La Maledizione della 9
La storia del Milan è sempre stata caratterizzata da grandi numeri 9. Per fare qualche nome: Marco Van Basten, George Weah, Patrick Kluivert, Gianni Comandini.
Il giocatore che più di altri ha legato il suo nome alla maglia rossonera numero 9 è senza dubbio Filippo Inzaghi. La storia di Inzaghi da giocatore del Milan è ricca di successi e grandi prestazioni in campo molto più che la sua disgraziata esperienza da allenatore conclusa al termine della stagione 2014-2015.
Tra le tante partite memorabili, i tifosi milanisti sono particolarmente legati al quarto di ritorno di Champions League della stagione 2002-2003 giocato a San Siro contro l’Ajax in cui Inzaghi risultò decisivo con un gol a pochi minuti dalla fine che permise al Milan di passare il turno e di avvicinarsi alla finale di coppa che fu poi vinta contro la Juventus nella finale di Manchester. Altra partita da vero numero 9 fu la finale di Champions contro il Liverpool giocata ad Atene nel 2007. Con una doppietta Inzaghi riportò la coppa dalle grandi orecchie a Milano, vendicando la tremenda sconfitta sempre in finale, e sempre contro il Liverpool di due anni prima.
Inzaghi con i suoi 73 gol in 202 presenze con la maglia del Milan dal 2001 al 2012 è stato uno dei numeri 9 più prolifici della storia rossonera, arrivando al punto di essere spesso sinonimo di “numero 9”.
Dopo il suo ritiro nel 2012, la 9 passa di proprietario e si fa indossare dal giocatore brasiliano Alexandre Pato. Il verdeoro però non brilla, per usare un eufemismo e in 7 presenze realizza soltanto 2 gol.
Nella stagione successiva, la maglia numero 9 passa ancora di proprietà, questa volta posandosi sulle spalle dell’attaccante Alessandro Matri. Anche in questo caso però, il rendimento è scarsissimo. In 15 presenze con la maglia rossonera realizza solo 1 gol.
Nel 2014-2015 la maglia di Inzaghi arriva ad avere addirittura due proprietari nella stessa stagione. In estate il Milan ottiene in prestito dall’Atletico Madrid l’attaccante spagnolo Fernando Torres. Il Milan sembra aver trovato un vero numero 9, ma anche in questo caso l’attaccante spagnolo sarà molto deludente segnando solo una rete in 10 presenze. Visto il rendimento, già a gennaio Torres viene rispedito al mittente e il Milan ottiene in prestito dalla Roma Mattia Destro al quale viene affidata la maglia precedentemente indossata dallo spagnolo.
Indovinate un po’? Esattamente, nonostante gli sforzi neanche Destro riuscirà ad avvicinarsi minimamente alla gloriosa tradizione legata al numero 9. In 15 presenze Destro realizzerà solo 3 gol.
Nel 2015-2016 è la volta di Luiz Adriano, attaccante brasiliano proveniente dallo Shaktar Donetsk. La maledizione della maglia numero 9 però è implacabile: in 23 presenze Luiz Adriano realizza solo 6 gol.
Arrivando al presente, la maglia è passata ancora di proprietario arrivando sulle spalle di Gianluca Lapadula. Il giocatore proveniente dal Pescara è stato da molti osannato per i tanti gol segnati in serie B e il Milan acquistandolo pensava di aver risolto il problema del centravanti numero 9. Per ora non sembra essere così: L’italo-peruviano ha segnato solo 5 gol in 20 presenze totali fin’ora. Non proprio un rendimento da fuoriclasse come è stato dipinto da molti.
Visti i numeri realizzati dai successori di Inzaghi con la maglia numero 9 addosso, sembra che il Milan non riesca a trovare un degno erede capace di onorare i grandi 9 del passato e contribuire a suon di gol alla causa rossonera. La speranza è che il futuro possa regalare al Milan e ai suoi tifosi un vero numero 9 che sia in grado di riportare i rossoneri nell’Olimpo del calcio nazionale e internazionale.