Nicolò Esposito – Pagina 31 – Milanismo

Autore: Nicolò Esposito

Ag. Badelj: “È ora di lasciare la Fiorentina. Il Milan…”

Sono chiare e inequivocabili le parole di Dejan Joksimovic, agente di Milan Badelj, sul futuro del centrocampista della Fiorentina e della Croazia:

“Partiamo dal presupposto che nonostante le promesse io, come agente del calciatore, non sono ancora stato pagato. Il giocatore voleva partire l’anno scorso, quando avevamo in mano un paio di offerte molto importanti, ma il club e Corvino hanno deciso di dichiararlo ‘incedibile’. Adesso gli rimane un solo anno di contratto – ha dichiarato il procuratore di Badelj a firenzeviola.it – penso che sia arrivato il momento, sia per lui che per la Fiorentina, di lasciarlo partire.

Al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale, ma c’è tempo. Magari la Fiorentina sa qualcosa in più di me… Rinnovo? Non mi ha mai chiamato nessuno per questo, quindi non credo che ci sia l’interesse di chiudere questo tipo di accordo. Milan? L’unica certezza è che può giocare titolare in tutte le squadre del campionato italiano. Tutte, anche la Juventus, anche se non credo che siano interessati”.

Milanello: al via una settimana fondamentale

Squadra in campo per una sessione mattutina: focus sulle conclusioni a rete e calcio-tennis nel menù di giornata

Si apre una nuova settimana al Centro Sportivo di Milanello. Dopo il lunedì di riposo concesso da Mister Montella ai suoi ragazzi, i rossoneri sono tornati in campo per l’unico appuntamento di giornata. Non hanno preso parte all’allenamento gli infortunati Antonelli e De Sciglio, mentre capitan Montolivo ha svolto un lavoro personalizzato.

La seduta è iniziata intorno alle ore 10.45, sul ribassato, con un riscaldamento e una serie di esercizi per la mobilità. A seguire, gruppo diviso in tre: uno ha lavorato sulle combinazioni per arrivare alla conclusione, i restanti due si sono sfidati a calcio-tennis. Ha chiuso l’allenamento una partitella a campo ridotto con le sponde.

Appuntamento a mercoledì, con in programma una doppia seduta in vista della sfida di domenica, alle ore 15.00, contro il Bologna.

Fonte: AC Milan

Atletico Madrid su Suso

Non solo Donnarumma, corteggiato senza pietà dal City di Guardiola. Anche un altro talento del Milan viene seguito da vicino da un’altra big d’Europa: l’Atletico Madrid ha messo gli occhi su Suso. I Colchoneros – scrive il Mundo Deportivo – seguono il trequartista spagnolo e hanno inviato emissari a visionarlo in occasione del match di sabato tra Atalanta e Milan. Nonostante un tira e molla che dura ormai da diverse settimane, Suso non ha ancora rinnovato (e rivisto al rialzo) il contratto che lo lega al club di via Aldo Rossi.

 

Milan, il piano per Belotti: 70 milioni e tre contropartite tecniche

Il sogno dei tifosi, un ambizioso obiettivo della società. Sarà difficile che Belotti arrivi al Milan, ma la nuova dirigenza sta provando a trasformare il miraggio in realtà. E ha già pronta per il Torino – come racconta Il Giorno di oggi – una super offerta che potrebbe far vacillare la volontà del presidente Cairo di trattenere il Gallo almeno un’altra stagione.

Il piano del Milan per Belotti è questo: mettere sul piatto sia una cifra importante – 70 milioni di euro circa – sia alcuni calciatori graditi al Torino e a Mihajlovic, come Gabriel, Antonelli e Kucka. Un modo per abbassare il prezzo del cartellino (la clausola rescissoria, seppur valida solo per l’estero, è di 100 milioni) e tentare la dirigenza piemontese con contropartite tecniche decisamente appetite.

Tre calciatori di livello e un lauto conguaglio economico sarà la mossa da via Aldo Rossi per provare un clamoroso colpo di mercato: vestire di rossonero il Gallo. Un tentativo il cui esito sarà presto svelato, in quanto il Torino non ha intenzione di creare una telenovela lunga tutta il mercato. La decisione definitiva su Belotti arriverà presto in estate e rimarrà tale.

 

Guardiola chiama Gigio al City: pronti per il Milan 25 milioni

Il progetto del nuovo Milan stenta ancora a prendere contorni ben definiti e i gioielli del club vengono così presi d’assedio. L’oggetto del desiderio di mezza Europa è ovviamente il 18enne portiere azzurro Gigio Donnarumma, il cui rinnovo del contratto che scade nel 2018 appare ancora lontano e potrebbe dunque avere un destino in Premier League. Stando al ‘Sun’ infatti, lo stesso numero uno avrebbe confessato ad alcuni amici la volontà di giocare nella prossima stagione in Premier League.

In prima fila per lui i due club di Manchester, con Pep Guardiola disposto a scaricare Bravo e a mettere sul piatto un ingaggio da circa 4,2 milioni di euro a stagione per battere la concorrenza dello United di Mourinho e portarlo al City. Tra l’altro, alla luce della situazione contrattuale e del conseguente rischio di perderlo a parametro zero fra un anno, il Milan potrebbe accontentarsi di una cifra inferiore ai 25 milioni di euro.

Conferme in qualche modo sono arrivate dalle parole dello stesso Guardiola: «Donnarumma è un portiere top, assolutamente, ha qualità enormi per avere solo 18 anni – ha detto l’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco prima di parlare poi del recupero contro il West Bromwich in programma domani, fondamentale per la qualificazione alla prossima Champions League -. Domenica prossima cominceremo a parlare con i singoli, so che siete curiosi ma è importante rimanere concentrati sul presente. Se non avessimo obiettivi sarebbe diverso ma stiamo giocando per tante cose e spero che i calciatori siano concentrati su questo».

Fonte: Corriere dello Sport

Percassi: “Gomez, Conti e Kessié via per offerte irrinunciabili”

Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato delle situazioni di mercato relative ai gioielli orobici:

“Noi non vogliamo far partire il Papu nemmeno con un’offerta irrinunciabile, ma se arrivasse toccherà a lui decidere cosa fare. Stesso discorso per Conti. Noi non svendiamo nessuno, ma se per necessità dovessimo cedere qualcuno lo faremo alle nostre condizioni e cifre.

Kessié al Milan può essere uno dei titoli estivi, ma c’è anche la Roma ed è molto ambito. Per ora e nostro poi a fine stagione decideremo cosa fare, ma di sicuro non lo svendiamo. Chi sarà disposto a pagarlo di più, potrà prenderlo”.

Gasperini: “Kessié-Gomez al Milan? Se partono è per rinforzare la squadra”

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato delle situazioni relative a Kessié e Gomez, entrambi accostati al Milan:

“Credo che l’Atalanta, come altre squadre della stessa fascia, abbia la necessità di monetizzare per rinforzarsi. Il presidente Percassi è uno che investe quello che incassa, che sia per lo stadio, per le strutture della società o per la squadra. Credo che la sua idea sia di rinforzarsi – ha dichiarato Gasperini a “Radio Anch’Io Sport” – è successo con Gagliardini e con Caldara, che è rimasto. Credo che un’eventuale cessione servirebbe a rinforzare la squadra. Giocatori simbolo? Gomez sicuramente. Il Papu ha fatto un campionato da vero fuoriclasse internazionale. Ma anche Conti con i suoi 8 gol è stato straordinario. Mi ricorda il giovane Tardelli”.

Gomez: “Montella mi vuole al Milan”

L’attaccante dell’Atalanta, Alejandro Gomez, ha parlato della stagione con i bergamaschi e del possibile approdo in rossonero:

“Ad inizio stagione non pensavamo di finire così in alto. Dopo Natale abbiamo iniziato a crederci di più, poi non siamo mai calati. C’è un grande gruppo, pieno di giovani che lavorano al massimo. Europa con un gruppo diverso? In tanti potrebbero andare, io incluso ma ho un contratto. Non parlo della mia prossima possibile squadra, se arriva un’offerta ne parlerò con la società. Vado via da qui per la Champions e lo scudetto.

Milan? Con Montella ho un ottimo rapporto. Abbiamo lavorato bene al Catania, mi voleva alla Fiorentina e so che mi vuole anche adesso. Ma non ci sono contatti veri, ci siamo solo sentiti. C’era qualcosa col Milan a gennaio – ha dichiarato il Papu a MilanNews – ma non me la sentivo di lasciare la Dea. Evitare i preliminari? Sì, l’idea è quella. Fare ancora il punto che ci serve per garantirci l’Europa League diretta”.

Donnarumma-Milan, rinnovo in stand-by. E Guardiola lo corteggia: “È già portiere top”

L’allenatore del City ha manifestato il suo apprezzamento per Gigio, il cui futuro non è ancora chiaro

I campionati in corso stanno per dare i loro verdetti, poi tutte le varie squadre – dall’Italia all’Europa – rifletteranno su quanto accaduto e prenderanno le giuste decisioni in vista della prossima stagione. Prima di ricominciare la preparazione verrà il tempo del mercato, con le grandi che punteranno a rinforzarsi andando a cercare le pedine migliori. Chi da anni mostra di non avere problemi economici è il Manchester City, che dopo aver accontentato il tecnico Pep Guardiola nella scorsa finestra di mercato estivo si prepara a nuovi, grandi investimenti nelle prossime settimane. Uno dei ruoli su cui dovrà riflettere l’allenatore spagnolo è quello del portiere e l’ex Barcellona avrebbe già individuato il calciatore su cui puntare.

“Gigio portiere top anche se molto giovane”
Si tratta di Gianluigi Donnarumma attualmente a Milano con una situazione ancora da definire con il suo attuale club, ma già con gli occhi di tutte le più grandi squadre d’Europa su di sé. Proprio Guardiola ha parlato alla vigilia della partita contro il WBA, fondamentale per la corsa alla prossima Champions League, strizzando l’occhio al portiere classe 1999 di proprietà dei rossoneri: “E’ un giocatore top, assolutamente un grande portiere che ha qualità enormi per avere soltanto 18 anni”, ha detto lo spagnolo. Già l’anno scorso – al momento del suo arrivo – Guardiola aveva avviato una vera e propria rivoluzione per il ruolo del portiere: Hart era stato mandato in prestito al Torino ma da luglio tornerà a Manchester in attesa di conoscere il suo destino. Da Barcellona era invece arrivato il cileno Claudio Bravo, che più di una volta però ha deluso le aspettative dell’ambiente. Per questo il tecnico potrebbe aver iniziato una nuova ricerca per trovare l’uomo giusto a cui affidare i pali dei Citizens.

Raiola vuole un Milan competitivo
Donnarumma è riuscito a impressionare il tecnico del Manchester City così come già aveva fatto con Mourinho – viste le voci che erano rimbalzate sui tabloid inglesi. La volontà del portiere rossonero però è quella di rimanere in Italia per vestire i colori della sua squadra del cuore (come più di una volta ha sottolineato l’interessato). Per fare chiarezza bisognerà aspettare ancora, il Milan dovrà incontrare l’agente del calciatore Mino Raiola, che nelle ultime settimane è stato impegnato lontano dall’Italia dove ha seguito l’evoluzione dell’infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Raiola, come lo stesso calciatore, ha più volte espresso il desiderio di vedere un Milan più competitivo – caratteristica necessaria per far rimanere Gigio a Milano. Si annuncia un’estate importante per il futuro del portiere classe 1999, intanto dall’Inghilterra arrivano le parole di apprezzamento di Guardiola.

Fonte: Sky Sport

Accadde oggi: 29 anni fa l’11° Scudetto

15 maggio 1988: il Milan di Sacchi dopo una splendida rimonta sul Napoli torna a vincere il titolo dopo nove anni

Alla fine di quel Como-Milan Franco Baresi ha voluto conservare la maglia che aveva indossato in campo. Tra quelle strisce rossonere campeggiava, più brillante che mai, la stella conquistata nel 1979: “Aspettavo questo momento da nove stagioni, questa vittoria la dedico a tutta la gente che ha sofferto con me in questi anni”. Due retrocessioni e mille difficoltà avevano segnato il Milan, ma dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi in quella stagione si era aperto un nuovo capitolo, con in panchina un tecnico che era destinato a cambiare il calcio italiano e mondiale.

NASCE IL MILAN DI SACCHI
Il Milan si affaccia alla stagione 1987-88 dopo un quinto posto in campionato e un’eliminazione in Coppa Italia agli ottavi contro il Parma, neopromossa in Serie B. Una sconfitta che lascia il segno su Silvio Berlusconi, che un anno prima aveva rilevato la società rossonera e che rimane stregato dal gioco degli emiliani. Il tecnico di quella squadra, Arrigo Sacchi, sbarca dunque a Milano nell’estate 1987, ma il suo non è l’unico volto nuovo: dal Psv arriva Ruud Gullit, dall’Ajax Marco Van Basten e dalla Roma Carlo Ancelotti. Tre acquisti eccellenti, chiamati a far fare il salto di qualità al Milan. A Milano impazzata subito la “Gullit-mania”, con le treccine di Ruud che diventano la tendenza del momento. Ed è proprio “Il tulipano nero” uno dei protagonisti – assieme a Van Basten e Donadoni – del successo rossonero di Pisa (1-3) nella prima giornata. L’esordio a San Siro contro la Fiorentina, però, lancia segnali preoccupanti: Diaz e Roberto Baggio fissano il punteggio sul 2-0 per i viola, con molti tifosi rossoneri che, inferociti, abbandonano anzitempo le gradinate. Ma è ancora troppo presto per esprimere sentenze…

INIZIA LA RIMONTA
Già, perché se è vero che il girone d’andata del Milan è caratterizzato da vittorie (contro Ascoli, Verona, Pescara e Avellino) e alcuni pareggi, la svolta arriva dopo una vittoria che si tramuta in sconfitta. I rossoneri, infatti, battono la Roma tra le mura amiche per 1-0 grazie a un rigore di Virdis. Il giudice sportivo però assegna i due punti a tavolino ai giallorossi a causa di un petardo che all’inizio del secondo tempo aveva colpito il portiere Franco Tancredi. È quello l’ultimo k.o. della stagione, perché proprio da quel momento parte la rimonta. Prima la vittoria nel derby grazie ad un’autorete di Ferri, poi il roboante successo sulla capolista Napoli per 4-1. Alla rete di Careca al 10’ la squadra di Sacchi risponde con Colombo, Virdis, Gullit e Donadoni.Nasce il SuperMilan – titola il giorno dopo La Gazzetta dello Sport – Napoli distrutto”. I rossoneri, grazie a questo successo, si candidano a diretta inseguitrice dei partenopei per la vittoria finale.

NAPOLI-MILAN 2-3: IL SORPASSO
Dopo quella vittoria il Milan trova maggiore fiducia nei propri mezzi. Vince a Torino contro la Juventus, e porta a casa il bottino pieno superando Sampdoria e Roma. Il 24 aprile 1988 Gullit e Virdis stendono l’Inter nel derby, ed è così che la squadra di Sacchi arriva alla sfida di ritorno contro la capolista, a tre giornate dal termine, con un solo punto di distacco. Al San Paolo si affrontano le due formazioni più forti di quella stagione, ed è quasi naturale che ne esca una partita splendida. È il Milan a passare in vantaggio con Virdis, a cui risponde – pochi minuti più tardi – una punizione di Maradona che batte Galli. Poi però la squadra di Sacchi mette la freccia grazie al secondo gol del suo numero 9 e alla rete di Van Basten, che dopo aver passato diversi mesi ai box per un infortunio si rivela decisivo nella volata finale. A nulla serve il colpo di testa con cui Careca accorcia le distanze: i rossoneri portano a casa una vittoria che significa sorpasso e primo posto in classifica. Il Napoli dopo 50 giornate consecutive cede il primato, ma tutto il San Paolo al triplice fischio dell’arbitro Lo Bello applaude a scena aperta la prestazione di un Milan che, dopo nove anni, torna a vedere la possibilità concreta di vincere lo Scudetto.

IL PARI DI COMO E LA GIOIA ROSSONERA
Il 2-3 del San Paolo manda in tilt la squadra partenopea, che perde anche nella gara successiva contro la Fiorentina. A San Siro i tifosi celebrano il pallone d’oro di Gullit, ma in campo la Juventus blocca i rossoneri sullo 0-0. Il verdetto è dunque rimandato all’ultima giornata, con la squadra di Sacchi che è chiamata a giocarsi il titolo nella delicata trasferta di Como. Nei giorni che precedono la gara scatta una vera e propria caccia al biglietto: sono 70mila le richieste per i “soli” 15mila tagliandi a disposizione. Il 15 maggio 1988, tra chi sceglie il treno e chi invece si avventura con la propria auto, va in scena un vero e proprio esodo. Lo Stadio Sinigaglia ribolle di passione rossonera, e dopo soli 2′ il Milan è avanti grazie alla rete di Virdis. All’inizio della ripresa il Como trova il pari con Giunta, che fissa il punteggio sull’1-1. Al triplice fischio sono entrambe le squadre ad esultare: per il Milan arriva lo Scudetto numero 11 della sua storia (il primo dell’era Berlusconi), per il Como la salvezza aritmetica. In campo la gioia è enorme, ma la festa dura fino a notte fonda, con migliaia di tifosi che scortano la squadra fino a San Siro per un abbraccio rossonero impossibile da dimenticare.

Fonte: AC Milan

Ag. Lapadula: “Vuole restare al Milan, vedremo il da farsi”

Alessandro Moggi, agente di Lapadula, ha parlato del futuro del proprio assistito:

“A fine stagione parleremo con la società e vedremo il da farsi, se il giocatore verrà considerato importante per il progetto del Milan. Gianluca si trova bene in rossonero – ha dichiarato Moggi a Premium Sporte vuole restare, vediamo”.

Donnarumma, interesse dei due Manchester

Pressing di City e United su Gigio Donnarumma. Il portiere del Milan piace a tutte le big d’Europa, ma sarebbero i due club di Manchester quelli maggiormente interessati e attivi per il numero 99 rossonero – scrive il Sun -, soprattutto i Red Devils: Mourinho è alla ricerca del sostituto di De Gea.

Galliani: “Milan? Da tifoso non commento”

“Non sono in silenzio stampa sul Milan ma credo sia giusto che quando si ceda un’azienda non si debba più parlarne. Da tifoso mi astengo dai commenti”. Così l’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, a margine del ‘Candido Day’ e del premio internazionale ‘Il Bello del Calcio’, dribbla le domande sul Milan.

Il cuore e la passione per il Milan – prosegue Galliani – sono quelli di prima, come la mia emozione e il mio tifo quando guardo le partite“. “Se volete parliamo di basket o di questioni immobiliari”, aggiunge riferendosi all’EA7 e al suo nuovo ruolo in Fininvest.

Fonte: ANSA.it

De Sciglio addio, con l’ambiente Milan non c’è più feeling

De Sciglio-Milan, si continua ad andare verso il divorzio. Il terzino della Nazionale, in scadenza di contratto al 30 giugno 2018, sembra essere ai saluti dopo una vita in rossonero: più che la ricerca di altri esterni, a pesare – scrive La Gazzetta dello Sportè il feeling incrinato con l’ambiente.

Kessié-Milan, in settimana la chiusura: decisiva la volontà del giocatore

Tutto pronto per il passaggio al Milan di Franck Kessié. Il presidente dell’Atalanta Percassi e il d.s. rossonero Mirabelli – scrive il Corriere della Sera – si rivedranno nei prossimi giorni per definire la trattativa che riguarda il centrocampista attualmente alla corte di Gasperini. Il Diavolo ha superato la concorrenza della Roma, da gennaio in accordo con i bergamaschi per il trasferimento dell’ivoriano: decisiva la volontà del giocatore.

Milan, al via la programmazione Montella-dirigenza. Rinnovo dopo il Bologna

La programmazione della prossima stagione è già iniziata, come svelato dallo stesso Montella nel post partita di Atalanta-Milan. L’Aeroplanino – racconta La Gazzetta dello Sport – ha incontrato Fassone e Mirabelli a metà della scorsa settimana: una riunione utile per definire entrate, uscite, gestione del budget e agenda estiva, cioè le date del raduno e della tournée in Cina.

Nessun accenno, non ancora, sul rinnovo. Sarà il prossimo passo della dirigenza nei confronti dell’allenatore, ma per ora non è in programma alcun nuovo incontro tra Montella e i vertici di via Aldo Rossi. Il giorno decisivo – svela la Rosea – dovrebbe però essere quello dopo Milan-Bologna, match che potrebbe dare ai rossoneri la certezza aritmetica dell’Europa League.

Milan, massima disponibilità verso Suso per il rinnovo

Cala l’ottimismo sul rinnovo di Suso. Rispetto a settimana scorsa, quando il nuovo contratto dell’ex Genoa sembrava imminente, la pratica sembra sia stata rimandata a data da destinarsi, tanto che il padre-agente del giocatore non ha in agenda di tornare a Milano.

In ogni caso, il rinnovo di Suso resta una delle priorità della nuova dirigenza rossonera: non filtrano più le sensazioni dei giorni scorsi – svela La Gazzetta dello Sport – ma niente sembra al momento spostare gli equilibri e il Milan mostrerà la massima disponibilità a regalare allo spagnolo un nuovo contratto.

Milan, prosegue il pressing su Kessié: è la priorità. Piace anche Luiz Gustavo

Proseguono i contatti diretti tra il Milan e Franck Kessié. In occasione del match tra l’Atalanta e i rossoneri, in cui l’ivoriano ha impressionato ancora una volta: il Diavolo ha però rimandato il discorso definitivo a quando sarà stato raggiunto l’obiettivo Europa – potrebbe arrivare l’aritmetica già domenica -, anche se i contatti informali continueranno ancora.

La necessità milanista – scrive La Gazzetta dello Sport è tenere a distanza la Roma: Fassone e Mirabelli hanno già pareggiato l’offerta giallorossa (28 milioni) e alzato la proposta al giocatore (2 milioni contro gli 1,2 capitolini, poi alzati a 1,8 più bonus). Informalmente, l’intesa tra tutte le parti è già stata raggiunta, con il giocatore che preferisce la proposta del Milan (qui i dettagli)

Kessié, in ogni caso, è il profilo più caldo e apprezzato per la mediana. Più del brasiliano Luiz Gustavo, per il quale c’è stato un incontro sette giorni fa con l’agente (suo e di Ricardo Rodriguez). Il centrocampista del Wolfsburg avrebbe il compito di reggere centralmente il centrocampo, ma nelle gerarchie il talento dell’Atalanta è in netto vantaggio: convince soprattutto per l’età più verde dell’ex Bayern.

Caldara poteva essere del Milan: “colpa” del closing

Proprio il Milan ha pagato in conto di un’altra ottima prestazione da parte di Caldara, ieri sera all’Atleti Azzurri d’Italia. E qualcuno rimpiangerà Mattia perché poteva essere rossonero: tra novembre e dicembre, Galliani e Berlusconi hanno provato a bloccare Gagliardini in coppia con Caldara in un’unica operazione. Discorso avviato con Percassi poi bloccato dalle tempistiche del closing rinviato, il Milan non ha trovato il momento giusto per chiudere accontentando l’Atalanta che poi ha ceduto Caldara alla Juventus per 15 milioni più 6 di bonus, oltre che Gagliardini all’Inter. Era destino, forse. Marotta e Paratici si godono il difensore del futuro.

Fonte: calciomercato.com

Napoli, piace Suso

Interesse del Napoli per Suso. Il centrocampista del Milan non ha ancora rinnovato il contratto con i rossoneri e potrebbe tentare fortuna altrove: i partenopei – scrive il quotidiano spagnolo Marca – sarebbero pronti a inserirsi tra il Diavolo e il giocatore per regalare a Sarri un rinforzo per la trequarti.

Il Fenerbahçe ci prova per Sosa

Sirene dalla Super Lig per José Sosa. Il Principito – riporta il quotidiano turco Fanatik – sarebbe tornato nel mirino del Fenerbahçe, già interessato la scorsa sessione invernale di mercato. Per l’argentino sarebbe un ritorno a Istanbul, avendo giocato in passato con la maglia dei concittadini del Besiktas.

Bonaventura: “Torno ad allenarmi entro fine stagione. Gli infortuni hanno pesato”

Il centrocampista del Milan, Jack Bonaventura, ha parlato ai microfoni di Premium Sport:

“Sto lavorando e penso che per la fine del campionato riuscirò a fare qualche allenamento con la squadra. Sto bene. Il nostro obiettivo è quello di andare in Europa. Sono contento per l’Atalanta. Di sicuro, adesso, vedendo le partite ho visto la squadra con un’ottica diversa.

Quest’anno abbiamo avuto tantissimi infortuni e ci hanno costretto a cambiare tanti uomini. Quando hai un impegno a settimana, ci vuole continuità nei giocatori. Ora dobbiamo fare un grande finale di stagione per centrare l’obiettivo”.

Sacchi: “Avevo poche idee, ma chiare. Per me il calcio si gioca con la mente”

L’ex allenatore e leggenda del Milan, Arrigo Sacchi, ha parlato ai microfoni di TMW Radio:

“Quando arrivammo mi portai dietro il mio secondo che avevo al Parma Carminati e il professor Piccolini e lavorammo molto meno rispetto a quanto avevamo fatto a Parma. Ho sempre cercato poche idee ma chiare, ho sempre pensato che il calcio fosse uno sport di squadra e non uno sport individuale e che il gioco fosse paragonabile alla trama nella cinematografia, al copione nella prosa, allo spartito nella musica, fosse quello che serviva ai giocatori a migliorarsi. Anche qui cercavo però persone affidabili, con grande intelligenza ed entusiasmo perché noi viviamo in un paese dove la filosofia dei giochi di squadra è difficile che si affermino per via di un individualismo e protagonismo eccessivo a invidie eccessive, quindi l’entusiasmo permetteva di essere generoso e di fare le cose con divertimento e l’intelligenza permetteva di uscire dal proprio egocentrismo e di avere una visone più ampia dell’attività che si stava svolgendo e quindi essere più in sintonia con le filosofie degli sport di squadra. Ho sempre pensato che il calcio si facesse con la mente e non con i piedi. La mia didattica era orientata sulla squadra, sul gioco e sull’intelligenza, facevo simulazioni con tanto regole. Michelangelo diceva che i quadri si dipingono con la mente, le mani sono un mezzo, per il calcio vale la stessa cosa, i piedi sono solo un mezzo.

Quando arrivai al Milan, insistetti molto per avere Ancelotti anche se si era già rotto due menischi e due crociati, aveva il ginocchio che il nostro medico dopo aver fatto esami con il venti per cento di affidabilità. Berlusconi mi chiedeva come potesse prendere un calciatore in quelle condizioni ma io risposi che quello che contava era la mente. Sommando tutto questo, quando si ha la fortuna di trovare una società ben organizzata ed intelligente, che ti fa crescere e ti da tranquillità ed entusiasmo, la società viene prima della squadra, io mettevo le cose nella loro giusta misura e pensavo anche che la strategia fosse più importante del tatticismo e giocavo in questo modo”.

Ricardo Rodriguez-Milan, si punta ad abbassare la cifra per il cartellino

In Germania danno l’affare come fatto, ma il Milan conta di abbassare ancora di più l’esborso per l’acquisto di Ricardo Rodriguez. Per la Bild, rossoneri e Wolfsburg avrebbero trovato l’accordo per il trasferimento del terzino sulla base di 18 milioni di euro più 3 di bonus, ma da via Aldo Rossi – riporta il Corriere della Sera – arriva una precisazione: si vuole chiudere a cifre inferiori.

Milan, settimana prossima si chiude per Kessié

Franck Kessié è praticamente un giocatore del Milan. Il centrocampista ivoriano – si legge sul Corriere della Sera – sarà il primo acquisto del nuovo corso rossonero: la chiusura della trattativa con l’Atalanta è prevista la prossima settimana.

Pari con vista sull’Europa. Milan croupier della volata

Ancora in piedi. Non è tornata la vittoria e nemmeno una prestazione convincente, ma il Milan è vivo. I rossoneri non brillano e soffrono l’intensità della sorprendente Atalanta di Gasperini, ma strappano in volata un punto preziosissimo nella corsa all’Europa League: l’1-1 all’88°, “sporco” perché in offside e su una conclusione deviata, è un risultato vitale per giocarsi al meglio delle possibilità l’ultimo posto nelle coppe. La rete di Deulofeu è figlia della buona sorte, ma soprattutto del carattere della squadra: il Milan non ha mollato fino all’ultimo minuto e ha portato a casa un pareggio indispensabile e “pesante come un film di Kiarostami”, come direbbe il celeberrimo cronista rossonero Carlo Pellegatti.

La sorpresa tattica della serata la prepara Montella, varando un 3-5-2 provato e annunciato nei giorni prima della gara. Il Milan risponde complessivamente bene al cambio modulo (solo Kucka, adattato terzino, è andato in evidente difficoltà), pur soffrendo parecchio il feroce e organizzato pressing orobico: l’Atalanta ha imposto alla gara un ritmo altissimo e ha incartato il Diavolo, bravo però a tenere il campo e a cedere solo allo scadere del primo tempo su papera di Donnarumma. Gigio sbaglia un intervento e regala l’1-0 a Conti, ma si riscatta ampiamente con almeno 2-3 interventi decisivi a salvare il risultato. Che poi, quasi allo scadere, viene “aggiustato” da Deulofeu: lo spagnolo è stato ancora lontano dai suoi picchi di rendimento, ma ha firmato un gol di clamorosa importanza per la classifica e per il futuro del Milan.

+1 sulla Fiorentina, +4 sull’Inter (impegnata proprio in questi minuti col Sassuolo): Montolivo e compagni si giocano l’Europa – e la stagione – in una posizione invidiabile. Il punto di Bergamo è oro colato perché lascia al Milan la possibilità di decidere e indirizzare il proprio destino: battendo Bologna e Cagliari, a prescindere dai risultati delle avversarie, il Diavolo sarebbe comunque 6^ e qualificato ai preliminari di coppa. E pazienza se l’Atalanta può recriminare sul risultato: questo 1-1 è da custodire e portare a casa con il massimo della cura. Ora toccherà fare il “nostro” nelle ultime due partite dell’anno. Note di merito per due talentuosi centrocampisti. Il rossonero in pectore Kessié ha mostrato tutto il proprio repertorio, facendo capire il perché dei quasi 30 milioni necessari per accaparrarselo; l’ex milanista Cristante, completo e maturo, fa aumentare ogni settimana i rimpianti.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan”

Inter, sconfitta col Sassuolo per 1-2: il Milan va a +4

Buone notizie da San Siro. L’Inter è caduta in casa col Sassuolo per 1-2: non è bastato un gol di Eder a rispondere alla doppietta di Iemmello. Con questa sconfitta, i nerazzurri rimangono a -4 dal 6^ posto in classifica detenuto dal Milan, ieri capace di strappare un pari sul campo dell’Atalanta: a due giornate dalla fine, l’Europa League è sempre più lontana per Icardi e compagni.

Percassi: “Kessié via? Prima serve un sostituto all’altezza”

Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, ha parlato della gara contro il Milan e di mercato:

“è una serata speciale, incredibile e inaspettata. E’ stato un campionato fantasistico ed è un premio per tutto il popolo atalantino. Voglio ringraziare tutti i ragazzi e lo staff tecnico che ha fatto un lavoro straordinario: siamo molto felici. Noi abbiamo dato il nostro contributo ma quello che è stato entusiasmante è stato il rapporto che si è creato con il mister che ha superato alla grande il difficile inizio e ha fatto un lavoro notevole. Questo risultato storico, dopo 26 anni che non andavamo in Europa, giustifica l’entusiasmo dei tifosi”.

“In estate tutte le squadre sui nostri giovani? Il fatto che ci siano grandi squadre interessate ai nostri ragazzi è importante per noi. Vuol dire che l’Atalanta ha creato una sua credibilità e un modello di lavoro: noi vogliamo restare umili senza tante parole. Investiamo tanto sul settore giovanile, sia nella parte tecnica che strutturale e i risultati stanno arrivando. Poi noi sicuramente faremo una squadra competitiva come quest’anno e poi vedremo il mercato. Non vorremmo vendere ma poi a determinate condizioni magari qualcuno sarà impossibile trattenere”.

Roma e Milan su Kessie? Arrivano diverse telefonate per lui, ma se ne occupa mio figlio. Una volta terminato il campionato – ha dichiarato Percassi a Premium Sport – valuteremo con calma la soluzione ideale. Ma se dobbiamo dare via un ragazzo vogliamo avere subito il sostituto all’altezza”.

Gomez: “Senza offerte irrinunciabili resto all’Atalanta”

A Premium Sport le parole del Papu Gomez:

“Siamo molto contenti anche se volevamo vincere la partita visto come si era messa. Comunque va bene il pareggio contro una squadra forte come il Milan. L’elemento decisivo per questa cavalcata? Il gruppo, senza dubbio. Nel momento di difficoltà, prima di Crotone, con il mister in bilico, lì si è vista la forza e la personalità di questo gruppo: da lì in poi abbiamo fatto un campionato fantastico, superando ogni record dell’Atalanta. La società è molto ambiziosa, possiamo fare ancora meglio”.

Poi un piccolo messaggio sul futuro, molto significativo: “Io ho un contratto con l’Atalanta, se non arriva nessuna offerta irrinunciabile resterò qui. Cosa farò per festeggiare la conquista dell’Europa? Vediamo, faremo un po’ di tutto. Dobbiamo festeggiare, torniamo in Europa dopo 26 anni e dobbiamo essere orgogliosi”.

Fonte: SportMediaset

L’Atalanta va in Europa e fa i Conti con la storia. Il Milan si salva e ci crede

Segna il bomber terzino, risponde Deulofeu. Dea in Europa League: ritorno dopo 26 anni

Adesso l’Atalanta può festeggiare e stappare anche lo champagne a dispetto del golletto subito sui titoli di coda. Se lo merita ampiamente. Dopo 26 anni è in Europa league dopo una cavalcata spettacolare. Adesso anche il Milan può sentirsi in salvo dopo aver rischiato l’osso del collo. Perché il pareggio conquistato sulla sirena grazie a una deviazione di Masiello su un tiretto nemmeno esaltante di Deulofeu forse partito in posizione di fuorigioco, è un punto che vale oro e argento. Consente di tenere a debita distanza la Fiorentina salita a 59 punti e di pararsi dall’eventuale successo dell’Inter oggi a San Siro. Forse ha ragione Antonio Cassano con quel giudizio nudo e crudo pronunciato nei giorni scorsi alle telecamere di Tiki taka news. «Il Milan ha giocatori scappati di casa, ai miei tempi non potevano neanche entrare a Milanello» la sua stroncatura. Sarà anche così ma questo è lo stesso gruppo che fino a dicembre si è avvicinato al terzo posto e ha conquistato la supercoppa d’Italia al cospetto della Juve razza padrona del calcio italiano. E allora c’è una spiegazione da dare a tanta differenza di rendimento. E deve darla innanzitutto Montella che pure è l’artefice di un ottimo lavoro. Il punticino di ieri è mezza assicurazione per arrivare ancora al traguardo. Ma devono piegare la resistenza di Bologna e Cagliari. E con questi chiari di luna non è così scontato.

Le ultime parole famose pronunciate da Vincenzo Montella venerdì mattina, non un secolo fa. Eccole: «Sarei un pazzo se dopo mesi modificassi il sistema di gioco». E invece il Milan si presenta a Bergamo, in una delle ultime tre sfide che possono decidere il sesto posto utile per l’Europa league, con uno schieramento inedito. È vero, non ha terzini a disposizione, è vero non ha Paletta squalificato, è vero tutto ma il disegno tattico di ieri sera è l’ennesima conferma di alcune scelte che tradiscono insicurezza dell’allenatore prima che della squadra con le gomme sgonfie e senza più quella spensieratezza mostrata e apprezzata nel girone d’andata. Nel 3-5-2 varato ieri sera ci sono molti, troppi, fuori posizione e in un ruolo mai ricoperto come si capisce dai tormenti di Kucka sul binario di destra, o di Suso interno di centrocampo, come si capisce da Gustavo Gomez terzo di destra in difesa alle prese con Papu Gomez che gli fa vedere i sorci verdi partendo largo. Si batte Lapadula, mette ordine Montolivo, para come al solito Donnarumma ma sono lampi di Milan prima del cedimento. L’Atalanta non sembra nella serata più ispirata e pure, senza spingere al massimo il motore, riesce a guadagnare prima dell’intervallo il golletto di vantaggio, già sfiorato qualche secondo prima con il Papu lanciato solo al cospetto di Donnarumma, pronto a respingere la stoccata. Appena s’infila Spinazzola a sinistra alle spalle dello spaesato Kucka, il portiere bambino non trattiene il tiro-cross e Conti brucia sul tempo Zapata.

I limiti tecnici e non solo del Milan emergono specie nella ripresa quando deve risalire la china. Neanche l’arrivo di Bacca (fa davvero poco per dare torto al suo tecnico) può contribuire a migliorare la resa che è disarmante: in un paio di occasioni Pasalic e Lapadula non danno il meglio in zona tiro e sono le rare espressioni offensive dei rossoneri durante la seconda frazione. Mentre il solito Donnarumma deve fare il fenomeno su Kessiè per evitarsi un castigo più pesante.

A proposito di Kessiè: senza grande fatica pialla Pasalic fisicamente e con tecnica, è un buon rinforzo per il prossimo anno anche se strapagato (28 milioni). All’ultimo assalto arriva l’uno a uno che è un dono del destino per il Milan dei cinesi (3 punti in cinque partite, ultimo successo il 9 aprile col Palermo).

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Montolivo: “Punto pesante su un campo difficile”

Riccardo Montolivo è tornato a giocare in Serie A 223 giorni dopo la clamorosa rimonta interna del Milan sul Sassuolo. A distanza di 7 mesi, il capitano rossonero è sceso in campo dal primo minuto, e ai microfoni di Milan TV ha raccontato le sue sensazioni al termine del pareggio contro l’Atalanta.

SUL RISULTATO
“Un punto molto importante. Adesso è tutto aperto, abbiamo due partite non facili da giocare e dobbiamo assolutamente vincere. Perdere oggi sarebbe stato molto complicato, invece abbiamo preso un punto con le unghie perché ci abbiamo creduto fino alla fine. Un punto che pesa”.

LA GARA
“Dal punto di vista caratteriale la squadra ha risposto molto bene nel secondo tempo, forse nel primo siamo stati un po’ troppo remissivi e bassi, non riuscivamo ad essere aggressivi. Abbiamo preso un gol ingenuo. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro, rendendoci pericolosi anche se ci manca ancora l’ultimo passaggio per concretizzare al meglio la mole di gioco”.

IL MODULO
“È stata una strategia dell’allenatore. Nel secondo tempo abbiamo interpretato la partita come l’avevamo preparata. Qua hanno vinto pochissimi, sapevamo sarebbe stata una battaglia”.

PRESTAZIONE PERSONALE
“Sono molto stanco, dopo più di 7 mesi è difficile giocare tutta la gara. Ti mancano le distanze e le pressioni della partita: i miei compagni mi hanno aiutato e li ringrazio. In mezzo al campo ho cercato come sempre di dare il mio contributo e di guidare la squadra. Ringrazio tutti. Il Mister mi ha chiesto di dare una carica in più ai giocatori in campo. Eravamo qui per vincere, ma ci prendiamo questo punto”.

SULLE PROSSIME PARTITE
“Le difficoltà sono quelle di fine stagione: affrontiamo due squadre salve, ma perderemmo in partenza se pensassimo di trovare degli avversari non agguerriti. Dobbiamo prepararle come due finali. Fisicamente stiamo bene, lo dimostrato perché abbiamo recuperato alla fine. Anche mentalmente abbiamo risposto presente, potevamo crollare e invece c’è stata la reazione che ha portato al pari”.

Fonte: AC Milan

Montella: “A Bergamo punto prezioso. Futuro? Resto al Milan, stiamo già programmando”

Di seguito le dichiarazioni rese da mister Montella nel post partita di Atalanta-Milan:

“È stata una partita equilibrata e sofferta. L’Atalanta è una realtà ed è in fiducia – ha dichiarato l’Aeroplanino a Premium Sport ma il Milan ha fatto una grande partita ed è riuscito a pareggiare con la determinazione, credo che il pareggio sia giusto e mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi rispetto alle ultime gare”.

“Siamo in calo rispetto all’inizio ma io sono orgoglioso di questo pareggio. È un punto prezioso, contro una squadra che ha fatto soffrire tutti ed è stata molto continua e merita la posizione in classifica che ha. Non abbiamo mai perso contro le dirette concorrenti per l’Europa. I ragazzi hanno dato grande disponibilità e questo è un grande orgoglio per me che li alleno”.

Sul ritorno di Montolivo: “Ha fatto una grande prestazione, è il capitano del Milan, ha guidato i compagni e ci ha messo grande esperienza. Una citazione particolare voglio farla anche per Romagnoli e De Sciglio che hanno giocato non al meglio. E soprattutto per Bacca che è entrato con lo spirito giusto, in un momento particolare della gara e ha trascinato i compagni. Conoscevo il suo stato d’animo viste le ultime esclusioni e lo voglio ringraziare”.

Sul futuro: “Il mio unico pensiero è quello di allontanare il futuro, in conferenza prima della gara ho detto una bugia bianca, ma la realtà è che con la società stiamo programmando il futuro. Faremo due o tre partite in Cina e partiremo per il ritiro il 4 luglio. Ma la squadra deve pensare solo al presente e io sarò l’allenatore anche per l’anno prossimo. Sono fiero e contento di allenare una squadra di questo blasone con un progetto tecnico ed economico importante. Da parte mia non c’è nessun problema. Con la società e i tifosi c’è grande feeling e vedo una squadra che mi segue”.

Milan, pari al fotofinish: prezioso 1-1 sul campo dell’Atalanta

Deulofeu risponde a Conti: parità nel big match di Bergamo

Buon pareggio del Milan sul campo dell’Atalanta. I rossoneri escono da Bergamo con un prezioso 1-1, arrivato all’88° grazie a un gol “sporco” di Deulofeu. La Dea passa avanti nel primo tempo con Conti, tiene il vantaggio per tutta la ripresa ma cade proprio nei minuti finali. Non un Diavolo brillante, soffocato dalla gamba e dall’entusiasmo orobico, ma capace con carattere e un pizzico di fortuna di rimontare e portare a casa il pari.

L’1-1 dell’Atleti Azzurri d’Italia non esalta, ma piace sia al Milan sia all’Atalanta: i bergamaschi puntellano il 5^ posto in classifica e sono di fatto qualificati alle coppe europee, mentre Montolivo e compagni mantengono la 6^ piazza a +1 sulla Fiorentina e +4 sull’Inter (impegnata domani a San Siro col Sassuolo). Il Milan continua ad avere in mano il proprio destino: se vincerà le ultime due partite – Bologna in casa e Cagliari fuori – staccherà il pass per i preliminari di Europa League.

Buono il rientro di Montolivo in cabina di regia, provvidenziale il ritorno dietro di Romagnoli, positivo l’esperimento del 3-5-2: Montella può essere tutto sommato soddisfatto delle sue scelte. Nota dolente la prestazione di Kucka – bene in proiezione offensiva, disastroso in fase di non possesso in posizione di esterno basso -, croce e delizia Gigio Donnarumma: è stato straordinario in almeno 2-3 interventi nel tenere a galla il Milan, ma pesa la papera che è costata l’1-0 atalantino.

Lapadula: “Gara importante, avremo l’atteggiamento giusto”

L’attaccante del Milan, Gianluca Lapadula, ha parlato pochi minuti prima della sfida contro l’Atalanta:

Sappiamo l’importanza della gara e scenderemo in campo con l’atteggiamento giusto. Ci siamo preparati bene – ha dichiarato Lapadula a Milan TV – è un periodo in cui i risultati non arrivano, ma stiamo facendo di tutto per tornare al massimo. L’Atalanta? Se la giocheranno come noi: vinca il migliore”.

Atalanta-Milan, le formazioni ufficiali: spazio al 3-5-2, Montolivo e Romagnoli dal 1′

Di seguito le formazioni ufficiali di Atalanta-Milan, match in calendario tra pochi minuti all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo:

Atalanta (3-5-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessié, Cristante, Freuler, Spinazzola; Gomez Petagna. All.: Gasperini.

Milan (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Zapata, Romagnoli; Kucka, Suso, Montolivo, Pasalic, De Sciglio; Deulofeu, Lapadula. All.: Montella.

9 statistiche su Atalanta-Milan

Tutti i numeri sulla prossima sfida dei rossoneri contro l’Atalanta

Milan e Atalanta vogliono lo stesso obiettivo e la classifica parla chiaro. In palio, nell’anticipo della 36° giornata di campionato, c’è il quinto posto: il Diavolo cerca il colpo esterno per rilanciarsi, raggiungendo così i 60 punti dopo un periodo negativo; i nerazzurri, invece, possono allungare ancora più il vantaggio – ora a +6 – in classifica. In attesa del fischio d’inizio, scopriamo 9 statistiche legate a questa sfida.

1- Sono 55 i precedenti a Bergamo tra le due formazioni in A: 13 le vittorie dei bergamaschi, 20 i pareggi, 22 i successi per il Milan. Un solo pari tra le due squadre nelle ultime 11 sfide in Serie A allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia: l’1-1 nell’ottobre 2009.

2- I rossoneri – a Bergamo – hanno una striscia aperta di otto partite con almeno un gol.

3- Il risultato più volte comparso tra le due formazioni nel massimo campionato è lo 0-0, finale di 16 gare, compresa l’ultima sfida giocata nel girone di andata a San Siro.

4- Milan (25 anni e 259 giorni) e Atalanta (25 anni e 291 giorni) sono le due squadre con l’età media dei giocatori schierati più bassa in questo campionato.

5- La formazione di Montella subisce pochi gol di testa in campionato (cinque), solo l’Inter ne ha concessi di meno in questa graduatoria (quattro).

6- Dall’arrivo al Milan, Gerard Deulofeu ha provato 94 dribbling: in Serie A solo Felipe Andeson ne ha tentati di più (109), in Europa i blaugrana Messi (111), Neymar (166) e Zaha del Crystal Palace (114).

7- Mati Fernandez ha segnato due reti all’Atalanta in tre precedenti fuori casa in campionato: a nessuna squadra ha segnato più reti in A.

8- Andrea Bertolacci ha trovato il gol in tre delle nove partite di Serie A giocate contro l’Atalanta, il suo bersaglio preferito nella massima serie.

9- Vincenzo Montella è imbattuto da allenatore contro l’Atalanta in A: sette vittorie e tre pareggi.

Fonte: AC Milan

Milan, Mirabelli incontra l’agente di Locatelli: il piano per il futuro

Programmare il futuro a maggio, questa una delle grandi novità che Massimiliano Mirabelli vuole portare nel nuovo corso rossonero. Un’agenda fitta di appuntamenti nella base generale di Casa Milan. Secondo quanto appreso da calciomercato.com, a inizio settimana è andato in scena un primo summit tra l’agente di Manuel Locatelli, Stefano Castelnovo, e il direttore sportivo del Milan.

FIDUCIA IMMUTATA – E’ stato un primo incontro conoscitivo, i dirigenti hanno intenzione di convocare tutti i rappresentanti dei giocatori presenti in rosa. A Castelnovo è stata ribadita con fermezza la stima e la fiducia in Manuel Locatelli, considerato un patrimonio tecnico da valorizzare a tutti i costi. Il centrocampista di Lecco ha convinto nella sua prima stagione, a tutti gli effetti, in Prima squadra, nonostante nelle ultime settimane Montella gli ha sempre preferito Josè Sosa.

PIANO PER IL FUTURO – Se dovesse arrivare un nome importante per il ruolo di regista, allora per il centrocampista classe 1998 si profilerebbe l’ipotesi di un prestito. Questo per evitare di rimanere a lungo fuori e per maturare la giusta esperienza. Nessuna apertura ad una cessione a titolo definitivo, salvo offerte clamorose che, al momento, non sono arrivate.

Fonte: calciomercato.com

Ricardo Rodriguez, c’è l’accordo Milan-Wolfsburg

Conferme dalla Germania sull’accordo Milan-Wolfsburg per Ricardo Rodriguez. I due club – riporta l’autorevole Bild – avrebbero trovato l’accordo per il trasferimento in rossonero del terzino della Nazionale svizzera sulla base di 18 milioni di euro più 3 di bonus, con il Diavolo che sarebbe così riuscito a strappare un piccolo sconto rispetto alla clausola rescissoria del giocatore (vicina ai 22,5 milioni).

Nesta: “Al Milan sono stato meravigliosamente bene. Il mio erede? Romagnoli”

L’ex fuoriclasse del Milan, Alessandro Nesta, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Ecco le dichiarazioni più salienti.

Su cosa gli manca di Roma: “In primo luogo mia madre. Poi mio fratello. A Roma sono cresciuto, mi manca Roma, la sua anima, i suoi colori, la passeggiata al centro. Quando torno l’apprezzo ancora di più, rispetto a quando ci vivevo. Adesso sono più di dieci anni che sono fuori, ma quando torno mi sembra di non essere mai andato via. Abitavo a Cinecittà e prima non c’era la PlayStation, non c’era l’iPad, non c’erano le partite su Sky, in verità non c’era niente, perciò giocavamo a calcio sotto casa, partite che non finivano mai. C’era solo quello allora, non c’era tennis, tanto meno piscine per il nuoto, non c’era nessun altro sport e come tutti i bambini giocavo a calcio. Poi sono andato nella squadra del mio quartiere a Cinecittà, che era collegata alla Roma. Ma la mia famiglia era laziale e mio padre lo era in modo molto convinto, per usare un eufemismo. La Roma mi voleva e c’era stata un’offerta per andare in giallorosso. Ma scattò il veto biancazzurro di papà e così ho preferito aspettare la Lazio. Perché era così che doveva andare”.

Sulla Lazio: “Sul Corriere dello Sport c’era l’annuncio che la Lazio faceva dei provini. Mio padre subito ha preso la palla al balzo, ha chiamato e quel giorno sono andato come tanti, non so quanti. Centinaia di bambini. Sono andato e mi hanno preso”.

Sul primo incontro con Totti: “Che storia! Il primo incontro fu in un Lodigiani-Lazio. Avevamo otto anni. Ricordo che nella capitale, quando eravamo piccoli, Totti era già Totti, a otto anni. Perciò tutti già sapevano quanto fosse forte. E tutti avevano molte aspettative, incredibili per un bambino, però tutti ne parlavano. Ci ho giocato contro quando era alla Lodigiani, per due anni. Poi è passato alla Roma e abbiamo avuto tanti incontri. Ho avuto sempre un buon rapporto anche da piccolo con la madre, con il padre. Eravamo già capitani delle nostre squadre. Poi io allora giocavo a centrocampo. Lui era numero 10 già a otto anni e ricordo che in tutte e due le partite nelle quali ci siamo affrontati lui rompeva le scatole, calcisticamente. Era fortissimo”.

Un consiglio a Totti: “Lo sto seguendo. Credo che quel momento arrivi per ciascuno. E credo che anticipare tutti da parte del giocatore sia la cosa migliore da fare. Quando si sente che il corpo non va più come prima e c’è un po’ di perplessità da parte della società, allora è meglio anticipare tutti. Decidere da soli, non far decidere ad altri. Alla sua età è ancora competitivo, cosa rara. Poi gli direi di uscire alla grande, di dire belle parole e chiudere quest’anno, fare una grande festa. L’uscita migliore che possa fare un campione del calcio come lui”.

Sul rifiuto alla Juventus e l’arrivo poi al Milan: “Non volevo andare via dalla Lazio. Io avevo giocato solo lì e pensavo che avrei finito alla Lazio. Due anni prima ero stato richiesto dal Real Madrid e avevo rifiutato. Oggi se ci penso… Però il destino mi ha premiato e sono finito al Milan, quasi costretto. Ma oggi ringrazio Dio: ho vinto quello che ho vinto, sono stato meravigliosamente a Milano. Ma andare via dalla Lazio e da Roma è stato comunque come strappare delle radici, profonde”.

Sui problemi avuti in Nazionale: “Non credo sia stata sfortuna, io credo che il mio corpo riuscisse a tenere una stagione importante con squadre importanti ma poi cedesse. Io giocavo sempre tutte le partite della stagione e quando arrivavo alle competizioni estive con la Nazionale ero, come dire, un po’ usurato. Arrivavo a fine stagione un po’ cotto e quando ripartivo con il Mondiale mi infortunavo, e non era sfortuna. Finale del 2006? Mi pesa tantissimo non averla giocata. Ho fatto, e bene, la fase eliminatoria. Ma poi mi sono infortunato e non ho giocato le più importanti. Ma quella coppa è anche mia, come di tutta la squadra”.

Il calciatore più forte affrontato: “Sempre lo stesso. Dico Ronaldo, il brasiliano. Io in vecchiaia ho giocato contro Messi, contro Cristiano Ronaldo, però Ronaldo è stato qualcosa di superiore, qualcosa veramente di diverso rispetto a tutti. Giocarci contro per me è stato molto difficile”.

Sul nuovo Nesta: “Mi pare Romagnoli. Spero che faccia una carriera importante. Io credo però che un giocatore per affermarsi debba giocare la Champions League, debba fare i Mondiali, debba fare stagioni in vetta e poi credo che possa essere valutato per quello che è. Deve competere al top per essere classificato al top”.

Sul futuro: “Tornare in Italia? Per adesso no perché ho un contratto qua e sto bene qua. Anche come crescita, qui ho più tempo, mi danno più tempo per provare, per crescere. In Italia devi arrivare pronto, perché tanta pazienza non c’è: o sei pronto o ti cacciano via, perciò, per la mia formazione personale, preferisco stare qui per adesso. Un domani magari sì”.

Sulla Lazio di Inzaghi: “Io credo che Simone abbia fatto un lavoro impressionante, è riuscito a convincere i giocatori a giocare in ruoli che prima non avevano provato, tipo Felipe Anderson. Io credo che la Lazio abbia anche un gran gioco e calciatori forti, molto forti. Poi Keita, perché Keita ha delle qualità rarissime. Ha un tesoretto in casa, la mia Lazio”.

Oggi l’Atalanta può ribaltare la Lombardia

Per la prima volta può chiudere davanti alle milanesi. Montella ritrova Montolivo (da “il Giornale”)

Onore al grande merito. Stasera l’Atalanta, felice per la firma di Gasperini (fino al 2020) e per l’acquisto dello stadio, può mettere un piede nella piccola grande storia del calcio italiano.

Perché con un punticino può garantirsi il quinto posto e in particolare arrivare davanti a Milan e Inter che è un record assoluto stabilito l’ultima volta dalla Cremonese ma a fine anni 20, un secolo prima, altro calcio, altra epoca, altro mondo. «È una squadra modello, i miei sinceri complimenti», l’elogio pubblico di Vincenzo Montella che ha colto l’occasione per rendere omaggio a Gasperini e cancellare qualche acido commento («troppi falli») firmato la sera della sfida di San Siro. «L’Atalanta ha un grandissimo spirito, è una squadra solida», aggiunge per chiudere l’incidente diplomatico. Non solo. Dinanzi al quesito secco «Lazio e Atalanta sono più forti del Milan?» la risposta è lapidaria: «Sì, io credo nella classifica». Con queste premesse l’impresa tentata dal Milan che, secondo Montella, «vale come una finale» si presenta sempre più complicata specie se si prende come riferimento il Milan maltrattato dalla Roma domenica scorsa con 4 schiaffi sul viso. «Fisicamente il gruppo sta molto bene, deve giocare mentalmente più libero» è la sua diagnosi che fa a pugni con la realtà inquietante segnalata dallo strapotere di Dzeko e Salah, di De Rossi e Nainggolan. Sarà.

«L’occhio inganna» è la replica garbata alle critiche inevitabili ricevute dall’interessato che nell’occasione riabbraccia Riccardo Montolivo, il capitano titolare finalmente restituito al calcio dopo l’incidente subito in azzurro a Torino, contro la Spagna, collisione con Sergio Ramos, ai primi di ottobre, sette mesi e spiccioli dopo. «Ci è mancato, da 10 giorni era pronto» le ultimissime sul suo stato di forma: quando il gioco si fa duro, si fa ricorso a un discusso duro che dalle parti di Bergamo (Caravaggio, gennaio 1985) ha le radici e molti ammiratori schietti. Alle sue spalle c’è anche il recupero di Romagnoli che di questi tempi e con mezza difesa fuori uso tra squalifica (Paletta) e infortuni (Abate, Calabria) può essere una delle rare garanzie da esibire: «Sta stringendo i denti, vuole esserci» è il resoconto sul conto del difensore che ha una sofferenza al menisco con cui convivere prima del probabile intervento. Rivedremo anche Bacca in attacco dopo tre esclusioni e questa forse è l’altra novità.

Il vero nodo di questo maggio malinconico del nuovo Milan che riconquista invece un posto d’onore tra le cronache di calciomercato, è invece il futuro di Vincenzo Montella che si nega, con dribbling diabolici, a dichiarazioni nette. «Sento la stima della società espressa sia in pubblico che in privato, non mi turba giocare per la vittoria, ahimè stiamo programmando il futuro, e dico ahimè perché dobbiamo concentrarci sul presente, non sono il tipo che tenta di arruffianarsi il pubblico dicendo non vado ad allenare qui o lì, sono un professionista, non c’è frenesia, ci siamo detti che ne parleremo dopo» è il giro di parole utilizzato da Montella per sfuggire alla presa delle domande perentorie sull’argomento. Invece al verdetto di Bergamo stasera non si può sfuggire.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Ag. Paletta: “Non so se resta al Milan”

Martin Guastadisegno, agente di Paletta, ha parlato così del proprio assistito e del futuro al Milan:

“Fin qui ha disputato 30 partite. Molto bene nella prima parte, più altalenante nella seconda come il resto della squadra. Se resterà? Questo non lo so – ha ammesso il procuratore di Paletta a tuttomercatoweb.com – non mi sono ancora confrontato sulla questione con la nuova società. Si sono insediati da quattro settimane e, probabilmente, avranno altre priorità. Ma non abbiamo fretta.

C’è bisogno di chiarezza, su questo non c’è dubbio. Nel momento in cui ci confronteremo, la nostra volontà sarà quella di capire se la società vorrà ancora puntare su un difensore che, per rendimento, negli ultimi anni ha dimostrato di essere tra i migliori della Serie A. Se si vorrà andare avanti insieme bene, altrimenti ci guarderemo intorno”.

Atalanta-Milan, la probabile formazione: Montella verso il 3-5-2, Bacca titolare

Rivoluzione montelliana. Trovano conferma le indicazioni di formazione di ieri: l’Aeroplanino pensa seriamente di stravolgere la squadra in vista di Atalanta-Milan, match valevole per la 36^, ma soprattutto crocevia (forse) decisivo nella volata all’Europa. Il Diavolo, infatti, si dovrebbe schierare con un sorprendente 3-5-2 e una inedita difesa a tre Gustavo Gomez-Zapata-Romagnoli a protezione dell’intoccabile Donnarumma. Non è escluso che possa essere pretattica – soprattutto se Romagnoli dovesse giocare -, ma al momento l’abbandono del canonico 4-3-3 appare l’ipotesi più probabile verso la gara di Bergamo.

Novità, ovviamente, anche tra centrocampo e attacco. Montolivo tornerà in campo dopo il ko al ginocchio e riprenderà posto davanti alla difesa dal 1′, coadiuvato ai lati da Pasalic e da Suso: lo spagnolo dovrebbe agire da mezzala destra, con licenza di avanzare e di accendere la luce sulla trequarti. Sulle fasce spazio al tandem Kucka-De Sciglio e in avanti attesa un’altra importante novità: Bacca è in vantaggio su Lapadula per affiancare Deulofeu. Il colombiano, se schierato, tornerebbe titolare dopo tre panchine consecutive.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Atalanta-Milan:

Milan (3-5-2): Donnarumma; G. Gomez, Zapata, Romagnoli; Kucka, Suso, Montolivo, Pasalic, De Sciglio; Deulofeu, Bacca.

Cassano: “Montella merita 10, il Milan è una squadra di scappati di casa”

Antonio Cassano, ex calciatore del Milan, ha parlato di attualità rossonera e dell’altro ex milanista Balotelli:

Il Milan di quest’anno? Montella è da dieci, sta facendo un lavoro eccezionale con una squadra di scappati di casa, ai miei tempi non sarebbero entrati nemmeno nemmeno a Milanello. Ora sono sesti in classifica e hanno pure vinto una Supercoppa italiana. Lo staff medico mi aiutò tanto quando ho visto la morte con gli occhi, da quel momento sono cambiato, poi nacque anche mio figlio.

Balotelli dice che gli amici nel calcio non esistono? Se lui si è offeso è un problema suo – ha dichiarato Cassano a Tiki Taka – io dico quello che penso. Resta un grande giocatore, oltre che un bravo ragazzo”.

Atalanta-Milan, i convocati di Gasperini: ok Kessié e Gomez

Sono 25 i calciatori convocati da mister Gasperini per Atalanta-Milan, in programma allo stadio Atleti Azzurri d’Italia domani alle 20,45.

Si tratta di:

95 Bastoni Alessandro
1 Berisha Etrit
13 Caldara Mattia
24 Conti Andrea
4 Cristante Byan
7 D’Alessandro Marco
11 Freuler Remo
91 Gollini Pierluigi
10 Gomez Alejandro
88 Grassi Alberto
33 Hateboer Hans
19 Kessie Franck
25 Konko Abdoulay
27 Kurtic Jasmin
5 Masiello Andrea
94 Melegoni Filippo
8 Migliaccio Giulio
87 Mounier Anthony
43 Paloschi Alberto
9 Pesic Aleksandar
29 Petagna Andrea
77 Raimondi Cristian
31 Rossi Francesco
37 Spinazzola Leonardo
3 Toloi Rafael

Fonte: Atalanta

Atalanta-Milan, i convocati di Montella: presenti Romagnoli e Calabria

Ecco i 23 convocati di mister Montella verso Atalanta-Milan, match valevole per la 36^ giornata di Serie A:

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, De Sciglio, Gomez, Romagnoli, Vangioni, Zapata, Gabbia (46)
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Mati Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa
ATTACCANTI: Bacca, Deulofeu, Lapadula, Suso.

Fonte: AC Milan

Kjaer-Milan, nodo ingaggio

Non solo Musacchio. Il Milan punta anche a un altro centrale: il nome caldo è quello di Simon Kjaer, difensore del Fenerbahçe e della Nazionale danese. Già accostato ai rossoneri in passato, protagonista in Serie A con le maglie di Palermo e Roma, per Kjaer il nodo principale è rappresentato dall’ingaggio: il giocatore – scrive il Corriere dello Sport percepisce ben 4 milioni all’anno.