Bonucci – Pagina 2 – Milanismo

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Bonucci-Biglia, ok le fideiussioni per il trasferimento al Milan

Dopo tante chiacchiere e sospetti, il Milan pare che abbia ottenuto le ormai famigerati fideiussioni per il trasferimento in rossonero di Leo Bonucci e Lucas Biglia: per l’argentino la questione è già risolta – informa l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – e presto dovrebbe diventare ok anche per il difensore della Nazionale italiana.

Si è risolto così il problema burocratico che ha impedito a Bonucci e Biglia di essere a disposizione di Montella nelle prime due partite ufficiali della stagione. La formalizzazione delle fideiussioni dovrà avvenire entro il 7 agosto, termine ultimo per poterli inserire nella lista UEFA in vista dei playoff di Europa League, in programma il 17 e il 24 del mese contro lo Shkendija.

Bonucci: “Che emozione la prima a San Siro da milanista”

Il neo difensore rossonero, Leonardo Bonucci, ha parlato nel pre partita di Milan-Craiova, in un match che però potrà seguire solo dalla tribuna:

C’è tanta emozione alla prima a San Siro da “milanista”. Emozioni che mi voglio godere – ha dichiarato a Premium Sport HD – oltre a voler aiutare da fuori i miei compagni a passare il turno“.

Del Piero: “Bonucci-Milan, pensavo a uno scherzo. Ma la Juve resta avanti”

L’ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, è tornato sul trasferimento in rossonero di Bonucci e ha parlato del prossimo campionato di Serie A:

Bonucci al Milan? Pensavo fosse uno scherzo. Per me la Juve resta un passo avanti a tutti gli altri per quanto fatto negli ultimi anni e per un mercato meno scoppiettante di altre, ma oculato e che rafforza un gruppo già forte. Mi auguro – ha dichiarato Del Piero a Radio DeeJay – che le milanesi, il Napoli e la Roma siano in grado di lottare per lo Scudetto, per vedere un campionato più entusiasmante dell’anno scorso“.

Musacchio: “La Juve ha qualcosa in più. Bonucci? E’ un grandissimo”

Mateo Musacchio ha rilasciato un’intervista a Premium Sport. Il neo difensore rossonero ha confermato la Juventus come squadra da battere anche quest’anno: “Credo che in Italia ci siano molte grandi squadre e tanti grandissimi giocatori, ma sicuramente in senso assoluto la Juventus ha qualcosa in più, soprattutto in attacco: lì ha i migliori nel mondo”.

Su Bonucci: “E’ un grandissimo giocatore, è stato un elemento chiave per la Juve e adesso spero sinceramente possa essere per noi, per diventare una grande squadra e un grande gruppo”.

Buffon: “Bonucci non ha tradito. Milan da Scudetto? Sì, ha speso tanto”

Il capitano della Juventus e della Nazionale, Gigi Buffon, ha parlato anche di Milan in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Sull’addio di Bonucci: “Leo sentiva dentro il bisogno di una nuova sfida e il Milan lo ha intrigato. Dani Alves probabilmente anche: quando arrivi alla nostra età e non sei di nessuna parrocchia vuoi metterti alla prova in tutte le nazioni. La mia prima reazione dopo l’addio di Bonucci? Ci siamo messaggiati, quello che ci siamo detti resta tra di noi. Gli vorrò sempre bene, con lui c’era un’empatia molto forte, è cresciuto tanto in questi 7 anni, come calciatore e come temperamento. Lui ha fatto bene alla Juve e noi come gruppo abbiamo fatto bene a lui. Se mi sento tradito? No. Ognuno ha le proprie situazioni, anche familiari e personali, che hanno un peso”.

Su De Sciglio: “Mi auguro che possa tornare ad alti livelli perché Mattia era in una fase di stallo, non so per quale motivo, dalla quale doveva scappare per trovare una consacrazione. E alcune volte per farlo devi cambiare ambiente. Nulla in Italia più della Juve ti può aiutare”.

Sul Milan candidato per lo Scudetto: “Lo considero tale, hanno speso tanti soldi, anche se in questo mercato non mi sorprende niente, c’è uno stato di indefinitezza del valore. Non riesco più a capire quali siano i parametri per valutare un giocatore. È tutto molto aleatorio e tutto è in mano a chi ha più soldi: oggi 10, domani 100”.

Sul Fair Play Finanziario: “Sono favorevole a delle norme di valutazione per mettere dei parametri. Mi sembra tutto finto. Perché Neymar vale 220 milioni e non 600? Mio nonno da piccolo diceva sempre: gonfia gonfia, il palloncino poi scoppia…”.

Pirlo: “Bonucci al Milan non vincerà lo Scudetto. Sappiamo come andrà a finire…”

L’ex centrocampista di Milan, Juventus e Nazionale, Andrea Pirlo, ha rilasciato un’intervista a la Repubblica. Tra i temi trattati, anche quelli di attualità rossonera.

Su Bonucci: “Al Milan darà grande carisma, personalità ed esperienza internazionale. Alla Juve mancheranno la sua tecnica, la sua abilità nel giocar la palla”.

Su Bonucci-Milan sequel di Pirlo-Juve per colpa di Allegri: “No. Non so cosa sia successo tra loro, io me ne sono andato dal Milan perché ero a fine contratto e volevo un’avventura nuova. Allegri non c’entrava niente, non ho cambiato per colpa sua. Sarei potuto rimanere anche al Milan. Ma sentivo di aver finito un ciclo”.

Su un Milan da Scudetto: “Non credo. Quando parti da zero e prendi dieci giocatori nuovi, bravi quanto vuoi, è dura vincere subito. Devi farli giocare insieme, metterli bene in campo. Montella avrà un lavoro stimolante, ma difficile. L’obiettivo sarà arrivare in Champions. Tutti gli anni si dice che sarà la volta buona di Roma, Napoli e altre. Poi sappiamo come va a finire…”.

Giampaolo contro Montella: “Lui rompe, io lavoro”

L’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del momento blucerchiato ma anche di Milan e in particolare del collega Montella:

“Ho letto che mandava dieci sms al giorno ai dirigenti, ‘Buongiorno direttore: Bonucci’. E gliel’hanno preso. Io non rompo le scatole a nessuno perché penso a lavorare. È il mio carattere. E forse sbaglio. Io sono un onesto lavoratore della vigna.

Do per scontato che ci sono delle responsabilità – ha dichiarato Giampaolo a Il Secolo XIX – e che vengono onorate senza bisogno che io intervenga. Ognuno di noi, per il ruolo che ha, deve assumersele”.

Gambaro stronca Bonucci: “120 milioni di euro per un mediocre”

Leonardo Bonucci è considerato il fiore all’occhiello della campagna acquisti del Milan, il colpo più importante e mediatico di un’estate ricca di grandi arrivi. Ma l’ex difensore rossonero e oggi opinionista, Enzo Gambaro, la pensa in maniera totalmente diversa e ha stroncato l’acquisto del centrale della Nazionale: “Bonucci ha 30 anni ed è un mediocre. In tutto – riporta l’account twitter di Telenova – sono 120 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio. Ma dove vuoi andare?!”.

Maldini: “Bonucci ottimo acquisto, è tra i migliori”

L’ex capitano e bandiera del Milan, Paolo Maldini, ha parlato del mercato rossonero e degli obiettivi stagionali:

Milan e Inter lotteranno per lo scudetto? Per lo scudetto mi sembra un po’ presto – riporta forzaroma.info – lotteranno per un posto in Champions League.

Bonucci? Non so cosa sia successo, di sicuro c’è una difficoltà di ritrovare difensori centrali e Bonucci è uno dei migliori. Bonucci è sicuramente un ottimo acquisto”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “La mia estate dei sogni. Questa squadra resterà, voglio riportarla tra i top club”

L’allenatore del Milan Vincenzo Montella ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul mercato: “La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà. Anche se il mister sarà un incapace (ride, ndr). Mai avuto dubbi, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta”.

Sul progetto di riportare il Milan tra i top club: “Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo”.

Sul grande entusiasmo per la vittoria col Bayern: “Da questo punto di vista la gestione sarà facile perché ho un gruppo intelligente e una società realista. E poi è calcio estivo. Semplicemente, così come ho provato fastidio per la sconfitta col Borussia, mi fa piacere questo successo perché ho visto passi in avanti per atteggiamento, mentalità, tattica. E tutto in una volta sola. Mi sono piaciuti la copertura degli spazi e l’aggressività fin dall’inizio. La cosa più bella è stata la ricerca della compattezza. Va però detto che il Bayern era in evidente difficoltà. La qualità si è alzata moltissimo”.

Su Niang: “Ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Rimane? Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”.

Sul preliminare di Europa League: “In effetti prima di questa partita ero un po’ pensieroso, o magari sarebbe meglio dire realista. Adesso mi sento rinfrancato. In vista di questa partita, a oggi, faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti. Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono mica certo. Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.

Sullo scudetto: “Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai por­re limiti alle ambizioni. Ho iniziato a sognare, e lungo le settimane non capivo come acquisti e soldi si potessero moltiplicare così. È stato fatto più di quanto pensassi. La proprietà cinese è molto rispettosa dei ruoli, cosa inusuale nel calcio. E il nostro dovere è essere altamente competitivi. L’approccio del presidente è ottimo, è sempre lì a ringraziarci. L’altra sera mi ha chiesto di portare avanti lo spirito Milan, mi ha meravigliato. E anche la squadra percepisce questo”.

Sui prossimi colpi di mercato: “Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. L’attaccante ideale deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e sa­ per giocare per la squadra”.

Su Bonucci: “Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’uni­co caso in cui è stato il contra­rio. Ero convinto fosse raggiun­gibile, mi fidavo di chi me lo di­ceva (i due hanno lo stesso agente, ndr), mentre i miei dirigenti avevano una percezione diver­sa. Mandavo a Mira­belli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole: ‘Buongiorno, o buonasera, di­rettore: Bonucci’. Con il diretto­re abbiamo un rapporto schiet­to e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi. Bonucci è un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riusci­to a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una fi­gura ingombrante nello spo­gliatoio: solo chi lo vede in­gombrante a priori lo può per­cepire come una minaccia.

Sulla difesa a tre: “Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imba­razzo della scelta”.

Sulla questione Donnarumma: “E’ sta­to Mirabelli a toccare le corde giuste. Io ho parlato con la fa­miglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da alle­natore, ho solo raccontato la mia esperienza. Più che per il progetto del club, l’ha fatta per se stesso. Lui è fantastico perché ha la capa­cità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi”.

Sul rapporto con Raiola: “Un botta e risposta nato e fini­to lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me”.

Sugli obiettivi futuri: “Fra cento giorni mi aspetto che il Milan sia una squadra e che si veda il mio lavoro. Fra mille mi auguro che lo scudetto non sia più un miraggio, ma un obiettivo concreto”.

Ambrosini: “Bonucci capitano? Io non lo avrei fatto. Kalinic…”

L’ex centrocampista rossonero e oggi opinionista sportivo, Massimo Ambrosini, ha parlato del momento del Milan ai microfoni di Sky Sport.

Su Bayern-Milan: “Va preso tutto con le pinze il calcio d’estate: noi prendevamo mazzate, eppure… Conta il giusto, per le motivazioni, i viaggi e tutto il resto. I tifosi però fanno bene a essere felici per la squadra, vedremo che succederà ma i presupposti per far bene ci sono tutti. Però calma”.

Su Fassone e Mirabelli: “Hanno riportato entusiasmo con gli acquisti e al marchio Milan, che è sempre stato forte nonostante negli ultimi 3-4 anni non abbia fatto bene. Stanno operando bene, era giusto dare segnali forti”.

Su Belotti e Kalinic: “Il fiorentino mi piace moltissimo, più di Belotti può avere la capacità di adattarsi a un compagno: riuscirebbe ad adattarsi ad André Silva o a un altro giocatore. Ma anche Belotti è forte, fa reparto da solo. Non so se abbiano un colpo in canna diverso da quello che ci si aspetta”.

Sulla fascia di capitano a Bonucci: “Sono scelte che vanno condivise con la squadra e soprattutto con chi deteneva la fascia. Voglio sperare che qualunque tipo di scelta sia stata fatta di comune accordo con Montolivo, che è stato capitano in momenti difficili ed era giusto coinvolgerlo. Io non lo avrei fatto di dare la fascia a Bonucci, il capitano è Montolivo e se non giocasse Riccardo ce ne sarebbero altri come Abate. Non vedo la necessità di farlo e di dargli ancora più responsabilità in un momento del genere”.

Su un possibile Milan da Scudetto: “Fassone è stato intelligente a dire che lo Scudetto è difficile, anche se non è detto che non ci si possa arrivare. Attenzione al Napoli che ha tenuto tutti i giocatori: il gap è da colmare anche con loro e con la Roma e non è facilissimo, ma il mercato che è stato fatto ha sorpreso tutti”.

Su Calhanoglu: “Mi piaceva già quando era in Germania. È interessante e moderno, sa interpretare diversi ruoli e capire al di là della rigidità dello schema ciò che bisogna fare. Potrà essere molto efficace”.

Bonucci subentra, ma non da capitano: lascia la fascia a Jack

È il capitano designato del nuovo Milan cinese, ma all’esordio in rossonero, da subentrante, non ha preteso di vestire la fascia. La “prima” di Leo Bonucci con il Diavolo è arrivata al minuto 63′ di Bayern-Milan, ma non è stato subito capitano: all’entrata in campo – interpreta Gazzetta TV – il centrale della Nazionale ha fatto cenno a Bonaventura di tenere la fascia sul braccio. Un piccolo gesto, ma che lascia da parte l’immagine del Bonucci spacca-spogliatoi propinata da diversi organi di informazione.

Fassone: “Biglia è un leader, ci aiuterà a tornare in alto”

Le dichiarazioni di Marco Fassone durante la presentazione di Lucas Biglia, ultimo acquisto di questo entusiasmante mercato estivo: “E’ il decimo nuovo giocatore che si aggiunge alla rosa del Milan, squadra che pensiamo di avere rinforzato in ogni reparto con l’apporto di giocatori giovani ed esperti, italiani e internazionali”.

L’ad ha rivelato qualche aneddoto sulla trattativa infinita che ha portato l’ex laziale a vestire rossonero: “Lucas è l’ultimo di numero, ma forse è il primo giocatore al quale avevamo pensato: ricordo che con Massimiliano (Mirabelli, ndr) ne parlavamo già settembre dello scorso anno e che le prime telefonate col presidente Lotito furono a ottobre. Gli avevo detto: ‘Guarda che se il closing andrà in porto verrò a romperti le scatole a marzo per Biglia’. E’ stata sfinente, che si è completata soltanto venerdì o sabato della scorsa settimana ma sulla quale abbiamo messo un puntiglio, una voglia e una dedizione infinita”.

Per quanto riguarda il lato tecnico sul giocatore, Fassone spiega: “E’ un giocatore esperto, è un leader, è il capitano della Nazionale argentina, si mette in mezzo al campo a pilotare il resto della squadra. Insomma, è un giocatore che ci aiuterà sicuramente a ritornare immediatamente competitivi, ad essere una squadra quale il Milan vuole tornare ad essere. A Lucas giunge il benvenuto ufficiale mio, di Massimiliano, e di tutto il club qui in Cina”.

Fassone si è infine soffermato sulla questione della lista presentata all’UEFA per il preliminare di settimana prossima: “Ieri abbiamo consegnato le liste per la UEFA, non troverete i nomi di Biglia e Bonucci perché sono stati gli acquisti che abbiamo completato sabato. Nessuno pensi che ci siano problemi di altra natura, sono solamente questioni tecniche di ritardi legati alla nostra trasferta e alla velocità con cui si sono chiuse queste operazioni, che saranno risolti al nostro rientro in Italia”.

Bonucci: “Lo sgabello la goccia finale. Ora tutta la mia fame per il Milan. L’idolo? Nesta”

Il neo acquisto rossonero Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sulle sensazioni di indossare la maglia del Milan: “Un po’ fa strano anche a me vedermi con questo stemma e questi colori, ma io sono uno che dà tutto e anche di più per la maglia che indossa. Sono uno che scende in campo anche quando non sta bene, se occorre. L’ho fatto per il Bari, per la Juve e per la Nazionale. Lo farò anche per il Milan”.

Sull’approccio col mondo rossonero: “E’ stato subito intenso. La Juve mi ha fatto diventare importantissimo, ma si apre una nuova pagina con le stesse ambizioni: voglio, assieme ai compagni, far tornare grande questa società. Il Milan merita di indossare un vestito migliore sia in Italia che in Europa. In poche parole: merita di tornare in alto. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie”.

Sul passaggio da Juventus a Milan: “Io vivo di sfide e questa è affascinante, è una scommessa anche su me stesso. Mi sono rimesso in discussione, e a 30 anni non so quanti l’avrebbero fatto. Per me avere fame è fondamentale, ti fa dare qualcosa in più quando le forze mancano. Ho sposato un progetto ambizioso, per il quale ora metto a disposizione la mia esperienza”.

Sulla storia del Milan: “Quando ero piccolo ero affascinato dalla leggenda rossonera. Giocatori come Nesta, Maldini… Poi Nesta è stato il mio idolo quando sono diventato calciatore”.

Sulla coppia Bonucci-Romagnoli come Nesta-Thiago Silva: “Per suonare bene, suona bene. Speriamo, io mi metterò a disposizione di chi c’era già, e loro mi spiegheranno com’è il mondo Milan, che è molto diverso dal mondo Juve. Sei anni di vittorie con la Juve mi hanno fatto diventare un leader, ma qui entro in punta di piedi. Semplicemente, la squadra sa che potrà contare sulla mia esperienza e ai miei compagni dico che nulla è impossibile”.

Sul suo segreto per vincere: “Vedo che al Milan c’è tanto entusiasmo e propensione al sacrificio. Ecco, il segreto sta nella fame del gruppo. Questo club deve cancellare momenti non proprio esaltanti, come quelle delle ultime stagioni, con un’annata di grande spessore. Sono stato accolto benissimo, ora occorre trovare le chiavi giuste per amalgamare la squadra. Qui inizio con un preliminare europeo di Europa League, proprio come avvenne in bianconero: speriamo che sia di buon auspicio”.

Sul perché ha deciso di lasciare la Juventus: “La vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono, e quando fai parte di un gruppo per sette anni speri di lasciare qualcosa di bello. Diciamo che nell’ultima parte della stagione il legame si è affievolito da entrambe le sponde e abbiamo deciso in accordo di allontanarci. Negli ultimi mesi si era sgretolato qualcosa. E cambiare è stata la conseguenza. Per dare il 100% io devo sentirmi importante, cosa che ormai succedeva a fasi alterne. E questo non mi andava. Anche i matrimoni più belli a volte finiscono”.

Sui margini per un eventuale ripensamento: “La premessa è che alla Juve ho dato tanto e dalla Juve ho ricevuto tanto. Per me non è stata una scelta facile perché sette anni sono difficili da chiudere e dimenticare. Ma il rapporto era arrivato alla conclusione, da parte di entrambi non c’era più voglia di continuare insieme. Però devo dire che per come è finita, ne siamo usciti tutti bene: io, la Juve e il Milan”.

Sulla BBC: “Con i compagni ci sono stati momenti nei quali abbiamo parlato e affrontato problematiche. Ognuno ha il proprio carattere, ma con loro ho sempre avuto grande rapporto. Nello spogliatoio non è successo nulla di quanto è stato detto”.

Su Allegri: “Con lui ho avuto un rapporto alla luce del sole, ho giocato tanto e se è successo è perché sono stato considerato importante. Avere discussioni durante gli anni è normale, e io sono uno diretto che dice sempre la verità. Ma con lui non ho avuto alcun tipo di problema. Poi, è ovvio che alcune situazioni portano delle conseguenze e ognuno si prende le proprie responsabilità”.

Sullo “sgabello” di Oporto: “Pare che sia stata la cosa più eclatante, ma in realtà è solo la goccia finale. Già prima c’erano state altre situazioni. Poi, comunque, la cosa si era ricomposta”.

Sull’accoglienza che si aspetta il giorno del ritorno allo Stadium: “Per quello che ho dato alla Juve, non m sento né un traditore né un mercenario. Se dovessero fischiarmi devono sapere che, così come gli insulti che ricevevo in bianconero mi caricavano, sarà così anche nel caso mi fischiassero allo Stadium”.

Sulla fede calcistica dei figli: “Resteranno così cime sono, liberi… Il più grande è un tifoso del Toro bello convinto, non gli si può togliere nulla di granata dalla cameretta, ma magari nel trasloco a Milano cambia fede…”.

Abate: “L’occhio va meglio. Bonucci? Ci darà una grossa mano”

In conferenza stampa era presente anche Ignazio Abate, che ha parlato, in apertura, delle sue condizioni fisiche:“L’occhio va meglio. Ogni giorno che passa mi sento sempre più sicuro. Naturalmente ho bisogno di mettere minuti nelle gambe e di allenarmi al massimo per farmi trovare pronto quando inizieranno gli impegni ufficiali”.

L’attenzione si è poi spostata sul mercato: “Tutti i nuovi arrivati hanno già mostrando il loro talento. Ora tocca a noi, dovremo essere bravi a cercare di trovare la giusta amalgama per affrontare nel migliore dei modi la stagione. Bonucci? È un grande giocatore. Sicuramente il fatto di averlo prelevato da una squadra come la Juve è un segnale importante. Sono sicuro che ci darà una grossa mano, sia per la sua personalità che per le sue qualità”.

Fonte: A. C. Milan

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Bonucci si presenta: “Il Milan merita il meglio in Italia e in Europa. Kessié, grazie per la 19”

Signori, ecco Leonardo Bonucci. L’ultimo grande acquisto della faraonica campagna acquisti del Milan è stato presentato ufficialmente tramite Weibo, social network molto diffuso e utilizzato in Cina:

La numero 19? In questo spogliatoio sono entrato in punta di piedi, ho parlato con Kessie e ci siamo accordarti. Lo ringrazio, lui è un ragazzo intelligente e sensibile, è stato un grande investimento per questo club. Per me la 19 è importante, ci ho fatto affidamento nei momenti difficili nella vita personale e nella carriera, quindi grazie ancora.

Il calore dei tifosi mi ha trasmesso tanto entusiasmo, è stato bello – riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – spero di alimentarlo con tante vittorie lungo gli anni. Il Milan merita di vestire abiti migliori sia in Italia sia in Europa“.

Bonucci: “Al Milan per scrivere la storia. Uniti si può tornare ai vertici d’Italia e d’Europa”

Il neo difensore del Milan, Leonardo Bonucci, ha affidato ai propri profili social un lungo post dedicato ai primi giorni in rossonero e agli obiettivi di squadra:

Quando pensi al Milan, vieni subito attratto dalla sua storia, da quella dei campioni che hanno vestito la sua maglia. Penso a Baresi, Costacurta, Maldini, Nesta, Tassotti. Li ammiro per quello che hanno dato al calcio e a questo Club. Loro sono nella leggenda, Io arrivo oggi, per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia rossonera e della mia carriera.

Inizia una nuova sfida, una nuova avventura assieme a compagni che come me hanno tanta fame e voglia di vincere. Ringrazio la Società tutta, il Direttore Fassone, il DS Mirabelli e il Mister che mi hanno voluto fortemente e fatto sentire importante e al centro di questo progetto ambizioso.

Sono stato accolto con un affetto e un calore smisurato da parte dei tifosi rossoneri e per questo mi impegnerò, insieme ai miei compagni, per far sì che questo entusiasmo continui e si alimenti durante la stagione, attraverso le vittorie e la voglia da parte di tutti di riportare il Milan ai vertici italiani ed europei, a cominciare dalla prossima gara.

Uniti si può.

#HungrierThanEver #LB19 #AcMilan #NewSeason”.

Ufficiale: Bonucci è del Milan, contratto fino al 2022

Dopo l’annuncio di settimana scorsa, subordinato al superamento delle visite mediche, ora è davvero ufficiale: Leonardo Bonucci è un nuovo calciatore del Milan. Il difensore della Nazionale italiana ha firmato con i rossoneri un contratto di cinque anni, lasciando la Juventus dopo sette stagioni: il Diavolo pagherà alla Vecchia Signora 40 milioni più 2 di bonus.

Di seguito il comunicato ufficiale del Milan:

“AC Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo da Juventus FC le prestazioni sportive di Leonardo Bonucci, che ha firmato un contratto con il Club rossonero sino al 30 giugno 2022”.

Lucas Biglia e Luca Antonelli durante un allenamento con il Milan

Cina, subito in campo Biglia, Bonucci, Silva e Conti

Dopo il primo incontro valevole per la ICC 2017 contro il Borussia Dortmund, per i ragazzi di Mister Montella è già tempo di pensare alla prossima sfida di Shenzhen, dove per i rossoneri l’avversario si chiamerà Bayern Monaco. L’allenamento odierno – che ha visto in campo solo chi ha messo nelle gambe pochi minuti nella sfida di ieri – è iniziato con una prima parte di riscaldamento intenso dedicato sia agli arti superiori che a quelli inferiori. A seguire il gruppo è stato diviso in tre: da una parte lavoro situazione (2 difensori vs 3 attaccanti), dall’altra un’esercitazione funzionale sia per la difesa che per l’attacco, mentre gli ultimi arrivati (Biglia, Bonucci, Conti e Silva) hanno svolto un lavoro atletico specifico basato su ripetute sui 50 metri. Ha chiuso la seduta una partitella a campo ridotto.

Da segnalare la seduta differenziata per Riccardo Montolivo.

Fonte: AC Milan

Conti: “Milan, creare un gruppo solido farà la differenza. Un sogno? La Champions. Bonucci…”

Al termine dell’allenamento ha parlato Andrea Conti a Milan TV, raccontando le sue prime sensazioni dal suo arrivo in Cina: “Sono contento, trovare tutti questi tifosi e i miei compagni è molto bello. Dovremo cercare fin da questi primi giorni di creare un gruppo solido, questa cosa farà la differenza. Il mio sogno? Raggiungere la Champions con questa maglia”.

La testa di Andrea, però, è rivolta al Preliminare di Europa League: “Affronteremo una squadra poco conosciuta, ma partiamo già con la consapevolezza che ogni avversario in campo europeo può essere insidioso. Sono sicuro che scenderemo in campo con lo spirito giusto e con l’obiettivo di vincere”.

In chiusura un commento su Leonardo Bonucci: “Lo conosco per via dell’esperienza con la Nazionale maggiore. È un giocatore di grande personalità, simpatico e disponibile. Sono sicuro che sarà un leader di questa squadra”.

Fonte: AC Milan

Boban: “Bonucci? Il Milan non ha comprato né Messi né CR7”

L’ex centrocampista del Milan oggi vicesegretario FIFA, Zvonimir Boban, è tornato a parlare del mercato rossonero:

“Da ex milanista mi piace l’entusiasmo dei tifosi rossoneri per il mercato, erano in crisi d’astinenza. Solo, ci andrei cauto con i proclami. Bonucci non si discute, è un gran colpo. Ma sono curioso di vedere come adatterà le sue caratteristiche ad una squadra diversa, non così dominante, cioè meno forte della Juve. A parte Bonucci conviene essere realisti.

Il nuovo Milan sta puntando su gente di sicuro interessante – ha dichiarato Zorro Boban a Il Giorno -, ma tutta da verificare ad altissimo livello. Non è che abbiano comprato Messi e Ronaldo“.

Lascia? No, raddoppia. Caso Kessié: è il 14, ma gioca col 19. E Bonucci…

Non sarà lunga ed emozionante come la telenovela Donnarumma, ma il caso del “19” del Milan ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo, numero conteso da due acquisti top dell’ultima campagna acquisti: Franck Kessié e Leonardo Bonucci, entrambi ultra affezionati al 19 e desiderosi di continuare a vestirlo in rossonero.

Riassumendo: Kessié diventa un calciatore del Milan nei primi giorni di giugno e scegliere il numero 19, al quale è legato da diversi motivi personali – il giorno di nascita, la data dell’arrivo in Italia e pare anche la morte del padre. Cinque giorni fa, però, il Diavolo tessera a sorpresa Bonucci, il cui nome è legato ormai storicamente al 19. Soluzione: l’ivoriano ripiega sul 14 già da Milan-Borussia Dortmund, con l’ex Juve che può essere così accontentato e non “tradisce” il karma e i consigli del motivatore – si legge su La Gazzetta dello Sport.

Nella distinta del match, Kessié figura con il numero 14. “Controversia” risolta? No. In campo, l’africano veste ancora la maglia rossonera #19. Due ipotesi: il giocatore ha voluto indossarla per un’ultima volta, oppure ha deciso di non mollare il proprio numero preferito. Parrebbe, però, che il Milan volesse farlo giocare col 14 e che sia “spuntata” una 19. Per ora è un mistero, ma presto avverrà il chiarimento con lo stesso Bonucci in arrivo in Cina.

Antonelli: “Non sarà facile giocare a Craiova. Calhanoglu fortissimo, su Bonucci…”

Nel post-partita, direttamente in Cina, Luca Antonelli a Milan TV ha parlato: “Abbiamo giocato contro una squadra molto rodata e forte, che gioca insieme da più tempo di noi. C’è ancora tanto da fare. Sapevamo delle difficoltà del match e in campo si è visto. Stiamo cercando di lavorare molto sul possesso palla e sulla linea difensiva. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo migliorare ancora”.

Su Calhanoglu: “Tecnicamente è fortissimo, si sta adattando alle richieste del Mister. Ha un tiro potente e speriamo ci possa dare una grande mano”.

E sul futuro: “Perdere dà sempre fastidio, ma adesso pensiamo al Bayern Monaco. Dobbiamo arrivare alla partita di Europa League con il Craiova nelle migliori condizioni possibili. Non sarà facile andare a giocare da loro, ma sicuramente saremo pronti”.

Tifosi: “È stato bello sentire i loro cori, sembrava di essere a Milano”.

Infine, su Bonucci: “Meglio averlo in squadra che contro”.

Fonte: AC Milan

Kessié, regalo a Bonucci: niente 19, ha preso il 14

Contrordine sulla numerazione del Milan della prossima stagione. Franck Kessié – riporta MilanNews.it è tornato sui propri passi e ha scelto di prendere il 14: l’ivoriano aveva optato per la maglia 19, utilizzata la scorsa stagione all’Atalanta e soprattutto nella prima uscita rossonera a Lugano, ma ha deciso di liberarla per Leonardo Bonucci. Il grande acquisto del mercato milanista, dunque, potrà sfoggiare sulla schiena il proprio numero preferito.

Bonaventura: “Milan, esagerato l’obiettivo Scudetto. Bonucci capitano? Dico…”

Il centrocampista del Milan e della Nazionale, Giacomo Bonaventura, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Su Montella: “Le sue aspettative mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Montella? Il suo rinnovo ci permette di continuare il ciclo. Finalmente. Negli ultimi anni abbiamo cambiato tanti allenatori e tanti sistemi di gioco, mentre con lui i principi sono sempre gli stessi. Sono certezze che aiutano i giocatori: se hai uno spartito preciso, rendi meglio”.

Sulla difesa a tre: “È una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Sui tanti nuovi arrivati: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa.

Sugli obiettivi: “Questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no. Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie. Europa League? E’ da giocarla per arrivare fino in fondo. All’inizio magari non è molto affascinante, ma dopo la coppa diventa decisamente bella. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Sulla qualità degli acquisti fatti: “Posso solo dire che non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi ‘sarebbe bello arrivassero…’. Be’, sono arrivati davvero. L’allenatore si confronta tutti i giorni con la dirigenza sul mercato in entrata e quindi sono tranquillo: stanno arrivando tutti giocatori di esperienza e personalità”.

Su Bonucci: “Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento. Capitano? Deciderà Montella. Comunque capitani dobbiamo esserlo un po’ tutti, e poi un gruppo in cuor suo sa chi è il vero leader”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato”.

Su Calhanoglu: “Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato”.

Cina, domani partenza per Bonucci, Biglia, Conti e André Silva

Quattro grandi acquisti rossoneri sono pronti a raggiungere i compagni in Cina. Domani – riporta MilanNews.it – Bonucci, Biglia, Conti e André Silva voleranno in direzione Estremo Oriente, con un volo previsto alle 13 dall’Aeroporto di Malpensa. Sempre domani, oltre ad accogliere i nuovi, il Milan sarà impegnato nella prima amichevole della tournée asiatica contro il Borussia Dortmund.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Vogliamo aprire un ciclo. Morata? Sì, ma alle nostre condizioni. Bonucci e Belotti…”

Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Premium Sport HD. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni più importanti.

Sull’arrivo al Milan: “La mia è stata una scelta coraggiosa (di lasciare l’Inter senza avere ancora uno stipendio garantito, ndr), però poi l’epilogo positivo mi ha dato ragione. Quando è arrivata la possibilità di fare quello che sto facendo al Milan, non ci ho pensato due volte e ho accettato tranquillamente di correre un grandissimo rischio. I mesi del closing non li ho vissuti benissimo, se non li avete vissuto bene voi, figuratevi noi che eravamo protagonisti fantasma di questo famoso closing. Non è stato facile, dovevamo continuare a lavorare, andare in giro per il mondo sapendo che venivamo guardati con sospetto. Non c’era nessuna certezza, non potevamo parlare per conto del Milan. Nove mesi sono tanti”.

Sulle esperienze passate: “Se è più difficile fare il direttore sportivo al Rende e al Cosenza o al Milan? Sono responsabilità naturalmente differenti, differente è il fascino ma non ho mai avuto la percezione di cambiare il mio modo di fare e di essere. Deve rimanere uguale sapendo che oggi rappresento uno dei club più titolati al mondo. La gavetta è servita tanto, mi sono sempre guadagnato le categorie, nessuno mi ha regalato niente. Ho vinto tutti i campionati, dai dilettanti alla B. Non mi sento impreparato ma padrone del ruolo. Farò errori come tutti ma so giornalmente di cosa parlo e come agisco”.

Sul modus operandi: “Avevamo necessità di dare subito un’impronta, di prendere un blocco di giocatori per aprire un buon ciclo ma il Milan, come qualsiasi squadra ha il dovere di credere nello scouting perché poi dobbiamo trattare giocatori per milioni di euro: abbiamo il dovere di conoscerli, non di acquisirli per sentito dire come accade in tante società. In questo progetto scouting saremo in tanti a lavorare, dalla prima squadra al settore giovanile: è un metodo ‘nostro’. Contiamo di arrivare prima su alcuni profili per poterli acquistare a prezzi vantaggiosi”.

Sul mercato fatto e su Bonucci: “Avevamo bene in mente ciò che dovevamo fare, senza annunci. Nel silenzio abbiamo ragionato e programmato, e poi affondato come avete visto. L’acquisto meno difficile? Conti perché alla prima telefonata era già con la maglia del Milan, è stato straordinario. Il più affascinante? Bonucci. Tutto è accaduto in un lampo, non ci siamo ancora resi conto. Ci siamo detti: ‘O lo facciamo subito o non ne parliamo più’. Con Ramos è uno dei centrali pià forti al mondo, a livello tecnico e caratteriale. Nel corso degli anni ha imparato a vincere. E’ importantissimo sotto tutti i punti di vista. Strapparlo alla Juve non è stato semplicissimo: abbiamo dato un bel segnale, non trovo le parole per esprimere le sensazioni degli ultimi giorni”.

Su Donnarumma: “Acquisto più complicato? Da subito giorno la conferma di Donnarumma è stata la nostra mission impossible. Abbiamo ereditato un giocatore in scadenza: non era riuscito il vecchio managment, eccellente, a rinnovare, quindi siamo arrivati noi e per molti le chance erano pari a zero. Invece alla fine il risultato è stato raggiunto. Abbiamo lavorato sulla volontà di Gigio e della sua famiglia: volevano assolutamente il Milan, quella era la chiave più semplice”.

Su Lotito: “Abbiamo ottimi rapporti. Sa fare benissimo il presidente, è un esempio da seguire. Quando chiede una cifra non molla la presa neanche a morire, noi avevamo questo obiettivo (Biglia) e l’abbiamo portato in porto”.

Su Belotti e Morata: “Ci dispiace se il Torino è irritato. Abbiamo in mente una serie di attaccanti e stiamo chiedendo informazioni. Parlo con il Torino e sanno che stiamo attenzionando Belotti come altre punte, di alcune avete parlato mentre non sono usciti i nomi di altri. Ci stiamo comportando con correttezza e trasparenza: avvisiamo le società prima di parlare con il calciatori. Morata? Lo abbiamo sondato sin dall’inizio, ci aveva dato ampia disponibilità, poi sono sorte complicazioni tra finale di Champions e inserimento di diverse squadre e la pista si è raffreddata. Potrà riscaldarsi ma solo alle nostre condizioni”.

Su Renato Sanches e Ghezzal: “Lo conosco bene fin dai tempi del Benfica. Al Bayern non ha trovato tanto spazio: se ci fosse la necessità di un altro centrocampista potremmo valutarlo ma a determinate condizioni. Ghezzal è un parametro zero, è abbastanza interessante ma ora siamo concentrati su altri fronti. Può anche esserci l’arrivo di una punta esterna: il mercato è lungo”.

Sul nuovo Milan: “È un cantiere aperto. Serve assemblare gli elementi nuovi con quelli vecchi. Vorremmo vincere tutte le partite ma il nostro percorso è lungo, vogliamo aprire un ciclo. Tra 2-3 anni contiamo di diventare una squadra importante. Nella prossima stagione non dobbiamo far perdere ai tifosi l’entusiasmo che abbiamo ricreato. Il gruppo deve lottare in ogni match, con un San Siro di nuovo pieno. Il nostro obiettivo è questo più che collocarci dietro alla Juve o ad altre formazioni anche perché preferisco collocarmi davanti…”.

Milan, Morata a un passo: si è convinto del progetto

Il Milan è a un passo da Alvaro Morata. È clamorosa la notizia riportata dall’edizione online de La Gazzetta dello Sport: i rossoneri, al lavoro da mesi per regalare a Montella un bomber di livello internazionale, sarebbero vicinissimi allo spagnolo, decisosi a lasciare Madrid e a tornare a giocare in Italia, tanto da aver superato Aubameyang e Belotti nella lista del Diavolo.

Le dichiarazioni d’amore verso la Juventus rilasciate dopo la finale di Cardiff sono un lontano ricordo: Morata avrebbe deciso di sposare la causa milanista. Decisiva – prosegue la Rosea – è stata la campagna acquisti atomica portata avanti da Fassone e Mirabelli (tra gli acquisti c’è anche il suo grande amico Bonucci, ndr), gradita a tal punto da spingere il giocatore a rinunciare a giocare la Champions League.

C’è il sì di massima del giocatore, manca l’intesa economica con il Real Madrid. Florentino Perez, infatti, non ha intenzione di fare sconti per il cartellino di Morata e chiede addirittura 90 milioni di euro. La trattativa è ancora ben lontana dalla conclusione, ma le Merengues sono disposte ad ascoltare la prima offerta ufficiale del Milan, pronta a essere recapitata nelle prossime ore.

“Dai Belotti, vieni al Milan”

Telefonate, soldi, segnali: i retroscena dell’affare (da Premium Sport HD)

A fine campionato era solo un hashtag di tendenza: #belottimilan. Poi è diventata una suggestione, adesso è un’ipotesi più che concreta. Andrea Belotti è l’obiettivo numero uno del Milan, soprattutto del tecnico Vincenzo Montella che ha già chiamato più volte l’attaccante del Torino. E questo è solo uno dei tanti segnali che lasciano immaginare un cambio maglia (ma non di paese) del centravanti titolare della Nazionale.

Come ha spiegato il nostro Paolo Bargiggia nel corso di Premium Sport News, Belotti al momento è senza agente perché ha rotto il legame con Lancini, il procuratore che ha firmato la clausola per l’estero da 100 milioni col Toro: così a lavorare al suo arrivo al Milan potrebbe essere Alessandro Lucci, procuratore di Montella e di Bonucci. Altri due segnali: 1) Belotti è amico di Bonucci e il nuovo difensore rossonero, dopo aver provato a chiamare Morata, potrebbe fare lo stesso col Gallo; 2) Cairo ha capito che il giocatore vuole andare via come si è dedotto dalle ultime dichiarazioni del presidente.

I problemi, per il Milan, sono due: Cairo vuole portare a termine un’operazione che prevede 60 milioni cash più l’arrivo in granata di Niang e Paletta. Fuori dal discorso, invece, Locatelli che viene ritenuto incedibile. In secondo luogo i dirigenti del Milan hanno bisogno di un extra-budget dalla proprietà cinese ed è a questo che lavorerà Fassone durante la tournée in Cina. Ci sarebbe un terzo problema: i proprietari cinesi vorrebbero riprovare con Morata, ma al di là della valutazione di 90 milioni, in realtà per ora Florentino Perez non lo cede, almeno finché non riuscirà a prendere Mbappé. E poi l’intermediario Bozzo non ha ricevuto segnali dal Milan. Ecco perché Belotti è davanti ad Alvaro e ha sorpassato sia Aubameyang che Kalinic.

Fonte: Premium Sport HD

Fassone: “Uno tra Belotti, Morata o Aubameyang sarebbe bello. Vedremo chi…”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha rilasciato un’intervista a Premium Sport HD.

Su Bonucci: “Era un’idea folle e non volevo nemmeno provarci, ma poi è stato Montella a dirci di insistere. È un segnale molto importante nel vedere che oggi, giocatori di club che hanno la Champions, abbiano voglia di venire da noi. L’acquisto di Bonucci lo vedo come un segnale molto bello per il futuro. Leo è un guerriero e un leader e ci darà molto, sia in campo sia fuori”.

Su Lotito e Marotta: “Con Lotito è sempre più complicato trattare. Devi prenderla sempre in maniera divertente, perché lui è uno così, anche se poi è uno sfinimento, perché ti porta fino all’ultima goccia di sudore per chiudere una trattativa”.

Sul budget per il mercato: “Abbiamo la fortuna di essere in Cina e faremo il punto con la proprietà per capire le risorse, che non sono illimitate. Dobbiamo ragionare con il mister – riporta MilanNews.it – anche perché le prossime due amichevoli daranno delle indicazioni tecniche a lui e Mirabelli”.

Sul centravanti: “Quando rientreremo in Italia, imboccheremo la strada giusta. Stiamo tenendo aperte tutte le piste e faremo sicuramente qualcosa di bello. Sono stati fatti tanti nomi e di attaccanti fortissimi. Sarebbe bello avere uno tra Belotti, Morata o Aubameyang. Vedremo su chi cadrà la scelta, anche se ci sono nomi che ancora non sono emersi in maniera roboante sui media. Evidentemente stiamo pensando di fare ancora qualcosa in quel ruolo”.

Luca Toni: “Bonucci gran colpo del Milan, ma mi intriga più l’Inter”

A margine della sua partecipazione alla Bobo Vieri Summer Cup, Luca Toni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta. Tra i vari argomenti toccati l’ex centravanti del Verona ha parlato anche di Milan, partendo ovviamente dal neo rossonero Bonucci: “E’ un grande acquisto per il Milan che sta facendo bene e sta prendendo gente forte. Uno dei più forti difensori del mondo”.

Sui motivi che hanno portato all’addio del difensore alla vecchia signora, Toni non si sbilancia: “In Sardegna Barzagli qualcosa mi ha raccontato. La Juve è una società forte, forse Leo non andava più d’accordo“.

Non manca infine un paragone con l’avvio di stagione dell’Inter, verso la quale il bomber campione del Mondo non nasconde di nutrire una certa curiosità: “Comunque vedo molto bene le milanesi, ma mi intriga più l’Inter. Con Spalletti e un mercato ancora tutto da fare. Poi non ha le coppe”.

Montolivo: “Biglia-Bonucci? Per far bene servono 22-23 titolari”

Queste, invece, le parole rilasciate in conferenza stampa da Riccardo Montolivo.

SULLA TOURNEE
“Siamo molto contenti di essere tornati qui in Cina, vedere sempre questo affetto da parte dei tifosi ci fa molto piacere. Siamo qui per lavorare e per crescere a livello fisico. Affrontiamo avversari molto competitivi, saranno test molto interessanti in vista del Preliminare di Europa League”.

MERCATO
“Penso che la società stia facendo un lavoro importante, a tratti sorprendente. Siamo molto felici di questo. Il nostro obiettivo deve essere quello di entrare in Champions, e questa sfida è molto stimolante, soprattutto visti gli ultimi acquisti”.

SU BIGLIA E BONUCCI
“Sono entrambi grandi giocatori. Per fare bene una squadra deve avere 22-23 titolari, e la società sta andando in quella direzione. Sono contento per Bonucci, è stata una trattativa sorprendente. È un giocatore di spessore e sono sicuro che alzerà il livello del nostro gioco”.

OBIETTIVI
“Per noi il nostro primo obiettivo è il Preliminare, che si può già considerare un crocevia della stagione. Con questo mercato sicuramente abbiamo maggiori pressioni, ci saranno grosse aspettative, ma sono sicuro che i giocatori di maggior esperienza riusciranno a guidare la squadra nella giusta direzione”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Bonucci è il miglior difensore al mondo. Capitano? Mi confronterò con la società”

Sorrisi, ma anche consapevolezza e la voglia di stupire. Può essere sintetizzata così la conferenza stampa d’esordio per la tournée cinese che ha visto come protagonisti Vincenzo Montella e Riccardo Montolivo. Tanti i temi toccati, uno su tutti il mercato. Argomento a cui il Mister ha risposto così.

MERCATO
“La società sta facendo un lavoro straordinario. Sono arrivati sia giocatori d’esperienza che giovani. Molti arrivano da altri campionati, quindi avranno bisogno di un periodo di adattamento ma sono molto fiducioso. Sinceramente non sento molta pressione. Per me è più facile allenare giocatori forti. È vero, abbiamo cambiato molto scegliendo giocatori in base ad una logica, però servirà serenità e la forza di creare nell’immediato un gruppo solido che ci ha permesso lo scorso anno di toglierci diverse soddisfazioni. Ci sono squadre già collaudate in Serie A, come Juventus, Napoli e Roma. Sono queste per me le favorite”.

BONUCCI
“È un calciatore di livello internazionale. A livello tecnico penso che insieme a Ramos sia il miglior centrale al mondo. Per me è un sogno poterlo allenare, e per questo ringrazio Mirabelli e Fassone. Capitano? Nella mia testa ci sono più capitani, mi confronterò con la società su questo tema”.

CALHANOGLU
“Hakan è un giocatore di fantasia. Può giocare in diverse posizioni in campo: partire esterno per poi accentrarsi, fare l’interno di un centrocampo a tre, oppure giocare da trequartista. Staremo a vedere”.

OBIETTIVO STAGIONALE
“Il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions. Ma ripeto, c’è da diventare squadra, bisogna crescere rapidamente. I ragazzi che ho avuto modo di conoscere fino ad ora hanno messo subito a disposizione le loro ottime qualità, certamente i due possibili acquisti di Bonucci e Biglia ci permettono di avvicinarci alla stagione con ancor più fiducia”.

SUI TIFOSI CINESI
“Li ringrazio per il grande affetto che ci hanno mostrato. Siamo qui per lavorare sodo e preparare al meglio l’impegno di Europa League”.

SUL PRELIMINARE
“Il fatto di giocare la gara di andata in trasferta non è la situazione ottimale. Dovremo capire lo stato di forma della squadra e presentare la miglior formazione possibile”.

Fonte: AC Milan

Milan, ora il 9: Aubameyang è in pole, ma si insiste per Belotti. E Morata…

E ora la ciliegina. Dopo ben dieci acquisti, l’uno migliore dell’altro, il Milan è pronto a piazzare il colpo più mediatico e importante dell’estate: il centravanti di spessore internazionale, chiamato a suon di gol a riportare i colori rossoneri in Champions League e che permetta al talentuoso André Silva di crescere con meno pressioni. Il nome in pole position resta quello di Pierre-Emerick Aubameyang: il Diavolo ha iniziato a muoversi sin da febbraio, tessendo i contatti con l’entourage e con il Borussia Dortmund, ma è adesso che l’operazione è destinata a entrare nel vivo.

Lo spauracchio Tianjin, infatti, si è eclissato con la chiusura del mercato cinese e la mostruosa offerta del club di Cannavaro (80 milioni al Dortmund, 30 all’anno al giocatore) non è più valida. Ora il Milan ha strada libera per piazzare il colpo: gli ultimi contatti con l’entourage del gabonese – riferisce La Gazzetta dello Sport – sono stati proficui, così come quelli con il BVB. L’offerta meneghina è chiara da tempo: 60 milioni di euro per il cartellino e 7,5/8 netti a stagione per Aubameyang, con Fassone che ha chiesto a Yonghong Li la licenza di alzare eventualmente l’offerta al giocatore (l’extra budget già accennato nei giorni scorsi, ndr).

La stella del Borussia Dortmund, però, non è l’unico nome sul taccuino di Mirabelli. Oltre al “congelato” Kalinic – lui vuole a tutti i costi i rossoneri, ma la Fiorentina ne fa un prezzo ancora troppo alto -, il Milan mantiene contatti continui anche con il Torino per il Gallo Belotti, ma la distanza resta enorme: Cairo vuole 100 milioni, ben lontani dall’ultima offerta rossonera da 40-45 più Niang e Paletta. Torna di moda anche Morata: il neo capitano Bonucci si è reso disponibile a chiamare l’amico Alvaro per convincerlo a venire al Milan, ma è una pista impraticabile soprattutto per le richieste economiche del Real, che lo valuta 85-90 milioni.

Bonucci-Biglia, visite mediche in corso con il Milan

Gli ultimi due grandi acquisti di casa Milan, Leo Bonucci e Lucas Biglia, stanno sostenendo in questi minuti le visite mediche presso la solita clinica “La Madonnina” di Milano. I due sono arrivati di buon mattino e insieme, sulla stessa Audi aziendale messa a disposizione dal Milan.

Ufficiale: Bonucci-Milan, firme sino al 2022

Ora è ufficiale: Leonardo Bonucci è un nuovo giocatore del Milan. Dopo sette anni di Juventus, il difensore della Nazionale italiana è diventato rossonero: pochi istanti fa è arrivata la firma sul contratto che lo legherà al Diavolo per le prossime cinque stagioni e con essa la chiusura di una trattativa tanto rapida quanto clamorosa.

Di seguito il comunicato ufficiale del Milan:

“AC Milan comunica di aver sottoscritto con Juventus FC un contratto di trasferimento a titolo definitivo del giocatore Leonardo Bonucci.

Il giocatore, previo il superamento delle visite mediche previste nei prossimi giorni, si legherà al Milan con un accordo di 5 anni.”.

Milan, spiffero di mercato: Bonucci porta Morata?

Milan scatenato, in questo incredibile mercato dei rossoneri tutto sembra possibile, anche che l’undicesimo colpo possa essere Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo del Real Madrid è stato a lungo nel mirino dei rossoneri, ma dopo le dichiarazioni del post Cardiff la pista si era raffreddata. Ora però potrebbe cambiare tutto grazie a…Bonucci.

Negli alberghi del calciomercato circola una voce che sarebbe clamorosa: il futuro capitano rossonero avrebbe convinto l’ex compagno a trasferirsi a Milano e ora tutto dipenderebbe da Florentino Perez. Non è un segreto che il Milan stia cercando un grande attaccante e lo United, dove lo spagnolo sembrava destinato, ha investito pesante su Lukaku. E’ un’ipotesi molto difficile, ma chi tre giorni fa avrebbe pensato a Bonucci nuovo capitano del Milan?

Fonte: Premium Sport HD

Il programma milanese di Bonucci

Test di Milan Lab nel pomeriggio, visite mediche domani 15 luglio. Sono già state delineate le prossime ore di Leonardo Bonucci, le prime da rossonero: dopo le firme a Casa Milan, il difensore si recherà a Milanello alle 18 per i test atletici riservati ai nuovi acquisti – riferisce Sky Sport – e stasera rimarrà a dormire in un hotel a Milano, in quanto le visite mediche verranno svolte domani mattina presso la clinica meneghina “La Madonnina”.

Casa Milan, ecco Bonucci: ha firmato per cinque anni

È arrivato a Casa Milan Leonardo Bonucci, il grande colpo di mercato dell’estate rossonera. Il difensore della Nazionale italiana ha raggiunto da pochi istanti la sede del club al Portello: l’Audi aziendale con a bordo il giocatore è stata accolta da una folla oceanica di tifosi entusiasti per l’arrivo del campione, il quale ha salutato tutti abbassando il finestrino e mostrandosi visibilmente sorpreso e sorridente.

Nelle prossime ore è attesa l’ufficialità del trasferimento di Bonucci al Milan, ma il giocatore ha già firmato il contratto che lo legherà ai colori rossoneri per i prossimi cinque anni. Ora, per l’ex Juve, è tempo dei test atletici a Milanello, mentre le visite mediche sono state fissate per domattina.

Milan, è fatta per Bonucci: sta raggiungendo Casa Milan, costerà 40+2 milioni

È fatta: il Milan ha preso Leonardo Bonucci. L’annuncio del “sì” definitivo alla trattativa è arrivato stamane, annunciato da Sky Sport: il difensore della Juventus e della Nazionale vestirà i colori rossoneri. Dopo i test e le visite mediche, il giocatore firmerà un contratto di durata quinquennale.

Il colpo di mercato dell’estate è stato concretizzato e nelle prossime ore ci saranno i crismi dell’ufficialità: Bonucci si sta dirigendo in questi minuti verso Casa Milan, il quartier generale della società, dove ad aspettarlo ci sarà l’a.d. Fassone per la chiusura definitiva della trattativa. Nuovi dettagli economici sul prezzo del cartellino: il Diavolo pagherà alla Juve 40 milioni più 2 di bonus.

Bonucci verso Milano: firmerà sino al 2022

Milan-Bonucci, ci siamo. L’operazione che nessuno poteva immaginarsi è ormai entrata nella fase conclusiva, con le parti che lavorano alla definizione del contratto. La bozza è già pronta, il difensore della Nazionale firmerà un contratto di 5 anni a 6,5 milioni di euro a stagione più bonus, con i diritti d’immagine che verranno discussi a parte.

Intanto l’agente Lucci, proprio in questi minuti, sta definendo l’operazione con la Juventus, prima di presentarsi al rush finale con i dirigenti rossoneri e chiudere l’accordo. Bonucci è già in viaggio per Milano, pronto a mettere nelle prossime ore la firma sul contratto. L’era bianconera è vicina alla conclusione, il futuro è ormai rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, Bonucci avrà la fascia di capitano

Leonardo Bonucci ha sposato la causa del Milan, diventando il decimo acquisto di questa incredibile estate rossonera. Un acquisto super, il botto più fragoroso di tutta la sessione di calciomercato, tanto che per il difensore della Nazionale sarà riservato anche l’onore della fascia di capitano: il Milan – riporta il Giornale e conferma Sky Sport – vuole renderlo il leader di questo gruppo nuovissimo, giovane e alla prima esperienza in maglia rossonera.

Del Piero: “Bonucci-Milan? Sembrava uno scherzo… Non me l’aspettavo”

L’ex capitano e bandiera della Juventus, Alessandro Del Piero, ha commentato così il colpo Bonucci-Milan, sempre più vicino alla definizione:

“No, non me l’aspettavo. Non credo di poter aggiungere altro. Come affare non so, da juventino non la vedo una gran cosa. Capita così a ciel sereno… Sembrava uno scherzo – ha dichiarato Del Piero a “Calciomercato L’Originale” su Sky Sporte invece è arrivata questa notizia molto molto sorprendente”.

Bonucci-Milan, domani si chiude: affare da 40 milioni

Domani sarà il giorno di Leonardo Bonucci. Il Milan continua a tenere i contatti con l’agente del giocatore, Alessandro Lucci, per definire i dettagli di questa clamorosa trattativa di mercato, arrivata già alle battute finali: il difensore della Nazionale salvo colpi di scena diventerà un nuovo calciatore rossonero, forse già in nottata.

Definiti e svelati i dettagli economici dell’operazione: il Diavolo sborserà 40 milioni di euro per assicurarsi Bonucci, il quale invece firmerà un contratto da 6,5 milioni netti più bonus a stagione. Staccato, invece, l’affare De Sciglio: il terzino diventerà bianconero, ma in un’operazione staccata da quella per Bonucci. Ancora da trovare l’intesa: la Juve offre 10 milioni, mentre il Milan continua a chiederne 15.

Milan-Juve, gentlemen agreement per Bonucci e De Sciglio

Già sette acquisti in questo movimentato inizio di mercato, il Milan ora lavora per piazzare il grande colpo. Fassone e Mirabelli vogliono regalare a Vincenzo Montella l’esperienza e la qualità di Leonardo Bonucci, per rinforzare con un elemento di spessore la difesa rossonera. Tra Milan e Juventus, oltre a quella per il difensore della Nazionale, c’è in piedi anche la trattativa che riguarda Mattia De Sciglio. Due operazioni che, di fatto, sono separate ma che, moralmente, risultato legate tra di loro. Una sorta di gentlemen agreement tra le parti.

La Juventus valuta Leonardo Bonucci 40 milioni di euro e, se il Milan dovesse pagare questa cifra, i bianconeri procederebbero poi all’acquisto di De Sciglio per 10 milioni di euro. La distanza tra i club, al momento, riguarda proprio la valutazione del terzino rossonero: il Milan lo valuta 15 e non vuole scendere al di sotto di questa cifra. Doppia operazione che, comunque, va avanti e, nelle prossime ore, è atteso un altro contatto tra le parti.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Bonucci-Milan, la Juve vuole 40 milioni cash

Aggiornamenti in arrivo sul fronte Bonucci. Milan e Juventus hanno iniziato a trattare sul prezzo del cartellino del difensore della Nazionale, trovandosi ancora un po’ distanti: i rossoneri offrono 30 milioni di euro più De Sciglio, mentre la Vecchia Signora ne chiede 40 non trattabili – aggiorna Sky Sport.

I bianconeri, dunque, pongono condizioni strette al trasferimento a Milano di Bonucci. Ma De Sciglio continua a essere un profilo gradito ad Allegri e alla Juve, ma vuole parlarne con il Diavolo in una trattativa separata rispetto a quella che riguarda il centrale di Viterbo.

Milan, ottimismo per Bonucci: via alla trattativa. E verso la tournée in Cina…

Da “sparata” di mercato a trattativa concreta e possibile in meno di 24 ore. Sembrava un’assurdità e invece il Milan sta trattando sul serio per Leonardo Bonucci, tanto da essere ottimista e fiducioso sulla chiusura delll’affare: Fassone e Mirabelli – svela Sky Sportstarebbero addirittura sognando di chiudere il colpo entro domani a pranzo, quando il Milan partirà alla volta della Cina per la tournée.

I contatti per Bonucci sono proseguiti anche in mattinata con il procuratore Alessandro Lucci per quello che sarebbe senza dubbio il trasferimento più clamoroso dell’estate. La prima offerta del Milan è di 30 milioni di euro, mentre la Juventus parte da una valutazione di 45 milioni e dalla convinzione che non terrebbe in rosa un giocatore che spinge ad andarsene. È possibile che De Sciglio venga inserito nella trattativa.