan potrebbe accontentarsi di una cifra inferiore ai 25 milioni di euro.

Conferme in qualche modo sono arrivate dalle parole dello stesso Guardiola: «Donnarumma è un portiere top, assolutamente, ha qualità enormi per avere solo 18 anni – ha detto l’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco prima di parlare poi del recupero contro il West Bromwich in programma domani, fondamentale per la qualificazione alla prossima Champions League -. Domenica prossima cominceremo a parlare con i singoli, so che siete curiosi ma è importante rimanere concentrati sul presente. Se non avessimo obiettivi sarebbe diverso ma stiamo giocando per tante cose e spero che i calciatori siano concentrati su questo».

Fonte: Corriere dello Sport

Percassi: “Gomez, Conti e Kessié via per offerte irrinunciabili”

Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato delle situazioni di mercato relative ai gioielli orobici:

“Noi non vogliamo far partire il Papu nemmeno con un’offerta irrinunciabile, ma se arrivasse toccherà a lui decidere cosa fare. Stesso discorso per Conti. Noi non svendiamo nessuno, ma se per necessità dovessimo cedere qualcuno lo faremo alle nostre condizioni e cifre.

Kessié al Milan può essere uno dei titoli estivi, ma c’è anche la Roma ed è molto ambito. Per ora e nostro poi a fine stagione decideremo cosa fare, ma di sicuro non lo svendiamo. Chi sarà disposto a pagarlo di più, potrà prenderlo”.

Gasperini: “Kessié-Gomez al Milan? Se partono è per rinforzare la squadra”

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato delle situazioni relative a Kessié e Gomez, entrambi accostati al Milan:

“Credo che l’Atalanta, come altre squadre della stessa fascia, abbia la necessità di monetizzare per rinforzarsi. Il presidente Percassi è uno che investe quello che incassa, che sia per lo stadio, per le strutture della società o per la squadra. Credo che la sua idea sia di rinforzarsi – ha dichiarato Gasperini a “Radio Anch’Io Sport” – è successo con Gagliardini e con Caldara, che è rimasto. Credo che un’eventuale cessione servirebbe a rinforzare la squadra. Giocatori simbolo? Gomez sicuramente. Il Papu ha fatto un campionato da vero fuoriclasse internazionale. Ma anche Conti con i suoi 8 gol è stato straordinario. Mi ricorda il giovane Tardelli”.

Gomez: “Montella mi vuole al Milan”

L’attaccante dell’Atalanta, Alejandro Gomez, ha parlato della stagione con i bergamaschi e del possibile approdo in rossonero:

“Ad inizio stagione non pensavamo di finire così in alto. Dopo Natale abbiamo iniziato a crederci di più, poi non siamo mai calati. C’è un grande gruppo, pieno di giovani che lavorano al massimo. Europa con un gruppo diverso? In tanti potrebbero andare, io incluso ma ho un contratto. Non parlo della mia prossima possibile squadra, se arriva un’offerta ne parlerò con la società. Vado via da qui per la Champions e lo scudetto.

Milan? Con Montella ho un ottimo rapporto. Abbiamo lavorato bene al Catania, mi voleva alla Fiorentina e so che mi vuole anche adesso. Ma non ci sono contatti veri, ci siamo solo sentiti. C’era qualcosa col Milan a gennaio – ha dichiarato il Papu a MilanNews – ma non me la sentivo di lasciare la Dea. Evitare i preliminari? Sì, l’idea è quella. Fare ancora il punto che ci serve per garantirci l’Europa League diretta”.

Donnarumma-Milan, rinnovo in stand-by. E Guardiola lo corteggia: “È già portiere top”

L’allenatore del City ha manifestato il suo apprezzamento per Gigio, il cui futuro non è ancora chiaro

I campionati in corso stanno per dare i loro verdetti, poi tutte le varie squadre – dall’Italia all’Europa – rifletteranno su quanto accaduto e prenderanno le giuste decisioni in vista della prossima stagione. Prima di ricominciare la preparazione verrà il tempo del mercato, con le grandi che punteranno a rinforzarsi andando a cercare le pedine migliori. Chi da anni mostra di non avere problemi economici è il Manchester City, che dopo aver accontentato il tecnico Pep Guardiola nella scorsa finestra di mercato estivo si prepara a nuovi, grandi investimenti nelle prossime settimane. Uno dei ruoli su cui dovrà riflettere l’allenatore spagnolo è quello del portiere e l’ex Barcellona avrebbe già individuato il calciatore su cui puntare.

“Gigio portiere top anche se molto giovane”
Si tratta di Gianluigi Donnarumma attualmente a Milano con una situazione ancora da definire con il suo attuale club, ma già con gli occhi di tutte le più grandi squadre d’Europa su di sé. Proprio Guardiola ha parlato alla vigilia della partita contro il WBA, fondamentale per la corsa alla prossima Champions League, strizzando l’occhio al portiere classe 1999 di proprietà dei rossoneri: “E’ un giocatore top, assolutamente un grande portiere che ha qualità enormi per avere soltanto 18 anni”, ha detto lo spagnolo. Già l’anno scorso – al momento del suo arrivo – Guardiola aveva avviato una vera e propria rivoluzione per il ruolo del portiere: Hart era stato mandato in prestito al Torino ma da luglio tornerà a Manchester in attesa di conoscere il suo destino. Da Barcellona era invece arrivato il cileno Claudio Bravo, che più di una volta però ha deluso le aspettative dell’ambiente. Per questo il tecnico potrebbe aver iniziato una nuova ricerca per trovare l’uomo giusto a cui affidare i pali dei Citizens.

Raiola vuole un Milan competitivo
Donnarumma è riuscito a impressionare il tecnico del Manchester City così come già aveva fatto con Mourinho – viste le voci che erano rimbalzate sui tabloid inglesi. La volontà del portiere rossonero però è quella di rimanere in Italia per vestire i colori della sua squadra del cuore (come più di una volta ha sottolineato l’interessato). Per fare chiarezza bisognerà aspettare ancora, il Milan dovrà incontrare l’agente del calciatore Mino Raiola, che nelle ultime settimane è stato impegnato lontano dall’Italia dove ha seguito l’evoluzione dell’infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Raiola, come lo stesso calciatore, ha più volte espresso il desiderio di vedere un Milan più competitivo – caratteristica necessaria per far rimanere Gigio a Milano. Si annuncia un’estate importante per il futuro del portiere classe 1999, intanto dall’Inghilterra arrivano le parole di apprezzamento di Guardiola.

Fonte: Sky Sport

Accadde oggi: 29 anni fa l’11° Scudetto

15 maggio 1988: il Milan di Sacchi dopo una splendida rimonta sul Napoli torna a vincere il titolo dopo nove anni

Alla fine di quel Como-Milan Franco Baresi ha voluto conservare la maglia che aveva indossato in campo. Tra quelle strisce rossonere campeggiava, più brillante che mai, la stella conquistata nel 1979: “Aspettavo questo momento da nove stagioni, questa vittoria la dedico a tutta la gente che ha sofferto con me in questi anni”. Due retrocessioni e mille difficoltà avevano segnato il Milan, ma dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi in quella stagione si era aperto un nuovo capitolo, con in panchina un tecnico che era destinato a cambiare il calcio italiano e mondiale.

NASCE IL MILAN DI SACCHI
Il Milan si affaccia alla stagione 1987-88 dopo un quinto posto in campionato e un’eliminazione in Coppa Italia agli ottavi contro il Parma, neopromossa in Serie B. Una sconfitta che lascia il segno su Silvio Berlusconi, che un anno prima aveva rilevato la società rossonera e che rimane stregato dal gioco degli emiliani. Il tecnico di quella squadra, Arrigo Sacchi, sbarca dunque a Milano nell’estate 1987, ma il suo non è l’unico volto nuovo: dal Psv arriva Ruud Gullit, dall’Ajax Marco Van Basten e dalla Roma Carlo Ancelotti. Tre acquisti eccellenti, chiamati a far fare il salto di qualità al Milan. A Milano impazzata subito la “Gullit-mania”, con le treccine di Ruud che diventano la tendenza del momento. Ed è proprio “Il tulipano nero” uno dei protagonisti – assieme a Van Basten e Donadoni – del successo rossonero di Pisa (1-3) nella prima giornata. L’esordio a San Siro contro la Fiorentina, però, lancia segnali preoccupanti: Diaz e Roberto Baggio fissano il punteggio sul 2-0 per i viola, con molti tifosi rossoneri che, inferociti, abbandonano anzitempo le gradinate. Ma è ancora troppo presto per esprimere sentenze…

INIZIA LA RIMONTA
Già, perché se è vero che il girone d’andata del Milan è caratterizzato da vittorie (contro Ascoli, Verona, Pescara e Avellino) e alcuni pareggi, la svolta arriva dopo una vittoria che si tramuta in sconfitta. I rossoneri, infatti, battono la Roma tra le mura amiche per 1-0 grazie a un rigore di Virdis. Il giudice sportivo però assegna i due punti a tavolino ai giallorossi a causa di un petardo che all’inizio del secondo tempo aveva colpito il portiere Franco Tancredi. È quello l’ultimo k.o. della stagione, perché proprio da quel momento parte la rimonta. Prima la vittoria nel derby grazie ad un’autorete di Ferri, poi il roboante successo sulla capolista Napoli per 4-1. Alla rete di Careca al 10’ la squadra di Sacchi risponde con Colombo, Virdis, Gullit e Donadoni.Nasce il SuperMilan – titola il giorno dopo La Gazzetta dello Sport – Napoli distrutto”. I rossoneri, grazie a questo successo, si candidano a diretta inseguitrice dei partenopei per la vittoria finale.

NAPOLI-MILAN 2-3: IL SORPASSO
Dopo quella vittoria il Milan trova maggiore fiducia nei propri mezzi. Vince a Torino contro la Juventus, e porta a casa il bottino pieno superando Sampdoria e Roma. Il 24 aprile 1988 Gullit e Virdis stendono l’Inter nel derby, ed è così che la squadra di Sacchi arriva alla sfida di ritorno contro la capolista, a tre giornate dal termine, con un solo punto di distacco. Al San Paolo si affrontano le due formazioni più forti di quella stagione, ed è quasi naturale che ne esca una partita splendida. È il Milan a passare in vantaggio con Virdis, a cui risponde – pochi minuti più tardi – una punizione di Maradona che batte Galli. Poi però la squadra di Sacchi mette la freccia grazie al secondo gol del suo numero 9 e alla rete di Van Basten, che dopo aver passato diversi mesi ai box per un infortunio si rivela decisivo nella volata finale. A nulla serve il colpo di testa con cui Careca accorcia le distanze: i rossoneri portano a casa una vittoria che significa sorpasso e primo posto in classifica. Il Napoli dopo 50 giornate consecutive cede il primato, ma tutto il San Paolo al triplice fischio dell’arbitro Lo Bello applaude a scena aperta la prestazione di un Milan che, dopo nove anni, torna a vedere la possibilità concreta di vincere lo Scudetto.

IL PARI DI COMO E LA GIOIA ROSSONERA
Il 2-3 del San Paolo manda in tilt la squadra partenopea, che perde anche nella gara successiva contro la Fiorentina. A San Siro i tifosi celebrano il pallone d’oro di Gullit, ma in campo la Juventus blocca i rossoneri sullo 0-0. Il verdetto è dunque rimandato all’ultima giornata, con la squadra di Sacchi che è chiamata a giocarsi il titolo nella delicata trasferta di Como. Nei giorni che precedono la gara scatta una vera e propria caccia al biglietto: sono 70mila le richieste per i “soli” 15mila tagliandi a disposizione. Il 15 maggio 1988, tra chi sceglie il treno e chi invece si avventura con la propria auto, va in scena un vero e proprio esodo. Lo Stadio Sinigaglia ribolle di passione rossonera, e dopo soli 2′ il Milan è avanti grazie alla rete di Virdis. All’inizio della ripresa il Como trova il pari con Giunta, che fissa il punteggio sull’1-1. Al triplice fischio sono entrambe le squadre ad esultare: per il Milan arriva lo Scudetto numero 11 della sua storia (il primo dell’era Berlusconi), per il Como la salvezza aritmetica. In campo la gioia è enorme, ma la festa dura fino a notte fonda, con migliaia di tifosi che scortano la squadra fino a San Siro per un abbraccio rossonero impossibile da dimenticare.

Fonte: AC Milan

Ag. Lapadula: “Vuole restare al Milan, vedremo il da farsi”

Alessandro Moggi, agente di Lapadula, ha parlato del futuro del proprio assistito:

“A fine stagione parleremo con la società e vedremo il da farsi, se il giocatore verrà considerato importante per il progetto del Milan. Gianluca si trova bene in rossonero – ha dichiarato Moggi a Premium Sporte vuole restare, vediamo”.

Donnarumma, interesse dei due Manchester

Pressing di City e United su Gigio Donnarumma. Il portiere del Milan piace a tutte le big d’Europa, ma sarebbero i due club di Manchester quelli maggiormente interessati e attivi per il numero 99 rossonero – scrive il Sun -, soprattutto i Red Devils: Mourinho è alla ricerca del sostituto di De Gea.

Galliani: “Milan? Da tifoso non commento”

“Non sono in silenzio stampa sul Milan ma credo sia giusto che quando si ceda un’azienda non si debba più parlarne. Da tifoso mi astengo dai commenti”. Così l’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, a margine del ‘Candido Day’ e del premio internazionale ‘Il Bello del Calcio’, dribbla le domande sul Milan.

Il cuore e la passione per il Milan – prosegue Galliani – sono quelli di prima, come la mia emozione e il mio tifo quando guardo le partite“. “Se volete parliamo di basket o di questioni immobiliari”, aggiunge riferendosi all’EA7 e al suo nuovo ruolo in Fininvest.

Fonte: ANSA.it

De Sciglio addio, con l’ambiente Milan non c’è più feeling

De Sciglio-Milan, si continua ad andare verso il divorzio. Il terzino della Nazionale, in scadenza di contratto al 30 giugno 2018, sembra essere ai saluti dopo una vita in rossonero: più che la ricerca di altri esterni, a pesare – scrive La Gazzetta dello Sportè il feeling incrinato con l’ambiente.

Kessié-Milan, in settimana la chiusura: decisiva la volontà del giocatore

Tutto pronto per il passaggio al Milan di Franck Kessié. Il presidente dell’Atalanta Percassi e il d.s. rossonero Mirabelli – scrive il Corriere della Sera – si rivedranno nei prossimi giorni per definire la trattativa che riguarda il centrocampista attualmente alla corte di Gasperini. Il Diavolo ha superato la concorrenza della Roma, da gennaio in accordo con i bergamaschi per il trasferimento dell’ivoriano: decisiva la volontà del giocatore.

Milan, al via la programmazione Montella-dirigenza. Rinnovo dopo il Bologna

La programmazione della prossima stagione è già iniziata, come svelato dallo stesso Montella nel post partita di Atalanta-Milan. L’Aeroplanino – racconta La Gazzetta dello Sport – ha incontrato Fassone e Mirabelli a metà della scorsa settimana: una riunione utile per definire entrate, uscite, gestione del budget e agenda estiva, cioè le date del raduno e della tournée in Cina.

Nessun accenno, non ancora, sul rinnovo. Sarà il prossimo passo della dirigenza nei confronti dell’allenatore, ma per ora non è in programma alcun nuovo incontro tra Montella e i vertici di via Aldo Rossi. Il giorno decisivo – svela la Rosea – dovrebbe però essere quello dopo Milan-Bologna, match che potrebbe dare ai rossoneri la certezza aritmetica dell’Europa League.

Milan, massima disponibilità verso Suso per il rinnovo

Cala l’ottimismo sul rinnovo di Suso. Rispetto a settimana scorsa, quando il nuovo contratto dell’ex Genoa sembrava imminente, la pratica sembra sia stata rimandata a data da destinarsi, tanto che il padre-agente del giocatore non ha in agenda di tornare a Milano.

In ogni caso, il rinnovo di Suso resta una delle priorità della nuova dirigenza rossonera: non filtrano più le sensazioni dei giorni scorsi – svela La Gazzetta dello Sport – ma niente sembra al momento spostare gli equilibri e il Milan mostrerà la massima disponibilità a regalare allo spagnolo un nuovo contratto.

Milan, prosegue il pressing su Kessié: è la priorità. Piace anche Luiz Gustavo

Proseguono i contatti diretti tra il Milan e Franck Kessié. In occasione del match tra l’Atalanta e i rossoneri, in cui l’ivoriano ha impressionato ancora una volta: il Diavolo ha però rimandato il discorso definitivo a quando sarà stato raggiunto l’obiettivo Europa – potrebbe arrivare l’aritmetica già domenica -, anche se i contatti informali continueranno ancora.

La necessità milanista – scrive La Gazzetta dello Sport è tenere a distanza la Roma: Fassone e Mirabelli hanno già pareggiato l’offerta giallorossa (28 milioni) e alzato la proposta al giocatore (2 milioni contro gli 1,2 capitolini, poi alzati a 1,8 più bonus). Informalmente, l’intesa tra tutte le parti è già stata raggiunta, con il giocatore che preferisce la proposta del Milan (qui i dettagli)

Kessié, in ogni caso, è il profilo più caldo e apprezzato per la mediana. Più del brasiliano Luiz Gustavo, per il quale c’è stato un incontro sette giorni fa con l’agente (suo e di Ricardo Rodriguez). Il centrocampista del Wolfsburg avrebbe il compito di reggere centralmente il centrocampo, ma nelle gerarchie il talento dell’Atalanta è in netto vantaggio: convince soprattutto per l’età più verde dell’ex Bayern.

Caldara poteva essere del Milan: “colpa” del closing

Proprio il Milan ha pagato in conto di un’altra ottima prestazione da parte di Caldara, ieri sera all’Atleti Azzurri d’Italia. E qualcuno rimpiangerà Mattia perché poteva essere rossonero: tra novembre e dicembre, Galliani e Berlusconi hanno provato a bloccare Gagliardini in coppia con Caldara in un’unica operazione. Discorso avviato con Percassi poi bloccato dalle tempistiche del closing rinviato, il Milan non ha trovato il momento giusto per chiudere accontentando l’Atalanta che poi ha ceduto Caldara alla Juventus per 15 milioni più 6 di bonus, oltre che Gagliardini all’Inter. Era destino, forse. Marotta e Paratici si godono il difensore del futuro.

Fonte: calciomercato.com

Napoli, piace Suso

Interesse del Napoli per Suso. Il centrocampista del Milan non ha ancora rinnovato il contratto con i rossoneri e potrebbe tentare fortuna altrove: i partenopei – scrive il quotidiano spagnolo Marca – sarebbero pronti a inserirsi tra il Diavolo e il giocatore per regalare a Sarri un rinforzo per la trequarti.

Il Fenerbahçe ci prova per Sosa

Sirene dalla Super Lig per José Sosa. Il Principito – riporta il quotidiano turco Fanatik – sarebbe tornato nel mirino del Fenerbahçe, già interessato la scorsa sessione invernale di mercato. Per l’argentino sarebbe un ritorno a Istanbul, avendo giocato in passato con la maglia dei concittadini del Besiktas.

Bonaventura: “Torno ad allenarmi entro fine stagione. Gli infortuni hanno pesato”

Il centrocampista del Milan, Jack Bonaventura, ha parlato ai microfoni di Premium Sport:

“Sto lavorando e penso che per la fine del campionato riuscirò a fare qualche allenamento con la squadra. Sto bene. Il nostro obiettivo è quello di andare in Europa. Sono contento per l’Atalanta. Di sicuro, adesso, vedendo le partite ho visto la squadra con un’ottica diversa.

Quest’anno abbiamo avuto tantissimi infortuni e ci hanno costretto a cambiare tanti uomini. Quando hai un impegno a settimana, ci vuole continuità nei giocatori. Ora dobbiamo fare un grande finale di stagione per centrare l’obiettivo”.

Sacchi: “Avevo poche idee, ma chiare. Per me il calcio si gioca con la mente”

L’ex allenatore e leggenda del Milan, Arrigo Sacchi, ha parlato ai microfoni di TMW Radio:

“Quando arrivammo mi portai dietro il mio secondo che avevo al Parma Carminati e il professor Piccolini e lavorammo molto meno rispetto a quanto avevamo fatto a Parma. Ho sempre cercato poche idee ma chiare, ho sempre pensato che il calcio fosse uno sport di squadra e non uno sport individuale e che il gioco fosse paragonabile alla trama nella cinematografia, al copione nella prosa, allo spartito nella musica, fosse quello che serviva ai giocatori a migliorarsi. Anche qui cercavo però persone affidabili, con grande intelligenza ed entusiasmo perché noi viviamo in un paese dove la filosofia dei giochi di squadra è difficile che si affermino per via di un individualismo e protagonismo eccessivo a invidie eccessive, quindi l’entusiasmo permetteva di essere generoso e di fare le cose con divertimento e l’intelligenza permetteva di uscire dal proprio egocentrismo e di avere una visone più ampia dell’attività che si stava svolgendo e quindi essere più in sintonia con le filosofie degli sport di squadra. Ho sempre pensato che il calcio si facesse con la mente e non con i piedi. La mia didattica era orientata sulla squadra, sul gioco e sull’intelligenza, facevo simulazioni con tanto regole. Michelangelo diceva che i quadri si dipingono con la mente, le mani sono un mezzo, per il calcio vale la stessa cosa, i piedi sono solo un mezzo.

Quando arrivai al Milan, insistetti molto per avere Ancelotti anche se si era già rotto due menischi e due crociati, aveva il ginocchio che il nostro medico dopo aver fatto esami con il venti per cento di affidabilità. Berlusconi mi chiedeva come potesse prendere un calciatore in quelle condizioni ma io risposi che quello che contava era la mente. Sommando tutto questo, quando si ha la fortuna di trovare una società ben organizzata ed intelligente, che ti fa crescere e ti da tranquillità ed entusiasmo, la società viene prima della squadra, io mettevo le cose nella loro giusta misura e pensavo anche che la strategia fosse più importante del tatticismo e giocavo in questo modo”.

Ricardo Rodriguez-Milan, si punta ad abbassare la cifra per il cartellino

In Germania danno l’affare come fatto, ma il Milan conta di abbassare ancora di più l’esborso per l’acquisto di Ricardo Rodriguez. Per la Bild, rossoneri e Wolfsburg avrebbero trovato l’accordo per il trasferimento del terzino sulla base di 18 milioni di euro più 3 di bonus, ma da via Aldo Rossi – riporta il Corriere della Sera – arriva una precisazione: si vuole chiudere a cifre inferiori.

Milan, settimana prossima si chiude per Kessié

Franck Kessié è praticamente un giocatore del Milan. Il centrocampista ivoriano – si legge sul Corriere della Sera – sarà il primo acquisto del nuovo corso rossonero: la chiusura della trattativa con l’Atalanta è prevista la prossima settimana.

Inter, sconfitta col Sassuolo per 1-2: il Milan va a +4

Buone notizie da San Siro. L’Inter è caduta in casa col Sassuolo per 1-2: non è bastato un gol di Eder a rispondere alla doppietta di Iemmello. Con questa sconfitta, i nerazzurri rimangono a -4 dal 6^ posto in classifica detenuto dal Milan, ieri capace di strappare un pari sul campo dell’Atalanta: a due giornate dalla fine, l’Europa League è sempre più lontana per Icardi e compagni.

Percassi: “Kessié via? Prima serve un sostituto all’altezza”

Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, ha parlato della gara contro il Milan e di mercato:

“è una serata speciale, incredibile e inaspettata. E’ stato un campionato fantasistico ed è un premio per tutto il popolo atalantino. Voglio ringraziare tutti i ragazzi e lo staff tecnico che ha fatto un lavoro straordinario: siamo molto felici. Noi abbiamo dato il nostro contributo ma quello che è stato entusiasmante è stato il rapporto che si è creato con il mister che ha superato alla grande il difficile inizio e ha fatto un lavoro notevole. Questo risultato storico, dopo 26 anni che non andavamo in Europa, giustifica l’entusiasmo dei tifosi”.

“In estate tutte le squadre sui nostri giovani? Il fatto che ci siano grandi squadre interessate ai nostri ragazzi è importante per noi. Vuol dire che l’Atalanta ha creato una sua credibilità e un modello di lavoro: noi vogliamo restare umili senza tante parole. Investiamo tanto sul settore giovanile, sia nella parte tecnica che strutturale e i risultati stanno arrivando. Poi noi sicuramente faremo una squadra competitiva come quest’anno e poi vedremo il mercato. Non vorremmo vendere ma poi a determinate condizioni magari qualcuno sarà impossibile trattenere”.

Roma e Milan su Kessie? Arrivano diverse telefonate per lui, ma se ne occupa mio figlio. Una volta terminato il campionato – ha dichiarato Percassi a Premium Sport – valuteremo con calma la soluzione ideale. Ma se dobbiamo dare via un ragazzo vogliamo avere subito il sostituto all’altezza”.

Gomez: “Senza offerte irrinunciabili resto all’Atalanta”

A Premium Sport le parole del Papu Gomez:

“Siamo molto contenti anche se volevamo vincere la partita visto come si era messa. Comunque va bene il pareggio contro una squadra forte come il Milan. L’elemento decisivo per questa cavalcata? Il gruppo, senza dubbio. Nel momento di difficoltà, prima di Crotone, con il mister in bilico, lì si è vista la forza e la personalità di questo gruppo: da lì in poi abbiamo fatto un campionato fantastico, superando ogni record dell’Atalanta. La società è molto ambiziosa, possiamo fare ancora meglio”.

Poi un piccolo messaggio sul futuro, molto significativo: “Io ho un contratto con l’Atalanta, se non arriva nessuna offerta irrinunciabile resterò qui. Cosa farò per festeggiare la conquista dell’Europa? Vediamo, faremo un po’ di tutto. Dobbiamo festeggiare, torniamo in Europa dopo 26 anni e dobbiamo essere orgogliosi”.

Fonte: SportMediaset

L’Atalanta va in Europa e fa i Conti con la storia. Il Milan si salva e ci crede

Segna il bomber terzino, risponde Deulofeu. Dea in Europa League: ritorno dopo 26 anni

Adesso l’Atalanta può festeggiare e stappare anche lo champagne a dispetto del golletto subito sui titoli di coda. Se lo merita ampiamente. Dopo 26 anni è in Europa league dopo una cavalcata spettacolare. Adesso anche il Milan può sentirsi in salvo dopo aver rischiato l’osso del collo. Perché il pareggio conquistato sulla sirena grazie a una deviazione di Masiello su un tiretto nemmeno esaltante di Deulofeu forse partito in posizione di fuorigioco, è un punto che vale oro e argento. Consente di tenere a debita distanza la Fiorentina salita a 59 punti e di pararsi dall’eventuale successo dell’Inter oggi a San Siro. Forse ha ragione Antonio Cassano con quel giudizio nudo e crudo pronunciato nei giorni scorsi alle telecamere di Tiki taka news. «Il Milan ha giocatori scappati di casa, ai miei tempi non potevano neanche entrare a Milanello» la sua stroncatura. Sarà anche così ma questo è lo stesso gruppo che fino a dicembre si è avvicinato al terzo posto e ha conquistato la supercoppa d’Italia al cospetto della Juve razza padrona del calcio italiano. E allora c’è una spiegazione da dare a tanta differenza di rendimento. E deve darla innanzitutto Montella che pure è l’artefice di un ottimo lavoro. Il punticino di ieri è mezza assicurazione per arrivare ancora al traguardo. Ma devono piegare la resistenza di Bologna e Cagliari. E con questi chiari di luna non è così scontato.

Le ultime parole famose pronunciate da Vincenzo Montella venerdì mattina, non un secolo fa. Eccole: «Sarei un pazzo se dopo mesi modificassi il sistema di gioco». E invece il Milan si presenta a Bergamo, in una delle ultime tre sfide che possono decidere il sesto posto utile per l’Europa league, con uno schieramento inedito. È vero, non ha terzini a disposizione, è vero non ha Paletta squalificato, è vero tutto ma il disegno tattico di ieri sera è l’ennesima conferma di alcune scelte che tradiscono insicurezza dell’allenatore prima che della squadra con le gomme sgonfie e senza più quella spensieratezza mostrata e apprezzata nel girone d’andata. Nel 3-5-2 varato ieri sera ci sono molti, troppi, fuori posizione e in un ruolo mai ricoperto come si capisce dai tormenti di Kucka sul binario di destra, o di Suso interno di centrocampo, come si capisce da Gustavo Gomez terzo di destra in difesa alle prese con Papu Gomez che gli fa vedere i sorci verdi partendo largo. Si batte Lapadula, mette ordine Montolivo, para come al solito Donnarumma ma sono lampi di Milan prima del cedimento. L’Atalanta non sembra nella serata più ispirata e pure, senza spingere al massimo il motore, riesce a guadagnare prima dell’intervallo il golletto di vantaggio, già sfiorato qualche secondo prima con il Papu lanciato solo al cospetto di Donnarumma, pronto a respingere la stoccata. Appena s’infila Spinazzola a sinistra alle spalle dello spaesato Kucka, il portiere bambino non trattiene il tiro-cross e Conti brucia sul tempo Zapata.

I limiti tecnici e non solo del Milan emergono specie nella ripresa quando deve risalire la china. Neanche l’arrivo di Bacca (fa davvero poco per dare torto al suo tecnico) può contribuire a migliorare la resa che è disarmante: in un paio di occasioni Pasalic e Lapadula non danno il meglio in zona tiro e sono le rare espressioni offensive dei rossoneri durante la seconda frazione. Mentre il solito Donnarumma deve fare il fenomeno su Kessiè per evitarsi un castigo più pesante.

A proposito di Kessiè: senza grande fatica pialla Pasalic fisicamente e con tecnica, è un buon rinforzo per il prossimo anno anche se strapagato (28 milioni). All’ultimo assalto arriva l’uno a uno che è un dono del destino per il Milan dei cinesi (3 punti in cinque partite, ultimo successo il 9 aprile col Palermo).

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Montolivo: “Punto pesante su un campo difficile”

Riccardo Montolivo è tornato a giocare in Serie A 223 giorni dopo la clamorosa rimonta interna del Milan sul Sassuolo. A distanza di 7 mesi, il capitano rossonero è sceso in campo dal primo minuto, e ai microfoni di Milan TV ha raccontato le sue sensazioni al termine del pareggio contro l’Atalanta.

SUL RISULTATO
“Un punto molto importante. Adesso è tutto aperto, abbiamo due partite non facili da giocare e dobbiamo assolutamente vincere. Perdere oggi sarebbe stato molto complicato, invece abbiamo preso un punto con le unghie perché ci abbiamo creduto fino alla fine. Un punto che pesa”.

LA GARA
“Dal punto di vista caratteriale la squadra ha risposto molto bene nel secondo tempo, forse nel primo siamo stati un po’ troppo remissivi e bassi, non riuscivamo ad essere aggressivi. Abbiamo preso un gol ingenuo. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro, rendendoci pericolosi anche se ci manca ancora l’ultimo passaggio per concretizzare al meglio la mole di gioco”.

IL MODULO
“È stata una strategia dell’allenatore. Nel secondo tempo abbiamo interpretato la partita come l’avevamo preparata. Qua hanno vinto pochissimi, sapevamo sarebbe stata una battaglia”.

PRESTAZIONE PERSONALE
“Sono molto stanco, dopo più di 7 mesi è difficile giocare tutta la gara. Ti mancano le distanze e le pressioni della partita: i miei compagni mi hanno aiutato e li ringrazio. In mezzo al campo ho cercato come sempre di dare il mio contributo e di guidare la squadra. Ringrazio tutti. Il Mister mi ha chiesto di dare una carica in più ai giocatori in campo. Eravamo qui per vincere, ma ci prendiamo questo punto”.

SULLE PROSSIME PARTITE
“Le difficoltà sono quelle di fine stagione: affrontiamo due squadre salve, ma perderemmo in partenza se pensassimo di trovare degli avversari non agguerriti. Dobbiamo prepararle come due finali. Fisicamente stiamo bene, lo dimostrato perché abbiamo recuperato alla fine. Anche mentalmente abbiamo risposto presente, potevamo crollare e invece c’è stata la reazione che ha portato al pari”.

Fonte: AC Milan

Montella: “A Bergamo punto prezioso. Futuro? Resto al Milan, stiamo già programmando”

Di seguito le dichiarazioni rese da mister Montella nel post partita di Atalanta-Milan:

“È stata una partita equilibrata e sofferta. L’Atalanta è una realtà ed è in fiducia – ha dichiarato l’Aeroplanino a Premium Sport ma il Milan ha fatto una grande partita ed è riuscito a pareggiare con la determinazione, credo che il pareggio sia giusto e mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi rispetto alle ultime gare”.

“Siamo in calo rispetto all’inizio ma io sono orgoglioso di questo pareggio. È un punto prezioso, contro una squadra che ha fatto soffrire tutti ed è stata molto continua e merita la posizione in classifica che ha. Non abbiamo mai perso contro le dirette concorrenti per l’Europa. I ragazzi hanno dato grande disponibilità e questo è un grande orgoglio per me che li alleno”.

Sul ritorno di Montolivo: “Ha fatto una grande prestazione, è il capitano del Milan, ha guidato i compagni e ci ha messo grande esperienza. Una citazione particolare voglio farla anche per Romagnoli e De Sciglio che hanno giocato non al meglio. E soprattutto per Bacca che è entrato con lo spirito giusto, in un momento particolare della gara e ha trascinato i compagni. Conoscevo il suo stato d’animo viste le ultime esclusioni e lo voglio ringraziare”.

Sul futuro: “Il mio unico pensiero è quello di allontanare il futuro, in conferenza prima della gara ho detto una bugia bianca, ma la realtà è che con la società stiamo programmando il futuro. Faremo due o tre partite in Cina e partiremo per il ritiro il 4 luglio. Ma la squadra deve pensare solo al presente e io sarò l’allenatore anche per l’anno prossimo. Sono fiero e contento di allenare una squadra di questo blasone con un progetto tecnico ed economico importante. Da parte mia non c’è nessun problema. Con la società e i tifosi c’è grande feeling e vedo una squadra che mi segue”.