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Cagliari, vittoria last minute sul Milan: è 2-1 al 93′

Sconfitta del Milan nell’ultima gara di campionato della stagione. I ragazzi di Montella sono caduti nella sfida del Sant’Elia contro il Cagliari per 2-1: decisiva la rete al 93′ di Pisacane, che ha regalato ai sardi i tre punti agli sgoccioli del match. Inutile il momentaneo di pareggio di Lapadula, arrivato su calcio di rigore nel corso della ripresa a pareggiare il vantaggio iniziale di Joao Pedro.

Già aritmeticamente 6^ dopo la vittoria di sette giorni fa sul Bologna, il Diavolo non ha compromesso la propria classifica né mancato l’obiettivo stagionale del ritorno in Europa. Da segnare un rigore fallito Bacca sull’1-0 e l’ennesima espulsione di Paletta: l’italo-argentino ha rimediato il quinto cartellino rosso dell’anno, stabilendo un nuovo record.

Milan, ora Niang può restare

Di rientro dal prestito al Watford, M’Baye Niang potrebbe restare al Milan. Il francese – si legge sul Corriere dello Sport – andrebbe a rimpolpare il reparto degli esterni d’attacco, bisognoso di almeno due rinforzi per sostenere il doppio impegno Serie A-Europa League. Su Niang c’è l’interesse dell’Everton e della Lazio, con cui il Milan tratta i cartellini di Biglia e Keita.

Il Napoli si butta su Donnarumma

C’è tensione tra il Milan e Gigio Donnarumma, ancora lontano dal rinnovo del contratto che lo lega ai rossoneri sino al 30 giugno 2018. E le big interessate a lui sperano: oltre alle varie straniere come Manchester City e United, anche il Napoli si è inserito tra le pretendenti del portierone di Castellammare. I partenopei – si legge sul Corriere della Sera – sono alla ricerca di un grande numero uno che sostituisca Reina e avrebbero chiesto all’entourage di Donnarumma di essere costantemente aggiornati sulla situazione.

Montolivo: “Tifo Milan sin da bambino. Modello? Gerrard, era fantastico”

Montolivo è uno di quei giocatori, come Thiago Motta, che dividono il pubblico. Qualcuno gli imputa una certa lentezza. Ma, come spiega in questa conversazione, forse anche nel calcio moderno è importante che le idee, la visione siano più veloci delle gambe. Tutti i suoi allenatori lo hanno amato per una invisibile virtù, quella di dare equilibrio, dal centro del campo, a tutta la squadra. Ma il nostro tempo ama le cose esplicite, non ha la pazienza di cercare le virtù nascoste. In Montolivo io ho sentito una grande maturità, la sensazione di trovarsi di fronte a un ragazzo che è già un uomo. E lo dimostra il modo in cui reagì alla brutale aggressione subita sui social dopo il suo drammatico incidente di gioco. Pensa in campo, Montolivo. Ma non solo in campo.

Di che squadra era da bambino?
«Milan. Mio padre è milanista, grande tifoso del Milan, grande tifoso di Rivera. Mi racconta sempre del giorno, lui era presente sugli spalti, in cui Rivera con il microfono chiese ai tifosi di spostarsi perché c’era il pericolo per la fragilità della struttura della tribuna e le autorità avrebbero potuto interrompere la partita. Me lo racconta sempre, a testimoniare l’autorevolezza di Rivera. Quindi tutta la famiglia milanista, mio fratello compreso. L’appuntamento fisso che avevamo in famiglia era quello del “Novantesimo minuto” sulla Rai: io, mio fratello e mio padre ci ritrovavamo lì dopo le partite. Eravamo affezionati a quella trasmissione, oggi ne siamo un po’ nostalgici».

Che cosa ha l’Atalanta di particolare per riuscire a sfornare sempre dei giocatori di primissima qualità dal suo vivaio?
«Si cerca di dare importanza all’aspetto tecnico, tattico, calcistico, ma dà la stessa importanza anche all’aspetto umano del ragazzo, quindi la scuola, l’educazione. Ovviamente c’è una rete di osservatori che è molto forte. Serve ovviamente la materia prima, il talento, per tirar fuori dei giocatori di valore. Però credo che la forza dell’Atalanta sia quella di far crescere i ragazzi anche sotto l’aspetto umano».

C’è un regista nella storia del calcio al quale lei si è ispirato o che comunque è stato un riferimento?
«Io ho sempre ammirato moltissimo Gerrard per la sua completezza. Perché era un giocatore fantastico sotto tutti i punti di vista, sapeva fare tutte le fasi di una gara. E poi ho avuto la fortuna di giocare insieme in Nazionale, per tanti anni, con De Rossi e Pirlo che sono due registi davvero fantastici».

Quanto conta il pensiero nel calcio?
«La testa arriva prima di qualsiasi altra cosa. Prima delle gambe, prima dei piedi, prima di tutto. La partita uno la prepara, la vince anche, in molti casi prima di giocarla, nella testa. L’approccio alla partita è tutto di testa. In campo sì, ci sono momenti d’istinto, momenti in cui l’abilità tecnica ovviamente è fondamentale, ma se non c’è una predisposizione mentale, il resto non serve a niente. A questo proposito, il responsabile del settore giovanile dell’Atalanta, il mitico Mino Favini, ci ripeteva sempre che la categoria la fa la testa, non la fanno i piedi».

Cosa pensa della vicenda di Totti? Forse domani sarà la sua ultima partita…
«Con Francesco non ho avuto il piacere di giocare insieme perché il mio arrivo in Nazionale coincide con il suo addio. Stiamo parlando di uno dei giocatori più importanti nella storia del calcio italiano, ma anche internazionale. La fine della carriera arriva per tutti ma pensare ad una Roma senza Totti è veramente difficile, anche perché io Totti l’ho visto quando ero un bambino e ho cominciato ad ammirarlo allora. Non vederlo più con la maglia della Roma sarà strano per tutti i romanisti e anche per tutta Italia».

Fonte: di Walter Veltroni per il Corriere dello Sport

10 statistiche su Cagliari-Milan

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla prossima sfida contro i sardi

Il Cagliari per provare a dare l’ultima gioia ai propri tifosi al Sant’Elia; il Milan in Sardegna per la prima volta in stagione, onorando la maglia fino alla fine. La squadra di Vincenzo Montella ha appena raggiunto la qualificazioni ai preliminari di Europa League ma dovrà fare attenzione all’ottimo ruolino di marcia dei rossoblu, che in casa hanno conquistato 33 dei suoi 44 punti totali.

1- Quattro dei sette successi del Cagliari sul Milan nella massima serie sono arrivati tra le mura amiche, 16 pareggi e 14 vittorie dei rossoneri completano il quadro.

2- In Serie A, i sardi non battono il Milan in casa da 12 partite (5N, 7P) e hanno mancato l’appuntamento con il gol in sei di queste gare.

3- Con il successo sul Bologna, il Milan ha messo fine a una striscia negativa durata cinque giornate (3N, 2P). I rossoneri tuttavia non hanno vinto nessuna delle ultime cinque trasferte (4N, 1P) – in Serie A non fanno peggio da marzo 2015.

4- Il Milan è la formazione che ha perso meno punti da situazione di vantaggio in questo torneo (cinque).

5- Grande ex di questa sfida è Marco Borriello: cresciuto nelle giovanili del Milan, con i rossoneri ha totalizzato 16 gol in 53 partite di A.

6- Carlos Bacca, decisivo nel match di andata, non segna da cinque presenze in Serie A – non arriva a sei dallo scorso dicembre. Tra i marcatori in doppia cifra in questa Serie A, Carlos Bacca ha la terza la miglior percentuale realizzativa (30.2%), dietro a Schick e Keita.

7- Gerard Deulofeu, a segno contro Atalanta e Bologna, non aveva mai trovato la rete per due gare di fila nei cinque maggiori campionati europei (98 presenze totali).

8- Gianluca Lapadula ha messo lo zampino in 3 delle ultime sette marcature rossonere in campionato (2 gol e un assist).

9- La prima rete in Serie A di Riccardo Montolivo è datata ottobre 2004, in Atalanta-Cagliari 2-2.

10- L’unico precedente in Serie A di Massimo Rastelli contro il Milan di Vincenzo Montella è riferito alla gara di andata, vinta dai rossoneri per 1-0. Montella, fresco del 100° successo su una panchina nella massima serie, finora non ha mai pareggiato in Sardegna (1V, 3P).

Fonte: AC Milan

Azzurri, c’è anche Romagnoli

I convocati per Uruguay e Liechtenstein sono quindi 27

C’è anche Alessio Romagnoli nel gruppo della nazionale di Gian Piero Ventura attesa dalla doppia sfida con Uruguay e Liechtenstein. La Figc ha infatti reso noto che è stato chiamato anche il difensore del Milan: gli azzurri convocati sono così 27.

Fonte: ANSA.it

Milan, c’è Morata in pole. Ma Aubameyang…

È Alvaro Morata il primo nome sulla lista del Milan per l’attacco. Il d.s. Mirabelli si è già mosso con l’agente del giocatore ed è pronto a sferrare l’affondo dopo la finale di Champions del 3 giugno, ma nel frattempo sonda anche altre piste. Su tutte, Pierre-Emerick Aubameyang, per il quale ieri si è visto a Casa Milan l’agente Petralito: il gabonese – riporta il Corriere della Sera – non si è accordato con nessun altro club ed è la “alternativa” del Milan, se così si può chiamare, a Morata.

Aut-aut su Donnarumma. Il Milan: non lo cederemo o piuttosto va in tribuna

Il club rossonero mette Gigio e Raiola spalle al muro: se non firma pronti a tenerlo fermo nell’anno del Mondiale (da “il Giornale”)

A brigante, brigante e mezzo. Se Mino Raiola ha la fama di essere un agente senza scrupoli, Yonghong Li, il nuovo presidente del Milan cinese, non è certo un tipo arrendevole.

E il braccio di ferro cominciato in epoca non sospetta sul rinnovo del contratto di Gigio Donnarumma è giunto a un punto dall’epilogo clamoroso. Già perché le parti, Raiola da un lato e Fassone dall’altro, hanno già avuto nei giorni scorsi un vivace (per usare un eufemismo) scambio di telefonate sull’argomento. Il procuratore ha fatto sapere di avere pronta una ricca offerta (sui 70 milioni) per trasferire subito all’estero il suo assistito (Manchester United) in modo da piegare la resistenza del Milan. La risposta ricevuta dalla Cina è stata lapidaria: «Per nessuna cifra il club cederà Donnarumma».

E fin qui siamo alle schermaglie, diranno gli osservatori. No, c’è di più, molto di più questa volta. Perché il Milan ha messo a punto una strategia che ha costretto Raiola ad accogliere l’invito per recarsi a casa Milan la prossima settimana e sedersi al tavolo della trattativa. Certo non sarà il primo incontro quello decisivo ma di sicuro contribuirà a rendere meno ostico l’ospite. La posizione milanista è già stata notificata agli interessati: o Donnarumma, e per Gigio il suo procuratore, firma un rinnovo di contratto (minimo 3 anni) alle cifre da pattuire (sui 3 milioni di euro netti l’anno la ricca proposta dei cinesi) oppure il ragazzo diventerà il quarto portiere della rosa e si dovrà accomodare in tribuna mentre Mirabelli ha già pronta la pista per scegliere un altro portiere affidabile da schierare titolare. Il primo nome sulla lista è quello di Wojciech Szczèsny, polacco di 27 anni della Roma, già entrato nel mirino del Napoli. Storari è confermato come secondo, alle sue spalle Gabriel di ritorno da Cagliari con le pive nel sacco (gli avevano promesso di giocare, ha totalizzato appena due partite) mentre il promettente Plizzari (attualmente con l’under 20 al mondiale) si allenerà con Montella ma poi farà il titolare con Gattuso alla primavera.

La decisione di fatto provocherebbe, per Donnarumma, un danno tecnico prim’ancora che economico perché senza giocare neanche un minuto per la prossima stagione non potrebbe certo aspirare a finire tra i 23 azzurri e perderebbe di fatto il mondiale. Di striscio, la posizione intransigente del Milan consentirebbe anche di agevolare la trattativa Morata. Come? Mou ha chiesto al Real il centravanti e in cambio è disposto a offrire il portiere spagnolo De Gea. Naturalmente il retro-pensiero dell’United è il seguente: prendiamo Morata e Raiola poi ci porterà Donnarumma ma senza il portiere prodigio dei rossoneri De Gea resta in Inghilterra e Morata può diventare un obiettivo rossonero. Non solo. Il rischio di perdere il ruolo di titolare del Milan nella prossima stagione è l’arma di pressione più forte per convincere l’interessato e soprattutto la sua famiglia a più miti propositi. Perciò Raiola è sceso subito dall’Aventino e la prossima settimana arriverà a Milano.

Al futuro di Donnarumma si è interessato anche Gattuso presentato ieri pomeriggio dopo la firma del contratto (2 anni), capace di spedire un messaggio in codice a Montella («non deve preoccuparsi di me, non sono ancora pronto per guidare il Milan») e un altro più esplicito ai tifosi («non devono essere entusiasti per il mio ritorno ma per il mercato che sta facendo la società») prima di raccontare che oltre ai complimenti ricevuti qualcuno gli ha dato «dello scemo» perché è tornato indietro. «E invece dopo tre anni difficili, avevo bisogno di sentirmi a casa» la sua chiusa.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Cagliari-Milan, la probabile formazione: Montella torna al 4-3-3

Ultimo atto stagionale per il Milan in quel di Cagliari. Con il 6^ posto aritmetico conquistato la scorsa settimana, i ragazzi di Montella andranno in Sardegna senza pressione, per una gara che avrà poco da dire anche per i padroni di casa, già salvi da tempo. Anche per questo motivo, Montella farà a meno di Romagnoli e Deulofeu: entrambi titolarissimi, ma acciaccati, non forzeranno per giocare una partita ininfluente ai fini della classifica.

In ogni caso, la prima novità è nel modulo: l’Aeroplanino tornerà al 4-3-3, utilizzato stabilmente sino alla trasferta di Bergamo di due turni fa. In difesa linea con Calabria, Gomez – Paletta, fermatosi nella rifinitura di oggi, parte sfavorito -, Zapata e Vangioni, mentre a centrocampo spazio per capitan Montolivo più Kucka e Pasalic, favoriti su Bertolacci e Mati per le due maglie libere. In attacco rientra Suso dalla squalifica, pronto a completare il reparto con Lapadula e Ocampos. Possibile sorpresa Honda dal 1′: il giapponese potrebbe giocare l’ultima volta, prima di dare l’addio al Milan. In porta, infine, Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Cagliari-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Gomez, Zapata, Vangioni; Kucka, Montolivo, Pasalic; Suso, Lapadula, Ocampos.

Il Milan rinuncia a Deulofeu

Il Milan rinuncia a Gerard Deulofeu. Il Diavolo – scrive stamane La Gazzetta dello Sport – non si muoverà per cercare di trattenere lo spagnolo, in prestito dall’Everton, ma sul cui cartellino è il Barcellona ad avere il diritto di recompra per 12 milioni di euro. Sicuro assente a Cagliari per un problema fisico, salvo ripensamenti sarà stata Milan-Bologna l’ultima partita rossonera di Deulofeu.

Milan, Szczesny il dopo Donnarumma

Mirabelli ha già pronta la pista per scegliere un altro portiere affidabile da schierare titolare, nel caso in cui Donnarumma non rinnovasse e dovesse trascorrere tutta la prossima annata in tribuna. Il primo nome sulla lista è quello di Wojciech Szczèsny, polacco di 27 anni della Roma, già entrato nel mirino del Napoli. Storari è confermato come secondo, alle sue spalle Gabriel di ritorno da Cagliari con le pive nel sacco (gli avevano promesso di giocare, ha totalizzato appena due partite) mentre il promettente Plizzari (attualmente con l’under 20 al mondiale) si allenerà con Montella ma poi farà il titolare con Gattuso alla primavera.

Fonte: il Giornale

Italia, i convocati di Ventura: presenti Donnarumma e Montolivo

Convocati 26 Azzurri: per le gare con Uruguay e Liechtenstein tornano Montolivo ed El Shaarawy

Per la gara amichevole contro l’Uruguay e per quella valida per le European Qualifiers World Cup 2018 contro il Liechtenstein – la prima in programma il 7 giugno a Nizza e la seconda l’11 giugno a Udine – il Commissario tecnico Gian Piero Ventura ha convocato oggi 26 Azzurri. La squadra si radunerà entro le ore 12 di venerdì 2 giugno, mentre il programma dettagliato verrà ufficializzato lunedì 29 maggio.

Tornano in gruppo il centrocampista del Milan Riccardo Montolivo, dopo l’infortunio subìto lo scorso 6 ottobre nel match con la Spagna, e Stephan El Shaarawy, già convocato dal Ct in occasione dell’ultimo stage. I cinque giocatori della Juventus (Buffon, Bonucci, Chiellini, Barzagli e Marchisio), che il 3 giugno a Cardiff saranno impegnati nella finale della UEFA Champions League, si aggregheranno al gruppo lunedì 5 giugno, giorno in cui altri Azzurri lasceranno a loro volta il ritiro.

Per la seconda volta nella sua storia la Nazionale giocherà a Nizza; all’Allianz Riviera scenderanno in campo due tra le squadre più titolate: 4 Mondiali, 1 Europeo, 1 Medaglia d’oro Olimpica per l’Italia; 2 Mondiali, 15 Coppa America, 2 Medaglie d’oro Olimpiche per l’Uruguay. L’unico precedente degli Azzurri a Nizza risale all’amichevole con l’Austria del 20 agosto 2008, una gara disputata al vecchio Stadio Municipale ‘du Ray’ e terminata con il risultato di 2-2.

Sono 10 invece gli scontri diretti con l’Uruguay e il bilancio per la nostra Nazionale è negativo: 2 successi, 4 pareggi e 4 sconfitte, tra le quali il ko in semifinale alle Olimpiadi del 1928 e quello nell’ultima sfida giocata il 24 giugno 2014 a Natal decisivo per l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale brasiliano. Sarà questo il quinto confronto tra Italia e Uruguay disputato in campo neutro, dopo quelli in Olanda, Messico e Brasile; solo una volta gli Azzurri hanno affrontato la ‘Celeste’ in Uruguay, nello ‘Stadio Centenario’ di Montevideo nel Mundialito (Coppa d’Oro dei Campioni del Mondo) nel gennaio del 1981.

Per quanto riguarda la gara di qualificazione, gli Azzurri giocheranno per l’ottava volta nella loro storia a Udine, dove sono imbattuti avendo collezionato 5 successi e 2 pareggi, compreso l’1-1 in amichevole con la Spagna nell’ultimo incontro disputato lo scorso 24 marzo. L’unico precedente dell’Italia con il Liechtenstein risale invece alla gara giocata due mesi fa a Vaduz, terminata con il successo per 4-0.

L’elenco dei convocati

Portieri: *Gianluigi Buffon (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Milan), Simone Scuffet (Udinese);
Difensori: Davide Astori (Fiorentina), *Andrea Barzagli (Juventus), *Leonardo Bonucci (Juventus), **Mattia Caldara (Atalanta), **Federico Ceccherini (Crotone), *Giorgio Chiellini (Juventus), Danilo D’Ambrosio (Inter), Matteo Darmian (Manchester United), Emerson Palmieri dos Santos (Roma), Leonardo Spinazzola (Atalanta);
Centrocampisti: Daniele De Rossi (Roma), *Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Milan), **Lorenzo Pellegrini (Sassuolo), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Esterni: Federico Bernardeschi (Fiorentina), Antonio Candreva (Inter), Stephan El Shaarawy (Roma), Lorenzo Insigne (Napoli);
Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Eder Citadin Martins (Inter), Manolo Gabbiadini (Southampton), Ciro Immobile (Lazio).

*dal 5 giugno
**fino al 5 giugno

Fonte: FIGC

Morata-Milan, cresce l’ottimismo: “no” allo United, vuole l’Italia. E quelle info chieste…

I rossoneri continuano a insistere e le attenzioni sembrano ricambiate.

Cresce ora dopo ora l’ottimismo per Morata al Milan. Forse qualcosa in più. Il giocatore vuole l’Italia. La notizia è che ieri ha ricevuto telefonata direttamente da Mourinho (l’ultima di una lunga serie), ma il ragazzo (e la futura moglie, Alice Campello) non è convinto di giocare a Manchester: al momento preferisce ritornare in Italia. Continua a chiedere a chiunque ‘info’ sul Milan. Lo spagnolo ha atteso la Juve, ma il rinnovo di Mandzukic ha sotterrato ogni speranza. Ed in Italia c’è praticamente solo il Milan, che fa sul serio.

La strategia del Milan ha un calendario: fare ulteriori e definitivi passi avanti con il giocatore, e nel post Cardiff con il Real. E li servirà spedizione a Madrid di Fassone e Mirabelli. Avere il “sì” definitivo del ragazzo darebbe molta forza in fase di trattativa. Ma c’è molto ottimismo. Da definire l’accordo con il giocatore, ma dopo Cardiff occorrerà convincere il Real con almeno 60 milioni di euro.

Fonte: Sky Sport

Montella: “Milan, stagione positiva. Gigio? Un patrimonio, è incedibile”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato alla vigilia dell’ultima gara di campionato contro il Cagliari. Di seguito le dichiarazioni rese dal mister a Milan TV.

Su Donnarumma: “E’ un patrimonio della società e un patrimonio tecnico per la squadra. E’ incedibile per noi. Ci sono tanti rumours, qualche giorno fa l’avevo un po’ stuzzicato perché c’è un affetto forte verso di lui da parte nostra. Ci auguriamo che il ragazzo possa andare in vacanza serenamente e farci stare un po’ più sereni”.

Su Gattuso: “Mi sono confrontato, gli do il mio grandissimo in bocca al lupo. Da parte mia avrà la massima disponibilità, le porte del mio spogliatoio saranno sempre aperte per lui”.

Su Bonaventura: “E’ guarito, deve tornare ad abituarsi al campo. Continuerà a lavorare nei prossimi giorni anche se noi andremo in vacanza. Credo che per lui sia bello assaporare quanto meno la panchina”.

Sulla stagione agli sgoccioli: “E’ stata stagione positiva, arrivo alla fine di questo campionato meno stanco rispetto ad altri campionati. L’aria del Milan e di Milanello mi fa bene. Andiamo a giocarci una partita volendo finire bene. E’ stata una stagione in cui abbiamo avuto un rendimento più o meno costante, anche se abbiamo avuto dei periodi difficili, anche perché ci son stati tanti cambiamenti. E’ stata un’esperienza importante. Sono contento di tutte le componenti. Sono contento di come stiamo programmando”.

Cagliari-Milan, i convocati: riecco Bonaventura, fuori Romagnoli e Deulofeu

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 24 giocatori convocati per Cagliari-Milan, 38° e ultima giornata di campionato che si giocherà domenica pomeriggio al Sant’Elia. Ecco la lista completa:

PORTIERI: Donnarumma, Guarnone, Storari.
DIFENSORI: Calabria, Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata, Zucchetti (54).
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Bonaventura, Mati Fernandez, Gabbia (46), Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Zanellato (45).
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Lapadula, Ocampos, Suso.

Fonte: AC Milan

Raiola: “Gigio? Mai detto che non vuole rinnovare col Milan. Un anno in tribuna…”

Nel giorno in cui il Milan mette spalle al muro Gigio Donnarumma (clicca qui per i dettagli), è tornato a parlare l’agente Mino Raiola:

Nessuno ha mai detto che Gigio non vuole rinnovare: Donnarumma va in vacanza dopo la nazionale e stiamo parlando col Milan. Vediamo. Stiamo valutando delle cose – ha dichiarato Raiola a Radio DeeJay – e c’è da valutare altre cose”.

“Nessun braccio di ferro col Milan, a parametro zero non porto via nessuno. Donnarumma un anno in tribuna? Non credo che i dirigenti del Milan abbiano detto cose del genere”, ha concluso il procuratore di Gigio.

Serie A, novità sull’orario: sarà sempre più diversificato

Si gioca anche sabato alle 15, tutti i match serali alle 20.30

Aumentano da 5 a 8 le finestre su cui verranno spalmate le partite del campionato di Serie A nel triennio 2018/2021. Come si legge infatti nel bando di vendita dei diritti tv pubblicato dalla Lega Serie A, sono stati introdotti tre nuovi orari per ogni giornata di campionato, il sabato alle 15, domenica alle 18 e lunedì alle 20.30. Tutte le partite serali si giocheranno alle 20.30 e non più alle 20.45.

Fonte: ANSA.it

Milan, De Sciglio in uscita: Juve pronta allo sprint

Mattia De Sciglio e la Juventus, pian piano, s’avvicinano giorno dopo giorno. Non è ancora un affare in via di conclusione, ma al tempo stesso si accumulano i segnali che accostano il terzino del Milan e della Nazionale a una prospettiva diversa da quella rossonera. L’ultimo summit fra i dirigenti del club e gli agenti del giocatore, Giovanni Branchini e Donato Orgnoni, si è concluso con una presa d’atto della situazione: il 24enne non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2018 e dunque si guarderà altrove.

Il suo entourage sta cercando la soluzione migliore per un giocatore ora ai box per l’infortunio agli adduttori, ma che ha tanta voglia di tornare a sfrecciare lungo entrambe le corsie. Ed è in quelle posizioni che i campioni d’Italia hanno bisogno di rimpolpare la rosa, per dare man forte a Dani Alves e in attesa di capire cosa sarà di Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah.

La destinazione bianconera è evidentemente molto gradita al milanese, mentre non sorprende il pressing di Massimiliano Allegri che ai tempi del Milan ha visto crescere il giocatore al suo fianco. E c’è chi nell’ipotetico affare sul fronte Juve-De Sciglio coglie ulteriori segnali della permanenza del tecnico livornese sulla panchina bianconera per aprire un nuovo ciclo.

Il terzino sarebbe l’innesto perfetto per dare una bella rinfrescata al ruolo, lì dove la Juve ha pure sondato l’opzione legata ad Andrea Conti. L’Atalanta cederà uno dei suoi “ragazzini” al migliore offerente, ma Beppe Marotta e Fabio Paratici sembrano avere altri programmi. De Sciglio non “vede” ancora l’ombra della Mole, ma se tutto andrà secondo logica il suo approdo a Torino non sarà frutto di una lunga attesa.

Fonte: Tuttosport

Keita, è derby Milan-Inter

Per lasciarsi alle spalle le difficoltà di una stagione che non le hai mai viste davvero protagoniste per la corsa ai posti in Champions, Milan e Inter hanno già cominciato le grandi manovre sul mercato in vista della prossima.

Primo obiettivo Keita Baldé della Lazio, attaccante senegalese dal passaporto spagnolo, che sta finendo alla grande il campionato a suon di gol. Il suo contratto scade tra 13 mesi e Lotito spera che si scateni un’asta, dopo aver rifiutato i 40 milioni proposti da Fassone e Mirabelli per l’accoppiata con Biglia (55 la richiesta). La pausa di riflessione rossonera ha incoraggiato l’Inter a provarci.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, pugno duro con Donnarumma: o rinnova o va in tribuna

Risposta entro il 30 giugno all’offerta di rinnovo oppure un anno in tribuna. Il City pronto ad entrare in azione in caso di rottura

O rinnovo o tribuna. Questo è l’ultimatum che Fassone e Mirabelli sono pronti a presentare per Donnarumma quando, presumibilmente la prossima settimana, si siederanno finalmente al tavolo con Raiola. Come aveva fatto capire Montella con le sue dichiarazioni di inizio settimana («E’ ora che Gigio si prenda le sue responsabilità»), non ci sarà più spazio per buonismi, ma si punterà solo al risultato, anche a costo di entrare in rotta di collisione e senza più escludere alcuna conseguenza.

I due dirigenti, infatti, si aspettavano di affrontare la questione molto prima. Invece, il procuratore italo-olandese, approfittando della sua posizione di forza, ha preferito temporeggiare con il Milan, provvedendo invece a bussare alle porte di diversi dei più grandi club, Inter compresa. Ora, però, non ci sono più margini per altri rinvii. Raiola è già rientrato in Europa, dopo aver assistito all’operazione di Ibrahimovic negli Stati Uniti, e la prossima settimana dovrebbe essere in Italia.

Fonte: Corriere dello Sport

Milan, per Biglia la chiave è Niang alla Lazio

Capitolo Lazio. Con Lotito non è mai facile trattare ed è risaputo da anni quando bisogna sedersi al tavolo delle trattative. Ecco perché l’affare Lucas Biglia richiede comunque tempo e pazienza. 20 milioni è quanto chiede Lotito, che però non riesce a stabilire un dialogo per il rinnovo del capitano. Mirabelli sembra orientato a limare il costo del cartellino provando a mettere nell’affare anche Niang, al rientro dall’esperienza con Watford e non riscattato dalla squadra londinese.

Per Keita Balde, altro obiettivo sensibile localizzato alla Lazio, la trattativa è ramificata su più fronti. Il Milan monitora gli sviluppi. L’Atletico Madrid, interessato al ritorno in terra spagnola dell’attaccante, è vincolato al fair play finanziario e dunque non può muoversi più di tanto. La Juve invece naviga a vista.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, visita di Pastorello in sede: punto sul futuro di Niang

Via vai a Casa Milan in una giornata ricca di incontri e passaggi per la sede del club rossonero. Oltre a Kucka e a Petralito (intermediario con cui il Milan mantiene vivi i contatti con il Borussia Dortmund per Aubameyang), tra gli altri, in serata è arrivato anche Federico Pastorello, col quale il Milan ha fatto un punto sul futuro di Niang.

Il giocatore di proprietà del Milan, che a gennaio si è trasferito in prestito al Watford, ha già espresso al sua volontà di non restare al club di Premier – Watford che, dal canto suo, non intende spendere 16 milioni per trattenerlo e riscattarlo. Questo dunque l’argomento della visita di cortesia a Casa Milan: un punto sul futuro del francese, ma senza sviluppi immediati.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Biglia all’aut aut: rinnova entro domenica o va al Milan

Rinnovo entro domenica, altrimenti sarà cessione. Il futuro di Lucas Biglia si deciderà a breve: o prolungherà il contratto con la Lazio (in scadenza al 30 giugno 2018) o andrà via, ma il 28 maggio è la deadline oltre la quale Lotito non ha intenzione di andare. In caso di “no” al rinnovo, Biglia – scrive il quotidiano romano Il Tempoandrà al Milan per 22 milioni di euro.

Bologna, chiesto il prestito di Bertolacci

Il Bologna incomincia già a muovere le proprie pedine. Il primo a essere messo nel mirino è Andrea Bertolacci, centrocampista di proprietà del Milan. I rossoblù lo vorrebbero in prestito, anche perché l’ex Genoa non ha giocato una grande stagione.

Fonte: tuttomercatoweb.com

Milan, da oggi due nuovi bond quotati alla borsa di Vienna

Serviranno, tra le altre cose, “per il finanziamento della campagna acquisti dei giocatori”.

Da oggi due nuove obbligazioni della squadra di calcio Ac Milan sono quotate alla Borsa di Vienna. I due corporate bond, si legge in una nota, ammontano a un volume complessivo di 128 milioni di euro, con scadenza a poco meno di 1,5 anni. Il doppio bond e’ stato emesso per rimborsare un prestito soci e per gli investimenti necessari per il calcio mercato.

Il bond verra’ interamente sottoscritto dal fondo Elliott, il gruppo del finanziere Paul Singer che ha fornito un prestito da 303 mln di euro al nuovo proprietario del Milan Yonghong Li, per l’acquisto del gruppo. Prestito che dovra’ essere rimborsato in 18 mesi.

Attualmente 53 obbligazioni di aziende italiane con volumi di emissioni pari a oltre 6,2 miliardi di euro sono negoziabili alla Borsa di Vienna. Tra queste aziende come Barilla, Davide Campari, L’espresso, il gestore di reti di trasmissione Snam e il produttore di cemento Buzzi Unicem.

Nelle scorse settimane CF – calcioefinanza.it aveva spiegato tutti i dettagli dell’operazione della società rossonera.

In particolare giusto sottolineare che:

– con l’emissione di Titoli Serie 1, si legge nel documento, il Milan intende reperire le risorse finanziarie necessarie ad estinguere totalmente il finanziamento ricevuto dalla capogruppo lussemburghese;
– con l’emissione di Titoli Serie 2 il club guidato da Marco Fassone punta a raccogliere risorse liquide da utilizzarsi, tra le altre cose “per il finanziamento della campagna acquisti dei giocatori” e per assicurare le risorse necessarie al funzionamento delle società controllate come Milan Entertainment.

Fonte: Calcio e Finanza

Asse Milan-Germania, incontro in sede con intermediario Petralito per Aubameyang

Giornate fitte di incontri per la dirigenza rossonera presso Casa Milan. Oggi, in particolare, ne è avvenuto uno con Giacomo Petralito, agente Fifa ed intermediario Italia-Germania, che da tempo mantiene i contatti tra il Milan ed il Borussia Dortmund per Pierre-Emerick Aubameyang. Sono ottimi i rapporti con il club tedesco che ormai ha deciso di vendere l’attaccante, così come lo stesso giocatore è convinto di lasciare la squadra giallonera. Il Borussia infatti, proprio per l’attacco, cerca già un suo sostituto ed è su Patrik Schick della Sampdoria.

Il Milan, insieme all’intermediario, prosegue dunque a lavorare sulla cifra d’acquisto di Aubameyang e sull’ingaggio del giocatore (questo aspetto da curare insieme al padre, che ne è il procuratore). Una pista, questa che porta ad Aubameyang, a cui il Milan continua a lavorare come alternativa e Morata e Belotti per poi chiudere con uno di questi tre nomi come rinforzo per l’attacco della prossima stagione.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, arriverà una punta giovane: contatti per Dembélé. Schick e Simeone…

Restyling in attacco, il Milan pensa già al prossimo mercato. Davanti arriverà un big, con Alvaro Morata in cima alla lista dei desideri e Andrea Belotti e Pierre-Emerick Aubameyang come alternative, più un giovane. Contatti in corso anche per Moussa Dembelè, attaccante classe 1996 di proprietà del Celtic Glasgow.

Per il ventenne 17 gol e 8 assist in 29 presenze nella Premiership scozzese e 3 in Champions: in passato è stato seguito anche dalla Juventus. Intanto si continua a lavorare anche su Patrik Schick e Giovanni Simeone. Restlying totale, il Milan vuole due punte per rifondare l’attacco.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Antalyaspor, spesa al Milan: piace anche Kucka

Pure Juraj Kucka è finito nel mirino dell’Antalyaspor. Il centrocampista slovacco – scrive La Gazzetta dello Sport – è tra i profili usciti dalla chiacchierata di ieri a Casa Milan tra i rossoneri e l’intermediario dei turchi George Gardi, per un affare che potrebbe essere impostato. Più difficili, invece, le piste che portano a Paletta, Zapata e Sosa, i quali non vorrebbero andare in Turchia. 

Gattuso: “Orgoglioso di tornare a casa”

Gennaro Gattuso è ufficialmente il nuovo allenatore della Primavera del Milan. Campione e bandiera rossonera per tredici anni, Rino ha tenuto una conferenza stampa di presentazione a Casa Milan, al fianco dell’a.d. Marco Fassone, del d.s. Max Mirabelli, del responsabile del Settore Giovanile Filippo Galli e di Franco Baresi. Di seguito il video integrale con tutte le dichiarazioni rese da mister Gattuso.

Ufficiale: Milan, torna Gattuso. Allenerà la Primavera

Rino Gattuso torna in rossonero: sarà il tecnico della Primavera

Ci siamo lasciati il 13 maggio 2012 con la promessa di ritrovarci. Ed eccoci qui, 5 anni dopo, di nuovo insieme. Rino Gattuso torna a casa. La sua, quella rossonera. Dopo 13 stagioni da giocatore con la maglia del Milan, questa volta vestirà un ruolo diverso, ma allo stesso tempo importante:

AC Milan comunica di aver affidato a Gennaro Gattuso la guida tecnica della squadra Primavera per le prossime due stagioni sportive.

Una sfida stimolante per un combattente come Rino. Tanto in campo quanto in panchina, come mostra il suo curriculum. Fa il suo esordio da allenatore in Svizzera, con il Sion. Dopo le brevi esperienze di Palermo e OFI Creta, per Rino è tempo di ripartire dalla Lega Pro. Per l’esattezza da Pisa. Con i toscani centra al primo anno (2015/2016) la promozione in Serie B dopo un’appassionante cavalcata play-off chiusa con il successo sul Foggia. L’anno seguente, però, complici le difficoltà del Club arriva il ritorno in Lega Pro. Ma questo è ormai è il passato, il presente si chiama ancora Milan.

Con la maglia rossonera ha collezionato 468 presenze, realizzando 11 gol. Tredici stagioni ricche di soddisfazioni, che hanno prodotto 10 titoli: due Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe UEFA, due Scudetti, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia. Numeri che parlano da soli e che rendono il giusto merito a chi è riuscito a mettere con costanza, grinta e umiltà al servizio della squadra. Al servizio del Milan.

Fonte: AC Milan

Milan, si studia la pista Conti. Fatta per Kessié, Gomez…

Milan-Atalanta, si tratta per Andrea Conti. Nell’incontro tenutosi ieri a Casa Milan tra la dirigenza rossonera e il d.s. orobico Sartori è stato lui il tema di discussione più caldo: il Diavolo – scrive La Gazzetta dello Sport – segue con attenzione l’esterno classe ’94, per il quale si dovrà battere la concorrenza di altre big italiane ed estere. Battuta anche la pista Papu Gomez, anche se al momento non c’è la necessità di accelerare.

Il cartellino di Conti ha un prezzo elevato: 20 milioni di euro. Una stagione da protagonista assoluto, anche grazie alle 8 reti firmate in campionato, lo hanno reso uno dei pezzi più pregiati del mercato italiano. Tutto fatto, invece, per Franck Kessié: sarà necessario un altro incontro prima delle visite mediche e delle firme, ma l’ivoriano si può praticamente considerare un calciatore rossonero.

Possibile futuro all’Atalanta, infine, per il milanista Felicioli: l’esterno mancino, in quest’ultima stagione in prestito all’Ascoli, piace ai nerazzurri e potrebbe trasferirsi a Bergamo già nelle prossime settimane. Felicioli ha il contratto in scadenza con il Milan al 30 giugno 2018.

Milanello: Cagliari alle porte

Atletica e tattica nell’allenamento di venerdì. Ecco il resoconto completo

Un altro allenamento in gruppo per Bonaventura, venerdì a Milanello, a quasi 48 ore dall’ultima giornata di campionato.

La squadra, agli ordini di Mister Montella, ha iniziato l’unica sessione in programma (alla mattina) con un doppio torello. Si è passati a un lavoro atletico – basato su corsa ed esercizi per gli arti inferiori – e poi alla fase tattica, svolta divisi in due parti: sul rialzato possesso palla 7 contro 4; sul ribassato, invece, esercitazione specifica per l’attacco.

Sabato, vigilia di Cagliari-Milan, la rifinitura è prevista in tarda mattinata prima della partenza per la Sardegna.

Fonte: AC Milan

Aubameyang, chiesta la cessione al Borussia Dortmund

Pierre-Emerick Aubameyang vuole lasciare il Borussia Dortmund. L’attaccante del Gabon – riporta la Bild – ha chiesto ufficialmente al club di essere ceduto: sulle sue tracce c’è anche il Milan, a caccia di un nuovo attaccante titolare per la prossima stagione. Per liberarlo, il BVB chiede una cifra importante, vicina ai 70 milioni di euro.

“Morata vola a Milano”: pronti 60 milioni

Marca, importante quotidiano sportivo spagnolo, si sbilancia sul futuro di Alvaro Morata. Il titolo del giornale sull’attaccante del Real Madrid e della Nazionale, obiettivo numero uno del mercato del Milan, è estremamente chiaro: “Morata vola a Milano”, con riferimento a una trattativa il cui esito potrebbe davvero premiare i rossoneri.

I dettagli dell’operazione Morata-Milan sono i seguenti: il Diavolo offre al Real 60 milioni per il cartellino del giocatore – le Merengues vorrebbero arrivare a strapparne 70-75, ndr – mentre per il giocatore è pronto un super contratto da 7,5 milioni netti a stagione. Oltre – prosegue l’edizione odierna di Marca al ruolo di stella della squadra: l’elemento che potrebbe dar definitivamente breccia in Morata, che non ha alcuna intenzione nell’anno che porta al Mondiale di sedere un’altra stagione in panchina. Tutto, in ogni caso, è rimandato a dopo la finale di Champions del prossimo 3 giugno.

Attenzione però alla concorrenza del Man United, fresco vincitore dell’Europa League. Mourinho vorrebbe Morata con sé in Premier League, tanto da aver avanzato al Real una suggestiva proposta di scambio: De Gea andrebbe alla corte di Zidane in cambio dell’ex Juve e di 25 milioni di euro. Occhio anche al Chelsea, che però sembra più orientato su Lukaku.

Il ritorno di Gattuso riaccende i tifosi e scatena il Milan

Rino firma il contratto da allenatore della Primavera: «Torno a casa»

La scelta di reclutare Rino Gattuso per la panchina della primavera è stata una genialata.

«Me l’ha proposto Mirabelli tre settimane fa, ho meditato a lungo prima di rispondere sì», la confessione dell’interessato. A cementare l’intesa tra i due ha sicuramente influito la comune radice: calabresi entrambi con spiccato accento e passione sfrenata per la loro cucina. Il ritorno del popolare Ringhio nel Milan dei cinesi ha rilucidato l’ottone del milanismo reso opaco dal naufragio della trattativa con Paolo Maldini. Il popolo del web ha accolto infatti l’arrivo di uno degli ex Invincibili con una sontuosa manifestazione d’affetto. «Posso spiegare ai ragazzi il senso d’appartenenza» è stata una delle frasi simboliche scelte da Gattuso. «Pensavo di non essere adatto a lavorare con i giovani e invece a Pisa ho raccolto buoni risultati», l’altra risposta a qualche interrogativo sulle sue caratteristiche. Peccato solo che la fuga di notizie, mercoledì sera, abbia rovinato l’effetto annuncio. «Ho litigato con metà dei giornalisti che conosco da una vita, a un certo punto ho preso il cellulare e l’ho lanciato contro il muro», lo sfogo dell’interessato mentre era a cena con Mirabelli, nel suo ristorante a Gallarate, tempestato dalle chiamate e dalle proteste. C’era già stato, qualche ora prima, uno screzio con Marco Fassone l’ad che gli chiedeva di firmare subito il contratto. «Voglio farlo a casa Milan» ha insistito Gattuso, quasi a rievocare una tradizione del club che andava rispettata. Perciò ieri pomeriggio si è presentato nella sede al Portello e ha completato il protocollo. Perciò ha parlato come esponente del Milan storico a Donnarumma («resti, può diventare la bandiera») e valutato il mercato del nuovo management («Morata sarebbe un grande colpo»).

Qualche ora prima si era presentato a Milanello per incontrare Montella e il suo staff e scambiarsi le informazioni su metodi di preparazione e giudizi su alcuni esponenti (Cutrone). «La primavera giocherà con lo stesso sistema della prima squadra» la spiegazione dell’intesa con Vincenzo. E per mettere la sordina a possibili equivoci sulla sua presenza ingombrante (come avvenne ai tempi di Allegri con Inzaghi allenatore del settore giovanile) Gattuso ha promesso: «Starò nel mio orticello». Alla fine, dopo anni alla ricerca del posto giusto, Gattuso è tornato a casa. A Sion si è imbattuto in un presidente alla Zamparini, a Palermo dove riconobbe al volo il talento di Dybala ha avuto l’originale, in Grecia fu costretto a pagare gli stipendi, a Pisa gli è stato riservato un destino peggiore, la retrocessione in Lega-pro. «Volevo tornare dalla mia famiglia» la confessione prima di rimettersi l’antica casacca.

E d’incrociare il via vai di agenti e ds a casa Milan. Con Sartori dell’Atalanta arrivato nell’ufficio di Mirabelli per ratificare l’operazione Kessiè e preparare quella su Conti, con l’agente Vigorelli per prolungare il contratto di Storari nella prossima stagione.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, sondaggio per Tolisso

Sondaggio del Milan per Corentin Tolisso, centrocampista del Lione. Il giocatore – scrive La Gazzetta dello Sport – ha un costo elevato (35-40 milioni) ed è possibile che il Diavolo abbia fatto un’azione di disturbo verso Juve o Inter, entrambe interessate a Tolisso.

Il Milan è avanti per Conti

La dirigenza rossonera continua nel suo intento di rendere la rosa competitiva per la prossima stagione. Nell’incontro di oggi a Casa Milan tra la società e il direttore sportivo dell’Atalanta, l’argomento principale è stato Andrea Conti, insieme al suo compagno Franck Kessie. Al terzino classe 1993 – scrive MilanNews.it – sono interessati diversi club come Inter, Napoli e Roma, anche se l’attuale numero 24 è favorevole a vestire la maglia del Milan.

Il prezzo del giocatore è di circa 20 milioni, ma visti i buoni rapporti tra le due società i rossoneri potrebbero abbassare la cifra, offrendo a loro volta qualche giovane ragazzo che può interessare ai nerazzurri.

Milanello, torna a lavorare Bonaventura

Riecco Jack Bonaventura. Il centrocampista del Milan, fermo da quattro mesi a causa della lesione del tendine del lungo adduttore della coscia sinistra, è tornato ad allenarsi a Milanello: l’ex Atalanta ha svolto ieri lavoro personalizzato, mentre oggi ha iniziato per la prima volta a lavorare con il gruppo. Bonaventura non sarà evidentemente a disposizione per l’ultima gara di campionato col Cagliari: l’obiettivo è tornare al meglio per l’inizio della prossima stagione.

L’agente Vigorelli a Casa Milan: Antalyaspor su alcuni esuberi rossoneri

Presente nella sede rossonera anche l’agente Claudio Vigorelli, che ha parlato del rinnovo di Storari, ormai certo il prolungamento di un anno. Ma anche di una possibile asse italo-turca con Antalyaspor interessata ad alcuni giocatori in uscita dal Milan. Su tutti Sosa, Paletta e Zapata. Nei prossimi giorni se ne riparlerà.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Italia-San Marino, i convocati di Ventura: presenti Calabria e Lapadula

Convocazioni sperimentali e sorprendenti quelle fatte dal c.t. Ventura in vista di Italia-San Marino, amichevole in calendario il prossimo 31 maggio al “Castellani” di Empoli. Tantissimi giovani, nessun senatore e qualche esordiente: sarà una Nazionale inedita. Tra i milanisti, convocati Calabria e Lapadula.

Ecco la lista completa:

PORTIERI: Pierluigi Gollini (Atalanta), Simone Scuffet (Udinese);
DIFENSORI: Cristiano Biraghi (Pescara), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Atalanta), Federico Ceccherini (Crotone), Andrea Conti (Atalanta), Emerson Palmieri dos Santos (Roma), Alex Ferrari (Verona), Gian Marco Ferrari (Crotone);
CENTROCAMPISTI: Daniele Baselli (Torino), Danilo Cataldi (Genoa), Roberto Gagliardini (Inter), Lorenzo Pellegrini (Sassuolo);
ESTERNI: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Fiorentina), Matteo Politano (Sassuolo), Simone Verdi (Bologna);
ATTACCANTI: Diego Falcinelli (Crotone), Roberto Inglese (Chievo), Gianluca Lapadula (Milan), Andrea Petagna (Atalanta).

Milanello, incontro tra Montella e Gattuso

Primavera giocherà con modulo prima squadra

Incontro a Milanello tra Vincenzo Montella e Gennaro Gattuso, nuovo tecnico della Primavera rossonera. Nel primo pomeriggio Gattuso e’ arrivato al centro sportivo accompagnato dal suo vice Gigi Riccio e ha avuto un dialogo costruttivo con Montella: la Primavera giocherà con il modulo e lo stile di gioco della prima squadra. Montella e Gattuso sono stati per anni avversari sui campi della Serie A ma hanno condiviso lo spogliatoio della Nazionale, in occasione della spedizione azzurra ai Mondiali di Corea e Giappone nel 2002.

Fonte: ANSA.it

Milan, incontro con l’Atalanta: chiuso Kessié, colloqui per Conti e Gomez

Giornata d’incontri a Casa Milan, tra agenti di giocatori, nuovi allenatori e la dirigenza pronta a programmare fin da subito la nuova stagione. Su tutti Giovanni Sartori, ds dell’Atalanta, giunto nella sede rossonera per discutere le diverse operazioni di mercato con il Milan.

In primis per definire gli ultimi dettagli dell’operazione Kessie-Milan, ormai futuro centrocampista rossonero. Poi per parlare della situazione di Gian Filippo Felicioli. Terzino classe ’97 di proprietà del Milan ma nell’ultimo anno ad Ascoli. Il Milan sta trattando la sua cessione con l’Atalanta in un affare simil Petagna. Felicioli andrebbe a Bergamo a titolo definitivo con una percentuale di futura rivendita o ricompra. Infine anche colloqui per Andrea Conti e il Papu Gomez, profili sui quale il Milan rimane vigile.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ferrero: “Napoli e Milan mi hanno chiamato per Schick”

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha parlato del futuro del talentuoso e ricercato Schick:

A me hanno chiamato De Laurentiis e il Milan, gli altri club hanno contattato i miei collaboratori. Resterà con noi un altro anno – ha dichiarato Ferrero a TMW Radioabbiamo la voglia di farlo crescere. È un grande talento, tutte le squadre sono interessate a lui”.

Milan, si studia il futuro di Felicioli: se non rinnova c’è l’Atalanta

Porte girevoli in casa Milan: tra acquisti e addii la società rossonera sta studiando il futuro. Questa mattina c’è stato un incontro tra il direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli e l’agente Silvio Pagliari per parlare del futuro di Gian Filippo Felicioli. Terzino classe ’97 di proprietà del Milan ma nell’ultimo anno ad Ascoli dove si è reso protagonista di una stagione positiva. Il contratto del giovane terzino è in scadenza nel 2018, per questo le due parti stanno parlando per cercare di trovare una soluzione per il futuro del ragazzo.

Le strade sono due: rinnovo o cessione. Nella seconda ipotesi il Milan sta trattando con l’Atalanta in un affare separato da quello di Kessie, ma comunque nell’ambito della trattativa. Felicioli andrebbe a Bergamo a titolo definitivo con percentuale futura rivendita o ricompra come accaduto per Petagna. Il giocatore piace anche a Bologna e Sampdoria, ma l’Atalanta è in vantaggio in virtù dell’operazione già impostata. Sono giorni importanti per Milan, sempre più intenzionato a gettare le basi per un solido futuro.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Preziosi corteggia Lapadula: “Punta ideale per il Genoa”

Il presidente Preziosi confessa il proprio apprezzamento per Gianluca Lapadula. E apre importanti scenari di mercato in vista dell’estate. Il numero uno del Genoa ha espresso un chiaro apprezzamento per il numero 9 milanista: “È il centravanti ideale – ha dichiarato in un’intervista al Secolo XIX – ma non sarà facile prenderlo”.

Istanbul 12 anni dopo, senza rancore

Dopo quella serata niente ha fatto più male al Milan. E 12 anni dopo, qualcosa abbiamo capito…

Sono due i luoghi della sconfitta rossoneri. Di Verona si sa tutto, è fatale e ciclica. Istanbul no, è sfuggente e misteriosa. Nessuno, 12 anni dopo, tutt’altro che un’eternità, si capacita di come sia potuta accadere. Proprio in quel modo. Una analisi impossibile, soprattutto perchè per andare in profondità bisogna ricordare uno ad uno i dettagli, le sfumature di quella notte e ben presto si raggiunge il limite. Però a Istanbul non possiamo sfuggire, c’è, esiste, fa parte della storia del Milan. Tutti i tifosi rossoneri fanno i conti, saltabeccando col pensiero fra un ricordo e l’altro, con quello che hanno provato quella sera, come l’hanno provato, con chi l’hanno provato. È una data, un giorno della nostra vita che anche la storiografia ufficiale deve metabolizzare. Per essere vera e credibile, la storia di un grande Club non può essere immune dalle sconfitte. Se così fosse sarebbe plastica e il calcio invece è vita all’ennesima potenza.

IL MILAN È TORNATO DA ISTANBUL
Quella notte sembrava tutto impossibile. Persino il ritorno a casa. La bolla, l’apnea negativa sembrava avesse fermato il tempo. Tornare? Dove? E soprattutto perchè, dopo tutto questo? Cosa ci sarà mai ancora da aggiungere, dopo che il calcio è stato così calcio… scavandoci dentro, proprio a noi, come non mai. E invece bisognava farlo, si doveva tornare a guardare avanti. Un pensiero ha ispirato il Milan: saper risalire da questo strapiombo, può essere la vera vittoria. Quella che non si scorda mai. Nessuna vergogna, nessun senso di colpa, così bello e potente come nel primo tempo di Istanbul, il Milan lo era stato poche volte nella sua esistenza. Dopo la fatal Verona del 1973, un altro Milan ci aveva messo sei anni per riprendersi. Più di trent’anni dopo, bisognava metterci maledettamente meno. Gli occhi gonfi di Villiam Vecchi ed Hernan Crespo, in aeroporto il giorno dopo la “Finale”, però non promettevano niente bene.

IL MILAN HA IMPARATO DA ISTANBUL
Dopo l’incubo del 3-0 diventato 3-3, il Milan non sarà mai più sicuro e padrone della situazione in campo. Era la sentenza degli avversari, Milan choccato, Milan sotto ipnosi. All’inizio era proprio così. La squadra di fine estate 2005 giocava, andava ad Ascoli, a Genova, ma sembrava stranita, ancora pervasa da brividi di rimpianto e di paura. Non è stata immediata, poi però è arrivata. La scorza. La pelle dura. Quell’anelito salvavita che ti fa vacillare, ma mai più cadere. Dopo Istanbul, niente ha fatto più male al Milan. Non ha fatto male il gol annullato a Sheva a Barcellona in semifinale, e poi tutto il resto. Calciopoli? Non fa male. L’anatema dell’UEFA dell’agosto 2006? Non fa male. Il 13° posto in classifica del novembre 2006? Non fa male. Nemmeno Van Buyten e Rooney fanno male. Grazie a Istanbul, il Milan sarebbe diventato un granitico, giubbotto anti-proiettile. Come il Liverpool di Atene ben sa. Istanbul sei stata devastante, crudele, ma 12 anni dopo, qualcosa abbiamo capito. Il nostro non è un grazie, ma un qua la mano. Senza rancore.

Fonte: AC Milan

Simeone, niente Milan: “Voglio restare al Genoa”

Cholito Simeone allontana il Milan. L’attaccante argentino, accostato più volte ai rossoneri, ha annunciato di “voler restare al Genoa. E mi piacerebbe moltissimo essere il Pipita rossoblu“, riporta il quotidiano genovese Il Secolo XIX.

Milanello, allenamento in gruppo per Bonaventura

I rossoneri proseguono il lavoro in vista della sfida di domenica contro il Cagliari

Dopo essere tornato in campo mercoledì con un programma personalizzato, Giacomo Bonaventura ha iniziato a lavorare con il resto del gruppo. È questa la buona notizia dell’unica seduta di giornata iniziata intorno alle 11:00. Dopo il consueto riscaldamento i ragazzi di Montella hanno svolto, sul campo ribassato, un lavoro atletico concentrato sulla corsa e su alcuni esercizi dedicati agli arti inferiori. Montolivo e compagni si sono successivamente divisi in tre squadre da 8 componenti, andando a svolgere una serie di partitelle che hanno concluso la seduta.

I rossoneri torneranno in campo a Milanello venerdì mattina, continuando la marcia d’avvicinamento verso il capitolo conclusivo di questa stagione, che vedrà il Milan affrontare il Cagliari al Sant’Elia.

Fonte: AC Milan

Donnarumma ora fa l’esame: prima a Raiola e poi a scuola

Gigio aspetta il vertice col manager. E in giugno il diploma Milan pronto a tutto per lui. In casa c’è già l’erede: Plizzari

Gli esami (dei famosi) non finiscono mai. È il caso classico di Gigio Donnarumma, 18 anni appena compiuti a febbraio.

I prossimi due, a ben riflettere, forse sono ancora più importanti e decisivi del suo esordio in Nazionale e della sua prima stagione vissuta da titolare conclusa con un voto da lode piena nonostante lo sfondone di Pescara. Il bambino-portiere-prodigio è atteso a metà giugno in quel di Vigevano per guadagnare il diploma da ragioniere dopo una vita vissuta nel collegio rossonero a studiare da fenomeno e a spendere qualche ora a studiare matematica. Sembra uno sbocco scontato per un ragazzone di 18 anni e invece testimonia l’interesse, suo e della famiglia, a immaginare un futuro che non faccia soltanto rima con calcio. Il secondo esame che tutto il mondo Milan attende con ansia è riferito al contratto, in scadenza nel giugno del 2018, quindi tra poco più di un anno.

Sulla materia le posizioni, simili a una partita di poker, sono note da tempo. Raiola, il suo ricco e potente agente, dopo aver spalmato l’arrivo dei nuovi azionisti con qualche frase non proprio carina («i cinesi dell’Inter sono ricchi, quelli del Milan fanno solo figure di m…») ha fatto sapere che prima di sedersi comodo al tavolo di una trattativa vuole vedere quali programmi abbia il nuovo Milan. Anche lui, in compagnia di molti scettici, dev’essere rimasto spiazzato dalla partenza di Fassone e Mirabelli: acquistati Musacchio, Rodriguez e Kessiè, trattati Keita e Biglia, fari puntati su Morata e magari anche su Belotti. Nuova dirigenza a tutto campo: da ieri Gattuso è il nuovo allenatore della Primavera.

La società ha fatto sapere a Raiola e alla famiglia di Donnarumma che è sua intenzione puntare sul portiere con una proposta economica molto onerosa (3 milioni netti l’anno contro gli attuali 250 mila, dieci volte tanto insomma) e l’aggiunta (non condivisa da Montella) della fascia di capitano. Sempre Montella, lunedì sera, incalzato a Tiki taka, ha chiamato il suo portiere a fare un passo avanti. «Adesso tocca a lui parlare, è diventato maggiorenne e deve dire cosa vuol fare in futuro», la frase del tecnico. Che non è stata ancora raccolta dall’interessato. Perché la strategia di Raiola e della famiglia è quella di sottrarre Gigio a un ruolo in prima linea. Già a Torino, dopo il polemico finale con la Juve, baciò la maglia e disse, rivolto alla curva bianconera «sempre con loro succede».

Dicono i suoi intimi: Donnarumma non è un juke-box, a tempo debito lo farà e non pubblicamente ma nel colloquio preliminare con Raiola prima dell’incontro con il Milan. Come per dire: non esiterà a esprimere il proprio parere favorevole a restare a Milanello almeno per due-tre anni. Il vertice, a sentire certe voci, non è così lontano. Perciò la suggestione che Donnarumma possa essere subito ceduto avendo ammiratori dichiarati (Guardiola del Manchester City) e non (Real Madrid e Juventus) è e rimane una suggestione. Suggestione resa credibile dal fatto che alle spalle di Donnarumma si allena, studia da Gigio e promette prodezze Alessandro Plizzari, 17 anni, già eletto a terzo portiere. E Donnarumma alla Juve? Il passaggio è bloccato da Buffon che è restio a mollare la porta mentre Fassone e Mirabelli sono disposti a rischiare la partenza del loro gioiello a zero pur di non passare alla storia come i dirigenti che han ceduto il portiere dei prossimi 20 anni.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale