Borini – Milanismo

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Fabio Borini in azione durante Milan-Roma, Serie A 2017-18

Riecco anche Borini: caviglia ok, nel mirino il Benevento

Borini c’è. Dopo Abate e Calabria, il Diavolo ritrova anche il terzo esterno destro della rosa e lo recupera appieno verso Benevento-Milan, lunch match della 15° giornata in programma domenica al “Vigorito”. Il test alla caviglia effettuato oggi a Milanello ha dato esisto pienamente positivo, tanto che l’ex Sunderland ha lavorato interamente con il gruppo nella sessione odierna di allenamento e si candida fortemente a una maglia da titolare dopo il forfait contro il Torino.

Gattuso recupera Borini, assente nell’ultima partita a causa di un problema alla caviglia: si gioca una maglia con Abate e Calabria

Indubbiamente una buona notizia per mister Gattuso, alle prese con la preparazione della prima gara da allenatore rossonero e allo stesso tempo alla prima panchina in Serie A. Tra ieri e oggi, Rino ha recuperato i tre uomini candidati a presidiare l’out destro della mediana nel 3-4-3 in cantiere per la trasferta campana. Difficile fare previsioni oggi su chi parta in pole position, ma rasserena aver superato la situazione di piena emergenza di domenica: terzini tutti ko e Montella costretto ad arretrare Suso, a convocare il baby Bellanova e a schierare due punte dal 1′.

Milan-Juve, le pagelle: Kalinic spuntato, Biglia irriconoscibile, Kessié disperso

Si è giocata Milan-Juve, anticipo dell’undicesima giornata di campionato.

Le pagelle di Milan-Juve, undicesima giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
Higuain lo impallina due volte, ma è il più incolpevole di tutti. Certo, da uno come lui ci si aspetta sempre il miracolo.

Zapata: 5,5
Si pensava fosse la mina vagante della serata, in fin dei conti non combina nulla di eclatante.

Romagnoli: 6-
Confermato centrale alla Bonucci, parte bene finendo per cedere campo alla distanza. L’Higuain di stasera è un osso troppo duro.

Rodriguez: 5,5
Confermato terzo di sinistra, stavolta però non riesce ad esprimere la sua corsa e il suo sinistro. Sprecato.

Abate: 5,5
Torna titolare e capitano, finché ne ha ricopre dignitosamente il ruolo di difensore aggiunto. Esce per un problema fisico.

dal 61′ Antonelli: 5
Il confronto con Cuadrado è a dir poco impietoso.

Kessié: 4,5
Altra prestazione disastrosa, vaga per il campo sbagliando anche gli appoggi più elementari. Ufficialmente disperso.

Biglia: 4
Idem come sopra, con l’aggravante che un giocatore della sua esperienza dovrebbe riuscire a non perseverare nell’errore. Lascia il campo tra i fischi.

dal 61′ Locatelli: 5,5
Entra e dopo due minuti Higuain chiude la partita.

Borini: 6,5
Parte a sinistra, finisce a destra, corre per dieci, mette due assist che Kalinic spreca. Man of the match, di nuovo.

Suso: 6
Sistematicamente raddoppiato, cerca la giocata ma stavolta non riesce a tirare fuori il coniglio dal cilindro.

Calhanoglu: 5
Che non sia la sua partita lo si capisce dopo pochi minuti. Costantemente fuori dal gioco, tanto che ci si ricorda di lui solo al momento della sostituzione.

dal 77′ André Silva: s.v.
Ennesimo ingresso tardivo.

Kalinic: 5
Gli capitano quattro palloni d’oro: in un caso si fa murare, su due arriva tardi, il più importante lo stoppa male regalando a Buffon il tempo per chiudergli lo specchio. Spuntato.

Montella: 5
La differenza di valori in campo è importante, ma c’è modo e modo di perdere. Tolti i primi minuti, i bianconeri danno l’impressione di non doversi nemmeno troppo impegnare per portare a casa la partita: un gol a metà primo tempo, poi ritmi bassissimi e stoccata decisiva a mezz’ora dal termine. Bloccato Suso, il Milan sparisce letteralmente dal campo senza produrre uno straccio di iniziativa offensiva. Non si può andare avanti così.

Milan-Genoa, le pagelle: disastro Bonucci, Borini encomiabile. Romagnoli monumentale

A San Siro si è giocato Milan-Genoa, match pomeridiano della nona giornata di campionato.

Le pagelle di Milan-Genoa, nona giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
Una bella parata su Rigoni nel primo tempo, un disimpegno sbagliato che innesca il Genoa nel secondo.

Zapata: 6,5
Grande incognita della vigilia, stavolta non ha tradito. Anzi, regala un paio di interventi niente male.

Bonucci: 4
Volente o nolente, l’ingenuità che lascia in Milan in 10 per un’ora ha indirizzato la partita. Salterà almeno due turni.

Rodriguez: 6
Confermato nei tre dietro, regge senza grandi problemi l’urto dello – scarso – reparto offensivo rossoblu.

Borini: 6,5
Continua a giocare in un ruolo non suo, uscendo dal campo sempre tra i migliori. Sfiora anche il gol in più di un’occasione. Encomiabile.

Kessié: 6
Corre come un forsennato per tutta la partita, coprendo tutto il campo per sopperire all’uomo in meno. Pecca sempre nell’ultimo passaggio, ma stavolta è più che giustificato.

Biglia: 5
Sicuramente l’inferiorità numerica lo condiziona, ma non riesce mai a metterci del suo. Ha una buona occasione nei primi minuti, ma sparacchia malamente a lato.

Bonaventura:  5,5
Mezzo voto in più di Biglia per l’impegno profuso, anche lui non riesce ad incidere come sa. Lascia il campo anzitempo per l’ennesimo guaio muscolare.

dal 67′ Calabria: 6
La sua interpretazione dell’esterno a tutta fascia è decisamente differente da quella di Borini e Bonaventura.

Suso: 6,5
Sempre più imprescindibile, nei momenti difficili è l’uomo a cui si affida l’intera squadra. Serve il pallone della partita a Kalinic, che spreca.

Calhanoglu: s.v.
Viene sacrificato da Montella dopo venti minuti, sull’altare dell’uomo in meno.

dal 26′ Romagnoli: 6,5
Escluso eccellente di giornata, entra dopo la follia di Bonucci e alla fine è forse il migliore in campo. Si piazza in mezzo alla difesa e non perde un contrasto.

Kalinic: 5
Con l’uomo in meno viene completamente abbandonato alle cure dei difensori genoani, uscendone con le ossa rotte. Non gioca male, ma ha l’occasione della partita e non è riuscito a mettere la zampata.

dall’84’ Cutrone: s.v.
Troppo poco, troppo tardi.

Montella: 5,5
L’interessante esperimento dei tre trequartisti naufraga subito, e non per demeriti personali – se non quelli di Bonucci che si fa buttare fuori lasciando i suoi in dieci per un’ora e passa. Davvero difficile valutare una prestazione del genere, si rischia di eccedere nel facile entusiasmo per il gioco espresso in 10 o viceversa nel catastrofismo più nero dopo uno 0-0 nella partita che doveva essere del dentro-fuori. Unico appunto sensato è sul solito, tardivo, ingresso in campo di Cutrone. Esame rimandato a mercoledì.

Fabio Borini in azione durante Milan-Roma, Serie A 2017-18

Borini: “Nuovo ruolo? Mi trovo bene. Inter favorita, ma nel Derby non si sa mai…”

L’attaccante del Milan Fabio Borini è stato intervistato da Premium Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sul nuovo ruolo: “Mi trovo bene in quella posizione. Ho fatto due partite e i risultati sono stati buoni a livello di prestazione individuale. Forse ai giovani di oggi non piace arretrare e sacrificarsi per la squadra ma è una questione di generazione e disponibilità. A me è sempre capitato e lo accetto volentieri”

Sul suo stile di gioco: “In campo do tutto se non di più di quello che ho, è la mia arma migliore. So di non avere il talento innato come altri giocatori, però so che devo lavorare più degli altri ed esco dal campo contento di aver fatto il massimo per la squadra e di aver giocato con il cuore”

Su Perisic, suo probabile avversario nel derby: “E’ un esame niente male. Contro El Shaarawy è stato un bel test, ho difeso abbastanza bene e sarò molto attento”.

Sul Derby: “L’Inter è un po’ favorita, questo dice la classifica, ma le stracittadine sono gare a parte e può cambiare tutto”.

Sull’Inter: “Se invidio la loro concretezza? No, noi siamo il Milan e sappiamo quello che possiamo e vogliamo fare anche se vincere le partite 1-0 come è successo a loro è importante perché oltre ai punti porta fiducia”.

Firmerebbe per la conquista dell’Europa League e il quinto posto in campionato? “Non saprei, certamente è una coppa in più e garantisce l’accesso in Champions League, forse sì…”.

Montella “batte” Gattuso 3-1: a segno Jack, Borini e Mauri

Un gol a testa per Bonaventura, Borini e Mauri e vittoria per 3-1 della prima squadra del Milan, impegnata in mattinata in un’amichevole contro la Primavera di Gattuso. I rossoneri – riporta Sky Sport – sono stati schierati da Montella col 3-5-2, modulo che ha avuto la presenza di Borini esterno di centrocampo e Jack-Mauri mezzali ai lati di Montolivo, con Suso seconda punta dietro a Oduamadi. Risparmiato Kalinic, non ancora al top dopo l’infortunio all’adduttore.

Borini: “Ci è mancato solo il gol. Il nuovo ruolo? Per Montella lo faccio con piacere”

Infine è toccato a Fabio Borini: “Ci è mancato solo il gol, perché poi abbiamo messo tutto in campo: Voglia, carattere, lo stesso sacrificio di Çalhanoglu che ha preso il rosso per non farli ripartire”.

Il ruolo: “Mi mancava questo ruolo, ma lo faccio con piacere per il Mister. Cerco di imparare ogni giorno la fase difensiva, anche perché io mi reputo attaccante e non è facilissimo”.

La ricetta per ripartire: “Dobbiamo solo lavorare sulla compattezza e la nostra voglia di vincere. Crederci sempre e avere voglia di vincere tutto, anche le partitelle a Milanello”.

Fonte: A.C. Milan

Milan-Rijeka, le pagelle: Bonucci insicuro, Cutrone salva tutto. Bene André Silva

Le pagelle di Milan-Rijeka, seconda gara del Gruppo D di Europa League 2017/2018.

Donnarumma:  5+
Non irreprensibile nell’uscita sul gol di Acosty, forse poteva fare meglio sul brutto rigore del momentaneo pareggio.

Musacchio: 6
Tornato in campo dopo due panchine consecutive, non sbaglia quasi nulla e mette a segno il suo primo gol in rossonero.

Bonucci: 5
Anche non considerando il clamoroso errore su Acosty, la sua partita non può considerarsi positiva: troppi errori in fase di costruzione, e la solita insicurezza generale.

Romagnoli: 5,5
Un solo calo di tensione, quando causa goffamente il fallo da rigore, macchia una prestazione tutto sommato positiva.

Abate: 6-
Senza infamia e senza lode, non incide particolarmente. Sia in un senso, che nell’altro.

Kessié: 6
Un passo avanti rispetto alle orribili prestazioni di Roma e Genova, due indietro rispetto alle migliori prestazioni offerte in questo inizio di stagione.

dal 70′ Mauri: s.v.
Apporto praticamente nullo alla gara.

Locatelli: 6
Fa il suo senza strafare, non soffrendo particolarmente il pressing croato ma senza nemmeno inventare chissà cosa. Partita ordinata, quasi scolastica.

Calhanoglu: 5
Metà partita per lui, costretto ad uscire per una brutta botta che ne pregiudica la prestazione. Non che prima stesse facendo molto, onestamente parlando.

dal 45′ Bonaventura: 6-
Stavolta l’atteggiamento è quello giusto, ma negli anni ci ha abituato a ben altro.

Borini: 6+
Non esattamente una partita da incorniciare la sua, ha però il merito di mettere in porta Cutrone in occasione del gol vittoria.

Cutrone: 7
Mezzo voto in più per il gol che salva capra e cavoli. Per il resto, il solito Cutrone: tanta grinta e la sensazione che possa sempre creare pericolo.

André Silva: 6,5
Si inventa un gol praticamente da solo, impegna la difesa croata e regala giocate preziose. Ecco a volte esagera un po’, ma per ora va bene così.

dall’82’ Suso: s.v.
Entra e dopo due minuti il Milan si sgretola, anche non per colpa sua.

Montella: 6-
Un tranquillo giovedì di paura. Gara in completo controllo che rischia di trasformarsi in uno psicodramma nel giro di cinque minuti, ma per fortuna c’è Cutrone (e Borini).

Milan-Rijeka, la probabile formazione: davanti Cutrone-Silva, riecco Musacchio e Borini

Reagire immediatamente con una prestazione da Milan. Il match di domani contro il Rijeka, valevole per la 2^ giornata dei girone di Europa League, può rappresentare l’occasione giusta per cancellare la brutta figura di Genova, mostrando sul campo quella cattiveria e quella determinazione assenti nella sconfitta di domenica con la Sampdoria, anche se non sarà una gara scontata: l’avversario ha gamba ed è degno del massimo rispetto, seppur inferiore nei valori tecnici. Milan-Rijeka sarà una serata europea tipica del DNA rossonero, davanti al pubblico amico di San Siro, con tanti giocatori desiderosi di riscattare prestazioni sottotono o mettersi in mostra agli occhi dell’allenatore.

Montella, infatti, concederà chance a qualche giocatore rimasto defilato in questo filotto di gare settembrine, pur confermando il 3-5-2 impostato all’indomani della debacle dell’Olimpico contro la Lazio. In avanti giocherà il duo “giovane” Cutrone-André Silva e anche in mezzo al campo sarà varata la linea verde, con Locatelli playmaker e Kessie-Calhanoglu ad agire ai lati. Possibile una maglia da titolare da mezzala per José Mauri, destinato al ruolo di riserva fissa, mentre ci sarà sicuramente campo per Borini: agirà per la prima volta da esterno di centrocampo, con Abate favorito su Rodriguez – verso un turno di riposo – per completare il pacchetto di esterni. Dietro, spazio alla difesa sulla carta titolare: Gigio tra i pali e davanti a lui Musacchio-Bonucci-Romagnoli. Attenzione, però, all’outsider Paletta.

Ecco dunque il probabile undici rossonero in vista di Milan-Rijeka, match valido per la 2^ giornata del girone di Europa League:

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Locatelli, Calhanoglu, Borini; Cutrone, André Silva.

Andrea Conti, terzino del Milan

Milan, stagione compromessa per Conti: le soluzioni di Montella

Una notizia che proprio non ci voleva. La rottura del legamento crociato del ginocchio di Andrea Conti ha scosso il venerdì di Milanello, rattristando e incupendo l’ambiente all’indomani della bella vittoria di Vienna per 5-1: il ko occorso all’esterno, d’altronde, lo relegherà ai box per i prossimi sei mesi e comprometterà di fatto tutta la sua prima stagione in rossonero. Rischiando, peraltro, di far sfumare per l’ex atalantino il sogno di andare ai Mondiali con la Nazionale italiana.

Nella giornata di oggi ci sarà l’operazione chirurgica al ginocchio sinistro, poi sarà tempo di una lunga e delicata riabilitazione: se tutto andrà per il verso giusto e non ci saranno intoppi, Conti tornerà a disposizione di Montella non prima di marzo, per poi tornare in condizione verosimilmente attorno ad aprile. Sino ad allora, l’Aeroplanino dovrà rinunciare a una delle frecce migliori al proprio arco: il 3-5-2, studiato e pensato per far rendere al meglio le caratteristiche della rosa, avrebbe esaltato tra tutte anche le doti offensive di Andrea.

Ma Montella, per almeno sei mesi, dovrà fare a meno della corsa, della freschezza e degli inserimenti del proprio poderoso terzino. I sostituti sono già in casa: è il ruolo naturale di Abate e Calabria, i quali sapranno alternarsi sulla corsia di destra sia in una linea a quattro sia sulla linea dei centrocampisti. Possibile talvolta anche l’utilizzo di Borini – l’ex Sunderland può ricoprire ogni ruolo dalla mediana in su -, altamente improbabile che lo faccia Suso: lo spagnolo giocherà più da trequartista/seconda punta. 

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Lazio-Milan, la probabile formazione: ancora 4-3-3 e Borini, insieme Biglia-Montolivo

Rieccoti, Serie A. E rieccoti Milan, pronto a tornare protagonista in Italia – e si spera in Europa – con una squadra finalmente attrezzata per lottare per le prime posizioni della classifica. Chiuso il mercato – e archiviati i turni preliminari di Europa League e le prime giornate di campionato – è tempo di pensare al campo: Montella dovrà trovare il prima possibile risultati e gioco, partendo già dalla delicatissima trasferta di domani in casa della Lazio. Una partita ostica, contro una delle squadre più organizzate di tutto il torneo e con tanti singoli talentuosi, prima gara di un filotto italo-europeo che consentirà al Diavolo di testare le proprie ambizioni Champions.

Per vedere sostanziali novità di formazione, però, bisognerà attendere. Non ci sarà il cambio di modulo verso la difesa a tre e nemmeno l’inserimento di acquisti come André Silva o Kalinic: il mister andrà a giocare sul campo della Lazio con un undici molto simile a quelli già visti in stagione. Spazio dunque alla linea a quattro Calabria, Musacchio, Bonucci e Rodriguez – Abate è in svantaggio per sostituire l’infortunato Conti, attenzione alla possibile sorpresa Romagnoli – e all’ormai solito tridente d’attacco Suso-Cutrone-Borini, con l’ex Sunderland confermato ancora titolare. Novità sostanziale in mediana, dove dovrebbero giocare sia Biglia sia Montolivo: Ricky giocherà da mezzala sinistra opposta a Kessie, mentre l’argentino agirà il playmaker davanti alla difesa. In porta, ovviamente, ci sarà Gigio.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero di vista di Lazio-Milan, match valevole per la 3^ giornata di Serie A:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessie, Biglia, Montolivo; Suso, Cutrone, Borini.

Borini: “Suso mi ha sorpreso. Segnare all’Inter? Non è un sogno, l’ho già fatto…”

L’attaccante del Milan, Fabio Borini, ha parlato ai microfoni di Premium Sport HD.

Sulle prime settimane rossonere: “Ho buone sensazioni, mi sto trovando bene e mi diverto. L’adattamento al ritmo dell’allenamento sta arrivando: si lavora molto, soprattutto dal punto di vista mentale coi ritiri che in Inghilterra non esistono. Lavoro duro come ho sempre fatto in Inghilterra e alla Roma: sono partito come ultima ruota del carro e poi le ho giocate quasi tutte, la concorrenza è un stimolo e motivo di miglioramento”.

Sul debutto a San Siro: “Mi ha dato buone impressioni, vederlo con 70 mila persone dopo tanto tempo vuol dire tanto e per i tifosi essere presenti ad agosto è importante”.

Sui compagni coi quali si sta trovando meglio: “Sto legando con Hakan, Ricardo e André Silva, conoscendo più lingue faccio un po’ da traduttore. Mi ha sorpreso Suso: lo conoscevo da Liverpool ed è maturato parecchio nel gioco, può fare la differenza e vedo che si trova a suo agio al Milan”.

Su Ibrahimovic: “È un grande campione, a chi non piacerebbe averlo. Si aggiungerebbe alla lista dei campioni con cui ho giocato”.

Su un possibile gol nel derby: “Si può fare, non è un sogno, è un qualcosa di fattibile e di già fatto (con la maglia della Roma, ndr)”.

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

Milanello, ecco Bonaventura e Borini

Test fisici e atletici per i due rossoneri tornati a lavoro

Da una parte c’è la voglia di tornare dopo un lungo infortunio, dall’altra la volontà di ripagare la fiducia data dalla società. Quest’oggi, a Milanello, Jack Bonaventura e Fabio Borini sono scesi in campo per quello che per loro (come nei giorni scorsi per Musacchio, Rodriguez e Antonelli) si può definire un inizio anticipato della nuova stagione.

Bonaventura aveva già assaporato il ritorno in gruppo nelle scorse settimane, tornando anche a giocare con la Primavera di Nava nell’amichevole contro l’Alessandria. Borini, invece, dopo la firma e la presentazione di venerdì è già al lavoro per farsi trovare pronto agli ordini di Mister Montella. In attesa del raduno, le nostre telecamere hanno raccolto le prime immagini di Jack Bonaventura al lavoro.

Fonte: AC Milan

Borini: “La storia del Milan è grande, mi sento onorato e orgoglioso di essere qui”

Il nuovo acquisto rossonero, Fabio Borini, ha rilasciato la sua prima intervista a Milan TV:

Sull’arrivo al Milan: “Vedendo il museo, lo store, si capisce veramente che la storia è grande e il club è importantissimo. Far parte di questa grande squadra non può che farmi onore ed essere un orgoglio. Visitando il museo, fa sempre una certa sensazione vedere le Champions da così vicino, è il traguardo più ambito di tutti i giocatori insieme alla Coppia del mondo. È un torneo così difficile e averne vinte sette non è una cosa semplice”.

Su Milanello: “Sicuramente è un bel centro, i campi sono ottimi, le strutture sono consone a quello che è la società, vanno sfruttate per migliorarci e così farò”.

Sui test medici: “Mi sono preparato bene in estate, i test hanno dato le risposte giuste”.

Su Montella: “Ho sentito il Mister per telefono una volta che il trasferimento era sicuro, mi ha dato molta fiducia, mi ha detto che era contento e io pure. Aspettiamo l’inizio”.

Sui compagni: “Non ho ancora parlato con nessuno solo famiglia e amici stretti, li vedrò solo tra due giorni e sono davvero contento”.

Sull’Europa League:  “È veramente importante, sono i campi che il MIlan deve calcare ogni singola stagione. Partendo dall’Europa League, con i preliminari, un passo alla volta e lo faremo bene”

Sul suo ruolo: “Davanti posso fare qualsiasi ruolo, sono sempre a disposizione a seconda di ciò di cui ha bisogno la squadra, ho imparato a farlo in Inghilterra”.

Sugli obbiettivi: “Non si dicono gli obbiettivi personali, non li ho mai detti per scaramanzia e per motivi personali. Quello di essere qui è un sogno che si realizza, adesso si inizia a lavorare”.

Mirabelli

Mirabelli: “Borini si farà apprezzare da tutti”

Il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha parlato così dell’arrivo ufficiale di Borini:

“Benvenuto a Fabio. Sono felicissimo: viene in punta di piedi, ma sono convinto che si farà apprezzare da tutti: noi, compagni e tifosi. Avere giocatori che danno l’anima in campo è un esempio.

Al di là di averci rotto qualche macchina a Milanello (ride, ndr), gli chiediamo anche qualche gol se il mister lo manda in campo“.

Borini: “Niente meglio del Milan, non vedo l’ora di giocare a San Siro”

Ecco le primissime parole milaniste rilasciate da Fabio Borini durante la presentazione e l’ufficializzazione del suo trasferimento in rossonero:

“Grazie per le belle parole spese e per la fiducia del direttore. Sono contentissimo di essere qua, non c’è squadra migliore per fare il mio lavoro. Non ho altre parole: più si va vicino più mi emoziono e riesco a realizzare ciò che sta accadendo. Non vedo l’ora di iniziare e di giocare a San Siro“.

Fassone: “Contento di Borini: è duttile e flessibile. E quei test atletici…”

Marco Fassone, a.d. del Milan, ha parlato così durante il video di presentazione ufficiale di Borini al Milan:

Sono particolarmente contento di ufficializzare il quinto nuovo acquisto, Fabio Borini. Ha superato in maniera eccezionale i test, tanto che in alcuni dati è stato il migliore degli ultimi 20 anni.

Il direttore Mirabelli da tre anni mi raccomandava che prima o poi avremo dovuto prenderlo e ce l’abbiamo fatta. Viene a completare il reparto offensivo e la rosa con tutta la sua flessibilità e duttilità, ne siamo orgogliosi e gli diamo il benvenuto”.

Ufficiale: Borini è del Milan

Fabio Borini è il quinto acquisto del nuovo Milan 2017-2018. Ad annunciarlo è stato lo stesso club rossonero tramite la propria pagina facebook ufficiale e con un comunicato diramato sul sito della società:

“AC Milan comunica di aver acquisito dal Sunderland AFC le prestazioni sportive di Fabio Borini. La formula del contratto prevede un prestito con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo dell’attaccante italiano.”.

Milan, visite mediche ok per Borini

Fabio Borini si è sottoposto in mattinata alle visite mediche, come annunciato e previsto già nella giornata di ieri. L’ormai ex Sunderland si è recato di buon mattino alla clinica “La Madonnina” di Milano per i test clinici di rito, superati senza particolari problemi: nelle prossime ore, probabilmente domani, è attesa la firma sul contratto che lo legherà ai colori rossoneri.

Borini è atterrato a Milano: “Contento di essere qui”

Fabio Borini è pronto a iniziare la propria avventura in rossonero. L’attaccante di Bentivoglio è atterrato da pochi istanti all’aeroporto Malpensa di Milano, rilasciando una breve battuta ai cronisti presenti: “Sono contento di essere qui”.

L’ex Sunderland passerà in un hotel in città, mentre domattina sosterrà le visite mediche e i test fisici di rito dei nuovi acquisti: se tutto andrà per il meglio, Borini firmerà e diventerà ufficialmente un nuovo giocatore del Milan.

Milan, nuovi contatti col Bayer per Calhanoglu

Nuovi contatti per il Milan per Hakan Çalhanoğlu. L’obiettivo della società rossonera è quello di abbassare le richieste del Bayer Leverkusen per poter chiudere l’operazione e portare il trequartista turco a Milano. La pretesa iniziale di 30 milioni da parte del club tedesco era stata ritenuta troppo elevata, ma i rossoneri potrebbero chiudere per una cifra vicina ai 20 milioni più bonus. L’operazione ormai conclusa per Borini, non esclude però altre operazioni in attacco per i rossoneri. L’attaccante italiano è visto più come un jolly offensivo e nelle strategie di Mirabelli continuano ad essere percorribili le strade che portano sia a Çalhanoğlu che a Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Affare lampo per Borini: il Milan gioca il jolly

Quinto acquisto per il club rossonero: Fabio Borini. Classe ’91, attaccante del Sunderland. Tra gli scetticismi e le perplessità sul nuovo affare rossonero che, condotto sotto traccia, ha sorpreso i tifosi, vediamo di conoscere meglio il nuovo attaccante e i motivi del suo acquisto.

Cresciuto nelle giovanili del Bologna, è poi passato al Chelsea nel 2007. Dopo l’esperienza londinese, ha giocato nel Swansea, nel Parma, nella Roma e nel Liverpool per poi trasferirsi al Sunderland.

Rappresenta un vero e proprio jolly per l’attacco di Montella: sa ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo, è utilizzabile quindi sia come ala, che come punta, che come trequartista. Si caratterizza per la sua rapidità di gioco, e per la grande capacità di pressare gli avversari. Chiaramente non sarà lui il grande bomber al fianco di Andrè Silva, ma può rappresentare una valida alternativa per il modulo rossonero. Dopo le cessioni di Honda, Ocampos, di Deulofeu, e l’imminente partenza di Niang, era necessario allungare la rosa con un acquisto di questo tipo. Non è destinato quindi a ricoprire il ruolo di titolare, bensì di riserva degli attaccanti o degli esterni.

Da non sottovalutare l’importanza dell’acquisto anche per l’ambiente. Borini è italiano, e ha già avuto esperienza con la Roma nel nostro campionato: considerando che fino ad ora gli acquisti rossoneri hanno riguardato giocatori stranieri, si giustifica l’acquisto anche su questo piano. Inoltre, per la professionalità, la grinta e la dedizione, era necessario un giocatore del genere per lo spogliatoio. Non bisogna mai dimenticare infatti di come una squadra per vincere abbia bisogno non solo di grandi campioni ma anche di verve, ordine, e unità all’interno del gruppo, che solo determinate teste e caratteri sanno portare.

Il Milan continua nel frattempo la pista di Calhanoglu, e quella di Kalinic (nonostante si aspetti la cessione di uno tra Bacca e Lapadula). Rimane però evidente che l’acquisto di Borini, per quanto possa scontentare i tifosi più scettici, è un acquisto meditato sotto molti punti di vista. 

Mirabelli, che già conosceva bene questo giocatore dall’esperienza nel Sunderland, non ci ha pensato due volte all’opportunità di chiudere l’affare a 6/7 milioni, sorpassando così la Lazio. Domani, il giocatore firmerà un contratto di quattro anni e si sottoporrà alle le visite mediche intorno alle 8.

Non c’è quindi da scoraggiarsi o cominciare a fare previsioni apocalittiche: è stato un colpo voluto e ragionato, che si rivela essere importante per diversi motivi che vanno oltre quelli tecnici. Dopo qualche stagione opaca, Borini ha voglia di riscattarsi. Infondo, questa voglia di rilancio è proprio quella del Milan, e si sa, quando si viaggia con gli stessi obbiettivi…

Milan, colpo a sorpresa: preso Borini. Domani le visite

Il Milan piazza il quinto colpo del mercato: Fabio Borini. I rossoneri hanno chiuso nel silenzio generale la trattativa per l’attaccante del Sunderland, superando la concorrenza della Lazio. Non ancora definito il prezzo: le parti trattato per un prestito a 1 milione di euro più 5 di riscatto e bonus – informa Gianluca Di Marzio – o obbligo di riscatto fissato a 6 milioni più bonus legato al piazzamento.

Tra le chiacchierate piste Conti e Calhanoglu, il Diavolo ha riportato in Italia questo jolly offensivo. Classe ’91, con una lunga esperienza in Inghilterra con le maglie di Chelsea, Swansea, Liverpool e Sunderland, Borini sosterrà domani le visite mediche con il club di via Aldo Rossi e successivamente diventerà ufficialmente un nuovo giocatore del Milan.

Milan, piace Borini

Conferme su Borini: nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro, viene ritenuto l’attaccante di scorta ideale anche da Montella. La Lazio lo segue da diverse sessioni di mercato, ma il Milan si è mosso con concretezza, considerando che anche Lapadula è sull’uscio.

Fonte: Alfredo Pedullà