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Carlo Ancelotti: “Nel calcio i maghi non esistono. Il mercato non basta, ci vuole tempo”

L’ex allenatore rossonero Carlo Ancelotti torna a parlare di Milan

Carlo Ancelotti ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io Sport. Tanti gli argomenti toccati: dal recente esonero al Bayern alla nuova verve del campionato italiano fino, ovviamente, al deludente inizio stagione del Milan.

Sulla sua prossima avventura: “Vorrei avere un’opportunità per creare un progetto e lavorare con serenità anche se il nostro è un mestiere che non ti da’ serenità e tranquillità ma è normale, basta un risultato sbagliato che la pressione aumenta. Ma con serenità aspetto, non ho fretta”.

Sulle destinazioni gradite: “La Premier sotto certi aspetti e’ interessante, c’è una bella atmosfera negli stadi ma anche in Germania siamo avanti sotto questo punto di vista. Non ho idea di quale possa essere la soluzione migliore. Io mi vedo bene su ogni panchina. A me piace il calcio, mi piace allenare e finché ho questa passione, qualsiasi panchina va bene”.

Sulla Serie A: “Il campionato italiano molto competitivo e molto interessante. C’è anche l’Inter che ha il vantaggio di non giocare le coppe per cui Spalletti ha la possibilità di lavorare tutta la settimana per trasmettere le sue idee. La Lazio sta facendo un campionato straordinario, c’è la Roma, il Milan purtroppo è un po’ dietro ma è legato al fatto che ha cambiato molto”.

Impossibile non  parlare dell’attuale situazione del Milan, il cui campionato era partito con grandi aspettative e il cui rendimento sta deludendo i tifosi

Sulle difficoltà di inizio stagione dei rossoneri: “Nel calcio non ci sono maghi con la bacchetta magica, ci vuole pazienza, trovare giocatori idonei al progetto”.

Sulla delusione dopo il mercato estivo: “Il Milan ha fatto una campagna acquisti che tutti hanno definito straordinaria, ma non bastano sei mesi o una campagna acquisti per fare una squadra, occorre tempo, perseverare negli investimenti e nel lavoro”.

Sulle ambizioni del club: “Il quarto posto è molto importante, ti permette di giocare la Champions e fare investimenti, ma è ancora più importante non abbattersi quando le cose non vanno bene”.

Sul futuro del Milan senza Champions:Credo che la società abbia messo in preventivo che ci sarebbero stati dei problemi, il Milan ha preso dei giocatori buoni, che possono crescere, e sui quali innestare poi giocatori importanti”.

Derby, AEK, Juventus: il programma rossonero di ottobre

Ottobre: il mese dei big match a San Siro. Dopo la Roma, al rientro dalla seconda sosta stagionale per le Nazionali, per i rossoneri comincerà una parte di calendario fondamentale. La squadra di Mister Montella tornerà ad allenarsi giovedì. E alla ripresa del campionato si partirà subito forte con il Derby (Inter-Milan) di domenica 15 alle 20.45.

Poi, giovedì 19 alle 21.05, riecco l’Europa League. Nella terza giornata il Diavolo, solo in vetta in classifica a punteggio pieno, ospiterà l’AEK Atene. Un partita che, se vinta, potrebbe spingerci ancora di più verso la qualificazione anticipata. In Serie A, invece, arriveranno in ordine Genoa (domenica 22 alle 15.00), Chievo e Juve (sabato 28 alle 18.00); quella contro i clivensi, turno infrasettimanale in programma mercoledì 25 alle 20.45, sarà l’unica trasferta.

Fonte: AC Milan

Di seguito il calendario completo del mese di ottobre:

El Shaarawy: “Col Milan sfida speciale per me. E che emozione San Siro”

Protagonista giallorosso di giornata con una doppietta, Stephan El Shaarawy ha parlato così del suo momento e della partita di sabato contro il Milan:

“Siamo contenti della prestazione e della doppietta a livello personale. Il feeling con Di Francesco? Mi trovo benissimo, sia partendo da sinistra che da destra. Superare il record di punti dello scorso anno? Ci sono grandi qualità ma non dobbiamo pensare alla classifica. Dobbiamo lavorare settimana dopo settimana. La mia crescita? È stato importante il lavoro in ritiro negli USA, così come il mister che mi fa giocare.

La sfida con il Milan? Hanno una rosa per puntare a vincere. Sarà una gara difficile e speciale per me. Entrare a San Siro è sempre un’emozione importante per me”.

Lazio-Milan, allerta maltempo: previsto diluvio sulla Capitale

Il maltempo atteso in gran parte della penisola italiana rischia di scombussolare anche la 3^ giornata di Serie A. Già rinviata a data da destinarsi Sampdoria-Roma per allerta meteo a Genova – era in calendario questa sera, ndr -, anche Lazio-Milan rischia di dover fare i conti con una pioggia torrenziale: domani sulla capitale Capitale è previsto il diluvio proprio in concomitanza con la gara, in programma all’Olimpico alle 15. Per ora non c’è all’orizzonte un rinvio, ma il rischio è che la gara possa giocarsi in condizioni atmosferiche tutt’altro che ottimali.

Sconcerti: “Il Milan ha speso 230 milioni ma, escluso Bonucci, non ha comprato top player”

Mario Sconcerti ha rilasciato alcune dichiarazioni a Libero commentando il mercato appena concluso, a partire proprio da quello dei rossoneri: “Squadre di Serie A tornate a investire? In linea di principio sì, ma mi dica lei, di grandi giocatori chi è arrivato? Mi spiego: il Milan ha speso 230 milioni, ma a parte Bonucci che ha avuto una sua eco particolare nei nostri confini non è riuscito ad arrivare a nessun top player”.

La storica firma del Corriere ha poi continuato: “L’Inter ha dovuto prendere i centrocampisti della Fiorentina. La Roma ha venduto giocatori più importanti di quelli che ha preso”.

Infine un commento sui campioni d’Italia uscenti: “Juve più vulnerabile? A me sembra invece che l’assenza di Bonucci sia stata riequilibrata dall’arrivo di altri grossi giocatori. Se devo pensare a quale sia la squadra più completa penso ancora alla Juve, senza dubbio”.

Raiola: “Tutti hanno giudicato male Donnarumma, sto ancora aspettando le scuse”

Mino Raiola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Crc. L’agente tra gli altri di Gigio Donnarumma è tornato di nuovo sul rinnovo-telenovela che ha infuocato l’inizio dell’estate rossonera: “Guardo sempre avanti. Siamo rimasti al Milan perché questo era il desiderio del ragazzo e chi lo ha giudicato prima della chiusura del calciomercato, dovrebbe chinarsi e chiedere scusa. E invece, sto ancora aspettando le scuse da quella piccola parte della tifoseria di Milano e anche da qualche giornalista che ha espresso un giudizio morale perché è facile poi fare la morale sugli altri”.

Sul comportamento dei tifosi: “L’Italia è forse l’unico Paese in cui i tifosi pensano di gestire le società o le scelte dei giocatori, questo all’estero non accade. In Italia si ha un po’ di paura dei tifosi e dobbiamo uscire da questa cultura. Tutti hanno giudicato male Donnarumma, ma non hanno poi chiesto scusa. Voglio chiarire anche questa storia della fascia da capitano: noi non l’abbiamo mai chiesta, ci è stata offerta”.

Sul campionato: “La Juventus ad oggi è campione d’Italia per cui resta la squadra da battere. Ma questo è un campionato nuovo ed è vero che la Juve è ancora una grande squadra, ma anche il Napoli lo è. Credo che anche la Roma possa sorprendere quest’anno”.

Sul mercato di Milan e Inter: “Non condivido la politica delle milanesi, ma la rispetto. Finora nessuna grande avversaria ha incontrato il Milan, ma ciò che mi preoccupa è che manca ancora di una punta”.

Vacanze? “Non vado in vacanza, il mio lavoro non finisce quando chiude il calciomercato”.

Suso: “Il Milan mi ritiene incedibile. Anche per 80 milioni…”

In occasione della sua convocazione con la seleccion in vista di Spagna-Italia, Suso ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca.

Ti senti una stella?
“Per una parte dei tifosi lo sono. L’appoggio che mi danno allo stadio, sui social, per strada… Mi danno una spinta che prima non avevo”.

Il tuo club è stato un grande protagonista del mercato. Potete vincere il campionato?
“Penso che sia molto difficile. Per ora non dobbiamo pensarci,  l’anno scorso ci siamo qualificati per l’Europa League. Ora l’obiettivo è quello di entrare in Champions. La Juve e Napoli sono due squadre molto forti. Dopo il mercato che ha fatto il club l’obiettivo è quello di entrare nei Champions”.

Come si vive da dentro la crescita che ha avuto il Milan? Passare da una squadra che non fa le coppe a competere per tutto.
“Quando sono arrivato non c’era lo spirito che dovrebbe avere una squadra. Montella ha fatto molto bene sotto questo aspetto. Ha unito molto il gruppo, non eravamo mai stati così. Ha dato uno stile di gioco alla squadra che è molto poco “italiano”, il mister ama molto giocare da dietro. L’altro giorno abbiamo preso un gol per giocare palla con il portiere, ma queste cose non lo preoccupano”.

Uno dei colpi più discussi è quello di Bonucci. Cosa puoi dirci di lui?
“Si vede che è un leader, che ha molta esperienza. Ha vinto quasi tutto con la Juventus, e per tanti anni di fila… Ha quell’esperienza che per noi, che siamo un gruppo giovane, serve molto”.

E che dire di Donnarumma? E’ il miglior portiere del mondo?
“Credo di sì. Ogni mattina in allenamento arriva, fa il suo lavoro, quello che gli dicono di fare lui lo fa. Se continua così può arrivare davvero lontano. Quando proviamo le punizioni lo vedo dietro le sagome della barriera, sembra molto grande e quando apre le braccia copre metà della porta. Se non tiri forte e preciso, con lui non segni”.

Ancora non hai rinnovato. Perché?
“Ne avevamo già discusso con Galliani quando c’era il proprietario precedente, Berlusconi, ma abbiamo deciso di riparlarne quando sarebbero arrivati i nuovi. Ora che sono entrati in società stiamo parlando, ci siamo incontrati pochi giorni fa e tutto va nella giusta direzione”.

Si è parlato dell’interesse di Napoli e Inter. Pensi di avere una fama migliore in Italia che in Spagna?
“Naturalmente, nel paese in cui giochi ti vedono di più e ti conoscono meglio, sanno cosa puoi dare in quel campionato. E’ vero: Inter, Napoli e anche la Roma hanno chiesto informazioni, ma il Milan ha risposto che non aveva alcuna intenzione di vendermi e che non ero sul mercato né per 25, né per 30 o per 80 milioni. Sapere che il club conta molto su di te è un altro motivo di orgoglio”.

Sembra allora che rimarrai a Milano. E’ davvero impossibile vederti tornare in Spagna?
“Tornare in Spagna non è nei miei piani. Sono molto contento, anche la mia famiglia lo è, nel club, nella città… Mi sento a casa”.

Monchi: “65 mila a San Siro? Io alla Roma punto a vincere”

Le prime pagine dei giornali sportivi di ieri sono state dedicate anche al Milan e a San Siro, tornato a riempirsi e a vibrare per i colori rossoneri dopo anni di delusioni e amarezze. Ma il d.s. della Roma, Monchi, non ne è rimasto impressionato e ha fissato obiettivi diversi per la propria squadra:

“Tornare a riempire lo stadio? Sono stato a due partite all’Olimpico, contro la Juve e contro il Genoa, e siamo stati vicini ai 65 mila che ha portato ieri il Milan allo stadio. Non è la mia aspirazione portare 65 mila persone allo stadio – ha dichiarato Monchi nel corso della presentazione di Under – la mia aspirazione è vincere con la Roma. Il resto verrà di seguito.

Ritengo il tifoso romanista abbastanza intelligente da non legare la propria presenza allo stadio all’arrivo di nuovi giocatori, i giocatori ci sono: Strootman, Nainggolan, Dzeko, Daniele, Florenzi… Non c’è attrazione migliore per il pubblico. Ma ripeto: il mio obiettivo non è riempire lo stadio, ma vincere“.

Pallotta fa retromarcia: “Mi scuso, auguri al Milan”

“Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise”. James Pallotta chiude via Ansa la polemica divampata con il Milan. “Tengo molto – afferma – al calcio italiano e al suo ritorno ai vertici. A questo proposito, mi aspetto che tutti i club diano il proprio contributo verso un campionato più forte e sostenibile,come stiamo facendo noi della Roma.Auguro al Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune e attendo con piacere che la sua dirigenza e la nuova proprietà collaborino al nostro fianco in maniera incisiva per lo sviluppo della A”.

Fonte: ANSA.it

Pallotta: “Mercato Milan senza senso, non hanno soldi: ne pagheranno le conseguenze”

James Pallotta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SiriusXM FC. Il presidente della Roma ha parlato anche di Milan, criticando aspramente la campagna acquisti rossonera: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto.

Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa! Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco…“.

Roma, prende corpo l’ipotesi Suso: è considerato l’ideale per il dopo Salah

Roma in pressing su Suso. Dopo tre cessioni eccellenti (Salah al Liverpool e il duo Manolas-Paredes, destinato allo Zenit) i giallorosso sono finalmente pronti a comprare. E per l’attacco il profilo più gradito è quello dello spagnolo in forza al Milan, considerato il perfetto sostituto di Salah per il ruolo di mezza punta destra a piede invertito. 

“Prende corpo l’interessamento per Suso – scrive l’edizione online del Corriere dello SportÈ un mancino di qualità, proprio come Salah, ed è abbastanza simile a Berardi, che Di Francesco considera ideale per il suo gioco”. Il “ma”, però, è dietro l’angolo: “Bisogna capire se il Milan sia disposto a trattarlo”, chiosa il quotidiano romano. Ed è difficile che il Diavolo possa pensare di privarsi di lui a cuor leggero.

Tra i migliori della scorsa stagione e uno dei pochissimi elementi del “vecchio” Milan da cui ripartire, Suso è uno dei punti fermi dello scacchiere tattico di Montella: solo un’offerta fuori mercato, o una chiara volontà del giocatore di cambiare aria, potrebbe spingere il giocatore verso la cessione. Ma alla luce di un contratto non lungo (scade nel 2019) e di un rinnovo che tarda ad arrivare può succedere di tutto.

Beffa Deulofeu, piace alla Roma. L’agente: “È un’ipotesi”

Danno e (forse) anche beffa. È difficile e impervia l’ipotesi che Fassone e Mirabelli mantengano in rosa Geri Deulofeu, pronto a essere “recomprato” dal Barcellona dopo le parentesi Everton e Milan, ma lo spagnolo potrebbe tornare subito in Italia: in particolare, alla Roma. 

È tutto da vedere, però questo è un grandissimo club, quindi rappresenta un’ipotesi“, le parole pronunciate a Romanews dal procuratore del giocatore, Gines Carvajal. I giallorossi pensano a Deulofeu per sostituire Momo Salah, diventato ufficialmente un giocatore del Liverpool.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Mirabelli-Montella, pranzo a Roma: tra i temi Gigio, Biglia, Conti e tournée in Cina

C’è anche il caso Donnarumma al centro del pranzo di lavoro, oggi a Roma, fra Vincenzo Montella e il ds del Milan Massimiliano Mirabelli, per fare il punto sull’andamento del mercato rossonero ad un paio di settimane dal raduno della squadra, in programma il 5 luglio.

L’allenatore è rientrato domenica mattina da un viaggio nel Sudest asiatico, durante il quale è rimasto in costante contatto con la dirigenza seguendo le evoluzioni della trattativa per il rinnovo di Donnarumma, che giovedì si è arenata con il rifiuto del 18enne portiere, ma che non è escluso possa riaprirsi in seguito. Al centro del vertice anche gli altri obiettivi di mercato del Milan, inclusi il centrocampista della Lazio Lucas Biglia e il difensore dell’Atalanta Andrea Conti, nonché l’organizzazione della tournée in Cina.

Montella proseguirà le sue vacanze in Campania, per tornare al lavoro a Milanello dal 3 luglio, quando i giocatori si sottoporranno ad una due giorni di test atletici, prima di iniziare il raduno.

Fonte: ANSA.it

Mirabelli vola a Roma: obiettivo Biglia

Missione romana per Max Mirabelli. Il d.s. del Milan è volato nella Capitale nella mattinata: il nome caldo è sempre quello del laziale Biglia, ma intanto – riporta Gianluca Di Marzio – il dirigente è a pranzo con mister Montella per fare il punto della situazione sul mercato.

Suso nel mirino di Napoli e Roma

Tra i più positivi della scorsa stagione, Suso ha attirato l’attenzione di tanti club italiani ed esteri. Gli ultimi a essersi interessati al talento di Cadice sono il Napoli e la Roma: Sarri vorrebbe averlo nella rosa come alternativa di lusso ad Hamsik, Callejon e Insigne, mentre il d.s. giallorosso Monchi lo segue nel caso in cui venisse ceduto Salah.

Milan, Fassone e Mirabelli in missione a Roma: Biglia e Keita gli obiettivi

Raggiunto l’obiettivo Europa League, per il Milan è già tempo di pensare a rinforzare la squadra in vista della prossima stagione. In difesa i colpi Musacchio – che oggi ha sostenuto le visite mediche – e Ricardo Rodriguez – ormai in pugno -, ma la società rossonera continua a muoversi per regalare altre pedine importanti a Vincenzo Montella.

Nella giornata di oggi è in programma una ‘missione romana’ per l’ad Marco Fassone e per il ds Massimiliano Mirabelli: ci sono buone possibilità che l’obiettivo della missione sia Lucas Biglia. Si cercherebbe infatti un contatto con l’argentino della Lazio, profilo considerato ideale per il centrocampo rossonero. ‘Missione romana’ per Fassone e Mirabelli: è possibile che l’obiettivo del Milan sia Biglia.

Aggiornamento: le due società dovrebbero vedersi in queste ore non solo per parlare di Lucas Biglia – con il quale ci sarebbe stato in segreto un incontro oggi nel primo pomeriggio -, ma anche per provare ad approfondire il discorso legato a Keita Balde. In programma dunque un appuntamento tra il Milan e il presidente biancoceleste Lotito, nelle prossime ore sono attesi sviluppi. Incontro tra Milan e Lazio, sul tavolo Biglia e Keita.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Kessié-Milan, ci siamo

Kessié-Milan, operazione giunta al traguardo. Le basi dell’accordo erano già state impostate prima di Atalanta-Milan della scorsa settimana, adesso è solo questione di tempo. Ogni momento sarà quello buono per le firme, ma il centrocampista classe ’96 ha già scelto e anche i club sono arrivati alla medesima conclusione. Le cifre: all’Atalanta andranno 28 milioni di euro, bonus compresi; al giocatore 2,5 milioni (anch’essi comprensivi di bonus) per 5 anni.

Battuta dunque la concorrenza della Roma, che era arrivata ad offrire la stessa cifra per il cartellino, ma con modalità e tempi di pagamento meno favorevoli all’Atalanta. Con Kessie invece si era fermata a circa 2 milioni (bonus compresi): nulla da fare quindi, i giallorossi si concentreranno su altri obiettivi. Il futuro di Franck Kessie invece è sempre più colorato di rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Kessié-Milan, in settimana la chiusura: decisiva la volontà del giocatore

Tutto pronto per il passaggio al Milan di Franck Kessié. Il presidente dell’Atalanta Percassi e il d.s. rossonero Mirabelli – scrive il Corriere della Sera – si rivedranno nei prossimi giorni per definire la trattativa che riguarda il centrocampista attualmente alla corte di Gasperini. Il Diavolo ha superato la concorrenza della Roma, da gennaio in accordo con i bergamaschi per il trasferimento dell’ivoriano: decisiva la volontà del giocatore.

Milan, prosegue il pressing su Kessié: è la priorità. Piace anche Luiz Gustavo

Proseguono i contatti diretti tra il Milan e Franck Kessié. In occasione del match tra l’Atalanta e i rossoneri, in cui l’ivoriano ha impressionato ancora una volta: il Diavolo ha però rimandato il discorso definitivo a quando sarà stato raggiunto l’obiettivo Europa – potrebbe arrivare l’aritmetica già domenica -, anche se i contatti informali continueranno ancora.

La necessità milanista – scrive La Gazzetta dello Sport è tenere a distanza la Roma: Fassone e Mirabelli hanno già pareggiato l’offerta giallorossa (28 milioni) e alzato la proposta al giocatore (2 milioni contro gli 1,2 capitolini, poi alzati a 1,8 più bonus). Informalmente, l’intesa tra tutte le parti è già stata raggiunta, con il giocatore che preferisce la proposta del Milan (qui i dettagli)

Kessié, in ogni caso, è il profilo più caldo e apprezzato per la mediana. Più del brasiliano Luiz Gustavo, per il quale c’è stato un incontro sette giorni fa con l’agente (suo e di Ricardo Rodriguez). Il centrocampista del Wolfsburg avrebbe il compito di reggere centralmente il centrocampo, ma nelle gerarchie il talento dell’Atalanta è in netto vantaggio: convince soprattutto per l’età più verde dell’ex Bayern.

Nesta: “Al Milan sono stato meravigliosamente bene. Il mio erede? Romagnoli”

L’ex fuoriclasse del Milan, Alessandro Nesta, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Ecco le dichiarazioni più salienti.

Su cosa gli manca di Roma: “In primo luogo mia madre. Poi mio fratello. A Roma sono cresciuto, mi manca Roma, la sua anima, i suoi colori, la passeggiata al centro. Quando torno l’apprezzo ancora di più, rispetto a quando ci vivevo. Adesso sono più di dieci anni che sono fuori, ma quando torno mi sembra di non essere mai andato via. Abitavo a Cinecittà e prima non c’era la PlayStation, non c’era l’iPad, non c’erano le partite su Sky, in verità non c’era niente, perciò giocavamo a calcio sotto casa, partite che non finivano mai. C’era solo quello allora, non c’era tennis, tanto meno piscine per il nuoto, non c’era nessun altro sport e come tutti i bambini giocavo a calcio. Poi sono andato nella squadra del mio quartiere a Cinecittà, che era collegata alla Roma. Ma la mia famiglia era laziale e mio padre lo era in modo molto convinto, per usare un eufemismo. La Roma mi voleva e c’era stata un’offerta per andare in giallorosso. Ma scattò il veto biancazzurro di papà e così ho preferito aspettare la Lazio. Perché era così che doveva andare”.

Sulla Lazio: “Sul Corriere dello Sport c’era l’annuncio che la Lazio faceva dei provini. Mio padre subito ha preso la palla al balzo, ha chiamato e quel giorno sono andato come tanti, non so quanti. Centinaia di bambini. Sono andato e mi hanno preso”.

Sul primo incontro con Totti: “Che storia! Il primo incontro fu in un Lodigiani-Lazio. Avevamo otto anni. Ricordo che nella capitale, quando eravamo piccoli, Totti era già Totti, a otto anni. Perciò tutti già sapevano quanto fosse forte. E tutti avevano molte aspettative, incredibili per un bambino, però tutti ne parlavano. Ci ho giocato contro quando era alla Lodigiani, per due anni. Poi è passato alla Roma e abbiamo avuto tanti incontri. Ho avuto sempre un buon rapporto anche da piccolo con la madre, con il padre. Eravamo già capitani delle nostre squadre. Poi io allora giocavo a centrocampo. Lui era numero 10 già a otto anni e ricordo che in tutte e due le partite nelle quali ci siamo affrontati lui rompeva le scatole, calcisticamente. Era fortissimo”.

Un consiglio a Totti: “Lo sto seguendo. Credo che quel momento arrivi per ciascuno. E credo che anticipare tutti da parte del giocatore sia la cosa migliore da fare. Quando si sente che il corpo non va più come prima e c’è un po’ di perplessità da parte della società, allora è meglio anticipare tutti. Decidere da soli, non far decidere ad altri. Alla sua età è ancora competitivo, cosa rara. Poi gli direi di uscire alla grande, di dire belle parole e chiudere quest’anno, fare una grande festa. L’uscita migliore che possa fare un campione del calcio come lui”.

Sul rifiuto alla Juventus e l’arrivo poi al Milan: “Non volevo andare via dalla Lazio. Io avevo giocato solo lì e pensavo che avrei finito alla Lazio. Due anni prima ero stato richiesto dal Real Madrid e avevo rifiutato. Oggi se ci penso… Però il destino mi ha premiato e sono finito al Milan, quasi costretto. Ma oggi ringrazio Dio: ho vinto quello che ho vinto, sono stato meravigliosamente a Milano. Ma andare via dalla Lazio e da Roma è stato comunque come strappare delle radici, profonde”.

Sui problemi avuti in Nazionale: “Non credo sia stata sfortuna, io credo che il mio corpo riuscisse a tenere una stagione importante con squadre importanti ma poi cedesse. Io giocavo sempre tutte le partite della stagione e quando arrivavo alle competizioni estive con la Nazionale ero, come dire, un po’ usurato. Arrivavo a fine stagione un po’ cotto e quando ripartivo con il Mondiale mi infortunavo, e non era sfortuna. Finale del 2006? Mi pesa tantissimo non averla giocata. Ho fatto, e bene, la fase eliminatoria. Ma poi mi sono infortunato e non ho giocato le più importanti. Ma quella coppa è anche mia, come di tutta la squadra”.

Il calciatore più forte affrontato: “Sempre lo stesso. Dico Ronaldo, il brasiliano. Io in vecchiaia ho giocato contro Messi, contro Cristiano Ronaldo, però Ronaldo è stato qualcosa di superiore, qualcosa veramente di diverso rispetto a tutti. Giocarci contro per me è stato molto difficile”.

Sul nuovo Nesta: “Mi pare Romagnoli. Spero che faccia una carriera importante. Io credo però che un giocatore per affermarsi debba giocare la Champions League, debba fare i Mondiali, debba fare stagioni in vetta e poi credo che possa essere valutato per quello che è. Deve competere al top per essere classificato al top”.

Sul futuro: “Tornare in Italia? Per adesso no perché ho un contratto qua e sto bene qua. Anche come crescita, qui ho più tempo, mi danno più tempo per provare, per crescere. In Italia devi arrivare pronto, perché tanta pazienza non c’è: o sei pronto o ti cacciano via, perciò, per la mia formazione personale, preferisco stare qui per adesso. Un domani magari sì”.

Sulla Lazio di Inzaghi: “Io credo che Simone abbia fatto un lavoro impressionante, è riuscito a convincere i giocatori a giocare in ruoli che prima non avevano provato, tipo Felipe Anderson. Io credo che la Lazio abbia anche un gran gioco e calciatori forti, molto forti. Poi Keita, perché Keita ha delle qualità rarissime. Ha un tesoretto in casa, la mia Lazio”.

Montella: “L’Europa è fondamentale. Futuro? Al Milan sono felice. Su Monto e Romagnoli…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa di vigilia a Milanello. Di seguito le parole più importanti rilasciate dal mister verso Atalanta-Milan.

Su Atalanta-Milan: “Arrivare in Europa è fondamentale, abbiamo le possibilità di qualificarsi. Siamo concentrati sull’Atalanta, che è una squadra che è maturata tanto in questa stagione. Sono molto stimolato, domani sarà come una finale. L’Europa League ti può dare tante opportunità. E’ una competizione che nella seconda parte diventa molto interessante. Giocare una finale è sempre una grande aspirazione per un giocatore”.

Sugli ultimi risultati negativi: “È stata una settimana di presa di coscienza. Abbiamo cercato di prepararci alla gara di domani contro una squadra in forma. Dobbiamo farci trovare pronti. Abbiamo lavorato soprattutto sulla testa dei ragazzi, serve maggiore spensieratezza. La gara di deciderà sui duelli individuali”.

Su Montolivo: “Sta molto bene sia fisicamente che mentalmente. Non so se ha i 90 minuti nelle gambe e nella testa, ma si sta avvicinando alla condizione ottimale”.

Su Romagnoli: “Non sta benissimo, sta provando a stringere i denti, valuteremo domani, non posso dire altro per questioni di privacy del giocatore”.

Su Bacca o Lapadula: “Non ho ancora deciso, ma Bacca lo vedo molto arrabbiato…”.

Su Zeman, che oggi compie 70 anni: “Ha segnato un’epoca sia per i giocatori che per gli allenatori. Gli faccio i miei migliori auguri”.

Sulla gara di andata: “Alla fine mi ero lamentato forse un po’ troppo perchè era stata una gara troppo spezzettata e quindi me ne scuso. Dobbiamo resettare la testa, per vincere le partita saranno fondamentali i duelli individuali, quindi servirà una grande condizione fisica”.

Sul futuro: “Io sono felicissimo di allenare il Milan, sono in un club glorioso e sento la totale fiducia della società, che si è esposta anche con la stampa. Ci sentiamo tutti i giorni e stiamo programmando il futuro, la Roma ad oggi non è una possibilità”.

Sull’addio di Galliani: “È stata una serata molto toccante, mi è apparsa ancora più evidente la grandezza di questo club”.

Il Milan in infradito e gli errori di Montella: eppure non ci sono alternative credibili

Sei punti nelle ultime 6 partite. O, se preferite, la miseria di 2 punti contro Pescara, Crotone ed Empoli.
Ok, la sappiamo, la nostra rosa è modesta, ma nessuno mi toglie dalla testa che contro questo terzetto si potevano fare 9 punti. E nessuno mi toglie dalla testa che si poteva decisamente evitare di essere asfaltati dalla Roma al Meazza. E’ la stessa Roma, in fondo, appena demolita a sua volta nel derby dalla Lazio, che in trasferta ha sofferto anche contro squadre modeste. Evidentemente, in questo momento, siamo messi peggio di chiunque altro, Inter a parte.

Io non credo, francamente, che ci sia un complotto per non andare in Europa League. Se così fosse, non seguirei ancora il Milan. Credo la stessa cosa la pensino anche i tifosi di Inter e Fiorentina. Preferisco piuttosto pensare che il Milan le prenda da chiunque un po’ perché si è demoralizzato e gioca con le infradito (non mi illudo certo che indosseranno le scarpette contro l’Atalanta, anzi); un po’ per via degli infortuni; un po’ perché Montella non c’ha più capito nulla in questo caos, né ha saputo dare una sterzata.
E sì, perché siamo d’accordo che non è lui il principale artefice del disastro. Però, se nel girone d’andata è riuscito a ottenere la bellezza di 37 punti, vincendo anche la Supercoppa a Doha, e nel ritorno la squadra ha avuto una media da retrocessione, è doveroso che qualche colpa se la prenda pure lui. Mi sembra logico.

La cosa più sconcertante delle ultime settimane, oltre alla squadra che va in campo con le infradito – metafora per dire che stanno facendo schifo anche per scarso impegno – sono le interviste di Montella. Qualunque cosa accada, lui si dice soddisfatto. Soddisfatto di cosa? Non riesco a credere che Montella pensi davvero le cose che dice – vorrei vedere – ma mi chiedo anche senso abbia coccolare in pubblico giocatori, strapagati, che nelle ultime 6 partite hanno avuto un atteggiamento sul campo indegno. Cosa si ottiene a difenderli sempre? Nulla. Per informazioni, chiedere ai predecessori, Inzaghi in primis. Io, francamente, mi aspetterei un po’ di sano realismo e più rispetto per i tifosi.

Detto ciò, non credo che per la prossima stagione cambiare allenatore sia una priorità. Montella per 4 mesi ha fatto vedere cose buone, ha riportato una coppa a Milano dopo 5 anni e mezzo battendo la Juve, ha ridato dignità alla squadra. E in giro non mi pare ci siano alternative così valide ed economicamente abbordabili, disposte a sedere sulla panchina rossonera.

Si riparta dunque da Montella, che ha fatto cose importanti, ma ha anche sbagliato, e però ha sicuramente fatto tesoro degli errori. Sono curioso di vedere cosa riuscirà a fare con una squadra più credibile, quella a cui stanno già lavorando con serietà e impegno Fassone e Mirabelli. Fare l’ennesima rivoluzione in panchina non servirebbe. Serviva solo a Galliani e Berlusconi per scaricare sugli allenatori le colpe dei disastri, che invece erano soprattutto loro.

Roma, Montella o Emery per la panchina

Via Spalletti, Roma a caccia di un allenatore. Nella lista dei giallorossi per la panchina dell’Olimpico sono due i nomi caldi: Emery e Montella – scrive stamane il quotidiano capitolino Il Messaggero. Per l’Aeroplanino sarebbe un ritorno alla Roma, avendoci sia giocato sia allenato (le giovanili e la prima squadra, seppur quest’ultima solo per pochi mesi nel 2011).

Mancini al Milan, Montella alla Roma?

La schiacciante vittoria della Roma a San Siro ha dato il la a un clamoroso giro di panchine, che potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni. Sono coinvolte Roma, Milan e Inter e allenatori di prima fascia che fino a pochi giorni fa sembravano sicuri di restare al loro posto. E’ il caso di Spalletti, per esempio. Oggi è dura pensare che il tecnico toscano resti ancora sulla panchina della Roma, dopo che domenica sera, invece di godersi la grande vittoria contro il Milan, ha alimentato le polemiche sul mancato utilizzo di Totti. Avrebbe potuto giustificare il terzo cambio parlando di “esigenze tattiche prioritarie”, invece di finire dentro il tourbillon della polemica sul capitano. Che ha alimentato al punto di spingersi a dire: «Se tornassi indietro, non verrei mai ad allenare la Roma». Con quella frase il tecnico toscano si allontana ancora di più dalla Roma.

I dirigenti sono già in cerca di una soluzione migliore. Sono stati sondati Emery e Sarri, ma sono entrambi sotto contratto. Il primo potrebbe liberarsi dal Paris Saint Germain e in questo caso accetterebbe volentieri la corte della Roma. Ma il suo contratto scade nel 2018 e solo il presidente del club parigino può liberarlo. Sarri, pur avendo una clausola rescissoria di otto milioni, non si muoverà da Napoli. E questo a Trigoria lo sanno bene.

SALE MONTELLA – Anche Pallotta si è reso conto che continuare con Spalletti è difficile: «Se decidesse di andare via non potrei biasimarlo». Ecco perché, una volta deciso di non prendere in considerazione Mancini, la scelta potrebbe cadere su altri due tecnici italiani: Montella o Di Francesco, con il primo favorito se si libera dal Milan, dove potrebbe andare proprio Mancini. Fassone aveva già annunciato la conferma del tecnico, ma la situazione è cambiata negli ultimi giorni. Montella ha cominciato ad allenare nella Roma e ha ancora casa nella Capitale. Con l’attuale società non si lasciò benissimo, ma ha il profilo giusto per proseguire il lavoro di Spalletti. Fassone stima molto Mancini dai tempi dell’Inter ed è convinto che possa fare bene anche in rossonero.

Fonte: Corriere dello Sport

Kessié-Milan, lavori in corso. E quella fede rossonera…

E’ il nome in cima alla lista di Mirabelli, caldissimo degli ultimi giorni di calciomercato. Franck Kessié è il giocatore più chiacchierato dalle parti di Casa Milan: il centrocampista individuato dalla dirigenza per ricostruire il reparto e un acquisto considerato cruciale per iniziare al meglio l’opera di rinfrescata della rosa di Montella. Un colpo importante, insomma, che costerebbe parecchio alle casse di via Aldo Rossi: una cifra vicina ai 30 milioni da versare all’Atalanta per il cartellino e un ingaggio da 2 netti all’anno per il giocatore.

L’incontro avvenuto ieri tra l’a.d. Fassone e il presidente orobico Percassi non ha prodotto la fumata bianca, ma ha evidenziato degli importanti passi avanti: la Dea ha da tempo un accordo verbale con la Roma per il suo trasferimento, ma la volontà del giocatore può sparigliare le carte e rimettere in piena corsa anche il Milan, pronto a griffare una clamorosa rimonta. A patto, ovviamente, che anche il Diavolo riesca a soddisfare le richieste economiche del club di Bergamo, che non intende scendere sotto i 30 milioni pattuiti con i giallorossi: le parti sono al lavoro per trovare un’intesa, magari da siglare già in occasione del match tra Atalanta e Milan del prossimo 13 maggio.

A decidere, come sempre, sarà la volontà del giocatore. E quella di Kessié sembra abbastanza netta: preferisce il Milan, nonostante la Roma sia al momento più competitiva e attrezzata dei meneghini per puntare ai vertici del campionato e nonostante la possibile partecipazioni dei capitolini alla prossima Champions League. A pesare, nella scelta dell’ivoriano, può essere la sua fede rossonera: “La Juve? Da piccolo guardavo soprattutto il Milan – ha ammesso Kessié in un’intervista di settembre – e che giocatore che era Shevchenko…”. Insomma: tutto è ancora possibile, ma il primo botto del Milan cinese potrebbe essere un tifoso milanista.

Milan, le cifre dell’affare Kessié

Il Milan è vicino a Franck Kessié. Il centrocampista ivoriano sembra determinato a sposare la causa rossonera, preferendo il Diavolo alla Roma. Un’operazione onerosa, orchestrata da Fassone e Mirabelli, che secondo la Repubblica dovrebbe avere queste cifre: 30 milioni all’Atalanta per il cartellino (9 per il prestito, 21 per il riscatto a giugno 2018), mentre Kessié firmerebbe un triennale da 2 milioni a salire.

Sartori (d.s. Atalanta): “Kessié? Occhio al Chelsea”

Giovanni Sartori, d.s. dell’Atalanta, ha parlato del futuro di Kessié, conteso da Milan e Roma in questi ultimi giorni:

“Alla Roma piace moltissimo e l’offerta ci potrebbe soddisfare visto che non siamo lontani dall’accordo. Ancora non c’è nulla di concreto e poi il calciatore deve fare le sue valutazioni con il club capitolino a livello economico e se ne sta occupando il suo agente. Al Milan piace anche ma il club rossonero non ha ancora presentato una vera offerta – ha dichiarato Sartori a itasportpress.it -. Il calciatore vuole aspettare la fine del campionato per prendere una decisione anche perché è attratto dalla Premier League visto che piace molto al Chelsea“.

Milan, Kessie a un passo. Ma la Roma rilancia e aspetta

lI club rossonero sembra aver superato i giallorossi nella corsa all’ivoriano dell’Atalanta. Ma il duo Monchi-Massara non molla.

Il procuratore di Franck Kessie Atangana, come hanno scritto sulla Gazzetta di oggi Bianchin, Laudisa e Zucchelli, non si è presentato all’incontro tra Roma e Atalanta (Monchi-Massara con Luca Percassi). Conclusione numero 1: Kessie ha rotto, almeno in parte, con i giallorossi con cui sembrava aver raggiunto l’accordo e ora ha in mano il suo destino. Conclusione numero 2: il Milan ha sorpassato la Roma e nella grande corsa ormai è favorito. Fassone e Mirabelli hanno avviato i rapporti con Kessie in inverno, quando il closing sembrava incerto e hanno offerto un quinquennale da 2 milioni a stagione. Speravano in una svolta, l’hanno avuta.

REAZIONE ROMA La Roma ha confermato la sua offerta di 28 milioni e ha alzato quella per Kessie: da 1,2 a 1,8 milioni. Probabilmente, anche 1,8 più qualche bonus per arrivare a 2 milioni, con la possibilità di giocare la Champions. Roma e Atalanta hanno parlato anche della possibilità di inserire nell’affare Riccardo Marchizza e Marco Tumminello, difensore e attaccante del ‘98, di proprietà del club giallorosso ma molto considerati. Milan e Atalanta invece hanno ragionato anche di Andrea Petagna.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Kessié, rilancio della Roma. Ora la scelta del giocatore

Controproposta formulata e decisione in mano al giocatore, la Roma non è assolutamente intenzionata a mollare l’obiettivo Franck Kessié. Dopo l’incontro avvenuto ieri tra Milan e Atalanta per parlare del possibile passaggio del centrocampista ivoriano in rossonero, la dirigenza giallorossa (con Massara e Monchi) ha incontrato il presidente Percassi nello studio Tonucci & Partners a Roma, chiedendo all’Atalanta di rispettare gli accordi presi in precedenza ed alzando l’offerta d’ingaggio al calciatore, pur non arrivando ancora tuttavia alla cifra annuale proposta dal Milan.

Tra i club resta intatta l’intesa di base a quota 25 milioni più bonus, vicina ai 30 complessivi: ora, la palla passa nuovamente alla sponda rossonera e al giocatore, chiamato ad una decisione definitiva. Nell’incontro di ieri, infatti, le due società non sono entrate nel vivo delle cifre, ma la trattativa potrebbe davvero chiudersi ad una cifra superiore rispetto all’accordo pattuito con la Roma. Per un intrigo Kessié destinato a proseguire, di fronte ad una vera e propria sfida di mercato tra Milan e Roma.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Kessié, passi avanti ma la Roma rilancerà. Su Petagna…

Tre ore e mezza di incontro a Casa Milan tra l’Atalanta e i rossoneri: in ballo il futuro di Kessie. Passi avanti per il centrocampista classe ’96 ma ci sarà ancora da lavorare e un nuovo incontro potrà esserci dopo la sfida di campionato (proprio Atalanta-Milan che sarà importante in chiave Europa per entrambe le squadre), anche perché inoltre la Roma proverà a far valere la sua con l’Atalanta – visto l’interesse manifestato da gennaio – e tenterà un rilancio con l’agente del giocatore.

Il Milan comunque resta fiducioso e nell’incontro odierno si sarebbe parlato anche del futuro di Andrea Petagna, visto che i rossoneri hanno la percentuale del 50 per cento sulla sua futura rivendita quest’anno, e del 30 per cento la prossima stagione.

Fonte: Gianluca Di Marzo

Milan, in giornata incontro tra Mirabelli e l’agente di Kessié: la situazione

Voglia di dare il via al più presto alla nuova campagna acquisti, tentando di portarsi avanti anticipatamente con gli accordi con club e giocatori, per formalizzare il tutto nelle settimane successive, regalando il prima possibile al Milan una rosa già pronta (in gran parte) entro il primo giorno di ritiro della prossima stagione. Dopo Mateo Musacchio, il cui affare è stato sostanzialmente chiuso nelle ultime ore, Massimiliano Mirabelli va alla ricerca del secondo colpo da piazzare in vista della prossima stagione: per il centrocampo il nome è quello di Franck Kessié, per il quale nella giornata odierna è previsto un incontro proprio il neo ds rossonero e l’agente del giocatore, George Atangana.

L’intenzione del Milan è quella di formalizzare definitivamente l’offerta già avanzata al giocatore (2.2 milioni di euro a stagione d’ingaggio per un contratto quinquennale) per superare la concorrenza della Roma, la cui offerta contrattuale (1.2 milioni annui) al momento non ha soddisfatto il centrocampista ivoriano: i rossoneri, una volta ottenuto il “sì” del giocatore, andrebbero poi a trattare il prezzo del cartellino con l’Atalanta, con cui la è Roma tuttavia già forte di un accordo economico da 28 milioni di euro più bonus.

Proprio grazie all’intesa con il giocatore, tuttavia, il Milan risulta fiducioso nel poter arrivare a Kessié, nonostante la Roma sia tutt’altro che intenzionata a mollare: la dirigenza giallorossa ha infatti in programma un nuovo incontro con l’agente del centrocampista per convincerlo ad accettare la proposta formulata. Per un intrigo Kessié già al via, con il Milan alla ricerca del definitivo controsorpasso sulla Roma per piazzare uno dei primi colpi della nuova era cinese.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ufficiale: Strootman, due turni con la prova tv. Salta Milan-Roma

Il Giudice Sportivo ha punito Kevin Strootman per la simulazione del derby. L’olandese dovrà stare fermo due turni per squalifica, inchiodato dalla prova tv: l’ex PSV salterà i due big match in calendario per la Roma contro il Milan e contro la Juventus. Niente stop, invece, per De Rossi.

Milan, intesa con Kessié: ora serve parlare con l’Atalanta. Fiducia sul buon esito della trattativa

Il rinnovo di Donnarumma, la ricerca di un grande attaccante in un parco offensivo da rivoluzionare, l’aggiunta di un difensore centrale d’esperienza e di un terzino e…il nodo centrocampo. Oltre ad un’Europa da centrare ad ogni costo, che passerà inevitabilmente anche per la sfida di domani contro il Crotone, il nuovo Milan di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli ragiona anche sulla campagna acquisti da mettere in atto in vista della prossima stagione, con l’obiettivo di migliorare sensibilmente, a livello qualitativo, la rosa a disposizione di Vincenzo Montella.

E proprio dal capitolo relativo alla linea mediana, in questo senso, arrivano le principali novità, principalmente su un vecchio obiettivo rossonero tornato quantomai d’attualità. Rimasto alle spalle dell’operazione Kessié-Roma, attendendo possibili novità su un eventuale, mancato accordo tra l’agente del giocatore e la società giallorossa sull’ingaggio, il Milan è infatti pronto ad inserirsi per strappare l’ivoriano alla concorrenza, fiducioso su un possibile buon esito della trattativa: il club rossonero accontenterebbe le richieste del giocatore, al momento non soddisfatte dalla dirigenza della Roma (1.2 milioni), arrivando tra 1.8 e 2 milioni, pur non avendo ancora tuttavia avviato alcun dialogo con l’Atalanta, possibile già nella prossima settimana, con Percassi comunque intenzionato a mantenere il più possibile l’accordo raggiunto con i giallorossi a quota 30 milioni di euro. Il centrocampista, in ogni caso, resta intenzionato a capire quali possibilità si possano aprire anche in Premier League, destinazione particolarmente gradita, valutando poi le proposte contrattuali di Roma e Milan in un vero e proprio intrigo sull’asse giallorossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, accordo con Kessié: scavalcata la Roma

Scatto Milan: adesso Kessie è davvero ad un passo. I rossoneri hanno lavorato a lungo sotto traccia bruciando la concorrenza della Roma grazie all’accordo raggiunto col calciatore. 1.8 milioni di base fissa più bonus, questa la proposta di Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone, dall’altro lato la Roma, con un ingaggio da un milione di euro più bonus. C’è distanza, troppa.

L’ACCORDO – Mercoledì 26 George Atangana ha raggiunto l’accordo con il Milan e stretto un patto solidissimo. Giovedì l’incontro con la Roma, una formalità per informare il neo ds Monchi dell’offerta rossonera. Il Milan della nuova proprietà cinese, dunque, è vicinissimo a chiudere il primo colpo. In settimana, probabilmente martedì, Marco Fassone chiamerà Percassi per presentare all’Atalanta la stessa offerta in precedenza presentata dalla Roma: il Milan ha promesso di investire 28 milioni di euro cash per arrivare al centrocampista ivoriano. 

TRATTATIVA CHE DURA DA MESI – Una trattativa, quella tra Kessie e il Milan, iniziata oltre due mesi fa, fatta di continui approcci, telefonate, contatti. La porta alla Roma non è ancora definitivamente chiusa, se il Milan dovesse tardare a presentare l’offerta all’Atalanta, così come promesso, tutto potrebbe clamorosamente riaprirsi. Ma saremmo all’inverosimile. I rossoneri hanno prodotto lo scatto decisivo, hanno l’accordo totale con il giocatore e presto definiranno il tutto con l’Atalanta.

Fonte: calciomercato.com

Milan, incontro con l’agente di Pellegrini: “Interesse che lusinga”

Giornata piena oggi in quel di Casa Milan. Dopo l’incontro con gli agenti di Ghoulam – l’algerino è il primo obiettivo per la fascia sinistra – e Lapadula, Fassone e Mirabelli hanno avuto un vertice di mercato anche con Giampiero Pocetta, procuratore di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista del Sassuolo è tra i profili più graditi al d.s. e a mister Montella per rinforzare la mediana, accanto a nomi più “pesanti” come quelli di Fabreagas, Kovacic e Luiz Gustavo: questo pomeriggio è stato utile per approfondire ancor di più la conoscenza tra le parti.

La situazione di Pellegrini è in pieno divenire. Il giocatore è al Sassuolo in prestito con diritto di riscatto, ma la Roma – club da cui il giocatore proviene – ha la possibilità di esercitare un controdiritto di riscatto sul cartellino per 10 milioni di euro: una cifra tutto sommato contenuta, in virtù dell’ottima stagione in neroverde e delle prospettive di ulteriore crescita. Molto dipenderà dalla volontà del giocatore: se Pellegrini vorrà avere spazi certi potrebbe rifiutare il ritorno nella Capitale, chiuso da calciatori del calibro di Strootman, De Rossi e Nainggolan.

E qui si potrebbe inserire proprio il Milan. Mirabelli e Montella lo seguono con attenzione e stima e lo stesso entourage di Pellegrini guarda con attenzione all’ipotesi rossonera: “L’interesse del Milan ci lusinga, ma è molto seguito in Italia e all’estero. La Roma? Per ora non voglio rispondere”, ha dichiarato a calciomercato.com l’agente Pocetta. Tutto, come detto, dipenderà dalle volontà dei giallorossi – in particolare dell’allenatore – e dal giocatore stesso: se vorrà provare altre esperienze, il Milan potrà cogliere l’occasione.

 

Ag. Dzeko: “Milan? È felicissimo alla Roma”

Come anticipato questa mattina, uno degli obiettivi di mercato del Milan è Edin Dzeko.

L’attaccante bosniaco è pronto a valutare l’evoluzione della situazione ed a confermare l’interesse rossonero ci ha pensato l’agente ai microfoni di romanews.eu: «Non mi sento di smentire le voci, ma queste sono domande che dovete fare alla Roma. Io non posso aggiungere altro». Non è certo una conferma ma neanche una smentita. Certo è, però, che la Roma è disposta a sacrificarlo per una cifra importante (almeno 35 milioni di euro) e, comunque, il Milan avrebbe l’opportunità di puntare su un elemento dal rendimento sicuro e costante. Il bosniaco si è perfettamente integrato in un campionato come quello di Serie A che al primo impatto rischia di non essere subito semplice e comprensibile agli stranieri.

LA PRECISAZIONE – Alle dichiarazioni di Silvano Martina (l’intermediario che ha curato il trasferimento di Dzeko dal Manchester City alla Roma), però, hanno fatto seguito le parole del procuratore del bomber giallorosso: «Cosa penso dell’ipotesi Milan per il suo assistito? Io sono l’agente di Dzeko – dice ai microfoni di LaRoma24 – e non c’è nessun altro operatore di mercato in Italia, che sia Silvano Martina oppure altri. Solo io, sono il suo agente ufficiale. Riguardo Edin, posso dire che sta giocando molto bene alla Roma ed è felicissimo di giocare con i giallorossi. Non ne so nulla circa altre voci di mercato».

Fonte: Corriere dello Sport

Idea Milan, ecco Dzeko: servono 35 milioni

C’è anche Edin Dzeko (31 anni) fra gli obiettivi di mercato del Milan. Le avventure di Bacca e Lapadula sono ormai ai titoli di coda, anche se ancora ieri l’agente del colombiano Sergio Barila ha garantito che il suo assistito ha in mente sono la maglia rossonera. Ma il nuovo Milan «made in Cina» vuole e deve ripartire da Gigio Donnarumma fra i pali e da un attaccante i spessore che, da quando ha abdicato Filippo Inzaghi (estate 2012), praticamente il Milan non ha mai più avuto. Dzeko potrebbe essere il bomber giusto al posto giusto nell’eventualità la Roma decida di venderlo. Il bosniaco è rifiorito nella sua seconda annata giallorossa tornando sui suoi livelli di massimo rendimento nel Wolfsburg e nel Manchester City. Il contratto di Dzeko è in scadenza il 30 giugno 2020. Il bosniaco rappresenta sicuramente una garanzia assoluta, ma la nuova era inaugurata dal diesse Monchi potrebbe portare importanti e clamorose novità.

INVESTIMENTO – Sicuramente Vincenzo Montella, che quando è arrivato al Milan si è ritrovato nell’organico Bacca e Lapadula senza aver la facoltà di poter scegliere un attaccante che segni a lui gradito, ha le idee molto chiare per quanto riguarda la fase offensiva. Vuole un attaccante capace di finalizzare le numerose azioni offensive costruite dalla sua squadra e, comunque, abile nel dialogo con i compagni in fase di impostazione. Dzeko rivisto e corretto da Luciano Spalletti è cresciuto anche da questo punto di vista. La Roma è disposta a sacrificarlo per una cifra importante (almeno 35 milioni di euro) e, comunque, il Milan avrebbe l’opportunità di puntare su un elemento dal rendimento sicuro e costante. Il bosniaco si è perfettamente integrato in un campionato come quello di Serie A che al primo impatto rischia di non essere subito semplice e comprensibile agli stranieri.

Fonte: Corriere dello Sport

De Rossi-Roma, ancora niente rinnovo. Il Milan osserva

E’ stallo tra De Rossi e la Roma per il rinnovo. Il Capitan Futuro giallorosso, in scadenza tra due mesi, non ha ancora trovato l’accordo per il nuovo contratto: la richiesta è un biennale da almeno 2,5 milioni a stagione, mentre la dirigenza capitolina non è disposta ad andare oltre un anno a cifre più contenute. Tutto è ancora aperto, con il Milan – scrive la Repubblica che rimane in agguato.

Milan, Montella insiste per De Rossi

De Rossi-Roma, un rinnovo che continua a tardare. E diversi club cominciano a farsi sotto per assicurarsi il centrocampista giallorosso, tra cui anche il Milan: il Diavolo – riferisce SportMediaset – sta valutando di avanzare una proposta contrattuale al Capitan Futuro romanista, spinto dalle richieste di mister Montella. De Rossi è in scadenza al 30 giugno 2017 e si libererebbe dalla Roma a parametro zero.