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7 curiosità su Milan-Roma

Tutto quello che c’è da sapere sulla sfida tra i rossoneri e la formazione di Spalletti

Inizierà domenica, 7 maggio, la volata finale del Milan di Vincenzo Montella verso l’obiettivo stagionale: l’Europa. I rossoneri (59 punti) hanno bisogno di tornare al successo che manca dal 4-0 interno contro il Palermo; i giallorossi, invece, puntano a blindare il secondo posto, davanti al Napoli e alle spalle della Juve. In attesa del fischio d’inizio, ecco 7 statistiche legate alla partita.

1- La Roma ha espugnato San Siro appena 17 volte su 81 precedenti in A; 45 i successi dei padroni di casa, 19 i pareggi.

2- I ragazzi di Montella segnano da 12 gare di fila nella massima serie, 19 gol complessivi, 1.6 di media a match.

3- Tra le fila rossonere, Andrea Bertolacci e Alessio Romagnoli sono due prodotti del vivaio romanista: il centrocampista non ha mai esordito in prima squadra, il difensore ha collezionato le sue prime 13 presenze in Serie A (un gol) nel biennio 2012/14.

4- Carlos Bacca ha segnato quattro volte su quattro quando ha sfidato al Meazza squadre laziali: una rete al Frosinone, due alla Lazio, una alla Roma. Tra i marcatori in doppia cifra nella massima serie, l’attaccante colombiano è, dopo Schick, quello con la miglior percentuale realizzativa (30%).

5- Suso è il terzo giocatore della massima serie come numero di dribbling riusciti (67), dietro a Felipe Anderson e Alejandro Gomez. Il 31% delle reti rossonere in questo torneo (16 su 51) hanno visto la partecipazione diretta proprio del numero 8 rossonero (sette gol, nove assist).

6- Spalletti è stato sia compagno di squadra (Empoli) che allenatore di Montella (Empoli, Sampdoria e Roma).

7- La Roma è stata la prima squadra allenata da Vincenzo Montella: a febbraio 2011 prese il posto dell’esonerato Ranieri e condusse i giallorossi nelle ultime 13 partite di campionato (7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte), ottenendo il sesto posto finale. L’ex Aeroplanino non ha mai sconfitto da allenatore la Roma in Serie A: tre pareggi e ben sette sconfitte in 10 gare.

Fonte: acmilan.com

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Volata Europa, i risultati del pomeriggio: Inter ko a Genova

Arrivano buone notizie per il Milan dal pomeriggio di Serie A. Le avversarie dirette dei rossoneri per l’Europa, a eccezione della Lazio, hanno rallentato: Atalanta e Fiorentina hanno pareggiato rispettivamente a Udine per 1-1 e in casa del Sassuolo (2-2), mentre l’Inter ha perso 1-0 al Ferraris contro il Genoa. In virtù di questi risultati, e in attesa del posticipo di giornata contro la Roma, il Milan si mantiene al 6^ posto in classifica, a +3 dalle inseguitrici e a -6 dalla quinta piazza detenuta dall’Atalanta.

Milan-Roma: l’analisi sugli avversari

Per il posticipo della 35° giornata, a San Siro, sarà tempo di big match. La Roma di Mister Spalletti, reduce dal ko interno nel Derby capitolino, farà visita ai rossoneri. Un avversario forte e in piena lotta per la qualificazione diretta in Champions League, già capace di battere i rossoneri all’andata e anche nell’ultima sfida; quindi da rispettare e – a maggior ragione adesso – da prendere con le molle. Ma entriamo nello specifico, andando ad esaminare – con l’aiuto di uno dei volti noti di Milan TV, Fabio Bazzani – la formazione giallorossa.

L’ULTIMA SFIDA
All’andata, all’Olimpico (era un lunedì sera), il Milan giocò una partita di livello, mettendo in seria difficoltà la Roma. Buono l’approccio, ottima l’azione in verticale che nel primo tempo portò al rigore a favore dei rossoneri – poi sbagliato da Niang – per il fallo di Szczesny su Lapadula. Ma nella ripresa, al 17′, i giallorossi trovarono il gol della vittoria (1-0 il finale) grazie a un sinistro preciso dal limite di Nainggolan.

TREND GIALLOROSSO
La Roma, seconda in classifica, è reduce da una striscia di 5 successi esterni consecutivi: non è mai arrivata a sei di fila in Serie A. Nelle ultime cinque gare i giallorossi hanno raccolto 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Nell’ultimo turno è arrivato il pesante ko (1-3) nel Derby contro la Lazio. Una sconfitta che potrebbe portare delle conseguenze a livello mentale, come ha sottolineato Fabio Bazzani all’interno della trasmissione “Box to Box Preview”, in onda tutti i giovedì alle 19.30 su Milan TV.

MODULO
Luciano Spalletti si affida essenzialmente a due moduli: il 3-4-2-1 e il 4-3-3. Per la trasferta di Milano, la variabile potrebbe essere dettata dalle defezioni a cui il tecnico giallorosso dovrà far fronte (squalifiche di Rudiger e Strootman, con l’aggiunta di Fazio in dubbio per problemi fisici).

ATTENZIONE A…
Edin Dzeko è a secco da due giornate: nell’anno solare 2017 non ha ancora mancato l’appuntamento con il gol per 3 gare di fila. Tuttavia, solo 8 delle 25 reti complessive del bomber bosniaco sono arrivate in trasferta. E il Milan, assieme al Genoa, è l’unica avversaria a cui non ha ancora segnato.

Mohamed Salah, autore del primo gol della sfida dell’anno scorso a San Siro, ha siglato 3 gol nelle ultime due trasferte di campionato. L’egiziano è il romanista con più assist (9) e anche più conclusioni verso la porta (69).

Stephan El Shaarawy, ex Milan (21 reti in 83 partite in Serie A dal 2011 al 2015), è andato a bersaglio contro i rossoneri un anno fa a San Siro. Fino adesso, 28 le presenze e 51 i tiri totali (20 nello specchio).

Radja Nainggolan ha raggiunto la doppia cifra di marcature per la prima volta nella massima serie. Quattro di questi gol sono arrivati con conclusioni da fuori area: nessuno ne ha segnati di più nell’attuale torneo. È un centrocampista completo.

Fonte: acmilan.com

Milan-Roma, dallo sgarbo Kessié a Dzeko e Pellegrini: intrecci di mercato

Milan-Roma è una sfida decisiva per il finale di stagione di entrambe le squadre, ancora in lotta per i rispettivi obiettivi, seppur ridimensionati rispetto all’inizio dell’anno. Ma Milan-Roma è anche molto di più, perchè in vista della prossima estate sono tanti gli intrecci di mercato che riguarderanno le due squadre e la sfida di San Siro potrà essere l’occasione giusta per allentare le pressioni scaturite dalla trattativa per Franck Kessie.

GLI OBIETTIVI IN CAMPO – Sul rettangolo verde di San Siro da un lato ci sarà la squadra allenata da Vincenzo Montella, che è padrona del proprio destino nella corsa all’ultimo posto valido per la qualificazione all’Europa League. Dall’altro, invece, quella di Luciano Spalletti che più che insidiare la Juventus per lo scudetto deve difendere il secondo posto dalla rincorsa del Napoli.

LE TENSIONI PER KESSIE – Ma la partita più importante sarà giocata sugli spalti di San Siro dove si incroceranno il nuovo direttore sportivo dle Milan, Massimiliano Mirabelli,  e quello della Roma, Monchi. I due si sono già scontrati nella loro nuova veste dirigenziale per il centrocampista dell’Atalanta Franck Kessie. Una battaglia che, ad oggi, è vinta dal Milan che ha sorpassato con decisione e non senza tensioni la Roma che su Kessie aveva messo gli occhi ormai da gennaio.

DA DZEKO A PELLEGRINI – Tensioni che dovranno essere stemperate perchè se Kessie è pronto a vestire la maglia del Milan, sono altri i giocatori in bilico fra le due squadre. E’ il caso di Edin Dzeko, uno dei candidati a lasciare la Roma in estate e obiettivo di mercato del Milan per sostituire Carlos Bacca. Ma è soprattutto il caso di Lorenzo Pellegrini, attualmente di proprietà del Sassuolo, ma per cui esiste un patto con la Roma per riacquistarlo a giugno per 11 milioni. Anche Pellegrini è infatti un obiettivo del Milan che sta giocando sulla volontà del giocatore il quale, per l’anno prossimo, vuole sì il salto in una big, ma con la certezza di avere grande spazio fra i titolari. Obiettivi concreti per un incrocio pericoloso. Milan-Roma non si giocherà soltanto in campo.

Fonte: calciomercato.com

Milan-Roma, una partita? No, un giudizio universale. In palio c’è di tutto

Da Champions e scudetto all’Europa League. Montella ha la spina di Gigio, Spalletti ha Totti (da “il Giornale”)

È molto più di un Milan-Roma qualunque, crocevia per scudetto, Champions League ed Europa League messe insieme.

Tutto scandito in 24 ore tra il derby di Torino ieri notte e l’appuntamento di San Siro stasera. È un intreccio romanzesco di tensioni e tormenti, di capriole ardite dei rispettivi condottieri e di risultati che possono cambiare il corso del campionato e buona parte del futuro. Ci sono i ritardi clamorosi, innanzitutto. E il più vistoso è quello tradito da Vincenzo Montella, mai riuscito, da tecnico, a piegare la sua Roma, sua perché già allenata e perché l’esito di questa sfida, aggiunta alla prossima con l’Atalanta, sono lo snodo decisivo per l’accesso alla piccola Europa calcistica. «Che non può non interessare i calciatori visto che la qualità del torneo nell’ultima parte è superiore al campionato e s’avvicina alla Champions» la risposta di Montella indirizzata alle leggende metropolitane secondo cui ci sarebbe un rifiuto a tavolino di raggiungere quel traguardo.

Poi ci sono le spine nel fianco: ognuno ha le sue. Spalletti ha la questione aperta di Totti, la maglia da ritirare che è quasi una bestemmia per il tecnico toscano. «È insopportabile sentir dire una cosa del genere, è una mortificazione non esaltazione, deve continuare a vivere il numero 10 con cui Totti ha fatto giocate memorabili. Poi se non lo vedo più vado al cimitero e cerco la maglia di Totti per rivederla» la sintesi un po’ macabra del suo pensiero. Che sembra quasi giocare a rimpiattino con quello di Montella riferito alla fascia da capitano (idea di Fassone e Mirabelli per ammorbidire Raiola) affidata in futuro a Donnarumma. «Su De Sciglio chiedo una tregua al pubblico, sulla fascia da capitano a Gigio esprimo un mio personalissimo parere: è un bambino e il portiere è lontano dall’arbitro, dal gioco e dai compagni» la spiegazione tecnica del tecnico che finora ha rispettato la tradizione della casa (la militanza fa grado). Trascurando in apparenza lo scetticismo che Paolo Maldini continua a ripetere sul conto dei cinesi cui Vincenzo può solo ribattere con una frase che è più di una replica appuntita («Io so che c’è un piano economico importante, so che il management lavora 20 ore al giorno, più di un allenatore») per non mancare di rispetto al monumento.

Adesso che il secondo posto della Roma traballa, Spalletti ha tutto l’interesse a cambiare registro rispetto al recente passato («se non vinco qualcosa vado via, se Totti non firma vado via», etc.) considerandolo addirittura un traguardo prestigioso («sarebbe come vincere lo scudetto, la Juve ha dimostrato che il primo posto era suo e nessuno poteva metterci mano, il terzo posto non sarebbe un fallimento») e dando dell’uccello del malaugurio al cronista che gli sbandiera sotto il viso la possibilità d’arrivare dietro il Napoli. È un po’ quel che succede a Milanello con Montella che solo in questi giorni comincia a dire apertamente che «forse nel girone d’andata siamo andati oltre i nostri mezzi», 39 punti raccolti, terzo posto occupato per qualche ora prima di un lento declino dopo Doha, figlio secondo lui di una caratteristica tecnica, «soffriamo contro squadre ben chiuse in difesa», giudizio confermato dalle difficoltà tradite con l’Empoli, non certo a Crotone dove la difesa rossonera ha balbettato maldestramente. Forse il vero limite di quest’ultimo Milan che viaggia come una lumaca è lo scadente rendimento dell’attacco spesso rimpiazzato dagli assalti dei difensori (ultimi gol segnati da Zapata, Romagnoli e Paletta, non è un caso quindi). «Dovrebbero avere tutti, non solo Lapadula e Bacca, quella rabbia che non ti fa dormire la notte» è la lezione del vecchio centravanti impartita al colombiano destinato alla terza esclusione consecutiva oltre che a Deulofeu e Suso, poco presenti nei tabellini. Perciò, comunque finisca stanotte, questo Milan-Roma sembra diventato all’improvviso una sorta di giudizio universale.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan-Roma, la probabile formazione: riecco Sosa e De Sciglio

Rientro in campo dal 1′ per De Sciglio e Sosa, assenti a Crotone per squalifica. Ancora ai box, invece, l’infortunato Romagnoli. Tra rientri e assenze, mister Montella sorride a metà: dovrà fare ancora di necessità virtù verso Milan-Roma di domani, dovendo rinunciare ancora a diversi titolari. Oltre a DeSci, pronto a rimettere anche la fascia di capitano, la difesa sarà completata dalla coppia Zapata-Paletta e da uno tra Calabria e Vangioni: l’argentino sembra dietro al compagno, ma le quotazioni sono vicine e ribaltabili da qui alle prossime 24 ore. Tra i pali, ovviamente, presente Gigio Donnarumma.

Meno dubbi in mediana, dove riprenderà posto nell’undici di partenza il Principito e mancherà lo squalificato Kucka: ai lati di Sosa agiranno Pasalic e Mati Fernandez, con Locatelli destinato a tornare in panchina dopo la maglia da titolare di domenica scorsa. In attacco, infine, solito duello tra Bacca e Lapadula: il colombiano parte defilato e rischia concretamente la terza panchina consecutiva a scapito di Sir William, pronto a completare il tridente con gli spagnoli Suso e Deulofeu.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Roma:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Milan-Roma, 23 i convocati: ancora fuori Romagnoli

Ecco la lista dei 23 convocati di mister Montella in vista di Milan-Roma, match di Serie A in calendario domani a San Siro.

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gabbia (46), Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso.

Spalletti: “Noi secondi è come vincere lo Scudetto”

“Se arriviamo secondi è come aver vinto il campionato”. Luciano Spalletti si esprime così prima della partita con il Milan. “Parlare di fallimento in caso di terzo posto poi è utopia. Io dico che il secondo è difficile come è sempre stato, anche perché la Juventus ha fatto vedere che non si poteva mettere mano al primo – sottolinea il tecnico della Roma -. È rimasto l’accesso diretto alla Champions, e ce lo giochiamo col Napoli che è tra le più forti d’Europa, segno che tanto male non abbiamo fatto”.

Fonte: ansa.it

Montella: “Maldini scettico? Stiamo costruendo qualcosa di importante”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa pre partita di Milanello. Di seguito le dichiarazioni più importanti nella vigilia del match tra i rossoneri e la Roma.

Sui passi falsi con Empoli e Crotone: “Veniamo da due pessimi risultati, abbiamo necessità di prendere più punti dell’andata in cui giocammo due ottime partite, ma raccogliemmo soltanto un punto. E’ il momento di riprenderci qualcosa. Ho detto che ora sarebbero arrivate le partite facili perché soffriamo molto le squadre chiuse e ci esprimiamo meglio con le squadre più lunghe e che provano a vincere. A livello tattico i ragazzi possono esprimere le loro qualità. È più difficile aspettare le squadre come il Crotone”.

Sulle parole di Maldini: “Nutro grande stima per Maldini, non posso commentare le sue parole non essendo lui all’interno. Io so che stiamo provando a costruire qualcosa di importante, so che c’è un piano economico importante. Vedo che c’è la dirigenza presente, lavorano quasi 20 ore al giorno, probabilmente più di un allenatore. Ci sono le risorse e soprattutto le persone. Quindi sono contento, per il resto ognuno ha il proprio punto di vista”.

Sulla Roma: “E’ ferita dal derby, ma so anche che hanno calciatori di grandissima qualità e personalità. Mi auguro di non trovarla arrabbiata, sarà una partita molto difficile. È una squadra che lotta per il secondo posto e fino a poco fa lottava per lo scudetto. Dobbiamo essere più arrabbiati di loro per fare nostra la partita”.

Su Totti: “Andiamo molto d’accordo perché non ci sentiamo mai. Ci vediamo spesso perché le nostre mogli si vedono. C’è grande stima e rispetto. Non so se sia la sua ultima partita a San Siro. Ha fatto grandi cose a San Siro, quindi mi auguro che non giochi. Ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano”.

Sul futuro: “Io sono molto sereno, so come vanno le questioni di calcio. Ho un contratto in essere, sento la stima dal primo giorno e quotidianamente. Questo rafforza anche il gruppo, perché se non fosse certo del proprio allenatore qualcosa probabilmente perderebbe. I calciatori non hanno alibi, anche in questo caso. Possono e devono esprimersi al meglio”.

Kessié-Milan, lavori in corso. E quella fede rossonera…

E’ il nome in cima alla lista di Mirabelli, caldissimo degli ultimi giorni di calciomercato. Franck Kessié è il giocatore più chiacchierato dalle parti di Casa Milan: il centrocampista individuato dalla dirigenza per ricostruire il reparto e un acquisto considerato cruciale per iniziare al meglio l’opera di rinfrescata della rosa di Montella. Un colpo importante, insomma, che costerebbe parecchio alle casse di via Aldo Rossi: una cifra vicina ai 30 milioni da versare all’Atalanta per il cartellino e un ingaggio da 2 netti all’anno per il giocatore.

L’incontro avvenuto ieri tra l’a.d. Fassone e il presidente orobico Percassi non ha prodotto la fumata bianca, ma ha evidenziato degli importanti passi avanti: la Dea ha da tempo un accordo verbale con la Roma per il suo trasferimento, ma la volontà del giocatore può sparigliare le carte e rimettere in piena corsa anche il Milan, pronto a griffare una clamorosa rimonta. A patto, ovviamente, che anche il Diavolo riesca a soddisfare le richieste economiche del club di Bergamo, che non intende scendere sotto i 30 milioni pattuiti con i giallorossi: le parti sono al lavoro per trovare un’intesa, magari da siglare già in occasione del match tra Atalanta e Milan del prossimo 13 maggio.

A decidere, come sempre, sarà la volontà del giocatore. E quella di Kessié sembra abbastanza netta: preferisce il Milan, nonostante la Roma sia al momento più competitiva e attrezzata dei meneghini per puntare ai vertici del campionato e nonostante la possibile partecipazioni dei capitolini alla prossima Champions League. A pesare, nella scelta dell’ivoriano, può essere la sua fede rossonera: “La Juve? Da piccolo guardavo soprattutto il Milan – ha ammesso Kessié in un’intervista di settembre – e che giocatore che era Shevchenko…”. Insomma: tutto è ancora possibile, ma il primo botto del Milan cinese potrebbe essere un tifoso milanista.

Milanello: si lavora sui dettagli tattici

Al Centro Sportivo rossonero prosegue la preparazione per il big match di domenica sera contro la Roma

A poco più di 48 ore dall’importante sfida interna contro la Roma, i ragazzi di Vincenzo Montella si sono ritrovati al Centro Sportivo di Milanello per l’unico allenamento di giornata.

La seduta è iniziata intorno alle ore 11.00 sul campo rialzato con un torello. Dopo una prima parte di lavoro atletico, la squadra è stata divisa in due gruppi: sul rialzato l’attenzione si è concentrata sulla tattica per la fase offensiva; sul ribassato, invece, spazio alle palle inattive. Ha chiuso la sessione una partitella tattica.

Capitolo singoli: Romagnoli, Poli e Antonelli hanno svolto un lavoro personalizzato.

Fonte: acmilan.com

Sosa: “Milan, devi puntare al primo posto. Futuro? Voglio restare”

Il Principito Sosa ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sui passi falsi contro Empoli e Crotone: “Forse per tutti erano vittorie sicure, anche per noi. Ma non è stato così. Noi non pensavamo, se non inconsciamente, che fossero partite facili. Stiamo bene fisicamente, ma dobbiamo cambiare nell’approccio. Così tutto andrebbe meglio”.

Sulla Roma: “Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo riprenderci subito. Siamo carichi e ci batteremo per una vittoria che sarebbe importantissima. A loro toglierei Dzeko, perché segna. Attenzione, però, anche al mio amico Perotti e a Salah, da loro partono i pericoli”.

Sulle occasioni perse: “Potevamo essere più avanti in classifica, abbiamo regalato punti contro squadre che potevamo battere. Non dobbiamo più ragionare così, ma dobbiamo andare avanti per vincere sempre, chiunque ci sia davanti”.

Sull’Europa: “Il Milan, per la storia, deve lottare per il primo posto. Per farlo deve ritornare in Europa per abituarsi alla fatica della doppia partita a settimana. Se c’è qualcuno che vorrebbe evitare sesto posto e preliminari non siamo certo noi. La nuova proprietà ci ha ribadito l’obiettivo, che è da sempre l’Europa”.

Sull’arrivo dei cinesi: “È cambiata la proprietà, ma non le idee. I nuovi vogliono continuare la grande storia del Milan e noi giocatori dobbiamo essere all’altezza”.

Su Totti: “È un fuoriclasse, ammirabile per tutto quello che ha fatto per la propria gente. Prima o poi, però, tutti dobbiamo smettere purtroppo”.

Su Montella e la posizione di play basso: “Ho giocato più di quanto pensassi all’inizio, sono felicissimo. Mi sono abituato a una nuova posizione, visto che prima giocavo più avanti. Pensare a un gol con la Roma è bellissimo, ma complicato: io avvio l’azione, gli altri la chiudono. All’inizio mi fischiavano, ma noi sudamericani siamo gente tosta e abituata: critiche o applausi non cambiano il lavoro. Io cerco di dare il meglio e penso di averlo dato, in un ruolo non mio. Montella magari mi ha allungato la carriera”.

Sul futuro: “Qui sto benissimo, ho dimostrato di voler restare. Ci spero”.

Sulla Serie A: “Ho ritrovato il calcio che ricordavo, per gioco e passione. All’Estudiantes mi ha allenato Simeone che poi ho riavuto all’Atletico Madrid. Ho capito subito che era avanti, aveva una mentalità europea per attenzione alla tattica e ai particolari. Al Bayern e al Metalist ho ampliato la mia cultura e la mia storia. Al Napoli ho chiesto a Mazzarri di provarmi nel ruolo in cui gioco ora. Mi ha risposto che preferiva un centrocampo più muscolare, infatti giocavo poco. Basta con i soprannomi, da noi si danno senza troppa importanza, non pensi che te lo trascinerai per sempre. A 31 anni Principito fa ridere”.

Sui tatuaggi: “Pochi sono dedicati al calcio, sono soprattutto per la mia famiglia: Carolina, la mia compagna, e le mie bimbe Alfonsina e Rufina. Ho scritto che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la volontà di superarla e che un uomo deve essere orgoglioso di ciò che è, a prescindere da che mestiere faccia. C’è anche la fede: ringraziare per ciò che si ha è il primo punto”.

Sul fastidio di Berlusconi verso i tatuaggi: “Usavo un metodo che mi ha suggerito Galliani: quando arrivava il Presidente stavo tutto coperto, fino alle mani”.

Milanello: tattica specifica per gli attaccanti. In gruppo Vangioni

Primo allenamento della settimana in gruppo per Leonel Vangioni: è questa la notizia più importante del giovedì di Milanello, a quasi 72 ore dalla sfida con la Roma a San Siro. Sempre a livello di singoli, da segnalare, invece, il lavoro personalizzato di Romagnoli.

Dopo il riscaldamento in palestra, il torello e la fase atletica (corsa e andature), la parte centrale dell’unica seduta in programma al mattino si è basata su un’esercitazione tattica: sia sul rialzato che specifica per gli attaccanti sul ribassato. Ha chiuso la giornata un torneo a tre squadre da 8 a campo ridotto.

Per venerdì è previsto ancora un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Time Machine: 5 Milan-Roma da ricordare

Riviviamo alcune sfide celebri di una classica del nostro calcio

GENNAIO 2001: MILAN-ROMA 3-2, L’ULTIMA PUNIZIONE DI LEO
Proprio contro Fabio Capello, il tecnico che lo aveva voluto fortemente al Milan nell’autunno del 1997 e che quella sera invece allenava la Roma. E’ dunque contro la Roma prima in classifica, che Leonardo regala ai tifosi rossoneri la sua ultima grande magia su punizione in maglia Milan. Dopo aver fatto gol contro Inter, Sampdoria e Perugia, i primi decisivi per lo Scudetto del 1999, Leo segna la prima rete di un sorprendente Milan-Roma 3-2 al 3′ minuto del primo tempo. Una traiettoria deliziosa che batte Lupatelli. Il modulo adottato quella sera dal Milan reduce da una brutta sconfitta a Firenze, era anomalo per le abitudini del tecnico Alberto Zaccheroni. L’allenatore del 3-4-3 scende in campo contro la capolista giallorossa in maglia bianca, con un 4-4-2 con Josè Mari e Serginho sulle fasce, con Leonardo nei pressi di Sheva in attacco. In alcuni momenti della gara, nella fase offensiva, sembra uno dei primi 4-2-3-1 della recente storia tattica rossonera. Le doppiette di Sheva e di Totti completano il punteggio dopo il gran gol di Leonardo.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 3-2

MILAN: Abbiati, Roque Junior, Costacurta, P. Maldini, Coco, Josè Mari (44’st Ba), Ambrosini, Albertini (30’st Giunti), Serginho, Leonardo (24’st Boban), Shevchenko. All.: Zaccheroni.
ROMA: Lupatelli, Aldair, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, C. Zanetti, Candela, Totti, Batistuta, Delvecchio (16’st Montella). All.: Capello.
Arbitro: Rosetti.
Gol: 3′ Leonardo (M), 22′ Shevchenko (M), 40′ Totti (R), 44′ Shevchenko (M), 41’st rig. Totti (R).

DICEMBRE 2002: MILAN-ROMA 1-0, TORNA REDONDO
Sabato di Sant’Ambrogio con vittoria per il Milan a San Siro contro la Roma. Fabio Capello, che schiera Antonio Cassano e Vincenzo Montella di punta, propone una Roma che rende dura la vita al Milan primo in classifica. Nella ripresa, nonostante le proteste romaniste, decide in ogni caso Pippo Inzaghi undici minuti dopo essere entrato in campo al posto di Serginho. La gara diventa però degna di nota per l’esordio assoluto in campionato, dopo due anni e mezzo di infortunio, di Fernando Redondo. Lo sfortunato campione argentino sostituisce Shevchenko all’84’ e San Siro, nonostante la tensione della partita ancora in equilibrio con i rossoneri avanti ma di misura, si scioglie in un applauso liberatorio e convinto. Anche Redondo riesce dunque a dare il suo contributo ad una vittoria sofferta e voluta sulla Roma che, nel finale di gara, era peraltro andata vicinissima al pareggio con una grande occasione di Gabriel Batistuta.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 1-0

MILAN: Abbiati, Simic, Nesta, P. Maldini, Chamot (34’st Costacurta), Ambrosini, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Serginho (17′ Inzaghi), Shevchenko (39’st Redondo). All.: Ancelotti.
ROMA: Antonioli, Zebina, Dellas, Samuel, Panucci (30′ Sartor), Cafu, Emerson, Lima, Bombardini (45’st Tomic), Cassano (14’st Batistuta), Montella. All.: Capello.
Arbitro: Collina.
Gol: 28’st Inzaghi (M).

MAGGIO 2006: MILAN-ROMA 2-1: SHEVA IN CURVA
Tutto in una settimana, una delle più lunghe e intense della storia rossonera. Il 7 maggio il Milan vince a Parma nella penultima giornata di Campionato, ma, fulmine a ciel sereno, Andriy Shevchenko raggiunge in serata Villa San Martino di Arcore per comunicare al presidente Berlusconi di aver deciso di lasciare il Milan per il Chelsea. Il 12 maggio, i giornali coinvolgono il Milan per alcune intercettazioni telefoniche. Il 14 maggio i rossoneri perdono definitivamente lo Scudetto, battendo sì la Roma, ma in un contemporanea la Juventus supera la Reggina a Bari e si laurea campione d’Italia anche se poi la classifica sarà stravolta dalla giustizia sportiva. Il Milan in ogni caso chiude a 88 punti, ma l’ultimo atto del Campionato, Milan-Roma 2-1 con reti di Kaká, Mexes per la Roma e Amoroso, segna soprattutto la fine della vicenda rossonera di Sheva. Il campione ucraino segue la gara dalla Curva, doveva aveva voluto recarsi per comunicare ai suoi tifosi quello che stava accadendo. La risposta dei tifosi rossoneri in coro: “Sheva resta con noi”. Non sarebbe andata così.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Dida, Simic (30’st Cafu), Nesta, Kaladze, Serginho, Gattuso, Pirlo, Seedorf (23’st Rui Costa), Kakà, Gilardino, Inzaghi (37’st Amoroso). All.: Ancelotti.
ROMA: Doni, Panucci, Mexes, Bovo, Cufré (36’st Rosi), De Rossi, Dacourt (35′ Totti), Tommasi, Perrotta, Mancini (25’st Alvarez), Taddei. All.: Spalletti.
Arbitro: De Marco.
Gol: 5′ rig. Kakà (M), 34′ Mexes (R), 46’st rig. Amoroso (M).
Espulso: 45’st Bovo (R).

OTTOBRE 2009: MILAN-ROMA 2-1, NASCE IL 4-2-FANTASIA
Il Milan viene da 2 soli punti conquistati in 3 partite, l’ambiente è ancora depresso per la partenza di Kaká destinazione Real Madrid. Al rientro dalla sosta per le Nazionali, in un posticipo televisivo della domenica sera molto delicato, il Milan scende in campo nella prima delle due gare molto dure che lo attendono nel giro di pochi giorni: la Roma a San Siro in Campionato e lo stesso Real Madrid al Bernabeu in Champions League. La gara con i giallorossi si mette male, perchè dopo un errore unico quanto raro di Thiago Silva, la Roma passa in vantaggio con Menez. Nell’intervallo, sotto di un gol, il Milan si ritrova in classifica poco sopra la zona calda per la salvezza. E’ il momento più duro della stagione, quello in cui il Milan svolta. Leonardo, nell’intervallo sostituisce Abate con Inzaghi e nasce un nuovo modulo. Quattro difensori, due centrocampisti e tanta fantasia davanti. Ovvero: Pato a destra, Seedorf trequartista, Ronaldinho a sinistra e Inzaghi prima punta. Sarà il modulo-base della stagione, con Borriello al posto di Inzaghi. Non solo il Milan vincerà 2-1 la gara del 18 ottobre contro la Roma grazie a questa svolta, ma si ritroverà a metà marzo ad un punto dall’Inter capolista. Solo gli infortuni di Nesta e Pato fermeranno il Milan sulla strada per il titolo.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Dida, Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Abate (1’st Inzaghi), Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho (38’st Flamini), Pato. All.: Leonardo.
ROMA: Doni, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise, Taddei (26’st Guberti), De Rossi, Pizarro, Perrotta, Menez (30’st Baptista), Vucinic (26’st Okaka). All.: Ranieri.
Arbitro: Rosetti.
Gol: 3′ Menez (R), 11’st rig. Ronaldinho (M), 22’st Pato (M).
Espulso: 36’st Ambrosini (M).

MARZO 2012: MILAN-ROMA 2-1, L’ULTIMA DI THIAGO
Resteranno per sempre gli ultimi 10 minuti giocati da Thiago Silva con la maglia del Milan. Si tratta delle battute iniziali di Milan-Roma, la gara di ritorno del 24 marzo 2012, giocata pochi giorni dopo l’eliminazione dalle semifinali di Coppa Italia patita dal Milan nei tempi supplementari contro la Juventus a Torino. Il difensore brasiliano era uscito acciaccato a livello muscolare dalla disfida dello Stadium, ma il Milan aveva fatto di tutto per recuperarlo. Thiaguito aveva voluto provare anche dopo un riscaldamento non entusiasmante nel pre-gara e dopo non essersi allenato in gruppo il giorno prima a Milanello, e infatti dopo dieci minuti di partita deve lasciare il posto a Gianluca Zambrotta. La rete di Osvaldo getta nello sconforto San Siro che poi si riprende ed esulta grazie alla doppietta di Zlatan Ibrahimovic nella ripresa: finisce 2-1. Ma l’amarezza per non aver più potuto schierare Thiago Silva nelle restanti gare di Campionato accompagnerà il Milan fino al secondo posto finale, alle spalle di una Juventus meno forte del Milan ma probabilmente più compatta e più affamata.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1

MILAN: Abbiati, Bonera, Mexes, Thiago Silva (10′ Zambrotta), Mesbah, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson (10’st Boateng), Ibrahimovic, El Shaarawy (41’st Aquilani). All.: Allegri.
ROMA: Stekelenburg, Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei, Gago (35’st Lamela), De Rossi, Marquinho, Totti (12’st Pjanic), Borini (12’st Bojan), Osvaldo. All.: Luis Enrique.
Arbitro: Mazzoleni.
Gol: 44′ Osvaldo (R), 8’st rig. Ibrahimovic (M), 38’st Ibrahimovic (M).

Fonte: acmilan.com

Milan-Roma: riempiamo San Siro

Esserci, per i tifosi, sarà il modo migliore per spingere i rossoneri alla vittoria

Milan-Roma, domenica alle 20.45, sarà la penultima partita a San Siro della stagione 2016-17 e l’ultimo vero big match interno del campionato rossonero. Adesso come non mai la squadra di Vincenzo Montella ha bisogno dei suoi tifosi, di sostegno e di carica per provare in tutti i modi a battere i giallorossi – vittoriosi all’andata ma reduci dalla pesante sconfitta nel Derby – e rilanciarsi verso l’Europa. Una sfida storica e affascinante, uno stadio da riempire. Insieme.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Roma fa parte del listino prezzi di “fascia B“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti di Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di venerdì 14 aprile, fino alle ore 19.00 di sabato 6 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: acmilan.com

De Sciglio, chance contro la Roma

Le voci di mercato e le turbolenze con l’ambiente Milan non gli precluderanno spazi da qui a fine stagione. Mattia De Sciglio, out nella trasferta di Crotone per squalifica, è pronto a riprendersi il posto da titolare: Montella – si legge su La Gazzetta dello Sport – è orientato a concedergli un’occasione di riscatto con la Roma dopo i fischi di San Siro e l’aggressione subita dai tifosi nel post partita di Milan-Empoli.

David Han Li a Milanello

Braccio destro presidente Li Yonghong sarà domenica a San Siro

Un paio di settimane dopo il closing e il debutto nel derby, è di nuovo in Italia David Han Li, il braccio destro del nuovo presidente cinese del Milan, Li Yonghong, e domenica sera sarà a San Siro per assistere alla partita contro la Roma. Il manager cinese si trova a Milanello, dove ha raggiunto l’ad rossonero Marco Fassone, che a sua volta ha pranzato assieme all’allenatore Vincenzo Montella.

Fonte: ansa.it

Milan, Romagnoli verso il rientro

Alessio Romagnoli ha quasi superato del tutto il problema al ginocchio che l’ha costretto a saltare in successione sia l’Empoli che il Crotone. Il difensore ha buone possibilità di essere quantomeno convocato per la gara che vedrà il Milan opposto alla Roma nel prossimo turno. L’ex dei giallorossi, infatti, ha svolto in gruppo buona parte della sessione, esclusa la partitella finale (a scopo precauzionale). Assenti Antonelli, Poli e Vangioni.

Fonte: Tuttosport

Calabria: “Serve migliorare l’approccio alla gara. L’Europa? Starne fuori non è da Milan”

Il terzino rossonero, Davide Calabria, ha parlato ai microfoni di Milan TV:

“Ho una bella responsabilità a giocare, dobbiamo far bene per raggiungere il nostro obiettivo: l’Europa League. Non è facile ma sto mettendo tutto me stesso. Fisicamente sto bene, sono contento e spero di finire al meglio.

10 anni fa Milan-Manchester 3-0? Ero con la famiglia e gli amici a vederla, è stata un’emozione bellissima, una partita fantastica e giocatori formidabili. Ho bei ricordi di quella partita. Dobbiamo ambire a giocare quelle competizioni e vincerle, starne fuori non è da Milan.

Il pareggio di Crotone? Non siamo partiti bene, i primi 15 minuti li abbiamo fatti male. Non ci sono scusanti, dobbiamo migliorare l’approccio nelle prossime partite perché sarà fondamentale per andare in Europa. La Roma verrà qui per vincere, perdere un derby non è mai bello: sarà importante affrontarli dal 1′ nel migliore dei modi per far più punti possibile.

Suso? Mi sono sempre trovato bene, ha qualità tecniche incredibili. Io cerco di dar più corsa possibile per creare spazio alle sue giocate: più si gioca insieme e più si trova feeling, ma sinora trovato bene. I miei assist alle punte? E’ fondamentale per un terzino fare cross e portare gol”.

Ufficiale: Strootman, due turni con la prova tv. Salta Milan-Roma

Il Giudice Sportivo ha punito Kevin Strootman per la simulazione del derby. L’olandese dovrà stare fermo due turni per squalifica, inchiodato dalla prova tv: l’ex PSV salterà i due big match in calendario per la Roma contro il Milan e contro la Juventus. Niente stop, invece, per De Rossi.

Il programma rossonero di maggio

Dalla Roma al Cagliari: per il Milan sarà il mese dei verdetti

Ormai ci siamo, il traguardo è vicino. Ci stiamo avvicinando alle ultime battute della stagione 2016-17 e le prossime partite decreteranno, in modo inequivocabile, i verdetti definitivi. Per i rossoneri, saranno le 4 gare finali quelle che sanciranno la qualificazione o meno in Europa. Per raggiungere l’obiettivo, come spesso ha ammesso Vincenzo Montella, il Milan dovrà aspettare fino al 90′ della 38° giornata vista la concorrenza e il calendario impegnativo. Tutto ancora in discussione, di conseguenza la necessità di mantenere altissima la concentrazione e l’unione di squadra.

Il nuovo mese rossonero inizierà domenica 7 alle 20.45 col big match di San Siro contro la Roma, probabilmente l’esame più difficile da superare. Subito dopo, sabato 13 maggio alle 20.45, il Diavolo andrà in casa dell’Atalanta, ovvero una delle concorrenti in classifica. Un anticipo molto delicato, quasi una finale. Chiuderanno il campionato gli incontri con Bologna (a San Siro) e Cagliari, nella speranza di ottenere il bottino pieno come all’andata.

Ecco l’elenco completo delle 4 sfide di maggio:

domenica 7 maggio 2017, ore 20.45, 35° giornata Serie A TIM: Milan-Roma

sabato 13 maggio 2017, ore 20.45, 36° giornata Serie A TIM: Atalanta-Milan

domenica 21 maggio, ore 15.00, 37° giornata Serie A TIM: Milan-Bologna*

domenica 28 maggio, ore 20.45, 38° giornata Serie A TIM: Cagliari-Milan*

* data e ora da definire

Fonte: acmilan.com

De Rossi-Strootman, rischio prova tv: saltano Milan-Roma?

De Rossi e Strootman a rischio prova tv. E dunque potenzialmente in dubbio per Milan-Roma, in programma domenica sera a San Siro. E’ un post derby amaro in casa giallorossa: i due centrocampisti, infatti, potrebbero “cadere” sotto i colpi del Giudice Sportivo per due episodi differenti. L’olandese rischia due turni di stop per la simulazione in occasione del penalty, mentre Capitan Futuro per un gestaccio rivolto verso la panchina della Lazio proprio dopo la rete del momentaneo 1-1 arrivata su rigore. E’ atteso per domani il verdetto sul duo De Rossi-Strootman.

Paletta: “Crotone campo difficile, ci è mancata freddezza sottoporta”

Queste, invece, le considerazioni a Milan TV di Gabriel Paletta, protagonista del pareggio:

Giocavamo su un campo difficile, loro sono in un buon momento di forma e si stanno giocando la salvezza. Abbiamo cominciato la partita così così, per fortuna c’è stata la reazione che è la cosa più importante. Fisicamente stiamo bene, corriamo fino alla fine, ma nel secondo tempo ci è mancata un po’ di lucidità e freddezza sottoporta: abbiamo avuto le occasioni ma non siamo riusciti a segnare. Anche con l’Empoli avevamo creato tanto, ma è mancata un po’ la fase realizzativa. Con la Roma dovremo essere arrabbiati: sarà una partita importante, come tutte, sperando di poter lavorare in maniera tranquilla. Il Mister ha fatto le sue considerazioni nello spogliatoio, ora aspettiamo la ripresa a Milanello”.

Fonte: acmilan.com

Montella: “Non sono preoccupato, la squadra mi è piaciuta”

Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nel post partita del match tra il Crotone e i rossoneri:

Non sono preoccupato. Dopo un inizio con un Crotone superiore, la squadra si è calata nella mentalità della partita e non è stata distratta. Siamo cresciuti coi minuti e il secondo tempo abbiamo avuto 4-5 occasioni per vincere. La squadra mi è piaciuta, anche se è vero che Donnarumma ha fatto delle parete importanti. Ma la squadra ci ha creduto fino alla fine e ha fatto una partita di temperamento. Dobbiamo fare di più però, siamo poco risolutivi rispetto a quanto creiamo e facciamo fatica contro squadre più compatte. Dispiace il pari – ha dichiarato il mister a Sky Sport – ma il Crotone nelle ultime gare ha un ritmo da Champions. Ma oggi la squadra mi è piaciuta, non ho nulla da rimproverarle. Torno a casa con un punto ma non deluso: siamo vivi e stiamo mettendo in campo ogni energia, lavoriamo già per la prossima gara”.

“Io nervoso? È normale che ci fosse qualche distrazione, ma squadra tranne i primi 15 minuti ha risposto alla grande. C’è ambizione di tutti di andare in Europa ed è inevitabile che la società lavori per il futuro. Dobbiamo però fare meglio nel presente e concentrarsi sul presente. Nei 90 minuti abbiamo dimostrato di credere all’Europa e di essere un gruppo unito, vanno fatti anche i complimenti al Crotone. Il nostro destino dipende da noi. Dobbiamo essere costruttivi e non distruttivi”.

“I gol dei difensori? È una virtù e nell’andata non li avevamo avuti. È una risorsa in più che segnino, ma vanno su solo sui calci piazzati. La squadra ha pregi e difetti, ma i ragazzi quest’anno hanno avuto una crescita individuale e di squadra. Sono felici di stare insieme, sono un gruppo e sono felici di stare insieme, oltre ad aver riavvicinato i tifosi al Milan. C’è una vicinanza continua dei tifosi in tutta Italia. Sono orgoglioso di questo, nella mentalità sono cresciuti tutti”.

Milan, altro passo falso: a Crotone è solo 1-1

Il Milan non riesce più a vincere. Anche sul campo del Crotone non arriva la vittoria scaccia crisi: i rossoneri ottengono un 1-1 che non serve a nessuna delle due squadre, impegnate rispettivamente nella corsa all’Europa League e nella lotta Salvezza. Al gol lampo di Trotta ha risposto una rete in mischia di Paletta. In attesa del risultato di Inter-Napoli di questa sera, il Diavolo resta al 6^ posto in classifica: resta invariato il distacco dall’Atalanta (-5), mentre si amplia il gap con la Lazio (-8) vittoriosa nel derby con la Roma.

Male Deulofeu, incerta la difesa, disastroso Kucka; iperattivo – ma troppo egoista – Suso, generoso Lapadula, ancora decisivo Donnarumma. Nel complesso, il Milan ha offerto un’altra prestazione non all’altezza, sopraffatto in avvio da un Crotone più grintoso e voglioso e incapace di colpire e portare a casa i tre punti. La ripresa porta il pari e qualche occasione da rete, che comunque non può far coltivare a Montella recriminazioni per il risultato: il pareggio dello “Scida” è più che giusto. Ora l’Europa diretta è sempre più lontana e difficile.

Milan, Kucka indisponibile per la Roma

Montella dovrà fare a meno di Kucka per la prossima partita di campionato del Milan, in programma a San Siro contro la Roma. Lo slovacco, diffidato, è stato ammonito nel corso del match contro il Crotone e sarà dunque squalificato per la sfida ai giallorossi. Kucka che, nella ripresa, è stato anche espulso per doppio giallo e dunque salterà anche la gara successiva di campionato tra Atalanta e Milan.

Crotone-Milan, le formazioni ufficiali: conferma Lapadula

Di seguito le formazioni ufficiali di Crotone-Milan, match valevole per la 34^ giornata di Serie A.

Crotone (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Barberis, Crisetig, Nalini; Falcinelli, Trotta. All.: Nicola.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Kucka, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu. All.: Montella.

8 curiosità su Crotone-Milan

Numeri e dati della sfida tra i rossoneri e la formazione rossoblu

Il Crotone deve fare necessariamente punti per sperare nella salvezza, il Milan ha bisogno solo della vittoria per avvicinarsi all’Europa. Per i rossoneri l’occasione – sulla carta – è molto ghiotta, in un weekend dove si giocheranno contemporaneamente Atalanta-Juventus, Roma-Lazio e Inter-Napoli. Ma prima grande attenzione ai rossoblu, nel momento di forma migliore di tutta la loro stagione. Entriamo già nel vivo della sfida, analizzando 8 statistiche legate proprio a Crotone-Milan.

1- Una sola sfida in Serie A tra Milan e Crotone, la gara di andata terminata con il successo dei ragazzi di Montella per 2-1 grazie al gol decisivo di Lapadula. L’altro precedente ufficiale tra Milan e Crotone è la sfida vinta dai rossoneri nel quarto turno della scorsa Coppa Italia, 3-1 a San Siro dopo i tempi supplementari.

2- Il Milan sta dimostrando attenzione sulle palle inattive avversarie: solo la Roma ha subito meno gol su corner (due contro i quattro rossoneri), 10 le reti in generale su palla inattiva (terzo miglior dato della Serie A).

3- Gli ultimi sette gol del Milan hanno visto sette realizzatori diversi: Suso, Pasalic, Bacca, Delofeu, Romagnoli, Zapata e Lapadula.

4- Suso è ad un assist dalla doppia cifra in campionato (nove in 30 presenze): prima di questa stagione, lo spagnolo in Serie A ne aveva trovati due in 25 gettoni. Lo spagnolo è anche, tra i giocatori in Serie A che hanno provato almeno 100 dribbling, quello con la miglior percentuale di riuscita, il 60% (64 su 106).

5- Gianluca Lapadula ha segnato quattro gol in otto presenze da titolare in Serie A: tra i giocatori del Milan, è quello che ha la miglior media minuti/gol, uno ogni 142 giocati.

6- Mario Pasalic ha segnato il suo primo gol in Serie A proprio nella gara di andata – quattro reti per lui in questo campionato, incluse due nelle ultime tre presenze.

7- L’ultimo gol in Serie A per Lucas Ocampos è stato realizzato al Crotone, il 22 gennaio, con la maglia del Genoa.

8- Tre i precedenti in Serie A tra Vincenzo Montella e Davide Nicola, la gara di andata vinta dal Milan (2-1) e le due sfide ai tempi in cui allenavano rispettivamente Fiorentina e Livorno: entrambi i derby sono stati vinti dai viola dell’attuale tecnico rossonero per 1-0.

Fonte: acmilan.com

Crotone-Milan, la probabile formazione: riecco Locatelli e Kucka, c’è Lapadula

È un Milan inedito quello che domani affronterà il Crotone sul campo dello “Scida”. Infortuni e squalifiche, uniti ad alcune scelte tecniche di Montella, renderanno l’undici di partenza rossonero del tutto nuovo e mai visto, lontano dalla formazione ideale dell’Aeroplanino. Innanzitutto la notizia saliente della rifinitura: Romagnoli è ancora out causa dei problemi al ginocchio sinistro e salta la trasferta calabrese. Data anche la squalifica di De Sciglio, dietro gli uomini sono contati: la linea difensiva sarà Calabria-Zapata-Paletta-Vangioni, con uno dei due centrali pronto a raccogliere anche i galloni di capitano.

Anche in mediana tante novità. Col Principito Sosa indisponibile, davanti alla difesa tornerà titolare Locatelli dopo quasi due mesi: il “73” sarà affianco dall’altro rientrante Kucka sul centrodestra e da uno tra Mati e Pasalic da mezzala sinistra, con il cileno favorito per partire dal 1′. In attacco, altra notizia importante: Lapadula ha convinto Montella e giocherà ancora al posto di Bacca, supportato ai lati dagli intoccabili Suso e Deulofeu. Il colombiano, alla seconda panchina consecutiva, sarà l’asso da giocare a gara in corsa. Tra i pali, infine, presente Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Kucka, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Montella: “Milan, niente distrazioni: dobbiamo vincere e mettere il timbro Europa

La conferenza del Mister prima di Crotone-Milan: “Dobbiamo mettere il timbro a questa stagione”

Alla vigilia di Crotone-Milan, in programma domenica alle 15.00 allo stadio Scida, Vincenzo Montella è stato il protagonista della giornata a Milanello prima della partenza per la Calabria. Il tecnico rossonero ha parlato a Milan TV e poi in conferenza stampa, presentando la sfida e soffermandosi sull’attualità.

NIENTE DISTRAZIONI
“Ci sono troppe distrazioni in giro e non mi piacciono, ma dipende dalle situazioni e non è colpa di nessuno. Alla squadra chiedo di isolarsi dalle voci, di pensare solo al presente e quindi alla qualificazione in Europa League dopo un cammino entusiasmante. Siamo cresciuti e abbiamo superato tante difficoltà, non possiamo distrarci né mollare. Adesso come non mai la differenza la farà l’aspetto mentale”.

PARTITA
“Ci sarà bisogno di pazienza e agonismo. Il Milan è superiore al Crotone, ma deve dimostrarlo dopo aver pareggiato il loro agonismo. In termini fisici e di partecipazione, questa è stata una delle settimane migliori come allenamenti: la squadra è convinta e consapevole della partita che dovrà fare. Stiamo molto bene fisicamente: dobbiamo vincere”.

CROTONE
“Il Crotone è una squadra viva, mi piace molto. Voterò Davide Nicola come miglior allenatore dell’anno perché ha costruito un gruppo vero, organizzato e che ha il coraggio di attaccare, facendo 10 punti nelle ultime 4 partite. Sono pieni di orgoglio e hanno un pubblico molto appassionato”.

OBIETTIVO
“Stiamo un po’ mancando nella finalizzazione, soprattutto per il numero di occasioni che creiamo. Di recente abbiamo lavorato particolarmente su questo aspetto. Dopo una Supercoppa vinta contro una squadra quasi imbattibile e l’obiettivo Europa ancora vivo, dobbiamo mettere il timbro a questa stagione. All’inizio c’era sfiducia attorno al Milan, poi siamo riusciti a creare una bella realtà: credo sia un piacere vederci. Tutti si sono messi a disposizione, ora serve l’ultimo sforzo”.

EUROPA LEAGUE
“L’Atalanta sta facendo un campionato straordinario, complimenti a loro. Sono difficili da affrontare, ma pensiamo a noi stessi perché se domani vinciamo recupereremo 2 punti importanti proprio ai nerazzurri. Con le concorrenti per l’Europa League siamo in vantaggio negli scontri diretti: i punti li abbiamo persi più con le ‘piccole’. Eventuali preliminari di Europa League? Per me non ci sarebbe nessun problema ad arrivare al 6° posto”.

I SINGOLI
“Su Romagnoli abbiamo deciso di non rischiare per averlo al meglio per le ultime partite della stagione, non è a disposizione. Locatelli? A 19 anni è più difficile giocare a San Siro che a Crotone, questa occasione sarà una grande palestra per lui: è una risorsa importante per il presente e per il futuro. De Sciglio? Ha subito dei fischi quando era capitano e stavamo perdendo in casa con l’Empoli, capisco e rispetto i tifosi. Ma De Sciglio rimane un patrimonio tecnico ed economico del Milan e ha tutte le carte in regola per riscattarsi e rispondere alle critiche”.

MERCATO
“C’è la volontà di rinforzare questa squadra, senza stravolgere il gruppo. Il resto sono speculazioni. Credo sia normale parlare inevitabilmente di mercato, a livello mediatico e per la nuova proprietà. Fassone e Mirabelli stanno facendo benissimo il loro lavoro e a Milanello, in settimana, ci ha chiesto di pensare solo al campo. E così faremo”.

Fonte: acmilan.com

Crotone-Milan, 22 i convocati: out Romagnoli

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 22 giocatori convocati per Crotone-Milan, 34° giornata di Serie A. Ecco la lista completa:

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata, Zucchetti
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso

L’ALLENAMENTO
Dopo il torello iniziale la squadra è stata suddivisa in due gruppi, ognuno dei quali ha svolto entrambe le esercitazioni: sul campo rialzato, nello specifico, focus sulle palle inattive; invece sul centrale spazio alla tattica. La partitella, sempre a tema tattico, ha chiuso la rifinitura.

Fonte: acmilan.com

Romagnoli ancora ko, salta Crotone-Milan

Niente da fare per Alessio Romagnoli. Il difensore di Anzio, assente a Milan-Empoli a causa di un problema al ginocchio sinistro, salterà anche l’importante gara di domenica contro il Crotone: l’ex Samp – si legge su La Gazzetta dello Sport – non sta ancora bene e salvo sorprese dovrà dare forfait per la trasferta in terra calabrese. Allo “Scida”, dunque, spazio ancora al tandem Zapata-Paletta.

Lapadula avanti a Bacca, in dubbio Romagnoli

Lapadula ha convinto Montella. E domenica, salvo cambi d’idea dell’ultimo momento, avrà una seconda chance da titolare al centro dell’attacco del Milan. Nelle prove tattiche a Milanello in vista della trasferta di Crotone, Sir William è stato provato ancora nell’undici di partenza con Suso e Deulofeu e rimane in netto vantaggio su Bacca per il ruolo di centravanti nella sfida dello Scida: il gol e la prestazione tutto cuore di Milan-Empoli dovrebbero aver convinto l’Aeroplanino a concedere un’altra occasione all’ex Pescara.

Notizie importanti anche negli altri reparti: Montella ha provato la linea difensiva Calabria-Zapata-Paletta-Vangioni, con Romagnoli a parte e a rischio di bissare il forfait di domenica anche a Crotone. A centrocampo, con Sosa squalificato, spazio a Locatelli, coadiuvato ai lati da Pasalic e Mati: sono loro le due – fa sapere Sky Sport le mezzali provate a Milanello e favorite per affiancare il “98” rossonero, nonostante Kucka sia “caldo” e in lizza per una maglia da titolare.

Ecco, riassunta, la formazione testata da Montella in proiezione di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Pasalic, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Locatelli: “Dobbiamo tornare in Europa. Sosa…”

“Domenica dovremo avere più fame noi che il Crotone. Noi dobbiamo assolutamente tornare in Europa, sarà una gara difficile ma noi dobbiamo andare là per fare i tre punti”. Manuel Locatelli, testimonial dell’evento dedicato alla Junior TIM Cup, presso la Comunità pastorale “Beato Luigi Monti” di Bovisio Masciago, carica il Milan in vista della trasferta a Crotone. Locatelli dovrebbe tornare titolare dopo due mesi e sostituire lo squalificato Sosa in mezzo al campo: “Abbiamo reagito bene alla sconfitta con l’Empoli, siamo un grande gruppo, allenato da un grande allenatore. Abbiamo già dimostrato di essere una squadra matura perché siamo stati in grado di raccogliere vittorie importanti. Vorrei giocare per essermi guadagnato il posto in allenamento e non per la squalifica di un compagno: ma se dovessi giocare darò il massimo come sempre”.

Fonte: ansa.it

Lapadula verso la conferma, riecco Vangioni

Le ultime di formazione in vista di Crotone-Milan

Rossoneri privi di De Sciglio e Sosa, fuori per squalifica. A sinistra Montella punterà su Vangioni, a centrocampo dovrebbe essere Locatelli a prendere il posto del “Principito”. Lapadula verso la conferma al centro del tridente, con Bacca in panchina.

Fonte: gazzetta.it

Milanello: la squadra torna in campo

Dopo l’Empoli, il lavoro defaticante di lunedì e il martedì di riposo, mercoledì a Milanello è iniziata ufficialmente la settimana che domenica alle 15.00 porterà a Crotone-Milan, 34° giornata di Serie A.

La squadra, agli ordini di Mister Montella, ha svolto un doppio allenamento: alla mattina, per i rossoneri, palestra ed esercitazione tattica sul campo centrale; al pomeriggio, invece, corsa libera e andature, poi possesso palla e focus sulla fase di transizione. In chiusura, partitella tattica e partitella finale. Per Bertolacci, nello specifico, una parte della seduta in gruppo e una parte di tipo personalizzato.

Nella giornata di giovedì è prevista un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Sosa squalificato, Locatelli pronto a tornare titolare

Manuel Locatelli è pronto per partire dal 1′ nel centrocampo rossonero. La squalifica di Sosa e le condizioni evidentemente non ottimali di Montolivo spianano la strada al classe ’98 per una maglia da titolare: in Crotone-Milan sarà a lui a giostrare davanti alla difesa, coadiuvato ai lati da due tra Pasalic, Kucka e Mati.

De Sciglio addio

Sono ore caldissime per Mattia De Sciglio. Il terzino classe ’92 è al centro di un vero e proprio ciclone che lo riguarda e che sembra trascinarlo lontanissimo dal Milan del futuro.

Calcisticamente, De Sciglio nasce nel 2001- 2002 quando a soli 10 anni, inizia a giocare nei pulcini del Cimiano prima di passare alla primavera del Milan.

Nella stagione 2011-2012 entra a far parte della prima squadra rossonera e grazie a prestazioni sempre più convincenti, arriva a garantirsi la titolarità come terzino sinistro.

La stagione della sua consacrazione è quella 2012-2013 nella quale gioca 33 partite, di cui 27 in Serie A e tra queste 25 partendo da titolare.

A questo punto, il Milan sembra aver trovato un grande terzino come ai tempi d’oro tanto che, secondo alcuni, De Sciglio potrebbe essere l’erede naturale nientemeno che di Paolo Maldini.

Questa speranza sembra confermarsi maggiormente in occasione della prima volta da capitano del Milan per De Sciglio: il 27 Settembre 2015 indossa per la prima volta la fascia di capitano durante la partita Genoa-Milan in seguito alla sostituzione del capitano Riccardo Montolivo, che gli cede la prestigiosa fascia.

Fino ad ora, quanto detto sembra portare ad un bellissimo lieto fine con il Milan che almeno sulla fascia sinistra, pare aver risolto per un bel po’ il problema terzino.

Stando alle ultime vicende che lo coinvolgono però, il futuro di De Sciglio sembra tutt’altro che stabile al Milan.

Il rapporto con il Milan e i suoi tifosi si incrina in seguito a ripetute prestazioni poco convincenti del terzino rossonero e a causa di quello che sembra un complicato rinnovo di contratto. Ad aggravare la situazione ci sono i fischi di San Siro nei suoi confronti, soprattutto dopo la prestazione a dir poco opaca nell’ultima partita contro l’Empoli.

I tifosi hanno individuato De Sciglio come capro espiatorio e lo accusano di non meritarsi la fascia di capitano del Milan, a causa di un atteggiamento troppo molle e poco grintoso in campo. Secondo altri invece, De Sciglio giocherebbe svogliato e senza impegno perchè già impegnato a pensare al suo futuro e a cercare una nuova squadra per la prossima stagione.

Come se non bastasse, il giovane terzino rossonero, come ha riportato il Corriere della Sera, è stato vittima di un’aggressione nei suoi confronti all’uscita dal parcheggio dello stadio di San Siro, dimostrazione fin troppo esagerata, del fatto che il rapporto con l’ambiente Milan sia ormai compromesso.

Nella giornata di ieri il nuovo ds rossonero Mirabelli ha avuto un colloquio con De Sciglio per manifestare solidarietà al ragazzo dopo i fatti recenti, ma anche per cercare di capire in anticipo le sue intenzioni alla fine della stagione. Le risposte del giovane rossonero però sembrano essere state fin troppo fredde, segno che un divorzio a fine stagione sia ormai quasi certo.

Sul mercato è forte già da tempo l’interesse della Juventus per il giocatore. Non è escluso che la Juve provi a portarlo in bianconero nel corso della prossima sessione di mercato.

Vedremo come andrà a finire, quel che è certo è che il giocatore, da erede di Paolo Maldini si è trasformato in problema da risolvere. La sua avventura con la maglia del Milan sembra essere arrivata alla fine, sperando che De Sciglio non si trasformi in rimpianto una volta cambiata casacca.

Il Milan si è perso per strada

Il Diavolo deficitario nel ritorno. E ha staccato la spina

L’Inter è finita in castigo, il Milan ha preso a flagellarsi. È da cinque anni che Milano non decolla nel calcio mentre l’economia e la metropoli guadagnano consensi e successi.

Nemmeno l’avvento dei nuovi azionisti cinesi ha prodotto l’inversione di tendenza testimoniata da una classifica deprimente, sesto e settimo posto, una miseria per la gloria passata dei due club.

[…]

Il Milan, appena un gradino sopra, non sta certo meglio. Ieri ha continuato a flagellarsi per l’occasione persa con l’Empoli. Scoprendo un deficit che non può essere casuale. Nel girone di ritorno Montella ha collezionato fin qui 19 punti contro i 39 dell’andata (e il 3° posto in classifica). La spiegazione fornita è in un interrogativo rivolto domenica a un cronista dal tecnico napoletano: «All’inizio dell’anno dove pensavate che potesse arrivare la squadra e quali emozioni dare?». Traduzione quasi simultanea: abbiamo fatto quanto è nelle nostre possibilità. La cifra tecnica è così modesta da mettere il Milan alle corde contro Empoli e Pescara? La risposta è no, naturalmente. La distanza rispetto a Juve, Roma e Napoli è ancora vistosa ma nessuno manda sotto processo il Milan perché è fuori dalla Champions. Trattasi perciò di una banale questione di motivazione. Sabato sera, vista l’Inter affondare a Firenze, qualcuno ha staccato la spina a Milanello. Zapata è stato un leone nel derby e una pecorella smarrita dopo una settimana. Spiegazione immediata: si è imbrocchito? No. Ha mollato gli ormeggi. Per non parlare della discutibile mira degli attaccanti che han sprecato tanto e prodotto più sullo slancio che sulla costruzione di gioco. Gli infortuni di Montolivo, Bonaventura e Abate non sono alibi sufficienti: certo sarebbero stati utili a fornire qualche cambio di qualità in più. Niente castigo per i milanisti ma una giornata e mezza di riposo (ripresa mercoledì col doppio allenamento) per staccare la spina e dimenticare l’ennesima delusione. Nel frattempo il piatto piange, De Sciglio è in fuga da Milanello dopo l’aggressione vile di domenica pomeriggio (gelido il colloquio con Mirabelli), mentre Fassone e il nuovo ds attendono col fiato sospeso l’incontro-capestro con Raiola per il contratto di Donnarumma.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, 5 spine per Montella: De Sciglio in crisi, Bacca flop, i rigori sbagliati e…

Dalle amnesie di Zapata e il calo di Paletta allo scarso feeling col gol di Deulofeu, il tecnico rossonero deve confrontarsi con questi punti deboli: possono essere determinanti per la corsa all’Europa

Cinque spine per cinque giornate: la qualificazione alla prossima Europa League del Milan passa anche da qui. Cinque punti critici che Montella si porta dietro praticamente da tutta la stagione: sta a tecnico e squadra provare a risolverli, per arrivare al rettilineo finale con il piede pigiato sull’acceleratore.

IL CAPITANO IN CRISI — Domenica, Mattia De Sciglio ha vissuto probabilmente la peggiore giornata da quando è al Milan, ossia da sempre. Già, perché il 24enne portato nel vivaio rossonero con un assegno di 500 euro al Cimiano quando aveva 10 anni è stato messo alla gogna dopo 70 minuti deludenti con la fascia al braccio contro l’Empoli: San Siro lo ha sommerso di fischi mentre veniva sostituito, un tifoso lo ha aggredito fuori dallo stadio mentre i fan rossoneri sui social si accanivano al grido di “Vai alla Juve!”. E la situazione di De Sciglio, in una stagione non certo esaltante, si è inevitabilmente complicata. Montella riconosce che “può fare molto di più”, ma sottolinea come il giocatore sia stato “preso di mira fin da inizio stagione, non gli perdonano nulla”. La squalifica con il Crotone arriva quasi come una liberazione. Ma quando Mattia rientrerà si tornerà a San Siro, contro la Roma…

IL “SOLITO” BACCA — Una volta, le partenze in panchina gli facevano bene: Bacca entrava e faceva gol. Adesso, i gol se li divora comunque, che parta titolare o da riserva. Contro l’Empoli ha aggiunto alla “collezione” un altro errore sotto porta. Bacca non rientra, non partecipa all’azione e nemmeno l’area di rigore sembra essere più la sua comfort zone (un gol nelle ultime quattro). Montella che farà a Crotone?

PALETTA-ZAPATA SULL’ALTALENA — Il pomeriggio disastroso di Zapata, peggiore in campo nel k.o. con i toscani, sorprende relativamente: il colombiano ha abituato i tifosi rossoneri ad alti e bassi clamorosi e la prestazione di domenica ha “confermato la regola” dopo la settimana da eroe per il gol salva-derby. Quello che deve preoccupare di più Montella è il calo verticale di Paletta. Da un girone di andata quasi perfetto siamo passati a errori in serie, quasi tutti determinanti: il fallo ingenuo che portò al rigore di Quagliarella nella sconfitta con la Samp, l’espulsione di Bologna, il retropassaggio folle che portò all’autogol di Donnarumma a Pescara. Allo Scida Romagnoli si riprenderà il posto da titolare, ma chi dovrà schierare Montella al suo fianco?

QUEI RIGORI SBAGLIATI — Quello di Suso, intercettato da Skorupski, è il quarto rigore su 10 sbagliato dal Milan. Prima dello spagnolo avevano fallito Bacca e Niang, due volte. Gli errori contro Crotone (sbagliò il francese) e Chievo (il colombiano) non hanno inciso sul risultato finale, ma quelli contro Roma ed Empoli sì: all’Olimpico Niang sprecò l’occasione di un vantaggio rossonero che avrebbe potuto cambiare il volto della partita e della stagione (il Milan era terzo e una vittoria l’avrebbe addirittura portato alle spalle della Juve); a San Siro, ieri, Suso ha mancato il punto dell’1-1 quando mancava mezz’ora alla fine. Chi tirerà i prossimi?

DEU E I GOL — Che sia devastante come contro l’Inter o fumoso ed egoista come contro l’Empoli, Deulofeu non segna. Anche se da alcune delle sue accelerate sono arrivati punti preziosi (vedi il gol di Pasalic a Bologna), 2 gol in 13 presenze sono davvero troppo poco, soprattutto perché il rendimento del 4-3-3 di Montella si regge anche sulle reti delle ali: Bonaventura e Suso insieme hanno portato 12 gol…

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, Montella alza la voce con la squadra: “Fuori il carattere”

Toni alti, accesi ma comunque carichi di grande positività, per fare del brutto K.O. di ieri contro l’Empoli un passo falso da riscattare, immediatamente, già dalla prossima gara. Vincenzo Montella ha voluto alzare la voce con il suo Milan dopo l’inattesa sconfitta di ieri a San Siro, soffermandosi per qualche minuto con la squadra negli spogliatoi per chiedere forza e carattere ben differenti rispetto all’atteggiamento mostrato contro la squadra di Martusciello: scossa necessaria, in questo finale di stagione, per non sprecare quanto di buono fatto sinora, tentando di ritrovare il successo già dalla prossima partita contro il Crotone.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Tavecchio pensa a playoff e playout in A

In futuro nel campionato di calcio di serie A potrebbero essere inseriti i playoff e i playout. E’ il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio a mostrarsi possibilista su queste novità che oltretutto “a livello dilettantistico e nel calcio a 5 nazionale già esistono”. Tavecchio ne ha parlato ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’ in risposta a una domanda sulle possibili novità per rendere più avvincente la competizione. “Il mio obiettivo è quello, ha spiegato il n.1 Figc – I playoff e i playout sono idee innovative e nei tornei dilettanti ci sono già. Bisogna studiare forme nuove”, ha detto Tavecchio, secondo il quale l’attuale campionato “è buono, ha messo in evidenza le cinque squadre che si prevedeva: l’importanza della Juve è fuori discussione, ma Roma e Napoli stanno riducendo il gap e spero che in futuro ci sia più competitività”. Infine l’introduzione del Var: “sono molto contento, era il 2014 quando lo segnalai al presidente della Fifa Blatter, Nicchi ha fatto bene ad annunciarlo”.

Fonte: ansa.it

Galliani: “Resto milanista, il tifo è uno stato dell’anima”

Presente a San Siro nelle inedite vesti di tifoso, Adriano Galliani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo il ko con l’Empoli: “Resto appassionato del Milan perché il tifo è uno stato dell’anima. Non ho occupato il mio solito posto in tribuna – che Fassone gli aveva proposto, scrive il Corriere della Seraperché l’ottava fila appartiene ai proprietari“, le parole dell’ex a.d. rossonero.

Milano, la capitale del «ciapa no»

Anche il Milan fa harakiri con l’Empoli, l’Europa resta in gioco. De Sciglio contestato

Milano ha scelto di giocare a ciapa no. E dopo la sconfitta rovinosa dell’Inter a Firenze, il Milan è riuscito addirittura a fare anche peggio lasciandosi impallinare dall’Empoli a San Siro.

Così l’Inter è tornata in corsa e il posto in Europa league invece di finire nella cassaforte rossonera è rimasto in bilico, mentre Atalanta e Lazio sono scappate. Per la prima volta anche Montella ha steccato la comunicazione. Alla fine del pomeriggio ha assolto la sua difesa, disastrosa, e segnalato «15 occasioni da gol» delle quali non c’è traccia nel taccuino della sfida segnalando un difetto in attacco: poca precisione insomma e mira discutibile. No, non siamo d’accordo. Il Milan di ieri è stato pigro, moscio nei suoi interpreti più decisivi (Suso e Deulofeu per fare nome e cognome) e in qualche caso (le distrazioni difensive di Zapata e Paletta) anche lazzarone. Perciò le sue colpe sono di gran lunga superiori agli errori di mira dell’attacco che ha speso tutto un tempo, la prima frazione, giocando alle belle statuine. Perciò nessuno a San Siro si è meravigliato dello stacco gagliardo di Mchedlidze con cui il georgiano ha beffato Zapata, l’eroe del derby rimasto probabilmente a festeggiare il tocco del 2 a 2 di una settimana prima. È vero Suso, a conferma di un pomeriggio da dimenticare, ha sbagliato il rigore del possibile 1 a 1: il portiere Skorupski, il migliore dei suoi, ha deviato due volte di seguito, sullo spagnolo e sulla stoccata di Lapadula. È ancora vero: Ocampos ha scheggiato la traversa a pochi minuti dalla sirena e altre volte è stato l’Empoli a difendersi con i denti e con le unghie per resistere all’assalto milanista. Giusto così.

Già perché Montella non ha badato a spese nel vano tentativo di risalire la china come gli è successo tante volte in campionato. Ha schierato tutta l’artiglieria a disposizione: due centravanti, due ali più un trequartista. È partito con Suso-Lapadula-Deulofeu poi ha aggiunto prima Bacca, quindi Ocampos e alla fine anche Honda per non avere rimpianti ma il risultato è rimasto negli artigli dei toscani capaci a metà ripresa di confezionare il 2 a 0 grazie a un triangolo isoscele di buona fattura, ispirato da El Kaddouri, perfezionato da Maccarone e chiuso in gol dal debuttante senagalese Thiam. Non solo, ma c’è da aggiungere che Donnarumma si è guadagnato una delle poche segnalazioni positive e gli applausi della sua curva per un paio di prodigiose parate che hanno impedito a Martusciello di chiudere il viaggio a Milano con un risultato più rotondo. A proposito: da premiare la sincerità del tecnico ospite che dinanzi ai microfoni ha ammesso la perdita di tempo dei suoi, perdita di tempo che ha suggerito all’altro deb, l’arbitro Gavillucci (uno in gamba), di accordare un recupero di 7 minuti e passa.

Il peccato mortale commesso dal Milan ieri è innanzitutto nella preparazione psicologica della sfida. Ha pensato che fosse scontato l’allungo. E invece, come gli è successo già altre volte (con Cagliari, Crotone, Pescara) ha mostrato limiti tecnici e di personalità che un club dalle ambizioni e dalla storia del Milan non può certo tradire. Se poi anche Suso e Deulofeu hanno le gomme sgonfie, la vita si fa dura. Domenica a Crotone non sarà facile. De Sciglio e Sosa, ammoniti e già diffidati, dovranno restare a Milanello: non sarà una grave perdita. I tifosi, delusi, alla fine hanno anche avuto un acceso diverbio col giovane capitano rossonero che si è visto circondare l’auto dagli ultrà all’uscita da San Siro. Per lui la permanenza a Milano si fa dura.

Chiusura dedicata all’Empoli: il successo di ieri può valere la salvezza. La squadra di Martusciello ha cuore, gamba e voglia. Mica poco.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Gigio torna Super, ma l’EuroMilan “scivola” sull’Empoli

Caro Milan, non ci siamo. Se l’Empoli esulta per uno scalpo prestigioso – espugnare San Siro, seppur “decaduto”, non capita tutti gli anni – e per una salvezza sempre più vicina, il Diavolo piange lacrime amare. Montella ha fallito un’occasione d’oro: allungare sull’Inter e mettere una prima seria ipoteca sul 6^ posto. Sarà banale, ma questo 1-2 in rimonta è un pessimo risultato. E non si salva nemmeno la qualità della prestazione: il Milan ha avuto le occasioni per pareggiarla (su tutte il rigore calciato male da Suso e la traversa di Ocampos), ma ha perso con merito. Perché troppo lento e tropo molle al cospetto di un Empoli organizzato e pratico, bravo a difendersi con intelligenza e colpire con efficacia la pessima difesa rossonera. E senza Donnarumma, tornato oggi fenomenale in almeno 2-3 interventi, il passivo si sarebbe potuto anche allargare. Dal pomeriggio di San Siro non si salva quasi nulla, se non appunto Gigio e (in parte) Lapadula.

“L’aria” attorno al match, d’altronde, non era delle migliori. Milan-Empoli è una di quelle partite che ogni tifoso – e ogni allenatore – vorrebbe evitare: preparata in una settimana carica di entusiasmo, tra chiacchiere di mercato e distrazioni societarie, contro un avversario senza pressioni e con il pronostico pienamente a favore. Il classico match con tutto da perdere e quasi nulla da guadagnare, che De Sciglio e compagni hanno fallito in pieno: il Milan ha mostrato sin dall’avvio poca intensità e mancanza di spunti, chiuso da un avversario messo bene in campo per non concedere spazi. Non averla sbloccata (anche in maniera “sporca”) e aver subìto al contrario la rete ospite ha spianato la strada al brutto pomeriggio del “Meazza”, favorito dal flop dei singoli – Suso è incappato nella tipica giornata “no” e Deulofeu è stato a larghi tratti irriconoscibile – e da una linea difensiva che, priva del leader Romagnoli, ha sbandato. Lapadula e i soci d’arrembaggio hanno provato a riprendere la partita, andandoci anche vicino, ma alla fine è arrivato il risultato più giusto.

Poteva essere uno dei sigilli decisivi per l’Europa, e invece il primo match ball della serie (Empoli e Crotone, prima dei big match contro Roma e Atalanta) è stato un fiasco: il rush finale di campionato non sarà in discesa e ce la si giocherà sino all’ultimo minuto per un posto nelle coppe. Nulla è perduto, ovviamente: il Milan si allontana dai “posti al sole”, ma mantiene invariato il distacco da chi insegue (l’Inter, due punti) e ha il destino nelle proprie mani. Ma la frenata contro l’Empoli fa riflettere e forse preoccupare. Punto primo: la difesa, senza Romagnoli, ha ballato. Bisognerà pregare perché il “13” si mantenga sano da qui a fine stagione. Punto secondo: la mediana Pasalic-Sosa-Mati, già in apnea col Pescara, ha faticato ancora. Urgono freschezza e grinta (c’è un Locatelli che scalpita). Punto tre: la fase offensiva, specie contro avversari chiusi, dipende troppo dai guizzi di Suso e Deulofeu. Se una partita storta capita a tutti, il timore è che gli spagnoli possano essere a corto d’ossigeno dopo una stagione dispendiosa. E il Milan non se lo può permettere.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Lite De Sciglio-tifosi fuori San Siro

Momenti concitati a San Siro dopo la fine della partita che ha sancito la sconfitta interna del Milan con l’Empoli per 2-1. La macchina di De Sciglio è stata accerchiata da alcuni tifosi all’uscita del garage e ne è scaturito un battibecco durato qualche secondo. Un momento molto delicato per il terzino rossonero: ai recenti problemi per il rinnovo del contratto si aggiungono infatti i sonori fischi di oggi pomeriggio al momento della sostituzione.

Fonte: ansa.it

Mirabelli

Milan, Mirabelli a Bergamo per visionare Conti e Masina

Ma il sogno del ds rossonero resta il Papu Gomez

Continuano le missioni di Massimiliano Mirabelli in giro per gli stadi d’Italia. Ieri pomeriggio, il responsabile dell’area tecnica e ds del Milan, si è gustato dal vivo lo scoppiettante Atalanta-Bologna dove, insieme a Nicola Caccia (assistente tecnico di Vincenzo Montella), ha tenuto sotto stretta osservazione la prova dei terzini Andrea Conti (autore del gol dell’1-0 atalantino) e Adam Masina, che aveva già seguito ai tempi dell’Inter. Il reparto dei terzini, dunque, sotto la lente d’ingrandimento di Mirabelli e dello stesso Montella e non è da escludere che, proprio in quel reparto specifico, avvengano diversi movimenti nel corso del mercato estivo.

CAPITOLO ESTERNI – Ma Mirabelli non ha potuto non notare anche la grande prova del Papu Gomez. Il capitano dell’Atalanta ha fornito l’assist per l’1-0 di Conti e avviato l’azione del raddoppio di Freuler, oltre ad aver finito la partita da prima punta. Un giocatore che Montella ha contribuito a far esplodere ai tempi di Catania e che non gli dispiacerebbe ritrovare a Milanello, visto che lo aveva già richiesto la scorsa estate.

Fonte: Tuttosport