Romagnoli – Milanismo

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Un video speciale per festeggiare il 23esimo compleanno di Alessio Romagnoli

Buon compleanno Alessio!

Un video speciale per festeggiare il 23esimo compleanno di Alessio Romagnoli

Milan-Udinese, le pagelle: Kalinic non tradisce, Biglia regala emozioni

Le pagelle di Milan-Udinese, quarta giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
La solita storia: incolpevole sul gol, per il resto non deve compiere grandi interventi.

Musacchio: 6,5
Prima da terzo di destra nella nuova difesa, non sfigura minimamente. Anzi, a conti fatti risulta il più positivo del terzetto.

Bonucci: 6
Sfiora il gol su sortita offensiva e più in generale sembra in ripresa. Qualche brivido di troppo, ma il reparto regge.

Romagnoli: 5
Disimpegno da incubo in occasione del pareggio di Lasagna, impegna seriamente Scuffet di testa nel secondo tempo.

Calabria: 6
Era il grande dubbio della vigilia, diciamo che non ha sfigurato. Notevole l’assist a Kalinic per il gol del vantaggio.

Kessié: 6+
Sembra sempre compassato, ma alla lunga ne esce vincitore. Tecnicamente serve anche un assist per il terzo gol di Kalinic, ma il VAR glielo nega.

Biglia: 7
Sale sul podio a dirigere da buon direttore d’orchestra qual è, complice anche la 21 sulle spalle, regalando emozioni d’altri tempi.

Bonaventura: 5,5
Decisamente appannato, non riesce ad esprimersi al solito livello. Esce, un po’ sconsolato, dopo un’ora di gioco.

dal 69′ Calhanoglu: 6
Scampoli di partita, giusto il tempo per deliziare la platea con un paio di tocchi non banali.

Rodriguez: 6,5
Spinge come un dannato, regalando assist a ripetizione. Buona la punizione che Scuffet devia in angolo.

Suso: 5,5
Come Jack, sembra non gradire la nuova posizione in campo. Esattamente come Jack, abbandona il campo col capo chino.

dal 69′ Cutrone: 6
In 20 minuti riesce a creare molto più che nell’intera partita di Roma, sfiorando anche il gol.

Kalinic: 7,5
Doppietta all’esordio da titolare, a San Siro, con due gol che sono esattamente il motivo per cui aveva attirato le critiche degli scettici: sarà anche bravo e funzionale, ok, ma non fa i gol sporchi, quelli che ti fanno vincere le partite. Evidentemente non è così.

Montella: 6,5
Sprazzi di ottimo gioco alternati a errori collettivi abbastanza grossolani. La squadra va registrata, l’intesa costruita col tempo, ma i risultati stanno arrivando.

Montella: “A prescindere dai moduli, voglio vedere una reazione”

Mister Montella e Alessio Romagnoli hanno parlato alla vigilia di Austria Vienna-Milan, nella classica conferenza stampa pre partita organizzata dalla UEFA alla vigilia dei match europei. Di seguito le dichiarazioni complete verso l’esordio nel girone di Europa League rese dall’allenatore e dal difensore rossonero, nel video caricato dal Milan sul proprio profilo facebook ufficiale.

Situazione infortuni: ok Bonaventura e Romagnoli, Conti in miglioramento

Durante il consueto bollettino del martedì, il medico sociale del Milan Stefano Mazzoni ha parlato della situazione degli infortunati a Milan TV: “E’ buona, sono tutti a disposizione del mister eccetto Andrea Conti al momento”.

Su Conti: “Non è stato a disposizione perché ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra che si era gonfiata parecchio nelle prime ore. Devo dire che dopo una settimana la situazione è migliorata, però non è ancora guarito. Bisogna monitorare la situazione giorno dopo giorno. E’ in miglioramento”.

Su Bonaventura: “Era a disposizione, quindi ha recuperato dalla patologia”.

Su Romagnoli: “Sta bene, si sta allenando con regolarità”.

Milan, riecco Romagnoli: è cruciale per strutturare la difesa a tre

Riecco Alessio Romagnoli. Dopo le terapie conservative estive al ginocchio e il ritorno in campo nell’agevole ritorno dei playoff di Europa League in casa dello Shkendija, il 13 rossonero è pronto a riprendersi la difesa da titolare in una gara importante come la trasferta di giovedì in casa dell’Austria Vienna, gara d’esordio del girone di UEL ma soprattutto banco di prova cruciale per rispondere subito al disastroso 4-1 subito domenica dalla Lazio.

Ben sostituito da Zapata-Musacchio – e successivamente da Bonucci – nelle primissime uscite stagionali, Romagnoli sarà di fondamentale importanza per i futuri schemi di Montella: l’ex Samp è l’unico centrale a disposizione di piede sinistro ed è dunque imprescindibile per strutturare la difesa a tre, destinata a vedersi già in terra austriaca. Ale sul centro sinistra, Bonucci regista difensivo e Musacchio completeranno un pacchetto sulla carta tra i migliori d’Italia: è un primo passo per ritrovare la solidità smarrita nella debacle nell’Olimpico.

Ambrosini: “Giusta la fascia a Bonucci? Chiedete a Montolivo…”

L’ex capitano del Milan e oggi commentatore sportivo, Massimo Ambrosini, ha rilasciato un’intervista ai taccuini di Tuttosport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan in generale: “Mi piace l’entusiasmo, la disponibilità dei giocatori. Mi piacciono le variabili che sono a disposizione di Montella. Cosa mi preoccupa? Mettere insieme tutti questi giocatori comporta delle incognite naturali. E in più c’è da considerare l’impegno dell’Europa League, che l’Inter, una delle probabili rivali per la qualificazione in Champions, ad esempio non avrà”.

Sull’attacco: “È lì che si gioca la stagione del Milan. Lì si farà la differenza per andare in Champions League. Non si può pretendere che Cutrone faccia 20 gol, André Silva avrà bisogno di tempo per adattarsi e adesso è arrivato anche Kalinic. Vedremo…”.

Sull’arrivo di Bonucci: “È un’operazione che mi ha sicuramente stupito nelle tempistiche. Bonucci è un professionista e non si farà spaventare. In ogni caso arrivare al Milan alla sua età e con quel passato in bianconero è una gran bella sfida”.

Sulla fascia a Leo: “Bisognerebbe chiedere a Montolivo se è stato giusto. Immagino l’abbiano avvisato e gli abbiano spiegato bene la scelta. I modi, in questi casi, sono fondamentali”.

Su Romagnoli: “È un anno fondamentale per lui. È arrivato che era una promessa, adesso deve crescere ulteriormente. Con Bonucci, dovrà riuscire a legare l’eleganza di gioco all’abilità nella marcatura: se cresce nell’uno contro uno, diventa un campione a tutti gli effetti”.

Su Donnarumma: “La vicenda del rinnovo poteva essere gestita in maniera differente, ma non avevo dubbi che la soluzione più logica sarebbe stata rimanere al Milan. Non lo conosco personalmente, ma so che è un ragazzo sensibile e come tale può avere avuto qualche tentennamento. Ma ha qualità tecniche che non si discutono e che non saranno minate da quel che è successo a giugno. Allo stesso modo, anche sui tifosi non avevo dubbi che lo avrebbero riaccolto come un idolo”.

 

Shkendija-Milan, la probabile formazione: ecco Romagnoli e il 3-5-2, davanti Cutrone-Silva

Con la qualificazione ai gironi di Europa League in tasca, figlia del netto 6-0 di San Siro allo Shkendija, la trasferta del Milan in terra macedone sarà un’occasione ghiotta per sperimentazioni e rotazioni. Montella potrà dare spazio a chi giocherà meno durante la stagione (e riposo a qualche titolare), ma soprattutto proverà nuovi moduli e varianti tattiche al 4-3-3 utilizzato per tutta l’estate. Il ritorno in campo di Romagnoli, d’altronde, spinge l’Aeroplanino a iniziare a lavorare sulla difesa a tre, mentre la presenza di tante punte consiglia le prime prove di coesistenza tra centravanti: ecco che Shkendija-Milan sarà con ogni probabilità la prima volta stagionale del 3-5-2.

Detto di Romagnoli, pienamente guarito e a disposizione dopo le noie al ginocchio sinistro degli ultimi mesi, la retroguardia sarà completata da capitan Bonucci e da Zapata, con Calabria e Antonelli a fluidificare sulle fasce: per l’assetto tipo con Musacchio, Conti e Rodriguez bisognerà aspettare ancora. Cambi anche in mediana: non saranno titolari né Kessie né Calhanoglu, spazio a un giovanissimo terzetto Mauri-Locatelli-Zanellato. In avanti, invece, occasione dal 1′ per entrambi gli attaccanti centrali a disposizione Cutrone-André Silva: sinora alternativi o insieme solo per qualche minuto, partiranno titolari per convincere Montella a puntare su di loro e a virare verso la doppia punta, con Kalinic indisponibile domani ma pronto a giocarsi le proprie carte a partire da Milan-Cagliari. Guantoni della porta, infine, a Marco Storari.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Shkendija-Milan, match valevole per il ritorno dei playoff di Europa League:

Milan (3-5-2): Storari; Zapata, Bonucci, Romagnoli; Calabria, Mauri, Locatelli, Zanellato, Antonelli; Cutrone, André Silva.

Shkendija-Milan, i convocati di Montella: out Gigio Donnarumma, c’è Romagnoli

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 20 giocatori convocati per Shkendija-Milan, ritorno dei Playoff di Europa League in programma giovedì alle 20.45 a Skopje. Ecco la lista completa:

PORTIERI: A. Donnarumma, Guarnone, Storari
DIFENSORI: Abate, Antonelli, Bonucci, Calabria, Gabbia, Gomez, Romagnoli, Zapata
CENTROCAMPISTI: Kessie, Locatelli, Mauri, Torrasi, Zanellato
ATTACCANTI: Borini, Cutrone, André Silva, Suso.

Fonte: AC Milan

Da Biglia a Romagnoli sino a Jack e Montolivo: il punto sull’infermeria Milan

L’angolo del dottore, al martedì su Milan TV, sarà un appuntamento fisso nel corso di tutta la stagione rossonera. Un aggiornamento dall’infermeria realizzato dal direttore medico del Diavolo, il dott. Gianluca Melegati, il quale ieri ha aggiornato sulle condizioni cliniche di tutti i calciatori di Montella attualmente fermi ai box per infortunio: Biglia e Bonaventura su tutti, ma anche Montolivo e l’ex lungodegente Romagnoli.

Buone notizie dal Principito. Il recupero ai flessori procede bene, con anticipo rispetto ai programmi, anche se sarà osservata la massima cautela: l’ex Lazio che potrebbe tornare in campo dopo la sosta. Calma anche per Jack e per il suo quadricipite, con tempi di recupero stimati attorno alle 2/3 settimane, mentre Montolivo è alle prese “solo” con un affaticamento dovuto alle fatiche delle ultime settimane. Romagnoli, invece, è completamente guarito grazie alla terapia conservativa al ginocchio ed è già in gruppo coi compagni.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Crotone insidioso. Mercato? Dipenderà dalle occasioni. Romagnoli…”

Domenica 20 agosto, alle 20.45, il Milan di Vincenzo Montella farà il suo esordio in Serie A a Crotone. Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia del match, sottolineando le possibili difficoltà che potrebbero incontrare i suoi ragazzi nella sfida dello Scida. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

BARCELLONA
“Da parte mia e della squadra il pensiero va alle vittime di questa tragedia. È l’ennesima occasione per dire basta. Siamo vicini alla popolazione spagnola”.

SUL CROTONE-MILAN
“Auguro un buon campionato a tutti, giocatori e tifosi. Sarà una competizione difficile, con diverse insidie, la prima si chiama Crotone. Hanno chiuso la scorsa stagione con un ottimo ruolino di marcia. Mi aspetto di trovare un avversario aggressivo, molto paziente e pronto a colpirci in ripartenza. Insomma, sarà una gara complicata”.

SINGOLI
“Kessie un calciatore molto forte fisicamente, con ottime qualità tecniche e con un ampio margine di miglioramento. Credo abbia tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore. Calhanoglu? È un giocatore che mi intriga molto. Sta lavorando molto bene, ha qualità importanti. Sono sicuro che si rivelerà fondamentale. Montolivo titolare domani? Ha fatto un’ottima prestazione giovedì. Sta lavorando in maniera eccellente dal primo giorno di ritiro. È coinvolto, si sente parte del progetto”.

SCUDETTO?
“Sicuramente siamo una delle poche squadre che ha comprato più di 10 giocatori in tutto il panorama europeo. Avremo bisogno di tempo per diventare squadra. Favorita per lo Scudetto? Dico Juve, ma nonostante questo ci sono squadre che si sono rafforzate, tra cui il noi, ma il nostro obiettivo non cambia: dobbiamo arrivare tra le prime quattro”.

CONVOCATI
“Ho convocato 20 ragazzi per motivi di infortuni e di mercato. Ci tengo a ringraziare chi non è stato scelto per motivi tecnici perché si sta allenando sempre con costanza e professionalità. In vista di giovedì posso dire che non sottovaluteremo l’impegno: siamo il Milan, non possiamo permetterci di non preparare al 100% una gara internazionale”.

INFORTUNATI
“Bonaventura ha effettuato degli esami: sembra nulla di grave, dopo la sosta dovrebbe rientrare. Romagnoli, invece, sta meglio. Ho preferito lasciarlo a casa per questa trasferta, magari verrà convocato giovedì”.

MERCATO
“Insieme alla società stiamo lavorando giorno e notte per il Milan. Da qui alla fine possono accadere tante cose, molto dipenderà dalle opportunità che offrirà il mercato”.

FORMAZIONE
“Ho ancora qualche dubbio di formazione. Ho provato Cutrone tra i titolari, ma questo non vuol dire nulla di definitivo. Domani faremo tutte le valutazioni del caso. Possibile turnove? Forse”.

TIFOSI
“Il nostro obiettivo primario è quello di rendere fieri e orgogliosi i nostri tifosi. Fin dalla prima partita contro il Craiova ci hanno dimostrato un sostegno non comune, siamo molto felici. Per rafforzare questa cosa stiamo pensando di aprire qualche allenamento al pubblico”

SOCIETÀ
“Nonostante sia costantemente in Cina, si sta dimostrando molto vicina alla squadra. Sono molto soddisfatto di quanto fatto fino a questo momento”.

Fonte: AC Milan

Pallone e tattica a Milanello. Romagnoli: tutto col gruppo

Giornata di allenamenti in questo Ferragosto per i ragazzi di Mister Montella. Dopo la doppia sessione della giornata di lunedì, la squadra è scesa in campo alle 17.15 con la sfida di Europa League contro lo Shkendija sempre più vicina (calcio d’inizio alle 20.45 di giovedì 17 agosto). Dopo il riscaldamento sul campo ribassato, i rossoneri hanno hanno svolto una fase atletica: esercizi di attivazione per gli arti e a terra con planking e slanci. Successivamente, si è passati a lavorare con il pallone prima che la seduta si focalizzasse sulla tattica.

Continua il recupero di Alessio Romagnoli che in questa seduta ha svolto l’intero allenamento insieme al gruppo. Il Diavolo tornerà ad allenarsi mercoledì per la rifiinitura delle 17.15 che seguirà la classica conferenza stampa a Milanello, alle 12.30, con protagonisti Mister Montella e Suso. Sarà invece San Siro a ospitare la conferenza e la seduta di rifinitura dei nostri avversari, rispettivamente alle 20.15 e alle 20.25.

Fonte: AC Milan

Euro-playoff, manca poco. Romagnoli: prosegue il recupero

Prosegue la preparazione dei rossoneri, come il recupero di Romagnoli. Il resoconto

Squadra in campo (ribassato) dalle 17.30, dopo l’allenamento del mattino, per avvicinarsi alla sfida di Europa League del 17 agosto alle 20.45 a San Siro. Terminato il riscaldamento, la prima parte della seconda sessione di lunedì ha visto i rossoneri impegnati in una fase atletica: esercizi con ostacoli bassi, andature, balzi e cambi di direzione divisi in 4 gruppi. Poi si è passati alla tattica, seguendo tutte le indicazioni di Mister Montella.

Alessio Romagnoli, per la terza volta consecutiva, ha lavorato parzialmente insieme ai compagni. Martedì (Ferragosto) il Diavolo tornerà al lavoro nel pomeriggio. In attesa della vigilia dell’andata del Playoff contro lo Shkendija.

Fonte: AC Milan

Milan, riecco Romagnoli: rientro in gruppo, il ginocchio è ok

Arrivano finalmente buone notizie da Alessio Romagnoli e soprattutto dal suo ginocchio sinistro. Il difensore rossonero, infatti, è tornato ad allenarsi con i compagni per la prima volta in questo inizio di stagione: l’ex Samp – racconta stamane La Gazzetta dello Sportha svolto una parte del lavoro con il resto dei giocatori a disposizione di Montella, saltando la parte dedicata alla tattica e la partitella finale.

Il rientro in campo non è imminente, perché Romagnoli dovrà iniziare da zero la preparazione estiva e rimettersi al pari degli altri giocatori: non è facile, al momento, azzardare la data del ritorno del “13” in una gara ufficiale. In ogni caso, il miglioramento delle condizioni del ginocchio resta un’ottima notizia: la terapia conservativa per la quale ha optato il comparto medico del Milan a discapito dell’operazione chirurgica ha dato i frutti sperati.

L’abbondanza di bravi centrali nella rosa – Musacchio ha impressionato per doti tecniche e temperamentali, mentre Bonucci è una certezza assoluta – invita alla prudenza nell’ottica del ritorno in campo di Ale. Ma con lui le prospettive strutturali della squadra nel medio-lungo periodo cambierebbero significativamente: Montella potrebbe iniziare a strutturare una stellare difesa a tre Musacchio-Bonucci-Romagnoli, pilastro su cui fondare i futuri successi rossoneri.

Milan, ancora niente Romagnoli: la speranza è rientrare in tempo per il campionato

In un’estate ricca per il Milan di entusiasmo ed euforia, la condizione fisica di Alessio Romagnoli è una delle pochissime note stonate. Il difensore di Anzio, infatti, continua ad avere problemi al ginocchio sinistro, lo stesso che aveva dato problemi già alla fine della scorsa stagione: la terapia conservativa messa in atto dalla fine del campionato non ha dato i risultati attesi, con il “13” ancora ai box.

La speranza di Romagnoli – riporta stamane La Gazzetta dello Sportè che il percorso di recupero possa concludersi positivamente in tempo per l’inizio del campionato, in programma a Crotone il 20-21 agosto. L’ipotesi di un’operazione chirurgica, paventata nelle scorse settimane, sembra essere stata definitivamente messa da parte.

Romagnoli, niente operazione: vicino il rientro in campo

Manca poco al rientro in campo di Alessio Romagnoli. I problemi al menisco del ginocchio sinistro che tormentano il difensore da quasi quattro mesi non verranno risolti con un’operazione chirurgica: è stato deciso – riporta La Gazzetta dello Sportdi continuare con la terapia conservativa. E dunque, senza la necessità di finire sotto i ferri, sarebbe vicino il ritorno al calcio giocato di Romagnoli.

Bonucci: “Lo sgabello la goccia finale. Ora tutta la mia fame per il Milan. L’idolo? Nesta”

Il neo acquisto rossonero Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sulle sensazioni di indossare la maglia del Milan: “Un po’ fa strano anche a me vedermi con questo stemma e questi colori, ma io sono uno che dà tutto e anche di più per la maglia che indossa. Sono uno che scende in campo anche quando non sta bene, se occorre. L’ho fatto per il Bari, per la Juve e per la Nazionale. Lo farò anche per il Milan”.

Sull’approccio col mondo rossonero: “E’ stato subito intenso. La Juve mi ha fatto diventare importantissimo, ma si apre una nuova pagina con le stesse ambizioni: voglio, assieme ai compagni, far tornare grande questa società. Il Milan merita di indossare un vestito migliore sia in Italia che in Europa. In poche parole: merita di tornare in alto. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie”.

Sul passaggio da Juventus a Milan: “Io vivo di sfide e questa è affascinante, è una scommessa anche su me stesso. Mi sono rimesso in discussione, e a 30 anni non so quanti l’avrebbero fatto. Per me avere fame è fondamentale, ti fa dare qualcosa in più quando le forze mancano. Ho sposato un progetto ambizioso, per il quale ora metto a disposizione la mia esperienza”.

Sulla storia del Milan: “Quando ero piccolo ero affascinato dalla leggenda rossonera. Giocatori come Nesta, Maldini… Poi Nesta è stato il mio idolo quando sono diventato calciatore”.

Sulla coppia Bonucci-Romagnoli come Nesta-Thiago Silva: “Per suonare bene, suona bene. Speriamo, io mi metterò a disposizione di chi c’era già, e loro mi spiegheranno com’è il mondo Milan, che è molto diverso dal mondo Juve. Sei anni di vittorie con la Juve mi hanno fatto diventare un leader, ma qui entro in punta di piedi. Semplicemente, la squadra sa che potrà contare sulla mia esperienza e ai miei compagni dico che nulla è impossibile”.

Sul suo segreto per vincere: “Vedo che al Milan c’è tanto entusiasmo e propensione al sacrificio. Ecco, il segreto sta nella fame del gruppo. Questo club deve cancellare momenti non proprio esaltanti, come quelle delle ultime stagioni, con un’annata di grande spessore. Sono stato accolto benissimo, ora occorre trovare le chiavi giuste per amalgamare la squadra. Qui inizio con un preliminare europeo di Europa League, proprio come avvenne in bianconero: speriamo che sia di buon auspicio”.

Sul perché ha deciso di lasciare la Juventus: “La vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono, e quando fai parte di un gruppo per sette anni speri di lasciare qualcosa di bello. Diciamo che nell’ultima parte della stagione il legame si è affievolito da entrambe le sponde e abbiamo deciso in accordo di allontanarci. Negli ultimi mesi si era sgretolato qualcosa. E cambiare è stata la conseguenza. Per dare il 100% io devo sentirmi importante, cosa che ormai succedeva a fasi alterne. E questo non mi andava. Anche i matrimoni più belli a volte finiscono”.

Sui margini per un eventuale ripensamento: “La premessa è che alla Juve ho dato tanto e dalla Juve ho ricevuto tanto. Per me non è stata una scelta facile perché sette anni sono difficili da chiudere e dimenticare. Ma il rapporto era arrivato alla conclusione, da parte di entrambi non c’era più voglia di continuare insieme. Però devo dire che per come è finita, ne siamo usciti tutti bene: io, la Juve e il Milan”.

Sulla BBC: “Con i compagni ci sono stati momenti nei quali abbiamo parlato e affrontato problematiche. Ognuno ha il proprio carattere, ma con loro ho sempre avuto grande rapporto. Nello spogliatoio non è successo nulla di quanto è stato detto”.

Su Allegri: “Con lui ho avuto un rapporto alla luce del sole, ho giocato tanto e se è successo è perché sono stato considerato importante. Avere discussioni durante gli anni è normale, e io sono uno diretto che dice sempre la verità. Ma con lui non ho avuto alcun tipo di problema. Poi, è ovvio che alcune situazioni portano delle conseguenze e ognuno si prende le proprie responsabilità”.

Sullo “sgabello” di Oporto: “Pare che sia stata la cosa più eclatante, ma in realtà è solo la goccia finale. Già prima c’erano state altre situazioni. Poi, comunque, la cosa si era ricomposta”.

Sull’accoglienza che si aspetta il giorno del ritorno allo Stadium: “Per quello che ho dato alla Juve, non m sento né un traditore né un mercenario. Se dovessero fischiarmi devono sapere che, così come gli insulti che ricevevo in bianconero mi caricavano, sarà così anche nel caso mi fischiassero allo Stadium”.

Sulla fede calcistica dei figli: “Resteranno così cime sono, liberi… Il più grande è un tifoso del Toro bello convinto, non gli si può togliere nulla di granata dalla cameretta, ma magari nel trasloco a Milano cambia fede…”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella, 26 convocati per la tournée Milan in Cina: out Romagnoli e Suso

Alla vigilia della partenza per la ICC 2017, è stata diramata la lista dei 26 convocati di Mister Montella che prenderanno parte alla tournée cinese, dove i rossoneri sfideranno i tedeschi del Borussia Dortmund e del Bayern Monaco. Venerdì la squadra si ritroverà all’aeroporto di Milano Malpensa per volare in Cina.

I 26 CONVOCATI:

PORTIERI: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari

DIFENSORI: Abate, Antonelli, Conti (in partenza il 18 luglio), De Sciglio, Gabbia, Gomez, Paletta, Musacchio, Ricardo Rodriguez, Zapata

CENTROCAMPISTI: Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Jose Mauri, Montolivo, Sosa (in partenza 15 luglio), Zanellato

ATTACCANTI: Bacca, Borini, Crociata, Cutrone, Niang, Silva (in partenza il 18 luglio) 

Fonte: AC Milan

Lo spiffero: Milan, maxi offerta per Bonucci. La Juve ci pensa

Il Milan ha messo le mani su Leonardo Bonucci. Clamorosa indiscrezione raccolta in esclusiva dalla redazione di SportMediaset, i rossoneri avrebbero recapitato alla Juventus un’offerta concreta per il difensore bianconero: De Sciglio, Romagnoli e conguaglio economico. Per il giocatore un contratto da 7 milioni a stagione. Il sì di Bonucci sarebbe già stato incassato dai dirigenti rossoneri, mentre la Juve si è presa 72 ore per decidere se accettare la proposta.

La notizia è di quelle capaci di far tremare i muri di diverse redazioni, ma anche di quelli societari. Un’indiscrezione clamorosa e per questo da trattare con i guanti e tutti i condizionali del caso, ma a quanto appreso il Milan si è mosso ufficialmente per Leonardo Bonucci. Un’offerta scritta e pervenuta nella sede della Juventus che si è presa 72 ore per valutare seriamente la proposta e dare una risposta a Fassone e Mirabelli.

Ma veniamo al dunque: per Bonucci il Milan ha offerto i cartellini di De Sciglio e Romagnoli più un conguaglio economico. Per il giocatore, invece, un contratto da 7 milioni all’anno a cui il difensore della nazionale avrebbe già detto sì. Per la Juve la possibilità di avere, nel 2018, una difesa giovanissima e di talento composta da Caldara, Rugani e Romagnoli.

Fonte: SportMediaset

Romagnoli: “Che emozione il gol nel derby. Voglio il Mondiale”

Alessio Romagnoli si è confermato un punto di forza della retroguardia rossonera, con la capacità di essere decisivo anche in zona-gol come si è visto nell’ultimo Derby. Il bilancio dell’annata è sostanzialmente positivo: “Un paio d’infortuni mi hanno frenato, però ho esordito nella Nazionale maggiore e soprattutto ho alzato al cielo la Supercoppa Italiana, il mio primo trofeo”.

Partiamo dalle tue vere passioni. Oltre al calcio, come vedi il campionato di Moto GP? So che sei un grande appassionato e hai il 46 tatuato…
“Si, sono un appassionato e ho il tatuaggio. Non ho tanti miti, non seguo tante persone, ma Valentino Rossi è uno che ammiro. In tutto: come personaggio, come pilota, come professionista e per il fatto che a 38 anni corre ancora contro gente molto più giovane di lui. Spero per lui che possa essere l’anno giusto per il decimo mondiale”.

Invece con la Formula 1? Stessa passione?
“Si, la seguo moltissimo e sono un ferrarista”.

Che differenze trovi tra il calcio e le corse? Ti trasmettono la stessa adrenalina?
“Nei motori penso ci sia più adrenalina rispetto al calcio… se vai su un’auto che arriva a 250 km/h in un secondo penso che sia il massimo. E poi ci sono i sorpassi… quando ne fai uno è scarica, magari dopo che lo hai cercato per un paio di giri o per un rettilineo intero. Il calcio è molto diverso”.

Passando al calcio, puoi fare un bilancio della tua stagione?
“È stata una buon stagione, ho giocato spesso. Meno dell’anno scorso nel club, perché ho avuto un paio di infortuni che mi hanno frenato… però ho esordito nella Nazionale maggiore e soprattutto ho alzato al cielo la Supercoppa Italiana, il mio primo titolo”.

Qualcuno dei tuoi compagni ti ha sorpreso particolarmente ed è cresciuto molto in campo e fuori?
“Siamo un gruppo molto giovane, con molti margini di crescita che hanno già cominciato a manifestarsi. Locatelli, Suso e Calabria sono i primi numeri che mi vengono in mente”.

Che cosa ti aspetti per il prossimo anno, a livello individuale?
“Mi piacerebbe giocare il Mondiale”.

L’esordio in Nazionale è un’emozione diversa rispetto ai primi passi in Serie A?
“Nemmeno tanto. Ho provato a pensarci il meno possibile, era una partita importante per le qualificazioni, contro la Spagna. È stato bello ma non mi sono emozionato più di tanto, ho cercato di rilassarmi”.

Il gol nel derby te lo sei goduto dopo?
“Si, al momento perdevamo 2-0, appena ho segnato sono tornato indietro per cercare di riprendere subito il gioco e pareggiare, come poi è avvenuto”.

Penso che sia una bella soddisfazione pareggiare così, soprattutto dopo la beffa dell’andata…
“Gli abbiamo restituito quello che ci avevano combinato all’andata. È stata una grande emozione e sono felice che il mio gol sia stato fondamentale, a 7 minuti dalla fine… non era facile”.

Una domanda su Totti, tuo ex compagno e simbolo del calcio: cosa ne pensi del suo utilizzo così ridotto nell’ultima stagione alla Roma?
“È stata una stagione anomala rispetto alle sue abitudini. Lo reputo uno tra i più forti giocatori italiani, se non il più forte in assoluto. Anche come persona, è genuino e squisito. Fa male vederlo fuori, ma queste sono state scelte dell’allenatore e nessuno può dire nulla”.

Fonte: AC Milan

Milan, Romagnoli al lavoro: obiettivo raduno

Niente vacanze: Alessio Romagnoli continua a lavorare. Il difensore del Milan – scrive Tuttosport – sta proseguendo le terapie al ginocchio dopo i controlli effettuati a Barcellona la scorsa settimana. L’obiettivo di Romagnoli è presentarsi al meglio per il giorno del raduno rossonero, in calendario al 5 luglio.

Azzurri, c’è anche Romagnoli

I convocati per Uruguay e Liechtenstein sono quindi 27

C’è anche Alessio Romagnoli nel gruppo della nazionale di Gian Piero Ventura attesa dalla doppia sfida con Uruguay e Liechtenstein. La Figc ha infatti reso noto che è stato chiamato anche il difensore del Milan: gli azzurri convocati sono così 27.

Fonte: ANSA.it

Romagnoli, visita di controllo al menisco

Non solo Musacchio stamane alla “La Madonnina”. Anche Alessio Romagnoli, suo futuro compagno di reparto, ha fatto visita alla clinica meneghina: l’ex Samp – fa sapere Sky Sport – ha effettuato una visita di controllo al menisco, problema che lo ha costretto a saltare tre partite prima del rientro in Atalanta-Milan. Accompagnato dal padre e dal medico sociale Rudy Tavana, Romagnoli si sta sottoponendo a degli esami strumentali.

Romagnoli: “Milan, è una stagione da 7,5-8. Difesa a tre? Mi trovo bene”

Queste, invece, le risposte sempre a Milan TV di Alessio Romagnoli:

“Sarà la prima volta per me in Europa League, speriamo di far bene. Era un obiettivo inseguito da tutti fin dall’inizio”. Arrivato al termine di una sfida non scontata: “Una gara sudata, vinta grazie agli ingressi di Honda e Mati Fernandez”. Il difensore vuole fare i complimenti alla squadra: “Siamo un grande gruppo, lo dimostra anche chi gioca meno come Keisuke: sono felice per il suo gol”.

Infine, sul reparto difensivo: “Difesa a 3 o a 4? Non è che cambi poi così tanto. Il Mister ci schierava a 3 già mesi fa, soprattutto in fase di possesso. Io mi trovo sempre bene. Un voto alla stagione? Positivo, 7,5-8. Potevamo fare di più ma va bene così”.

Fonte: AC Milan

Nesta: “Al Milan sono stato meravigliosamente bene. Il mio erede? Romagnoli”

L’ex fuoriclasse del Milan, Alessandro Nesta, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Ecco le dichiarazioni più salienti.

Su cosa gli manca di Roma: “In primo luogo mia madre. Poi mio fratello. A Roma sono cresciuto, mi manca Roma, la sua anima, i suoi colori, la passeggiata al centro. Quando torno l’apprezzo ancora di più, rispetto a quando ci vivevo. Adesso sono più di dieci anni che sono fuori, ma quando torno mi sembra di non essere mai andato via. Abitavo a Cinecittà e prima non c’era la PlayStation, non c’era l’iPad, non c’erano le partite su Sky, in verità non c’era niente, perciò giocavamo a calcio sotto casa, partite che non finivano mai. C’era solo quello allora, non c’era tennis, tanto meno piscine per il nuoto, non c’era nessun altro sport e come tutti i bambini giocavo a calcio. Poi sono andato nella squadra del mio quartiere a Cinecittà, che era collegata alla Roma. Ma la mia famiglia era laziale e mio padre lo era in modo molto convinto, per usare un eufemismo. La Roma mi voleva e c’era stata un’offerta per andare in giallorosso. Ma scattò il veto biancazzurro di papà e così ho preferito aspettare la Lazio. Perché era così che doveva andare”.

Sulla Lazio: “Sul Corriere dello Sport c’era l’annuncio che la Lazio faceva dei provini. Mio padre subito ha preso la palla al balzo, ha chiamato e quel giorno sono andato come tanti, non so quanti. Centinaia di bambini. Sono andato e mi hanno preso”.

Sul primo incontro con Totti: “Che storia! Il primo incontro fu in un Lodigiani-Lazio. Avevamo otto anni. Ricordo che nella capitale, quando eravamo piccoli, Totti era già Totti, a otto anni. Perciò tutti già sapevano quanto fosse forte. E tutti avevano molte aspettative, incredibili per un bambino, però tutti ne parlavano. Ci ho giocato contro quando era alla Lodigiani, per due anni. Poi è passato alla Roma e abbiamo avuto tanti incontri. Ho avuto sempre un buon rapporto anche da piccolo con la madre, con il padre. Eravamo già capitani delle nostre squadre. Poi io allora giocavo a centrocampo. Lui era numero 10 già a otto anni e ricordo che in tutte e due le partite nelle quali ci siamo affrontati lui rompeva le scatole, calcisticamente. Era fortissimo”.

Un consiglio a Totti: “Lo sto seguendo. Credo che quel momento arrivi per ciascuno. E credo che anticipare tutti da parte del giocatore sia la cosa migliore da fare. Quando si sente che il corpo non va più come prima e c’è un po’ di perplessità da parte della società, allora è meglio anticipare tutti. Decidere da soli, non far decidere ad altri. Alla sua età è ancora competitivo, cosa rara. Poi gli direi di uscire alla grande, di dire belle parole e chiudere quest’anno, fare una grande festa. L’uscita migliore che possa fare un campione del calcio come lui”.

Sul rifiuto alla Juventus e l’arrivo poi al Milan: “Non volevo andare via dalla Lazio. Io avevo giocato solo lì e pensavo che avrei finito alla Lazio. Due anni prima ero stato richiesto dal Real Madrid e avevo rifiutato. Oggi se ci penso… Però il destino mi ha premiato e sono finito al Milan, quasi costretto. Ma oggi ringrazio Dio: ho vinto quello che ho vinto, sono stato meravigliosamente a Milano. Ma andare via dalla Lazio e da Roma è stato comunque come strappare delle radici, profonde”.

Sui problemi avuti in Nazionale: “Non credo sia stata sfortuna, io credo che il mio corpo riuscisse a tenere una stagione importante con squadre importanti ma poi cedesse. Io giocavo sempre tutte le partite della stagione e quando arrivavo alle competizioni estive con la Nazionale ero, come dire, un po’ usurato. Arrivavo a fine stagione un po’ cotto e quando ripartivo con il Mondiale mi infortunavo, e non era sfortuna. Finale del 2006? Mi pesa tantissimo non averla giocata. Ho fatto, e bene, la fase eliminatoria. Ma poi mi sono infortunato e non ho giocato le più importanti. Ma quella coppa è anche mia, come di tutta la squadra”.

Il calciatore più forte affrontato: “Sempre lo stesso. Dico Ronaldo, il brasiliano. Io in vecchiaia ho giocato contro Messi, contro Cristiano Ronaldo, però Ronaldo è stato qualcosa di superiore, qualcosa veramente di diverso rispetto a tutti. Giocarci contro per me è stato molto difficile”.

Sul nuovo Nesta: “Mi pare Romagnoli. Spero che faccia una carriera importante. Io credo però che un giocatore per affermarsi debba giocare la Champions League, debba fare i Mondiali, debba fare stagioni in vetta e poi credo che possa essere valutato per quello che è. Deve competere al top per essere classificato al top”.

Sul futuro: “Tornare in Italia? Per adesso no perché ho un contratto qua e sto bene qua. Anche come crescita, qui ho più tempo, mi danno più tempo per provare, per crescere. In Italia devi arrivare pronto, perché tanta pazienza non c’è: o sei pronto o ti cacciano via, perciò, per la mia formazione personale, preferisco stare qui per adesso. Un domani magari sì”.

Sulla Lazio di Inzaghi: “Io credo che Simone abbia fatto un lavoro impressionante, è riuscito a convincere i giocatori a giocare in ruoli che prima non avevano provato, tipo Felipe Anderson. Io credo che la Lazio abbia anche un gran gioco e calciatori forti, molto forti. Poi Keita, perché Keita ha delle qualità rarissime. Ha un tesoretto in casa, la mia Lazio”.

Atalanta-Milan, i convocati di Montella: presenti Romagnoli e Calabria

Ecco i 23 convocati di mister Montella verso Atalanta-Milan, match valevole per la 36^ giornata di Serie A:

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gomez, Romagnoli, Vangioni, Zapata, Gabbia (46)
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Mati Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Deulofeu, Lapadula, Suso.

Fonte: AC Milan

Montella: “L’Europa è fondamentale. Futuro? Al Milan sono felice. Su Monto e Romagnoli…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa di vigilia a Milanello. Di seguito le parole più importanti rilasciate dal mister verso Atalanta-Milan.

Su Atalanta-Milan: “Arrivare in Europa è fondamentale, abbiamo le possibilità di qualificarsi. Siamo concentrati sull’Atalanta, che è una squadra che è maturata tanto in questa stagione. Sono molto stimolato, domani sarà come una finale. L’Europa League ti può dare tante opportunità. E’ una competizione che nella seconda parte diventa molto interessante. Giocare una finale è sempre una grande aspirazione per un giocatore”.

Sugli ultimi risultati negativi: “È stata una settimana di presa di coscienza. Abbiamo cercato di prepararci alla gara di domani contro una squadra in forma. Dobbiamo farci trovare pronti. Abbiamo lavorato soprattutto sulla testa dei ragazzi, serve maggiore spensieratezza. La gara di deciderà sui duelli individuali”.

Su Montolivo: “Sta molto bene sia fisicamente che mentalmente. Non so se ha i 90 minuti nelle gambe e nella testa, ma si sta avvicinando alla condizione ottimale”.

Su Romagnoli: “Non sta benissimo, sta provando a stringere i denti, valuteremo domani, non posso dire altro per questioni di privacy del giocatore”.

Su Bacca o Lapadula: “Non ho ancora deciso, ma Bacca lo vedo molto arrabbiato…”.

Su Zeman, che oggi compie 70 anni: “Ha segnato un’epoca sia per i giocatori che per gli allenatori. Gli faccio i miei migliori auguri”.

Sulla gara di andata: “Alla fine mi ero lamentato forse un po’ troppo perchè era stata una gara troppo spezzettata e quindi me ne scuso. Dobbiamo resettare la testa, per vincere le partita saranno fondamentali i duelli individuali, quindi servirà una grande condizione fisica”.

Sul futuro: “Io sono felicissimo di allenare il Milan, sono in un club glorioso e sento la totale fiducia della società, che si è esposta anche con la stampa. Ci sentiamo tutti i giorni e stiamo programmando il futuro, la Roma ad oggi non è una possibilità”.

Sull’addio di Galliani: “È stata una serata molto toccante, mi è apparsa ancora più evidente la grandezza di questo club”.

Milan, migliora ancora Romagnoli: può partire titolare contro l’Atalanta

Ottimismo sulle condizioni fisiche di Alessio Romagnoli. Le buone impressioni raccolte dopo l’allenamento di ieri a Milanello sono state confermate anche oggi: il difensore di Anzio ha lavorato nuovamente con il resto del gruppo, saltando soltanto la partitella di fine seduta. Merito di un ginocchio finalmente in miglioramento dopo i tanti problemi avuti nelle scorse settimane, che hanno costretto l’ex Samp a saltare le partite contro Empoli, Crotone e Roma.

Montella, dunque, può guardare con maggior tranquillità alla trasferta di sabato in casa dell’Atalanta. Si alzano le chance di recupero di Romagnoli e con esse anche di ritrovare una solidità difensiva perduta: il Milan andrà a Bergamo con una retroguardia decimata a causa di infortuni e squalifiche – i lungodegenti Abate-Antonelli più Calabria, oltre all’espulso e indisponibile Paletta – e il recupero del numero 13 sarebbe cruciale per ridare certezze a un reparto apparso in chiara difficoltà. 

Le indicazioni definitive sulle condizioni fisiche di Romagnoli arriveranno dalla seduta di rifinitura di domani, ma al momento è possibile che a Bergamo parta titolare. Il Milan, Montella e il ragazzo sono però d’accordo su un punto: non verrà preso alcun rischio, con Alessio che non forzerà e tornerà in campo solo se sarà in buone condizioni. Altrimenti, spazio a una linea arretrata totalmente inedita: De Sciglio-Gomez-Zapata-Vangioni. 

Romagnoli migliora, si candida a titolare per Bergamo

Netti miglioramenti per Alessio Romagnoli. Il difensore rossonero, fuori nelle ultime tre partite per problemi al ginocchio, è sulla via della guarigione: ieri ha svolto buona parte della seduta insieme ai compagni – scrive il Corriere dello Sport – e si candida già per una maglia da titolare a Bergamo, dove il Milan si giocherà contro l’Atalanta una buona fetta d’Europa.

 

Milanello: attenzione alla fase offensiva. Romagnoli parzialmente in gruppo

Sono il ritorno in gruppo di Vangioni e la conferma di Poli, a livello di singoli, le migliori notizie che arrivano da Milanello per Vincenzo Montella, al centro della settimana che porterà ad Atalanta-Milan.

Nell’unica sessione prevista per mercoledì mattina, sul campo rialzato, i rossoneri hanno iniziato con un riscaldamento basato su corsa e passaggi. A seguire, esercitazione tattica sulla fase offensiva. La squadra, poi, è stata divisa in due gruppi: sempre sul rialzato si è curata la linea difensiva; sul ribassato, invece, ancora un lavoro specifico per l’attacco. In chiusura, partitella tattica a campo ridotto. A Milanello erano presenti Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. I singoli: Alessio Romagnoli ha svolto buona parte della seduta in gruppo.

Per giovedì è in programma un solo allenamento, a partire dalle 10.30.

Fonte: acmilan.com

Romagnoli, problema al menisco: in dubbio Atalanta-Milan

Non migliorano le condizioni fisiche di Alessio Romagnoli. Il difensore del Milan continua a soffrire di un problema al menisco del ginocchio, guaio che lo ha costretto a saltare le ultime tre gare contro Empoli, Crotone e Roma: l’ex Samp – riferisce Premium Sport – è in dubbio anche per la prossima partita in casa dell’Atalanta.

Milan, Romagnoli verso il rientro

Alessio Romagnoli ha quasi superato del tutto il problema al ginocchio che l’ha costretto a saltare in successione sia l’Empoli che il Crotone. Il difensore ha buone possibilità di essere quantomeno convocato per la gara che vedrà il Milan opposto alla Roma nel prossimo turno. L’ex dei giallorossi, infatti, ha svolto in gruppo buona parte della sessione, esclusa la partitella finale (a scopo precauzionale). Assenti Antonelli, Poli e Vangioni.

Fonte: Tuttosport

Milanello: possesso, pressing e partitelle alla ripresa

I dettagli del primo allenamento della settimana verso Milan-Roma

Dopo la trasferta di Crotone e il successivo giorno di riposo concesso da Mister Montella, martedì è ripresa l’attività del Milan in vista della partita contro la Roma di domenica alle 20.45 a San Siro.

Nell’unico allenamento previsto a Milanello, a partire dalle 15.00, la squadra si è presentata sul centrale – terminato il classico riscaldamento – svolgendo prima un lavoro atletico con corsa libera e cambi di direzione e poi un’esercitazione su possesso palla e pressing. Il lavoro dei rossoneri è proseguito sviluppando due diverse partitelle 6vs6 (a porte piccole) e terminato con una partitella su metà campo solo per chi non ha giocato dall’inizio a Crotone.

I singoli: Romagnoli in gruppo per buona parte della sessione, esclusa la partitella finale. Assenti, invece, Antonelli, Poli e Vangioni.

Fonte: acmilan.com

Montella: “Milan, niente distrazioni: dobbiamo vincere e mettere il timbro Europa

La conferenza del Mister prima di Crotone-Milan: “Dobbiamo mettere il timbro a questa stagione”

Alla vigilia di Crotone-Milan, in programma domenica alle 15.00 allo stadio Scida, Vincenzo Montella è stato il protagonista della giornata a Milanello prima della partenza per la Calabria. Il tecnico rossonero ha parlato a Milan TV e poi in conferenza stampa, presentando la sfida e soffermandosi sull’attualità.

NIENTE DISTRAZIONI
“Ci sono troppe distrazioni in giro e non mi piacciono, ma dipende dalle situazioni e non è colpa di nessuno. Alla squadra chiedo di isolarsi dalle voci, di pensare solo al presente e quindi alla qualificazione in Europa League dopo un cammino entusiasmante. Siamo cresciuti e abbiamo superato tante difficoltà, non possiamo distrarci né mollare. Adesso come non mai la differenza la farà l’aspetto mentale”.

PARTITA
“Ci sarà bisogno di pazienza e agonismo. Il Milan è superiore al Crotone, ma deve dimostrarlo dopo aver pareggiato il loro agonismo. In termini fisici e di partecipazione, questa è stata una delle settimane migliori come allenamenti: la squadra è convinta e consapevole della partita che dovrà fare. Stiamo molto bene fisicamente: dobbiamo vincere”.

CROTONE
“Il Crotone è una squadra viva, mi piace molto. Voterò Davide Nicola come miglior allenatore dell’anno perché ha costruito un gruppo vero, organizzato e che ha il coraggio di attaccare, facendo 10 punti nelle ultime 4 partite. Sono pieni di orgoglio e hanno un pubblico molto appassionato”.

OBIETTIVO
“Stiamo un po’ mancando nella finalizzazione, soprattutto per il numero di occasioni che creiamo. Di recente abbiamo lavorato particolarmente su questo aspetto. Dopo una Supercoppa vinta contro una squadra quasi imbattibile e l’obiettivo Europa ancora vivo, dobbiamo mettere il timbro a questa stagione. All’inizio c’era sfiducia attorno al Milan, poi siamo riusciti a creare una bella realtà: credo sia un piacere vederci. Tutti si sono messi a disposizione, ora serve l’ultimo sforzo”.

EUROPA LEAGUE
“L’Atalanta sta facendo un campionato straordinario, complimenti a loro. Sono difficili da affrontare, ma pensiamo a noi stessi perché se domani vinciamo recupereremo 2 punti importanti proprio ai nerazzurri. Con le concorrenti per l’Europa League siamo in vantaggio negli scontri diretti: i punti li abbiamo persi più con le ‘piccole’. Eventuali preliminari di Europa League? Per me non ci sarebbe nessun problema ad arrivare al 6° posto”.

I SINGOLI
“Su Romagnoli abbiamo deciso di non rischiare per averlo al meglio per le ultime partite della stagione, non è a disposizione. Locatelli? A 19 anni è più difficile giocare a San Siro che a Crotone, questa occasione sarà una grande palestra per lui: è una risorsa importante per il presente e per il futuro. De Sciglio? Ha subito dei fischi quando era capitano e stavamo perdendo in casa con l’Empoli, capisco e rispetto i tifosi. Ma De Sciglio rimane un patrimonio tecnico ed economico del Milan e ha tutte le carte in regola per riscattarsi e rispondere alle critiche”.

MERCATO
“C’è la volontà di rinforzare questa squadra, senza stravolgere il gruppo. Il resto sono speculazioni. Credo sia normale parlare inevitabilmente di mercato, a livello mediatico e per la nuova proprietà. Fassone e Mirabelli stanno facendo benissimo il loro lavoro e a Milanello, in settimana, ci ha chiesto di pensare solo al campo. E così faremo”.

Fonte: acmilan.com

Crotone-Milan, 22 i convocati: out Romagnoli

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 22 giocatori convocati per Crotone-Milan, 34° giornata di Serie A. Ecco la lista completa:

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata, Zucchetti
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso

L’ALLENAMENTO
Dopo il torello iniziale la squadra è stata suddivisa in due gruppi, ognuno dei quali ha svolto entrambe le esercitazioni: sul campo rialzato, nello specifico, focus sulle palle inattive; invece sul centrale spazio alla tattica. La partitella, sempre a tema tattico, ha chiuso la rifinitura.

Fonte: acmilan.com

Romagnoli ancora ko, salta Crotone-Milan

Niente da fare per Alessio Romagnoli. Il difensore di Anzio, assente a Milan-Empoli a causa di un problema al ginocchio sinistro, salterà anche l’importante gara di domenica contro il Crotone: l’ex Samp – si legge su La Gazzetta dello Sport – non sta ancora bene e salvo sorprese dovrà dare forfait per la trasferta in terra calabrese. Allo “Scida”, dunque, spazio ancora al tandem Zapata-Paletta.

Lapadula avanti a Bacca, in dubbio Romagnoli

Lapadula ha convinto Montella. E domenica, salvo cambi d’idea dell’ultimo momento, avrà una seconda chance da titolare al centro dell’attacco del Milan. Nelle prove tattiche a Milanello in vista della trasferta di Crotone, Sir William è stato provato ancora nell’undici di partenza con Suso e Deulofeu e rimane in netto vantaggio su Bacca per il ruolo di centravanti nella sfida dello Scida: il gol e la prestazione tutto cuore di Milan-Empoli dovrebbero aver convinto l’Aeroplanino a concedere un’altra occasione all’ex Pescara.

Notizie importanti anche negli altri reparti: Montella ha provato la linea difensiva Calabria-Zapata-Paletta-Vangioni, con Romagnoli a parte e a rischio di bissare il forfait di domenica anche a Crotone. A centrocampo, con Sosa squalificato, spazio a Locatelli, coadiuvato ai lati da Pasalic e Mati: sono loro le due – fa sapere Sky Sport le mezzali provate a Milanello e favorite per affiancare il “98” rossonero, nonostante Kucka sia “caldo” e in lizza per una maglia da titolare.

Ecco, riassunta, la formazione testata da Montella in proiezione di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Pasalic, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Zapata: “Derby? Tutti sognano un gol così. Sull’idea di prendere la maglia 97…”

L’eroe del derby di sabato, Cristian Zapata, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le sue parole.

Su come l’ha colpita nel gol all’Inter: “Non so come l’ho presa, mi son buttato e ho visto che l’ha palla è entrata. Forse stinco poi piede, tutto”.

Sul derby: “Queste sono le partite in cui lottiamo di più ed ero carico. Penso di aver concluso una partita bella in gran modo”.

Se aveva sognato un gol così: “No, sicuro non l’avevo mai sognato. Ogni giocatore sogna una cosa simile. Sono fortunato e sono felicissimo”.

Sul gruppo: “Siamo un gruppo molto unito e umile. Siamo molto compatti e si vede anche in partita quando ci sono i momenti difficili. Siamo sulla strada per poter arrivare all’obiettivo di tornare in Europa”.

Sulle sue condizioni: “Dopo tanti mesi di infortunio quando sono tornato la squadra stava facendo molto bene. Dovevo avere pazienza e lavorare per l’occasione che è arrivata. Mi sento in un ottimo momento, però bisogna sempre migliorarsi ogni volta”.

Su Milan-Empoli: “Sono partite molto complicate, ma noi stiamo lavorando bene. Sappiamo che in casa dobbiamo conquistare questi 3 punti. Mancano poche partite, sono finali. Dobbiamo avercelo bene in mente che queste partite sono decisive”.

Sulla maglia regalata al presidente Li: “Son contento, almeno si ricorderà il mio nome (ride, ndr)”.

Se sente di essere entrato nella storia con quel gol: “Sicuro, questo è importante. Questo mi motiva ancora di più a lavorare e continuare su questa strada. Sperando che la storia sia ancora più ampia”.

Sull’idea di prendere la maglia numero 97: “Vediamo, io porto il 17 perché è il giorno in cui è nata mia figlia”.

Se è più contento per la sua rete o per quella di Romagnoli: “Sicuramente il mio gol, in quel momento lì pareggiando una partita così è stata un’emozione unica. (ride, ndr) Sono scoppiato di allegria”, riporta MilanNews.

Romagnoli, primo centro col Milan in Serie A

Prima “gioia” rossonera in Serie A per Alessio Romagnoli. Il difensore del Milan, autore della rete del 2-1 nel derby contro l’Inter, ha segnato per la prima volta in campionato da quando si è trasferito a San Siro: il “13” aveva già gonfiato la rete in un’occasione l’anno scorso, contro l’Alessandria, ai quarti di finale di Coppa Italia.

Carattere, coesione, entusiasmo. Il Milan sta tornando

Signore e signori, che derby. Vibrante, spettacolare, intenso. Come accaduto poche volte da qualche anno a questa parte. Sarà lo storico addio di Berlusconi e l’arrivo (pure) al Milan di una nuova e ambiziosa proprietà cinese, ma la prima stracittadina pechinese è un frullato di emozioni e di bel calcio: parte forte il Milan ma segna – e poi raddoppia – l’Inter, prima di una strepitosa rimonta conclusa al 97′. San Siro, stracolmo ed eccitato, ha offerto a un super match: tanti gol ed episodi, un finale al cardiopalma e soprattutto due squadre vere, fiere e vogliose. Ma a godere, ovviamente, sono solo i rossoneri: i cugini sono stati ricacciati indietro e l’Europa è un po’ più vicina.

Eppure Inter-Milan ha rischiato di diventare un incubo. La trionfale chiusura di gara consegna a Montella e ai ragazzi una Pasqua serena, ma il lunch match di oggi poteva restare indigesto: colpa della poca cattiveria sotto porta e di ingenuità difensive pagabili a caro prezzo. Perché nonostante una bella partenza, con piglio e fiducia, Deulofeu e Bacca non concretizzano le occasioni da gol e l’Inter ne approfitta, perforando la “rivedibile” retroguardia rossonera due volte con Candreva e Icardi. La Beneamata però non uccide la partita e il Diavolo risorge: lo rialza Romagnoli, lo sprona Locatelli, lo esalta l’inatteso Zapata oltre il tempo di recupero, consegnando alla storia uno dei derby più incredibili di sempre.

Insomma: il Milan – e in particolare il neo presidente Yonghong Li, oggi allo stadio per la prima volta – torna a casa più che soddisfatto. Per aver ripreso all’ultimo una partita che sembrava persa, per di più in un derby contro l’Inter; per gli interessanti risvolti sulla volata Europa League, perché riacciuffare lo scontro diretto è ossigeno in vista dei prossimi impegni di campionato e per le ambizioni di coppa; perché è un altro carico di entusiasmo e l’ennesima prova che il Milan di Montella è una vera squadra. E se puntellata con intelligenza, può ambire ai vertici. Per ridiventare grandi serviranno tempo e pazienza, ma stiamo tornando.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”