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Milan, ecco i fondi: ok dell’assemblea ad aumento di capitale e ai due bond

Piccoli azionisti applaudono Fassone, attenti a calo ricavi

L’aumento di capitale da 60 milioni di euro e l’emissione di due bond per complessivi 128 milioni di euro alla Borsa di Vienna sono le principali delibere dell’assemblea dei soci del Milan, la seconda da quando il club è passato di proprietà al cinese Li Yonghong.

I piccoli azionisti del Milan hanno espresso il proprio apprezzamento per l’operato del nuovo ad Marco Fassone, con il quale hanno avuto la possibilità di approfondire informalmente alcuni temi durante una pausa dei lavori, necessaria a una serie di variazioni nella delibera sui bond (in scadenza nell’ottobre 2018, con tasso di interesse del 7.7% che costerà circa 9 milioni di euro all’anno), che verranno sottoscritti da Elliott Management, nell’ambito del prestito ponte da 303 milioni di euro con cui il fondo statunitense ha permesso a Li Yonghong di completare l’operazione.

Fonte: ANSA.it

Paolo Maldini, Dejan Savicevic, Fabio Capello e Daniele Massaro in posa con la Champions League vinta dal Milan nel 1994

18 maggio 1994, Milan-Barcellona: la “Partita del Secolo”

La camera sul Partenone, le critiche di Cruyff, la tensione. Riviviamo Milan-Barcellona attraverso i ricordi di uno dei grandi protagonisti in campo: Filippo Galli

Due partite con l’Aarau e un solo gol all’attivo, due partite con il Copenaghen e la meraviglia della sestina rossonera allo stadio Parken, un girone teso, tosto, equilibrato ma positivo contro Porto, Anderlecht e Werder Brema, fino alla semifinale in gara secca, unico precedente nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League a San Siro contro il Monaco. È così che il Milan era arrivato alla Finale di 23 anni fa, ad Atene, contro il Barcellona di Koeman, di Stoitchkov e di Romario, per non parlare di Guardiola e di Laudrup. Insomma, il grande Barça del Profeta del Gol, Johan Cruyff.

FILIPPO GALLI RACCONTA: 8 GIORNI PRIMA…
“Era il 10 maggio, la Finale si giocava il 18. Il Campionato l’avevamo vinto da 15 giorni e Fabio Capello sapeva di non poter schierare Baresi e Costacurta contro il Barça. Aveva bisogno di risposte ai suoi dubbi. Aveva già deciso di spostare Maldini al centro e di proporre Panucci a sinistra. Ma chi con Paolo al centro della difesa? Desailly oppure io…? Quella sera del 10 maggio, a Firenze, si giocava la Robert’s Noir Cup. Ranieri ci teneva, la sua squadra stava per tornare in Serie A. Perdemmo 2-0, con gol se non sbaglio di Effenberg e di Luppi. Penso che proprio quella sera Capello decise di schierare me dall’inizio ad Atene visto che anche Desailly, in cuor suo, preferiva forse giocare a centrocampo…”.

FILIPPO GALLI RACCONTA: I NOSTRI STIMOLI
“Sì qualcuno ci diceva delle critiche di Johan Cruyff e dei suoi pronostici sulla vittoria del Barcellona, ma di Johan avevamo comunque grande rispetto. No, i nostri stimoli erano altri. Volevamo rifarci della sconfitta dell’anno prima a Monaco contro il Marsiglia sempre in Finale, io volevo dimostrare di poter giocare dall’inizio una Finale come i miei grandi compagni di squadra. Il Barcellona restava favorito al di là delle dichiarazioni del grande Cruyff e sapevamo anche che alcuni nostri tifosi avevano avuto difficoltà a raggiungere Atene, eravamo consapevoli che il tifo sarebbe stato più dalla loro parte. Ecco perché in allenamento raggiungemmo una concentrazione che ci sfigurava. Ero in camera con Roberto Donadoni e ricordo che fissavamo il Partenone di continuo, speravamo che ci desse la giusta ispirazione per la partita…”.

FILIPPO GALLI RACCONTA: DA VAN BASTEN A ROMARIO
“Prima della grande sfida di quel 18 maggio, ad Atene era in ritiro con noi Marco Van Basten. Sapevamo che non poteva evidentemente giocare, eppure speravamo che dall’inizio della stagione successiva potesse tornare in campo. Anche se due mesi prima di Atene, io, Marco e il dottor Tavana eravamo stati prima ad Anversa dal professor Martens per me e poi ad Amsterdam dal professor Marti per lui. Mi impressionai molto a vedere quella caviglia, era davvero ancora messa male… Poi una volta in campo, ho e abbiamo pensato solo a giocare. A partita ancora aperta, deviai in angolo un tiro di Romario destinato al gol. Chissà cosa sarebbe successo senza quella deviazione…”.

FILIPPO GALLI: CAMPIONI ANCHE PER FRANCO E BILLY
“A bordo campo c’erano due nostri grandi squalificati, Franco Baresi e Billy Costacurta. Sapevamo che avrebbero lasciato il ritiro azzurro per starci vicini, li aspettavamo, in quel gruppo c’erano un orgoglio di appartenenza e una cultura del lavoro assolutamente inimitabili. Il loro arrivo non era stato una sorpresa per noi. Un gruppo vero si vede anche da questi particolari. Poi i nostri gol, la vittoria, la dedica anche a loro, a tutti i tifosi, anche a quelli che non erano riusciti a venire ad Atene. Con Donadoni eravamo strafelici anche sull’aereo di ritorno, sul volo che era riuscito a riportarci da Atene a Milano. Abbiamo atteso un paio d’ore in più prima di ripartire con la Coppa, ma per la Partita del Secolo questo e altro…”.

Fonte: AC Milan

Milanello: -3 al Bologna

Lavori specifici per attacco e difesa nell’allenamento di giovedì

L’allenamento del giovedì (dopo il doppio di mercoledì) segna l’inizio della seconda parte della settimana per la squadra di Vincenzo Montella, a 3 giorni dalla partita di San Siro con il Bologna, decisiva per l’Europa.

L’unica sessione in programma nel pomeriggio a Milanello è cominciata con un torello di riscaldamento. Poi i rossoneri sono stati divisi in due gruppi: sul rialzato spazio a un’esercitazione tattica per la fase offensiva; sul ribassato, invece, focus sui movimenti difensivi. Ha chiuso la seduta una doppia partitella: tattica e libera.
Da segnalare, sui singoli, il lavoro in gruppo di Montolivo e quello personalizzato di Antonelli.

Per venerdì è fissata una sola seduta, questa volta alla mattina.

Fonte: AC Milan

Fassone su rinnovo Donnarumma: “Le commissioni agli agenti scenderanno, ma faremo un’eccezione…”

Il monte ingaggi tornerà a crescere per riportare il Milan in alto”: è in sintesi il messaggio che il nuovo ad rossonero, Marco Fassone, ha mandato in una chiacchierata informale con i piccoli azionisti del club durante una pausa dei lavori dell’assemblea.

Ai piccoli azionisti, preoccupati dalle commissioni ad agenti e mediatori dei calciatori, Fassone avrebbe spiegato che “scenderanno a un livello accettabile, anche se dovremo fare una piccola eccezione”. Ed è facile collegare il riferimento alla trattativa per il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, con il suo procuratore, Mino Raiola. “Fassone ha lasciato intendere che il Milan è pronto a fare tutto ciò che sia ragionevolmente possibile, senza rincorrere richieste assurde – ha raccontato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione piccoli azionisti Milan -. E ci ha detto che entro il 3-4 luglio intende mettere i i 2/3 dei nuovi acquisti a disposizione di Vincenzo, confermando quindi che Montella resterà l’allenatore del Milan”.

Fonte: ANSA.it

L'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone

Fassone: “Faremo investimenti importanti”

L’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Milan TV.

Sulla prossima campagna acquisti:  “Gli investimenti nella stagione 2017/18 saranno importanti perché la squadra va rinforzata, dobbiamo essere immediatamente competitivi”.

Sull’ennesimo passivo con cui si è chiuso il bilancio: “Con ogni probabilità anche i prossimi due bilanci non saranno straordinari dal punto di vista economico. Tutte le società in fase di ripartenza devono fare investimenti”.

Sul monte ingaggi: “C’è stata una compressione del monte ingaggi della squadra, in particolare in questa stagione, coinciso anche con risultati sportivi non di primissimo livello. Abbiamo la sensazione che nell’aggiungere giocatori di un certo peso, questo monte possa crescere negli anni prossimi e così sarà”

Infine, sulla possibile qualificazione alle coppe con relativi obblighi del Fair Play Finanziario: “L’ Uefa prevede una certa percentuale dei ricavi da destinare agli stipendi della prima squadra, e la rispetteremo”.

Niang, niente Watford: si profila ritorno al Milan

Proababile rientro al Milan per M’Baye Niang. Il francese, trasferitosi al Watford a gennaio, sembrava quasi certo di restare al club inglese, ma le cose sembrano cambiate: gli Hornets – riferisce ESPN – vorrebbero riscattarlo per la cifra pattuita coi rossoneri di 18 milioni di euro, ma sarebbe Niang stesso a non avere alcuna intenzione di prolungare la propria permanenza in giallonero. Per tornare, dunque, al Milan.

Mihajlovic spinge: vuole Calabria al Torino

C’è anche Davide Calabria tra i desideri di mercato “rossoneri” di Mihajlovic. Il tecnico serbo, oggi al Torino, vorrebbe riavere con sé il terzino cresciuto nel vivaio del Milan: i piemontesi – scrive Tuttosport – sono a caccia dell’erede di De Silvestri, destinato a svestire il granata alla fine della stagione.

Milan, il curriculum di Han Li: tratta con Fininvest da 2014

 Si evince da curriculum cda, consigliere Xu Renshuo ha 25 anni

“Dal 2014”, ancor prima della trattativa fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, David Han Li “ha condotto la negoziazione” con Fininvest per l’acquisto del Milan e “ha assistito Li Yonghong nella buona riuscita dell’operazione”. E’ quanto si evince dai curriculum dell’executive director del club, reso noto assieme a quelli degli altri membri del cda, nel corso dell’assemblea dei soci.

David Han Li, 34 anni, “dal 2002 al 2005 ha studiato a Stoccolma, laurea in Financial and Economic Management. Dal 2006 si occupa di fusioni, acquisizioni e investimenti sul mercato finanziario cinese”. Il più giovane membro del cda è Xu Renshuo, 25 anni, “rappresentante legale e direttore esecutivo della Guangzhou RenBaiJie Industrial Group Co., che si occupa di investimenti nel settore immobiliare, sportivo, tecnologie”.

Fonte: ANSA.it

Milan, è l’ora delle firme: ecco Kessié e Rodriguez

Intesa con l’ivoriano dell’Atalanta per 28 milioni, si lavora per l’accordo a 15 con il terzino

L’ultima volta che c’era stato un così intenso scambio di firme era per il trasferimento delle quote del club. Il fax della nuova gestione potrà essere inaugurato per ricevere e inviare l’offerta scritta e la relativa risposta riguardanti l’affare Kessie. Tra Milan e Atalanta è tutto fatto: per formalizzare l’acquisto il Milan spenderà 28 milioni di euro, pareggiando la precedente offerta romanista. Decisiva è stata la volontà di Kessie, attratto dall’ipotesi e dal ricco contratto rossonero: cinque anni, due milioni a stagione. Franck e il Milan sono ora distanti pochi centimetri, uniti definitivamente solo quando la penna autograferà il nuovo accordo. Probabile che avvenga nei giorni immediatamente successivi alla fine del campionato.

RODRIGUEZ — Con tredici milioni in meno il Milan è destinato ad assicurarsi Ricardo Rodriguez. Rinforzarsi a sinistra è una necessità per la nuova squadra, che probabilmente rinuncerà a De Sciglio. Esattamente dieci giorni fa Fassone e Mirabelli avevano ricevuto in sede il manager del giocatore: all’incontro, utile per gettare le prime basi, hanno fatto seguito numerosi contatti telefonici. L’accordo si è cosi avvicinato, addirittura con un ulteriore sconto: 12 milioni di euro più 3 di bonus, più o meno 15 totali. Il Milan si sente ottimista e al sicuro. Anche l’ingaggio del probabile quadriennale sarà notevole, in linea con il valore riconosciuto al giocatore.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, svelato il curriculum di Yonghong Li

Socio maggioranza della ‘più grande miniera di fosforo cinese’

Li Yonghong “dal 1994 ha ricoperto svariate pozioni dirigenziali in diverse società di vari settori, tra cui veicoli ad energia rinnovabile, servizi finanziari e sport, sui quali attualmente concentra i propri investimenti”. Così viene presentato il nuovo presidente del Milan, nel curriculum reso noto per la prima volta durante l’assemblea dei soci da poco iniziata.

L’investitore cinese è nato nella provincia di Guangdong nel 1969 ed è “socio di maggioranza della Guizhou Fuquan Group, proprietaria della più grande miniera di fosforo cinese”, che “si occupa principalmente di estrazione, lavorazione e vendita di prodotti di fosforo”.

Fonte: ANSA.it

23 maggio 2007 – 23 maggio 2017: #wearethechampions

Il Milan celebra il decennale della Finale di Atene insieme alle altre 6 vittorie della UEFA Champions League

Tra pochi giorni ricorre il decennale della vittoria della settima Champions League, conquistata il 23 maggio 2007 contro il Liverpool. Quella sera – ad Atene – la doppietta firmata da Pippo Inzaghi regalò a tutto il popolo rossonero una serata indimenticabile. Un’emozione intensa, quasi indescrivibile, che vogliamo condividere nuovamente con tutti i tifosi.

Dal 18 al 28 maggio, infatti, la Coppa riportata a Milano dalla squadra guidata da Carlo Ancelotti e oggi conservata insieme agli altri trofei a Museo Mondo Milan, sarà esposta all’interno del Casa Milan Store per permettere ai supporter di vederla da vicino, toccarla, e scattare un selfie. L’iniziativa sarà accompagnata dall’hashtag #wearethechamp10ns, che richiama il decennale, e una serie di contenuti video commemorativi.

Nella giornata di giovedì la Coppa sarà esposta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nei giorni successivi sarà possibile ammirare il trofeo dalle 15 alle 18. Domenica 21 maggio (il giorno di Milan-Bologna) invece, dalle 10 alle 13 e dalle 17.00, dopo la partita.

Saranno 10 giorni in cui AC Milan e Milan TV renderanno omaggio a tutte le 7 Champions League vinte nel corso degli anni: dal primo trionfo sul Benfica del 1963, al successo per l’appunto sul Liverpool del 2007, passando per le vittorie contro Ajax (1969), Steaua Bucarest (1989), ancora Benfica (1990), Barcellona (1994) e Juventus (2003). Emozioni forti, da Milan.

Il 23 maggio, inolte, il canale tematico rossonero dedicherà una maratona TV al percorso della stagione 2006/07, avviata con i preliminari e chiusa con la finale di Atene.

Altro appuntamento da non perdere è quello del 24 maggio, quando a Casa Milan – ore 17.30 presso la Gallery – ci sarà l’inaugurazione di una esposizione delle opere in mosaico di Orodè Deoro dedicate proprio alla Champions League. A darne battesimo Franco Baresi, capitano nel giorno in cui il Milan proprio il 24 maggio del 1989 vinse la sfida contro lo Steaua Bucarest.

Fonte: AC Milan

Locatelli, ipotesi SPAL in prestito

Futuro ancora da decifrare per Manuel Locatelli. Il centrocampista di Lecco è uno dei migliori talenti usciti dal vivaio rossonero e anche la nuova dirigenza punta su di lui per il futuro, ma ad oggi potrebbe trovare poco spazio in campo: l’ipotesi di un anno in prestito per maturare non è da scartare a priori. Tra le squadre interessate a Locatelli c’è anche la neopromossa SPAL: i ferraresi – scrive l’edizione locale de Il Resto del Carlino – sarebbero più che contenti di affidare le chiavi del centrocampo al classe ’98 milanista.

Retroscena Kessié: blitz di Fassone e Mirabelli a casa sua per il “sì” al Milan

Dopo la Roma, anche Chelsea e Inter hanno provato a sondare il terreno per Franck Kessie: approcci timidi, che non hanno portato a risultati. Il Milan è stato più bravo e veloce di tutti a chiudere per il centrocampista dell’Atalanta, anche a fronte di una mossa particolare di Fassone e Mirabelli: la coppia mercato rossonera – ha svelato calciomercato.com – ha bruciato tutti sul tempo, andando addirittura a Bergamo, in tempi non sospetti, per parlare con il calciatore e portare a Milano il sì definitivo. E ora, per Kessié, mancano solo le firme e l’ufficialità.

Ricardo Rodriguez, tassista dal mancino d’oro: il ritratto del prossimo colpo del Milan

Ricardo Rodriguez, il terzino del Milan del futuro. È lui il rinforzo scelto per la corsia sinistra di Montella, destinata a veder partire De Sciglio: c’è l’accordo col giocatore e un’intesa di massima anche col Wolfsburg – la clausola rescissoria è di 22,5 milioni, ma Fassone e Mirabelli sono riusciti a ottenere uno sconto: clicca qui per tutti i dettagli – per un colpo che è pronto a diventare presto realtà.

Nato e cresciuto a Zurigo, ma con padre spagnolo e mamma cilena, Rodriguez è un pilastro del club tedesco e della Nazionale svizzera, con cui ha giocato da protagonista un Mondiale e un Europeo. Esterno di spinta, battitore di punizioni, angoli e rigori, addirittura “tassista” per un piccolo tifoso del Wolfsburg: La Gazzetta dello Sport ha tracciato il ritratto di questo ragazzo vicino a vestire la maglia rossonera.

Per leggere l’articolo completo de La Gazzetta dello Sport clicca qui.

Milan, piccoli azionisti: “Troppi costi”

Domani in assemblea attesi l’aumento di capitale e i curricula

I costi e il numero di dipendenti e tesserati del Milan sono troppo alti rispetto agli impegni sostenuti e ai risultati raggiunti dalla squadra negli ultimi anni: è quanto sostiene l’Associazione piccoli azionisti del Milan, che ha svolto un’analisi comparativa fra il più recente bilancio della Juventus e quello 2016 del club rossonero, che verrà approvato nell’assemblea di domani, con 74,9 milioni di euro di perdita.

“La Juve rappresenta il benchmark per il mercato calcistico italiano e questa ricerca serve per fare una riflessione. Presentarla in assemblea è il nostro modo per dimostrare collaborazione alla nuova società in un momento in cui bisogna cambiare passo e programmare“, spiega l’avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione piccoli azionisti, sempre molto critico con il precedente management.

Nell’assemblea, oltre all’aumento di capitale, gli azionisti attendono anche di ricevere i curriculum del nuovo presidente rossonero Li Yonghong e dell’executive director David Han Li.

Fonte: ANSA.it

Montolivo: “Milan, stagione positiva. Il mio rientro? Il terzo esordio della carriera”

Il capitano del Milan, Riccardo Montolivo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SportMediaset. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal centrocampista di Caravaggio.

Sul ritorno in campo: “E’ stato il mio terzo esordio. Dopo il primo da ragazzo e quello dopo la rottura della tibia c’è stato anche il terzo. Le emozioni si assomigliano molto. Rivivere l’aria di una gara vera, respirare l’erba ed essere di nuovo protagonista in campo sono emozioni che ti mancano molto quando stai fuori: sono molto felice di averle rivissute”.

Sulla vicinanza durante i mesi di infortunio: “Ho avuto tanti attestati di stima e quelli che mi hanno fatto più piacere sono stati quelli dei miei colleghi, dei miei compagni di squadra, del mister e degli allenatori che ho avuto”.

Sul Mondiale 2018: “Non voglio che la mia ultima apparizione con la maglia azzurra sia stata quella allo Juventus Stadium quando sono uscito in barella. Il pensiero di andare in Russia lo avevo in testa allora e ce l’ho anche adesso. Un passo alla volta ma l’obiettivo è quello”.

Sulla stagione del Milan: “Credo che sia stata una stagione in cui abbiamo messo delle basi importanti. Dal punto di vista caratteriale questa squadra non è mai mancata e questo è stato apprezzato molto anche dai tifosi. In più abbiamo riportato un trofeo a Milanello dopo alcuni anni. In queste ultime partite i risultati e il gioco dovevano essere migliori però la valutazione della stagione è assolutamente positiva”.

Sulle parole di Del Piero, convinto che i titolari di oggi non avrebbero fatto panchina nel Milan di Ancelotti: “Da un certo punto di vista è un’opinione condivisibile perché la squadra di qualche anno fa era sicuramente di un altro livello rispetto al Milan di oggi. Detto questo, non sono completamente d’accordo con lui perché in questa rosa ci sono dei giovani di grande valore, ma parliamo di una squadra che 10 anni fa era una delle più forti al mondo: non dobbiamo prendere in giro nessuno”.

Su Cassano, che ha definito il Milan “squadra di scappati di casa”: “Il suo commento mi interessa poco”.

Sul 6^ posto: “Dovremo saltare addosso al Bologna. Sono già salvi ma se pensiamo che sarà facile partiamo già sconfitti. L’obiettivo europeo? Tornare a giocare in Europa è importante per il blasone del club anche se non è la Champions. Con la Fiorentina ho giocato l’Europa League, siamo stati eliminati in semifinale ai rigori e comune quando arrivi in fondo ci sono avversari di grande livello. L’obiettivo del Milan è tornare in Champions, ma non possiamo assolutamente non valorizzare l’Europa League”.

Sulla nuova proprietà: “La squadra e l’ambiente hanno percepito grande entusiasmo e grande ambizione dalla nuova proprietà. Però non dobbiamo farci distrarre perché il futuro passa dal presente e il presente dipende da noi e dalle prossime sfide”.

Maldini: “No ai cinesi perché troppi dubbi su progetto e ruolo. Gigio? Uno così nasce ogni 20 anni. Verratti come Pirlo, mi piace Belotti”

L’ex capitano e bandiera del Milan, Paolo Maldini, è tornato a parlare di Milan. 

Sul rifiuto di entrare nella nuova dirigenza rossonera: “Non lo so perché non solo al Milan, sono stato vicino al ritorno, sia con Berlusconi, sia con i cinesi. Ho parlato con la nuova proprietà. Ho parlato con loro – ha dichiarato Maldini a RMC – ma avevo troppo dubbi sul progetto e sul ruolo che mi hanno proposto. Sono molto curioso di vedere cosa succederà al Milan con questa nuova proprietà”.

Sull’ipotesi PSG: “Basta che non sia un club italiano. È normale sia così per la mia storia col Milan”.

Su Donnarumma: “Uno così ne nasce ogni 20 anni, di lui se ne parla da quando aveva 12 anni”.

Sul mercato: “Verratti è un grandissimo giocatore, mi ricorda Pirlo. Se fossi il Barcellona o l’Inter lo comprerei subito. Mi piace anche Belotti”.

Sulla sua carriera: “Rimpianti? Potevo firmare col Chelsea ed il Real Madrid, ma volevo sempre vincere col Milan, anche dopo le sconfitte. Se avessi dovuto cambiare maglia, sarei andato al Real Madrid, il club che più si avvicina al mio Milan”.

Su chi ha fatto fatica al Milan: “Gourcuff non si è mai ambientato. Ha avuto troppe difficoltà, non ha mai imparato la nostra lingua. Succede…”.

Tattica e tecnica: il Milan spinge forte

Montolivo in gruppo nel doppio allenamento di mercoledì a Milanello: il resoconto

Dopo il lavoro personalizzato alla ripresa, dopo l’Atalanta e in vista del match casalingo con il Bologna, Riccardo Montolivo è tornato in gruppo nel mercoledì di Milanello. Per Antonelli, invece, sempre a livello di singoli, prosegue il programma di recupero.

I rossoneri hanno iniziato al mattino, in palestra e poi sul ribassato per svolgere della tattica con il pallone, la prima delle due sessioni previste al centro della settimana. Nel pomeriggio, spazio a possesso palla ed esercizi basati sulla tecnica individuale. In chiusura, sul rialzato, tutta la squadra ha giocato una serie di partitelle su campo ridotto.

Per giovedì è in programma un solo allenamento, a partire dalle 14.30.

Fonte: AC Milan

Milan-Ricardo Rodriguez, sì a un passo: operazione da 15 milioni più bonus

Blitz nelle scorse settimane, accordo con il giocatore raggiunto e primo colpo di mercato per il nuovo Milan: Ricardo Rodriguez adesso è davvero a un passo. L’operazione che porterà il terzino svizzero in rossonero infatti si chiuderà, in virtù degli ottimi rapporti tra il giocatore ed il suo entourage con il Wolfsburg e grazie ai comportamenti sempre corretti dello stesso Rodriguez nei confronti del club tedesco.

15 milioni più 3 di bonus, questa la cifra finale dell’operazione che porterà Rodriguez (la cui clausola era di 22,5 milioni) al Milan. Pronto un contratto di quattro anni per il terzino, che – nonostante gli inserimenti di diverse altre squadre – ha rispettato l’impegno preso nell’incontro avvenuto nelle scorse settimane a Milano tra la Rogon, società che lo rappresenta, ed il club rossonero. Per definire tutto e procedere con le firme, il Wolfsburg vuole aspettare di conquistare la salvezza in Bundesliga (sabato in programma la sfida contro l’Amburgo).

Se tutto dovesse andare bene, martedì o mercoledì può essere il giorno giusto per l’incontro tra i club con gli agenti e il giocatore per formalizzare il passaggio al Milan. Ricardo Rodriguez in rossonero, adesso ci siamo quasi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli

Mirabelli, rivoluzione nel settore scouting del Milan: ecco un altro ex Inter

Al Milan è in atto una vera e propria rivoluzione, che parte dalle fondamenta. David Han Li e Marco Fassone cambieranno qualcosa nel settore giovanile, per provare a rilanciarne ulteriormente la competitività. Ormai scontato l’addio del tecnico della Primavera Stefano Nava, confermato invece FilIppo Galli il cui lavoro degli ultimi anni è stato apprezzato. 

ARRIVA D’OTTAVIO – Le principali novità arriveranno in un’area, quella dello scouting, dimenticato negli ultimi dal Milan. Secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, sarà Antonio D’Ottavio il responsabile degli osservatori a partire dal prossimo 1 luglio. Classe 1982, dal 2011 al 2013 al Torino prima di passare al Sunderland su precisa volontà Roberto Fanti. Nell’esperienza in Premier League conosce Massimiliano Mirabelli, tra i due nasce un ottimo rapporto di  grande stima reciproca tanto che fa il suo nome all’Inter già nell’estate del 2014. Il suo approdo in nerazzurro arriva un anno più tardi, nell’aprile del 2015 dove firma un contratto biennale. La scorsa settimana, a Casa Milan, è andato in scena un incontro risolutivo dove sono stati limati gli ultimi dettagli e gettate le basi in vista della prossima stagione. 

ROTTURA CON IL PASSATO – Negli ultimi anni ad Adriano Galliani i tifosi del Diavolo imputavano una gestione del mercato basato sui procuratori amici e poco sul lavoro di ricerca di talenti italiani e non. In quest’ottica si intravede il primo grande segnale di rottura rispetto al passato, seppur ricco di successi per tanti anni. Lo scouting avrà un ruolo centrale sia per il settore giovanile che per la Prima squadra, l’arrivo di D’Ottavio non sarà l’unico. E’ prevista, infatti, l’inserimento di un’altra figura professionale di livello. Il Milan sta cambiando pelle, sotto il segno di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.

Fonte: calciomercato.com

Milan-Bologna: andiamo a prenderci l’Europa

Tifosi, San Siro ha bisogno di tutti voi per l’ultima gara casalinga della stagione

La partita dell’andata è stata piena di emozioni e quella di ritorno, da sola, vale il prezzo del biglietto. Se il Milan dovesse battere il Bologna, domenica 21 maggio alle 15.00 a San Siro, infatti, potrebbe qualificarsi matematicamente per i preliminari di Europa League. Un grande obiettivo, più vicino ma ancora da raggiungere: insieme. Sarà l’ultimo match casalingo della stagione, un motivo in più per non mancare e soprattutto per riempire lo stadio da parte di tutti i tifosi rossoneri. Un pomeriggio decisivo, dunque, da vivere e godersi al massimo spingendo la squadra di Vincenzo Montella alla vittoria.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti del Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di giovedì 11 maggio, fino alle ore 19.00 di sabato 20 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: AC Milan

Kessié-Milan, i giorni della firma: due ipotesi

Penna in mano e contratto pronto per essere firmato, Franck Kessie e il Milan: l’avventura può cominciare. Raggiunti tutti gli accordi sia con l’Atalanta che con il giocatore, la società rossonera sta valutando adesso quale potrebbe essere il giorno giusto per la firma.

Due le ipotesi prese in considerazione: o il lunedì successivo al match tra Empoli e Atalanta, oppure quello susseguente all’ultima giornata di campionato. Questo l’ultimo nodo da sciogliere, poi l’avventura di Kessie al Milan potrà cominciare: si attende solo il 30 maggio per avere il via libera dalla Federazione e sottoscrivere così i contratti preliminari.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Suso indisponibile, spazio a Bertolacci

Con Suso squalificato per somma di ammonizioni, Montella dovrà inventarsi una novità di formazione verso Milan-Bologna di domenica. Dovesse confermare il 3-5-2 di Bergamo, dove lo spagnolo ha giocato da mezzala destra, il candidato in pole position sarebbe Andrea Bertolacci, pronto a tornare titolare dopo due mesi spesi tra infermeria e panchina; più defilato il Principito Sosa. Tornasse al 4-3-3, invece, potrebbe esserci spazio per Ocampos, nettamente favorito su Honda.

Milan, Kessié più Badelj: nuovo contatto con l’agente, costa 10-12 milioni

Dopo Kessié, tutto su Badelj. Il Milan non si ferma all’arrivo ormai quasi definito dell’atalantino per puntellare il centrocampo: il secondo obiettivo è il regista della Fiorentina e della Croazia, pallino di Montella sin dai tempi in viola. Mirabelli – scrive Tuttosportha avuto un nuovo contatto con l’entourage del giocatore, che ieri ha speso parole chiare sul futuro: il ragazzo lascerà la Fiorentina (clicca qui per i dettagli).

Più di Luiz Gustavo e degli altri nomi usciti nelle scorse settimane, è Badelj il profilo più caldo in mezzo al campo. L’ex Amburgo potrebbe ricoprire due ruoli: il play basso nel 4-3-3 (e in qualunque centrocampo a tre), ma anche uno dei due mediani del 4-2-3-1, dove affiancherebbe Kessié. Prezzo del cartellino: non più di 10-12 milioni di euro, in virtù del contratto in scadenza con i gigliati al 30 giugno 2018.

 

Milan, la punta dopo la finale di Champions: obiettivo Morata

Dopo la prima tripletta di colpi – Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez, tutti a un passo dal vestirsi di rossonero – il Milan si muove per l’uomo copertina del suo mercato: il centravanti. La dirigenza di via Aldo Rossi, tuttavia, dovrà aspettare ancora qualche settimana perché darà il via alle manovre solo dopo la finale di Champions League: l’obiettivo – fa sapere Premium Sportè capire le intenzioni di Alvaro Morata, incontrato recentemente a Madrid e probabile partente dal Real.

Milan, pronta l’operazione blinda-Gigio: affetto, Europa e acquisti per il rinnovo

Donnarumma vuole un Milan ambizioso, con calciatori di livello in ogni reparto e che punti in alto rispetto alle ultime stagioni negative. La nuova dirigenza sta lavorando in questa direzione, anche perché è noto che Gigio deve rinnovare il proprio contratto in scadenza al 30 giugno 2018 e che è corteggiato dai più importanti club del mondo: Manchester City e United su tutti, ma anche società della Premier e della Liga. E se i guadagni per un professionista sono importanti, nelle valutazioni del “99” milanista possono pesare anche altri fattori.

Per Gigio, oltre ai soldi e al progetto tecnico, c’è molto che lo spinge a restare al Milan. Il feeling con Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, e con i colleghi di reparto Storari, Plizzari e al giovane Guarnone; la voglia di giocare in Europa, che il Diavolo potrebbe soddisfare mantenendo il 6^ posto; la sua fede rossonera lunga una vita. Fassone e Mirabelli – scrive La Gazzetta dello Sport – sono pronti a offrire un quinquennale da 3-3,5 milioni a stagione, ma il vero nodo sarà che Donnarumma decida di sposare il nuovo corso rossonero.

 

Genoa-Samp per Lapadula, lui preferisce i blucerchiati

Le parole dell’agente sono state chiare: Gianluca Lapadula vuole restare al Milan, un club dove si trova bene e con una tifoseria che lo ha apprezzato da subito per il suo carattere generoso. Tutto dipenderà dalla volontà della nuova società e se deciderà di mantenere in rosa Sir William. In caso di addio, Lapadula è pronto a scatenarsi il derby Genoa-Sampdoria, con il giocatore – fa sapere calciomercato.com – che preferirebbe l’ipotesi blucerchiata.

Bacca-Lapadula, entrambi titolari. Montella prepara un’altra sorpresa

Bacca-Lapadula, insieme per la prima volta dal 1′. Dopo l’esordio del 3-5-2 a Bergamo, Montella potrebbe preparare un’altra sorpresa in questo finale di campionato, schierando da titolari entrambe le punte a disposizione. Una strategia che punterebbe a rivitalizzare un attacco in estrema difficoltà in un match vietato da fallire: una vittoria contro il Bologna, con buone notizie dalla Fiorentina, potrebbe dare al Milan l’aritmetica certezza dell’Europa.

Domenica potrebbe essere la volta buona per la strana coppia di 9. I quali, nelle ultime giornate, hanno trovato spazio insieme, ma mai dall’inizio: schierati appena 57′ fino ad aprile, il tandem Bacca-Lapadula – scrive l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – ha collezionato ben 93′ dalla 31^ giornata ad oggi. E portato, nelle rimonte (compiute e non) contro Inter, Empoli e Atalanta, ben 4 gol.

E Deulofeu? Schierato contro l’Atalanta da seconda punta, con l’ipotesi del doppio centravanti dovrebbe trovare una nuova collocazione: Montella lo potrebbe spostare esterno a sinistra, con Calabria sulla fascia opposta per garantire più equilibrio. In ogni caso, trarre il massimo dallo spagnolo sarà una delle priorità del mister, che dovrà fare a meno dello squalificato Suso: sarà l’ex Barça a dover accendere la luce.

Kessié-Milan, ci siamo

Kessié-Milan, operazione giunta al traguardo. Le basi dell’accordo erano già state impostate prima di Atalanta-Milan della scorsa settimana, adesso è solo questione di tempo. Ogni momento sarà quello buono per le firme, ma il centrocampista classe ’96 ha già scelto e anche i club sono arrivati alla medesima conclusione. Le cifre: all’Atalanta andranno 28 milioni di euro, bonus compresi; al giocatore 2,5 milioni (anch’essi comprensivi di bonus) per 5 anni.

Battuta dunque la concorrenza della Roma, che era arrivata ad offrire la stessa cifra per il cartellino, ma con modalità e tempi di pagamento meno favorevoli all’Atalanta. Con Kessie invece si era fermata a circa 2 milioni (bonus compresi): nulla da fare quindi, i giallorossi si concentreranno su altri obiettivi. Il futuro di Franck Kessie invece è sempre più colorato di rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

L’Atletico Madrid ci prova per Belotti: pronti 60 milioni

Nuovo spauracchio di mercato per i tifosi del Torino che temono di perdere la giovane stella Andrea Belotti: arriva dalla Spagna dove, nel programma “El Partidazo” della radio Cadena Cope, rivelano che l’Atletico Madrid avrebbe individuato nel centravanti granata la seconda scelta per la prossima stagione nel caso in cui fallisse l’obiettivo primario, che è quello di far rientrare Diego Costa dal Chelsea.

Come ha più volte ricordato il patron del Torino Urbano Cairo, l’intenzione del club granata è quella di trattenere il giocatore per almeno un’altra stagione, ma nulla potrebbe impedirne la partenza di fronte ad un club disposto a versare la clausola rescissoria di 100 milioni di euro. L’Atletico di Diego Simeone, sempre secondo “El Partidazo”, tenterebbe una trattativa per scendere fino a 60. Parti quanto mai lontane, dunque.

Il 23enne attaccante, 25 reti in 33 gare quest’anno in Serie A (più 2 in Coppa Italia), lo scorso dicembre ha prolungato fino al 2021 il proprio contratto con i granata.

Fonte: ANSA.it

Roby Baggio, il codino che conquistò il Milan

16 maggio 2004: 13 anni fa Baggio salutava il calcio, a San Siro. Ripercorriamo il suo trascorso rossonero

Silvio Berlusconi se ne era già calcisticamente innamorato ma, siamo nell’estate del 1990, il ragazzo era già della Juventus: “Ci sono delle montagne in mare che non si possono spostare”. La montagna era l’avvocato Agnelli e il mare di talento era quello di Roberto Baggio.

5 ANNI DOPO, ECCO ROBY BAGGIO
Il Milan aveva perso Marco Van Basten e lo aveva sostituito con George Weah. C’era già Dejan Savicevic in rosa. Ma per il calo di zuccheri di talento cui andava incontro il palato rossonero per la dipartita calcistica del Cigno, bisognava andare oltre. Ecco allora che, come sarebbe accaduto più di dieci anni dopo con Ronaldinho passato al Milan per l’esplosione di Leo Messi, alla Juventus la crescita di Alessandro Del Piero non rende più compatibile con l’ambiente la presenza a Torino di Roberto Baggio dopo cinque anni di militanza bianconera. Rapido giro di telefonate, veloci cenni d’intesa e Roby è a Milano. Lo voleva anche l’Inter, con Massimo Moratti che si rammaricherà per essere stato escluso dalla trattativa, ma Baggio accetta il corteggiamento del Club che in quegli anni vinceva sempre, comunque e ovunque: il Milan.

IL TRIVENETO È CASA MIA
La prima partita di Campionato da titolare di Roby nel Milan si gioca a Padova. Dieci mesi prima, ci avevano perso i rossoneri sul terreno patavino. Ma in quell’agosto 1995 si respira aria nuova, aria frizzante. Questa volta il Milan vince e Baggio gioca, ma non segna. Ci penserà una settimana dopo, di testa, a quattro minuti dalla fine di un Milan-Udinese che sembrava destinato a finire in pareggio. Ma grazie a Roby, due a uno. Scusi Capello, Baggio non stava giocando bene, perchè lo ha tenuto in campo? Pausa da attore consumato, sorrisino con occhiatina e Don Fabio sibila: “È proprio in queste partite che campioni come Baggio, da un momento all’altro, si inventano qualcosa…”. In gol anche a San Siro contro l’Atalanta, Roby entra un po’ in penombra a partire dalla partita persa dal Milan a Bari il 1° ottobre 1995. È da quel momento che gioca un po’ meno.

L’INVERNO DEL TALENTO, LA PRIMAVERA TRICOLORE
Assente nei big-match contro Inter e Juventus, in un Milan di talento in cui non è semplice trovare spazio (anche campioni come Boban, Simone e Di Canio volevano giocare…), Roby rifiorisce in inverno quando tiene a battesimo con i suoi tiri Gigi Buffon al suo esordio a Parma, segna a Firenze, fa una gran bella gara a San Siro contro la Sampdoria e guida l’attacco rossonero nelle settimane in cui Weah è in Coppa d’Africa. Le perle primaverili di Baggio saranno la splendida gara giocata e vinta 3-0 da lui e Dejan contro il Parma, per non parlare del gol-scudetto segnato proprio alla Fiorentina. La sue migliori gare europee resteranno quelle di San Siro in Coppa Uefa contro Strasburgo e Bordeaux.
Dopo la partenza di Capello, il maestro Tabarez lo voleva riportare al centro del progetto. Ma tra infortuni, sfortuna e polemiche, l’abbandono di Tabarez riportò Arrigo Sacchi a Milanello. Con il taglio di una considerevole fetta di spazio per Roby che, dopo una battuta estiva del rientrante Capello, capì che il 1997 era l’anno giusto per andare a cercare nuove esperienze.

IL 16 MAGGIO 2004
Roberto Baggio era stato però molto più che apprezzato dai tifosi rossoneri. Era stato amato e applaudito. Ecco perchè, pur nel vivo della festa del 17° Scudetto del Milan, il momento più emozionante di Milan-Brescia, ultima giornata del Campionato 2003-2004, era stato proprio quello della standing ovation della folla rossonera per lui, Roby, sostituito dal suo allenatore De Biasi, abbracciato da Paolo Maldini e riposto da San Siro nella teca più nobile della grande storia del calcio mondiale.

Fonte: AC Milan

Conti: “Inter, Milan, Roma, Juve o Napoli: sarebbe un onore”

L’esterno dell’Atalanta, Andrea Conti, ha parlato delle voci di mercato che lo riguardano:

“L’Inter sarebbe certamente una bella opportunità, ma vedremo. Stessa cosa se chiamassero Milan, Roma, Juve o Napoli, per me sarebbe un onore essere preso in considerazione da una grande squadra. È normale che si parli di mercato, fa parte del gioco. Ma ora penso alle prossime due gare di campionato, non so quali squadre siano interessate a me e non voglio saperlo fino a quando sarà finita la stagione. Penso all’Atalanta, poi penserò all’Europeo Under 21 e poi si parlerà di mercato”.

Ambrosini: “Milan, hai sbagliato modi e tempi del mio addio. E non ho digerito…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista e capitano del Milan, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai taccuini de l’Ultimo Uomo. I primi calci al pallone e il trasferimento al Cesena, poi l’occasione Milan e i tanti anni tra successi e infortuni, sino all’addio amaro ai rossoneri alla chiusura della carriera: Ambro si è raccontato a tutto tondo. Di seguito è riportato un estratto delle dichiarazioni rese dallo storico 23 milanista proprio sulla separazione dal club meneghino:

“A quell’età non mi volevano più. Avevano tutto il diritto di pensarlo. Peccato per le modalità e le tempistiche. Una gestione sbagliata. Se sarebbe stato meglio anche per me lasciare dopo Milan-Novara del 2012? Ci ho pensato. Mi sono risposto che sì, sarebbe stato meglio. Ma poi alla fine riconosco che se non l’ho fatto è perché non riuscivo a vedermi in nessun’altra squadra. Sentivo un senso d’appartenenza enorme. E poi andarsene dopo tutti gli altri sarebbe suonato troppo come un abbandono della nave. L’attaccamento ai colori comunque restava intatto, nonostante non ci fosse più nessuno dei miei compagni di sempre.

Andar via senza aver fatto il giro di campo a San Siro mi è rimasto qui. Per chiudere il cerchio ho voluto giocare ad ogni costo Milan-Fiorentina, a novembre del 2013. Stavo guarendo da uno stiramento e ho stretto i denti. Volevo prendere gli applausi di S.Siro un’ultima volta. Dopo mezzora mi sono arreso al dolore e ho chiesto il cambio. Un saluto veloce ma va bene così”.

Per leggere l’intervista integrale resa da Ambrosini a l’Ultimo Uomo clicca qui.

Il Milan studia il modulo del futuro

La stagione del Milan è ormai agli sgoccioli, ma i lavori di ricostruzione della squadra sono già iniziati e non interessano solamente il prossimo mercato estivo. L’allenatore dei rossoneri, Montella è già all’opera per risolvere una questione non da poco per una squadra di calcio: quella legata al modulo da schierare in campo.

Per quasi tutto il campionato, il Milan è sceso in campo con un 4-3-3 con interpreti intercambiabili. Donnarumma in porta, De Sciglio e Abate terzini, Romagnoli e Paletta coppia di difensori centrali. A centrocampo tre giocatori: Kucka, Pasalic e Sosa, in attacco tridente composto da Suso, Bacca punta centrale e Deulofeu. Dalla formazione citata ho volutamente omesso alcuni giocatori come per esempio Bonaventura e Montolivo, infortunati da molto tempo.

La partita di sabato sera contro l’Atalanta (pareggiata con un gol in fuorigioco di Deulofeu) ha visto un cambio di modulo per Montella, che sembra stia facendo le prove generali per la prossima stagione. Il Milan si è schierato con un insolito 3-5-2 composto da: Donnarumma; Gomez, Zapata, Romagnoli; Kucka, Suso, Montolivo, Pasalic, De Sciglio; Deulofeu, Bacca.

Rispetto all’offensivo 4-3-3, il modulo visto contro l’Atalanta è più conservativo e il Milan ha concesso molto meno spazio e manovra agli avversari. Se è vero che la difesa si è dimostrata più solida rispetto al solito, è altrettanto vero che la manovra d’attacco è stata meno incisiva e le ripartenze dei rossoneri non sono state rapide e letali come accadeva con il modulo precedente. Per ora è stato solo un esperimento questo cambio di modulo da parte di Montella, ma non è detto che nelle due prossime partite (Bologna e Cagliari) non venga riproposto.

Per quanto riguarda il futuro, molto dipenderà dagli innesti estivi che si spera siano di buon livello e funzionali all’idea di gioco dell’allenatore. I nomi accostati al Milan per la prossima stagione sono diversi. Nella foto seguente tratta da Mediaset Premium, si ipotizza il Milan del futuro che, stando alla grafica, dovrebbe essere riproposto con il 4-3-3 in base alle caratteristiche tattiche dei nuovi innesti. Sarà davvero così?

Antognoni: “Milan meno da Scudetto dell’Inter. Donnarumma…”

Giancarlo Antognoni, ex calciatore e oggi dirigente della Fiorentina, ha parlato anche di Milan e del mister Montella:

Vincenzo sta portando i rossoneri in Coppa. Non è un’impresa da poco. Il Milan è davanti all’Inter in classifica, ma è indietro rispetto ai nerazzurri nella costruzione di una squadra da scudetto. Mi piace il giovane Locatelli. Terrei Deulofeu e Suso.

Non mi sorprende se Donnarumma vale 100 milioni – ha dichiarato Antognoni a La Gazzetta dello Sport – è un mostro di bravura. Certo, se dovesse lasciare il Milan chi può spendere quelle cifre? Arabi, cinesi, magnati russi. In Italia solo la Juve“.

Suso squalificato, out per Milan-Bologna

Brutta notizia per Montella in vista di domenica. Suso, diffidato e ammonito contro l’Atalanta, è stato squalificato dal Giudice Sportivo per la prossima giornata di campionato: lo spagnolo salterà Milan-Bologna di domenica, match chiave per blindare il 6° posto e staccare il pass per i preliminari di Europa League.

Ag. Badelj: “È ora di lasciare la Fiorentina. Il Milan…”

Sono chiare e inequivocabili le parole di Dejan Joksimovic, agente di Milan Badelj, sul futuro del centrocampista della Fiorentina e della Croazia:

“Partiamo dal presupposto che nonostante le promesse io, come agente del calciatore, non sono ancora stato pagato. Il giocatore voleva partire l’anno scorso, quando avevamo in mano un paio di offerte molto importanti, ma il club e Corvino hanno deciso di dichiararlo ‘incedibile’. Adesso gli rimane un solo anno di contratto – ha dichiarato il procuratore di Badelj a firenzeviola.it – penso che sia arrivato il momento, sia per lui che per la Fiorentina, di lasciarlo partire.

Al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale, ma c’è tempo. Magari la Fiorentina sa qualcosa in più di me… Rinnovo? Non mi ha mai chiamato nessuno per questo, quindi non credo che ci sia l’interesse di chiudere questo tipo di accordo. Milan? L’unica certezza è che può giocare titolare in tutte le squadre del campionato italiano. Tutte, anche la Juventus, anche se non credo che siano interessati”.

Milanello: al via una settimana fondamentale

Squadra in campo per una sessione mattutina: focus sulle conclusioni a rete e calcio-tennis nel menù di giornata

Si apre una nuova settimana al Centro Sportivo di Milanello. Dopo il lunedì di riposo concesso da Mister Montella ai suoi ragazzi, i rossoneri sono tornati in campo per l’unico appuntamento di giornata. Non hanno preso parte all’allenamento gli infortunati Antonelli e De Sciglio, mentre capitan Montolivo ha svolto un lavoro personalizzato.

La seduta è iniziata intorno alle ore 10.45, sul ribassato, con un riscaldamento e una serie di esercizi per la mobilità. A seguire, gruppo diviso in tre: uno ha lavorato sulle combinazioni per arrivare alla conclusione, i restanti due si sono sfidati a calcio-tennis. Ha chiuso l’allenamento una partitella a campo ridotto con le sponde.

Appuntamento a mercoledì, con in programma una doppia seduta in vista della sfida di domenica, alle ore 15.00, contro il Bologna.

Fonte: AC Milan

Atletico Madrid su Suso

Non solo Donnarumma, corteggiato senza pietà dal City di Guardiola. Anche un altro talento del Milan viene seguito da vicino da un’altra big d’Europa: l’Atletico Madrid ha messo gli occhi su Suso. I Colchoneros – scrive il Mundo Deportivo – seguono il trequartista spagnolo e hanno inviato emissari a visionarlo in occasione del match di sabato tra Atalanta e Milan. Nonostante un tira e molla che dura ormai da diverse settimane, Suso non ha ancora rinnovato (e rivisto al rialzo) il contratto che lo lega al club di via Aldo Rossi.

 

Milan, il piano per Belotti: 70 milioni e tre contropartite tecniche

Il sogno dei tifosi, un ambizioso obiettivo della società. Sarà difficile che Belotti arrivi al Milan, ma la nuova dirigenza sta provando a trasformare il miraggio in realtà. E ha già pronta per il Torino – come racconta Il Giorno di oggi – una super offerta che potrebbe far vacillare la volontà del presidente Cairo di trattenere il Gallo almeno un’altra stagione.

Il piano del Milan per Belotti è questo: mettere sul piatto sia una cifra importante – 70 milioni di euro circa – sia alcuni calciatori graditi al Torino e a Mihajlovic, come Gabriel, Antonelli e Kucka. Un modo per abbassare il prezzo del cartellino (la clausola rescissoria, seppur valida solo per l’estero, è di 100 milioni) e tentare la dirigenza piemontese con contropartite tecniche decisamente appetite.

Tre calciatori di livello e un lauto conguaglio economico sarà la mossa da via Aldo Rossi per provare un clamoroso colpo di mercato: vestire di rossonero il Gallo. Un tentativo il cui esito sarà presto svelato, in quanto il Torino non ha intenzione di creare una telenovela lunga tutta il mercato. La decisione definitiva su Belotti arriverà presto in estate e rimarrà tale.

 

Guardiola chiama Gigio al City: pronti per il Milan 25 milioni

Il progetto del nuovo Milan stenta ancora a prendere contorni ben definiti e i gioielli del club vengono così presi d’assedio. L’oggetto del desiderio di mezza Europa è ovviamente il 18enne portiere azzurro Gigio Donnarumma, il cui rinnovo del contratto che scade nel 2018 appare ancora lontano e potrebbe dunque avere un destino in Premier League. Stando al ‘Sun’ infatti, lo stesso numero uno avrebbe confessato ad alcuni amici la volontà di giocare nella prossima stagione in Premier League.

In prima fila per lui i due club di Manchester, con Pep Guardiola disposto a scaricare Bravo e a mettere sul piatto un ingaggio da circa 4,2 milioni di euro a stagione per battere la concorrenza dello United di Mourinho e portarlo al City. Tra l’altro, alla luce della situazione contrattuale e del conseguente rischio di perderlo a parametro zero fra un anno, il Milan potrebbe accontentarsi di una cifra inferiore ai 25 milioni di euro.

Conferme in qualche modo sono arrivate dalle parole dello stesso Guardiola: «Donnarumma è un portiere top, assolutamente, ha qualità enormi per avere solo 18 anni – ha detto l’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco prima di parlare poi del recupero contro il West Bromwich in programma domani, fondamentale per la qualificazione alla prossima Champions League -. Domenica prossima cominceremo a parlare con i singoli, so che siete curiosi ma è importante rimanere concentrati sul presente. Se non avessimo obiettivi sarebbe diverso ma stiamo giocando per tante cose e spero che i calciatori siano concentrati su questo».

Fonte: Corriere dello Sport

Percassi: “Gomez, Conti e Kessié via per offerte irrinunciabili”

Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato delle situazioni di mercato relative ai gioielli orobici:

“Noi non vogliamo far partire il Papu nemmeno con un’offerta irrinunciabile, ma se arrivasse toccherà a lui decidere cosa fare. Stesso discorso per Conti. Noi non svendiamo nessuno, ma se per necessità dovessimo cedere qualcuno lo faremo alle nostre condizioni e cifre.

Kessié al Milan può essere uno dei titoli estivi, ma c’è anche la Roma ed è molto ambito. Per ora e nostro poi a fine stagione decideremo cosa fare, ma di sicuro non lo svendiamo. Chi sarà disposto a pagarlo di più, potrà prenderlo”.

Gasperini: “Kessié-Gomez al Milan? Se partono è per rinforzare la squadra”

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato delle situazioni relative a Kessié e Gomez, entrambi accostati al Milan:

“Credo che l’Atalanta, come altre squadre della stessa fascia, abbia la necessità di monetizzare per rinforzarsi. Il presidente Percassi è uno che investe quello che incassa, che sia per lo stadio, per le strutture della società o per la squadra. Credo che la sua idea sia di rinforzarsi – ha dichiarato Gasperini a “Radio Anch’Io Sport” – è successo con Gagliardini e con Caldara, che è rimasto. Credo che un’eventuale cessione servirebbe a rinforzare la squadra. Giocatori simbolo? Gomez sicuramente. Il Papu ha fatto un campionato da vero fuoriclasse internazionale. Ma anche Conti con i suoi 8 gol è stato straordinario. Mi ricorda il giovane Tardelli”.

Gomez: “Montella mi vuole al Milan”

L’attaccante dell’Atalanta, Alejandro Gomez, ha parlato della stagione con i bergamaschi e del possibile approdo in rossonero:

“Ad inizio stagione non pensavamo di finire così in alto. Dopo Natale abbiamo iniziato a crederci di più, poi non siamo mai calati. C’è un grande gruppo, pieno di giovani che lavorano al massimo. Europa con un gruppo diverso? In tanti potrebbero andare, io incluso ma ho un contratto. Non parlo della mia prossima possibile squadra, se arriva un’offerta ne parlerò con la società. Vado via da qui per la Champions e lo scudetto.

Milan? Con Montella ho un ottimo rapporto. Abbiamo lavorato bene al Catania, mi voleva alla Fiorentina e so che mi vuole anche adesso. Ma non ci sono contatti veri, ci siamo solo sentiti. C’era qualcosa col Milan a gennaio – ha dichiarato il Papu a MilanNews – ma non me la sentivo di lasciare la Dea. Evitare i preliminari? Sì, l’idea è quella. Fare ancora il punto che ci serve per garantirci l’Europa League diretta”.

Donnarumma-Milan, rinnovo in stand-by. E Guardiola lo corteggia: “È già portiere top”

L’allenatore del City ha manifestato il suo apprezzamento per Gigio, il cui futuro non è ancora chiaro

I campionati in corso stanno per dare i loro verdetti, poi tutte le varie squadre – dall’Italia all’Europa – rifletteranno su quanto accaduto e prenderanno le giuste decisioni in vista della prossima stagione. Prima di ricominciare la preparazione verrà il tempo del mercato, con le grandi che punteranno a rinforzarsi andando a cercare le pedine migliori. Chi da anni mostra di non avere problemi economici è il Manchester City, che dopo aver accontentato il tecnico Pep Guardiola nella scorsa finestra di mercato estivo si prepara a nuovi, grandi investimenti nelle prossime settimane. Uno dei ruoli su cui dovrà riflettere l’allenatore spagnolo è quello del portiere e l’ex Barcellona avrebbe già individuato il calciatore su cui puntare.

“Gigio portiere top anche se molto giovane”
Si tratta di Gianluigi Donnarumma attualmente a Milano con una situazione ancora da definire con il suo attuale club, ma già con gli occhi di tutte le più grandi squadre d’Europa su di sé. Proprio Guardiola ha parlato alla vigilia della partita contro il WBA, fondamentale per la corsa alla prossima Champions League, strizzando l’occhio al portiere classe 1999 di proprietà dei rossoneri: “E’ un giocatore top, assolutamente un grande portiere che ha qualità enormi per avere soltanto 18 anni”, ha detto lo spagnolo. Già l’anno scorso – al momento del suo arrivo – Guardiola aveva avviato una vera e propria rivoluzione per il ruolo del portiere: Hart era stato mandato in prestito al Torino ma da luglio tornerà a Manchester in attesa di conoscere il suo destino. Da Barcellona era invece arrivato il cileno Claudio Bravo, che più di una volta però ha deluso le aspettative dell’ambiente. Per questo il tecnico potrebbe aver iniziato una nuova ricerca per trovare l’uomo giusto a cui affidare i pali dei Citizens.

Raiola vuole un Milan competitivo
Donnarumma è riuscito a impressionare il tecnico del Manchester City così come già aveva fatto con Mourinho – viste le voci che erano rimbalzate sui tabloid inglesi. La volontà del portiere rossonero però è quella di rimanere in Italia per vestire i colori della sua squadra del cuore (come più di una volta ha sottolineato l’interessato). Per fare chiarezza bisognerà aspettare ancora, il Milan dovrà incontrare l’agente del calciatore Mino Raiola, che nelle ultime settimane è stato impegnato lontano dall’Italia dove ha seguito l’evoluzione dell’infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Raiola, come lo stesso calciatore, ha più volte espresso il desiderio di vedere un Milan più competitivo – caratteristica necessaria per far rimanere Gigio a Milano. Si annuncia un’estate importante per il futuro del portiere classe 1999, intanto dall’Inghilterra arrivano le parole di apprezzamento di Guardiola.

Fonte: Sky Sport

Accadde oggi: 29 anni fa l’11° Scudetto

15 maggio 1988: il Milan di Sacchi dopo una splendida rimonta sul Napoli torna a vincere il titolo dopo nove anni

Alla fine di quel Como-Milan Franco Baresi ha voluto conservare la maglia che aveva indossato in campo. Tra quelle strisce rossonere campeggiava, più brillante che mai, la stella conquistata nel 1979: “Aspettavo questo momento da nove stagioni, questa vittoria la dedico a tutta la gente che ha sofferto con me in questi anni”. Due retrocessioni e mille difficoltà avevano segnato il Milan, ma dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi in quella stagione si era aperto un nuovo capitolo, con in panchina un tecnico che era destinato a cambiare il calcio italiano e mondiale.

NASCE IL MILAN DI SACCHI
Il Milan si affaccia alla stagione 1987-88 dopo un quinto posto in campionato e un’eliminazione in Coppa Italia agli ottavi contro il Parma, neopromossa in Serie B. Una sconfitta che lascia il segno su Silvio Berlusconi, che un anno prima aveva rilevato la società rossonera e che rimane stregato dal gioco degli emiliani. Il tecnico di quella squadra, Arrigo Sacchi, sbarca dunque a Milano nell’estate 1987, ma il suo non è l’unico volto nuovo: dal Psv arriva Ruud Gullit, dall’Ajax Marco Van Basten e dalla Roma Carlo Ancelotti. Tre acquisti eccellenti, chiamati a far fare il salto di qualità al Milan. A Milano impazzata subito la “Gullit-mania”, con le treccine di Ruud che diventano la tendenza del momento. Ed è proprio “Il tulipano nero” uno dei protagonisti – assieme a Van Basten e Donadoni – del successo rossonero di Pisa (1-3) nella prima giornata. L’esordio a San Siro contro la Fiorentina, però, lancia segnali preoccupanti: Diaz e Roberto Baggio fissano il punteggio sul 2-0 per i viola, con molti tifosi rossoneri che, inferociti, abbandonano anzitempo le gradinate. Ma è ancora troppo presto per esprimere sentenze…

INIZIA LA RIMONTA
Già, perché se è vero che il girone d’andata del Milan è caratterizzato da vittorie (contro Ascoli, Verona, Pescara e Avellino) e alcuni pareggi, la svolta arriva dopo una vittoria che si tramuta in sconfitta. I rossoneri, infatti, battono la Roma tra le mura amiche per 1-0 grazie a un rigore di Virdis. Il giudice sportivo però assegna i due punti a tavolino ai giallorossi a causa di un petardo che all’inizio del secondo tempo aveva colpito il portiere Franco Tancredi. È quello l’ultimo k.o. della stagione, perché proprio da quel momento parte la rimonta. Prima la vittoria nel derby grazie ad un’autorete di Ferri, poi il roboante successo sulla capolista Napoli per 4-1. Alla rete di Careca al 10’ la squadra di Sacchi risponde con Colombo, Virdis, Gullit e Donadoni.Nasce il SuperMilan – titola il giorno dopo La Gazzetta dello Sport – Napoli distrutto”. I rossoneri, grazie a questo successo, si candidano a diretta inseguitrice dei partenopei per la vittoria finale.

NAPOLI-MILAN 2-3: IL SORPASSO
Dopo quella vittoria il Milan trova maggiore fiducia nei propri mezzi. Vince a Torino contro la Juventus, e porta a casa il bottino pieno superando Sampdoria e Roma. Il 24 aprile 1988 Gullit e Virdis stendono l’Inter nel derby, ed è così che la squadra di Sacchi arriva alla sfida di ritorno contro la capolista, a tre giornate dal termine, con un solo punto di distacco. Al San Paolo si affrontano le due formazioni più forti di quella stagione, ed è quasi naturale che ne esca una partita splendida. È il Milan a passare in vantaggio con Virdis, a cui risponde – pochi minuti più tardi – una punizione di Maradona che batte Galli. Poi però la squadra di Sacchi mette la freccia grazie al secondo gol del suo numero 9 e alla rete di Van Basten, che dopo aver passato diversi mesi ai box per un infortunio si rivela decisivo nella volata finale. A nulla serve il colpo di testa con cui Careca accorcia le distanze: i rossoneri portano a casa una vittoria che significa sorpasso e primo posto in classifica. Il Napoli dopo 50 giornate consecutive cede il primato, ma tutto il San Paolo al triplice fischio dell’arbitro Lo Bello applaude a scena aperta la prestazione di un Milan che, dopo nove anni, torna a vedere la possibilità concreta di vincere lo Scudetto.

IL PARI DI COMO E LA GIOIA ROSSONERA
Il 2-3 del San Paolo manda in tilt la squadra partenopea, che perde anche nella gara successiva contro la Fiorentina. A San Siro i tifosi celebrano il pallone d’oro di Gullit, ma in campo la Juventus blocca i rossoneri sullo 0-0. Il verdetto è dunque rimandato all’ultima giornata, con la squadra di Sacchi che è chiamata a giocarsi il titolo nella delicata trasferta di Como. Nei giorni che precedono la gara scatta una vera e propria caccia al biglietto: sono 70mila le richieste per i “soli” 15mila tagliandi a disposizione. Il 15 maggio 1988, tra chi sceglie il treno e chi invece si avventura con la propria auto, va in scena un vero e proprio esodo. Lo Stadio Sinigaglia ribolle di passione rossonera, e dopo soli 2′ il Milan è avanti grazie alla rete di Virdis. All’inizio della ripresa il Como trova il pari con Giunta, che fissa il punteggio sull’1-1. Al triplice fischio sono entrambe le squadre ad esultare: per il Milan arriva lo Scudetto numero 11 della sua storia (il primo dell’era Berlusconi), per il Como la salvezza aritmetica. In campo la gioia è enorme, ma la festa dura fino a notte fonda, con migliaia di tifosi che scortano la squadra fino a San Siro per un abbraccio rossonero impossibile da dimenticare.

Fonte: AC Milan

Ag. Lapadula: “Vuole restare al Milan, vedremo il da farsi”

Alessandro Moggi, agente di Lapadula, ha parlato del futuro del proprio assistito:

“A fine stagione parleremo con la società e vedremo il da farsi, se il giocatore verrà considerato importante per il progetto del Milan. Gianluca si trova bene in rossonero – ha dichiarato Moggi a Premium Sporte vuole restare, vediamo”.

Donnarumma, interesse dei due Manchester

Pressing di City e United su Gigio Donnarumma. Il portiere del Milan piace a tutte le big d’Europa, ma sarebbero i due club di Manchester quelli maggiormente interessati e attivi per il numero 99 rossonero – scrive il Sun -, soprattutto i Red Devils: Mourinho è alla ricerca del sostituto di De Gea.

Galliani: “Milan? Da tifoso non commento”

“Non sono in silenzio stampa sul Milan ma credo sia giusto che quando si ceda un’azienda non si debba più parlarne. Da tifoso mi astengo dai commenti”. Così l’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, a margine del ‘Candido Day’ e del premio internazionale ‘Il Bello del Calcio’, dribbla le domande sul Milan.

Il cuore e la passione per il Milan – prosegue Galliani – sono quelli di prima, come la mia emozione e il mio tifo quando guardo le partite“. “Se volete parliamo di basket o di questioni immobiliari”, aggiunge riferendosi all’EA7 e al suo nuovo ruolo in Fininvest.

Fonte: ANSA.it