Nicolò Esposito – Pagina 38 – Milanismo

Autore: Nicolò Esposito

Milan, Musacchio vicino: l’accordo è pronto. E l’incontro segreto…

Il primo colpo del nuovo Milan può davvero essere in difesa. Un pilastro da regalare a Vincenzo Montella e accanto a cui far crescere Romagnoli, con le spalle coperte: Mateo Musacchio è sempre più vicino a vestire il rossonero per la prossima stagione. Con un anno di ritardo, perché già nella scorsa estate è stato a un passo dal passaggio al Milan quando aveva trovato l’accordo economico all’epoca con Galliani; poi, con il Villarreal non si è trovata l’intesa per chiudere. Oggi è un’altra storia.

INCONTRO SEGRETO – Un incontro segreto a febbraio scorso che vi abbiamo raccontato su Calciomercato.com ha aperto la strada di una trattativa non semplice, ma favorita dall’apertura totale del difensore argentino al Milan. Musacchio vuole vestire rossonero e ha messo in standby qualsiasi altra ipotesi, il vertice di due mesi fa è stato utile per confermare al giocatore la volontà di prenderlo, condivisa dal ‘vecchio’ e dal nuovo Milan, Mirabelli in testa. Il filo rosso(nero) è stato Montella, convinto del difensore del Villarreal come nome perfetto per rinforzarsi.

COSA MANCA – Adesso Musacchio è davvero a un passo dal Milan come primo colpo della nuova gestione cinese. L’intesa con il giocatore è praticamente fatta, l’accordo sul contratto è pronto anche agevolato dalla sua attuale situazione con il Villarreal, scadenza 2018. Ovvero, addio praticamente assicurato. Gli spagnoli offrono ancora il rinnovo, in Premier League ci sono due offerte, Musacchio non ci pensa neanche: priorità al Milan e attesa perché si chiuda l’ultimo passaggio, ovvero l’accordo definitivo col Villarreal. Tutto già pronto, 15 milioni più bonus ma ultimi dettagli da limare. I contatti sono partiti da tempo. E nella difesa rossonera del futuro può davvero esserci Musacchio.

Fonte: calciomercato.com

Il derby cinese è il capolinea di Pioli e Bacca

Il Milan è rimasto agganciato ai vagoni di Lazio e Atalanta, l’Inter s’è lasciata staccare. Stefano Pioli, lanciato all’inseguimento di una riconferma discussa già nei giorni felici, è uscito dal futuro dell’Inter. Gli è stato fatale il mese orribile seguito alla goleada contro l’Atalanta (7 a 1). Da quel giorno il pari col Toro (grazie a due papere di Hart), la pesante sconfitta con la Samp e quella rovinosa di Crotone, più il pari subito sulla sirena nel derby hanno provocato uno scossone a Nanchino. Meglio cambiare la guida tecnica della prossima stagione che dovrà essere scandita da nuovi, preziosi arrivi. Al tecnico, concupito dalla Fiorentina per il dopo Sousa, viene messo sul conto la sostituzione finale di Joao Mario con Murillo che ha convinto il resto della squadra ad arretrare. Portandosi il nemico in casa, questa la critica, ha subito il 2 a 2. Vero. Ma c’è un dettaglio taciuto per amor di patria. A reclamare l’arrivo di un altro difensore, con gesti espliciti dal prato, è stato Medel che rivolto alla panchina (dopo l’arrivo di Lapadula) ha segnalato al suo allenatore l’esigenza di rinforzare gli ormeggi. Un altro condottiero, magari, gli avrebbe risposto: tu pensa a difendere che ai cambi provvedo io. Pioli invece ha schierato la difesa a 5. Mal gliene incolse.

Il 2 a 2 guadagnato dalla zampata di Zapata è servito invece per mettere al sicuro il rinnovo del contratto di Montella e per blindare la sua panchina che Fassone e Mirabelli non hanno mai messo in discussione. Già sabato sera con i 58 punti collezionati, Vincenzo ha fatto meglio degli ultimi quattro anni (ottavo posto con 57 punti di Allegri-Seedorf, settimo posto con Mihajlovic-Brocchi l’anno scorso) e può persino ambire a raggiungere, ma solo nel punteggio finale, i 72 punti che consentirono ad Allegri al terzo anno di guida milanista il raggiungimento del terzo posto. Sempre il derby è servito anche a capire che tra le priorità tecniche del gruppo (a parte il contratto di Donnarumma e Suso), c’è la questione centravanti. Bacca, sotto gli occhi dei nuovi azionisti, è stato un corpo estraneo, sbavando in apertura una palletta golosissima e distraendosi nella ripresa quando un rimpallo fortunoso con Handanovic gli ha dato un’altra occasione da gol a porta vuota. La sua cessione è la prima della lista dei partenti, seguita dall’addio di Honda e dalla partenza di qualche prestito secco (Pasalic del Chelsea). Aubameyang, 27 anni, passato dal vivaio rossonero, è stato contattato ma ha espresso parere negativo per il ritorno a Milanello.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, Deulofeu e Pasalic vogliono restare: tocca convincere Barça e Chelsea

Non solo Deulofeu: il Milan farà il possibile per trattenere anche Pasalic. I due giovani calciatori, entrambi in rossonero in prestito secco, dovranno fare ritorno rispettivamente al Barcellona e al Chelsea, ma i rossoneri si attiveranno presto per provare a mantenerli nella rosa: il d.s. Mirabelli – riferisce Gianluca Di Marzio – punterà sulla loro volontà di rimanere a Milano. Ma, evidentemente, sarà necessario convincere i club proprietari dei cartellini.

Milan, Fassone al lavoro: sul tavolo Montella, i rinnovi e il mercato

Il nuovo a.d. rossonero apre una settimana cruciale. Con Mirabelli priorità alle questioni allenatore e contratti in scadenza

Il tempo dell’attesa è finito. Dopo mesi di dubbi e incertezze, di tentennamenti e false partenze, il nuovo Milan cinese, aiutato e confortato da una squadra che funziona e prosegue la sua corsa verso l’Europa League, deve correre e sprintare per recuperare il tempo perso e definire finalmente le prossime mosse per programmare il futuro immediato. Come annunciato dallo stesso Fassone lo scorso venerdì nella conferenza stampa di insediamento, quella aperta oggi sarà una settimana decisiva e piena di incontri per affrontare le questioni più spinose e prioritarie: dall’incontro con Montella alla situazione dei rinnovi fino alla definizione dei nuovi obiettivi di mercato.

MONTELLA — La prima e più scontata mossa di Fassone, in questa settimana serrata, sarà quella di incontrare Vincenzo Montella per mettere in chiaro il prossimo futuro. Acclamata a più riprese l’intenzione della nuova proprietà di proseguire anche il prossimo anno con l’Aeroplanino, l’a.d. dovrà ora spiegare al tecnico quali sono le prospettive dei prossimi mesi e come intende rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato. Montella, da parte sua, pur al centro dell’attenzione di molti altri club, ha spesso spiegato di voler attendere un confronto con il club per definire il suo futuro. Quel momento è arrivato.

I RINNOVI — I nomi sul tavolo, per la questione rinnovi, sono tre: Suso, Donnarumma e De Sciglio. Il tempo stringe e prima di dedicarsi ai colpi in entrata il nuovo Milan deve pensare a blindare i suoi gioielli. Se per lo spagnolo, al netto delle dichiarazioni di circostanza, ci sono buone sensazioni, la questione sul terzino classe ’92 è invece meno delineata, con lo stesso De Sciglio che non ha mancato di sottolineare come ancora tutto sia ben lontano da qualsiasi tipo di definizione. Su Donnarumma infine Fassone ha le idee chiare e c’è tutta la buona intenzione di trovare l’accordo per il futuro, ma qui la parola di Raiola ha un peso non indifferente.

MERCATO — E se per Fassone sarà una settimana di incontri, pure per Mirabelli si aprono giorni da stakanovista. Il nuovo d.s. rossonero ha preso possesso in queste ore di Milanello ed è probabile che si allontanerà pochissimo dal centro sportivo per accelerare i tempi del suo lavoro. Oltre a prendere contatti per le operazioni estive, Mirabelli dovrà anche cominciare a trattare il futuro di Deulofeu, nei confronti del quale il Barcellona si è detto certo di esercitare l’opzione di “recompra”. Margini per trattare ci sono, ma serve mettersi sotto e cominciare in fretta.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milanello, oggi incontro tra Montella, Fassone e Mirabelli

La nuova dirigenza del Milan non perde tempo: già oggi si terrà un importante vertice tra l’a.d. Fassone, il d.s. Mirabelli e mister Montella. L’incontro di Milanello – scrive il Corriere della Sera – sarà utile per definire l’immediato futuro e iniziare le prime discussioni sul Diavolo che sarà. I tre si erano conosciuti alla vigilia del derby, ma era stato solo un primo superficiale contatto: oggi si diventerà finalmente operativi.

Benzema-Aubameyang, Milan solo con l’Europa. Il gabonese gradirebbe l’Italia

Benzema e Aubameyang, i due nomi più caldi e chiacchierati per l’attacco del nuovo Milan di Li. Fassone e Mirabelli sono a caccia di una punta di spessore internazionale e sul taccuino sono loro i profili seguiti con maggiore attenzione. Per sperare di piazzare il colpo, il Diavolo dovrà necessariamente entrare in Europa League: senza le coppe, infatti, non prenderebbero in considerazione di vestirsi di rossonero.

Per Aubameyang, però, c’è qualche speranza in più di riuscire a concludere la trattativa. L’attaccante del Borussia Dortmund e del Gabon – scrive Gianluca Di Marzio gradirebbe tornare in Italia: il “17” è già passato nel nostro paese – proprio al Milan, nonostante non abbia messo piede in campo in gare ufficiali giocando solo in qualche amichevole e con la Primavera – e vedrebbe di buon occhio un ipotetico bis.

Milan, anche Kessié sul taccuino dei cinesi

C’è pure Franck Yannick Kessié tra gli osservati di Mirabelli in vista del prossimo calciomercato. Il centrocampista ivoriano, tra le migliori rivelazioni della sorpresa Atalanta, potrebbe essere uno dei regali per Montella della nuova proprietà cinese, pronta a stanziare un budget da 120 milioni di euro: per Kessié – scrive la Repubblicasi dovrebbero sborsare 35 milioni di cartellino e 3 all’anno di stipendio.

Milan, la strategia di mercato: rinnovi, Musacchio e due campioni per centrocampo e attacco

Con la nuova proprietà insediata, il Milan può finalmente cominciare a ragionare in prospettiva futura. La priorità della nuova dirigenza rossonera è garantire la continuità, stando a quanto riporta Peppe Di Stefano per Sky Sport. Per questo, si discuteranno i rinnovi di Donnarumma, Suso e Montella. Sempre in tema di permanenze, ci si attiverà per trattenere Deulofeu e Pasalic, puntando sulla volontà dei due di voler rimanere a Milano. Bisognerà convincere, però, Barcellona e Chelsea per la loro cessione.

In difesa, potranno essere i mesi decisivi per Musacchio, mentre a centrocampo i nomi sulla lista di Mirabelli sono diversi. Kovacic è un’idea, ma non dispiace nemmeno un profilo più esperto come De Rossi, soluzione gradita a Montella che è in scadenza con la Roma. Tuttavia, è una pista complicata in quanto potrebbe rinnovare con i giallorossi, o comunque potrebbe rifiutarsi di giocare in un altro club italiano. Ad ogni modo il Milan gli ha comunicato l’apprezzamento. In questo senso, piace anche Vidal: Mirabelli l’ha visionato in più occasioni in Germania. In Bundesliga c’è anche Luiz Gustavo, per il quale sono stati incontrati degli intermediari: una soluzione che ha infastidito l’entourage del calciatore, con cui andrà chiarito questo impasse qualora si volesse tornare sul giocatore. Sempre vivo, inoltre, l’interesse per Cesc Fabregas, con il Chelsea però concentrato unicamente sul campionato in questo momento, quindi una trattativa ancora in fase di stallo.

Per l’attacco, nomi stellari. Morata il primo, ma piace molto anche al Chelsea di Antonio Conte. Poi, Benzema e Aubameyang, che sarebbero difficili da convincere nel caso in cui il Milan non riuscisse a centrare un piazzamento europeo. L’attaccante del Dortmund, comunque, potrebbe considerare più seriamente una proposta dal momento che gradirebbe un ritorno in Italia. Mirabelli aveva pensato anche a Lacazette, sul quale però è nettamente in vantaggio l’Atletico Madrid.

La richiesta del Genoa per Lapadula ha portato alla controproposta del Milan per uno scambio con Simeone, ma vista la richiesta per il giocatore (25 milioni) la trattativa non si è concretizzata.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Inter-Milan: Zapata l’MVP

È Cristian Zapata il miglior rossonero del Derby secondo Audi Player Index

Segnare il primo gol stagionale al 97′, nel Derby, regalando il 2-2 finale al Milan di Yonghong Li: Cristian Zapata l’ha fatto in un solo pomeriggio, il più importante. Il colombiano è stato il secondo centrale rossonero a segnare all’Inter nella stessa gara, dopo Romagnoli, e in generale è il terzo difensore di Montella a realizzare una rete in campionato (contando anche il 4-3 di Paletta al Sassuolo). Un sigillo fondamentale, festeggiato da tutta la squadra in campo e dalla società in tribuna a San Siro, che Audi Player Index sottolinea ancora di più grazie al premio di MVP (punteggio di 1335) in questo Inter-Milan. Il classe ’86 ha aspettato l’ultimo istante per graffiare la partita, dopo una buonissima prestazione.

Zapata non si è mai scomposto, rimanendo concentrato e volenteroso, soprattutto nei momenti decisivi della ripresa. I suoi numeri difensivi sono molto positivi, come certificano i contrasti vinti (4, il migliore dei suoi) e i palloni intercettati (3). Ottima anche la sua fase di possesso palla, con i 62 passaggi andati a buon fine (un record rispetto a qualsiasi altro rossonero), segno di convinzione e coraggio nella sfida più attesa da squadra e tifosi. Infine, Cristian vanta anche un primato nei tiri dello specchio (2): nessun ha fatto meglio e solo Deulofeu – un attaccante – ha raggiunto lo stesso numero.

Fonte: acmilan.com

Milan, accordo verbale con Fabregas

Un’idea di mercato, un obiettivo concreto, non solo un sogno di una notte di mezz’estate. Dopo aver completato il closing, il nuovo Milan cinese vuole chiudere il primo colpo e ha deciso di accelerare per Cesc Fabregas. Il centrocampista spagnolo classe 1987, già seguito e corteggiato la scorsa estate, è il primo nome sulla lista della coppia Mirabelli-Fassone, che lo considerano il profilo giusto per rinforzare il centrocampo e per dare al gruppo esperienza e dimensione internazionale. I contatti, che si erano arenati a inizio 2017, sono ripresi nelle ultime settimane e secondo quanto riporta la stampa inglese ci sarebbe già un accordo di massima tra l’entourage dell’ex Arsenal e Barcellona e la nuova dirigenza rossonera.

MANCA ANCORA QUALCOSA – Fabregas è stuzzicato dall’Italia e dal nuovo progetto del Milan, che considera uno dei club più importanti della storia. Si sente stimolato dalla possibilità di partecipare alla ricostruzione di una squadra così gloriosa, per arrivare alla fumata bianca mancano però alcune garanzie e soprattutto l’accordo economico con il Chelsea. In primis ci sono le richieste di Fabregas, che chiede un ingaggio di 4,5 milioni più bonus, poi quelle dei Blues, che vogliono monetizzare dalla sua cessione, forti del fatto che il catalano ha un contratto in scadenza nel 2019. Il suo cartellino è valutato 25 milioni di sterline, al momento troppe per il Milan.

Fonte: calciomercato.com

Kolasinac-Milan, si spera ancora: “Decisione entro due settimane”

Milan, non è ancora sfumata la pista che porta a Sead Kolasinac. Considerato praticamente già dell’Arsenal (qui i dettagli), il difensore dello Schalke 04 e della Bosnia non ha ancora definito il proprio futuro e a breve sceglierà se sposare i Gunners, vestirsi di rossonero o accettare altre offerte. A svelarlo è stato il padre di Kolasinac: “Entro le prossime due settimane decideremo tutto”, ha dichiarato alla tv bosniaca TV N1.

Deulofeu, incontro agenti-Barcellona dopo il Clasico

Deulofeu-Barcellona bis? Sì, ma solo a certe condizioni. Il ritorno di Geri in Catalogna dopo il prestito al Milan non è ancora scontato, nonostante il diritto di recompra dei blaugrana per il suo cartellino a soli 12 milioni di euro e la volontà della dirigenza culé di riportarlo alla casa madre: sarà determinante il parere del giocatore, che può porre il veto sull’esercizio della clausola e decidere di andare altrove (qui i dettagli).

A scegliere, dunque, sarà Deulofeu. Al Milan si sta trovando benissimo, coccolato a Milanello ed esaltato in campo dagli schemi di Montella, ma il richiamo del Barça è forte: Deu sembra voglia tornare. Ma solo se ottenesse un posto di rilievo nel nuovo progetto tecnico – con Messi-Suarez-Neymar sarebbe una riserva fissa – e l’assicurazione di non essere utilizzato come pedina di scambio. Settimana prossima, dopo il Clasico, ci sarà un incontro tra il Barcellona e gli agenti.

Milan, Galliani vede il derby al ristorante ed esulta da “vero pazzo”

Adriano Galliani, come scrive Alessandra Gozzini sulla Gazzetta di oggi, per la prima volta in 31 anni non ha visto il derby con l’Inter dalla poltrona autorità di San Siro. L’ex a.d. rossonero, per la prima della nuova dirigenza rossonera, ha preferito godersi la partita assieme a 15-20 persone (la famiglia, ex collaboratori del suo team sportivo come il d.s. Maiorino) in un ristorante di Brera, nel centro di Milano. E alla zampata del pareggio di Zapata, Galliani ha così esultato come sempre, o testualmente “alla mia maniera, cioè come un vero pazzo”. Il risultato? Silvio Berlusconi lo ha chiamato al telefono, ma lui non ha sentito e ha perso la chiamata. Silvio è stato subito ricontattato e la felicità prontamente condivisa: “Milanisti siamo e milanisti rimaniamo” è stato il motto dei due amici.

Da lì è anche iniziata una lunga serie di chiamate dal, e al, cellulare di Galliani. L’ex a.d. ha subito composto il numero di Fassone per complimentarsi. Poi ha risposto a Montella e allo stesso Zapata. Il colombiano aveva un motivo in più per farlo: Galliani lo aveva spronato (pare dicendogliene un po’ di tutti i colori) e lui, evidentemente, non si è arreso. Altra chiamata ricevuta, tra le tante, è significativa quella di Pippo Inzaghi che con Galliani ha voluto condividere e sommare un’altra soddisfazione, quella personale per la promozione del Venezia in B. Presto, anzi prestissimo, l’ex a.d. sarà a San Siro: assisterà a Milan-Empoli, la prossima domenica pomeriggio. Se ci sarà un urlo di gioia si leverà direttamente dallo stadio.

Fonte: gazzetta.it

Milan, bloccato Luiz Gustavo

Il Milan ha in mano Luiz Gustavo. Il centrocampista del Wolfsburg e della Nazionale brasiliana – riporta la Repubblica – sarebbe promesso sposo dei rossoneri: l’acquisto sarebbe solo da concludere, pronto a essere finalizzato nel caso in cui da Casa Milan (e Milanello) arrivasse la definitiva decisione di puntarci sopra. 30 anni il prossimo luglio, di ruolo mediano, Luiz Gustavo ha il contratto in scadenza con i Lupi al 30 giugno 2018.

Suso: “Dovevamo sfruttare meglio le occasioni. Montella…”

Anche Suso si è fermato ai microfoni di Milan TV commentando la partita:

“Siamo felici per il gol finale, anche se sarebbe stato meglio vincere. Avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni del primo tempo, poi non era facile rimontare e segnare allo scadere”. La squadra però ha dimostrato carattere: “Ci abbiamo provato fino alla fine, il gol al 97′ dimostra che la squadra è unita e proveremo a fare di tutto fino alla fine della stagione per l’Europa. Con l’Empoli dobbiamo vincere, con le ‘piccole’ non possiamo commettere più errori”. Su Montella: “Mi dà sempre fiducia in ogni partita, io sono molto felice e provo a ripagarlo in campo. Mi sento importante”.

Fonte: acmilan.com

Milan, Zapata regala maglia a Li

Patron rossonero domani a Hong Kong, in Italia resta David Han

E’ previsto per domani il ritorno a Hong Kong del nuovo proprietario cinese del Milan, Li Yonghong, che oggi ha vissuto con soddisfazione il pareggio ottenuto dalla sua squadra all’ultimo minuto del derby contro l’Inter. A fine partita, negli spogliatoi, l’autore del secondo gol rossonero, Cristian Zapata, ha regalato a Li la maglia con cui ha giocato. Secondo quanto filtra, a Milano resterà il braccio destro del nuovo proprietario rossonero, David Han Li.

Fonte: ansa.it

Calabria: “Derby? Sono ancora emozionato, siamo contenti”

Chi ha esordito per la prima volta dal primo minuto in un un Derby, è stato Davide Calabria, che ha parlato così a Milan TV:

Sono ancora emozionato: così all’ultimo è ancora più bello e inaspettato. Abbiamo fatto i complimenti a Zapata, siamo felicissimi e così passeremo una Pasqua più tranquilla. C’erano tante pressioni, non è stato facile e il clima non ci aiutava, ma siamo contenti della nostra prestazione e del risultato“. Dal punto di vista personale? “Il mio obiettivo è far parte del Milan del futuro, sto trovando piano piano la condizione ottimale e sono soddisfatto. Oggi è stato un Derby intensissimo e spettacolare. La prossima partita non dobbiamo sottovalutarla, invece dobbiamo confermare il nostro periodo positivo e continuare verso il nostro obiettivo”.

Fonte: acmilan.com

“Se avrete bisogno di qualche dritta…”

Il Cav si è congedato con una promessa: «Per il mio Milan ci sarò sempre»

Nella cena del congedo dal Milan e da 31 anni indimenticabili, Silvio Berlusconi è stato ancora una volta il mattatore. Giovedì sera ha ricevuto una numerosa delegazione composta dal gruppetto dei cinesi accompagnati dalle rispettive consorti, e dai manager Fininvest Pellegrino e Franzoni che hanno portato a termine la lunga e tormentata trattativa. «Il presidente è uno straordinario comunicatore», la recensione di Marco Fassone, rimasto stregato come tutti gli altri ospiti, dai racconti, dai cento aneddoti sulla carriera rossonera raccontati dal presidente. A cominciare dal viaggio ad Amsterdam con papà Luigi per vedere giocare nella nazionale orange contro la Polonia Gullit e Van Basten «e invece scoprii che c’era Rijkaard da prendere insieme agli altri due, solo che non ci accorgemmo di un giornalista italiano e il giorno dopo ci ritrovammo l’incontro in prima pagina sui giornali».

Dall’inizio della serata fino a notte fonda quando le luci di villa San Martino si sono spente, Silvio Berlusconi ha ravvivato la serata con i nuovi azionisti del Milan rimasti in parte stregati e in parte intimiditi dalla personalità del padrone di casa. Così ha in parte dimenticato il dolore per il distacco dalla sua creatura chiamata Milan. «Le promettiamo che ci prenderemo noi cura con lo stesso amore e l’identica passione» è stata la promessa pubblica e privata firmata da Marco Fassone. Al fianco di Berlusconi Adriano Galliani e la figlia Barbara hanno poi trovato il tempo per raccontare dei progetti di Fondazione Milan e del settore giovanile, l’altro fiore all’occhiello del club appena passato sotto le insegne di Yonghong Li. Il congedo è stato meno malinconico del previsto. «Se avrete bisogno di qualche dritta, io per il mio Milan ci sarò sempre» il saluto di Berlusconi.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale”

Romagnoli, primo centro col Milan in Serie A

Prima “gioia” rossonera in Serie A per Alessio Romagnoli. Il difensore del Milan, autore della rete del 2-1 nel derby contro l’Inter, ha segnato per la prima volta in campionato da quando si è trasferito a San Siro: il “13” aveva già gonfiato la rete in un’occasione l’anno scorso, contro l’Alessandria, ai quarti di finale di Coppa Italia.

L’Arsenal chiude per Kolasinac: il Milan aveva una prelazione

Un milione e via. A fondo praticamente perduto, tutta colpa del precedente closing saltato a pochi metri dal traguardo. Il nuovo Milan aveva bloccato Kolasinac fino al 3 aprile, con una prelazione pagata profumatamente. “Ci aspetti?”, lui ha aspettato sì, prendendosi i soldi chiesti e poi…scappando. Non nella forma, chiaro, ma nella sostanza sì. Infatti l’esterno dello Schalke 04, in scadenza a giugno, ha ormai deciso di sposare la Premier. Inizialmente, era vicino all’Everton, ma poi l’Arsenal ha battuto ogni concorrenza, ottenendo oggi la firma del giocatore.

Un milione non cambierà certo il budget del prossimo mercato rossonero, tanto meno la vita/carriera di Kolasinac ma è pur sempre un milione. Che aggiunto a quelli in arrivo dall’Inghilterra fanno una bella somma per l’esterno liberatosi a zero dalla Bundesliga. Sedotto e poi abbandonato dall’Italia: la Juve lo ha trattato e poi mollato, Conte ci ha parlato a gennaio per il Chelsea ma senza poi chiudere, il Milan aveva puntato persino la sua cifra per farlo sentire desiderato. Ma la scelta finale è ricaduta sull’Arsenal.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Derby, maxi-recupero: perché Orsato ha ragione

Dopo la beffa del rigore subito contro la Juve, stavolta il Milan beneficia del prolungamento di un recupero e trova il gol del 2-2 nel derby (certificato dalla goal line technology).

Cosa è successo esattamente?
Al termine della gara Orsato ha concesso 5 minuti di recupero, regolarmente indicati dalla lavagna luminosa. Ma allo scadere del 90° il gioco era fermo e doveva riprendere con una rimessa laterale. La contestuale sostituzione di Candreva con Biabiany ha fatto perdere un ulteriore minuto e dunque il recupero è diventato di 6 (Orsato ha fatto capire chiaramente che i 5’ sarebbero iniziati dalla ripresa del gioco). 6 minuti ai quali l’arbitro ha poi aggiunto altri 30 secondi per l’infortunio di Nagatomo.
Totale – nel secondo tempo – 51 minuti e 30″, con prolungamento comunicato alle panchine attraverso il 4° uomo. A 51’20” il Milan conquista il calcio d’angolo: a quel punto prassi vuole che – se chi deve battere l’angolo non perde tempo – gli si conceda di giocare i 10 secondi rimanenti. Ne bastano 8 per il gol del pareggio rossonero.

Fonte: di Lorenzo Fontani per Sky Sport

Carattere, coesione, entusiasmo. Il Milan sta tornando

Signore e signori, che derby. Vibrante, spettacolare, intenso. Come accaduto poche volte da qualche anno a questa parte. Sarà lo storico addio di Berlusconi e l’arrivo (pure) al Milan di una nuova e ambiziosa proprietà cinese, ma la prima stracittadina pechinese è un frullato di emozioni e di bel calcio: parte forte il Milan ma segna – e poi raddoppia – l’Inter, prima di una strepitosa rimonta conclusa al 97′. San Siro, stracolmo ed eccitato, ha offerto a un super match: tanti gol ed episodi, un finale al cardiopalma e soprattutto due squadre vere, fiere e vogliose. Ma a godere, ovviamente, sono solo i rossoneri: i cugini sono stati ricacciati indietro e l’Europa è un po’ più vicina.

Eppure Inter-Milan ha rischiato di diventare un incubo. La trionfale chiusura di gara consegna a Montella e ai ragazzi una Pasqua serena, ma il lunch match di oggi poteva restare indigesto: colpa della poca cattiveria sotto porta e di ingenuità difensive pagabili a caro prezzo. Perché nonostante una bella partenza, con piglio e fiducia, Deulofeu e Bacca non concretizzano le occasioni da gol e l’Inter ne approfitta, perforando la “rivedibile” retroguardia rossonera due volte con Candreva e Icardi. La Beneamata però non uccide la partita e il Diavolo risorge: lo rialza Romagnoli, lo sprona Locatelli, lo esalta l’inatteso Zapata oltre il tempo di recupero, consegnando alla storia uno dei derby più incredibili di sempre.

Insomma: il Milan – e in particolare il neo presidente Yonghong Li, oggi allo stadio per la prima volta – torna a casa più che soddisfatto. Per aver ripreso all’ultimo una partita che sembrava persa, per di più in un derby contro l’Inter; per gli interessanti risvolti sulla volata Europa League, perché riacciuffare lo scontro diretto è ossigeno in vista dei prossimi impegni di campionato e per le ambizioni di coppa; perché è un altro carico di entusiasmo e l’ennesima prova che il Milan di Montella è una vera squadra. E se puntellata con intelligenza, può ambire ai vertici. Per ridiventare grandi serviranno tempo e pazienza, ma stiamo tornando.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Fassone: "Yonghong Li entusiasta, non poteva esserci esordio migliore"

È arrivato anche il commento al pareggio nel Derby dell’AD, Marco Fassone, sempre ai microfoni di Milan TV:

“Il Derby è speciale perché esalta tutto. La percezione di adesso è parziale, ma ho visto un gruppo unito, sereno e concentrato al punto giusto anche prima della partita. Questo pareggio ci permette di mantenere il vantaggio sull’Inter, continuando la nostra corsa fino alla fine della stagione: era una tappa fondamentale. Il Presidente? Non poteva esserci esordio e regalo migliore per me. Negli spogliatoi ho visto Yonghong Li entusiasta, quasi commosso: in questi giorni ha vissuto un bagno di folla incredibile, inaspettato per lui. Una grande esperienza che gli ha permesso di conoscere di più il calcio italiano. E in questo Derby non poteva chiedere di più, con un gol al 97. Montella? Vincenzo l’abbiamo incontrato ieri per la prima volta: le società che vincono hanno sempre una grande coesione fra tutte le componenti, noi cercheremo di percorrere questa bella strada”.

Fonte: acmilan.com

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Europa, buone notizie da Atalanta e Lazio: pari per entrambe

Risultati positivi dal sabato di Serie A. Le avversarie dirette del Milan per l’Europa, infatti, hanno tutte rallentato: l’Atalanta ha pareggiato sul campo della Roma – 1-1 il risultato dell’Olimpico – mentre la Lazio ha ottenuto un vivace 2-2 al Ferraris contro il Genoa. I rossoneri, in virtù del pareggio nel derby e dei pari di Atalanta e Lazio, rimangono 6° in classifica, ma si avvicinano al 4° e al 5° posto, distanti rispettivamente tre e due punti.

Zapata: "Pareggio meritato, perdevano tempo. L’Europa…"

Le parole dell’uomo derby, di Cristian Zapata, nel post partita di Inter-Milan: “Ho fatto il massimo, sono arrivato con la punta del piede. Sono contento per il gol – ha dichiarato a Premium Sport è stato un derby intenso, tutte e due le squadre han giocato bene. Il pareggio è meritato. Vincevano 2-0 e perdevano tempo, ma noi non abbiamo mollato. Lottiamo sempre per la maglia del Milan: siamo sulla strada giusta. Europa? Noi ci siamo“.

Montella: “Che impresa pazzesca. Il recupero? Giusto, l’Inter perdeva tempo”

Pareggio in rimonta, nel derby e al 97′. Un pomeriggio niente male per il Milan e per il suo mister, Vincenzo Montella: “Negli ultimi minuti ho visto l’Inter continuare a perdere tempo, il recupero è giustissimo. Orsato ci ha comunicato che lo avrebbe prolungato di un minuto, è stato perfetto – ha dichiarato l’Aeroplanino a SportMediaset -. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma dovevamo essere più veloci e più cinici. Meritavamo qualcosa in più, poi abbiamo subìto il gol e abbiamo patito il contraccolpo. Per quello che abbiamo fatto, era assurdo perdere questa partita: rimontare due gol in un derby è stata un’impresa pazzesca, una grande prova di forza – ha commentato Montella – ora capisco la grande esultanza dei nostri avversari all’andata. Sono contento per la prestazione e per la reazione, dopo lo svantaggio”.

Derby show a pranzo: il Milan rimonta e pareggia 2-2. Decide Zapata

Emozioni incredibili nel derby della Madonnina. Inter-Milan finisce 2-2, con i rossoneri capaci di firmare una strepitosa rimonta: a decidere è un gol al 97′ di Cristian Zapata. I nerazzurri chiudono all’intervallo sopra di due gol, ma poi la ripresa è vinta dai ragazzi di Montella: prima accorcia Romagnoli, poi è Zapata a regalare ai tifosi del Diavolo la gioia del pari a tempo scaduto.

Fassone: "Donnarumma è un pilastro del Milan"

Il neo a.d. del Milan, Marco Fassone, ha parlato ai microfoni di Premium Sport nel pre partita del derby Inter-Milan: “Ho finito all’Inter con un derby e ricomincio al Milan con un derby. Inutile nascondere che sono emozionato. Ieri era il momento delle celebrazioni, ora si fa sul serio e la parola passa al campo. Donnarumma? Ribadisco quanto detto in conferenza: è un pilastro del Milan, ma la trattativa per il rinnovo non è ancora cominciata“.

Bacca: "Derby come una finale. Berlusconi e Galliani, grazie!"

Carlos Bacca ha parlato a Milan TV a pochi minuti dal fischio d’inizio del derby contro l’Inter:

In settimana abbiamo pensato soltanto alla partita. Sono state lunghe giornate per Berlusconi, Galliani e Maiorino, ma noi – ha dichiarato il Peluca – abbiamo lavorato pensando solo a questa partita. Il derby? È la partita più importante, se giochiamo con il nostro spirito possiamo fare bene contro una squadra forte. Un derby è come una finale. Io sto bene, sento la fiducia di tutti. Questo è importante per un giocatore. Io cerco di dare sempre tutto in campo. Segnare nel derby è emozionante. Come attaccante penso sempre a buttarla dentro. Il cambio di proprietà? Ringrazio Berlusconi e la sua famiglia per tutto quello che ha fatto in questi 31 anni – il tributo di Bacca – così come ringrazio Galliani e Maiorino che mi ha portato qui. Io darò sempre tutto per questa maglia, riporta MilanNews“.

Inter-Milan, le formazioni ufficiali: Mati e Zapata dal 1′

Di seguito le formazioni ufficiali di Inter-Milan, match valevole per la 32^ giornata di Serie A:

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi. All.: Pioli.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Sosa, Mati; Suso, Bacca, Deulofeu. All.: Montella.

derby_b

9 curiosità su Inter-Milan

Ecco le statistiche della sfida contro i nerazzurri

Milan e Inter, una davanti all’altra e con lo stesso obiettivo ancora da raggiungere: l’Europa. I rossoneri (sesti a 57 punti) vogliono allungare, evitando il possibile sorpasso in classifica dei nerazzurri e inseguendo quel successo che all’andata sfuggì quasi allo scadere. Inter-Milan sarà il match di cartello del programma di Serie A nel weekend di Pasqua: in attesa del campo, proponiamo 9 curiosità da leggere.

1- 166° Derby della Madonnina in Serie A: 61 vittorie nerazzurre, 53 pareggi e 51 successi rossoneri. Grande equilibrio nelle ultime otto stracittadine di campionato, con due vittorie per parte e quattro pareggi: nel parziale i nerazzurri hanno realizzato sei gol, i rossoneri otto.

2- Per la prima volta il Derby di Milano viene giocato alle ore 12.30.

3- Il Milan ha perso solo uno degli ultimi nove match di campionato, 2-1 contro la Juventus (6 vittorie e 2 pareggi). I rossoneri sono sempre andati a segno in questo parziale – non arrivano ad almeno 10 gare di fila in gol nella massima serie dall’ottobre 2013.

4- Il Milan ha attualmente la terza miglior difesa (33) nonostante 431 conclusioni subite: i rossoneri incassano di media un gol ogni 13 tiri concessi agli avversari (solo Juventus e Roma hanno un rapporto più alto in A).

5- Inter e Milan sono le due squadre che finora hanno concesso meno gol di testa in questo campionato (tre).

6- L’unica doppietta di Suso con la maglia del Milan è arrivata proprio nel Derby di andata. Il 32% delle reti rossonere in questo torneo (15 su 47) portano la firma proprio dell’esterno spagnolo, alla sua miglior stagione in A (sette gol, otto assist).

7- Carlos Bacca ha messo lo zampino in sei gol nelle ultime cinque giornate dopo essere rimasto a secco nelle precedenti cinque.

8- Gianluigi Donnarumma è il portiere che ha effettuato più parate in questa Serie A (118).

9- In caso di successo sarebbe la 100° vittoria da allenatore in Serie A per Vincenzo Montella.

Fonte: acmilan.com

Time Machine: 4 Inter-Milan da ricordare

GEORGE WEAH: L’ULTIMO GRANDE GUIZZO
Tra l’estate del 1995 e il gennaio del 2000, il momento del suo passaggio al Chelsea, tutte le volte che ha potuto Weah ha guidato e trascinato il Milan. Momenti belli o momenti brutti, per lui non faceva differenza. C’era da dare tutto in campo e lo dava. Il rapporto di Big George con i derby non è stato in linea di massima travolgente, salvo poi riscattarsi come vedremo sotto lo striscione d’arrivo dell’ultimo derby. Il primo, nell’autunno del 1995, ha rischiato di non giocarlo per un acciacco e finì 1-1 con pareggio rossonero di Savicevic. Poi Weah ha segnato altre due reti nei derby d’andata, sia nel 1997 che nel 1998, ma in entrambi i casi la gara è terminata 2-2. Il vero derby vinto e deciso dal campione liberiano è stato l’ultimo che lo ha visto protagonista. Era il 23 ottobre 1999, il Milan campione d’Italia in carica veniva da 2 pareggi e tutto sembrava deporre a favore dell’Inter. Gol di Ronaldo in apertura e la coppia Vieri-Ronaldo che imperversava. Poi l’espulsione del Fenomeno brasiliano cambia tutto. Il Milan inserisce Boban e Shevchenko nella ripresa e va a vincere. Prima con il pareggio di Sheva, poi con il colpo di testa del 2-1 finale proprio di Weah al 90′.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 1-2

INTER: Peruzzi, Panucci, Blanc, Fresi, Moriero (37′ Domoraud), J. Zanetti, Dabo (28’st Cauet), Jugovic (12’st Zamorano), Georgatos, Ronaldo, Vieri. All.: Lippi.
MILAN: Abbiati, Sala, Ayala, P. Maldini, Guglielminpietro, Ambrosini (42′ Albertini), Gattuso, Serginho, Giunti (13’st Boban), Bierhoff (23’st Shevchenko), Weah. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Borriello.
Gol: 20′ rig. Ronaldo (I), 27’st Shevchenko (M), 45’st Weah (M).
Espulsi: 32′ Ronaldo (I), 37’st Ayala (M).

ANDRIY SHEVCHENKO: LA PRIMA DOPPIETTA
Con 14 gol messi a segno nei derby di Milano, Sheva è e resta il primatista assoluto. Dopo essersi portato avanti con il lavoro con una doppietta nel gennaio 2000, ma era un derby di Coppa Italia e per di più un derby vinto dai nerazzurri 2-3, Andriy Shevchenko coglie l’attimo. La prima doppietta in un Inter-Milan di campionato, il fuoriclasse ucraino la realizza l’11 maggio 2001, quando il punteggio era già di 3-0 a favore del Milan allenato da Cesarone Maldini contro l’Inter guidata da Marco Tardelli. Due gol non spettacolari, ma storici, importanti, anche per la classifica dei cannonieri che avrebbe poi visto Andriy secondo con 24 gol alle spalle di Crespo a quota 26. Il 2001 fu davvero l’anno di Shevchenko nei derby, perchè dopo la doppia prodezza nella serata del derby indimenticabile, proprio lui mise a segno altri due gol nel derby d’andata, sempre in casa dell’Inter, nel campionato successivo. Si trattava di Inter-Milan 2-4 del 21 ottobre 2001, quando Sheva, prima del gol di Contra e dopo il gol di Inzaghi, riuscì a firmare la prima e l’ultima rete del Milan in quella stracittadina con i rossoneri in gol per l’appunto 4 volte nel giro di 19 minuti, dal 14′ al 33′ minuto del secondo tempo.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 2-4

INTER: Toldo, Vivas, Cordoba, Materazzi, Georgatos (31’st Okan), J. Zanetti, Di Biagio (27’st C. Zanetti), Seedorf, Guglielminpietro, Kallon, Ventola (22’st Adriano). All.: Cuper.
MILAN: Abbiati, Costacurta, Laursen, P. Maldini, Serginho, Gattuso, Albertini (1’st Contra), Kaladze, Rui Costa (35’st Brocchi), Inzaghi (22’st Donati), Shevchenko. All.: Terim.
Arbitro: Borriello.
Gol: 13′ Ventola (I), 14’st Shevchenko (M), 17’st Contra (M), 21’st Inzaghi (M), 33’st Shevchenko (M), 45’st Kallon (I).

RICARDO KAKÁ: VAI E SEGNA
Fra Kaká e i derby c’era lo stesso feeling di Sheva. Esattamente come Andriy, anche Riccardino ha segnato nel primo derby che ha giocato. Ed entrambi hanno vissuto la grande gioia disputando un derby definito da calendario in casa dell’Inter. Come il Fenomeno del Mar Nero in Inter-Milan 1-2 dell’ottobre 1999, anche il Bambino d’Oro ha fatto centro subito, il 5 ottobre 2003, di testa, in un Inter-Milan 1-3. Un derby particolarmente emozionante per Kaká è stato però quello del 27 febbraio 2005. Il Milan era in corsa su tre fronti: Scudetto, Champions League e Coppa Italia. Servivano le energie di tutti, purtroppo però alla vigilia di quel derby di ritorno, anche in questo caso un Inter-Milan, Sheva venne operato alla mandibola dopo un colpo proibito subìto da Loria nel precedente turno di Campionato. Fu così che, appena riuscì a parlare, Andriy volle collegarsi telefonicamente, il venerdì sera, con Milan Channel dove era presente in studio, in diretta, proprio Kaká. Il brasiliano sorrideva con tenerezza e amicizia, mentre candido, e parlando lentamente per le conseguenze dell’intervento chirurgico, l’ucraino declamava: “Io non ci sono contro Inter, ma tu sì, tu sì che puoi segnare Ricky, tu sì che puoi farlo”. Risultato di quel derby? Inter-Milan 0-1, con gol di Kaká. Storie del Milan, Storie da Milan.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 0-1

INTER: Toldo, J. Zanetti, Cordoba, Mihajlovic, Favalli, C. Zanetti (40’st Van der Meyde), Cambiasso (36’st Adriano), Stankovic, Veron (28’st Emre), Vieri, Martins. All.: Mancini.
MILAN: Dida, Cafu, Nesta, P. Maldini, Kaladze (37′ Serginho), Gattuso, Pirlo, Seedorf (36’st Ambrosini), Kaká, Rui Costa (20’st Costacurta), Crespo. All.: Ancelotti.
Arbitro: De Santis.
Gol: 29’st Kaká (M).

ZLATAN IBRAHIMOVIC: È TOCCATO ANCHE A LUI
Nei cinque campionati precedenti, l’Inter sul proprio terreno aveva sempre vinto contro il Milan. Ma il 14 novembre 2010, il Milan era in striscia positiva (6 vittorie nelle ultime 7 partite), mentre i nerazzurri arrivavano alla sfida con i rossoneri svantaggiati in classifica e con alcune polemiche interne legate alla presenza di Rafa Benitez sulla loro panchina. Proprio il tecnico spagnolo, sapendo che si stava avvicinando il primo derby con Ibrahimovic in maglia rossonera, decide di tornare a schierare il simbolo della tifoseria nerazzurra, Marco Materazzi. Il difensore era alla sua ultima stagione prima del ritiro dal calcio giocato e non aveva giocato molto fino a quel punto. Proprio il centrale nerazzurro pagò la desuetudine agonistica, prima commettendo l’intervento da rigore che avrebbe consentito a Ibra di segnare il rigore decisivo della vittoria proprio sotto la Curva interista, poi uscì dal campo dopo un fallo subìto dallo stesso Zlatan. Nonostante l’espulsione di Abate nel secondo tempo, il Milan tornò a vincere in un Inter-Milan. La ricorrenza statistica vuole che proprio come era accaduto con i cinque derby casalinghi vinti dall’Inter fra il 2005 e il 2010, anche negli ultimi cinque disputati in campionato dopo il rigore vincente di Ibra la squadra rossonera non è più riuscita a vincere (solo un pareggio, 0-0, nell’aprile 2015 con tante parate di Diego Lopez) quando il derby da calendario è Inter-Milan. Almeno uno dei giocatori rossoneri in campo sabato 15 aprile deve ricevere il testimone da Zlatan Ibrahimovic.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 0-1

INTER: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Materazzi (22’st Biabiany), Chivu, Zanetti, Stankovic, Obi (35′ Coutinho), Sneijder, Milito (1’st Pandev), Eto’o. All.: Benitez.
MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Gattuso (1’st Pirlo), Ambrosini, Flamini, Seedorf (28’st Boateng), Ibrahimovic, Robinho (17’st Antonini). All.: Allegri.
Arbitro: Tagliavento.
Gol: 5′ rig. Ibrahimovic (M).
Espulso: 16’st Abate (M).

Fonte: acmilan.com