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Antonio Conte al Milan: ipotesi concreta in estate. E con l'esonero di Montella può arrivare subito

Milan, Montella resta. Per il futuro sogni Conte e Ancelotti

Montella non si tocca. Le due brutte sconfitte di questo inizio di stagione con Lazio e Samp non mettono a rischio la panchina dell’Aeroplanino, che conserva ancora la piena fiducia della dirigenza e siede saldamente sulla panchina rossonera. Urge un deciso cambio di rotta per il Milan, soprattutto a livello mentale, ma l’allenatore non traballa: la società crede in Vincenzo e non ritiene che un cambio in corsa possa portare benefici.

Per il momento, dunque, Montella è sicuro al suo posto. Soltanto un’escalation di brutti risultati e prestazioni potrebbe far cambiare idea a Fassone e Mirabelli, ma sul tecnico di Pomigliano iniziano comunque ad allungarsi due ombre, anche se solo in vista della prossima stagione: quelle di Conte e Ancelotti – scrive La Gazzetta dello Sport – i quali, seppur diversi, sono entrambi profili estremamente graditi per il futuro della panchina milanista.

Suso-Milan, cifre e dettagli del rinnovo: c’è anche la clausola rescissoria

È finalmente arrivato il rinnovo di Suso, chiacchierato e atteso praticamente da tutto l’anno. Lo spagnolo ha messo la firma sul nuovo contratto che lo legherà al Milan per i prossimi cinque anni, a cifre più elevate rispetto a quelle precedenti: il giocatore arriverà a guadagnare 3 milioni netti a stagione più bonus. Da sottolineare l’inserimento di una clausola rescissoria: Suso potrà svestire il rossonero in cambio di 50 milioni di euro.

Suso con l'a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli nel momento del rinnovo di contratto con il Milan

Ufficiale: Suso rinnova fino al 2022

Si aspettava solo l’annuncio, ora è ufficiale: Suso ha rinnovato il suo contratto col Milan fino al 2022. A dare l’annuncio è l’account Twitter della società rossonera.

Milan, Suso e l’agente Lucci a Casa Milan: oggi è attesa la firma per il rinnovo

Una settimana fa è arrivato l’accordo per il rinnovo di contratto di Suso. Oggi, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe arrivare la firma del fantasista spagnolo, che proprio in questo momento si trova a Casa Milan in compagnia del suo agente Alessandro Lucci. Suso firmerà un contratto che lo legherà alla società rossonera fino a giugno del 2022 e andrà a percepire un ingaggio da 3 milioni l’anno più bonus legati a presenze, gol, assist e obiettivi raggiunti.

La novità è che si va verso l’inserimento di una clausola rescissoria compresa tra 40 e 50 milioni di euro. Tutto pronto quindi, Suso è pronto a rimanere rossonero per altri 5 anni.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Conte svela: “Mi manca l’Italia, tornerò”

L’ex ct azzurro Antonio Conte non vede un suo futuro “per sempre all’estero, perchè ho nostalgia dell’Italia”. In Inghilterra -ha detto Conte a ‘Radio anch’io sport’- mi trovo benissimo, sono contento per l’accoglienza che dei tifosi del Chelsea, che “l’anno scorso vennero in tribuna con la bandiera italiana per salutarmi. Ho nostalgia dell’Italia questo è fuori dubbio, non penso di stare all’estero troppo tempo. L’Italia è il mio paese, quindi una volta fatte delle esperienze belle, formative, importanti per la vita, alla fine tornerò. Non so tra quanto tempo, ma l’obbiettivo è quello”.

Alla domanda se dunque andrà in Cina, Conte ha risposto: “no. Ma è sempre difficile prevedere il futuro, per noi tecnici è il lavoro più precario in assoluto, oggi sei in un posto, domani altrove. Io voglio fare sempre bene, finire un progetto e trovare la giusta via per il dopo. Questa esperienza mi sta dando tanto, migliorando molto, magari in futuro non farò l’allenatore o il dirigente, non lo so”.

Fonte: ANSA

Prima l’Europa, poi Milan-Roma: l’agenda rossonera della settimana

Inizia la terza settimana consecutiva con un doppio impegno per i rossoneri. Dopo la Sampdoria, la squadra tornerà in campo giovedì per la seconda giornata del girone di Europa League: l’avversario è il Rijeka, alle 21.05 a San Siro. Poi sarà ancora campionato, sempre in casa, con il big match di domenica contro la Roma.

Niente riposo e tanto lavoro, necessario dopo il ko di Genova: possiamo riassumere così le nostre prossime giornate a Milanello. Nello specifico, lunedì la ripresa è fissata alle 11.00; martedì e mercoledì (rifinitura), invece, gli allenamenti si svolgeranno alle 16.00. Mercoledì ci sarà anche la conferenza di Vincenzo Montella.

Poi cominceremo a preparare la sfida del 1 ottobre alle 18.00 a partire dal mezzogiorno di venerdì. La rifinitura è prevista per sabato alle 16.00, dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del nostro allenatore.

Fonte: A.C. Milan

Marco Fassone, Vincenzo Montella e Massimiliano Mirabelli seduti sulle panchine di San Siro

Milan, confronto Fassone-Mirabelli-Montella dopo il ko la Samp

La sconfitta contro la Sampdoria non è andata giù alla dirigenza del Milan. Dopo le parole di ieri di Marco Fassone a Sky Sport 24, questa mattina prima dell’allenamento c’è stato un incontro tra Fassone, Massimiliano Mirabelli e l’allenatore Vincenzo Montella. Non si sanno ovviamente i toni e le tematiche del loro confronto, e nemmeno se la dirigenza ha incontrato anche la squadra dopo l’allenamento previsto per le 11, ma è un ulteriore segnale che la coppia Fassone-Mirabelli vogliono lanciare all’allenatore, alla squadra e all’ambiente, che non deve assuefarsi al sesto posto o deve capire che perdere due partite su sei “non deve essere la routine”.

Dopo il ko per 2-0 contro la Sampdoria di Giampaolo, l’amministratore delegato dei rossoneri aveva dichiarato che “non dobbiamo perdere contro squadre sulla carta più deboli di noi: la Sampdoria non è dello stesso livello del Milan, ha fatturati e stipendi che sono un terzo dei nostri. Oggi l’atteggiamento non ci è piaciuto e non ha alibi”. Fassone ha poi anche fatto i complimenti all’allenatore della Samp Marco Giampaolo, elogi che potrebbero essere letti come una critica indiretta nei confronti di Montella a seguito della seconda brutta sconfitta consecutiva in trasferta, dopo il 4-1 dell’Olimpico contro la Lazio.

Fonte: Sky Sport

El Shaarawy: “Col Milan sfida speciale per me. E che emozione San Siro”

Protagonista giallorosso di giornata con una doppietta, Stephan El Shaarawy ha parlato così del suo momento e della partita di sabato contro il Milan:

“Siamo contenti della prestazione e della doppietta a livello personale. Il feeling con Di Francesco? Mi trovo benissimo, sia partendo da sinistra che da destra. Superare il record di punti dello scorso anno? Ci sono grandi qualità ma non dobbiamo pensare alla classifica. Dobbiamo lavorare settimana dopo settimana. La mia crescita? È stato importante il lavoro in ritiro negli USA, così come il mister che mi fa giocare.

La sfida con il Milan? Hanno una rosa per puntare a vincere. Sarà una gara difficile e speciale per me. Entrare a San Siro è sempre un’emozione importante per me”.

Esonerato Montella da allenatore del Milan

Milan, Montella non rischia l’esonero. Ma ora la panchina è più scomoda

È intatta la fiducia e la stima della dirigenza milanista nei confronti di Vincenzo Montella, nonostante un avvio di stagione con già due brutte sconfitte all’attivo. La debacle con la Lazio e il ko di ieri in casa della Samp non mettono in alcun modo sulla graticola l’Aeroplanino: la posizione del mister – scrive La Gazzetta dello Sport – non è assolutamente a rischio.

L’ipotesi di un esonero, o perlomeno di un Montella traballante nel caso in cui dovessero arrivare nuovi tonfi nelle prossime partite prima della sosta, al momento è infondata. Ma è chiaro che la sua panchina inizia a essere scomoda: le aspettative rossonere – prosegue la Rosea – sono decisamente alte e in via Aldo Rossi ci si aspettava un rendimento migliore nell’avvio di campionato.

Reagire – ed evitare altri brutti passi falsi come quelli di Roma e Genova – è l’unico modo di Montella per scacciare le nubi da sopra la propria testa, anche se non sarà un’impresa facile. Dopo l’Europa League, il Milan è atteso da due delicati scontri diretti contro Roma e Inter, con il derby al rientro dalla sosta: l’obiettivo è realizzare qualche punto, ma soprattutto centrare prestazioni più onorevoli e segnare passi avanti nel gioco.

Samp-Milan, le pagelle: disastro Zapata, Suso disperso. Male Kessié

Le pagelle di Sampdoria-Milan, sesta giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
Dopo la libera uscita di mercoledì, si torna alle vecchie – brutte – abitudini: incolpevole sui gol, letteralmente inoperoso per il resto della gara.

Zapata: 4
Preferito a Musacchio, in fin dei conti non fa una partita orrenda come il voto farebbe pensare, ma con un folle disimpegno mette in porta il suo omonimo per il vantaggio doriano e scivola sul raddoppio di Alvarez. Insomma, decisivo è dire poco.

Bonucci: 5,5
Non commette errori clamorosi, ma continua a non trasmettere sicurezza al reparto. Non proprio il massimo, contando che si è passati a tre proprio per farlo rendere al meglio.

Romagnoli: 6
L’unico positivo del pacchetto arretrato, non sbaglia quasi niente limitando ottimamente Quagliarella.

Abate: 5,5
Tanta generosità nella corsa, poca qualità nell’ultimo passaggio. Solita storia.

dall’81’ Borini: s.v.
Complice lo scivolone di Zapata, serve involontariamente ad Alvarez l’assist del definitivo 2-0.

Kessié: 4,5
Primo tempo horror, secondo anche peggio: in costante difficoltà sul pressing doriano, palle persa a volontà, viene annullato da Torreira nell’unica occasione che gli capita.

Biglia: 5
Giampaolo prepara la gabbia e lui va in palla. Se manca l’orchestra, il direttore è il primo a sparire.

Bonaventura: 5,5
Gli errori in fase di uscita della palla non si contano, ma per lunghi tratti è l’unico a provare qualcosa.

dal 78′ Calhanoglu:  s.v.
Evanescente, non (solo) per colpa sua.

Rodriguez: 6
E’ tra i meno peggio, ma essendo uno dei pochi a poter inventare qualcosa da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.

Suso: 4,5
Praticamente inesistente, soffre tremendamente la nuova posizione in mezzo al campo. Disperso.

dal 78′ Cutrone: s.v.
Idem come Calhanoglu, non ha possibilità di incidere.

Kalinic: 6+
Regge da solo il peso dell’attacco, ma i (pochi) palloni che vede sono sporchi e lontano dalla porta.

Montella: 5
Al secondo test importante della stagione, la squadra si squaglia di nuovo: discutibili le scelte dei singoli, soprattutto in vista dei prossimi impegni, e gioco ancora latitante. Forse il risultato finale è troppo severo, ma per quanto visto in campo la Sampdoria non ha rubato nulla. E ora arriva il difficile.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Siamo arrabbiati, Samp inferiore al Milan: sconfitte così non siano routine, serve un approccio diverso”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha messo la faccia dopo il 2-0 subito dal Diavolo contro la Sampdoria:

Il Milan è più forte della Samp e deve approcciare alla partita in modo diverso. L’autostima non arriva fa un giorno all’altro, ma con in risultati, la confidenza ci sarebbe dovuta essere, in campo non si è vista e mi auguro arrivi quanto prima. Sconfitte con avversari di livello? Non so se sia un questione di avversario di livello. La Samp non credo sia del nostro livello, Giampaolo è stato bravissimo, ci ha imbrigliato, gli vanno fatti i complimenti, ma il Milan è più forte della Samp e deve approcciare alla partita in modo diverso.

Ci aspettavamo degli ostacoli – ha dichiarato Fassone a Sky Sport – ci aspettavamo che i primi sei mesi sarebbero stati più ostici, i giocatori sono nuovi, siamo preparati a questi ostacoli, la seconda parte del cammino in teoria sarà più semplice. Ma oggi non ci è piaciuto l’atteggiamento, non deve avere alibi alle spalle e deve essere cambiato velocemente.

Il calendario? Credo che il fatto di giocare contro avversari di questo livello incida sul livello attitudinale in un certo modo, mi aspetto che queste gare vengano affrontate in modo diverso, sono avversari diretti e mi aspetto vengano affrontati in maniera diversa rispetto ad oggi. Qualche campanello di allarme lo abbiamo avuto, oggi siamo arrabbiati e sono venuto a parlare perché queste sconfitte non devono essere considerate come routine, il Milan non deve perdere contro avversarie ritenute più deboli di noi”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “Milan insufficiente. Noi scarichi mentalmente, colpa mia non capirlo”

Così l’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, dopo il ko in casa della Sampdoria:

Non ci siamo piaciuti, siamo stati insufficienti sul piano agonistico e anche su quello tecnico: non avevamo tranquillità e lucidità per giocare. Dobbiamo capire perché è successo – ha dichiarato l’Aeroplanino a Premium Sport HD – ma non credo sia una bocciatura per il gruppo o per qualcuno in particolare. Questi risultati non ci piacciono: non possiamo perdere due partite su 6. Siamo giovani e può succedere, ma dobbiamo reagire e continuare a lavorare perché siamo un gruppo di qualità”.

“Siamo stati al di sotto dei nostri standard sotto tutti i punti di vista: eravamo scarichi mentalmente, probabilmente perché per alcuni è la quinta partita consecutiva e le energie mentali possono venire a mancare. Ho sbagliato io a non capirlo. L’esclusione di Musacchio? Zapata si assomigliava di più al suo dirimpettaio della Sampdoria…”.

Il Milan cade ancora lontano da San Siro: la Samp vince con merito 2-0

Altra trasferta, altro tonfo. A due settimane dalla disfatta in casa della Lazio, arriva il secondo passo falso della stagione del Milan: a Genova è la Sampdoria di Giampaolo a vincere – e convincere – per 2-0, portando a casa con merito l’intera posta in palio nel lunch match della 6^ giornata di Serie A. A decidere le reti nella ripresa di Duvan Zapata (implacabile in area piccola dopo un “assist” involntario del cugino milanista) e Alvarez, bravo a subentrare e a chiudere la pratica con un diagonale di sinistro a pochi minuti dal 90′.

Il banco di prova del Marassi boccia il Milan senza attenuanti. Il Diavolo è sceso in campo molle e disorientato, in balia della gamba e dell’organizzazione blucerchiata, uscendo sconfitto con merito. A pesare, però, sono stati soprattutto gli errori e i flop dei singoli: pessimo Zapata in occasione del vantaggio doriano, male Kessie in mediana (impressionante la quantità di palloni persi, uno proprio sull’1-0 della Samp), ectoplasmatici e a tratti dannosi Bonaventura e Suso. Anche se solo a settembre, la seconda pessima trasferta del Milan è una doccia gelata per Montella in ottica Champions League. E sabato, dopo il Rijeka, è tempo del big match contro la Roma.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Sampdoria-Milan, le formazioni ufficiali: riecco il 3-5-1-1

Pranzo domenicale con partita per il Milan di Montella, impegnato a Genova sul campo della Sampdoria per la 6^ giornata di Serie A. Ecco le formazioni ufficiali:

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Strinic; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; D. Zapata, Quagliarella. All.: Giampaolo.

Milan (3-5-1-1): G. Donnarumma; C. Zapata, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Bonaventura, Rodriguez; Suso; Kalinic. All.: Montella.

Davide Calabria con la maglia del Milan 2017/2018

Calabria, problema muscolare e niente Sampdoria

Assente nella lista dei convocati rossoneri per Samp-Milan, Davide Calabria è fermo ai box per infortunio: il terzino – si legge su Tuttosport – è ko a causa di un problema muscolare, ma dovrebbe tornare a disposizione per il match di Europa League di giovedì contro il Rijeka. Un altro stop per Montella sulla corsia destra, dopo il grave crack al ginocchio di Conti: a Marassi è pronto Abate, ma occhio alla soluzione Borini.

Sampdoria-Milan, la probabile formazione: Suso con Kalinic, c’è Zapata

Milan, e ora viene il difficile. Se il tandem casalingo Udinese-SPAL (più la gara di Vienna in Europa League) era da non fallire per nessun motivo al mondo, con il Diavolo che ha fatto il proprio dovere mettendo in cascina sei punti su sei, la trasferta in casa della Samp di domani assume contorni più ampi del risultato: sarà il primo vero banco di prova per Montella e i suoi ragazzi successivo alla Caporetto contro la Lazio di due domeniche fa, costata una marea di critiche alla solidità e alle ambizioni rossonere. Affrontare i blucerchiati al Marassi mostrando atteggiamento giusto ed equilibrio, oltre che strappare un risultato, sarebbe fondamentale per continuare il processo di crescita di cui la squadra necessita senza se e senza ma.

Lunch match domenicale importante e cruciale, dunque, per il Milan e per le sue ambizioni Champions: vietato fallire la seconda trasferta ostica del campionato, con le rivali che viaggiano spedite. A Genova ci sarà gran parte dell’undici visto nelle ultime settimane, con il modulo 3-5-2 – o meglio, 3-5-1-1 – e gli uomini chiave tutti in campo: Gigio in porta, Bonucci e Romagnoli in difesa, Rodriguez sulla corsia mancina, la mediana Kessie-Biglia. E Kalinic, diventato nelle ultime gare il titolare dell’attacco milanista, affiancato dal rientrante Suso da seconda punta. Qualche dubbio nel resto dell’undici: Musacchio e Abate sono insidiati da Zapata e Borini (il colombiano sembra addirittura avanti), mentre da mezzala sinistra c’è Bonaventura in pole su Calhanoglu.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Sampdoria-Milan, match valevole per la 6^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-1-1): G. Donnarumma; Zapata, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Bonaventura, Rodriguez; Suso; Kalinic.

Sampdoria-Milan, i convocati di Montella: out Calabria e Montolivo

Mister Montella ha diramato la lista dei 21 convocati rossoneri in vista di Sampdoria-Milan, gara in programma domani per la 6^ giornata di Serie A.

Portieri: A. Donnarumma. G. Donnnarumna, Storari;

Difensori: Abate, Bonucci, Musacchio, Paletta, Rodriguez, Romagnoli, Zapata;

Centrocampisti: Biglia, Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Locatelli, Mauri;

Attaccanti: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso.

Suso con la maglia di trasferta del Milan

Suso: “Marassi mette i brividi, non sarà facile”

Ripartire dal match contro la Spal, da una vittoria. La trasferta di Genova apre un mese particolarmente delicato per il Milan, che in poche settimane si troverà ad affrontare Roma, Inter e Juventus, ma prima c’è la Samp. Trasferta ostica, squadra difficile da battere quella di Giampaolo.

Jesús Fernández Suso lo sa bene, lui che a Marassi ha vissuto momenti unici quando indossava la maglia del Genoa. Per lo spagnolo la sfida contro i blucerchiati ha il sapore quasi di un derby: “Chiaro che il nostro obiettivo è quello di proseguire nella striscia di vittorie – dice a Milan TV – ma in quello stadio non sarà facile. Marassi è un’esperienza tutta da vivere, i tifosi sono talmente vicini che giocare in quell’impianto è qualcosa di unico”.

Fonte: A.C. Milan

Cafu vota Juve: “Se torna in finale, stavolta vince la Champions”

Ambasciatori UEFA per la Champions League, Marcos Cafu e Cristian Chivu hanno parlato della coppa e in particolare delle italiane: “Juventus, Roma e Napoli possono arrivare in finale. Bianconeri un passo avanti – hanno dichiarato i due ex difensori a Premium Sport HD -, ma Sarri e Di Francesco hanno tante frecce al loro arco”.

Cafu, poi, si è sbilanciato a favore della Juve: “Se i bianconeri torneranno in finale, questa volta non si lasceranno scappare la vittoria. I giallorossi possono contendere lo scudetto ad Allegri – ha proseguito il brasiliano -, ma la strada è ancora lunga. Cosa ricordo di Atene 2007? Il momento in cui alzammo la Champions, indimenticabile”.

Milan-Suso, rinnovo ad un passo: si attendono soltanto le firme

Il rinnovo di Suso con il Milan è ormai in via di definizione. In serata, infatti, i rossoneri manderanno la documentazione con il nuovo contratto al legale del calciatore spagnolo, che poi nelle prossime ore rimanderà il tutto già firmato.

Dopo gli ulteriori passi in avanti dei giorni scorsi, il Milan e Suso hanno definito i contorni dell’operazione. Si attende solo la firma e il comunicato, poi sarà ufficiale: Suso e il Milan ancora insieme.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Aubameyang: “Il Milan mi voleva e io ero interessato, ma niente”

Nome caldo dell’ultimo mercato estivo rossonero, sogno – disatteso – di milioni di tifosi milanisti per l’attacco. Eppure la pista Pierre-Emerick Aubameyang è stata battuta, con il Diavolo che ha provato a riportare a casa la stella del Borussia Dortmund: “Il Milan mi ha contattato, mi ha offerto qualcosa. Io ero molto interessato al loro progetto – ha dichiarato Auba a RMC – ma non è successo niente per molte ragioni”.

Milan, è Jankto il Kessie-bis

Un vice Kessie è tra le priorità rossonera in vista della prossima sessione di mercato: una mezzala completa, con passo, per permettere all’insostituibile ivoriano di tirare il fiato durante la stagione. Il nome caldo sul taccuino di Mirabelli rimane quello di Jakub Jankto, centrocampista dell’Udinese e della Nazionale ceca già trattato in estate.

I contatti con i friulani e con l’agente Riso sono continui – scrive il Corriere dello Sport – ed è possibile che la trattativa subisca un’accelerata già a gennaio, ma tutto dipenderà dalla situazione di classifica dei bianconeri: qualora navigassero ancora in cattive acque, blinderebbero i gioielli della rosa, Jankto compreso.

Gigio: “Al Milan sono a casa, giusto restare. Una chiamata di Juve o Inter? Direi no”

Gigio Donnarumma è tornato sulla sua ultima turbolenta estate, tra il primo rifiuto al rinnovo con il Milan e la decisione successiva di restare, rifiutando ricche offerte di PSG e Real Madrid: “Restare al Milan era la cosa migliore, perché ritenevo giusto rimanere – ha dichiarato il portiere incalzato dai bambini di “Chi ha incastrato Peter Pan?” – al Milan sono a casa e quindi ritenevo giusto stare qui“.

Uno sguardo anche al futuro, con due “no” più o meno perentori a ipotetici cambi di casacca verso Juventus o Inter: “Direi di no a una chiamata della Juve, ho quattro anni di contratto con il Milan. L’Inter? No, non ci andrò”, il virgolettato di Gigio trasmesso ieri su Canale 5.

Milanello: la SPAL è già alle spalle

Dopo il successo ottenuto nella serata di mercoledì con la Spal, per Mister Montella e i suoi è già tempo di pensare al prossimo impegno che vedrà il Diavolo scendere in campo a Marassi contro la Samp per il lunch match della 6° giornata. Una gara ostica, che il tecnico rossonero ha iniziato a preparare già nell’allenamento odierno al Centro Sportivo di Milanello.

La seduta ha visto il gruppo diviso in due: defaticante in palestra per chi ha giocato l’intera gara di San Siro; mentre chi non è sceso in campo ha svolto un lavoro di forza sul ribassato, esercitazione di possesso e partitella a campo ridotto, alla quale hanno preso anche LocatelliBonaventura e Suso, tutti subentrati nel corso della partita contro la Spal.

Fonte: A.C. Milan

È già un Milan ammazza piccole?

Massimo risultato, minimo sforzo. Una frase decisamente inflazionata nel mondo del calcio, ma che descrive bene l’ultimo turno infrasettimanale del Milan e di Montella. Il 2-0 sulla SPAL, voluto e preteso in tandem con l’altra vittoria casalinga sull’Udinese, è fondamentale per voltare definitivamente pagina rispetto alla sconfitta con la Lazio e per mettere in cascina punti importanti nella corsa alla Champions, per la quale ci sarà da lottare con le unghie e con i denti sino all’ultima giornata. Ed è arrivato, come detto, con uno sforzo minimo: due rigori di Rodriguez e Kessie, nessun rischio per Donnarumma e un dispendio fisico e nervoso esiguo in vista dell’ultimo trittico di gare prima della sosta Samp-Rijeka-Roma, banco di prova cruciale soprattutto per le ambizioni italiane.

Non è stato ancora un Milan straordinario (nemmeno ottimo) e la partita contro i ragazzi di Semplici non ha entusiasmato per bellezza e qualità del gioco, seppur sia stata evidente la differenza di valori in campo – con la partita saldamente nelle mani rossonere sin dalle prime battute – e il risultato finale mai veramente in discussione dopo il forcing iniziale e il rigore sblocca-gara di Rodriguez. È proprio questa la nota più lieta della serata del Diavolo: aver reso facile e “telefonata” una partita che appena 4-5 mesi fa sarebbe stata molto più complicata da portare a casa. Sbloccare e “ammazzare” le gare con le piccole è il primo passo per strutturare un campionato di vertice, in attesa di tornare a fare punti anche negli scontri diretti con le rivali per la Champions: Crotone, Cagliari, Udinese e SPAL, in questo senso, rappresentano test positivi, con un Milan freddo e paziente nel trovare gli spazi e nel superare le difficoltà tipiche di queste partite. Servirà mostrare continuità per nove mesi, ma i primi segnali sono più che incoraggianti.

Bene la risposta della squadra a livello mentale e tattico (il 3-5-2, in fase di possesso 3-4-1-2 con Calhanoglu più avanzato dietro a Kalinic-A. Silva, ha dato nuovamente indicazioni positive), alti e bassi nelle prestazioni dei singoli. Ottimi Rodriguez e Kessie, glaciali dagli 11 metri e soprattutto preziosi nell’arco di tutta la gara, ancora superlativo Biglia: la regia dell’argentino è pulita, elegante e “superiore”, la sua intelligenza tattica musica per le orecchie dell’allenatore, il contributo nell’interdizione una manna dal cielo per la tenuta difensiva rossonera. Da rivedere, invece, gli eroi di coppa Calhanoglu e Silva: sprazzi di talento e classe per André, poco concreto però negli spazi stretti del campionato, mentre il turco è piaciuto più per la “lotta” che non per le pennellate di classe a cui ci ha già abituato. Col crescere dell’ambientamento alla Serie A, saranno entrambe frecce letali all’arco di Montella.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Abate: “Ho vissuto momenti difficili. Conti? Supererà il momento”

Infine, spazio anche a Ignazio Abate: “Ho vissuto momenti difficili, ho pensato che non ce l’avrei fatta e invece sta andando tutto bene: l’occhio sta recuperando. Ringrazio tutti, ora abbiamo svoltato e si riparte. Sono contento di aver iniziato una partita da titolare a San Siro, ero un po’ emozionato ma abbiamo fatto una buona partita”.

Tifosi fondamentali: “Siamo sulla strada giusta, il difficile però viene adesso perché preparare una partita ogni 3 giorni non è facile. I milanisti allo stadio ci mancavano, quando lo stadio è pieno per gli avversari è dura portare a casa i risultati”.

E ancora: “Già l’anno scorso avevamo buttato basi solide, poi quest’anno sono arrivati dei ragazzi giovani. Anche chi gioca meno si impegna tutti i giorni, va a duemila”.

Su Conti: “Ha un carattere forte, ha affrontato di petto l’infortunio. Supererà il momento e ci darà una mano”.

Fonte: A.C. Milan

Milan-SPAL, le pagelle: Kessie martellante, Biglia nevralgico. Bene Rodriguez

Le pagelle di Milan-SPAL, quinta giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
Finalmente lo possiamo dire: totalmente inoperoso. Seratina tranquilla, al limite del soporifero.

Zapata: 6
Si fa notare solo per le sortite offensive sui calci piazzati. Il che, vista la media delle sue prestazioni, è già una buona notizia.

Bonucci: 6,5
Escluso il primo brivido su Paloschi (fallo subito, comunque), tutto nella norma. Lesto a sventare l’unica occasione degli ospiti, spazzando senza tanti complimenti.

Romagnoli: 6
Giallo stupido a parte, conferma quanto detto nelle puntate precedenti: essendo l’unico mancino del pacchetto arretrato, è praticamente indispensabile.

Abate: 6
La spinta c’è, la voglia pure, i piedi meno. Sfiora il gran gol sparando dritto per dritto da distanza ravvicinata: Gomis si esalta e mette in corner.

Kessié: 7
Torna ad arare il campo come aveva fatto nelle prime sorprendenti uscite, conquista e trasforma il rigore del definitivo 2-0. Martellante.

Biglia: 7
Altra partita passata a smistare migliaia di palloni in mezzo al campo, sempre con impeccabile freddezza. Nevralgico.

dall’82’ Locatelli: s.v.
Scampoli di partita.

Calhanoglu: 6
Bene ma non benissimo: encomiabile in fase di non possesso, ma da uno come lui ci si aspetta sempre la giocata strappa applausi.

dal 74′ Bonaventura:  s.v.
Premiato a inizio partita per le 100 presenze in rossonero, continua la passerella anche nei pochi minuti in campo.

Rodriguez: 6,5
Moto perpetuo, garantisce la solita quantità industriale di crosso in mezzo. Ciliegina sulla torta il rigore dell’1-0: secondo gol in rossonero, primo in Serie A.

Kalinic: 6+
Conquista con furbizia il rigore che sblocca la partita avventandosi su una respinta non perfetta di Gomis, che lo stende.

dal 62′ Suso: 6
Nonostante l’avversario morbido, sembra ancora spaesato: mezz’ora buona per continuare a prendere le misure al nuovo ruolo.

André Silva: 6
Sembra voler spaccare il mondo, ma tolte le solite giocate eleganti riesce a combinare poco. Peccato.

Montella: 6,5
Un altro piccolo passo – anzi, tre – verso il nuovo Milan. Certo: l’avversario non era dei più ostici e la vittoria è arrivata grazie a due rigori, ma la vera buona notizia è che, indipendentemente dai giocatori in campo (siamo alla decima formazione diversa in dieci partite) lo spartito inizia ad essere chiaro.

San Siro accoglie Lucas Biglia al Milan

Biglia: “Abbiamo un grande gruppo. Ora testa alla Samp”

Dalla mix-zone di San Siro, sempre a Milan TV, ha parlato anche Lucas Biglia.

Si parte dalla Lazio: “Di quella sconfitta abbiamo preso tutto il positivo che si poteva prendere per migliorare. Anche da sconfitte così brutte vengono fuori grandi squadre. Ed è quello che speriamo noi”.

Si passa al gruppo: “Nessuno si deve sentire più importante degli altri, non ci devono essere individualismi. Abbiamo un grande gruppo e mettiamo in difficoltà il Mister nelle scelte”.

Poi la condizione fisica: “Abbiamo lavorato bene, ma si sente un po’ di fatica. Passerà dalla nostra intelligenza riuscire a gestire tutto nella maniera migliore”.

E sulla Sampdoria: “Dobbiamo pensare subito a quella partita, oggi hanno pareggiato e saranno arrabbiati. Noi dobbiamo andare a Marassi e portare a casa i 3 punti”.

Fonte: A.C. Milan

Montella: “Il Milan può migliorare. André Silva? L’ho visto arrabbiato. Sui rigoristi…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nel post partita della vittoria casalinga sulla SPAL.

Sulla prestazione: “La squadra mi è piaciuta, ma si può ancora migliorare nella gestione della palla e nella finalizzazione. Ho visto la squadra sempre in partita”.

Su André Silva inzaghiato: “L’ho visto molto bene, al 95′ si è arrabbiato perché l’arbitro ha fischiato la fine – ha dichiarato il mister a Premium Sport HD – ci sta arrivando alla voglia di fare sempre gol”.

Sullo scorcio di stagione: “Sicuramente abbiamo avuto un inizio molto molto positivo come ci auguravamo, anche se era difficile, il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto. Questa squadra non può che essere destinata a crescere, io sto già pensando alla prossima partita con la Sampdoria.

Sui due rigori battuti da due giocatori diversi: “Prima della partita scelgo i due rigoristi della partita: è andata bene che ne abbiamo avuti due, ma c’è anche André Silva che è un bel rigorista e non sarà felicissimo visto che non ne ha battuti. Avrà modo di farlo”.

Sul turnover: “È un esercizio difficile ruotare tutti i giocatori, ma è fondamentale fare una turnazione: pensate ad André Silva, non è stato facile mandarlo in panchina contro l’Udinese dopo la tripletta in trasferta in Europa League”.

Sulla decima formazione diversa in 10 partite: “Credo che Suso, Calhanoglu e Bonaventura possano giocare insieme, ma io credo che i tifosi sognino se vinciamo le partite”.

È un Milan di rigore: Rodriguez-Kessie firmano il 2-0 sulla SPAL

Non è un gran Milan, ma tanto basta per vincere e portare a casa altri punti importanti. Il turno infrasettimanale di campionato porta il risultato atteso, la vittoria: niente spettacolo né bel gioco delle grandi occasioni, ma nemmeno particolari sforzi né patemi d’animo a San Siro dove bastano due rigori – il primo di Rodriguez, il secondo di Kessie – per avere ragione della neopromossa SPAL con un onesto 2-0. Un penalty per tempo e un Donnarumma inoperoso per 90′, per un Diavolo che vince con serenità la quarta gara italiana della stagione.

Dopo il tonfo con la Lazio, servivano 6 punti tra Udinese e SPAL e così è stato. Il Milan ha fatto serenamente il proprio dovere, regalando a Montella quella reazione chiesta a gran voce dopo la debacle dell’Olimpico senza particolari “spargimenti” di energie fisiche e nervose. E trovando sempre più conferme sul modulo – un 3-5-2, con sprazzi di 3-4-1-2 a seconda della posizione di Calhanoglu – e su alcuni uomini nuovi: benissimo Rodriguez-Kessie, ancora bene Kalinic e Silva, straordinaria la regia di Biglia in mezzo al campo. Il cielo, sulla Milano rossonera, è tornato pienamente sereno.

Andrea Conti, terzino del Milan

Andrea Conti a San Siro per assistere a Milan-SPAL

A cinque giorni dalla rottura del crociato e appena quattro dall’intervento chirurgico, Andrea Conti è già tornato a San Siro. Non per giocare ovviamente – starà ai box per almeno sei mesi -, ma da primo spettatore (o meglio, tifoso) del Milan: l’esterno di Lecco è allo stadio per sostenere i compagni in vista della gara di campionato contro la SPAL, in programma tra pochi minuti al “Meazza”.

Milan-SPAL, le formazioni ufficiali: giocano Kalinic-A. Silva, out Musacchio

Tutto pronto a San Siro per Milan-SPAL, match valevole per la 5^ giornata di Serie A. Ecco le formazioni ufficiali scelte dai due allenatori:

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Zapata, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez; Kalinic, A. Silva. All.: Montella.

SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Mora, Viviani, Grassi, Mattiello; Antenucci, Paloschi. All.: Semplici.

Milan, casting aperto per la mezzala: piacciono Jankto, Fofana, Duncan e Barella

È uno dei pochissimi colpi mancati dell’estate, ma potrebbe trovare concretezza già a gennaio. Il Milan ha provato a regalare a Montella un’altra mezzala per completare la batteria dei centrocampisti, ma il finale di mercato non ha portato le sorprese sperate. In inverno, quando riapriranno le trattative, il Diavolo potrebbe colmare la lacuna: i nomi più caldi e graditi – riferisce Tuttosportsono quelli di Jankto e Fofana dell’Udinese, Duncan del Sassuolo e Barella del Cagliari.

Suso-Milan, avanti insieme: rinnovo ufficiale prima della sosta

Avanti ancora insieme, nonostante le sirene di importanti club europei. Il Milan e Suso hanno deciso di proseguire il proprio rapporto, trovando un’intesa economica per un nuovo contratto: l’agente Lucci e la dirigenza rossonera hanno l’accordo sulla base di un quinquennale da 3 milioni a stagione più bonus. L’ufficialità non è ancora arrivata, ma presto ci sarà l’annuncio: Suso – scrive il Corriere della Sera firmerà prima della prossima sosta del campionato, in programma a ottobre.

Milan-SPAL, la probabile formazione: chance André Silva, riecco Abate

Dopo la reazione, il consolidamento. Il Milan ha vinto e vendicato la pessima debacle subita con la Lazio, rivoluzionando l’undici di partenza nel modulo e negli uomini in campo e iniziando il passaggio verso quella difesa a tre programmata sin dall’arrivo a luglio di Bonucci. Dopo il ritorno alla vittoria in Serie A col 3-5-2 (e la bella affermazione in Europa League sul campo dell’Austria Vienna), Montella è deciso a dare continuità anche domani contro la SPAL a gran parte della formazione scesa in campo domenica: avverrà qualche cambio dettato da logiche di turnover, ma rimarrà un’importante ossatura.

La novità di giornata è la chance – annunciata dallo stesso Aeroplanino – che verrà data ad André Silva: il portoghese giocherà centravanti al posto di Kalinic, supportato alle spalle da Suso e probabilmente anche da Calhanoglu, pronto a tornare dal 1′ da mezzala/trequartista a seconda delle fasi di gioco. Cambio sulla destra, con Abate al posto di Calabria, poi tutto il resto dovrebbe rimanere invariato rispetto all’Udinese: in mediana spazio alla coppia titolare Kessie-Biglia, così come sull’out mancino per Rodriguez; in difesa, sicuri Bonucci e Romagnoli, è Musacchio a rischiare la panchina in favore di Zapata, pur restando in vantaggio. Tra i pali, ovviamente, pronto Gigio.

Ecco dunque il probabile undici rossonero in vista di Milan-SPAL, match valevole per la 5^ giornata di Serie A:

Milan (3-4-2-1): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Rodriguez; Suso, Calhanoglu; André Silva.

Milan, il bollettino medico: gli infortuni di Conti, Antonelli e Montolivo

Il responsabile medico del Milan, il Dottor Gianluca Melegati, ha fatto il consueto punto del martedì sugli infortunati rossoneri nel report caricato sul sito ufficiale del club.

Andrea Conti – “È il problema più importante che abbiamo. Ha avuto trauma distorsivo al ginocchio venerdì, a piede fermo, con una torsione innaturale che ha provocato la lesione al legamento crociato anteriore. Ma è stata una lesione isolata, quindi ci ha permesso di affrontarla con un’operazione in tempi rapidissimi. L’intervento è perfettamente riuscito. Andrea era molto carico e ha affrontato la prima fase del riposo, dove è importante che il ginocchio smaltisca il dolore e il gonfiore del trauma e dell’operazione. Per 10-12 giorni rimarrà a casa assistito e con qualche esercizio, poi dovrà progressivamente aumentare la frequenza e l’intensità. I tempi di recupero sono quelli classici di ricostruzione di un crociato: attorno a sei mesi, con variazioni individuali”.

Luca Antonelli – Ha avuto un affaticamento muscolare dopo la gara di Europa LEague. Ci ha riferito di aver avuto proprio un affaticamento. Gli esami dell’indomani non hanno evidenziato lesioni, ma solo un affaticamento e sta recuperando progressivamente”.

Riccardo Montolivo – “Ha avuto uno sfortunato affaticamento muscolare durante l’allenamento di ieri. Lo stiamo valutando e lo faremo anche nei prossimi giorni, ma non ci aspettiamo lesioni”.

Milan-SPAL, i convocati di Montella: out Montolivo, ancora fuori Antonelli

Di seguito la lista dei 22 convocati rossoneri in vista di Milan-SPAL, turno infrasettimanale di campionato in programma domani sera a San Siro.

PORTIERI: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari;
DIFENSORI: Abate, Bonucci, Calabria, Musacchio, Paletta, R. Rodriguez, Romagnoli, Zapata;
CENTROCAMPISTI: Biglia, Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Locatelli, Mauri;
ATTACCANTI: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso.

Montella: “André Silva titolare con la SPAL”

A Milanello è tempo di Milan-SPAL, 5^ giornata di Serie A in programma domani sera a San Siro, con la conferenza stampa di mister Vincenzo Montella. Di seguito tutte le dichiarazioni rese dall’Aeroplanino alla vigilia del turno infrasettimanale di campionato, immortalate dal Milan nella consueta diretta video postata sulla pagina facebook ufficiale.

Cutrone: “Che emozione i cori dei tifosi. Kalinic? Mi ha impressionato. A Silva ruberei…”

Patrick Cutrone ha rilasciato un’intervista a margine della presentazione delle cards Panini, in cui ha parlato dell’evento ma anche di attualità milanista. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti raccolte da Sky Sport.

Sull’emozione di essere nell’album Panini: “Da piccolo giocavo con le figurine, finire in questo album era il mio sogno”.

Sul momento personale: “L’ho sempre sognato da quando ero piccolo, non mi aspettavo tutta questa fiducia dall’inizio, ringrazio mister e società”.

Su Montella: “L’allenatore crede in tutti e tre i centravanti, ci ha detto che giocheremo tutti. Io mi farò trovare pronto, spero di continuare così”.

Su chi lo ha impressionato di più tra i compagni: “Kalinic mi ha impressionato più di tutti. Fa gol, aiuta la squadra e tecnicamente è forte, spero di farmi aiutare da lui”.

Su cosa vuole “rubare” a Kalinic e André Silva: “Sono forti entrambi, a Kalinic vorrei rubare la capacità di aiutare la squadra, ad André Silva la tecnica”.

Sui cori dei tifosi: “Mi fanno emozionare, soprattutto dopo il gol quando gridano il tuo nome, è bellissimo”.

Su quanto ha spinto per restare al Milan: “Ringrazio allenatore e società, io in quel momento non pensavo al mercato, ma soltanto ad allenarmi e a dare tutto nelle amichevoli”.

Squinzi esalta Dybala: “In lui rivedo van Basten”

È un avvio di stagione clamoroso e scoppiettante quello di Paulo Dybala, fenomenale in queste prime quattro giornate di Serie A con ben otto gol all’attivo e il ruolo di leader tecnico della Juventus. Per la Joya sono arrivati attestati di stima importanti, tra cui anche quello Giorgio Squinzi, il quale ha azzardato anche un paragone illustre: “Da milanista devo dire che in lui rivedo van Basten – ha confidato il presidente del Sassuolo – è un fenomeno: quando ha lasciato il campo mi sono alzato anch’io ad applaudirlo. Gli si possono fare solo complimenti”.

L’agenda rossonera: dalla SPAL alla Samp, il programma settimanale

Tre partite in sette giorni: UdineseSpal e Sampdoria. Sarà un’altra settimana di doppio impegno per i rossoneri, stavolta senza Europa League ma con tanta e ravvicinata Serie A. Dopo il 2-1 favorevole di domenica, mercoledì i ragazzi di Mister Montella saranno di nuovo in campo alle 20.45, sempre a San Siro, per la 5° giornata di campionato contro i neopromossi emiliani; domenica, invece, alle 12.30, i rossoneri sfideranno a Marassi la Samp. Ecco, a livello di lavoro, come ci avvicineremo proprio a queste partite.

Per lunedì e martedì è stato fissato un solo allenamento per ogni giornata: prima alle 10.30, poi – la rifinitura – alle 16.15. Seguirà il classico ritiro che ci porterà alla gara casalinga. Giovedì, venerdì e sabato la squadra tornerà a Milanello alle 12.00, in attesa della partenza per Genova – prevista per sabato pomeriggio -, a meno di 24 ore dal match.

Fonte: A.C. Milan

San Siro, presenti 49 mila spettatori per Milan-Udinese

Seconda gara casalinga in campionato e altra bella risposta del pubblico rossonero. Milan-Udinese, giocatasi ieri pomeriggio a San Siro, ha fatto registrare un’ottima presenza: sugli spalti dello stadio erano presenti poco più di 49 mila spettatori. I tifosi milanisti, insomma, continuano a restare vicini ai ragazzi in questo inizio di stagione carico di aspettative e ricco di entusiasmo.

Milan-Udinese, le pagelle: Kalinic non tradisce, Biglia regala emozioni

Le pagelle di Milan-Udinese, quarta giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
La solita storia: incolpevole sul gol, per il resto non deve compiere grandi interventi.

Musacchio: 6,5
Prima da terzo di destra nella nuova difesa, non sfigura minimamente. Anzi, a conti fatti risulta il più positivo del terzetto.

Bonucci: 6
Sfiora il gol su sortita offensiva e più in generale sembra in ripresa. Qualche brivido di troppo, ma il reparto regge.

Romagnoli: 5
Disimpegno da incubo in occasione del pareggio di Lasagna, impegna seriamente Scuffet di testa nel secondo tempo.

Calabria: 6
Era il grande dubbio della vigilia, diciamo che non ha sfigurato. Notevole l’assist a Kalinic per il gol del vantaggio.

Kessié: 6+
Sembra sempre compassato, ma alla lunga ne esce vincitore. Tecnicamente serve anche un assist per il terzo gol di Kalinic, ma il VAR glielo nega.

Biglia: 7
Sale sul podio a dirigere da buon direttore d’orchestra qual è, complice anche la 21 sulle spalle, regalando emozioni d’altri tempi.

Bonaventura: 5,5
Decisamente appannato, non riesce ad esprimersi al solito livello. Esce, un po’ sconsolato, dopo un’ora di gioco.

dal 69′ Calhanoglu: 6
Scampoli di partita, giusto il tempo per deliziare la platea con un paio di tocchi non banali.

Rodriguez: 6,5
Spinge come un dannato, regalando assist a ripetizione. Buona la punizione che Scuffet devia in angolo.

Suso: 5,5
Come Jack, sembra non gradire la nuova posizione in campo. Esattamente come Jack, abbandona il campo col capo chino.

dal 69′ Cutrone: 6
In 20 minuti riesce a creare molto più che nell’intera partita di Roma, sfiorando anche il gol.

Kalinic: 7,5
Doppietta all’esordio da titolare, a San Siro, con due gol che sono esattamente il motivo per cui aveva attirato le critiche degli scettici: sarà anche bravo e funzionale, ok, ma non fa i gol sporchi, quelli che ti fanno vincere le partite. Evidentemente non è così.

Montella: 6,5
Sprazzi di ottimo gioco alternati a errori collettivi abbastanza grossolani. La squadra va registrata, l’intesa costruita col tempo, ma i risultati stanno arrivando.

Montella: “Vittoria sofferta e meritata. Suso? Si abituerà al 3-5-2. Su Calha e Silva…”

Ecco le dichiarazioni rese da Vincenzo Montella nel post partita di Milan-Udinese, gara terminata sul risultato di 2-1 per i rossoneri:

Sulla partita: “Non è una vittoria sporca, ma sofferta e meritata. In base a quanto creato, potevamo segnare di più, ma mi è piaciuta molto la reazione dopo il gol dell’1-1, meno i minuti di deconcentrazione dopo il gol annullato a Lasagna”.

Su Suso in difficoltà: “Si abituerà presto a giocare in quella posizione, per uno come lui che ha bisogno di toccare la palla molto spesso è difficile, si è innervosito un po’”.

Su Calhanoglu e André Silva fuori: “Volevo più freschezza – ha dichiarato il mister a Premium Sport – chi ha giocato oggi ha giocato in modo eccellente”

Ancora sulla vittoria sull’Udinese: “È stata una vittoria di grande personalità, fino a prima della Lazio eravamo abituati a giocare solo su un binario, adesso no. A livello fisico siamo messi meglio, rispetto al potenziale della squadra non saprei a che punto siamo, tanti sono diamanti semi-grezzi in questo momento. Chi è cresciuto un po’ più degli altri è André Silva, anche se oggi non ha giocato”.

Sulla gara contro la Lazio: “Non la rigiocherei, voglio credere che sia stata salutare per tutti, fanno ancora male quelle sberle, bene che sia successo. In tutto il precampionato io ero l’allenatore migliore del mondo, i giocatori i migliori del mondo, la società migliore del mondo. Questo ci ha un attimo distratti”.

Kalinic: “Devo continuare così. Le panchine iniziali? L’importante è che il Milan vinca”

Match winner di giornata, Nikola Kalinic ha parlato nel post partita del match tra Milan e Udinese, terminata 2-1 proprio con una doppietta del croato:

Devo continuare così, solo questo. È stata una grande partita, dobbiamo tutti continuare così se vogliamo fare una grande stagione e mercoledì è una grande partita. Il 9 l’aveva André Silva ed è il mio numero, ma il 7 era libero e l’ho preso.

Le panchine iniziali? Giocare 10 o 90 minuti è uguale – ha dichiarato Kalinic a Sky Sport – devo dar tutto per la squadra, è uguale chi gioca. Vorrei giocare sempre, ma è difficile con tanti giocatori. L’importante è che si vinca.

Oggi giochiamo con due punte: mi piace questo. Gioco sempre centrale, ma con due punte è uguale. L’importante è giocare, non bisogna guardare dove”.

Kessie: “Doppietta di Kalinic dopo la tripletta di André Silva: che squadra!”

Così Franck Kessie nel post partita di Milan-Udinese: “Vogliamo dedicare la vittoria ad Andrea Conti: siamo tutti vicini a lui, gli abbiamo mandato un messaggio. Noi dobbiamo continuare a lavorare, va bene questa partita ma è normale aspettarsi qualcosa di più. Il 3-5-2? L’avevo fatto all’Atalanta – ha dichiarato l’ivoriano a Sky Sport – tra tutti i numeri e i moduli per me è uguale. La doppietta di Kalinic dopo la tripletta di Silva? Per me questa è una squadra, tra chi va in panchina e chi gioca che gioca bene”.

Doppio Kalinic stende l’Udinese: il Milan va con un altro 2-1

Il Milan rialza la testa anche in campionato. E a San Siro batte l’Udinese, vincendo ancora per 2-1 e replicando il risultato ottenuto all’esordio casalingo contro il Cagliari. Deus ex machina del pomeriggio di San Siro Nikola Kalinic, mattatore con due gol – che in teoria sarebbero tre se non fosse intervenuto il VAR, ndr – e una prestazione altamente positiva nell’economia del gioco della squadra. Lasagna ha messo paura durante il primo tempo con la rete del momentaneo pari friulano, ma il Diavolo ha saputo subito riportarsi in vantaggio e legittimare la vittoria con tante occasioni  create, seppur non concretizzate.

È arrivata la vittoria anche in Serie A e la reazione dentro i confini nazionali, dunque, dopo il 5-1 di Vienna “scaccia crisi” dopo il tonfo in casa della Lazio. C’è ancora parecchio da migliorare nel gioco e nella brillantezza di squadra, ma nel complesso i ragazzi di Montella hanno meritato la vittoria, anche oltre il 2-1 messo a referto. Detto dello show di Kalinic, migliore in campo con una doppietta, da segnalare anche la straordinaria prova in regia di Biglia – l’argentino è stato un vero e proprio signore del centrocampo -, ma anche le prestazioni non troppo positive di Romagnoli (suo lo sciagurato disimpegno errato sul pari bianconero) e Suso, “vivo” ma poco efficace da seconda punta.