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Andrea Conti, terzino del Milan

Milan, stagione compromessa per Conti: le soluzioni di Montella

Una notizia che proprio non ci voleva. La rottura del legamento crociato del ginocchio di Andrea Conti ha scosso il venerdì di Milanello, rattristando e incupendo l’ambiente all’indomani della bella vittoria di Vienna per 5-1: il ko occorso all’esterno, d’altronde, lo relegherà ai box per i prossimi sei mesi e comprometterà di fatto tutta la sua prima stagione in rossonero. Rischiando, peraltro, di far sfumare per l’ex atalantino il sogno di andare ai Mondiali con la Nazionale italiana.

Nella giornata di oggi ci sarà l’operazione chirurgica al ginocchio sinistro, poi sarà tempo di una lunga e delicata riabilitazione: se tutto andrà per il verso giusto e non ci saranno intoppi, Conti tornerà a disposizione di Montella non prima di marzo, per poi tornare in condizione verosimilmente attorno ad aprile. Sino ad allora, l’Aeroplanino dovrà rinunciare a una delle frecce migliori al proprio arco: il 3-5-2, studiato e pensato per far rendere al meglio le caratteristiche della rosa, avrebbe esaltato tra tutte anche le doti offensive di Andrea.

Ma Montella, per almeno sei mesi, dovrà fare a meno della corsa, della freschezza e degli inserimenti del proprio poderoso terzino. I sostituti sono già in casa: è il ruolo naturale di Abate e Calabria, i quali sapranno alternarsi sulla corsia di destra sia in una linea a quattro sia sulla linea dei centrocampisti. Possibile talvolta anche l’utilizzo di Borini – l’ex Sunderland può ricoprire ogni ruolo dalla mediana in su -, altamente improbabile che lo faccia Suso: lo spagnolo giocherà più da trequartista/seconda punta. 

Ufficiale: Conti, rottura del legamento crociato anteriore. Sei mesi di stop

Brutte notizie dall’infermeria rossonera: secondo quanto raccolto da Sky Sport, questa mattina Andrea Conti ha subito la rottura del legamento crociato. Data la grave entità dell’infortunio, i tempi di recupero sarebbero di sei mesi.

Di seguito, il comunicato ufficiale del club:

Andrea Conti si è sottoposto oggi ad accertamenti clinici e strumentali, che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’esterno rossonero si sottoporrà domattina a un intervento chirurgico artroscopico di ricostruzione del legamento che verrà effettuato dalla equipe del Prof Schonhuber. I tempi di recupero sono stimati in sei mesi.

Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Dobbiamo diventare squadra. L’Europa League? Giochiamo per arrivare in fondo”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha parlato nel pre partita del match del Diavolo in casa dell’Austria Vienna, valevole per la 1^ giornata di Europa League.

Sul ko di Roma: “Abbiamo capito che così non va bene e non dobbiamo fare quel tipo di prestazione – ha dichiarato Mirabelli a Sky Sport – altrimenti le squadre ci danno quattro sberle e ci mandano a casa”.

Sulla partita con l’Austria Vienna: “È una verifica importante perché incontriamo una squadra non facile, giovane e con individualità importanti. Non sono d’accordo che stasera giochino “le mie scelte”: lo sono anche i riconfermati, oltre agli acquisti. Dobbiamo diventare una squadra, stiamo lavorando per questo e speriamo di trovare presto la nostra identità”.

Sugli obiettivi nella coppa: “Così come nelle altre competizioni, giocheremo per arrivare sino alla fine. Vediamo se siamo capaci di regalare qualcosa di importante anche in Europa League”.

Raiola-Donnarumma, gelo e riflessioni sul futuro

Mino Raiola sa far stare bene gli assistiti che ha, ma i suoi metodi non sono certo considerati impeccabili. E l’estate che sta per finire ha regalato momenti difficili, difficilissimi, anche per quelli che sono i rapporti tra la famiglia di Donnarumma e il potente procuratore. Le ultime dichiarazioni, infarcite di continui attacchi al Milan, non hanno fatto altro che riaprire la pratica di un rapporto difficile e che per il futuro può riservare qualsiasi tipo di soluzione. Anche un divorzio in prospettiva, tra qualche settimana sapremo essere più precisi andando nel dettaglio. Raiola aveva fatto di tutto e di più per convincere la famiglia ad accettare la destinazione Paris Saint-Germain e a un certo punto aveva pensato di avercela fatta. Tra commissioni, ingaggi, buonuscite e fantastiche cifre alla firma sarebbe stato un trionfo per tutti. Ma a un certo punto la famiglia ha detto no, l’agente italo-olandese si è adeguato e le picconate verso il Milan sono continuate senza soluzione di continuità.

Le ultime sono storia di pochi giorni fa e di sicuro Raiola andrà avanti per convincere la famiglia Donnarumma che questa deve essere l’ultima stagione in rossonero senza “se” e senza “ma”. La famiglia, invece, è stufa di questo atteggiamento, non vuole più essere prigioniera di un procuratore che decide in modo autonomo e pretende di trascurare tutti, alla larga di un minimo confronto. Ecco perché gli scenari sono aperti a qualsiasi tipo di soluzione, compresa una rottura definitiva. A maggior ragione se l’atteggiamento di Raiola continuasse a essere quello di un continuo confronto polemico con i club. A casa Donnarumma aspettavano un minimo di tregua su un argomento trito e ritrito: le nuove esplosioni mediatiche firmate Raiola saranno abbondante motivo di riflessione.

Fonte: Alfredo Pedullà

Montella: “A prescindere dai moduli, voglio vedere una reazione”

Mister Montella e Alessio Romagnoli hanno parlato alla vigilia di Austria Vienna-Milan, nella classica conferenza stampa pre partita organizzata dalla UEFA alla vigilia dei match europei. Di seguito le dichiarazioni complete verso l’esordio nel girone di Europa League rese dall’allenatore e dal difensore rossonero, nel video caricato dal Milan sul proprio profilo facebook ufficiale.

Fassone, visita a Milanello per stare vicino a squadra e mister

Le dimensioni della disfatta subita dalla Lazio non hanno lasciato indifferente né l’allenatore, né la squadra e nemmeno la dirigenza del Milan. Se Montella e i ragazzi hanno avuto un confronto generale sulla debacle capitolina, anche Marco Fassone ha fatto la propria parte presentandosi ieri a Milanello: l’a.d. – si legge su La Gazzetta dello Sport – ha voluto mostrare la vicinanza della società al mister e ai giocatori, chiamati a riscattare il ko dell’Olimpico già dai prossimi impegni in Europa League contro l’Austria Vienna e in Serie A con l’Udinese.

Leonardo punge Conti: “Non capisce niente di tattica”

Non è un attestato di stima quello rilasciato da Leonardo nei confronti di Andrea Conti, esterno arrivato al Milan nel corso dell’ultimo mercato estivo. L’ex calciatore e allenatore brasiliano ha sentenziato sulla poca preparazione tattica dei giocatori, prendendo come esempio negativo proprio il neo rossonero: “In Italia, oggi, l’80% dei giocatori capisce poco o nulla di tattica – ha dichiarato a Sky Sport – soprattutto i terzini. Pensate ad esempio che Andrea Conti capisca qualcosa a livello tattico? Lui pensa solo a giocare…”.

Situazione infortuni: ok Bonaventura e Romagnoli, Conti in miglioramento

Durante il consueto bollettino del martedì, il medico sociale del Milan Stefano Mazzoni ha parlato della situazione degli infortunati a Milan TV: “E’ buona, sono tutti a disposizione del mister eccetto Andrea Conti al momento”.

Su Conti: “Non è stato a disposizione perché ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra che si era gonfiata parecchio nelle prime ore. Devo dire che dopo una settimana la situazione è migliorata, però non è ancora guarito. Bisogna monitorare la situazione giorno dopo giorno. E’ in miglioramento”.

Su Bonaventura: “Era a disposizione, quindi ha recuperato dalla patologia”.

Su Romagnoli: “Sta bene, si sta allenando con regolarità”.

Fassone: “Il Milan avrà un futuro d’oro”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, è stato ospite di un forum nella redazione del Corriere dello Sport, in cui ha parlato a 360° del momento rossonero. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla debacle contro la Lazio: “Questa è la prima giornata di down dall’inizio della stagione, ma giocare subito ci aiuterà: non avremo tempo per rimuginare e per fare tanti discorsi. Se questa sconfitta ha minato le nostre certezze? Qualche dubbio ci è venuto, ma Montella è stato bravo nel post partita a sottolineare che le scon­fitte fanno parte di un progetto di crescita. Magari non di queste dimensioni… Ecco perché quando mi hanno inquadrato in tribuna dopo il 4-0 avevo quell’espressione terribile (sorride, ndr). Contro il Cagliari non avevamo giocato bene, ma erano arrivati i tre punti. Contro la Lazio invece…”.

Sugli attacchi di Raiola: “Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Raiola è l’agente di Donnarumma, ma anche di Bonaventura, Abate e altri giovani. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua s­fiducia l’ha espressa ­fin da aprile perché vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Dalle sue ultime frasi deduco che, nonostante gli investimenti, nutre ancora perplessità, ma sono felice che Gigio abbia scelto di rimanere: vuol dire che lui ci crede”.

Sulle “vedove” di Berlusconi: “Pensavo che questo scetticismo fosse ancora più pesante perché Berlusconi è stato al Milan 31 anni, 27 dei quali caratterizzati da grandi successi. Con Galliani ci sentiamo e tra noi il rapporto è buono. In una situazione del genere essere nel mirino della gente è normale e anche per questo abbiamo adottato una tipologia di comunicazione molto diretta: spieghiamo tutto ai tifosi con grande trasparenza sui social. Ho notato che la gente apprezza. Il numero di abbonamenti rispetto allo scorso anno è quasi raddoppiato e intorno al Milan sento tanto calore anche in trasferta”.

Sul debito col fondo Elliott: “Ho detto che al 99% la società rimarrà all’attuale proprietà lasciando però un minimo dubbio? Avrei potuto anche dire al 99,9%, ma come manager, in presenza di un ri­finanziamento non ancora certo, un minimo margine di dubbio va lasciato. Spero di poter dire che saremo a posto al 100% nella primavera del 2018, forse addirittura a febbraio-marzo, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza del debito con Elliott. La mia frase voleva dare una rassicurazione ai tifosi, far capire loro che il Milan non porterà comunque i libri in tribunale e continuerà ad avere una proprietà solida anche nella più sciagurata e remota delle ipotesi. Stanco di sentire insinuazioni sulla proprietà? A volte sì. Nel mondo del calcio spesso le proprietà orientali vengono viste come poco trasparenti e poco comunicative. Noi, dove possibile, abbiamo deciso di rispondere con i fatti e con i numeri”.

Sui ricavi dalla Cina: “I top club lì fatturano poche decina di milioni di euro, 20-25, anche il Manchester United che è il leader assoluto in quel mercato. La nostra scommessa è arrivare nei prossimi anni a 60-70-100 milioni. Come? In Cina abbiamo una società locale, non un semplice ufficio, e manager cinesi che possono sviluppare il nostro business conoscendo la cultura e sapendo come muoversi”.

Sugli obiettivi della stagione: “C’è un piano economico che va di pari passo con quello sportivo. L’obiettivo è la zona Champions League: vogliamo conquistarla per poi crescere ancora e vincere. Non riuscirci, però, non sarebbe un dramma. Alla UEFA ho presentato anche dei piani che non prevedono la partecipazione alla Champions e quindi 40 milioni in meno di ricavi. Se arriveremo ‘solo’ in Europa League non chiuderemo la baracca, ma non nascondiamo che gli azionisti ci hanno chiesto di tornare subito a giocare la coppa più prestigiosa”.

Sulla corsa alla Champions League: “Juventus e Napoli hanno qualcosa in più delle altre perché sono solide e collaudate. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio che mi sembrano più alla nostra portata come rose. Se cresciamo come squadra, possiamo dar fastidio a tutti”.

Sull’Europa League: “Per noi è una competizione importante, anzi prioritaria. Non la faremo schierando le riserve perché vogliamo arrivare il più lontano possibile e migliorare il nostro ranking. Se da febbraio avremo un po’ di fortuna nei sorteggi…”.

Sull’Inter: “Loro lo scorso anno in classi­fica sono ­finiti dietro di noi, ma il Milan ha cambiato molto. Ce la giocheremo senza paura, con loro e con le altre. Al derby e, ancora prima, allo scontro con la Roma arriveremo più rodati rispetto a ora.

Il mio derby con l’Inter? Ho buoni ricordi degli anni all’Inter. Il più grande rammarico è quello dell’ultima stagione con Mancini: eravamo primi, stavamo volando, poi qualcosa si è rotto (tra lui e Bolingbroke, allora CEO nerazzurro, e Fassone se n’è andato, ndr). Peccato perché avremmo potuto vincere il campionato. Roberto (Mancini, ndr) è un fuoriclasse e gli auguro ogni successo perché lo merita.

Mercato estivo? L’Inter era soggetta al Fair Play dell’UEFA, noi lo saremo il prossimo anno, ma non mi permetto di entrare nei loro affari. Tra la nostra proprietà e la loro c’è grande rispetto”.

Sul Fair Play Finanziario: “A maggio abbiamo ottenuto lo slittamento della sottoscrizione del Voluntary Agreement. Siamo stati convocati in un momento in cui i nostri piani erano ancora super­ficiali. Ci rivedremo a novembre e speriamo che tutto vada a posto”.

Sul mercato: “Trovare l’accordo per il Voluntary Agreement potrebbe darci dei vantaggi, ma dei vincoli con l’UEFA li avremo. Quest’anno la proprietà ha accettato perdite forti che nel prossimo bilancio saranno coperte da aumenti di capitale e abbiamo inserito in rosa 11 nuovi giocatori. Nel 2018 niente rifondazioni: l’idea è quella di aggiungere 2-3 elementi e migliorarci dove ne abbiamo bisogno. Faremo mercati importanti anche senza cessioni di spessore”.

Sul parco attaccanti: “Siamo felici di Kalinic. Montella lo voleva ­fin dall’inizio e puntavamo su di lui. Ci siamo tenute aperte delle altre piste perché non sapevamo cosa avrebbe fatto la Fiorentina”.

Su Bonucci: “Eravamo partiti per costruire una squadra di un certo tipo e nella nostra idea base Leo non c’era. A inizio luglio Montella e Mirabelli mi hanno prospettato l’acquisto Bonucci, spiegandomi che era il giocatore che avrebbe completato la nostra rosa. Su di lui siamo andati dritti per dritti anche se a me sembrava impossibile prenderlo. E invece al primo incontro con Marotta abbiamo trovato l’accordo in mezzora. Leo è un leader, ma anche lui deve ambientarsi”.

Su Raiola e la promessa della fascia di capitano a Gigio: “Non voglio fare polemiche. Dico solo che da quando ha sposato il nostro progetto, immaginiamo che Gigio diventerà capitano del Milan. Dargli la fascia adesso sarebbe stata una cosa prematura, ma se rimarrà a lungo con noi come speriamo…”.

Su Montella: “Non lo abbiamo mai messo in discussione e sarebbe rimasto anche senza la quali­ficazione all’Europa League. Mi è piaciuto tantissimo come ha lavorato la scorsa stagione, caratterizzata dalle difficoltà del cambio di proprietà. Ha grandi doti gestionali del gruppo”.

L'amministratore delegato del Milan Marco Fassone

Fassone: “Sorpresi dalle dimensioni della sconfitta. Siamo una squadra in costruzione, ci vuole tempo”

All’indomani del pesante ko con la Lazio, l’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.

Sulla sconfitta di Roma: “Non me lo sono ancora spiegato, lascio che le spiegazioni giuste se le diano Mirabelli e Montella. Devo dire che tutti noi ci aspettavamo prima poi questa marcia dei sei successi consecutivi si sarebbe potuta interrompere. Siamo consapevoli che la squadra è in costruzione, che ci vogliono i tempi eccetera. Ci ha un po’ sorpreso la proporzione e le dimensioni con le quali questa sconfitta è maturata”.

Sugli obiettivi: “Gli obiettivi assolutamente non cambiano: quest’anno, noi riteniamo di avere le carte in regola per potercela giocare e per poter competere per conquistare uno dei quattro posti che danno l’accesso all’Europa. È un obiettivo manifesto, è un obiettivo dichiarato, lo abbiamo sempre detto. I capitomboli come quelli di ieri sono importanti a nostro giudizio ed è importante che sia maturato anche in questo modo proprio per toglierci gli alibi, per guardarci dentro e per capire cosa non funzionato e ripartire proprio da giovedì, almeno con uno spirito diverso”.

Sulle critiche a Bonucci: “Mi è un po’ spiaciuto quando ho visto stamattina che le critiche si sono accentrate magari più su di lui che su altri. Ieri c’è stata una prestazione negativa della squadra in generale. Bonucci è il capitano, il leader, non è solo un acquisto fortemente voluto ma è un perno, un puntello, ha una credibilità assoluta e totale. Il giocatore che alla fine della partita ha deciso di metterci la faccia e di andare a parlare. Ha tutto il nostro apprezzamento e la partita di ieri non intacca nemmeno dello 0,1% la stima che abbiamo in lui”.

Sull’esordio di giovedì e sulle ambizioni in Europa League: “La giocheremo con una buona ambizione, quanto meno con l’idea di avere una competizione internazionale importante che ci accompagna a rifamiliarizzare con questo tipo di competizioni. Sappiamo che è difficile e non ci lasciamo ingannare dal fatto che apparentemente il gruppo sia alla nostra portata. Andiamo per step: il primo obiettivo è qualificarsi, qualificarsi bene e se ci riusciamo da primi nel girone perché questo da punti, dà valore e permette un sorteggio migliore. Dopo se avremo la capacità di raggiungere la fase ad eliminazione diretta cercheremo di andare il più avanti possibile. Certamente quello che garantiamo è il massimo impegno per una competizione che riteniamo importante”.

L’agenda rossonera: il programma settimanale

Dalla Lazio all’Udinese, in mezzo l’Austria Vienna. Questa sarà la prima volta nella quale, dopo preliminare e Playoff, i rossoneri dovranno affrontare il doppio impegno settimanale: non solo il campionato, infatti, perché prenderà il via anche il girone di Europa League.

Milanello è già stato organizzato un piano fitto e preciso di preparazione, che non prevede giorni di riposo. Al rientro dalla trasferta dell’Olimpico, la squadra si allenerà lunedì alle 10.30 e martedì alle 16.15. Poi, mercoledì, sarà la vigilia del nostro esordio europeo. Ecco il programma: seduta al mattino, alle 10.00, e nel pomeriggio la partenza per l’Austria e lì la conferenza stampa di Mister Montella dalle 19.00, esattamente 24 ore prima della partita.

Al ritorno in Italia, Diavolo in campo venerdì alle 12.00, mentre la vigilia di campionato sarà caratterizzata dalla conferenza stampa del Mister (sabato mattina) e dalla rifinitura della quarta giornata di Serie A (sabato pomeriggio). Domenica alle 15.00, infatti, arriverà l’Udinese a San Siro.

Fonte: A.C. Milan

Calhanoglu: “Il modulo? Cambiare sempre non è facile. Io mi devo adattare”

Un calciatore di gran talento e prospettiva, tra i migliori interpreti in Europa del ruolo di trequartista puro, ma in difficoltà in questi due mesi rossoneri. Hakan Calhanoglu, seppur indubbiamente talentuoso, sta faticando a prendersi immediatamente il Milan: colpa di una condizione non ottimale e di un processo di ambientamento ancora tutto da completare, ma anche di una squadra ben lontana dagli equilibri necessari per vincere.

Subentrato nella ripresa di Lazio-Milan, con i capitolini avanti 4-0, Calhanoglu ha parlato così del momento del Diavolo: “Non so se cambieremo modulo, ma cambiare sempre non è facile. Io poi mi devo adattare – riporta il Corriere della Sera – è tutto molto diverso. Immobile, che ha faticato a Dortmund e qui sta facendo benissimo, è un esempio”.

Montella: “Dobbiamo diventare squadra. Acquisti in panchina? Ho fatto le scelte migliori Sul 4-3-3…”

Mister Montella ha parlato nel post partita di Lazio-Milan, 3^ giornata di campionato terminata 4-1 per i capitolini. Di seguito le parole dell’allenatore rossonero.

L’analisi del ko: “È una brutta sconfitta, ci sono state tante cose negative sulle quali dobbiamo lavorare. Un episodio a livello psicologico ha cambiato la gara, il calcio d’angolo dove la Lazio stava segnando. Poi da lì abbiamo perso coraggio e loro sono stati cinici.

Dobbiamo ancora diventare squadra, tutti insieme ci siamo allenati poco ma so che non abbiamo tempo. Questo match ci ha detto che siamo indietro, la Lazio oggi ha dimostrato di essere più squadra di noi e di essere più avanti: dobbiamo fare di più sotto il profilo dell’atteggiamento e della personalità”.

A livello generale la squadra sta bene, ma quando non ci sei con la testa perdi la convinzione e l’aspetto nervoso che ti fa correre di più, il problema è che la squadra oggi ha corso male. Ci sta che ci possano essere degli alti e bassi quando cambi tanto – ha dichiarato Montella a Premium Sport HD – il risultato è anche un po’ severo ma ci farà bene”.

Sui singoli: “Biglia e Montolivo possono giocare insieme? Individualmente hanno fatto delle buone partite, si possono riproporre in futuro, i problemi sono stati altri. Molti nuovi acquisti in panchina? Quelle che ho fatto oggi per me erano le scelte migliori, Cutrone è più avanti rispetto a Kalinic e Andrè Silva, Bonaventura non era al top, così come Calhanoglu. La squadra deve conoscersi e lo farà giocando”.

Su Bonucci: “Tutta la squadra ha dimostrato di non essere equilibrata e aggressiva. La squadra non mi è piaciuta ed è giusto che il giocatore con più personalità subisca qualche critica maggiore ma questa cosa non lo toccherà, anzi avrà ancora più stimoli. Sbagliato il 4-3-3? La differenza tra i moduli è minima, probabilmente cambierò in futuro, abbiamo la possibilità di variare i sistemi di gioco”.

Albertini: “Tornare al Milan? Nessuno mi ha mai chiamato. Ma sono contento”

L’ex centrocampista del Milan e oggi dirigente sportivo, Demetrio Albertini, ha espresso il proprio parere sul momento rossonero:

“È prematuro dare giudizi in merito: il tempo lo dirà. Non sono né ottimista né pessimista. Per ora, da tifoso, sono contento. Ritornare? Nessuno mi ha mai chiamato – ha dichiarato al Corriere della Sera – anche se di voci ce ne sono state tante. Il problema, insomma, non si è nemmeno posto”.

Ufficiale: Sosa è del Trabzonspor

Ora è arrivata anche l’ufficialità: José Sosa è un nuovo calciatore del Trabzonspor. Il Principito si è trasferito a titolo definitivo nel club di Trebisonda, firmando un contratto di durata triennale. Ad annunciarlo sono stati i turchi stessi tramite i propri profili social ufficiali. Per Sosa si tratta di un ritorno nella Super Lig, avendo militato in passato nelle fila del Besiktas.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Sogno la Champions. Raiola? Un uomo piccolo”

Massimiliano Mirabelli ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano del Sud. Di seguito i passi relativi al Milan.

Sulla prima estate di lavoro al Milan: “Posso essere sincero? Non sono riuscito a fermarmi un attimo. La mole di lavoro in questi mesi è stata enorme. E poi le ore di lavoro per me non sono cambiate. Come lavoravo qui in Calabria, lavoro adesso a Milano. Il tempo che dedico al calcio è infinito. Sono stato catapultato d’un tratto in una situazione nuova, è vero, tutto molto bello, ma tutto è avvenuto in apnea”.

Sul rapporto con Marco Fassone: “L’ho conosciuto all’Inter. Lì sono arrivato e avuto la fiducia di Piero Ausilio. Il mio ruolo era di capo osservatore, ma, da subito, ho avuto uno splendido rapporto anche umano con Fassone che all’Inter ricopriva il ruolo di direttore generale. Mi consultavo quotidianamente con lui: lunghe telefonate tra segnalazioni di giocatori promettenti e tanto altro. Poi quando è stato allontanato dall’Inter subito mi ha detto una cosa: dove vado ti porto con me. Così è stato. Posso aggiungere che lavorare con lui è un piacere perché per me non è umano, ma un vero e proprio extraterrestre”.

Sui giorni passati in attesa del closing: “Ricordo a tutti che avevo un contratto con l’Inter, quindi se non si chiudeva l’affare… Poi il mio tempo l’ho passato negli stadi di Europa. Ho visto partite, partite e ancora partite. Concentrato sempre e unicamente a vedere giocatori che potevano far parte di un progetto che per fortuna è partito”.

Sulla proprietà cinese: “Hanno le idee chiare. Vanno sempre diritti per la loro strada e non rispondono a nessun tipo di provocazioni o note stonate sulla stampa. Preferiscono, insomma, arrivare diritti al risultato. La loro ambizione è quella di riportare il Milan sul tetto del mondo entro cinque anni. Noi subito gli abbiamo detto che non sarà facile, ma siamo il Milan calcio e abbiamo il dovere di provarci”.

Sullo scontro di quest’estate con Mino Raiola: “Da gigante del calcio mercato, con quella frase Raiola, è diventato un uomo piccolo nei miei confronti. Esordire con l’affare Donnarumma non è stato facilissimo, ma ne siamo venuti fuori alla grande”.

Sulla frase che ha convinto la famiglia Donnarumma a rinnovare: “Possiamo andare avanti con le domande? Ne vorrei un’altra…”.

Sul rapporto con la vecchia guardia del Milan e con l’ex presidente, Silvio Berlusconi: “Ancora non ho avuto il piacere di incontrarlo. Ci sarà sicuramente occasione. Se per vecchia guardia si intende Maldini, Costacurta, Baresi… sì, abbiamo parlato, la storia del Milan non si cancella, resta la grande storia. Galliani, invece, viene ancora allo stadio ed è sempre un grande tifoso del Milan”.

Sul prima club per cui ha lavorato, il Rende: “Società seria ed organizzata. Ho fatto avere al Rende già due ragazzi del Milan. Sono i fratelli Modic e non è escluso che a gennaio possano arrivare nella squadra biancorossa altri giovani interessanti di casa Milan. Nel calcio tutto è possibile. La società biancorossa è partita con il piede giusto. Bisogna restare con i piedi per terra, ma sognare non costa nulla”.

Su Cutrone: “Lui faceva parte del settore giovanile del Milan, ma è un ‘98 in scadenza, poi lo abbiamo visto negli allenamenti e sinceramente il ragazzo ha grandi doti e può fare veramente bene. Crediamo in lui, come crediamo nei tanti giovani che sono in prima squadra. Poi Montella con loro ha un rapporto splendido. Siamo sulla buona strada, ma c’è tanto lavoro ancora da fare”.

Sul suo livello di inglese: “Sto studiando”.

Sul sogno che spera di realizzare in rossonero: “Regalare presto ai tifosi del Milan quella musichetta della Champion’s. Questo adesso è il mio più grande sogno”.

Mirabelli

Mirabelli: “Cutrone vale tantissimo. Un rimpianto? A parte Aubameyang…”

Il tema centrale è la chiusura anticipata del mercato: Massimiliano Mirabelli interviene nel corso di YouPremium e dice la sua sulla notizia del giorno, la decisione della Premier di porre fine alle trattative della prossima estate il 9 agosto, due giorni prima dell’inizio del campionato. Ecco le principali dichiarazioni rilasciate dal d.s. del Milan.

“La chiusura anticipata del mercato? Io sono favorevolissimo. Il mercato così è troppo lungo e mette in difficoltà gli allenatori: andrebbe limitato. Si arriva a fine agosto che si sono già giocate alcune gare di campionato ed europee e non si lavora benissimo. Sono pienamente d’accordo con chi vuole accorciare il calciomercato che dura troppo. Quando la palla inizia a girare il mercato deve essere chiuso e anche la sessione di gennaio è troppo lunga, bisognerebbe accorciare anche quel mese di mercato. Io lo farei finire almeno una settimana prima dall’inizio della stagione“.

Mirabelli ha poi trattato alcuni temi specifici riguardanti il Milan: “Difficile lasciare in panchina questo Cutrone? Sta facendo benissimo e sappiamo che abbiamo altri due ottimi attaccanti come Kalinic e Andrè Silva. Ogni domenica vorremmo avere questo tipo di problemi. Cutrone vale tantissimo, come tutti i nostri giocatori. E’ un ragazzo del 1998, sta facendo bene e rimarrà per molti altri anni al Milan. Se continua così avrà sicuramente spazio. Un giocatore che abbiamo cercato e non è arrivato? A parte Aubameyang non posso dirlo, lo rivelerò tra qualche anno, devono passarne almeno tre”.

Fonte: Premium Sport HD

Sosa-Trabzonspor, è fatta: nelle casse del Milan 6 milioni

Definita una cessione (quasi) fuori tempo massimo per il Milan, una settimana dopo la chiusura del mercato italiano. José Sosa ha deciso di accettare l’offerta del Trabzonspor e di svestire il rossonero dopo appena una stagione: decisiva la ricchissima offerta contrattuale dei turchi e il rialzo degli ultimi giorni, che arriverà a fare guadagnare al Principito la bellezza di 15 milioni bonus compresi in tre anni. Nelle casse del Diavolo, invece, finiranno 6 milioni. Accordi fatti – conferma Sky Sport – con Sosa che torna nella Super Lig.

Materazzi: “Io, milanista mancato grazie a Facchetti”

Presente a un evento in un Inter Club a Bitonto, Marco Materazzi è tornato a parlare dell’estate del 2006, in cui fu vicinissimo a un sorprendente trasferimento al Milan a parametro zero: “Sono rimasto grazie a Facchetti – riporta tuttocalciopuglia.com – lui mi ha accudito e ha permesso che non passassi all’altra sponda”.

Kessie, Kalinic e Calhanoglu in gruppo

Atletica e tattica per i rossoneri, a meno di 3 giorni dalla ripresa della Serie A. Il resoconto da Milanello

Una settimana fa si allenava a parte, una settimana dopo, invece, a meno di 3 giorni dalla ripresa del campionato contro la Lazio, Bonaventura ha dato altri segnali confortanti sullo stato di forma: Jack sta bene ed è rimasto ancora a disposizione di Mister Montella nella giornata odierna. In gruppo anche Kessié, Kalinic e Calhanoglu.

Squadra al lavoro dalle 16.15 a Milanello, nell’unica sessione prevista dopo quelle di mercoledì: prima fase di riscaldamento atletico con corsa e allunghi, poi esercitazioni tattiche divisi su 2 metà campo. Biglia, Zapata e Gomez, gli ultimi nazionali attesi, sono rientrati questo pomeriggio a Milano. Per venerdì è prevista una doppia seduta, al mattino (10.00) e al pomeriggio (16.15).

Fonte: AC Milan

Bianchessi: “Cutrone? Alcuni ridevano, ora parlano i fatti. Darà filo da torcere a tutti”

Paolo Bianchessi ha rilasciato una breve intervista a Tuttosport. L’ex responsabile del settore giovanile rossonero ha elogiato Cutrone, pezzo pregiato della cantera rossonera: “Patrick è un bomber di razza. E’ da quando aveva 14 anni che dico che sarebbe diventato uno dei migliori attaccanti italiani”.

Bianchessi si dice talmente sicuro delle qualità del giovane attaccante che lo vede addirittura giocarsi un posto da titolare nel nuovo Milan: “Qualcuno allora sorrideva ironicamente, ora parlano i fatti. Sono sicuro che darà filo da torcere a Kalinic e André Silva, che non sono costati poco“.

Un vero colpaccio low-cost, insomma: “Quanto è costato al Milan? Millecinquecento euro”.

Ufficiale: Milan, trauma distorsivo alla caviglia per Conti

Il giocatore ha riportato un leggero trauma distorsivo alla caviglia destra. Ecco il referto completo

Andrea Conti, uscito dal campo per infortunio durante la partita disputata con la maglia della nazionale ieri sera contro Israele, si è sottoposto questa mattina a esami strumentali. Il giocatore ha riportato un leggero trauma distorsivo alla caviglia destra; sarà monitorato quotidianamente e nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori controlli, qualora necessari. Conti ha già iniziato una libera deambulazione senza dolore.

Fonte: acmilan.com

Conti, niente di grave alla caviglia. Ma salterà Lazio-Milan

Niente di grave per Andrea Conti, uscito per infortunio nel mezzo della gara disputatasi ieri tra Italia e Israele: per il terzino del Milan si tratta solo di una leggerissima distorsione alla caviglia, già sgonfiatasi rispetto alla serata. L’esito degli esami strumentali a cui si è sottoposto in giornata, dunque, è nel complesso positivo: Conti salterà Lazio-Milan di domenica solo in via precauzionale – riferisce Sky Sport – per poi tornare ad allenarsi coi compagni già da lunedì.

Milanello, assente Sosa: è sempre più verso il Trabzonspor

Giornata di allenamento, quest’oggi per il Milan. Stamane la formazione di Montella si è ritrovata a Milanello, nel mirino c’è la sfida di domenica pomeriggio contro la Lazio. La notizia però è l’assenza di Sosa: il giocatore non ha preso parte alla seduta, sta trattando l’accordo con il Trabzonspor. Dopo l’ultimo rilancio della società turca – triennale da 5 milioni di euro a stagione – il calciatore sembra propenso a dire sì.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli: “Tifosi del Milan, potete sognare. Cessioni di top player? Niente paura”

Intervista esclusiva di Premium Sport a Massimiliano Mirabelli nell’ambito del premio ricevuto dal sindaco del paese di Rende per meriti sportivi. Il ds del Milan ha parlato del positivo inizio di stagione: “I tifosi possono sognare ma non dobbiamo creare false illusioni. Noi giocheremo al massimo tutte e tre le competizioni in cui siamo, Europa League compresa, anche perché può riportarci in Champions. L’importante è avere la pazienza di aspettare la creazione di un gruppo, possiamo aprire un ciclo”.

Mirabelli è poi tornato a parlare di mercato: “Siamo una squadra importante, abbiamo raggiunto il 95% degli obiettivi che ci eravamo prefissati e nei prossimi anni puntelleremo. Rafinha a gennaio? Non ci è mai interessato, forse è il gioco dei procuratori o delle altre squadre per dare visibilità ai giocatori. Sosa? Siamo d’accordo col Trabzonspor, decide il giocatore”.

Su Reina eventuale sostituto se partisse Donnarumma, visto che il mercato insegna che gli “scippi” top sono all’ordine del giorno (vedi Neymar): “Noi siamo tranquilli, non abbiamo paura di nulla. Questo club affascina tanti giocatori che vogliono venire e tanti che sono qui e non vogliono andarsene”.

Il ds rossonero precisa le parole di Fassone sull’eventualità di cedere un top player senza qualificazione in Champions: “Non ridimensioneremo mai, magari avremo nuove entrate da sponsor in Italia o Cina. Stiamo programmando per obiettivi importanti, c’è da stare tranquilli”. Infine, sul possibile scarso minutaggio di Cutrone in un attacco che conta su Kalinic e André Silva: “Giocano ogni tre giorni non ci sarà una formazione tipo, ci sarà spazio per tutti”.

Fonte: Premium Sport HD

Bonucci, rientro in anticipo a Milanello

Rientro a Milanello in anticipo per Leonardo Bonucci. Impegnato con la Nazionale italiana nelle gare di qualificazione ai Mondiali, il capitano milanista è già tornato a lavorare nel Centro Sportivo rossonero – riferisce MilanNews.it: Bonucci, infatti, non è disponibile per la gara di questa sera tra Italia e Israele per squalifica.

Sorpresa Sosa: ora è orientato al “sì” al Trabzonspor

Non è ancora finita per il ritorno in Turchia di José Sosa. Nonostante il rifiuto del giocatore al rilancio del Trabzonspor e l’annuncio della volontà di restare al Milan sino a fine contratto, le carte in tavola sono cambiate: il club di Kucka – riferisce Sky Sport – ha rilanciato ulteriormente per avere il Principito, andando oltre i 5 milioni netti all’anno per tre stagioni. E Sosa, dopo il rifiuto di qualche giorno fa, è ora orientato verso il “sì”: si tratterebbe di un bis nella Super Lig, avendo giocato nel Besiktas. C’è tempo sino all’8 settembre per chiudere la trattativa.

Mirabelli: “Milan? Un orgoglio, ma anche una grande responsabilità”

A margine della consegna del premio consegnatogli dal comune di Rende, Massimiliano Mirabelli ha parlato ai microfoni di quicosenza.it. il DS del Milan ha parlato delle sensazioni che prova da quando è entrato a far parte della dirigenza rossonera:

“Essere il direttore sportivo di una società come il Milan ti inorgoglisce e ti lusinga ma ti da anche delle responsabilità incredibili, finalmente abbiamo costruito una squadra competitiva che ha fatto bene nei primi incontri di questa stagione ma ancora c’è molto lavoro da fare”

Milan, nuovo sondaggio per Reina: è in scadenza nel 2018

Già cercato in estate nei giorni del “no” di Donnarumma al rinnovo, Pepe Reina è rimasto nel mirino del Milan: i rossoneri – riporta La Gazzetta dello Sport – hanno effettuato un nuovo sondaggio per il portiere spagnolo, in scadenza di contratto con il Napoli il prossimo mese di giugno.

Il Milan terrebbe volentieri Gigio, ma la clausola rescissoria presente nel suo contratto obbliga a tenere sempre gli occhi aperti sulle alternative. Su Reina è fortissimo anche il PSG: i parigini, che già lo avrebbero preso ad agosto, sono disposti a offrire un contratto da 4 milioni a stagione.

Sconcerti: “Il Milan ha speso 230 milioni ma, escluso Bonucci, non ha comprato top player”

Mario Sconcerti ha rilasciato alcune dichiarazioni a Libero commentando il mercato appena concluso, a partire proprio da quello dei rossoneri: “Squadre di Serie A tornate a investire? In linea di principio sì, ma mi dica lei, di grandi giocatori chi è arrivato? Mi spiego: il Milan ha speso 230 milioni, ma a parte Bonucci che ha avuto una sua eco particolare nei nostri confini non è riuscito ad arrivare a nessun top player”.

La storica firma del Corriere ha poi continuato: “L’Inter ha dovuto prendere i centrocampisti della Fiorentina. La Roma ha venduto giocatori più importanti di quelli che ha preso”.

Infine un commento sui campioni d’Italia uscenti: “Juve più vulnerabile? A me sembra invece che l’assenza di Bonucci sia stata riequilibrata dall’arrivo di altri grossi giocatori. Se devo pensare a quale sia la squadra più completa penso ancora alla Juve, senza dubbio”.

Bossi (Banca Ifis): “Fideiussioni Milan? Ordinaria amministrazione”

A margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio, ai microfoni di Business Insider l’amministratore delegato di Banca Ifis Giovanni Bossi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle famose fideiussioni concesse al Milan nell’ambito delle operazioni che hanno portato Bonucci e Biglia in rossonero.

“Perché noi abbiamo rilasciato al Milan le fideiussioni legate agli acquisti di Leonardo Bonucci e Lucas Biglia e altre banche no? Beh, dovete domandarlo agli altri istituti di credito. In una operazione di questo tipo è centrale prendere rischi in maniera consapevole e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo guardato tutta l’operazione e abbiamo deciso che ci stava perfettamente. Per noi si è trattato di normale amministrazione. Abbiamo chiuso in tempi stretti, visto che in questi casi la rapidità premia”.

“Non è stata una cifra enorme e in ogni caso noi da quasi venti anni lavoriamo con le squadre di calcio di serie A e B. E’ un filone di cui ci siamo sempre occupati: ogni anni finanziamo e/o garantiamo fino a sei club e non per 500 mila euro ma per importi ben maggiori. Sappiamo fare le nostre valutazioni e lo abbiamo fatto anche nel caso di Bonucci e Biglia. Il nostro costo del rischio di credito è tra i più bassi del sistema mentre la qualità del credito è tra le più alte”.

Raiola: “Tutti hanno giudicato male Donnarumma, sto ancora aspettando le scuse”

Mino Raiola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Crc. L’agente tra gli altri di Gigio Donnarumma è tornato di nuovo sul rinnovo-telenovela che ha infuocato l’inizio dell’estate rossonera: “Guardo sempre avanti. Siamo rimasti al Milan perché questo era il desiderio del ragazzo e chi lo ha giudicato prima della chiusura del calciomercato, dovrebbe chinarsi e chiedere scusa. E invece, sto ancora aspettando le scuse da quella piccola parte della tifoseria di Milano e anche da qualche giornalista che ha espresso un giudizio morale perché è facile poi fare la morale sugli altri”.

Sul comportamento dei tifosi: “L’Italia è forse l’unico Paese in cui i tifosi pensano di gestire le società o le scelte dei giocatori, questo all’estero non accade. In Italia si ha un po’ di paura dei tifosi e dobbiamo uscire da questa cultura. Tutti hanno giudicato male Donnarumma, ma non hanno poi chiesto scusa. Voglio chiarire anche questa storia della fascia da capitano: noi non l’abbiamo mai chiesta, ci è stata offerta”.

Sul campionato: “La Juventus ad oggi è campione d’Italia per cui resta la squadra da battere. Ma questo è un campionato nuovo ed è vero che la Juve è ancora una grande squadra, ma anche il Napoli lo è. Credo che anche la Roma possa sorprendere quest’anno”.

Sul mercato di Milan e Inter: “Non condivido la politica delle milanesi, ma la rispetto. Finora nessuna grande avversaria ha incontrato il Milan, ma ciò che mi preoccupa è che manca ancora di una punta”.

Vacanze? “Non vado in vacanza, il mio lavoro non finisce quando chiude il calciomercato”.

André Silva-Rodriguez in gol nelle qualificazioni ai Mondiali

È stata una serata positiva quella di ieri per i rossoneri impegnati con le rispettive Nazionali, e in particolare per André Silva e Ricardo Rodriguez, entrambi a segno nelle gare disputate dal Portogallo e dalla Svizzera. Il centravanti lusitano è risultato decisivo ai fini del risultato nell’1-0 inflitto all’Ungheria, griffando il gol-vittoria con un colpo testa in area piccola, mentre l’ex Wolfsburg ha chiuso la pratica Lettonia realizzando il rigore del definitivo 3-0 degli elvetici.

Niang: “Grazie Milan, sarai sempre nel mio cuore. Mi spiace sia finita così”

M’Baye Niang ha scritto un lungo post di commiato al Milan tramite il proprio profilo Instagram:

“Ero un bambino, quando 5 anni fa arrivavo a Milano per la prima volta. Essere un giocatore del Milan è sempre stato e sempre lo sarà ‘speciale’. Il gol in Coppa Italia contro la Reggina, la serie A, il trio delle creste, il palo di Barcellona, gli anni della Champions e quelli deludenti.

Ma oggi è arrivato il momento di staccarmi da questo meraviglioso mondo. Dal Milan. Ci sono tanti motivi, ci sarebbe tanto da dire, ma oggi voglio dirvi semplicemente GRAZIE, per quello che mi avete dato, per quanto mi avete dato. Per tutto. I tentennamenti degli ultimi giorni dipendevano dal fatto che avrei voluto scegliere io, e con calma, il mio destino. Mi dispiace sia finita così. Ma spesso il calcio ti fa diventare eroe e pochi attimi dopo la causa dei problemi. Il Milan e i milanisti avranno per sempre spazio nel mio cuore, nonostante tutto.

Ringrazio chi mi ha fatto crescere, il Milan, Milanello, compagni di squadra. Oggi inizia una nuova avventura  al Torino. Ho una voglia infinita di giocare e di indossare la maglia granata, di fare gol. Grazie al presidente Cairo, al direttore Petrachi, al mister che hanno fatto tanto per portarmi qui. Ci vediamo in campo. Ed allora… ‘ E’ ancora Toro, è sempre Toro…forza Toro’ “.

Milan, piace Duncan come vice Kessie

Questa estate sono arrivati 11 acquisti importanti, per un mercato in grande stile che possa rilanciare il Milan nelle prime posizioni della Serie A. Ma Fassone e Mirabelli, pur avendo operato molto in entrata, non hanno regalato a Montella un vice Kessie: una mezzala di passo, sostanza e chili che possa far rifiatare l’ivoriano in caso di necessità. In vista di gennaio, un profilo gradito è quello di Alfred Duncan: il ghanese – riferisce il Corriere dello Sport – è uno dei nomi al vaglio della dirigenza per puntellare la mediana.

Gigio per Buffon: Ventura pensa al cambio verso Italia-Israele

Il giorno dopo il pesante ko subito dalla Spagna, dalle parti di Coverciano è tempo di pensare subito alla prossima partita dell’Italia, impegnata martedì nell’importante gara di qualificazione ai Mondiali contro Israele. Il c.t. Ventura, tra le tante possibili novità di formazione rispetto alla gara del “Bernabeu”, potrebbe optare anche per un cambio in porta: fuori Buffon, dentro Gigio Donnarumma – riporta MilanNews.it – nell’ottica di una rotazione che era al vaglio del selezionatore già prima della debacle madrilena.

Rossoneri in nazionale: il primo blocco

Vittorie per Rodriguez, André Silva e Kessié. Bene Biglia. Solo Bonucci in campo in Spagna-Italia

È andato in archivio il primo blocco di partite dei rossoneri in Nazionale. Tanti i minuti giocati dai nostri 17 calciatori convocati: qualificazioni mondiali e amichevoli, vittorie, pareggi e sconfitte, non è mancato davvero niente. In ordine di tempo, giovedì hanno aperto le danze Rodriguez e André Silva: lo svizzero è stato impiegato 90′ nel successo per 3-0 sull’Andorra; il portoghese, titolare, è stato sostituito all’81’ partecipando alla festa di gol (5-1) contro le Far Oer.

Poi è toccato ai sudamericani: 90′ per Biglia in Uruguay-Argentina 0-0, per Zapata in Venezuela-Colombia 0-0 e per Gomez in Cile-Paraguay nel sorprendente 0-3 finale. Da Lucas, in particolare, sono arrivati ottimi segnali soprattutto sulla condizione fisica dopo il ritorno in campo in Milan-Cagliari. Venerdì, invece, è stato il turno delle formazioni giovanili italiane. Nonostante il ko contro la Spagna (3-0 in amichevole), i milanisti dell’Under 21 si sono messi in evidenza: Cutrone e Calabria titolari, 86′ ciascuno, mentre Locatelli è subentrato dopo la metà della ripresa. E nel primo tempo dell’amichevole Italia-Turchia (1-1), con l’Under 19, c’è stato spazio per Gabbia.

Ovviamente il big match della giornata di sabato era Spagna-Italia, allo stadio Santiago Bernabeu, terminata con una sconfitta per la squadra del CT Ventura. Lo 0-3 costringerà quasi certamente gli azzurri a passare dagli spareggi per ottenere il pass per il Mondiale 2018. Da segnalare i 90′ di Leonardo Bonucci ma anche la sua ammonizione, che lo costringerà a saltare per squalifica la gara di martedì con Israele. Panchina, invece, per Donnarumma, Conti e Montolivo, come dall’altra parte per Suso. Infine, 68′ per Calhanoglu in Ucraina-Turchia 2-0 e 90′ per Kessié in Gabon-Costa d’Avorio 0-3. È rimasto a riposo Nikola Kalinic: Croazia-Kosovo è stata sospesa per maltempo e riprenderà domenica alle 14.30.

Fonte: AC Milan

Italia travolta dalla Spagna, Bonucci insufficiente come tutti gli azzurri

L’Italia crolla in casa contro la Spagna e con essa affonda anche il baluardo e il leader della difesa. È stato un Leonardo Bonucci insufficiente quello visto ieri sera al “Bernabeu”: provoca la punizione del vantaggio spagnolo – rimediano peraltro un giallo che gli costerà la gara con Israele –, balla insieme ai compagni di reparto sulle folate delle fenomenali Furie Rosse ed è insolitamente impreciso anche in fase di impostazione, in una gara decisamente negativa.

In una serata da dimenticare per tutti gli azzurri, anche Bonucci non è stato all’altezza della situazione. Ma se la Nazionale avrà modo di riscattarsi subito martedì, nell’altra gara di qualificazione ai Mondiali contro Israele, per il capitano del Milan è già tempo di tornare a pensare ai colori rossoneri e in particolare alla delicata trasferta in casa della Lazio di domenica: l’ammonizione rimediata contro Isco e compagni, da diffidato, gli costerà un turno di squalifica.

Sosa rifiuta il Trabzonspor: resta al Milan

Mercato chiuso in Italia, ma non in Turchia. E Trabzonspor che ha provato, in questi ultimi giorni, a prendere Sosa dal Milan. Il ‘Principito’, però, ha detto ‘no’: resta in rossonero e tra poco lo comunicherà sia alla società che al club turco. Il calciatore argentino ha deciso di rimanere al Milan nonostante un contratto in scadenza nel 2018 ed un’importantissima offerta ricevuta dal Trabzonspor: ben 5 milioni l’anno per i prossimi tre anni, con 5 milioni alla firma e 10 successivamente. I rossoneri, invece, avrebbero incassato 6 milioni di euro da quest’operazione.

Ad avere la meglio, però, è stata la coerenza di Sosa. Il calciatore aveva lasciato il Besiktas l’estate scorsa per giocare al Milan e, dopo un anno, ha voluto rifare la stessa scelta rifiutato la Turchia per restare in Italia. Decisione presa, quindi: il ‘Principito’ ha deciso di restare in rossonero e di mettersi a disposizione di Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Primo big match e ritorno in Europa: il settembre del Milan

Sarà un settembre importante per il Milan. Dopo l’avvio d’annata decisamente positivo, con sei vittorie su sei e soprattutto la combo qualificazione ai gironi di Europa League-punteggio pieno in Serie A, i ragazzi di Montella sono chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere in questo scorcio di stagione, continuando a vincere per mettere punti importanti nella corsa alla Champions League e ovviamente anche per inserire i tanti nuovi acquisti e far registrare miglioramenti nel gioco e nell’amalgama della squadra.

Già la prima gara del mese sarà super impegnativa: i rossoneri faranno visita alla Lazio di Inzaghi domenica 10 settembre, alle ore 15, per quello che è a tutti gli effetti il primo big match della stagione. Giovedì 14 settembre sarà poi tempo dell’esordio in UEL in casa dell’Austria Vienna, poi il Milan si ritufferà a bomba nel campionato: tre partite in sette giorni contro Udinese (17/9), SPAL (20/9) e Sampdoria (24/9) per un filotto che darà risposte importanti sulla consistenza della squadra. A chiudere settembre, il 28, la prima a San Siro di Europa League contro i croati del Rijeka.

Di seguito il calendario completo del mese di settembre:

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Milan, ecco la lista UEFA: presenti anche Paletta, Gomez e Sosa

Con Austria Vienna-Milan partirà la UEFA Europa League dei rossoneri. Un’avventura che vedrà i ragazzi di Mister Montella (assegnati al Gruppo D) sfidare – oltre agli austriaci – anche AEK Atene e HNK Rijeka.
Il Milan ha consegnato alla UEFA l’elenco ufficiale dei giocatori che prenderanno parte alla fase a gironi. Ecco la lista.

1) ABATE (20)
2) ANTONELLI (31)
3) BIGLIA (21)
4) BONAVENTURA (5)
5) BONUCCI (19)
6) BORINI (11)
7) CALABRIA (2)*
8) CALHANOGLU (10)
9) CONTI (12)
10) CUTRONE (63)*
11) DONNARUMMA A. (90)
12) DONNARUMMA G. (99)*
13) GABBIA (46)*
14) GOMEZ (15)
15) GUARNONE (75)*
16) KALINIC (7)
17) KESSIE (79)
18) LOCATELLI (73)*
19) MAURI (4)
20) MONTOLIVO (18)
21) MUSACCHIO (22)
22) PALETTA (29)
23) RODRIGUEZ (68)
24) ROMAGNOLI (13)
25) ANDRÉ SILVA (9)
26) SOSA (23)
27) SUSO (8)
28) STORARI (30)
29) ZANELLATO (45)*
30) ZAPATA (17)

* Giocatore nella lista UEFA B

Fonte: AC Milan

Ambrosini: “Giusta la fascia a Bonucci? Chiedete a Montolivo…”

L’ex capitano del Milan e oggi commentatore sportivo, Massimo Ambrosini, ha rilasciato un’intervista ai taccuini di Tuttosport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan in generale: “Mi piace l’entusiasmo, la disponibilità dei giocatori. Mi piacciono le variabili che sono a disposizione di Montella. Cosa mi preoccupa? Mettere insieme tutti questi giocatori comporta delle incognite naturali. E in più c’è da considerare l’impegno dell’Europa League, che l’Inter, una delle probabili rivali per la qualificazione in Champions, ad esempio non avrà”.

Sull’attacco: “È lì che si gioca la stagione del Milan. Lì si farà la differenza per andare in Champions League. Non si può pretendere che Cutrone faccia 20 gol, André Silva avrà bisogno di tempo per adattarsi e adesso è arrivato anche Kalinic. Vedremo…”.

Sull’arrivo di Bonucci: “È un’operazione che mi ha sicuramente stupito nelle tempistiche. Bonucci è un professionista e non si farà spaventare. In ogni caso arrivare al Milan alla sua età e con quel passato in bianconero è una gran bella sfida”.

Sulla fascia a Leo: “Bisognerebbe chiedere a Montolivo se è stato giusto. Immagino l’abbiano avvisato e gli abbiano spiegato bene la scelta. I modi, in questi casi, sono fondamentali”.

Su Romagnoli: “È un anno fondamentale per lui. È arrivato che era una promessa, adesso deve crescere ulteriormente. Con Bonucci, dovrà riuscire a legare l’eleganza di gioco all’abilità nella marcatura: se cresce nell’uno contro uno, diventa un campione a tutti gli effetti”.

Su Donnarumma: “La vicenda del rinnovo poteva essere gestita in maniera differente, ma non avevo dubbi che la soluzione più logica sarebbe stata rimanere al Milan. Non lo conosco personalmente, ma so che è un ragazzo sensibile e come tale può avere avuto qualche tentennamento. Ma ha qualità tecniche che non si discutono e che non saranno minate da quel che è successo a giugno. Allo stesso modo, anche sui tifosi non avevo dubbi che lo avrebbero riaccolto come un idolo”.

 

Dida: “Milan, bel mercato: ora bisogna tornare in Champions. Gigio…”

Fiducia nel Milan. Nelson Dida, pilota improvvisato alla Heineken champions of the grid sul circuito di Monza, è convinto che il club rossonero abbia tutte le carte in regola per tornare in Champions. “Si sono mossi bene sul mercato – l’analisi del brasiliano -, ora devono rispondere sul campo e arrivare tra le prime quattro. Il mondo guarda al Milan, lo vuole nell’Europa che conta davvero”.

Ma Dida applaude alla scelta di Donnarumma di rinnovare il contratto con il Milan: “Per la nuova società è fondamentale essere riusciti a trovare un accordo. Lo dico da tifoso, non posso parlare per Donnarumma. Lui è abituato a San Siro, un idolo dei tifosi. Cambiare portiere per il Milan sarebbe stato un problema, invece così è una certezza in più“.

Fonte: ANSA

Sosa verso il “no” al Trabzonspor: non è convinto

C’è ancora una settimana di tempo per concludere operazioni in uscita verso la Turchia, ma con ogni probabilità il Milan non farà movimenti in tal senso. José Sosa è tornato prepotentemente nel mirino del Trabzonspor, disposto a convincere i rossoneri con un’offerta da 6-7 milioni di euro, ma il giocatore è “freddo”: il Principito – riferisce Sky Sportnon è convinto di cedere alla corte dei turchi e dovrebbe così restare a disposizione di Montella. 

Sosa, il Trabzonspor torna alla carica: alzata l’offerta al Milan, si può chiudere

Negli ultimi minuti prima dello scadere del mercato, il Trabzonspor è tornato alla carica per José Sosa. I turchi – riferisce Sky Sport – hanno alzato l’offerta economica al Milan per il cartellino del giocatore (la richiesta è 6-7 milioni), mentre col Principito l’accordo c’è già. Una pista tornata calda proprio agli sgoccioli del mercato, ma Sosa-Trabzonspor potrebbe farsi anche nei prossimi giorni, in quanto il mercato in Turchia chiuderà solo l’8 settembre.

Milan, tentativo in extremis per Pellegri e Salcedo: c’è l’agente in sede

Un tentativo in extremis che coincide con la voglia di piazzare un doppio colpo in prospettiva. Due investimenti per il futuro insomma: si tratta del Milan che ci sta provando per Pellegri e Salcedo, i due giovanissimi talenti del Genoa, per i quali ha incontrato l’agente Riso a Casa Milan. Un’idea, un tentativo, quello da parte dei rossoneri, nonostante manchino soltanto 3 ore alla chiusura di questa finestra di mercato.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ufficiale: Niang è del Torino

M’Baye Niang è ufficialmente un nuovo calciatore del Torino. Il francese lascia il Milan a titolo temporaneo, ma con i granata che avranno l’obbligo di riscattarne il cartellino l’anno prossimo, avendo firmato il contratto che lo legherà ai granata per le prossime stagioni: la conferma è arrivata dal sito della Lega Serie A, che ha ufficializzato l’approdo dell’ex Genoa alla corte di Mihajlovic. Tra prestito e riscatto, al Diavolo andranno 20 milioni di euro bonus compresi.

Niang-Torino, è fatta: al Milan 20 milioni bonus compresi

È fatta per il trasferimento al Torino di M’Baye Niang. Il francese – riporta Gianluca Di Marzio – è ormai destinato a lasciare al Milan per vestire la maglia granata: i due club si stanno scambiando i documenti in questi minuti, con l’affare che ha dato la fumata bianca. Ai rossoneri andranno 20 milioni di euro compresi i bonus, con la formula del prestito con obbligo di riscatto.