blog – Pagina 8 – Milanismo

Milanismo Blog

L’editoriale dei tifosi dopo 13 partite

Le vostre 5 considerazioni sulla prima parte di stagione dei nostri ragazzi (da acmilan.com)

Come già accaduto in passato, abbiamo deciso di aprire la redazione di acmilan.com a tutti voi, andando a selezionare i commenti più interessanti che ci avete scritto sulle nostre piattaforme social in risposta al nostro editoriale, creando così un contenuto con la vostra firma. A voi la parola!

@Gioacchino Matrella – Facebook
Analisi che condivido in tutti i suoi punti. Il tifoso milanista, dopo gli ultimi 3-4 anni nei quali ha dovuto mandar giù di tutto, deve avere ancora un po’ di pazienza. C’è una casa nuova, quasi del tutto ricostruita, e prima di entrarci ad abitare confortevolmente ce ne vuole. Questo appena iniziato, quantomeno, sembra essere il primo vero anno zero, dal 2012 ad oggi. Mi sarebbe piaciuto però saperne qualcosa in più sull’allontanamento del precedente preparatore atletico e, al contempo, avere ragguagli su come ci s’intende muovere in tal senso in futuro. Detto questo, sempre e comunque… FORZA MILAN!!!

@Giuseppe Bordonaro – Facebook
Il modulo ideale per questa squadra sarebbe il 4-2-3-1 con Suso, Calhanoglu e Bonaventura a sostegno di André Silva, così i fantasisti 3 giocherebbero insieme e ognuno di loro nella propria posizione naturale, altrimenti per giocare con la difesa a 3 sarebbe più corretto il 3-4-3 con Suso sempre nella sua posizione e quando si vuole far rifiatare quest’ultimo allora si passa al 3-4-1-2 con Bonaventura o Calhanoglu dietro a 2 punte di ruolo, a prescindere da tutto ciò comunque il 4-3-3 era anche più giusto del 3-5-2 puro.

@Giovanni Mazzoleni – Facebook
Al contrario di molti, domenica ho visto un bel Milan, abbiamo si sbagliato nelle azioni di contenimento della Roma ma come gioco il Milan è stato nettamente superiore. André Silva è uno spettacolo vederlo, gli è mancato solo il gol, ha un tocco di palla e una visione di gioco impressionante. Mi sono piaciuti anche gli altri li davanti. In linea di massima questa è la formazione migliore, Suso e Bonaventura possono giocare alternandosi o anche con Hakan, Montella dovrà rivedere il modulo per la difesa, ma Bonucci saprà riprendersi. Stiamo tornando!!!

@Walter Pazzaglia – Facebook
Si l’analisi mi sembra giusta, la parola d’ordine è pazienza, ci vuole ancora un po’ di tempo per avere la squadra al suo massimo, anche perché secondo me la condizione fisica generale non è al top. Quando anche sul piano fisico ci saranno miglioramenti ce la giocheremo con tutti.

@Michele Toma – Facebook
Contro la Roma ho visto dei miglioramenti. Non si può dire che la squadra abbia avuto paura dell’avversario e fino al 70′ pensavo potessimo sbloccare la partita da un momento all’altro. Quindi, l’intenzione e il coraggio di poterlo fare non ci stavano mancando. Certo, un po’ di freddezza e fortuna sotto porta ci sono mancati. Ma dobbiamo essere pazienti perché una volta che la squadra assimilerà le proprie convinzioni e crescerà in autostima, beh, allora ci sarà da divertirsi.

Fonte: A.C. Milan

Sacchi: “Il Milan? I tifosi dovrebbero chiedere di meglio. Anche con proteste eclatanti”

Parole significative e per nulla banali quelle proferite sul Milan da Arrigo Sacchi. Il Profeta di Fusignano, leggenda rossonera, ha parlato così a TMW Radio dell’attuale momento del Diavolo: “Nel calcio spesso non serve spendere tanto, ma avere idee. Forse spetta ai tifosi chiedere qualcosa di meglio – si è sbilanciato Sacchi – anche con proteste eclatanti“.

Ottimismo Kalinic, verso il recupero in ottica derby

La lesione riscontrata all’adduttore non dovrebbe costare il derby a Nikola Kalinic, al lavoro a Milanello nella speranza di recuperare in vista della partitissima del prossimo 15 ottobre. Il Milan – riferisce Sky Sport – è ottimista sule condizioni fisiche del croato, il quale dovrebbe esserci nel big match contro l’Inter al rientro dalla sosta.

Milan, sondato il terreno per André Gomes

Gli ottimi rapporti con Jorge Mendes e la necessità di prendere un altro centrocampista – che poi non è arrivato, ndr – hanno spinto il Milan a informasi e a provarci per André Gomes. Il portoghese – informa il Corriere dello Sport – è stato tra i profili sondati in estate dai rossoneri oltre a Renato Sanches e Jankto per rimpolpare la mediana, bisognosa di un uomo che permetta a Kessie di rifiatare. A gennaio il Diavolo tornerà sul mercato per colmare la lacuna: chissà che non possa ritentare anche per Gomes.

Shevchenko: “Milan, troppi acquisti: meglio 3-4 titolari nuovi. Ora serve pazienza”

L’ex fuoriclasse rossonero e oggi c.t. dell’Ucraina, Andriy Shevchenko, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.

Sul rischio Ucraina-Italia ai playoff per i Mondiali: “Spero di no, e non è soltanto una questione tecnica. Amo l’Italia, mi sento italiano. E’ da quando sono bimbo che ho il vostro Paese nel cuore. Venni, undicenne, per un torneo giovanile, giocammo ad Agropoli e rimasi incantato dalla gente, dal modo di vivere, da tutto. Rientrai a casa con la convinzione che un giorno avrei vissuto a lungo in Italia. Quindi, sfida da evitare per ragioni di cuore, e non sono sentimenti di circostanza”.

Su Tassotti, suo vice nella Nazionale: “L’Italia è l’università dal punto di vista tattico. La Serie A propone novità ogni anno, ed io attingo moltissimo. Mauro per me è sempre stato un punto di riferimento, in ogni senso, anche umanamente. Ci capiamo con uno sguardo”.

Sulle possibilità dell’Ucraina di andare ai Mondiali: “Sarebbe perfetto se andassimo insieme con l’Italia in Russia, ma il cammino è ancora lungo per noi. La Croazia ha individualità eccezionali, e penso soprattutto a Luka Modrić, oltre ai vari Ivan Perišić, Mario Mandžukić e Marcelo Brozović. Nella mia testa, per ora, c’è solo il Kosovo: se non si vince in Kosovo, e parecchio bene, di fatto non c’è un domani. Percentuali? Abbiamo concrete speranze, siamo in costante crescita e sapremo giocarci le carte giuste”.

Sulla sua esperienza alla guida della Nazionale di Kiev: “Considero positivo questo percorso, a prescindere da come andrà il discorso qualificazione. Abbiamo preso la squadra dopo un Europeo disastroso: zero punti, zero gol fatti e giocatori moralmente a terra. Siamo ripartiti da una situazione difficile, senza contare i problemi extracalcistici. Il mio bilancio? Ora lavoriamo con tecnologie moderne, abbiamo avuto il massimo appoggio dalla Federazione e dai ragazzi. In campo siamo già una squadra vera, con idee chiare e il bene comune davanti a qualsiasi individualismo. Oggi invece siamo in grado di giocarcela con chiunque”.

Su Yarmolenko e Konoplyanka: “Loro le stelle? Hanno qualità ed esperienza, ma le mie squadre non dipenderanno mai dai singoli. Non si va lontano così, l’ho imparato in Italia. O hai Lionel Messi, oppure prima di tutto devi essere solido, organizzato e con un’identità ben precisa. Stiamo gettando basi importanti, il lavoro va completato e mi piace questa esperienza”.

Sui modelli da allenatore: “Tutti e nessuno. Voglio essere Shevchenko e basta, vorrei essere riconosciuto per la serietà del mio lavoro. Amo comunque osservare e raccogliere le cose migliori di chi ha più esperienza di me. Valery Lobanovski, per esempio, era la scienza applicata al calcio quando nessuno nemmeno immaginava certe metodologie. Carlo Ancelotti è perfetto nei rapporti umani, Fabio Capello è per me la stabilità a 360°, mentre José Mourinho è il manager per eccellenza. Ho imparato anche da Alberto Zaccheroni, che aveva idee nuove, diverse, e, da esterno, ho apprezzato molto Marcello Lippi, unico nel creare un gruppo organizzato, compatto ed affamato”.

Su un possibile ritorno in Serie A da tecnico: “Sono orgoglioso di aver scritto pagine storiche del calcio italiano da giocatore, ed un domani vorrei farlo altrettanto da allenatore”.

Sull’Italia di Ventura e sul calcio italiano: “Un Mondiale senza l’Italia perderebbe il suo sapore. Io sono convinto che ce la farete. E comunque in generale non vedo una crisi italiana, secondo me il vostro calcio è tornato a crescere negli ultimi anni, merito di una scuola eccezionale di allenatori. Avete sempre talenti di livello, ma soprattutto producete idee nuove, tecnici con caratteristiche differenti fra loro ma comunque rivoluzionari. Penso ad Antonio Conte, Massimiliano Allegri, Maurizio Sarri. Quest’ultimo è una specie di Sacchi 2.0: il Napoli è davvero una piccola rivoluzione a livello mondiale. Non è un caso che l’Italia abbia vinto in ogni occasione al di là dei singoli, è sempre arrivata come collettivo, organizzazione, filosofia e strategia. Quest’anno in corsa per il titolo di miglior tecnico FIFA c’erano Conte ed Allegri oltre Zinedine Zidane: due italiani ed uno che, come calciatore, è diventato grande in Serie A. Vi garantisco che tutti eviterebbero volentieri l’Italia durante un Mondiale o un Europeo: puoi anche batterla, ma ne esci a pezzi mentalmente. Avete visto che fatica ha fatto la Germania all’ultimo Europeo contro Conte ed i suoi ragazzi? Ed i valori puramente tecnici erano sbilanciati in favore dei tedeschi …”.

Sul campionato in corso: “La Juventus è la più forte per struttura societaria, rosa ed esperienza. Subito dietro vedo il Napoli, che non smette di crescere. L’Inter ha Luciano Spalletti, tecnico preparato, meticoloso, che non molla mai e ci mette il cuore nel suo lavoro. E’ una garanzia per l’Inter ed i nerazzurri saranno lì fino in fondo”.

Sul Milan e sui suoi dubbi espressi sul mercato di recente: “Vorrei chiarire: ho semplicemente detto cosa avrei fatto personalmente in fase di mercato, ovvero inserire al massimo 3-4 titolari nuovi, di grande valore. Sono già tanti, per come la penso io. La strada scelta dalla nuova dirigenza è stata legittima, ma secondo me presuppone un programma a lunga scadenza. Quindi ora serve pazienza da parte di tutti: si riparte da zero, per ora è stato comprato il futuro, i fuoriclasse veri arriveranno invece probabilmente tra uno-due anni, se il Milan avrà nel frattempo riguadagnato il suo posto nel calcio che conta. E’ giusto alzare al massimo l’asticella anche nelle dichiarazioni. Il Milan deve porsi sempre l’obiettivo massimo, poi però c’è la realtà del campo e cambiare 10-15 giocatori in un colpo solo non è uno scherzo, occorre tempo per trovare gli equilibri”.

Sul derby: “Non so come finirà, ma di sicuro è già di fatto un primo dentro o fuori per il Milan. Il derby che ho nel cuore è il ritorno della semifinale di Champions League nel 2003: in città c’era una tensione pazzesca, ma io avevo una grande qualità. Quando entravo in campo intorno a me facevo mentalmente il vuoto, sparivano pubblico, bandiere, cori, avevo solo campo ed avversari in testa e negli occhi. I simboli dei miei derby? Javier Zanetti, l’avversario più duro, e Paolo Maldini, che ancora oggi è il mio capitano”.

La strategia di Mr. Li: cedere un 25% del Milan per 200 milioni e rimborsare Elliott

Yonghong Li cerca soci cui affiancarsi nella compagine azionaria del Milan. Non è una novità quanto uscito negli scorsi giorni. E’ stata riportata all’attenzione della cronaca quanto da mesi, cioè dal giorno successivo al closing, si sapeva. Mr Li non può continuare con le sue forze nell’avventura rossonera e starebbe sondando potenziali co-investitori. Le vere novità, al contrario, potrebbero essere due. La prima, come indicato dall’agenzia Reuters, è che Mr Li starebbe cercando anche investitori europei (addirittura italiani). Questa’ultima opzione è stata smentita dal Milan. Infatti, se fosse vera, sarebbe un’informazione rilevante, in quanto vorrebbe dire che Mr Li non ha alcun investitore cinese disposto a credere in lui, tanto più dopo la stretta del governo di Pechino. E che lo sbandierato progetto Cina potrebbe non essere così dirompente. Ma, per fortuna, il Milan ha smentito in questo dettaglio la Reuters.

C’è poi un altro aspetto che questa rubrica è in grado di anticipare. Alcune fonti finanziarie confermano a questa rubrica l’attività di ricerca di investitori da parte di Mr Li. Niente di nuovo si dirà. Ebbene la novità è la valutazione che Mr Li avrebbe in mente per una minoranza del Milan: un 25 per cento verrebbe valutato più o meno 200 milioni di euro per una valutazione complessiva del club di 800 milioni di euro (escluso il debito). Quindi dopo appena pochi mesi il valore del club è lievitato: ai tempi del closing il Milan era stato valutato (esclusi i debiti per 220 milioni) circa 520 milioni di euro. Guarda caso i 200 milioni di euro che Mr Li punta ad incassare è la cifra che la Rossoneri Sport deve a monte al fondo Elliott: ad ottobre del prossimo anno scadrà infatti la tranche da 180 milioni (più interessi) dovuta al fondo statunitense. Insomma, se mai entrerà un socio di minoranza a quella cifra, potrebbe essere rimborsato il debito più pesante verso Elliott, cioè quello della holding. Resta da vedere se tutto quadrerà per il verso giusto: per ora di concreto ci sono infatti soltanto le trattative per il rifinanziamento in atto con Goldman Sachs e Merrill Lynch.

Fonte: di Carlo Festa per “The Insider – Dietro le quinte della finanza

Derby, AEK, Juventus: il programma rossonero di ottobre

Ottobre: il mese dei big match a San Siro. Dopo la Roma, al rientro dalla seconda sosta stagionale per le Nazionali, per i rossoneri comincerà una parte di calendario fondamentale. La squadra di Mister Montella tornerà ad allenarsi giovedì. E alla ripresa del campionato si partirà subito forte con il Derby (Inter-Milan) di domenica 15 alle 20.45.

Poi, giovedì 19 alle 21.05, riecco l’Europa League. Nella terza giornata il Diavolo, solo in vetta in classifica a punteggio pieno, ospiterà l’AEK Atene. Un partita che, se vinta, potrebbe spingerci ancora di più verso la qualificazione anticipata. In Serie A, invece, arriveranno in ordine Genoa (domenica 22 alle 15.00), Chievo e Juve (sabato 28 alle 18.00); quella contro i clivensi, turno infrasettimanale in programma mercoledì 25 alle 20.45, sarà l’unica trasferta.

Fonte: AC Milan

Di seguito il calendario completo del mese di ottobre:

5 considerazioni dopo 13 partite

Editoriale d’analisi di questa prima parte di stagione rossonera dal sito ufficiale del Milan

3 PARAMETRI DIVERSI FRA LORO
Il Milan 2017-2018 in Europa League ha giocato 6 partite, segnando 18 gol e subendone 3. In campionato, nelle 4 partite che ha vinto, la squadra rossonera ha segnato 10 gol incassandone 2. La stessa squadra, sempre in campionato, ma nelle 3 partite che ha perso, ha segnato 1 gol nel finale a Roma e ne ha subiti 8. Sono numeri, diversissimi fra loro, ma non sono solo fredda statistica. Indicano che la squadra non si è ancora stabilizzata e che deve ancora trovare la sua andatura, il suo passo, la sua rotta di crociera. Lo dimostra anche l’assenza di pareggi, di gestione, anche nelle amichevoli, o vittorie o sconfitte. Cosa accettabile, se si tengono in considerazione più fattori.

I FATTORI DI INIZIO STAGIONE
La società rossonera, in una estate di grandi investimenti, ha messo a disposizione di Vincenzo Montella ben 7 giocatori per il giorno del raduno del 5 luglio, anche se per il pregresso nelle rispettive nazionali sia Andrea Conti che Andrè Silva si sono aggregati alla squadra solo successivamente. La spina dorsale è stata poi innestata successivamente. Bonucci ha giocato la sua prima partita ufficiale il 17 agosto, Biglia dall’inizio il 10 settembre, Kalinic dall’inizio il 17 settembre. In tutto questo è stato affrontato anche un cambio di sistema di gioco. Alla luce delle date, i tempi del processo di coesione del Milan hanno un loro fondamento.

DAL 4-3-3 AL 3-5-2
Nella scorsa stagione, il Milan partito fra molte diffidenze era riuscito a compattarsi con il 4-3-3, un modulo nel quale la squadra aveva trovato certezze tattiche e coesione morale. Il 3-5-2 comporta una nuova attitudine e una nuova mentalità che ha bisogno di essere metabolizzata in particolare da Romagnoli e Zapata in difesa, da Montolivo e Locatelli a centrocampo, da Suso e Bonaventura nelle zone più avanzate. Anche metabolizzare le novità comporta del tempo, fermo restando che il 3-5-2 è una strada tracciata con chiarezza e decisione dallo Staff tecnico rossonero.

LA PRESENZA DELLA SOCIETÀ
Nei post-partita delle 10 gare ufficiali vinte dal Milan, sono sempre intervenuti ai microfoni l’allenatore e i giocatori, come giusto in casi del genere. I dirigenti hanno preso la parola solo dopo le 3 sconfitte, con parole molto protettive dopo Lazio-Milan e dopo Milan-Roma, stimolando invece la necessità di un atteggiamento migliore al termine della partita di Genova. Atteggiamento che è nettamente migliorato proprio contro la Roma. Allo stato, interventi condivisi e produttivi.

IL SENTIMENTO DEI TIFOSI
Nelle 7 partite giocate dal Milan a San Siro, sono stati 361mila i milanisti che hanno sostenuto la squadra durante le partite. Allo stadio, sempre grande tifo e sempre grande supporto. Sulla rete, come è nella natura delle cose, più sfoghi e anche imprecazioni dopo le sconfitte. Il tifoso rossonero non vede l’ora di rialzare definitivamente la testa e anche una sola partita di involuzione crea fibrillazione. Sono tutte cose di cui è giusto tener conto, ma che vanno contemperate con i tempi fisiologici di una stagione di grande cambiamento.

Incontro tra Milan, Inter e il sindaco Sala: si resterà a San Siro

Milan e Inter non lasceranno San Siro. E anzi interverranno sull’impianto con un profondo restyling, in particolare per sostituire il terzo anello con aree hospitality. Ieri – scrive il Corriere della Sera – c’è stato il primo incontro tra il sindaco meneghino Beppe Sala e le dirigenze dei due club per parlare proprio del “Meazza”, per il quale nei prossimi mesi si dovrà sviluppare un progetto di ammodernamento e ristrutturazione.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Casa Milan, vertice tra dirigenza e mister: Montella resta senza ultimatum

Altra sconfitta, altro incontro tra l’allenatore e la dirigenza per analizzare e capire il momento. Mister Montella si è recato a Casa Milan all’indomani del 2-0 subito dalla Roma per parlare faccia a faccia con Fassone e Mirabelli, confrontandosi per cercare di capire come invertire la rotta rossonera: un summit in cui, a dispetto di quanto accaduto dopo la Samp, non è stata registrata tensione tra le parti.

Dirigenza e mister – riporta il Corriere della Sera – hanno infatti trovato aspetti positivi nel ko di San Siro e convenuto che ci sia bisogno di tempo per trovare gli automatismi, soprattutto a causa degli undici nuovi arrivati che devono avere il tempo di conoscerci e ambientarsi. Il derby del 15/10 non sarà un ultimatum per Montella, ma servirà vincere per rilanciarsi nella corsa alla Champions League.

Borini: “Ci è mancato solo il gol. Il nuovo ruolo? Per Montella lo faccio con piacere”

Infine è toccato a Fabio Borini: “Ci è mancato solo il gol, perché poi abbiamo messo tutto in campo: Voglia, carattere, lo stesso sacrificio di Çalhanoglu che ha preso il rosso per non farli ripartire”.

Il ruolo: “Mi mancava questo ruolo, ma lo faccio con piacere per il Mister. Cerco di imparare ogni giorno la fase difensiva, anche perché io mi reputo attaccante e non è facilissimo”.

La ricetta per ripartire: “Dobbiamo solo lavorare sulla compattezza e la nostra voglia di vincere. Crederci sempre e avere voglia di vincere tutto, anche le partitelle a Milanello”.

Fonte: A.C. Milan

Ancelotti, niente Milan: “Ora solo riposo”

L’esonero dal Bayern Monaco e la posizione non del tutto salda di Montella avevano acceso la speranza di rivedere Carlo Ancelotti sulla panchina del Milan, magari già nel corso delle prossime settimane. È stato lo stesso tecnico di Reggiolo, però, a frenare ogni ipotesi: “Per i prossimi 10 mesi riposerò – ha dichiarato a margine di una partita a Gerusalemme tra bambini cristiani, musulmani ed ebrei -. L’esonero dal Bayern? Meglio tacere…”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Milan, tris di ko. Ma Montella incassa un’altra fiducia

Altri due ceffoni, costati la terza sconfitta in campionato su sette giornate, ma leggeri miglioramenti nel gioco e (finalmente) una squadra che sembra iniziare a trovare una fisionomia negli uomini e nel modulo. Il giorno dopo Milan-Roma, momento di pausa e riflessione a causa della sosta per le Nazionali e con il derby lontano due settimane, lascia anche un retrogusto agrodolce nella bocca di Montella. Piacciono i passi avanti nella consistenza del tabellino post partita e nell’atteggiamento, con un Diavolo decisamente più attento e in partita rispetto ai disastri con Lazio e Sampdoria, seppur ancora poco solido e indietro rispetto alle avversarie dirette per la Champions. Ma un’altra sconfitta e soprattutto il -4 (potenzialmente -6) dal quarto posto non fanno dormire sonni tranquilli.

Non è tutto da buttare ciò che si è visto nel primo big match rossonero dell’anno. Il 3-5-2 di partenza – con ben nove acquisti, fuori solo Conti e Antonio Donnarumma – sembra essere quello che il Milan aveva studiato durante la campagna acquisti estiva: un primo dato importante nell’ottica di costruzione e consolidamento di un nuovo undici titolare. A un primo tempo scialbo e insipido per “colpa” di entrambe le squadre, è seguita una ripresa in crescendo in cui Bonucci e compagni hanno provato a creare occasioni da gol per vincere la partita, senza trovare il guizzo vincente: decisivo Alisson proprio su una bordata del capitano, un po’ sfortunati e imprecisi i tentativi dei vari Kalinic, André Silva e Calhanoglu. Ma la Roma tiene e superato il 70′ non perdona coi propri spietati campioni: la sblocca Dzeko, arrotonda Florenzi, la “chiude” proprio il turco con il rosso che chiude virtualmente la partita e che gli costerà l’Inter.

Insomma: è arrivata nuovamente una sconfitta, ma con sostanza diversa rispetto al disastro di Genova e alla Caporetto dell’Olimpico. Il Milan non ha demeritato, perdendo con onore contro una Roma chiaramente più avanti e pronta: servono evidenti (e veloci) passi avanti per puntare alla Champions, ma il gruppo ha dato l’impressione di crescere. È anche per questo che Montella continua ad avere la fiducia della società. Il mister è chiamato a fare delle scelte delicate e importanti in una fase in cui la squadra va plasmata, a volte azzeccando e a volte sbagliando, ma cambiare oggi sembra più deleterio che salvifico. Non solo per la mancanza di alternative credibili – Ancelotti avrebbe fatto sapere che non accetterebbe nessuna panchina in corsa -, ma perché l’esonero certificherebbe il fallimento in toto non solo del mister ma di un intero progetto tecnico, che ha bisogno di tempo per poter iniziare a dare dei frutti. “Sacrificare” l’allenatore aiuterebbe la cerca del Colpevole per questo inizio stentato, ma difficilmente aiuterebbe la squadra e parecchi singoli a trovare gioco, identità e risultati. Serve pazienza, ma anche tornare a fare punti per la serenità di tutti: per lo spettacolo e gli applausi, ripassare tra qualche mese.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Ufficiale: Milan, lesione muscolare per Kalinic

Nikola Kalinic al termine della partita Milan-Roma ha riportato un problema muscolare per cui è stato sottoposto, nella giornata odierna, a esami clinico-strumentali che hanno evidenziato la presenza di una lesione in regione adduttoria sinistra. Il giocatore non potrà pertanto rispondere alla convocazione in Nazionale e ha già iniziato le cure del caso. Kalinic sarà valutato quotidianamente.

Fonte: A.C. Milan

Kalinic, infortunio all’adduttore: salta la convocazione della Croazia

Stop per Nikola Kalinic. L’attaccante rossonero ha accusato un problema all’adduttore che lo costringerà a dare forfait in vista dei prossimi impegni con la Nazionale croata, che lo aveva convocato per le partite in programma nella sosta del campionato: l’ex viola – riporta Sky Sport – rimarrà a Milano due settimane per lavorare e recuperare dall’infortunio. Il problema muscolare, infatti, non lo costringerà a saltare il derby contro l’Inter del prossimo 15 ottobre.

Rossoneri in Nazionale: sono 15 i convocati

Manca ancora un punto all’Italia per avere la certezza matematica di raggiungere i Playoff relativi alle qualificazioni al Mondiale 2018. I rossoneri convocati dal c.t. Ventura sono 2, Bonucci e Donnarumma, come le partite che dovrà affrontare la Nazionale: venerdì 6 alle 20.45 – allo stadio Olimpico di Torino – contro la Macedonia e lunedì 9, sempre alle 20.45, in trasferta contro l’Albania. Completano il quadro azzurro Locatelli, Calabria e Cutrone, chiamati in Under 21 per le amichevoli con Ungheria (giovedì) e Marocco (martedì 10 alle 18.30 a Ferrara); poi Zanellato in Under 20, per il secondo match del torneo “8 Nazioni” (vs Inghilterra), e Gabbia in Under 19, a disposizione per la fase iniziale delle qualificazioni agli Europei in Svezia.

I primi a scendere in campo saranno i sudamericani: l’Argentina di Biglia sfida Perù ed Ecuador, match decisivi ai fini della classifica; mentre la Colombia di Zapata se la vedrà con il Paraguay di Gomez (poi impegnato col Venezuela) e il Perù. Torniamo in Europa. Kalinic farà parte della spedizione croata contro Finlandia (il 6) e Ucraina (il 9). André Silva indosserà la maglia del Portogallo per il doppio impegno con Andorra e Svizzera, Nazionale di Rodriguez che sarà già in campo contro l’Ungheria il 7. Anche Calhanoglu è stato convocato per Turchia-Islanda e Finlandia-Turchia. Il quindicesimo giocatore impegnato è Kessie in Mali-Costa d’Avorio.

Fonte: A.C. Milan

Fabio Borini in azione durante Milan-Roma, Serie A 2017-18

Milan-Roma, le pagelle: Borini moto perpetuo, delusione Calhanoglu. Bene André Silva

Le pagelle di Milan-Roma, settima giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 5,5
Bravo a farsi trovare pronto sull’uno contro uno con Florenzi, da rivedere la respinta in occasione del 2-0.

Musacchio: 6-
El Shaarawy è un brutto cliente, ma in fin dei conti non lo soffre più di tanto.

Bonucci: 6
Una delle migliori prestazioni di questo travagliato inizio di stagione. Sfiora pure il gol con un bel tiro al volo, ma Alisson c’è.

Romagnoli: 5,5
Sfortunata quanto determinante la sua deviazione sull’1-0 di Dzeko. Peccato, perché in fin dei conti è l’episodio che decide la partita.

Borini: 6,5
Nettamente il migliore in campo: grande generosità, moto perpetuo sulla fascia di competenza. Che questo sia il ruolo giusto?

dall’83’ Bonaventura: s.v.
Ingiudicabile.

Kessié: 6-
Bene per la quantità, meno per la qualità: spreca qualche buona palla in uscita, ma almeno torna ad essere ovunque.

Biglia: 5,5
Cerca di mettere ordine in mezzo al campo, con alterne fortune. Come già detto altre volte: se la squadra non gira, il primo ad andare in difficoltà è lui.

Calhanoglu:  4,5
La grande delusione della serata, se non già addirittura del mercato estivo: sembra vagare per il campo alla perenne ricerca della posizione, spreca tantissimi palloni e come ciliegina sulla torta lascia la squadra in dieci.

Rodriguez: 6
Sforna cross a ripetizione, ma non c’è mai nessuno pronto ad approfittarne.

Kalinic: 5,5
Fa a sportellate con Fazio per tutta la partita, uscendone piuttosto ammaccato. Ha una sola occasione, ma non riesce a sfruttarla al meglio.

dall 79′ Cutrone: s.v.
Ingiudicabile vol II.

Andrè Silva: 6,5
Intraprendente, cerca sempre la giocata sembrando sempre in grado di portare pericolo. Esame superato.

Montella: 5
Perdere fa sempre male, a maggior ragione se dopo una prestazione tutto sommato rispettabile contro una Roma nettamente più in palla. E ora due settimane decisamente ad alta tensione, con vista derby…

Calhanoglu: “Roma fortunata. L’espulsione? Chiedo scusa a tutti”

Al termine del match, sempre a Milan TV, ha parlato anche Calhanoglu, espulso nel finale e quindi costretto a saltare il Derby: “Abbiamo giocato una grande partita, creando occasioni e attaccando. Non ricordo una chance della Roma fino al 70′, nel secondo tempo abbiamo cercato di continuare così e avevamo la gara in mano. Il gol di Dzeko ci ha spiazzati, poi è diventato quasi impossibile segnare. La Roma è stata fortunata”.

Rammarico: “Noi abbiamo fatto di tutto per segnare, ma loro sono stati bravi a difendere. Ora dobbiamo lavorare duro e mi dispiace per il cartellino rosso: è mancata comunicazione con Romagnoli e mi ero dimenticato del giallo. Chiedo scusa a tutti, mi dispiace non esserci al Derby”.

Fonte: A.C. Milan

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan

Mirabelli: “Fiducia completa in Montella: facciamo tutti quadrato attorno a lui”

Parole a caldo e importanti per tutto l’ambiente quelle di Massimiliano Mirabelli. Il d.s. rossonero, a Milan TV, ha analizzato in maniera positiva la sconfitta casalinga contro la Roma, guardando già avanti.

STESSI OBIETTIVI
“Abbiamo affrontato una grande squadra, dominando per 70′. Nel nostro momento migliore, un grande giocatore come Dzeko ha spostato gli equilibri. Dobbiamo analizzare ciò che di buono abbiamo fatto, tenendo testa a una big come la Roma. Normale che dia fastidio perdere in casa, ma ho visto grandi passi in avanti che mi lasciano sereno. Siamo solo alla settimana giornata e il nostro obiettivo non cambia. Ce la giocheremo”.

TUTTI CON MONTELLA
“Voglio per prima cosa ringraziare i tifosi che ci stanno vicini e che hanno applaudito a fine partita. È in queste difficoltà che escono gli uomini e il mondo Milan deve fare quadrato attorno al tecnico. Ho visto cose positive. Sui media, purtroppo, leggo cose non vere. Abbiamo vinto 10 partite e subito delle sconfitte, ma siamo solo all’inizio. Noi abbiamo completa fiducia nei confronti del Mister e del gruppo, che lo segue. Troveremo la nostra strada, anche se ora sembra tortuosa: sono quasi più tranquillo per aver perso con questa grinta che dopo le sconfitte contro Lazio e Sampdoria. Cerco di prendere i dettagli positivi di oggi”.

FURBIZIA
“Ci è mancata la cattiveria come squadra quando eravamo in fase offensiva. La Roma ci soffriva in certe situazioni, ma non abbiamo avuto la furbizia di sfangarla”.

DERBY
“Parliamo di una partita completamente a sè rispetto al campionato. L’unica cosa che non dobbiamo avere è paura. Umiltà, rispetto e coraggio, ma gli altri devono aver paura di noi, non il contrario”.

BORINI
“Fabio è questo tipo di giocatore. Lo conosco bene e dove lo metti darà sempre l’anima. Butta sempre il cuore oltre l’ostacolo e dobbiamo avere tutti il suo atteggiamento, anche i compagni più tecnici devono lottare come lui”.

Fonte: A.C. Milan

Montella: “Il Milan ha giocato come mi piace e alla pari con la Roma. Ora la strada è in discesa”

Vincenzo Montella ha analizzato il ko casalingo contro la Roma nel post partita del match tra Milan e giallorossi:

“Ero molto più preoccupato dopo la partita con la Samp perché non mi davo una spiegazione. Oggi i ragazzi devono essere soddisfatti, per lo spirito e la capacità di gioco, rapportati alla difficoltà della partita. Il Milan ha giocato alla pari, quanto meno alla pari della Roma. Credo che la strada sia questa. Non era facile giocare per un risultato solo.

Faccio fatica a trovare un singolo che non abbia giocato ai livelli del Milan, anche tatticamente ha fatto una buona partita. La Roma è una grande squadra e in 10 undicesimi erano quelli dell’anno scorso. Dobbiamo arrivare a far diventare uno scontro diretto anche nella classifica – ha dichiarato Montella a Premium Sport HD – non solo nel gioco.

Il Milan ha giocato come piaceva a me, non abbiamo segnato, ma ci siamo andati molto vicini. Con una deviazione diversa parleremmo di una partita diversa. Può ancora crescere, perché ci sono giocatori che possono crescere. Non vedo la strada in salita come prima, ma in discesa. Il mercato? È stata fatta una scelta chiara, vogliamo che questi calciatori possano essere un patrimonio anche per il futuro”.

Il Milan: fiducia massima in Montella. Ancelotti, ipotesi da scartare

Altra sconfitta per il Milan, ma Vincenzo Montella non rischia in alcun modo l’esonero. È questa la linea ufficiale che trapela dalla società: è massima la fiducia nell’attuale allenatore – riferisce Sky Sport -, è questo ciò che trapela nel post partita di Milan-Roma. Si è parlato di Ancelotti, ma è un’ipotesi assolutamente da escludere, anche perché lo stesso Carletto non sarebbe intenzionato ad accettare panchine italiane in corsa.

Milan, terzo ko in Serie A: la Roma sbanca San Siro 2-0

Il Milan cade ancora. La terza volta in sette gare di campionato, la prima tra le mura amiche del Meazza. A vincere il big match di giornata è la Roma, capace di imporsi a San Siro per 2-0 con le reti nella ripresa di Dzeko e Florenzi, arrivate dopo 70 minuti di gioco in sostanziale equilibrio in cui i rossoneri non hanno sfigurato né demeritato al cospetto dei capitolini. I quali, tuttavia, hanno saputo soffrire bene e piazzare i colpi del ko con un rapido uno-due e con l’espulsione di Calhanoglu, che di fatto ha sancito la vittoria ospite con largo anticipo rispetto al triplice fischio di Banti.

Non è stato un Diavolo pessimo come contro Lazio e Sampdoria, seppur poco brillante e ancora lontano dal potenziale che la squadra può esprimere, soprattutto nel corso di un primo tempo scialbo da ambo le parti. Una buona ripresa, in cui il Milan ha messo comunque in difficoltà la Roma creando qualche buona occasione – su tutte una conclusione di Bonucci e qualche fiammata di André Silva, il migliore in campo tra i rossoneri – non ha evitato la sconfitta, con una Roma brava a non subire gol e anzi passare in vantaggio e arrotondare il risultato con la freddezza e l’esperienza dei propri campioni. Non un disastro, ma tanto basta per iniziare a far traballare la panchina di Montella.

Musacchio: “Battere la Roma per dare una svolta”

Le parole di Mateo Musacchio nel pre partita di Milan-Roma:

“Sappiamo che sarà una grande partita e importante. Affrontiamo con consapevolezza una grande squadra: crediamo in ciò che facciamo e non vediamo l’ora di stare in campo.

La Roma è una squadra con giocatori di qualità in ogni zona, ma anche noi siamo una grande squadra. Sappiamo ciò che noi sappiamo fare bene – ha dichiarato Musacchio a Sky Sport – abbiamo fiducia e dobbiamo pensare al nostro lavoro.

Vincere sarebbe un’opportunità per dare una svolta, perché giochiamo contro un diretto avversario e per dare svolta al nostro momento. Vogliamo ottenere un risultato positivo”.

Milan-Roma, le formazioni ufficiali: dal 1′ Calhanoglu e A. Silva

A San Siro si gioca Milan-Roma, big match della 7^ giornata di Serie A. Ecco di seguito le formazioni ufficiali.

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli, Borini, Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez; Kalinic, André Silva. All.: Montella.

Roma (4-3-3): Alisson; Peres, Fazio, Manolas, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Florenzi, Dzeko, El Shaarawy. All.: Di Francesco.

Fassone: “Voluntary agreement, sono fiducioso”

L’Amministratore Delegato rossonero, Marco Fassone, ha partecipato all’evento “Il calcio globale” organizzato da Wired Italia. Argomento principale di discussione: l’analisi dello scenario economico dello sport più popolare del mondo, un business dove entrano in gioco tantissime figure professionali e molteplici interessi. Il nostro a.d., in collegamento, è intervenuto su diversi temi.

SUI TIFOSI
Dal nostro punto di vista i tifosi ricoprono un’importanza notevolissima. Ritengo che tutti noi del Milan, specialmente per il momento storico che stiamo vivendo, del tutto particolare che viene dopo 31 anni di proprietà straordinaria che per 27 anni ha vinto veramente tutto portando il club in cima al mondo, dobbiamo essere assolutamente trasparenti“.

VOLUNTARY AGREEMENT
Avremo un appuntamento con la commissione nel mese di novembre, dove mostreremo i piani dei prossimi anni per confermare la nostra volontà di avere fatto investimenti importanti per riportarci ad un ottimo livello e rispettare i paletti del Fair Play Finanziario, che prevedono una perdita massima di 30 milioni. Spero che la UEFA condivida le scelte strategiche che abbiamo fatto e ci porti a sottoscrivere questo accordo entro la fine del 2017“.

CHAMPIONS LEAGUE
Sono molto fiducioso di raggiungere, o attraverso l’Europa League o attraverso il campionato, un obiettivo dichiarato. Se non dovessimo farcela adotteremo dei piani alternativi. Non sarà la fine del mondo, anche se è un obiettivo concreto e desiderato da tutti noi“.

Fonte: A.C. Milan

Milan-Roma, la probabile formazione: in pole Kalinic-A. Silva, fuori Suso

Partita del cuore, ma anche match della verità. Milan-Roma non sarà una partita qualunque per Vincenzo Montella, perché legato affettivamente ai giallorossi per i lunghi trascorsi da calciatore-allenatore e grande amico di mister Di Francesco, ma soprattutto per l’alto valore che ha sul suo futuro in rossonero. La vittoria al cardiopalma col Rijeka ha dato il carico di adrenalina – e probabilmente anche una scossa di cui il gruppo aveva bisogno – seppur senza cancellare dubbi e mugugni sull’Aeroplanino: ancora troppi pochi progressi nel gioco e nella mentalità, alla luce anche del blackout che stava per costare due punti sanguinosi. Domani, contro la Roma, sarà necessario vincere e convincere sul piano della prestazione, per non perdere terreno rispetto alle rivali Champions e per attestare la solidità e le ambizioni del nuovo corso milanista.

Carica e concentrazione verso il match di San Siro, dunque, con Montella che ha intenzione di strutturare quello che potrebbe essere il primo undici “tipo” dell’anno. Col 3-5-2 ovviamente, ormai modulo di riferimento, ma soprattutto con tante conferme: come il trio difensivo composto da Musacchio, Bonucci e Romagnoli, pronto al primo “bis” della stagione, e gli esterni Rodriguez-Borini (l’ex Sunderland è il sostituto di Conti in pectore). O come la mediana Kessie-Biglia-Calhanoglu, col turco in vantaggio su Bonaventura per una maglia da titolare e il tandem d’attacco Kalinic-André Silva, il favorito al momento, con Suso che parte defilato ma pronto a prendersi spazi – e ad ambientarsi sempre più – nel ruolo di seconda punta. Una formazione vicina a quella progettata durante il mercato, con Gigio ovviamente titolare della porta.

Ecco il probabile undici rossonero verso Milan-Roma, gara valida per la 7^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Borini, Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez; Kalinic, André Silva.

Milan-Roma, i convocati: riecco Calabria e Montolivo

Terminata la seduta di rifinitura verso Milan-Roma, mister Montella ha diramato la lista dei convocati per il match in programma domani a San Siro.

Portieri: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari;
Difensori: Abate, Bonucci, Calabria, Musacchio, Paletta, Rodriguez, Romagnoli, Zapata;
Centrocampisti: Biglia, Bonaventura, Calhanoglu, Kessie, Locatelli, Mauri, Montolivo;
Attaccanti: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso.

Forte ha la testa giusta, la Primavera di Gattuso vince ancora

Ai rossoneri di Mister Gattuso bastano pochi secondi per segnare e battere 1-0 il Napoli in casa (da acmilan.com)

Aveva chiesto tempo per crescere Mister Gattuso. Di tempo n’è passato poco, ma la Primavera rossonera sta già migliorando a vista d’occhio: zero punti nelle prime 2 giornate, sei nelle ultime 2; otto gol subiti nelle prime 2 giornate, zero nelle ultime 2. Dopo aver battuto il Bologna in trasferta, arriva una vittoria anche contro il Napoli. L’1-0 allo stadio Chinetti di Solbiate Arno porta la firma di Riccardo Forte.

Una partita sbloccata immediatamente, questione di secondi e poi l’azione di Campeol dalla sinistra termina con il cross proprio per Forte che di testa schiaccia in rete. I ragazzi si spingono facilmente in attacco, andando vicini al raddoppio in diverse occasioni, spesso in ripartenza, rischiando quasi niente fino all’intervallo. Nella ripresa il Napoli cerca in tutti i modi il pareggio e lo sfiorano all’82’ (traversa). Una sfida combattuta, una prestazione di voglia e sacrificio; anche da parte dei giocatori subentrati. Avanti così!

Fonte: A.C. Milan

Milan, tentato il blitz last minute per Aubameyang

Pallino di Mirabelli e sogno estivo dei tifosi rossoneri, Pierre-Emerick Aubameyang è stato l’obiettivo numero per l’attacco del Milan. Più di Kalinic, a quanto pare, nonostante il croato fosse da mesi la prima scelta di Montella, tanto da aver provato in extremis il colpo Aubameyang: il d.s. Mirabelli e Alessandro Moggi – racconta la Repubblica citando fonti tedesche – hanno provato il blitz vincente con un jet privato per la stella del BVB, evidentemente senza successo.

Milanello: a tutta sulla Roma

Montolivo manca dai convocati dalla SPAL, Calabria dalla Sampdoria: entrambi si sono allenati in gruppo nell’allenamento di venerdì a Milanello, alla ripresa dopo la vittoria contro il Rijeka in Europa League e soprattutto in vista della Roma, match di domenica alle 18.00.

Nell’unica sessione prevista a mezzogiorno, gli 11 titolari impiegati a San Siro hanno svolto un lavoro defaticante. Per il resto del gruppo, invece, dopo il riscaldamento in palestra, esercitazione su possesso palla, poi tattica e partitella finale 9 vs 9 su campo ridotto. Oltre a Montolivo e Calabria, da sottolineare la seduta personalizzato di Antonelli.

Fonte: A.C. Milan

Cutrone suona la sveglia a un Milan quiescente

Tre punti, una reazione d’orgoglio e Cutrone. Non c’è molto da salvare nella seconda serata europea del Milan di Montella, se non il risultato finale e l’ennesimo exploit della più bella sorpresa di questo inizio di stagione. Perché tra il 2-0 firmato André Silva-Musacchio sino al lampo al 94′ di bomber Patrick, valso il 3-2 finale, sono suonati altri inquietanti campanelli d’allarme, contro un Rijeka sicuramente dignitoso e grintoso, ma modesto nei valori tecnici. Alla vigilia erano attesi miglioramenti nel gioco e nella tenuta difensiva, soprattutto grazie al trio titolare Musacchio-Bonucci-Romagnoli: non è arrivato niente di tutto questo. E il blackout degli ultimi dieci minuti, a un passo dal costare una vittoria già in banca, invita a importanti riflessioni.

La partita è andata come nelle previsioni: al Milan il pallino del gioco e la volontà di creare occasioni, in verità senza riuscirci granché, con il Rijeka desideroso di impostare una gara fisica e accorta nella speranza di difendersi e ripartire. I rossoneri non riescono a sbloccarsi nei meccanismi di gioco, poco fluidi e inefficaci, ma sbloccano la gara con una giocata di André Silva: scatto in profondità, rientro sul destro e cannonata sul palo lontano da gran centravanti. Quindi il raddoppio su calcio piazzato, con Musacchio che ribadisce in rete due deviazioni rossonere. Ma poi si stacca la spina. Il Milan esce dalla partita, concede un gol evitabile e subisce anche un beffardo 2-2 su ingenuità di Romagnoli (uno dei tanti errori di singoli della serata). Ma al 94′ ecco il cuore di bomber Cutrone, che piazza la zampata giusta e regala al Milan tre punti e una reazione d’oro.

Vincere al fotofinish, a maggior ragione dopo aver subito una rimonta di due reti, è sempre sintomo di orgoglio e carattere. E il Milan di Montella, rappresentato nella serata di San Siro dalla rabbia agonistica di Cutrone, ha dimostrato di averne già l’anno scorso, quando riprese tante partite complicate. Ma i pochi passi avanti nel gioco e soprattutto nell’equilibrio di squadra e nella fase difensiva turbano. È vero: serve tempo per conoscersi e per prendersi le misure, a maggior ragione non potendo mai lavorare in settimana, ma la mancanza cronica di attenzione e concentrazione non è accettabile. E oltre agli automatismi di reparto, preoccupano gli errori e le disattenzioni di uomini di qualità (su tutti Bonucci e Romagnoli) e la scarica mentale della squadra, sottotono e poco in partita. Oggi come all’indomani di Samp-Milan, è il gruppo a dover dare una risposta mentale prima che tecnica, ad iniziare dal capitano: questo 3-2 last minute può servire come scossa, ma la chiave per svoltare sarebbe vincere e convincere in un big match. Sbloccato di “testa”, questo Milan farà molto meglio di così.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Milan-Rijeka, le pagelle: Bonucci insicuro, Cutrone salva tutto. Bene André Silva

Le pagelle di Milan-Rijeka, seconda gara del Gruppo D di Europa League 2017/2018.

Donnarumma:  5+
Non irreprensibile nell’uscita sul gol di Acosty, forse poteva fare meglio sul brutto rigore del momentaneo pareggio.

Musacchio: 6
Tornato in campo dopo due panchine consecutive, non sbaglia quasi nulla e mette a segno il suo primo gol in rossonero.

Bonucci: 5
Anche non considerando il clamoroso errore su Acosty, la sua partita non può considerarsi positiva: troppi errori in fase di costruzione, e la solita insicurezza generale.

Romagnoli: 5,5
Un solo calo di tensione, quando causa goffamente il fallo da rigore, macchia una prestazione tutto sommato positiva.

Abate: 6-
Senza infamia e senza lode, non incide particolarmente. Sia in un senso, che nell’altro.

Kessié: 6
Un passo avanti rispetto alle orribili prestazioni di Roma e Genova, due indietro rispetto alle migliori prestazioni offerte in questo inizio di stagione.

dal 70′ Mauri: s.v.
Apporto praticamente nullo alla gara.

Locatelli: 6
Fa il suo senza strafare, non soffrendo particolarmente il pressing croato ma senza nemmeno inventare chissà cosa. Partita ordinata, quasi scolastica.

Calhanoglu: 5
Metà partita per lui, costretto ad uscire per una brutta botta che ne pregiudica la prestazione. Non che prima stesse facendo molto, onestamente parlando.

dal 45′ Bonaventura: 6-
Stavolta l’atteggiamento è quello giusto, ma negli anni ci ha abituato a ben altro.

Borini: 6+
Non esattamente una partita da incorniciare la sua, ha però il merito di mettere in porta Cutrone in occasione del gol vittoria.

Cutrone: 7
Mezzo voto in più per il gol che salva capra e cavoli. Per il resto, il solito Cutrone: tanta grinta e la sensazione che possa sempre creare pericolo.

André Silva: 6,5
Si inventa un gol praticamente da solo, impegna la difesa croata e regala giocate preziose. Ecco a volte esagera un po’, ma per ora va bene così.

dall’82’ Suso: s.v.
Entra e dopo due minuti il Milan si sgretola, anche non per colpa sua.

Montella: 6-
Un tranquillo giovedì di paura. Gara in completo controllo che rischia di trasformarsi in uno psicodramma nel giro di cinque minuti, ma per fortuna c’è Cutrone (e Borini).

André Silva: “Lavoro ogni giorno per segnare. Io titolare? A me spetta solo essere pronto”

Autore del gol dell’1-0 rossonero, André Silva ha analizzato così la vittoria sul Rijeka nella 2^ giornata di UEL:

In Europa League ho più opportunità e mi è andata bene – le parole del portoghese ai microfoni di Sky Sport – grazie ai miei compagni ho segnato tanti gol. Lavoro tutti i giorni per questo: per segnare.

Io titolare contro la Roma? Non spetta a me scegliere se sarò titolare o no: devo farmi trovare pronto quando entro e segnare, questo è il mio lavoro.

Stasera non so cosa sia successo, succede però nel calcio. A volte capitano tante occasioni poi capita un errore e vieni punito”.

Montella: “Che gioia questo 3-2, portiamo a casa esperienza ed energia”

Le parole di mister Montella nel post partita di Milan-Rijeka, vinta nel recupero dai rossoneri per 3-2:

Dobbiamo crescere nella gestione delle partite. E abbiamo avuto l’esperienza che le partite vanno gestite anche al 70′ – ha dichiarato l’Aeroplanino a Sky Sport – oltre che il cuore che ha portato alla vittoria. È un grande passo che ha fatto la squadra.

Dopo il 3-2 è stata una gioia indescrivibile vedere l’orgoglio e l’energia della squadra. Con Bonucci ce l’avevo perché è il capitano e il più esperto e deve trasmettere come gestire la partita.

Dobbiamo crescere nella fase difensiva e negli automatismi, abbiamo avuto un inizio difficile soffrendo un po’ questo momento e le ultime prestazioni per approccio e temperamento. La squadra ha provato a fare la partita, anche se il Rijeka ha giocato aggressivo e continuo. Potevamo fare comunque meglio.

Sulla postura del corpo dei difensori ci lavoriamo. È da capire i cali a cosa siano dovuti, se a un rilassamento o altro: sono cose su cui lavorare, anche se arrivano cose pure positive. Stiamo crescendo, dobbiamo crescere, a volte ci illudiamo che la crescita sia duratura ma non è così. Siamo qui per lavorare.

Questo 3-2 ci fa portare a casa più esperienza ed energia rispetto a quanto non sarebbe accaduto con un 2-0 o col rigore parato da Donnarumma. Vedo il bicchiere pieno, perché abbiamo vinto e perché portiamo a casa esperienze.

I problemi tutti in trasferta? Non ci avevo pensato, ma è vero che a San Siro le abbiamo vinte tutte“.

Cutrone: “Abbiamo avuto un calo di attenzione, ma contava vincere”

Patrick Cutrone ha parlato nel post partita di Milan-Rijeka, in cui è risultato decisivo con il gol del 3-2 in pieno recupero:

È calata l’attenzione, l’episodio del rigore non so se ci fosse perché ero lontano ma ci stava condannando, anche se meritavamo di vincere dall’inizio. Ma importava vincere e continuare su questa strada. Un calo mentale? Il mister, la società e tutti ci preparano al meglio, è stato solo un calo di attenzione.

Kalinic e André Silva sono due grandissimi attaccanti, ci dovremo aiutare tutti assieme anche con Suso. Con il tempo riusciremo a giocare tutti e quattro insieme.

I miei obiettivi? Fare gol – ha dichiarato Cutrone a Sky Sport – segnare per aiutare la squadra”.

È un pazzo Milan: il Rijeka rimonta a metà, Cutro-gol salva Montella

Incredibile al Meazza. 2^ giornata di Europa League sull’ottovolante per il Milan e per Montella, che vince 3-2 sul Rijeka con una partita pazza: i rossoneri sbloccano e arrotondano con André Silva e Musacchio, poi subiscono una clamorosa rimonta in 6 minuti (la seconda su rigore) e riescono a portare a casa i tre punti in pieno recupero, grazie a un gol di rapina di bomber Cutrone. Partita riacciuffata all’ultimo, dopo un preoccupante blackout finale, con un Diavolo vittorioso ma per nulla convincente.

Milan-Rijeka poteva essere la partita giusta per voltare pagina dopo la sconfitta di Genova con la Samp, ma non è arrivata la prestazione attesa. Bonucci e compagni hanno giocato ancora male, senza equilibrio dietro né pericolosità in avanti, segnando con un lampo di Silva e allungando su calcio piazzato. Staccare la spina con troppo anticipo stava per costare un clamoroso harakiri, incompleto solo grazie al colpo dell’altro attaccante in campo: Cutrone ha tolto le castagne dal fuoco con un gol alla Inzaghi, salvando Montella da critiche più che giustificabili.

Mirabelli: “Ancelotti? Ci teniamo stretti Montella, ha la nostra fiducia”

Così il d.s. del Milan Massimiliano Mirabelli nel pre partita del match casalingo contro il Rijeka.

Sul post Samp-Milan: “È importante giocare ogni tre giorni, abbiamo subito la voglia di rientrare in campo per quanto visto a Genova. Per il nostro percorso sapevamo che ci saranno settimane in cui non esaltarsi e altre come queste: la prestazione con la Samp non l’ha digerita nessuno di noi, ma non dobbiamo deprimerci. Serve equilibrio, questo cammino sarà duro ma dovrà provarci ai nostri obiettivi e ai risultati da raggiungere con l’equilibrio”.

Sull’addio di Marra: “Noi non ci permettiamo di intervenire e sindacare sui collaboratori dell’allenatore. Abbiamo fiducia in Vincenzo Montella, è preparatissimo – ha dichiarato Mirabelli a Sky Sport – ma è inusuale cambiare preparatore a settembre. Avrà fatto le sue valutazioni, ne rendiamo atto e lo sosteniamo e sosterremo qualunque cosa faccia”.

Su Rijeka-Roma-derby: “Affrontiamo questo trittico e anche stasera è difficile, per quello che è stato domenica sarà difficile. Poi affronteremo uno alla volta Roma e Inter, ma non dovremo dimostrare niente a nessuno se non a noi stessi e ai nostri tifosi. Sappiamo che dobbiamo dare il massimo per ottenere più risultati possibili, ma dobbiamo uscire da queste gare avendo dato il massimo e dimostrando di essere da Milan. Poi il risultato lo guarderemo con serenità”.

Su Ancelotti: “Che sia stato esonerato è un dispiacere, ha sempre dimostrato di essere tra i migliori al mondo. I tecnici italiani sono importanti, non sappiamo il perché della decisione ma ce ne spiace da sportivi. Noi abbiamo un allenatore più giovane, ma bravissimo come Ancelotti in cui abbiamo piena fiducia e sostegno, crediamo nel progetto con Montella e vogliamo arrivare sino alla fine a fare il progetto con lui. Capisco il parlare, ma noi facciamo il nostro mestiere e ci teniamo stretto Montella”.

Milan-Rijeka, le formazioni ufficiali: dal 1′ Borini a centrocampo e Cutrone-André Silva

Le formazioni ufficiali di Milan-Rijeka, match valevole per la 2^ giornata di Europa League.

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Locatelli, Calhanoglu, Borini; Cutrone, André Silva. All.: Montella.

Rijeka (4-4-2): Sluga; Vesovic, Elez, Zuparic, Zuta; Kvrzic, Misic, Bradaric, Heber; Puljic, Pavicic.

Ufficiale: Ancelotti-Bayern Monaco, è finita

Clamoroso a Monaco: Carlo Ancelotti non è più l’allenatore del Bayern. Fatale la sconfitta di ieri con il PSG nella seconda partita di Champions League.

L’annuncio ufficiale arriva tramite il sito del club bavarese.

Ranking UEFA, l’Italia ritorna davanti alla Germania: è 3^ posto

L’Italia mette la freccia e sorpassa la Germania nel ranking UEFA. Le recenti stagioni positive delle squadre italiane in Champions ed Europa League, e in particolare l’ultima due giorni da incorniciare con le vittorie di Juve, Roma e Napoli – e le cadute di Bayern, Lipsia e BVB – hanno permesso alla Serie A di rimettere le ruote davanti alla Bundesliga a sette anni di distanza dal sorpasso tedesco.

Ora l’Italia è al 3^ posto del ranking UEFA, a poco meno di 2 punti dall’Inghilterra e sideralmente distante dalla Spagna (a +28). In attesa della giornata di Europa League con gli impegni di Milan, Lazio e Atalanta, è un’ottima notizia per il nostro campionato, anche se non decisiva: il numero di squadre che verranno qualificate alle prossime edizioni della Champions League saranno quattro sia per la 3^ sia per la 4^ posizionata nel ranking.

Milan, nuova global partnership con KONAMI

AC Milan ha siglato un importante accordo di partnership con KONAMI Digital Entertainment B.V., che diventa Global Football Video Game Partner del Club rossonero. Il nuovo accordo rafforza ulteriormente il prestigio della loro rinomata serie di videogiochi Pro Evolution Soccer (PES) e i titoli affiliati per piattaforme mobili.

Questo accordo nasce in continuità con l’attività di partnership di Konami con le migliori squadre del mondo. Il Milan è un Club storico, conosciuto per le sue qualità, i suoi talenti e i suoi successi.

L’accordo prevede che Konami utilizzi il proprio sistema di scansione 3D per ricreare all’interno di Pes 2018 lo stadio e i giocatori con un alto livello di dettagli. Konami riproduce non solo i tratti fisici di giocatori come Leonardo Bonucci, Gianluigi Donnarumma e André Silva, ma anche il loro stile di gioco, i movimenti con o senza palla, le loro abilità tattiche, che saranno così riconoscibili immediatamente nel videogioco.

KONAMI avrà visibilità all’interno di San Siro, sui led a bordocampo e il videogioco PES 2018 sarà promosso sul maxischermo. Ulteriori iniziative promozionali saranno realizzate in altri spazi di San Siro, nel Centro Sportivo di Milanello e al Centro Sportivo Vismara.

Accogliamo con grande entusiasmo – ha dichiarato Lorenzo Giorgetti, Chief Commercial Officer – l’accordo con Konami, un partner che può mostrare realmente in tutto il mondo la nostra qualità sportiva all’interno delle prestigiose serie internazionali PES, dove i tifosi potranno vivere l’esperienza del match day in modo davvero realistico”.

AC Milan è uno dei Club più conosciuti in Europa e nel mondo” ha dichiarato Jonas Lygaard, Senior Director – Brand & Business Development for Konami Digital Entertainment B.V. “Siamo elettrizzati di aver siglato la partnership con il Club. Hanno una rosa di talenti invidiabile e abbiamo l’onore di ricreare le loro abilità all’interno di PES 2018. L’obiettivo di KONAMI è quello di collaborare con i veri giganti del calcio, esattamente quello che è il Milan”.

PES 2018 sarà rilasciato per PlayStation®4, Xbox One™, PlayStation®3 e Xbox360™ il 14 settembre 2017. Il gioco sarà disponibile anche sulla piattaforma Steam in una versione che ha subito notevoli miglioramenti in termini di estetica e contenuti, garantendo lo stesso livello di gioco con le altre piattaforme.

Fonte: A.C. Milan

Milan-Rijeka, la probabile formazione: davanti Cutrone-Silva, riecco Musacchio e Borini

Reagire immediatamente con una prestazione da Milan. Il match di domani contro il Rijeka, valevole per la 2^ giornata dei girone di Europa League, può rappresentare l’occasione giusta per cancellare la brutta figura di Genova, mostrando sul campo quella cattiveria e quella determinazione assenti nella sconfitta di domenica con la Sampdoria, anche se non sarà una gara scontata: l’avversario ha gamba ed è degno del massimo rispetto, seppur inferiore nei valori tecnici. Milan-Rijeka sarà una serata europea tipica del DNA rossonero, davanti al pubblico amico di San Siro, con tanti giocatori desiderosi di riscattare prestazioni sottotono o mettersi in mostra agli occhi dell’allenatore.

Montella, infatti, concederà chance a qualche giocatore rimasto defilato in questo filotto di gare settembrine, pur confermando il 3-5-2 impostato all’indomani della debacle dell’Olimpico contro la Lazio. In avanti giocherà il duo “giovane” Cutrone-André Silva e anche in mezzo al campo sarà varata la linea verde, con Locatelli playmaker e Kessie-Calhanoglu ad agire ai lati. Possibile una maglia da titolare da mezzala per José Mauri, destinato al ruolo di riserva fissa, mentre ci sarà sicuramente campo per Borini: agirà per la prima volta da esterno di centrocampo, con Abate favorito su Rodriguez – verso un turno di riposo – per completare il pacchetto di esterni. Dietro, spazio alla difesa sulla carta titolare: Gigio tra i pali e davanti a lui Musacchio-Bonucci-Romagnoli. Attenzione, però, all’outsider Paletta.

Ecco dunque il probabile undici rossonero in vista di Milan-Rijeka, match valido per la 2^ giornata del girone di Europa League:

Milan (3-5-2): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Locatelli, Calhanoglu, Borini; Cutrone, André Silva.

Lucas Biglia e Luca Antonelli durante un allenamento con il Milan

Milan-Rijeka, i convocati: out Biglia e Zapata

Mister Montella ha diramato la lista dei convocati rossoneri in vista di Milan-Rijeka, gara in programma domani e valida per la 2^ giornata di Europa League.

Portieri: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Storari;
Difensori: Abate, Bonucci, Musacchio, Paletta, Rodriguez, Romagnoli;
Centrocampisti: Bonaventura, Calhanoglu, Gabbia, Kessie, Locatelli, Mauri;
Attaccanti: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso.

Montella: “Il Milan vale tanto”. Bonucci: “Devo fare meglio”

Vigilia di Europa League a Milanello, ma soprattutto un momento complicato alla luce della seconda brutta sconfitta della stagione. Mister Montella e Leo Bonucci hanno parlato in conferenza stampa verso Milan-Rijeka, parlando del match di domani e soprattutto delle difficoltà incontrate dai rossoneri in questo avvio di campionato. Di seguito le dichiarazioni integrali dell’allenatore e del capitano del Milan, nella diretta proposta dal profilo Facebook ufficiale del club.

Suso con la maglia di trasferta del Milan

Suso: “Milan, serve lavorare. San Siro? È il campo più facile dove giocare”

Il fantasista del Milan, Suso, ha parlato del momento rossonero e del proprio rinnovo contrattuale ai microfoni di Milan TV.

Sul contratto sino al 2022: “È stato un giorno speciale per me e per la mia famiglia, è quello che ho sempre voluto. Ho sempre detto di voler restare al Milan, ho avuto altre offerte ma ho voluto rimanere e anche alla società l’ho sempre detto. Sono molto felice per tutto qui”.

Sul Rijeka: “Bisogna vincere, sappiamo che è una partita di Europa League e sono tutte difficili. Dobbiamo concentrarci su questa partita e poi dopo per domenica contro la Roma”.

Su Milan-Roma: “Meglio avere una partita difficile piuttosto che contro un’altra squadra, così sappiamo cosa possiamo fare e guardare avanti. Dobbiamo continuare a lavorare, dobbiamo fare di più e lavorare di più, è questo il modo di arrivare”.

Su San Siro: “È facile giocare con la nostra gente a casa nostra. Siamo molto felici di giocare a San Siro, è il campo più facile dove giocare”.

Vialli: “Milan sopravvalutato. E Fassone domenica ha sbagliato”

In passato calciatore internazionale e oggi opinionista, Gianluca Vialli ha parlato così del momento rossonero dopo il ko con la Samp:

“Abbiamo fatto tutti l’errore di sopravvalutare il Milan per le partite estive. Nei due test fondamentali quest’anno si è vista una squadra non matura, si scioglie al primo errore. Non reagisce mai. Montella dovrà lavorarci tanto. Fassone – ha dichiarato Vialli a Sky – ha fatto un autogol nella sua intervista perché pubblica, ma involontario e non studiato”.

Pressing e possesso palla a Milanello

Prima atletica, poi tattica: il report dell’allenamento del Diavolo

Quello di martedì è stato l’allenamento centrale della nostra preparazione al match casalingo di Europa League, dopo la ripresa e prima della rifinitura.

Squadra in campo nel pomeriggio. La sessione unica ha preso il via con una fase di riscaldamento atletico basato su corsa e scatti, successivamente spazio a esercitazioni su pressing e possesso palla; infine lavoro sulla tattica. I giocatori indisponibili hanno continuato nel loro specifico percorso di recupero. Mercoledì l’ultima seduta in vista del Rijeka è in programma alle 16.00.

Fonte: A.C. Milan

Montella cambia la preparazione atletica del Milan: “Così rialziamo l’asticella”

Vincenzo Montella recepisce il messaggio della società e opera una prima importante scelta per cambiare rotta: “Ripartenza Milan: ho pensato a lungo a come alzare l’asticella. Partiamo dalla preparazione atletica“, il tweet a sorpresa del tecnico che annuncia la novità di Milanello. L’Aeroplanino ha deciso di interrompere rivedere la preparazione atletica con un nuovo piano, il quale non ha incontrato il favore di Emanuele Marra: il rapporto con quest’ultimo si è concluso.

“Dopo un’attenta analisi, ho fatto le mie prima valutazioni e, tra le aree di miglioramento, ho individuato la preparazione atletica, per la quale ho deciso di avviare un nuovo piano che purtroppo non ha trovato la piena condivisione del mio collaboratore Emanuele Marra. Con Emanuele ho deciso, a malincuore, di interrompere il rapporto professionale. Colgo l’occasione per ringraziarlo per il lavoro svolto in questi anni al mio fianco”.

Milan, per il centrocampo piace lo spagnolo Trigueros

Idea di mercato dalla Spagna per il centrocampo del Milan. I rossoneri – fa sapere il portale fichajes.com – avrebbero messo gli occhi su Manu Trigueros, classe ’91 in forza al Villarreal. Uomo chiave della mediana del Submarino Amarillo, Trigueros ha una clausola rescissoria da 40 milioni di euro.