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Lapadula: “Europa? Noi ci crediamo fino alla fine”

Gianluca Lapadula, autore del goal rossonero nella partita di oggi Milan-Empoli, ha parlato ai microfoni di Milan TV nel post-partita: “Poco importa il mio gol, io ho visto l’atteggiamento giusto. Forse non siamo stati precisi sottoporta, io in primis, però l’atteggiamento giusto c’è stato. Ogni partita, anche quando si perde, non l’abbiamo sbagliato. La voglia di non mollare mai c’è stata, così come l’attaccamento alla maglia. La prossima partita sarà una battaglia, loro scenderanno in campo per la salvezza, servirà tanta cattiveria. Classifica? Ci impone di crederci, la società è sempre stata in palcoscenici europei, noi ci crediamo fino alla fine. Abbiamo perso in casa, fa male, ma siamo con la strada giusta come atteggiamento. Abbiamo grande voglia di migliorare e far bene”.

Gigio torna Super, ma l’EuroMilan “scivola” sull’Empoli

Caro Milan, non ci siamo. Se l’Empoli esulta per uno scalpo prestigioso – espugnare San Siro, seppur “decaduto”, non capita tutti gli anni – e per una salvezza sempre più vicina, il Diavolo piange lacrime amare. Montella ha fallito un’occasione d’oro: allungare sull’Inter e mettere una prima seria ipoteca sul 6^ posto. Sarà banale, ma questo 1-2 in rimonta è un pessimo risultato. E non si salva nemmeno la qualità della prestazione: il Milan ha avuto le occasioni per pareggiarla (su tutte il rigore calciato male da Suso e la traversa di Ocampos), ma ha perso con merito. Perché troppo lento e tropo molle al cospetto di un Empoli organizzato e pratico, bravo a difendersi con intelligenza e colpire con efficacia la pessima difesa rossonera. E senza Donnarumma, tornato oggi fenomenale in almeno 2-3 interventi, il passivo si sarebbe potuto anche allargare. Dal pomeriggio di San Siro non si salva quasi nulla, se non appunto Gigio e (in parte) Lapadula.

“L’aria” attorno al match, d’altronde, non era delle migliori. Milan-Empoli è una di quelle partite che ogni tifoso – e ogni allenatore – vorrebbe evitare: preparata in una settimana carica di entusiasmo, tra chiacchiere di mercato e distrazioni societarie, contro un avversario senza pressioni e con il pronostico pienamente a favore. Il classico match con tutto da perdere e quasi nulla da guadagnare, che De Sciglio e compagni hanno fallito in pieno: il Milan ha mostrato sin dall’avvio poca intensità e mancanza di spunti, chiuso da un avversario messo bene in campo per non concedere spazi. Non averla sbloccata (anche in maniera “sporca”) e aver subìto al contrario la rete ospite ha spianato la strada al brutto pomeriggio del “Meazza”, favorito dal flop dei singoli – Suso è incappato nella tipica giornata “no” e Deulofeu è stato a larghi tratti irriconoscibile – e da una linea difensiva che, priva del leader Romagnoli, ha sbandato. Lapadula e i soci d’arrembaggio hanno provato a riprendere la partita, andandoci anche vicino, ma alla fine è arrivato il risultato più giusto.

Poteva essere uno dei sigilli decisivi per l’Europa, e invece il primo match ball della serie (Empoli e Crotone, prima dei big match contro Roma e Atalanta) è stato un fiasco: il rush finale di campionato non sarà in discesa e ce la si giocherà sino all’ultimo minuto per un posto nelle coppe. Nulla è perduto, ovviamente: il Milan si allontana dai “posti al sole”, ma mantiene invariato il distacco da chi insegue (l’Inter, due punti) e ha il destino nelle proprie mani. Ma la frenata contro l’Empoli fa riflettere e forse preoccupare. Punto primo: la difesa, senza Romagnoli, ha ballato. Bisognerà pregare perché il “13” si mantenga sano da qui a fine stagione. Punto secondo: la mediana Pasalic-Sosa-Mati, già in apnea col Pescara, ha faticato ancora. Urgono freschezza e grinta (c’è un Locatelli che scalpita). Punto tre: la fase offensiva, specie contro avversari chiusi, dipende troppo dai guizzi di Suso e Deulofeu. Se una partita storta capita a tutti, il timore è che gli spagnoli possano essere a corto d’ossigeno dopo una stagione dispendiosa. E il Milan non se lo può permettere.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Lite De Sciglio-tifosi fuori San Siro

Momenti concitati a San Siro dopo la fine della partita che ha sancito la sconfitta interna del Milan con l’Empoli per 2-1. La macchina di De Sciglio è stata accerchiata da alcuni tifosi all’uscita del garage e ne è scaturito un battibecco durato qualche secondo. Un momento molto delicato per il terzino rossonero: ai recenti problemi per il rinnovo del contratto si aggiungono infatti i sonori fischi di oggi pomeriggio al momento della sostituzione.

Fonte: ansa.it

Mirabelli

Milan, Mirabelli a Bergamo per visionare Conti e Masina

Ma il sogno del ds rossonero resta il Papu Gomez

Continuano le missioni di Massimiliano Mirabelli in giro per gli stadi d’Italia. Ieri pomeriggio, il responsabile dell’area tecnica e ds del Milan, si è gustato dal vivo lo scoppiettante Atalanta-Bologna dove, insieme a Nicola Caccia (assistente tecnico di Vincenzo Montella), ha tenuto sotto stretta osservazione la prova dei terzini Andrea Conti (autore del gol dell’1-0 atalantino) e Adam Masina, che aveva già seguito ai tempi dell’Inter. Il reparto dei terzini, dunque, sotto la lente d’ingrandimento di Mirabelli e dello stesso Montella e non è da escludere che, proprio in quel reparto specifico, avvengano diversi movimenti nel corso del mercato estivo.

CAPITOLO ESTERNI – Ma Mirabelli non ha potuto non notare anche la grande prova del Papu Gomez. Il capitano dell’Atalanta ha fornito l’assist per l’1-0 di Conti e avviato l’azione del raddoppio di Freuler, oltre ad aver finito la partita da prima punta. Un giocatore che Montella ha contribuito a far esplodere ai tempi di Catania e che non gli dispiacerebbe ritrovare a Milanello, visto che lo aveva già richiesto la scorsa estate.

Fonte: Tuttosport

De Sciglio, addio Milan. E quel labiale di Allegri…

De Sciglio-Milan, sarà addio. Il terzino della Nazionale sembra aver deciso: non rinnoverà il contratto che scade con i rossoneri al 30 giugno 2018 e inizierà una nuova esperienza lontano da Milano. Mattia ha bisogno di stimoli e di un ambiente nuovo, diverso da quello del Milan: la destinazione potrebbe essere la Juventus del suo mentore Allegri, pronta ad accoglierlo già in estate. Per quanto? 10 milioni (o anche qualcosa meno) potrebbero bastare.

La Vecchia Signora lo corteggia ormai da un anno e mezzo: la prossima sessione di mercato potrebbe essere quella buona per il suo trasferimento a Torino. Per la gioia di De Sciglio, ma anche del Conte Max: Allegri non vede l’ora di riabbracciarlo in bianconero. Il livornese, d’altronde, glielo avrebbe già promesso a margine della finale di Coppa Italia dell’anno scorso: “Dai che tra poco ti porto a Torino”, il labiale riportato da Tuttosport.

Mirabelli: “Gigio determinato a restare. Mercato? Ci sono progetti importanti”

Così Massimiliano Mirabelli, neo d.s. del Milan, ha parlato nel post del match contro l’Empoli:

Donnarumma? Abbiamo contattato il suo entourage e adesso dovremo incontrare il suo agente. Noi abbiamo voluto guardare il ragazzo negli occhi, senza parlare di cose particolari per cercare di capire la sua volontà, la sua voglia: Gigio ci ha dimostrato di essere determinato a rimanere. Poi passeremo alle cose più difficili – ha dichiarato Mirabelli a Sky Sport – come incontrare il suo agente. Mercato importante? La nostra proprietà ci ha dato disponibilità, questi signori – che hanno investito tantissimo per prendere il Milan in mano – ci hanno già trasferito la loro volontà: non sono venuti qui ad investire per fare dei campionato anonimi, ma hanno idee e progetti importanti. Noi siamo già al lavoro, nessuno ha la bacchetta magica e serve tempo: ma questa proprietà vuole riportare il Milan in posizioni importanti”.

De Rossi-Roma, ancora niente rinnovo. Il Milan osserva

E’ stallo tra De Rossi e la Roma per il rinnovo. Il Capitan Futuro giallorosso, in scadenza tra due mesi, non ha ancora trovato l’accordo per il nuovo contratto: la richiesta è un biennale da almeno 2,5 milioni a stagione, mentre la dirigenza capitolina non è disposta ad andare oltre un anno a cifre più contenute. Tutto è ancora aperto, con il Milan – scrive la Repubblica che rimane in agguato.

Mihajlovic: “Belotti? Difficile restare se arrivano offerte importanti”

“Belotti è un giocatore difficile da rimpiazzare, se dovesse andare via. Io spero rimanga, ma se sarà così deve farlo con la testa giusta”. Così Sinisa Mihajlovic sul futuro dell’attaccante granata, che tiene banco alla vigilia della trasferta del Torino contro il Chievo. “Tutti speriamo che il ‘Gallo’ rimanga, anche lui lo vorrebbe, ma prima o poi è possibile che arrivino offerte importanti. E in quei casi non è facile rimanere…”.

“Belotti ha 23 anni e vale 30 gol a campionato – è la riflessione di Mihajlovic -. Può succedere che arrivi una squadra che gli offre 5-6-7 milioni all’anno per 5 anni. Fanno 30 milioni. Lui invece rimane: e se si fa male? E se non ha la testa giusta? Non è una situazione facile da decidere…“. “Se qualcuno ti offre 6 o 7 milioni l’anno, per me Gallo non ci deve pensare”, è l’opinione del compagno Adem Ljajic. “A Firenze – ricorda il trequartista granata – Jovetic rifiutò il Real e si fece male. Il calcio non dura tanto…”.

Fonte: ansa.it

Montella: “Soddisfatto della prova, è mancata concretezza”

“Se rapportiamo tutto al risultato non è andata bene ma io non lo devo fare: abbiamo creato 15 palle gol, in Serie A è difficile creare di più. Ci è mancata la concretezza”. Questa l’analisi di Vincenzo Montella, amareggiato per il ko del Milan contro l’Empoli, ma non scoraggiato: “La squadra ha fatto quello che doveva fare poi nel calcio ci sta che l’avversario crea due occasioni e vinca la gara. Sono soddisfatto della prova”.

“Nei primi venti minuti abbiamo tirato sei volte in porta – ha continuato il tecnico rossonero – poi siamo un po’ calati. Possiamo e dobbiamo fare di più ma la squadra ha fatto delle belle cose, non ho letto le statistiche ma dobbiamo migliorare sotto il profilo della cattiveria. Proteste con l’arbitro? L’arbitro è stato molto bravo, ma in Italia ci sono tante perdite di tempo che fanno calare d’intensità. In Italia è così, all’estero non è così e ci si comporta diversamente. Ma il calcio italiano è questo e non si può pensare di cambiarlo”.

Una chance sprecata in chiave europea? “Il Milan sta facendo un campionato in linea con le aspettative, la corsa all’Europa credo si deciderà all’ultima giornata. Siamo in linea con questo, non dobbiamo farci fuorviare da questa brutta sconfitta ma essere concentrati al massimo sui prossimi match. Il rigore di Suso? Mi aspettavo che segnasse, in Supercoppa aveva tirato così e aveva fatto gol. Non ha considerato che Skorupski ha il 47 di piede”.

Fonte: SportMediaset

Disastro Milan: l’Empoli espugna San Siro

Incredibile al Meazza. In un match fondamentale nella corsa all’Europa, il Milan fa fiasco e perde 1-2: a vincere a San Siro è l’Empoli, corsaro coi gol di Mchedlidze e Thiam e sempre più vicino alla Salvezza. I toscani chiudono avanti nel primo tempo e arrotondano nella ripresa, prima della rete di Lapadula che accorcia le distanze ma non regala punti ai rossoneri. Milan che fallisce anche un calcio di rigore con Suso. Montella resta al 6^ posto, ma manca l’allungo sull’Inter.

Diavolo sotto tono, imbrigliato e punito da un Empoli organizzato e lucido nel difendersi bene e nel colpire la vulnerabile difesa rossonera. Suso è in giornata no, Deulofeu anche, la retroguardia patisce l’assenza del leader Romagnoli ed evita l’umiliazione grazie a un super Donnarumma: il Milan ha avuto le occasioni per pareggiare, pur giocando molto al di sotto delle attese, ma ha perso meritatamente. Poteva essere una delle vittorie decisive per l’Europa, ma è andata male: la volata per un piazzamento nelle coppe è ancora tutta da decidere nelle ultime cinque giornate.

Sosa, diffidato e ammonito: salterà Crotone-Milan

Giallo pesante quello rimediato con l’Empoli dal Principito Sosa. L’argentino, ammonito al 21′ per un fallo su El Kaddouri, era nella lista dei diffidati e dovrà dunque saltare la prossima partita del Milan, in calendario domenica 30 aprile a Crotone.

Montolivo: “Sono a disposizione di Montella”

Tornato tra i convocati di Montella dopo il lungo infortunio al ginocchio, Riccardo Montolivo ha parlato nel pre partita di Milan-Empoli: “È stata lunga, ma la cosa più importante era guarire bene – ha dichiarato il capitano a Sky Sport -. Ora sono a disposizione, deciderà il mister se e quando utilizzarmi“.

Milan-Empoli, le formazioni ufficiali: out Romagnoli

Di seguito le formazioni ufficiali di Milan-Empoli, match valevole per la 33^ giornata di Serie A:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Paletta, Zapata, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu. All.: Montella.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Barba, Pasqual; José Mauri, Dioussé, Croce; El Kaddouri; Thiam, Mchedlidze. All.: Martuscello.

10 curiosità su Milan-Empoli

Tutte le statistiche della sfida di domenica contro la formazione toscana

Per la 33° giornata di Serie A, il Milan di Vincenzo Montella sarà atteso dalla sfida interna con l’Empoli. Gli azzurri arrivano alla gara di San Siro dopo il prezioso successo di Firenze, che ha permesso alla formazione di Martusciello di proteggere la 17° posizione in classifica, l’ultima che garantisce la permanenza in Serie A. Per il Diavolo (58 punti), impegnato nella corsa all’Europa, non cambierà l’obiettivo: vincere. In attesa del fischio d’inizio, fissato per domenica alle 15.00, andiamo a leggere 10 curiosità legate alla partita.

1- Sono 11 i precedenti in casa del Milan, otto i successi rossoneri contro le due vittorie dell’Empoli, un solo pareggio tra le due formazioni. Il punteggio che si è ripetuto con maggior frequenza nei confronti della massima serie tra Milan ed Empoli è la vittoria per 1-0 per i rossoneri (cinque volte, l’ultima però nell’aprile 2004).

2- Il Milan ha realizzato 14 reti negli ultimi sei precedenti di Serie A con l’Empoli, 2,3 in media a partita.

3- I rossoneri hanno vinto le ultime quattro gare in casa, segnando una media di 2,5 gol a partita: il Diavolo non vince cinque sfide consecutive a San Siro nello stesso campionato dalla fine della stagione 2013/14 (da marzo a maggio).

4- Il Milan ha mandato in rete ben 14 giocatori diversi: solo Lazio e Juventus, con 15, hanno fatto meglio.

5- Sono 13 i gol stagionali per Carlos Bacca: il colombiano ha partecipato ad almeno una rete in tutte le sue ultime sei presenze in campionato (sette in totale, cinque gol e due assist). Proprio contro l’Empoli, nell’agosto 2015, Carlos Bacca ha firmato la sua prima rete in Serie A: il colombiano si è poi ripetuto al ritorno, trovando così il gol in ogni patita giocata contro i toscani in campionato.

6- Gerard Deulofeu ha realizzato due reti e servito tre assist in 12 presenze: entrambe le reti dello spagnolo in campionato sono arrivate a San Siro.

7- Nove assist per Suso in questo campionato, nessun calciatore ne conta di più in questa Serie A: due di questi sono arrivati nella gara di andata contro l’Empoli. In quella sfida Suso segnò anche una rete: per lo spagnolo la gara di andata è stata la partita in cui ha partecipato a più gol in campionato (tre, come nella tripletta al Frosinone con la maglia del Genoa). Lo spagnolo ha già superato il suo record di gol in un campionato (sette, erano sei con il Genoa lo scorso anno) e di assist (nove, in precedenza sette con l’Almeria nella Liga nel 2013/14).

8- La prossima sarà la presenza numero 250 in Serie A per Cristian Zapata, che contro l’Inter ha segnato il secondo gol più tardivo di un match di Serie A di questo campionato (dopo quello di Immobile al Bologna).

9- Gianluca Lapadula ha segnato una doppietta all’andata, la sua prima in Serie A: l’Empoli è la sua vittima preferita e l’unica squadra a cui l’ex Pescara ha segnato più di un gol.

10- Seconda sfida tra Giovanni Martusciello e Vincenzo Montella da allenatori di Serie A: unico precedente la gara di andata, vinta dal Milan al Castellani per 1-4. Da allenatore, Montella non ha mai perso contro l’Empoli in A: due vittorie e due pareggi.

Fonte: acmilan.com

Il Milan cinese va di corsa tra Europa e mercato

Rinnovo Donnarumma: contatto Fassone-Raiola. Montella ricuce con Pioli e critica la Lazio

Riassunto della prima settimana del Milan cinese. Fassone (ad) e Mirabelli (ds) hanno scelto i rispettivi uffici, di Barbara Berlusconi il primo, di Galliani il secondo.

Da Crotone è arrivato il nuovo segretario Mangiarano (la storica e apprezzata Cristina Moschetta ha seguito Galliani a Fininvest), Montella e Mirabelli sono andati a Monaco a vedere la sfida di Champions con il Borussia e hanno parlato a lungo di mercato (ma non di contratto, «non c’è bisogno» ha spiegato l’interessato), Fassone ha spedito a Nyon il piano industriale di 4 anni per ottenere l’approvazione dell’Uefa, ieri all’ora di pranzo è stato presentato il nuovo capo della comunicazione, Fabio Guadagnini, ex Sky già portavoce di Roma 2024; Fassone ha già avuto un contatto telefonico con Raiola per il rinnovo di Donnarumma.

Oggi può cominciare l’avventura più autentica del nuovo Milan che tutti aspettano al varco. Smaltita la sbornia da derby pareggiato al 97′, ecco davanti al club le tappe di Empoli e Crotone che possono valere un tesoro, il trampolino di lancio per un posto in Europa League. «è l’unico traguardo che conta» il mantra di Montella adottato da Mirabelli in visita a Milanello prima di puntare su Bergamo (per Atalanta-Bologna) in compagnia di Caccia, il vice di Vincenzo. Il ritorno di Montolivo tra i convocati dopo quasi sette mesi è la prima notizia della vigilia. La seconda è fornita dal tecnico e confermata dall’interessato: Galliani è stato una settimana lontano da Milan e San Siro, tornerà oggi allo stadio («con la mia famiglia perché non ho smesso di essere tifoso»). Nessuna telefonata di congedo da Berlusconi e questa, forse, non è neanche più una notizia.

Più tardi Montella, che è un contabile molto attento, ha prima ricucito lo strappo con Pioli e l’Inter e poi rifilato una scudisciata alla Lazio e al suo portavoce. «Non sento più del dovuto la rivalità con l’Inter» l’esordio dolce. «Dovevo parlare dell’Inter perché c’era stato Inter-Milan, sul blasone ho fatto una battuta, mi dispiace che Pioli se la sia presa, non c’era niente di personale» il chiarimento che ha il senso sincero d’incidente diplomatico chiuso. Poi l’affondo alla Lazio: «Il riferimento alla volontà degli arbitri di spingere i cinesi in Europa è stato spiacevole».

E così, invece di puntare al futuro, il Milan cinese ha provato a concentrarsi sul presente. Perché ad esempio sul viaggio in Costa Azzurra Montella ha offerto un paio di generiche indicazioni («Mbappè ha una valutazione irraggiungibile, non c’era solo Aubemayang da vedere») mentre sul mercato ha lasciato una sola definizione impegnativa. «I programmi sono importanti» ha ripetuto. Come a dire: è finita l’era del mercato a saldo zero, sopportato con rassegnazione dall’estate scorsa. Seconda frase sibillina: «L’anno prossimo potrebbe cambiare il sistema di gioco». Proviamo a indovinare: non c’è più il tabù del 4 in difesa e a seconda degli arrivi sarà rimodellato lo schema. Oggi c’è l’Empoli e Bacca rischia di restare fuori per il pessimo derbyo mentre De Sciglio e Calabria sono al loro posto per mancanza di alternative. Si rivede Pasalic, un altro prestito che vuole restare a Milanello.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Riecco Galliani, a San Siro per Milan-Empoli

Ci ha messo pochissimo a tornare allo stadio “solo” da tifoso. Questo pomeriggio, per Milan-Empoli, sarà presente sugli spalti del Meazza anche Adriano Galliani: lo storico ex a.d. rossonero – si legge su La Gazzetta dello Sport – si farà rivedere a San Siro. Galliani non aveva presenziato al derby di settimana scorsa, ma nei giorni successivi era trapelato che sarebbe tornato presto a sostenere la squadra da vicino: quel momento è già arrivato.

Milan-Ajax, Inzaghi: “Ancora oggi ho paura che sia solo un sogno”

Sono passati quattordici anni esatti da quell’emozionante Milan-Ajax del 23 aprile 2003, quarti di ritorno della Champions League 2002/2003. Filippo Inzaghi, protagonista assoluto della serata con un gol e con la giocata decisiva per la terza rete rossonera, ha ricordato così quel match:

È successo tutto in un modo così incredibile. Sul 2-2, in campo pensavo a tante cose, pensavo ai tifosi, li vedevo. Era come se mi sentissi sfuggire di mano un’avventura fin lì esaltante. Sarebbe stato terribile. Ero avvilito, però Paolo Maldini ha fatto il cross giusto, Massimo Ambrosini ha toccato di testa nel modo giusto, io sono andato sulla palla, vuol dire che ci credevamo tutti. Doveva andare bene per noi per una volta un finale di gara in quella stagione – ha dichiarato Super Pippo al sito ufficiale del Milan – fino a quel momento era andata sempre bene alle nostre avversarie. Ma ci pensate? Se Ambro avesse toccato di testa in un altro modo… se Chivu non fosse scivolato… ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno e se ci penso mi viene ancora un po’ d’ansia. Comunque tutte e tre le azioni dei nostri gol in quella partita mi hanno dato emozioni. Il 2-1, ad esempio, era importante farlo subito. Al 2-2 una mazzata tremenda, poi la reazione. E’ venuto a galla il cuore di quella squadra“.

Milan-Ajax: Inzaghi, senza discussioni

È il 14′ compleanno del gol mozzafiato di Superpippo ai lancieri: “Ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno…”

Inzaghi! Inzaghi! E’ il gol più importante dell’intera stagione del Milan! Inzaghi! Anche Tomasson ha toccato il pallone, ma il gol è di Superpippo! Non voglio sentire discussioni“, era stato questo il 23 aprile 2003, 14 anni fa, il commento in diretta di Sandro Piccinini, impegnato su Canale 5 nella telecronaca della gara di ritorno dei Quarti di finale di Champions League fra Milan e Ajax a San Siro, dopo lo 0-0 di Amsterdam. Ma per arrivare a quelle frasi, emozionate ed emozionanti, i rossoneri erano dovuti passare attraverso una trama tanto palpitante quanto spietata. Bisognava essere disposti a dare tutto, anche quello che non si aveva, pur di passare attraverso quel pertugio strettissimo che dava sulle semifinali: anche solo preservare un solo goccio dell’anima, avrebbe significato l’eliminazione.

PIÙ CON IL CUORE CHE CON LE GAMBE
Il Milan 2002-2003 era partito molto forte. In forma già a settembre, la squadra rossonera fa un girone d’andata da urlo, con 39 punti. Non solo: batte due volte il Bayern Monaco campione del mondo in carica e una volta il Real Madrid di Zidane e Ronaldo, conquistando già a febbraio, dopo un duro turno preliminare e ben due fasi a gruppi, la qualificazione ai quarti. Il Milan di inizio primavera però inizia ad avvertire la fatica, fisica e mentale. Nelle prime 12 giornate del girone di ritorno, quelle disputate prima di Milan-Ajax, erano arrivati solo 16 punti in campionato: tanta fatica contro le medio-piccole e due vittorie importanti contro Juventus e Inter a San Siro. Stesso film sull’agone europeo, tanto che quella di Mosca contro la Lokomotiv del 25 febbraio era stata l’ultima vittoria in Champions, prima delle sconfitte, a qualificazione ormai acquisita, contro Real Madrid e Borussia Dortmund, e prima del pareggio senza reti nell’andata dei quarti ad Amsterdam. E i rossoneri dovevano prepararsi ad affrontare il ritorno contro la squadra di Koeman, senza Pirlo e Seedorf, i tessitori di quel Milan insieme a Rui Costa.

IL GOL DI INZAGHI: “ANCORA OGGI HO PAURA CHE SIA STATO SOLO UN SOGNO
Il Milan che scende in campo nel ritorno contro l’Ajax ha perso quattro giorni prima in casa, in campionato, contro l’Empoli. Lo scudetto è ormai perduto e la squadra di Ancelotti si gioca tutto il destino stagionale in Champions League. Segna Inzaghi e si va all’intervallo qualificati. Poi pareggia Litmanen, poi segna Sheva, poi pareggia ancora Pienaar al 78′ minuto di gioco. E adesso? 2-2 ragazzi, il Milan è fuori. Ma al 90’… il racconto di Pippo Inzaghi è nitido ancora oggi:

“È successo tutto in un modo così incredibile. Sul 2-2, in campo pensavo a tante cose, pensavo ai tifosi, li vedevo. Era come se mi sentissi sfuggire di mano un’avventura fin lì esaltante. Sarebbe stato terribile. Ero avvilito, però Paolo Maldini ha fatto il cross giusto, Massimo Ambrosini ha toccato di testa nel modo giusto, io sono andato sulla palla, vuol dire che ci credevamo tutti. Doveva andare bene per noi per una volta un finale di gara in quella stagione; fino a quel momento era andata sempre bene alle nostre avversarie. Ma ci pensate? Se Ambro avesse toccato di testa in un altro modo… se Chivu non fosse scivolato… ancora oggi ho paura che quello che è successo sia solo un sogno e se ci penso mi viene ancora un po’ d’ansia. Comunque tutte e tre le azioni dei nostri gol in quella partita mi hanno dato emozioni. Il 2-1, ad esempio, era importante farlo subito. Al 2-2 una mazzata tremenda, poi la reazione. E’ venuto a galla il cuore di quella squadra“.

L’ULTIMO GOL PRIMA DI MANCHESTER
Il destino volle che quella contro l’Ajax fosse l’ultima rete di Inzaghi, nella Champions del sesto storico trionfo rossonero. Proprio lui, reduce da tre doppiette contro Lens e Bayern Monaco, dalla tripletta contro il Deportivo La Coruna e dal gol pesantissimo di Dortmund contro il Borussia, non avrebbe più segnato, nè in semifinale nè all’Old Trafford. Quasi che il guizzo dell’anima contro gli olandesi, dovesse essere definitivamente qualcosa da ricordare. Il gol cruciale nel momento più duro, lo spartiacque della storia del Milan. Come dire, adesso fate voi. Anzi fai tu, Sheva. E così accadde.

IL TABELLINO

MILAN – AJAX 3-2

MILAN: Dida, Simic (40’st Tomasson), Maldini, Nesta, Costacurta, Brocchi, Rui Costa (40’st Redondo), Ambrosini, Kaladze (35’st Rivaldo), Inzaghi, Shevchenko. All. Carlo Ancelotti.
AJAX: Lobont, Trabelsi, Pasanen, Chivu, Van Damme (1’st Litmanen), Yakubu, Sneijder, O’Brien, Pienaar (39’st De Jong), Ibrahimovic, Van der Meyde (44’st Bergdolmo). All. Ronald Koeman.
Arbitro: Mejuto Gonzales (Spagna).
Gol: 30′ Inzaghi (M), 18’st Litmanen (A), 20’st Shevchenko (M), 33’st Pienaar (A), 45’st Tomasson (M).

Fonte: acmilan.com

Milan, rivoluzione Mirabelli: scouting e blitz, torneranno i colpi in Sudamerica

Un nuovo Milan, proprio sotto ogni aspetto. La rivoluzione rossonera sta partendo con i suoi tempi tecnici, dalla comunicazione all’area tecnica dove Massimiliano Mirabelli ha in pugno le decisioni più delicate. Tra queste, una novità che cambierà il mercato del Milan: si tornerà con decisione a puntare sui giovani dal Sudamerica, miniera d’oro per i rossoneri in passato da dove arrivarono calciatori come Alexandre Pato e Kakà, autentiche intuizioni di un Milan che non c’è più.

SCOUTING E BLITZ – Non solo Brasile, l’evoluzione prevista dal nuovo ds Mirabelli prevede una fitta rete di osservatori a comporre un corpo scouting imponente, pronto a seguire continuamente ogni campionato sudamericano dove individuare talenti ‘da Milan’. E allora, dall’Argentina all’Uruguay saranno tante le possibili destinazioni coperte dallo scouting rossonero durante l’anno, pratica poco seguita durante le ultime stagioni della gestione Galliani, dopo l’addio di Leonardo prima e Braida poi. In più, non mancheranno i blitz in prima persona di Mirabelli stesso, grande conoscitore del calcio sudamericano dove potrà muoversi con massima libertà, individuando gli obiettivi giusti. Per un Milan pronto a tornare a pescare a Sud del mondo, dove il talento non manca mai. Bisognerà arrivarci prima…

Fonte: calciomercato.com

Milan-Empoli, la probabile formazione: Lapadula dal 1′, rientra Pasalic

Lapadula in vantaggio su Bacca. È confermata la novità di formazione preannunciata nelle scorse ore in vista di Milan-Empoli: l’ex Pescara è stato provato ancora a Milanello con la squadra dei titolari ed è in pole position per l’unica maglia libera in attacco al fianco degli intoccabili Suso e Deulofeu. Montella non ha ancora preso una scelta definitiva, ma Lapa è favorito per partire domani dal 1′: Bacca rischia seriamente la panchina e di pagare così la brutta prestazione del derby.

Un altro cambio del mister, sicuro e importante, riguarda la mediana: Pasalic ha scontato il turno di squalifica e tornerà dal 1′, per completare il reparto con Sosa e Mati (spedendo in panchina Kucka). Sul resto dell’undici di partenza, l’Aeroplanino non sembra avere dubbi: dovrebbe essere confermata la linea difensiva Calabria-Zapata-Romagnoli-De Sciglio, già vista contro Inter e Palermo, con Vangioni destinato ancora alla panchina. In porta, infine, presente Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Empoli:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Pasalic, Sosa, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Juve, continua a interessare De Sciglio

Non è ancora chiaro se De Sciglio rimarrà o meno al Milan. Il terzino della Nazionale, in scadenza di contratto al 30 giugno 2018, resta indeciso: rinnovare con i rossoneri o cercare fortuna altrove? La Juventus di Allegri – riporta Tuttosportcontinua a essere interessata a lui.

Antonelli, ko muscolare

Problema muscolare per Luca Antonelli. Il terzino del Milan soffre per un guaio riportato al quadricipite: un ko che gli ha impedito di partecipare alla seduta di rifinitura a Milanello e che gli è costata l’esclusione dalla lista dei convocati per la partita con l’Empoli.

Milan-Empoli, i convocati: riecco Montolivo

Al termine dell’allenamento di rifinitura, Mister Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 24 convocati per la gara contro l’Empoli, in programma domenica alle 15.00 a San Siro.

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Mati, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso.

Fonte: acmilan.com

Milan, Baresi avrà un ruolo importante nella nuova società

La bandiera rossonera cercata da mesi potrebbe già “sventolare” a Casa Milan. Franco Baresi, all’interno della società anche durante la presidenza Berlusconi, avrà un ruolo importante nel nuovo corso cinese: per l’a.d. Fassone e per tutta la dirigenza di via Aldo Rossi – scrive Tuttosport – il coinvolgimento del capitano sarà di primaria importanza.

Mirabelli

Mirabelli a Bergamo per Atalanta-Bologna

E’ già immarcabile il nuovo d.s. del Milan, Max Mirabelli. Il dirigente rossonero – fa sapere MilanNews – sarà presente allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, a Bergamo, per visionare il match Atalanta-Bologna: sarà l’occasione per rivedere da vicino alcuni potenziali obiettivi di mercato milanisti.

Sopravviva Arrigo

Sembra di essere tornati indietro di una trentina d’anni, e non per il gioco mostrato dalla Juve al Camp Nou: da una parte i teorici della vittoria sopra ogni cosa, i nuovi italianisti, i “vincentivisti”, e dall’altra Sacchi e i sacchiani, quelli del calcio propositivo. Trent’anni fa la questione su gioco e strategia divideva i Cucci, i Pistilli, i Cannavò, gli Ordine, i Damascelli, i Dardanello, i Maradei, i Ferrajolo, i Beccantini, i Bortolotti, i Maida, i Pistocchi; oggi la disputa si è trasferita sui social: la competenza, l’esperienza e l’eleganza della scrittura sono state sostituite dall’arroganza, dalla maleducazione, dall’offesa, dall’incultura. Naturalmente Sacchi, il reduce, è diventato il bersaglio ideale dei leoni da tastiera, ruolo al quale lui non si sottrae mai: subito dopo il pari di Barcellona, ha infatti detto in tv d’aver “visto la partita tra Real e Bayern, la squadra di Ancelotti giocava su un campo difficilissimo eppure ha affrontato l’avversario a viso aperto, cercando di imporre la propria manovra e il proprio credo calcistico. Nel match tra Barcellona e Juventus, invece, ho visto una squadra che ha adottato una tattica difensiva praticando il calcio del passato, di trent’anni fa. Non avevo dubbi, sapevo che non ci sarebbe stata alcuna rimonta da parte del Barcellona, ma forse ho sopravvaluto la Juventus e credo che debba giocare in un altro modo”.

Premesso che il Bayern doveva recuperare da un 1-2 e la Juve proteggere un 3-0, e non è esattamente la stessa cosa, pur non sedendomi dalla parte di Arrigo ringrazio il dio del calcio che ce l’ha dato.

Conosco Sacchi da 30 anni esatti, per venti l’ho contrastato, criticato, ho provato a ridurlo esaltando spesso il suo successore e opposto Capello, al quale Allegri somiglia parecchio: Arrigo era per il gioco e il copione, io – come altri – per i giocatori e il talento, in particolare per Baggio. Ma negli ultimi anni, approfondendone la conoscenza e confrontandomi sul dopo, ammetto di essere diventato un suo fiancheggiatore. Certo, Arrigo aveva i campionissimi e anche grazie a loro ha vinto, gli insegnò – però – la disciplina tattica e il senso del lavoro, introdusse sistemi di allenamento inusuali, cambiò il calcio e la settimana di tanti suoi colleghi. A quell’idea di calcio è rimasto legato. Da tecnico gli è successo tante volte di non dare spettacolo, ma l’idea di partenza è sempre stata quella di provarci. Non a caso stravede per Sarri.

Proprio oggi sul Corriere della Sera Pierluigi Battista sottolinea “l’impronta sabauda e l’etica calvinista unite in questa Juve sempre affamata”. Su etica e estetica Sacchi ha impostato tutta la sua vita professionale partendo – ne sono certo – da una frase di Brodsky: “L’estetica è la madre dell’etica”.

Fonte: di Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

Milan, parte Bacca: piace al Marsiglia, sogno Siviglia

Ormai pare scontato: Bacca lascerà il Milan. In estate si separeranno le strade dei rossoneri e del colombiano, pronto per una nuova avventura lontano da Milano: su di lui c’è un forte pressing del Marsiglia, ma il sogno del Peluca – riporta calciomercato.comsarebbe quello di tornare al Siviglia, dove Carlos ha segnato tanti gol e ha vinto ben due Europa League.

Montella: “Montolivo può tornare tra i convocati. Futuro? Mi sto conoscendo con la dirigenza”

Vigilia di campionato in quel di Milanello e con essa la consueta conferenza stampa di vigilia di mister Vincenzo Montella. Ecco le dichiarazioni più importanti dell’Aeroplanino nel giorno prima di Milan-Empoli, riprese da SportMediaset.

Sulla settimana del Milan: “Ci sono stati dei cambiamenti, in questo passaggio di proprietà tutti sono stati perfetti. Dobbiamo essere bravi come lo siamo stati finora”.

Sulla testa della squadra: “L’euforia di sabato è stata vissuta da tutti, ma adesso dobbiamo pensare alla realtà ed essere concentrati sulle prossime due partite che saranno fondamentali per la nostra stagione. Vede la squadra molto concentrata, l’Empoli è molto organizzata e ha meno paura dopo la vittoria di Firenze e quindi sarà una partita complicata”.

Su Mati Fernandez
: “A me piace molto, nel derby ha fatto una grande partita”.

Su Montolivo: “Potrebbe essere convocato, ne ho parlato anche ieri con lui. Credo sia quasi pronto”.

Sulle prossime due partite
: “Dobbiamo vincerle entrambe. Con la Roma e l’Atalanta sono gare che si preparano da sole. Vedo una squadra molto coinvolta e partecipe, tutti stanno bene e quindi sono convinto che faremo un grande finale di stagione”.

Su Bacca: “Si parla troppo di Bacca. E’ un giocatore importante come ce ne sono altri nel Milan. Da lui ci aspettiamo i gol, ma non è che quando non segna vuole dire che ha fatto male”.

Sul futuro: “Io e i nuovi dirigenti ci stiamo conoscendo. I programmi sono importanti e stiamo facendo delle valutazioni. Di contratto non abbiamo parlato. I progetti sono importanti, ma io vorrei pensare solo alla gara di domani. Anche il nuovo management vuole che il focus sia solo su domani”.

Sulla partita di domani: “Dovremo muovere velocemente la palla ed essere pazienti”.

Sul duello con l’Inter: “Sento la rivalità con l’Inter, ma non oltre il dovuto. Non c’è nessun problema con Pioli, io dal campo ho avuto la sensazione che l’Inter perdesse tempo e quindi ho fatto quella battuta. Mi dispiace che avesse vissuto così le mie parole, ma credo che sia tutto finito lì”.

Sul mercato: “Siamo andati a vedere una partita insieme per conoscerci. Io non voglio fare una lista, ci sarà un budget, si sta scegliendo un metodo di gioco e in base a questo si cercheranno rinforzi che possano essere utili. Il modulo potrebbe cambiare, ma non il metodo, cioè quello che voglio fare in campo”.

Sul ruolo di manager: “Io voglio solo allenare, poi se vengo coinvolto dirò il mio parere. Vedo che c’è tutto per fare bene”.

Sulla nuova proprietà: “Non so cosa cambieranno. A me piace andare a vedere le partite, sono stato invitato e mi ha fatto piacere andare”. Sul derby: “Potevamo fare meglio nel primo tempo, ma poi vedendo i dati della partita abbiamo fatto meglio di loro. Il Milan ha fatto una grande partita”.

Su Barcellona-Juve: “Non esiste né un modulo vincente, né una filosofia di gioco vincente. Il Barça sta giocando in un certo modo da tanti anni, Allegri è stato bravo a sfruttare il talento dei suoi giocatori, è stato molto intelligente. Si può vincere in tanti modi”.

Sulle voci di Deulofeu al Napoli: “Penso solo a domani e Geri sarà con noi (sorride,ndr)”.

Su Aubameyang e Mbappé, osservati speciali a Montecarlo: “Sono due ottimi giocatori, ma ce n’erano in campo tanti di bravi giocatori l’altra sera”.

Sulla concentrazione: “I giocatori sono abituati alle voci. Io ho imparato che questi giocatori non si faranno distrarre dai cambiamenti”.

Sui finali di gara del Milan: “Mi piacerebbe chiudere le partite prima, come il Palermo, ma la squadra sta dimostrando di stare bene sia fisicamente che mentalmente fino alla fine del match”.

Locatelli e Calabria: “Sono due ragazzi che si allenano in maniera eccellente. Loca sta giocando meno, ma da parte mia c’è grande fiducia. Li vedo entrambi con grande voglia di crescere”.

Sui nomi del centravanti del futuro: “Credo sia più adatto Bacca perchè domani ce l’avrò a disposizione. Non voglio parlare di mercato”.

Sul cambio di proprietà:
“Ognuno lo vive a modo suo. Io conosco questi ragazzi e non si faranno distrarre, li vedo molto concentrati”.

Sulle polemiche della Lazio: “Non mi va di commentare le parole di un dirigente”.

Sulla nuova dirigenza: “Non voglio fare paragoni. La mia prima impressione è comunque ottima”.

Sulla vecchia dirigenza: “Berlusconi non l’ho sentito, menrte Galliani e Maiorino li ho sentiti dopo il derby. Galliani l’ho incontrato per caso al ristorante e mi ha detto che domani potrebbe venire allo stadio”.

Yonghong Li, presidente del Milan

Dai Caraibi al Lussemburgo via Hong Kong: la nuova catena di controllo del Milan

Catena di controllo AC Milan – Con la nascita di Rossoneri Champion Investment Luxembourg Sarl, cambia ancora la catena di controllo a monte dell’AC Milan. Secondo quanto riportato nei documenti ufficiali depositati oggi al registro ufficiale del Lussemburgo, lo scorso 10 aprile (pochi giorni prima del closing) la Rossoneri Sport Investment Co. Ltd di Hong Kong ha girato il 100% della Rossoneri Sport Investment Luxembourg alla nuova società costituita nel Gran Ducato.

La catena di controllo AC Milan, dopo il passaggio del 99,93% del club dalla Fininvest della famiglia Berlusconi all’uomo d’affari cinese Yonghong Li, parte ora delle British Virgin Islands, dove ha sede la Rossoneri Advanced Company Limited. A questa società fa capo il 100% della Rossoneri Sport Investment Co. Ltd di Hong Kong e, attraverso le altre due holding in Lussemburgo, si arriva finalmente al club di Via Aldo Rossi.

Come emerge dai documenti ufficiali depositati in Lussemburgo il finanziamento necessario ad acquistare il Milan è stato erogato dalla Project RedBlack, il veicolo partecipato dal fondo Elliott Management e in parte dalla Blue Skye di Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, nei confronti della Rossoneri Champion Investment Luxembourg.

Nell’articolo 6.4 dello statuto della Rossoneri Champion Investment Luxembourg, viene fatto riferimento ai diritti di voto (relativi alle quote azionarie) che possono essere esercitati da chi ha ricevuto in pegno le stesse azioni. E, in questo caso, nello statuto si fa chiaramente riferimento a Project Redblack come “creditore pignoratizio” delle quote della Rossoneri Champions Investment Lux.

Fonte: Calcio e Finanza

Europa League, la Lazio contro gli arbitri: “Favoriscono Milan e Inter”

La Lazio mette in dubbio la regolarità del campionato, accusando gli arbitri di avvantaggiare Milan e Inter nella corsa all’Europa. E’ questo il senso dell’intervento del responsabile della comunicazione biancoceleste e portavoce del presidente Lotito, Arturo Diaconale, ai microfoni di Lazio Style Radio:

La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare perché, al di là degli episodi che sono stati lampanti, sembra incredibile che la terna non abbiano riconosciuto due rigori sacrosanti. Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato. La Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino e si sta giocando con buone possibilità di successo l’opportunità di tornare in Europa. Quello che è avvenuto a Genova alimenta un clima di preoccupazione e di sospetto per quello che potrebbe avvenire. Se questa è la strada, l’impressione è quella che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell’ingresso nelle società dei cinesi, con tutto il rispetto. Mi auguro – riporta il sito ufficiale della Lazio – che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite.”

Lapadula in vantaggio su Bacca: è in pole per Milan-Empoli

E’ giunta l’ora di Lapadula? Sì, a quanto pare. Montella è pronto a un importante cambio al centro dell’attacco del Milan: contro l’Empoli – scrive La Gazzetta dello Sport – Sir William è in vantaggio su Bacca per una maglia da titolare. Il colombiano potrebbe “pagare” un momento di forma poco brillante, fotografato bene dalla brutta prestazione del derby.

L’ex Pescara, dunque, potrebbe finalmente avere la chance che desidera. E’ da quasi un mese che Lapa non scende in campo dal 1′ – da Milan-Genoa – e giocò solo in quanto Bacca era out per squalifica: ora, da quanto sembra, dovrebbe essere scelto proprio a scapito del Peluca. Vederli insieme nell’undici iniziale, invece, è un’ipotesi alquanto improbabile: Montella li ha schierati in più di un’occasione, ma solo a partita in corso.

Milan, presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’: i dettagli

L’arrivo della nuova proprietà e l’obiettivo di tornare al più presto in Europa: il Milan continua a lavorare e guarda con fiducia al futuro. Nella giornata odierna – data in cui scattava il termine ultimo – la società rossonera ha presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’, strutturato dal nuovo ad Marco Fassone.

Si tratta di un piano quadriennale che – a causa degli ingenti investimenti che verranno fatti in sede di mercato – prevede ancora una passività per quanto riguarda la prima stagione. Nei successivi tre anni, invece, è previsto un rientro nei parametri economici stabiliti dalla UEFA. Il principale organismo calcistico europeo dovrà dare risposta a questo piano quadriennale entro il prossimo 31 maggio. Il Milan continua a pensare al futuro: presentato il ‘Voluntary Agreement’.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ibrahimovic, è grave l’infortunio al ginocchio: out 8-9 mesi

Le brutte impressioni a caldo di ieri sera, purtroppo, sono state confermate. È grave il ko rimediato da Zlatan Ibrahimovic: nel corso di Manchester United-Anderlecht, lo svedese ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e posteriore del ginocchio destro. I tempi di recupero previsti sono estremamente lunghi: Ibra rischia uno stop di almeno 8-9 mesi e dovrà essere valutato anche l’ipotetico interessamento dei menischi. Nei prossimi giorni si sottoporrà ad intervento chirurgico.

Milanismo e tutti i tifosi rossoneri augurano a Ibra un ritorno veloce e brillante al calcio giocato, convinti che possa tornare ancora più fenomenale e immarcabile di prima. 

Forza Zlatan!

 

Nicchi: “Dalla prossima stagione la moviola in campo in Serie A”

“La notizia è questa: con la VAR partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione. Aspettiamo l’autorizzazione dell’International Board. Per la finale di Coppa Italia invece non ci sarà”. Questo l’annuncio del presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, al termine del Consiglio federale della Figc che ha deliberato anche la nomina del presidente federale, Carlo Tavecchio, a commissionario della Lega di Serie A. Presente in Federcalcio per discutere della questione anche l’ex arbitro internazionale, Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano della ‘Video assistant referee’.

Fonte: ansa.it

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Malaga, sondaggio per Gustavo Gomez

Secondo quanto raccolto dalla redazione di tuttomercatoweb.com, il Malaga si sarebbe messo sulle tracce del difensore del Milan Gustavo Gomez. Il club spagnolo ha già fatto un primo sondaggio in vista della prossima estate, con i rossoneri che però aspetteranno il termine della stagione per valutare il suo futuro.

Fonte: tuttomercatoweb.com

Pasalic e Vangioni: Montella pensa a due cambi rispetto al derby

Possibili cambi di formazione rispetto al derby verso Milan-Empoli, con Montella che ha già fatto degli esperimenti a Milanello in vista di domenica. È al rientro Pasalic, che potrebbe prendere il posto di Kucka (con Mati confermato mezzala sinistra), mentre dietro potrebbe “saltare” Calabria: l’Aeroplanino ha provato Vangioni sull’out mancino e spostato De Sciglio a destra. Improbabile, ma non impossibile, un cambio in attacco: Bacca è ancora favorito per una maglia da titolare, ma Lapadula scalpita.

Milanello: si lavora sui dettagli. Riecco Bertolacci

Focus tattico, palle inattive e fase offensiva: così, Vincenzo Montella, prepara i suoi alla sfida contro l’Empoli

Il protagonista del venerdì al Centro Sportivo Milanello è Andrea Bertolacci. Fermo dalla sfida interna contro il Chievo, il centrocampista rossonero è tornato a lavorare con il gruppo (ad eccezione della partitella finale). Altra nota positiva per Mister Montella è certamente Riccardo Montolivo. Il capitano infatti, dopo la gara giocata lo scorso weekend con la Primavera di Mister Nava, sta proseguendo nel suo percorso di recupero.

A due giorni dalla sfida contro l’Empoli, i rossoneri hanno svolto un’unica sessione di lavoro. L’allenamento è iniziato intorno alle ore 11.00 con una prima parte di riscaldamento in palestra, seguita da un torello sul campo centrale. La squadra è stata poi divisa in due gruppi: sul campo rialzato esercitazioni sulle palle inattive; sul centrale si è lavorato dal punto di vista tattico. Hanno chiuso la seduta due partitelle: una tattica e una finale.

Fonte: acmilan.com

Fassone incontra i dipendenti a Casa Milan

Un Progetto a lungo termine, comunicazione e successo: il nuovo corso rossonero è già iniziato

Il 14 aprile resterà una data indelebile per la storia del Milan, con l’insediamento della nuova proprietà, che ha dato il via ad una nuova era in casa rossonera. Il neo Amministratore Delegato Marco Fassone in questi primi giorni sta ponendo le basi solide per il futuro del Club, e stamane ha voluto condividere il nuovo Progetto con i dipendenti di Casa Milan, partendo dalla ricostruzione del piano di “closing”, motivando le linee guida strategiche dei prossimi anni, e ribadendo l’opportunità di rilanciare il Milan seguendo lo spiccato DNA marcato da una storia formidabile. Un desiderio espresso a chiare lettere è quello di riportare il Milan nell’Olimpo delle grandi d’Europa. Per farlo servirà il contributo di tutti, dai tifosi alla squadra, dai dipendenti a tutti i collaboratori rossoneri. La nuova proprietà ha pronto un piano di nuovi investimenti, lo sviluppo ulteriore del Brand rossonero, il cui valore a livello internazionale rappresenta un patrimonio ricco e ad alto potenziale, e la valorizzazione delle professionalità del Milan in Italia e nel mondo.

Fonte: acmilan.com

Milan, piace Mendy

Non c’è stato solo Pierre-Emerick Aubameyang nelle attenzioni di Massimiliano Mirabelli e Vincenzo Montella, che erano presenti mercoledì sera al Louis II di Montecarlo per Monaco-Borussia Dortmund. Il ds e l’allenatore del Milan hanno apprezzato molto anche la prova del terzino dei monegaschi Benjamin Mendy, che potrebbe diventare un obiettivo sensibile una volta constatata l’impossibilità di arrivare a Kolasinac, destinato alla Premier League. Su Mendy, però, la concorrenza è molto forte visto che, anche in questo caso, ci sono club inglesi interessati a lui (Chelsea in primis). Il duo Mirabelli-Montella, poi, non ha potuto non apprezzare l’ennesima prova di spessore di Kylian Mbappé, ma sarà proprio il gioiello del Monaco ad aprire il valzer delle punte nel corso della prossima estate.

Fonte: Tuttosport

Bacca-Milan, addio a fine stagione

Finirà in estate, salvo ribaltoni, l’avventura rossonera di Carlos Bacca. Il colombiano sarà messo sul mercato e lascerà quasi certamente il Milan: la “prova” dell’addio è che il Diavolo sta ricercando proprio un grande centravanti, che dovrebbe raccogliere l’eredità del Peluca. D’altronde, nonostante i gol e i tentativi fatti, Bacca non è funzionale al gioco di Montella, scrive stamane La Gazzetta dello Sport.

Insomma: le strade del Milan e del bomber di Barranquilla sono destinate a separarsi. E chissà che già in questo finale di stagione non ci possa essere un’altra punta al posto di Bacca: Lapadula scalpita e potrebbe avere una chance dal 1′ già contro l’Empoli. Se dovesse far bene, convincendo Montella a rivedere le gerarchie dell’attacco, l’ex Siviglia potrebbe trovare meno spazio in queste sue ultime settimane rossonere.

Deulofeu verso il Barcellona

Il Barcellona vorrebbe esercitare il diritto di recompra per riscattare lo spagnolo Deulofeu dall’Everton per 12 milioni, così riporta la Gazzetta dello Sport. In caso poi l’esterno rossonero venisse rimesso sul mercato, il suo prezzo partirebbe dai 18-20 milioni di euro.

Champions League, semifinali: sarà Monaco-Juventus

Saranno Monaco-Juventus e il derby di Madrid Real-Atletico le semifinali della Champions League 2016/2017. È questo il verdetto uscito pochi minuti fa dall’urna di Nyon. Le gare di andata sono previste per il 2 e 3 maggio a Montecarlo e al Bernabeu, mentre quelle di ritorno si giocheranno la settimana successiva, il 9 e il 10, rispettivamente a Torino e al Calderon. I bianconeri, unici italiani rimasti in corsa nelle coppe europee, dovranno dunque superare l’ostacolo monegasco per accedere alla finalissima di Champions, in calendario a Cardiff il 3 giugno 2017.

Suso-Milan, rinnovo da rifare: c’era l’accordo, ma…

Da calciomercato.com

Era tutto praticamente fatto. Accordo economico con i suoi agenti, aspettando le firme sui contratti. E invece tra Suso e il Milan qualcosa si è bloccato, quel rinnovo pronto a diventare realtà adesso va totalmente ripensato e ristrutturato. Cosa sta succedendo davvero tra lo spagnolo e la nuova proprietà rossonera? Nulla di allarmante, ma semplicemente un cambio di strategia da parte di Suso in merito ai suoi incassi.

IL RETROSCENA – Era il 21 febbraio quando l’intesa a Casa Milan era stata preparata dalle strette di mano tra Galliani e gli agenti dello spagnolo, con l’ok di Fassone per la dirigenza futura. Poi, la lunga attesa per un closing ancora prolungato e i tanti corteggiamenti che a Suso non mancano hanno cambiato lo scenario. Perché quel contratto dal 2019 al 2021 da 2,5 milioni più 500mila euro di bonus non è mai stato ratificato, Suso vuole vederci chiaro e ha fatto sapere alla dirigenza rossonera di voler affrontare il discorso da zero, conoscendosi e poi legandosi a questo Milan.

FIDUCIA DI FONDO – Da Mirabelli a Fassone, c’è serenità in casa rossonera sul discorso Suso. Convinzione di poter trovare un punto d’incontro, nonostante lo spagnolo voglia un’offerta economicamente più vantaggiosa di quella precedente e soprattutto chiarezza sui progetti di questo nuovo Milan che sta nascendo. Se ne parlerà presto, entro fine stagione, per iniziare ad affrontare una questione delicata ma su cui il nuovo Milan non perde speranza e fiducia, tutt’altro. Perché Suso è uno dei cardini da non perdere.

Fonte: calciomercato.com

Cairo: “Belotti al Toro almeno un altro anno”

Andrea Belotti, “per quanto mi riguarda, dovrebbe rimanere almeno ancora un anno al Torino, per fare un grande campionato prossimo e andare ai Mondiali con un grande campionato alle spalle”. Lo ha spiegato il patron del Torino, Urbano Cairo, a margine della presentazione della tappa milanese del Giro d’Italia, parlando del futuro dell’attaccante.

“Belotti, l’ho già detto tantissime volte, ha una clausola a 100 milioni. Ma, se non arriva nessuno a portare i valori della clausola – ha aggiunto – e lui, anche se qualcuno arriva, non è d’accordo ad andare via, me lo tengo volentieri”. Per quanto riguarda invece il futuro del portiere dei granata, Joe Hart, Cairo ha ribadito che “è un bravo portiere, ma è di proprietà del Manchester City quindi si tratterà di vedere se si troverà un accordo. È una questione che andrà sviluppata nei prossimi mesi”.

Fonte: ansa.it

Aubameyang, Morata, Benzema o Lacazette: Milan, si cerca un big per l’attacco

L’a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli vorrebbero prendere un grande per ogni reparto: in avanti Bacca è destinato a partire e Suso è il punto fermo.

Lavori in corso al Milan: l’idea dell’a.d. Fassone e del d.s. Mirabelli è quella di portare a Milanello un big per reparto. Per quanto riguarda l’attacco, la situazione è in divenire, come racconta Marco Pasotto nell’edizione odierna della Gazzetta. Di sicuro ci saranno cambiamenti: se Suso è il punto fermo, Bacca è il primo indiziato a cambiare aria, non a caso i grandi movimenti rossoneri si dirigono verso un grande profilo per il ruolo di centravanti. In cima alle preferenze c’è Aubameyang, studiato dal vivo a Montecarlo durante Monaco-Borussia, ma sul taccuino rossonero compaiono altri nomi. Piacciono Morata (che però è il primo pensiero di Conte per il dopo Costa, inoltre lo stesso giocatore vorrebbe l’Inghilterra), Benzema (ma Zidane non vorrebbe privarsene) e Lacazette.

Fonte: gazzetta.it

Comunicato Ufficiale: Milan, Guadagnini il nuovo “Chief Communications Officer”

AC Milan comunica di aver affidato a Fabio Guadagnini, 52 anni, giornalista dal 1991, la guida del Dipartimento di Comunicazione con l’incarico di “Chief Communications Officer”. A lui faranno capo la Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne, la Comunicazione Sportiva, la “Milan Media House”, Milan TV. A lui vanno un caloroso benvenuto e l’augurio di un proficuo lavoro.

Fonte: acmilan.com

L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi

Sacchi: “Juve, fai un calcio di 30 anni fa: dovresti giocare diversamente”

Una grande Juventus ha battuto il Barcellona nella doppia sfida dei quarti di finale, staccando il pass per la semifinale, ma Arrigo Sacchi non è rimasto particolarmente soddisfatto dalla prestazione dei bianconeri. L’ex allenatore del Milan ha parlato così della squadra di Allegri:

“Ho visto la partita tra Real e Bayern, la squadra di Ancelotti giocava su un campo difficilissimo eppure ha affrontato la gara a viso aperto, cercando di imporre la propria manovra. E’ stato un incontro bellissimo. Stavolta – ha dichiarato Sacchi a Premium Sportho visto una squadra, la Juve, che ha adottato una tattica difensiva, praticando il calcio del passato, di trent’anni fa. Non avevo dubbi, sapevo che non ci sarebbe stata alcuna rimonta da parte del Barcellona, ma forse sopravvaluto la Juve e credo che debba giocare in un altro modo. Per giocare così, sempre, occorre una straordinaria costanza e ci vuole un’attenzione incredibile. Non è facile ed è faticosissimo, lo so bene. Ma i bianconeri sono fortissimi, hanno un bravo allenatore, mi aspetto qualcosa di diverso. Hanno giocato all’ottanta o novanta per cento in difesa e solo al dieci per cento in attacco”.

Milan su Aubameyang, Dzeko il piano B

Si muove anche l’altra sponda di Milano. A Montecarlo non è passato inosservato Vincenzo Montella, forse lì per guardare da vicino l’attaccante del domani. Pierre Aubameyang ha terminato il suo ciclo al Borussia Dortmund ed è in cima alla lista dei desideri del duo Mirabelli-Fassone: valutazione intorno ai 60 milioni di euro. L’alternativa porta in Spagna, al Real, dove Alvaro Morata anche e soprattutto in Champions fa panchina. La sua estate potrebbe essere molto movimentata. Come quella di Edin Dzeko: ha 31 anni, la Roma quasi certamente avrà bisogno di sacrificare un big per fare cassa, mentre i rossoneri, dovessero perdere i primi due obiettivi (più giovani e desiderati anche da altre big d’Europa), hanno bisogno di un centravanti titolare al posto di Bacca. Il piano B, che porta al bosniaco, è già partito, come raccontato da Paolo Bargiggia nel corso di YouPremium.

Fonte: PremiumSportHD

 

Milan, Primavera e Allievi giocheranno col modulo della prima squadra

Arrivano le prime indiscrezioni sul nuovo corso dirigenziale del Milan. Massimiliano Mirabelli, d.s. e responsabile dell’area tecnica dei rossoneri, dovrebbe mettere in atto dalla prossima stagione una novità riguardante il Settore Giovanile: la Primavera e gli Allievi del Diavolo, infatti, dovrebbero giocare con il sistema di gioco della prima squadra. Un qualcosa – riporta La Gazzetta dello Sport – che si usa già in altri club europei.

Bacca-Lapadula, duello per una maglia

La brutta prestazione nel derby ha messo in discussione la titolarità di Carlos Bacca. Domenica, in vista del match di San Siro Milan-Empoli, si profila un ballottaggio tra il colombiano e Lapadula per l’unica maglia libera al centro dell’attacco rossonero. Sugli esterni, invece, nessun dubbio: giocheranno Suso e Deulofeu, riporta stamattina La Gazzetta dello Sport.