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Riecco Galliani, a San Siro per Milan-Empoli

Ci ha messo pochissimo a tornare allo stadio “solo” da tifoso. Questo pomeriggio, per Milan-Empoli, sarà presente sugli spalti del Meazza anche Adriano Galliani: lo storico ex a.d. rossonero – si legge su La Gazzetta dello Sport – si farà rivedere a San Siro. Galliani non aveva presenziato al derby di settimana scorsa, ma nei giorni successivi era trapelato che sarebbe tornato presto a sostenere la squadra da vicino: quel momento è già arrivato.

Si fa il Milan o si muore

“Qui o si fa il Milan o si muore”

Parafrasando dalla celebre risposta che il Generale Giuseppe Garibaldi diede una volta preso atto delle perplessità del fido vice Nino Bixio in merito all’ipotesi concreta di resistere alla preponderanza Borbonica: “o si (ri)fà il Milan o si muore”. Inutile nascondersi, altrettanto inutile addurre scuse o perdere tempo. Troppo lungo il digiuno del diavolo dall’Europa -suo habitat naturale- per pensare di fallire un altro anno l’appuntamento.

Il Milan è giunto al crocevia della propria stagione forte della consapevolezza di possedere la buona forma fisica messa in luce durante il Derby ed un allenatore capace di creare schemi interessanti mantenendo uno spogliatoio coeso nonostante la mancanza di un vero leader.
Saranno dunque la fame, il carattere, ma soprattutto la testa a fare la differenza: quest’ultima cartina di tornasole per misurare le reali ambizioni di squadra, ambiente e staff. Sarebbe un errore imperdonabile sottovalutare l’importanza del fattore mentale. Gli uomini di Montella hanno l’obbligo di mantenere saldo il proprio baricentro fra passato e futuro, laddove il presente dice +2 punti da un 7° posto che significherebbe fallimento e -3 dal 4° che consentirebbe l’accesso all’Europa League al riparo dai preliminari.

E allora per un derby che va c’è un Empoli che viene. Ogni sfida vale 3 punti, gli azzurri di Giovanni Martusciello lo sanno e si presentano a San Siro con il coltello fra i denti, rinvigoriti dopo la vittoria contro la Fiorentina e desiderosi di archiviare prima possibile il discorso salvezza. Nonostante l’exploit di settimana scorsa in cui i toscani hanno segnato 2 gol, guardando ai dati è interessante scoprire come il Milan si confronti contro il peggior attacco del campionato. L’attacco empolese vanta infatti una serie di record negativi, fra cui la peggior media gol (0,63 segnati  per partita) ed il minor numero di reti segnati (20 totali). Non solo, i ragazzi di Capitan Maccarone hanno l’aggravante di scagliare il minor numero di tiri totali (225) e il minor numero di tiri verso lo specchio della porta avversaria (solamente 109). Il tutto a fronte anche della più bassa performance fra le squadre di Serie A nel numero di cross utili per le torri in mezzo all’area.

I rossoneri dal canto loro vanno in gol da dieci turni consecutivi, con una struttura ben collaudata all’interno della quale Montella sembra intenzionato a reinserire Pasalic per aggiungere dinamismo e fisicità in mezzo al campo. Oppongono alla preferenza per le vie centrali dei toscani un gioco improntato sulla ricerca degli esterni e delle proverbiali serpentine sulle fasce del duo spagnolo Suso-Deulofeu, che cercherà ancora una volta di mandare in gol una delle poche note stonate della stagione vissuta sin qui dal Milan: quel Carlos Bacca dato ormai per partente certo in estate, insofferente rispetto al modulo con le tre punte e sempre più avulso dal gioco della squadra e del Mister. Obbligatorio dunque vincere se si vuole continuare a guardare con fiducia alla classifica, anche in vista del regalo che è arrivato al piano di sotto la sfida tra Inter e Fiorentina.

Milan-Ajax, Inzaghi: “Ancora oggi ho paura che sia solo un sogno”

Sono passati quattordici anni esatti da quell’emozionante Milan-Ajax del 23 aprile 2003, quarti di ritorno della Champions League 2002/2003. Filippo Inzaghi, protagonista assoluto della serata con un gol e con la giocata decisiva per la terza rete rossonera, ha ricordato così quel match:

È successo tutto in un modo così incredibile. Sul 2-2, in campo pensavo a tante cose, pensavo ai tifosi, li vedevo. Era come se mi sentissi sfuggire di mano un’avventura fin lì esaltante. Sarebbe stato terribile. Ero avvilito, però Paolo Maldini ha fatto il cross giusto, Massimo Ambrosini ha toccato di testa nel modo giusto, io sono andato sulla palla, vuol dire che ci credevamo tutti. Doveva andare bene per noi per una volta un finale di gara in quella stagione – ha dichiarato Super Pippo al sito ufficiale del Milan – fino a quel momento era andata sempre bene alle nostre avversarie. Ma ci pensate? Se Ambro avesse toccato di testa in un altro modo… se Chivu non fosse scivolato… ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno e se ci penso mi viene ancora un po’ d’ansia. Comunque tutte e tre le azioni dei nostri gol in quella partita mi hanno dato emozioni. Il 2-1, ad esempio, era importante farlo subito. Al 2-2 una mazzata tremenda, poi la reazione. E’ venuto a galla il cuore di quella squadra“.

Milan-Ajax: Inzaghi, senza discussioni

È il 14′ compleanno del gol mozzafiato di Superpippo ai lancieri: “Ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno…”

Inzaghi! Inzaghi! E’ il gol più importante dell’intera stagione del Milan! Inzaghi! Anche Tomasson ha toccato il pallone, ma il gol è di Superpippo! Non voglio sentire discussioni“, era stato questo il 23 aprile 2003, 14 anni fa, il commento in diretta di Sandro Piccinini, impegnato su Canale 5 nella telecronaca della gara di ritorno dei Quarti di finale di Champions League fra Milan e Ajax a San Siro, dopo lo 0-0 di Amsterdam. Ma per arrivare a quelle frasi, emozionate ed emozionanti, i rossoneri erano dovuti passare attraverso una trama tanto palpitante quanto spietata. Bisognava essere disposti a dare tutto, anche quello che non si aveva, pur di passare attraverso quel pertugio strettissimo che dava sulle semifinali: anche solo preservare un solo goccio dell’anima, avrebbe significato l’eliminazione.

PIÙ CON IL CUORE CHE CON LE GAMBE
Il Milan 2002-2003 era partito molto forte. In forma già a settembre, la squadra rossonera fa un girone d’andata da urlo, con 39 punti. Non solo: batte due volte il Bayern Monaco campione del mondo in carica e una volta il Real Madrid di Zidane e Ronaldo, conquistando già a febbraio, dopo un duro turno preliminare e ben due fasi a gruppi, la qualificazione ai quarti. Il Milan di inizio primavera però inizia ad avvertire la fatica, fisica e mentale. Nelle prime 12 giornate del girone di ritorno, quelle disputate prima di Milan-Ajax, erano arrivati solo 16 punti in campionato: tanta fatica contro le medio-piccole e due vittorie importanti contro Juventus e Inter a San Siro. Stesso film sull’agone europeo, tanto che quella di Mosca contro la Lokomotiv del 25 febbraio era stata l’ultima vittoria in Champions, prima delle sconfitte, a qualificazione ormai acquisita, contro Real Madrid e Borussia Dortmund, e prima del pareggio senza reti nell’andata dei quarti ad Amsterdam. E i rossoneri dovevano prepararsi ad affrontare il ritorno contro la squadra di Koeman, senza Pirlo e Seedorf, i tessitori di quel Milan insieme a Rui Costa.

IL GOL DI INZAGHI: “ANCORA OGGI HO PAURA CHE SIA STATO SOLO UN SOGNO
Il Milan che scende in campo nel ritorno contro l’Ajax ha perso quattro giorni prima in casa, in campionato, contro l’Empoli. Lo scudetto è ormai perduto e la squadra di Ancelotti si gioca tutto il destino stagionale in Champions League. Segna Inzaghi e si va all’intervallo qualificati. Poi pareggia Litmanen, poi segna Sheva, poi pareggia ancora Pienaar al 78′ minuto di gioco. E adesso? 2-2 ragazzi, il Milan è fuori. Ma al 90’… il racconto di Pippo Inzaghi è nitido ancora oggi:

“È successo tutto in un modo così incredibile. Sul 2-2, in campo pensavo a tante cose, pensavo ai tifosi, li vedevo. Era come se mi sentissi sfuggire di mano un’avventura fin lì esaltante. Sarebbe stato terribile. Ero avvilito, però Paolo Maldini ha fatto il cross giusto, Massimo Ambrosini ha toccato di testa nel modo giusto, io sono andato sulla palla, vuol dire che ci credevamo tutti. Doveva andare bene per noi per una volta un finale di gara in quella stagione; fino a quel momento era andata sempre bene alle nostre avversarie. Ma ci pensate? Se Ambro avesse toccato di testa in un altro modo… se Chivu non fosse scivolato… ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno e se ci penso mi viene ancora un po’ d’ansia. Comunque tutte e tre le azioni dei nostri gol in quella partita mi hanno dato emozioni. Il 2-1, ad esempio, era importante farlo subito. Al 2-2 una mazzata tremenda, poi la reazione. E’ venuto a galla il cuore di quella squadra“.

L’ULTIMO GOL PRIMA DI MANCHESTER
Il destino volle che quella contro l’Ajax fosse l’ultima rete di Inzaghi, nella Champions del sesto storico trionfo rossonero. Proprio lui, reduce da tre doppiette contro Lens e Bayern Monaco, dalla tripletta contro il Deportivo La Coruna e dal gol pesantissimo di Dortmund contro il Borussia, non avrebbe più segnato, nè in semifinale nè all’Old Trafford. Quasi che il guizzo dell’anima contro gli olandesi, dovesse essere definitivamente qualcosa da ricordare. Il gol cruciale nel momento più duro, lo spartiacque della storia del Milan. Come dire, adesso fate voi. Anzi fai tu, Sheva. E così accadde.

IL TABELLINO

MILAN – AJAX 3-2

MILAN: Dida, Simic (40’st Tomasson), Maldini, Nesta, Costacurta, Brocchi, Rui Costa (40’st Redondo), Ambrosini, Kaladze (35’st Rivaldo), Inzaghi, Shevchenko. All. Carlo Ancelotti.
AJAX: Lobont, Trabelsi, Pasanen, Chivu, Van Damme (1’st Litmanen), Yakubu, Sneijder, O’Brien, Pienaar (39’st De Jong), Ibrahimovic, Van der Meyde (44’st Bergdolmo). All. Ronald Koeman.
Arbitro: Mejuto Gonzales (Spagna).
Gol: 30′ Inzaghi (M), 18’st Litmanen (A), 20’st Shevchenko (M), 33’st Pienaar (A), 45’st Tomasson (M).

Fonte: acmilan.com

Milan, rivoluzione Mirabelli: scouting e blitz, torneranno i colpi in Sudamerica

Un nuovo Milan, proprio sotto ogni aspetto. La rivoluzione rossonera sta partendo con i suoi tempi tecnici, dalla comunicazione all’area tecnica dove Massimiliano Mirabelli ha in pugno le decisioni più delicate. Tra queste, una novità che cambierà il mercato del Milan: si tornerà con decisione a puntare sui giovani dal Sudamerica, miniera d’oro per i rossoneri in passato da dove arrivarono calciatori come Alexandre Pato e Kakà, autentiche intuizioni di un Milan che non c’è più.

SCOUTING E BLITZ – Non solo Brasile, l’evoluzione prevista dal nuovo ds Mirabelli prevede una fitta rete di osservatori a comporre un corpo scouting imponente, pronto a seguire continuamente ogni campionato sudamericano dove individuare talenti ‘da Milan’. E allora, dall’Argentina all’Uruguay saranno tante le possibili destinazioni coperte dallo scouting rossonero durante l’anno, pratica poco seguita durante le ultime stagioni della gestione Galliani, dopo l’addio di Leonardo prima e Braida poi. In più, non mancheranno i blitz in prima persona di Mirabelli stesso, grande conoscitore del calcio sudamericano dove potrà muoversi con massima libertà, individuando gli obiettivi giusti. Per un Milan pronto a tornare a pescare a Sud del mondo, dove il talento non manca mai. Bisognerà arrivarci prima…

Fonte: calciomercato.com

Milan-Empoli, la probabile formazione: Lapadula dal 1′, rientra Pasalic

Lapadula in vantaggio su Bacca. È confermata la novità di formazione preannunciata nelle scorse ore in vista di Milan-Empoli: l’ex Pescara è stato provato ancora a Milanello con la squadra dei titolari ed è in pole position per l’unica maglia libera in attacco al fianco degli intoccabili Suso e Deulofeu. Montella non ha ancora preso una scelta definitiva, ma Lapa è favorito per partire domani dal 1′: Bacca rischia seriamente la panchina e di pagare così la brutta prestazione del derby.

Un altro cambio del mister, sicuro e importante, riguarda la mediana: Pasalic ha scontato il turno di squalifica e tornerà dal 1′, per completare il reparto con Sosa e Mati (spedendo in panchina Kucka). Sul resto dell’undici di partenza, l’Aeroplanino non sembra avere dubbi: dovrebbe essere confermata la linea difensiva Calabria-Zapata-Romagnoli-De Sciglio, già vista contro Inter e Palermo, con Vangioni destinato ancora alla panchina. In porta, infine, presente Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Empoli:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Juve, continua a interessare De Sciglio

Non è ancora chiaro se De Sciglio rimarrà o meno al Milan. Il terzino della Nazionale, in scadenza di contratto al 30 giugno 2018, resta indeciso: rinnovare con i rossoneri o cercare fortuna altrove? La Juventus di Allegri – riporta Tuttosportcontinua a essere interessata a lui.

Antonelli, ko muscolare

Problema muscolare per Luca Antonelli. Il terzino del Milan soffre per un guaio riportato al quadricipite: un ko che gli ha impedito di partecipare alla seduta di rifinitura a Milanello e che gli è costata l’esclusione dalla lista dei convocati per la partita con l’Empoli.

Milan-Empoli, i convocati: riecco Montolivo

Al termine dell’allenamento di rifinitura, Mister Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 24 convocati per la gara contro l’Empoli, in programma domenica alle 15.00 a San Siro.

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Mati, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso.

Fonte: acmilan.com

Milan, Baresi avrà un ruolo importante nella nuova società

La bandiera rossonera cercata da mesi potrebbe già “sventolare” a Casa Milan. Franco Baresi, all’interno della società anche durante la presidenza Berlusconi, avrà un ruolo importante nel nuovo corso cinese: per l’a.d. Fassone e per tutta la dirigenza di via Aldo Rossi – scrive Tuttosport – il coinvolgimento del capitano sarà di primaria importanza.

Mirabelli

Mirabelli a Bergamo per Atalanta-Bologna

E’ già immarcabile il nuovo d.s. del Milan, Max Mirabelli. Il dirigente rossonero – fa sapere MilanNews – sarà presente allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, a Bergamo, per visionare il match Atalanta-Bologna: sarà l’occasione per rivedere da vicino alcuni potenziali obiettivi di mercato milanisti.

Sopravviva Arrigo

Sembra di essere tornati indietro di una trentina d’anni, e non per il gioco mostrato dalla Juve al Camp Nou: da una parte i teorici della vittoria sopra ogni cosa, i nuovi italianisti, i “vincentivisti”, e dall’altra Sacchi e i sacchiani, quelli del calcio propositivo. Trent’anni fa la questione su gioco e strategia divideva i Cucci, i Pistilli, i Cannavò, gli Ordine, i Damascelli, i Dardanello, i Maradei, i Ferrajolo, i Beccantini, i Bortolotti, i Maida, i Pistocchi; oggi la disputa si è trasferita sui social: la competenza, l’esperienza e l’eleganza della scrittura sono state sostituite dall’arroganza, dalla maleducazione, dall’offesa, dall’incultura. Naturalmente Sacchi, il reduce, è diventato il bersaglio ideale dei leoni da tastiera, ruolo al quale lui non si sottrae mai: subito dopo il pari di Barcellona, ha infatti detto in tv d’aver “visto la partita tra Real e Bayern, la squadra di Ancelotti giocava su un campo difficilissimo eppure ha affrontato l’avversario a viso aperto, cercando di imporre la propria manovra e il proprio credo calcistico. Nel match tra Barcellona e Juventus, invece, ho visto una squadra che ha adottato una tattica difensiva praticando il calcio del passato, di trent’anni fa. Non avevo dubbi, sapevo che non ci sarebbe stata alcuna rimonta da parte del Barcellona, ma forse ho sopravvaluto la Juventus e credo che debba giocare in un altro modo”.

Premesso che il Bayern doveva recuperare da un 1-2 e la Juve proteggere un 3-0, e non è esattamente la stessa cosa, pur non sedendomi dalla parte di Arrigo ringrazio il dio del calcio che ce l’ha dato.

Conosco Sacchi da 30 anni esatti, per venti l’ho contrastato, criticato, ho provato a ridurlo esaltando spesso il suo successore e opposto Capello, al quale Allegri somiglia parecchio: Arrigo era per il gioco e il copione, io – come altri – per i giocatori e il talento, in particolare per Baggio. Ma negli ultimi anni, approfondendone la conoscenza e confrontandomi sul dopo, ammetto di essere diventato un suo fiancheggiatore. Certo, Arrigo aveva i campionissimi e anche grazie a loro ha vinto, gli insegnò – però – la disciplina tattica e il senso del lavoro, introdusse sistemi di allenamento inusuali, cambiò il calcio e la settimana di tanti suoi colleghi. A quell’idea di calcio è rimasto legato. Da tecnico gli è successo tante volte di non dare spettacolo, ma l’idea di partenza è sempre stata quella di provarci. Non a caso stravede per Sarri.

Proprio oggi sul Corriere della Sera Pierluigi Battista sottolinea “l’impronta sabauda e l’etica calvinista unite in questa Juve sempre affamata”. Su etica e estetica Sacchi ha impostato tutta la sua vita professionale partendo – ne sono certo – da una frase di Brodsky: “L’estetica è la madre dell’etica”.

Fonte: di Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

Milan, parte Bacca: piace al Marsiglia, sogno Siviglia

Ormai pare scontato: Bacca lascerà il Milan. In estate si separeranno le strade dei rossoneri e del colombiano, pronto per una nuova avventura lontano da Milano: su di lui c’è un forte pressing del Marsiglia, ma il sogno del Peluca – riporta calciomercato.comsarebbe quello di tornare al Siviglia, dove Carlos ha segnato tanti gol e ha vinto ben due Europa League.

Montella: “Montolivo può tornare tra i convocati. Futuro? Mi sto conoscendo con la dirigenza”

Vigilia di campionato in quel di Milanello e con essa la consueta conferenza stampa di vigilia di mister Vincenzo Montella. Ecco le dichiarazioni più importanti dell’Aeroplanino nel giorno prima di Milan-Empoli, riprese da SportMediaset.

Sulla settimana del Milan: “Ci sono stati dei cambiamenti, in questo passaggio di proprietà tutti sono stati perfetti. Dobbiamo essere bravi come lo siamo stati finora”.

Sulla testa della squadra: “L’euforia di sabato è stata vissuta da tutti, ma adesso dobbiamo pensare alla realtà ed essere concentrati sulle prossime due partite che saranno fondamentali per la nostra stagione. Vede la squadra molto concentrata, l’Empoli è molto organizzata e ha meno paura dopo la vittoria di Firenze e quindi sarà una partita complicata”.

Su Mati Fernandez
: “A me piace molto, nel derby ha fatto una grande partita”.

Su Montolivo: “Potrebbe essere convocato, ne ho parlato anche ieri con lui. Credo sia quasi pronto”.

Sulle prossime due partite
: “Dobbiamo vincerle entrambe. Con la Roma e l’Atalanta sono gare che si preparano da sole. Vedo una squadra molto coinvolta e partecipe, tutti stanno bene e quindi sono convinto che faremo un grande finale di stagione”.

Su Bacca: “Si parla troppo di Bacca. E’ un giocatore importante come ce ne sono altri nel Milan. Da lui ci aspettiamo i gol, ma non è che quando non segna vuole dire che ha fatto male”.

Sul futuro: “Io e i nuovi dirigenti ci stiamo conoscendo. I programmi sono importanti e stiamo facendo delle valutazioni. Di contratto non abbiamo parlato. I progetti sono importanti, ma io vorrei pensare solo alla gara di domani. Anche il nuovo management vuole che il focus sia solo su domani”.

Sulla partita di domani: “Dovremo muovere velocemente la palla ed essere pazienti”.

Sul duello con l’Inter: “Sento la rivalità con l’Inter, ma non oltre il dovuto. Non c’è nessun problema con Pioli, io dal campo ho avuto la sensazione che l’Inter perdesse tempo e quindi ho fatto quella battuta. Mi dispiace che avesse vissuto così le mie parole, ma credo che sia tutto finito lì”.

Sul mercato: “Siamo andati a vedere una partita insieme per conoscerci. Io non voglio fare una lista, ci sarà un budget, si sta scegliendo un metodo di gioco e in base a questo si cercheranno rinforzi che possano essere utili. Il modulo potrebbe cambiare, ma non il metodo, cioè quello che voglio fare in campo”.

Sul ruolo di manager: “Io voglio solo allenare, poi se vengo coinvolto dirò il mio parere. Vedo che c’è tutto per fare bene”.

Sulla nuova proprietà: “Non so cosa cambieranno. A me piace andare a vedere le partite, sono stato invitato e mi ha fatto piacere andare”. Sul derby: “Potevamo fare meglio nel primo tempo, ma poi vedendo i dati della partita abbiamo fatto meglio di loro. Il Milan ha fatto una grande partita”.

Su Barcellona-Juve: “Non esiste né un modulo vincente, né una filosofia di gioco vincente. Il Barça sta giocando in un certo modo da tanti anni, Allegri è stato bravo a sfruttare il talento dei suoi giocatori, è stato molto intelligente. Si può vincere in tanti modi”.

Sulle voci di Deulofeu al Napoli: “Penso solo a domani e Geri sarà con noi (sorride,ndr)”.

Su Aubameyang e Mbappé, osservati speciali a Montecarlo: “Sono due ottimi giocatori, ma ce n’erano in campo tanti di bravi giocatori l’altra sera”.

Sulla concentrazione: “I giocatori sono abituati alle voci. Io ho imparato che questi giocatori non si faranno distrarre dai cambiamenti”.

Sui finali di gara del Milan: “Mi piacerebbe chiudere le partite prima, come il Palermo, ma la squadra sta dimostrando di stare bene sia fisicamente che mentalmente fino alla fine del match”.

Locatelli e Calabria: “Sono due ragazzi che si allenano in maniera eccellente. Loca sta giocando meno, ma da parte mia c’è grande fiducia. Li vedo entrambi con grande voglia di crescere”.

Sui nomi del centravanti del futuro: “Credo sia più adatto Bacca perchè domani ce l’avrò a disposizione. Non voglio parlare di mercato”.

Sul cambio di proprietà:
“Ognuno lo vive a modo suo. Io conosco questi ragazzi e non si faranno distrarre, li vedo molto concentrati”.

Sulle polemiche della Lazio: “Non mi va di commentare le parole di un dirigente”.

Sulla nuova dirigenza: “Non voglio fare paragoni. La mia prima impressione è comunque ottima”.

Sulla vecchia dirigenza: “Berlusconi non l’ho sentito, menrte Galliani e Maiorino li ho sentiti dopo il derby. Galliani l’ho incontrato per caso al ristorante e mi ha detto che domani potrebbe venire allo stadio”.

Yonghong Li, presidente del Milan

Dai Caraibi al Lussemburgo via Hong Kong: la nuova catena di controllo del Milan

Catena di controllo AC Milan – Con la nascita di Rossoneri Champion Investment Luxembourg Sarl, cambia ancora la catena di controllo a monte dell’AC Milan. Secondo quanto riportato nei documenti ufficiali depositati oggi al registro ufficiale del Lussemburgo, lo scorso 10 aprile (pochi giorni prima del closing) la Rossoneri Sport Investment Co. Ltd di Hong Kong ha girato il 100% della Rossoneri Sport Investment Luxembourg alla nuova società costituita nel Gran Ducato.

La catena di controllo AC Milan, dopo il passaggio del 99,93% del club dalla Fininvest della famiglia Berlusconi all’uomo d’affari cinese Yonghong Li, parte ora delle British Virgin Islands, dove ha sede la Rossoneri Advanced Company Limited. A questa società fa capo il 100% della Rossoneri Sport Investment Co. Ltd di Hong Kong e, attraverso le altre due holding in Lussemburgo, si arriva finalmente al club di Via Aldo Rossi.

Come emerge dai documenti ufficiali depositati in Lussemburgo il finanziamento necessario ad acquistare il Milan è stato erogato dalla Project RedBlack, il veicolo partecipato dal fondo Elliott Management e in parte dalla Blue Skye di Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, nei confronti della Rossoneri Champion Investment Luxembourg.

Nell’articolo 6.4 dello statuto della Rossoneri Champion Investment Luxembourg, viene fatto riferimento ai diritti di voto (relativi alle quote azionarie) che possono essere esercitati da chi ha ricevuto in pegno le stesse azioni. E, in questo caso, nello statuto si fa chiaramente riferimento a Project Redblack come “creditore pignoratizio” delle quote della Rossoneri Champions Investment Lux.

Fonte: Calcio e Finanza

Europa League, la Lazio contro gli arbitri: “Favoriscono Milan e Inter”

La Lazio mette in dubbio la regolarità del campionato, accusando gli arbitri di avvantaggiare Milan e Inter nella corsa all’Europa. E’ questo il senso dell’intervento del responsabile della comunicazione biancoceleste e portavoce del presidente Lotito, Arturo Diaconale, ai microfoni di Lazio Style Radio:

La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare perché, al di là degli episodi che sono stati lampanti, sembra incredibile che la terna non abbiano riconosciuto due rigori sacrosanti. Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato. La Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino e si sta giocando con buone possibilità di successo l’opportunità di tornare in Europa. Quello che è avvenuto a Genova alimenta un clima di preoccupazione e di sospetto per quello che potrebbe avvenire. Se questa è la strada, l’impressione è quella che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell’ingresso nelle società dei cinesi, con tutto il rispetto. Mi auguro – riporta il sito ufficiale della Lazio – che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite.”

Lapadula in vantaggio su Bacca: è in pole per Milan-Empoli

E’ giunta l’ora di Lapadula? Sì, a quanto pare. Montella è pronto a un importante cambio al centro dell’attacco del Milan: contro l’Empoli – scrive La Gazzetta dello Sport – Sir William è in vantaggio su Bacca per una maglia da titolare. Il colombiano potrebbe “pagare” un momento di forma poco brillante, fotografato bene dalla brutta prestazione del derby.

L’ex Pescara, dunque, potrebbe finalmente avere la chance che desidera. E’ da quasi un mese che Lapa non scende in campo dal 1′ – da Milan-Genoa – e giocò solo in quanto Bacca era out per squalifica: ora, da quanto sembra, dovrebbe essere scelto proprio a scapito del Peluca. Vederli insieme nell’undici iniziale, invece, è un’ipotesi alquanto improbabile: Montella li ha schierati in più di un’occasione, ma solo a partita in corso.

Europa, vorrei ma ora posso

E’ un Milan che sorprende sempre di più, un Milan che non si arrende mai, è una squadra che vince con il cuore ed è ciò che i tifosi non possono fare a meno di ammirare. Se c’è una parola che più si abbina perfettamente al Milan di quest’anno è “sorpresa”: tra rimonte che sembravano impossibili e partite ribaltate, è una squadra che sa stupire, è una squadra che sa farsi amare. All’inizio del campionato nessuno ci avrebbe scommesso, e invece ora, a sei partite dalla fine, al di sopra di tutte le aspettative, il Milan se la gioca per l’accesso diretto in Europa League, a tre punti dal quarto posto.

L’Europa chiama, il Milan deve rispondere e stare attento a non pensare già troppo al mercato estivo, ma piuttosto a concludere bene un campionato in cui ha saputo regalare molte emozioni. Un ritorno in Europa sarebbe già un primo grande passo per riportare la squadra verso una competitività internazionale, e, con un buon mercato, riavvicinarla ai posti per la Champions League. La parola Europa, diventata da anni più un miraggio che una realtà, sembra riaccendersi nei cuori dei milanisti, stanchi di vedere le partite infrasettimanali degli altri, in cui rimpiangono quei martedì sera di un Milan impegnato al Camp Nou, con sorprendenti goal dopo poco più di venti secondi, magari da qualche giovane con le scarpette gialle.

L’obbiettivo è a portata di mano: è essenziale vincere le prossime partite di Empoli, Crotone, Cagliari e Bologna, e giocarsela a Bergamo, con quel coraggio che ha già dimostrato di avere con Juve, Napoli e Inter. Chiave di successo di questa squadra è una rinnovata unità nello spogliatoio, nuovo entusiasmo e fiducia tra allenatore, giocatori e tifosi. Un grande merito deve essere riconosciuto a Montella, che ha saputo plasmare una nuova squadra, dandogli anima, forza e gioco. Ripensando alle perplessità dell’inizio, si può solo restare meravigliati nel vedere quanto in pochi mesi si sia riuscito a formare un gruppo che sia solido, che abbia voglia di vincere e che non si arrende mai.

Si ha spesso l’impressione di vedere una squadra di giovani che vogliono andare oltre i propri limiti tecnici e provare a vincere sempre, nonostante l’inferiorità rispetto all’avversario. Pensando al futuro, questo Milan ha bisogno di almeno tre campioni che possano elevare una squadra che già funziona, ma che necessita di un salto di qualità: primo tra tutti un vero centravanti capace di ricordare le movenze di quelle bandiere che tutti i tifosi milanisti tengono nel cuore. Cinico, freddo sotto porta, costante, e che sappia alzare il baricentro della squadra, cosa che Bacca ha dimostrato di non essere in grado di fare. Tra l’atteso ritorno di Bonaventura, l’incerto futuro di Deulofeu, le necessarie rifiniture anche in difesa, solo il tempo ci saprà dire dove questo Milan potrà arrivare. Intanto, per quest’anno, ha saputo ricordarci il famoso detto: “Con il cuore si vince”.

Milan, presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’: i dettagli

L’arrivo della nuova proprietà e l’obiettivo di tornare al più presto in Europa: il Milan continua a lavorare e guarda con fiducia al futuro. Nella giornata odierna – data in cui scattava il termine ultimo – la società rossonera ha presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’, strutturato dal nuovo ad Marco Fassone.

Si tratta di un piano quadriennale che – a causa degli ingenti investimenti che verranno fatti in sede di mercato – prevede ancora una passività per quanto riguarda la prima stagione. Nei successivi tre anni, invece, è previsto un rientro nei parametri economici stabiliti dalla UEFA. Il principale organismo calcistico europeo dovrà dare risposta a questo piano quadriennale entro il prossimo 31 maggio. Il Milan continua a pensare al futuro: presentato il ‘Voluntary Agreement’.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ibrahimovic, è grave l’infortunio al ginocchio: out 8-9 mesi

Le brutte impressioni a caldo di ieri sera, purtroppo, sono state confermate. È grave il ko rimediato da Zlatan Ibrahimovic: nel corso di Manchester United-Anderlecht, lo svedese ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e posteriore del ginocchio destro. I tempi di recupero previsti sono estremamente lunghi: Ibra rischia uno stop di almeno 8-9 mesi e dovrà essere valutato anche l’ipotetico interessamento dei menischi. Nei prossimi giorni si sottoporrà ad intervento chirurgico.

Milanismo e tutti i tifosi rossoneri augurano a Ibra un ritorno veloce e brillante al calcio giocato, convinti che possa tornare ancora più fenomenale e immarcabile di prima. 

Forza Zlatan!

 

Nicchi: “Dalla prossima stagione la moviola in campo in Serie A”

“La notizia è questa: con la VAR partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione. Aspettiamo l’autorizzazione dell’International Board. Per la finale di Coppa Italia invece non ci sarà”. Questo l’annuncio del presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, al termine del Consiglio federale della Figc che ha deliberato anche la nomina del presidente federale, Carlo Tavecchio, a commissionario della Lega di Serie A. Presente in Federcalcio per discutere della questione anche l’ex arbitro internazionale, Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano della ‘Video assistant referee’.

Fonte: ansa.it

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Malaga, sondaggio per Gustavo Gomez

Secondo quanto raccolto dalla redazione di tuttomercatoweb.com, il Malaga si sarebbe messo sulle tracce del difensore del Milan Gustavo Gomez. Il club spagnolo ha già fatto un primo sondaggio in vista della prossima estate, con i rossoneri che però aspetteranno il termine della stagione per valutare il suo futuro.

Fonte: tuttomercatoweb.com

Pasalic e Vangioni: Montella pensa a due cambi rispetto al derby

Possibili cambi di formazione rispetto al derby verso Milan-Empoli, con Montella che ha già fatto degli esperimenti a Milanello in vista di domenica. È al rientro Pasalic, che potrebbe prendere il posto di Kucka (con Mati confermato mezzala sinistra), mentre dietro potrebbe “saltare” Calabria: l’Aeroplanino ha provato Vangioni sull’out mancino e spostato De Sciglio a destra. Improbabile, ma non impossibile, un cambio in attacco: Bacca è ancora favorito per una maglia da titolare, ma Lapadula scalpita.

Milanello: si lavora sui dettagli. Riecco Bertolacci

Focus tattico, palle inattive e fase offensiva: così, Vincenzo Montella, prepara i suoi alla sfida contro l’Empoli

Il protagonista del venerdì al Centro Sportivo Milanello è Andrea Bertolacci. Fermo dalla sfida interna contro il Chievo, il centrocampista rossonero è tornato a lavorare con il gruppo (ad eccezione della partitella finale). Altra nota positiva per Mister Montella è certamente Riccardo Montolivo. Il capitano infatti, dopo la gara giocata lo scorso weekend con la Primavera di Mister Nava, sta proseguendo nel suo percorso di recupero.

A due giorni dalla sfida contro l’Empoli, i rossoneri hanno svolto un’unica sessione di lavoro. L’allenamento è iniziato intorno alle ore 11.00 con una prima parte di riscaldamento in palestra, seguita da un torello sul campo centrale. La squadra è stata poi divisa in due gruppi: sul campo rialzato esercitazioni sulle palle inattive; sul centrale si è lavorato dal punto di vista tattico. Hanno chiuso la seduta due partitelle: una tattica e una finale.

Fonte: acmilan.com

Fassone incontra i dipendenti a Casa Milan

Un Progetto a lungo termine, comunicazione e successo: il nuovo corso rossonero è già iniziato

Il 14 aprile resterà una data indelebile per la storia del Milan, con l’insediamento della nuova proprietà, che ha dato il via ad una nuova era in casa rossonera. Il neo Amministratore Delegato Marco Fassone in questi primi giorni sta ponendo le basi solide per il futuro del Club, e stamane ha voluto condividere il nuovo Progetto con i dipendenti di Casa Milan, partendo dalla ricostruzione del piano di “closing”, motivando le linee guida strategiche dei prossimi anni, e ribadendo l’opportunità di rilanciare il Milan seguendo lo spiccato DNA marcato da una storia formidabile. Un desiderio espresso a chiare lettere è quello di riportare il Milan nell’Olimpo delle grandi d’Europa. Per farlo servirà il contributo di tutti, dai tifosi alla squadra, dai dipendenti a tutti i collaboratori rossoneri. La nuova proprietà ha pronto un piano di nuovi investimenti, lo sviluppo ulteriore del Brand rossonero, il cui valore a livello internazionale rappresenta un patrimonio ricco e ad alto potenziale, e la valorizzazione delle professionalità del Milan in Italia e nel mondo.

Fonte: acmilan.com

Milan, piace Mendy

Non c’è stato solo Pierre-Emerick Aubameyang nelle attenzioni di Massimiliano Mirabelli e Vincenzo Montella, che erano presenti mercoledì sera al Louis II di Montecarlo per Monaco-Borussia Dortmund. Il ds e l’allenatore del Milan hanno apprezzato molto anche la prova del terzino dei monegaschi Benjamin Mendy, che potrebbe diventare un obiettivo sensibile una volta constatata l’impossibilità di arrivare a Kolasinac, destinato alla Premier League. Su Mendy, però, la concorrenza è molto forte visto che, anche in questo caso, ci sono club inglesi interessati a lui (Chelsea in primis). Il duo Mirabelli-Montella, poi, non ha potuto non apprezzare l’ennesima prova di spessore di Kylian Mbappé, ma sarà proprio il gioiello del Monaco ad aprire il valzer delle punte nel corso della prossima estate.

Fonte: Tuttosport

Bacca-Milan, addio a fine stagione

Finirà in estate, salvo ribaltoni, l’avventura rossonera di Carlos Bacca. Il colombiano sarà messo sul mercato e lascerà quasi certamente il Milan: la “prova” dell’addio è che il Diavolo sta ricercando proprio un grande centravanti, che dovrebbe raccogliere l’eredità del Peluca. D’altronde, nonostante i gol e i tentativi fatti, Bacca non è funzionale al gioco di Montella, scrive stamane La Gazzetta dello Sport.

Insomma: le strade del Milan e del bomber di Barranquilla sono destinate a separarsi. E chissà che già in questo finale di stagione non ci possa essere un’altra punta al posto di Bacca: Lapadula scalpita e potrebbe avere una chance dal 1′ già contro l’Empoli. Se dovesse far bene, convincendo Montella a rivedere le gerarchie dell’attacco, l’ex Siviglia potrebbe trovare meno spazio in queste sue ultime settimane rossonere.

Deulofeu verso il Barcellona

Il Barcellona vorrebbe esercitare il diritto di recompra per riscattare lo spagnolo Deulofeu dall’Everton per 12 milioni, così riporta la Gazzetta dello Sport. In caso poi l’esterno rossonero venisse rimesso sul mercato, il suo prezzo partirebbe dai 18-20 milioni di euro.

Champions League, semifinali: sarà Monaco-Juventus

Saranno Monaco-Juventus e il derby di Madrid Real-Atletico le semifinali della Champions League 2016/2017. È questo il verdetto uscito pochi minuti fa dall’urna di Nyon. Le gare di andata sono previste per il 2 e 3 maggio a Montecarlo e al Bernabeu, mentre quelle di ritorno si giocheranno la settimana successiva, il 9 e il 10, rispettivamente a Torino e al Calderon. I bianconeri, unici italiani rimasti in corsa nelle coppe europee, dovranno dunque superare l’ostacolo monegasco per accedere alla finalissima di Champions, in calendario a Cardiff il 3 giugno 2017.

Suso-Milan, rinnovo da rifare: c’era l’accordo, ma…

Da calciomercato.com

Era tutto praticamente fatto. Accordo economico con i suoi agenti, aspettando le firme sui contratti. E invece tra Suso e il Milan qualcosa si è bloccato, quel rinnovo pronto a diventare realtà adesso va totalmente ripensato e ristrutturato. Cosa sta succedendo davvero tra lo spagnolo e la nuova proprietà rossonera? Nulla di allarmante, ma semplicemente un cambio di strategia da parte di Suso in merito ai suoi incassi.

IL RETROSCENA – Era il 21 febbraio quando l’intesa a Casa Milan era stata preparata dalle strette di mano tra Galliani e gli agenti dello spagnolo, con l’ok di Fassone per la dirigenza futura. Poi, la lunga attesa per un closing ancora prolungato e i tanti corteggiamenti che a Suso non mancano hanno cambiato lo scenario. Perché quel contratto dal 2019 al 2021 da 2,5 milioni più 500mila euro di bonus non è mai stato ratificato, Suso vuole vederci chiaro e ha fatto sapere alla dirigenza rossonera di voler affrontare il discorso da zero, conoscendosi e poi legandosi a questo Milan.

FIDUCIA DI FONDO – Da Mirabelli a Fassone, c’è serenità in casa rossonera sul discorso Suso. Convinzione di poter trovare un punto d’incontro, nonostante lo spagnolo voglia un’offerta economicamente più vantaggiosa di quella precedente e soprattutto chiarezza sui progetti di questo nuovo Milan che sta nascendo. Se ne parlerà presto, entro fine stagione, per iniziare ad affrontare una questione delicata ma su cui il nuovo Milan non perde speranza e fiducia, tutt’altro. Perché Suso è uno dei cardini da non perdere.

Fonte: calciomercato.com

Cairo: “Belotti al Toro almeno un altro anno”

Andrea Belotti, “per quanto mi riguarda, dovrebbe rimanere almeno ancora un anno al Torino, per fare un grande campionato prossimo e andare ai Mondiali con un grande campionato alle spalle”. Lo ha spiegato il patron del Torino, Urbano Cairo, a margine della presentazione della tappa milanese del Giro d’Italia, parlando del futuro dell’attaccante.

“Belotti, l’ho già detto tantissime volte, ha una clausola a 100 milioni. Ma, se non arriva nessuno a portare i valori della clausola – ha aggiunto – e lui, anche se qualcuno arriva, non è d’accordo ad andare via, me lo tengo volentieri”. Per quanto riguarda invece il futuro del portiere dei granata, Joe Hart, Cairo ha ribadito che “è un bravo portiere, ma è di proprietà del Manchester City quindi si tratterà di vedere se si troverà un accordo. È una questione che andrà sviluppata nei prossimi mesi”.

Fonte: ansa.it

Aubameyang, Morata, Benzema o Lacazette: Milan, si cerca un big per l’attacco

L’a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli vorrebbero prendere un grande per ogni reparto: in avanti Bacca è destinato a partire e Suso è il punto fermo.

Lavori in corso al Milan: l’idea dell’a.d. Fassone e del d.s. Mirabelli è quella di portare a Milanello un big per reparto. Per quanto riguarda l’attacco, la situazione è in divenire, come racconta Marco Pasotto nell’edizione odierna della Gazzetta. Di sicuro ci saranno cambiamenti: se Suso è il punto fermo, Bacca è il primo indiziato a cambiare aria, non a caso i grandi movimenti rossoneri si dirigono verso un grande profilo per il ruolo di centravanti. In cima alle preferenze c’è Aubameyang, studiato dal vivo a Montecarlo durante Monaco-Borussia, ma sul taccuino rossonero compaiono altri nomi. Piacciono Morata (che però è il primo pensiero di Conte per il dopo Costa, inoltre lo stesso giocatore vorrebbe l’Inghilterra), Benzema (ma Zidane non vorrebbe privarsene) e Lacazette.

Fonte: gazzetta.it

Comunicato Ufficiale: Milan, Guadagnini il nuovo “Chief Communications Officer”

AC Milan comunica di aver affidato a Fabio Guadagnini, 52 anni, giornalista dal 1991, la guida del Dipartimento di Comunicazione con l’incarico di “Chief Communications Officer”. A lui faranno capo la Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne, la Comunicazione Sportiva, la “Milan Media House”, Milan TV. A lui vanno un caloroso benvenuto e l’augurio di un proficuo lavoro.

Fonte: acmilan.com

L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi

Sacchi: “Juve, fai un calcio di 30 anni fa: dovresti giocare diversamente”

Una grande Juventus ha battuto il Barcellona nella doppia sfida dei quarti di finale, staccando il pass per la semifinale, ma Arrigo Sacchi non è rimasto particolarmente soddisfatto dalla prestazione dei bianconeri. L’ex allenatore del Milan ha parlato così della squadra di Allegri:

“Ho visto la partita tra Real e Bayern, la squadra di Ancelotti giocava su un campo difficilissimo eppure ha affrontato la gara a viso aperto, cercando di imporre la propria manovra. E’ stato un incontro bellissimo. Stavolta – ha dichiarato Sacchi a Premium Sportho visto una squadra, la Juve, che ha adottato una tattica difensiva, praticando il calcio del passato, di trent’anni fa. Non avevo dubbi, sapevo che non ci sarebbe stata alcuna rimonta da parte del Barcellona, ma forse sopravvaluto la Juve e credo che debba giocare in un altro modo. Per giocare così, sempre, occorre una straordinaria costanza e ci vuole un’attenzione incredibile. Non è facile ed è faticosissimo, lo so bene. Ma i bianconeri sono fortissimi, hanno un bravo allenatore, mi aspetto qualcosa di diverso. Hanno giocato all’ottanta o novanta per cento in difesa e solo al dieci per cento in attacco”.

Milan su Aubameyang, Dzeko il piano B

Si muove anche l’altra sponda di Milano. A Montecarlo non è passato inosservato Vincenzo Montella, forse lì per guardare da vicino l’attaccante del domani. Pierre Aubameyang ha terminato il suo ciclo al Borussia Dortmund ed è in cima alla lista dei desideri del duo Mirabelli-Fassone: valutazione intorno ai 60 milioni di euro. L’alternativa porta in Spagna, al Real, dove Alvaro Morata anche e soprattutto in Champions fa panchina. La sua estate potrebbe essere molto movimentata. Come quella di Edin Dzeko: ha 31 anni, la Roma quasi certamente avrà bisogno di sacrificare un big per fare cassa, mentre i rossoneri, dovessero perdere i primi due obiettivi (più giovani e desiderati anche da altre big d’Europa), hanno bisogno di un centravanti titolare al posto di Bacca. Il piano B, che porta al bosniaco, è già partito, come raccontato da Paolo Bargiggia nel corso di YouPremium.

Fonte: PremiumSportHD

 

Milan, Primavera e Allievi giocheranno col modulo della prima squadra

Arrivano le prime indiscrezioni sul nuovo corso dirigenziale del Milan. Massimiliano Mirabelli, d.s. e responsabile dell’area tecnica dei rossoneri, dovrebbe mettere in atto dalla prossima stagione una novità riguardante il Settore Giovanile: la Primavera e gli Allievi del Diavolo, infatti, dovrebbero giocare con il sistema di gioco della prima squadra. Un qualcosa – riporta La Gazzetta dello Sport – che si usa già in altri club europei.

Bacca-Lapadula, duello per una maglia

La brutta prestazione nel derby ha messo in discussione la titolarità di Carlos Bacca. Domenica, in vista del match di San Siro Milan-Empoli, si profila un ballottaggio tra il colombiano e Lapadula per l’unica maglia libera al centro dell’attacco rossonero. Sugli esterni, invece, nessun dubbio: giocheranno Suso e Deulofeu, riporta stamattina La Gazzetta dello Sport.

Milan-Empoli, arbitra Gavillucci: il commento

Di seguito il commento di Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, sulla designazione di Gavillucci quale arbitro di Milan-Empoli, match valevole per la 33^ giornata di campionato.

MILAN – EMPOLI
GAVILLUCCI Claudio (Latina)

Dopo Maresca (così così) secondo esordio in poche settimane a San Siro. Questa volta è il turno di Gavillucci che approda a San Siro sponda Milan dopo quasi due anni di Serie A. Attesa troppo lunga, decisamente. Ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Ovviamente una gara che, sulla carta, appare piuttosto semplice anche se l’Empoli ha sempre qualche timore (lontano) di essere avvicinato dal Crotone. Stesso discorso dell’incontro di Roma: sarebbe un errore sottovalutare l’appuntamento. La settimana scorsa un approccio inadeguato in Fiorentina-Empoli si è tramutato in una prestazione molto negativa di Mazzoleni. Ma dubito che il giovane laziale possa sottovalutare il suo esordio a San Siro col Milan ed il suo pubblico.

Fonte: www.lucamarelli.it

Milan, tutti i segreti del fondo Elliott: che succede se Li non ripaga il prestito?

Proviamo a fare chiarezza sul ruolo dell’hedge fund americano, che ha finanziato il closing di Yonghong Li con 303 milioni

Come sempre ci sono gli euforici (il Milan finalmente ha svoltato, torneremo in cima al mondo) e i catastrofisti (il Milan finirà svenduto a qualche banca e poi in tribunale). È così da quando è comparsa la parola closing e sarà così fino a quando la situazione non si delineerà un po’ meglio. Il partito degli scettici si è gonfiato soprattutto nel momento in cui si è venuto a sapere che il passaggio di consegne societario sarebbe stato reso possibile da un finanziamento da 303 milioni di euro da parte di Elliott, fondo di investimento americano (tecnicamente un hedge fund, quindi a carattere speculativo) fondato nel 1977 dal 72enne Paul Singer. Un prestito messo in piedi e perfezionato in una decina di giorni, che ha permesso all’affare di andare in porto e curato dagli avvocati Riccardo Agostinelli (studio “Gattai Minoli Agostinelli & Partners”) e Alfredo Craca (studio “Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi”), che hanno assistito Elliott nell’operazione di finanziamento. Ora, però, le domande sono più o meno sempre le stesse: come farà Li Yonghong a restituire il prestito? Qual è il rapporto effettivo tra Elliott e Rossoneri Lux? Che cosa succederebbe se Mr. Li risultasse inadempiente? Quale sarà il ruolo di Elliott nei prossimi mesi? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

RISCHI Intanto ricordiamo come sono stati suddivisi i 303 milioni di Elliott: 180 sono serviti per garantire il closing, 73 sono stati destinati alle banche creditrici e 50 serviranno per lo sviluppo del club. Gli interessi sono ovviamente di una certa portata, trattandosi di un’operazione ad alto rischio: l’11,5% sui 180 milioni in carico a Rossoneri Lux e il 7,7% sui 123 in carico al Milan. Da una stima di massima è stato calcolato che a Elliott, oltre alla restituzione del finanziamento, fra interessi e arrangement fee (compensi fissi e costi operativi) dovrebbero andare fra i 70 e gli 80 milioni.

Le tempistiche per il rimborso? Diciotto mesi, con pagamento in unica soluzione. Il nuovo Milan ha presentato a Elliott un business plan dettagliato in cui viene illustrata la strategia di crescita. Il punto focale è proprio questo: l’obiettivo non è solo evitare il depauperamento del valore del club, ma investire. In caso contrario Elliott considererebbe a rischio l’intera operazione. Nel business plan, infatti, una corposa parte è relativa alle uscite. Dove per uscite si intende in termini economici e non in giocatori. In questo senso, infatti, la nuova dirigenza avrebbe fornito ampie rassicurazioni sulla volontà di trattenere i big e di investire. Condizione essenziali anche per Elliott: in altre parole il prestito non può essere restituito facendo cassa con la merce pregiata del club.

REPORT Il fondo di Paul Singer comunque non eserciterà una forma di controllo diretta o di veto sulle operazioni di mercato. Tradotto: non dirà a Fassone “Donnarumma non si tocca”, ma gli chiederà di rispettare il piano finanziario. Per farlo, saranno effettuati controlli bimestrali sul bilancio, dove il primo parametro di riferimento sarà il dare/avere. In caso di disallineamenti rilevanti, il Milan dovrà fornire motivazioni e rimedi (nel caso, anche un intervento finanziario diretto dell’azionista di maggioranza). Un controllo che avrà due canali: il primo attraverso un report scritto ogni due mesi, con i numeri del bimestre precedente; il secondo con incontri di persona periodici fra il board rossonero e un comitato di verifica appositamente creato da Elliott. Riunioni, queste, con l’obiettivo non solo di analizzare le settimane precedenti, ma fare un punto della situazione su obiettivi e strategie. Va anche ricordato che nel Cda rossonero ci sarà un observer (Salvatore Cerchione), mentre Paolo Scaroni è il consigliere che Elliott aveva già indicato di preventivo gradimento.

Che cosa succederebbe se al termine dei 18 mesi Mister Li fosse inadempiente? Elliott ha in pegno le azioni rossonere, che quindi passerebbero in mano al fondo. Difficile, però, pensare a una gestione diretta da parte di Elliott: molto più probabilmente il fondo rimetterebbe le quote del club sul mercato, cercando di valorizzarlo. È comunque ragionevole ritenere che Elliott, grazie al proprio estesissimo network e alle garanzie offerte dal proprio nome, in questi mesi cercherà di dare una mano a Li (soprattutto se Li volgerà lo sguardo non soltanto all’interno della Cina) nel reperimento di altri soci interessati a investire nel Milan, condizione che ora come ora appare focale per pensare a investimenti cospicui. In fondo per Elliott sarebbe una forma di auto-tutela sul rientro dal proprio prestito.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Prove tattiche a Milanello

A 72 ore dalla sfida di San Siro contro l’Empoli, prosegue la preparazione della squadra di Vincenzo Montella al Centro Sportivo di Milanello. Nell’unica sessione in programma giovedì mattina, dopo la doppia seduta di mercoledì, i rossoneri – sul centrale – hanno svolto un lavoro sul possesso palla su campo ridotto. A seguire, il gruppo ha effettuato un’esercitazione tattica “attacco contro difesa”. In chiusura, partitella sempre tattica 11vs11 con i portieri.

Per la giornata di venerdì è ancora previsto un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Bertolacci è ancora ko

Per Bertolacci non è ancora tempo del rientro in campo. Il centrocampista del Milan, infortunatosi pochi secondi dopo l’inizio del match tra i rossoneri e il Genoa dello scorso 18 marzo, dovrà restare lontano dal prato verde di San Siro per altro tempo: il ko muscolare alla gamba destra non è stato ancora pienamente assorbito e il giocatore non è tornato a disposizione di Montella.

Zapata: “Derby? Tutti sognano un gol così. Sull’idea di prendere la maglia 97…”

L’eroe del derby di sabato, Cristian Zapata, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le sue parole.

Su come l’ha colpita nel gol all’Inter: “Non so come l’ho presa, mi son buttato e ho visto che l’ha palla è entrata. Forse stinco poi piede, tutto”.

Sul derby: “Queste sono le partite in cui lottiamo di più ed ero carico. Penso di aver concluso una partita bella in gran modo”.

Se aveva sognato un gol così: “No, sicuro non l’avevo mai sognato. Ogni giocatore sogna una cosa simile. Sono fortunato e sono felicissimo”.

Sul gruppo: “Siamo un gruppo molto unito e umile. Siamo molto compatti e si vede anche in partita quando ci sono i momenti difficili. Siamo sulla strada per poter arrivare all’obiettivo di tornare in Europa”.

Sulle sue condizioni: “Dopo tanti mesi di infortunio quando sono tornato la squadra stava facendo molto bene. Dovevo avere pazienza e lavorare per l’occasione che è arrivata. Mi sento in un ottimo momento, però bisogna sempre migliorarsi ogni volta”.

Su Milan-Empoli: “Sono partite molto complicate, ma noi stiamo lavorando bene. Sappiamo che in casa dobbiamo conquistare questi 3 punti. Mancano poche partite, sono finali. Dobbiamo avercelo bene in mente che queste partite sono decisive”.

Sulla maglia regalata al presidente Li: “Son contento, almeno si ricorderà il mio nome (ride, ndr)”.

Se sente di essere entrato nella storia con quel gol: “Sicuro, questo è importante. Questo mi motiva ancora di più a lavorare e continuare su questa strada. Sperando che la storia sia ancora più ampia”.

Sull’idea di prendere la maglia numero 97: “Vediamo, io porto il 17 perché è il giorno in cui è nata mia figlia”.

Se è più contento per la sua rete o per quella di Romagnoli: “Sicuramente il mio gol, in quel momento lì pareggiando una partita così è stata un’emozione unica. (ride, ndr) Sono scoppiato di allegria”, riporta MilanNews.

Badelj, lontano il rinnovo con la Fiorentina

Per Badelj, centrocampista viola che da tempo è accostato al Milan, non ci sarà nessun rinnovo con la Fiorentina. Il club gigliato ha dunque due opzioni: far rispettare il contratto e liberarlo a parametro zero o metterlo sul mercato in estate. Se Paulo Sousa sarà il nuovo allenatore del Borussia Dortmund, il croato potrà essere richiesto anche dai gialloneri e non più solo da Montella: Badelj, infatti, è un pupillo dell’Aeroplanino.

Milan, si lavora al rinnovo di Donnarumma: presto contatti con Raiola e con i genitori

Il rinnovo di Gigio Donnarumma è tra le priorità del Milan di Yonghong Li, insieme a quelli di altri calciatori vicini alla scadenza (Suso e De Sciglio) e di mister Montella. Nei prossimi giorni, la dirigenza rossonera avrà contatti con l’agente Raiola e anche con i genitori di Gigio: il Milan – riporta il Corriere della Seravuole esporre a mamma e papà Donnarumma i progetti e le ambizioni della nuova società.

Montella-Milan, pronto il nuovo contratto

Ormai non ci sono più dubbi: il nuovo Milan cinese vuole puntare su Vincenzo Montella. L’Aeroplanino è considerato l’uomo giusto a cui lasciare proseguire la ricostruzione della squadra, tanto che la dirigenza rossonera ha già pronto per il mister un nuovo contratto sino al 30 giugno 2019 (quello attuale scade nel 2018) ed economicamente rivisto verso l’alto (da 2,2 a 3 milioni di euro a stagione). Montella – riporta la Repubblicaavrà anche peso nelle future scelte e strategie di mercato.

Ibrahimovic-MLS, opzione prestito in Europa. Il Milan ci pensa?

In Inghilterra arrivano conferme sul futuro di Zlatan Ibrahimovic, che molto probabilmente sarà negli Stati Uniti, ai Los Angeles Galaxy. La novità riportata oggi dal Daily Mail riguarda però un’opzione che sarebbe presente nel prossimo contratto di Ibra: la possibilità di disputare la prima parte della stagione 2017-18 in Europa, in prestito.

PRESTITO, OPZIONE MILAN? – Lo svedese, classe 1981, potrebbe quindi restare al Manchester United in prestito fino a febbraio 2018, per poi trasferirsi definitivamente nella MLS per l’inizio della stagione nuova agonistica (che tradizionalmente va da marzo a novembre). Ma il Manchester United non sarebbe l’unica opzione per questo prestito, perché anche altri club potrebbero essere interessati al progetto, e Ibra non chiuderebbe loro la porta pregiudizialmente. In passato, ricordiamo che il Milan fu protagonista di un’operazione del genere, quando tesserò David Beckham (gennaio-giugno 2009 e gennaio-giugno 2010). Chissà che anche la nuova proprietà rossonera non possa essere tentata da una suggestione di questo tipo. Per i tifosi, molti dei quali scontenti della stagione di Bacca e Lapadula, anche solo sei mesi di Ibrahimovic sarebbero una cosa grande.

Fonte: calciomercato.com

Musacchio-Milan, c’è un accordo di massima

C’è un’intesa di massima tra il Milan e Mateo Musacchio. Il difensore del Villarreal, corteggiato anche la scorsa estate, vuole vestirsi di rossonero ed è già sostanzialmente in accordo con la nuova dirigenza milanista – riporta stamane La Gazzetta dello Sport. Fassone e Mirabelli, ora, dovranno trovare la quadra anche con il club spagnolo: per liberare Musacchio, il Submarino Amarillo potrebbe accontentarsi di una cifra tra i 15 e i 18 milioni di euro.

Fernandez (d.s. Barça): “Deulofeu? Valuteremo, l’importante è che sia sereno”

Il d.s. del Barcellona, Robert Fernandez, ha parlato del possibile ritorno in blaugrana di Deulofeu:

Deu tornerà al Barça? Possiamo esercitare l’opzione per riprenderlo e valuteremo con grande attenzione a fine stagione questa cosa. Sta facendo benissimo – ha dichiarato a Premium Sport – ma per noi la cosa più importante è che continui a farlo con la massima serenità“.

Milan, blitz di Mirabelli e Montella a Montecarlo: osservato Aubameyang

Rincorsa all’Europa ancora da completare, a 6 giornate dal termine, con pensiero tuttavia già rivolto al mercato, unito alla grande voglia di rinforzare un Milan che, con la nuova proprietà cinese, vuol tornare grande. Il nuovo ds rossonero Massimiliano Mirabelli e Vincenzo Montella, dopo aver speso insieme alla squadra la giornata odierna a Milanello, si sono infatti recati allo stadio “Louis II” di Montecarlo per assistere a Monaco-Borussia Dortmund, ritorno dei quarti di finale di Champions League: osservato speciale numero uno dal vivo Pierre-Emerick Aubameyang, uno dei primi obiettivi del mercato rossonero e del blitz che ha portato Mirabelli e Montella a respirare, almeno per una sera, aria d’Europa, monitorando da vicino l’attaccante gabonese. E attendendo il termine della stagione per sperare di centrare un’Europa che, se raggiunta, potrebbe aprire scenari di mercato ancor più interessanti, con Aubameyang al centro dell’attenzione rossonera.

Fonte: Gianluca Di Marzio