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Biglia-Milan, offerto un triennale da 3 milioni all’anno

È Lucas Biglia il nome caldo per il centrocampo del Milan. Il regista della Lazio e dell’Argentina, 31 anni, è stato l’oggetto (insieme a Keita) della missione romana di ieri di Fassone e Mirabelli, i quali hanno incontrato l’agente del giocatore: per il Principito – scrive il Corriere della Seraè pronto un contratto triennale da 3 milioni a stagione. La Lazio, dal canto suo, chiede 20 milioni per liberare Biglia, in scadenza tra un anno con i biancocelesti.

Donnarumma come Nedved: il Milan ci crede

Milan, 40 milioni per Biglia e Keita: la Lazio ne vuole 55. Rossoneri sui laziali e Paredes. E Gigio…

Come Nedved. Questo il desiderio dei nuovi dirigenti del Milan, soprattutto di Li Yonghong che considera Gianluigi Donnarumma una delle colonne del suo futuro Milan. Come Nedved, perché pur assistito da Mino Raiola non ha voluto lasciare la Juventus né dopo la retrocessione in Serie B, né quando Mourinho cerco di convincerlo a trasferirsi all’Inter nonostante le insistenze del porcuratore italo-olandese. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli in questo momento di impasse riguardo la trattativa vorrebbero che fosse proprio il giovane portiere a muoversi in prima persona perché la situazione si chiarisca presto, come del resto ha detto chiaramente anche Montella.

Intanto il Milan continua a muoversi sul mercato: dopo l’acquisto di Musacchio (a Milanello per i test di Milan Lab) che firmerà il contratto nel pomeriggio a Casa Milan, la missione dei due dirigenti rossoneri a Roma ha avuto come obiettivi i due laziali Lucas Biglia (già incontrato l’agente dell’argentino in uno studio legale) e Keita: pronta una offerta di 40 milioni per i due giocatori ma la Lazio vuole sul piatto non meno di 55 milioni di euro.

Potrebbero esserci stati contatti anche con la sponda giallorossa per un centrocampista che piace tanto a Montella, l’altro argentino Leandro Paredes, ma anche un sondaggio per Dzeko. Martedi 30 è il giorno di Franck Kessie: è la data dell’incontro con il presidente Percassi per chiudere la trattativa già avanazata. Nel caso di esito positivo delle trattative già abbozzate, rimamgono ancora due ruoli da chiudere: il difensore di fascia destra e soprattutto l’attaccante centrale. Ma si comincerà a lavorare solo dopo la finale di Cardiff. Due i sogni: Alvaro Morata (ma il Milan vorrebbe capire quali siano le possibilità per il tentativo) e Andrea Belotti, il preferito dai tifosi del Milan.

Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD

Lazio, il Milan punta Keita e Biglia: offerti 40 milioni

Non sarà proprio una passeggiata, perché nonostante la condizione del cartellino in scadenza di contratto, la valutazione che fa il presidente della Lazio dei suoi giocatori è di 25 milioni per Biglia e 30 per Keita. Un pacchetto complessivo di 55 milioni, molto distante dai 40 che il Milan metterà inizialmente sul piatto per entrambi i calciatori, protagonisti di questa stagione esaltante agli ordini di Simone Inzaghi. C’è un’ampia forbice tra domanda e offerta, insomma, ma considerando anche le tempistiche e le esigenze del club rossonero, non è niente di insormontabile e che non possa essere colmato dopo una lunga (e probabilmente estenuante) trattativa.

L’incontro tra società avverrà nelle prossime ore a Roma e la sensazione e che sarà il primo di una lunga serie. La Lazio proverà a resistere, per esaudire le richieste del suo allenatore. E se anche non ce la dovesse fare, Inzaghi ha già spiegato che cosa si aspetta come “piano B”: “Se andranno via dei campioni, mi aspetto qualcuno dello stesso valore”.

Non smentisce l’interesse del Milan il direttore sportivo Igli Tare, che a margine del Premio Maestrelli a Norcia, ha confermato che la Lazio farà di tutto per trattenere i suoi campioni: “La cosa più importante è che la volontà della società sia quella di trattenere questi giocatori. Stiamo parlando con loro per il prolungamento del contratto e come ho già detto prima della gara con l’Inter, serve la volontà di entrambi e tutte e due le parti devono essere contente. Se c’è la possibilità di trattenerli ben venga. Loro hanno dato tanto alla Lazio, ma il discorso vale anche a parti invertite. Noi faremo al massimo delle possibilità per cercare di trattenerli. Vediamo da qui alla fine cosa succederà”.

Fonte: la Repubblica

Biglia-Keita, la Lazio chiede 50 milioni

Non solo difesa però, il Milan sta lavorando su ogni reparto per tornare competitiva su tutti i fronti già dalla prossima stagione. Oggi l’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli sono stati protagonisti di una ‘missione romana’. Obiettivi della visita nella capitale Biglia e Keita.

Incontro avvenuto con il presidente Lotito nel primo pomeriggio in uno studio legale romano. Presente anche il centrocampista argentino, che si è intrattenuto insieme alla dirigenza del Milan. La richiesta della Lazio è di 50 milioni per Biglia e Keita. Sull’attaccante, però, sembra sempre in vantaggio la Juventus, che già da tempo segue il giocatore con interesse.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Gonzalo Rodriguez: “Milan interessato”

Gonzalo Rodriguez, occasione a parametro zero che il Milan valuta con attenzione. Difensore centrale di mestiere e temperamento, ben conosciuto da Montella per i trascorsi comuni alla Fiorentina, può essere il puntello giusto da affiancare al tandem Musacchio-Romagnoli, destinato a essere il titolare della prossima stagione. L’agente dell’argentino, Raul Iglesias, ha parlato così del futuro del giocatore e dell’ipotesi rossonera:

Il Milan? Si, è tra le squadre interessate – ha confermato il procuratore di Rodriguez a calciomercato.com – mi hanno domandato per distinte vie però dal club niente di ufficiale. Posso comprendere che è in atto un processo di nuova organizzazione. Noi stiamo parlando anche con altri club che mi chiedono del suo futuro. Per il momento non posso dire più nulla, entro qualche settimana avremo novità importanti.

Ci sono varie situazioni in Grecia, Italia, Argentina e Messico. La Lazio? Ho sentito di questa cosa, posso dire che ancora nessuno mi ha contattato per qualcosa di ufficiale. Ricevo tante chiamate da parte di intermediari che mi chiedono com’è la situazione di Rodriguez: io prendo in considerazione solo quando un club mi chiama direttamente e, per il momento, non è successo. Se sarà, perché no? Sarebbe una opzione interessante in più rispetto a quelle che ci sono già. Gonzalo – ha concluso Iglesias – valuterà tutto e prenderà la decisione migliore per il suo futuro professionale”.

Nesta: “Al Milan sono stato meravigliosamente bene. Il mio erede? Romagnoli”

L’ex fuoriclasse del Milan, Alessandro Nesta, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Ecco le dichiarazioni più salienti.

Su cosa gli manca di Roma: “In primo luogo mia madre. Poi mio fratello. A Roma sono cresciuto, mi manca Roma, la sua anima, i suoi colori, la passeggiata al centro. Quando torno l’apprezzo ancora di più, rispetto a quando ci vivevo. Adesso sono più di dieci anni che sono fuori, ma quando torno mi sembra di non essere mai andato via. Abitavo a Cinecittà e prima non c’era la PlayStation, non c’era l’iPad, non c’erano le partite su Sky, in verità non c’era niente, perciò giocavamo a calcio sotto casa, partite che non finivano mai. C’era solo quello allora, non c’era tennis, tanto meno piscine per il nuoto, non c’era nessun altro sport e come tutti i bambini giocavo a calcio. Poi sono andato nella squadra del mio quartiere a Cinecittà, che era collegata alla Roma. Ma la mia famiglia era laziale e mio padre lo era in modo molto convinto, per usare un eufemismo. La Roma mi voleva e c’era stata un’offerta per andare in giallorosso. Ma scattò il veto biancazzurro di papà e così ho preferito aspettare la Lazio. Perché era così che doveva andare”.

Sulla Lazio: “Sul Corriere dello Sport c’era l’annuncio che la Lazio faceva dei provini. Mio padre subito ha preso la palla al balzo, ha chiamato e quel giorno sono andato come tanti, non so quanti. Centinaia di bambini. Sono andato e mi hanno preso”.

Sul primo incontro con Totti: “Che storia! Il primo incontro fu in un Lodigiani-Lazio. Avevamo otto anni. Ricordo che nella capitale, quando eravamo piccoli, Totti era già Totti, a otto anni. Perciò tutti già sapevano quanto fosse forte. E tutti avevano molte aspettative, incredibili per un bambino, però tutti ne parlavano. Ci ho giocato contro quando era alla Lodigiani, per due anni. Poi è passato alla Roma e abbiamo avuto tanti incontri. Ho avuto sempre un buon rapporto anche da piccolo con la madre, con il padre. Eravamo già capitani delle nostre squadre. Poi io allora giocavo a centrocampo. Lui era numero 10 già a otto anni e ricordo che in tutte e due le partite nelle quali ci siamo affrontati lui rompeva le scatole, calcisticamente. Era fortissimo”.

Un consiglio a Totti: “Lo sto seguendo. Credo che quel momento arrivi per ciascuno. E credo che anticipare tutti da parte del giocatore sia la cosa migliore da fare. Quando si sente che il corpo non va più come prima e c’è un po’ di perplessità da parte della società, allora è meglio anticipare tutti. Decidere da soli, non far decidere ad altri. Alla sua età è ancora competitivo, cosa rara. Poi gli direi di uscire alla grande, di dire belle parole e chiudere quest’anno, fare una grande festa. L’uscita migliore che possa fare un campione del calcio come lui”.

Sul rifiuto alla Juventus e l’arrivo poi al Milan: “Non volevo andare via dalla Lazio. Io avevo giocato solo lì e pensavo che avrei finito alla Lazio. Due anni prima ero stato richiesto dal Real Madrid e avevo rifiutato. Oggi se ci penso… Però il destino mi ha premiato e sono finito al Milan, quasi costretto. Ma oggi ringrazio Dio: ho vinto quello che ho vinto, sono stato meravigliosamente a Milano. Ma andare via dalla Lazio e da Roma è stato comunque come strappare delle radici, profonde”.

Sui problemi avuti in Nazionale: “Non credo sia stata sfortuna, io credo che il mio corpo riuscisse a tenere una stagione importante con squadre importanti ma poi cedesse. Io giocavo sempre tutte le partite della stagione e quando arrivavo alle competizioni estive con la Nazionale ero, come dire, un po’ usurato. Arrivavo a fine stagione un po’ cotto e quando ripartivo con il Mondiale mi infortunavo, e non era sfortuna. Finale del 2006? Mi pesa tantissimo non averla giocata. Ho fatto, e bene, la fase eliminatoria. Ma poi mi sono infortunato e non ho giocato le più importanti. Ma quella coppa è anche mia, come di tutta la squadra”.

Il calciatore più forte affrontato: “Sempre lo stesso. Dico Ronaldo, il brasiliano. Io in vecchiaia ho giocato contro Messi, contro Cristiano Ronaldo, però Ronaldo è stato qualcosa di superiore, qualcosa veramente di diverso rispetto a tutti. Giocarci contro per me è stato molto difficile”.

Sul nuovo Nesta: “Mi pare Romagnoli. Spero che faccia una carriera importante. Io credo però che un giocatore per affermarsi debba giocare la Champions League, debba fare i Mondiali, debba fare stagioni in vetta e poi credo che possa essere valutato per quello che è. Deve competere al top per essere classificato al top”.

Sul futuro: “Tornare in Italia? Per adesso no perché ho un contratto qua e sto bene qua. Anche come crescita, qui ho più tempo, mi danno più tempo per provare, per crescere. In Italia devi arrivare pronto, perché tanta pazienza non c’è: o sei pronto o ti cacciano via, perciò, per la mia formazione personale, preferisco stare qui per adesso. Un domani magari sì”.

Sulla Lazio di Inzaghi: “Io credo che Simone abbia fatto un lavoro impressionante, è riuscito a convincere i giocatori a giocare in ruoli che prima non avevano provato, tipo Felipe Anderson. Io credo che la Lazio abbia anche un gran gioco e calciatori forti, molto forti. Poi Keita, perché Keita ha delle qualità rarissime. Ha un tesoretto in casa, la mia Lazio”.

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Volata Europa, i risultati del pomeriggio: Inter ko a Genova

Arrivano buone notizie per il Milan dal pomeriggio di Serie A. Le avversarie dirette dei rossoneri per l’Europa, a eccezione della Lazio, hanno rallentato: Atalanta e Fiorentina hanno pareggiato rispettivamente a Udine per 1-1 e in casa del Sassuolo (2-2), mentre l’Inter ha perso 1-0 al Ferraris contro il Genoa. In virtù di questi risultati, e in attesa del posticipo di giornata contro la Roma, il Milan si mantiene al 6^ posto in classifica, a +3 dalle inseguitrici e a -6 dalla quinta piazza detenuta dall’Atalanta.

Keita tra Juve e Milan

Sembra passato un secolo da quando Keita Baldè sembrava un corpo estraneo alla Lazio. In ritardo agli allenamenti, ai margini del progetto, con poca voglia di riallacciare i rapporti e tantomeno di rinnovare il contratto in scadenza nel 2018. La prestazione nel derby è solo l’ultima fotografia di una rinascita che pochi prevedevano.

La Juventus lo tenta, lo corteggia ma ha due ostacoli: il primo è dettato dai rapporti non proprio idilliaci a livello di politica istituzionale fra Agnelli e Lotito (in Lega è guerra aperta), il secondo è rappresentato da un ruolo non proprio da protagonista che potrebbe offrire all’attaccante classe 1995. Il Milan da mesi lo sta corteggiando: ottimi sono i rapporti fra Mirabelli e l’agente del senegalese e pure fra Fassone e Lotito in via Rosellini. Senza contare che a Milano avrebbe il posto da titolare assicurato.

Fonte: Corriere della Sera

Keita, via libera al dialogo con la Juve: nuovo contatto, ma il Milan insiste

Parliamone. Keita Baldé flirta con la Juventus da tempo, da mesi vi raccontiamo i tanti passi – più o meno sotterranei – mossi dal club bianconero nella caccia all’ala classe 1995 della Lazio. E la sua situazione contrattuale diventa l’assist migliore per il gioiello senegalese, passione di Marotta e in particolare Paratici da anni, sbocciato definitivamente sotto la guida di Simone Inzaghi in questa stagione. Il rinnovo con la Lazio ad oggi è lontanissimo, Keita andrà a scadenza tra un anno ed è un’opportunità enorme. La Juve raramente si lascia sfuggire possibilità del genere.

DIALOGO E CONTATTI – Come previsto, c’è stato il nuovo contatto tra l’agente di Keita Baldé, Roberto Calenda, e la Juventus in questi giorni. Un modo per rimanere informati, operativi sull’idea di proporre al senegalese un contratto importante per il prossimo passo della sua carriera, qualora – come sembra – dovesse lasciare la Lazio. L’attaccante ascolta, apprezza, la pista si fa sempre più calda e la Juve si è sempre sentita in prima linea. La vera difficoltà sta nel convincere Keita della sua importanza nel progetto bianconero, stracolmo di giocatori di prima fascia: quanto potrà giocare? I dirigenti hanno fatto capire a Calenda – agente del ragazzo – che verrebbe visto come pedina fondamentale, ideale da pescare sul mercato. Ai primi posti della lista, per intenderci (come Bernardeschi, pista però decisamente più complessa).

MILAN IN CORSA – Adesso si entra nella fase decisiva per il futuro e la scelta di Keita. Perché pensare di rimanere alla Lazio senza rinnovo rischia di essere autolesionismo da parte di Lotito, pronto a rilanciare ancora per firmare un nuovo accordo ma oggettivamente con poche speranza; la Juve spinge col giocatore, il Milan non ha assolutamente mollato. Anzi: Galliani prima, Mirabelli poi si sono attivati per inserirsi con prepotenza sul fronte Keita, il ragazzo sa quanto sarebbe centrale nei piani rossoneri. Ecco perché il Milan insiste e non si arrende, anche grazie a un altro fattore: rispetto alla Juventus, ha rapporti migliori con la Lazio. Da qui nasce la fiducia rossonera in una corsa apertissima a cui l’Inter – ad oggi – non si è invece iscritta. Cosa vorrà fare Keita? Intanto, tantissimi gol. Presto sarà l’ora di decidere…

Fonte: calciomercato.com

Derby per de Vrij, ma il Milan è avanti: c’è l’accordo per 25 milioni

Derby totale all’ombra della Madonnina. Tra il campo con la volata Europa League e la scrivania con il duello tra le due nuove proprietà cinesi, Milan e Inter affilano le armi per darsi battaglia anche in sede di calciomercato: i club meneghini – si legge su La Gazzetta dello Sportsi apprestano a contendersi Stefan de Vrij, difensore della Lazio e della Nazionale olandese. Classe ’92, centrale, de Vrij è considerato uno dei migliori interpreti del ruolo del campionato italiano.

Sarebbe il Milan a essere in vantaggio per il giocatore: i rossoneri avrebbero già parlato con gli agenti e sarebbero già in accordo con i procuratori dell’olandese per avere un secondo incontro nella prossima settimana. Fassone e Mirabelli – continua la Rosea – avrebbero già un accordo di massima con Lotito: il presidente laziale, che qualche mese fa chiedeva 40 milioni, ora si dovrebbe accontentare di 25, data la scadenza del contratto di de Vrij a giugno 2018.

Insomma: il Diavolo sembra fare proprio sul serio per accaparrarsi il talentuoso difensore della Lazio. Tanto da aver messo sul piatto un’offerta importante anche per il giocatore: un quadriennale da ben 4 milioni netti all’anno, con bonus legati al raggiungimento della Champions League. Resta viva, in ogni caso, la pista che porta a Musacchio: l’argentino resta sul taccuino del d.s. Mirabelli.

Lazio, con Keita sarà addio: costa 25 milioni

Il finale ormai è scontato: sarà addio. La Lazio e Keita si separeranno a fine stagione per il dispiacere dei tifosi biancocelesti, di tutti quelli che sperano ancora nel lieto fine. Niente, a quanto pare, ha il potere di far parlare la Lazio e Keita, di farli incontrare a metà strada, di avvicinarli, di farli rinnovare mettendo una pietra sopra al passato. Non serve la tripletta al Palermo, non servono i gol a raffica segnati dal senegalese quest’anno (11 in A) e non serviranno le prodezze che sarà capace di regalare da qui al termine dell’annata.

Non cambierà il destino neppure il desiderio espresso da Simone Inzaghi: «Io questi ragazzi li tratterrei tutti. Parlo di Keita, dello stesso Biglia e di De Vrij. Sono importantissimi, la società lavora e sa che per me sono tre top player, farebbe bene a tenerli». Non è finita oggi, è finita in estate la storia Lazio-Keita. La frattura è stata sanata per questioni di campo, per il quieto vivere. E’ un peccato che la Lazio perda Keita e che Keita lasci a 22 anni la società che l’ha svezzato e valorizzato. Lotito, con lo sconto, lo valuta 25 milioni.

Fonte: Corriere dello Sport

Milan, accordo con Keita

Notizia importante sul mercato del Milan. I rossoneri avrebbero trovato un accordo con Keita Baldé: tra l’esterno della Lazio e il club di via Aldo Rossi – si legge su Il Messaggero – sarebbe stata trovata un’intesa per 2,2 milioni all’anno, più degli 1,5 offerti da Lotito per farlo prolungare e restare in biancoceleste. Il contratto di Keita, infatti, è in scadenza al 30 giugno 2018: se non rinnoverà con i capitolini dovrà necessariamente partire, per evitare che si svincoli tra dodici mesi a parametro zero.

Insomma: dopo voci e chiacchiere, il Milan sembra fare sul serio per portarsi a casa il talento del Senegal. Se ne sta occupando il neo d.s. Mirabelli, il quale ha ammesso la trattativa: “Ci stiamo lavorando”, il virgolettato carpito sempre da Il Messaggero. Ora servirà trovare un accordo anche con la Lazio – Lotito chiede almeno 20 milioni per liberarlo – ma il Diavolo è in pole position per il giocatore, avendo staccato le altre pretendenti Napoli e Juventus.

 

Europa League, la Lazio contro gli arbitri: “Favoriscono Milan e Inter”

La Lazio mette in dubbio la regolarità del campionato, accusando gli arbitri di avvantaggiare Milan e Inter nella corsa all’Europa. E’ questo il senso dell’intervento del responsabile della comunicazione biancoceleste e portavoce del presidente Lotito, Arturo Diaconale, ai microfoni di Lazio Style Radio:

La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare perché, al di là degli episodi che sono stati lampanti, sembra incredibile che la terna non abbiano riconosciuto due rigori sacrosanti. Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato. La Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino e si sta giocando con buone possibilità di successo l’opportunità di tornare in Europa. Quello che è avvenuto a Genova alimenta un clima di preoccupazione e di sospetto per quello che potrebbe avvenire. Se questa è la strada, l’impressione è quella che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell’ingresso nelle società dei cinesi, con tutto il rispetto. Mi auguro – riporta il sito ufficiale della Lazio – che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite.”

Milan, il calendario sorride: può superare Lazio e Atalanta

Sei giornate da dividere in tre blocchi con due partite concettualmente simili per blocco. Il finale di stagione rossonero è molto ben delineato e, in base a quanto successo nelle ultime tre giornate, offre uno scenario che fino a un mese fa sembrava impensabile: il quarto posto. Che adesso dista soltanto tre punti ed è occupato da una squadra, la Lazio, con la quale il Milan è in vantaggio negli scontri diretti. In pratica, un punto in più virtuale in caso di parità finale in classifica. Tutto questo è reso possibile dall’andamento negli ultimi due mesi: dieci partite – comprendendo anche il recupero col Bologna di inizio febbraio – in cui i rossoneri hanno perso soltanto una volta e messo insieme 21 punti.

È tornata, con l’unico difetto di averlo fatto troppo tardi, quella media Champions di due punti a partita che aveva caratterizzato questa stessa parte del girone di andata. Il quarto posto, oltre ad essere più nobile in sé per sé, metterebbe anche del tutto al riparo dalle insidie del calendario estivo, perché dà l’accesso diretto alla fase a gironi, che inizia a settembre: oltre a non variare la preparazione estiva, il Milan avrebbe così la possibilità di partecipare alla tournée in Cina (con relativo gettone di presenza da 3 milioni). Bingo. Il sesto posto invece (valido per l’Europa League solo se la Lazio, finalista di Coppa Italia, chiude fra le prime sei) condannerebbe a terzo turno preliminare (tra fine luglio e inizio agosto) e playoff, mentre il quinto dipende dalle sorti della Lazio in Coppa: chi la vince va direttamente alla fase a gironi, quindi se i biancocelesti vincessero ma chiudessero sesti, la quinta inizierebbe dal terzo turno preliminare.

CALENDARIO AMICO — Tre blocchi per il Milan, dicevamo.

33ª e 34ª: Il primo presenta sfide che fino a qualche settimana fa sembravano scritte in partenza: Empoli e Crotone. Poi è arrivato il passo falso di Pescara, che ha tolto un po’ di serenità, ma soprattutto adesso Empoli e Crotone non sono più rispettivamente né tranquillo, né spacciato. Tra l’’altro, paradossalmente, una vittoria del Milan domenica sui toscani terrebbe viva la speranza proprio degli avversari successivi. Sfida da maneggiare con cautela.

35ª e 36ª: Montella dice che la lotta europea si deciderà all’ultima giornata, ma questo doppio impegno sarà fondamentale: Roma (casa) e Atalanta (trasferta). Due scogli molto aguzzi da cui passerà molto, se non tutto. Con la sfida di Bergamo madre di tutti i crocevia.

37ª e 38ª: Se il Milan ne uscirà indenne, a quel punto la gran parte del lavoro è fatto: i rossoneri chiudono con Bologna e Cagliari, che non hanno più nulla da chiedere.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Europa, buone notizie da Atalanta e Lazio: pari per entrambe

Risultati positivi dal sabato di Serie A. Le avversarie dirette del Milan per l’Europa, infatti, hanno tutte rallentato: l’Atalanta ha pareggiato sul campo della Roma – 1-1 il risultato dell’Olimpico – mentre la Lazio ha ottenuto un vivace 2-2 al Ferraris contro il Genoa. I rossoneri, in virtù del pareggio nel derby e dei pari di Atalanta e Lazio, rimangono 6° in classifica, ma si avvicinano al 4° e al 5° posto, distanti rispettivamente tre e due punti.