Nicolò Esposito – Pagina 26 – Milanismo

Autore: Nicolò Esposito

Kakà: “2007 apice della carriera, sono grato al Milan. I cinesi? Vedo buoni segnali”

L’ex fuoriclasse del Milan, Kakà, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

Su Juve-Real: “Ho affetto per Buffon, ho amici nella Juve come Dani Alves e Higuain. Ma a Madrid ci sono stato quattro anni della mia vita. A Madrid ho sofferto, ho avuto risultati peggiori di quelli che mi aspettavo, ma i giocatori sono amici. C’è Cristiano, c’è Marcelo, tanti altri, e Florentino Peres al quale sono rimasto legato. È inevitabile tifare Real.

La Juve è una squadra temibile e di certo sarà una partita equilibrata, bella, divertente. Il Madrid ha un attacco fortissimo, la Juve una difesa fortissima. E poi ha battuto il Barcellona e questo ha dato forza alla squadra. Il Real Madrid però ha eliminato il Bayern, un’altra delle favorite. Tutte e due le finaliste hanno vinto il campionato: insomma, sarà una gara speciale.

Real favorito negli episodi arbitrali? Finché non ci sarà la moviola in campo accadranno queste cose, sono sempre successe. Da quando gioco a calcio è così. Però il Madrid ha battuto il Bayern a casa sua e non è poco. Qui in America stanno cercando di inserire la moviola anche nel soccer. Quando accadrà anche in Europa finiranno le polemiche, ma il calcio perderà anche un po’ del suo fascino.

La difesa della Juve è fuori dal normale, il livello è altissimo. Però hanno segnato anche gol bellissimi. Alla Juve c’è Dybala, c’è Dani Alves che non si stanca mai di sorprendere. È una squadra equilibrata”.

Su Allegri: “Ho lavorato con lui sei mesi. Allegri è un osso, come si usa dire. Organizza bene la squadra, è preparatissimo sulla parte tattica, conosce bene gli avversari. È un allenatore intelligente”.

Su Zidane: “Non ho avuto molti contatti con lui al Real perché allora allenava la squadra B. Poi ha fatto un po’ il secondo di Mourinho, ma abbiamo lavorato poco insieme. Però sorprende: una Champions League, una Liga, un’altra finale in poco tempo. È stato un super calciatore ed è super anche adesso. Non è facile, perché vincere da giocatore è completamente diverso. Zidane è un esempio per tutti. Era un campione ma ha cominciato un nuovo lavoro allenando i ragazzini, mettendosi in gioco, con umiltà. Non è semplice. I risultati che ha ottenuto sorprendono, eppure credo che il suo successo non arrivi per caso”.

Sul futuro: “Non penso di fare l’allenatore, ma non si sa mai. Uno dei corsi che vorrei seguire è quello di Coverciano. In Italia ho imparato tanto sul calcio e potrò imparare di più. Magari non per fare l’allenatore ma per capire. Da giocatore si pensa a tagliare solo una testa, quella dell’allenatore, da allenatore ne devi tagliare tante. È un lavoro difficile anche per chi è stato calciatore. Io vorrei giocare ancora un paio d’anni, poi vorrei restare in America”.

Su Totti: “Immagini fantastiche quelle dell’addio, emozioni forti. Un addio bellissimo, una festa che si meritava”.

Sul Pallone d’oro: “Per i risultati lo darei a Cristiano. I gol, i numeri incredibili di questa stagione parlano da soli, non c’è bisogno di aggiungere nulla alle statistiche. Ma per la carriera lo darei a Gigi. Sarebbe una specie di regalo a tutti questi anni, un modo di arricchire il suo bilancio complessivo, perché ha vinto tanto e se vince anche la Champions League penso sarebbe giusto premiare lui. Non soltanto per i risultati, ma per le motivazioni che ancora ha. Però i numeri di Cristiano sono impressionanti. Sarà una scelta difficile e logicamente peserà il risultato della finale”.

Su Marcelo e Dani Alves: “Sono due ragazzi felici, con idee e caratteristiche particolari. A Madrid Marcelo è andato avanti con i suoi capelli strani e il suo modo di giocare molto brasiliano, senza cambiare mai la sua personalità anche quando veniva criticato. E Dani è uguale: gioca leggero. Dani canta, si mette gli occhialoni, non si stanca di stupire con gli atteggiamenti, ma è un professionista come pochi. È un brasiliano con mentalità europea, un martello sul lavoro. Dani e Marcelo fanno la differenza anche in nazionale.

Stupito dalle iniziali difficoltà in Italia di Alves? No, perché doveva capire. Veniva dalla Spagna e in Italia il calcio è molto tattico. Quando capisci il calcio in Italia, poi è più facile giocare dappertutto. In Italia si organizza la squadra, in Spagna, come in Brasile, si gioca. Ma Dani è intelligente: ha capito in fretta, e ora si vede”.

Sulla Champions e sul 2007: “Ho ricordi bellissimi, perché è stato l’anno migliore della mia carriera. Mi dispiace non essere stato a Milano quando i miei ex compagni si sono riuniti per i dieci anni, ma ho chiesto di rifare la cena ogni anno, per rivederci, non solo per celebrare la Champions. È stato un anno speciale per me e sono grato al Milan e ai compagni: senza il gruppo non avrei raggiunto i successi individuali”.

Sul nuovo Milan: “Penso che si ricomincia. I segnali sono buoni. Mi sembra che ci siano idee e voglia di riportare il Milan in alto, e lo stesso vale per l’Inter. La Juve è un esempio: dopo la crisi si è tirata su. Poteva trovare giustificazioni ma si è rimessa a lavorare e ora si gioca la seconda finale di Champions League in tre stagioni, per non parlare di tutti i campionati che ha vinto. Nella rinascita della Juve c’è un messaggio per Milan e Inter. Il messaggio è: c’è sempre una soluzione”.

Fassone-Mirabelli volano a Cardiff: in programma alcuni incontri di mercato

Juventus-Real Madrid, ci sarà un po’ di rossonero a Cardiff. Questa mattina in partenza per il Galles dall’aeroporto di Caselle-Torino c’erano anche il ds del Milan, Mirabelli e l’amministratore delegato Fassone.

I due dirigenti milanesi hanno anche incrociato Beppe Marotta e Pavel Nedved: solo un saluto, nessun colloquio su eventuali trattative. Poco dopo è arrivato anche Fabio Paratici con la squadra. Non sarà solo un viaggio di piacere per Mirabelli e Fassone: in programma ci sono alcuni incontri di mercato e di rappresentanza.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Tolisso, due di picche a Milan e Inter: “Voglio la Champions”

«È importante giocare i match più importanti d’Europa per essere pronti a disputare il Mondiale, voglio giocare la Champions League», ha dichiarato Corentin Tolisso, spegnendo subito gli interessamenti di Inter e Milan emersi negli ultimi giorni.

Il classe ’94 del Lione ha parlato anche del “no” al Napoli: «È stato complicato, ma ero giovane e avevo ancora voglia di giocare nel Lione. C’era la prospettiva della Champions e la squadra era buona», ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Le Dauphine.

Tolisso, ad ogni modo, è pronto a cambiare arua: «Oggi sono pronto, se ci saranno offerte le studierò coi miei rappresentanti e i miei genitori, poi vedrò se andare dal presidente per dirgli che voglio andare via».

Donnarumma ospite a casa Raiola. Oggi a Monte Carlo decide che fare

Gigio in vacanza raggiunge l’agente. E arriva anche il ds Mirabelli (da “il Giornale”

Riflettori puntati su Montecarlo per il ponte del 2 giugno. Può risultare decisivo per le sorti di Donnarumma e del suo futuro milanista. Già perché il giovanissimo portiere, dopo qualche giorno trascorso a Parigi con la sua fidanzata, è arrivato ieri a Monte Carlo, la residenza di Mino Raiola il suo potente procuratore che gli ha offerto ospitalità. Dovranno discutere naturalmente del futuro e decidere la risposta da dare a Fassone nei prossimi giorni. Risposta chiesta e sollecitata dal club rossonero dopo aver ventilato la minaccia di procedere all’acquisto di un portiere titolare sacrificando in tribuna Gigio per la prossima stagione, la stagione del mondiale. L’offerta quasi pubblica di un nuovo contratto dell’ammontare di 3,5 milioni, arrivata attraverso i giornali, è nota. Mirabelli, a sorpresa, si è presentato a Monte Carlo è ha partecipato al summit a tre fra l’agente e il portiere. Raiola ha preso tempo e fatto sapere di non gradire le telefonate fatte nei giorni scorsi dal ds milanista al papà del portiere per tentare di agevolare la firma. Dopo quell’incidente diplomatico, le parti hanno ripreso a dialogare ma le recenti dichiarazioni del procuratore fanno pensare a tutto tranne che a un positivo sviluppo della complicata trattativa.

Per una coincidenza, a fine settimana, sempre nel Principato si svolgerà la festa di compleanno di un vip milanese a cui sono stati invitati oltre che Raiola anche Adriano Galliani, l’ex ad milanista che ha tentato in passato, inutilmente, di ottenere per Donnarumma un rinnovo di contratto, negatogli dallo stesso Raiola «perché interessato a conoscere l’identità dei nuovi padroni e i loro progetti tecnici». La risposta di Fassone è stata la seguente: Musacchio, Kessie, Rodriguez e assalto a Morata dopo la finale di Cardiff, argomenti sufficienti per ricevere l’adesione del portiere. Raiola invece continua a prendere tempo. Se l’esito dell’incontro di Montecarlo fosse negativo per il Milan, lo capiremo dalle prossime mosse del ds Mirabelli: perché in quel caso dovrebbe cercare un altro portiere e prendere eventualmente in esame la possibilità di cedere Donnarumma al miglior offerente. Anche perché Raiola disse qualche giorno fa: «Non ho mai portato via un giocatore a parametro zero». Forse sarebbe anche il caso di avvalersi della collaborazione diplomatica di Galliani che non ha mai smesso di essere un tifoso del Milan.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, Belotti il piano B: pronti 70 milioni più 10 di bonus

Allo stesso tempo però il Milan porta avanti anche una pista parallela a Morata, proprio perché per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo. Il Gallo Belotti infatti è il piano B del club.

I rossoneri sono pronti a fare un’offerta di 70 milioni di euro più 10 di bonus ed eventuali contropartite per abbassare il costo del giocatore, visto che al momento la linea del presidente Cairo prevede un addio a Belotti solo nel caso in cui venga pagata la clausola da 100 milioni. Da vedere se il club granata abbasserà le sue pretese, ma una cosa è certa: il Milan per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Morata-Milan, avanti tutta

Continua a prendere forma il nuovo Milan. Dopo Musacchio e l’ufficialità di Kessie che arriverà nei prossimi giorni, si pensa anche all’attacco. In particolare ad Alvaro Morata: avanti tutta per l’attaccante del Real. Fassone e Mirabelli assisteranno alla finale di Champions da Cardiff, dove sarà presente anche l’agente del giocatore, Juanma Lopez, ma intanto il lavoro dei dirigenti rossoneri ha già posto alcune basi: c’è l’ok del giocatore al Milan (visto che preferisce l’Italia come destinazione ad altre) e c’è l’accordo economico (la cifra è molto alta: si tratta di poco più di 8 milioni di euro a stagione per 5 anni). Adesso non resta che trovare anche l’intesa con il Real Madrid e su questo piano il Milan parte da zero.

Dopo la finale di Champions League, il Milan dunque si muoverà con il Real a partire dalla settimana prossima che sarà cruciale. Le sensazioni comunque sono estremamente positive e solo l’inserimento di una big, con cifre ancora più alte, potrà mettere il Milan in difficoltà su questo fronte.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Rinnovo Donnarumma, incontro segreto Mirabelli-Raiola-Gigio: offerti 4,5 milioni più bonus

Il futuro di Gianluigi Donnarumma. Per il Milan è una questione di primaria importanza, tanto che c’è stato oggi un incontro a Montecarlo tra Mirabelli, lo stesso giocatore e il suo agente Mino Raiola. Il club ha formulato una super offerta per il rinnovo di Gigio: intorno ai 4,5 milioni di euro a stagione più bonus, una cifra ben più alta rispetto a quella messa sul piatto nei primi incontri. Donnarumma non ha risposto subito, ha chiesto qualche giorno di tempo per parlarne anche con la famiglia.

Il Milan comunque si aspetta una risposta in tempi brevi e positiva, visto lo sforzo fatto. Saranno dunque giorni di riflessioni per Donnarumma, mentre Raiola ha chiesto al Milan una clausola rescissoria nel suo contratto. Per il momento, il club non è entrato nei dettagli di questo aspetto e lo farà solo se questa condizione posta dall’agente dovesse diventare l’ago della bilancia per portare finalmente al rinnovo del numero uno rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

5 considerazioni sulla stagione 16-17

Punti, statistiche, confronto fra andata e ritorno, scontri diretti, gol fatti e giocatori del migliore Milan degli ultimi 4 anni

1- IL VALORE DEI 63 PUNTI CONQUISTATI
Era dalla stagione 2012-2013, terzo posto finale in Campionato conquistato a Siena nell’ultima giornata disputata il 19 maggio 2013, che il Milan non riusciva a superare quota 60 punti, chiudendo in questo caso a 63. In particolare la squadra rossonera si era fermata a 57 nel 2016, a 52 nel 2015 e a 57 nel 2014. In quest’ultimo campionato, il Milan aveva fatto un buon girone di ritorno 2013-14 conquistando 35 punti, ma il girone d’andata 2016-17 con Vincenzo Montella alla guida è andato oltre con 39 punti, un dato paragonabile a quello dei 42 punti del Ritorno del 2013 che valse i playoff di Champions League.

2- SEMPRE IN GOL NELLE ULTIME 16 GARE
Dopo aver perso il 5 febbraio scorso in casa contro la Sampdoria, il Milan negli ultimi 4 mesi ha sempre segnato almeno un gol a partita. I migliori momenti offensivi rossoneri sono stati all’andata contro Sassuolo, Chievo e Juventus a San Siro (8 gol all’attivo in 3 gare) e nel girone di ritorno, stesso score, contro Pescara, Palermo e Inter. L’unico passaggio stagionale in cui il Milan è rimasto per due partite consecutive senza segnare è stato quello di dicembre: Roma-Milan 1-0 e Milan-Atalanta 0-0 con un rigore sbagliato, un palo e diverse occasioni da rete. La sintesi è che si tratta di un gruppo che, attraverso il gioco e il collettivo, è sempre riuscito a trovare la via del gol.

3- GLI SCONTRI DIRETTI DELLA STAGIONE
Il Milan ha fatto bottino pieno, 6 punti in 2 gare, contro Chievo, Palermo, Sassuolo e Bologna. Zero, invece, la quota-punti conquistata contro Roma, Napoli e Udinese. L’unica squadra con cui il Milan ha ottenuto lo stesso punteggio fra andata e ritorno è stata l’Inter, 2-2 in entrambi i casi. Negli scontri diretti, la squadra rossonera è rimasta in equilibrio contro Juventus e Atalanta, in vantaggio contro Lazio e Fiorentina. Le due squadre che hanno sovrastato il Milan sono state il Napoli all’andata e la Roma al ritorno. Ne emerge il ritratto di una squadra capace di reggere il confronto con tutti, come le stesse partite contro la Roma all’andata e il Napoli al ritorno hanno dimostrato.

4- GIGIO DONNARUMMA ALL IN
Il Milan in questa stagione ha disputato 41 gare ufficiali, 38 di Campionato, 2 in Coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinta a Doha contro la Juventus. Un caso particolare è quello di Gigio Donnarumma che le ha giocate tutte e 41. Un caso più unico che raro, nella storia rossonera. Prima di Gigio, il portiere che aveva totalizzato il maggior numero di presenze ufficiali in una sola stagione era stato Giovanni Galli nel 1987-88, con 39 partite disputate sulle 41 in programma. Gigio è stato un fattore di qualità, di crescita e di continuità nel corso della stagione milanista.

5- GERARD DEULOFEU DOPO JACK
L’infortunio di Giacomo Bonaventura a Udine ha rischiato di essere un fattore molto negativo per la stagione rossonera. Da quando Jack è nel Milan ha sempre giocato molto: 33 partite su 38 nel primo Campionato, 33 su 38 anche nel secondo e fino a Udine stava tenendo la media anche in questa terza stagione, con 19 su 22. Ma dopo l’infortunio del centrocampista marchigiano, il gruppo guidato da Vincenzo Montella è riuscito a cambiare pelle grazie a Deulofeu. È stato duttile e bravo a cambiare pelle il Milan di questa stagione, recuperando Paletta, inserendo Pasalic e riuscendo a centrare l’obiettivo con Suso-Lapadula-Deulofeu in avanti dopo una partenza fatta con Suso, Bacca e Niang.

Fonte: AC Milan

Birindelli: “Manchester? Juve più forte del Milan, in finale con due pareggi…”

L’ex calciatore della Juventus, Alessandro Birindelli, ha ricordato la sconfitta nella finale di Champions del 2003 contro il Milan:

“Mi rivedo sul charter, bloccato per due ore e mezza ad aspettare che partano i voli dei tifosi milanisti, noi in coda e loro a festeggiare. L’avevo già persa una volta questa maledetta Coppa, però la seconda fa più male perché sai che è l’ultima e intanto ripeti a te stesso ma bravo, grandissimo, sei riuscito a buttare via due volte la Coppa dei Campioni in finale.

Il Milan era meno forte di noi che avevamo eliminato il Barcellona e i galacticos, loro invece andarono in finale dopo due pareggi contro l’Inter – ha dichiarato Birindelli a la RepubblicaCi sentivamo favoriti. Entrai al posto di Tudor al 42’ e niente, non succedeva niente. Si arrivò ai supplementari quasi per inerzia. A un certo punto si fece male Roque Junior e il Milan aveva esaurito i cambi. Allora dicemmo a Zalayeta di provare a sfondare da quella parte, gli gridavamo ‘puntalo!’, il brasiliano in pratica camminava però niente, eravamo stanchi, poco lucidi e non ne approfittammo.

Dopo i supplementari senza gol, Lippi aveva chiesto chi se la sentisse. Chi diceva di stare male, chi si nascondeva. L’allenatore mi guardò e io gli risposi okay, non c’è problema. Gli andavo incontro e Dida mi pareva più alto della traversa. Sto camminando verso una montagna di portiere e penso dove tirerò, mi vengono mille idee in una manciata di metri, so che Dida è uno specialista nel parare i rigori. Infine calcio, finalmente, incrociando il destro a mezza altezza: gol”.

Poli, destinazione Bologna

È sempre più verso Bologna il futuro di Andrea Poli, scrive stamattina La Gazzetta dello Sport. Il centrocampista di Vittorio Veneto, ai saluti con il Milan, dovrebbe sposare il progetto felsineo.

Bonera: “Musacchio forte e serio, con Romagnoli coppia top”

Daniele Bonera, ex difensore del Milan e oggi al Villarreal, ha parlato del suo compagno Musacchio e di altri temi legati all’attualità rossonera. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal bresciano a MilanNews.it.

Su Musacchio: “In primis è un ragazzo molto serio, e questo non può che far bene al Milan. Il giocatore è forte e credo che, mentalmente, avesse bisogno di confrontarsi in un grande club come il Milan, senza nulla togliere al Villarreal. In maniera molto obiettiva va detto che arrivare in rossonero gli farà bene, perché forse il suo ciclo qui era finito ed il salto gli farà bene.

È un giocatore molto forte, che con Romagnoli formerà una coppia importante e ben assortita, perché hanno tecnica entrambi. Porterà esperienza internazionale e può anche essere un punto di riferimento per Romagnoli che, nonostante la giovane età, ha fatto benissimo, al fianco di Musacchio potrebbe fare quel salto definitivo.

Secondo me come caratteristiche può giocare anche nella difesa tre. È intelligente e nonostante sia molto aggressivo sull’uomo, sa quando scappare, quando salire, quando giocar facile e quando portare palla. In generale, i giocatori bravi si adattano ai moduli e lui non farà fatica”.

Un po’ ho vissuto la trattativa da testimone oculare quella fase, perché eravamo entrambi ad Ibiza in vacanza e lui si è incontrato spesso con Galliani per provare a trovare un accordo. Ma non c’erano le possibilità economiche, a detta sua, perché il Milan era ancora nella fase di cessione della società. È stata una trattativa lunga, ma dopo l’estate lui si è concentrato ed ha dato il suo contributo. La delusione momentanea non lo ha toccato.

Nelle ultime tre settimane mi ha chiesto un po’ di consigli, anche dal punto di vista logistico. Ieri l’ho rivisto ed rimasto stupito dall’ambiente, da Milanello e dalle persone. È rimasto molto colpito”.

Sul nuovo Milan: “Si sta muovendo forte. I giocatori che stanno arrivando e che potrebbero arrivare sono tutti profili molto importanti. Diamo tempo alla nuova proprietà di lavorare”.

Su Morata: “Alvaro è forte, ma forte forte. È un attaccante completo. Secondo me è un po’ penalizzante giocare nel Madrid, per le caratteristiche di quel club. L’evoluzione futura sarà quella di Ronaldo centravanti e Morata andrebbe a trovare sempre meno spazio. Stiamo parlando di un grande campione e di un potenziale grande acquisto per il Milan”.

Sulla stagione appena conclusa: “Bisogna sempre capire e vedere da dove si parte. Il Milan veniva da anni difficili e vincere con la Juve la Supercoppa e centrare i preliminari di Europa League, beh è una stagione da valutare positivamente. Chiaro, se poi si guarda agli anni d’oro, centra ben poco. Montella ha dato una certa credibilità al Milan, che dovrà essere confermata nella prossima stagione”.

Il BVB: “Nessuna offerta per Aubameyang”

Calma piatta attorno ad Aubameyang. Il direttore sportivo del Borussia Dortmund, Michael Zorc, ha smentito le voci di mercato che vedrebbero il capitano del Gabon lontano dai gialloneri e in particolare verso il PSG:

Non abbiamo ricevuto una singola offerta da alcun club su questo pianeta”, ha tagliato corto il d.s. tedesco su Aubameyang.

Abate annuncia: “Torno finalmente a lottare per la maglia del Milan!”

Tramite il proprio profilo facebook, Ignazio Abate ha annunciato la guarigione dal problema all’occhio che lo ha tenuto out tutta la stagione:

“Finalmente è arrivata l’idoneità e posso tornare a correre e lottare per la maglia!

Ringrazio la Società e tutto lo staff sanitario che mi ha curato, il Dott. Angelo Appiotti, la Dottoressa Grazia Pertile. Grazie anche al fisioterapista Fabrizio Ragusa.

Un ringraziamento speciale al Dottor Tavana, che non mi ha mai lasciato solo ed è stato un punto di riferimento fondamentale in questi mesi, e al mio agente Mino, che mi ha accompagnato in capo al mondo e mi ha sempre sostenuto in ogni momento!

Infine grazie di cuore a voi tifosi…per l’affetto e per il sostegno! Con il Milan nel cuore…sempre!“.

Milan, accelerata per Biglia: a 20 milioni si chiude. Intanto la Lazio fissa un ultimatum

È Lucas Biglia l’uomo scelto dal Milan a cui affidare le chiavi del centrocampo. Dopo Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez, il Principito è il candidato forte a diventare il quarto acquisto della ricca campagna acquisti rossonera e il regista della rifondata rosa di Montella: un uomo di qualità, esperienza e personalità da cui ricostruire una squadra vincente.

Il blitz romano di nove giorni fa di Fassone e Mirabelli, e il colloquio avuto vis a vis con il ragazzo, ha dato i frutti sperati: Biglia ha scelto di sposare la causa del nuovo Milan cinese, anche grazie al lauto triennale da 2,5 netti più bonus a stagione. La Lazio, seppur decisa a tenersi stretta il proprio capitano con una ricca proposta di rinnovo, sembra ormai rassegnata all’idea di perderlo: l’argentino ha deciso di cambiare aria.

Ora toccherà convincere Lotito. 31 anni a gennaio, Biglia è in scadenza di contratto coi biancocelesti al 30 giugno 2018: una situazione favorevole per il Milan, che potrebbe tesserarlo a parametro zero da gennaio. La richiesta laziale è di almeno 20-25 milioni, mentre il Diavolo è fermo a 15: l’inserimento di alcuni milioni di bonus potrebbe sbloccare la trattativa.

La Lazio, intanto, ha dato a Biglia un ultimatum. Entro il weekend dovrà decidere ufficialmente se accettare o meno la proposta di rinnovo fatta dal club biancoceleste (un’ipotesi, ad oggi, altamente improbabile): qualora arrivasse una fumata nera, i capitolini darebbero il via definitivo alla trattativa con il Milan per il trasferimento in rossonero del centrocampista della Seleccion.

Casa Milan, incontro con gli agenti di De Sciglio

Incontro a Casa Milan tra il club e gli agenti di Mattia De Sciglio. Argomento della discussione, ovviamente, il futuro del terzino della Nazionale: le parti non sono giunte a una conclusione ed è possibile – riporta La Gazzetta dello Sport che si rivedano già la prossima settimana. De Sciglio, in scadenza con il Milan al 30 giugno 2018, è seguito con interesse dalla Juventus di Allegri.

Milan, rialzo per Belotti: offerti 80 milioni più un giocatore

Il Milan non lascia e, anzi, raddoppia. In via Aldo Rossi non ci si rassegna per Andrea Belotti: il Torino continua a fare muro e chiede i 100 milioni della clausola rescissoria (che in teoria varrebbe solo per l’estero, ndr), ma i rossoneri hanno pronta un’altra succulenta offerta per convincere Cairo a liberare il Gallo.

Il piano per Belotti lo svela l’edizione odierna de La Stampa: il Milan mette sul piatto 80 milioni di euro più il cartellino di un giocatore a scelta tra Niang, Bertolacci e Lapadula, il quale si trasferirebbe alla corte di Mihajlovic. Il Diavolo alzerebbe la parte cash della proposta (la prima era stata di 60) e confermerebbe l’inserimento nella trattativa di un calciatore gradito al Torino.

Tentativo forte e concreto per il Gallo, ma il primo obiettivo del Milan per l’attacco resta Alvaro Morata. Lo spagnolo è il nome in cima alla lista di Mirabelli e il profilo ideale scelto da Montella per il reparto avanzato: l’assalto al giocatore del Real inizierà dopo la finale di Champions League.

Raiola: “Gigio come Maradona. Al Milan l’ho portato io: se volessimo partire…”

Mino Raiola, potente procuratore sportivo, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dall’agente, tra gli altri, di Gigio Donnarumma.

Su Donnarumma: “Gigio è il Maradona dei portieri. Può solo crescere e bisogna lasciarlo crescere in pace. Non è uno schiavo né tantomeno un robot. Futuro? Ci sono 11 top club interessati a lui. Il contratto di Donnarumma scadrà il 30 giugno 2018, e non ho mai detto a Fassone e a Mirabelli: “O firmiamo adesso o non firmiamo più”. Se avessimo voluto partire e andare altrove, l’avremmo già fatto. Capisco lo stress e le aspettative dei tifosi del Milan, Gigio è già un simbolo del club e, per la nuova proprietà, sarebbe l’ideale chiudere la trattativa del rinnovo oggi. Anzi, ieri. Ma la nuova dirigenza si è insediata poco più di un mese fa. Lasciamoli lavorare in pace. Mi assumo tutte le responsabilità sulla scelta definitiva che faremo. C’è possibilità che Donnarumma firmi ancora per il Milan? La risposta è: sì. La stessa sulla possibilità che Gigio lasci il Milan”.

Su Montella: “Ha detto che i procuratori devono chiamarlo di meno? Non ho il suo numero di telefono: io non faccio l’allenatore e lui non fa il procuratore – continua Raiola – Può dare consigli a Gigio perché gli vuol bene, ma preferisco gli dia consigli su come non prendere gol. Gli altri glieli do io. Non dimentichi che Gigio al Milan l’ho portato io, soffiandolo all’Inter. Non faccio il tassista dei giocatori che seguo: i miei giocatori, prima di tutto, sono amici e devono essere felici grazie al mio lavoro. Stiamo parlando di un fenomeno di 18 anni chiamato già a prendere una decisione fondamentale per la sua vita, ponderata e che certamente non dipenderà solo dall’ingaggio. Qualcuno crede possa essere questo il problema, con undici squadre che bussano alla porta? Dicono che Gigio debba essere riconoscente al Milan, vero, ma anche il Milan debba essere riconoscente a Donnarumma. E a Mihajlovic. Prima di lanciarlo, ha concesso a Diego Lopez ogni opportunità per difendere la maglia titolare. A 16 anni però Gigio era già bravo, e quando Sinisa a Milanello mi ha detto: ‘Mino, domenica faccio giocare il Bambino’, gli ho detto che avrebbe fatto bene”.

Su Conte: “Tre anni fa volevo portare Conte al Milan: ci fossi riuscito, oggi i rossoneri sarebbero campioni d’Italia. Ammiro l’estremismo professionale di Antonio: ha una voglia smisurata di vincere e non mi stupisce ciò che ha fatto al Chelsea”.

Su Ibrahimovic: “Zlatan tornerà certamente a giocare, vedremo dove. Lui è davvero il più grande di tutti, e non è l’arrogante e presuntuoso che amano descrivere. E’ un duro, ma onesto e leale. E’ un leader che rispetta tutti, ma esige il massimo impegno”. E sul passaggio dello svedese dalla Juventus all’Inter… “Non è vero che Ibra fu ceduto dalla Juve all’Inter a causa di Calciopoli, nell’estate del 2006. L’accordo con l’Inter venne raggiunto sei mesi prima. L’antefatto? Due novembre 2005, Champions League, Juve-Bayern 2-1, Ibra espulso all’89’ per doppia ammonizione. Moggi va su tutte le furie. E nello spogliatoio esplode con me: ‘Dì a Ibrahimovic che il prolungamento del contratto può anche ficcarselo nel c…’. Ti lascio immaginare la reazione di Zlatan. Fosse stato venduto a gennaio, l’Inter l‘avrebbe pagato 90 milioni di euro. Poi scoppiò Calciopoli e a Moratti costò 20 milioni”.

Sull’addio di Ibra al Milan: “Se fosse dipeso da Ibra, non se ne sarebbe mai andato dal Milan. Tanto che una sera Galliani invita me e lui a cena, a casa sua. Adriano chiede a Zlatan: ‘Vuoi andare via?’. Zlatan risponde: ‘No, capo’. Adriano taglia corto: ‘Allora non ti venderò mai. Qui c’è anche il tuo procuratore, stappiamo una bottiglia di champagne. Mino perché tu non brindi?’. Sbotto in una risata: ‘Perché siete due cogl…’. Sapevo quali fossero le difficoltà di bilancio del Milan e quanto le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva ai francesi fossero indispensabili. L’ingaggio dello svedese gravava sui conti per 75 milioni di euro lordi: stante la situazione, venderlo era inevitabile. E la reazione di Zlatan è stata la seguente: per tre mesi non ha risposto alle mie telefonate, per diciotto mesi non ha più rivolto parola a Galliani. E il giorno della presentazione organizzata dal PSG, sono dovuto andare a prenderlo a Stoccolma con un aereo privato…”.

Milan, affondo per Ricardo Rodriguez: si punta a chiudere in sette giorni

Il Milan è pronto a piazzare il terzo colpo di mercato. Dopo Musacchio (è già ufficiale) e Kessié (firmerà oggi pomeriggio), Fassone e Mirabelli puntano a strappare il sì definitivo anche per Ricardo Rodriguez nella prossima settimana. Con l’esterno della Nazionale svizzera – si legge su La Gazzetta dello Sport – c’è già intesa, ma manca ancora la stretta di manco finale con il Wolfsburg: il Diavolo può chiudere per 15 milioni più 3 di bonus, ma sembra che voglia spuntare condizioni economiche ancora migliori.

Milan, svolta per Conti: vuole i rossoneri. Settimana prossima può essere decisiva

Andrea Conti vuole il Milan. Lo ha sondato anche l’Inter, ma lui ha ribadito la sua volontà di indossare il rossonero. Ci sono stati contatti anche nelle ultime ore con il suo agente Mario Giuffredi, la prossima settimana dovrebbe essere quella giusta per entrare nel vivo della trattativa. E magari per definirla. Già perché il Milan ha fretta di consegnare a Montella un organico competitivo nel giro di un mese (Ricardo Rodriguez, Biglia, Borini in attesa dell’assalto a Morata, magari con la possibilità di prendere un altro centrocampista e aspettando le decisioni su Keita). E Conti forse ha ancora più fretta di andare al Milan, destinazione in cima ai suoi pensieri.

L’Atalanta giustamente dice di voler trattenere Conti, la valuta 25 milioni, ma contemporaneamente sa che quando bussa un grande club diventa complicatissimo resistere. Conti vuole il Milan, ricambiato dai rossoneri. Questione di tempo. Anzi di giorni, non tantissimi.

Fonte: Alfredo Pedullà

Lapadula, tripletta con l’Italia: “Se resto al Milan? Lì sto benissimo, ma si vedrà…”

Show di Lapadula con la maglia della Nazionale italiana. L’attaccante del Milan ha messo a segno una tripletta in occasione dell’amichevole di questa sera tra Italia e San Marino, tenutasi allo Stadio Castellani di Empoli e terminata 8-0 per gli azzurri.

Una girata di testa, un morbido pallonetto a tu per tu col portiere e un altro lob di sinistro: Sir William ha messo in mostra tutto il proprio repertorio, seppur contro un avversario di modesta caratura e mai veramente in partita.

Intervistato a caldo da Rai Sport, Lapadula ha parlato così di Italia e di futuro: “Il mister ci teneva all’atteggiamento e all’approccio e anche per noi era importante. Sono contento per le giocate provate e riprovate in questi giorni. Io mi metto a disposizione e quando vengo chiamato cerco di rendermi utile e dare il massimo, sono contento di stare qua. Se resto al Milan? Ora mi servirebbero un po’ di vacanze (ride, ndr). Sto benissimo lì, l’ho voluto fortemente. Poi si vedrà”.

Galliani: “Mai in un altro club italiano. Ma il Real Madrid…”

L’ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha parlato delle voci che lo vedrebbero possibile nuovo proprietario del Genoa:

“Io a capo del Genoa con Cellino? Ho sentito le voci. E fanno anche piacere. Ma io le smentisco categoricamente. Massimo è un amico e ci sentiamo spesso, non c’è nulla di personale. Così come con Preziosi, ci sentiamo e vediamo, ancora l’altro giorno abbiamo pranzato insieme. Ma la mia tesi è chiara. Sinceramente – ha dichiarato Galliani a Il Secolo XIX – non riuscirei con il cuore e con la testa, davvero. Lavorare in Italia non sarebbe compatibile con la mia storia al Milan.

Una chiamata del Real Madrid? Il discorso sarebbe diverso – ha ammesso il dirigente brianzolo – perché è un grande club estero. Ma anche in questo caso ho dubbi. Diciamo che non sono disponibile ad andare in nessuna altra squadra italiana e al 99,98% neppure straniera”.

Ag. Pasalic: “Futuro? Priorità al Milan”

Marko Naletilic, agente di Mario Pasalic, ha parlato del futuro del centrocampista croato:

“Con il Milan ci siamo sentiti l’ultima volta circa un mese fa. Restiamo in attesa della decisione della società, vedremo cosa vorranno fare. La priorità di Mario – ha dichiarato Naletilic a calciomercato.itè quella di restare ancora al Milan, ma chiaramente altri club si stanno interessando. Sulle sue tracce, infatti, ci sono squadre italiane, spagnole e tedesche. Aspettiamo i rossoneri, ma è normale che ci siano altre società pronte a muoversi per Mario”.

Lazio rassegnata su Biglia: andrà al Milan

Questione Biglia. La Lazio è pessimista sul rinnovo del centrocampista argentino ed è ormai rassegnata a perderlo. Un accordo veramente difficile con il club di Lotito, come ammesso ieri dallo stesso ds Tare. La richiesta del club biancoceleste è di 20 milioni di euro. Il Milan ha già da tempo trovato l’accordo con il giocatore, dopo l’incontro romano di dieci giorni fa, a 2,5 milioni netti per tre anni dal Milan, con un bonus partite di 500.000 euro al raggiungimento di 25 presenze. Lazio che però non vuole farsi trovare impreparata e pensa già al sostituto. Il profilo individuato da Inzaghi è quello di Daniele Baselli, che tramite l’agente incontrerà nei prossimi giorni proprio la Lazio.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Montella endorsa Tolisso: “Mi piace”

Il Milan non si ferma a Kessié e punta anche ad altri centrocampisti. Se per la regia il nome più caldo è quello di Biglia, come mezzala sinistra ha preso quota Corentin Tolisso. Classe ’92, in forza al Lione, il francese è estremamente gradito a mister Montella: “È un giocatore che mi piace”, il virgolettato riportato stamane dal Corriere della Sera.

Il programma rossonero di giugno

Tanti i giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, mentre proseguiranno i preparativi verso il raduno 2017-18

Sarà un mese senza impegni ufficiali per la squadra, che dal 29 maggio – il giorno successivo a Cagliari-Milan, ultima giornata di Serie A – ha rotto le righe dopo un’annata caratterizzata dalla conquista della Supercoppa a Doha e dal ritorno in Europa grazie al 6° posto in campionato: gli obiettivi di inizio stagione.

Il Diavolo resterà in “vacanza” fino ai primissimi di luglio, quando verrà fissato il raduno 2017-18 agli ordini di Mister Montella e in vista della tournée in Cina e soprattutto del Preliminare di Europa League. L’allenatore rossonero ha appena rinnovato il suo contratto fino al 30 giugno 2019 e si è detto “entusiasta”, in ottica futura, nel provare a raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League: per farlo, la rosa verrà ancora rinforzata dalla società, con Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli già capaci di chiudere la prima operazione di calciomercato.

A giugno, comunque, non mancheranno gli impegni delle Nazionali. Nell’Italia sono stati convocati Donnarumma, Romagnoli e Montolivo per l’amichevole contro l’Uruguay, mercoledì 7 a Nizza, e la gara valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018 contro il Liechtenstein, domenica 11 a Udine. Rimanendo in azzurro, Lapadula e Calabria stanno partecipando allo stage organizzato da Ventura e alle 21.30 affronteranno il San Marino. Locatelli, invece, rientra nei pre-convocati verso l’Europeo Under 21 in Polonia; mentre l’Under 20 di Plizzari – giovedì – sfiderà la Francia negli ottavi del Mondiale. Risponderanno alla chiamata anche Bacca e Zapata (Colombia), Deulofeu (Spagna), Kucka (Slovacchia), Pasalic (Croazia), Gomez (Paraguay) e Honda (Giappone).

Fonte: AC Milan

Boban: “Inspiegabile il Milan senza Paolo Maldini. Aubameyang più forte di Morata, Gattuso…”

Ex campione del Milan e oggi segretario della FIFA, Zvonimir Boban ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese da Zorro sui temi legati ai rossoneri.

Su Paolo Maldini: “Non mi spiegherò mai perché Paolo non abbia un ruolo importante nel Milan e perché abbiano tanta paura delle sue evidenti capacità e della sua straordinaria e unica storia milanista. O forse è facile da spiegare? E poi basta ripetere ‘Cosa ha fatto dopo?’ o “La storia costa troppo’”.

Sul calcio italiano: “Finché non saranno al vertice anche Milan e Inter non potrà migliorare. La Juve resta un modello calcistico mondiale: il lavoro di Agnelli è stato straordinario”

Su Aubameyang e Morata: “Morata fa giocare la squadra, Aubameyang è più forte, segna tanto: dipende da chi avranno accanto. Se c’è uno che apre spazi, meglio Aubameyang”.

Su Gattuso allenatore della Primavera: “Avremo tanti piccoli Gattuso nel Milan del futuro! Basta ci sia anche qualche 10”.

 

Milan, buone notizie su Kessié: domani test a Milanello e firme

Franck Kessié sta per diventare un nuovo calciatore del Milan. Sono arrivate buone notizie dalle visite mediche supplementari sostenute oggi: l’ivoriano – riporta Sky Sport domani sarà a Milanello per sostenere i test fisici di Milan Lab. In questo momento il giocatore sta terminando la seconda parte degli accertamenti clinici, ma tutto sta procedendo bene: salvo sorprese, domani ci saranno le firme sui contratti e l’annuncio ufficiale del trasferimento di Kessié.

Milan-Pescara, incontro di mercato

Incontro da tra Milan e Pescara per una possibile sinergia tra i due club. Gli abruzzesi sono usciti allo scoperto per l’attaccante Luca Vido, classe 1997, reduce da una buonissima esperienza al Cittadella, e per il centrocampista Matteo Pessina, classe 1997, nell’ultima stagione in prestito a Como.

Il Milan ha chiesto approfondite informazioni sul centrocampista Mamadou Coulibaly, classe 1999, e sull’esterno offensivo Ferdinando Del Sole, classe 1998. Abbiamo già raccontato il forte interesse della Juve per Coulibaly, ora c’è anche il Milan. Più defilate Atalanta e Genoa.

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, tre richieste di Montella: un regista, un esterno alto e un bomber

Altri tre colpi per un Milan da Champions. Nel corso del summit avuto con Fassone e Mirabelli, in cui si è anche trovata l’intesa per il rinnovo del contratto, mister Montella ha avanzato delle richieste alla dirigenza in vista della campagna rafforzamenti: un regista, un esterno sinistro d’attacco e un grande centravanti – riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport – da aggiungere a Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez.

In avanti il sogno di mercato del Milan è uno: Alvaro Morata, con Aubameyang e Belotti alternative di lusso. Sarà difficile, ma il Diavolo proverà il colpo dopo la finale di Champions a Cardiff. Sull’out mancino, dopo l’addio di Deulofeu, è Papu Gomez il prediletto di Montella  – Mirabelli segue da tempo anche Keita della Lazio -, mentre davanti alla difesa la pista più calda è quella che porta all’altro laziale Lucas Biglia (che ha già scelto il Milan: qui i dettagli)

Ecco come sarebbe l’undici titolare rossonero sognato da Montella (in grassetto gli acquisti):

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Romagnoli, R. Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Morata, Gomez.

Visite Kessié, clamoroso retroscena dall’Africa: non ha vent’anni

Incredibile retroscena sulle visite mediche di Franck Kessié. Il problema emerso per il centrocampista dell’Atalanta non sarebbe di natura fisica, ma relativo all’età: l’ivoriano – riporta il portale Afrique Presse avrebbe più dei 20 anni dichiarati, essendo nato “ufficialmente” il 19 dicembre 1996. Dal Milan, per ora, non trapela nessuna conferma in merito.

Montella vota Morata: “È l’ideale per noi”

È Alvaro Morata l’obiettivo numero uno del Milan per l’attacco. E anche mister Montella preferirebbe lo spagnolo alle alternative Aubameyang e Belotti: l’Aeroplanino – fa sapere il Corriere dello Sport – ha una smaccata preferenza per lui e non l’ha nascosta ai giornalisti nel corso del Workshop rossonero dei giorni scorsi in Sardegna. “È l’attaccante ideale”, ha confessato Montella a proposito di Morata.

Montella-Milan, i dettagli del rinnovo

Detto, fatto. Il Milan e Vincenzo Montella ci hanno messo pochissimo a trovare l’intesa per il rinnovo del contratto, siglando l’accordo tramite un’inedita diretta web su facebook. L’Aeroplanino, dopo una prima buona stagione in rossonero, vedrà incrementare il proprio stipendio: il mister – scrive La Gazzetta dello Sportguadagnerà 3 milioni all’anno sino al 2019 più 500mila euro di bonus in caso di Champions League.

Biglia sceglie il Milan. Ora bisogna trattare con Lotito

Il Milan non si ferma più. Anche Lucas Biglia è ad un passo dalla squadra rossonera, che proprio ieri ha ufficializzato il rinnovo del contratto di Vincenzo Montella. L’assalto al centrocampista della Lazio, che da mesi stava inutilmente discutendo con la Lazio per rinnovare il contratto in scadenza nel 2018, sembra andato in porto grazie all’offerta che Fassone e Mirabelli sono riusciti a fare al centrocampista: 2,5 milioni netti all’anno per tre anni, con un ulteriore bonus di 500.000 euro legato al raggiungimento di 25 presenze. Cifre che la Lazio non è in grado o non vuole rilanciare.

L’accordo ormai trovato con il Milan di per sé non basta. Come è noto, adesso bisognerà trattare con Lotito, che è solito non fare sconti, anche se in prossimità di contratto in scadenza. Il Milan, insomma, dovrà comunque sborsare una cifra importante, per assicurarsi Biglia: non lontana dai 20 milioni di euro. Ma il nuovo Milan, che ha già speso per Musacchio, per Kessie e che non ha problemi a spendere per Rodriguez, non si fermerà di certo nemmeno davanti alle certamente esose richieste del presidente della Lazio.

Fonte: Tuttosport

Milan, in settimana si conta di chiudere l’operazione Ricardo Rodriguez

Musacchio, Kessiè e non solo. Dopo l’ufficialità del difensore argentino e le visite dell’ivoriano, il Milan lavora adesso per chiudere la trattativa che conduce a Ricardo Rodriguez.

In questa settimana, gli agenti del giocatore contano di definire l’operazione facendo da intermediari tra i due club, evitando così al Milan di presentarsi in Germania per trattare direttamente con il Wolfsburg. Il prezzo d’intesa dovrebbe assestarsi sui 15 milioni di euro più tre di bonus, con il calciatore che la prossima settimana dovrebbe essere a Milano per le visite mediche.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Ghezzal: “Abbiamo incontrato il Milan”

Il Milan è su Rachid Ghezzal, centrocampista del Lione. A svelarlo è il fratello-agente Abdelkader, ex attaccante anche della Serie A:

“Il Milan è interessato a mio fratello Rachid – ha dichiarato a Premium Sport c’è già stato un incontro un po’ di tempo fa. La pista è sempre aperta, vediamo come si concluderà questa vicenda”.

Galatasaray, offerta da 6 milioni per Bacca

Carlos Bacca lascerà il Milan. La parabola in rossonero del colombiano è finita e il probabilissimo arrivo di un nuovo grande attaccante “costringerà” il Peluca a cercarsi una nuova squadra. Su di lui – riporta Tuttosport – c’è il Galatasaray, ma la prima offerta dei turchi non soddisfa il Milan: i 6 milioni proposti sono ritenuti troppo pochi.

Zaza e Morata, il Milan ristruttura l’attacco

Milan, contatto per Zaza. I rossoneri non si fermano a Morata e puntano un altro attaccante: l’ex Sassuolo – scrive La Gazzetta dello Sport – affiancherebbe lo spagnolo nel reparto offensivo di Montella, permettendo di partire sia a Bacca sia a Lapadula. Morata e Zaza, tra l’altro, sono grandi amici sin dai tempi della Juve. L’attaccante lucano, ora al Valencia, è stato pagato complessivamente 18 milioni di euro.

Milan, mercato da sogno: 150 milioni più le cessioni. E per Morata…

Il mercato è appena iniziato, ma il Milan si è già mosso alla grande. Preso ufficialmente Musacchio, di fatto rossonero Kessié, il Diavolo non ha intenzione di fermarsi qui e punta chiudere a breve anche l’acquisto di Ricardo Rodriguez. Ma le prospettive sono ancora più positive: il Milan firmerà un mercato sontuoso, nell’ordine delle “tre cifre”.

L’indiscrezione è di quelle forti: Fassone e Mirabelli – fa sapere Sky Sport – avranno a disposizione un super budget da 150 milioni per rifondare la squadra in ogni reparto. Somma che la dirigenza meneghina potrà incrementare con le cessioni: su tutte quelle di Bacca e Niang, da cui il Milan conta di ricavare una buona somma di denaro.

Gran parte delle disponibilità economiche andranno per l’attaccante: 70 milioni circa è la spesa messa in conto per il nuovo numero 9 del Milan, destinato a diventare l’uomo copertina del mercato e la stella della rosa di Montella. La pista più calda è quella che porta ad Alvaro Morata, per il quale è già in programma un blitz a Madrid (qui i dettagli).

Italia, Tavecchio sceglie Maldini per il dopo Oriali

Carlo Tavecchio ha scelto: è Paolo Maldini il candidato numero uno per sostituire Lele Oriali come futuro Team Manager della Nazionale Italiana. Secondo quanto riportato da Alessandro Alciato per Sky Sport, infatti, il numero uno della FIGC avrebbe individuato nell’ex capitano del Milan il profilo giusto per ricoprire un incarico dall’altissimo livello: ancora chiamato a dare una risposta, Maldini potrebbe così coprire per la prima volta in carriera, fuori dal campo, un ruolo di assoluta importanza. Scelto da Tavecchio come ideale vice-Oriali.

Fonte: Gianluca Di Marzio

5 cose da sapere su Mateo Musacchio

Conosciamo meglio il nuovo acquisto rossonero per la difesa

È Mateo Musacchio il primo colpo del mercato estivo del Milan, arrivato con largo anticipo e annunciato appena dopo la fine del campionato. Un acquisto importante, che conferma le grandi intenzioni della società: Marco Fassone, infatti, ha spesso ribadito la volontà di consegnare a Vincenzo Montella la maggior parte della rosa entro la metà di luglio. Ma andiamo a conoscere meglio il difensore argentino, attraverso 5 curiosità:

1- IL PASSAPORTO ITALIANO
Mateo Musacchio – nato a Rosario in Argentina – possiede il passaporto italiano grazie ai nonni paterni che facevano parte della comunità albanese di Portocannone, un comune della provincia di Campobasso.

2- UN PREDESTINATO
Nel River Plate ha debuttato all’età di 16 anni, 3 mesi e 14 giorni, lanciato dall’allenatore Daniel Passarella, diventando così il più giovane esordiente di sempre nella storia dei “Millonarios”.

3- “VECCHIA” COPPIA
In rossonero ritroverà Zapata, suo ex compagno di squadra al Villarreal nella stagione 2011-12. I due, in quel periodo, rappresentavano la coppia titolare delle retroguardia sia in campionato che in Champions League, competizione nella quale – nei gironi – sfidarono Napoli, Bayern Monaco e Manchester City.

4- SICUREZZA
Il nuovo difensore del Diavolo, nel 2016/17, ha fatto parte di una delle migliori difese di tutta la Liga: il Villarreal, subendo 33 gol, infatti, si è piazzato al secondo posto di questa speciale classifica (alle spalle dell’Atletico Madrid, davanti a Real Madrid e Barcellona).

5- NUMERI STORICI
In Spagna ha indossato la 5, in Nazionale la 13: gli stessi numeri di maglia che hanno accompagnato la carriera di storiche colonne milaniste come Filippo Galli, Alessandro Costacurta.

Fonte: AC Milan

Milan, triennale per Biglia. Tare (d.s. Lazio): “Scelte di vita, tra poco sapremo”

Mateo Musacchio ormai ufficiale, le visite mediche di Kessié, il rinnovo di Vincenzo Montella già annunciato: operazioni importanti, ma non le uniche per il mercato del Milan. Il club rossonero insiste infatti per Lucas Biglia, centrocampista della Lazio sempre più tentato dalla proposta presentata da Marco Fassone e Mirabelli nell’incontro avvenuto la scorsa settimana a Roma: tre anni di contratto a 2.5 milioni di euro netti a stagione, più un bonus di 500 mila euro al raggiungimento delle 25 presenze. Cifre che hanno quasi convinto Biglia, che avrebbe già dato l’ok di massima al Milan. Club rossonero che poi dovrà trovare l’incontro definitivo con Claudio Lotito: primo colloquio già avvenuto nei giorni scorsi con il presidente della Lazio, un faccia a faccia in cui oltre a Biglia si è parlato anche di Keita su cui però c’è in vantaggio la Juventus. Trattativa per il centrocampista argentino, dunque, che potrebbe entrare sempre più nel vivo.

A fare il punto sulla situazione Biglia arrivano le parole del direttore sportivo della Lazio Tare che ha parlato così a margine del Premio Ussi: “Non dovete chiedere a me i dubbi di Biglia. Lui è consapevole che la Lazio ha fatto di tutto e di più per trattenerlo. Facendo anche un passo più grande di quello che si può permettere. Dobbiamo aspettare la sua risposta e alla fine ci comporteremo di conseguenza. Nel giro di poco sapremo, non ci dobbiamo dare dei limiti visto che sono ancora sotto contratto. Faremo tutte le valutazioni possibili. Deluso dal suo comportamento? Io Lucas devo solo ringraziarlo per quello che ha fatto in questi quattro anni, è stato un professionista esemplare. Queste sono scelte di vita, ogni calciatore fa le sue valutazioni, ma non sono rimasto deluso“, ha affermato il dirigente biancoceleste.

Fonte: Sky Sport

Milan, contatto Mirabelli-agente Bertolacci: è ufficialmente sul mercato

Un’agenda fitta di appuntamenti per Massimiliano Mirabelli. Grande attenzione non solo ai possibili colpi in entrata ma anche alla situazione dei giocatori presenti in rosa. In tal senso va letto il contatto, avvenuto la scorsa settimana, con Alessandro Lucci, agente di Andrea Bertolacci e di Vincenzo Montella.

FUORI DAL PROGETTO – Mai convincente nella sua avventura in rossonero, nonostante lo sforzo economico profuso. Il Milan, nel giugno del 2015, aveva versato nelle casse della Roma circa 21 milioni di euro per l’acquisto di Andrea Bertolacci. Secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, Mirabelli ha comunicato al suo agente la volontà di metterlo ufficialmente sul mercato. Il centrocampista romano non rientra nei progetti per la prossima stagione, la decisione è stata presa. Al 31/12/2016 il centrocampista romano valeva ancora 13,1 milioni a bilancio, adesso il suo prezzo di aggira sui 10 milioni di euro. Il club rossonero non vuole registrare una decisa minusvalenza a bilancio e ha aperto ad una cessione in prestito: in fila ci sono Bologna e Sampdoria, più defilato il Torino.

Fonte: calciomercato.com

Mirabelli: “Tutti felici del rinnovo di Montella, mi trovo splendidamente bene”

Il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha parlato del prolungamento del contratto di mister Montella:

“Voglio ringraziare Vincenzo, mi sono trovato splendidamente bene con lui dall’arrivo al Milan sino alla fine campionato. Sono veramente felice di poter di nuovo continuare questa avventura con lui, ieri sera ci siamo riproposti di fare una piccola cena per salutarci e da lì non ci abbiamo messo molto a trovare un accordo. Ci siamo ritrovati stamattina e abbiamo firmato questo prolungamento per la felicità di tutti, anche dei tifosi”.

Fassone: “Contenti di andare avanti con Montella, ha fatto risultati splendidi”

Il commento dell’amministratore delegato rossonero Marco Fassone sul rinnovo di Montella:

È un momento significativo, molto importante per noi e per i tifosi. Dopo qualche chiacchierata abbiamo concordato con Vincenzo di rimanere insieme per la prossima stagione e anche per quella 2018/2019: siamo contenti ed entusiasti di proseguire con lui questa avventura dopo i risultati splendidi ottenuti in questa stagione di transizione”.

Montella: “Allenare il Milan un orgoglio, felice ed entusiasta del rinnovo”

Le parole rilasciate da mister Montella pochi istanti prima del rinnovo contrattuale col Milan:

Sono particolarmente felice ed entusiasta di iniziare una nuova avventura, con nuovi obiettivi, anche di mercato, a stretto contatto col direttore (Mirabelli, ndr). Grazie per la fiducia e per la possibilità che mi date di allenare il Milan, per me è un orgoglio.

Un abbraccio ai tifosi, per raggiungere insieme nuovi obiettivi più gloriosi e vicini alla storia di questa società”.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Ufficiale: Milan, rinnova Montella sino al 2019

L’allenatore del Milan del presente e del futuro sarà Vincenzo Montella. Tramite una diretta video trasmessa sulla pagina facebook ufficiale del Milan, alla presenza dell’a.d. Fassone e del d.s. Mirabelli, il tecnico napoletano ha firmato il prolungamento del contratto che lo legherà ai rossoneri sino al 30 giugno 2019.

Di seguito il comunicato ufficiale del club e il video della firma:

“AC Milan comunica di aver prolungato il contratto con l’allenatore rossonero Vincenzo Montella al 30 giugno 2019.”

Kessié-Milan, frenata: riscontrato problema fisico, servono altri controlli

Slitta l’ufficialità del trasferimento al Milan di Franck Kessié. Al centrocampista ivoriano, sottopostosi stamane alle visite mediche, è stato riscontrato un piccolo problema fisico che necessiterà di un supplemento di controlli: l’atalantino – fa sapere Sky Sport – dovrà sottoporsi a ulteriori visite mediche.

Milan, intesa con Montella per il rinnovo sino al 2019

Qualificazione in Europa League ottenuta ed obiettivo stagionale raggiunto, adesso per il Milan è tempo di pensare il futuro. A guidare i rossoneri sarà ancora a lungo Vincenzo Montella: questa mattina a Casa Milan, infatti, c’è stato un incontro di tre ore tra l’allenatore e la dirigenza. Intesa raggiunta, c’è il rinnovo del contratto: il nuovo accordo dovrebbe essere fino al 2019, quindi un anno in più rispetto al contratto attualmente in essere. Il Milan è già proiettato al futuro, in panchina ancora Vincenzo Montella: è praticamente fatta per il rinnovo.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Berlusconi: “Milan, provo ancora dolore. Champions? Forza Juve!”

E’ iniziata la settimana già importante della stagione per la Juventus, i bianconeri preparano la partita in programma sabato sera a Cardiff contro il Real Madrid. La squadra di Massimiliano Allegri vuole tornare a vincere un trofeo che manca dal 1996 e sull’argomento si è pronunciato anche l’ex numero uno del Milan Silvio Berlusconi. Così l’ex presidente del club rossonero – prima di ricevere il premio Rosa Camuna insieme a Massimo Moratti da parte del presidente della Lombardia, Roberto Maroni – ha parlato dei bianconeri e della sua preferenza per quanto riguarda la squadra vincitrice.

“Io per antica educazione voluta da mio padre ho sempre tifato Inter quando era impegnata con altre squadre o in match internazionali – ha confessato Berlusconi – e la stessa cosa farò sabato sera per quello che riguarda la finale di Champions, anche se so di suscitare dispiacere a qualcuno, con la Juventus che incontrerà il Real Madrid. Quindi dico ‘Forza Juventus’, anche se non possiamo sotterrare asce perché non ce ne sono mai state tra noi. I miei – al Milan – sono stati anni fantastici, nei giorni scorsi volevo andare a Milanello per salutare tutti ma non ci sono riuscito perché in me è ancora forte il dolore per aver lasciato il club. Presto comunque ci andrò per ringraziarli tutti. Devo anche ringraziare Moratti per tutti i sacrifici che ha fatto nel sostenere l’Inter, a volte lo guardavo stupito. Lo ha fatto solo ed esclusivamente per l’Inter”.

Il dolore di aver lasciato il Milan è ancora molto forte. Sono stati anni fantastici: sabato volevo andare a Milanello per salutare ma non ci sono riuscito perché il dolore di aver lasciato il Milan è ancora molto forte – spiega l’ex Cavaliere -. Dico grazie ai tifosi rossoneri: senza il loro entusiasmo in questi 30 anni, questi successi non sarebbero stati possibili. Ho cercato a Milano e in Italia imprenditori capaci di rilevare il Milan, ma non c’è stata una sola risposta – fa sapere -. Abbiamo dovuto lasciare perché con l’arrivo degli sceicchi i valori sono diventati da Monopoli. Oggi in Italia non c’è nessuno che può competere, quindi con molto sacrificio ho dovuto rinunciare”.

Fonte: Sky Sport