Kalinic – Pagina 2 – Milanismo

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Milan, giovedì il giorno di Kalinic: firmerà un quadriennale

Ancora qualche ora di pazienza, poi Kalinic si vestirà definitivamente di rossonero. L’ex Dnipro è atteso a Milano nella giornata giovedì, quando sosterrà le visite mediche prima di firmare il contratto che lo legherà al Milan. Il trasferimento non avverrà in tempo per l’iscrizione alla lista UEFA in vista del playoff di Europa League, modificabile entro la mezzanotte di domani.

Alla Fiorentina andranno 25 milioni di euro più bonus (Antonelli ha rifiutato i viola, ndr), mentre per il croato – riferisce Premium Sport HDè pronto un quadriennale da 3 milioni netti più bonus. Se non ci saranno intoppi con le visite e con l’ufficialità, Kalinic sarà a disposizione di Montella per la prima di campionato, in programma domenica 20 agosto a Crotone.

Milan, ultima curva per Kalinic. Ma c’è spazio anche per il “top”

Sembra in dirittura d’arrivo l’affare Nikola Kalinic. Dopo quasi due mesi di attesa, per il croato è iniziata la settimana decisiva per l’agognato trasferimento in rossonero: salvo colpi di scena, il Milan dovrebbe concludere la trattativa con la Fiorentina sulla base di 25 milioni di euro, con Montella che potrà finalmente avere la punta richiesta alla dirigenza da settimane.

La contemporanea cessione di Bacca, sempre più vicino al Villarreal, non esclude però altre operazioni in entrata nel parco attaccanti. L’idea di Fassone e Mirabelli è quella di sistemare il reparto con Kalinic, ma mantenendo gli occhi ben aperti in vista degli ultimi giorni di agosto, quando si proverà a portare al Milan anche un centravanti “top”: i nomi rimangono quelli difficilissimi di Aubameyang e Belotti.

Da Bacca a Kalinic: le ultime sull’attacco del Milan

Carlos Bacca-Milan, prove di addio. Il colombiano è sempre più vicino al Villarreal anche se non c’è ancora l’accordo definitivo sulla formula, ancora oggetto di discussione tra i club. Con Bacca che oggi potrebbe aver svuotato il suo armadietto nel blitz di un’ora a Milanello.

Punto Kalinic: manca anche qui l’accordo definitivo, non sulla cifra (25 milioni di euro senza l’inserimento di Antonelli) ma sulle modalità di pagamento: una volta definito questo ultimo punto il giocatore sarà a Milano. Luca Antonelli e il Milan, intanto, hanno ancora dei dubbi legati all’inserimento (in prestito) dello stesso terzino nell’operazione-Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, inizia la settimana di Kalinic

Da settimane Fassone e Mirabelli avevano rinviato l’acquisto di un attaccante a dopo Ferragosto. Perciò ci siamo: nonostante Aubameyang ammicchi da Dortmund (ma i costi dell’operazione, 80 milioni di cartellino, piu di 10 di stipendio, sarebbero sostenibili solo con un extrabudget) Nikola Kalinic pare l’affare più semplice da realizzare. La Fiorentina che valuta la punta 30 milioni è aperta a due formule: 25 più 5 di bonus o l’inserimento di Antonelli nei colloqui.

Fonte: Corriere della Sera

Fiorentina, piace Antonelli

Oltre a Niang, la Fiorentina ha messo gli occhi su un altro calciatore rossonero: Luca Antonelli, non nella lista degli esuberi più “caldi” di Milanello, ma chiuso da Ricardo Rodriguez e tutt’altro che incedibile per il Milan. La Viola vaglia l’opzione Antonelli, inseribile nell’operazione che porterebbe Kalinic alla corte di Montella.

Kalinic più vicino al Milan: contatti continui, si può chiudere a inizio settimana

Testa all’attaccante. Il colpo per chiudere un mercato super. E ora Kalinic è più vicino al Milan: settimana prossima sarà decisiva, con una Fiorentina molto attiva. Simeone in entrata e il croato in uscita. Con i rossoneri sempre più verso quella direzione. Da registrare i contatti continui tra i club per trovare l’accordo definitivo, che dovrebbe essere raggiunto sui 25 milioni di euro.

Col giocatore che ha messo in standby l’Everton proprio perché vuole solo il Milan, come dimostrato più volte. E soprattutto perché ha capito nelle ultime ore che i rossoneri si stanno decidendo a stringere per lui. Con la chiusura dell’affare in vista, tra lunedì e martedì: naturalmente se tutto procederà e non ci saranno cambiamenti.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, voglia di extrabudget per andare oltre Kalinic

Duvan Zapata continua a scalpitare per il Toro. E’ il suo chiodo fisso da settimane, come abbondantemente raccontato, ha detto no ad almeno tre proposte (due dall’estero, Watford compreso). E i granata aspettano il momento giusto per affondare, contando sulla sponda dell’agente, confidando di poter trovare un’intesa con il Napoli. Ripetiamo: nelle strategie granata Duvan è il perfetto partner di Belotti, per Mihajlovic sarebbe una coppia esplosiva con il Gallo, roba da far venire il mal di testa alle difese avversarie. E il discorso Belotti-Milan è completamente chiuso? Di “completamente” nulla esiste, con 20 giorni di mercato da consumare. Cairo tiene duro e fin quando Belotti avrà questo tipo di atteggiamento nessun problema. Può darsi che lo abbia fino al 31 agosto, ma non diamo sentenze.

Come già raccontato nei giorni scorsi, il Milan potrebbe avere la forza di mettere sul tavolo una cifra importantissima, più importante di quella proposta settimane fa, per provare a convincere il Toro. Il famoso extrabudget che potrebbe essere concesso per affondare il colpo. Avere l’extrabudget significa provarci con maggiore forza, nella speranza di riuscirci, pur sapendo che ci sono montagne da scalare. Ambizioni che devono tenere conto della realtà e del tempo che trascorre. In contemporanea le evoluzioni per Aubameyang sono inevitabilmente condizionate dalia vicenda Dembelé-Barcellona. E il Milan sa quanto sia complicato, con i giorni che trascorrono, trattare con il Dortmund. In questi giorni è stato accostato Cavani ai rossoneri, ma l’attaccante sta bene al Psg, ha rinnovato e non sembrano esserci margini. Piuttosto un retroscena: quando fu rinviato il primo closing, era pronto un viaggio a Parigi per cercare di convincere il Matador prima che si legasse ulteriormente al Psg. Ma con il rinvio del closing fu cancellato inevitabilmente quel viaggio. Diego Costa? Sono stati fatti tentativi, ma oggi – almeno oggi – l’attaccante ha sempre l’Atletico Madrid in testa da gennaio, il suo è un atto di fede. La Samp su Duvan? E’ un’operazione ai limiti del surreale, almeno oggi, De Laurentiis non concederà sconti. E a Giampaolo piace sempre Falcinelli. La Fiorentina? Apprezzamenti, non trattative. E Duvan spera sempre nel Toro.

Tornando al Milan, per ora tiene bloccato Paletta, malgrado l’insistenza di tre club (due italiani), non accetta proposte per Niang, aspetta gli eventi. Fino a quando esisterà una possibilità che prescinda da Kalinic, il Milan la valuterà senza fretta. Perché Kalinic piace da sempre a Montella, ma l’extrabudget ha altri scopi e identikit. Intanto, l’infortunio di Biglia pone un problema a centrocampo: Locatelli e Montolivo bastano? Resta sempre valida l’idea Badelj, ma in questi giorni può succedere di tutto. Renato Sanches può ancora essere una suggestione, ma non ha le caratteristiche di Biglia. E l’extrabudget per il Milan significa andare a caccia di un top per l’attacco. Come minimo provarci…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, attesa per il domino degli attaccanti. Ma l’Everton può rubarsi Kalinic

Sono settimane di attesa e di riflessione a Casa Milan, dopo due mesi di mercato a dir poco scoppiettanti. Alla campagna rafforzamenti rossonera mancano solo gli ultimissimi tasselli, tra cui soprattutto il colpo da 90 in attacco: Fassone e Mirabelli ne sono pienamente consci e rimangono in stand by, pronti a rituffarsi nelle trattative per completare la rosa di Montella.

La momentanea e calcolata immobilità milanista, però, rischia di ritorcersi contro. Se Aubameyang è sempre più vicino a restare al BVB a causa della probabile cessione di Dembélé, Nikola Kalinic è ancora con la valigia in mano a Firenze, ma il tempo potrebbe scadere: sul croato, infatti, è forte il pressing dell’Everton, pronto a soffiare il giocatore al Diavolo e ad accontentare le richieste dei viola con un’offerta da 25 milioni di euro.

Se la Fiorentina sarebbe più che disponibile a chiudere con i Toffees, dal giocatore per ora filtra chiusura. Non è un mistero che Kalinic voglia giocare nel Milan e che abbia già rifiutato altre destinazioni, ma questa prolungata telenovela potrebbe spazientire il ragazzo e giocare contro la dirigenza rossonera. Che, per sua stessa ammissione, attende l’inizio di un effetto domino europeo di attaccanti dal quale uscirà anche la nostra nuova.

Corvino avvisa il Milan: “Non svenderemo Kalinic”

Può lasciare la Fiorentina, ma a fronte di un’offerta economica adeguata. Non è un mistero che Nikola Kalinic voglia giocare nel Milan, ma i rossoneri non otterranno alcuno sconto sul prezzo del cartellino:

Non svendo né Kalinic né Badelj – ha dichiarato il d.s. gigliato Corvino al Corriere Fiorentino – se qualcuno li vuole li deve pagare bene, altrimenti restano qui. L’obiettivo è divertirci e toglierci qualche soddisfazione”.

Milan, passi avanti per Kalinic. Cutrone blindato, Aubameyang…

Gli impegni di Europa League e il calciomercato, nella mente del Milan. E’ stato sorteggiato il prossimo avversario dei rossoneri: l’urna ha scelto i macedoni dello Shkendija, che hanno eliminato nel turno precedente i lituani del Trakai. L’andata si giocherà a Skopje il 17 agosto, il ritorno a San Siro la settimana successiva.

Quanto al mercato, invece, ci sono le tante attese novità su Nikola Kalinic: la trattativa potrebbe chiudersi dopo il 15 agosto. Negli ultimi giorni Ramadani ha tenuto vivi i contatti tra club, l’accordo con il giocatore è stato raggiunto da tempo e adesso si cerca solo quello definitivo con la Fiorentina. La richiesta è di 25 milioni di euro, mentre l’offerta avanzata da Fassone e Mirabelli è di 20. Tuttavia, le parti si stanno avvicinando ed è un segnale importante verso il possibile buon esito della trattativa. Diego Costa continua a piacere ma va convinto il giocatore che al momento vuole soltanto l’Atletico Madrid. E’ ormai noto, peraltro, che il Chelsea preferirebbe una destinazione diversa dal club spagnolo, in modo da monetizzare in minore tempo. Anche perché i Blues sono infastiditi dalla presa di posizione decisa del giocatore, che rifiuta a prescindere ogni altra destinazione.

Spostando un attimo l’obiettivo su chi già c’è, Patrick Cutrone resterà al Milan per questa stagione. Ha un contratto di quattro anni rinnovato lo scorso mese di giugno e i rossoneri non intendono privarsene. Il giovane attaccante inoltre è andato a segno contro il Craiova nella gara di ritorno, riscrivendo questo particolare record di giovane marcatore in precedenza appartenuto a Pato. Restano sempre vive le piste per Aubameyang, che deve ancora aggiornarsi nuovamente col Borussia Dortmund, e Renato Sanches, su cui però il Bayern Monaco ha posto diverse condizione, non sembrando più così incline alla cessione.

Fonte: Sky Sport

Milan, è sempre caccia alla punta: Kalinic, Auba e Costa i nomi

A Casa Milan continua il periodo di riflessione sul mercato. Dopo due mesi pirotecnici, con dieci acquisti e i rinnovi di Montella e Donnarumma, la dirigenza rossonera ha congelato ogni trattativa: l’obiettivo è pensare con serenità e logica alle ultime mosse di questa estate. La priorità, come ampiamente risaputo, è il centravanti: salvo sorprese, ad oggi – riporta il Corriere della Sera il nome della nuova punta rossonera dovrebbe uscire dal trio Kalinic, Aubameyang e Diego Costa.

Ibrahimovic si propone al Milan: tornerebbe in campo a ottobre

Zlatan Ibrahimovic si è proposto al Milan: lo svedese chiede uno stipendio da 7 milioni a stagione ed ha assicurato che sarà pronto fisicamente (dopo l’infortunio al legamento del ginocchio destro) a ottobre. I rossoneri ci pensano, potrebbero tentare il doppio colpo Ibra-Kalinic, ma sull’ex United prenderà una decisione dopo il 15 agosto.

Fonte: Premium Sport HD

Montella: “Il capitano? Sto pensando a Bonucci o Biglia. Sogno CR7”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla pressione di avere ora a disposizione una grande squadra: “Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. È stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi.

Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante”.

Sull’obbligo di andare in Champions: “Sicuramente sarebbe un grave danno economico non arrivarci, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti”.

Su chi preferirebbe in attacco tra Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Stiamo ragionando, sono diversi tra loro, ma sono tutti giocatori che potrebbero benissimo sposare la nostra idea di calcio”.

Su Donnarumma: “Sinceramente non so se abbia sbagliato qualcosa nella gestione della sua vicenda, credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente”.

Un sogno: “Ronaldo. In passato mi piaceva tanto anche Zidane però”.

Su un “nuovo” possibile capitano: “Ci sto pensando. Avrò un’indicazione precisa dalla società. Si vuole sancire l’avvio di un nuovo corso, perciò sicuramente tra capitano e vice ci sarà un nuovo acquisto tra i due. Bonucci è l’indiziato, insieme a Biglia. Sto prendendo tempo perché credo che la scelta sia da condividere tra la società che darà indicazioni precise, l’allenatore e la squadra. Anche i tifosi si devono rispecchiare in questa decisione”.

Su Bonucci: “Diciamo che è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. E se lo darà al Milan non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. È arrivato molto competitivo. Estremamente professionale, è arrivato in punta di piedi e con me ha avuto un approccio ottimale”.

Milan, giorni di riflessione sul mercato: in stand-by le piste Kalinic e Aubameyang

Dopo due mesi di mercato a dir poco scoppiettanti, con dieci acquisti e i rinnovi di Montella e Gigio Donnarumma, il Milan si è preso una pausa di riflessione. I rossoneri – scrive il Corriere della Sera – hanno lasciato in stand-by la questione attaccante, congelando sia Kalinic sia Aubameyang (per il quale, al momento, non è previsto alcun blitz in Svizzera nel ritiro del BVB). Tutto fermo anche per Renato Sanches, la mezzala più “calda” tra quelle nella lista di Mirabelli.

Aubameyang-Milan, ritorno di fiamma: pronto un nuovo tentativo

La prima partita ufficiale della stagione ha lasciato ai tifosi del Milan la sensazione che, al di là di una squadra da amalgamare e dei nuovi giocatori da inserire, qualcosa lì davanti manchi ancora. Ed evidentemente la stessa sensazione devono averla avuta anche Fassone e Mirabelli, considerando che torneranno alla carica per un centravanti.

La notizia del giorno, infatti, è che il Milan farà un nuovo tentativo per Pierre-Emerick Aubameyang, l’attaccante del Borussia Dortmund che non intende rinnovare il contratto con il club tedesco in scadenza nel 2020 e gradirebbe cambiare aria. L’operazione è complicata tra costo del cartellino (circa 70 milioni) e ingaggio (difficile convincerlo con meno di 10 milioni di euro), ma il club potrebbe destinare il budget restante tutto per il centravanti. La situazione, al momento, non è caldissima, ma “tiepida”, secondo quanto trapela da fonti rossonere.

Resta aperta l’ipotesi Kalinic: il croato è stato convocato dalla Fiorentina per l’amichevole con lo Sporting Lisbona a differenza di Vecino (che andrà all’Inter) e fino al 15 agosto (data fino alla quale il mercato in entrata del Milan sarà fermo) dovrà giocare per i viola. Poi negli ultimi 15 giorni il Milan dovrà eventualmente chiudere la trattativa.

Fonte: Premium Sport HD

Aubameyang, “flirt” social col Milan: like galeotto a una sua maglia rossonera

Il Borussia Dortmund aveva spento ogni entusiasmo, poi basta un like su Instagram a riaccenderli: Pierre-Emerick Aubameyang ha visto una maglia del Milan con il proprio nome ed è evidentemente gli è piaciuta così tanto da non poter fare a meno di farlo sapere a chi l’aveva postata e, di conseguenza, a tutto il mondo. Forse è solo il ricordo dell’anno trascorso in rossonero da giovane, o magari è voglia di far parte di un progetto nuovo: solo pochi giorni fa Aubameyang ha segnato due gol al Milan nell’International Champions Cup e proprio in quell’occasione la dirigenza tedesca aveva fatto sapere a tutti che il giocatore non si muoverà.

Ma nel folle mercato di quest’estate nulla è scontato. Prendete Nikola Kalinic: il suo arrivo sembrava fatto tanto da indurlo a venire allo scoperto e “litigare” con la Fiorentina, poi sembrava accantonato, adesso è di nuovo molto “quotato”. Il croato a è un passo dal Milan che ha trovato l’accordo con i viola per 25 milioni più 5 di bonus: potrebbe arrivare già questa settimana o magari dopo il terzo turno preliminare di Europa League. Perché i rossoneri non hanno dimenticato né Aubameyang, né Belotti: il Gallo ha segnato col Toro in amichevole riprendendo confidenza con i rigori e Cairo non lo molla. Ma se arriva l’extrabudget…

Fonte: Premium Sport HD

Ambrosini: “Bonucci capitano? Io non lo avrei fatto. Kalinic…”

L’ex centrocampista rossonero e oggi opinionista sportivo, Massimo Ambrosini, ha parlato del momento del Milan ai microfoni di Sky Sport.

Su Bayern-Milan: “Va preso tutto con le pinze il calcio d’estate: noi prendevamo mazzate, eppure… Conta il giusto, per le motivazioni, i viaggi e tutto il resto. I tifosi però fanno bene a essere felici per la squadra, vedremo che succederà ma i presupposti per far bene ci sono tutti. Però calma”.

Su Fassone e Mirabelli: “Hanno riportato entusiasmo con gli acquisti e al marchio Milan, che è sempre stato forte nonostante negli ultimi 3-4 anni non abbia fatto bene. Stanno operando bene, era giusto dare segnali forti”.

Su Belotti e Kalinic: “Il fiorentino mi piace moltissimo, più di Belotti può avere la capacità di adattarsi a un compagno: riuscirebbe ad adattarsi ad André Silva o a un altro giocatore. Ma anche Belotti è forte, fa reparto da solo. Non so se abbiano un colpo in canna diverso da quello che ci si aspetta”.

Sulla fascia di capitano a Bonucci: “Sono scelte che vanno condivise con la squadra e soprattutto con chi deteneva la fascia. Voglio sperare che qualunque tipo di scelta sia stata fatta di comune accordo con Montolivo, che è stato capitano in momenti difficili ed era giusto coinvolgerlo. Io non lo avrei fatto di dare la fascia a Bonucci, il capitano è Montolivo e se non giocasse Riccardo ce ne sarebbero altri come Abate. Non vedo la necessità di farlo e di dargli ancora più responsabilità in un momento del genere”.

Su un possibile Milan da Scudetto: “Fassone è stato intelligente a dire che lo Scudetto è difficile, anche se non è detto che non ci si possa arrivare. Attenzione al Napoli che ha tenuto tutti i giocatori: il gap è da colmare anche con loro e con la Roma e non è facilissimo, ma il mercato che è stato fatto ha sorpreso tutti”.

Su Calhanoglu: “Mi piaceva già quando era in Germania. È interessante e moderno, sa interpretare diversi ruoli e capire al di là della rigidità dello schema ciò che bisogna fare. Potrà essere molto efficace”.

Fassone: “Kalinic? Faremo qualcosa sul mercato, ma con calma”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato al rientro dalla tournée in Cina con i giornalisti presenti all’aeroporto di Malpensa.

Sulla tournée: “Sono stati dieci giorni importanti e due gare importanti per il mister. Adesso con la partita di giovedì parte la vera stagione”.

Sull’Europa League: “Giovedì vedremo se la squadra è pronta. Abbiamo fatto la miglior preparazione possibile, ci sono tutti i requisiti per fare una buona partita in Romania”.

Su Kalinic: “Nomi non ne faccio più, non vorrei che qualcuno si risenta parlando di giocatori di altri club. Faremo certamente qualcosa sul mercato, ma con calma. Mancano quaranta giorni e sembra che sia già finito il mercato. La squadra è già così molto competitiva: non abbiamo fretta”.

Aubameyang, outing pro Milan. E Kalinic sta per arrivare

Sembrava un’ipotesi tramontata Aubameyang-Milan, con le dichiarazioni della dirigenza del BVB infastidita dall’atteggiamento “irrispettoso” dei rossoneri e con la volontà del tedeschi di mantenere in rosa la propria stella. E invece la pista si è clamorosamente riaperta, perché il gabonese ha preso una posizione decisa: “no” al rinnovo col Dortmund, “sì” al Milan.

La posizione di Aubameyang continua a essere questa, nonostante i gialloneri non siano intenzionati a cederlo. Ora palla al Diavolo, che dovrà capire se ci sono i margini economici e la volontà per piazzare la zampata. In ogni caso, Kalinic è già prenotato: la trattativa con la Fiorentina per il croato è a un passo dalla chiusura, che dovrebbe arrivare dopo il rientro della squadra dalla tournée in Cina tra domenica e lunedì.

Fiorentina su Niang: piace a Pioli

Spunta una nuova pretendente per M’Baye Niang. La Fiorentina – riferisce Sky Sport – è finita sulle tracce dell’attaccante francese, profilo gradito al tecnico dei viola Pioli. La trattativa per Niang sarebbe però slegata dall’affare Kalinic, da tempo nel mirino del Milan.

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “In 100 giorni ho rifatto il Milan. E non è ancora finita…”

L’amministratore delegato Marco Fassone ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sul bilancio dei primi 100 giorni al Milan: “Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto: abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

Sulla paura che potesse saltare tutto: “Sì, i primi due giorni dopo il mancato closing di marzo. Poi ho provato a dare una mano in prima persona e ce l’abbiamo fatta”.

Sul rapporto col fondo Elliott: “Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

Sul presidente Li: “In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Sul budget di mercato residuo: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite ma non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”.

Sull’entusiasmo dei tifosi: “Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

Sull’aumento dei ricavi: “Intanto partecipare a tournée come queste si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo. Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Sul voluntary agreement: “Siamo grati alla UEFA. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Sulla questione stadio: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Sull’obiettivo scudetto: “Da uomo Milan devo pensare a quello, da manager non devo illudere con le promesse. Al primo anno, razionalmente, è quasi impossibile. Ma nel calcio l’irrazionalità è una componente sempre presente, quindi lascio le porte aperte a tutto”.

Su Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti”.

Sul viaggio di mercato più piacevole: “Per André Silva è stato un blitz: arrivati a Oporto nel pomeriggio e prima di cena avevamo già chiuso. Abbiamo incassato anche dei no, per motivi di prezzo e prima del closing”.

Sugli obiettivi sfumati: “Un paio di giocatori non sono arrivati perché è slittato il closing. Uno era Kolasinac. A volte è stato frustrante, ma io e Mirabelli non ci siamo mai fermati. Lui si è visto milioni di partite”.

Sul rapporto tra Raiola e Mirabelli: “Se abbiamo rinnovato con Donnarumma è grazie alle sue intuizioni. Ha toccato le leve giuste, ha saputo convincere Gigio a sposare il progetto. E quando parliamo di schiena dritta intendiamo dire che per gli agenti occorre la giusta remunerazione”.

Sull’irritazione della Juve per l’operazione Bonucci: “Non l’ho percepito. I rapporti sono buoni, quando si chiude un affare si è in due. Con Marotta ci siamo avvicinati subito al primo incontro. Il merito è di Montella: io ero scettico, Mirabelli il più perplesso, il mister ha insistito e ci ha spronato”.

Sul risentimento di Borussia e Torino: “Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club”.

Sul possibile arrivo di Belotti, Kalinic e Aubameyang: “Potrebbe esserci un’altra figura, un Mister X”.

Sul “divertimento” di questo mercato: “Credo sia la mia stagione più divertente e stimolante di sempre. E’ un Diavolo che mi ha preso l’anima, mi sento rossonero dappertutto”.

Su come si vede tra 1000 giorni: “Mi vedo con la musichetta della Champions, con una fase di rodaggio finita e quindi mi vedo alzare trofei e parlare di scudetto. E, allo stesso tempo, con la crescita e la salute economica. La stagione 2019/20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

Kalinic vuole solo il Milan: a 25-26 milioni si chiude. Ma Belotti non sfuma

Nikola Kalinic ha sempre più il Milan in testa. Al punto che nelle ultime ore ha rifiutato altre due proposte, una dall’Inghilterra. Evidentemente sa che l’attesa potrà essere premiata tra il fine settimana e l’inizio della prossima, quando ci sarà un incontro.

La Fiorentina chiede 30 milioni, si può chiudere a 25-26 più bonus. La Viola sa di non poter più trattenere Kalinic. E il Milan ha programmato le cessioni di Bacca e Niang, quindi ci sarebbe tempo per Belotti. Ma oggi Kalinic non può più aspettare, né avrebbe senso dargli altri giorni di permesso…

Fonte: Alfredo Pedullà

Kalinic lascia ancora il ritiro della Fiorentina: “Devo tornare in Croazia”

Rientro e subito ripartenza. È durato pochissimo il bis di Nikola Kalinic nel ritiro della Fiorentina, tornato ieri a disposizione di Pioli e già pronto ad andarsene in giornata. Lo stesso croato ne ha spiegato i motivi:

Ho avuto alcuni seri problemi familiari che si sono accavallati ad una rapina che abbiamo subito. Adesso la situazione è più tranquilla ed è per questo che sono tornato. Mi dispiace dover lasciare di nuovo il ritiro ma venerdì dovrò tornare per risolvere definitivamente questi problemi. Alla ripresa degli allenamenti tornerò a disposizione del mister. Ringrazio la Fiorentina per avermi concesso questa possibilità.

Futuro? Ho detto quello che era il mio pensiero e il mio desiderio, ma io ho un contratto che mi lega alla Fiorentina e sono un professionista. Per questa ragione – ha dichiarato Kalinic al canale ufficiale del club viola – dovrà essere la società a decidere qual è la soluzione migliore per tutti”.

Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale italiana

Milan, attesa per Belotti. Ma Kalinic può arrivare comunque

C’è attesa per la visita di Urbano Cairo a Bormio, nel ritiro pre stagionale del Torino. In agenda, per il presidente granata, c’è l’incontro chiave di tutta l’estate di mercato del Toro: quello con Andrea Belotti. Il patron piemontese, sinora, ha chiesto 100 milioni per liberare il proprio capitano, ma la chiacchierata faccia a faccia con il Gallo potrebbe cambiare le carte in tavola: se Cairo percepirà la mancanza di volontà di restare al Torino, le pretese economiche potrebbero.

Lo spettatore più interessato è ovviamente il Milan di Montella, che stravede per le sue abilità nel lavorare per la squadra e nel finalizzare. L’offerta rossonera – riporta La Gazzetta dello Sport – può salire sino a 60-65 milioni di euro più i cartellini di Paletta e Niang, valutati 5 e 15 milioni. Il presidente granata, però, non ha intenzione di cedere e solo una chiara e decisa volontà di Belotti di lasciare il Torino potrebbe spostare gli equilibri: ecco perché il summit delle prossime ore con Cairo ha una valenza così significativa.

Intanto le alternative di grido al Gallo sono di fatto sfumate sfumate. Morata è ufficialmente un giocatore del Chelsea, mentre il Borussia Dortmund potrebbe pensare di privarsi di Aubameyang solo a fronte di un’offerta economica monstre da almeno 80 milioni di euro: cifra lontana dai 60-65 stanziata dalla dirigenza rossonera. È ancora in piedi la pista Kalinic: il Milan offre 22 milioni, la Fiorentina ne chiede 25+5 di bonus. Il croato può arrivare indipendentemente da Belotti, ma dovrebbe uscire Bacca.

Milan tra Belotti e Kalinic. E domani incontro Cairo-Gallo

Belotti al primo posto e poi Kalinic. Come un ritornello per la canzone che risuona al Milan quando si pensa e si parla del prossimo rinforzo per l’attacco rossonero. Il club comunque vuole ragionare bene sulla questione attaccante, e procederà con Belotti se il Toro – e il presidente Cairo – accetterà le proprie condizioni: l’offerta rifiutata era di 40 milioni più Niang e Paletta, ma il Milan potrebbe anche rilanciare ed arrivare a 60 milioni di cash più le due contropartite.

Intanto domani ci sarà l’incontro tra il Gallo e il presidente Cairo per chiarire la situazione, sponda Toro. Comunque se il Milan non chiuderà per Belotti, ecco Kalinic: questa operazione, questa pista infatti è sempre tenuta calda e viva e nuovi contatti con l’agente del giocatore sono avvenuti ancora oggi. Il Milan e l’attaccante della prossima stagione: un rebus che al ritorno dalla tournèe cinese potrà essere risolto.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, contatto ufficiale per Morata. Belotti caldo. Kalinic…

Una telefonata ufficiale per Morata al Milan. E’ partita nel tardo pomeriggio, ha coinvolto l’agente dell’attaccante, un passaggio da tenere in considerazione. Il Milan vuole capire la portata dell’operazione, ha memorizzato la volontà di Alvaro un mese e mezzo dopo il sorprendente no. Il budget per l’attaccante è di 60-65 milioni, potrebbero chiaramente non bastare nel caso di Morata, ma i passi ufficiali vanno segnalati.

Aubameyang? Un desiderio forte, ma a quelle cifre il Borussia Dortmund non ci sente e per questo ha mandato messaggi per un possibile prolungamento. Resta caldo Belotti e a quel punto 60-65 di base più contropartite tecniche potrebbero convincere Cairo dopo il confronto che il numero uno del Toro avrà con l’attaccante nei prossimi giorni. Kalinic resta defilato, tornerà nei prossimi giorni nel ritiro della Fiorentina e spera fortemente che le altre trattative per il nuovo attaccante del Milan saltino tutte…

Via: Alfredo Pedullà

Milan, si raffredda Aubameyang: è Belotti la prima scelta. Ma Montella “dice” Kalinic

Obiettivo attaccante. Il Milan continua a cercare il rinforzo giusto da consegnare a Montella in questo reparto. Il poker d’assi (tra cui scegliere) è presto servito: i nomi sono sempre quelli di Belotti, Kalinic, Aubameyang e Morata. Su quest’ultimo però la squadra che ha avviato contatti diretti con il Real Madrid è il Chelsea. Per Aubameyang, invece, al momento c’è più freddezza da parte del Milan nonostante domani i rossoneri giocheranno proprio contro il Borussia e ci potrà essere la possibilità di parlare con i dirigenti del club tedesco.

Dunque Belotti è la primissima scelta, se il Toro abbasserà le pretese (sempre di 100 milioni, cifra alla quale il Milan non è arrivato), e poi c’è sempre Kalinic: resta lui il più fattibile ed è un attaccante che Montella vuole, al quale l’allenatore ha detto ‘sì’ e che vorrebbe avere a disposizione anche abbastanza presto (tenendo conto del preliminare di Europa League in programma il 27). Dunque non si chiude il casting per il futuro attaccante del Milan e – se il Torino non abbasserà la richiesta per il Gallo – potrà davvero chiudere per Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, ora il 9: Aubameyang è in pole, ma si insiste per Belotti. E Morata…

E ora la ciliegina. Dopo ben dieci acquisti, l’uno migliore dell’altro, il Milan è pronto a piazzare il colpo più mediatico e importante dell’estate: il centravanti di spessore internazionale, chiamato a suon di gol a riportare i colori rossoneri in Champions League e che permetta al talentuoso André Silva di crescere con meno pressioni. Il nome in pole position resta quello di Pierre-Emerick Aubameyang: il Diavolo ha iniziato a muoversi sin da febbraio, tessendo i contatti con l’entourage e con il Borussia Dortmund, ma è adesso che l’operazione è destinata a entrare nel vivo.

Lo spauracchio Tianjin, infatti, si è eclissato con la chiusura del mercato cinese e la mostruosa offerta del club di Cannavaro (80 milioni al Dortmund, 30 all’anno al giocatore) non è più valida. Ora il Milan ha strada libera per piazzare il colpo: gli ultimi contatti con l’entourage del gabonese – riferisce La Gazzetta dello Sport – sono stati proficui, così come quelli con il BVB. L’offerta meneghina è chiara da tempo: 60 milioni di euro per il cartellino e 7,5/8 netti a stagione per Aubameyang, con Fassone che ha chiesto a Yonghong Li la licenza di alzare eventualmente l’offerta al giocatore (l’extra budget già accennato nei giorni scorsi, ndr).

La stella del Borussia Dortmund, però, non è l’unico nome sul taccuino di Mirabelli. Oltre al “congelato” Kalinic – lui vuole a tutti i costi i rossoneri, ma la Fiorentina ne fa un prezzo ancora troppo alto -, il Milan mantiene contatti continui anche con il Torino per il Gallo Belotti, ma la distanza resta enorme: Cairo vuole 100 milioni, ben lontani dall’ultima offerta rossonera da 40-45 più Niang e Paletta. Torna di moda anche Morata: il neo capitano Bonucci si è reso disponibile a chiamare l’amico Alvaro per convincerlo a venire al Milan, ma è una pista impraticabile soprattutto per le richieste economiche del Real, che lo valuta 85-90 milioni.

Voilà Aubameyang! Cina più lontana, col il Milan si può fare per 60 milioni

La deadline del mercato si avvicina e Pierre-Emerick Aubameyang è sempre più lontano. Dal Tianjin, ovviamente, la squadra cinese che ha messo sul piatto per l’attaccante del Borussia Dortmund un numero impressionante di milioni: 80 per il cartellino e addirittura 30 a stagione per il giocatore. Ma il tempo è sempre più stringente: nonostante l’arrivo di Modeste, Cannavaro vorrebbe avere anche il gabonese, il quale però potrà essere tesserato non oltre il pomeriggio “italiano” di domani, quando si chiuderà ufficialmente il calciomercato in Cina.

Insomma: poco più di 24 ore, poi il Tianjin sarà definitivamente dentro o fuori nella corsa ad Aubameyang. In caso di “no”, sempre più probabile col passare delle ore, il Milan è pronto a scendere in campo con un’offerta economica importante: 60 milioni al BVB e un quadriennale da 7,5 a stagione per il capocannoniere della Bundesliga. Il Diavolo ha buone chance di piazzare il colpo dell’estate, ma solo se non ci saranno rialzi: difficilmente – scrive La Gazzetta dello Sport Fassone otterrebbe l’ok per un’asta. L’alternativa ad Aubameyang, già individuata, è il fiorentino Kalinic.

Ma i pericoli, per il Milan, non finirebbero con l’eventuale uscita di scena del Tianjin. “Fredda” a inizio mercato, ora una big d’Europa è interessata al capitano del Gabon: il Chelsea, a caccia di una punta di spessore internazionale dopo lo “scippo” fatto dallo United con Lukaku. L’occasione rossonera per piazzare la zampata può essere l’amichevole cinese in programma il 18 luglio tra Milan e Borussia Dortmund, quando Mirabelli avrà la chance di incontrare la controparte giallonera Zorc: se maturerà la convinzione di affondare il colpo, sarà quello il momento giusto.

Milan, contatti per per Aubameyang: possibile incontro col padre-agente

Il Milan lavora a fari spenti su Aubameyang. Fassone e Mirabelli vogliono regalare a Montella un altro grande attaccante e stanno mantenendo vivi i contatti per la stella del Borussia Dortmund, in particolare con il padre-agente: nei prossimi giorni – riporta Gianluca Di Marzio – potrebbe avere un incontro con la dirigenza rossonera.

Lo scopo del Milan è quello di abbassare le pretese economiche di Aubameyang sr. (chiede 13-14 milioni all’anno, ndr) prospettando un ingaggio da 8 milioni a stagione: un ingaggio che renderebbe il gabonese il calciatore più pagato della Serie A. Messa in stand-by, per il momento, la pista Kalinic: il Diavolo sta provando a capire i margini del colpo Aubameyang.

Milan, è Aubameyang la ciliegina del mercato: pronto l’assalto se salta il Tianjin

Non solo Kalinic. Il croato piace molto a Montella e alla dirigenza – e lui ha già esposto pubblicamente la propria volontà di vestire la maglia del Milan -, ma non è l’unica punta seguita per affiancare André Silva. I rossoneri, infatti, continuano a sperare in un grande colpo in avanti, più mediatico del viola. E il nome è di quelli che fanno sognare: la stella del Borussia Dortmund e capitano del Gabon, Pierre-Emerick Aubameyang, uno dei migliori attaccanti d’Europa tornato prepotentemente nelle mire di Fassone e Mirabelli.

L’ex Saint-Etienne – scrive La Gazzetta dello Sport – sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza in Grecia, a Mykonos, prima del teorico inizio di stagione con la maglia del BVB. Ma questa estate, per lui, doveva essere quella dell’addio: Aubameyang vuole lasciare Dortmund e i gialloneri credono che sia il momento giusto per venderlo e realizzare una corposa entrata economica. I cinesi del Tianjin (la squadra del nostro Cannavaro, ndr) continuano a sperare di ingaggiarlo sino alla chiusura del mercato locale, prevista per il 15 luglio. Ma in caso di ennesimo assalto a vuoto, il Milan è pronto al contrattacco. Ad oggi non ci sono altri club oltre al Tianjin su di lui (PSG e le big di Spagna e Premier non sono interessate) e il Diavolo è deciso a tornare alla carica.

Mirabelli, già prima del closing, aveva strappato un “sì” di massima al Milan. Il d.s. rossonero – prosegue la Rosea – aveva incassato da tempo l’ok di Aubameyang e famiglia, ma le offerte clamorose dalla Cina hanno spinto il clan del gabonese ad alzare le pretese. I 7,5 milioni a stagione proposti dal Milan sono ben lontani dalle cifre prospettate dal Tianjin, ma il club di Cannavaro ha dovuto rallentare senza affondare il colpo: c’è ancora spazio e margine per tentare un clamoroso ribaltone, sperando che da qui al 15 luglio non arrivi la chiusura tra le parti. Al Milan manca la ciliegina, il centravanti di razza, per ottenere la lode su un mercato già ora sontuoso: Aubameyang è considerato il nome giusto. E con qualche cessione in avanti (Bacca, Lapadula e Niang) anche possibile.

Kalinic, c’è distanza tra Fiorentina e Milan

La Fiorentina lo blinda, Nikola Kalinic esce allo scoperto. Il croato ha preso posizione pubblicamente sul futuro, dichiarando chiuso il proprio ciclo a Firenze e manifestando la volontà di trasferirsi al Milan. Ma la trattativa è ben lontana dalla conclusione.

I viola, infatti, lo reputano incedibile, o comunque sacrificabile solo a fronte di un’offerta economica decisamente importante: almeno 30 milioni di euro cash – scrive stamane La Gazzetta dello Sport – senza contropartite tecniche. Il Diavolo, invece, non si è spinto oltre i 20-25 milioni.

Kalinic esce allo scoperto: “Voglio andare al Milan”

È arrivata immediata la replica di Nikola Kalinic alle parole di Corvino, che ha escluso categoricamente la sua cessione al Milan e consigliato ai rossoneri di guardare altrove (qui i dettagli). Il croato si è esposto pubblicamente in favore di un trasferimento in rossonero:

“Grazie Fiorentina per questi due anni – riferisce Sky Sport -, ma io voglio fare uno step superiore e voglio andare via. So che il Milan mi vuole e penso sia una grande opportunità: ecco perché voglio andare al Milan e ritengo chiuso il mio ciclo a Firenze”.

La Fiorentina chiude al Milan: “Kalinic non è in vendita”

Il d.g. della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ha fatto il punto sul mercato in uscita dei viola, chiudendo la porta alla cessione di Kalinic:

“Il Milan ha fatto un’offerta, ma io ho consigliato loro di andare su altri attaccanti perché non vogliamo venderlo.

Volontà di Kalinic allineata alla nostra? Ho già risposto – riporta Gianluca Di Marzio -. Il progetto Fiorentina si rinnova: inseriremo nuovi giocatori motivati.”

Milan, nuovi contatti col Bayer per Calhanoglu

Nuovi contatti per il Milan per Hakan Çalhanoğlu. L’obiettivo della società rossonera è quello di abbassare le richieste del Bayer Leverkusen per poter chiudere l’operazione e portare il trequartista turco a Milano. La pretesa iniziale di 30 milioni da parte del club tedesco era stata ritenuta troppo elevata, ma i rossoneri potrebbero chiudere per una cifra vicina ai 20 milioni più bonus. L’operazione ormai conclusa per Borini, non esclude però altre operazioni in attacco per i rossoneri. L’attaccante italiano è visto più come un jolly offensivo e nelle strategie di Mirabelli continuano ad essere percorribili le strade che portano sia a Çalhanoğlu che a Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Kalinic, si inserisce l’Inter: è derby, ma il Milan resta in vantaggio

Si riscalda la trattativa per Nikola Kalinic. E allo stesso tempo viene “pepata” dall’inserimento dell’Inter per quello che si preannuncia come un vero e proprio derby di mercato. Anche i nerazzurri, infatti, si sono fiondato sul bomber in uscita dalla Fiorentina: l’inserimento – racconta il Corriere della Seraè arrivato con il d.s. interista Ausilio, impegnato ieri pomeriggio in un incontro con l’intermediario Ramadani.

Mossa dell’Inter, contromossa del Milan. Fassone e Mirabelli hanno risposto subito all’attacco dei cugini e hanno voluto vedere anch’essi Ramadani, rientrando in fretta e furia dal blitz fatto a Cesena per seguire l’Under 16 rossonera: il Diavolo rimane in vantaggio su tutti nella corsa a Kalinic, ma l’Inter proverà ancora a regalare il croato a Spalletti. Sempre che – ragiona il CorSera – non sia solo una manovra di disturbo. Prezzo: 30 milioni, con il Milan che lo valuta 25 e che vorrebbe inserire qualche contropartita tecnica.

Fassone e Mirabelli incontrano Ramadani: al via la trattativa Kalinic-Milan

Kalinic-Milan, trattativa che entra definitivamente nel vivo. “Merito” di un incontro in corso in centro a Milano tra Fassone, Mirabelli e l’intermediario per la Fiorentina Ramadani: si lavora al trasferimento in rossonero dell’attaccante croato. E presto potrebbero arrivare novità importanti.

Già domani – riporta Gianluca Di Marzio – è atteso in Italia l’arrivo del procuratore di Kalinic: le contrattazioni tra Milan e Fiorentina potrebbero entrare nella fase più calda. I gigliati, per ora, chiedono solo soldi per il cartellino dell’ex Dnipro, mentre il Diavolo vorrebbe inserire qualche contropartita tecnica come Lapadula o Kucka.

Milan, domani incontro con la Fiorentina per Kalinic

Il Milan fa sul serio per Nikola Kalinic. È previsto per domani l’incontro tra le dirigenze dei rossoneri e della Fiorentina per trattare il cartellino del giocatore – riporta Sky Sport – valutato attorno ai 30 milioni di euro. Kalinic, invece, ha già dato il proprio ok al trasferimento al Milan, essendone peraltro tifoso sin da bambino.

Kalinic al Milan, sabato incontro con la Fiorentina

Dopo l’arrivo di André Silva, il Milan non intende fermarsi e, come anticipato ieri, c’è anche un interesse per Nikola Kalinic della Fiorentina. Un incontro tra i club per l’attaccante viola è previsto per sabato, quando il Milan formulerà la propria offerta e la Fiorentina la sua richiesta (sui 30 milioni di euro). I rossoneri proveranno ad abbassarla, offrendo eventualmente anche delle contropartite, visto che il club deve iniziare ad operare anche in uscita.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, c’è anche Kalinic: in settimana incontro Mirabelli-Corvino

L’arrivo di André Silva (ufficializzato oggi) non esclude quello di Nikola Kalinic. Il Milan infatti vuole consegnare a Vincenzo Montella anche l’attaccante della Fiorentina. È infatti in programma, entro la fine di questa settimana, un incontro tra Mirabelli e Pantaleo Corvino.

Dunque, presto Milan e Fiorentina a colloquio per parlare del croato: un incontro in cui i rossoneri sono pronti a formulare un’offerta di 25 milioni. I viola valutano il giocatore 30 milioni, ma la distanza è minima e le parti (il Milan e gli agenti di Kalinic) sono fiduciose per il buon esito di questo asse Milano-Firenze, per portare in rossonero un altro attaccante alla corte di Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, continua il pressing su Kalinic

André Silva più Kalinic? Dopo la difesa e il centrocampo, il Milan ha piazzato un acquisto anche in attacco con il portoghese, ma studia già il bis, anche in virtù del costo relativamente basso del 9 lusitano (36-38 milioni bonus compresi). Il croato è una pista gradita a Montella ed economicamente fattibile: la sua clausola rescissoria è di 50 milioni di euro, ma potrebbe essere tranquillamente ribassata sino a 25-30.

Kalinic sogna il Milan: ne è tifoso sin da bambino

Un particolare avvicina Nicola Kalinic al Milan. La notizia è che i rossoneri hanno deciso di fare sul serio per il croato, destinato a lasciare la Fiorentina a cifre ragionevoli e considerato da Montella perfetto per i suoi schemi tattici (qui i dettagli). Ma c’è dell’altro. La punta della Nazionale ha già detto no alla Cina e vuole misurarsi con una piazza più importante di Firenze, ma sarebbe proprio il Milan la sua destinazione prediletta.

Il motivo, presto detto, è stato svelato da FirenzeViola.it. La madre di Kalinic è da sempre una fan sfegatata del Milan e la sua passione per questi colori è stata trasmessa fin da piccolo anche al figlio. Nella sua casa natale di Salona spiccano richiami al club rossonero – su tutti un gagliardetto e una foto -, pizzicati in un reportage realizzato nella dimora dei genitori. Kalinic, in sostanza, non vede l’ora di vestire la maglia del Milan.

Milan, si fa sul serio per Kalinic: basterebbero 30 milioni

Milan e Nikola Kalinic, si fa sul serio. Nei giorni scorsi ci sono stati dei contatti a Milano tra l’agente Erceg e la dirigenza rossonera. L’attaccante della Fiorentina piace molto a Vincenzo Montella e arriverebbe a prescindere da altre trattative riguardanti l’attacco: 30 milioni di euro potrebbero accontentare le richieste della Fiorentina. Possibile contatto nei giorni scorsi anche tra la dirigenza rossonera e Ramadani, molto vicino ai movimenti di mercato dei viola. 30 milioni di euro potrebbero accontentare le richieste della Fiorentina.

Oltre al croato potrebbe arrivare André Silva, giovanissimo attaccante del Porto: è un idea. La cifra destinata a portare a Milano Belotti, che resta comunque un obiettivo importante, alle condizioni del Milan, potrebbe così essere destinata ad altri obiettivi.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, ora c’è Kalinic nel futuro

Morata è il sogno, ma resta complicato. Nelle preferenze del Milan torna l’attaccante della Fiorentina: con Dzeko è il piano B

L’oggetto dei desideri, in casa Milan, continua ad essere Morata. Ma, tra le alternative al centravanti spagnolo, si va ad aggiungere anche Kalinic. Il croato, insieme a Dzeko, ad oggi, rappresenta il piano B. Ma potrebbe presto diventare piano A se l’assalto al bomber del Real Madrid dovesse rivelarsi impraticabile. I tempi, però, non sono ancora maturi per comprendere le effettive possibilità del club rossonero di riportare in Italia l’ex attaccante della Juventus. Mirabelli, infatti, è stato nella capitale spagnola anche martedì scorso in occasione del derby di Champions con l’Atletico. Tuttavia, i vertici delle merengues hanno cortesemente respinto qualsiasi tipo di approccio. Zidane e i suoi giocatori sono in piena corsa sia per vincere la Liga sia per confermarsi campioni d’Europa e non è il caso di creare turbative nell’ambiente. Da giugno, invece, ci sarà tutto il tempo per parlare di Morata, e magari anche di Kovacic.

TETTO FISSATO – Pur non avendo saputo direttamente dal Real l’effettiva valutazione di Morata, Fassone e Mirabelli sono consapevoli che i 50 milioni stanziati per il nuovo centravanti dal Diavolo potrebbero non essere sufficienti. Sulle tracce dell’attaccante spagnolo, infatti, c’è sicuramente anche il Chelsea, che, volendo Abramovich, potrebbe sbaragliare la concorrenza del Milan. Intendiamoci, quella cifra può anche essere ritoccata, ma non più di tanto, perché poi si ridurrebbero i margini per gli altri innesti necessari a rendere davvero competitiva la squadra. Per lo stesso motivo, peraltro, è stato messo nel cassetto il “file” di Aubameyang. Di contro, sono state prese in considerazione alternative sulla carta a costi decisamente inferiori: prima Dzeko e poi, come premesso, Kalinic.

Fonte: Corriere dello Sport

Milan, Morata primo obiettivo. In alternativa c’è Kalinic

Per l’attacco mirino puntato su Alvaro Morata, seguito ormai non più velatamente dai rossoneri. Sullo spagnolo del Real Madrid – al quale aveva pensato anche la Juventus con qualche contatto ma senza mai approfondire – ci sono il Chelsea e soprattutto il Manchester United, ma la fidanzata italiana – con la quale Morata andrà a nozze il prossimo giugno a Venezia – potrebbe spingere per un ritorno in Italia.

Per questo motivo quella legata al classe ’92 resta una possibilità ed una pista che il Milan vuole percorrere finchè potrà. E se il profilo di Morata – o Aubameyang – dovesse risultare irraggiungibile, ecco che i rossoneri inizieranno a muoversi su attaccanti che giocano in Serie A. In questa lista c’è anche Nikola Kalinic, che piace soprattutto a Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, Kalinic il profilo ideale?

Tra i due litiganti Aubameyang e Morata, a godere può essere un terzo incomodo: Nikola Kalinic. Anche il centravanti della Fiorentina e della Nazionale croata è sul taccuino di Mirabelli, affiancato dai nomi citati in precedenza e da altri nomi come quelli di Belotti, Dzeko, Benzema e Lacazette, ma oggi è lui a essere in pole position per raccogliere l’eredità di Bacca: c’è la sensazione che Kalinic – scrive Tuttosportsia il profilo ideale. D’altronde, ha un costo decisamente inferiore rispetto ai contendenti: potrebbero basare 35 milioni, nonostante la clausola rescissoria del contratto ammonti a 50.

Milan, due nomi apprezzati da Montella: Tolisso e Kalinic

Si pensa già al Milan del futuro. Dopo l’incontro andato in scena oggi tra Montella e la nuova proprietà, si è fatto il punto sul finale di stagione e si è accennato al mercato. Da quanto risulta, a Montella due nomi che piacerebbero molto sarebbero due: quello del centrocampista classe ’94 Corentin Tolisso del Lione e Nikola Kalinic, l’attaccante della Fiorentina. Perché anche se la stagione non è ancora giunta al termine, la nuova proprietà e l’allenatore pensano già al Milan del futuro…

Fonte: Gianluca Di Marzio