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Autore: Milanismo

Ufficiale: Ancelotti-Bayern Monaco, è finita

Clamoroso a Monaco: Carlo Ancelotti non è più l’allenatore del Bayern. Fatale la sconfitta di ieri con il PSG nella seconda partita di Champions League.

L’annuncio ufficiale arriva tramite il sito del club bavarese.

Suso con l'a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli nel momento del rinnovo di contratto con il Milan

Ufficiale: Suso rinnova fino al 2022

Si aspettava solo l’annuncio, ora è ufficiale: Suso ha rinnovato il suo contratto col Milan fino al 2022. A dare l’annuncio è l’account Twitter della società rossonera.

Milan, Suso e l’agente Lucci a Casa Milan: oggi è attesa la firma per il rinnovo

Una settimana fa è arrivato l’accordo per il rinnovo di contratto di Suso. Oggi, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe arrivare la firma del fantasista spagnolo, che proprio in questo momento si trova a Casa Milan in compagnia del suo agente Alessandro Lucci. Suso firmerà un contratto che lo legherà alla società rossonera fino a giugno del 2022 e andrà a percepire un ingaggio da 3 milioni l’anno più bonus legati a presenze, gol, assist e obiettivi raggiunti.

La novità è che si va verso l’inserimento di una clausola rescissoria compresa tra 40 e 50 milioni di euro. Tutto pronto quindi, Suso è pronto a rimanere rossonero per altri 5 anni.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Suso, rinnovo ad un passo: si attendono soltanto le firme

Il rinnovo di Suso con il Milan è ormai in via di definizione. In serata, infatti, i rossoneri manderanno la documentazione con il nuovo contratto al legale del calciatore spagnolo, che poi nelle prossime ore rimanderà il tutto già firmato.

Dopo gli ulteriori passi in avanti dei giorni scorsi, il Milan e Suso hanno definito i contorni dell’operazione. Si attende solo la firma e il comunicato, poi sarà ufficiale: Suso e il Milan ancora insieme.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ufficiale: Conti, rottura del legamento crociato anteriore. Sei mesi di stop

Brutte notizie dall’infermeria rossonera: secondo quanto raccolto da Sky Sport, questa mattina Andrea Conti ha subito la rottura del legamento crociato. Data la grave entità dell’infortunio, i tempi di recupero sarebbero di sei mesi.

Di seguito, il comunicato ufficiale del club:

Andrea Conti si è sottoposto oggi ad accertamenti clinici e strumentali, che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’esterno rossonero si sottoporrà domattina a un intervento chirurgico artroscopico di ricostruzione del legamento che verrà effettuato dalla equipe del Prof Schonhuber. I tempi di recupero sono stimati in sei mesi.

Situazione infortuni: ok Bonaventura e Romagnoli, Conti in miglioramento

Durante il consueto bollettino del martedì, il medico sociale del Milan Stefano Mazzoni ha parlato della situazione degli infortunati a Milan TV: “E’ buona, sono tutti a disposizione del mister eccetto Andrea Conti al momento”.

Su Conti: “Non è stato a disposizione perché ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra che si era gonfiata parecchio nelle prime ore. Devo dire che dopo una settimana la situazione è migliorata, però non è ancora guarito. Bisogna monitorare la situazione giorno dopo giorno. E’ in miglioramento”.

Su Bonaventura: “Era a disposizione, quindi ha recuperato dalla patologia”.

Su Romagnoli: “Sta bene, si sta allenando con regolarità”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Sorpresi dalle dimensioni della sconfitta. Siamo una squadra in costruzione, ci vuole tempo”

All’indomani del pesante ko con la Lazio, l’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.

Sulla sconfitta di Roma: “Non me lo sono ancora spiegato, lascio che le spiegazioni giuste se le diano Mirabelli e Montella. Devo dire che tutti noi ci aspettavamo prima poi questa marcia dei sei successi consecutivi si sarebbe potuta interrompere. Siamo consapevoli che la squadra è in costruzione, che ci vogliono i tempi eccetera. Ci ha un po’ sorpreso la proporzione e le dimensioni con le quali questa sconfitta è maturata”.

Sugli obiettivi: “Gli obiettivi assolutamente non cambiano: quest’anno, noi riteniamo di avere le carte in regola per potercela giocare e per poter competere per conquistare uno dei quattro posti che danno l’accesso all’Europa. È un obiettivo manifesto, è un obiettivo dichiarato, lo abbiamo sempre detto. I capitomboli come quelli di ieri sono importanti a nostro giudizio ed è importante che sia maturato anche in questo modo proprio per toglierci gli alibi, per guardarci dentro e per capire cosa non funzionato e ripartire proprio da giovedì, almeno con uno spirito diverso”.

Sulle critiche a Bonucci: “Mi è un po’ spiaciuto quando ho visto stamattina che le critiche si sono accentrate magari più su di lui che su altri. Ieri c’è stata una prestazione negativa della squadra in generale. Bonucci è il capitano, il leader, non è solo un acquisto fortemente voluto ma è un perno, un puntello, ha una credibilità assoluta e totale. Il giocatore che alla fine della partita ha deciso di metterci la faccia e di andare a parlare. Ha tutto il nostro apprezzamento e la partita di ieri non intacca nemmeno dello 0,1% la stima che abbiamo in lui”.

Sull’esordio di giovedì e sulle ambizioni in Europa League: “La giocheremo con una buona ambizione, quanto meno con l’idea di avere una competizione internazionale importante che ci accompagna a rifamiliarizzare con questo tipo di competizioni. Sappiamo che è difficile e non ci lasciamo ingannare dal fatto che apparentemente il gruppo sia alla nostra portata. Andiamo per step: il primo obiettivo è qualificarsi, qualificarsi bene e se ci riusciamo da primi nel girone perché questo da punti, dà valore e permette un sorteggio migliore. Dopo se avremo la capacità di raggiungere la fase ad eliminazione diretta cercheremo di andare il più avanti possibile. Certamente quello che garantiamo è il massimo impegno per una competizione che riteniamo importante”.

Ufficiale: Lazio-Milan si giocherà alle 16

Dopo lo spettro del rinvio a data da destinarsi, ora è ufficiale: Lazio-Milan si giocherà alle 16.

Il tanto annunciato nubifragio ha colpito Roma nel corso della mattinata, rendendo impossibile recarsi allo stadio a causa delle strade allagate e spingendo l’organizzazione a posticipare la gara di qualche ora.

La comunicazione arriva direttamente dalla Lega Serie A.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Sogno la Champions. Raiola? Un uomo piccolo”

Massimiliano Mirabelli ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano del Sud. Di seguito i passi relativi al Milan.

Sulla prima estate di lavoro al Milan: “Posso essere sincero? Non sono riuscito a fermarmi un attimo. La mole di lavoro in questi mesi è stata enorme. E poi le ore di lavoro per me non sono cambiate. Come lavoravo qui in Calabria, lavoro adesso a Milano. Il tempo che dedico al calcio è infinito. Sono stato catapultato d’un tratto in una situazione nuova, è vero, tutto molto bello, ma tutto è avvenuto in apnea”.

Sul rapporto con Marco Fassone: “L’ho conosciuto all’Inter. Lì sono arrivato e avuto la fiducia di Piero Ausilio. Il mio ruolo era di capo osservatore, ma, da subito, ho avuto uno splendido rapporto anche umano con Fassone che all’Inter ricopriva il ruolo di direttore generale. Mi consultavo quotidianamente con lui: lunghe telefonate tra segnalazioni di giocatori promettenti e tanto altro. Poi quando è stato allontanato dall’Inter subito mi ha detto una cosa: dove vado ti porto con me. Così è stato. Posso aggiungere che lavorare con lui è un piacere perché per me non è umano, ma un vero e proprio extraterrestre”.

Sui giorni passati in attesa del closing: “Ricordo a tutti che avevo un contratto con l’Inter, quindi se non si chiudeva l’affare… Poi il mio tempo l’ho passato negli stadi di Europa. Ho visto partite, partite e ancora partite. Concentrato sempre e unicamente a vedere giocatori che potevano far parte di un progetto che per fortuna è partito”.

Sulla proprietà cinese: “Hanno le idee chiare. Vanno sempre diritti per la loro strada e non rispondono a nessun tipo di provocazioni o note stonate sulla stampa. Preferiscono, insomma, arrivare diritti al risultato. La loro ambizione è quella di riportare il Milan sul tetto del mondo entro cinque anni. Noi subito gli abbiamo detto che non sarà facile, ma siamo il Milan calcio e abbiamo il dovere di provarci”.

Sullo scontro di quest’estate con Mino Raiola: “Da gigante del calcio mercato, con quella frase Raiola, è diventato un uomo piccolo nei miei confronti. Esordire con l’affare Donnarumma non è stato facilissimo, ma ne siamo venuti fuori alla grande”.

Sulla frase che ha convinto la famiglia Donnarumma a rinnovare: “Possiamo andare avanti con le domande? Ne vorrei un’altra…”.

Sul rapporto con la vecchia guardia del Milan e con l’ex presidente, Silvio Berlusconi: “Ancora non ho avuto il piacere di incontrarlo. Ci sarà sicuramente occasione. Se per vecchia guardia si intende Maldini, Costacurta, Baresi… sì, abbiamo parlato, la storia del Milan non si cancella, resta la grande storia. Galliani, invece, viene ancora allo stadio ed è sempre un grande tifoso del Milan”.

Sul prima club per cui ha lavorato, il Rende: “Società seria ed organizzata. Ho fatto avere al Rende già due ragazzi del Milan. Sono i fratelli Modic e non è escluso che a gennaio possano arrivare nella squadra biancorossa altri giovani interessanti di casa Milan. Nel calcio tutto è possibile. La società biancorossa è partita con il piede giusto. Bisogna restare con i piedi per terra, ma sognare non costa nulla”.

Su Cutrone: “Lui faceva parte del settore giovanile del Milan, ma è un ‘98 in scadenza, poi lo abbiamo visto negli allenamenti e sinceramente il ragazzo ha grandi doti e può fare veramente bene. Crediamo in lui, come crediamo nei tanti giovani che sono in prima squadra. Poi Montella con loro ha un rapporto splendido. Siamo sulla buona strada, ma c’è tanto lavoro ancora da fare”.

Sul suo livello di inglese: “Sto studiando”.

Sul sogno che spera di realizzare in rossonero: “Regalare presto ai tifosi del Milan quella musichetta della Champion’s. Questo adesso è il mio più grande sogno”.

Bianchessi: “Cutrone? Alcuni ridevano, ora parlano i fatti. Darà filo da torcere a tutti”

Paolo Bianchessi ha rilasciato una breve intervista a Tuttosport. L’ex responsabile del settore giovanile rossonero ha elogiato Cutrone, pezzo pregiato della cantera rossonera: “Patrick è un bomber di razza. E’ da quando aveva 14 anni che dico che sarebbe diventato uno dei migliori attaccanti italiani”.

Bianchessi si dice talmente sicuro delle qualità del giovane attaccante che lo vede addirittura giocarsi un posto da titolare nel nuovo Milan: “Qualcuno allora sorrideva ironicamente, ora parlano i fatti. Sono sicuro che darà filo da torcere a Kalinic e André Silva, che non sono costati poco“.

Un vero colpaccio low-cost, insomma: “Quanto è costato al Milan? Millecinquecento euro”.

Ufficiale: Milan, trauma distorsivo alla caviglia per Conti

Il giocatore ha riportato un leggero trauma distorsivo alla caviglia destra. Ecco il referto completo

Andrea Conti, uscito dal campo per infortunio durante la partita disputata con la maglia della nazionale ieri sera contro Israele, si è sottoposto questa mattina a esami strumentali. Il giocatore ha riportato un leggero trauma distorsivo alla caviglia destra; sarà monitorato quotidianamente e nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori controlli, qualora necessari. Conti ha già iniziato una libera deambulazione senza dolore.

Fonte: acmilan.com

Mirabelli: “Milan? Un orgoglio, ma anche una grande responsabilità”

A margine della consegna del premio consegnatogli dal comune di Rende, Massimiliano Mirabelli ha parlato ai microfoni di quicosenza.it. il DS del Milan ha parlato delle sensazioni che prova da quando è entrato a far parte della dirigenza rossonera:

“Essere il direttore sportivo di una società come il Milan ti inorgoglisce e ti lusinga ma ti da anche delle responsabilità incredibili, finalmente abbiamo costruito una squadra competitiva che ha fatto bene nei primi incontri di questa stagione ma ancora c’è molto lavoro da fare”

Sconcerti: “Il Milan ha speso 230 milioni ma, escluso Bonucci, non ha comprato top player”

Mario Sconcerti ha rilasciato alcune dichiarazioni a Libero commentando il mercato appena concluso, a partire proprio da quello dei rossoneri: “Squadre di Serie A tornate a investire? In linea di principio sì, ma mi dica lei, di grandi giocatori chi è arrivato? Mi spiego: il Milan ha speso 230 milioni, ma a parte Bonucci che ha avuto una sua eco particolare nei nostri confini non è riuscito ad arrivare a nessun top player”.

La storica firma del Corriere ha poi continuato: “L’Inter ha dovuto prendere i centrocampisti della Fiorentina. La Roma ha venduto giocatori più importanti di quelli che ha preso”.

Infine un commento sui campioni d’Italia uscenti: “Juve più vulnerabile? A me sembra invece che l’assenza di Bonucci sia stata riequilibrata dall’arrivo di altri grossi giocatori. Se devo pensare a quale sia la squadra più completa penso ancora alla Juve, senza dubbio”.

Bossi (Banca Ifis): “Fideiussioni Milan? Ordinaria amministrazione”

A margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio, ai microfoni di Business Insider l’amministratore delegato di Banca Ifis Giovanni Bossi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle famose fideiussioni concesse al Milan nell’ambito delle operazioni che hanno portato Bonucci e Biglia in rossonero.

“Perché noi abbiamo rilasciato al Milan le fideiussioni legate agli acquisti di Leonardo Bonucci e Lucas Biglia e altre banche no? Beh, dovete domandarlo agli altri istituti di credito. In una operazione di questo tipo è centrale prendere rischi in maniera consapevole e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo guardato tutta l’operazione e abbiamo deciso che ci stava perfettamente. Per noi si è trattato di normale amministrazione. Abbiamo chiuso in tempi stretti, visto che in questi casi la rapidità premia”.

“Non è stata una cifra enorme e in ogni caso noi da quasi venti anni lavoriamo con le squadre di calcio di serie A e B. E’ un filone di cui ci siamo sempre occupati: ogni anni finanziamo e/o garantiamo fino a sei club e non per 500 mila euro ma per importi ben maggiori. Sappiamo fare le nostre valutazioni e lo abbiamo fatto anche nel caso di Bonucci e Biglia. Il nostro costo del rischio di credito è tra i più bassi del sistema mentre la qualità del credito è tra le più alte”.

Raiola: “Tutti hanno giudicato male Donnarumma, sto ancora aspettando le scuse”

Mino Raiola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Crc. L’agente tra gli altri di Gigio Donnarumma è tornato di nuovo sul rinnovo-telenovela che ha infuocato l’inizio dell’estate rossonera: “Guardo sempre avanti. Siamo rimasti al Milan perché questo era il desiderio del ragazzo e chi lo ha giudicato prima della chiusura del calciomercato, dovrebbe chinarsi e chiedere scusa. E invece, sto ancora aspettando le scuse da quella piccola parte della tifoseria di Milano e anche da qualche giornalista che ha espresso un giudizio morale perché è facile poi fare la morale sugli altri”.

Sul comportamento dei tifosi: “L’Italia è forse l’unico Paese in cui i tifosi pensano di gestire le società o le scelte dei giocatori, questo all’estero non accade. In Italia si ha un po’ di paura dei tifosi e dobbiamo uscire da questa cultura. Tutti hanno giudicato male Donnarumma, ma non hanno poi chiesto scusa. Voglio chiarire anche questa storia della fascia da capitano: noi non l’abbiamo mai chiesta, ci è stata offerta”.

Sul campionato: “La Juventus ad oggi è campione d’Italia per cui resta la squadra da battere. Ma questo è un campionato nuovo ed è vero che la Juve è ancora una grande squadra, ma anche il Napoli lo è. Credo che anche la Roma possa sorprendere quest’anno”.

Sul mercato di Milan e Inter: “Non condivido la politica delle milanesi, ma la rispetto. Finora nessuna grande avversaria ha incontrato il Milan, ma ciò che mi preoccupa è che manca ancora di una punta”.

Vacanze? “Non vado in vacanza, il mio lavoro non finisce quando chiude il calciomercato”.

Sosa rifiuta il Trabzonspor: resta al Milan

Mercato chiuso in Italia, ma non in Turchia. E Trabzonspor che ha provato, in questi ultimi giorni, a prendere Sosa dal Milan. Il ‘Principito’, però, ha detto ‘no’: resta in rossonero e tra poco lo comunicherà sia alla società che al club turco. Il calciatore argentino ha deciso di rimanere al Milan nonostante un contratto in scadenza nel 2018 ed un’importantissima offerta ricevuta dal Trabzonspor: ben 5 milioni l’anno per i prossimi tre anni, con 5 milioni alla firma e 10 successivamente. I rossoneri, invece, avrebbero incassato 6 milioni di euro da quest’operazione.

Ad avere la meglio, però, è stata la coerenza di Sosa. Il calciatore aveva lasciato il Besiktas l’estate scorsa per giocare al Milan e, dopo un anno, ha voluto rifare la stessa scelta rifiutato la Turchia per restare in Italia. Decisione presa, quindi: il ‘Principito’ ha deciso di restare in rossonero e di mettersi a disposizione di Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Suso: “Il Milan mi ritiene incedibile. Anche per 80 milioni…”

In occasione della sua convocazione con la seleccion in vista di Spagna-Italia, Suso ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca.

Ti senti una stella?
“Per una parte dei tifosi lo sono. L’appoggio che mi danno allo stadio, sui social, per strada… Mi danno una spinta che prima non avevo”.

Il tuo club è stato un grande protagonista del mercato. Potete vincere il campionato?
“Penso che sia molto difficile. Per ora non dobbiamo pensarci,  l’anno scorso ci siamo qualificati per l’Europa League. Ora l’obiettivo è quello di entrare in Champions. La Juve e Napoli sono due squadre molto forti. Dopo il mercato che ha fatto il club l’obiettivo è quello di entrare nei Champions”.

Come si vive da dentro la crescita che ha avuto il Milan? Passare da una squadra che non fa le coppe a competere per tutto.
“Quando sono arrivato non c’era lo spirito che dovrebbe avere una squadra. Montella ha fatto molto bene sotto questo aspetto. Ha unito molto il gruppo, non eravamo mai stati così. Ha dato uno stile di gioco alla squadra che è molto poco “italiano”, il mister ama molto giocare da dietro. L’altro giorno abbiamo preso un gol per giocare palla con il portiere, ma queste cose non lo preoccupano”.

Uno dei colpi più discussi è quello di Bonucci. Cosa puoi dirci di lui?
“Si vede che è un leader, che ha molta esperienza. Ha vinto quasi tutto con la Juventus, e per tanti anni di fila… Ha quell’esperienza che per noi, che siamo un gruppo giovane, serve molto”.

E che dire di Donnarumma? E’ il miglior portiere del mondo?
“Credo di sì. Ogni mattina in allenamento arriva, fa il suo lavoro, quello che gli dicono di fare lui lo fa. Se continua così può arrivare davvero lontano. Quando proviamo le punizioni lo vedo dietro le sagome della barriera, sembra molto grande e quando apre le braccia copre metà della porta. Se non tiri forte e preciso, con lui non segni”.

Ancora non hai rinnovato. Perché?
“Ne avevamo già discusso con Galliani quando c’era il proprietario precedente, Berlusconi, ma abbiamo deciso di riparlarne quando sarebbero arrivati i nuovi. Ora che sono entrati in società stiamo parlando, ci siamo incontrati pochi giorni fa e tutto va nella giusta direzione”.

Si è parlato dell’interesse di Napoli e Inter. Pensi di avere una fama migliore in Italia che in Spagna?
“Naturalmente, nel paese in cui giochi ti vedono di più e ti conoscono meglio, sanno cosa puoi dare in quel campionato. E’ vero: Inter, Napoli e anche la Roma hanno chiesto informazioni, ma il Milan ha risposto che non aveva alcuna intenzione di vendermi e che non ero sul mercato né per 25, né per 30 o per 80 milioni. Sapere che il club conta molto su di te è un altro motivo di orgoglio”.

Sembra allora che rimarrai a Milano. E’ davvero impossibile vederti tornare in Spagna?
“Tornare in Spagna non è nei miei piani. Sono molto contento, anche la mia famiglia lo è, nel club, nella città… Mi sento a casa”.

Montella: “Gara difficile, vittoria meritata. Suso? Mai stato sul mercato”

Al termine della vittoria interna col Cagliari, Vincenzo Montella ha parlato ai microfoni di Premium Sport.

Sulla partita: “È stata un gara difficile e lo sapevamo. Venivamo da un ciclo di partite ravvicinate e forse abbiamo sofferto un po’ questo. La vittoria comunque è meritata, siamo partiti bene e abbiamo trovato il gol. Poi siamo calati, il Cagliari ha preso campo ma penso che questo tipo di vittorie siano pesanti nell’arco del campionato e spero che ne arrivino altre così”.

Sul match winner di giornata, Suso: “Fa parte del nostro progetto, è un giocatore importantissimo e stimatissimo dalla parte tecnica. Ha raggiunto la Nazionale e ne siamo felici e non è mai stato messo sul mercato. Ma se devo fare un elogio per questa gara lo voglio fare a  Montolivo che ha fatto una prestazione straordinaria, che ha sancito un grande inizio di stagione. Chissà che non sia stata anche questa decisione di cambiare il capitano che lo ha reso un po’ più sereno. Sta di fatto che sta giocando in maniera eccellente”.

Sulla contestazione della curva a Niang: “Non ho letto, il pubblico ha il diritto di esprimere la sua opinione. Io devo fare l’allenatore”.

Sull’esclusione di André Silva: “C’è posto per tutti e tre, magari anche insieme se ci fanno giocare in 12. E’ una rotazione normale, non tutti possono giocare tutte le partite”.

Sui margini di miglioramento della squadra: “Ci serve continuità di gioco e nella gestione della partita. Dobbiamo allungarci meno anche se in questa fase penso sia normale”.

Montella sul sorteggio: “Tutto nelle nostre mani”

Dopo il sorteggio di Montecarlo, che ha stabilito i nostri avversari nel gruppo D dei gironi di UEFA Europa League, Vincenzo Montella ha rilasciato queste dichiarazioni ad acmilan.com:

Il nostro girone comprende avversari rispettabili, da non sottovalutare. L’AEK Atene in Champions è stato nostro avversario nelle edizioni del 1994-95 e del 2006-07: in entrambe le occasioni il Milan arrivò in finale. Sono precedenti a noi favorevoli, ma non sarà facile batterli perché hanno molti giocatori che conoscono il nostro campionato. L’Austria Vienna è una società gloriosa e con un allenatore molto preparato. I croati del Rijeka per poco non sono approdati ai gironi di Champions League. Tutto alla fine sarà nelle nostre mani. Sono fiducioso”

Fonte: acmilan.com

Raiola: “Niang? In Russia non vuole andare, bisogna rispettare la sua scelta”

Caso Niang aperto e futuro tutto da scrivere per l’attaccante francese: tra certificato medico presentato al club rossonero, offerta dello Spartak (al momento) rifiutata dal giocatore e volontà di decidere autonomamente dove poter giocare post esperienza al Milan, Mino Raiola ha parlato così a Montecarlo della situazione relativa all’ex Watford, in ultimi giorni caldi per il suo futuro. “Replicare alle parole di Montella su Niang? Montella ha detto che non si allena perché non c’è con la testa, è arrivato il certificato che non c’è con la testa.

Aveva ragione Montella – ha dichiarato a Sky Sport – Come se ne esce? Non lo so, cerchiamo di lavorare per la soluzione per il bene di tutti. No ad un futuro in Russia? Per adesso il ragazzo non vuole andare e credo si debba rispettare la sua scelta, come quando uno rispetta le scelte di rimanere… chi vuol rimanere, bisogna essere contenti, perché se tutti volevano andare via, non va bene”.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, sondaggio per Rafinha

E’ di oggi l’ufficialità del colpo Kalinic, ma il mercato del Milan può non essere finito qui. Il club rossonero sta cercando una mezzala, soprattutto in caso di uscita di Niang. E in tal senso, il Milan ha effettuato un primo sondaggio per Rafinha del Barcellona. Giocatore anche duttile, questo classe ’93, visto che Luis Enrique al Barça l’ha fatto giocare sia esterno d’attacco sia esterno basso ma anche mezzala. Rafinha è reduce da un infortunio (sta proseguendo il suo recupero) ma il Barcellona potrebbe darlo in prestito. Primo sondaggio fatto, adesso sarà da vedere se nei prossimi giorni il Milan approfondirà questo discorso.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli

Comunicato Fiorentina, Mirabelli: “Battuta colloquiale, ho grande stima per il club”

A seguito della nota ufficiale della Fiorentina sulle parole del nostro Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area Tecnica al momento della firma di Nikola Kalinic, giudicate “fuori luogo e evitabili”, AC Milan intende condividere le seguenti dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli:

“Provo da sempre grande stima e ammirazione per la Fiorentina, la sua proprietà, i suoi manager, i suoi tifosi. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Credo fosse evidente, per il tono, la mia espressione, lo stesso linguaggio del corpo, che quanto detto non voleva che essere una battuta colloquiale, certo non un contenuto dal tono denigratorio”.

Fonte: acmilan.com

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Con Kalinic abbiamo completato la spina dorsale, ha un amore sconfinato per il Milan”

Con Nikola completiamo di fatto una squadra, siamo arrivati a undici nuovi acquisti quest’anno“. Queste le prime parole di Marco Fassone, durante la presentazione di Nikola Kalinic, ultimo acquisto di questa estate.

L’ad rossonero ha raccontato la lunga trattativa che ha portato l’attaccante croato in rossonero: “Nikola è stata una storia lunga più di due mesi, se oggi siamo qui a presentarlo ufficialmente è perché lui ha voluto fortemente diventare rossonero. Ha questo amore sconfinato, familiare e storico per la nostra maglia che ha permesso di sbloccare questa lunga negoziazione che Massimiliano – Mirabelli, ndr – e io abbiamo avuto con la Fiorentina. Penso che i primi contatti che abbiamo avuto con la squadra e con il suo entourage era metà giugno, sono passati due mesi”.

Sul “progetto” di nuovo Milan che la società sta mettendo in pratica con questa campagna acquisti: “Lui era il giocatore che volevamo per completare la rosa, perché ha l’esperienza e la qualità. Abbiamo sempre detto che vogliamo fare un mix di giocatori giovani talentuosi ed esperti, costituire questa spina dorsale con giocatori d’esperienza: abbiamo messo Bonucci, abbiamo messo Biglia, abbiamo messo Nikola”.

L’USSI contro il Milan: “Sky ha diritto di opinione, silenzio stampa deprecabile”

In merito alla polemica tra il Milan e Sky, nata dalle dichiarazioni di Ilaria D’Amico nel pre partita di Crotone-Milan, si è espressa l’Unione Stampa Sportiva Italiana. L’ente si è schierato apertamente dalla parte della giornalista, attaccando duramente la società rossonera e definendo “deprecabile” la decisione di non mandare i propri tesserati davanti ai microfoni dell’emittente. Di seguito la nota integrale dell’USSI:

Esprimere dubbi o perplessità sulla sostenibilità di una campagna acquisti così pirotecnica e poderosa come quella del Milan, fatta, tra l’altro, da una nuova proprietà lontana e ancora poco conosciuta, rientra nel sacrosanto diritto di opinione e non rappresenta alcuna offesa nei confronti del club. La ritorsione decisa dal Milan, che ha negato ai microfoni di Sky i suoi tesserati nel dopo partita di Crotone, rientra invece in un vecchio e deprecabile metodo, che non fa onore ad una gloriosa società”.

“Siamo solo alla prima giornata, speriamo che questo ‘avvertimento’ resti isolato, anche perché il diritto di informazione e di critica sono intoccabili. Persino nel dorato mondo del calcio”.

Kalinic non si presenta all’allenamento. E la Fiorentina lo multa

Sembra davvero arrivata al capolinea l’avventura di Nikola Kalinic alla Fiorentina. L’attaccante croato, in procinto da mesi di passare al Milan, oggi non si è presentato all’allenamento dei viola, scatenando l’ira della società.

Il club toscano ha annunciato, tramite il proprio sito ufficiale, che prenderà provvedimenti a riguardo. Di seguito il comunicato:

La Fiorentina informa che il calciatore Nikola Kalinic non si è presentato all’odierna sessione di allenamento senza fornire alcuna motivazione al Club. Il calciatore, avendo violato le norme che disciplinano l’attività della squadra, sarà sanzionato secondo regolamento”.

Lo Monaco: “Montella? E’ il più bravo di tutti, allenatore da top club”

Pietro Lo Monaco ha rilasciato una breve intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport.  L’ad del Catania, complice la presenza in città della squadra rossonera per la partita di stasera contro il Betis, ha colto l’occasione per esaltare Vincenzo Montella, che ha mosso i suoi primi passi da tecnico proprio alle pendici dell’Etna.

Vincenzo è il più bravo di tutti. Ha una capacità di far esprimere sul campo il suo lavoro che è unica, forse solo Sarri lo pareggia. Mourinho, pur essendo un grande comunicatore, non ha questa dote”.

Il dirigente etneo non risparmia le lodi, anzi: “È un tecnico in gambissima, sa mettere il vestito giusto alla squadra. È da top club, quindi da Milan: ha mentalità vincente e cerca la vittoria col gioco, dettaglio che lo contraddistingue”.

Conti: “Essere al Milan è un sogno. Obiettivo? I Mondiali”

Andrea Conti ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il neo terzino rossonero ha espresso tutta la sua felicità per l’inizio di questa nuova avventura: “Essere qui è il coronamento di un sogno. Io ho voluto il Milan, la prima e per me l’unica squadra che mi ha voluto. Un’occasione importantissima da una grande società. La sua chiamata mi ha fatto onore, anche perché qui al Milan mi hanno voluto più di tutti”.

Sul ‘nuovo corso’ che punta a riportare in alto il Milan: “Questo fattore è stato importante per la mia scelta. In effetti in questi ultimi anni non è stato il Milan di sempre, ma per me era fondamentale essere protagonista di un progetto così importante: riportare questo club ai vertici del calcio”.

Sulla discreta vena realizzativa mostrata lo scorso anno a Bergamo: “Sicuramente sono stato agevolato dal fatto che ho giocato più avanzato, a centrocampo. Tornando alla difesa a 4 non so se riuscirò a ripetermi su questi livelli. Comunque ho una chiara propensione al gioco d’attacco, mi spingo spesso in avanti. Questa è sicuramente la mia principale caratteristica. Non riesco ad essere passivo, preferisco essere aggressivo. Forse molte, troppe volte lo sono anche troppo. Ma questo è il mio modo di giocare. Sono per il pressing offensivo, più da attaccante che da difensore”.

Sugli esterni che lo hanno ispirato: “Nel mio ruolo ho sempre ammirato Dani Alves e Sergio Ramos quando giocava da terzino. Mi sono ispirato, anche perché più vicini alla mia realtà a De Sciglio e Darmian. Li ho sempre seguiti con grande attenzione”.

Sull’andamento della carriera fino ad oggi: “Quando sono passato dalla Primavera dell’Atalanta al Perugia in Lega Pro ho iniziato a sentire il calcio vero. Ma sono sempre stato convinto, fin da quando ero ragazzino che avrei fatto il calciatore. La svolta della mia carriera è avere incontrato sulla mia strada un allenatore come Gasperini che ha tirato fuori meglio di me. Mi ha cambiato la vita senza troppa pressione, senza esagerare. Lui sa come trattare i giovani perché arriva dalla base”.

Sugli obiettivi personali: “I Mondiali del 2018. Nella passata stagione ero concentrato sull’Europeo Under 21. Adesso voglio conquistare la maglia azzurra prima possibile”.

Musacchio: “La Juve ha qualcosa in più. Bonucci? E’ un grandissimo”

Mateo Musacchio ha rilasciato un’intervista a Premium Sport. Il neo difensore rossonero ha confermato la Juventus come squadra da battere anche quest’anno: “Credo che in Italia ci siano molte grandi squadre e tanti grandissimi giocatori, ma sicuramente in senso assoluto la Juventus ha qualcosa in più, soprattutto in attacco: lì ha i migliori nel mondo”.

Su Bonucci: “E’ un grandissimo giocatore, è stato un elemento chiave per la Juve e adesso spero sinceramente possa essere per noi, per diventare una grande squadra e un grande gruppo”.

Ufficiale: Valentina Montanari nuova Chief Financial Officer del Milan

Sarà la responsabile delle aree finanziaria, amministrativa e di pianificazione controllo del Club rossonero

AC Milan comunica di aver affidato a Valentina Montanari la responsabilità delle aree finanziaria, amministrativa e di pianificazione controllo con la qualifica di Chief Financial Officer riportando all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Fassone. Laureata con lode in Economia e Commercio all’Università di Pavia e Master in SDA Bocconi, ha sviluppato una lunga esperienza come CFO di gruppi quotati in Borsa.

Ha lavorato nel settore dei media, in RCS e al Sole 24 ore, nel settore dell’energia in A2A, nelle telecomunicazioni e nel settore industriale con Gefran.
A Valentina il più caloroso benvenuto.

Fonte: A.C. Milan

Milan, rifiutata l’offerta per Renato Sanches

Il Bayern Monaco ha rifiutato l’offerta del Milan per Renato Sanches. Secondo quanto riportato dalla redazione di Sky Sport, la proposta dei rossoneri (prestito oneroso da 10 milioni con obbligo di riscatto di 35/40 milioni) è stata rimandata al mittente: la richiesta dei tedeschi sarebbe di 10 milioni + 60 di riscatto.

Galliani: “Campagna acquisti importante, sono soddisfatto”

In occasione del suo 73esimo compleanno, l’ex a.d. rossonero Adriano Galliani ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Sportiva.

Sul mercato: “Sono sereno, abbiamo venduto a un acquirente che sta facendo una campagna acquisti importante e sono soddisfatto. Giovedì sera (per Milan-Craiova, ndr) sarò a San Siro”

Sulla permanenza di Donnarumma: “Non commento l’operazione di mercato, ma da tifoso del Milan sono felice che sia rimasto e anche in Romania è stato determinante”.

Sul rapporto della vecchia proprietà con il club: “Il Presidente Berlusconi si informa della situazione, il Milan ci resterà sempre nel cuore. Ogni vittoria sarà una grande soddisfazione”.

Sul nuovo ruolo di presidente di Mediaset Premium: “Sono stato nel Milan tanti anni, poi Fininvest ha venduto e io sono uscito con essa. Non andrò mai via dal nostro gruppo. Il calcio mi manca, certo, ma mi mancherebbe di più la nostra televisione”.

Vieri: “I primi mesi del nuovo Milan fanno ben sperare”

Christian Vieri ha rilasciato un’intervista a Il Giorno. L’ex bomber della Nazionale ha parlato del mercato del Milan:”I rossoneri hanno affrontato il mercato con grande energia e i primi mesi della nuova proprietà fanno ben sperare”.

Sulle nuove proprietà straniere, Vieri afferma: “Ormai siamo abituati a vedere grandi potenze economiche straniere investire nel calcio, come in Inghilterra, Francia e adesso Italia”.

Bobo ha avuto parole al miele anche per l’ex presidente Berlusconi: “Rimarrà per sempre nella storia del calcio”

Pallotta: “Mercato Milan senza senso, non hanno soldi: ne pagheranno le conseguenze”

James Pallotta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SiriusXM FC. Il presidente della Roma ha parlato anche di Milan, criticando aspramente la campagna acquisti rossonera: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto.

Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa! Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco…“.

Serie A, Crotone-Milan si giocherà lunedì 21 agosto

La Lega Calcio ha annunciato gli anticipi e i posticipi delle prime due giornate delle Serie A 2017-2018. La partita d’esordio del Milan a Crotone è programmata per lunedì 21 agosto alle 20:45.

In caso di qualificazione al play-off di Europa League, però, la partita verrà anticipata a domenica, sempre alle ore 20:45.

Milan, da Renato Sanches a El Ghazi: gli aggiornamenti dopo l’incontro con Mendes

L’ok della proprietà cinese a un altro grande colpo, anche di respiro internazionale. Il blitz di Fassone e Mirabelli che incontrano Jorge Mendes: il Milan lavora per mettere a segno un altro acquisto e impreziosire ulteriormente il proprio mercato. Con Mendes si è parlato innanzitutto di Renato Sanches, giovane promessa portoghese che visto il poco spazio trovato al Bayern ha aperto al Milan: resta però la distanza tra rossoneri e tedeschi.

Fassone e Mirabelli hanno offerto una cifra molto alta per il prestito, circa 10 milioni, con diritto di riscatto tra i 35 e i 40 milioni. Una proposta che il Bayern non ha ancora accettato e in questo senso Mendes è al lavoro per cercare di convincere i bavaresi.

Oltre a Sanches, è tornato di moda un nome che il Milan aveva seguito e trattato in passato: quello di Anwar El Ghazi. Complici anche i metodi di Bielsa, il giocatore non si trova bene al Lille e vorrebbe andare via. Il Milan ci pensa, consapevole che la trattativa potrebbe essere impostata senza molti problemi: al Lille El Ghazi costò 8 milioni, le parti si riaggiorneranno.

Fonte: Gianluca Di Marzio

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Montella: “La mia estate dei sogni. Questa squadra resterà, voglio riportarla tra i top club”

L’allenatore del Milan Vincenzo Montella ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul mercato: “La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà. Anche se il mister sarà un incapace (ride, ndr). Mai avuto dubbi, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta”.

Sul progetto di riportare il Milan tra i top club: “Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo”.

Sul grande entusiasmo per la vittoria col Bayern: “Da questo punto di vista la gestione sarà facile perché ho un gruppo intelligente e una società realista. E poi è calcio estivo. Semplicemente, così come ho provato fastidio per la sconfitta col Borussia, mi fa piacere questo successo perché ho visto passi in avanti per atteggiamento, mentalità, tattica. E tutto in una volta sola. Mi sono piaciuti la copertura degli spazi e l’aggressività fin dall’inizio. La cosa più bella è stata la ricerca della compattezza. Va però detto che il Bayern era in evidente difficoltà. La qualità si è alzata moltissimo”.

Su Niang: “Ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Rimane? Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”.

Sul preliminare di Europa League: “In effetti prima di questa partita ero un po’ pensieroso, o magari sarebbe meglio dire realista. Adesso mi sento rinfrancato. In vista di questa partita, a oggi, faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti. Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono mica certo. Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.

Sullo scudetto: “Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai por­re limiti alle ambizioni. Ho iniziato a sognare, e lungo le settimane non capivo come acquisti e soldi si potessero moltiplicare così. È stato fatto più di quanto pensassi. La proprietà cinese è molto rispettosa dei ruoli, cosa inusuale nel calcio. E il nostro dovere è essere altamente competitivi. L’approccio del presidente è ottimo, è sempre lì a ringraziarci. L’altra sera mi ha chiesto di portare avanti lo spirito Milan, mi ha meravigliato. E anche la squadra percepisce questo”.

Sui prossimi colpi di mercato: “Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. L’attaccante ideale deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e sa­ per giocare per la squadra”.

Su Bonucci: “Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’uni­co caso in cui è stato il contra­rio. Ero convinto fosse raggiun­gibile, mi fidavo di chi me lo di­ceva (i due hanno lo stesso agente, ndr), mentre i miei dirigenti avevano una percezione diver­sa. Mandavo a Mira­belli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole: ‘Buongiorno, o buonasera, di­rettore: Bonucci’. Con il diretto­re abbiamo un rapporto schiet­to e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi. Bonucci è un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riusci­to a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una fi­gura ingombrante nello spo­gliatoio: solo chi lo vede in­gombrante a priori lo può per­cepire come una minaccia.

Sulla difesa a tre: “Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imba­razzo della scelta”.

Sulla questione Donnarumma: “E’ sta­to Mirabelli a toccare le corde giuste. Io ho parlato con la fa­miglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da alle­natore, ho solo raccontato la mia esperienza. Più che per il progetto del club, l’ha fatta per se stesso. Lui è fantastico perché ha la capa­cità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi”.

Sul rapporto con Raiola: “Un botta e risposta nato e fini­to lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me”.

Sugli obiettivi futuri: “Fra cento giorni mi aspetto che il Milan sia una squadra e che si veda il mio lavoro. Fra mille mi auguro che lo scudetto non sia più un miraggio, ma un obiettivo concreto”.

Fassone: “Biglia è un leader, ci aiuterà a tornare in alto”

Le dichiarazioni di Marco Fassone durante la presentazione di Lucas Biglia, ultimo acquisto di questo entusiasmante mercato estivo: “E’ il decimo nuovo giocatore che si aggiunge alla rosa del Milan, squadra che pensiamo di avere rinforzato in ogni reparto con l’apporto di giocatori giovani ed esperti, italiani e internazionali”.

L’ad ha rivelato qualche aneddoto sulla trattativa infinita che ha portato l’ex laziale a vestire rossonero: “Lucas è l’ultimo di numero, ma forse è il primo giocatore al quale avevamo pensato: ricordo che con Massimiliano (Mirabelli, ndr) ne parlavamo già settembre dello scorso anno e che le prime telefonate col presidente Lotito furono a ottobre. Gli avevo detto: ‘Guarda che se il closing andrà in porto verrò a romperti le scatole a marzo per Biglia’. E’ stata sfinente, che si è completata soltanto venerdì o sabato della scorsa settimana ma sulla quale abbiamo messo un puntiglio, una voglia e una dedizione infinita”.

Per quanto riguarda il lato tecnico sul giocatore, Fassone spiega: “E’ un giocatore esperto, è un leader, è il capitano della Nazionale argentina, si mette in mezzo al campo a pilotare il resto della squadra. Insomma, è un giocatore che ci aiuterà sicuramente a ritornare immediatamente competitivi, ad essere una squadra quale il Milan vuole tornare ad essere. A Lucas giunge il benvenuto ufficiale mio, di Massimiliano, e di tutto il club qui in Cina”.

Fassone si è infine soffermato sulla questione della lista presentata all’UEFA per il preliminare di settimana prossima: “Ieri abbiamo consegnato le liste per la UEFA, non troverete i nomi di Biglia e Bonucci perché sono stati gli acquisti che abbiamo completato sabato. Nessuno pensi che ci siano problemi di altra natura, sono solamente questioni tecniche di ritardi legati alla nostra trasferta e alla velocità con cui si sono chiuse queste operazioni, che saranno risolti al nostro rientro in Italia”.

Bonucci: “Lo sgabello la goccia finale. Ora tutta la mia fame per il Milan. L’idolo? Nesta”

Il neo acquisto rossonero Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sulle sensazioni di indossare la maglia del Milan: “Un po’ fa strano anche a me vedermi con questo stemma e questi colori, ma io sono uno che dà tutto e anche di più per la maglia che indossa. Sono uno che scende in campo anche quando non sta bene, se occorre. L’ho fatto per il Bari, per la Juve e per la Nazionale. Lo farò anche per il Milan”.

Sull’approccio col mondo rossonero: “E’ stato subito intenso. La Juve mi ha fatto diventare importantissimo, ma si apre una nuova pagina con le stesse ambizioni: voglio, assieme ai compagni, far tornare grande questa società. Il Milan merita di indossare un vestito migliore sia in Italia che in Europa. In poche parole: merita di tornare in alto. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie”.

Sul passaggio da Juventus a Milan: “Io vivo di sfide e questa è affascinante, è una scommessa anche su me stesso. Mi sono rimesso in discussione, e a 30 anni non so quanti l’avrebbero fatto. Per me avere fame è fondamentale, ti fa dare qualcosa in più quando le forze mancano. Ho sposato un progetto ambizioso, per il quale ora metto a disposizione la mia esperienza”.

Sulla storia del Milan: “Quando ero piccolo ero affascinato dalla leggenda rossonera. Giocatori come Nesta, Maldini… Poi Nesta è stato il mio idolo quando sono diventato calciatore”.

Sulla coppia Bonucci-Romagnoli come Nesta-Thiago Silva: “Per suonare bene, suona bene. Speriamo, io mi metterò a disposizione di chi c’era già, e loro mi spiegheranno com’è il mondo Milan, che è molto diverso dal mondo Juve. Sei anni di vittorie con la Juve mi hanno fatto diventare un leader, ma qui entro in punta di piedi. Semplicemente, la squadra sa che potrà contare sulla mia esperienza e ai miei compagni dico che nulla è impossibile”.

Sul suo segreto per vincere: “Vedo che al Milan c’è tanto entusiasmo e propensione al sacrificio. Ecco, il segreto sta nella fame del gruppo. Questo club deve cancellare momenti non proprio esaltanti, come quelle delle ultime stagioni, con un’annata di grande spessore. Sono stato accolto benissimo, ora occorre trovare le chiavi giuste per amalgamare la squadra. Qui inizio con un preliminare europeo di Europa League, proprio come avvenne in bianconero: speriamo che sia di buon auspicio”.

Sul perché ha deciso di lasciare la Juventus: “La vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono, e quando fai parte di un gruppo per sette anni speri di lasciare qualcosa di bello. Diciamo che nell’ultima parte della stagione il legame si è affievolito da entrambe le sponde e abbiamo deciso in accordo di allontanarci. Negli ultimi mesi si era sgretolato qualcosa. E cambiare è stata la conseguenza. Per dare il 100% io devo sentirmi importante, cosa che ormai succedeva a fasi alterne. E questo non mi andava. Anche i matrimoni più belli a volte finiscono”.

Sui margini per un eventuale ripensamento: “La premessa è che alla Juve ho dato tanto e dalla Juve ho ricevuto tanto. Per me non è stata una scelta facile perché sette anni sono difficili da chiudere e dimenticare. Ma il rapporto era arrivato alla conclusione, da parte di entrambi non c’era più voglia di continuare insieme. Però devo dire che per come è finita, ne siamo usciti tutti bene: io, la Juve e il Milan”.

Sulla BBC: “Con i compagni ci sono stati momenti nei quali abbiamo parlato e affrontato problematiche. Ognuno ha il proprio carattere, ma con loro ho sempre avuto grande rapporto. Nello spogliatoio non è successo nulla di quanto è stato detto”.

Su Allegri: “Con lui ho avuto un rapporto alla luce del sole, ho giocato tanto e se è successo è perché sono stato considerato importante. Avere discussioni durante gli anni è normale, e io sono uno diretto che dice sempre la verità. Ma con lui non ho avuto alcun tipo di problema. Poi, è ovvio che alcune situazioni portano delle conseguenze e ognuno si prende le proprie responsabilità”.

Sullo “sgabello” di Oporto: “Pare che sia stata la cosa più eclatante, ma in realtà è solo la goccia finale. Già prima c’erano state altre situazioni. Poi, comunque, la cosa si era ricomposta”.

Sull’accoglienza che si aspetta il giorno del ritorno allo Stadium: “Per quello che ho dato alla Juve, non m sento né un traditore né un mercenario. Se dovessero fischiarmi devono sapere che, così come gli insulti che ricevevo in bianconero mi caricavano, sarà così anche nel caso mi fischiassero allo Stadium”.

Sulla fede calcistica dei figli: “Resteranno così cime sono, liberi… Il più grande è un tifoso del Toro bello convinto, non gli si può togliere nulla di granata dalla cameretta, ma magari nel trasloco a Milano cambia fede…”.

Abate: “L’occhio va meglio. Bonucci? Ci darà una grossa mano”

In conferenza stampa era presente anche Ignazio Abate, che ha parlato, in apertura, delle sue condizioni fisiche:“L’occhio va meglio. Ogni giorno che passa mi sento sempre più sicuro. Naturalmente ho bisogno di mettere minuti nelle gambe e di allenarmi al massimo per farmi trovare pronto quando inizieranno gli impegni ufficiali”.

L’attenzione si è poi spostata sul mercato: “Tutti i nuovi arrivati hanno già mostrando il loro talento. Ora tocca a noi, dovremo essere bravi a cercare di trovare la giusta amalgama per affrontare nel migliore dei modi la stagione. Bonucci? È un grande giocatore. Sicuramente il fatto di averlo prelevato da una squadra come la Juve è un segnale importante. Sono sicuro che ci darà una grossa mano, sia per la sua personalità che per le sue qualità”.

Fonte: A. C. Milan

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Ufficiale: Morata va al Chelsea

È arrivata anche l’ufficialità: il Chelsea ha preso Alvaro Morata. I Blues hanno comunicato tramite il proprio sito ufficiale di aver raggiunto l’accordo con il Real Madrid per il trasferimento. Niente Milan quindi per lo spagnolo: l’ex Juve riabbraccerà Antonio Conte, che l’aveva già richiesto durante la sua esperienza a Torino.

Mirabelli: “Suso e Locatelli sono incedibili”

Attraverso la voce di Benedetta Radaelli di Milan TV, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha voluto lanciare messaggio ai tifosi rossoneri: “Suso è incedibile e verrà rinnovato a breve“. Stessa sorte anche per Locatelli, altro giocatore sul cui futuro si è parlato molto ultimamente – e che a questo punto non lascerà Milano.

 

Milan, continuano i contatti per Belotti: gli aggiornamenti

La prima scelta è lui. Il Gallo, cresta alta e obiettivo numero del Milan: Andrea Belotti è il preferito di Montella. Continui contatti per arrivare a Belotti, con però ancora parecchia distanza tra domanda (100 milioni di euro di clausola rescissoria o 80 più Niang e Paletta) e offerta (40 milioni di euro più i due rossoneri).

La sensazione è che a metà strada (60 più il francese e il difensore) si possa trovare un accordo. Accordo che sembrerebbe esserci già tra Belotti e il Milan.

Via: Gianluca Di Marzio

Milan, contatto ufficiale per Morata. Belotti caldo. Kalinic…

Una telefonata ufficiale per Morata al Milan. E’ partita nel tardo pomeriggio, ha coinvolto l’agente dell’attaccante, un passaggio da tenere in considerazione. Il Milan vuole capire la portata dell’operazione, ha memorizzato la volontà di Alvaro un mese e mezzo dopo il sorprendente no. Il budget per l’attaccante è di 60-65 milioni, potrebbero chiaramente non bastare nel caso di Morata, ma i passi ufficiali vanno segnalati.

Aubameyang? Un desiderio forte, ma a quelle cifre il Borussia Dortmund non ci sente e per questo ha mandato messaggi per un possibile prolungamento. Resta caldo Belotti e a quel punto 60-65 di base più contropartite tecniche potrebbero convincere Cairo dopo il confronto che il numero uno del Toro avrà con l’attaccante nei prossimi giorni. Kalinic resta defilato, tornerà nei prossimi giorni nel ritiro della Fiorentina e spera fortemente che le altre trattative per il nuovo attaccante del Milan saltino tutte…

Via: Alfredo Pedullà

Dietrofront: Cassano non lascia Verona (e il calcio)

La notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno poche ore fa: Antonio Cassano abbandona il calcio giocato. E invece no. Fantantonio ha spiazzato di nuovo tutti con una conferenza in cui chiarisce – ai microfoni di Premium Sport – i motivi di questo clamoroso dietrofront: “Ho avuto un momento di debolezza, volevo staccare un attimo, io ragiono sempre con la pancia ma voglio continuare con questa sfida e sono convinto al 100% che la vincerò. Lasciare il calcio sarebbe stata una cazzata, la più grossa tra tutte quelle che ho fatto”.

Si parlava di nostalgia per la famiglia lasciata a Genova, e anche su questo punto el pibe de Bari ha voluto precisare: “Mi mancava la famiglia, niente questioni fisiche: sono stato tanti mesi a casa con loro, non vivevo più la quotidianità del calcio ed è stato difficile riabituarmi. Ringrazio la mia famiglia e la società per il supporto, mi hanno fatto ragionare”.

Un pensiero infine per tifosi scaligeri, che per qualche ora si erano ormai rassegnati a  non vedere mai il nuovo acquisto in maglia gialloblu: “Chiedo scusa ai tifosi se si sono sentiti offesi: farò una grande stagione, sono sicuro. Ora l’ultimo miracolo della mia carriera, la salvezza con il Verona: lo devo ai tifosi che mi hanno dato tanto supporto”.

Da lunedì 17 al via la nuova campagna abbonamenti

#weareateam: Club, squadra e tifosi insieme a San Siro. Prezzi invariati, confermate le formule Under 25 e Family&Friends

Parte lunedì 17 luglio, dalle ore 12.00, la Campagna abbonamenti del Milan per la stagione 2017/2018. San Siro è pronto a ospitare il Club, la squadra e i tifosi per una nuova avventura da vivere insieme con entusiasmo all’insegna di #weareateam. Quello stesso entusiasmo che da molti giorni circonda Casa Milan e Milanello. I tifosi sono l’anima dello stadio, sono il 12esimo uomo in campo, pronti a sostenere il Milan fino all’ultimo secondo. Il loro “abbraccio” darà alla squadra ulteriore spinta e grinta.

Da domani al 25 luglio sarà attiva la fase di prelazione ordinaria per gli abbonati della scorso stagione che vorranno riconfermare il proprio posto allo stadio. Dal 26 al 30 luglio, invece, sarà aperta la fase di prelazione speciale, dedicata a chi vorrà rinnovare l’abbonamento scegliendo un posto differente. La vendita libera degli abbonamenti partirà quindi nel pomeriggio del 31 luglio, per tutti coloro che vogliono essere protagonisti insieme alla squadra della stagione appena iniziata.

Il listino degli abbonamenti è rimasto invariato e parte da un prezzo di entrata di 205 € per il secondo anello blu e il secondo anello verde. Confermate, inoltre, le formule speciali attivate la scorsa stagione: Under 25 e Family&Friends.

L’Under 25 è l’abbonamento pensato per tutti i giovani tifosi da 15 ai 25 anni che potranno sottoscrivere un abbonamento nei settori dal 167 al 172 del primo anello arancio al prezzo speciale di 290 €. L’abbonamento Family&Friends è dedicato alle famiglie in cui la passione per il Milan e la condivisione dei colori rossoneri è unica: i settori in cui è disponibile sono il 150, il 152 e il 154 del primo anello arancio. Due i pacchetti pensati: 1 adulto + 1 under 14 al prezzo totale di 500 €; 2 adulti + 2 under 14 al prezzo totale di 1.000 €. Potranno usufruire dell’offerta non solo mamma, papà e figli, ma anche zii, nonni, nipoti e amici rigorosamente tifosi del Milan.

Gli abbonamenti potranno essere rinnovati/acquistati online nella sezione biglietteria di acmilan.com, presso la Biglietteria di Casa Milan (domani dalle 12.00 alle 20.00 e gli altri giorni dalle 10.00 alle 20.00) e presso la rete di vendita Ticketone (a esclusione di Milano e Provincia).

In settimana verranno messi in vendita anche i biglietti per il ritorno del 3° turno di qualificazione di Uefa Europa League, primo match ufficiale a San Siro del Milan in programma il 3 agosto (orario da definire) contro il CSU Craiova.

Fonte: acmilan.com

Luca Toni: “Bonucci gran colpo del Milan, ma mi intriga più l’Inter”

A margine della sua partecipazione alla Bobo Vieri Summer Cup, Luca Toni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta. Tra i vari argomenti toccati l’ex centravanti del Verona ha parlato anche di Milan, partendo ovviamente dal neo rossonero Bonucci: “E’ un grande acquisto per il Milan che sta facendo bene e sta prendendo gente forte. Uno dei più forti difensori del mondo”.

Sui motivi che hanno portato all’addio del difensore alla vecchia signora, Toni non si sbilancia: “In Sardegna Barzagli qualcosa mi ha raccontato. La Juve è una società forte, forse Leo non andava più d’accordo“.

Non manca infine un paragone con l’avvio di stagione dell’Inter, verso la quale il bomber campione del Mondo non nasconde di nutrire una certa curiosità: “Comunque vedo molto bene le milanesi, ma mi intriga più l’Inter. Con Spalletti e un mercato ancora tutto da fare. Poi non ha le coppe”.