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Milan, battuta a Mendes: “Tienici informati su Cristiano Ronaldo”

Il Milan incontra e parla con Jorge Mendes. E fin qui nulla di strano, dato il vasto portafoglio di calciatori alle dipendenze del potente procuratore portoghese. Ma Fassone e Mirabelli non si sono fermati a qualche calciatore di secondo piano della scuderia: hanno puntato al top del top, chiedendo info al gioiello di casa Mendes.

Eh sì, perché la dirigenza del Milan ha chiesto info sul fuoriclasse più forte del mondo: Cristiano Ronaldo. I rossoneri – riporta Sky Sport – hanno chiesto all’agente lusitano di essere informati qualora CR7 volesse lasciare il Real Madrid. Solo una battuta, probabilmente, considerando le cifre iperboliche di un ipotetico addio di Ronaldo alle Merengues, ma il Diavolo, tra il serio e il faceto, ha lanciato la primissima esca…

Milan, da Renato Sanches a El Ghazi: gli aggiornamenti dopo l’incontro con Mendes

L’ok della proprietà cinese a un altro grande colpo, anche di respiro internazionale. Il blitz di Fassone e Mirabelli che incontrano Jorge Mendes: il Milan lavora per mettere a segno un altro acquisto e impreziosire ulteriormente il proprio mercato. Con Mendes si è parlato innanzitutto di Renato Sanches, giovane promessa portoghese che visto il poco spazio trovato al Bayern ha aperto al Milan: resta però la distanza tra rossoneri e tedeschi.

Fassone e Mirabelli hanno offerto una cifra molto alta per il prestito, circa 10 milioni, con diritto di riscatto tra i 35 e i 40 milioni. Una proposta che il Bayern non ha ancora accettato e in questo senso Mendes è al lavoro per cercare di convincere i bavaresi.

Oltre a Sanches, è tornato di moda un nome che il Milan aveva seguito e trattato in passato: quello di Anwar El Ghazi. Complici anche i metodi di Bielsa, il giocatore non si trova bene al Lille e vorrebbe andare via. Il Milan ci pensa, consapevole che la trattativa potrebbe essere impostata senza molti problemi: al Lille El Ghazi costò 8 milioni, le parti si riaggiorneranno.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, ok dalla Cina: arriverà un grande colpo. E Fassone-Mirabelli incontrano Mendes

Non finisce qui lo scoppiettante mercato del Milan. Dopo aver ricevuto l’ok della proprietà in Cina per un grande colpo dall’estero (anche a cifre alte), Fassone e Mirabelli hanno incontrato a Cala di Volpe (Porto Cervo) Jorge Mendes. I nomi “papabili” nella scuderia del potentissimo procuratore sono quelli di Diego Costa, che però si è promesso all’Atletico Madrid che fino a gennaio non può tesserarlo; Radamel Falcao, reduce da una grandissima stagione al Monaco; Renato Sanches, che oggi ha aperto al Milan in un’intervista alla Bild, anche se per lui resta distanza tra Bayern e rossoneri, soprattutto per quanto riguarda la formula.

Da non trascurare la pista Aubameyang, che non è un giocatore di Mendes e che quindi esula dall’incontro, ma che il Milan tiene sempre viva. Per realizzare quel grande colpo, internazionale, che sarebbe la ciliegina sulla torta di un mercato che ha visto il Milan indubbiamente protagonista.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

Milan, Mendes lavora al “dono” James Rodriguez

Il Milan ha una strategia per James Rodriguez. Sarebbe il colombiano – riporta il Corriere dello Sport – l’acquisto copertina del mercato rossonero, la ciliegina di una torta fatta di quattro acquisti ufficiali (Musacchio, Kessié, Ricardo Rodriguez, André Silva) e di altri ancora da concludere (Conti e Biglia su tutti): James andrebbe a rimpolpare il reparto degli esterni d’attacco/fantasisti, in cui gli unici superstiti sono Suso e Bonaventura e c’è un bisogno disperato di rinforzi.

Conti-Kessié sulla destra, Ricardo e James Rodriguez a sinistra: è questo il piano di Casa Milan per le fasce. Il madridista sarebbe un “dono” dell’elegante e professionale Jorge Mendes, la cui collaborazione col Diavolo sta diventando sempre più stretta e proficua: dopo Silva (arrivato peraltro a prezzo di saldo), il procuratore portoghese vorrebbe spingere Florentino Perez a liberare James – prosegue il CorSport – perché desideroso di vederlo giocare da protagonista in un altro top club e non gregario di lusso nelle Merengues. E vestirlo, appunto, di rossonero.

Milan, Mendes propone James Rodriguez

Jorge Mendes-Milan, un asse che presto potrebbe scaldarsi ancora. Nell’ambito dell’affare André Silva, il procuratore portoghese avrebbe offerto ai rossoneri un proprio assistito: James Rodriguez, in uscita dal Real dopo una stagione da comprimario. Un’operazione che – scrive il quotidiano iberico ASpotrebbe essere inserita nella trattativa per Donnarumma.

Milan, colpo André Silva: è a Milanello, domani visite mediche

Un mercato non solo scoppiettante ma con annessi anche colpi di scena per il Milan. André Silva, attaccante del Porto con una clausola rescissoria da 60 milioni, è stato segnalato a Milanello con Fassone e Mirabelli. La trattativa addirittura sarebbe stata già definita e domani sono in programma le visite mediche per il giocatore alle 7:45 alla clinica La Madonnina.

Il Porto vorrebbe chiudere sui 40 milioni ma Jorge Mendes conta di farla chiudere sui 30 magari con bonus al Milan. Ci sono stati contatti negli ultimi giorni tra Porto e Milan attraverso Jorge Mendes. A breve verranno svelate anche le cifre dell’affare ma André Silva può davvero considerarsi un nuovo giocatore del Milan.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, André Silva in ascesa: decisivo il ruolo di Jorge Mendes

Il grande centravanti da regalare ai tifosi del Milan per la prossima stagione potrebbe essere André Silva. Secondo quanto riferisce Daniele Miceli il 21enne del Porto, nonostante la giovane età, risulterebbe il meno caro tra tutti gli attaccanti seguiti dai rossoneri, ovvero Aubameyang, Belotti, Diego Costa e Morata.

L’agente del giocatore, Jorge Mendes, è infatti in ottimi rapporti con la dirigenza rossonera e aiuterebbe il Diavolo a smuovere il Porto dalle richieste iniziali di 60 milioni di euro di clausola rescissoria, arrivando a uno sconto di 10-15 milioni per chiudere sui 45-50.

Dal punto di vista tecnico Andrè Silva è poi il tipo di numero 9 ideale per Montella perché partecipa alla manovra non ‘llimitandosi’ solo alla finalizzazione (sono 21 i gol in 44 presenze nell’ultima stagione) ma fornendo assist ai compagni (8 nell’annata appena conclusa). A completare il quadro un’importante esperienza marurata a livello internazionale con il club e con la nazionale lusitana. Tutti questi ingredienti pongono André Silva in pole position, o comunque non indietro, rispetto alle altre stelle seguite dal Milan.

Fonte: Premium Sport HD

Milan-Jorge Mendes, ecco i nomi di cui si è discusso nell’incontro

A Cardiff per assistere alla finale di Champions League…e non solo. Viaggio con il mercato sullo sfondo, per l’ad del Milan Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli, pronti a intavolare nuovi discorsi ed affari per rinforzare sensibilmente la rosa rossonera a disposizione di Vincenzo Montella. E proprio oggi, attorno all’ora di pranzo, la dirigenza del Milan ha incontrato Jorge Mendes in due occasioni: prima all’hotel Hilton, poi all’hotel Plaza, momentanea residenza dei nuovi piani dirigenziali rossoneri.

Nei dialoghi più approfonditi, sui tanti calciatori sotto procura dell’agente portoghese, si è parlato maggiormente di James Rodriguez, per il quale il Milan (nonostante tutte le difficoltà del caso) ha chiesto informazioni, e André Silva, attaccante del Porto di grande prospettiva (21 gol totali nella scorsa stagione). Resta più complicata, invece, l’ipotesi Fabinho del Monaco, che piaceva a Mirabelli dai tempi dell’Inter (soprattutto nel ruolo di terzino) ed ora obiettivo più complicato da raggiungere per concorrenza e costi. Tanti nomi sul tavolo per una collaborazione con l’agente che, indipendentemente da possibili, attuali affari, il Milan è intenzionato comunque a stringere, risultando tra i primi club italiani a stringere rapporti in maniera proficua con Jorge Mendes stesso.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, incontro con Jorge Mendes

Il presente è la finale di Champions, ma gli occhi di tutti guardano al futuro: al calciomercato. Come il Milan, d’altronde, che sta approfittando del soggiorno a Cardiff per incontrare agenti e dirigenti di altre squadre europee. Ed al momento è in corso un incontro tra l’ad rossonero, Marco Fassone, il ds Massimiliano Mirabelli e il procuratore Jorge Mendes. Ecco le immagini esclusive.

Presenti in un altri tavoli dello stesso hotel anche Nasser Al-Khelaïfi e Leonardo Jardim, rispettivamente presidente del PSG e allenatore del Monaco. Perché il mercato si muove anche nel giorno della finale.

Fonte: Gianluca Di Marzio