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Milan, riecco l’Europa. La prima vittoria cinese regala il sesto posto

Montella (100 successi) bravo in una fase di transizione e senza un euro sul mercato (via “il Giornale”)

È la seconda luce in fondo al tunnel dopo l’abbagliante notte di Doha. Il Milan di Montella è arrivato sesto e ha guadagnato con un rotondo 3 a 0 sul Bologna fragile come un grissino l’accesso ai preliminari di Europa League.

Appuntamento a fine luglio con qualche viaggio esotico ma è un purgatorio fondamentale per dimenticare la colpevole assenza dei tre anni precedenti nell’attesa di dare la scalata alla Champions. Perciò ieri anche i rossoneri hanno festeggiato (a eccezione di Bacca che è tornato mesto negli spogliatoi) sotto la curva dei loro più fedeli sostenitori. I numeri e le riflessioni sull’evento sono diventati millanta, come avrebbe scritto Gianni Brera. Montella, col successo numero 100 della carriera da allenatore, ha fatto meglio dei suoi tanti predecessori (Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi) che pure hanno goduto di condizioni vantaggiose, specie il serbo che ha usufruito di un potenziamento sontuoso (Romagnoli, Bacca e Bertolacci, 68 milioni investiti).

La contabilità è la seguente: vinta la Supercoppa d’Italia, centrato l’obiettivo internazionale, perso il quarto di Coppa Italia arrendendosi in 10 contro 11 davanti alla Juve: mica male. È già questo un risultato prestigioso perché il tecnico napoletano ha lavorato in piena epoca di transizione da una proprietà all’altra, ricevendo la protezione competente di Galliani ma senza avere un euro da investire sul mercato. Si è accontentato delle briciole (Deulofeu e Ocampos) e con quelle ha apparecchiato un pranzo di qualità. Proprio lo spagnolo (in assenza dell’altro sodale decisivo Suso) ha firmato il secondo sigillo consecutivo tra Bergamo e ieri a San Siro: 4 punti in una settimana sono il suo saldo attivo. Il Milan degli scappati di casa (dixit Cassano) è arrivato davanti all’Inter che ha speso cento milioni nell’estate scorsa e veniva accreditata del ruolo di anti-Juve. È un’altra medaglietta al petto del gruppo caduto più volte ma rialzatosi con uno scatto di reni nella curva decisiva della stagione.

A dispetto del risultato, non è stata una comoda passeggiata sotto il sole quasi estivo di Milano. Il Bologna non ha mai tirato in porta e questo è il dato più concreto che può dare conto dell’opposizione della squadra di Donadoni. Nel primo tempo i milanisti hanno molto sprecato d’accordo, ma ha funzionato poco e male il sistema di gioco scelto da Montella: i due centravanti, Bacca e Lapadula, uno al fianco dell’altro, hanno moltiplicato i limiti e gli errori invece che esaltarne le qualità balistiche. Decisivi un paio di cambi avvenuti nella seconda frazione: il primo (Mati Fernandez al posto dello spento Bertolacci) ha dato geometria e dettato un assist, il secondo (Honda al posto di Bacca fischiatissimo) ha contribuito con un bel gol su punizione a mettere in banca il successo. Montella ha preso atto all’intervallo dell’errore commesso e corretto lo schieramento. Non solo. A pochi minuti dai titoli di coda ha consentito a un giovanotto della primavera, Cutrone, di debuttare in serie A: è una scelta simbolica che valorizza la svolta berlusconiana (puntare sul vivaio) dopo il lancio di Locatelli. Da aprile il Milan non vinceva più. Quello di ieri è stato il primo iscritto d’ufficio sul conto del nuovo azionista cinese. Può moltiplicare l’entusiasmo di Fassone e Mirabelli che hanno già messo a segno un tris di acquisti.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Romagnoli, visita di controllo al menisco

Non solo Musacchio stamane alla “La Madonnina”. Anche Alessio Romagnoli, suo futuro compagno di reparto, ha fatto visita alla clinica meneghina: l’ex Samp – fa sapere Sky Sport – ha effettuato una visita di controllo al menisco, problema che lo ha costretto a saltare tre partite prima del rientro in Atalanta-Milan. Accompagnato dal padre e dal medico sociale Rudy Tavana, Romagnoli si sta sottoponendo a degli esami strumentali.

Milan, è Belotti l’alternativa a Morata: contatti continui. Si punta sul suo essere “milanista”

Dall’ufficialità ormai prossima di Musacchio ai colpi Kessié e Ricardo Rodríguez ormai chiusi, passando per la ricerca del bomber utile a regalare al Milan della prossima stagione un profilo importante per competere al meglio tra Italia ed Europa.

La dirigenza rossonera ha individuato in Andrea Belotti la principale alternativa ad Alvaro Morata e Pierre-Emerick Aubameyang per l’attacco: profilo sul quale la società rossonera si è spostata con convinzione, nonostante la richiesta del Torino resti attualmente pari alla clausola rescissoria (da 100 milioni) fissata per una possibile cessione all’estero.

La strategia rossonera resta incentrata sull’essere ‘milanista’ di Belotti, per un’esperienza rossonera che per l’attaccante granata rappresenterebbe il coronamento di un sogno, e sulla consapevolezza che il Toro non può rischiare, dopo la fantastica stagione vissuta, di non cederlo. Contatti continui nelle scorse ore e nei prossimi giorni, anche con l’agente del giocatore, per tentare il colpo: in casa di mancata riuscita positiva, possibile la virata su profili alla Nikola Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Honda ai saluti: “Lascio il Milan. Spero di tornare non da calciatore”

Addio con gol per Keisuke Honda. Ai suoi ultimi giorni milanisti prima della scadenza del contratto, il giapponese è stato decisivo contro il Bologna con una bella prestazione e con la rete del 2-0: una delle pochissime gioie, forse l’unica, di una stagione trascorsa praticamente tutta in panchina. Honda ha salutato il Milan con queste parole riportate sul proprio profilo twitter:

Cari Milanisti, grazie. Grazie perché questi 3 anni e mezzo sono stati una sfida continua ma mi hanno permesso di migliorare come uomo. Lascerò’ il Milan termine di questa stagione ma spero di rivedervi presto, magari in in veste diverse da quelle di calciatore. Nel frattempo continuerò’ a impegnarmi giorno dopo giorno per raggiungere i miei obbiettivi. Forza Milan, sempre!

Con affetto, Keisuke”.

Milan, domani l’ufficialità di Musacchio

Le visite mediche questa mattina alla clinica “La Madonnina”, le firme nella giornata di domani. Il Milan e Mateo Musacchio sono finalmente pronti a dirsi “sì”: il trasferimento in rossonero dell’argentino, annunciato da diverse settimane, diverrà ufficiale domani 23 maggio. Nelle casse del Villarreal finiranno 18 milioni di euro, mentre il giocatore si legherà al Diavolo con un contratto quadriennale.

Aubameyang, sogno del Milan: la corsa entra nel vivo

Bundesliga, Premier League e Liga concluse. La Serie A si congederà fra sette giorni. Questa che è appena entrata, però, potrebbe essere già la settimana di uno dei più ambiti uomini mercato, Pierre-Emerick Aubameyang. Oggi in Germania si è ricamato molto sulle ultime sue dichiarazioni, sintetizzabili in uno stringato “in settimana ci siederemo con la società e decideremo il mio futuro”. Un futuro che, con elevatissime probabilità, sarà lontano da Dortmund. Per l’attaccante gabonese, laureatosi capocannoniere in Germania davanti a Lewandowski, c’è la fila da tempo.

Auba è il sogno del nuovo Milan, come raccontatovi sin da gennaio con la consapevolezza che la montagna da scalare è altissima. Psg e Manchester City, grazie alle proprietà made in Qatar, possono soddisfare qualsiasi richiesta economica e offrire lo scenario della Champions League. Discorso simile anche per il Chelsea, senza dimenticare la vecchia promessa fatta da Pierre al nonno sul Real Madrid e il fatto che, in generale, un attaccante con le sue caratteristiche, nel pieno della maturità agonistica (compirà 28 anni a giugno), farebbe comodo davvero a chiunque. La corsa ad Aubameyang entra davvero nel vivo.

Fonte: Alfredo Pedullà

Montella centra l’Europa, il Milan torna a casa

Missione compiuta. Dopo tre stagioni a vuoto, il Milan non sbaglia un’altra volta e centra l’obiettivo Europa. Si dovrà passare per due turni preliminari tra luglio e agosto, ma la sostanza non cambia: il Diavolo tornerà finalmente a giocare le coppe europee dopo anni di sofferente astinenza. La partita contro il Bologna, primo match point dell’anno e (Montella dixit) vera e propria “finale” da non fallire per nessuna ragione al mondo, si è conclusa in un trionfo. Un 3-0 che piace al mister ed esalta il pubblico di San Siro, tornato (numeroso) a gioire con la propria squadra: sono servite pazienza e due correzioni in corsa per sbloccare, arrotondare e chiudere la pratica emiliana, ma il Milan ha vinto e blindato con l’aritmetica il 6^ posto in classifica.

I tre gol di scarto e il ritorno alla vittoria dopo un mese e mezzo di digiuno non rispecchiano però appieno i 90′ di gioco. La partita del Milan non è stata brillante e la prestazione tutt’altro che convincente per larga parte del match: male nel primo tempo e così così a inizio ripresa – Mirante non ha compiuto nessun intervento e la difesa rossoblu non ha sofferto granché -, Montolivo e compagni hanno svoltato solo dall’ora di gioco in poi, trovando la via del gol negli ultimi 20 minuti. Per cambiare marcia sono serviti i cambi di Montella: fuori Bertolacci e Bacca, dentro Mati e Honda, il Milan ha iniziato a girare, soprattutto grazie alle giocate dell’ispiratissimo cileno, capace di inventare il vantaggio milanista con un meraviglioso assist per Deulofeu. L’esperimento Bacca-Lapadula insieme dal 1′ è stato un fiasco: serviti pochissimo dalla squadra, Sir William è piaciuto per la solita generosità (pur peccando di imprecisione), mentre il colombiano è stato ectoplasmatico. L’ultima al Meazza del Peluca non ha reso onore al suo raro talento di finalizzatore.

Milan vincente e non convincente. Ma nelle “finali”, si sa, a contare è solo il risultato. E l’unico obiettivo in Milan-Bologna, centrato in pieno, era proprio questo: portare a casa i tre punti e la certezza matematica di tornare in Europa, a prescindere dalla qualità del gioco e dello spettacolo. Montella è riuscito lì dove Inzaghi, Seedorf, Mihajlovic (il serbo non terminò la stagione causa esonero, pur avendo lasciato il Milan 6^) e Brocchi avevano fallito. E pazienza se il Diavolo non ha entusiasmato: il tasso tecnico dell’undici di partenza, d’altronde, era modesto per pretendere di più. Cagliari sarà la tappa finale del campionato, ma soprattutto l’ultima pagina di un Milan troppo mediocre per essere vero. Il ritorno in Europa è la liberazione dopo un purgatorio lungo nel complesso cinque anni, addolcito solo in minima parte dal sorprendente trionfo in Supercoppa sulla Juventus. Un capitolo doloroso, destinato a diventare storia già dalle prossime settimane. Perché stavolta la musica è pronta a cambiare sul serio: il bello, quello vero, deve ancora venire.

Musacchio-Milan, ci siamo: visite mediche in corso

Questa mattina Mateo Musacchio è stato avvistato alla clinica La Madonnina dalle telecamere di SportItalia. Il difensore del Villarreal è a Milano per svolgere le visite mediche, primo passo verso l’ufficialità del trasferimento in rossonero.

Ecco la foto che immortala l’arrivo del calciatore argentino.

Aubameyang in italiano: “Futuro? Vedremo…”

Con la qualificazione in Champions League è finita la Bundesliga del Borussia Dortmund ed anche la straordinaria stagione di Pierre-Emerick Aubameyang: l’attaccante del Gabon ha segnato 39 gol in 45 presenze, migliorando le 39 reti in 49 partite dello scorso anno. Naturale che sia cercato da mezza Europa, anche se Milan (nelle cui giovanili ha già giocato nel 2007/08) e Real Madrid sono sicuramente in prima fila. 

Dopo il match con il Werder Brema, Aubameyang ha risposto in modo criptico alla domanda sul suo futuro e, imprevedibilmente, lo ha fatto in lingua italiana: “Questo lo vedremo, devo decidere la settimana che viene”. L’intervistatore si rivolge allora verso il traduttore che rimane di stucco. E Aubameyang ribadisce: “Digli quello che vuoi, vedremo, questa settimana devo parlare con il club, vediamo cosa facciamo”. Indizio di un futuro in Serie A?

Fonte: Premium Sport HD

Gattuso: “Milan cinese? Una realtà a cui dobbiamo abituarci”

L’ex centrocampista del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato di Milan sulle colonne del Corriere di Bologna:

L’arrivo dei cinesi? È una realtà alla quale tutti noi dobbiamo abituarci. Se questo è l’unico modo per riportare il nostro calcio a grandi livelli in Europa evviva i cinesi, i canadesi e tutti quelli che vengono a investire nelle nostre società.

L’importante è che percorrano le strade giuste. Serve la passione, la programmazione, l’organizzazione. Quello che ha fatto la Juve deve essere seguito da tutte le altre come il Vangelo. Quando parlavano Maldini, Costacurta li ascoltavo in silenzio, perché le regole che dettavano a tutti noi le rispettavano proprio loro per primi”.

Romagnoli: “Milan, è una stagione da 7,5-8. Difesa a tre? Mi trovo bene”

Queste, invece, le risposte sempre a Milan TV di Alessio Romagnoli:

“Sarà la prima volta per me in Europa League, speriamo di far bene. Era un obiettivo inseguito da tutti fin dall’inizio”. Arrivato al termine di una sfida non scontata: “Una gara sudata, vinta grazie agli ingressi di Honda e Mati Fernandez”. Il difensore vuole fare i complimenti alla squadra: “Siamo un grande gruppo, lo dimostra anche chi gioca meno come Keisuke: sono felice per il suo gol”.

Infine, sul reparto difensivo: “Difesa a 3 o a 4? Non è che cambi poi così tanto. Il Mister ci schierava a 3 già mesi fa, soprattutto in fase di possesso. Io mi trovo sempre bene. Un voto alla stagione? Positivo, 7,5-8. Potevamo fare di più ma va bene così”.

Fonte: AC Milan

Montella: “Orgoglioso dei miei ragazzi, il Milan ha raggiunto gli obiettivi fissati. La Juve…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato così al termine del match tra il Diavolo e il Bologna, che ha consegnato ai rossoneri l’aritmetica dell’Europa.

Sull’obiettivo raggiunto: “Sono molto soddisfatto, sono stati raggiunti gli obiettivi di inizio anno con la Supercoppa. Peccato per la Coppa Italia, ma abbiamo perso con onore. Ora siamo più sereni, sono contento del risultato e ringrazio tutti, anche le anime dietro alla squadra.

Sulla rosa che serve per il doppio impegno Italia-Europa: “Sono esperto dell’EL e siamo arrivati anche abbastanza avanti alla Fiorentina. Ora ci siederemo e vedremo che fare, ora si potrà lavorare con più tranquillità”.

Su Honda e Bacca: “Si è battuto con Lapadula, era un modulo inedito oggi e c’erano rischi. Non erano colpevoli né Bacca né Bertolacci, ma ho dovuto fare una scelta e l’ho fatta tirando una monetina. Mi dispiace, ma non ha colpe particolari oggi. Honda è entrato col passo giusto e la mentalità giusta di chi vuole determinare”.

Sul 6^ Scudetto della Juve: “Complimenti. Vedremo se riusciremo a cambiare la tendenza, sono diventati noiosi. Il Milan deve avere ambizioni, anche loro quando hanno vinto il primo scudetto erano arrivati al 6^ posto. Per chi ha la storia come la nostra è più facile, anche se Roma e Napoli sono attrezzate”.

Sul carattere della squadra: “Nelle difficoltà ci vogliono valori che i ragazzi han dimostrato di avere. È una squadra che non molla, orgogliosa, con un’anima, che nelle difficoltà gioca libera. È un gran valore per una squadra – ha dichiarato il mister a Premium Sport – sono orgoglioso di quanto hanno fatto i ragazzi, sempre presenti nelle difficoltà e con equilibrio. Non è facile, sono soddisfatto”.

Sulla campagna acquisti: “C’è totale sintonia con la dirigenza. Non volevo mandare messaggi alla squadra diversi dall’attualità e ho detto delle bugie bianche, ma con Mirabelli c’è confronto quotidiano, ci trasferiamo idee e sogni”.

Su Lapadula e Gomez: “Non faccio e non conosco il mercato, ma quando chiedono attaccanti agli altri chiedono da 50 milioni in su. Quindi anche Lapadula vale tanto”.

Sui tifosi: “Ci tengo a ringraziarli, ci hanno accompagnato tutto l’anno. Per chi è abituato a giocare al top, accompagnare la squadra per obiettivi diversi degli altri anni è motivo d’orgoglio per me e per i ragazzi: il loro sostegno è molto sentito e ci hanno dato aiuto per fare delle imprese”.

Sull’Inter: “Mi fa piacere arrivare davanti, ma non ci avevo ancora pensato”.

Montolivo: “Tenevamo tantissimo all’Europa. La società farà bene”

Questo il commento del capitano del Milan, Riccardo Montolivo, sul ritorno dei rossoneri in Europa:

Ci tenevamo tantissimo. Il sesto posto conta, per una squadra giovane come noi fare un’esperienza europea. Un po’ lunghi nel primo bene nella ripresa. La mano di Montella si è sempre vista, l’identità si è sempre vista. Ci siamo resi conto che potevamo giocarcela con l’Inter – ha dichiarato il centrocampista a Premium Sport – alla fine non conta quanto spendi ma il campo. Noi non ci accontentiamo di quanto fatto.

La Nazionale? So che ci vuole tempo, devo prima riconquistarmi il posto nel Milan, ma spero che la partita allo Stadium con la Spagna non sia l’ultima in azzurro. Su Bacca, è uscito sullo 0-0 perciò è normale che abbia ricevuto i fischi, ma penso abbia fatto bene con Lapadula in coppia, e i suoi gol sono stati importanti nella stagione, anch’io ero stato fischiato. La società farà bene“.

Bologna ko 3-0: il Milan torna in Europa!

Missione compiuta. Il Milan non fallisce il match point con il Bologna e torna in Europa dopo tre anni di assenza. La gara di San Siro si decide tutta nella ripresa: a sbloccarla è Deulofeu, mentre il raddoppio arriva con una bella punizione diretta di Honda. La ciliegina sulla torta la mette nel recupero Lapadula, per la rete del definitivo 3-0.

Male nel primo tempo e a inizio della ripresa, il Milan è stato bravo a non perdere la calma e a scardinare il fortino Bologna dopo più di un’ora di gioco praticamente senza occasioni. Ottimo Deulofeu e generosissimo Lapadula, finalmente inoperoso Donnarumma, decisivo Montella con gli azzeccatissimi cambi Mati Fernandez-Honda: subentrati per gli spenti Bertolacci e Bacca, i due sono risultati determinanti ai fini del risultato finale e della bella vittoria rossonera con l’assist dell’1-0 (griffato dall’ex Fiorentina) e dal raddoppio su calcio piazzato del giapponese, ai saluti con il pubblico del Meazza.

Il successo sul Bologna consegna ai ragazzi di Montella la certezza aritmetica del 6^ posto e dunque dei preliminari di Europa League. Le difficoltà dell’ultimo mese e mezzo di campionato, tra una vittoria che mancava dal 9 aprile e le tante “distrazioni” societarie e di mercato, non hanno influito sul risultato finale della squadra: il Diavolo ha raggiunto l’obiettivo minimo stagionale del ritorno nelle coppe.

Bertolacci: “Milan-Bologna come una finale”

Il centrocampista del Milan, Andrea Bertolacci, ha parlato a pochi minuti dall’inizio del match tra i rossoneri e il Bologna:

“Questa per noi è come una finale, tre punti significherebbero Europa. Dobbiamo affrontare con il giusto atteggiamento e determinazione. Qui in casa dobbiamo iniziare a trascinare il pubblico per tornare in una competizione europea. Condizione fisica? Sulla carta siamo più forti – ha dichiarato Bertolacci a Milan TVma dobbiamo recuperare un po’ di energie per essere al meglio”.

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Milan-Bologna, le formazioni ufficiali: Bacca-Lapa in attacco, c’è Gomez

Ecco le formazioni ufficiali di Milan-Bologna, match valevole per la 37^ giornata di Serie A:

Milan (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Paletta, Romagnoli; Deulofeu, Bertolacci, Montolivo, Pasalic, Vangioni; Bacca, Lapadula. All.: Montella.

Bologna (4-2-3-1): Mirante; Torosidis, Gastaldello, Helander, Mbaye; Donsah, Taider; Verdi, Krejci, Di Francesco; Destro. All.: Donadoni.

 

8 statistiche su Milan-Bologna

Precedenti e numeri della prossima sfida dei rossoneri contro gli emiliani

Milan in missione Europa, alla ricerca di una vittoria essenziale; Bologna senza più obiettivi, ma con la voglia di farsi valere anche per riscattare il ko dell’andata: due strade differenti, due squadre che nella 37° giornata si sfideranno a San Siro. In attesa del fischio d’inizio, scopriamo 8 statistiche legate a questa sfida.

1- Sono 68 i precedenti in casa del Milan: 38 i successi per i rossoneri, 17 i pareggi, 13 le vittorie per il Bologna. I rossoneri sono, assieme all’Inter, l’avversaria ad aver segnato più gol (212) al Bologna in campionato.

2- Quattro soli gol segnati nelle ultime quattro sfide di campionato tra le due squadre (quattro 1-0, tre per il Milan e uno per il Bologna).

3- I rossoneri hanno una striscia aperta di 14 gare con almeno una rete segnata, ma nelle ultime quattro non sono mai andati oltre il singolo gol.

4- Il Milan ha la seconda miglior difesa dei secondi tempi con 20 gol subiti: solo la Juventus, a quota 15, ne ha concessi di meno.

5- Carlos Bacca ha realizzato dal dischetto il gol vittoria nella sfida del Dall’Ara, disputatasi nel maggio 2016: una sola rete per lui al Bologna in tre gare.

6- Suso in questo campionato è a quota sette reti e nove assist: lo spagnolo (novembre 1993) è il più giovane tra gli 11 giocatori della Serie A che hanno raggiunto quota sette reti e sette assist.

7- Mario Pasalic ha deciso la gara di andata grazie all’assist di Gerard Deulofeu: il croato ha segnato tre reti nelle ultime cinque presenze (tutte da titolare) in maglia rossonera.

8- Nei nove precedenti tra i due allenatori nel massimo campionato, sono tre le vittorie per Vincenzo Montella, due quelle di Roberto Donadoni, quattro i pareggi. L’attuale tecnico rossonero ha esordito in Serie A come allenatore proprio contro il Bologna, nel febbraio 2011 sulla panchina della Roma, vincendo 1-0.

Fonte: AC Milan

Milan, arrivano 23 milioni (su 60) del primo aumento di capitale

Aumenti di capitale del Milan in vista. Yonghong Li deve mettere mano al portafoglio per il primo aumento di capitale da 60 milioni. Per il secondo aumento (o più di uno) il Cda ha la delega per chiamare altri soldi fino a 60 milioni. Quindi, escludendo il bond da 55 milioni che verrà emesso dal Milan in giugno alla Borsa di Vienna e che servirà alla campagna acquisti del club, c’è da farsi una domanda: quanti soldi, di quelli relativi al primo aumento di capitale da 60 milioni, arriveranno nell’immediato e da dove arriveranno? Ebbene, secondo gli insider raccolti da questa rubrica, a metà giugno arriveranno circa 23 milioni di euro, cioè una prima tranche dei 60 milioni. Questa cifra è così spiegabile: si tratta del 25% del capitale più il sovrapprezzo. Infatti chi sottoscrive l’aumento di capitale deve versare all’inizio nelle casse sociali almeno il 25% del capitale sottoscritto, e l’intero sovrapprezzo. La somma restante arriverà poi.

Più difficile invece rispondere alla seconda domanda: non si sa ancora, infatti, se sarà direttamente Yonghong Li a mettere di tasca propria i soldi del primo aumento di capitale oppure se i soldi arriveranno ancora da prestiti oppure se verrà coinvolto un altro investitore.

Fonte: di Carlo Festa per “The Insider – Dietro le quinte della finanza

Milan, Conti e Modric apprezzano la nuova maglia: i tifosi sognano

L’atalantino e il croato hanno messo “mi piace” rispettivamente alle foto di Lapadula e Pasalic: un indizio per il calciomercato?

Nella giornata di ieri il Milan ha ufficializzato la nuova prima maglia rossonera per la stagione 2017/18 che esordirà domani contro il Bologna a San Siro. Non sono mancati gli apprezzamenti da parte di alcuni giocatori del Milan tanto da pubblicare la nuova divisa su i social network.

Ma a far sognare i tifosi rossoneri ci hanno pensato Andrea Conti e Luka Modric. Il giocatore dell’Atalanta e quello del Real Madrid hanno messo “mi piace” rispettivamente alle foto di Gianluca Lapadula e Mario Pasalic. Il calciomercato si avvicina e la mossa dei due potrebbe alimentare le voci di un loro futuro con la maglia rossonera. Un indizio che non fa una prova ma nel calcio si sà, mai dire mai.

Fonte: Corriere dello Sport

Seedorf: “I cinesi? Non so cosa porteranno al Milan. Buona la concorrenza con l’Inter”

L’ex centrocampista e allenatore del Milan, Clarence Seedorf, ha parlato delle nuove proprietà cinesi del Diavolo e dell’Inter:

“Non so cosa porterà questa dirigenza cinese al Milan, la cosa buona è la concorrenza cinese tra Inter e Milan, le rivalità fanno sempre sperar bene, speriamo che le due società tornino al posto che gli compete per la loro storia. Investire significa non solo soldi, ma anche puntare sulle persone, sui progetti a lungo termine.

Il tempo – ha dichiarato Seedorf a Rai Radio Due – è un fattore fondamentale per costruire. Spero che si portino avanti delle idee, perseguendole per tanti anni e non solo per qualche mese”.

Milan-Bologna: 5 motivi per esserci

Rossoneri, vi aspettiamo domenica a San Siro! Perché? È presto detto…

1 – PER TORNARE IN EUROPA
1464 giorni dopo Siena-Milan del 19 maggio 2013, il Milan torna a disputare una gara sostanzialmente decisiva per una qualificazione europea. Si tratta di preliminari Europa League e non di preliminari Champions League come nella notte di Siena, ma è pur sempre Europa. Alla quale ambire con attenzione, concentrazione ed entusiasmo. E i tifosi, in questi casi, sono sempre fondamentali per creare il cima giusto in campo.

2 – PER DARE IL BENVENUTO ALLA NUOVA MAGLIA
È un appuntamento esclusivo. L’unica occasione nella prima parte dell’anno solare 2017 in cui i tifosi rossoneri potranno guardare, ammirare ed apprezzare la nuova maglia ufficiale della prossima stagione, è proprio rappresentata da Milan-Bologna. Il rito è di quelli da non perdere. Fare di tutto da parte di tutti, tifosi compresi, per unire in un unico pomeriggio la nuova maglia e una buona prestazione in campo, deve essere l’obiettivo di domenica a San Siro.

3 – PER UN ARRIVEDERCI ALLA LUCE DEL SOLE
Dopo Milan-Novara del 13 maggio 2012, gara terminata 2-1 a favore dei rossoneri, il Milan torna a giocare di pomeriggio l’ultima gara casalinga della stagione. Non è una partita come le altre: nel corso dell’estate il Milan e le emozioni del Milan mancheranno ai tifosi. Perchè quindi l’arrivederci alla prossima stagione sia il più completo e condiviso possibile, Milan-Bologna è una grande opportunità per vivere l’evento tutti insieme.

4 – PER OMAGGIARE LA STORICA GARA D’ANDATA
Nella gara di andata allo Stadio Dall’Ara, per la prima volta nei suoi primi 117 anni di storia, il Milan ha segnato il gol della vittoria mentre era in campo con soli nove uomini, a causa di due espulsioni. Una vittoria firmata dai giocatori, ma voluta fortemente dagli uomini del gruppo rossonero. Ecco che come ricordo e come omaggio ad una impresa a suo modo storica, il Milan-Bologna del ritorno deve ritrovare a San Siro il maggior numero possibile di tifosi milanisti.

5 – PER SALUTARE DONADONI E VERDI
Roberto Donadoni non è e non sarà mai un allenatore avversario che viene a San Siro come tutti gli altri. Ha vinto troppo e ha rappresentato troppi valori rossoneri, per non essere salutato come si deve. Donadoni, allenatore del Bologna e gloria assoluta per il tifo rossonero, ritroverà il suo coro da parte della Curva e il saluto affettuoso di tutto lo Stadio. Un pensiero anche a Simone Verdi, protagonista della Coppa Italia Primavera vinta dal Milan nel 2010 proprio a S.Siro.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui.
Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Fonte: AC Milan

Milan, accordo sulla parola per il rinnovo di Storari

Storari-Milan, futuro ancora insieme? Il portiere rossonero, secondo quanto raccolto da Giovanni Guardalà di Sky Sport, ha l’accordo sulla parola col club per il prolungamento di contratto per un’altra stagione, dopo il ritorno al Milan dello scorso gennaio. Esperienza rossonera verso la continuazione, Storari ha l’accordo verbale per il rinnovo.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Bologna, la probabile formazione: riecco il 3-5-2, Bacca-Lapadula dal 1′

Sarà ancora 3-5-2, ma con una significativa novità in attacco. Montella sembra intenzionato a confermare dal 1′ la difesa a tre, all’esordio da titolare contro l’Atalanta, ma schiererà insieme Bacca e Lapadula. Mai titolari in coppia in tutta la stagione, per Milan-Bologna l’Aeroplanino è orientato verso il doppio centravanti per cercare di aumentare la pericolosità dell’attacco nel match chiave per l’Europa: Deulofeu, seconda punta a Bergamo, giocherà da esterno destro a tutta fascia.

Pochi dubbi, invece, nel resto dell’undici titolare. In difesa ci sarà il ritorno dalla squalifica di Paletta – l’argentino completerà il pacchetto arretrato con Zapata e Romagnoli -, mentre a centrocampo sarà Bertolacci a sostituire l’indisponibile Suso. Il reparto sarà completato da Montolivo e Pasalic, in campo dal 1′ così come nella trasferta orobica di sette giorni fa, mentre a sinistra spazio per Vangioni: i vari Kucka, Locatelli, Sosa e Mati sono destinati alla panchina. Tra i pali, infine, spazio all’intoccabile Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Bologna:

Milan (3-5-2): Donnarumma; Zapata, Paletta, Romagnoli; Deulofeu, Bertolacci, Montolivo, Pasalic, Vangioni; Bacca, Lapadula.

Comunicato Ufficiale: Milan, Giorgetti responsabile dell’area commerciale

AC Milan comunica di aver affidato a Lorenzo Giorgetti la responsabilità dell’area commerciale, con la qualifica di Chief Commercial Officer. Laureato in Ingegneria, e con un MBA presso la SDA Bocconi, Lorenzo Giorgetti, che riporterà direttamente all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Fassone, ha maturato significative esperienze nel licensing, nelle sponsorizzazioni e nel business development, con un lungo e articolato percorso professionale nel mondo dello Sport.

A lui il più caloroso benvenuto e l’augurio di un proficuo lavoro.

Fonte: AC Milan

Milanello: tattica nella rifinitura

La rifinitura è iniziata alle 15.30, sul campo ribassato di Milanello. Dopo un doppio torello di riscaldamento, Mister Montella ha distribuito le pettorine e la squadra si è focalizzata sulla tattica in vista di Milan-Bologna.

Fonte: AC Milan

Milan-Bologna, 23 i convocati di Montella

Di seguito la lista dei 23 convocati di Montella verso Milan-Bologna, match valevole per la 37^ giornata di Serie A.

PORTIERI: Donnarumma, Guarnone (75), Storari
DIFENSORI: Altare (98), Calabria, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Zapata
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone (63), Deulofeu, Lapadula, Ocampos.

Donadoni: “A San Siro per fare bene. Il cambio di proprietà del Milan…”

Il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, ha parlato della sfida di domani tra i felsinei e il Milan:

“Vogliamo andare in un grande stadio e fare una buona prestazione. Loro vorranno difendere il sesto posto in classifica, sappiamo che ci sarà da soffrire. Servirà la giusta prestazione. Di Francesco? Il suo rendimento non si vede solo in partita, ma anche in allenamento. Non si tira mai indietro, cerca di dare sempre il massimo. Il mio rendimento? Ho cercato di dare sempre quello che potevo. Ho speso molto, essere stanchi diventa importante quando ci sono margini di crescita, si fa fatica con più gusto.

Il modulo? Il 4-2-3-1 potrebbe essere un’opzione importante anche per l’anno prossimo, non lo nascondo. Verdi? In quel modulo gli vengono richieste cose differenti, partendo dal centro devi fare spostamenti diversi. Può fare questo ruolo molto bene. Il Milan? Cambiare la proprietà è un passaggio radicale, per chi è legato ai sentimenti certi processi sono difficili da metabolizzare”, riporta tuttomercatoweb.com.

Deulofeu convocato dalla Spagna

Deulofeu confermato in Nazionale. Dopo il ritorno (con gol) in occasione del match di marzo contro la Francia, Geri è stato convocato dal c.t. della Spagna Lopetegui anche per i prossimi impegni della Roja contro la Colombia – amichevole internazionale – e la Macedonia – qualificazioni ai Mondiali del 2018. L’esterno rimarrà del Milan sino al 30 giugno 2017, mentre il futuro è ancora tutto da decifrare.

Milan, via Bianchessi: scoprì Donnarumma e Locatelli

Dopo l’arrivo dei cinesi al comando della società in casa Milan si pensa al futuro e l’obiettivo numero uno è riuscire a trattenere il portierone azzurro Gigio Donnarumma, appena 18enne,sperando che accetti di rinnovare il contratto in scadenza nel 2018 e legarsi al nuovo progetto rossonero. La società però, ha intanto esonerato Mauro Bianchessi che dunque non è più il responsabile dell’attività di base e dello scouting Under 14 del Milan.

Lo scopritore, tra gli altri, di Donnarumma e Manuel Locatelli è stato sollevato dal proprio incarico a seguito di un colloquio avuto questo pomeriggio con la nuova dirigenza rossonera. Bianchessi ha già liberato gli uffici del Vismara. Insieme a lui è stata sollevata dal proprio incarico anche Antonella Costa, responsabile del coordinamento operativo del settore giovanile rossonero. Decisioni prese da Fassone e Mirabelli in ottica di una riorganizzazione del vivaio rossonero.

Fonte: Corriere dello Sport

Pasalic: “L’Europa è troppo importante. Futuro? Al Milan sto bene, ma…”

Il centrocampista del Milan, Mario Pasalic, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de Il Giorno. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sulla corsa all’Europa: “Iniziamo a vincere, poi faremo i calcoli. Il nostro obiettivo deve essere fare sei punti con Bologna e Cagliari così possiamo evitare di guardare gli altri campi. È banale, lo so, ma sono due finali e così dovremo affrontarle. Tornare in Europa era il nostro obiettivo dichiarato, era troppo importante dopo 4 anni di nulla. L’Europa League è il primo passo, poi vedremo di tornare in Champions”.

Sul futuro: “Le carezze del mister fanno piacere. E un allenatore che sa parlare ai giocatori e ha un grande futuro davanti. Io al Milan sto bene, ma non so cosa riserverà il futuro. AI Chelsea ci sono grandi giocatori e giocare diventa difficile. Il mio sogno? Uno l’ho già realizzato. Ho giocato, segnato e vinto un Derby con il mio Hajduk contro la Dinamo. Poi vorrei vincere una Champions,un Europeo o un Mondiale”.

Sul rigore di Doha e sul gol all’andata col Bologna: “Sono stati grandi emozioni. Ho solo preso la mira e il resto è storia. Al Dall’Ara invece abbiamo fatto un miracolo, in nove uomini. Eravamo stremati. Ma è stata una vittoria fondamentale, basta guardare la classifica per capire quanto. Eravamo in un momento poco fortunato e ci siamo sbloccati”.

Sul calo nella stagione: “Siamo un gruppo giovane e abbiamo commesso qualche errore. Abbiamo sbagliato qualche partita, soprattutto con le piccole. Forse ha pesato un po’ la pressione di dover fare risultato a tutti i costi e in qualche momento è mancata un po’ di concentrazione”.

Milan, previsto blitz in Germania per Ricardo Rodriguez e Aubameyang

Giornata di incontri abbastanza interlocutori nella sede del Milan. Una precisazione a scanso di equivoci: l’intermediario Petralito si è presentato all’improvviso, non aveva preso appuntamento, non è stato ricevuto. L’agenda era piena tra rivisitazione del settore giovanile e altri incontri. Intanto è stato deciso che la settimana prossima ci sarà il blitz in Germania per formalizzare l’operazione Ricardo Rodriguez: ci sono il sì dell’esterno sinistro e l’apertura allo sconto del Wolfsburg rispetto alla clausola di circa 22 milioni. Al Milan piace molto Luiz Gustavo, ma non è certo scontato che chiuda entrambe le operazioni, proprio per capire eventuali altre possibilità magari più di spessore (Fabregas è il sogno; Badelj solo attraverso uno scambio con la Fiorentina, situazione tutta da verificare e comunque oggi non una priorità).

Insomma, chiudere Rodriguez è una priorità, il resto lo vedremo. Con Kessie e Musacchio già predestinati in rossonero, il summit in Germania potrebbe essere utile per capire i margini di manovra in direzione Aubameyang. Il Milan era già stato a Dortmund nei mesi scorsi, come raccontato: il gioiello del Borussia Dortmund non è certo un profilo alternativo a Morata (altro nome in cima alla lista rossonera), ma bisogna capire i margini di manovra rispetto all’ingaggio in doppia cifra che l’attaccante chiede. Per il reparto offensivo il Milan sosterrà il massimo sforzo, il viaggio in Germania consentirà di avere un quadro più chiaro e preciso.

Fonte: Alfredo Pedullà

Montella: “Milan-Bologna una finale. Bacca-Lapa insieme? Possibile. Sul futuro…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti presenti a Milanello nella consueta conferenza stampa pre partita. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal mister verso Milan-Bologna.

Su Milan-Bologna: “La sto vivendo come una finale, potrebbe chiudere un percorso iniziato a luglio. Sono a 99 vittorie in Serie A, la nuova società non ha ancora vinto e ci potrebbe regalare l’Europa, dobbiamo vincere”.

Sull’Europa League: “Fare i preliminari non sarebbe un problema. Vogliamo fortemente l’Europa League, siamo proiettati assolutamente verso questo traguardo”.

Sull’interazione col gruppo: “Sono migliorato molto da questo punto di vista. Il Milan ha creato una base importante, abbiamo dato alcune gioie ai tifosi e abbiamo sempre di essere un gruppo sano che è anche andato oltre le proprie possibilità. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi”.

Sull’Europa: “Abbiamo l’1% di vantaggio sulla Fiorentina, dipende tutto da noi, dobbiamo contare solo sulle nostre forze e questo è un vantaggio. Molto passerà dalla gara di domani”.

Sul Bologna: “È una squadra molto organizzata, con diversi giocatori di talento. Sarà una partita nella quel dobbiamo mettere molta attenzione, il Bologna non mi fa dormire tranquillo. Per me è come una finale, quindi va giocato con maggiore lucidità degli avversari. Non è importante giocare meglio degli avversari, ma vincere”.

Su Bacca-Lapadula: “Lapadula e Bacca insieme è una possibilità. A parte l’ultima partita, abbiamo sempre giocato con tre attaccanti e lo faremo anche domani”.

Sull’Inter: “All’inizio dell’anno avevamo tre obiettivi: arrivare in Europa, onorare la Coppa Italia e vincere la Supercoppa italiana. Uno lo abbiamo ottenuto, siamo usciti dalla Coppa Italia giocandocela fino alla fine e siamo vicini all’Europa. Quindi io sono soddisfatto – riporta SportMediaset – se poi arriveremo davanti all’Inter sarà ancora più bello. Sarebbe la prima volta negli ultimi anni”.

Sul possibile fallimento del match point europeo: “Non credo possa accadere, la squadra è lo specchio dell’allenatore. Non vedo l’ora di giocarla questa partita e di vincerla”.

Sulla valorizzazione della rosa: “Un allenatore deve cercare di allenare e accrescere il lavoro di tutta la rosa. In questa rosa, molti giocatori sono cresciuti di valore. Sono molto soddisfatto di essere riuscito a portare avanti quasi tutta la rosa, sono felice per come è cresciuta”.

Sulla vittoria all’andata in 9 vs 11: “L’andata e il ritorno sono due gare diverse. Sono tante le partite che hanno dato soddisfazione in questa annata”.

Sulla nuova proprietà, ancora a secco di vittorie: 
“Anch’io sono fermo a 99 vittorie in Serie A. La proprietà sta lavorando in maniera eccellente, anche se il mio focus è solo sulla gara di domani”.

Sul modulo: “Sono poche le differenze tra un modulo e l’altro, le differenze sono davvero minime”.

Sul gruppo: “Per resistere alle difficoltà ci vuole grande convinzione. Dipende soprattutto dai giocatori, che quando sono in difficoltà pensano meno ai rischi e giocano più liberi. Questo gli permette di fare meglio. Vorrei vedere sempre così la squadra”.

Sul futuro: “La società sta operando in maniera eccellente. Mi hanno fatto piacere le parole di Fassone. Anche i tifosi sono contenti e noi dobbiamo alimentare questo entusiasmo con una vittoria domani”.

Sulla rosa del prossimo anno: “Fassone è stato molto chiaro, ogni allenatore sogna di avere ad inizio luglio a disposizione già gran parte della rosa. Sarebbe un vantaggio”.

Sul Papu Gomez: “Ha detto che l’ho cercato a gennaio? Parla un po’ troppo, è un bravo giocatore, ma parla troppo (sorride, ndr)”.

Kakà: “Strano il Milan cinese. Non posso che ringraziare Berlusconi e Galliani”

L’ex fuoriclasse del Milan, Kakà, ha parlato del passaggio di consegne al Milan tra Silvio Berlusconi e i cinesi:

“Un po è strano. Io non posso che ringraziare Berlusconi e Galliani per avere fatto diventare il Milan un top club a livello mondiale, per quello che hanno fatto negli anni per la squadra, che resta sempre nel mio cuore”, ha dichiarato il brasiliano a La Gazzetta dello Sport.

Milan, per l’attacco spunta Farias

Sondaggio con il Cagliari per l’attaccante italobrasiliano. Montella lo aveva seguito già in passato

Diego Farias è nel mirino del Milan e quell’interesse manifestato sotto traccia nei mesi scorsi potrebbe a breve trasformarsi in qualcosa di più concreto. Montella lo aveva seguito già in passato, prima di approdare sulla panchina rossonera, e l’ha monitorato con attenzione in una stagione che ha visto l’italobrasiliano segnare sette reti in diciotto partite di campionato. Ala destra o seconda punta, giocatore rapido e tecnico, Farias con la sua duttilità può adattarsi a diverse soluzioni tattiche. Una carta in più in un attacco che il Milan sta per ristrutturare profondamente. Tra Milan e Cagliari c’è una forte sintonia in fatto di mercato, non a caso i due club a gennaio si sono aiutati risolvendo le rispettive grane tra i pali con lo scambio Gabriel-Storari.

In questi mesi, intanto, Farias ha maturato il diritto alla cittadinanza italiana: il 21 febbraio l’attaccante ex Chievo è arrivato a 10 anni di residenza ininterrotta nel nostro Paese. Deve essere convocato ora dal Comune di Cagliari per prestare giuramento e ritirare la nuova carta d’identità che gli permetterà, tra l’altro, di muoversi all’estero come calciatore comunitario, il che può aprirgli più facilmente certe piste straniere. A Cagliari è arrivato nel 2014, con un riscatto di 2 milioni di euro pagato al Chievo. La valutazione oggi è decisamente in doppia cifra.

Fonte: Corriere dello Sport

 

Milan, ipotesi Vrsaljko. Chieste info per Conti

Oltre ad Aubameyang, occhi anche tra esterni di difesa ed attacco: dopo aver raggiunto pochi minuti fa la sede milanista, Giuseppe Riso potrebbe discutere con la dirigenza del Milan dei tanti giovani posseduti nel settore giovanile rossonero, allargando poi inevitabilmente il discorso anche alla pista che porta a Papu Gomez. Non da escludere anche l’ipotesi Vrsaljko, attualmente all’Atlético Madrid, per la corsia difensiva di destra: ruolo in cui il Milan interverrà in attesa del pieno recupero di Ignazio Abate, infortunatosi all’occhio nella gara contro il Sassuolo e destinato a saltare l’ultima parte della stagione, chiedendo anche informazioni all’Atalanta per Andrea Conti nella discussione dell’affare Kessie.

Per una rosa destinata a cambiare in maniera importante, al termine di una stagione che, per il Milan, dovrà necessariamente veder centrato l’obiettivo Europa League. Per una competizione da disputare con ben altro volto e tanti rinforzi in più a partire dalla prossima stagione.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milanello, visita di Campbell: “Mi piacerebbe allenare in Italia”

L’ex difensore e leggenda dell’Arsenal, Sol Campbell, ha visitato il Centro Sportivo di Milanello. Una visita molto gradita quella dell’ex centrale inglese, che ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Prima volta che vengo qui, è fantastico, ho sempre sentito ottime cose su Milanello. Conosco diversi giocatori che hanno giocato qui, come Muntari, Flamini e Beckham – ha detto Campbell, che poi ha aggiunto – Sto studiando molto il calcio italiano, mi piacerebbe allenare in Italia”.

Infine un giudizio sulla squadra di Montella: “Ci sono diversi giocatori di alto livello, sono tutti ottimi giocatori per me”.

Fonte: Premium Sport

Milan, viva la pista Aubameyang: per ora ostacolo ingaggio

Testa ad un’Europa da conquistare nelle ultime due giornate di campionato, con un sesto posto da difendere ai danni di Fiorentina ed Inter, ed anche al mercato, con una lunga serie di incontri ancora in atto tra la nuova dirigenza rossonera e tanti agenti per costruire, attraverso una vera e propria rivoluzione, il Milan del futuro. L’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli continuano nel proprio giro di appuntamenti per rinforzare la rosa a disposizione di Montella, a partire dall’attacco: in giornata, appuntamento con un intermediario legato alla Germania e forte di rapporti stretti con il Borussia Dortmund, con l’intenzione di mantenere comunque viva e calda la pista che porta a Pierre-Emerick Aubameyang, tra le principali alternative ad Alvaro Morata (prima scelta) e Kalinic(alternativa più realizzabile) per il reparto offensivo.

La società tedesca vorrebbe cedere il calciatore quest’estate, facendo leva su una carta d’identità che l’anno prossimo, per il gabonese, vedrà il dato relativo all’età raggiungere i 29 anni. Richiesta iniziale attorno ai 70 milioni con prezzo finale possibilmente ribassato, per Aubameyang, non intenzionato a provare l’esperienza cinese e tantomeno attirato da un’avventura in Premier League. Real Madrid e Barcellona non sono interessate al calciatore, mentre il PSG, nonostante le voci, non ha mai concretamente avviato alcun contatto diretto con il BVB. L’ostacolo principale in un possibile affare resta l’alta richiesta d’ingaggio del padre, attualmente fissa sui 12 milioni netti nonché il triplo rispetto a ciò che guadagna ora (4 milioni annui): senza alternative forti, tuttavia, la richiesta potrebbe scendere nei prossimi giorni, ed il Milan aspetterà il momento giusto per muoversi verso il giocatore.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Gonzalo Rodriguez: “Milan interessato”

Gonzalo Rodriguez, occasione a parametro zero che il Milan valuta con attenzione. Difensore centrale di mestiere e temperamento, ben conosciuto da Montella per i trascorsi comuni alla Fiorentina, può essere il puntello giusto da affiancare al tandem Musacchio-Romagnoli, destinato a essere il titolare della prossima stagione. L’agente dell’argentino, Raul Iglesias, ha parlato così del futuro del giocatore e dell’ipotesi rossonera:

Il Milan? Si, è tra le squadre interessate – ha confermato il procuratore di Rodriguez a calciomercato.com – mi hanno domandato per distinte vie però dal club niente di ufficiale. Posso comprendere che è in atto un processo di nuova organizzazione. Noi stiamo parlando anche con altri club che mi chiedono del suo futuro. Per il momento non posso dire più nulla, entro qualche settimana avremo novità importanti.

Ci sono varie situazioni in Grecia, Italia, Argentina e Messico. La Lazio? Ho sentito di questa cosa, posso dire che ancora nessuno mi ha contattato per qualcosa di ufficiale. Ricevo tante chiamate da parte di intermediari che mi chiedono com’è la situazione di Rodriguez: io prendo in considerazione solo quando un club mi chiama direttamente e, per il momento, non è successo. Se sarà, perché no? Sarebbe una opzione interessante in più rispetto a quelle che ci sono già. Gonzalo – ha concluso Iglesias – valuterà tutto e prenderà la decisione migliore per il suo futuro professionale”.

Donnarumma, pronto un ingaggio da 3,5 milioni

“Nell’ultimo anno abbiamo analizzato un calo sul monte ingaggi, legato anche al calo dei risultati sportivi. Ma, nell’aggiungere giocatori di un certo livello, il monte-stipendi può nuovamente crescere”. Sono queste le parole di Marco Fassone sul rinnovo di Gianluigi Donnarumma, così riporta il Corriere della Sera. Al portiere rossonero, che attualmente percepisce 800.000 euro, è stato offerto un ingaggio da 3,5 milioni se decidesse di prolungare il suo contratto in scadenza nel 2018.

Crespo: “Il mio Milan squadra incredibile, ma Istanbul fu terribile…”

L’ex attaccante del Milan, Hernan Crespo, ha ricordato così i propri trascorsi in rossonero: 

“Era una squadra incredibile, ovunque ti giravi c’era un Pallone d’Oro. Ricordo Istanbul, fu terribile. Era tutto troppo perfetto per essere vero: la doppietta, il gol di Maldini… alla fine uscii dallo spogliatoio per vedere con i miei occhi la premiazione del Liverpool e solo lì realizzai“, ha dichiarato il Valdanito a Premium Sport.

Milanello: testa già a domenica

Nell’unica seduta di giornata Mister Montella ha lavorato con grande attenzione sotto l’aspetto tattico

Prosegue al Centro Sportivo di Milanello la preparazione dei ragazzi di Vincenzo Montella all’importante sfida di domenica contro il Bologna. Una gara speciale, non solo per la posta in palio, ma anche per la presentazione ufficiale della nuova divisa rossonera per la stagione 2017/18.

Ma veniamo al campo e al lavoro svolto dalla squadra. L’allenamento è iniziato, sotto una fitta pioggia, intorno alle 11.30 con il classico torello di riscaldamento. Il Mister si è poi concentrato sull’aspetto tattico, con una serie di prove in vista dell’impegno contro i felsinei. Ha chiuso la seduta una partitella.

Fonte: AC Milan

Morata apre al Milan

Sembrava aver trovato il Paradiso tornando a vestire la maglia del “suo” Real Madrid. Poi, dopo un’annata in cui ha trovato pochissimo spazio in campo, pareva destinato al Chelsea di Conte, pronto a far follie pur di averlo a Londra. Oggi, invece, il futuro di Alvaro Morata è un rebus: che farà?

Il Milan lo segue con grande attenzione, pronto ad affondare il colpo qualora ci fossero le possibilità. E lo spagnolo – ha svelato Premium Sportsarebbe stuzzicato dall’idea di vestire il rossonero. Per capire quale sarà il destino di Morata, però, è ancora presto: bisognerà attendere la finale di Champions del 3 giugno.

Morata e Fabregas, sogni di Mirabelli per un grande Milan

Musacchio, Kessié, Ricardo Rodriguez. Mancano ancora firme e ufficialità, ma il Milan è già pronto a piazzare tre grandi colpi di mercato, i primi di un’estate che si preannuncia finalmente ricca di acquisti ed entusiasmo. Il Diavolo ha l’accordo con tutte le parti (gli altri club e i giocatori) e aspetta la fine dei campionati per poter ufficializzare i nuovi arrivi: salvo ribaltoni, è tutto praticamente definito per i primi colpi del nuovo corso milanista.

Ma non finisce qui. Nelle idee della proprietà cinese e della nuova dirigenza rossonera c’è l’ambizione di costruire sin da subito una squadra altamente competitiva, pronta per giocarsi le proprie chance alla pari con le altre prime della classe in Serie A. Arriverà sicuramente una punta di livello internazionale e con ogni probabilità anche un altro centrocampista oltre a Kessié che dia qualità, esperienza e personalità al reparto più bisognoso di rinforzi.

Due campioni, oltre a qualche rinnovo, per finire l’opera di rifondazione della squadra su nuove solide basi. I sogni di Fassone e soprattutto Mirabelli sono due: Alvaro Morata e Cesc Fabregas. Il Milan – scrive il Corriere della Sera – vorrebbe regalare a Montella la coppia di spagnoli per permettere alla squadra il salto di qualità necessario per competere al top in Italia e in Europa, anche se non sarà affatto facile convincere Real Madrid e Chelsea.

Milan, svelata la nuova maglia home 2017/2018

La nuova divisa rossonera verrà indossata per la prima volta a San Siro il 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna

Design classico ed elegante, vòlto a rievocare la gloriosa tradizione del Club. Si presenta così la nostra nuova divisa casalinga per la stagione 2017/18. adidas Football si è ispirata a due epoche memorabili nella storia rossonera: la prima è rappresentata dal decennio 1950-1960, periodo nel quale la squadra riaffermò la propria superiorità nel campionato italiano conquistando quattro scudetti; la seconda (anni ’50) in cui il design era composto dal girocollo nero e la striscia rossa centrale sul petto.

L’ampiezza delle strisce rossonere si ispira invece al decennio compreso tra le stagioni 1987/88 e 1997/98, quando la squadra dominò negli stadi di tutto il mondo facendo innamorare gli appassionati di calcio di ogni cultura ed età. Fu in questo periodo che il Milan conquistò 17 dei 29 trofei vinti da allora fino a oggi.
L’ispirazione di questo design viene ulteriormente rafforzata dalla scelta del font per la personalizzazione, che rivisita in chiave moderna i nomi e i numeri delle maglie dei grandissimi campioni di quegli anni.

adidas proprio in questo periodo tornò a essere lo sponsor tecnico del Club, consolidando una partnership storica. Un motivo in più per celebrare questa epoca d’oro più recente attraverso il design classico e al tempo stesso audace che caratterizza la maglia home 2017/18.
La divisa è completata da pantaloncini bianchi con banda rossonera e calzettoni bianchi con le strisce rosse. La maglia verrà indossata per la prima volta sul campo di San Siro il prossimo 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna, ultima gara casalinga del campionato 2016/2017.
La divisa potrà essere acquistata dal 19 maggio esclusivamente nei negozi adidas, presso lo Store di Casa Milan e gli altri canali ufficiali del Club, tra cui l’e-commerce store.acmilan.com a livello internazionale.

Fonte: AC Milan

Ancelotti: “Milan, le idee contano ma servono i soldi. Addio Berlusconi? Tutto ha inizio e fine”

Carlo Ancelotti ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini del Corriere della Sera. Di seguito le dichiarazioni sul Milan rese dal tecnico di Reggiolo.

Sulle delusioni stagionali delle milanesi: “Il Milan non è partito per vincere il campionato, mentre l’Inter ha fatto investimenti importanti. E ha deluso”.

Sul Milan senza Berlusconi: “Mi fa pensare che tutte le cose hanno un inizio e una fine: anche il miglior presidente nella storia rossonera. Mi auguro che i nuovi abbiano le potenzialità per riportare in alto il Milan e per farlo servono i soldi: le idee contano, ma sei vuoi Higuain e non hai i soldi, come lo prendi?”.

Sulla Juve, destinata a vincere se Milan e Inter continueranno a fallire: “Le squadre che vincono sono quelle col fatturato più alto, di lì non si scappa”.

Per leggere l’intervista integrale clicca qui.

Rinascimento milanese a due velocità

Il Milan ha trovato i soldi per Donnarumma e ha già fatto tre colpi

Se la Torino bianconera brinda e prepara la seconda tappa del suo strepitoso tour calcistico (Roma-Torino-Cardiff), Milano insegue la rinascita e progetta clamorosi cambiamenti.

Ad Appiano Gentile, succursale di Suning, la scelta del tecnico è ancora in alto mare per un motivo elementare e noto a tutti: Zhang e Sabatini hanno deciso di aspettare la finale della coppa d’Inghilterra per conoscere il responso definitivo di Antonio Conte sul suo futuro. Nel frattempo oltre ad accarezzare la suggestione Sarri (dixit Massimo Moratti) stanno provvedendo a rimpolpare la rosa attuale considerata la causa principale dell’ennesima delusione. L’argentino Di Maria, attualmente al Psg, è il nome nuovo (dopo quello di Pepe) entrato sul taccuino di Ausilio al rientro dal giro europeo per piazzare Perisic al miglior offerente.

Al Milan cinese, se possibile, e a dispetto dello scetticismo generalizzato, sono ancora più avanti. Primo perché hanno già il tecnico della prossima stagione, Vincenzo Montella, confermatissimo. Secondo perché invece di spendere chiacchiere nelle settimane passate, hanno già messo a segno tre rinforzi che non sono proprio di secondo piano: il difensore centrale del Villareal Musacchio (già trattato da Galliani la scorsa estate e poi lasciato in Spagna per mancanza di fondi), il terzino sinistro Rodriguez del Wolsburg e il centrocampista Kessiè dell’Atalanta rivelazione del campionato. Terzo perché proprio ieri, nel corso della prima assemblea dei soci indetta dalla nuova proprietà, sono stati approvati due aumenti di capitale da 60 milioni ciascuno (il primo già in cassa, il secondo a discrezione del cda in caso di necessità), e chiuso il bilancio passato con un passivo di 75 milioni (gestione Fininvest ma a pagare in forza dell’accordo sono stati i cinesi).

Non solo. Sono stati anche distribuiti i curricula dei nuovi proprietari così da soddisfare la curiosità di piccoli azionisti e cronisti. E si è così saputo in modo pubblico che Yonghong Li, spesso descritto come una sorta di signor nessuno, è tra l’altro azionista di controllo di una miniera di fosforo cinese che produce 3 milioni di tonnellate l’anno. Nel dibattito tra Fassone, nuovo ad, scortato nell’occasione dal ds Mirabelli, e i piccoli azionisti, sono emersi anche alcuni particolari del piano industriale del nuovo Milan. «Per un paio di stagioni avremo bilanci in rosso, contiamo di risalire la china nel giro di tre anni potenziando notevolmente la rosa» la tesi del successore di Galliani. Che punta su un asset: e cioè la creazione di una società satellite, a direzione cinese, Milan China, che ha il compito specifico di lavorare in quell’area per procurare contratti di sponsorizzazioni e promuovere la creazione di campionati minori grazie al brand rossonero.

Altro obiettivo dichiarato: lo stadio. Fassone si è dato una scadenza, 4 anni, entro i quali si deciderà se puntare sulla ristrutturazione di San Siro o su un nuovo impianto. «Dovrà essere di 55-60 mila posti e perciò produrre un fatturato superiore a quello della Juve a Torino» la caratteristica. Infine il monte-premi stipendi. «Prevediamo di aumentarlo» l’annuncio. Che vuol dire innanzitutto la disponibilità, per il rinnovo di Donnarumma, di offrire una cifra capace di piegare la resistenza di Raiola.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, rumors dalla Spagna: sogna Modric

Milan, sogno Luka Modric. Ne è convinta la rivista sportiva spagnola Don Balon: la nuova dirigenza rossonera vorrebbe basare la ricostruzione del centrocampo sul campione del Real Madrid e della Nazionale croata. Le Merengues, dal canto loro, riflettono sul da farsi. Modric va verso i 32 anni e non ha una tenuta fisica ottimale: dovesse arrivare una buona offerta economica, verrebbe presa in considerazione.