Manchester United – Milanismo

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Alex Ferguson: “Raiola è un sacco di m***a”

Incredibile attacco di Alex Ferguson a Mino Raiola. A margine di una conferenza organizzata da Brian Mujati a Febbraio, a precisa domanda sul perché non avesse trattenuto un giovane talento come Paul Pogba quando era in forza al Manchester, Sir Alex ha risposto cannoneggiando il procuratore: “Semplice. Aveva un cattivo agente. Un sacco di m***a”.

Il perché di quelle parole dure, a detta dell’ex manager dello United, è semplice: “Sapevamo che Paul Pogba fosse un buon giocatore e che sarebbe diventato un gran giocatore. Gli mettemmo sul tavolo un buon contratto…”.

Ufficiale: Zlatan Ibrahimovic lascia il Manchester United

La notizia era nell’aria, ora è ufficiale: Ibrahimovic lascia il Manchester United. La Premier League infatti ha pubblicato sul proprio sito la lista dei giocatori confermati dai club per la prossima stagione, e in quella dei Red Devils non figura l’attaccante svedese.

Finisce quindi dopo solo una stagione l’avventura mancuniana per l’ex rossonero: il suo contratto – in scadenza il 30 giugno 2017 – prevedeva una clausola di rinnovo annuale esercitabile dal club, ma José Mourinho e soci hanno deciso non di esercitarla.

Zlatan, ancora alle prese con il recupero dal grave infortunio al ginocchio, sarà quindi libero di accasarsi in una nuova squadra a parametro zero.

Fonte: Premier League

Belotti, idee chiare: preferisce il Milan al Man United

Il Manchester United lo corteggia, Andrea Belotti vacilla. La tentazione di sposare la causa di Mourinho è forte, anche in virtù del ricco quadriennale da 4,5 milioni a stagione proposto dai Red Devils, ma il Gallo preferirebbe venire al Milan: in caso di addio al Torino – scrive la Repubblica – vorrebbe vestire la maglia rossonera, essendone un grande tifoso. Ma Cairo è disposto a venderlo solo per 100 milioni.

Torino, no al Milan per Belotti. Ora assalto Man United

Dopo il Milan (tentativo vano, ieri), con ben altre armi lo United va all’assalto di Belotti. Il potentissimo procuratore internazionale Jorge Mendes, che tra gli altri cura le fortune di Mourinho, è a Milano: porterà avanti una serie di trattative, fra cui (da mediatore) quella tra Cairo e i Red Devils, il cui allenatore è per l’appunto Mou.

Lo United ha già offerto più di 60 milioni, in queste settimane, e ora è deciso a piazzare l’assalto decisivo. Ma Cairo pretende 100 milioni, come da clausola rescissoria valida per l’estero. A vuoto, intanto, è andato il tentativo di ieri del Milan (incontro Cairo-Fassone): offerti “solo” 50 milioni, più due giocatori (in testa Niang e Kucka).

Fonte: Tuttosport

Morata-Milan, quotazioni in picchiata: ora preferisce Mourinho

L’ottimismo del Milan antecedente alla finale di Cardiff si è spento quasi del tutto. Sarà molto difficile che Alvaro Morata vesta la maglia rossonera: al netto delle richieste economiche del Real Madrid – le Merengues vogliono 90 milioni, ndr -, il giocatore sembra preferire il Man United di Mourinho, che lo pressa ogni giorno via telefono. Le parole pronunciate dopo la vittoria della Champions (“La mia squadra in Italia è solo la Juve”, ha confessato lo spagnolo) potrebbero essere state la pietra tombale sull’ipotesi milanista per Morata.

Real, “no” a 60 milioni dallo United per Morata: ne vuole 90

Un attaccante per Mourinho. Lo cerca il Manchester United per la prossima stagione e lo sguardo dei Red Devils si è posato a Madrid, sponda Real. Precisamente su Alvaro Morata: la prima offerta dello United di 60 milioni però è stata rifiutata dai Blancos, visto che il club spagnolo continua a chiedere 90 milioni per l’attaccante che comunque si allontana ormai sempre più dal Milan.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Alfonso Morata: “Solo lo United lo ha chiesto. Ma il mercato è come la borsa…”

Parole importanti del padre di Alfonso Morata, padre di Alvaro. Intervistato dalla radio spagnola Cadena Cope, Morata sr. ha parlato del futuro del bomber del Real Madrid, al centro di insistenti voci di mercato che lo vorrebbero al Milan:

“Il calciomercato è come la borsa: può cambiare tutto in poco tempo, può succedere di tutto. L’unico club che ha chiesto Morata al Real è lo United? Sì…“, ha ammesso il padre dell’ex Juventus.

Milan, contatti per Aurier

Milan, contatti col PSG per Serge Aurier. I rossoneri – svela il quotidiano francese l’Equipe – sono sulle tracce dell’esterno ivoriano, in scadenza di contratto con i parigini nel 2019 e ancora lontano dal rinnovo. Classe ’92, difensore prevalentemente di fascia destra, Aurier piace anche al Manchester United, ma il Milan pare più avanti: il giocatore sarebbe affascinato e convinto dal nuovo progetto cinese.

Aut-aut su Donnarumma. Il Milan: non lo cederemo o piuttosto va in tribuna

Il club rossonero mette Gigio e Raiola spalle al muro: se non firma pronti a tenerlo fermo nell’anno del Mondiale (da “il Giornale”)

A brigante, brigante e mezzo. Se Mino Raiola ha la fama di essere un agente senza scrupoli, Yonghong Li, il nuovo presidente del Milan cinese, non è certo un tipo arrendevole.

E il braccio di ferro cominciato in epoca non sospetta sul rinnovo del contratto di Gigio Donnarumma è giunto a un punto dall’epilogo clamoroso. Già perché le parti, Raiola da un lato e Fassone dall’altro, hanno già avuto nei giorni scorsi un vivace (per usare un eufemismo) scambio di telefonate sull’argomento. Il procuratore ha fatto sapere di avere pronta una ricca offerta (sui 70 milioni) per trasferire subito all’estero il suo assistito (Manchester United) in modo da piegare la resistenza del Milan. La risposta ricevuta dalla Cina è stata lapidaria: «Per nessuna cifra il club cederà Donnarumma».

E fin qui siamo alle schermaglie, diranno gli osservatori. No, c’è di più, molto di più questa volta. Perché il Milan ha messo a punto una strategia che ha costretto Raiola ad accogliere l’invito per recarsi a casa Milan la prossima settimana e sedersi al tavolo della trattativa. Certo non sarà il primo incontro quello decisivo ma di sicuro contribuirà a rendere meno ostico l’ospite. La posizione milanista è già stata notificata agli interessati: o Donnarumma, e per Gigio il suo procuratore, firma un rinnovo di contratto (minimo 3 anni) alle cifre da pattuire (sui 3 milioni di euro netti l’anno la ricca proposta dei cinesi) oppure il ragazzo diventerà il quarto portiere della rosa e si dovrà accomodare in tribuna mentre Mirabelli ha già pronta la pista per scegliere un altro portiere affidabile da schierare titolare. Il primo nome sulla lista è quello di Wojciech Szczèsny, polacco di 27 anni della Roma, già entrato nel mirino del Napoli. Storari è confermato come secondo, alle sue spalle Gabriel di ritorno da Cagliari con le pive nel sacco (gli avevano promesso di giocare, ha totalizzato appena due partite) mentre il promettente Plizzari (attualmente con l’under 20 al mondiale) si allenerà con Montella ma poi farà il titolare con Gattuso alla primavera.

La decisione di fatto provocherebbe, per Donnarumma, un danno tecnico prim’ancora che economico perché senza giocare neanche un minuto per la prossima stagione non potrebbe certo aspirare a finire tra i 23 azzurri e perderebbe di fatto il mondiale. Di striscio, la posizione intransigente del Milan consentirebbe anche di agevolare la trattativa Morata. Come? Mou ha chiesto al Real il centravanti e in cambio è disposto a offrire il portiere spagnolo De Gea. Naturalmente il retro-pensiero dell’United è il seguente: prendiamo Morata e Raiola poi ci porterà Donnarumma ma senza il portiere prodigio dei rossoneri De Gea resta in Inghilterra e Morata può diventare un obiettivo rossonero. Non solo. Il rischio di perdere il ruolo di titolare del Milan nella prossima stagione è l’arma di pressione più forte per convincere l’interessato e soprattutto la sua famiglia a più miti propositi. Perciò Raiola è sceso subito dall’Aventino e la prossima settimana arriverà a Milano.

Al futuro di Donnarumma si è interessato anche Gattuso presentato ieri pomeriggio dopo la firma del contratto (2 anni), capace di spedire un messaggio in codice a Montella («non deve preoccuparsi di me, non sono ancora pronto per guidare il Milan») e un altro più esplicito ai tifosi («non devono essere entusiasti per il mio ritorno ma per il mercato che sta facendo la società») prima di raccontare che oltre ai complimenti ricevuti qualcuno gli ha dato «dello scemo» perché è tornato indietro. «E invece dopo tre anni difficili, avevo bisogno di sentirmi a casa» la sua chiusa.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Morata-Milan, cresce l’ottimismo: “no” allo United, vuole l’Italia. E quelle info chieste…

I rossoneri continuano a insistere e le attenzioni sembrano ricambiate.

Cresce ora dopo ora l’ottimismo per Morata al Milan. Forse qualcosa in più. Il giocatore vuole l’Italia. La notizia è che ieri ha ricevuto telefonata direttamente da Mourinho (l’ultima di una lunga serie), ma il ragazzo (e la futura moglie, Alice Campello) non è convinto di giocare a Manchester: al momento preferisce ritornare in Italia. Continua a chiedere a chiunque ‘info’ sul Milan. Lo spagnolo ha atteso la Juve, ma il rinnovo di Mandzukic ha sotterrato ogni speranza. Ed in Italia c’è praticamente solo il Milan, che fa sul serio.

La strategia del Milan ha un calendario: fare ulteriori e definitivi passi avanti con il giocatore, e nel post Cardiff con il Real. E li servirà spedizione a Madrid di Fassone e Mirabelli. Avere il “sì” definitivo del ragazzo darebbe molta forza in fase di trattativa. Ma c’è molto ottimismo. Da definire l’accordo con il giocatore, ma dopo Cardiff occorrerà convincere il Real con almeno 60 milioni di euro.

Fonte: Sky Sport

Donnarumma, interesse dei due Manchester

Pressing di City e United su Gigio Donnarumma. Il portiere del Milan piace a tutte le big d’Europa, ma sarebbero i due club di Manchester quelli maggiormente interessati e attivi per il numero 99 rossonero – scrive il Sun -, soprattutto i Red Devils: Mourinho è alla ricerca del sostituto di De Gea.

Man United sulle tracce di Deulofeu

Tutti pazzi per Gerard Deulofeu. Dopo Milan, Barcellona e Marsiglia, si è inserito nella bagarre anche un altro pretendente: José Mourinho. Pure il Manchester United – si legge su Don Balon – sarebbe sulle tracce dell’esterno spagnolo, destinato a lasciare i rossoneri dopo il prestito, ma ancora indeciso sul futuro.

2 Maggio 2007. Dieci anni fa il Milan giocava la partita perfetta

Il 2 Maggio 2007 è una data indimenticabile per tutti i tifosi rossoneri. Esattamente dieci anni fa il Milan giocava una delle partite più belle della sua storia recente.

Dieci anni dopo, il Milan è completamente diverso rispetto a quella sera e la strada da fare per avvicinarsi a quei  livelli è ancora lunghissima. Nel giorno dell’anniversario di questa partita, proviamo a far rivivere quelle emozioni ricordando come il 2 Maggio 2007 il Milan annientò i red devils del Manchester United.

A San Siro si affrontano Milan e Manchester United, per la Semifinale di ritorno di Champions League. Il Milan è reduce da una sconfitta nella gara d’andata, nonostante l’ottima partita giocata dai giocatori di Ancelotti, su tutti Kakà. La squadra rossonera si è dovuta arrendere alla legge dell’Old Trafford, ed è uscita dallo stadio con un’immeritata sconfitta per 3-2.

Al ritorno Ancelotti spera di segnare almeno un gol e di tenere il risultato. La preoccupazione numero 1 per tutti è un certo ragazzo portoghese, che sta facendo ammattire le difese avversarie, e che di lì a pochi anni diventerà uno dei giocatori più forti di sempre, un giovanissimo Cristiano Ronaldo.

Oltre a Ronaldo in quel Manchester militavano: Vidic, Evra, Giggs, Rooney, Carrick, le eterne bandiere dei Diavoli Rossi.

Il Milan è sfavorito dai pronostici, visto il vantaggio del risultato ottenuto all’andata dallo United, nessuno ha però fatto i conti con il Diavolo.

Anche le condizioni meteo sono da inferno, su Milano si abbatte un temporale memorabile e fuori stagione, San Siro è un vero e proprio catino, in tutti i sensi.

La partita comincia con il Milan che parte fortissimo, pressando e manovrando palla molto bene, fino ad arrivare al primo gol di Kakà. Oddo crossa dal limite dell’area, Seedorf gira di testa il pallone verso Kakà, che con un tiro al volo fulmina il portiere del Manchester United Van Der Saar. 1-0 Milan.

La reazione del Manchester United non c’è, soprattutto per merito dei giocatori di Ancelotti, che fermano ogni iniziativa di Cristiano Ronaldo e compagni.

Poco dopo il primo gol, Kakà ricambia il favore a Seedorf e gli fornisce il passaggio giusto. Clarence non si fa pregare, salta un difensore al limite dell’area e insacca con un destro micidiale il 2-0 per il Milan.

Nel secondo tempo ancora Milan, soprattutto in contropiede, mentre il Manchester cerca disperatamente il gol sbilanciandosi in avanti. E infatti viene punito ancora, questa volta da Gilardino, entrato al posto di Inzaghi. Ambrosini recupera palla a centrocampo e lancia il compagno che ha tanto campo libero di fronte a sè e conclude l’azione battendo Van Der Saar, segnando il 3-0.

Il Milan dunque stravolge il pronostico e si qualifica per la finale di Atene che giocherà contro il Liverpool a distanza di due anni dalla tragedia sportiva di Istanbul. 

Quello che resta impresso nella memoria di tutti i tifosi rossoneri è una prestazione incredibile da parte dei ragazzi di Ancelotti, che sono stati in grado di annientare lo United, forti anche di un Kakà straordinario il quale, grazie alle prestazioni di quella stagione, vincerà il Pallone d’Oro 2007.

La speranza dei tifosi più romantici, come il sottoscritto, è che si torni presto a disputare gare del genere, perché il Milan che ricordiamo tutti è quello del 2 maggio 2007, quello che sotto il diluvio, ha annientato i super campioni di Sir. Alex Ferguson.

Piano Milan per Gigio: rinnovo e fascia di capitano. Ostacolo Raiola: “Prima gli acquisti”

Tutta in salita la strada per il rinnovo: sul tavolo di Raiola sono già arrivate proposte d’ingaggio da 7,5 milioni netti l’anno. La super stagione di Buffon sembra allontanare l’ipotesi Torino

Non parte col piede giusto il dialogo tra la nuova proprietà rossonera e l’entourage di Gigio Donnarumma, come racconta Carlo Laudisa sulla Gazzetta di oggi. Ieri Mino Raiola è passato da Milano, ma non ha avuto tempo da dedicare ai vertici di via Aldo Rossi. Nei giorni scorsi l’agente italo-olandese ha mandato loro un messaggio forte: “Vogliamo vedere gli acquisti, capire se il Milan sarà competitivo e poi…”, che Fassone e Mirabelli non hanno preso bene. Con la firma sino al 2022 al numero 99 milanista verrà consegnata la fascia da capitano e un contratto che lo farebbe salire subito dagli attuali 160 mila euro annuali alla soglia dei 3,2 milioni netti ora appannaggio di capitan Montolivo.

MA… — Dietro l’angolo ci sono offerte di ingaggio annuo da 7,5 milioni netti a stagione. Tra Manchester e Madrid c’è fibrillazione alla voce-portieri. In questo scenario complesso fa storia a sé l’opzione Juventus. Non è un mistero l’interesse bianconero, ma Buffon (con il suo elisir di giovinezza) sta giocando una stagione eccezionale che non lascia spazio alle ambizioni di un giovane. E, poi, sullo sfondo c’è una vecchia promessa dell’estremo difensore milanista: “Se un giorno lasciassi il club che mi ha valorizzato, lo farei solo per andare all’estero”.

Fonte: gazzetta.it

Ibrahimovic: “Tornerò più forte di prima, deciderò io quando smettere”

Zlatan Ibrahimovic non si ritira dal calcio. Il bruttissimo infortunio al ginocchio che lo costringerà ai box per almeno 8-9 mesi non sarà l’ultimo atto della straordinaria carriera del campione svedese. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ibra tramite i propri profili social:

“Prima di tutto, grazie a tutti per il supporto e per l’affetto. Non è una notizia che mi sono infortunato e che per un po’ non giocherò. Supererò questo infortunio come ho fatto con tutto il resto e tornerò più forte di prima. Spesso ho giocato su una sola gamba, non dovrei avere problemi. Una cosa è sicura: sarò io a decidere quando è tempo di smettere e nessun altro. Arrendermi non è tra le opzioni. A presto”.

Ibrahimovic, è grave l’infortunio al ginocchio: out 8-9 mesi

Le brutte impressioni a caldo di ieri sera, purtroppo, sono state confermate. È grave il ko rimediato da Zlatan Ibrahimovic: nel corso di Manchester United-Anderlecht, lo svedese ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e posteriore del ginocchio destro. I tempi di recupero previsti sono estremamente lunghi: Ibra rischia uno stop di almeno 8-9 mesi e dovrà essere valutato anche l’ipotetico interessamento dei menischi. Nei prossimi giorni si sottoporrà ad intervento chirurgico.

Milanismo e tutti i tifosi rossoneri augurano a Ibra un ritorno veloce e brillante al calcio giocato, convinti che possa tornare ancora più fenomenale e immarcabile di prima. 

Forza Zlatan!