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Milan, maxi offerta per Morata: 40 milioni in 5 anni

È un’offerta economicamente importante e sportivamente stimolante quella fatta dal Milan ad Alvaro Morata. Il Diavolo, è noto, ha proposto allo spagnolo cifre importanti: 7,5-8 milioni netti a stagione in un contratto di durata quinquennale. In totale – scrive il Corriere dello Sport – il Milan verserebbe nelle tasche di Morata 40 milioni di euro in 5 anni.

L’ex Juve, lusingato anche dall’idea di diventare la stella della squadra, avrebbe dato un sì di massima a Fassone e Mirabelli, che però devono ancora convincere il Real Madrid a cedere il giocatore: la settimana prossima, superata la finale di Champions League, inizierà la trattativa con le Merengues.

Milan-Jorge Mendes, ecco i nomi di cui si è discusso nell’incontro

A Cardiff per assistere alla finale di Champions League…e non solo. Viaggio con il mercato sullo sfondo, per l’ad del Milan Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli, pronti a intavolare nuovi discorsi ed affari per rinforzare sensibilmente la rosa rossonera a disposizione di Vincenzo Montella. E proprio oggi, attorno all’ora di pranzo, la dirigenza del Milan ha incontrato Jorge Mendes in due occasioni: prima all’hotel Hilton, poi all’hotel Plaza, momentanea residenza dei nuovi piani dirigenziali rossoneri.

Nei dialoghi più approfonditi, sui tanti calciatori sotto procura dell’agente portoghese, si è parlato maggiormente di James Rodriguez, per il quale il Milan (nonostante tutte le difficoltà del caso) ha chiesto informazioni, e André Silva, attaccante del Porto di grande prospettiva (21 gol totali nella scorsa stagione). Resta più complicata, invece, l’ipotesi Fabinho del Monaco, che piaceva a Mirabelli dai tempi dell’Inter (soprattutto nel ruolo di terzino) ed ora obiettivo più complicato da raggiungere per concorrenza e costi. Tanti nomi sul tavolo per una collaborazione con l’agente che, indipendentemente da possibili, attuali affari, il Milan è intenzionato comunque a stringere, risultando tra i primi club italiani a stringere rapporti in maniera proficua con Jorge Mendes stesso.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Cafu: “Tornare al Milan da dirigente? Direi di sì”

L’ex difensore del Milan, Cafu, ha parlato delle prospettive del nuovo corso rossonero:

“Le aspettative per il nuovo Milan sono quelle che possa tornare ad essere il club che tutti vogliamo. Una squadra competitiva, una squadra da Champions League e sempre pericoloso in Europa – ha dichiarato Cafu a Sky Sport -. Chiamata da dirigente rossonero? Ci penserei, forse direi di sì. Mi piacerebbe vedere la situazione”.

Fassone: “Gigio? La situazione è chiara. Morata calciatore splendido: settimana prossima…”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato di attualità rossonera ai microfoni di Sky Sport.

Sulla finale di Champions e sulla sua presenza a Cardiff: “Sono giornate bellissime quelle che stiamo vivendo qui, anche per chi ha la fortuna di partecipare alla finale da protagonista. Abbiamo avuto altri esempi di squadre che ce l’hanno fatta in tempi ragionevoli, se non sbaglio i calcoli ci son voluti 5 anni: non diamoci un obiettivo temporale, ma sarebbe bello regalare ai nostri tifosi al più presto un momento così. Intanto torniamo in Champions, poi vediamo. Chi vincerà stasera? Non so, ma mi sembra una Juve più matura e pronta rispetto ad anni fa e non so dire chi è più forte delle due, ci divertiremo e vinca il migliore”.

Sul mercato: “Abbiamo avuto questi famosi 8-9 mesi tra agosto e aprile per poter andare in giro per l’Europa per incontrare club e agenti, Mirabelli ha fatto un grandissimo lavoro, e quando abbiamo potuto incontrare Montella eravamo già in posizione avanzata e abbiamo potuto condividerla con lui. Un paio di acquisti li abbiamo ufficializzati: avevo promesso che mi sarebbe piaciuto, per il 3 luglio, dare più o meno il 60-70% della rosa a disposizione dell’allenatore e stiamo continuando a lavorare su questa strada. Incontro con Jorge Mendes? In questi due giorni siamo venuti a Cardiff per vedere la partita ma anche perchè il mondo del pallone è qui in questo momento, ci sono tutti i club più importanti e le federazioni, quindi siamo rimbalzati da un incontro all’altro, vedendo anche Mendes che gestisce alcuni giocatori molto importanti e vediamo insomma, stiamo lavorando nella direzione in cui anche il direttore e Montella vogliono, quindi vediamo cosa riusciamo a concretizzare. Giocatori di Jorge Mendes? Ha una lista di giocatori che gestisce davanti alla quale potremmo bendarci e pescare abbastanza bene, si sa quali siano le posizioni alle quali ambiamo per rinforzare un’ottima squadra ma lasciamo che i tifosi giochino e si divertano sui nomi…”.

Su Morata: “Il Real come si può immaginare è stata l’unica società con la quale abbiamo non avuto approcci tra ieri e oggi, siamo stati abbastanza al largo dal loro tavola al di là dei saluti e dell’in bocca al lupo: Morata è un nome che avete fatto e piace tanto, ma ci è sembrato corretto aspettare l’esito e la prossima settimana vediamo, è uno splendido giocatore”.

Su Donnarumma: “La situazione è abbastanza trasparente e chiara, meno complicata di quanto si possa immaginare: Gigio è il perno sul quale avremmo il desiderio di costruire il Milan del domani. Lo sa, gliel’abbiamo detto tante volte e abbiamo dimostrato la concretezza di fare un’offerta molto importante: ho sempre parlato di ragionevole sacrificio, non so se ragionevole sia ancora giusto, ma comunque un sacrificio importante perchè il giocatore lo merita. Ora la palla è a lui: spero col cuore che a 18 anni sappia quale sia la decisione giusta da prendere. Gli abbiamo chiesto un po’ di velocità, non posso immaginare di iniziare la stagione con un giocatore in scadenza, abbiamo bisogno di saperlo velocemente e confido la risposta possa arrivare nelle prossime ore: siamo fiduciosi. Abbiamo cercato di perdere tempo e lavorare, non con fretta ma con razionalità, abbiamo avuto i mesi precedenti per impostare: nelle prime chiacchierate con l’agente di Donnarumma gli avevamo testimoniato i piani e credo ora ci siano tutte le condizioni per vedere il Milan fare passi in avanti l’anno prossimo. Giochiamo l’Europa League, vogliamo essere una delle prime 4 e sappiamo che il gap non si possa colmare in 5 minuti, mi auguro che possa essere una delle 11 colonne dell’anno prossimo”.

Conti: “Il Milan? Settimana prossima vedremo”

Milan in pressing su Andrea Conti. E settimana prossima potrebbe essere importante per capire il futuro dell’esterno dell’Atalanta, ambito dai maggiori top club di Serie A. A svelarlo è stato lo stesso giocatore ad alcuni tifosi: “Io al Milan? Settimana prossima vediamo”, il virgolettato riportato da Tuttosport.

Ricardo Rodriguez, chieste info sulla maglia numero 3 del Milan

Quasi definito l’affare Ricardo Rodriguez, che ha da tempo scelto il Milan alla conclusione della sua avventura al Wolfsburg. Un acquisto importante per la fascia sinistra, uno dei migliori interpreti del ruolo in campo europeo nelle ultime stagioni, un ragazzo di grande forza caratteriale e personalità, come confermano le indiscrezioni relative alla maglia che vorrebbe indossare in rossonero.

Secondo quanto appreso da calciomercato.com, Rodriguez ha chiesto informazioni sulla maglia numero 3, che non ha più un padrone da quando Maldini si è ritirato dal calcio. Il “3” ha una valenza speciale nella vita del terzino svizzero, perchè l’ha già indossato allo Zurigo, il club che gli ha permesso di segnalarsi all’attenzione generale. 3 come i figli della famiglia Rodriguez, tutti calciatori ma nessuno arrivato così in alto come Rodriguez.

Considerando che tra il Milan e Maldini esiste un patto non scritto ma morale secondo cui la sua storica maglia verrebbe assegnata un giorno ad un altro calciatore con questo cognome, è possibile che lo svizzeri opti per un altro numero con la cifra 3. Col 13 (maglia indossata con la Svizzera) finito sulle spalle di Romagnoli, il 23 e il 33 di Sosa e Kucka possono liberarsi nel caso in cui uno tra l’argentino e lo slovacco trovassero una nuova sistemazione, ecco perchè il 34 di Wolfsburg può rappresentare l’alternativa più credibile. Il Milan sta dando i numeri, ma soprattutto piazza i primi colpi di un’estate nuovamente da protagonisti.

Fonte: calciomercato.com

Milan, incontro con Jorge Mendes

Il presente è la finale di Champions, ma gli occhi di tutti guardano al futuro: al calciomercato. Come il Milan, d’altronde, che sta approfittando del soggiorno a Cardiff per incontrare agenti e dirigenti di altre squadre europee. Ed al momento è in corso un incontro tra l’ad rossonero, Marco Fassone, il ds Massimiliano Mirabelli e il procuratore Jorge Mendes. Ecco le immagini esclusive.

Presenti in un altri tavoli dello stesso hotel anche Nasser Al-Khelaïfi e Leonardo Jardim, rispettivamente presidente del PSG e allenatore del Monaco. Perché il mercato si muove anche nel giorno della finale.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Donnarumma, nessuna clausola: “O noi o Raiola”

Il club mette il portiere davanti a una scelta ed è pronto a rompere con l’agente italo-olandese

Nessuna clausola: Donnarumma deve scegliere. O il Milan o Mino Raiola. Questa posizione forte emerge dall’ambiente Milan che non vuole perdere ancora energie in questa delicata fase di mercato dopo la mega-offerta sottoposta al giovane portiere rossonero. Se clausole ci saranno, sempre secondo le indiscrezioni, saranno a favore del Milan che non vuole certo puntare su un portiere legato a vincoli o condizioni di nessun genere soprattutto dopo lo sforzo economico per tenerlo.

“Voglio rimanere al Milan”, avrebbe esclamato lui durante l’incontro di giovedì. Dunque il club di via Aldo Rossi, che non ha dato un ultimatum, ora attende una risposta immediata dopo il lungo weekend forte anche dell’appoggio del mondo Milan che ha apprezzato gli sforzi e in generale le strategie dei nuovi dirigenti rossoneri gli sforzi per tenere quello che dovrebbe rappresentare uno dei campioni sul quale partire per costruire un grande Milan, pronto anche a chiudere, secondo gli ultimi rumors, anche ogni futuro rapporto con il potente agente italo olandese.

Fonte: di Carlo Pellegatti per Premium Sport HD

Milan, weekend decisivo per Biglia

Il week end sarà decisivo per Lucas Biglia. Al Milan attendono solo la chiamata di Lotito per sedersi nuovamente al tavolo per chiudere la trattativa sulla base di 15 milioni di euro, con il giocatore che ha già l’accordo con i rossoneri per un triennale da 2,5 milioni a stagione.

Fonte: Tuttosport

Milan sereno su Donnarumma. E Gigio apre: “Voglio restare”

Un passo avanti verso il rinnovo. Il contratto di Donnarumma si candida a diventare un tormentone dell’estate, ma il Milan è positivo. Nel corso del vertice a Montecarlo di giovedì sera, le parti si sono confrontate: il Diavolo – scrive La Gazzetta dello Sport – vuole arricchire il proprio portiere ed è pronto ad offrire garanzie tecniche, sia personali che di squadra.

Gigio, dal canto suo, ha apprezzato lo sforzo e ha ricambiato con una frase significativa: “Io voglio rimanere”. Per questo motivo il Milan è sereno, nonostante le dichiarazioni rese successivamente da Donnarumma all’arrivo a Coverciano: “Il rinnovo? Vedremo, vedremo…”, ha detto il 99 rossonero.

A Milanello – prosegue la Rosea – sono sicuri di un esito felice della trattativa. La soluzione potrebbe essere inserire nel contratto una o più clausole rescissorie, magari una diversa per ogni fine stagione. Saranno questi gli argomenti al centro dei prossimi incontri tra le parti e nei prossimi giorni ci saranno nuove puntate della telenovela destinata a diventare lunga.

Milan, obiettivo Morata: si punta a chiudere in 7-10 giorni

Nel giorno in cui Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli sono partiti alla volta di Cardiff per dare il via alla fase decisiva della trattativa per Alvaro Morata, il Milan ha comunicato ufficialmente l’ingaggio di Franck Kessie dall’Atalanta. Ma archiviato anche il secondo acquisto ufficiale, dopo Musacchio, i due dirigenti milanisti non hanno perso tempo e ieri mattina, dall’aeroporto di Torino (dove hanno incrociato Marotta e Nedved), sono partiti alla volta di Cardiff, dove questa sera assisteranno alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.

Nell’agenda di Fassone e Mirabelli ci sono sia incontri di mercato, ma anche di pubbliche relazioni. L’obiettivo primario dei prossimi 7-10 giorni è provare a definire l’acquisto di Alvaro Morata. Il giocatore ha dato il suo placet alla proposta milanista da 7.5 milioni di euro annui per i prossimi cinque anni e nell’incontro che ci sarà con il suo agente, Juanma Lopez, il Milan ribadirà tale proposta e chissà che nelle prossime ore non ci sia un primo contatto anche con la dirigenza del Madrid, con Florentino Perez che è pronto ad ascoltare l’offerta ufficiale milanista, che dovrebbe essere presentata solo dopo la finale.

Il “misso dominico” della proposta sarà l’avvocato Beppe Bozzo, che lavora a stretto contatto con l’agente spagnolo di Morata e che ha condotto la doppia trattativa per il passaggio della punta alla Juventus e quella del suo ritorno al Bernabeu. Il trasferimento di Morata in rossonero sarebbe un ulteriore segnale della voglia del Milan di tornare grande e che il progetto tecnico, tanto caro a Raiola per l’affaire Donnarumma, è di livello assoluto.

Fonte: Tuttosport

Cardiff, altri incontri di mercato per Fassone e Mirabelli

Tra l’attesa per la finale di domani e l’eccitazione per una giornata così importante, a Cardiff c’è spazio anche per parlare di mercato. In questo caso di quello del Milan. Nella capitale gallese, infatti, sono presenti Mirabelli e Fassone, che domani hanno in programma diversi incontri di mercato: uno anche con Jorge Mendes.

Il mercato del Milan è più vivo che mai: la società rossonera aspetta risposte da Donnarumma e attende di vedere se Lotito abbasserà le pretese per Biglia. Nel frattempo c’è fiducia per l’operazione Morata nonostante la concorrenza induca alla prudenza.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Keita ha deciso: vuole la Juventus

Una vita alla Lazio, dalla Primavera alla prima squadra. Ora Keita ha deciso che è arrivato il momento di cambiare aria, di fare nuove esperienze. La stagione positiva del senegalese ha attirato le attenzioni di diversi club in Italia e in giro per l’Europa. Inevitabile dopo i 16 gol e le prestazioni sempre più convincenti.

La squadra più interessata all’attaccante biancoceleste è la Juventus, che già da tempo è sul giocatore. Dal canto suo Keita non ha mai nascosto la volontà di abbracciare il bianconero. Nelle ultime ore è trapelata la volontà del giocatore di approdare alla Juventus anche a scadenza di contratto nel 2018 se la Lazio non dovesse aprire alla cessione a prezzi più favorevoli. Idee chiare per l’attaccante biancoceleste che non vuole rinnovare il proprio contratto con la Lazio.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Niang da Mihajlovic, il Toro prova il colpo

Di ritorno al Milan, M’Baye Niang potrebbe partire nuovamente e finire alla corte dell’ex rossonero Mihajlovic. Il Torino – scrive Tuttosport – cerca un esterno d’attacco e sta pensando anche al francese, che rifiutato il Watford potrebbe scegliere di rimanere in Italia. I granata hanno riallacciato i contatti col Milan per Niang, ma hanno anche sondato il terreno per tanti altri calciatori: piacciono anche Calabria, Zapata, Gomez, Poli, Kucka e Lapadula.

Gigio, altro bivio: maturità o Europeo Under 21?

Giorni impegnativi per Gigio Donnarumma. Oltre al chiacchierato rinnovo con il Milan, e alla decisione sulla permanenza o meno in rossonero, il portiere di Castellammare deve decidere se sostenere gli esami di maturità o partecipare agli Europei Under 21: le date delle prove scritte e delle fase a gironi del torneo – riporta La Gazzetta dello Sport – si “scontrano”. Gigio deve ancora sciogliere la riserva, ma è orientato a dare la precedenza alla scuola, spalleggiato dal Milan.

Kessié: “Al Milan per il progetto e per diventare un campione”

Ecco le primissime dichiarazioni rossonere rilasciate da Franck Kessié, divenuto ufficialmente un nuovo calciatore del Milan:

“Devo ringraziare tutti. Sono molto contento di far parte di questa squadra. Perché ho scelto il Milan? Mi piace il nuovo progetto – ha dichiarato l’ivoriano a Milan TV – c’è una nuova dirigenza che mi ha spiegato le cose.

Ho parlato con mister Montella e mi ha detto di venire così sarei diventato un grande campione. Dei giocatori del passato mi piace Michael Essien. Il mio ruolo? Sono un centrocampista. Prendo il numero 19″.

Belotti-Milan, martedì possibile incontro

Morata è l’obiettivo in cima alla lista, ma il Milan valuta e batte anche altre piste. Fassone e Mirabelli cercano un grande attaccante e tra i papabili c’è anche Andrea Belotti: il Diavolo – scrive il Corriere della Serapotrebbe avere un incontro di mercato per il Gallo martedì prossimo.

Milan, ultimatum a Gigio: entro lunedì la risposta sul rinnovo

Entro lunedì Gigio Donnarumma deve dare una risposta. Raccontiamo la giornata. Saputo che Donnarumma era a Montecarlo, con Mino Raiola, Marco Fassone ha deciso di forzare i tempi per capire a fondo le intenzioni del giovane portiere e del suo agente. Massimiliano Mirabelli è partito per il Principato, dove li ha incontrati in mattinata. Con l’avallo, anzi la spinta del presidente Li Yonghong, che non vuole assolutamente cedere il suo fuoriclasse, è stata sottoposta un’offerta irrinunciabile, secondo i dirigenti rossoneri. Nessuna ufficialità sulle cifre ma si parla di una proposta intorno ai 4,5-5 milioni di euro per cinque anni.

A dire il vero il direttore dell’area tecnica si aspettava forse una reazione differente dai suoi interlocutori, che invece hanno deciso di prendere ancora tempo. A questo punto, il Milan ha invitato Raiola e Donnrumma a dare una risposta entro lunedì. I dirigenti non vogliono aspettare ancora. Gigio è atteso in sede per firmare il nuovo contratto, in caso contrario i plenipotenziari milanisti seguiranno altre strade, sicuri di aver compiuto ogni sforzo perché Donnarumma possa diventare uno dei leader futuri della squadra. Ora tocca a Gigio.

Fonte: di Carlo Pellegatti per Premium Sport HD

Kessié, “19” sui calzoncini: sarà il suo numero al Milan

È arrivata l’ufficialità del trasferimento al Milan di Franck Kessié. E con essa anche le foto di rito di ogni nuovo acquisto: il centrocampista ivoriano è ritratto al fianco dell’a.d. Fassone, con la maglia rossonera della prossima stagione, durante la visita a Casa Milan e prima e dopo i test atletici svolti a Milanello.

Proprio a Milanello, negli scatti fatti con la divisa ufficiale, si nota un dettaglio particolare: Kessié ha indosso i pantaloncini con il numero 19. È questo il numero scelto dall’ex Atalanta per la prossima stagione, la prima in maglia rossonera.

Franck Kessié: la scheda

Franck Yannick Kessie nasce a Ouragahio, in Costa d’Avorio, il 19 dicembre del 1996. Centrocampista dal fisico potente, 183 cm per 76 kg, è approdato nel calcio italiano a gennaio 2015 indossando la maglia dell’Atalanta. Dopo aver disputato la seconda parte di quella stagione nella Primavera nerazzurra, è passato in prestito al Cesena nella stagione 2015-2016 per poi fare ritorno a Bergamo dove è stato un pilastro della formazione bergamasca. Calciatore della nazionale ivoriana, Kessie è uno dei giovani talenti che si sono affermati nel campionato di Serie A appena concluso.

Fonte: AC Milan

Ufficiale: Milan, firma Kessié. Contratto fino al 2019

Franck Kessie è un nuovo giocatore del Milan. Dopo essersi sottoposto alle visite mediche presso la clinica La Madonnina, aver visitato il Centro Sportivo di Milanello e poi Casa Milan, il centrocampista ivoriano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019. Il comunicato:

“AC Milan comunica di aver acquisito dall’Atalanta Bergamasca Calcio le prestazioni sportive di Franck Kessie, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019.

La formula del contratto prevede un prestito biennale con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore ivoriano.”.

Fonte: AC Milan

Milan, contatti per Aurier

Milan, contatti col PSG per Serge Aurier. I rossoneri – svela il quotidiano francese l’Equipe – sono sulle tracce dell’esterno ivoriano, in scadenza di contratto con i parigini nel 2019 e ancora lontano dal rinnovo. Classe ’92, difensore prevalentemente di fascia destra, Aurier piace anche al Manchester United, ma il Milan pare più avanti: il giocatore sarebbe affascinato e convinto dal nuovo progetto cinese.

Milan, piace Borini

Conferme su Borini: nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro, viene ritenuto l’attaccante di scorta ideale anche da Montella. La Lazio lo segue da diverse sessioni di mercato, ma il Milan si è mosso con concretezza, considerando che anche Lapadula è sull’uscio.

Fonte: Alfredo Pedullà

Donnarumma: “Il rinnovo? Vedremo, vedremo”

Una battuta veloce che non fuga i dubbi. Interrogato sul futuro e sul rinnovo con il Milan, Gigio Donnarumma ha risposto così: “Vedremo, vedremo”, il virgolettato carpito al portiere alla stazione di Firenze e riportato dal Corriere dello Sport.

Kakà: “2007 apice della carriera, sono grato al Milan. I cinesi? Vedo buoni segnali”

L’ex fuoriclasse del Milan, Kakà, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

Su Juve-Real: “Ho affetto per Buffon, ho amici nella Juve come Dani Alves e Higuain. Ma a Madrid ci sono stato quattro anni della mia vita. A Madrid ho sofferto, ho avuto risultati peggiori di quelli che mi aspettavo, ma i giocatori sono amici. C’è Cristiano, c’è Marcelo, tanti altri, e Florentino Peres al quale sono rimasto legato. È inevitabile tifare Real.

La Juve è una squadra temibile e di certo sarà una partita equilibrata, bella, divertente. Il Madrid ha un attacco fortissimo, la Juve una difesa fortissima. E poi ha battuto il Barcellona e questo ha dato forza alla squadra. Il Real Madrid però ha eliminato il Bayern, un’altra delle favorite. Tutte e due le finaliste hanno vinto il campionato: insomma, sarà una gara speciale.

Real favorito negli episodi arbitrali? Finché non ci sarà la moviola in campo accadranno queste cose, sono sempre successe. Da quando gioco a calcio è così. Però il Madrid ha battuto il Bayern a casa sua e non è poco. Qui in America stanno cercando di inserire la moviola anche nel soccer. Quando accadrà anche in Europa finiranno le polemiche, ma il calcio perderà anche un po’ del suo fascino.

La difesa della Juve è fuori dal normale, il livello è altissimo. Però hanno segnato anche gol bellissimi. Alla Juve c’è Dybala, c’è Dani Alves che non si stanca mai di sorprendere. È una squadra equilibrata”.

Su Allegri: “Ho lavorato con lui sei mesi. Allegri è un osso, come si usa dire. Organizza bene la squadra, è preparatissimo sulla parte tattica, conosce bene gli avversari. È un allenatore intelligente”.

Su Zidane: “Non ho avuto molti contatti con lui al Real perché allora allenava la squadra B. Poi ha fatto un po’ il secondo di Mourinho, ma abbiamo lavorato poco insieme. Però sorprende: una Champions League, una Liga, un’altra finale in poco tempo. È stato un super calciatore ed è super anche adesso. Non è facile, perché vincere da giocatore è completamente diverso. Zidane è un esempio per tutti. Era un campione ma ha cominciato un nuovo lavoro allenando i ragazzini, mettendosi in gioco, con umiltà. Non è semplice. I risultati che ha ottenuto sorprendono, eppure credo che il suo successo non arrivi per caso”.

Sul futuro: “Non penso di fare l’allenatore, ma non si sa mai. Uno dei corsi che vorrei seguire è quello di Coverciano. In Italia ho imparato tanto sul calcio e potrò imparare di più. Magari non per fare l’allenatore ma per capire. Da giocatore si pensa a tagliare solo una testa, quella dell’allenatore, da allenatore ne devi tagliare tante. È un lavoro difficile anche per chi è stato calciatore. Io vorrei giocare ancora un paio d’anni, poi vorrei restare in America”.

Su Totti: “Immagini fantastiche quelle dell’addio, emozioni forti. Un addio bellissimo, una festa che si meritava”.

Sul Pallone d’oro: “Per i risultati lo darei a Cristiano. I gol, i numeri incredibili di questa stagione parlano da soli, non c’è bisogno di aggiungere nulla alle statistiche. Ma per la carriera lo darei a Gigi. Sarebbe una specie di regalo a tutti questi anni, un modo di arricchire il suo bilancio complessivo, perché ha vinto tanto e se vince anche la Champions League penso sarebbe giusto premiare lui. Non soltanto per i risultati, ma per le motivazioni che ancora ha. Però i numeri di Cristiano sono impressionanti. Sarà una scelta difficile e logicamente peserà il risultato della finale”.

Su Marcelo e Dani Alves: “Sono due ragazzi felici, con idee e caratteristiche particolari. A Madrid Marcelo è andato avanti con i suoi capelli strani e il suo modo di giocare molto brasiliano, senza cambiare mai la sua personalità anche quando veniva criticato. E Dani è uguale: gioca leggero. Dani canta, si mette gli occhialoni, non si stanca di stupire con gli atteggiamenti, ma è un professionista come pochi. È un brasiliano con mentalità europea, un martello sul lavoro. Dani e Marcelo fanno la differenza anche in nazionale.

Stupito dalle iniziali difficoltà in Italia di Alves? No, perché doveva capire. Veniva dalla Spagna e in Italia il calcio è molto tattico. Quando capisci il calcio in Italia, poi è più facile giocare dappertutto. In Italia si organizza la squadra, in Spagna, come in Brasile, si gioca. Ma Dani è intelligente: ha capito in fretta, e ora si vede”.

Sulla Champions e sul 2007: “Ho ricordi bellissimi, perché è stato l’anno migliore della mia carriera. Mi dispiace non essere stato a Milano quando i miei ex compagni si sono riuniti per i dieci anni, ma ho chiesto di rifare la cena ogni anno, per rivederci, non solo per celebrare la Champions. È stato un anno speciale per me e sono grato al Milan e ai compagni: senza il gruppo non avrei raggiunto i successi individuali”.

Sul nuovo Milan: “Penso che si ricomincia. I segnali sono buoni. Mi sembra che ci siano idee e voglia di riportare il Milan in alto, e lo stesso vale per l’Inter. La Juve è un esempio: dopo la crisi si è tirata su. Poteva trovare giustificazioni ma si è rimessa a lavorare e ora si gioca la seconda finale di Champions League in tre stagioni, per non parlare di tutti i campionati che ha vinto. Nella rinascita della Juve c’è un messaggio per Milan e Inter. Il messaggio è: c’è sempre una soluzione”.

Fassone-Mirabelli volano a Cardiff: in programma alcuni incontri di mercato

Juventus-Real Madrid, ci sarà un po’ di rossonero a Cardiff. Questa mattina in partenza per il Galles dall’aeroporto di Caselle-Torino c’erano anche il ds del Milan, Mirabelli e l’amministratore delegato Fassone.

I due dirigenti milanesi hanno anche incrociato Beppe Marotta e Pavel Nedved: solo un saluto, nessun colloquio su eventuali trattative. Poco dopo è arrivato anche Fabio Paratici con la squadra. Non sarà solo un viaggio di piacere per Mirabelli e Fassone: in programma ci sono alcuni incontri di mercato e di rappresentanza.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Tolisso, due di picche a Milan e Inter: “Voglio la Champions”

«È importante giocare i match più importanti d’Europa per essere pronti a disputare il Mondiale, voglio giocare la Champions League», ha dichiarato Corentin Tolisso, spegnendo subito gli interessamenti di Inter e Milan emersi negli ultimi giorni.

Il classe ’94 del Lione ha parlato anche del “no” al Napoli: «È stato complicato, ma ero giovane e avevo ancora voglia di giocare nel Lione. C’era la prospettiva della Champions e la squadra era buona», ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Le Dauphine.

Tolisso, ad ogni modo, è pronto a cambiare arua: «Oggi sono pronto, se ci saranno offerte le studierò coi miei rappresentanti e i miei genitori, poi vedrò se andare dal presidente per dirgli che voglio andare via».

Donnarumma ospite a casa Raiola. Oggi a Monte Carlo decide che fare

Gigio in vacanza raggiunge l’agente. E arriva anche il ds Mirabelli (da “il Giornale”

Riflettori puntati su Montecarlo per il ponte del 2 giugno. Può risultare decisivo per le sorti di Donnarumma e del suo futuro milanista. Già perché il giovanissimo portiere, dopo qualche giorno trascorso a Parigi con la sua fidanzata, è arrivato ieri a Monte Carlo, la residenza di Mino Raiola il suo potente procuratore che gli ha offerto ospitalità. Dovranno discutere naturalmente del futuro e decidere la risposta da dare a Fassone nei prossimi giorni. Risposta chiesta e sollecitata dal club rossonero dopo aver ventilato la minaccia di procedere all’acquisto di un portiere titolare sacrificando in tribuna Gigio per la prossima stagione, la stagione del mondiale. L’offerta quasi pubblica di un nuovo contratto dell’ammontare di 3,5 milioni, arrivata attraverso i giornali, è nota. Mirabelli, a sorpresa, si è presentato a Monte Carlo è ha partecipato al summit a tre fra l’agente e il portiere. Raiola ha preso tempo e fatto sapere di non gradire le telefonate fatte nei giorni scorsi dal ds milanista al papà del portiere per tentare di agevolare la firma. Dopo quell’incidente diplomatico, le parti hanno ripreso a dialogare ma le recenti dichiarazioni del procuratore fanno pensare a tutto tranne che a un positivo sviluppo della complicata trattativa.

Per una coincidenza, a fine settimana, sempre nel Principato si svolgerà la festa di compleanno di un vip milanese a cui sono stati invitati oltre che Raiola anche Adriano Galliani, l’ex ad milanista che ha tentato in passato, inutilmente, di ottenere per Donnarumma un rinnovo di contratto, negatogli dallo stesso Raiola «perché interessato a conoscere l’identità dei nuovi padroni e i loro progetti tecnici». La risposta di Fassone è stata la seguente: Musacchio, Kessie, Rodriguez e assalto a Morata dopo la finale di Cardiff, argomenti sufficienti per ricevere l’adesione del portiere. Raiola invece continua a prendere tempo. Se l’esito dell’incontro di Montecarlo fosse negativo per il Milan, lo capiremo dalle prossime mosse del ds Mirabelli: perché in quel caso dovrebbe cercare un altro portiere e prendere eventualmente in esame la possibilità di cedere Donnarumma al miglior offerente. Anche perché Raiola disse qualche giorno fa: «Non ho mai portato via un giocatore a parametro zero». Forse sarebbe anche il caso di avvalersi della collaborazione diplomatica di Galliani che non ha mai smesso di essere un tifoso del Milan.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

ESCLUSIVA M/ Luca Serafini: “Finalmente si costruisce una squadra. Donnarumma…”

Milanismo ha intervistato in esclusiva Luca Serafini, giornalista e opinionista sportivo di comprovata fede rossonera.

L’elemento primario di cui aveva bisogno il tifoso milanista era la trasparenza nascosta soprattutto negli ultimi anni della società e che da subito hanno evidenziato i nuovi proprietari del Milan?

Sicuramente c’è una società che si è presentata bene, con un mercato subito attivo e di grande tempestività, con una comunicazione corretta nei tempi e nei modi che fa tornare a respirare. Non è una questione soltanto di  trasparenza, ma una questione di fatti, prima ancora del mercato lo testimonia il rinnovo di Montella e l’ingaggio di Gattuso, segnali estremamente importanti e significativi. Tutto questo viene fatto con molto silenzio e discrezione, lavorando molto e con buoni risultati. Al momento non potevano fare di meglio”.

Il rinnovo di Montella e la scelta di Gattuso come allenatore della primavera rappresentano quindi una serie di certificazioni chiare nei confronti del nuovo progetto a tinte cinesi?

“Assolutamente sì. Precedentemente avevo esternato anche la volontà di vedere Maldini subito in società, fossi stato in Fassone me lo sarei portato ovunque, dando la sensazione ad un ambiente scosso, tifoseria in particolare, un segnale di tranquillità evidente. Maldini sarebbe potuto essere, come lo è adesso Gattuso, un garantista, perché è gente che non guarda in faccia a nessuno, se c’è qualcosa che non va alza la mano e lo dice. Il milanista che arriva stremato da due anni di comiche riguardanti la trattativa, da anni di insuccessi, fastidi e umiliazioni grottesche nel mercato e in campo, avendo una figura come Gattuso o come Maldini è più rassicurato. Per Gattuso tra l’altro non è un passo indietro, ma un grandissimo bagno d’umiltà, potendo continuare a collaudare la sua esperienza e le sue capacità. Ho anche avuto occasione di parlarci e ha manifestato grandissimo entusiasmo e determinazione”.

Stiamo leggendo tanti nomi sui giornali in chiave mercato, credi siano trattative possibili? Ma soprattutto, nomi adeguati a riportare il Milan dove merita?

Io una volta mi entusiasmavo per i nomi, ora mi entusiasmo per il lavoro che fa la società sul mercato inteso in perfetta sintonia con l’allenatore. Il club cerca sostanzialmente i giocatori che sono funzionali  all’idea di squadra che Montella ha in testa, ed è questa la cosa più importante. La sensazione che si ha oggi è che finalmente si stia costruendo una squadra, poi i nomi che vengono fatti sono uno meglio dell’altro e se si concretizzassero saremmo ben felici, vorrà dire che già a luglio ci sarà una squadra forte”.

Questo è anche un periodo di bilanci. Il Milan di Vincenzo Montella è promosso?

Complessivamente è promosso, nonostante una seconda parte di stagione da dimenticare, vincendo una volta  sola nelle ultime nove gare disputate, perdendo troppi punti con squadre nettamente deboli. C’è stato un calo nella condizione generica della squadra mai motivato effettivamente da Montella. L’Europa League è arrivata perché si sono dimesse le concorrenti, Inter in particolare, ma all’allenatore va dato atto del gruppo che è riuscito a creare, la valorizzazione di alcuni giocatori, dalla rivalutazione di altri che per i suoi predecessori era stato già un traguardo impossibile”.

L’emblema rossonero è sicuramente Donnarumma, in campo e sul mercato. Hai affrontato la questione anche in un tuo editoriale. Che sensazioni hai sulla situazione contrattuale del gioiellino del Milan?

Credo che alla fine rimarrà. Sono stato un po’ duro con lui, scrivendo che non deve essere un problema per un ragazzo di diciotto anni percepire mezzo milione in più o mezzo milione meno, ed avendo baciato la maglia deve dimostrare poi con i fatti questo suo attaccamento. Al di là dei moralismi e della volontà di tutti nel vederlo milanista per i prossimi 20 anni, credo che alla fine rimarrà”.

Sul futuro ipotetico della società che vive all’ombra di una possibile strana suggestione di avere il club in mano al fondo Elliott, piuttosto che alla attuale cordata cinese, cosa ne pensi?

A questa domanda in tutta onestà non so ancora cosa rispondere, posso solo basarmi sui fatti. Questi il Milan alla fine lo hanno preso sul serio, stanno spendendo molti soldi per fare la campagna acquisti, stanno facendo la squadra e per il momento mi attengo a questo”.

Si ringrazia Luca Serafini per la cortese disponibilità.

Milan, Belotti il piano B: pronti 70 milioni più 10 di bonus

Allo stesso tempo però il Milan porta avanti anche una pista parallela a Morata, proprio perché per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo. Il Gallo Belotti infatti è il piano B del club.

I rossoneri sono pronti a fare un’offerta di 70 milioni di euro più 10 di bonus ed eventuali contropartite per abbassare il costo del giocatore, visto che al momento la linea del presidente Cairo prevede un addio a Belotti solo nel caso in cui venga pagata la clausola da 100 milioni. Da vedere se il club granata abbasserà le sue pretese, ma una cosa è certa: il Milan per l’attacco della prossima stagione prepara un grande colpo.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Morata-Milan, avanti tutta

Continua a prendere forma il nuovo Milan. Dopo Musacchio e l’ufficialità di Kessie che arriverà nei prossimi giorni, si pensa anche all’attacco. In particolare ad Alvaro Morata: avanti tutta per l’attaccante del Real. Fassone e Mirabelli assisteranno alla finale di Champions da Cardiff, dove sarà presente anche l’agente del giocatore, Juanma Lopez, ma intanto il lavoro dei dirigenti rossoneri ha già posto alcune basi: c’è l’ok del giocatore al Milan (visto che preferisce l’Italia come destinazione ad altre) e c’è l’accordo economico (la cifra è molto alta: si tratta di poco più di 8 milioni di euro a stagione per 5 anni). Adesso non resta che trovare anche l’intesa con il Real Madrid e su questo piano il Milan parte da zero.

Dopo la finale di Champions League, il Milan dunque si muoverà con il Real a partire dalla settimana prossima che sarà cruciale. Le sensazioni comunque sono estremamente positive e solo l’inserimento di una big, con cifre ancora più alte, potrà mettere il Milan in difficoltà su questo fronte.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Rinnovo Donnarumma, incontro segreto Mirabelli-Raiola-Gigio: offerti 4,5 milioni più bonus

Il futuro di Gianluigi Donnarumma. Per il Milan è una questione di primaria importanza, tanto che c’è stato oggi un incontro a Montecarlo tra Mirabelli, lo stesso giocatore e il suo agente Mino Raiola. Il club ha formulato una super offerta per il rinnovo di Gigio: intorno ai 4,5 milioni di euro a stagione più bonus, una cifra ben più alta rispetto a quella messa sul piatto nei primi incontri. Donnarumma non ha risposto subito, ha chiesto qualche giorno di tempo per parlarne anche con la famiglia.

Il Milan comunque si aspetta una risposta in tempi brevi e positiva, visto lo sforzo fatto. Saranno dunque giorni di riflessioni per Donnarumma, mentre Raiola ha chiesto al Milan una clausola rescissoria nel suo contratto. Per il momento, il club non è entrato nei dettagli di questo aspetto e lo farà solo se questa condizione posta dall’agente dovesse diventare l’ago della bilancia per portare finalmente al rinnovo del numero uno rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

5 considerazioni sulla stagione 16-17

Punti, statistiche, confronto fra andata e ritorno, scontri diretti, gol fatti e giocatori del migliore Milan degli ultimi 4 anni

1- IL VALORE DEI 63 PUNTI CONQUISTATI
Era dalla stagione 2012-2013, terzo posto finale in Campionato conquistato a Siena nell’ultima giornata disputata il 19 maggio 2013, che il Milan non riusciva a superare quota 60 punti, chiudendo in questo caso a 63. In particolare la squadra rossonera si era fermata a 57 nel 2016, a 52 nel 2015 e a 57 nel 2014. In quest’ultimo campionato, il Milan aveva fatto un buon girone di ritorno 2013-14 conquistando 35 punti, ma il girone d’andata 2016-17 con Vincenzo Montella alla guida è andato oltre con 39 punti, un dato paragonabile a quello dei 42 punti del Ritorno del 2013 che valse i playoff di Champions League.

2- SEMPRE IN GOL NELLE ULTIME 16 GARE
Dopo aver perso il 5 febbraio scorso in casa contro la Sampdoria, il Milan negli ultimi 4 mesi ha sempre segnato almeno un gol a partita. I migliori momenti offensivi rossoneri sono stati all’andata contro Sassuolo, Chievo e Juventus a San Siro (8 gol all’attivo in 3 gare) e nel girone di ritorno, stesso score, contro Pescara, Palermo e Inter. L’unico passaggio stagionale in cui il Milan è rimasto per due partite consecutive senza segnare è stato quello di dicembre: Roma-Milan 1-0 e Milan-Atalanta 0-0 con un rigore sbagliato, un palo e diverse occasioni da rete. La sintesi è che si tratta di un gruppo che, attraverso il gioco e il collettivo, è sempre riuscito a trovare la via del gol.

3- GLI SCONTRI DIRETTI DELLA STAGIONE
Il Milan ha fatto bottino pieno, 6 punti in 2 gare, contro Chievo, Palermo, Sassuolo e Bologna. Zero, invece, la quota-punti conquistata contro Roma, Napoli e Udinese. L’unica squadra con cui il Milan ha ottenuto lo stesso punteggio fra andata e ritorno è stata l’Inter, 2-2 in entrambi i casi. Negli scontri diretti, la squadra rossonera è rimasta in equilibrio contro Juventus e Atalanta, in vantaggio contro Lazio e Fiorentina. Le due squadre che hanno sovrastato il Milan sono state il Napoli all’andata e la Roma al ritorno. Ne emerge il ritratto di una squadra capace di reggere il confronto con tutti, come le stesse partite contro la Roma all’andata e il Napoli al ritorno hanno dimostrato.

4- GIGIO DONNARUMMA ALL IN
Il Milan in questa stagione ha disputato 41 gare ufficiali, 38 di Campionato, 2 in Coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinta a Doha contro la Juventus. Un caso particolare è quello di Gigio Donnarumma che le ha giocate tutte e 41. Un caso più unico che raro, nella storia rossonera. Prima di Gigio, il portiere che aveva totalizzato il maggior numero di presenze ufficiali in una sola stagione era stato Giovanni Galli nel 1987-88, con 39 partite disputate sulle 41 in programma. Gigio è stato un fattore di qualità, di crescita e di continuità nel corso della stagione milanista.

5- GERARD DEULOFEU DOPO JACK
L’infortunio di Giacomo Bonaventura a Udine ha rischiato di essere un fattore molto negativo per la stagione rossonera. Da quando Jack è nel Milan ha sempre giocato molto: 33 partite su 38 nel primo Campionato, 33 su 38 anche nel secondo e fino a Udine stava tenendo la media anche in questa terza stagione, con 19 su 22. Ma dopo l’infortunio del centrocampista marchigiano, il gruppo guidato da Vincenzo Montella è riuscito a cambiare pelle grazie a Deulofeu. È stato duttile e bravo a cambiare pelle il Milan di questa stagione, recuperando Paletta, inserendo Pasalic e riuscendo a centrare l’obiettivo con Suso-Lapadula-Deulofeu in avanti dopo una partenza fatta con Suso, Bacca e Niang.

Fonte: AC Milan

Birindelli: “Manchester? Juve più forte del Milan, in finale con due pareggi…”

L’ex calciatore della Juventus, Alessandro Birindelli, ha ricordato la sconfitta nella finale di Champions del 2003 contro il Milan:

“Mi rivedo sul charter, bloccato per due ore e mezza ad aspettare che partano i voli dei tifosi milanisti, noi in coda e loro a festeggiare. L’avevo già persa una volta questa maledetta Coppa, però la seconda fa più male perché sai che è l’ultima e intanto ripeti a te stesso ma bravo, grandissimo, sei riuscito a buttare via due volte la Coppa dei Campioni in finale.

Il Milan era meno forte di noi che avevamo eliminato il Barcellona e i galacticos, loro invece andarono in finale dopo due pareggi contro l’Inter – ha dichiarato Birindelli a la RepubblicaCi sentivamo favoriti. Entrai al posto di Tudor al 42’ e niente, non succedeva niente. Si arrivò ai supplementari quasi per inerzia. A un certo punto si fece male Roque Junior e il Milan aveva esaurito i cambi. Allora dicemmo a Zalayeta di provare a sfondare da quella parte, gli gridavamo ‘puntalo!’, il brasiliano in pratica camminava però niente, eravamo stanchi, poco lucidi e non ne approfittammo.

Dopo i supplementari senza gol, Lippi aveva chiesto chi se la sentisse. Chi diceva di stare male, chi si nascondeva. L’allenatore mi guardò e io gli risposi okay, non c’è problema. Gli andavo incontro e Dida mi pareva più alto della traversa. Sto camminando verso una montagna di portiere e penso dove tirerò, mi vengono mille idee in una manciata di metri, so che Dida è uno specialista nel parare i rigori. Infine calcio, finalmente, incrociando il destro a mezza altezza: gol”.

Poli, destinazione Bologna

È sempre più verso Bologna il futuro di Andrea Poli, scrive stamattina La Gazzetta dello Sport. Il centrocampista di Vittorio Veneto, ai saluti con il Milan, dovrebbe sposare il progetto felsineo.

Bonera: “Musacchio forte e serio, con Romagnoli coppia top”

Daniele Bonera, ex difensore del Milan e oggi al Villarreal, ha parlato del suo compagno Musacchio e di altri temi legati all’attualità rossonera. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal bresciano a MilanNews.it.

Su Musacchio: “In primis è un ragazzo molto serio, e questo non può che far bene al Milan. Il giocatore è forte e credo che, mentalmente, avesse bisogno di confrontarsi in un grande club come il Milan, senza nulla togliere al Villarreal. In maniera molto obiettiva va detto che arrivare in rossonero gli farà bene, perché forse il suo ciclo qui era finito ed il salto gli farà bene.

È un giocatore molto forte, che con Romagnoli formerà una coppia importante e ben assortita, perché hanno tecnica entrambi. Porterà esperienza internazionale e può anche essere un punto di riferimento per Romagnoli che, nonostante la giovane età, ha fatto benissimo, al fianco di Musacchio potrebbe fare quel salto definitivo.

Secondo me come caratteristiche può giocare anche nella difesa tre. È intelligente e nonostante sia molto aggressivo sull’uomo, sa quando scappare, quando salire, quando giocar facile e quando portare palla. In generale, i giocatori bravi si adattano ai moduli e lui non farà fatica”.

Un po’ ho vissuto la trattativa da testimone oculare quella fase, perché eravamo entrambi ad Ibiza in vacanza e lui si è incontrato spesso con Galliani per provare a trovare un accordo. Ma non c’erano le possibilità economiche, a detta sua, perché il Milan era ancora nella fase di cessione della società. È stata una trattativa lunga, ma dopo l’estate lui si è concentrato ed ha dato il suo contributo. La delusione momentanea non lo ha toccato.

Nelle ultime tre settimane mi ha chiesto un po’ di consigli, anche dal punto di vista logistico. Ieri l’ho rivisto ed rimasto stupito dall’ambiente, da Milanello e dalle persone. È rimasto molto colpito”.

Sul nuovo Milan: “Si sta muovendo forte. I giocatori che stanno arrivando e che potrebbero arrivare sono tutti profili molto importanti. Diamo tempo alla nuova proprietà di lavorare”.

Su Morata: “Alvaro è forte, ma forte forte. È un attaccante completo. Secondo me è un po’ penalizzante giocare nel Madrid, per le caratteristiche di quel club. L’evoluzione futura sarà quella di Ronaldo centravanti e Morata andrebbe a trovare sempre meno spazio. Stiamo parlando di un grande campione e di un potenziale grande acquisto per il Milan”.

Sulla stagione appena conclusa: “Bisogna sempre capire e vedere da dove si parte. Il Milan veniva da anni difficili e vincere con la Juve la Supercoppa e centrare i preliminari di Europa League, beh è una stagione da valutare positivamente. Chiaro, se poi si guarda agli anni d’oro, centra ben poco. Montella ha dato una certa credibilità al Milan, che dovrà essere confermata nella prossima stagione”.

Il BVB: “Nessuna offerta per Aubameyang”

Calma piatta attorno ad Aubameyang. Il direttore sportivo del Borussia Dortmund, Michael Zorc, ha smentito le voci di mercato che vedrebbero il capitano del Gabon lontano dai gialloneri e in particolare verso il PSG:

Non abbiamo ricevuto una singola offerta da alcun club su questo pianeta”, ha tagliato corto il d.s. tedesco su Aubameyang.

Abate annuncia: “Torno finalmente a lottare per la maglia del Milan!”

Tramite il proprio profilo facebook, Ignazio Abate ha annunciato la guarigione dal problema all’occhio che lo ha tenuto out tutta la stagione:

“Finalmente è arrivata l’idoneità e posso tornare a correre e lottare per la maglia!

Ringrazio la Società e tutto lo staff sanitario che mi ha curato, il Dott. Angelo Appiotti, la Dottoressa Grazia Pertile. Grazie anche al fisioterapista Fabrizio Ragusa.

Un ringraziamento speciale al Dottor Tavana, che non mi ha mai lasciato solo ed è stato un punto di riferimento fondamentale in questi mesi, e al mio agente Mino, che mi ha accompagnato in capo al mondo e mi ha sempre sostenuto in ogni momento!

Infine grazie di cuore a voi tifosi…per l’affetto e per il sostegno! Con il Milan nel cuore…sempre!“.

Milan, accelerata per Biglia: a 20 milioni si chiude. Intanto la Lazio fissa un ultimatum

È Lucas Biglia l’uomo scelto dal Milan a cui affidare le chiavi del centrocampo. Dopo Musacchio, Kessié e Ricardo Rodriguez, il Principito è il candidato forte a diventare il quarto acquisto della ricca campagna acquisti rossonera e il regista della rifondata rosa di Montella: un uomo di qualità, esperienza e personalità da cui ricostruire una squadra vincente.

Il blitz romano di nove giorni fa di Fassone e Mirabelli, e il colloquio avuto vis a vis con il ragazzo, ha dato i frutti sperati: Biglia ha scelto di sposare la causa del nuovo Milan cinese, anche grazie al lauto triennale da 2,5 netti più bonus a stagione. La Lazio, seppur decisa a tenersi stretta il proprio capitano con una ricca proposta di rinnovo, sembra ormai rassegnata all’idea di perderlo: l’argentino ha deciso di cambiare aria.

Ora toccherà convincere Lotito. 31 anni a gennaio, Biglia è in scadenza di contratto coi biancocelesti al 30 giugno 2018: una situazione favorevole per il Milan, che potrebbe tesserarlo a parametro zero da gennaio. La richiesta laziale è di almeno 20-25 milioni, mentre il Diavolo è fermo a 15: l’inserimento di alcuni milioni di bonus potrebbe sbloccare la trattativa.

La Lazio, intanto, ha dato a Biglia un ultimatum. Entro il weekend dovrà decidere ufficialmente se accettare o meno la proposta di rinnovo fatta dal club biancoceleste (un’ipotesi, ad oggi, altamente improbabile): qualora arrivasse una fumata nera, i capitolini darebbero il via definitivo alla trattativa con il Milan per il trasferimento in rossonero del centrocampista della Seleccion.

Casa Milan, incontro con gli agenti di De Sciglio

Incontro a Casa Milan tra il club e gli agenti di Mattia De Sciglio. Argomento della discussione, ovviamente, il futuro del terzino della Nazionale: le parti non sono giunte a una conclusione ed è possibile – riporta La Gazzetta dello Sport che si rivedano già la prossima settimana. De Sciglio, in scadenza con il Milan al 30 giugno 2018, è seguito con interesse dalla Juventus di Allegri.

Milan, rialzo per Belotti: offerti 80 milioni più un giocatore

Il Milan non lascia e, anzi, raddoppia. In via Aldo Rossi non ci si rassegna per Andrea Belotti: il Torino continua a fare muro e chiede i 100 milioni della clausola rescissoria (che in teoria varrebbe solo per l’estero, ndr), ma i rossoneri hanno pronta un’altra succulenta offerta per convincere Cairo a liberare il Gallo.

Il piano per Belotti lo svela l’edizione odierna de La Stampa: il Milan mette sul piatto 80 milioni di euro più il cartellino di un giocatore a scelta tra Niang, Bertolacci e Lapadula, il quale si trasferirebbe alla corte di Mihajlovic. Il Diavolo alzerebbe la parte cash della proposta (la prima era stata di 60) e confermerebbe l’inserimento nella trattativa di un calciatore gradito al Torino.

Tentativo forte e concreto per il Gallo, ma il primo obiettivo del Milan per l’attacco resta Alvaro Morata. Lo spagnolo è il nome in cima alla lista di Mirabelli e il profilo ideale scelto da Montella per il reparto avanzato: l’assalto al giocatore del Real inizierà dopo la finale di Champions League.

Raiola: “Gigio come Maradona. Al Milan l’ho portato io: se volessimo partire…”

Mino Raiola, potente procuratore sportivo, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dall’agente, tra gli altri, di Gigio Donnarumma.

Su Donnarumma: “Gigio è il Maradona dei portieri. Può solo crescere e bisogna lasciarlo crescere in pace. Non è uno schiavo né tantomeno un robot. Futuro? Ci sono 11 top club interessati a lui. Il contratto di Donnarumma scadrà il 30 giugno 2018, e non ho mai detto a Fassone e a Mirabelli: “O firmiamo adesso o non firmiamo più”. Se avessimo voluto partire e andare altrove, l’avremmo già fatto. Capisco lo stress e le aspettative dei tifosi del Milan, Gigio è già un simbolo del club e, per la nuova proprietà, sarebbe l’ideale chiudere la trattativa del rinnovo oggi. Anzi, ieri. Ma la nuova dirigenza si è insediata poco più di un mese fa. Lasciamoli lavorare in pace. Mi assumo tutte le responsabilità sulla scelta definitiva che faremo. C’è possibilità che Donnarumma firmi ancora per il Milan? La risposta è: sì. La stessa sulla possibilità che Gigio lasci il Milan”.

Su Montella: “Ha detto che i procuratori devono chiamarlo di meno? Non ho il suo numero di telefono: io non faccio l’allenatore e lui non fa il procuratore – continua Raiola – Può dare consigli a Gigio perché gli vuol bene, ma preferisco gli dia consigli su come non prendere gol. Gli altri glieli do io. Non dimentichi che Gigio al Milan l’ho portato io, soffiandolo all’Inter. Non faccio il tassista dei giocatori che seguo: i miei giocatori, prima di tutto, sono amici e devono essere felici grazie al mio lavoro. Stiamo parlando di un fenomeno di 18 anni chiamato già a prendere una decisione fondamentale per la sua vita, ponderata e che certamente non dipenderà solo dall’ingaggio. Qualcuno crede possa essere questo il problema, con undici squadre che bussano alla porta? Dicono che Gigio debba essere riconoscente al Milan, vero, ma anche il Milan debba essere riconoscente a Donnarumma. E a Mihajlovic. Prima di lanciarlo, ha concesso a Diego Lopez ogni opportunità per difendere la maglia titolare. A 16 anni però Gigio era già bravo, e quando Sinisa a Milanello mi ha detto: ‘Mino, domenica faccio giocare il Bambino’, gli ho detto che avrebbe fatto bene”.

Su Conte: “Tre anni fa volevo portare Conte al Milan: ci fossi riuscito, oggi i rossoneri sarebbero campioni d’Italia. Ammiro l’estremismo professionale di Antonio: ha una voglia smisurata di vincere e non mi stupisce ciò che ha fatto al Chelsea”.

Su Ibrahimovic: “Zlatan tornerà certamente a giocare, vedremo dove. Lui è davvero il più grande di tutti, e non è l’arrogante e presuntuoso che amano descrivere. E’ un duro, ma onesto e leale. E’ un leader che rispetta tutti, ma esige il massimo impegno”. E sul passaggio dello svedese dalla Juventus all’Inter… “Non è vero che Ibra fu ceduto dalla Juve all’Inter a causa di Calciopoli, nell’estate del 2006. L’accordo con l’Inter venne raggiunto sei mesi prima. L’antefatto? Due novembre 2005, Champions League, Juve-Bayern 2-1, Ibra espulso all’89’ per doppia ammonizione. Moggi va su tutte le furie. E nello spogliatoio esplode con me: ‘Dì a Ibrahimovic che il prolungamento del contratto può anche ficcarselo nel c…’. Ti lascio immaginare la reazione di Zlatan. Fosse stato venduto a gennaio, l’Inter l‘avrebbe pagato 90 milioni di euro. Poi scoppiò Calciopoli e a Moratti costò 20 milioni”.

Sull’addio di Ibra al Milan: “Se fosse dipeso da Ibra, non se ne sarebbe mai andato dal Milan. Tanto che una sera Galliani invita me e lui a cena, a casa sua. Adriano chiede a Zlatan: ‘Vuoi andare via?’. Zlatan risponde: ‘No, capo’. Adriano taglia corto: ‘Allora non ti venderò mai. Qui c’è anche il tuo procuratore, stappiamo una bottiglia di champagne. Mino perché tu non brindi?’. Sbotto in una risata: ‘Perché siete due cogl…’. Sapevo quali fossero le difficoltà di bilancio del Milan e quanto le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva ai francesi fossero indispensabili. L’ingaggio dello svedese gravava sui conti per 75 milioni di euro lordi: stante la situazione, venderlo era inevitabile. E la reazione di Zlatan è stata la seguente: per tre mesi non ha risposto alle mie telefonate, per diciotto mesi non ha più rivolto parola a Galliani. E il giorno della presentazione organizzata dal PSG, sono dovuto andare a prenderlo a Stoccolma con un aereo privato…”.

Milan, affondo per Ricardo Rodriguez: si punta a chiudere in sette giorni

Il Milan è pronto a piazzare il terzo colpo di mercato. Dopo Musacchio (è già ufficiale) e Kessié (firmerà oggi pomeriggio), Fassone e Mirabelli puntano a strappare il sì definitivo anche per Ricardo Rodriguez nella prossima settimana. Con l’esterno della Nazionale svizzera – si legge su La Gazzetta dello Sport – c’è già intesa, ma manca ancora la stretta di manco finale con il Wolfsburg: il Diavolo può chiudere per 15 milioni più 3 di bonus, ma sembra che voglia spuntare condizioni economiche ancora migliori.

Milan, svolta per Conti: vuole i rossoneri. Settimana prossima può essere decisiva

Andrea Conti vuole il Milan. Lo ha sondato anche l’Inter, ma lui ha ribadito la sua volontà di indossare il rossonero. Ci sono stati contatti anche nelle ultime ore con il suo agente Mario Giuffredi, la prossima settimana dovrebbe essere quella giusta per entrare nel vivo della trattativa. E magari per definirla. Già perché il Milan ha fretta di consegnare a Montella un organico competitivo nel giro di un mese (Ricardo Rodriguez, Biglia, Borini in attesa dell’assalto a Morata, magari con la possibilità di prendere un altro centrocampista e aspettando le decisioni su Keita). E Conti forse ha ancora più fretta di andare al Milan, destinazione in cima ai suoi pensieri.

L’Atalanta giustamente dice di voler trattenere Conti, la valuta 25 milioni, ma contemporaneamente sa che quando bussa un grande club diventa complicatissimo resistere. Conti vuole il Milan, ricambiato dai rossoneri. Questione di tempo. Anzi di giorni, non tantissimi.

Fonte: Alfredo Pedullà

Lapadula, tripletta con l’Italia: “Se resto al Milan? Lì sto benissimo, ma si vedrà…”

Show di Lapadula con la maglia della Nazionale italiana. L’attaccante del Milan ha messo a segno una tripletta in occasione dell’amichevole di questa sera tra Italia e San Marino, tenutasi allo Stadio Castellani di Empoli e terminata 8-0 per gli azzurri.

Una girata di testa, un morbido pallonetto a tu per tu col portiere e un altro lob di sinistro: Sir William ha messo in mostra tutto il proprio repertorio, seppur contro un avversario di modesta caratura e mai veramente in partita.

Intervistato a caldo da Rai Sport, Lapadula ha parlato così di Italia e di futuro: “Il mister ci teneva all’atteggiamento e all’approccio e anche per noi era importante. Sono contento per le giocate provate e riprovate in questi giorni. Io mi metto a disposizione e quando vengo chiamato cerco di rendermi utile e dare il massimo, sono contento di stare qua. Se resto al Milan? Ora mi servirebbero un po’ di vacanze (ride, ndr). Sto benissimo lì, l’ho voluto fortemente. Poi si vedrà”.

Galliani: “Mai in un altro club italiano. Ma il Real Madrid…”

L’ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha parlato delle voci che lo vedrebbero possibile nuovo proprietario del Genoa:

“Io a capo del Genoa con Cellino? Ho sentito le voci. E fanno anche piacere. Ma io le smentisco categoricamente. Massimo è un amico e ci sentiamo spesso, non c’è nulla di personale. Così come con Preziosi, ci sentiamo e vediamo, ancora l’altro giorno abbiamo pranzato insieme. Ma la mia tesi è chiara. Sinceramente – ha dichiarato Galliani a Il Secolo XIX – non riuscirei con il cuore e con la testa, davvero. Lavorare in Italia non sarebbe compatibile con la mia storia al Milan.

Una chiamata del Real Madrid? Il discorso sarebbe diverso – ha ammesso il dirigente brianzolo – perché è un grande club estero. Ma anche in questo caso ho dubbi. Diciamo che non sono disponibile ad andare in nessuna altra squadra italiana e al 99,98% neppure straniera”.

Ag. Pasalic: “Futuro? Priorità al Milan”

Marko Naletilic, agente di Mario Pasalic, ha parlato del futuro del centrocampista croato:

“Con il Milan ci siamo sentiti l’ultima volta circa un mese fa. Restiamo in attesa della decisione della società, vedremo cosa vorranno fare. La priorità di Mario – ha dichiarato Naletilic a calciomercato.itè quella di restare ancora al Milan, ma chiaramente altri club si stanno interessando. Sulle sue tracce, infatti, ci sono squadre italiane, spagnole e tedesche. Aspettiamo i rossoneri, ma è normale che ci siano altre società pronte a muoversi per Mario”.

Lazio rassegnata su Biglia: andrà al Milan

Questione Biglia. La Lazio è pessimista sul rinnovo del centrocampista argentino ed è ormai rassegnata a perderlo. Un accordo veramente difficile con il club di Lotito, come ammesso ieri dallo stesso ds Tare. La richiesta del club biancoceleste è di 20 milioni di euro. Il Milan ha già da tempo trovato l’accordo con il giocatore, dopo l’incontro romano di dieci giorni fa, a 2,5 milioni netti per tre anni dal Milan, con un bonus partite di 500.000 euro al raggiungimento di 25 presenze. Lazio che però non vuole farsi trovare impreparata e pensa già al sostituto. Il profilo individuato da Inzaghi è quello di Daniele Baselli, che tramite l’agente incontrerà nei prossimi giorni proprio la Lazio.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Montella endorsa Tolisso: “Mi piace”

Il Milan non si ferma a Kessié e punta anche ad altri centrocampisti. Se per la regia il nome più caldo è quello di Biglia, come mezzala sinistra ha preso quota Corentin Tolisso. Classe ’92, in forza al Lione, il francese è estremamente gradito a mister Montella: “È un giocatore che mi piace”, il virgolettato riportato stamane dal Corriere della Sera.