Serie A – Pagina 8 – Milanismo

Taggato: Serie A

Mirabelli: “Gigio determinato a restare. Mercato? Ci sono progetti importanti”

Così Massimiliano Mirabelli, neo d.s. del Milan, ha parlato nel post del match contro l’Empoli:

Donnarumma? Abbiamo contattato il suo entourage e adesso dovremo incontrare il suo agente. Noi abbiamo voluto guardare il ragazzo negli occhi, senza parlare di cose particolari per cercare di capire la sua volontà, la sua voglia: Gigio ci ha dimostrato di essere determinato a rimanere. Poi passeremo alle cose più difficili – ha dichiarato Mirabelli a Sky Sport – come incontrare il suo agente. Mercato importante? La nostra proprietà ci ha dato disponibilità, questi signori – che hanno investito tantissimo per prendere il Milan in mano – ci hanno già trasferito la loro volontà: non sono venuti qui ad investire per fare dei campionato anonimi, ma hanno idee e progetti importanti. Noi siamo già al lavoro, nessuno ha la bacchetta magica e serve tempo: ma questa proprietà vuole riportare il Milan in posizioni importanti”.

Montella: “Soddisfatto della prova, è mancata concretezza”

“Se rapportiamo tutto al risultato non è andata bene ma io non lo devo fare: abbiamo creato 15 palle gol, in Serie A è difficile creare di più. Ci è mancata la concretezza”. Questa l’analisi di Vincenzo Montella, amareggiato per il ko del Milan contro l’Empoli, ma non scoraggiato: “La squadra ha fatto quello che doveva fare poi nel calcio ci sta che l’avversario crea due occasioni e vinca la gara. Sono soddisfatto della prova”.

“Nei primi venti minuti abbiamo tirato sei volte in porta – ha continuato il tecnico rossonero – poi siamo un po’ calati. Possiamo e dobbiamo fare di più ma la squadra ha fatto delle belle cose, non ho letto le statistiche ma dobbiamo migliorare sotto il profilo della cattiveria. Proteste con l’arbitro? L’arbitro è stato molto bravo, ma in Italia ci sono tante perdite di tempo che fanno calare d’intensità. In Italia è così, all’estero non è così e ci si comporta diversamente. Ma il calcio italiano è questo e non si può pensare di cambiarlo”.

Una chance sprecata in chiave europea? “Il Milan sta facendo un campionato in linea con le aspettative, la corsa all’Europa credo si deciderà all’ultima giornata. Siamo in linea con questo, non dobbiamo farci fuorviare da questa brutta sconfitta ma essere concentrati al massimo sui prossimi match. Il rigore di Suso? Mi aspettavo che segnasse, in Supercoppa aveva tirato così e aveva fatto gol. Non ha considerato che Skorupski ha il 47 di piede”.

Fonte: SportMediaset

Disastro Milan: l’Empoli espugna San Siro

Incredibile al Meazza. In un match fondamentale nella corsa all’Europa, il Milan fa fiasco e perde 1-2: a vincere a San Siro è l’Empoli, corsaro coi gol di Mchedlidze e Thiam e sempre più vicino alla Salvezza. I toscani chiudono avanti nel primo tempo e arrotondano nella ripresa, prima della rete di Lapadula che accorcia le distanze ma non regala punti ai rossoneri. Milan che fallisce anche un calcio di rigore con Suso. Montella resta al 6^ posto, ma manca l’allungo sull’Inter.

Diavolo sotto tono, imbrigliato e punito da un Empoli organizzato e lucido nel difendersi bene e nel colpire la vulnerabile difesa rossonera. Suso è in giornata no, Deulofeu anche, la retroguardia patisce l’assenza del leader Romagnoli ed evita l’umiliazione grazie a un super Donnarumma: il Milan ha avuto le occasioni per pareggiare, pur giocando molto al di sotto delle attese, ma ha perso meritatamente. Poteva essere una delle vittorie decisive per l’Europa, ma è andata male: la volata per un piazzamento nelle coppe è ancora tutta da decidere nelle ultime cinque giornate.

Sosa, diffidato e ammonito: salterà Crotone-Milan

Giallo pesante quello rimediato con l’Empoli dal Principito Sosa. L’argentino, ammonito al 21′ per un fallo su El Kaddouri, era nella lista dei diffidati e dovrà dunque saltare la prossima partita del Milan, in calendario domenica 30 aprile a Crotone.

Montolivo: “Sono a disposizione di Montella”

Tornato tra i convocati di Montella dopo il lungo infortunio al ginocchio, Riccardo Montolivo ha parlato nel pre partita di Milan-Empoli: “È stata lunga, ma la cosa più importante era guarire bene – ha dichiarato il capitano a Sky Sport -. Ora sono a disposizione, deciderà il mister se e quando utilizzarmi“.

Milan-Empoli, le formazioni ufficiali: out Romagnoli

Di seguito le formazioni ufficiali di Milan-Empoli, match valevole per la 33^ giornata di Serie A:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Paletta, Zapata, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu. All.: Montella.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Barba, Pasqual; José Mauri, Dioussé, Croce; El Kaddouri; Thiam, Mchedlidze. All.: Martuscello.

10 curiosità su Milan-Empoli

Tutte le statistiche della sfida di domenica contro la formazione toscana

Per la 33° giornata di Serie A, il Milan di Vincenzo Montella sarà atteso dalla sfida interna con l’Empoli. Gli azzurri arrivano alla gara di San Siro dopo il prezioso successo di Firenze, che ha permesso alla formazione di Martusciello di proteggere la 17° posizione in classifica, l’ultima che garantisce la permanenza in Serie A. Per il Diavolo (58 punti), impegnato nella corsa all’Europa, non cambierà l’obiettivo: vincere. In attesa del fischio d’inizio, fissato per domenica alle 15.00, andiamo a leggere 10 curiosità legate alla partita.

1- Sono 11 i precedenti in casa del Milan, otto i successi rossoneri contro le due vittorie dell’Empoli, un solo pareggio tra le due formazioni. Il punteggio che si è ripetuto con maggior frequenza nei confronti della massima serie tra Milan ed Empoli è la vittoria per 1-0 per i rossoneri (cinque volte, l’ultima però nell’aprile 2004).

2- Il Milan ha realizzato 14 reti negli ultimi sei precedenti di Serie A con l’Empoli, 2,3 in media a partita.

3- I rossoneri hanno vinto le ultime quattro gare in casa, segnando una media di 2,5 gol a partita: il Diavolo non vince cinque sfide consecutive a San Siro nello stesso campionato dalla fine della stagione 2013/14 (da marzo a maggio).

4- Il Milan ha mandato in rete ben 14 giocatori diversi: solo Lazio e Juventus, con 15, hanno fatto meglio.

5- Sono 13 i gol stagionali per Carlos Bacca: il colombiano ha partecipato ad almeno una rete in tutte le sue ultime sei presenze in campionato (sette in totale, cinque gol e due assist). Proprio contro l’Empoli, nell’agosto 2015, Carlos Bacca ha firmato la sua prima rete in Serie A: il colombiano si è poi ripetuto al ritorno, trovando così il gol in ogni patita giocata contro i toscani in campionato.

6- Gerard Deulofeu ha realizzato due reti e servito tre assist in 12 presenze: entrambe le reti dello spagnolo in campionato sono arrivate a San Siro.

7- Nove assist per Suso in questo campionato, nessun calciatore ne conta di più in questa Serie A: due di questi sono arrivati nella gara di andata contro l’Empoli. In quella sfida Suso segnò anche una rete: per lo spagnolo la gara di andata è stata la partita in cui ha partecipato a più gol in campionato (tre, come nella tripletta al Frosinone con la maglia del Genoa). Lo spagnolo ha già superato il suo record di gol in un campionato (sette, erano sei con il Genoa lo scorso anno) e di assist (nove, in precedenza sette con l’Almeria nella Liga nel 2013/14).

8- La prossima sarà la presenza numero 250 in Serie A per Cristian Zapata, che contro l’Inter ha segnato il secondo gol più tardivo di un match di Serie A di questo campionato (dopo quello di Immobile al Bologna).

9- Gianluca Lapadula ha segnato una doppietta all’andata, la sua prima in Serie A: l’Empoli è la sua vittima preferita e l’unica squadra a cui l’ex Pescara ha segnato più di un gol.

10- Seconda sfida tra Giovanni Martusciello e Vincenzo Montella da allenatori di Serie A: unico precedente la gara di andata, vinta dal Milan al Castellani per 1-4. Da allenatore, Montella non ha mai perso contro l’Empoli in A: due vittorie e due pareggi.

Fonte: acmilan.com

Il Milan cinese va di corsa tra Europa e mercato

Rinnovo Donnarumma: contatto Fassone-Raiola. Montella ricuce con Pioli e critica la Lazio

Riassunto della prima settimana del Milan cinese. Fassone (ad) e Mirabelli (ds) hanno scelto i rispettivi uffici, di Barbara Berlusconi il primo, di Galliani il secondo.

Da Crotone è arrivato il nuovo segretario Mangiarano (la storica e apprezzata Cristina Moschetta ha seguito Galliani a Fininvest), Montella e Mirabelli sono andati a Monaco a vedere la sfida di Champions con il Borussia e hanno parlato a lungo di mercato (ma non di contratto, «non c’è bisogno» ha spiegato l’interessato), Fassone ha spedito a Nyon il piano industriale di 4 anni per ottenere l’approvazione dell’Uefa, ieri all’ora di pranzo è stato presentato il nuovo capo della comunicazione, Fabio Guadagnini, ex Sky già portavoce di Roma 2024; Fassone ha già avuto un contatto telefonico con Raiola per il rinnovo di Donnarumma.

Oggi può cominciare l’avventura più autentica del nuovo Milan che tutti aspettano al varco. Smaltita la sbornia da derby pareggiato al 97′, ecco davanti al club le tappe di Empoli e Crotone che possono valere un tesoro, il trampolino di lancio per un posto in Europa League. «è l’unico traguardo che conta» il mantra di Montella adottato da Mirabelli in visita a Milanello prima di puntare su Bergamo (per Atalanta-Bologna) in compagnia di Caccia, il vice di Vincenzo. Il ritorno di Montolivo tra i convocati dopo quasi sette mesi è la prima notizia della vigilia. La seconda è fornita dal tecnico e confermata dall’interessato: Galliani è stato una settimana lontano da Milan e San Siro, tornerà oggi allo stadio («con la mia famiglia perché non ho smesso di essere tifoso»). Nessuna telefonata di congedo da Berlusconi e questa, forse, non è neanche più una notizia.

Più tardi Montella, che è un contabile molto attento, ha prima ricucito lo strappo con Pioli e l’Inter e poi rifilato una scudisciata alla Lazio e al suo portavoce. «Non sento più del dovuto la rivalità con l’Inter» l’esordio dolce. «Dovevo parlare dell’Inter perché c’era stato Inter-Milan, sul blasone ho fatto una battuta, mi dispiace che Pioli se la sia presa, non c’era niente di personale» il chiarimento che ha il senso sincero d’incidente diplomatico chiuso. Poi l’affondo alla Lazio: «Il riferimento alla volontà degli arbitri di spingere i cinesi in Europa è stato spiacevole».

E così, invece di puntare al futuro, il Milan cinese ha provato a concentrarsi sul presente. Perché ad esempio sul viaggio in Costa Azzurra Montella ha offerto un paio di generiche indicazioni («Mbappè ha una valutazione irraggiungibile, non c’era solo Aubemayang da vedere») mentre sul mercato ha lasciato una sola definizione impegnativa. «I programmi sono importanti» ha ripetuto. Come a dire: è finita l’era del mercato a saldo zero, sopportato con rassegnazione dall’estate scorsa. Seconda frase sibillina: «L’anno prossimo potrebbe cambiare il sistema di gioco». Proviamo a indovinare: non c’è più il tabù del 4 in difesa e a seconda degli arrivi sarà rimodellato lo schema. Oggi c’è l’Empoli e Bacca rischia di restare fuori per il pessimo derbyo mentre De Sciglio e Calabria sono al loro posto per mancanza di alternative. Si rivede Pasalic, un altro prestito che vuole restare a Milanello.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Riecco Galliani, a San Siro per Milan-Empoli

Ci ha messo pochissimo a tornare allo stadio “solo” da tifoso. Questo pomeriggio, per Milan-Empoli, sarà presente sugli spalti del Meazza anche Adriano Galliani: lo storico ex a.d. rossonero – si legge su La Gazzetta dello Sport – si farà rivedere a San Siro. Galliani non aveva presenziato al derby di settimana scorsa, ma nei giorni successivi era trapelato che sarebbe tornato presto a sostenere la squadra da vicino: quel momento è già arrivato.

Si fa il Milan o si muore

“Qui o si fa il Milan o si muore”

Parafrasando dalla celebre risposta che il Generale Giuseppe Garibaldi diede una volta preso atto delle perplessità del fido vice Nino Bixio in merito all’ipotesi concreta di resistere alla preponderanza Borbonica: “o si (ri)fà il Milan o si muore”. Inutile nascondersi, altrettanto inutile addurre scuse o perdere tempo. Troppo lungo il digiuno del diavolo dall’Europa -suo habitat naturale- per pensare di fallire un altro anno l’appuntamento.

Il Milan è giunto al crocevia della propria stagione forte della consapevolezza di possedere la buona forma fisica messa in luce durante il Derby ed un allenatore capace di creare schemi interessanti mantenendo uno spogliatoio coeso nonostante la mancanza di un vero leader.
Saranno dunque la fame, il carattere, ma soprattutto la testa a fare la differenza: quest’ultima cartina di tornasole per misurare le reali ambizioni di squadra, ambiente e staff. Sarebbe un errore imperdonabile sottovalutare l’importanza del fattore mentale. Gli uomini di Montella hanno l’obbligo di mantenere saldo il proprio baricentro fra passato e futuro, laddove il presente dice +2 punti da un 7° posto che significherebbe fallimento e -3 dal 4° che consentirebbe l’accesso all’Europa League al riparo dai preliminari.

E allora per un derby che va c’è un Empoli che viene. Ogni sfida vale 3 punti, gli azzurri di Giovanni Martusciello lo sanno e si presentano a San Siro con il coltello fra i denti, rinvigoriti dopo la vittoria contro la Fiorentina e desiderosi di archiviare prima possibile il discorso salvezza. Nonostante l’exploit di settimana scorsa in cui i toscani hanno segnato 2 gol, guardando ai dati è interessante scoprire come il Milan si confronti contro il peggior attacco del campionato. L’attacco empolese vanta infatti una serie di record negativi, fra cui la peggior media gol (0,63 segnati  per partita) ed il minor numero di reti segnati (20 totali). Non solo, i ragazzi di Capitan Maccarone hanno l’aggravante di scagliare il minor numero di tiri totali (225) e il minor numero di tiri verso lo specchio della porta avversaria (solamente 109). Il tutto a fronte anche della più bassa performance fra le squadre di Serie A nel numero di cross utili per le torri in mezzo all’area.

I rossoneri dal canto loro vanno in gol da dieci turni consecutivi, con una struttura ben collaudata all’interno della quale Montella sembra intenzionato a reinserire Pasalic per aggiungere dinamismo e fisicità in mezzo al campo. Oppongono alla preferenza per le vie centrali dei toscani un gioco improntato sulla ricerca degli esterni e delle proverbiali serpentine sulle fasce del duo spagnolo Suso-Deulofeu, che cercherà ancora una volta di mandare in gol una delle poche note stonate della stagione vissuta sin qui dal Milan: quel Carlos Bacca dato ormai per partente certo in estate, insofferente rispetto al modulo con le tre punte e sempre più avulso dal gioco della squadra e del Mister. Obbligatorio dunque vincere se si vuole continuare a guardare con fiducia alla classifica, anche in vista del regalo che è arrivato al piano di sotto la sfida tra Inter e Fiorentina.

Milan-Empoli, la probabile formazione: Lapadula dal 1′, rientra Pasalic

Lapadula in vantaggio su Bacca. È confermata la novità di formazione preannunciata nelle scorse ore in vista di Milan-Empoli: l’ex Pescara è stato provato ancora a Milanello con la squadra dei titolari ed è in pole position per l’unica maglia libera in attacco al fianco degli intoccabili Suso e Deulofeu. Montella non ha ancora preso una scelta definitiva, ma Lapa è favorito per partire domani dal 1′: Bacca rischia seriamente la panchina e di pagare così la brutta prestazione del derby.

Un altro cambio del mister, sicuro e importante, riguarda la mediana: Pasalic ha scontato il turno di squalifica e tornerà dal 1′, per completare il reparto con Sosa e Mati (spedendo in panchina Kucka). Sul resto dell’undici di partenza, l’Aeroplanino non sembra avere dubbi: dovrebbe essere confermata la linea difensiva Calabria-Zapata-Romagnoli-De Sciglio, già vista contro Inter e Palermo, con Vangioni destinato ancora alla panchina. In porta, infine, presente Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Empoli:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Antonelli, ko muscolare

Problema muscolare per Luca Antonelli. Il terzino del Milan soffre per un guaio riportato al quadricipite: un ko che gli ha impedito di partecipare alla seduta di rifinitura a Milanello e che gli è costata l’esclusione dalla lista dei convocati per la partita con l’Empoli.

Milan-Empoli, i convocati: riecco Montolivo

Al termine dell’allenamento di rifinitura, Mister Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 24 convocati per la gara contro l’Empoli, in programma domenica alle 15.00 a San Siro.

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Mati, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso.

Fonte: acmilan.com

Mirabelli

Mirabelli a Bergamo per Atalanta-Bologna

E’ già immarcabile il nuovo d.s. del Milan, Max Mirabelli. Il dirigente rossonero – fa sapere MilanNews – sarà presente allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, a Bergamo, per visionare il match Atalanta-Bologna: sarà l’occasione per rivedere da vicino alcuni potenziali obiettivi di mercato milanisti.

Montella: “Montolivo può tornare tra i convocati. Futuro? Mi sto conoscendo con la dirigenza”

Vigilia di campionato in quel di Milanello e con essa la consueta conferenza stampa di vigilia di mister Vincenzo Montella. Ecco le dichiarazioni più importanti dell’Aeroplanino nel giorno prima di Milan-Empoli, riprese da SportMediaset.

Sulla settimana del Milan: “Ci sono stati dei cambiamenti, in questo passaggio di proprietà tutti sono stati perfetti. Dobbiamo essere bravi come lo siamo stati finora”.

Sulla testa della squadra: “L’euforia di sabato è stata vissuta da tutti, ma adesso dobbiamo pensare alla realtà ed essere concentrati sulle prossime due partite che saranno fondamentali per la nostra stagione. Vede la squadra molto concentrata, l’Empoli è molto organizzata e ha meno paura dopo la vittoria di Firenze e quindi sarà una partita complicata”.

Su Mati Fernandez
: “A me piace molto, nel derby ha fatto una grande partita”.

Su Montolivo: “Potrebbe essere convocato, ne ho parlato anche ieri con lui. Credo sia quasi pronto”.

Sulle prossime due partite
: “Dobbiamo vincerle entrambe. Con la Roma e l’Atalanta sono gare che si preparano da sole. Vedo una squadra molto coinvolta e partecipe, tutti stanno bene e quindi sono convinto che faremo un grande finale di stagione”.

Su Bacca: “Si parla troppo di Bacca. E’ un giocatore importante come ce ne sono altri nel Milan. Da lui ci aspettiamo i gol, ma non è che quando non segna vuole dire che ha fatto male”.

Sul futuro: “Io e i nuovi dirigenti ci stiamo conoscendo. I programmi sono importanti e stiamo facendo delle valutazioni. Di contratto non abbiamo parlato. I progetti sono importanti, ma io vorrei pensare solo alla gara di domani. Anche il nuovo management vuole che il focus sia solo su domani”.

Sulla partita di domani: “Dovremo muovere velocemente la palla ed essere pazienti”.

Sul duello con l’Inter: “Sento la rivalità con l’Inter, ma non oltre il dovuto. Non c’è nessun problema con Pioli, io dal campo ho avuto la sensazione che l’Inter perdesse tempo e quindi ho fatto quella battuta. Mi dispiace che avesse vissuto così le mie parole, ma credo che sia tutto finito lì”.

Sul mercato: “Siamo andati a vedere una partita insieme per conoscerci. Io non voglio fare una lista, ci sarà un budget, si sta scegliendo un metodo di gioco e in base a questo si cercheranno rinforzi che possano essere utili. Il modulo potrebbe cambiare, ma non il metodo, cioè quello che voglio fare in campo”.

Sul ruolo di manager: “Io voglio solo allenare, poi se vengo coinvolto dirò il mio parere. Vedo che c’è tutto per fare bene”.

Sulla nuova proprietà: “Non so cosa cambieranno. A me piace andare a vedere le partite, sono stato invitato e mi ha fatto piacere andare”. Sul derby: “Potevamo fare meglio nel primo tempo, ma poi vedendo i dati della partita abbiamo fatto meglio di loro. Il Milan ha fatto una grande partita”.

Su Barcellona-Juve: “Non esiste né un modulo vincente, né una filosofia di gioco vincente. Il Barça sta giocando in un certo modo da tanti anni, Allegri è stato bravo a sfruttare il talento dei suoi giocatori, è stato molto intelligente. Si può vincere in tanti modi”.

Sulle voci di Deulofeu al Napoli: “Penso solo a domani e Geri sarà con noi (sorride,ndr)”.

Su Aubameyang e Mbappé, osservati speciali a Montecarlo: “Sono due ottimi giocatori, ma ce n’erano in campo tanti di bravi giocatori l’altra sera”.

Sulla concentrazione: “I giocatori sono abituati alle voci. Io ho imparato che questi giocatori non si faranno distrarre dai cambiamenti”.

Sui finali di gara del Milan: “Mi piacerebbe chiudere le partite prima, come il Palermo, ma la squadra sta dimostrando di stare bene sia fisicamente che mentalmente fino alla fine del match”.

Locatelli e Calabria: “Sono due ragazzi che si allenano in maniera eccellente. Loca sta giocando meno, ma da parte mia c’è grande fiducia. Li vedo entrambi con grande voglia di crescere”.

Sui nomi del centravanti del futuro: “Credo sia più adatto Bacca perchè domani ce l’avrò a disposizione. Non voglio parlare di mercato”.

Sul cambio di proprietà:
“Ognuno lo vive a modo suo. Io conosco questi ragazzi e non si faranno distrarre, li vedo molto concentrati”.

Sulle polemiche della Lazio: “Non mi va di commentare le parole di un dirigente”.

Sulla nuova dirigenza: “Non voglio fare paragoni. La mia prima impressione è comunque ottima”.

Sulla vecchia dirigenza: “Berlusconi non l’ho sentito, menrte Galliani e Maiorino li ho sentiti dopo il derby. Galliani l’ho incontrato per caso al ristorante e mi ha detto che domani potrebbe venire allo stadio”.

Lapadula in vantaggio su Bacca: è in pole per Milan-Empoli

E’ giunta l’ora di Lapadula? Sì, a quanto pare. Montella è pronto a un importante cambio al centro dell’attacco del Milan: contro l’Empoli – scrive La Gazzetta dello Sport – Sir William è in vantaggio su Bacca per una maglia da titolare. Il colombiano potrebbe “pagare” un momento di forma poco brillante, fotografato bene dalla brutta prestazione del derby.

L’ex Pescara, dunque, potrebbe finalmente avere la chance che desidera. E’ da quasi un mese che Lapa non scende in campo dal 1′ – da Milan-Genoa – e giocò solo in quanto Bacca era out per squalifica: ora, da quanto sembra, dovrebbe essere scelto proprio a scapito del Peluca. Vederli insieme nell’undici iniziale, invece, è un’ipotesi alquanto improbabile: Montella li ha schierati in più di un’occasione, ma solo a partita in corso.

Nicchi: “Dalla prossima stagione la moviola in campo in Serie A”

“La notizia è questa: con la VAR partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione. Aspettiamo l’autorizzazione dell’International Board. Per la finale di Coppa Italia invece non ci sarà”. Questo l’annuncio del presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, al termine del Consiglio federale della Figc che ha deliberato anche la nomina del presidente federale, Carlo Tavecchio, a commissionario della Lega di Serie A. Presente in Federcalcio per discutere della questione anche l’ex arbitro internazionale, Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano della ‘Video assistant referee’.

Fonte: ansa.it

Pasalic e Vangioni: Montella pensa a due cambi rispetto al derby

Possibili cambi di formazione rispetto al derby verso Milan-Empoli, con Montella che ha già fatto degli esperimenti a Milanello in vista di domenica. È al rientro Pasalic, che potrebbe prendere il posto di Kucka (con Mati confermato mezzala sinistra), mentre dietro potrebbe “saltare” Calabria: l’Aeroplanino ha provato Vangioni sull’out mancino e spostato De Sciglio a destra. Improbabile, ma non impossibile, un cambio in attacco: Bacca è ancora favorito per una maglia da titolare, ma Lapadula scalpita.

Milanello: si lavora sui dettagli. Riecco Bertolacci

Focus tattico, palle inattive e fase offensiva: così, Vincenzo Montella, prepara i suoi alla sfida contro l’Empoli

Il protagonista del venerdì al Centro Sportivo Milanello è Andrea Bertolacci. Fermo dalla sfida interna contro il Chievo, il centrocampista rossonero è tornato a lavorare con il gruppo (ad eccezione della partitella finale). Altra nota positiva per Mister Montella è certamente Riccardo Montolivo. Il capitano infatti, dopo la gara giocata lo scorso weekend con la Primavera di Mister Nava, sta proseguendo nel suo percorso di recupero.

A due giorni dalla sfida contro l’Empoli, i rossoneri hanno svolto un’unica sessione di lavoro. L’allenamento è iniziato intorno alle ore 11.00 con una prima parte di riscaldamento in palestra, seguita da un torello sul campo centrale. La squadra è stata poi divisa in due gruppi: sul campo rialzato esercitazioni sulle palle inattive; sul centrale si è lavorato dal punto di vista tattico. Hanno chiuso la seduta due partitelle: una tattica e una finale.

Fonte: acmilan.com

Bacca-Lapadula, duello per una maglia

La brutta prestazione nel derby ha messo in discussione la titolarità di Carlos Bacca. Domenica, in vista del match di San Siro Milan-Empoli, si profila un ballottaggio tra il colombiano e Lapadula per l’unica maglia libera al centro dell’attacco rossonero. Sugli esterni, invece, nessun dubbio: giocheranno Suso e Deulofeu, riporta stamattina La Gazzetta dello Sport.

Milan-Empoli, arbitra Gavillucci: il commento

Di seguito il commento di Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, sulla designazione di Gavillucci quale arbitro di Milan-Empoli, match valevole per la 33^ giornata di campionato.

MILAN – EMPOLI
GAVILLUCCI Claudio (Latina)

Dopo Maresca (così così) secondo esordio in poche settimane a San Siro. Questa volta è il turno di Gavillucci che approda a San Siro sponda Milan dopo quasi due anni di Serie A. Attesa troppo lunga, decisamente. Ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Ovviamente una gara che, sulla carta, appare piuttosto semplice anche se l’Empoli ha sempre qualche timore (lontano) di essere avvicinato dal Crotone. Stesso discorso dell’incontro di Roma: sarebbe un errore sottovalutare l’appuntamento. La settimana scorsa un approccio inadeguato in Fiorentina-Empoli si è tramutato in una prestazione molto negativa di Mazzoleni. Ma dubito che il giovane laziale possa sottovalutare il suo esordio a San Siro col Milan ed il suo pubblico.

Fonte: www.lucamarelli.it

Prove tattiche a Milanello

A 72 ore dalla sfida di San Siro contro l’Empoli, prosegue la preparazione della squadra di Vincenzo Montella al Centro Sportivo di Milanello. Nell’unica sessione in programma giovedì mattina, dopo la doppia seduta di mercoledì, i rossoneri – sul centrale – hanno svolto un lavoro sul possesso palla su campo ridotto. A seguire, il gruppo ha effettuato un’esercitazione tattica “attacco contro difesa”. In chiusura, partitella sempre tattica 11vs11 con i portieri.

Per la giornata di venerdì è ancora previsto un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Bertolacci è ancora ko

Per Bertolacci non è ancora tempo del rientro in campo. Il centrocampista del Milan, infortunatosi pochi secondi dopo l’inizio del match tra i rossoneri e il Genoa dello scorso 18 marzo, dovrà restare lontano dal prato verde di San Siro per altro tempo: il ko muscolare alla gamba destra non è stato ancora pienamente assorbito e il giocatore non è tornato a disposizione di Montella.

Zapata: “Derby? Tutti sognano un gol così. Sull’idea di prendere la maglia 97…”

L’eroe del derby di sabato, Cristian Zapata, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le sue parole.

Su come l’ha colpita nel gol all’Inter: “Non so come l’ho presa, mi son buttato e ho visto che l’ha palla è entrata. Forse stinco poi piede, tutto”.

Sul derby: “Queste sono le partite in cui lottiamo di più ed ero carico. Penso di aver concluso una partita bella in gran modo”.

Se aveva sognato un gol così: “No, sicuro non l’avevo mai sognato. Ogni giocatore sogna una cosa simile. Sono fortunato e sono felicissimo”.

Sul gruppo: “Siamo un gruppo molto unito e umile. Siamo molto compatti e si vede anche in partita quando ci sono i momenti difficili. Siamo sulla strada per poter arrivare all’obiettivo di tornare in Europa”.

Sulle sue condizioni: “Dopo tanti mesi di infortunio quando sono tornato la squadra stava facendo molto bene. Dovevo avere pazienza e lavorare per l’occasione che è arrivata. Mi sento in un ottimo momento, però bisogna sempre migliorarsi ogni volta”.

Su Milan-Empoli: “Sono partite molto complicate, ma noi stiamo lavorando bene. Sappiamo che in casa dobbiamo conquistare questi 3 punti. Mancano poche partite, sono finali. Dobbiamo avercelo bene in mente che queste partite sono decisive”.

Sulla maglia regalata al presidente Li: “Son contento, almeno si ricorderà il mio nome (ride, ndr)”.

Se sente di essere entrato nella storia con quel gol: “Sicuro, questo è importante. Questo mi motiva ancora di più a lavorare e continuare su questa strada. Sperando che la storia sia ancora più ampia”.

Sull’idea di prendere la maglia numero 97: “Vediamo, io porto il 17 perché è il giorno in cui è nata mia figlia”.

Se è più contento per la sua rete o per quella di Romagnoli: “Sicuramente il mio gol, in quel momento lì pareggiando una partita così è stata un’emozione unica. (ride, ndr) Sono scoppiato di allegria”, riporta MilanNews.

Lapadula-Locatelli, “idoli” in panchina. Ma con l’Empoli…

“Lapadula e Locatelli: da idoli di San Siro a riserve di lusso”, scrive stamane La Gazzetta dello Sport. I numeri 9 e 73 del Milan, nonostante siano tra i calciatori più amati della rosa rossonera, non sono in cima alle gerarchie di Montella: l’attaccante è considerato la riserva di Bacca – ma con l’Empoli potrebbe avere una chance dal 1′ – mentre Manuel “paga” l’ascesa del Principito Sosa, divenuto il playmaker titolare del Diavolo.

“Carlos, que pasò?”

“Carlos, che ti è successo?”. Vedendo le ultime prestazioni dell’attaccante rossonero è questa la domanda che si pongono molti tifosi del Milan.

Il rendimento del colombiano è calato vistosamente in questo finale di stagione e il Milan ha perso quello che doveva essere il punto di riferimento per l’attacco della squadra di Montella, costringendo i rossoneri a fare affidamento sulle invenzioni di Suso, Deulofeu e della riserva Lapadula.

Anche nell’ultima partita di campionato contro i rivali di sempre dell’Inter, Bacca è apparso a tutti stanco, imbolsito, quasi svogliato. Atteggiamento che fa infuriare i tifosi, i quali si attendono tutt’altro spirito dal numero 70 specialmente quando si sta giocando un derby, partita molto sentita per la città di Milano.

L’avvio di stagione del colombiano aveva fatto sperare tutti i tifosi. Con una tripletta nella prima giornata di campionato contro il Torino, Bacca sembrava aver ripreso il lavoro dove l’aveva interrotto nella stagione 2015-2016 terminata con 18 gol in 38 presenze in campionato. La realtà dei fatti però, è diversa: Il colombiano non ha saputo ripetersi non tanto nei numeri, quanto nell’atteggiamento in campo cosa che i tifosi rossoneri non riescono a digerire.

Tra andata e ritorno, Bacca ha segnato solo una tripletta contro il Torino all’esordio nella stagione 2016-2017 e una doppietta contro il Chievo nella partita giocata il 4 Marzo 2017. Per il resto ha realizzato una sola rete contro: Sampdoria, Lazio, Sassuolo (1 gol a San Siro e 1 gol nel ritorno), Cagliari, Torino, Juventus e Palermo. In totale ha realizzato 13 reti in 26 presenze.

Una possibile spiegazione di questa involuzione nel rendimento del giocatore colombiano può essere legata a un calo di motivazioni e al fatto che si senta sempre più lontano dal progetto Milan, visto che non sono mancate le voci di mercato che lo riguardano anche nel corso della stagione. Ovviamente questa non vuole essere una giustificazione e i tifosi soprattutto, si aspettano sempre il 100% da ogni giocatore che indossa la gloriosa maglia rossonera.

Bacca sembra essere lontanissimo dai grandi attaccanti che hanno scritto la storia del Milan a suon di gol. La speranza è che possa in parte riscattarsi nelle rimanenti partite, fondamentali per centrare l’obiettivo dell’Europa League. A prescindere da questo però, sembra che per lui non ci sia più spazio nel Milan della prossima stagione e sarà importante vedere come vorrà procedere la nuova proprietà sul mercato e nei confronti del reparto offensivo rossonero.

L’avventura dell’attaccante colombiano con la maglia rossonera sembra dunque giungere alla fine.

Suerte, Carlos.

 

Milan, il calendario sorride: può superare Lazio e Atalanta

Sei giornate da dividere in tre blocchi con due partite concettualmente simili per blocco. Il finale di stagione rossonero è molto ben delineato e, in base a quanto successo nelle ultime tre giornate, offre uno scenario che fino a un mese fa sembrava impensabile: il quarto posto. Che adesso dista soltanto tre punti ed è occupato da una squadra, la Lazio, con la quale il Milan è in vantaggio negli scontri diretti. In pratica, un punto in più virtuale in caso di parità finale in classifica. Tutto questo è reso possibile dall’andamento negli ultimi due mesi: dieci partite – comprendendo anche il recupero col Bologna di inizio febbraio – in cui i rossoneri hanno perso soltanto una volta e messo insieme 21 punti.

È tornata, con l’unico difetto di averlo fatto troppo tardi, quella media Champions di due punti a partita che aveva caratterizzato questa stessa parte del girone di andata. Il quarto posto, oltre ad essere più nobile in sé per sé, metterebbe anche del tutto al riparo dalle insidie del calendario estivo, perché dà l’accesso diretto alla fase a gironi, che inizia a settembre: oltre a non variare la preparazione estiva, il Milan avrebbe così la possibilità di partecipare alla tournée in Cina (con relativo gettone di presenza da 3 milioni). Bingo. Il sesto posto invece (valido per l’Europa League solo se la Lazio, finalista di Coppa Italia, chiude fra le prime sei) condannerebbe a terzo turno preliminare (tra fine luglio e inizio agosto) e playoff, mentre il quinto dipende dalle sorti della Lazio in Coppa: chi la vince va direttamente alla fase a gironi, quindi se i biancocelesti vincessero ma chiudessero sesti, la quinta inizierebbe dal terzo turno preliminare.

CALENDARIO AMICO — Tre blocchi per il Milan, dicevamo.

33ª e 34ª: Il primo presenta sfide che fino a qualche settimana fa sembravano scritte in partenza: Empoli e Crotone. Poi è arrivato il passo falso di Pescara, che ha tolto un po’ di serenità, ma soprattutto adesso Empoli e Crotone non sono più rispettivamente né tranquillo, né spacciato. Tra l’’altro, paradossalmente, una vittoria del Milan domenica sui toscani terrebbe viva la speranza proprio degli avversari successivi. Sfida da maneggiare con cautela.

35ª e 36ª: Montella dice che la lotta europea si deciderà all’ultima giornata, ma questo doppio impegno sarà fondamentale: Roma (casa) e Atalanta (trasferta). Due scogli molto aguzzi da cui passerà molto, se non tutto. Con la sfida di Bergamo madre di tutti i crocevia.

37ª e 38ª: Se il Milan ne uscirà indenne, a quel punto la gran parte del lavoro è fatto: i rossoneri chiudono con Bologna e Cagliari, che non hanno più nulla da chiedere.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milanello: ripresa dopo il derby

Tanto lavoro con il pallone nell’allenamento di martedì

Cancelli riaperti al Centro Sportivo di Carnago dopo i due giorni di riposo concessi da Mister Montella in seguito al Derby di sabato contro l’Inter. Una gara intensa, vibrante, che ha visto i rossoneri ottenere il pareggio proprio nell’ultimo minuto di gioco. Ma questo, ormai, fa parte del passato. Vincenzo Montella lo sa, e nella giornata di martedì ha fatto svolgere ai suoi ragazzi un’unica sessione di lavoro a Milanello, per iniziare a preparare la sfida interna di domenica alle 15.00 contro l’Empoli.

La seduta è iniziata alle ore 15.30 sotto gli occhi del nuovo direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli. Dopo un torello iniziale, il gruppo ha svolto una serie di partitelle a tema a campo ridotto. Ha chiuso l’allenamento un lavoro aerobico. Da segnalare il lavoro personalizzato in palestra per Romagnoli.

Fonte: acmilan.com

Il derby cinese è il capolinea di Pioli e Bacca

Il Milan è rimasto agganciato ai vagoni di Lazio e Atalanta, l’Inter s’è lasciata staccare. Stefano Pioli, lanciato all’inseguimento di una riconferma discussa già nei giorni felici, è uscito dal futuro dell’Inter. Gli è stato fatale il mese orribile seguito alla goleada contro l’Atalanta (7 a 1). Da quel giorno il pari col Toro (grazie a due papere di Hart), la pesante sconfitta con la Samp e quella rovinosa di Crotone, più il pari subito sulla sirena nel derby hanno provocato uno scossone a Nanchino. Meglio cambiare la guida tecnica della prossima stagione che dovrà essere scandita da nuovi, preziosi arrivi. Al tecnico, concupito dalla Fiorentina per il dopo Sousa, viene messo sul conto la sostituzione finale di Joao Mario con Murillo che ha convinto il resto della squadra ad arretrare. Portandosi il nemico in casa, questa la critica, ha subito il 2 a 2. Vero. Ma c’è un dettaglio taciuto per amor di patria. A reclamare l’arrivo di un altro difensore, con gesti espliciti dal prato, è stato Medel che rivolto alla panchina (dopo l’arrivo di Lapadula) ha segnalato al suo allenatore l’esigenza di rinforzare gli ormeggi. Un altro condottiero, magari, gli avrebbe risposto: tu pensa a difendere che ai cambi provvedo io. Pioli invece ha schierato la difesa a 5. Mal gliene incolse.

Il 2 a 2 guadagnato dalla zampata di Zapata è servito invece per mettere al sicuro il rinnovo del contratto di Montella e per blindare la sua panchina che Fassone e Mirabelli non hanno mai messo in discussione. Già sabato sera con i 58 punti collezionati, Vincenzo ha fatto meglio degli ultimi quattro anni (ottavo posto con 57 punti di Allegri-Seedorf, settimo posto con Mihajlovic-Brocchi l’anno scorso) e può persino ambire a raggiungere, ma solo nel punteggio finale, i 72 punti che consentirono ad Allegri al terzo anno di guida milanista il raggiungimento del terzo posto. Sempre il derby è servito anche a capire che tra le priorità tecniche del gruppo (a parte il contratto di Donnarumma e Suso), c’è la questione centravanti. Bacca, sotto gli occhi dei nuovi azionisti, è stato un corpo estraneo, sbavando in apertura una palletta golosissima e distraendosi nella ripresa quando un rimpallo fortunoso con Handanovic gli ha dato un’altra occasione da gol a porta vuota. La sua cessione è la prima della lista dei partenti, seguita dall’addio di Honda e dalla partenza di qualche prestito secco (Pasalic del Chelsea). Aubameyang, 27 anni, passato dal vivaio rossonero, è stato contattato ma ha espresso parere negativo per il ritorno a Milanello.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Serie A 2017/2018 in campo anche 23 e 30 dicembre

Il campionato di Serie A si giocherà il 23 e il anche 30 dicembre: lo ha deciso la Lega Serie A, ancora riunita in assemblea. All’ordine del giorno il calendario della prossima stagione. Il calcio d’inizio resta fissato al 20 agosto. I presidenti hanno respinto l’ipotesi di anticiparlo al 13 come richiesto dal commissario tecnico della Nazionale Giampiero Ventura per preparare al meglio la sfida contro la Spagna valida per le qualificazioni al Mondiale del 2018.

Inizialmente, la Lega aveva preso in esame alcune proposte secondo le quali si sarebbe dovuto giocare addirittura nelle giornate del 24, 27 e 30 dicembre. La discussione è andata avanti durante l’assemblea e, secondo quanto si apprende, la scelta definitiva si sarebbe appuntata sulle giornate di sabato 23 e sabato 30 dicembre. Inoltre, si giocherà il 6 gennaio. La diciannovesima giornata di campionato della stagione in corso si è giocata il 7 e l’8. Dopo il turno dell’Epifania, scatterà la pausa invernale: le squadre torneranno in campo il 21 gennaio.

Fonte: ansa.it

Inter-Milan: Zapata l’MVP

È Cristian Zapata il miglior rossonero del Derby secondo Audi Player Index

Segnare il primo gol stagionale al 97′, nel Derby, regalando il 2-2 finale al Milan di Yonghong Li: Cristian Zapata l’ha fatto in un solo pomeriggio, il più importante. Il colombiano è stato il secondo centrale rossonero a segnare all’Inter nella stessa gara, dopo Romagnoli, e in generale è il terzo difensore di Montella a realizzare una rete in campionato (contando anche il 4-3 di Paletta al Sassuolo). Un sigillo fondamentale, festeggiato da tutta la squadra in campo e dalla società in tribuna a San Siro, che Audi Player Index sottolinea ancora di più grazie al premio di MVP (punteggio di 1335) in questo Inter-Milan. Il classe ’86 ha aspettato l’ultimo istante per graffiare la partita, dopo una buonissima prestazione.

Zapata non si è mai scomposto, rimanendo concentrato e volenteroso, soprattutto nei momenti decisivi della ripresa. I suoi numeri difensivi sono molto positivi, come certificano i contrasti vinti (4, il migliore dei suoi) e i palloni intercettati (3). Ottima anche la sua fase di possesso palla, con i 62 passaggi andati a buon fine (un record rispetto a qualsiasi altro rossonero), segno di convinzione e coraggio nella sfida più attesa da squadra e tifosi. Infine, Cristian vanta anche un primato nei tiri dello specchio (2): nessun ha fatto meglio e solo Deulofeu – un attaccante – ha raggiunto lo stesso numero.

Fonte: acmilan.com

Milan, Galliani vede il derby al ristorante ed esulta da “vero pazzo”

Adriano Galliani, come scrive Alessandra Gozzini sulla Gazzetta di oggi, per la prima volta in 31 anni non ha visto il derby con l’Inter dalla poltrona autorità di San Siro. L’ex a.d. rossonero, per la prima della nuova dirigenza rossonera, ha preferito godersi la partita assieme a 15-20 persone (la famiglia, ex collaboratori del suo team sportivo come il d.s. Maiorino) in un ristorante di Brera, nel centro di Milano. E alla zampata del pareggio di Zapata, Galliani ha così esultato come sempre, o testualmente “alla mia maniera, cioè come un vero pazzo”. Il risultato? Silvio Berlusconi lo ha chiamato al telefono, ma lui non ha sentito e ha perso la chiamata. Silvio è stato subito ricontattato e la felicità prontamente condivisa: “Milanisti siamo e milanisti rimaniamo” è stato il motto dei due amici.

Da lì è anche iniziata una lunga serie di chiamate dal, e al, cellulare di Galliani. L’ex a.d. ha subito composto il numero di Fassone per complimentarsi. Poi ha risposto a Montella e allo stesso Zapata. Il colombiano aveva un motivo in più per farlo: Galliani lo aveva spronato (pare dicendogliene un po’ di tutti i colori) e lui, evidentemente, non si è arreso. Altra chiamata ricevuta, tra le tante, è significativa quella di Pippo Inzaghi che con Galliani ha voluto condividere e sommare un’altra soddisfazione, quella personale per la promozione del Venezia in B. Presto, anzi prestissimo, l’ex a.d. sarà a San Siro: assisterà a Milan-Empoli, la prossima domenica pomeriggio. Se ci sarà un urlo di gioia si leverà direttamente dallo stadio.

Fonte: gazzetta.it

Suso: “Dovevamo sfruttare meglio le occasioni. Montella…”

Anche Suso si è fermato ai microfoni di Milan TV commentando la partita:

“Siamo felici per il gol finale, anche se sarebbe stato meglio vincere. Avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni del primo tempo, poi non era facile rimontare e segnare allo scadere”. La squadra però ha dimostrato carattere: “Ci abbiamo provato fino alla fine, il gol al 97′ dimostra che la squadra è unita e proveremo a fare di tutto fino alla fine della stagione per l’Europa. Con l’Empoli dobbiamo vincere, con le ‘piccole’ non possiamo commettere più errori”. Su Montella: “Mi dà sempre fiducia in ogni partita, io sono molto felice e provo a ripagarlo in campo. Mi sento importante”.

Fonte: acmilan.com

Milan, Zapata regala maglia a Li

Patron rossonero domani a Hong Kong, in Italia resta David Han

E’ previsto per domani il ritorno a Hong Kong del nuovo proprietario cinese del Milan, Li Yonghong, che oggi ha vissuto con soddisfazione il pareggio ottenuto dalla sua squadra all’ultimo minuto del derby contro l’Inter. A fine partita, negli spogliatoi, l’autore del secondo gol rossonero, Cristian Zapata, ha regalato a Li la maglia con cui ha giocato. Secondo quanto filtra, a Milano resterà il braccio destro del nuovo proprietario rossonero, David Han Li.

Fonte: ansa.it

Calabria: “Derby? Sono ancora emozionato, siamo contenti”

Chi ha esordito per la prima volta dal primo minuto in un un Derby, è stato Davide Calabria, che ha parlato così a Milan TV:

Sono ancora emozionato: così all’ultimo è ancora più bello e inaspettato. Abbiamo fatto i complimenti a Zapata, siamo felicissimi e così passeremo una Pasqua più tranquilla. C’erano tante pressioni, non è stato facile e il clima non ci aiutava, ma siamo contenti della nostra prestazione e del risultato“. Dal punto di vista personale? “Il mio obiettivo è far parte del Milan del futuro, sto trovando piano piano la condizione ottimale e sono soddisfatto. Oggi è stato un Derby intensissimo e spettacolare. La prossima partita non dobbiamo sottovalutarla, invece dobbiamo confermare il nostro periodo positivo e continuare verso il nostro obiettivo”.

Fonte: acmilan.com

Romagnoli, primo centro col Milan in Serie A

Prima “gioia” rossonera in Serie A per Alessio Romagnoli. Il difensore del Milan, autore della rete del 2-1 nel derby contro l’Inter, ha segnato per la prima volta in campionato da quando si è trasferito a San Siro: il “13” aveva già gonfiato la rete in un’occasione l’anno scorso, contro l’Alessandria, ai quarti di finale di Coppa Italia.

Derby, maxi-recupero: perché Orsato ha ragione

Dopo la beffa del rigore subito contro la Juve, stavolta il Milan beneficia del prolungamento di un recupero e trova il gol del 2-2 nel derby (certificato dalla goal line technology).

Cosa è successo esattamente?
Al termine della gara Orsato ha concesso 5 minuti di recupero, regolarmente indicati dalla lavagna luminosa. Ma allo scadere del 90° il gioco era fermo e doveva riprendere con una rimessa laterale. La contestuale sostituzione di Candreva con Biabiany ha fatto perdere un ulteriore minuto e dunque il recupero è diventato di 6 (Orsato ha fatto capire chiaramente che i 5’ sarebbero iniziati dalla ripresa del gioco). 6 minuti ai quali l’arbitro ha poi aggiunto altri 30 secondi per l’infortunio di Nagatomo.
Totale – nel secondo tempo – 51 minuti e 30″, con prolungamento comunicato alle panchine attraverso il 4° uomo. A 51’20” il Milan conquista il calcio d’angolo: a quel punto prassi vuole che – se chi deve battere l’angolo non perde tempo – gli si conceda di giocare i 10 secondi rimanenti. Ne bastano 8 per il gol del pareggio rossonero.

Fonte: di Lorenzo Fontani per Sky Sport

Carattere, coesione, entusiasmo. Il Milan sta tornando

Signore e signori, che derby. Vibrante, spettacolare, intenso. Come accaduto poche volte da qualche anno a questa parte. Sarà lo storico addio di Berlusconi e l’arrivo (pure) al Milan di una nuova e ambiziosa proprietà cinese, ma la prima stracittadina pechinese è un frullato di emozioni e di bel calcio: parte forte il Milan ma segna – e poi raddoppia – l’Inter, prima di una strepitosa rimonta conclusa al 97′. San Siro, stracolmo ed eccitato, ha offerto a un super match: tanti gol ed episodi, un finale al cardiopalma e soprattutto due squadre vere, fiere e vogliose. Ma a godere, ovviamente, sono solo i rossoneri: i cugini sono stati ricacciati indietro e l’Europa è un po’ più vicina.

Eppure Inter-Milan ha rischiato di diventare un incubo. La trionfale chiusura di gara consegna a Montella e ai ragazzi una Pasqua serena, ma il lunch match di oggi poteva restare indigesto: colpa della poca cattiveria sotto porta e di ingenuità difensive pagabili a caro prezzo. Perché nonostante una bella partenza, con piglio e fiducia, Deulofeu e Bacca non concretizzano le occasioni da gol e l’Inter ne approfitta, perforando la “rivedibile” retroguardia rossonera due volte con Candreva e Icardi. La Beneamata però non uccide la partita e il Diavolo risorge: lo rialza Romagnoli, lo sprona Locatelli, lo esalta l’inatteso Zapata oltre il tempo di recupero, consegnando alla storia uno dei derby più incredibili di sempre.

Insomma: il Milan – e in particolare il neo presidente Yonghong Li, oggi allo stadio per la prima volta – torna a casa più che soddisfatto. Per aver ripreso all’ultimo una partita che sembrava persa, per di più in un derby contro l’Inter; per gli interessanti risvolti sulla volata Europa League, perché riacciuffare lo scontro diretto è ossigeno in vista dei prossimi impegni di campionato e per le ambizioni di coppa; perché è un altro carico di entusiasmo e l’ennesima prova che il Milan di Montella è una vera squadra. E se puntellata con intelligenza, può ambire ai vertici. Per ridiventare grandi serviranno tempo e pazienza, ma stiamo tornando.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Fassone: "Yonghong Li entusiasta, non poteva esserci esordio migliore"

È arrivato anche il commento al pareggio nel Derby dell’AD, Marco Fassone, sempre ai microfoni di Milan TV:

“Il Derby è speciale perché esalta tutto. La percezione di adesso è parziale, ma ho visto un gruppo unito, sereno e concentrato al punto giusto anche prima della partita. Questo pareggio ci permette di mantenere il vantaggio sull’Inter, continuando la nostra corsa fino alla fine della stagione: era una tappa fondamentale. Il Presidente? Non poteva esserci esordio e regalo migliore per me. Negli spogliatoi ho visto Yonghong Li entusiasta, quasi commosso: in questi giorni ha vissuto un bagno di folla incredibile, inaspettato per lui. Una grande esperienza che gli ha permesso di conoscere di più il calcio italiano. E in questo Derby non poteva chiedere di più, con un gol al 97. Montella? Vincenzo l’abbiamo incontrato ieri per la prima volta: le società che vincono hanno sempre una grande coesione fra tutte le componenti, noi cercheremo di percorrere questa bella strada”.

Fonte: acmilan.com

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Europa, buone notizie da Atalanta e Lazio: pari per entrambe

Risultati positivi dal sabato di Serie A. Le avversarie dirette del Milan per l’Europa, infatti, hanno tutte rallentato: l’Atalanta ha pareggiato sul campo della Roma – 1-1 il risultato dell’Olimpico – mentre la Lazio ha ottenuto un vivace 2-2 al Ferraris contro il Genoa. I rossoneri, in virtù del pareggio nel derby e dei pari di Atalanta e Lazio, rimangono 6° in classifica, ma si avvicinano al 4° e al 5° posto, distanti rispettivamente tre e due punti.

Zapata: "Pareggio meritato, perdevano tempo. L’Europa…"

Le parole dell’uomo derby, di Cristian Zapata, nel post partita di Inter-Milan: “Ho fatto il massimo, sono arrivato con la punta del piede. Sono contento per il gol – ha dichiarato a Premium Sport è stato un derby intenso, tutte e due le squadre han giocato bene. Il pareggio è meritato. Vincevano 2-0 e perdevano tempo, ma noi non abbiamo mollato. Lottiamo sempre per la maglia del Milan: siamo sulla strada giusta. Europa? Noi ci siamo“.

Montella: “Che impresa pazzesca. Il recupero? Giusto, l’Inter perdeva tempo”

Pareggio in rimonta, nel derby e al 97′. Un pomeriggio niente male per il Milan e per il suo mister, Vincenzo Montella: “Negli ultimi minuti ho visto l’Inter continuare a perdere tempo, il recupero è giustissimo. Orsato ci ha comunicato che lo avrebbe prolungato di un minuto, è stato perfetto – ha dichiarato l’Aeroplanino a SportMediaset -. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma dovevamo essere più veloci e più cinici. Meritavamo qualcosa in più, poi abbiamo subìto il gol e abbiamo patito il contraccolpo. Per quello che abbiamo fatto, era assurdo perdere questa partita: rimontare due gol in un derby è stata un’impresa pazzesca, una grande prova di forza – ha commentato Montella – ora capisco la grande esultanza dei nostri avversari all’andata. Sono contento per la prestazione e per la reazione, dopo lo svantaggio”.

Derby show a pranzo: il Milan rimonta e pareggia 2-2. Decide Zapata

Emozioni incredibili nel derby della Madonnina. Inter-Milan finisce 2-2, con i rossoneri capaci di firmare una strepitosa rimonta: a decidere è un gol al 97′ di Cristian Zapata. I nerazzurri chiudono all’intervallo sopra di due gol, ma poi la ripresa è vinta dai ragazzi di Montella: prima accorcia Romagnoli, poi è Zapata a regalare ai tifosi del Diavolo la gioia del pari a tempo scaduto.

Fassone: "Donnarumma è un pilastro del Milan"

Il neo a.d. del Milan, Marco Fassone, ha parlato ai microfoni di Premium Sport nel pre partita del derby Inter-Milan: “Ho finito all’Inter con un derby e ricomincio al Milan con un derby. Inutile nascondere che sono emozionato. Ieri era il momento delle celebrazioni, ora si fa sul serio e la parola passa al campo. Donnarumma? Ribadisco quanto detto in conferenza: è un pilastro del Milan, ma la trattativa per il rinnovo non è ancora cominciata“.

Bacca: "Derby come una finale. Berlusconi e Galliani, grazie!"

Carlos Bacca ha parlato a Milan TV a pochi minuti dal fischio d’inizio del derby contro l’Inter:

In settimana abbiamo pensato soltanto alla partita. Sono state lunghe giornate per Berlusconi, Galliani e Maiorino, ma noi – ha dichiarato il Peluca – abbiamo lavorato pensando solo a questa partita. Il derby? È la partita più importante, se giochiamo con il nostro spirito possiamo fare bene contro una squadra forte. Un derby è come una finale. Io sto bene, sento la fiducia di tutti. Questo è importante per un giocatore. Io cerco di dare sempre tutto in campo. Segnare nel derby è emozionante. Come attaccante penso sempre a buttarla dentro. Il cambio di proprietà? Ringrazio Berlusconi e la sua famiglia per tutto quello che ha fatto in questi 31 anni – il tributo di Bacca – così come ringrazio Galliani e Maiorino che mi ha portato qui. Io darò sempre tutto per questa maglia, riporta MilanNews“.

Inter-Milan, le formazioni ufficiali: Mati e Zapata dal 1′

Di seguito le formazioni ufficiali di Inter-Milan, match valevole per la 32^ giornata di Serie A:

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi. All.: Pioli.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Sosa, Mati; Suso, Bacca, Deulofeu. All.: Montella.

derby_b

9 curiosità su Inter-Milan

Ecco le statistiche della sfida contro i nerazzurri

Milan e Inter, una davanti all’altra e con lo stesso obiettivo ancora da raggiungere: l’Europa. I rossoneri (sesti a 57 punti) vogliono allungare, evitando il possibile sorpasso in classifica dei nerazzurri e inseguendo quel successo che all’andata sfuggì quasi allo scadere. Inter-Milan sarà il match di cartello del programma di Serie A nel weekend di Pasqua: in attesa del campo, proponiamo 9 curiosità da leggere.

1- 166° Derby della Madonnina in Serie A: 61 vittorie nerazzurre, 53 pareggi e 51 successi rossoneri. Grande equilibrio nelle ultime otto stracittadine di campionato, con due vittorie per parte e quattro pareggi: nel parziale i nerazzurri hanno realizzato sei gol, i rossoneri otto.

2- Per la prima volta il Derby di Milano viene giocato alle ore 12.30.

3- Il Milan ha perso solo uno degli ultimi nove match di campionato, 2-1 contro la Juventus (6 vittorie e 2 pareggi). I rossoneri sono sempre andati a segno in questo parziale – non arrivano ad almeno 10 gare di fila in gol nella massima serie dall’ottobre 2013.

4- Il Milan ha attualmente la terza miglior difesa (33) nonostante 431 conclusioni subite: i rossoneri incassano di media un gol ogni 13 tiri concessi agli avversari (solo Juventus e Roma hanno un rapporto più alto in A).

5- Inter e Milan sono le due squadre che finora hanno concesso meno gol di testa in questo campionato (tre).

6- L’unica doppietta di Suso con la maglia del Milan è arrivata proprio nel Derby di andata. Il 32% delle reti rossonere in questo torneo (15 su 47) portano la firma proprio dell’esterno spagnolo, alla sua miglior stagione in A (sette gol, otto assist).

7- Carlos Bacca ha messo lo zampino in sei gol nelle ultime cinque giornate dopo essere rimasto a secco nelle precedenti cinque.

8- Gianluigi Donnarumma è il portiere che ha effettuato più parate in questa Serie A (118).

9- In caso di successo sarebbe la 100° vittoria da allenatore in Serie A per Vincenzo Montella.

Fonte: acmilan.com

Time Machine: 4 Inter-Milan da ricordare

GEORGE WEAH: L’ULTIMO GRANDE GUIZZO
Tra l’estate del 1995 e il gennaio del 2000, il momento del suo passaggio al Chelsea, tutte le volte che ha potuto Weah ha guidato e trascinato il Milan. Momenti belli o momenti brutti, per lui non faceva differenza. C’era da dare tutto in campo e lo dava. Il rapporto di Big George con i derby non è stato in linea di massima travolgente, salvo poi riscattarsi come vedremo sotto lo striscione d’arrivo dell’ultimo derby. Il primo, nell’autunno del 1995, ha rischiato di non giocarlo per un acciacco e finì 1-1 con pareggio rossonero di Savicevic. Poi Weah ha segnato altre due reti nei derby d’andata, sia nel 1997 che nel 1998, ma in entrambi i casi la gara è terminata 2-2. Il vero derby vinto e deciso dal campione liberiano è stato l’ultimo che lo ha visto protagonista. Era il 23 ottobre 1999, il Milan campione d’Italia in carica veniva da 2 pareggi e tutto sembrava deporre a favore dell’Inter. Gol di Ronaldo in apertura e la coppia Vieri-Ronaldo che imperversava. Poi l’espulsione del Fenomeno brasiliano cambia tutto. Il Milan inserisce Boban e Shevchenko nella ripresa e va a vincere. Prima con il pareggio di Sheva, poi con il colpo di testa del 2-1 finale proprio di Weah al 90′.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 1-2

INTER: Peruzzi, Panucci, Blanc, Fresi, Moriero (37′ Domoraud), J. Zanetti, Dabo (28’st Cauet), Jugovic (12’st Zamorano), Georgatos, Ronaldo, Vieri. All.: Lippi.
MILAN: Abbiati, Sala, Ayala, P. Maldini, Guglielminpietro, Ambrosini (42′ Albertini), Gattuso, Serginho, Giunti (13’st Boban), Bierhoff (23’st Shevchenko), Weah. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Borriello.
Gol: 20′ rig. Ronaldo (I), 27’st Shevchenko (M), 45’st Weah (M).
Espulsi: 32′ Ronaldo (I), 37’st Ayala (M).

ANDRIY SHEVCHENKO: LA PRIMA DOPPIETTA
Con 14 gol messi a segno nei derby di Milano, Sheva è e resta il primatista assoluto. Dopo essersi portato avanti con il lavoro con una doppietta nel gennaio 2000, ma era un derby di Coppa Italia e per di più un derby vinto dai nerazzurri 2-3, Andriy Shevchenko coglie l’attimo. La prima doppietta in un Inter-Milan di campionato, il fuoriclasse ucraino la realizza l’11 maggio 2001, quando il punteggio era già di 3-0 a favore del Milan allenato da Cesarone Maldini contro l’Inter guidata da Marco Tardelli. Due gol non spettacolari, ma storici, importanti, anche per la classifica dei cannonieri che avrebbe poi visto Andriy secondo con 24 gol alle spalle di Crespo a quota 26. Il 2001 fu davvero l’anno di Shevchenko nei derby, perchè dopo la doppia prodezza nella serata del derby indimenticabile, proprio lui mise a segno altri due gol nel derby d’andata, sempre in casa dell’Inter, nel campionato successivo. Si trattava di Inter-Milan 2-4 del 21 ottobre 2001, quando Sheva, prima del gol di Contra e dopo il gol di Inzaghi, riuscì a firmare la prima e l’ultima rete del Milan in quella stracittadina con i rossoneri in gol per l’appunto 4 volte nel giro di 19 minuti, dal 14′ al 33′ minuto del secondo tempo.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 2-4

INTER: Toldo, Vivas, Cordoba, Materazzi, Georgatos (31’st Okan), J. Zanetti, Di Biagio (27’st C. Zanetti), Seedorf, Guglielminpietro, Kallon, Ventola (22’st Adriano). All.: Cuper.
MILAN: Abbiati, Costacurta, Laursen, P. Maldini, Serginho, Gattuso, Albertini (1’st Contra), Kaladze, Rui Costa (35’st Brocchi), Inzaghi (22’st Donati), Shevchenko. All.: Terim.
Arbitro: Borriello.
Gol: 13′ Ventola (I), 14’st Shevchenko (M), 17’st Contra (M), 21’st Inzaghi (M), 33’st Shevchenko (M), 45’st Kallon (I).

RICARDO KAKÁ: VAI E SEGNA
Fra Kaká e i derby c’era lo stesso feeling di Sheva. Esattamente come Andriy, anche Riccardino ha segnato nel primo derby che ha giocato. Ed entrambi hanno vissuto la grande gioia disputando un derby definito da calendario in casa dell’Inter. Come il Fenomeno del Mar Nero in Inter-Milan 1-2 dell’ottobre 1999, anche il Bambino d’Oro ha fatto centro subito, il 5 ottobre 2003, di testa, in un Inter-Milan 1-3. Un derby particolarmente emozionante per Kaká è stato però quello del 27 febbraio 2005. Il Milan era in corsa su tre fronti: Scudetto, Champions League e Coppa Italia. Servivano le energie di tutti, purtroppo però alla vigilia di quel derby di ritorno, anche in questo caso un Inter-Milan, Sheva venne operato alla mandibola dopo un colpo proibito subìto da Loria nel precedente turno di Campionato. Fu così che, appena riuscì a parlare, Andriy volle collegarsi telefonicamente, il venerdì sera, con Milan Channel dove era presente in studio, in diretta, proprio Kaká. Il brasiliano sorrideva con tenerezza e amicizia, mentre candido, e parlando lentamente per le conseguenze dell’intervento chirurgico, l’ucraino declamava: “Io non ci sono contro Inter, ma tu sì, tu sì che puoi segnare Ricky, tu sì che puoi farlo”. Risultato di quel derby? Inter-Milan 0-1, con gol di Kaká. Storie del Milan, Storie da Milan.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 0-1

INTER: Toldo, J. Zanetti, Cordoba, Mihajlovic, Favalli, C. Zanetti (40’st Van der Meyde), Cambiasso (36’st Adriano), Stankovic, Veron (28’st Emre), Vieri, Martins. All.: Mancini.
MILAN: Dida, Cafu, Nesta, P. Maldini, Kaladze (37′ Serginho), Gattuso, Pirlo, Seedorf (36’st Ambrosini), Kaká, Rui Costa (20’st Costacurta), Crespo. All.: Ancelotti.
Arbitro: De Santis.
Gol: 29’st Kaká (M).

ZLATAN IBRAHIMOVIC: È TOCCATO ANCHE A LUI
Nei cinque campionati precedenti, l’Inter sul proprio terreno aveva sempre vinto contro il Milan. Ma il 14 novembre 2010, il Milan era in striscia positiva (6 vittorie nelle ultime 7 partite), mentre i nerazzurri arrivavano alla sfida con i rossoneri svantaggiati in classifica e con alcune polemiche interne legate alla presenza di Rafa Benitez sulla loro panchina. Proprio il tecnico spagnolo, sapendo che si stava avvicinando il primo derby con Ibrahimovic in maglia rossonera, decide di tornare a schierare il simbolo della tifoseria nerazzurra, Marco Materazzi. Il difensore era alla sua ultima stagione prima del ritiro dal calcio giocato e non aveva giocato molto fino a quel punto. Proprio il centrale nerazzurro pagò la desuetudine agonistica, prima commettendo l’intervento da rigore che avrebbe consentito a Ibra di segnare il rigore decisivo della vittoria proprio sotto la Curva interista, poi uscì dal campo dopo un fallo subìto dallo stesso Zlatan. Nonostante l’espulsione di Abate nel secondo tempo, il Milan tornò a vincere in un Inter-Milan. La ricorrenza statistica vuole che proprio come era accaduto con i cinque derby casalinghi vinti dall’Inter fra il 2005 e il 2010, anche negli ultimi cinque disputati in campionato dopo il rigore vincente di Ibra la squadra rossonera non è più riuscita a vincere (solo un pareggio, 0-0, nell’aprile 2015 con tante parate di Diego Lopez) quando il derby da calendario è Inter-Milan. Almeno uno dei giocatori rossoneri in campo sabato 15 aprile deve ricevere il testimone da Zlatan Ibrahimovic.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 0-1

INTER: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Materazzi (22’st Biabiany), Chivu, Zanetti, Stankovic, Obi (35′ Coutinho), Sneijder, Milito (1’st Pandev), Eto’o. All.: Benitez.
MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Gattuso (1’st Pirlo), Ambrosini, Flamini, Seedorf (28’st Boateng), Ibrahimovic, Robinho (17’st Antonini). All.: Allegri.
Arbitro: Tagliavento.
Gol: 5′ rig. Ibrahimovic (M).
Espulso: 16’st Abate (M).

Fonte: acmilan.com