Nicolò Esposito – Pagina 30 – Milanismo

Autore: Nicolò Esposito

Montella: “Milan-Bologna una finale. Bacca-Lapa insieme? Possibile. Sul futuro…”

L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai giornalisti presenti a Milanello nella consueta conferenza stampa pre partita. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal mister verso Milan-Bologna.

Su Milan-Bologna: “La sto vivendo come una finale, potrebbe chiudere un percorso iniziato a luglio. Sono a 99 vittorie in Serie A, la nuova società non ha ancora vinto e ci potrebbe regalare l’Europa, dobbiamo vincere”.

Sull’Europa League: “Fare i preliminari non sarebbe un problema. Vogliamo fortemente l’Europa League, siamo proiettati assolutamente verso questo traguardo”.

Sull’interazione col gruppo: “Sono migliorato molto da questo punto di vista. Il Milan ha creato una base importante, abbiamo dato alcune gioie ai tifosi e abbiamo sempre di essere un gruppo sano che è anche andato oltre le proprie possibilità. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi”.

Sull’Europa: “Abbiamo l’1% di vantaggio sulla Fiorentina, dipende tutto da noi, dobbiamo contare solo sulle nostre forze e questo è un vantaggio. Molto passerà dalla gara di domani”.

Sul Bologna: “È una squadra molto organizzata, con diversi giocatori di talento. Sarà una partita nella quel dobbiamo mettere molta attenzione, il Bologna non mi fa dormire tranquillo. Per me è come una finale, quindi va giocato con maggiore lucidità degli avversari. Non è importante giocare meglio degli avversari, ma vincere”.

Su Bacca-Lapadula: “Lapadula e Bacca insieme è una possibilità. A parte l’ultima partita, abbiamo sempre giocato con tre attaccanti e lo faremo anche domani”.

Sull’Inter: “All’inizio dell’anno avevamo tre obiettivi: arrivare in Europa, onorare la Coppa Italia e vincere la Supercoppa italiana. Uno lo abbiamo ottenuto, siamo usciti dalla Coppa Italia giocandocela fino alla fine e siamo vicini all’Europa. Quindi io sono soddisfatto – riporta SportMediaset – se poi arriveremo davanti all’Inter sarà ancora più bello. Sarebbe la prima volta negli ultimi anni”.

Sul possibile fallimento del match point europeo: “Non credo possa accadere, la squadra è lo specchio dell’allenatore. Non vedo l’ora di giocarla questa partita e di vincerla”.

Sulla valorizzazione della rosa: “Un allenatore deve cercare di allenare e accrescere il lavoro di tutta la rosa. In questa rosa, molti giocatori sono cresciuti di valore. Sono molto soddisfatto di essere riuscito a portare avanti quasi tutta la rosa, sono felice per come è cresciuta”.

Sulla vittoria all’andata in 9 vs 11: “L’andata e il ritorno sono due gare diverse. Sono tante le partite che hanno dato soddisfazione in questa annata”.

Sulla nuova proprietà, ancora a secco di vittorie: 
“Anch’io sono fermo a 99 vittorie in Serie A. La proprietà sta lavorando in maniera eccellente, anche se il mio focus è solo sulla gara di domani”.

Sul modulo: “Sono poche le differenze tra un modulo e l’altro, le differenze sono davvero minime”.

Sul gruppo: “Per resistere alle difficoltà ci vuole grande convinzione. Dipende soprattutto dai giocatori, che quando sono in difficoltà pensano meno ai rischi e giocano più liberi. Questo gli permette di fare meglio. Vorrei vedere sempre così la squadra”.

Sul futuro: “La società sta operando in maniera eccellente. Mi hanno fatto piacere le parole di Fassone. Anche i tifosi sono contenti e noi dobbiamo alimentare questo entusiasmo con una vittoria domani”.

Sulla rosa del prossimo anno: “Fassone è stato molto chiaro, ogni allenatore sogna di avere ad inizio luglio a disposizione già gran parte della rosa. Sarebbe un vantaggio”.

Sul Papu Gomez: “Ha detto che l’ho cercato a gennaio? Parla un po’ troppo, è un bravo giocatore, ma parla troppo (sorride, ndr)”.

Kakà: “Strano il Milan cinese. Non posso che ringraziare Berlusconi e Galliani”

L’ex fuoriclasse del Milan, Kakà, ha parlato del passaggio di consegne al Milan tra Silvio Berlusconi e i cinesi:

“Un po è strano. Io non posso che ringraziare Berlusconi e Galliani per avere fatto diventare il Milan un top club a livello mondiale, per quello che hanno fatto negli anni per la squadra, che resta sempre nel mio cuore”, ha dichiarato il brasiliano a La Gazzetta dello Sport.

Milan, per l’attacco spunta Farias

Sondaggio con il Cagliari per l’attaccante italobrasiliano. Montella lo aveva seguito già in passato

Diego Farias è nel mirino del Milan e quell’interesse manifestato sotto traccia nei mesi scorsi potrebbe a breve trasformarsi in qualcosa di più concreto. Montella lo aveva seguito già in passato, prima di approdare sulla panchina rossonera, e l’ha monitorato con attenzione in una stagione che ha visto l’italobrasiliano segnare sette reti in diciotto partite di campionato. Ala destra o seconda punta, giocatore rapido e tecnico, Farias con la sua duttilità può adattarsi a diverse soluzioni tattiche. Una carta in più in un attacco che il Milan sta per ristrutturare profondamente. Tra Milan e Cagliari c’è una forte sintonia in fatto di mercato, non a caso i due club a gennaio si sono aiutati risolvendo le rispettive grane tra i pali con lo scambio Gabriel-Storari.

In questi mesi, intanto, Farias ha maturato il diritto alla cittadinanza italiana: il 21 febbraio l’attaccante ex Chievo è arrivato a 10 anni di residenza ininterrotta nel nostro Paese. Deve essere convocato ora dal Comune di Cagliari per prestare giuramento e ritirare la nuova carta d’identità che gli permetterà, tra l’altro, di muoversi all’estero come calciatore comunitario, il che può aprirgli più facilmente certe piste straniere. A Cagliari è arrivato nel 2014, con un riscatto di 2 milioni di euro pagato al Chievo. La valutazione oggi è decisamente in doppia cifra.

Fonte: Corriere dello Sport

 

Milan, ipotesi Vrsaljko. Chieste info per Conti

Oltre ad Aubameyang, occhi anche tra esterni di difesa ed attacco: dopo aver raggiunto pochi minuti fa la sede milanista, Giuseppe Riso potrebbe discutere con la dirigenza del Milan dei tanti giovani posseduti nel settore giovanile rossonero, allargando poi inevitabilmente il discorso anche alla pista che porta a Papu Gomez. Non da escludere anche l’ipotesi Vrsaljko, attualmente all’Atlético Madrid, per la corsia difensiva di destra: ruolo in cui il Milan interverrà in attesa del pieno recupero di Ignazio Abate, infortunatosi all’occhio nella gara contro il Sassuolo e destinato a saltare l’ultima parte della stagione, chiedendo anche informazioni all’Atalanta per Andrea Conti nella discussione dell’affare Kessie.

Per una rosa destinata a cambiare in maniera importante, al termine di una stagione che, per il Milan, dovrà necessariamente veder centrato l’obiettivo Europa League. Per una competizione da disputare con ben altro volto e tanti rinforzi in più a partire dalla prossima stagione.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milanello, visita di Campbell: “Mi piacerebbe allenare in Italia”

L’ex difensore e leggenda dell’Arsenal, Sol Campbell, ha visitato il Centro Sportivo di Milanello. Una visita molto gradita quella dell’ex centrale inglese, che ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Prima volta che vengo qui, è fantastico, ho sempre sentito ottime cose su Milanello. Conosco diversi giocatori che hanno giocato qui, come Muntari, Flamini e Beckham – ha detto Campbell, che poi ha aggiunto – Sto studiando molto il calcio italiano, mi piacerebbe allenare in Italia”.

Infine un giudizio sulla squadra di Montella: “Ci sono diversi giocatori di alto livello, sono tutti ottimi giocatori per me”.

Fonte: Premium Sport

Milan, viva la pista Aubameyang: per ora ostacolo ingaggio

Testa ad un’Europa da conquistare nelle ultime due giornate di campionato, con un sesto posto da difendere ai danni di Fiorentina ed Inter, ed anche al mercato, con una lunga serie di incontri ancora in atto tra la nuova dirigenza rossonera e tanti agenti per costruire, attraverso una vera e propria rivoluzione, il Milan del futuro. L’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli continuano nel proprio giro di appuntamenti per rinforzare la rosa a disposizione di Montella, a partire dall’attacco: in giornata, appuntamento con un intermediario legato alla Germania e forte di rapporti stretti con il Borussia Dortmund, con l’intenzione di mantenere comunque viva e calda la pista che porta a Pierre-Emerick Aubameyang, tra le principali alternative ad Alvaro Morata (prima scelta) e Kalinic(alternativa più realizzabile) per il reparto offensivo.

La società tedesca vorrebbe cedere il calciatore quest’estate, facendo leva su una carta d’identità che l’anno prossimo, per il gabonese, vedrà il dato relativo all’età raggiungere i 29 anni. Richiesta iniziale attorno ai 70 milioni con prezzo finale possibilmente ribassato, per Aubameyang, non intenzionato a provare l’esperienza cinese e tantomeno attirato da un’avventura in Premier League. Real Madrid e Barcellona non sono interessate al calciatore, mentre il PSG, nonostante le voci, non ha mai concretamente avviato alcun contatto diretto con il BVB. L’ostacolo principale in un possibile affare resta l’alta richiesta d’ingaggio del padre, attualmente fissa sui 12 milioni netti nonché il triplo rispetto a ciò che guadagna ora (4 milioni annui): senza alternative forti, tuttavia, la richiesta potrebbe scendere nei prossimi giorni, ed il Milan aspetterà il momento giusto per muoversi verso il giocatore.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Gonzalo Rodriguez: “Milan interessato”

Gonzalo Rodriguez, occasione a parametro zero che il Milan valuta con attenzione. Difensore centrale di mestiere e temperamento, ben conosciuto da Montella per i trascorsi comuni alla Fiorentina, può essere il puntello giusto da affiancare al tandem Musacchio-Romagnoli, destinato a essere il titolare della prossima stagione. L’agente dell’argentino, Raul Iglesias, ha parlato così del futuro del giocatore e dell’ipotesi rossonera:

Il Milan? Si, è tra le squadre interessate – ha confermato il procuratore di Rodriguez a calciomercato.com – mi hanno domandato per distinte vie però dal club niente di ufficiale. Posso comprendere che è in atto un processo di nuova organizzazione. Noi stiamo parlando anche con altri club che mi chiedono del suo futuro. Per il momento non posso dire più nulla, entro qualche settimana avremo novità importanti.

Ci sono varie situazioni in Grecia, Italia, Argentina e Messico. La Lazio? Ho sentito di questa cosa, posso dire che ancora nessuno mi ha contattato per qualcosa di ufficiale. Ricevo tante chiamate da parte di intermediari che mi chiedono com’è la situazione di Rodriguez: io prendo in considerazione solo quando un club mi chiama direttamente e, per il momento, non è successo. Se sarà, perché no? Sarebbe una opzione interessante in più rispetto a quelle che ci sono già. Gonzalo – ha concluso Iglesias – valuterà tutto e prenderà la decisione migliore per il suo futuro professionale”.

Crespo: “Il mio Milan squadra incredibile, ma Istanbul fu terribile…”

L’ex attaccante del Milan, Hernan Crespo, ha ricordato così i propri trascorsi in rossonero: 

“Era una squadra incredibile, ovunque ti giravi c’era un Pallone d’Oro. Ricordo Istanbul, fu terribile. Era tutto troppo perfetto per essere vero: la doppietta, il gol di Maldini… alla fine uscii dallo spogliatoio per vedere con i miei occhi la premiazione del Liverpool e solo lì realizzai“, ha dichiarato il Valdanito a Premium Sport.

Milanello: testa già a domenica

Nell’unica seduta di giornata Mister Montella ha lavorato con grande attenzione sotto l’aspetto tattico

Prosegue al Centro Sportivo di Milanello la preparazione dei ragazzi di Vincenzo Montella all’importante sfida di domenica contro il Bologna. Una gara speciale, non solo per la posta in palio, ma anche per la presentazione ufficiale della nuova divisa rossonera per la stagione 2017/18.

Ma veniamo al campo e al lavoro svolto dalla squadra. L’allenamento è iniziato, sotto una fitta pioggia, intorno alle 11.30 con il classico torello di riscaldamento. Il Mister si è poi concentrato sull’aspetto tattico, con una serie di prove in vista dell’impegno contro i felsinei. Ha chiuso la seduta una partitella.

Fonte: AC Milan

Morata apre al Milan

Sembrava aver trovato il Paradiso tornando a vestire la maglia del “suo” Real Madrid. Poi, dopo un’annata in cui ha trovato pochissimo spazio in campo, pareva destinato al Chelsea di Conte, pronto a far follie pur di averlo a Londra. Oggi, invece, il futuro di Alvaro Morata è un rebus: che farà?

Il Milan lo segue con grande attenzione, pronto ad affondare il colpo qualora ci fossero le possibilità. E lo spagnolo – ha svelato Premium Sportsarebbe stuzzicato dall’idea di vestire il rossonero. Per capire quale sarà il destino di Morata, però, è ancora presto: bisognerà attendere la finale di Champions del 3 giugno.

Morata e Fabregas, sogni di Mirabelli per un grande Milan

Musacchio, Kessié, Ricardo Rodriguez. Mancano ancora firme e ufficialità, ma il Milan è già pronto a piazzare tre grandi colpi di mercato, i primi di un’estate che si preannuncia finalmente ricca di acquisti ed entusiasmo. Il Diavolo ha l’accordo con tutte le parti (gli altri club e i giocatori) e aspetta la fine dei campionati per poter ufficializzare i nuovi arrivi: salvo ribaltoni, è tutto praticamente definito per i primi colpi del nuovo corso milanista.

Ma non finisce qui. Nelle idee della proprietà cinese e della nuova dirigenza rossonera c’è l’ambizione di costruire sin da subito una squadra altamente competitiva, pronta per giocarsi le proprie chance alla pari con le altre prime della classe in Serie A. Arriverà sicuramente una punta di livello internazionale e con ogni probabilità anche un altro centrocampista oltre a Kessié che dia qualità, esperienza e personalità al reparto più bisognoso di rinforzi.

Due campioni, oltre a qualche rinnovo, per finire l’opera di rifondazione della squadra su nuove solide basi. I sogni di Fassone e soprattutto Mirabelli sono due: Alvaro Morata e Cesc Fabregas. Il Milan – scrive il Corriere della Sera – vorrebbe regalare a Montella la coppia di spagnoli per permettere alla squadra il salto di qualità necessario per competere al top in Italia e in Europa, anche se non sarà affatto facile convincere Real Madrid e Chelsea.

Milan, svelata la nuova maglia home 2017/2018

La nuova divisa rossonera verrà indossata per la prima volta a San Siro il 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna

Design classico ed elegante, vòlto a rievocare la gloriosa tradizione del Club. Si presenta così la nostra nuova divisa casalinga per la stagione 2017/18. adidas Football si è ispirata a due epoche memorabili nella storia rossonera: la prima è rappresentata dal decennio 1950-1960, periodo nel quale la squadra riaffermò la propria superiorità nel campionato italiano conquistando quattro scudetti; la seconda (anni ’50) in cui il design era composto dal girocollo nero e la striscia rossa centrale sul petto.

L’ampiezza delle strisce rossonere si ispira invece al decennio compreso tra le stagioni 1987/88 e 1997/98, quando la squadra dominò negli stadi di tutto il mondo facendo innamorare gli appassionati di calcio di ogni cultura ed età. Fu in questo periodo che il Milan conquistò 17 dei 29 trofei vinti da allora fino a oggi.
L’ispirazione di questo design viene ulteriormente rafforzata dalla scelta del font per la personalizzazione, che rivisita in chiave moderna i nomi e i numeri delle maglie dei grandissimi campioni di quegli anni.

adidas proprio in questo periodo tornò a essere lo sponsor tecnico del Club, consolidando una partnership storica. Un motivo in più per celebrare questa epoca d’oro più recente attraverso il design classico e al tempo stesso audace che caratterizza la maglia home 2017/18.
La divisa è completata da pantaloncini bianchi con banda rossonera e calzettoni bianchi con le strisce rosse. La maglia verrà indossata per la prima volta sul campo di San Siro il prossimo 21 maggio, in occasione di Milan-Bologna, ultima gara casalinga del campionato 2016/2017.
La divisa potrà essere acquistata dal 19 maggio esclusivamente nei negozi adidas, presso lo Store di Casa Milan e gli altri canali ufficiali del Club, tra cui l’e-commerce store.acmilan.com a livello internazionale.

Fonte: AC Milan

Ancelotti: “Milan, le idee contano ma servono i soldi. Addio Berlusconi? Tutto ha inizio e fine”

Carlo Ancelotti ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini del Corriere della Sera. Di seguito le dichiarazioni sul Milan rese dal tecnico di Reggiolo.

Sulle delusioni stagionali delle milanesi: “Il Milan non è partito per vincere il campionato, mentre l’Inter ha fatto investimenti importanti. E ha deluso”.

Sul Milan senza Berlusconi: “Mi fa pensare che tutte le cose hanno un inizio e una fine: anche il miglior presidente nella storia rossonera. Mi auguro che i nuovi abbiano le potenzialità per riportare in alto il Milan e per farlo servono i soldi: le idee contano, ma sei vuoi Higuain e non hai i soldi, come lo prendi?”.

Sulla Juve, destinata a vincere se Milan e Inter continueranno a fallire: “Le squadre che vincono sono quelle col fatturato più alto, di lì non si scappa”.

Per leggere l’intervista integrale clicca qui.

Rinascimento milanese a due velocità

Il Milan ha trovato i soldi per Donnarumma e ha già fatto tre colpi

Se la Torino bianconera brinda e prepara la seconda tappa del suo strepitoso tour calcistico (Roma-Torino-Cardiff), Milano insegue la rinascita e progetta clamorosi cambiamenti.

Ad Appiano Gentile, succursale di Suning, la scelta del tecnico è ancora in alto mare per un motivo elementare e noto a tutti: Zhang e Sabatini hanno deciso di aspettare la finale della coppa d’Inghilterra per conoscere il responso definitivo di Antonio Conte sul suo futuro. Nel frattempo oltre ad accarezzare la suggestione Sarri (dixit Massimo Moratti) stanno provvedendo a rimpolpare la rosa attuale considerata la causa principale dell’ennesima delusione. L’argentino Di Maria, attualmente al Psg, è il nome nuovo (dopo quello di Pepe) entrato sul taccuino di Ausilio al rientro dal giro europeo per piazzare Perisic al miglior offerente.

Al Milan cinese, se possibile, e a dispetto dello scetticismo generalizzato, sono ancora più avanti. Primo perché hanno già il tecnico della prossima stagione, Vincenzo Montella, confermatissimo. Secondo perché invece di spendere chiacchiere nelle settimane passate, hanno già messo a segno tre rinforzi che non sono proprio di secondo piano: il difensore centrale del Villareal Musacchio (già trattato da Galliani la scorsa estate e poi lasciato in Spagna per mancanza di fondi), il terzino sinistro Rodriguez del Wolsburg e il centrocampista Kessiè dell’Atalanta rivelazione del campionato. Terzo perché proprio ieri, nel corso della prima assemblea dei soci indetta dalla nuova proprietà, sono stati approvati due aumenti di capitale da 60 milioni ciascuno (il primo già in cassa, il secondo a discrezione del cda in caso di necessità), e chiuso il bilancio passato con un passivo di 75 milioni (gestione Fininvest ma a pagare in forza dell’accordo sono stati i cinesi).

Non solo. Sono stati anche distribuiti i curricula dei nuovi proprietari così da soddisfare la curiosità di piccoli azionisti e cronisti. E si è così saputo in modo pubblico che Yonghong Li, spesso descritto come una sorta di signor nessuno, è tra l’altro azionista di controllo di una miniera di fosforo cinese che produce 3 milioni di tonnellate l’anno. Nel dibattito tra Fassone, nuovo ad, scortato nell’occasione dal ds Mirabelli, e i piccoli azionisti, sono emersi anche alcuni particolari del piano industriale del nuovo Milan. «Per un paio di stagioni avremo bilanci in rosso, contiamo di risalire la china nel giro di tre anni potenziando notevolmente la rosa» la tesi del successore di Galliani. Che punta su un asset: e cioè la creazione di una società satellite, a direzione cinese, Milan China, che ha il compito specifico di lavorare in quell’area per procurare contratti di sponsorizzazioni e promuovere la creazione di campionati minori grazie al brand rossonero.

Altro obiettivo dichiarato: lo stadio. Fassone si è dato una scadenza, 4 anni, entro i quali si deciderà se puntare sulla ristrutturazione di San Siro o su un nuovo impianto. «Dovrà essere di 55-60 mila posti e perciò produrre un fatturato superiore a quello della Juve a Torino» la caratteristica. Infine il monte-premi stipendi. «Prevediamo di aumentarlo» l’annuncio. Che vuol dire innanzitutto la disponibilità, per il rinnovo di Donnarumma, di offrire una cifra capace di piegare la resistenza di Raiola.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Milan, rumors dalla Spagna: sogna Modric

Milan, sogno Luka Modric. Ne è convinta la rivista sportiva spagnola Don Balon: la nuova dirigenza rossonera vorrebbe basare la ricostruzione del centrocampo sul campione del Real Madrid e della Nazionale croata. Le Merengues, dal canto loro, riflettono sul da farsi. Modric va verso i 32 anni e non ha una tenuta fisica ottimale: dovesse arrivare una buona offerta economica, verrebbe presa in considerazione.

Milan, ecco i fondi: ok dell’assemblea ad aumento di capitale e ai due bond

Piccoli azionisti applaudono Fassone, attenti a calo ricavi

L’aumento di capitale da 60 milioni di euro e l’emissione di due bond per complessivi 128 milioni di euro alla Borsa di Vienna sono le principali delibere dell’assemblea dei soci del Milan, la seconda da quando il club è passato di proprietà al cinese Li Yonghong.

I piccoli azionisti del Milan hanno espresso il proprio apprezzamento per l’operato del nuovo ad Marco Fassone, con il quale hanno avuto la possibilità di approfondire informalmente alcuni temi durante una pausa dei lavori, necessaria a una serie di variazioni nella delibera sui bond (in scadenza nell’ottobre 2018, con tasso di interesse del 7.7% che costerà circa 9 milioni di euro all’anno), che verranno sottoscritti da Elliott Management, nell’ambito del prestito ponte da 303 milioni di euro con cui il fondo statunitense ha permesso a Li Yonghong di completare l’operazione.

Fonte: ANSA.it

Paolo Maldini, Dejan Savicevic, Fabio Capello e Daniele Massaro in posa con la Champions League vinta dal Milan nel 1994

18 maggio 1994, Milan-Barcellona: la “Partita del Secolo”

La camera sul Partenone, le critiche di Cruyff, la tensione. Riviviamo Milan-Barcellona attraverso i ricordi di uno dei grandi protagonisti in campo: Filippo Galli

Due partite con l’Aarau e un solo gol all’attivo, due partite con il Copenaghen e la meraviglia della sestina rossonera allo stadio Parken, un girone teso, tosto, equilibrato ma positivo contro Porto, Anderlecht e Werder Brema, fino alla semifinale in gara secca, unico precedente nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League a San Siro contro il Monaco. È così che il Milan era arrivato alla Finale di 23 anni fa, ad Atene, contro il Barcellona di Koeman, di Stoitchkov e di Romario, per non parlare di Guardiola e di Laudrup. Insomma, il grande Barça del Profeta del Gol, Johan Cruyff.

FILIPPO GALLI RACCONTA: 8 GIORNI PRIMA…
“Era il 10 maggio, la Finale si giocava il 18. Il Campionato l’avevamo vinto da 15 giorni e Fabio Capello sapeva di non poter schierare Baresi e Costacurta contro il Barça. Aveva bisogno di risposte ai suoi dubbi. Aveva già deciso di spostare Maldini al centro e di proporre Panucci a sinistra. Ma chi con Paolo al centro della difesa? Desailly oppure io…? Quella sera del 10 maggio, a Firenze, si giocava la Robert’s Noir Cup. Ranieri ci teneva, la sua squadra stava per tornare in Serie A. Perdemmo 2-0, con gol se non sbaglio di Effenberg e di Luppi. Penso che proprio quella sera Capello decise di schierare me dall’inizio ad Atene visto che anche Desailly, in cuor suo, preferiva forse giocare a centrocampo…”.

FILIPPO GALLI RACCONTA: I NOSTRI STIMOLI
“Sì qualcuno ci diceva delle critiche di Johan Cruyff e dei suoi pronostici sulla vittoria del Barcellona, ma di Johan avevamo comunque grande rispetto. No, i nostri stimoli erano altri. Volevamo rifarci della sconfitta dell’anno prima a Monaco contro il Marsiglia sempre in Finale, io volevo dimostrare di poter giocare dall’inizio una Finale come i miei grandi compagni di squadra. Il Barcellona restava favorito al di là delle dichiarazioni del grande Cruyff e sapevamo anche che alcuni nostri tifosi avevano avuto difficoltà a raggiungere Atene, eravamo consapevoli che il tifo sarebbe stato più dalla loro parte. Ecco perché in allenamento raggiungemmo una concentrazione che ci sfigurava. Ero in camera con Roberto Donadoni e ricordo che fissavamo il Partenone di continuo, speravamo che ci desse la giusta ispirazione per la partita…”.

FILIPPO GALLI RACCONTA: DA VAN BASTEN A ROMARIO
“Prima della grande sfida di quel 18 maggio, ad Atene era in ritiro con noi Marco Van Basten. Sapevamo che non poteva evidentemente giocare, eppure speravamo che dall’inizio della stagione successiva potesse tornare in campo. Anche se due mesi prima di Atene, io, Marco e il dottor Tavana eravamo stati prima ad Anversa dal professor Martens per me e poi ad Amsterdam dal professor Marti per lui. Mi impressionai molto a vedere quella caviglia, era davvero ancora messa male… Poi una volta in campo, ho e abbiamo pensato solo a giocare. A partita ancora aperta, deviai in angolo un tiro di Romario destinato al gol. Chissà cosa sarebbe successo senza quella deviazione…”.

FILIPPO GALLI: CAMPIONI ANCHE PER FRANCO E BILLY
“A bordo campo c’erano due nostri grandi squalificati, Franco Baresi e Billy Costacurta. Sapevamo che avrebbero lasciato il ritiro azzurro per starci vicini, li aspettavamo, in quel gruppo c’erano un orgoglio di appartenenza e una cultura del lavoro assolutamente inimitabili. Il loro arrivo non era stato una sorpresa per noi. Un gruppo vero si vede anche da questi particolari. Poi i nostri gol, la vittoria, la dedica anche a loro, a tutti i tifosi, anche a quelli che non erano riusciti a venire ad Atene. Con Donadoni eravamo strafelici anche sull’aereo di ritorno, sul volo che era riuscito a riportarci da Atene a Milano. Abbiamo atteso un paio d’ore in più prima di ripartire con la Coppa, ma per la Partita del Secolo questo e altro…”.

Fonte: AC Milan

Milanello: -3 al Bologna

Lavori specifici per attacco e difesa nell’allenamento di giovedì

L’allenamento del giovedì (dopo il doppio di mercoledì) segna l’inizio della seconda parte della settimana per la squadra di Vincenzo Montella, a 3 giorni dalla partita di San Siro con il Bologna, decisiva per l’Europa.

L’unica sessione in programma nel pomeriggio a Milanello è cominciata con un torello di riscaldamento. Poi i rossoneri sono stati divisi in due gruppi: sul rialzato spazio a un’esercitazione tattica per la fase offensiva; sul ribassato, invece, focus sui movimenti difensivi. Ha chiuso la seduta una doppia partitella: tattica e libera.
Da segnalare, sui singoli, il lavoro in gruppo di Montolivo e quello personalizzato di Antonelli.

Per venerdì è fissata una sola seduta, questa volta alla mattina.

Fonte: AC Milan

Fassone su rinnovo Donnarumma: “Le commissioni agli agenti scenderanno, ma faremo un’eccezione…”

Il monte ingaggi tornerà a crescere per riportare il Milan in alto”: è in sintesi il messaggio che il nuovo ad rossonero, Marco Fassone, ha mandato in una chiacchierata informale con i piccoli azionisti del club durante una pausa dei lavori dell’assemblea.

Ai piccoli azionisti, preoccupati dalle commissioni ad agenti e mediatori dei calciatori, Fassone avrebbe spiegato che “scenderanno a un livello accettabile, anche se dovremo fare una piccola eccezione”. Ed è facile collegare il riferimento alla trattativa per il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, con il suo procuratore, Mino Raiola. “Fassone ha lasciato intendere che il Milan è pronto a fare tutto ciò che sia ragionevolmente possibile, senza rincorrere richieste assurde – ha raccontato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione piccoli azionisti Milan -. E ci ha detto che entro il 3-4 luglio intende mettere i i 2/3 dei nuovi acquisti a disposizione di Vincenzo, confermando quindi che Montella resterà l’allenatore del Milan”.

Fonte: ANSA.it

Niang, niente Watford: si profila ritorno al Milan

Proababile rientro al Milan per M’Baye Niang. Il francese, trasferitosi al Watford a gennaio, sembrava quasi certo di restare al club inglese, ma le cose sembrano cambiate: gli Hornets – riferisce ESPN – vorrebbero riscattarlo per la cifra pattuita coi rossoneri di 18 milioni di euro, ma sarebbe Niang stesso a non avere alcuna intenzione di prolungare la propria permanenza in giallonero. Per tornare, dunque, al Milan.

Mihajlovic spinge: vuole Calabria al Torino

C’è anche Davide Calabria tra i desideri di mercato “rossoneri” di Mihajlovic. Il tecnico serbo, oggi al Torino, vorrebbe riavere con sé il terzino cresciuto nel vivaio del Milan: i piemontesi – scrive Tuttosport – sono a caccia dell’erede di De Silvestri, destinato a svestire il granata alla fine della stagione.

Milan, il curriculum di Han Li: tratta con Fininvest da 2014

 Si evince da curriculum cda, consigliere Xu Renshuo ha 25 anni

“Dal 2014”, ancor prima della trattativa fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, David Han Li “ha condotto la negoziazione” con Fininvest per l’acquisto del Milan e “ha assistito Li Yonghong nella buona riuscita dell’operazione”. E’ quanto si evince dai curriculum dell’executive director del club, reso noto assieme a quelli degli altri membri del cda, nel corso dell’assemblea dei soci.

David Han Li, 34 anni, “dal 2002 al 2005 ha studiato a Stoccolma, laurea in Financial and Economic Management. Dal 2006 si occupa di fusioni, acquisizioni e investimenti sul mercato finanziario cinese”. Il più giovane membro del cda è Xu Renshuo, 25 anni, “rappresentante legale e direttore esecutivo della Guangzhou RenBaiJie Industrial Group Co., che si occupa di investimenti nel settore immobiliare, sportivo, tecnologie”.

Fonte: ANSA.it

Milan, è l’ora delle firme: ecco Kessié e Rodriguez

Intesa con l’ivoriano dell’Atalanta per 28 milioni, si lavora per l’accordo a 15 con il terzino

L’ultima volta che c’era stato un così intenso scambio di firme era per il trasferimento delle quote del club. Il fax della nuova gestione potrà essere inaugurato per ricevere e inviare l’offerta scritta e la relativa risposta riguardanti l’affare Kessie. Tra Milan e Atalanta è tutto fatto: per formalizzare l’acquisto il Milan spenderà 28 milioni di euro, pareggiando la precedente offerta romanista. Decisiva è stata la volontà di Kessie, attratto dall’ipotesi e dal ricco contratto rossonero: cinque anni, due milioni a stagione. Franck e il Milan sono ora distanti pochi centimetri, uniti definitivamente solo quando la penna autograferà il nuovo accordo. Probabile che avvenga nei giorni immediatamente successivi alla fine del campionato.

RODRIGUEZ — Con tredici milioni in meno il Milan è destinato ad assicurarsi Ricardo Rodriguez. Rinforzarsi a sinistra è una necessità per la nuova squadra, che probabilmente rinuncerà a De Sciglio. Esattamente dieci giorni fa Fassone e Mirabelli avevano ricevuto in sede il manager del giocatore: all’incontro, utile per gettare le prime basi, hanno fatto seguito numerosi contatti telefonici. L’accordo si è cosi avvicinato, addirittura con un ulteriore sconto: 12 milioni di euro più 3 di bonus, più o meno 15 totali. Il Milan si sente ottimista e al sicuro. Anche l’ingaggio del probabile quadriennale sarà notevole, in linea con il valore riconosciuto al giocatore.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Milan, svelato il curriculum di Yonghong Li

Socio maggioranza della ‘più grande miniera di fosforo cinese’

Li Yonghong “dal 1994 ha ricoperto svariate pozioni dirigenziali in diverse società di vari settori, tra cui veicoli ad energia rinnovabile, servizi finanziari e sport, sui quali attualmente concentra i propri investimenti”. Così viene presentato il nuovo presidente del Milan, nel curriculum reso noto per la prima volta durante l’assemblea dei soci da poco iniziata.

L’investitore cinese è nato nella provincia di Guangdong nel 1969 ed è “socio di maggioranza della Guizhou Fuquan Group, proprietaria della più grande miniera di fosforo cinese”, che “si occupa principalmente di estrazione, lavorazione e vendita di prodotti di fosforo”.

Fonte: ANSA.it

23 maggio 2007 – 23 maggio 2017: #wearethechampions

Il Milan celebra il decennale della Finale di Atene insieme alle altre 6 vittorie della UEFA Champions League

Tra pochi giorni ricorre il decennale della vittoria della settima Champions League, conquistata il 23 maggio 2007 contro il Liverpool. Quella sera – ad Atene – la doppietta firmata da Pippo Inzaghi regalò a tutto il popolo rossonero una serata indimenticabile. Un’emozione intensa, quasi indescrivibile, che vogliamo condividere nuovamente con tutti i tifosi.

Dal 18 al 28 maggio, infatti, la Coppa riportata a Milano dalla squadra guidata da Carlo Ancelotti e oggi conservata insieme agli altri trofei a Museo Mondo Milan, sarà esposta all’interno del Casa Milan Store per permettere ai supporter di vederla da vicino, toccarla, e scattare un selfie. L’iniziativa sarà accompagnata dall’hashtag #wearethechamp10ns, che richiama il decennale, e una serie di contenuti video commemorativi.

Nella giornata di giovedì la Coppa sarà esposta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nei giorni successivi sarà possibile ammirare il trofeo dalle 15 alle 18. Domenica 21 maggio (il giorno di Milan-Bologna) invece, dalle 10 alle 13 e dalle 17.00, dopo la partita.

Saranno 10 giorni in cui AC Milan e Milan TV renderanno omaggio a tutte le 7 Champions League vinte nel corso degli anni: dal primo trionfo sul Benfica del 1963, al successo per l’appunto sul Liverpool del 2007, passando per le vittorie contro Ajax (1969), Steaua Bucarest (1989), ancora Benfica (1990), Barcellona (1994) e Juventus (2003). Emozioni forti, da Milan.

Il 23 maggio, inolte, il canale tematico rossonero dedicherà una maratona TV al percorso della stagione 2006/07, avviata con i preliminari e chiusa con la finale di Atene.

Altro appuntamento da non perdere è quello del 24 maggio, quando a Casa Milan – ore 17.30 presso la Gallery – ci sarà l’inaugurazione di una esposizione delle opere in mosaico di Orodè Deoro dedicate proprio alla Champions League. A darne battesimo Franco Baresi, capitano nel giorno in cui il Milan proprio il 24 maggio del 1989 vinse la sfida contro lo Steaua Bucarest.

Fonte: AC Milan

Locatelli, ipotesi SPAL in prestito

Futuro ancora da decifrare per Manuel Locatelli. Il centrocampista di Lecco è uno dei migliori talenti usciti dal vivaio rossonero e anche la nuova dirigenza punta su di lui per il futuro, ma ad oggi potrebbe trovare poco spazio in campo: l’ipotesi di un anno in prestito per maturare non è da scartare a priori. Tra le squadre interessate a Locatelli c’è anche la neopromossa SPAL: i ferraresi – scrive l’edizione locale de Il Resto del Carlino – sarebbero più che contenti di affidare le chiavi del centrocampo al classe ’98 milanista.

Retroscena Kessié: blitz di Fassone e Mirabelli a casa sua per il “sì” al Milan

Dopo la Roma, anche Chelsea e Inter hanno provato a sondare il terreno per Franck Kessie: approcci timidi, che non hanno portato a risultati. Il Milan è stato più bravo e veloce di tutti a chiudere per il centrocampista dell’Atalanta, anche a fronte di una mossa particolare di Fassone e Mirabelli: la coppia mercato rossonera – ha svelato calciomercato.com – ha bruciato tutti sul tempo, andando addirittura a Bergamo, in tempi non sospetti, per parlare con il calciatore e portare a Milano il sì definitivo. E ora, per Kessié, mancano solo le firme e l’ufficialità.

Ricardo Rodriguez, tassista dal mancino d’oro: il ritratto del prossimo colpo del Milan

Ricardo Rodriguez, il terzino del Milan del futuro. È lui il rinforzo scelto per la corsia sinistra di Montella, destinata a veder partire De Sciglio: c’è l’accordo col giocatore e un’intesa di massima anche col Wolfsburg – la clausola rescissoria è di 22,5 milioni, ma Fassone e Mirabelli sono riusciti a ottenere uno sconto: clicca qui per tutti i dettagli – per un colpo che è pronto a diventare presto realtà.

Nato e cresciuto a Zurigo, ma con padre spagnolo e mamma cilena, Rodriguez è un pilastro del club tedesco e della Nazionale svizzera, con cui ha giocato da protagonista un Mondiale e un Europeo. Esterno di spinta, battitore di punizioni, angoli e rigori, addirittura “tassista” per un piccolo tifoso del Wolfsburg: La Gazzetta dello Sport ha tracciato il ritratto di questo ragazzo vicino a vestire la maglia rossonera.

Per leggere l’articolo completo de La Gazzetta dello Sport clicca qui.

Milan, piccoli azionisti: “Troppi costi”

Domani in assemblea attesi l’aumento di capitale e i curricula

I costi e il numero di dipendenti e tesserati del Milan sono troppo alti rispetto agli impegni sostenuti e ai risultati raggiunti dalla squadra negli ultimi anni: è quanto sostiene l’Associazione piccoli azionisti del Milan, che ha svolto un’analisi comparativa fra il più recente bilancio della Juventus e quello 2016 del club rossonero, che verrà approvato nell’assemblea di domani, con 74,9 milioni di euro di perdita.

“La Juve rappresenta il benchmark per il mercato calcistico italiano e questa ricerca serve per fare una riflessione. Presentarla in assemblea è il nostro modo per dimostrare collaborazione alla nuova società in un momento in cui bisogna cambiare passo e programmare“, spiega l’avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione piccoli azionisti, sempre molto critico con il precedente management.

Nell’assemblea, oltre all’aumento di capitale, gli azionisti attendono anche di ricevere i curriculum del nuovo presidente rossonero Li Yonghong e dell’executive director David Han Li.

Fonte: ANSA.it

Montolivo: “Milan, stagione positiva. Il mio rientro? Il terzo esordio della carriera”

Il capitano del Milan, Riccardo Montolivo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SportMediaset. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal centrocampista di Caravaggio.

Sul ritorno in campo: “E’ stato il mio terzo esordio. Dopo il primo da ragazzo e quello dopo la rottura della tibia c’è stato anche il terzo. Le emozioni si assomigliano molto. Rivivere l’aria di una gara vera, respirare l’erba ed essere di nuovo protagonista in campo sono emozioni che ti mancano molto quando stai fuori: sono molto felice di averle rivissute”.

Sulla vicinanza durante i mesi di infortunio: “Ho avuto tanti attestati di stima e quelli che mi hanno fatto più piacere sono stati quelli dei miei colleghi, dei miei compagni di squadra, del mister e degli allenatori che ho avuto”.

Sul Mondiale 2018: “Non voglio che la mia ultima apparizione con la maglia azzurra sia stata quella allo Juventus Stadium quando sono uscito in barella. Il pensiero di andare in Russia lo avevo in testa allora e ce l’ho anche adesso. Un passo alla volta ma l’obiettivo è quello”.

Sulla stagione del Milan: “Credo che sia stata una stagione in cui abbiamo messo delle basi importanti. Dal punto di vista caratteriale questa squadra non è mai mancata e questo è stato apprezzato molto anche dai tifosi. In più abbiamo riportato un trofeo a Milanello dopo alcuni anni. In queste ultime partite i risultati e il gioco dovevano essere migliori però la valutazione della stagione è assolutamente positiva”.

Sulle parole di Del Piero, convinto che i titolari di oggi non avrebbero fatto panchina nel Milan di Ancelotti: “Da un certo punto di vista è un’opinione condivisibile perché la squadra di qualche anno fa era sicuramente di un altro livello rispetto al Milan di oggi. Detto questo, non sono completamente d’accordo con lui perché in questa rosa ci sono dei giovani di grande valore, ma parliamo di una squadra che 10 anni fa era una delle più forti al mondo: non dobbiamo prendere in giro nessuno”.

Su Cassano, che ha definito il Milan “squadra di scappati di casa”: “Il suo commento mi interessa poco”.

Sul 6^ posto: “Dovremo saltare addosso al Bologna. Sono già salvi ma se pensiamo che sarà facile partiamo già sconfitti. L’obiettivo europeo? Tornare a giocare in Europa è importante per il blasone del club anche se non è la Champions. Con la Fiorentina ho giocato l’Europa League, siamo stati eliminati in semifinale ai rigori e comune quando arrivi in fondo ci sono avversari di grande livello. L’obiettivo del Milan è tornare in Champions, ma non possiamo assolutamente non valorizzare l’Europa League”.

Sulla nuova proprietà: “La squadra e l’ambiente hanno percepito grande entusiasmo e grande ambizione dalla nuova proprietà. Però non dobbiamo farci distrarre perché il futuro passa dal presente e il presente dipende da noi e dalle prossime sfide”.

Maldini: “No ai cinesi perché troppi dubbi su progetto e ruolo. Gigio? Uno così nasce ogni 20 anni. Verratti come Pirlo, mi piace Belotti”

L’ex capitano e bandiera del Milan, Paolo Maldini, è tornato a parlare di Milan. 

Sul rifiuto di entrare nella nuova dirigenza rossonera: “Non lo so perché non solo al Milan, sono stato vicino al ritorno, sia con Berlusconi, sia con i cinesi. Ho parlato con la nuova proprietà. Ho parlato con loro – ha dichiarato Maldini a RMC – ma avevo troppo dubbi sul progetto e sul ruolo che mi hanno proposto. Sono molto curioso di vedere cosa succederà al Milan con questa nuova proprietà”.

Sull’ipotesi PSG: “Basta che non sia un club italiano. È normale sia così per la mia storia col Milan”.

Su Donnarumma: “Uno così ne nasce ogni 20 anni, di lui se ne parla da quando aveva 12 anni”.

Sul mercato: “Verratti è un grandissimo giocatore, mi ricorda Pirlo. Se fossi il Barcellona o l’Inter lo comprerei subito. Mi piace anche Belotti”.

Sulla sua carriera: “Rimpianti? Potevo firmare col Chelsea ed il Real Madrid, ma volevo sempre vincere col Milan, anche dopo le sconfitte. Se avessi dovuto cambiare maglia, sarei andato al Real Madrid, il club che più si avvicina al mio Milan”.

Su chi ha fatto fatica al Milan: “Gourcuff non si è mai ambientato. Ha avuto troppe difficoltà, non ha mai imparato la nostra lingua. Succede…”.

Tattica e tecnica: il Milan spinge forte

Montolivo in gruppo nel doppio allenamento di mercoledì a Milanello: il resoconto

Dopo il lavoro personalizzato alla ripresa, dopo l’Atalanta e in vista del match casalingo con il Bologna, Riccardo Montolivo è tornato in gruppo nel mercoledì di Milanello. Per Antonelli, invece, sempre a livello di singoli, prosegue il programma di recupero.

I rossoneri hanno iniziato al mattino, in palestra e poi sul ribassato per svolgere della tattica con il pallone, la prima delle due sessioni previste al centro della settimana. Nel pomeriggio, spazio a possesso palla ed esercizi basati sulla tecnica individuale. In chiusura, sul rialzato, tutta la squadra ha giocato una serie di partitelle su campo ridotto.

Per giovedì è in programma un solo allenamento, a partire dalle 14.30.

Fonte: AC Milan

Mirabelli

Mirabelli, rivoluzione nel settore scouting del Milan: ecco un altro ex Inter

Al Milan è in atto una vera e propria rivoluzione, che parte dalle fondamenta. David Han Li e Marco Fassone cambieranno qualcosa nel settore giovanile, per provare a rilanciarne ulteriormente la competitività. Ormai scontato l’addio del tecnico della Primavera Stefano Nava, confermato invece FilIppo Galli il cui lavoro degli ultimi anni è stato apprezzato. 

ARRIVA D’OTTAVIO – Le principali novità arriveranno in un’area, quella dello scouting, dimenticato negli ultimi dal Milan. Secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, sarà Antonio D’Ottavio il responsabile degli osservatori a partire dal prossimo 1 luglio. Classe 1982, dal 2011 al 2013 al Torino prima di passare al Sunderland su precisa volontà Roberto Fanti. Nell’esperienza in Premier League conosce Massimiliano Mirabelli, tra i due nasce un ottimo rapporto di  grande stima reciproca tanto che fa il suo nome all’Inter già nell’estate del 2014. Il suo approdo in nerazzurro arriva un anno più tardi, nell’aprile del 2015 dove firma un contratto biennale. La scorsa settimana, a Casa Milan, è andato in scena un incontro risolutivo dove sono stati limati gli ultimi dettagli e gettate le basi in vista della prossima stagione. 

ROTTURA CON IL PASSATO – Negli ultimi anni ad Adriano Galliani i tifosi del Diavolo imputavano una gestione del mercato basato sui procuratori amici e poco sul lavoro di ricerca di talenti italiani e non. In quest’ottica si intravede il primo grande segnale di rottura rispetto al passato, seppur ricco di successi per tanti anni. Lo scouting avrà un ruolo centrale sia per il settore giovanile che per la Prima squadra, l’arrivo di D’Ottavio non sarà l’unico. E’ prevista, infatti, l’inserimento di un’altra figura professionale di livello. Il Milan sta cambiando pelle, sotto il segno di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.

Fonte: calciomercato.com

Milan-Bologna: andiamo a prenderci l’Europa

Tifosi, San Siro ha bisogno di tutti voi per l’ultima gara casalinga della stagione

La partita dell’andata è stata piena di emozioni e quella di ritorno, da sola, vale il prezzo del biglietto. Se il Milan dovesse battere il Bologna, domenica 21 maggio alle 15.00 a San Siro, infatti, potrebbe qualificarsi matematicamente per i preliminari di Europa League. Un grande obiettivo, più vicino ma ancora da raggiungere: insieme. Sarà l’ultimo match casalingo della stagione, un motivo in più per non mancare e soprattutto per riempire lo stadio da parte di tutti i tifosi rossoneri. Un pomeriggio decisivo, dunque, da vivere e godersi al massimo spingendo la squadra di Vincenzo Montella alla vittoria.

Scopri il listino prezzi e prenota il tuo posto a San Siro. È possibile acquistare i biglietti online, con il servizio e-ticketing; presso gli sportelli di Casa Milan; in qualsiasi filiale del gruppo Banca Popolare di Milano; in qualsiasi punto vendita TicketOne su territorio nazionale; oppure alle casse dello stadio, aperte il giorno della partita per i tagliandi eventualmente residui. Milan-Bologna fa parte del listino prezzi di “fascia C“.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti del Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) è riservata ai titolari di Fidelity Card (tessera del tifoso), avrà inizio alle ore 12.00 di giovedì 11 maggio, fino alle ore 19.00 di sabato 20 maggio presso tutti i punti vendita ad eccezione delle casse dello stadio.

Fonte: AC Milan

Kessié-Milan, i giorni della firma: due ipotesi

Penna in mano e contratto pronto per essere firmato, Franck Kessie e il Milan: l’avventura può cominciare. Raggiunti tutti gli accordi sia con l’Atalanta che con il giocatore, la società rossonera sta valutando adesso quale potrebbe essere il giorno giusto per la firma.

Due le ipotesi prese in considerazione: o il lunedì successivo al match tra Empoli e Atalanta, oppure quello susseguente all’ultima giornata di campionato. Questo l’ultimo nodo da sciogliere, poi l’avventura di Kessie al Milan potrà cominciare: si attende solo il 30 maggio per avere il via libera dalla Federazione e sottoscrivere così i contratti preliminari.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Suso indisponibile, spazio a Bertolacci

Con Suso squalificato per somma di ammonizioni, Montella dovrà inventarsi una novità di formazione verso Milan-Bologna di domenica. Dovesse confermare il 3-5-2 di Bergamo, dove lo spagnolo ha giocato da mezzala destra, il candidato in pole position sarebbe Andrea Bertolacci, pronto a tornare titolare dopo due mesi spesi tra infermeria e panchina; più defilato il Principito Sosa. Tornasse al 4-3-3, invece, potrebbe esserci spazio per Ocampos, nettamente favorito su Honda.

Milan, Kessié più Badelj: nuovo contatto con l’agente, costa 10-12 milioni

Dopo Kessié, tutto su Badelj. Il Milan non si ferma all’arrivo ormai quasi definito dell’atalantino per puntellare il centrocampo: il secondo obiettivo è il regista della Fiorentina e della Croazia, pallino di Montella sin dai tempi in viola. Mirabelli – scrive Tuttosportha avuto un nuovo contatto con l’entourage del giocatore, che ieri ha speso parole chiare sul futuro: il ragazzo lascerà la Fiorentina (clicca qui per i dettagli).

Più di Luiz Gustavo e degli altri nomi usciti nelle scorse settimane, è Badelj il profilo più caldo in mezzo al campo. L’ex Amburgo potrebbe ricoprire due ruoli: il play basso nel 4-3-3 (e in qualunque centrocampo a tre), ma anche uno dei due mediani del 4-2-3-1, dove affiancherebbe Kessié. Prezzo del cartellino: non più di 10-12 milioni di euro, in virtù del contratto in scadenza con i gigliati al 30 giugno 2018.

 

Milan, la punta dopo la finale di Champions: obiettivo Morata

Dopo la prima tripletta di colpi – Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez, tutti a un passo dal vestirsi di rossonero – il Milan si muove per l’uomo copertina del suo mercato: il centravanti. La dirigenza di via Aldo Rossi, tuttavia, dovrà aspettare ancora qualche settimana perché darà il via alle manovre solo dopo la finale di Champions League: l’obiettivo – fa sapere Premium Sportè capire le intenzioni di Alvaro Morata, incontrato recentemente a Madrid e probabile partente dal Real.

Milan, pronta l’operazione blinda-Gigio: affetto, Europa e acquisti per il rinnovo

Donnarumma vuole un Milan ambizioso, con calciatori di livello in ogni reparto e che punti in alto rispetto alle ultime stagioni negative. La nuova dirigenza sta lavorando in questa direzione, anche perché è noto che Gigio deve rinnovare il proprio contratto in scadenza al 30 giugno 2018 e che è corteggiato dai più importanti club del mondo: Manchester City e United su tutti, ma anche società della Premier e della Liga. E se i guadagni per un professionista sono importanti, nelle valutazioni del “99” milanista possono pesare anche altri fattori.

Per Gigio, oltre ai soldi e al progetto tecnico, c’è molto che lo spinge a restare al Milan. Il feeling con Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, e con i colleghi di reparto Storari, Plizzari e al giovane Guarnone; la voglia di giocare in Europa, che il Diavolo potrebbe soddisfare mantenendo il 6^ posto; la sua fede rossonera lunga una vita. Fassone e Mirabelli – scrive La Gazzetta dello Sport – sono pronti a offrire un quinquennale da 3-3,5 milioni a stagione, ma il vero nodo sarà che Donnarumma decida di sposare il nuovo corso rossonero.

 

Genoa-Samp per Lapadula, lui preferisce i blucerchiati

Le parole dell’agente sono state chiare: Gianluca Lapadula vuole restare al Milan, un club dove si trova bene e con una tifoseria che lo ha apprezzato da subito per il suo carattere generoso. Tutto dipenderà dalla volontà della nuova società e se deciderà di mantenere in rosa Sir William. In caso di addio, Lapadula è pronto a scatenarsi il derby Genoa-Sampdoria, con il giocatore – fa sapere calciomercato.com – che preferirebbe l’ipotesi blucerchiata.

Bacca-Lapadula, entrambi titolari. Montella prepara un’altra sorpresa

Bacca-Lapadula, insieme per la prima volta dal 1′. Dopo l’esordio del 3-5-2 a Bergamo, Montella potrebbe preparare un’altra sorpresa in questo finale di campionato, schierando da titolari entrambe le punte a disposizione. Una strategia che punterebbe a rivitalizzare un attacco in estrema difficoltà in un match vietato da fallire: una vittoria contro il Bologna, con buone notizie dalla Fiorentina, potrebbe dare al Milan l’aritmetica certezza dell’Europa.

Domenica potrebbe essere la volta buona per la strana coppia di 9. I quali, nelle ultime giornate, hanno trovato spazio insieme, ma mai dall’inizio: schierati appena 57′ fino ad aprile, il tandem Bacca-Lapadula – scrive l’edizione online de La Gazzetta dello Sport – ha collezionato ben 93′ dalla 31^ giornata ad oggi. E portato, nelle rimonte (compiute e non) contro Inter, Empoli e Atalanta, ben 4 gol.

E Deulofeu? Schierato contro l’Atalanta da seconda punta, con l’ipotesi del doppio centravanti dovrebbe trovare una nuova collocazione: Montella lo potrebbe spostare esterno a sinistra, con Calabria sulla fascia opposta per garantire più equilibrio. In ogni caso, trarre il massimo dallo spagnolo sarà una delle priorità del mister, che dovrà fare a meno dello squalificato Suso: sarà l’ex Barça a dover accendere la luce.

Kessié-Milan, ci siamo

Kessié-Milan, operazione giunta al traguardo. Le basi dell’accordo erano già state impostate prima di Atalanta-Milan della scorsa settimana, adesso è solo questione di tempo. Ogni momento sarà quello buono per le firme, ma il centrocampista classe ’96 ha già scelto e anche i club sono arrivati alla medesima conclusione. Le cifre: all’Atalanta andranno 28 milioni di euro, bonus compresi; al giocatore 2,5 milioni (anch’essi comprensivi di bonus) per 5 anni.

Battuta dunque la concorrenza della Roma, che era arrivata ad offrire la stessa cifra per il cartellino, ma con modalità e tempi di pagamento meno favorevoli all’Atalanta. Con Kessie invece si era fermata a circa 2 milioni (bonus compresi): nulla da fare quindi, i giallorossi si concentreranno su altri obiettivi. Il futuro di Franck Kessie invece è sempre più colorato di rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

L’Atletico Madrid ci prova per Belotti: pronti 60 milioni

Nuovo spauracchio di mercato per i tifosi del Torino che temono di perdere la giovane stella Andrea Belotti: arriva dalla Spagna dove, nel programma “El Partidazo” della radio Cadena Cope, rivelano che l’Atletico Madrid avrebbe individuato nel centravanti granata la seconda scelta per la prossima stagione nel caso in cui fallisse l’obiettivo primario, che è quello di far rientrare Diego Costa dal Chelsea.

Come ha più volte ricordato il patron del Torino Urbano Cairo, l’intenzione del club granata è quella di trattenere il giocatore per almeno un’altra stagione, ma nulla potrebbe impedirne la partenza di fronte ad un club disposto a versare la clausola rescissoria di 100 milioni di euro. L’Atletico di Diego Simeone, sempre secondo “El Partidazo”, tenterebbe una trattativa per scendere fino a 60. Parti quanto mai lontane, dunque.

Il 23enne attaccante, 25 reti in 33 gare quest’anno in Serie A (più 2 in Coppa Italia), lo scorso dicembre ha prolungato fino al 2021 il proprio contratto con i granata.

Fonte: ANSA.it

Roby Baggio, il codino che conquistò il Milan

16 maggio 2004: 13 anni fa Baggio salutava il calcio, a San Siro. Ripercorriamo il suo trascorso rossonero

Silvio Berlusconi se ne era già calcisticamente innamorato ma, siamo nell’estate del 1990, il ragazzo era già della Juventus: “Ci sono delle montagne in mare che non si possono spostare”. La montagna era l’avvocato Agnelli e il mare di talento era quello di Roberto Baggio.

5 ANNI DOPO, ECCO ROBY BAGGIO
Il Milan aveva perso Marco Van Basten e lo aveva sostituito con George Weah. C’era già Dejan Savicevic in rosa. Ma per il calo di zuccheri di talento cui andava incontro il palato rossonero per la dipartita calcistica del Cigno, bisognava andare oltre. Ecco allora che, come sarebbe accaduto più di dieci anni dopo con Ronaldinho passato al Milan per l’esplosione di Leo Messi, alla Juventus la crescita di Alessandro Del Piero non rende più compatibile con l’ambiente la presenza a Torino di Roberto Baggio dopo cinque anni di militanza bianconera. Rapido giro di telefonate, veloci cenni d’intesa e Roby è a Milano. Lo voleva anche l’Inter, con Massimo Moratti che si rammaricherà per essere stato escluso dalla trattativa, ma Baggio accetta il corteggiamento del Club che in quegli anni vinceva sempre, comunque e ovunque: il Milan.

IL TRIVENETO È CASA MIA
La prima partita di Campionato da titolare di Roby nel Milan si gioca a Padova. Dieci mesi prima, ci avevano perso i rossoneri sul terreno patavino. Ma in quell’agosto 1995 si respira aria nuova, aria frizzante. Questa volta il Milan vince e Baggio gioca, ma non segna. Ci penserà una settimana dopo, di testa, a quattro minuti dalla fine di un Milan-Udinese che sembrava destinato a finire in pareggio. Ma grazie a Roby, due a uno. Scusi Capello, Baggio non stava giocando bene, perchè lo ha tenuto in campo? Pausa da attore consumato, sorrisino con occhiatina e Don Fabio sibila: “È proprio in queste partite che campioni come Baggio, da un momento all’altro, si inventano qualcosa…”. In gol anche a San Siro contro l’Atalanta, Roby entra un po’ in penombra a partire dalla partita persa dal Milan a Bari il 1° ottobre 1995. È da quel momento che gioca un po’ meno.

L’INVERNO DEL TALENTO, LA PRIMAVERA TRICOLORE
Assente nei big-match contro Inter e Juventus, in un Milan di talento in cui non è semplice trovare spazio (anche campioni come Boban, Simone e Di Canio volevano giocare…), Roby rifiorisce in inverno quando tiene a battesimo con i suoi tiri Gigi Buffon al suo esordio a Parma, segna a Firenze, fa una gran bella gara a San Siro contro la Sampdoria e guida l’attacco rossonero nelle settimane in cui Weah è in Coppa d’Africa. Le perle primaverili di Baggio saranno la splendida gara giocata e vinta 3-0 da lui e Dejan contro il Parma, per non parlare del gol-scudetto segnato proprio alla Fiorentina. La sue migliori gare europee resteranno quelle di San Siro in Coppa Uefa contro Strasburgo e Bordeaux.
Dopo la partenza di Capello, il maestro Tabarez lo voleva riportare al centro del progetto. Ma tra infortuni, sfortuna e polemiche, l’abbandono di Tabarez riportò Arrigo Sacchi a Milanello. Con il taglio di una considerevole fetta di spazio per Roby che, dopo una battuta estiva del rientrante Capello, capì che il 1997 era l’anno giusto per andare a cercare nuove esperienze.

IL 16 MAGGIO 2004
Roberto Baggio era stato però molto più che apprezzato dai tifosi rossoneri. Era stato amato e applaudito. Ecco perchè, pur nel vivo della festa del 17° Scudetto del Milan, il momento più emozionante di Milan-Brescia, ultima giornata del Campionato 2003-2004, era stato proprio quello della standing ovation della folla rossonera per lui, Roby, sostituito dal suo allenatore De Biasi, abbracciato da Paolo Maldini e riposto da San Siro nella teca più nobile della grande storia del calcio mondiale.

Fonte: AC Milan

Conti: “Inter, Milan, Roma, Juve o Napoli: sarebbe un onore”

L’esterno dell’Atalanta, Andrea Conti, ha parlato delle voci di mercato che lo riguardano:

“L’Inter sarebbe certamente una bella opportunità, ma vedremo. Stessa cosa se chiamassero Milan, Roma, Juve o Napoli, per me sarebbe un onore essere preso in considerazione da una grande squadra. È normale che si parli di mercato, fa parte del gioco. Ma ora penso alle prossime due gare di campionato, non so quali squadre siano interessate a me e non voglio saperlo fino a quando sarà finita la stagione. Penso all’Atalanta, poi penserò all’Europeo Under 21 e poi si parlerà di mercato”.

Ambrosini: “Milan, hai sbagliato modi e tempi del mio addio. E non ho digerito…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista e capitano del Milan, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai taccuini de l’Ultimo Uomo. I primi calci al pallone e il trasferimento al Cesena, poi l’occasione Milan e i tanti anni tra successi e infortuni, sino all’addio amaro ai rossoneri alla chiusura della carriera: Ambro si è raccontato a tutto tondo. Di seguito è riportato un estratto delle dichiarazioni rese dallo storico 23 milanista proprio sulla separazione dal club meneghino:

“A quell’età non mi volevano più. Avevano tutto il diritto di pensarlo. Peccato per le modalità e le tempistiche. Una gestione sbagliata. Se sarebbe stato meglio anche per me lasciare dopo Milan-Novara del 2012? Ci ho pensato. Mi sono risposto che sì, sarebbe stato meglio. Ma poi alla fine riconosco che se non l’ho fatto è perché non riuscivo a vedermi in nessun’altra squadra. Sentivo un senso d’appartenenza enorme. E poi andarsene dopo tutti gli altri sarebbe suonato troppo come un abbandono della nave. L’attaccamento ai colori comunque restava intatto, nonostante non ci fosse più nessuno dei miei compagni di sempre.

Andar via senza aver fatto il giro di campo a San Siro mi è rimasto qui. Per chiudere il cerchio ho voluto giocare ad ogni costo Milan-Fiorentina, a novembre del 2013. Stavo guarendo da uno stiramento e ho stretto i denti. Volevo prendere gli applausi di S.Siro un’ultima volta. Dopo mezzora mi sono arreso al dolore e ho chiesto il cambio. Un saluto veloce ma va bene così”.

Per leggere l’intervista integrale resa da Ambrosini a l’Ultimo Uomo clicca qui.

Antognoni: “Milan meno da Scudetto dell’Inter. Donnarumma…”

Giancarlo Antognoni, ex calciatore e oggi dirigente della Fiorentina, ha parlato anche di Milan e del mister Montella:

Vincenzo sta portando i rossoneri in Coppa. Non è un’impresa da poco. Il Milan è davanti all’Inter in classifica, ma è indietro rispetto ai nerazzurri nella costruzione di una squadra da scudetto. Mi piace il giovane Locatelli. Terrei Deulofeu e Suso.

Non mi sorprende se Donnarumma vale 100 milioni – ha dichiarato Antognoni a La Gazzetta dello Sport – è un mostro di bravura. Certo, se dovesse lasciare il Milan chi può spendere quelle cifre? Arabi, cinesi, magnati russi. In Italia solo la Juve“.

Suso squalificato, out per Milan-Bologna

Brutta notizia per Montella in vista di domenica. Suso, diffidato e ammonito contro l’Atalanta, è stato squalificato dal Giudice Sportivo per la prossima giornata di campionato: lo spagnolo salterà Milan-Bologna di domenica, match chiave per blindare il 6° posto e staccare il pass per i preliminari di Europa League.