Rodriguez – Milanismo

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Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Ricardo Rodriguez espulso e squalificato: salterà Milan-Lazio

Stop di una giornata per Rodriguez dopo il cartellino rosso di Cagliari

Rosso e squalifica di una giornata per Ricardo Rodriguez. Lo svizzero, espulso per doppia ammonizione nel corso di Cagliari-Milan, è stato fermato per un turno dal Giudice Sportivo e sarà costretto a saltare la sfida di campionato contro la Lazio, in programma domenica a San Siro. Al suo posto, sull’out mancino, possibile la soluzione Calabria (Abate ne prenderebbe il posto sulla corsia opposta come accaduto alla Sardegna Arena), ma non è da escludere il rilancio di Antonelli.

Kalinic-Rodriguez decisivi per Croazia e Svizzera. Nella foto l'attaccante

Kalinic-Rodriguez, gol e vittorie. Stasera Svezia-Italia: c’è Bonucci

Serata di grazia per Kalinic-Rodriguez e più in generale per i rossoneri impegnati con le proprie Nazionali. La prima giornata dei playoff europei di qualificazione ai Mondiali, infatti, ha visto affermarsi sia la Croazia di Kalinic sia la Svizzera di Ricardo Rodriguez, con entrambi protagonisti assoluti dei match.

L’ex Fiorentina ha dato la propria impronta alla partita contro la Grecia in appena 19′, procurandosi il rigore del vantaggio croato e segnando il 2-0 con un bella girata di tacco in area piccola (la Croazia arrotonderà poi sino al 4-1), mentre l’elvetico è risultato il match winner di giornata grazie a un rigore realizzato che ha consentito agli uomini di Petkovic di vincere 1-0 sul campo dell’Irlanda del Nord.

Dopo Kalinic-Rodriguez, stasera è tempo di altri milanisti in giro per il mondo con le proprie selezioni. Su tutti, ovviamente, gli italiani Bonucci e Gigio Donnarumma, impegnati nella delicata trasferta in Svezia: gli azzurri si giocano il pass per Russia 2018 nel doppio confronto con gli scandinavi. Oggi a Solna, lunedì a San Siro: l’Italia deve vincere per conquistare il Mondiale.

AEK-Milan-pagelle

AEK-Milan, le pagelle: Rodriguez evanescente, Musacchio disattento. Male Calhanoglu

Allo stadio Olimpico di Atene si è giocato AEK-Milan, quarto turno di Europa League.

Le pagelle di AEK-Milan, quarto turno di Europa League 2017/2018.

Donnarumma: 6
L’AEK si fa vedere spesso dalle sue parti, ma le conclusioni a rete non sono un granché.

Musacchio: 5
Forse la peggior prestazione della sua esperienza in rossonero: sempre preso in mezzo, spesso si vede costretto a ricorrere al fallo.

Bonucci: 6-
La prima al ritorno dopo la squalifica porta timidi segnali positivi. Cerca spesso la sortita offensiva, ma il torpore generale non aiuta.

Romagnoli: 6
Prova abbastanza positiva, dal suo lato i greci non sfondano praticamente mai.

Borini: 6
La corsa non manca, spesso a discapito della lucidità. Di nuovo tra i migliori in campo, non esattamente una buona notizia per la squadra.

Montolivo: 6
Sfiora il gol partita con un bel tiro al volo su inserimento solitario, per il resto combina poco di buono.

Locatelli: 5
Il centrocampo a due col gemello diverso Montolivo non funziona: i due finiscono quasi per pestarsi i piedi. Esce dopo un’ora causa pericolo secondo giallo.

dal 76′ Kessié: 5,5
Troppi errori in fase di uscita della palla.

Rodriguez:  5
Per larghi tratti della partita non sembra nemmeno essere in campo. Isolato, completamente avulso dal gioco, non riesce mai ad arrivare al cross. Evanescente.

Calhanoglu: 5-
Ennesima prestazione deludente. Unica occasione degna di nota, il tiro potente ma centrale della ripresa. Non basta.

Cutrone: 5,5
Non ha un pallone giocabile per tutto il primo tempo, il secondo non lo comincia nemmeno.

dal 46′ Suso: 6
Prova ad accendere la partita, ma stavolta il miracolo non riesce.

André Silva: 5,5
Leggermente meglio del dirimpettaio, giusto perché ha qualche occasione in più per farsi vedere.

dall’81’ Kalinic: s.v.
Niente da dichiarare.

Montella: 5
Non c’è nulla. Non c’è gioco, non c’è rabbia agonistica, non ci sono tiri in porta, non c’è risultato. Due pareggi a reti bianche consecutivi figli solo ed esclusivamente esclusivamente della pochezza tecnica dell’avversario, che in entrambe i casi è uscito dal campo con la sensazione di aver sprecato una buona occasione per fare il colpaccio.

Rodriguez: “Il derby è speciale. Io nerazzurro? Mi hanno cercato, ma quando è arrivato il Milan…”

In vista del Derby di domenica, il terzino del Milan Ricardo Rodriguez ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Sull’esordio a San Siro: “La prima partita contro il Craiova ed ogni ingresso in campo è stata emozionante, qui mi piace la musica del riscaldamento e l’inno. Ho sempre la pelle d’oca”.

Su Inter-Milan: “Il derby è speciale. Quando ero piccolo lo Zurigo era la mia squadra preferita assieme al Valencia ed i derby contro il Grasshoppers erano sentiti. Lo stadio pieno, i fumogeni. A me piace se la partita è calda”.

Sulla sua infanzia: “Quando sono nato ero in pericolo di vita per un’ernia diaframmatica. Mi hanno operato subito: era 50-50 tra vita e morte. Per questo ringrazio Dio, anche per le cose piccole. Ho capito che ci hanno dato questa vita, dobbiamo cercare di essere felici. Siamo qui per questo”.

Sull’Inter: “Conosco bene Perisic, è fortissimo e pericolosissimo. La sua mentalità mi piace, anche a Milano siamo usciti a mangiare insieme. Per marcarlo bisogna stargli sempre vicino, e speriamo che non sia in giornata”.

Sulla possibilità di vestire nerazzurro: “L’Inter ha parlato con il mio procuratore nella prima parte dell’anno ma il Milan, quando è arrivato, ha chiuso rapidamente. Ed io sono felice così”.

Sull’inizio di stagione: “Stiamo incontrando qualche difficoltà, difficile dire cosa non va ma il calcio è così: giorni buoni ed altri no. Forse i nuovi vogliono mostrare di essere all’altezza e giocano sotto pressione. Ci sono giocatori che la gestiscono meglio di altri. Questa squadra vuole vincere, è normale che se le cose non vanno la società intervenga. La vita è così, decidono i capi”.

Sull’allontanamento di Marra, ex preparatore atletico: “Sono arrivato un giorno e non c’era più. Mi piaceva, un bravo ragazzo”.

Sulla dieta seguita a Milanello: “Al Milan si può mangiare tutto, anche se io preferisco il latte di riso o di soia”.

Sul rigorista designato: “Nelle ultime partite io sono stato il primo rigorista della squadra e Kessié il secondo. Non so come tirerò, deciderò all’ultimo istante: è puro istinto”.

Nazionali rossoneri: il bilancio finale

Poker di gol nell’ultimo turno. Italia testa di serie nei playoff, André Silva, Biglia e Zapata al Mondiale

Dalla Macedonia all’Albania, per l’Italia è cambiato il risultato ma non il minutaggio dei rossoneri: Bonucci ha giocato tutta la gara, mentre Donnarumma è rimasto in panchina. La Nazionale, vincendo 1-0 in trasferta, si è garantita la condizione di essere testa di serie nei playoff mondiali. Playoff che riguarderanno anche la Svizzera di Rodriguez, titolare nel ko (0-2) contro il Portogallo di André Silva. L’attaccante ha segnato ancora, nella ripresa, prima di lasciare il campo al 75′, contribuendo in maniera decisiva alla qualificazione dei rossoverdi a Russia 2018.

Sorridono Biglia (90′) e Zapata (a riposo): l’Argentina e la Colombia, battendo l’Ecuador (3-1) e pareggiando con il Perù (1-1), hanno ottenuto il pass diretto per la massima competizione. Niente da fare, invece, per Gomez, espulso all’89’ di Paraguay-Venezuela 0-1; e per Calhanoglu, impiegato dall’inizio alla fine in Finlandia-Turchia 2-2.

Terminano il bilancio complessivo i giovani italiani. Dopo la doppietta contro l’Ungheria, Cutrone ha fatto gol anche nell’amichevole dell’Under 21 contro il Marocco (4-0). Sia Patrick che Locatelli e Calabria sono stati sostituiti nella ripresa. In conclusione Gabbia è stato grande protagonista, grazie a una doppietta, nel 3-2 esterno ai danni della Svezia nella fase iniziale dell’Europeo U19.

Fonte: acmilan.com

È già un Milan ammazza piccole?

Massimo risultato, minimo sforzo. Una frase decisamente inflazionata nel mondo del calcio, ma che descrive bene l’ultimo turno infrasettimanale del Milan e di Montella. Il 2-0 sulla SPAL, voluto e preteso in tandem con l’altra vittoria casalinga sull’Udinese, è fondamentale per voltare definitivamente pagina rispetto alla sconfitta con la Lazio e per mettere in cascina punti importanti nella corsa alla Champions, per la quale ci sarà da lottare con le unghie e con i denti sino all’ultima giornata. Ed è arrivato, come detto, con uno sforzo minimo: due rigori di Rodriguez e Kessie, nessun rischio per Donnarumma e un dispendio fisico e nervoso esiguo in vista dell’ultimo trittico di gare prima della sosta Samp-Rijeka-Roma, banco di prova cruciale soprattutto per le ambizioni italiane.

Non è stato ancora un Milan straordinario (nemmeno ottimo) e la partita contro i ragazzi di Semplici non ha entusiasmato per bellezza e qualità del gioco, seppur sia stata evidente la differenza di valori in campo – con la partita saldamente nelle mani rossonere sin dalle prime battute – e il risultato finale mai veramente in discussione dopo il forcing iniziale e il rigore sblocca-gara di Rodriguez. È proprio questa la nota più lieta della serata del Diavolo: aver reso facile e “telefonata” una partita che appena 4-5 mesi fa sarebbe stata molto più complicata da portare a casa. Sbloccare e “ammazzare” le gare con le piccole è il primo passo per strutturare un campionato di vertice, in attesa di tornare a fare punti anche negli scontri diretti con le rivali per la Champions: Crotone, Cagliari, Udinese e SPAL, in questo senso, rappresentano test positivi, con un Milan freddo e paziente nel trovare gli spazi e nel superare le difficoltà tipiche di queste partite. Servirà mostrare continuità per nove mesi, ma i primi segnali sono più che incoraggianti.

Bene la risposta della squadra a livello mentale e tattico (il 3-5-2, in fase di possesso 3-4-1-2 con Calhanoglu più avanzato dietro a Kalinic-A. Silva, ha dato nuovamente indicazioni positive), alti e bassi nelle prestazioni dei singoli. Ottimi Rodriguez e Kessie, glaciali dagli 11 metri e soprattutto preziosi nell’arco di tutta la gara, ancora superlativo Biglia: la regia dell’argentino è pulita, elegante e “superiore”, la sua intelligenza tattica musica per le orecchie dell’allenatore, il contributo nell’interdizione una manna dal cielo per la tenuta difensiva rossonera. Da rivedere, invece, gli eroi di coppa Calhanoglu e Silva: sprazzi di talento e classe per André, poco concreto però negli spazi stretti del campionato, mentre il turco è piaciuto più per la “lotta” che non per le pennellate di classe a cui ci ha già abituato. Col crescere dell’ambientamento alla Serie A, saranno entrambe frecce letali all’arco di Montella.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Milan-SPAL, le pagelle: Kessie martellante, Biglia nevralgico. Bene Rodriguez

Le pagelle di Milan-SPAL, quinta giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6
Finalmente lo possiamo dire: totalmente inoperoso. Seratina tranquilla, al limite del soporifero.

Zapata: 6
Si fa notare solo per le sortite offensive sui calci piazzati. Il che, vista la media delle sue prestazioni, è già una buona notizia.

Bonucci: 6,5
Escluso il primo brivido su Paloschi (fallo subito, comunque), tutto nella norma. Lesto a sventare l’unica occasione degli ospiti, spazzando senza tanti complimenti.

Romagnoli: 6
Giallo stupido a parte, conferma quanto detto nelle puntate precedenti: essendo l’unico mancino del pacchetto arretrato, è praticamente indispensabile.

Abate: 6
La spinta c’è, la voglia pure, i piedi meno. Sfiora il gran gol sparando dritto per dritto da distanza ravvicinata: Gomis si esalta e mette in corner.

Kessié: 7
Torna ad arare il campo come aveva fatto nelle prime sorprendenti uscite, conquista e trasforma il rigore del definitivo 2-0. Martellante.

Biglia: 7
Altra partita passata a smistare migliaia di palloni in mezzo al campo, sempre con impeccabile freddezza. Nevralgico.

dall’82’ Locatelli: s.v.
Scampoli di partita.

Calhanoglu: 6
Bene ma non benissimo: encomiabile in fase di non possesso, ma da uno come lui ci si aspetta sempre la giocata strappa applausi.

dal 74′ Bonaventura:  s.v.
Premiato a inizio partita per le 100 presenze in rossonero, continua la passerella anche nei pochi minuti in campo.

Rodriguez: 6,5
Moto perpetuo, garantisce la solita quantità industriale di crosso in mezzo. Ciliegina sulla torta il rigore dell’1-0: secondo gol in rossonero, primo in Serie A.

Kalinic: 6+
Conquista con furbizia il rigore che sblocca la partita avventandosi su una respinta non perfetta di Gomis, che lo stende.

dal 62′ Suso: 6
Nonostante l’avversario morbido, sembra ancora spaesato: mezz’ora buona per continuare a prendere le misure al nuovo ruolo.

André Silva: 6
Sembra voler spaccare il mondo, ma tolte le solite giocate eleganti riesce a combinare poco. Peccato.

Montella: 6,5
Un altro piccolo passo – anzi, tre – verso il nuovo Milan. Certo: l’avversario non era dei più ostici e la vittoria è arrivata grazie a due rigori, ma la vera buona notizia è che, indipendentemente dai giocatori in campo (siamo alla decima formazione diversa in dieci partite) lo spartito inizia ad essere chiaro.

È un Milan di rigore: Rodriguez-Kessie firmano il 2-0 sulla SPAL

Non è un gran Milan, ma tanto basta per vincere e portare a casa altri punti importanti. Il turno infrasettimanale di campionato porta il risultato atteso, la vittoria: niente spettacolo né bel gioco delle grandi occasioni, ma nemmeno particolari sforzi né patemi d’animo a San Siro dove bastano due rigori – il primo di Rodriguez, il secondo di Kessie – per avere ragione della neopromossa SPAL con un onesto 2-0. Un penalty per tempo e un Donnarumma inoperoso per 90′, per un Diavolo che vince con serenità la quarta gara italiana della stagione.

Dopo il tonfo con la Lazio, servivano 6 punti tra Udinese e SPAL e così è stato. Il Milan ha fatto serenamente il proprio dovere, regalando a Montella quella reazione chiesta a gran voce dopo la debacle dell’Olimpico senza particolari “spargimenti” di energie fisiche e nervose. E trovando sempre più conferme sul modulo – un 3-5-2, con sprazzi di 3-4-1-2 a seconda della posizione di Calhanoglu – e su alcuni uomini nuovi: benissimo Rodriguez-Kessie, ancora bene Kalinic e Silva, straordinaria la regia di Biglia in mezzo al campo. Il cielo, sulla Milano rossonera, è tornato pienamente sereno.

L'ex allenatore del Milan Vincenzo Montella

Ora tocca a Montella: dai “3” dietro al 4-2 fantasia, le varianti tattiche del Milan 2017-18

Dopo tre mesi infuocati di calciomercato e ben undici nuovi arrivi, è (finalmente) tempo di pensare solo ed esclusivamente al campo. Mai come quest’anno l’entusiasmo e l’interesse attorno al Milan e al suo allenatore è alle stelle: i rossoneri sono attesi da quella che dovrà essere l’annata del riscatto, con una rosa attrezzata per lottare convintamente per un posto in Champions League. Ma soprattutto, stuzzica il laboratorio tattico e cantiere aperto che sarà Milanello nei prossimi mesi, con i tanti acquisti da inserire e le alchimie tattiche da trovare il prima possibile per mettere insieme punti e bel gioco.

Adesso, dopo il lavoro importante fatto dalla proprietà e dalla dirigenza, “palla” a Montella. L’Aeroplanino avrà il difficile compito di trovare la quadra e di far rendere al meglio una rosa vasta e importante: uno stimolo e un privilegio da una parte, ma anche un’enorme pressione dall’altra, per uno degli allenatori più “invidiati” della nostra Serie A. La curiosità su come il sarto taglierà e cucirà questa stoffa di prima qualità è alta: come schiererà la squadra? Quale sarà il modulo di riferimento? Ci saranno scossoni rispetto ai principi di gioco visti la scorsa stagione? A sei giorni dalla ripresa del campionato, abbiamo provato a ipotizzare le diverse soluzioni a disposizione del nostro mister.

DIFESA A QUATTRO

1°- 4-3-3
Il modulo di base della scorsa stagione e di questo avvio di campionato ed Europa League, il 4-3-3 fu scelto da Montella dodici mesi fa per esaltare le qualità dei calciatori della rosa – soprattutto il tridente offensivo – e dare compattezza alla squadra. Riproposto all’inizio di quest’anno, sarà un sistema di gioco sempre pronto all’uso perché ormai collaudato, ma probabilmente non sarà quello di riferimento: lo sconsigliano la mancanza di esterni alti di livello (Deulofeu e Niang sono stati sostituiti con giocatori con caratteristiche diverse) e di una mezzala completa oltre a Kessie. Centrata la qualificazione all’Europa League e il punteggio pieno in Serie A, col tempo ci si dovrà evolvere verso altri sistemi.

2°- 4-2-3-1
È la scelta più gettonata dai tifosi ultra offensivisti e innamorati dei fantasisti. Suso-Calhanoglu-Bonaventura, tutti insieme, dietro a un centravanti di manovra come Kalinic o André Silva con cui dialogare e che permetta il loro inserimento senza palla: una soluzione intrigante e affascinante, anche se decisamente ardimentosa. La mediana a due Kessie-Biglia e gli esterni Conti-Rodriguez potrebbero soffrire la mancanza di equilibrio in fase di non possesso, pesando anche su una coppia centrale a forte rischio infilate. Difficile da vedere dal 1′, il 4-2 e fantasia di leonardiana memoria può essere un’ottima carta da giocare a gara in corso quando si dovranno riprendere risultati sfavorevoli.

3°- 4-3-1-2
Il rombo marchio di fabbrica del primo Milan di Carletto Ancelotti, ma anche il modulo prediletto dal presidente Silvio Berlusconi con un trequartista e due punte. Il 4-3-1-2 è il modulo dei più “nostalgici”, ma anche di coloro i quali apprezzano la densità di uomini di qualità in mezzo al campo e il palleggio a ogni costo: può essere un’idea da sviluppare per permettere la coesistenza di Bonaventura (da interno sinistro), di Calhanoglu (da “10” classico) e di due vere punte senza snaturare troppo le caratteristiche dei giocatori. Ad oggi, però, è solo una suggestione e niente più.

DIFESA A TRE

4°- 3-5-2
Utilizzato da Montella nella fortunata parentesi alla Fiorentina, è in pole position per diventare il modulo base del Milan 2017/18. “Merito” della scelta di puntare così tante fiches su un regista difensivo del calibro di Bonucci, della presenza di altri due centrali di qualità e funzionali al modulo come Musacchio e Romagnoli, di due esterni formidabili in proiezione offensiva (ma non altrettanto in fase difensiva) come Conti e Rodriguez e delle tante punte centrali nella rosa, oltre all’assenza di esterni alti di ruolo: tutte tessere di un puzzle che portano inesorabilmente verso la difesa a tre. Ma il mancato arrivo di una mezzala potrebbe portare a scelte leggermente diverse…

5°- 3-4-2-1
Detto sopra dell’indirizzo dato dalla società con il mercato verso la difesa a tre, si dovrà capire come strutturare il resto dell’undici. Fosse arrivato il centrocampista ricercato nell’ultima parte del mercato (Renato Sanches, ndr) ci sarebbe stato lo sbocco naturale verso il 3-5-2, ma in mediana la coperta è un po’ corta: manca un vice Kessie e un uomo che possa completare al medio il trio in mezzo con Biglia. Ma in compenso, Montella ha a disposizione mezzepunte di talento come Suso, Calhanoglu e Bonaventura: si potrebbe andare verso il 3-4-2-1, un sistema con un interno in meno e due uomini ad accendere la luce sulla trequarti. Anche se la sostanza non cambierebbe granché – Jack può disimpegnarsi bene anche da interno sinistro e abbassandosi renderlo una sorta di 3-5-1-1 – è un’idea per valorizzare la qualità dei fantasisti.

6°- 3-4-1-2
Tra la scelta di strutturarsi con la difesa a tre, la mancanza di un secondo centrocampista tuttofare oltre a Kessie e tre centravanti a sgomitare per un posto in campo, un compromesso ideale potrebbe essere anche quello del 3-4-1-2: un “10” dietro a due punte, per sfruttare la tanta qualità presente nella zona centrale. Ma soprattutto può rappresentare una buona scelta per valorizzare al meglio Calhanoglu: il turco ha un piede raffinato e una visione di gioco straordinaria, ma in questo avvio di stagione è risultato opaco per il lavoro obbligato nella doppia fase da mezzala. Liberarlo di qualche compito difensivo e, partendo da trequartista puro, consegnargli la libertà di svariare su tutto il fronte d’attacco può essere la chiave giusta per esaltarne al meglio il talento.

André Silva-Rodriguez in gol nelle qualificazioni ai Mondiali

È stata una serata positiva quella di ieri per i rossoneri impegnati con le rispettive Nazionali, e in particolare per André Silva e Ricardo Rodriguez, entrambi a segno nelle gare disputate dal Portogallo e dalla Svizzera. Il centravanti lusitano è risultato decisivo ai fini del risultato nell’1-0 inflitto all’Ungheria, griffando il gol-vittoria con un colpo testa in area piccola, mentre l’ex Wolfsburg ha chiuso la pratica Lettonia realizzando il rigore del definitivo 3-0 degli elvetici.

Rossoneri in nazionale: il primo blocco

Vittorie per Rodriguez, André Silva e Kessié. Bene Biglia. Solo Bonucci in campo in Spagna-Italia

È andato in archivio il primo blocco di partite dei rossoneri in Nazionale. Tanti i minuti giocati dai nostri 17 calciatori convocati: qualificazioni mondiali e amichevoli, vittorie, pareggi e sconfitte, non è mancato davvero niente. In ordine di tempo, giovedì hanno aperto le danze Rodriguez e André Silva: lo svizzero è stato impiegato 90′ nel successo per 3-0 sull’Andorra; il portoghese, titolare, è stato sostituito all’81’ partecipando alla festa di gol (5-1) contro le Far Oer.

Poi è toccato ai sudamericani: 90′ per Biglia in Uruguay-Argentina 0-0, per Zapata in Venezuela-Colombia 0-0 e per Gomez in Cile-Paraguay nel sorprendente 0-3 finale. Da Lucas, in particolare, sono arrivati ottimi segnali soprattutto sulla condizione fisica dopo il ritorno in campo in Milan-Cagliari. Venerdì, invece, è stato il turno delle formazioni giovanili italiane. Nonostante il ko contro la Spagna (3-0 in amichevole), i milanisti dell’Under 21 si sono messi in evidenza: Cutrone e Calabria titolari, 86′ ciascuno, mentre Locatelli è subentrato dopo la metà della ripresa. E nel primo tempo dell’amichevole Italia-Turchia (1-1), con l’Under 19, c’è stato spazio per Gabbia.

Ovviamente il big match della giornata di sabato era Spagna-Italia, allo stadio Santiago Bernabeu, terminata con una sconfitta per la squadra del CT Ventura. Lo 0-3 costringerà quasi certamente gli azzurri a passare dagli spareggi per ottenere il pass per il Mondiale 2018. Da segnalare i 90′ di Leonardo Bonucci ma anche la sua ammonizione, che lo costringerà a saltare per squalifica la gara di martedì con Israele. Panchina, invece, per Donnarumma, Conti e Montolivo, come dall’altra parte per Suso. Infine, 68′ per Calhanoglu in Ucraina-Turchia 2-0 e 90′ per Kessié in Gabon-Costa d’Avorio 0-3. È rimasto a riposo Nikola Kalinic: Croazia-Kosovo è stata sospesa per maltempo e riprenderà domenica alle 14.30.

Fonte: AC Milan

Crotone-Milan, la probabile formazione: riecco Musacchio, Rodriguez e Locatelli, c’è Cutrone

Ancora un giorno di snervante attesa e inizierà ufficialmente la stagione “italiana” del nuovo Milan cinese. Dopo le prime uscite europee, tra i preliminari e l’andata del playoff di UEL, i ragazzi di Montella sono pronti a esordire domani sera nella Serie A 2017-18: avversario il tosto e generoso Crotone di Nicola, determinato a mantenere la categoria e a rendere la vita difficile a chi passerà dalle parti dello “Scida”. La differenza di blasone e dei valori tecnici non renderà la gara una scampagnata: i calabresi arrivano sull’onda lunga dell’esaltante finale della scorsa stagione, con una salvezza tanto clamorosa quanto inaspettata, e potranno contare su un pubblico caldo e affezionato.

Clima ostile e ritmi alti sono i due spauracchi principali per Montella, il quale coltiva pochi dubbi alla vigilia sull’undici che inizierà la gara: la formazione sarà in gran parte obbligata, sia negli uomini sia nel modulo, per le tante assenze per infortunio e per logiche di mercato. Rispetto a Milan-Shkendija, torneranno titolari Musacchio e Ricardo Rodriguez, pronti a completare il reparto insieme a capitan Bonucci e a Conti, mentre in mediana ci sarà spazio per Locatelli: Montolivo dovrebbe tornare in panchina dopo l’euro-doppietta. Il ko di Bonaventura conferma Calhanoglu da mezzala sinistra, mentre in avanti novità rispetto al tridente di giovedì: insieme a Suso e Borini dovrebbe giocare Cutrone, con André Silva che potrà subentrare a gara in corso. A completare la formazione due certezze del nuovo Milan: Gigio in porta e Kessie da interno di centrocampo.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero in vista di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Conti, Musacchio, Bonucci, R. Rodriguez; Kessie, Locatelli, Calhanoglu; Suso, Cutrone, Borini.

Da Kakà a Rodriguez, l’EuroMilan ritrova in Ricardo il filo rosso(nero)

Missione compiuta. Alla prima gara ufficiale della stagione, già crocevia per l’intera annata da non fallire per nessuna ragione, il Milan non sbaglia e fa il proprio dovere, archiviando la pratica Craiova con un 1-0 sofferto ma onesto, meritato nel complesso e incassato con soddifazione. Seppur non in Champions e in una partita di preliminare, il nostro ritorno in Europa è dolce: da Kakà a Rodriguez, 1234 giorni dopo l’ultimo atto europeo del Diavolo negli ottavi di Champions del 2014, c’è un ideale passaggio di consegne di “Ricardo” tra l’epopea di Silvio Berlusconi e la nuova era cinese.

Craiova-Milan ha rispettato pienamente le previsioni della vigilia. Non è stata una partita né spettacolare né brillante quella dei rossoneri – il divario tecnico in campo è stato “mascherato” bene dalla gamba e dall’organizzazione degli uomini di Mangia – e i timori di Montella su una sofferenza attorno l’ora di gioco erano fondati: Montolivo e compagni hanno tribolato per l’intensità e il dinamismo dei rumeni, nettamente più avanti di condizione, ma hanno mantenuto la rotta portando a casa il risultato. Con una forma precaria e principi di gioco ancora da collaudare – oltre all’assenza di parecchi uomini chiave -, la differenza l’hanno fatta i singoli: un miracolo di Gigio sullo 0-0, una punizione tagliata di Rodriguez per il gol vittoria e un gigantesco Musacchio, baluardo insuperabile e guida di tutto il reparto arretrato.

“Non mi potevo aspettare di più oggi. Il risultato è ottimo”, l’analisi a caldo della gara fatta da mister Montella. Una disamina lucida e realistica che ci sentiamo di condividere in pieno: al Milan non era stato chiesto di impressionare ed emozionare per la qualità del gioco, ma solo e soltanto di vincere e mettere un primo importante tassello in vista del ritorno. Più avanti sarà necessario trovare la condizione ottimale e l’amalgama, oltre che inserire al meglio i tanti campioni non presenti nella trasferta in Romania, ma per oggi 28 luglio va benissimo così. Ci vorranno tempo e pazienza per questa squadra, così per uno dei suoi talenti più puri, André Silva: se bocciarlo dopo appena 20 minuti di gioco è insensato, non dargli il tempo necessario per ambientarsi sarebbe miope e scellerato.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it”

Ufficiale: Milan, preso Ricardo Rodriguez

Tramite una diretta facebook trasmetta sulla propria pagina ufficiale, il Milan ha ufficializzato la firma di Ricardo Rodriguez, che è a tutti gli effetti un nuovo calciatore rossonero.

Il club di via Aldo Rossi ha poi rilasciato un comunicato ufficiale sul trasferimento:

AC Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal VfL Wolfsburg le prestazioni sportive di Ricardo Rodriguez, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2021.”.

Fonte: AC Milan