Milan-Crotone 1-0, le pagelle: Calhanoglu ritrovato, Biglia geometrico
Si è giocata Milan-Crotone, match della ventesima giornata di campionato.
Le pagelle di Milan-Crotone, ventesima giornata di Serie A 2017/2018, prima del girone di ritorno.
G. Donnarumma: 6,5
Il Crotone si fa vedere dalle sue parti solo nel finale, lui risponde presente – immolandosi contro Simy nel finale.
Calabria: 7
Prestazione di sostanza, si prende la fascia destra con autorevolezza. Pimpante.
Bonucci: 6,5
Inevitabile uomo copertina, anche se il gol vittoria è quanto di più fortunoso possa esistere. Ma è ancora più bello così.
Romagnoli: 6,5
Trotta non è un cliente facile, la fisicità di Simy nel finale lo mette a dura prova. Esce vittorioso da entrambi i duelli.
Rodriguez: 6
Abbastanza anonimo, della sua partita restano una bella chiusura e una serie di cross dalla trequarti abbastanza imprecisi.
Kessié: 6
Altra gara passata a correre per tutti, finisce letteralmente stremato. Teoricamente torna anche al gol, ma il VAR annulla.
dall’84’ Locatelli: s.v.
Un bel fallo conquistato, uno ingenuo commesso.
Biglia: 6
Riproposto titolare, inizia nel peggiore dei modi ma si riprende nel corso della partita. Geometrico.
Bonaventura: 5,5
Leggermente sottotono, sembra soffrire la presenza del “gemello diverso” Calhanoglu davanti. Sfiora due volte il gran gol.
Suso: 6,5
Sorprendente come un giocatore così apparentemente monocorde riesca sempre ad essere pericoloso. Un miracolo di Cordaz – e il palo – gli negano l’ennesima gioia.
Cutrone: 6
Lotta tantissimo, crea poco, arriva a conclude ancora meno. Nell’unica occasione che gli capita lanciato a rete, viene letteralmente tranciato al limite e l’arbitro non interviene.
dal 76′ Kalinic: s.v.
Ingenerosi i fischi al suo ingresso, come Kessié si vede sottratta la gioia del gol dal VAR.
Calhanoglu: 7
Man of the match, si (ri)prende finalmente la scena abbinando l’ormai classica qualità con un dinamismo finora sconosciuto.
Gattuso: 6,5
Un mese dopo la squadra ha ormai assunto una fisionomia ben definita: gli ingranaggi si oliano, le trame migliorano, la condizione fisica continua a crescere. E continua anche l’opera di recupero dei meno brillanti: ora è il turno di Biglia e Calhanoglu. Forse evitabile la sofferenza nel finale, ma per migliorare ulteriormente anche in quel senso c’è tutta la sosta.