Gigio – Milanismo

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Un primo piano di Gigio Donnarumma

Gigio: “Bravi a riprenderla e a trovare continuità. Io via dal Milan? Ho un contratto…”

Le parole di Gigio dopo il pari di Firenze

Gigio Donnarumma ha commentato così l’1-1 tra Fiorentina e Milan della 19° giornata di Serie A:

La cosa più importante è aver trovato continuità, dopo il derby vinto serviva un risultato positivo a Firenze e l’abbiamo trovato, pareggiando dopo un gol subito. Siamo stati bravi a riprenderla.

Mio fratello Antonio decisivo contro l’Inter? Sono orgoglioso di lui – ha dichiarato Gigio a Sky Sport – lavoriamo bene insieme, è sempre stato zitto e ha lavorato. Spiace lo striscione dei nostri tifosi contro me e lui, ma si è ripreso alla grande.

Le 100 presenze ufficiali con il Milan sono un orgoglio, dopo festeggerò con tutta la squadra anche per il risultato positivo. Grazie a tutto lo staff e Milanello per queste 100 presenze meravigliose. Io via? Ho quattro anni di contratto“.

Un primo piano di Gigio Donnarumma

Gigio Donnarumma: “Il 3-0 nel derby e la Supercoppa le gioie più grandi”

Renzo Rosso intervista Gigio Donnarumma: su Sport Week la conversazione tra il portiere del Milan e il patron di Diesel

Gigio Donnarumma ha rilasciato una lunga e particolare intervista a Sport Week, “incalzato” da un giornalista speciale: il patron di Diesel Renzo Rosso. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul rigore di Icardi nell’ultimo derby: “Me l’ha tirato a sinistra. Due campionati fa, nella stessa porta e dalla stessa parte, prese il palo. Perché mi sono buttato dalla parte opposta? L’avevamo studiata in un’altra maniera”.

Sulle partite che ricorda con più piacere: “Oltre al derby vinto 3-0 a gennaio di un anno fa, quello del palo di Icardi, la Supercoppa Italiana vinta a Doha a dicembre sulla Juve. La mia parata più bella su Sneijder in Nazionale contro l’Olanda, la più importante il rigore decisivo parato a Dybala in Supercoppa”.

Sul nuovo Milan: “Con tanti giocatori forti non è semplice trovare subito la chimica giusta per metterli insieme – ha dichiarato Gigio Donnarumma – però il campionato è lungo e noi siamo combattivi. Chi mi ha sorpreso dei nuovi? Conti è veramente forte. E Cutrone è pazzesco: se non fa gol si incazza. Anche se vinciamo, se non segna esce dal campo incazzato”.

Sul preparatore dei portieri Alfredo Magni: “Cura molto i dettagli. La fase di spinta, la presa alta… Lavoro con lui da quattro anni e sono molto migliorato”.

Sul fratello Antonio: “Averlo per compagno mi stimola da un lato e mi rasserena dall’altro. È un sostegno, uno stimolo. In ritiro dividiamo la camera, in allenamento scherziamo, e questo aiuta molto a sopportare gli esercizi”.

Gigio: “Al Milan sono a casa, giusto restare. Una chiamata di Juve o Inter? Direi no”

Gigio Donnarumma è tornato sulla sua ultima turbolenta estate, tra il primo rifiuto al rinnovo con il Milan e la decisione successiva di restare, rifiutando ricche offerte di PSG e Real Madrid: “Restare al Milan era la cosa migliore, perché ritenevo giusto rimanere – ha dichiarato il portiere incalzato dai bambini di “Chi ha incastrato Peter Pan?” – al Milan sono a casa e quindi ritenevo giusto stare qui“.

Uno sguardo anche al futuro, con due “no” più o meno perentori a ipotetici cambi di casacca verso Juventus o Inter: “Direi di no a una chiamata della Juve, ho quattro anni di contratto con il Milan. L’Inter? No, non ci andrò”, il virgolettato di Gigio trasmesso ieri su Canale 5.

Raiola-Donnarumma, gelo e riflessioni sul futuro

Mino Raiola sa far stare bene gli assistiti che ha, ma i suoi metodi non sono certo considerati impeccabili. E l’estate che sta per finire ha regalato momenti difficili, difficilissimi, anche per quelli che sono i rapporti tra la famiglia di Donnarumma e il potente procuratore. Le ultime dichiarazioni, infarcite di continui attacchi al Milan, non hanno fatto altro che riaprire la pratica di un rapporto difficile e che per il futuro può riservare qualsiasi tipo di soluzione. Anche un divorzio in prospettiva, tra qualche settimana sapremo essere più precisi andando nel dettaglio. Raiola aveva fatto di tutto e di più per convincere la famiglia ad accettare la destinazione Paris Saint-Germain e a un certo punto aveva pensato di avercela fatta. Tra commissioni, ingaggi, buonuscite e fantastiche cifre alla firma sarebbe stato un trionfo per tutti. Ma a un certo punto la famiglia ha detto no, l’agente italo-olandese si è adeguato e le picconate verso il Milan sono continuate senza soluzione di continuità.

Le ultime sono storia di pochi giorni fa e di sicuro Raiola andrà avanti per convincere la famiglia Donnarumma che questa deve essere l’ultima stagione in rossonero senza “se” e senza “ma”. La famiglia, invece, è stufa di questo atteggiamento, non vuole più essere prigioniera di un procuratore che decide in modo autonomo e pretende di trascurare tutti, alla larga di un minimo confronto. Ecco perché gli scenari sono aperti a qualsiasi tipo di soluzione, compresa una rottura definitiva. A maggior ragione se l’atteggiamento di Raiola continuasse a essere quello di un continuo confronto polemico con i club. A casa Donnarumma aspettavano un minimo di tregua su un argomento trito e ritrito: le nuove esplosioni mediatiche firmate Raiola saranno abbondante motivo di riflessione.

Fonte: Alfredo Pedullà

Fassone: “Il Milan avrà un futuro d’oro”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, è stato ospite di un forum nella redazione del Corriere dello Sport, in cui ha parlato a 360° del momento rossonero. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla debacle contro la Lazio: “Questa è la prima giornata di down dall’inizio della stagione, ma giocare subito ci aiuterà: non avremo tempo per rimuginare e per fare tanti discorsi. Se questa sconfitta ha minato le nostre certezze? Qualche dubbio ci è venuto, ma Montella è stato bravo nel post partita a sottolineare che le scon­fitte fanno parte di un progetto di crescita. Magari non di queste dimensioni… Ecco perché quando mi hanno inquadrato in tribuna dopo il 4-0 avevo quell’espressione terribile (sorride, ndr). Contro il Cagliari non avevamo giocato bene, ma erano arrivati i tre punti. Contro la Lazio invece…”.

Sugli attacchi di Raiola: “Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Raiola è l’agente di Donnarumma, ma anche di Bonaventura, Abate e altri giovani. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua s­fiducia l’ha espressa ­fin da aprile perché vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Dalle sue ultime frasi deduco che, nonostante gli investimenti, nutre ancora perplessità, ma sono felice che Gigio abbia scelto di rimanere: vuol dire che lui ci crede”.

Sulle “vedove” di Berlusconi: “Pensavo che questo scetticismo fosse ancora più pesante perché Berlusconi è stato al Milan 31 anni, 27 dei quali caratterizzati da grandi successi. Con Galliani ci sentiamo e tra noi il rapporto è buono. In una situazione del genere essere nel mirino della gente è normale e anche per questo abbiamo adottato una tipologia di comunicazione molto diretta: spieghiamo tutto ai tifosi con grande trasparenza sui social. Ho notato che la gente apprezza. Il numero di abbonamenti rispetto allo scorso anno è quasi raddoppiato e intorno al Milan sento tanto calore anche in trasferta”.

Sul debito col fondo Elliott: “Ho detto che al 99% la società rimarrà all’attuale proprietà lasciando però un minimo dubbio? Avrei potuto anche dire al 99,9%, ma come manager, in presenza di un ri­finanziamento non ancora certo, un minimo margine di dubbio va lasciato. Spero di poter dire che saremo a posto al 100% nella primavera del 2018, forse addirittura a febbraio-marzo, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza del debito con Elliott. La mia frase voleva dare una rassicurazione ai tifosi, far capire loro che il Milan non porterà comunque i libri in tribunale e continuerà ad avere una proprietà solida anche nella più sciagurata e remota delle ipotesi. Stanco di sentire insinuazioni sulla proprietà? A volte sì. Nel mondo del calcio spesso le proprietà orientali vengono viste come poco trasparenti e poco comunicative. Noi, dove possibile, abbiamo deciso di rispondere con i fatti e con i numeri”.

Sui ricavi dalla Cina: “I top club lì fatturano poche decina di milioni di euro, 20-25, anche il Manchester United che è il leader assoluto in quel mercato. La nostra scommessa è arrivare nei prossimi anni a 60-70-100 milioni. Come? In Cina abbiamo una società locale, non un semplice ufficio, e manager cinesi che possono sviluppare il nostro business conoscendo la cultura e sapendo come muoversi”.

Sugli obiettivi della stagione: “C’è un piano economico che va di pari passo con quello sportivo. L’obiettivo è la zona Champions League: vogliamo conquistarla per poi crescere ancora e vincere. Non riuscirci, però, non sarebbe un dramma. Alla UEFA ho presentato anche dei piani che non prevedono la partecipazione alla Champions e quindi 40 milioni in meno di ricavi. Se arriveremo ‘solo’ in Europa League non chiuderemo la baracca, ma non nascondiamo che gli azionisti ci hanno chiesto di tornare subito a giocare la coppa più prestigiosa”.

Sulla corsa alla Champions League: “Juventus e Napoli hanno qualcosa in più delle altre perché sono solide e collaudate. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio che mi sembrano più alla nostra portata come rose. Se cresciamo come squadra, possiamo dar fastidio a tutti”.

Sull’Europa League: “Per noi è una competizione importante, anzi prioritaria. Non la faremo schierando le riserve perché vogliamo arrivare il più lontano possibile e migliorare il nostro ranking. Se da febbraio avremo un po’ di fortuna nei sorteggi…”.

Sull’Inter: “Loro lo scorso anno in classi­fica sono ­finiti dietro di noi, ma il Milan ha cambiato molto. Ce la giocheremo senza paura, con loro e con le altre. Al derby e, ancora prima, allo scontro con la Roma arriveremo più rodati rispetto a ora.

Il mio derby con l’Inter? Ho buoni ricordi degli anni all’Inter. Il più grande rammarico è quello dell’ultima stagione con Mancini: eravamo primi, stavamo volando, poi qualcosa si è rotto (tra lui e Bolingbroke, allora CEO nerazzurro, e Fassone se n’è andato, ndr). Peccato perché avremmo potuto vincere il campionato. Roberto (Mancini, ndr) è un fuoriclasse e gli auguro ogni successo perché lo merita.

Mercato estivo? L’Inter era soggetta al Fair Play dell’UEFA, noi lo saremo il prossimo anno, ma non mi permetto di entrare nei loro affari. Tra la nostra proprietà e la loro c’è grande rispetto”.

Sul Fair Play Finanziario: “A maggio abbiamo ottenuto lo slittamento della sottoscrizione del Voluntary Agreement. Siamo stati convocati in un momento in cui i nostri piani erano ancora super­ficiali. Ci rivedremo a novembre e speriamo che tutto vada a posto”.

Sul mercato: “Trovare l’accordo per il Voluntary Agreement potrebbe darci dei vantaggi, ma dei vincoli con l’UEFA li avremo. Quest’anno la proprietà ha accettato perdite forti che nel prossimo bilancio saranno coperte da aumenti di capitale e abbiamo inserito in rosa 11 nuovi giocatori. Nel 2018 niente rifondazioni: l’idea è quella di aggiungere 2-3 elementi e migliorarci dove ne abbiamo bisogno. Faremo mercati importanti anche senza cessioni di spessore”.

Sul parco attaccanti: “Siamo felici di Kalinic. Montella lo voleva ­fin dall’inizio e puntavamo su di lui. Ci siamo tenute aperte delle altre piste perché non sapevamo cosa avrebbe fatto la Fiorentina”.

Su Bonucci: “Eravamo partiti per costruire una squadra di un certo tipo e nella nostra idea base Leo non c’era. A inizio luglio Montella e Mirabelli mi hanno prospettato l’acquisto Bonucci, spiegandomi che era il giocatore che avrebbe completato la nostra rosa. Su di lui siamo andati dritti per dritti anche se a me sembrava impossibile prenderlo. E invece al primo incontro con Marotta abbiamo trovato l’accordo in mezzora. Leo è un leader, ma anche lui deve ambientarsi”.

Su Raiola e la promessa della fascia di capitano a Gigio: “Non voglio fare polemiche. Dico solo che da quando ha sposato il nostro progetto, immaginiamo che Gigio diventerà capitano del Milan. Dargli la fascia adesso sarebbe stata una cosa prematura, ma se rimarrà a lungo con noi come speriamo…”.

Su Montella: “Non lo abbiamo mai messo in discussione e sarebbe rimasto anche senza la quali­ficazione all’Europa League. Mi è piaciuto tantissimo come ha lavorato la scorsa stagione, caratterizzata dalle difficoltà del cambio di proprietà. Ha grandi doti gestionali del gruppo”.

Mirabelli: “Tifosi del Milan, potete sognare. Cessioni di top player? Niente paura”

Intervista esclusiva di Premium Sport a Massimiliano Mirabelli nell’ambito del premio ricevuto dal sindaco del paese di Rende per meriti sportivi. Il ds del Milan ha parlato del positivo inizio di stagione: “I tifosi possono sognare ma non dobbiamo creare false illusioni. Noi giocheremo al massimo tutte e tre le competizioni in cui siamo, Europa League compresa, anche perché può riportarci in Champions. L’importante è avere la pazienza di aspettare la creazione di un gruppo, possiamo aprire un ciclo”.

Mirabelli è poi tornato a parlare di mercato: “Siamo una squadra importante, abbiamo raggiunto il 95% degli obiettivi che ci eravamo prefissati e nei prossimi anni puntelleremo. Rafinha a gennaio? Non ci è mai interessato, forse è il gioco dei procuratori o delle altre squadre per dare visibilità ai giocatori. Sosa? Siamo d’accordo col Trabzonspor, decide il giocatore”.

Su Reina eventuale sostituto se partisse Donnarumma, visto che il mercato insegna che gli “scippi” top sono all’ordine del giorno (vedi Neymar): “Noi siamo tranquilli, non abbiamo paura di nulla. Questo club affascina tanti giocatori che vogliono venire e tanti che sono qui e non vogliono andarsene”.

Il ds rossonero precisa le parole di Fassone sull’eventualità di cedere un top player senza qualificazione in Champions: “Non ridimensioneremo mai, magari avremo nuove entrate da sponsor in Italia o Cina. Stiamo programmando per obiettivi importanti, c’è da stare tranquilli”. Infine, sul possibile scarso minutaggio di Cutrone in un attacco che conta su Kalinic e André Silva: “Giocano ogni tre giorni non ci sarà una formazione tipo, ci sarà spazio per tutti”.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, nuovo sondaggio per Reina: è in scadenza nel 2018

Già cercato in estate nei giorni del “no” di Donnarumma al rinnovo, Pepe Reina è rimasto nel mirino del Milan: i rossoneri – riporta La Gazzetta dello Sport – hanno effettuato un nuovo sondaggio per il portiere spagnolo, in scadenza di contratto con il Napoli il prossimo mese di giugno.

Il Milan terrebbe volentieri Gigio, ma la clausola rescissoria presente nel suo contratto obbliga a tenere sempre gli occhi aperti sulle alternative. Su Reina è fortissimo anche il PSG: i parigini, che già lo avrebbero preso ad agosto, sono disposti a offrire un contratto da 4 milioni a stagione.

Gigio per Buffon: Ventura pensa al cambio verso Italia-Israele

Il giorno dopo il pesante ko subito dalla Spagna, dalle parti di Coverciano è tempo di pensare subito alla prossima partita dell’Italia, impegnata martedì nell’importante gara di qualificazione ai Mondiali contro Israele. Il c.t. Ventura, tra le tante possibili novità di formazione rispetto alla gara del “Bernabeu”, potrebbe optare anche per un cambio in porta: fuori Buffon, dentro Gigio Donnarumma – riporta MilanNews.it – nell’ottica di una rotazione che era al vaglio del selezionatore già prima della debacle madrilena.

Ambrosini: “Giusta la fascia a Bonucci? Chiedete a Montolivo…”

L’ex capitano del Milan e oggi commentatore sportivo, Massimo Ambrosini, ha rilasciato un’intervista ai taccuini di Tuttosport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan in generale: “Mi piace l’entusiasmo, la disponibilità dei giocatori. Mi piacciono le variabili che sono a disposizione di Montella. Cosa mi preoccupa? Mettere insieme tutti questi giocatori comporta delle incognite naturali. E in più c’è da considerare l’impegno dell’Europa League, che l’Inter, una delle probabili rivali per la qualificazione in Champions, ad esempio non avrà”.

Sull’attacco: “È lì che si gioca la stagione del Milan. Lì si farà la differenza per andare in Champions League. Non si può pretendere che Cutrone faccia 20 gol, André Silva avrà bisogno di tempo per adattarsi e adesso è arrivato anche Kalinic. Vedremo…”.

Sull’arrivo di Bonucci: “È un’operazione che mi ha sicuramente stupito nelle tempistiche. Bonucci è un professionista e non si farà spaventare. In ogni caso arrivare al Milan alla sua età e con quel passato in bianconero è una gran bella sfida”.

Sulla fascia a Leo: “Bisognerebbe chiedere a Montolivo se è stato giusto. Immagino l’abbiano avvisato e gli abbiano spiegato bene la scelta. I modi, in questi casi, sono fondamentali”.

Su Romagnoli: “È un anno fondamentale per lui. È arrivato che era una promessa, adesso deve crescere ulteriormente. Con Bonucci, dovrà riuscire a legare l’eleganza di gioco all’abilità nella marcatura: se cresce nell’uno contro uno, diventa un campione a tutti gli effetti”.

Su Donnarumma: “La vicenda del rinnovo poteva essere gestita in maniera differente, ma non avevo dubbi che la soluzione più logica sarebbe stata rimanere al Milan. Non lo conosco personalmente, ma so che è un ragazzo sensibile e come tale può avere avuto qualche tentennamento. Ma ha qualità tecniche che non si discutono e che non saranno minate da quel che è successo a giugno. Allo stesso modo, anche sui tifosi non avevo dubbi che lo avrebbero riaccolto come un idolo”.

 

Dida: “Milan, bel mercato: ora bisogna tornare in Champions. Gigio…”

Fiducia nel Milan. Nelson Dida, pilota improvvisato alla Heineken champions of the grid sul circuito di Monza, è convinto che il club rossonero abbia tutte le carte in regola per tornare in Champions. “Si sono mossi bene sul mercato – l’analisi del brasiliano -, ora devono rispondere sul campo e arrivare tra le prime quattro. Il mondo guarda al Milan, lo vuole nell’Europa che conta davvero”.

Ma Dida applaude alla scelta di Donnarumma di rinnovare il contratto con il Milan: “Per la nuova società è fondamentale essere riusciti a trovare un accordo. Lo dico da tifoso, non posso parlare per Donnarumma. Lui è abituato a San Siro, un idolo dei tifosi. Cambiare portiere per il Milan sarebbe stato un problema, invece così è una certezza in più“.

Fonte: ANSA

Raiola: “Gigio capitano: il Milan ce lo aveva promesso. Vogliamo capire”

Gigio Donnnarumma ha rinnovato ed è rimasto al Milan, dopo una telenovela lunga un’estate piena di colpi di scena, ma Mino Raiola non sembra accontentarsi del ricco contratto da 6 milioni netti a stagione firmato dal proprio assistito. Il procuratore del portiere, infatti, ha polemizzato con la società rossonera sulla scelta di affidare la fascia di capitano a Bonucci e non a Gigio: “Ce l’avevano promessa. Nulla contro Bonucci – ha precisato Raiola a Rai Sport -, ma vogliamo capire. Sono contento che Donnarumma sia rimasto al Milan, rispettiamo la sua decisione“.

Shkendija-Milan, i convocati di Montella: out Gigio Donnarumma, c’è Romagnoli

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 20 giocatori convocati per Shkendija-Milan, ritorno dei Playoff di Europa League in programma giovedì alle 20.45 a Skopje. Ecco la lista completa:

PORTIERI: A. Donnarumma, Guarnone, Storari
DIFENSORI: Abate, Antonelli, Bonucci, Calabria, Gabbia, Gomez, Romagnoli, Zapata
CENTROCAMPISTI: Kessie, Locatelli, Mauri, Torrasi, Zanellato
ATTACCANTI: Borini, Cutrone, André Silva, Suso.

Fonte: AC Milan

Gigio: “Ho rinunciato a tanto per il Milan. Il primo no? “Colpa” degli Europei. Ero preoccupato per San Siro, e invece…”

Il portiere del Milan e della Nazionale, Gigio Donnarumma, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere della Sera. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal “99” rossonero.

Sul dividere la camera col fratello Antonio: “Sono io che russo! Quando dormo io, neanche una bomba mi sveglia. Scherzi a parte, dopo tanti anni passati lontano, è proprio bello stare sempre assieme, come facevamo da piccolini. Condividere poi il ruolo di portiere è ancora più stimolante”.

Sull’etichetta di “raccomandato” ad Antonio: “Ne ha già parlato lui. Allenarmi con Antonio aiuta anche me a crescere e guardate che qui, con mister Magni, si fa un ottimo lavoro. Certo si scherza anche, perché lavorare senza scherzare è pesantissimo”.

Su Bonucci: “Devo dire che mi ha fatto una grandissima impressione. Sono sincero, quando ho saputo che sarebbe arrivato sono rimasto sorpreso, l’ad Fassone e il ds Mirabelli stanno facendo un lavoro incredibile. Sono sicuro che Leo ci darà una grande mano, anche sul piano della personalità”.

Sul PSG: “Nella mia testa c’è sempre stato solo il Milan. Ho ricevuto tante offerte, dico la verità, e ho rinunciato a tanto per restare in quella che considero casa mia”.

Sul “no” iniziale al Milan e sulla contestazione: “In quel periodo ero concentrato solo sugli Europei Under 21 che stavano per iniziare. Ho 18 anni, ero in un momento importante che poteva indirizzare la mia carriera. Non avevo la testa per decidere, volevo aspettare almeno la fine del torneo. Come ho detto, in quel momento sono anche arrivate molte offerte, avrei potuto guadagnare persino di più, ma non è stata una questione di soldi. Durante gli Europei, poi, si è scatenato un putiferio, sono stato molto male, c’è stato quell’episodio dei dollari falsi lanciati dai tifosi. Non è stato un momento facile”.

Sull’Europeo Under 21: “Io ho cercato sempre di lavorare al massimo, ho dato la mia totale disponibilità al c.t. Di Biagio, mi dispiace tanto per il risultato. Poi, sa, le prestazioni dipendono da tante cose”.

Su San Siro e sull’accoglienza: “Sì, ero un po’ preoccupato, lo ammetto, avevo paura di una reazione negativa del pubblico, ero un po’ pessimista. Invece sono stati bravissimi, mi hanno accolto esattamente come avevano chiuso lo scorso anno”.

Sui social: “Non ho cambiato il modo di usarli. Certi giorni sono socialissimo, certi altri non posto niente. Li uso per distrarmi dopo l’allenamento, per non pensare solo al campo. Se ho pensato che fossero esagerazioni? Massì, ma se si fosse parlato solo di calcio non ci sarebbero stati problemi. Invece sono stati espressi giudizi sulla mia famiglia, sono state dette cose molto brutte, che hanno fatto stare molto male i miei».

Sul cognato molto “social”: “Sono molto legato a lui, perché ha cominciato a frequentare casa nostra quando io ero piccolino e Antonio era già partito. Mi ha cresciuto come un fratello”.

Sull’esame di maturità: “So bene quanto è importante lo studio e che mi dispiace ma in quel momento non mi sentivo pronto, come credo succeda ad altri ragazzi. Non avevo studiato, è stato un anno impegnativo. Ma è una sfida importante: ho promesso alla mia famiglia e a me stesso che la affronterò più avanti”.

Su Montella e sul ruolo che ha avuto per farlo restare: “Ma quello è stato solo un caffè, niente di che, non si è parlato di mercato. Ma sì, ci lega il fatto che veniamo entrambi dalla Terronia. A parte le battute, con il mister ho un rapporto ottimo, scherziamo sempre in napoletano. Ed è vero, per la sua esperienza, lui poteva capire la mia situazione meglio di tanti altri”.

Sulla sua terra d’origine: “Appena vedo il cartello che indica la fine del Lazio e l’inizio della Campania io sto già meglio, sento odore di mare, mi sento a casa”.

Sulle ambizioni del Milan: “L’obiettivo è tornare in Champions. È vero che abbiamo cambiato tanto, dobbiamo cercare di fare gruppo e far ambientare al meglio i giocatori nuovi. Stiamo tutti ascoltando il mister. Speriamo di fare grandi cose”.

Sulla Juve: “È per forza la favorita. Cerchiamo di battere tutte le altre e poi quando incontriamo la Juve cerchiamo di battere anche lei. Ma ci siamo anche noi tra le squadre da battere”.

Se il Milan è il suo “esame di maturità”: “In un certo senso… Credo che quest’estate “bellissima” mi abbia fatto crescere molto. Sì, mi sento più maturo”.

Mirabelli: “Lavoriamo per l’attaccante, non possiamo sbagliare. Aubameyang? È nel mio destino…”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del QS.

Sul rapporto con Fassone: “Avevamo già un rapporto splendido quando lavoravamo insieme all’Inter, poi lui è uscito ingiustamente dal club nerazzurro, mi ha chiesto di stare insieme e mantenuto la promessa affidandomi l’area tecnica del Milan, dicendomi ‘ti ho visto lavorare, so chi sei…’ Be’, ho sposato più lui che il Milan, rischiando grosso nei giorni dell’attesa del closing che non arrivava mai. Ma io ho sempre creduto che ce l’avremmo fatta, alla faccia di quelli che adesso non riescono a mandarla giù…”.

Sul ruolo di d.s.: “Faccio un lavoro che mi piace. Questi sono stati mesi bellissimi, abbiamo fatto qualcosa di grande, di inedito, ma il bello viene adesso: appena finita la squadra ecco tanti ragazzi da vedere, da seguire in un torneo che si gioca tre/quattro volte alla settimana, e all’estero, sempre aggiornati sulle tecniche che cambiano, sulle idee nuove da cogliere e trasmettere. Crescono gli impegni, cresce la cultura…”.

Su Aubameyang e sull’attaccante: “Aubameyang è nel mio destino: è stato il primo giocatore che sono andato a vedere dal vivo, il mio primo viaggio fu proprio per lui.

Nuovo attaccante? Ci stiamo lavorando e non possiamo sbagliare: anche Nikola Kalinić e Diego Costa sono nella nostra lista. L’attaccante ci vuole ma non possiamo sbagliare. Io non posso sbagliare per questi tifosi che mi apprezzano per quel che si è fatto, per la trasparenza del mio lavoro. L’ho visto qui, l’ho visto in Cina dove c’è un entusiasmo come a San Siro”.

Sulla questione fideiussioni di Bonucci e Biglia: “Ma ci rendiamo conto di che discorsi vengono fatti? Se decidi di prendere Bonucci e Biglia, e te li danno, saprai quello che stai facendo o no?”.

Sul rinnovo di Gigio Donnarumma: “Un’esperienza intensa, dura. Non era facile tenere Donnarumma, prima ci avevano provato altri, inutilmente, eppure ce l’abbiamo fatta noi, perché era importante, una conquista su cui costruire il resto. Come si è puntualmente verificato. E l’ha capito anche Raiola”.

Sui tifosi rossoneri e su Berlusconi: “Silvio Berlusconi ha fatto una scelta meditata e noi abbiamo realizzato tutti i suoi sogni. Anche di più. Noi abbiamo messo al centro del nostro progetto i tifosi: eccoli, li mostriamo orgogliosi. Per loro abbiamo lavorato in trincea, senza mollare mai, evitando le pillole avvelenate… Dove vogliamo arrivare? Primo traguardo, il tifo entusiasta, mai spegnerlo; e per questo bisogna realizzare qualcosa d’importante. Quei 67 mila dell’altra sera per Milan-Craiova ci assegnano una responsabilità straordinaria, da oggi alla Champions è il programma, ci vogliono risultati importanti ma è innegabile che abbiamo fatto una campagna scientifica: tanti giovani, pensando al domani, con Bonucci e Biglia i maestri che li aiutano a maturare, non solo per vincere oggi ma per realizzare un ciclo”.

Lo stadio di San Siro durante Milan-Craiova

San Siro fa bene a eccitarsi: questi sono prodromi di grande Milan

Milan-Craiova era diventato più di una semplice turno preliminare di Europa League. Tra la frenetica corsa al biglietto e il pienone previsto a San Siro, il ritorno di coppa svestiva i contorni della sgambata agostana e assumeva i crismi di un festa rossonera, in cui l’orgoglio casciavit sarebbe tornato a mostrarsi fiero dopo anni di vacche magre e di pruriti verso la vecchia proprietà, oltre che rappresentare un attestato di fiducia verso la squadra e un metaforico taglio del nastro del nuovo corso cinese, nel giorno del ritorno al Meazza dell’Europa. E così è stato: il Diavolo ha vinto e convinto, dominato e divertito, emozionando il proprio pubblico e consegnando alla storia una serata bella oltre ogni più rosea aspettativa, con un San Siro da brividi cornice perfetta per la “cerimonia d’apertura” del Milan erede di quello di Berlusconi.

Fassone lo ha confessato nel post partita: in una serata così ricca di emozioni extra campo, con quasi 70 mila milanisti indomiti e trascinanti, la gara passa quasi in secondo piano. Eppure, oltre alla straordinaria risposta del pubblico (e alla scintilla già scoccata tra i ragazzi in campo e i tifosi sugli spalti), è proprio dalla partita che arrivano segnali incoraggianti e positivi. Perché il Milan, nonostante la rivoluzione del mercato e le assenze di Bonucci, di Biglia e della nuova punta, destinati a diventare la nostra spina dorsale, ha già mostrato sostanziali segnali di squadra. Montella è ripartito dove aveva fermato i lavori due mesi e mezzo fa: non un modulo rigido, ma principi di gioco chiari ed efficaci, fluidi nell’interpretazione dei singoli e messi in pratica con tecnica e convinzione. E se la qualità della “stoffa” migliora, il sarto può confezionare abiti di categoria superiore: in attesa di inserire i campioni, sostituiti egregiamente dalla spina dorsale di ’98-’99 Gigio-Loca-Cutro, si è (ri)vista la mano sapiente dell’Aeroplanino in parecchie situazioni come l’uscita della palla, lo sviluppo della manovra e l’attacco alla porta, in cui sono state messi in atto meccanismi già visti e novità interessanti.

È chiaro che il Craiova non sia stato l’avversario più ostico e temibile che si potesse incontrare, nonostante la buona organizzazione tattica data da Mangia e la bella gamba mostrata nella gara di andata. E la carica orgasmica di San Siro, il classico “dodicesimo uomo”, ha indirizzato il match sin dal 1′ su binari favorevoli, trascinando i nostri ragazzi verso una vittoria mai in discussione. Ma oltre alle emozioni della serata, c’è tanto altro che fa ben sperare per il futuro. Primo: l’empatia già ritrovata tra Gigio e lo stadio, fondamentale perché il “99” sia sereno e pari al top (la sua fenomenalità, invece, non è una notizia da anni). Secondo: lo straordinario inserimento e la risposta in personalità dei nuovi Musacchio, Rodriguez, Conti e Kessie, esaltati e non schiacciati dalla pressione di un San Siro stracolmo. Terzo: la mano del mister nel gioco e soprattutto nella mentalità – vincente – mostrata dai giocatori, determinati, concentrati e “cattivi” dall’inizio alla fine. È solo agosto, ma questi sono prodromi di grande Milan.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Milan-Craiova, la Curva Sud sceglie l’indifferenza nei confronti di Gigio

Come riportato da Tuttosport questa mattina, la Curva Sud ha voluto chiarire la sua posizione nei confronti di Gigio Donnarumma, in vista della partita di stasera con il Craiova. Niente odio né amore, i tifosi rossoneri hanno optato per l’indifferenza totale senza fare distinzioni tra il portiere rossonero e il resto della squadra.

Sicuramente, la gestione del rinnovo non è affatto piaciuta alla Curva rossonera, che magari in futuro potrà perdonare, ma dimenticare sembra proprio di no…

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “San Siro pieno ci emoziona. Gigio? Ama il Milan, spero sia accolto con affetto. André Silva…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Craiova, ritorno dei preliminari di Europa League.

Su cosa si aspetta rispetto all’andata: “Mi aspetto miglioramenti nella tenuta mentale più che in quella fisica, anche se comunque all’andata c’è stato un buon approccio dei singoli. Va mantenuto e incrementato. È passata una settimana, abbiamo smaltito il fuso orario dal rientro dalla Cina e quindi mi aspetto che sulla tenuta fisica ci siano miglioramenti, che vedo in allenamento, ma anche la tenuta mentale che è importante in egual misura”.

Su San Siro pieno: “È un’emozione e una responsabilità: i tifosi dimostrano di credere in noi e nella società, ci dimostrano preventivamente sostegno e amore. Si sta creando un entusiasmo importante per grandi obiettivi e va alimentato e tenuto acceso: sarà il campo a dover dimostrare questo”.

Su Gigio Donnarumma: “Credo che la sua estate sia stata di grande crescita. È stato al centro dell’attenzione per mesi, ha subito tante sollecitazioni ed è cresciuto ulteriormente. Mi auguro ci sia domani la giusta accoglienza per lui, perché ha dimostrato amore per il Milan, anche se ci ha messo un po’ ma ci può stare. Spero ci sia il solito affetto per Gigio”.

Sul capitano: “Da noi è stabilito che non parla solo chi porta la fascia, ma è stabilita una commissione: possono parlare con me e con la società chi vuole. In passato il capitano è stato scelto istituzionalmente dalla società, così come anche oggi: mi è stato chiesto di scegliere tra gli acquisti per sancire il nuovo corso. Qualora non ci fosse in campo il capitano del nuovo corso, varrà la gerarchia del passato”.

Sul Craiova: “È una squadra organizzata, è una partita in cui serve massima concentrazione e bisogna dare tutto: se non si dà l 100%, anche con differenza tecnica si rischia brutta figura. Ci vuole massima attenzione e umiltà nel rispetto dell’avversario”.

Su André Silva: “È arrivato molto dopo rispetto ai compagni causa Confederations Cup e si è allenato pochissimo con noi. Sta crescendo in condizione e integrazione, vorrei farlo giocare, ma ha un problema al dito e c’è incertezza sulla tenuta dei 90′. Mi prendo tempo sino a domani per fare una scelta definitiva.

La pressione e la concorrenza sono normali nei grandi club: la differenza in un calciatore è lì, accettarla ed essere competitivo. È giovanissimo, ma ha tutte le qualità per emergere: non vedo smania e fretta, deve saper gestire questi momenti e l’adattamento”.

Su Calhaoglu: “Sta meglio, stiamo forzando i tempi perché non ha giocato tanti mesi e questo conta: ci sono diversi giocatori in queste condizioni come Suso, Jack, Abate, Montolivo. Devono crescere fisicamente in tanti, ma è palese che abbia talento: deve crescere nel modo giusto e nei giusti tempi”.

Su Suso: “Anche lui è in gruppo da pochissimo, arriva da un infortunio non semplice da recuperare. Ha bisgono di giocare per trovare la condizione, si sta allenando molto bene e devo fare scelte: è una partita pericolosa e importante, non mi posso permettere più di 1-2 che non abbiano i 90′. Sceglierò domani con queste logiche.

Il rinnovo? È palese che sia stimato da me e dalla società, poi ci sono dinamiche contrattuali che non spetta a me giudicare e commentare”.

Sull’attaccante: “La società si è fermata dopo un lavoro egregio, si stanno riposando con massima tranquillità. Non abbiamo fretta, si sta valutando con massima attenzione e accortezza. Vedremo, ma non c’è un giorno limite: tanti sono nuovi e non si conoscono, per me non cambia niente uno in più o uno in meno”.

Su Cutrone: “Sta crescendo in maniera esponenziale: ha debuttato la scorsa stagione in un momento importante della stagione, quest’anno lo trovato ancora migliorato. Mi piace lavorarci, insieme alla società valuteremo ma è un prospetto che sta crescendo bene”.

Montella: “Il capitano? Sto pensando a Bonucci o Biglia. Sogno CR7”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla pressione di avere ora a disposizione una grande squadra: “Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. È stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi.

Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante”.

Sull’obbligo di andare in Champions: “Sicuramente sarebbe un grave danno economico non arrivarci, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti”.

Su chi preferirebbe in attacco tra Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Stiamo ragionando, sono diversi tra loro, ma sono tutti giocatori che potrebbero benissimo sposare la nostra idea di calcio”.

Su Donnarumma: “Sinceramente non so se abbia sbagliato qualcosa nella gestione della sua vicenda, credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente”.

Un sogno: “Ronaldo. In passato mi piaceva tanto anche Zidane però”.

Su un “nuovo” possibile capitano: “Ci sto pensando. Avrò un’indicazione precisa dalla società. Si vuole sancire l’avvio di un nuovo corso, perciò sicuramente tra capitano e vice ci sarà un nuovo acquisto tra i due. Bonucci è l’indiziato, insieme a Biglia. Sto prendendo tempo perché credo che la scelta sia da condividere tra la società che darà indicazioni precise, l’allenatore e la squadra. Anche i tifosi si devono rispecchiare in questa decisione”.

Su Bonucci: “Diciamo che è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. E se lo darà al Milan non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. È arrivato molto competitivo. Estremamente professionale, è arrivato in punta di piedi e con me ha avuto un approccio ottimale”.

Abbiati intervista Gigio: “Il Milan sta facendo un grandissimo lavoro. Buffon l’idolo, Neuer l’esempio”

Abbiati intervista Gigio Donnarumma. In una simpatica e amichevole chiacchierata, l’ex portiere del Milan, oggi Club Manager, ha intervistato l’attuale estremo difensore rossonero. Di seguito le parole rilasciate da Gigio ad Abbia.

Sulla tournée in Cina: “Sta andando bene, ci siamo stati due anni fa insieme. È una bella esperienza da rifare”.

Sui tifosi rossoneri in Cina: “Sono molto calorosi. Già all’arrivo ci hanno accolto molto bene e li ringraziamo”.

Sulla squadra e sulla preparazione: “Ci sono tanti nuovi, si stanno adattando bene e i “vecchi” li stanno facendo sentire a casa. Domani c’è la partita col Bayern e cerchiamo di fare bene”.

Sul fratello Antonio: “Mi trovo benissimo con lui. È una sensazione strana allenarsi con lui. Poi c’è Marcone (Storari, ndr) che è bravissimo. Ci alleniamo bene”.

Sul perché abbia scelto il ruolo del portiere: “Mio padre era falegname, quindi non c’entra niente (ride, ndr). Mio zio portava mio fratello al campo a vederlo e portava anche me: lì è nata la passione da portiere, con mio zio e mio fratello”.

Sul mercato: “La società sta facendo un grandissimo lavoro. Alcuni li conoscevo per averci giocato contro l’anno scorso, tipo Biglia, altri solo di nome, ma sono bravissimi giocatori e persone. Si stanno adattando molto bene e mi trovo bene”.

Sull’idolo: “È sempre stato Gigi Buffon, poi c’eri tu (Abbiati) che eri nella squadra che tifavo. Oggi c’è sempre Gigi che in Nazionale mi aiuta tanto, ma il mio esempio è Neuer: cerco di imitarlo e aiuto da lui”.

Su Abbiati: “È strano vederti come Club Manager, ma non è cambiato nulla. Ci fai sempre ridere, sei sempre con noi, ci fai sentire molto bene”.

Milan-Borussia Dortmund, le formazioni ufficiali: ecco Jack, out Gigio

Di seguito le formazioni ufficiali di Milan-Borussia Dortmund, amichevole valevole per la International Champions Cup 2017:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Paletta, Zapata, Rodriguez; Kessié, Mauri, Bonaventura; Borini, Bacca, Niang. All.: Montella.

Borussia Dortmund: Weidenfeller, Zagadou, Bartra, Sokratis, Piszczek, Sahin, Castro, Rode, Aubameyang, Dembele, Pulisic. All.: Bosz.

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.

Gigio: “Mi scuso con i tifosi, forza Milan”

Gigio Donnarumma, a poche ore dalla firma per il rinnovo, ha rilasciato un’intervista a Milan TV.

Sul rinnovo: “Sono contentissimo e orgoglioso di essere qua al Milan, sono sempre stato tifoso del Milan, sono nato e cresciuto qui quindi non ci può essere emozione più grande”.

Sui tifosi: “Sono sempre stati il mio punto di forza loro, mi dispiace che in questo periodo siano passate cose che non sono vere. Mi dispiace per loro che si sono sentiti traditi, non era mia intenzione, nella mia testa c’era tutt’altra cosa. Mi sono sentito anche io un po’ dispiaciuto, mi sono sentito anche io male. Mi scuso con i tifosi e spero che ritorni tutto come prima”.

Sul fratello: “Sono molto legato a mio fratello, sono molto orgoglioso di condividere la stanza con lui come quando eravamo piccoli. Sono contentissimo anche per lui, è un sogno che lui sia qui con me”.

Su Montella: “Lo ringrazio per tutte le belle parole e la fiducia che mi ha sempre dato”.

Sulla squadra: “Sono contentissimo di tutto il gruppo, siamo veramente un bel gruppo e speriamo di fare delle belle cose quest’anno. Sicuramente quello che posso dire è che daremo, daremo perché parlo anche della squadra, sempre il massimo per questa maglia e per raggiungere gli obbiettivi che ci siamo fissati, e di starci sempre vicino nei momenti sia belli che più difficili. Forza Milan”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Il Milan è casa di Gigio. I tifosi? Alla prima prodezza sarà tutto dimenticato”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato così del rinnovo di Gigio e dell’arrivo di Antonio Donnarumma:

“È una giornata importante e particolare. Il rinnovo di Gigio è stato il tormentone dell’estate e crediamo valga la pena celebrare una lunga e sofferta discussione e chiarimenti avuti con lui, con la famiglia e con l’entourage e che ha convinto a rinnovare per quattro anni con soddisfazione.

Abbiamo avuto tutti 18 anni e sappiamo com’è difficile prendere decisioni così importanti in quella fase della nostra vita. La scelta di dare fiducia a una società e a una dirigenza nuova, che conosce da poco tempo, e credere nel progetto del Milan è stata sofferta e sono comprensibili dubbi e tentennamenti su proposte che riguardano la vita professionale e personale.

Siamo orgogliosi che tu Gigio abbia scelto il Milan, che è la tua famiglia e la tua casa, e che abbiamo costruito qualcosa che ti ha convinto a fare questo gesto. Sono contento e certo che tutti i nostri tifosi lo siano: le cattiverie che sono uscite saranno dimenticate alla prima parata e alla prima prodezza con la maglia del Milan.

Ho compreso alcune ragioni sulla decisione di saltare l’esame di maturità, ma sono altrettanto certo che la “cosa” particolare di questa estate debba cambiare e si debba promettere ai tifosi che l’anno prossimo avremo il portiere e il ragioniere“.

Donnarumma: “Un orgoglio essere al Milan, mi spiace che i tifosi si siano sentiti traditi”

Gigio Donnarumma ha parlato così del proprio rinnovo di contratto con i rossoneri sino al 2021, nel corso della conferenza stampa organizzata a Casa Milan alla presenza di Fassone, Mirabelli e del fratello Antonio. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sulle sensazioni del rinnovo: “Sono contentissimo e orgoglioso di essere al Milan. Non ho mai avuto dubbi in testa, mi spiace per i tifosi che si sono sentiti traditi ma non c’è mai stata questa volontà. Sono molto orgoglioso, mi dispiace solo per i tifosi e li ringrazio per avermi sempre sostenuto in questi due anni”.

Sull’esame di maturità: “Ringrazio il ministro dell’istruzione per la lettera che mi ha scritto. Prometto che sarò ragioniere l’anno prossimo”.

Montella: “Contento per Gigio, restare è la scelta giusta. Il mercato? Vediamo…”

Il tecnico rossonero, Vincenzo Montella, ha parlato così nel post partita di Lugano-Milan, come riporta MilanNews.it.

Sull’amichevole odierna: “Ho visto un ottimo atteggiamento. Dal punto di vista tattico, nel primo tempo non potevo chiedere di più, non abbiamo avuto tante indicazioni. Vedo un grande spirito, siamo solo alla prima settimana di lavoro. C’è grande entusiasmo anche dai calciatori che sono rimasti. Quelli che sono arrivati hanno un grande spirito”.

Sul rinnovo di Donnarumma: “L’ho saputo adesso. È stata una lunga telenovela ma era importante arrivare al risultato finale. Gigio è nostro figlio, adesso avrà bisogno di sostegno e lui dovrà essere più tranquillo e più forte. Ora è un calciatore a tutti gli effetti, anzi un campione a tutti gli effetti. Sono contento, credo che per lui sia la scelta giusta. Negli ultimi giorni la situazione era abbastanza delineata. Non so cosa gli dirò, forse gli chiederò perché non ha fatto l’esame”.

Su Calhanoglu: “Credo che possa giocare ovunque. Con un pizzico di libertà in più può esprimere di più il suo talento. Il calcio italiano richiede anche un minimo di disciplina. È molto motivato, lo si è visto anche oggi, ha recuperato qualche palla in scivolata. Credo debba crescere fisicamente e lo sa anche lui. Credo che troveremo un grande calciatore”.

Sulla rosa: “Credo che la società si sia mossa bene, bisogna dire grazie ai calciatori che hanno fatto un’ottima stagione l’anno scorso. Fino ad oggi è stato fatto un buon lavoro, quanto sia migliorabile e quanto sia migliorata la squadra lo dirà il campo. La squadra che si è rinforzata di più è il Napoli, che ha confermato i giocatori che aveva in rosa”.

Sui fischi a Nang e De Sciglio: “Non li ho sentiti. Loro sono abituati”.

Sugli obiettivi: “Non ci nascondiamo, la nuova proprietà ha grande entusiasmo e grandi risorse. Abbiamo degli obiettivi importanti, vogliamo tornare in Champions, ma ci sarà da lottare perché bisogna superare squadre già collaudate. Sarà una lotta molto difficile, ma siamo consapevoli di potercela giocare”.

Sul possibile arrivo di Biglia: “So che la società sta lavorando bene e può fare ancora qualcosa”.

Sul centravanti: “Sapete più di noi, tutte le squadre sono migliorabili. Siamo attenti, vediamo il mercato. Siamo in sintonia con il direttore per cercare di individuare i profili giusti”.

Ufficiale: Donnarumma-Milan avanti insieme sino al 2021

Dopo una lunga ed estenuante telenovela, ricca di pathos e ultimatum disattesi, tra tweet e post incriminati, è arrivata la notizia tanto attesa: il Milan e Gigio Donnarumma andranno ancora avanti insieme. Il sì del ragazzo e della famiglia era già arrivato, ora è arrivato anche quello dei Raiola: il portiere di Castellammare di Stabia ha rinnovato il proprio contratto con i rossoneri.

I dettagli del nuovo legame tra Gigio e il Milan sono noti da tempo: un quadriennale da 6 milioni di euro netti a stagione, con una clausola rescissoria che si aggira attorno ai 75-80 milioni. Cifre importanti, da top player, per un giocatore chiamato ora a dimostrare di poter diventare a tutti gli effetti un campione e una colonna della squadra.

Ecco il comunicato del Milan:

AC Milan comunica di aver prolungato al 30 giugno 2021 il contratto di Gianluigi Donnarumma.”.

Casa Milan, blitz dell’agente di Biglia. Arrivati Gigio e Antonio Donnarumma

Giornata pienissima dalle parti di Casa Milan. Nella sede rossonera, infatti, è arrivato l’agente di Lucas Biglia, Enzo Montepaone: le parti si incontrano per cercare di sbloccare l’affare con la Lazio, ancora decisa a non mollare il punto sul prezzo del cartellino del proprio capitano. Lotito chiede 20 milioni, il Diavolo – aggiorna Gianluca Di Marzio – ne offre 16 bonus compresi: si proverà a trovare la quadra entro giovedì, per regalarlo a Montella in tempo per la tournée cinese.

Ma non solo: in via Aldo Rossi 8 sono attesi anche Gigio e Antonio Donnarumma. Entrambi, salvo clamorosi dietrofront, firmeranno con il Milan due nuovi contratti: il “99” un quadriennale da 6 milioni a stagione, mentre il fratello tornerà ufficialmente rossonero da terzo portiere, ponendo fine a una telenovela lunga quasi due mesi. In mattinata, inoltre, blitz di Alessandro Lucci, procuratore di Bertolacci e Cuadrado: il centrocampista è sempre più verso il Genoa.

Antonio Donnarumma: oggi i test, domani le visite mediche

Uno degli ultimi passaggi necessari (per il rinnovo di Gigio Donnarumma, ndr) è il trasferimento in rossonero, dalla squadra greca dell’Asteras Tripolis, del fratello del portiere, Antonio, che fra oggi e domani sosterrà le visite mediche e i test atletici, prima di firmare il suo nuovo contratto con ingaggio da un milione.

L’Asteras ha comunicato di aver ricevuto una “proposta ufficiale” dal Milan per l’acquisto del giocatore classe 1990, destinato a fare la riserva del fratello, 9 anni più giovane. Il club greco ha dato ad Antonio Donnarumma il permesso per sostenere le visite mediche e, in una nota pubblicata sui social, ha sottolineato come il trasferimento “sarà molto importante sia per il calciatore sia per l’Asteras, per il prestigio e i benefici che può portare il rapporto con una grande società come il Milan”.

Fonte: ANSA.it

Milan, mercoledì firma Donnarumma

Ancora in vacanza a Ibiza, Gianluigi Donnarumma rientrerà domani sera in Italia ed è attesa per mercoledì la firma sul rinnovo del contratto con il Milan, con cui guadagnerà 6 milioni di euro per le prossime 4 stagioni.

Fonte: ANSA.it

Vialli: “Contento che Gigio resti al Milan. Conti? Bravo, ma nell’Atalanta…”

Ex attaccante e ora opinionista, Gianluca Vialli ha parlato anche di Milan nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.

Su Donnarumma: “Sono contento sia finita così. Gli farà bene restare un paio d’anni, fra qualche tempo quando magari sarà al Real o chissà dove si guarderà alle spalle e capirà d’aver fatto la scelta giusta. Bravo Gigio. Raiola forse ha capito che stava tirando troppo la corda”

Su Fassone e sul mercato: “Sa muoversi, come dimostra anche la vicenda Donnarumma. Il vero punto di domanda è la distanza fisica della proprietà: un club ha bisogno estremo di una proprietà vicina. Però sta spendendo bene”.

Su Conti: “È un bell’acquisto. Anche se… No, mi piace: ha corsa, qualità. Però i ragazzini dell’Atalanta sono bravissimi finché stanno all’Atalanta. Come Gagliardini? Sì”.

Ancelotti

Ancelotti: “Milan, è un mercato intelligente. Calhanoglu? Farà bene. Gigio…”

L’ex calciatore e allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito riportiamo le dichiarazioni più importanti.

Sul mercato del Milan: “La Juve resta la favorita numero uno in modo chiaro, ma le due milanesi si stanno avvicinando. Inter e Milan stanno seguendo un percorso diverso. Il Milan doveva cambiare molto e la sua campagna acquisti è intelligente. Non doveva comprare un giocatore da 100 milioni, ma investire su più giocatori proprio come ha fatto. Quelli arrivati sono giusti”.

Su Çalhanoglu: “Ci impiegherà pochissimo ad ambientarsi alla Serie A, anche perché la Bundesliga è simile alla Serie A. In Germania, prima dell’infortunio, è andato molto bene”.

Su Donnarumma: “La scelta finale è quella giusta: restare al Milan. E’ la squadra che lo ha cresciuto, è l’ambiente ideale per lui. Gli auguro di arrivare a grandi traguardi con la maglia rossonera, anche perché toccherà a lui prendere l’eredità di Buffon”.

Su un ritorno in Italia: “Mi piacerebbe tantissimo. Dopodiché staremo a vedere. Per adesso il mio obiettivo è fare bene col Bayern come abbiamo fatto bene l’anno scorso”.

Perin sta con Gigio: “Credo realmente al suo attaccamento al Milan”

“Un giocatore è un’azienda. Noi abbiamo famiglia e abbiamo delle persone al fianco e dobbiamo vedere anche il loro bene e non solo il nostro”. Ha commentato così Mattia Perin, portiere del Genoa, la firma del contratto super di “Gigio” Donnarumma. “Ogni scelta che prende un giocatore va rispettata – ha spiegato Perin -. Ho sempre pensato dall’inizio che lui volesse rinnovare e si vede che come io tengo al Genoa lui tiene al Milan. Io credo realmente al suo attaccamento alla maglia del Milan“.

Perin ha poi raccontato la trattativa estiva proprio con i rossoneri. “Io ero in vacanza negli Stati Uniti e nessuno mi ha interpellato. So che c’è stato un interessamento da parte del Milan e questo non può che far piacere perché è una grande squadra a livello mondiale, ma il mio piano è stare qui e diventare un grande portiere con il Genoa. Probabilmente le parti non sono arrivate così vicine fino a farmi sapere cosa volessero fare le due società”.

Fonte: ANSA.it

Gigio rinnova, Milan soddisfatto: “Accordo senza compromessi”

Mancano le firme sui contratti, ma c’è l’accordo totale e definitivo tra il Milan e Mino Raiola per il rinnovo di Gigio. Ieri, dopo settimane piene di colpi di scena, è avvenuto l’incontro decisivo tra la dirigenza rossonera, l’entourage del ragazzo e la famiglia Donnarumma: il “99” firmerà un quadriennale da 6 milioni a stagione, con clausola rescissoria di 75-80 milioni.

Enorme soddisfazione dalle parti di via Aldo Rossi per la conclusione della vicenda. La dirigenza del Milan, incarnata da Fassone e Mirabelli, è contenta di essere arrivata alla fumata bianca senza compromessi con Raiola: né sulla clausola rescissoria – scrive il Corriere della Sera – né sulle commissioni, né sulla percentuale sulla rivendita.

Milan, Donnarumma firmerà: contratto di quattro anni, una sola clausola a 80 milioni

Gigio Donnarumma verso il rinnovo del Milan. C’è l’accordo tra i rossoneri e il portiere – e in particolare il procuratore Mino Raiola – sul nuovo contratto che lo legherà al club di via Aldo Rossi. Nei prossimi giorni sarà formalizzata l’intesa tra le parti: possibile che la società voli a Ibiza (il giocatore è lì in vacanza, ndr) per le firme, meno probabile che sia Gigio a tornare in Italia.

Superati i dubbi dell’agente Raiola (avrà solo il 5% dell’ingaggio di Donnarumma e nessun’altra commissione), il “99” firmerà un contratto di quattro anni a 6 milioni a stagione: le ipotesi iniziali andavano verso un quinquennale. Dettagli anche sulla clausola rescissoria: ne stanno ancora discutendo in questi minuti a Casa Milan – riporta Gianluca Di Marzio -, ma pare che possa essere solo una da 80 milioni.

Donnarumma-Milan, finito l’incontro con Raiola e la famiglia di Gigio

Sembravano minuti decisivi sul fronte Gigio Donnarumma, con il vertice tra i Raiola, la dirigenza del Milan e i genitori del nostro portiere – riporta Sky Sport -, tanto che sembrava ci fosse aria di firme. Si pensava a un’intesa di massima sul contratto del portiere, tra le clausole rescissorie e gli altri dettagli, solo da formalizzare.

Tuttavia l’incontro tra Fassone, Mirabelli, la famiglia e il procuratore di Gigio non ha provocato l’attesa fumata bianca. È stato un vertice positivo e la fiducia è alta, perché le parti sono vicine, ma ancora non è arrivata attesa firma del rinnovo: mancano gli ultimi dettagli su clausole e commissioni, anche se l’opera fatta di appianamento della distanza sembra aver dato i frutti sperati.

Ad ogni modo, il vertice si è concluso con una energica stretta di mano tra Fassone e Raiola: segno di un’intesa vicinissima, che con ogni probabilità verrà formalizzata entro la settimana. Il contratto offerto a Donnarumma è un quinquennale da 6 milioni netti a stagione; meno chiarezza sulle cifre finali della clausola rescissoria.

Donnarumma-Milan, ancora niente sì da Raiola: la società sonda Reina e Neto

Ultime schermaglie prima del possibile rinnovo di Donnarumma. Ci sono novità sul fronte del rinnovo del numero “99”: l’offerta del Milan è chiara – quinquennale da 6 milioni a stagione, ingaggio del fratello Antonio, clausole da 100 o 50 milioni a seconda dell’approdo o meno in Champions – e l’ok di Gigio e famiglia è già arrivato, ma non quello di Mino Raiola, che ancora non ha l’intesa su alcuni dettagli.

I problemi – riferisce Gianluca Di Marzio – riguardano le commissioni e la percentuale per la rivendita destinata al procuratore, oltre alla sistemazione delle clausole rescissorie che l’italo-olandese vorrebbe rivedere. Il Milan si aspettava stasera il sì definitivo da tutte le parti per annunciare il rinnovo di Donnarumma, ma non è ancora arrivato, nonostante la volontà di chiudere la questione.

È probabile che arriverà comunque il “sì” al rinnovo di Gigio, ma la dirigenza si è voluto cautelare con telefonate esplorative per Reina (con il Napoli) e con Neto (l’agente). Senza la firma del giocatore, non vuole restare beffato, ma il traguardo del rinnovo è vicino e può essere tagliato presto.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Gigio, sì o no in tempi brevi. Champions importante, ma c’è un paracadute…”

Marco Fassone, a.d. del Milan, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione. Ecco le più salienti.

L’inizio del nostro amministratore delegato: “Buona stagione a tutti. Oggi inizia la nuova avventura del Milan. Sono passati 80 giorni dall’insediamento, vicini al giro di boa dei primi 100 giorni, quello dei bilanci. Ci rendiamo conto sempre di più di quanto fatto prima e di quanto pesi l’eredità. Ci può essere solo riconoscenza. Ci siamo concentrati sulla ricostruzione della rosa dell’allenatore: siamo stati coerenti con quanto promesso. L’obiettivo 2/3 del lavoro per il raduno è stato fatto. Abbiamo perseguito anche obiettivi più oscuri, come la linea di management completata con professionisti di qualità. Il secondo è il lavoro per far partire la macchina cinese e la costituzione della società Milan China: è uno dei pilastri su cui si basa lo sviluppo e la credibilità del nuovo Milan. Mancano ancora altre cose, ma sono complessivamente soddisfatto di quanto fatto”.

Sui conti: “Essendo la prima stagione di una nuova proprietà, e avendo valutato fosse opportuno investire nella rosa, finanziato da uno dei bond emesso in particolare per la campagna acquisti. Rassicuriamo i sostenitori, è tutto sotto controllo a livello finanziario e c’è budget per i prossimi due mesi”.

Su Donnarumma: “Ciò che accadrà è ancora nella nebbia; ciò che è accaduto dopo la non disponibilità di Gigio al contratto abbiamo aperto a un ripensamento, che parzialmente c’è stato. Abbiamo formulato formalmente una proposta modificata rispetto a quella di Montecarlo, vicina ai desiderata finali: ci sono aspetti corollarici da limare, ma ormai siamo quasi arrivati e Gigio è convocato per l’11 di questo mese. La risposta ci deve arrivare in tempi rapidi, possibilmente positiva”.

Sugli abbonamenti: “Si percepisce una bella disponibilità dei tifosi, già per il preliminare di Europa League e verso l’allenamento di oggi. Per questo non ci saranno aumenti sui biglietti, mi aspetto un bel sostegno e con un numero di abbonati non come nei grandi trionfi, ma più alto degli ultimi anni”.

Su aumento di capitale e budget: “Il 7 luglio è la data di versamento, sarà di poco superiore ai 20 milioni. Valuteremo nel corso dei prossimi 10 giorni come destinare il budget, se su più giocatori o su un singolo campione”.

Sugli obiettivi: “Dobbiamo essere competitivi il prima possibile, il cambiamento è profondo e serve tempo. Il distacco preso negli anni è significativo, non mi porrei una scadenza temporale: cerchiamo di fare il massimo e prima arriva e meglio è”.

Su Raiola: “Fa il suo lavoro per ottimizzare il guadagno per sé e per il calciatore, spingendo per condizioni economiche per noi irraggiungibili”.

Sull’importanza della Champions per il bilancio: “Sarebbe molto importante. La UEFA ci ha fatto l’assist di aiutare l’Italia con quattro posti diretti, sono bene che non tutti i piani possano considerare solo questa opzione e che ci possa volere un anno in più: ho previsto un paracadute, ma l’obiettivo è centrarla subito”.

Su Conti: “Potrebbero essere giorni chiave. L’Atalanta ha il nostro totale rispetto nel prendere le sue decisioni, mi sento regolarmente con Percassi e possono essere giorni decisivi”.

Ancora su Gigio: “C’è stata una fuga in avanti sui media, ma non è così. Il finale della storia non è ancora scritto, il giocatore ha nelle mani una nostra proposta ma siamo in attesa di una risposta”.

Sul suo lavoro: “Stiamo facendo il nostro, con l’entusiasmo descritto da Mirabelli. Sentiamo forte la responsabilità, ma anche l’orgoglio di rappresentare il Milan. Se stiamo facendo bene lo scopriremo tra qualche mese”.

Di nuovo argomento Gigio Donnarumma: “La precedente gestione ha fatto il meglio per lasciarci l’eredità migliore. Credo che con un lieto fine il rapporto coi tifosi tornerebbe come prima e capirebbero le sue difficoltà. Sino a che è mediatica la trattativa ci sta che ci siano certe cose, ma dopo il termine Gigio resta Gigio, è nel nostro cuore”.

Sulla scelta di Donnarumma di non fare la maturità: “Ho saputo solo a scelta fatta e lo sgriderò l’11, ma è stata un’estate provante. Non posso entrare nella sua testa per capire, lo supererà la prossima estate”.

Sullo scetticismo che c’era sul Milan: “Posso capire che ci stesse, abbiamo cercato di lavorare molto sotto traccia e a volte venivamo visti in giro in aeroporto e negli stadi prima del closing. Oggi si capisce perché eravamo spesso in giro e come siamo riusciti a chiudere tutto rapidamente oggi”.

Sulla campagna abbonamenti: “È in cantiere, il nostro obiettivo è portare più gente possibile allo stadio senza guardare ai soldi”.

Sul budget e sul debito: “Ho le idee chiare sul budget, non su come investirlo: dovremo valutare col d.s. e col mister, anche alla luce dei primi allenamenti e partite. Il nostro debito con Elliott scade a ottobre 2018, non è un’urgenza e altri club hanno fatto debiti più importanti. Non è una priorità rifinanziarlo”.

Fassone: “Gigio? Accordo vicino, ma no ad altri compromessi. Vi racconto Yonghong Li”

L’ad del Milan, Marco Fassone, è stato intervistato dal Corriere della Sera.

Partiamo da Gigio. Accordo a un passo allora?

«Avevo anticipato che le porte del Milan sarebbero state riaperte qualora Gigio avesse voluto ripensarci. Qualche ripensamento c’è stato: ho la sensazione che siamo molto vicini all’accordo con il giocatore e la sua famiglia, fermo restando che non vogliamo scendere ad altri tipi di compromessi. Credo che siamo a un giorno o due dalla decisione, che spetta al giocatore».

A cosa si riferisce quando parla di compromessi?

«Queste decisioni non vengono mai prese dai giocatori da soli. Ci sono gli agenti, in questo caso ce n’è uno molto bravo, che ha sue idee e convinzioni, che sono un po’ lontane dalle nostre, quindi non so quale sarà la scelta finale».

Ma ha avuto l’impressione che la famiglia e Raiola abbiano linee diverse?

«No, fino a quando qualcuno non mi dice il contrario il mio interlocutore è Mino, con cui parlo più volte al giorno. Ripeto, credo che la parte di accordo che riguarda giocatore e famiglia sia vicina, l’altra è più complicata».

Ma quest’altra parte cosa comprende? Il nodo è la clausola rescissoria?

«Il pacchetto è ampio, comporta una retribuzione, dei benefit, delle clausole, una commissione, delle possibili clausole sulla futura vendita del giocatore».

Ha parlato di un paio di giorni, poi il Milan cercherà un altro portiere?

«Era una mia stima, non faccio più aut aut».

Mai avuto voglia di interrompere la trattativa?

«Credo di aver imparato a gestire situazioni come queste non con la pancia, ma con la razionalità. Ci sono due ragionamenti che mi hanno guidato. Gigio è uno dei migliori portieri al mondo; farlo andar via alla fine dell’anno comporterebbe la perdita di un patrimonio. Ecco perché ho scelto di andare avanti, fermo restando che a un certo punto si pone un’asticella, non si può andare oltre a un sano compromesso».

La precedente proprietà poteva fare di più?

«Non ho idea, ho trovato due giocatori importanti in scadenza nel 2018 (l’altro è De Sciglio, ndr), immagino che prima di aprile siano stati fatti tutti i tentativi per prolungare».

Ha parlato con Gigio degli esami di maturità saltati?

«Francamente davo per scontato che li avrebbe fatti».

Gli agenti hanno troppo potere?

«Un po’ di responsabilità ce l’hanno i club. Se una società non è strutturata, un agente bravo può influenzare le sue scelte di mercato. Se un club ha invece una policy chiara, l’agente svolge un servizio utile e se la commissione non è enorme, va bene. Il problema è se le percentuali sono troppo alte, ma di nuovo cediamo noi società, non ci obbliga nessuno ad accettare».

Che presidente è Yonghong Li?

«È molto diverso da quelli a cui siamo abituati. Sarà molto meno visibile. Non è un imprenditore con un’unica azienda, è un investitore, che ha asset importanti e diversificati tra loro, viaggia moltissimo e ha base in diverse città della Cina. Ha un team di lavoro che lo segue, il cui braccio destro è Li Han, che io sento tutti i giorni. Mr Li, invece, lo sento una volta al mese. È convinto che il Milan possa aiutarlo per gli affari nel suo Paese: è la squadra più amata in Cina».

Cosa le ha detto la prima volta?

«Era il 5 agosto, lui era reduce da Villa Certosa. Mi aveva già scelto senza vedermi. In 10 minuti mi ha spiegato il suo pensiero, mi ha detto che conosce poco il calcio, ma è molto bravo negli affari. Mi ha chiesto se potevo garantirgli in poco tempo un Milan che torni a giocare la Champions e mi ha detto che mi avrebbe supportato».

Ma se il Milan non raggiunge la Champions e i conseguenti proventi? Salta tutto?

«No certamente, il mio lavoro è proprio far sì che l’investimento non si bruci in virtù di un risultato sportivo che non arriva. Il nostro piano è cauto, prevede di metterci anche più tempo. Se mancassi la Champions per due anni di fila, avrei qualche grattacapo in più».

I sei acquisti hanno creato molto entusiasmo, il Milan è già l’anti-Juve?

«Non oso contare i punti di distacco che abbiamo preso negli ultimi anni. Mi piacerebbe che in due mesi si colmasse questa distanza, ma sappiamo che il primo anno è sempre irto di difficoltà».

E chi sarà allora l’anti-Juve?

«Il Napoli, perché non si è indebolita, è rodata, ha il gioco che mi ha divertito di più».

Si dice: il Milan è stato acquistato con un indebitamento troppo grande. Non reggerà.

«Il Milan che ho trovato io aveva 75 milioni di debiti che abbiamo trasferito dalle banche al fondo Elliott, che è un po’ più caro, gli interessi sono al 7,7%. Poi abbiamo emesso un bond di 50 milioni per far fronte alle esigenze del mercato estivo. In tutto 120 milioni di debito, su oltre 200 di fatturato: è estremamente contenuto rispetto ad altri club. Non solo. La stagione 2017-2018, visti gli ingenti investimenti, avrà ancora perdite significative e mr Li vi farà fronte con un aumento di capitale».

I dubbi, per la verità, più che sul Milan riguardano la tenuta della proprietà.

«L’acquisizione del Milan è costata oltre un miliardo. Pensare che possa essere fatta senza leve finanziarie mi sembra difficile. E poi mr Li ha dovuto cambiare in corsa il piano per gli ordini del governo».

Siete sempre stati convinti di tenere Vincenzo Montella?

«Sì, per noi è molto bravo: Mirabelli mi faceva notare che si vedeva la sua mano dal punto di vista tecnico, io vedevo come riusciva a tenere la barra dritta in una fase di transizione in cui venivano meno riferimenti trentennali».

Quanto avete speso fin qui di mercato? E quanto potete ancora spendere?

«Direi circa 100 milioni. Ora spero di prendere un altro giocatore (Conti, ndr), poi tireremo una linea e penseremo alle uscite. Una rosa ipertrofica non aiuta l’allenatore. Infine vedremo che budget resta».

I tifosi vogliono un regista e un altro attaccante. Si parla di Biglia, Kalinic e il sogno Belotti.

«Ci piacerebbe fare altre operazioni, ma non devono essere forzate. Biglia è in stand by, Kalinic ora lasciamo tranquilla la Fiorentina. E poi abbiamo già molti attaccanti».

Sente Silvio Berlusconi?

«Spesso, ed è molto prodigo di consigli».

In conclusione, che Milan ha trovato?

«Negli ultimi anni ha faticato, ma ha un dna da grande club, come una macchina molto potente che è stata in garage impolverata e ha voglia di tornare a correre».

Fonte: Corriere della Sera

I Donnarumma sono a Milano: sì al rinnovo, maturità verso il no. E quel gelo con Raiola…

Gigio Donnarumma è a Milano da ieri pomeriggio, arrivato direttamente da Castellammare di Stabia insieme a papà Alfonso e mamma Marinella. Per il “99”, i prossimi sono giorni decisivi per il futuro, tra gli esami di maturità e la scelta di rinnovare o meno con il Milan. Ma se il diploma dovrebbe slittare – racconta il quotidiano Metropolis il faccia a faccia tra Gigio e famiglia con Fassone-Mirabelli avverrà sicuramente oggi.

La proposta fatta dalla società milanista a Donnarumma è ormai di dominio pubblico: 6 milioni netti all’anno per cinque stagioni. Gigio e famiglia hanno già detto sì al Milan, incrinando il rapporto con Mino Raiola: in particolare – proseguono i colleghi stabiesi – sarebbero papà Alfonso e il fratello Antonio i più indispettiti perché non hanno gradito la gestione mediatica del rinnovo fatta dal procuratore, arrivato sino alla rottura con la dirigenza.

Milan, accordo con Donnarumma per il rinnovo: quinquennale da 6 milioni a stagione, due clausole e il fratello

Milan e Donnarumma, avanti insieme. I rossoneri – riporta Gianluca Di Marzio – avrebbero trovato l’intesa totale e definitiva col portiere per il rinnovo del contratto: Gigio prenderà ben 6 milioni a stagione per i prossimi cinque anni (e non i 5 della prima proposta fatta dalla dirigenza), rifiutando un’offerta monstre del PSG da ben 13 milioni all’anno e vari benefit come ville e automobili.

Presente, ovviamente, anche la clausola rescissoria: sarà di 100 milioni in caso di qualificazione alla Champions League e di soli 50 nel caso in cui il Milan mancasse l’accesso alla coppa dalle grandi orecchie. Fassone e Mirabelli, inoltre, ingaggeranno anche il fratello Antonio Donnarumma: sarà l’altro portiere rossonero oltre a Gigio e a Storari.

Ora manca solo la formalizzazione dell’accordo. Il Milan e Mino Raiola si incontreranno nei prossimi giorni – continua l’esperto di mercato di Sky Sport -, ma non per trattare: le parti si vedranno solo per firmare i contratti e ufficializzare un’intesa già raggiunta.

Donnarumma-Milan, manca poco al lieto fine

Dopo settimane di una vicenda che sembrava oramai essere diventata più una telenovela che un affare di mercato, sembra mancare veramente poco al fatidico incontro per il rinnovo di Donnarumma, fissato per lunedì sera.

Il giovane portiere rossonero, rientrato in Italia mercoledì sera dopo l’Under 21, è tornato a casa sua insieme alla sua famiglia tra Pompei e Castellammare di Stabia, dove è rimasto per tutta la giornata di ieri. Non c’è stato ancora alcun incontro né con Montella, in vacanza ad Ischia, né con Enzo Raiola, atteso nella giornata di ieri. 

Nell’incontro previsto per lunedì sera tra la società rossonera e Raiola, molto probabilmente mancherà il giovane portiere, impegnato con la maturità per il diploma in ragioneria. Sarà invece presente la famiglia del giocatore, che pare non aspettare altro che il rinnovo. La famiglia di Donnarumma infatti, non ha mai nascosto la volontà che Gigio resti in rossonero, e spera in un rinnovo per porre fine al clamore mediatico delle ultime settimane e restituire tranquillità al ragazzo. Anche la volontà di Gigio, sembra essere quella di rimanere in rossonero e riuscire a farsi perdonare dai suoi tifosi.

Se le parti sembrano spingere verso il rinnovo, dopo ripetuti avvicinamenti, nel vertice di lunedì sarà necessario trovare un accordo economico. Se la proposta del Milan resta quella di 5 milioni di ingaggio a stagione, rimangono da discutere i problemi relativi alla clausola e alla durata del contratto. 

Non ci resta che attendere pochi giorni per scoprire la verità sul futuro di Gigio, sperando che finalmente arrivi un (lieto) fine per questa storia che sembra non finire mai.

Gigio rinnova, Antonio torna: il Milan pensa al doppio Donnarumma

Da un Donnarumma…all’altro. Potrebbe non esserci solo Gigio nel presente e nel futuro del Milan, con un discorso-rinnovo ancora totalmente aperto e da discutere al termine dell’Europeo Under 21 in cui il talento classe ’99 è attualmente impegnato: anche Antonio Donnarumma infatti, in caso di prolungamento di contratto del fratello Gianluigi, potrebbe tornare a vestire la maglia rossonera.

Un’operazione da non interpretare come condizione richiesta dal portiere rossonero per poter rinnovare il proprio accordo con il club di via Aldo Rossi, ma semplice idea del Milan che può tornare attuale, con Gabriel sempre in uscita e con un legame tra fratelli Donnarumma fortissimo. Che potrebbe portare i due portieri a condividere insieme anche la maglia rossonera.

Fonte: Gianluca Di Marzio

I Raiola forzano, i Donnarumma strappano e Gigio si impone: rimarrà al Milan

Gigio Donnarumma vuole restare al Milan. E rinnovare il contratto in scadenza al 30 giugno 2018. Nonostante un tira e molla lungo mesi, e soprattutto nonostante la folle domenica social del portiere e dei Raiola, la volontà del ragazzo è di continuare a vestire la maglia per cui fa il tifo sin da bambino e di non cedere (almeno per il momento) alle sirene del Real Madrid e di altri club. Lo stesso Milan – scrive stamane il Corriere della Sera – è molto ottimista circa la permanenza del “99”, che firmerà un contratto di ben cinque anni e non di tre come ipotizzato; non è ancora chiaro, invece, a quanto ammonterà la clausola rescissoria.

Sembra un paradosso, ma la svolta è arrivata proprio nelle ore successive al putiferio social scatenatosi nella giornata di domenica. Con un dato significativo: la famiglia Donnarumma, per la prima volta, si è imposta sui Raiola. Riassumendo i fatti: Gigio viene convinto da Enzo a twittare in favore dell’agente – l’ormai famigerato “ieri, oggi e domani con Raiola” – e a partire dal pomeriggio viene travolto da una marea di critiche e di insulti dei tifosi; la famiglia crede che sia stata una mossa deleteria e sull’Instagram del portiere esce un lungo post di amore e di apertura al Milan; i Raiola prendono malissimo la trovata del ragazzo perché, così, sarebbero stati “deboli” al tavolo delle trattative; a qualcuno viene in mente di simulare l’hackeraggio a Donnarumma e di chiudere i profili social. E si scatena un altro clamoroso “putiferio”, usando parole proprie di Gigio.

Ora, dunque, è tempo di attendere la fine dell’Europeo Under 21 per l’incontro che dovrebbe sancire, salvo altri colpi di scena, la firma del rinnovo di Donnarumma e la permanenza al Milan. Al vertice per il nuovo contratto non ci saranno solo il Milan (nelle figure dell’a.d. Fassone del d.s. Mirabelli) e i procuratori (Mino ed Enzo Raiola): presenzieranno anche Gigio stesso e la famiglia. Perché è dalla famiglia e in particolare dal fratello Antonio che è scaturita l’esigenza di mettere il freno ai Raiola, che domenica hanno cercato l’ennesima forzatura finendo però per stappare con i Donnarumma, arrivando a rischiare di perdere la procura – riporta il CorSera. E anche Gigio, nonostante i 18 anni, ha preso in mano la situazione, dichiarando agli agenti la volontà di rinnovare e di farli tornare a trattare con il Milan.

Montella: “Non vedo l’ora di iniziare. Gigio? Sta riflettendo, siamo in attesa. Con la famiglia…”

Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport durante lo “Speciale Calciomercato”:

“Sono andate bene le vacanze, ho staccato ma sempre in contatto col direttore (Mirabelli, ndr). Non vedo l’ora di iniziare, il lavoro è arduo e duro ma stimolante.

Il caffè da mamma Donnarumma? Ho un ottimo rapporto con la famiglia, sono vicini ai valori della vita. Mi hanno invitato da loro, ho accettato volentieri, ero con la mia famiglia. Se resta? Non dipende dal Milan né da me, il ragazzo sta riflettendo ed è giusto. Noi aspettiamo, crediamo meriti tempo per prendere la decisione migliore per lui. Siamo in attesa, il portiere è un ruolo importante”.

Donnarumma: “Sono sereno, mi spiace per questo putiferio. Ora penso all’Europeo. Sul futuro…”

Gigio Donnarumma ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale italiana Under 21 in Polonia. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su come sta: “Ci tenevo a venire perché voglio dimostrare che sono sereno e che penso solo alla partita di domani con la Spagna. Mi spiace per questo putiferio che si è creato, ma penso solo a domani. Per il mio futuro si vedrà dopo la Nazionale”.

Sui gol presi: “Non ho avuto il tempo di pensarci. Ma di sicuro non è per la testa, anzi: sono tranquillo e sono qui a pensare alla Nazionale e a vincere l’Europeo”.

Sui social: “Possono essere divertenti o no, io li uso per passare un po’ di tempo”.

Su chi lo ha impressionato in questo Europeo: “Per stare qui sono tutti forti. In ogni partita ci sono quelli chiave di ogni squadra, guardiamo video per questo. Schick tra tutti è quello che mi ha impressionato di più: è un ottimo giocatore”.

Su cosa crede di dover fare: “Affronto la partita tranquillo dando il meglio di me. Anche domani darò il meglio aiutando la squadra, sono tranquillissimo”.

Su Magni e sui preparatori dei portieri della Nazionale: “Ognuno ha il suo metodo, ma cerco di adattarmi alle situazioni. Sono tutti ottimi mister e li ringrazio per quello che stanno facendo per me”.

Sul giorno di riposo in più della Spagna: “Penso solo a domani, ci tenevo a venire in conferenza e a farvelo capire”.

Se userà ancora i social: “Li riutilizzerò sicuramente”.

Sulla contestazione e sul lancio dei dollari nella prima partita: “Non me l’aspettavo e pensavo fossero addirittura carta normale. Ci abbiamo scherzato su coi compagni, ma sono concentrato sull’Europeo e sul dare tutto”.

Su chi è favorito: “Lo siamo tutte e quattro, ce la possiamo giocare con tutte. Sarà difficile, ma siamo pronti a dare il massimo per arrivare fino in fondo”.

Sull’Europeo: “È un’esperienza fantastica che mi aiuterà e farà crescere moltissimo”.

Donnarumma sbotta: “Basta infangare le persone gratuitamente”

Gigio Donnarumma continua a tenere banco. Non solo per il mancato rinnovo con il Milan e per le polemiche che ne sono scaturite, ma anche per un video circolato sui social del triplice fischio di Italia-Germania Under 21, in cui il portiere si rifiuterebbe di firmare un autografo a un bambino a bordocampo.

Il 99 del Milan, però, non ci sta a passare come l’orco della situazione ha risposto con un tweet tramite il proprio profilo ufficiale: “Il bambino l’ho chiamato in spogliatoio subito dopo, ho fatto autografo e foto… Basta infangare le persone gratuitamente“, si è sfogato Gigio. Parole che, a prescindere dall’episodio, sembrano riferite a tutto il trambusto provocatosi attorno a lui negli ultimi dieci giorni, deleterie per la sua serenità e per le sue prestazioni sul campo.

Ma Donnarumma non si è fermato a questo sfogo: in un altro tweet ha anche preso una posizione forte e chiara nel proprio rapporto professionale con Raiola (clicca qui per tutti i dettagli).

Enzo Raiola: “Gigio? È serenissimo”

Enzo Raiola, cugino dell’agente Mino e amico personale di Gigio Donnarumma, è volato in Polonia per stare vicino al “99” del Milan, impegnato in questi giorni nell’Europeo Under 21. Si è vociferato che ci fosse anche una motivazione legata al possibile rinnovo del portiere con i rossoneri, ma lo stesso Enzo Raiola ha smentito:

“Sono qui per guardare la partita – ha dichiarato nel pre partita di Italia-Germania a La Gazzetta dello Sport -, parlate con Mino. Gigio? È serenissimo“.

Donnarumma, divergenza tra la famiglia e gli agenti: il Milan spera

Resta molto intricata la questione Donnarumma. Emergerebbe sotto traccia una divergenza tra gli agenti e la famiglia del giocatore. La visita di Enzo Raiola, cugino di Mino, a Cracovia dove il portiere è impegnato questa sera nella sfida tra Italia Under 21 e Germania aveva fatto pensare a una riapertura del dialogo tra le parti. In realtà dall’entourage Raiola si farebbe presente che è tutto fermo, non ci sono novità e il Milan non si è fatto sentire. Nessun contatto, nessun riavvicinamento, ancora muro contro muro tra le parti.

Tuttavia questa linea non sarebbe condivisa dalla famiglia Donnarumma che prefererirebbe proseguire l’avventura in rossonero con un prolungamento di 3 anni del contratto e quindi un ripensamento rispetto all’ultima decisione di ‘rompere’. Il club di via Aldo Rossi farebbe affidamento su questa ‘spinta’: da qui l’ottimismo degli ultimi giorni, dovuto forse anche alla visita di Montella a Castellammare di Stabia.

Resta da stabilire se questa crepa sia così profonda al punto da portare a un cambio di procuratori da parte del giovane estremo difensore. Stanno andando nella stessa direzione gli agenti e i familiari? Qui si gioca la partita del rinnovo: non c’è la stessa univocità e i prossimi giorni potrebbero fare chiarezza sul ‘caso dell’estate’.

Fonte: Premium Sport HD

Montella ai genitori di Gigio: “Mai pensato di rinunciare a lui da titolare. Sul mercato…”

“Non ho mai pensato di rinunciare a lui come titolare”. Parola di Vincenzo Montella, riferite dal mister ai genitori di Gigio Donnarumma nel corso dell’incontro avvenuto due giorni fa nella loro casa a Pompei e riportate stamane da Franco Ordine su il Giornale. Il blitz dell’Aeroplanino è servito per proseguire l’opera di disgelo tra il Milan e il “99”, ritrovando il feeling con la famiglia del ragazzo, ma anche per chiarire altri aspetti.

Su tutti la chiacchierata “minaccia” di un anno in tribuna, arma ricattatoria circolata dopo la decisione di non rinnovare e di restare in rossonero con il contratto in scadenza, ma anche sulle prospettive sul mercato: “Vogliamo fare una squadra con i fiocchi”, ha confidato Montella al padre Alfonso Donnarumma, confermando le ambizioni dei nuovi proprietari cinesi.

Diplomazia, mercato e Montella. Gigio, ora il rinnovo è vicino

Missione (quasi) compiuta. Il blitz di Vincenzo Montella nella casa a Pompei dei genitori di Gigio Donnarumma pare abbia dato i frutti sperati: lo strappo causato sette giorni fa con l’annuncio del non rinnovo del portiere sta per essere ricucito, tanto che Fassone e Raiola stanno già lavorando ai dettagli del nuovo contratto (stipendio e bonus legati ai risultati, oltre alla clausola rescissoria). Il “99”, se non ci saranno intoppi, firmerà al rientro dall’Europeo in Polonia e prima dell’esame di maturità.

Tutto è bene ciò che sembra possa finire bene. Ma dalla missione diplomatica di Montella sono emersi retroscena decisamente interessanti, raccontati stamane da Franco Ordine sulle colonne de il Giornale. Il primo: la rottura con il Milan era stata messa in atto da Raiola, ma su mandato dei signori Donnarumma. Le maxi cifre offerte da Real e PSG – che l’agente aveva incontrato il giorno prima della rottura, nonostante le smentite fatte ai giornalisti a Monte Carlo – avevano fatto barcollare papà Alfonso e mamma Marinella, ma le proteste e i veleni scatenatisi hanno consigliato ai genitori di Gigio di fare un passo indietro. Un dietrofront arrivato soprattutto a causa del vespaio di polemiche, devastanti per la serenità del ragazzo e della famiglia, ma anche grazie alla mediazione dell’allenatore del Milan.

La missione diplomatica dell’Aeroplanino, infatti, ha dato il là decisivo al ritrovamento del feeling tra il Diavolo e Gigio. È piaciuta la presenza all’incontro di papà Montella, il quale conosce i genitori di Donnarumma, ma anche l’argomento calciomercato: è stato dipinto uno scenario in qui il Milan, dopo Conti, possa arrivare a piazzare il colpo James Rodriguez. “Merito” del lavoro alacre di Jorge Mendes, deciso a liberare il colombiano per farlo giocare un anno in rossonero. “Vogliamo fare una squadra con i fiocchi”, il messaggio in codice riferito a Donnarumma sr. e riportato da il Giornale.