Nicolò Esposito – Pagina 22 – Milanismo

Autore: Nicolò Esposito

Ag. Reina: “Il Milan? Zero possibilità”

Accostato alla porta del Milan come possibile erede di Donnarumma, Pepe Reina rappresentava l’idea di esperienza vagliata dalla dirigenza rossonera. A spegnere l’ipotesi, però, ci ha pensato il procuratore dello spagnolo, Manuel Garcia Quilon: “Il Milan? Non c’è niente – ha tagliato corto a Radio Kiss Kissnon c’è alcuna possibilità che Pepe Reina vada al Milan”.

Leno e Neto le alternative a Perin

Oltre a Perin, l’altra ipotesi in piedi porta a Neto Murara, secondo di Buffon alla Juventus. L’agente ha già fatto visita a Casa Milan, dando vita ai primi contatti ufficiali: la Juve chiede 10 milioni, ma i rossoneri non sono attualmente intenzionati a soddisfare le pretese della società bianconere.

Da tenere in considerazione anche la pista estera che porta a Leno, portiere del Bayer Leverkusen, con contatti allacciati con Rudi Voeller nella serata di ieri. Per ore calde per il post Donnarumma, con il Milan alla ricerca di quello che diventerà il nuovo portiere titolare rossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, offerta per Perin: 7 più 8 milioni di bonus

Dopo aver preso atto delle intenzioni di Donnarumma di non voler rinnovare il proprio contratto, per il Milan è tempo di tornare sul mercato anche per quanto riguarda il reparto portieri. Il nome caldo è quello di Mattia Perin: la valutazione del Genoa è di circa 15 milioni di euro, con la richiesta fissata a 10 milioni fissi più 5 di bonus legati alle presenze, mentre l’offerta rossonera in questo momento è composta di 7 più 8 milioni di bonus da concordare in base alle presenze da calciatore, improntati sulle presenze e divisi a scaglioni da 10. In queste ore le parti stanno intensificando i contatti con Alessandro Lucci, agente del portiere, che sta tentando di mediare, venendo incontro alle rispettive esigenze.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Conti: “Niente ritiro con l’Atalanta, vuole solo il Milan”

È rottura tra l’Atalanta e Andrea Conti. Al termine dell’incontro odierno tra l’agente del giocatore e il club bergamasco, è stato lo stesso procuratore a fare il punto, ribadendo ancora una volta la ferma volontà di Conti di vestire la maglia del Milan.

“Andrea non andrà in ritiro con l’Atalanta. Ritengo inoltre inaccettabile il comportamento di Gasperini, anche perché Conti vuole solo il Milan. Percassi era presente all’incontro e mi ha riferito anche di un’altra super offerta. Tra persone con cervello – ha dichiarato a Sportitaliatroveremo la soluzione valida per tutti“. In settimana ci sarà un nuovo incontro alla presenza anche dell’a.d. rossonero Fassone: potrebbe essere il momento chiave per trovare l’intesa.

Antonio Donnarumma: “Gigio tifa Milan, ha sempre onorato la maglia”

Antonio Donnarumma, fratello di Gigio, ha rilasciato sul proprio profilo Instagram un lungo commento sulla decisione del portiere di non rinnovare con il Milan e sulle polemiche che ne sono scaturite:

“Mi rivolgo a tutte le
Persone che non stanno facendo altro che insultare gigio e tutta la nostra famiglia.. Gigio sin da piccolo è tifoso del Milan.. per lui giocare con la maglia del Milan e’ un sogno..ha sempre onorato e dato L anima per questi colori.. ha pianto per ogni sconfitta.. fino a ieri eravate tutti con gigio.. ora senza sapere nulla state insultando tutta la famiglia, scrivendo frasi che la nostra famiglia non augura nemmeno al peggior nemico.. la nostra famiglia ha gioito e pianto con tutti voi tifosi..il
Milan ha una storia incredibile.. e nessuno può metterlo in dubbio..Per le persone che hanno scritto messaggi a favore di gigio ci tengo a dire che voi avete capito davvero che persona e’ gigio.. qualunque gesto che ha fatto e qualunque frase ha detto o scritto.. L ha fatto davvero per amore del Milan.. gigio e’ soprattutto un tifoso del Milan.. come voi..e chi lo insulta non è tifoso del
Milan..ora potete anche riempire di insulti questa foto.. ma la famiglia lasciatela stare.. loro ci hanno sempre insegnato i veri valori della vita… per quelli che invece continuano a dire che io devo ringraziare a gigio perché mi da i soldi.. vi dico che a me mai nessuno mi ha regalato qualcosa.. ogni anno lotto per guadagnare quello che mi merito.. grazie..”.

L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Milan, oltre a Keita-Deulofeu si lavora su altri tre nomi

Deulofeu e Keita sono i nomi in cima alla lista degli esterni cercati dal Milan, ma non sono gli unici. Montella avrà sicuramente a disposizione un nuovo giocatore d’attacco per le fasce: oltre al catalano e al laziale – fa sapere Milan TV – Fassone e Mirabelli battono piste che ancora non sono state rese pubbliche. In particolare, sono tre i nomi ignoti su cui la dirigenza rossonera sta lavorando a fari spenti.

Kucka, Sosa e Paletta “freddi” sull’Antalyaspor

Incontro di mercato con l’Antalyaspor ieri a Casa Milan. Il club turco è tornato a sondare il terreno per Kucka, Sosa e Paletta, ma nessuno dei tre sembra entusiasta dell’occasione di trasferirsi nella Super Lig – si legge stamane su La Gazzetta dello Sport.

Milan, in rialzo Perin. Ma occhio a un nome a sorpresa

È partito il toto portiere. Casa Milan è già al lavoro per cercare il sostituto di Gianluigi Donnarumma: il 2000 Plizzari verrà blindato con un nuovo contratto, ma i rossoneri dovranno necessariamente reperire sul mercato un portiere già pronto per raccogliere un’eredità pesante come quella che lascerà il 99 milanista e per permettere al ragazzo bresciano di maturare con serenità.

Il primo nome è quello di Neto, valutato 10 milioni e in uscita dalla Juve, ma attenzione a Mattia Perin: sondato nelle ultime ore, anche per quel che concerne il recupero dai suoi due brutti infortuni alle ginocchia, il genoano sta scalando rapidamente le preferenze del Milan, disposto a offrire per il cartellino 7-8 milioni fissi più bonus legati alle presenze – riporta Sky Sport. Il Grifone chiede di più, ma c’è tempo per trattare.

Più indietro Reina – difficile trovare un’intesa col Napoli – e con Szczesny promesso sposo dei bianconeri, occhio ad outsider come Sirigu, Navas o un nome a sorpresa non ancora emerso.

Plizzari c’è: pronto il rinnovo con il Milan

“Perso” Donnarumma, ufficialmente deciso a non rinnovare il contratto, il Milan è pronto a blindare l’altro gioiello della porta. Protagonista nella finale per il terzo posto ai Mondiali Under 20, il 2000 Alessandro Plizzari è pronto a firmare con i rossoneri un nuovo contratto: il suo agente – riporta Gianluca Di Marzio – è stato già contattato da via Aldo Rossi e gli è stata comunicata la volontà di allungare il suo legame con il Milan.

Deulofeu non vuole il Barça, spinge per il Milan

Deulofeu non cambia idea: niente Barcellona, vuole restare al Milan. I catalani hanno tempo sino al 30 giugno per esercitare dall’Everton il diritto di recompra, ma il giocatore non ne vuole sapere: Geri – scrive La Gazzetta dello Sport – vuole essere relativamente sicuro di trovare spazio, anche perché la prossima sarà la stagione prima dei Mondiali. E al Barça sarebbe destinato a fare molta panchina.

Conti-Milan, oggi incontro tra l’agente e l’Atalanta

Può essere una giornata importante per il trasferimento in rossonero di Andrea Conti. Oggi – riporta La Gazzetta dello Sport – è atteso un incontro tra l’agente del giocatore e il presidente dell’Atalanta Percassi, dove verrà ribadita la volontà del ragazzo di vestire solo e soltanto la maglia del Milan. Fassone e Mirabelli sperano di convincere la Dea già nelle prossime due settimane.

Niang-Everton, ci siamo: è in attesa di fare le visite mediche

Tutto pronto per il trasferimento all’Everton di M’Baye Niang. Il francese, rientrato al Milan dopo il prestito al Watford, farà subito ritorno nella Premier League: nelle casse di via Aldo Rossi dovrebbero finire 15 milioni più 3 di bonus. Niang è già a Liverpool – scrive La Gazzetta dello Sport – in attesa di sostenere le visite mediche e di firmare coi Toffees.

Gigio, e ora? Tra cessione e tribuna, gli scenari del caso Donnarumma

Gigio Donnarumma ha deciso: non rinnoverà il contratto che, al momento, lo lega al Milan sino al 30 giugno 2018. La notizia, tanto dolorosa quanto inaspettata, è arrivata alle 17.27 di ieri dopo l’ultimo atteso incontro tra l’a.d. Fassone e l’agente Mino Raiola, in cui è stata certificata la volontà del giocatore di rifiutare la proposta avanzata dai rossoneri per un quinquennale da ben 5 milioni a stagione. Dubbi sul progetto cinese e la tentazione Real Madrid, anche a fronte di un’offerta economica comunque importante, hanno portato il portiere e il procuratore a prendere una strada diversa dal Diavolo, chiudendo di fatto la avventura milanista del ragazzo di Castellammare.

È adesso però che si apre la partita più intricata ed enigmatica del caso Donnarumma. Il “no” al rinnovo è la pietra tombale sui progetti della società di renderlo il leader del nuovo corso e dei sogni di tifosi di aver trovato l’erede di Baresi e Maldini, ma non ha come epilogo scontato la cessione immediata. Il neo presidente Yonghong Li, in queste prime settimane a capo del Milan, è stato chiaro: non vuole passare alla storia come il presidente che ha venduto Gianluigi Donnarumma. E per questo l’attuale posizione della società è chiara e immodificabile: il 99 rimarrà sino alla natura scadenza del contratto. Non da titolare (lo stesso Montella ha chiarito che non riterrebbe sereno e dunque utilizzabile un portiere “in scadenza”, ndr), ma da riserva di un nuovo numero uno: in pole c’è Neto, piace Szczesny – vicinissimo però alla Juve -, la sorpresa può essere Mattia Perin.

Ma, si sa, il mercato è ancora estremamente lungo. E di qui a due mesi possono cambiare molte cose: il tempo, e soprattutto un’offerta economica ritenuta congrua, possono ammorbidire il “no” categorico alla cessione di Donnarumma. La situazione contrattuale non permette al Milan di tirare sul prezzo del cartellino, ma se il Real dovesse presentare una proposta degna del valore del giocatore (tra i 40 e i 60 milioni) la trattativa potrebbe decollare. Difficile, invece, che Fassone e Mirabelli possano cederlo per i 25-30 milioni ipotizzati in queste ore: a quelle cifre è più plausibile che il giocatore rimanga un anno in tribuna. Ci vorrà tempo, ma l’ipotesi di una cessione, oggi impraticabile, col passare delle settimane può diventare la più logica. Con Gigio che, in ogni caso, ha scelto Madrid: sogna di giocare con i Galacticos, tanto da aver già rifiutato un assegno in bianco del PSG. Difficile, invece, che possa restare in Italia.

Napoli, inserimento per De Sciglio

Ritorno di fiamma del Napoli per Mattia De Sciglio. Per il terzino del Milan, già cercato dai partenopei nelle scorse sessioni di mercato, è stata formulata un’offerta importante: un quadriennale da 2,5 milioni a stagione – riporta Il Mattino. In scadenza di contratto coi rossoneri al 30 giugno 2018, De Sciglio sembra destinato a partire: sulle sue tracce c’è da tempo la Juventus.

Milan, ora è caccia al portiere: Neto primo nome, Perin la sorpresa

Con Donnarumma ufficialmente alla fine della sua carriera rossonera, subito o tra un anno, il Milan è in cerca di un nuovo portiere titolare. Il primo candidato sulla lista è quello di Neto, valutato dalla Juventus 10 milioni di euro e corteggiato da Watford, Valencia e Napoli, mentre Reina – fa sapere Gianluca Di Marzio – può essere un’idea nel caso in cui lasciasse i partenopei. Lontano Szczesny, ormai promesso sposo della Vecchia Signora, il nome a sorpresa potrebbe essere quello di Mattia Perin.

Donnarumma non rinnova, ecco il Real Madrid: c’è già l’offerta

È ufficiale: Gigio Donnarumma non rinnoverà il contratto che attualmente lo lega al Milan sino al 30 giugno 2018. Nel suo futuro, ora, ci potrebbe essere il Real Madrid: le Merengues – riferisce Sportitalia – offrono al portiere un contratto da 6 milioni all’anno più bonus. Una proposta che l’agente Raiola ha girato all’a.d. Fassone nel corso dell’incontro avuto nel pomeriggio.

Ufficiale: Donnarumma non rinnova. Fassone: “Amareggiati, ma il Milan va avanti”

Notizia importante dall’incontro tra il Milan e Raiola: Gigio Donnarumma non rinnoverà il contratto che lo lega ai rossoneri. Ad annunciarlo è stato Marco Fassone in una conferenza convocata a Casa Milan apposta per rendere pubblica la volontà del portiere di non prolungare: “È una decisione che ci amareggia, ma il Milan va avanti“, il commento lapidario dell’a.d. rossonero.

Casa Milan, è arrivato Raiola: al via l’incontro chiave per Donnarumma

L’agente di Gigio Donnarumma, Mino Raiola, è arrivato da pochi minuti a Casa Milan. Il procuratore italo-olandese – riporta Sky Sport – ha raggiunto la sede rossonera accompagnato dal fratello Enzo e dall’avvocato Rigo, dando il via all’atteso e decisivo incontro con l’a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli per definire il futuro di Donnarumma.

SPAL, incontro per Gabriel

La SPAL è in cerca di un portiere e valuta il profilo del milanista Gabriel. Oggi – riporta Gianluca Di Marzio – ci sarà un incontro tra la dirigenza ferrarese e l’agente del giocatore, rientrato in rossonero dopo il prestito al Cagliari.

Milan, attesa per il vertice su Donnarumma

Nel pomeriggio appuntamento fra Raiola e dirigenti rossoneri

Giornalisti e troupe televisive sono piazzati davanti a Casa Milan dove nel pomeriggio è atteso il vertice considerato decisivo nella trattativa per il rinnovo del contratto fra il club rossonero e Gianluigi Donnarumma, in scadenza fra un anno. Gli agenti del diciottenne portiere, Mino e Vincenzo Raiola, ora a pranzo in un ristorante del centro di Milano, a breve dovrebbero incontrare l’ad rossonero, Marco Fassone, e il ds, Massimiliano Mirabelli.

Sul tavolo c’è un’offerta per il prolungamento fino al 2022 con un ingaggio di 4 milioni di euro, che con i bonus può arrivare a 5 milioni. Il Milan ieri ha fatto filtrare un’apertura di massima alla clausola rescissoria, condizione essenziale posta dagli agenti per consentire al giocatore di cambiare squadra l’estate prossima in caso di mancata qualificazione alla Champions League.

Fonte: ANSA.it

Belotti, il Milan prova la carta delle contropartite

Il Milan programma un incontro con la Fiorentina per Kalinic – i gigliati chiedono 30 milioni, ritenuti eccessivi da via Aldo Rossi -, ma nel mirino resta ancora Andrea Belotti. Ne è convinto il Corriere dello Sport: Cairo pretende 90-100 milioni in contanti per liberare il Gallo, ma ieri il Torino è stato a Casa Milan per trattare almeno 3 calciatori rossoneri (Zapata, Lapadula e Niang). L’inserimento di qualche contropartita potrebbe far svoltare la trattativa.

Il Sassuolo su Paletta

Acerbi è sempre più lontano dal Sassuolo, ma i neroverdi hanno già individuato il sostituto: Gabriel Paletta. Il club emiliano – fa sapere Gianluca Di Marzio – ha individuato nel centrale del Milan l’uomo giusto per la difesa: ieri c’è stato il primo approccio con l’agente.

Ag. Conti: “A Bergamo è finita, vuole solo il Milan”

Il ciclo di Conti a Bergamo è finito, con l’Atalanta dopo qualche diatriba ci siamo chiariti. Ma nella testa di Andrea la Dea, pur ringraziandola per quanto gli ha dato, non c’è più”. Parole chiare e inequivocabili quelle pronunciate a tuttomercatoweb.com da Mario Giuffredi, agente di Andrea Conti, sempre più lontano dai nerazzurri e vicino al Milan.

Su Gasperini: “Non può privare ad un giocatore di coronare il sogno di fare il salto di qualità, non sarebbe corretto mettere il veto alla sua cessione. E poi sarei curioso di capire cosa avrebbe fatto Gasperini se gli avessero fatto un’offerta di dieci volte in più rispetto al suo contratto. Davvero sarebbe rimasto per grande amore nei confronti dell’Atalanta? Tutti lavorano per migliorare, professionalmente ed economicamente. Nel calcio bisogna essere realisti e non ipocriti”.

Sul futuro di Conti: “Vuole solo il Milan. Nella sua testa l’Atalanta non c’è più ed è giusto che sia così. Il Milan è il sogno di ogni calciatore, nessuno può tarpargli le ali. Comunque giusto che l’Atalanta provi a fare il suo lavoro, ognuno tira acqua al proprio mulino. Tutti devono fare la propria parte, compreso il Milan. Il mio è uno spirito collaborativo nei confronti dell’Atalanta per cercare una soluzione che accontenti tutti – compresa la società orobica – ma non accetto in nessun modo e mi rifiuto di sentire che l’allenatore ritiene incedibile un giocatore che può coronare il sogno di andare in una grande squadra”.

Milan, per Belotti si punta sulla sua “fede”

Il Diavolo non molla Andrea Belotti. Nonostante l’arrivo di André Silva e la corte a Kalinic, il Milan continua a pensare al Gallo e a provare a convincere il Torino a liberarlo a cifre più ragionevoli di quelle richieste sinora (i 90-100 milioni della clausola, ndr).

Non sarà affatto facile scalfire Cairo, ma i rossoneri puntano sulla volontà del giocatore: Belotti è da sempre un grande tifoso del Milan – ricorda La Gazzetta dello Sport – e in caso di addio ai granata vorrebbe rimanere in Italia.

Deulofeu, più vicina la permanenza al Milan

Geri Deulofeu si riavvicina al Milan. Il Barcellona non vuole esercitare il diritto di recompra – scrive stamane il Corriere dello Sport – e il giocatore ha manifestato il desiderio di restare in rossonero. E Keita, primo obiettivo di Mirabelli per le fasce, è sempre più lontano. La cessione di uno tra Lapadula e Niang, magari proprio all’Everton, potrebbe favorire la permanenza a Milano di Deu.

 

Belotti-Milan, si prova col prestito oneroso

Retroscena interessante sull’incontro odierno tra il Milan e il Torino. I rossoneri – riporta toro.it  e conferma La Stampaavrebbero avanzato una nuova proposta per Andrea Belotti, decisamente diversa da quella precedente (50 milioni cash): un prestito oneroso con obbligo di riscatto, per una valutazione complessiva del cartellino del Gallo attorno agli 80 milioni.

L’ipotesi avanzata dal sito internet granata è questa: il Milan pagherebbe subito 20 milioni per il prestito, per poi completare l’acquisto con altri 60 milioni. Un’operazione già fatta con Kessié, arrivato dall’Atalanta a titolo temporaneo, ma con l’obbligo di riscatto. Cairo preferirebbe un’operazione a titolo definitivo, ma il tentativo del Milan potrebbe farlo vacillare.

Più in generale, la strategia di Fassone e Mirabelli è far leva sulla volontà del giocatore e in particolare sulla fede calcistica del Gallo: non è un mistero che Belotti abbia da sempre come idolo Shevchenko e che sia un grande tifoso del Milan (clicca qui per i dettagli). Ma, è evidente, è necessario convincere il Torino.

Allegri chiude a De Sciglio: “Dietro siamo a posto”

De Sciglio-Juve, un matrimonio che non s’ha da fare. Almeno per Massimiliano Allegri, il quale ha negato l’interesse bianconero per il terzino del Milan: “In difesa siamo a posto”, ha dichiarato a Sky Sport l’abbottonato livornese. La cessione di Lichtsteiner, però, potrebbe liberare uno spazio proprio per De Sciglio.

Milan-Donnarumma, domani l’ora della verità: apertura alla clausola

È giunto il momento della verità sul rinnovo di Gigio Donnarumma con il Milan. Dopo mesi di trattativa e schermaglie, domani è previsto un incontro a Casa Milan tra l’agente del portiere, Mino Raiola, e la nuova dirigenza rossonera, composta dall’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli. Un incontro che dovrebbe risultare decisivo, in un senso o nell’altro.

Il Milan, che a Donnarumma offre un quinquennale da oltre 4 milioni a stagione, appare intenzionato ad aprire alla possibilità di inserire nella trattativa una clausola rescissoria intorno ai 50 milioni, che si attiverebbe nel caso in cui il club non dovesse qualificarsi per la Champions League.

Fonte: ANSA.it

Marsiglia, offerta per Bacca

Il Marsiglia fa sul serio per Carlos Bacca. Il club francese – scrive La Gazzetta dello Sport – ha recapito al Milan e al colombiano un’offerta economica importante: 15 milioni per il cartellino e un triennale da ben 4 milioni all’anno per il giocatore. Il Peluca per ora tentenna perché vorrebbe giocare la Champions League.

6 cose da sapere su André Silva

Il Diavolo ha calato il poker. Dopo Musacchio, Kessié e Rodriguez, la società ha ufficializzato il quarto volto nuovo dell’estate: André Silva. Ecco l’attaccante – il primo in questa campagna acquisti – che i tifosi invocavano da tempo, preso grazie a un’operazione lampo con il chiaro obiettivo di rinforzare il reparto offensivo. Il 21enne portoghese permetterà di ampliare le soluzioni a disposizione di Mister Montella: dal gioco al modulo. Ma andiamo a conoscere meglio il nostro attaccante, attraverso 6 curiosità.

1- CLASSIFICA PORTOGHESE
È il terzo portoghese che indossa la maglia rossonera dopo Paulo Futre (una presenza nel 1995-96) e Rui Costa (2001-05). È anche il secondo acquisto più costoso della storia del Diavolo, proprio dopo il connazionale Rui Costa.

2- GIOVANE TOP
È il più giovane dei soli cinque giocatori che hanno già segnato 6 gol nelle qualificazioni verso il Mondiale 2018 in Russia.

3- FATTORE LOPETEGUI
A lanciarlo in Prima squadra nel Porto è stato Julen Lopetegui, attuale CT della Spagna e ora grande estimatore dei rossoneri Suso e Deulofeu.

4- ROVESCIATA E LETTERA
Nella finale della Coppa di Portogallo 2016 contro il Braga ha segnato la doppietta che regalò il pareggio ai Dragões in pieno recupero (poi arrivò la sconfitta ai rigori): meraviglioso, in particolare, il secondo gol in rovesciata. Il giorno dopo la partita, il suo ex allenatore Rafael Santos gli scrisse una lettera su Facebook: “Oggi abbiamo mostrato al paese chi è André Silva: avrai una brillante carriera“.

5- TRIPLETTA DA RECORD
Con i 3 gol segnati alle Far Oer (10 ottobre 2016), in soli 25 minuti, è diventato il portoghese più giovane di sempre a segnare una tripletta con la Nazionale maggiore; e anche l’unico giocatore della storia del Porto a riuscirci.

6- RICORDI ITALIANI
Ha già giocato due volte in stadi italiani. Nella scorsa stagione, infatti, ha sfidato sia la Roma, battendola 3-0 all’Olimpico il 23 agosto nel ritorno dei preliminari (superati) di Champions League, che la Juventus, finendo per essere eliminato dopo lo 0-1 allo Stadium il 14 marzo nel ritorno degli ottavi di finale.

Fonte: AC Milan

Belotti, continuano i contatti col Torino: incontro a Casa Milan

André Silva è ufficialmente del Milan e anche Kalinic è sempre più vicino ai rossoneri, ma il Diavolo non molla Belotti. I contatti con il Torino non sono ancora terminati: Cairo continua a chiedere i 100 milioni della clausola, ma chissà che più avanti non possa abbassare le pretese.

Il Milan, intanto, ha incontrato il d.s. granata Petrachi: sul piatto un possibile nuovo tentativo per il Gallo, ma anche alcuni calciatori che interessano al Toro come Niang, Lapadula e Zapata.

Abbiati: “Milan una seconda famiglia, sono emozionato. Il sogno? Vincere subito”

Tornato al Milan nelle vesti di club manager, Christian Abbiati ha parlato così ai microfoni di Milan TV:

“Sono molto emozionato, tornare nella mia seconda famiglia è bellissimo. Ho accettato subito quando me l’hanno proposto. Se pensavo di tornare? No, anche perché con il cambio di società vedevo tutto un po’ diverso. Invece la nuova proprietà mi ha chiamato e ho accettato subito. Sono contento di essere di nuovo qui e di lavorare con la squadra. Io sarò a Milanello, per qualsiasi problema ci sarò io, poi riferirò eventuali problematiche alla società.

Partiamo da una buona base, ho parlato anche con alcuni ex compagni e mi hanno detto che in questa stagione la situazione nello spogliatoio era migliorata. Dobbiamo tornare tra le prime quattro, per la società è importante tornare subito in Champions League.

Il sogno è tornare subito a vincere. La scorsa stagione deve essere un punto di partenza per ripartire. Far fare il Museo del Milan come prima cosa è positivo. Alla prima gara a San Siro capiranno ancora di più cos’è il Milan.

Gattuso? Sono felice che sia tornato anche lui. Allenare la Primavera non è facile, quindi gli faccio il mio in bocca al lupo”.

Ufficiale: Abbiati è il nuovo club manager del Milan

Christian Abbiati torna in rossonero. Autentica leggenda del Milan, con cui ha giocato 15 stagioni conquistando 6 titoli nazionali e 2 internazionali, Christian da oggi diventa Club Manager. Nel suo nuovo ruolo riporterà direttamente al Responsabile dell’Area Tecnica e Direttore Sportivo Massimiliano Mirabelli e farà da interfaccia tra la squadra e la Società.

La storia tra il Milan e Abbiati ha inizio nell’estate del 1998, quando Christian entra a far parte della rosa – allenata allora da Alberto Zaccheroni – come terzo portiere. È proprio quella, clamorosamente, la stagione della svolta: da terzo, Christian, si ritrova titolare, riuscendo a sovvertire le gerarchie iniziali che lo vedevano alle spalle di Sebastiano Rossi e Jens Lehmann. In poco tempo passa da gregario a protagonista: saranno le sue mani a consegnare al Milan lo scudetto numero 16 nell’indimenticabile domenica di Perugia, il 23 maggio 1999.

Un segno del destino, che legherà indissolubilmente la vita di Christian ai colori rossoneri. Nonostante una piccola parentesi – a cavallo tra il 2005 e il 2008 – che lo porta a girare tra Genoa, Juventus, Torino e Atlético Madrid. Fa poi il suo rientro in rossonero nel giugno del 2008, tornando a difendere stabilmente la porta del Diavolo. Il 15 maggio 2016 Abbia saluta, lasciando la maglia del Milan dopo 15 stagioni e 378 presenze. Simbolo, bandiera, capitano: ora sei tornato a casa, Christian.

Da tutto il Club un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura!

Fonte: AC Milan

Abbiati torna al Milan, sarà club manager

Dopo Gattuso, il Milan è pronto a riabbracciare un’altra bandiera. Christian Abbiati sarà infatti il nuovo club manager dei rossoneri: un ruolo – scrive Premium Sport – che serve per “proteggere” la squadra. L’ex portiere di Abbiategrasso viene considerato il profilo ideale: la trattativa tra le parti è ancora in corso, ma non paiono esserci grossi problemi e già nel weekend dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.

Casa Milan, incontro di mercato con l’Everton

L’Everton è a Milano. Una delegazione del club inglese è arrivata in mattinata nel capoluogo meneghino per incontrare le dirigenze di Milan e Inter. La missione dei Toffees ha più nomi in ballo: con Fassone e Mirabelli si parlerà soprattutto di Lapadula – riporta Gianluca Di Marzo -, ma anche Bacca e Niang sono piste plausibili per l’attacco. Il Milan, dal canto suo, potrebbe chiedere informazioni su Deulofeu.

Maldini: “Gigio deve decidere da solo: resti se a Milano è sereno”

L’ex capitano del Milan, Paolo Maldini, ha rilasciato un’intervista ai taccuini de La Stampa.

Su un suo approdo in Nazionale: “Sì, ma, forse. Vedremo quello che accadrà…”.

Sulla Nazionale: “Ventura ha delle idee che, poi, ha la forza di mettere in pratica. L’Italia sta vivendo un momento molto positivo per quanto riguarda il ricambio generazionale. Sono ottimista. Possiamo battere la Spagna al Bernabeu. Siamo una squadra che, anche per la forza della storia, non deve mai temere nessuno. Dobbiamo andare là e giocare con la mente libera per sfruttare le nostre qualità. Non contano esperti o giovani, conta chi, in quel momento, sta meglio fisicamente. Tra i giovani Berardi è uno che deve ancora farci vedere il meglio. Bernardeschi anche e, in difesa, siamo messi bene. Penso a Rugani, Romagnoli o Caldara: la tradizione della nostra scuola verrà fatta valere anche nel prossimo futuro”.

Su Donnarumma: “Stiamo parlando di un ragazzo fenomenale: impressionante come giocatore, sorprendente per la freddezza con la quale si è preso la porta del Milan: Mihajlovic mi diceva che lo avrebbe anche fatto esordire prima in Serie A, io ero scettico, aveva ragione lui. Deve decidere da solo. Essere libero di farlo: e lasci stare le storie sulla bandiera o sul tradimento. Se è sereno a Milano, rimanga a casa sua. Anche io, appena entrato in campo ancora sedicenne, mi trovai subito a mio agio: avevo addosso la tranquillità che sapeva trasmetterti uno come il maestro Liedholm”.

Sull’Under 21: “Questo gruppo mi ricorda quello che con Vicini in panchina fece il grande salto dall’Under alla Nazionale nell’88: in Polonia siamo tra i favoriti, poi decideranno i particolari. Si tratta di una vetrina unica per quella fascia di età, di una parentesi che ti aiuta a crescere: ai miei tempi non esistevano società che impedivano ai propri ragazzi di partecipare all’evento, come accade ora”.

Kalinic al Milan, sabato incontro con la Fiorentina

Dopo l’arrivo di André Silva, il Milan non intende fermarsi e, come anticipato ieri, c’è anche un interesse per Nikola Kalinic della Fiorentina. Un incontro tra i club per l’attaccante viola è previsto per sabato, quando il Milan formulerà la propria offerta e la Fiorentina la sua richiesta (sui 30 milioni di euro). I rossoneri proveranno ad abbassarla, offrendo eventualmente anche delle contropartite, visto che il club deve iniziare ad operare anche in uscita.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Raiola, giovedì incontro decisivo per Donnarumma

Era attesa per oggi (ieri, ndr) la risposta definitiva di Donnarumma e del suo agente Mino Raiola alla proposta di rinnovo del Milan. Risposta che però non è arrivata e che ha portato le parti – dopo alcune tensioni – a fissare un incontro giovedì prossimo. Sarà il giorno della verità, quello del faccia a faccia, quando Raiola sarà a Milano ed incontrerà Fassone e Mirabelli.

Si è arrivati a questa decisione dopo una giornata, quella di oggi, ricca di tensioni. Il braccio di ferro è proseguito, con un Milan indispettito dalla non risposta del giocatore e che ha avuto dei contatti con lo stesso Donnarumma che era a Trigoria nel ritiro dell’Under21. Raiola non ha gradito questo contatto, da qui i nervi tesi tra le parti. In merito, è poi intervenuto poi Fassone, per calmare gli animi, così si è deciso per un incontro per risolvere questa situazione. E giovedì sarà la giornata cruciale.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Plizzari: “Voglio diventare uomo coi tempi giusti. Sul futuro…”

Protagonista nell’ultima gara del Mondiale Under 20, Alessandro Plizzari è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Ecco le dichiarazioni più interessanti del portierino del Milan.

Sul Mondiale: “Mi resta la crescita come uomo e persona. Ho imparato che servono concentrazione e carisma, serve un uomo sia in campo sia fuori, con l’umiltà e il resto. Prima vedevo il calcio più come un gioco, ora è… qualcosa per un uomo. Ho 17 anni, magari non sono ancora uomo ma lo sto diventando. Voglio arrivarci con i tempi giusti, con serietà.

Appena un anno fa non era neanche nell’anticamera del cervello andare al Mondiale Under 20. Appena l’ho saputo, ho chiamato mio papà: lui mi accompagna in tutto. Mi facevo domande normali, mi chiedevo: “Sarò a questo livello?”. Però non avevo paura né presunzione, solo voglia di provare. Io sono un 2000, alcuni compagni del ’97, ma ringrazio Evani, mi sono trovato benissimo. Giusto qualche scherzetto… Facciamo una gara di palleggio a un tocco, ci mettiamo in cerchio e dobbiamo toccare la palla una volta: chi fa tre errori prende schiaffi da tutti. Ecco, io ne prendevo più degli altri”.

Sui talenti visti al Mondiale: “Di questo mondiale Under 20 a me sono piaciuti De La Cruz e Bentancur dell’Uruguay. Bentancur è già della Juve, mi ha colpito per tecnica e velocità di pensiero. A volte ti mette una palla nel posto giusto senza guardare. De La Cruz è meno conosciuto ma è intelligente, sa trovare la giocata giusta. Il mercato non l’ho seguito. Volevo godermi l’esperienza, capita poche volte.

Sul futuro: “Non so, non voglio parlarne. Per me la cosa giusta è solo allenarmi con continuità”.

Sui rigori: “Con Mareggini e Bordin, il preparatore dei portieri e il video analista, avevo studiato. È stato bellissimo. Mi sento diverso, più felice”.

Yonghong Li, presidente del Milan

Milan, i numeri del piano di Mr. Li “congelato” dalla UEFA: Scudetto nel 2022

Il business plan da Superman di Yonghong Li per il Milan. E’ ambizioso, forse troppo, il piano industriale presentato dall’uomo d’affari cinese Mr Li per la crescita dei ricavi e della redditivita’ del club rossonero nei prossimi 5 anni. Lo stesso che e’ stato presentato all’Uefa e “rimandato” a ottobre dal Governo del calcio europeo per verificare se sia (o meno) realistico. Ebbene, in base a fonti vicine all’Uefa, Il Sole 24 Ore e’ riuscito ad avere alcuni passaggi fondamentali del piano industriale. Quello che piu’ impressiona sono i numeri di espansione sul mercato cinese. Ma colpisce anche uno dei punti cruciali del piano industriale: cioe’ la volonta’ di un progressivo miglioramento nella graduatoria dei primi club della Serie A italiana, con la qualificazione alla Champions League, con la precisazione pero’ che il primo posto in campionato e’ prefissato soltanto in 5 anni, cioe’ nella stagione 2021-2022.

Sul fronte dei numeri i ricavi totali dovrebbero salire dai 206,3 milioni della stagione 2015/2016 e 196,2 milioni della stagione 2016/2017 ai 273 milioni di fine 2018, per balzare a 426,2 milioni a fine 2019, a 447,5 milioni nel 2020, a 486,1 milioni nel 2021 per concludere a 524 milioni nella stagione 2021/2022 piu’ che raddoppiando quindi il fatturato rispetto all’attuale. Il vero volano sara’ la crescita del mercato cinese, dove e’ in costituzione la newco Milan China. Gia’ nella prossima stagione ci dovrebbero essere, secondo il business plan, circa 90 milioni di euro in piu. Nel 2018/2019 il giro d’affari tra la Grande Muraglia passera’ a 183 milioni, a fine 2020 a 196 milioni, a fine 2021 a 213,5 milioni, nel 2021/2022 a 225 milioni. Insomma, numeri assai ambiziosi, che la stessa Uefa ha ritenuto da verificare nei prossimi mesi, per capire se siano realistici o meno.

L’esame della situazione contabile del Milan, il primo club a chiedere il voluntary agreement, per rientrare spontaneamente nei parametri del fair-play finanziario, e’ infatti stata rinviata a ottobre. Il club rossonero ha ritirato la propria iniziale richiesta per un voluntary agreement ma, allo stesso tempo, ne ha formalmente presentata una nuova, come consentito dal regolamento del fair-play finanziario, in caso di cambio di proprietà. In particolare, l’Uefa avrebbe chiesto al Milan chiarimenti sulla struttura proprietaria e proprio sulle prospettive di ricavi sul mercato cinese. Per quanto riguarda le altre fonti di ricavi sembrano piu’ realistiche: le entrate da broadcasting (esclusi i diritti Uefa) dovrebbero passare dai 98 milioni del 2016/2017 ai 107 milioni di fine 2022. Le entrate da sponsor dovrebbero salire dai 76 milioni del 2017 agli 84 milioni del 2022. Quelle da stadio dai 22 milioni del 2017 ai 40 milioni del 2022. Infine le entrate Uefa dovrebbero passare dai 46 milioni della stagione 2018/2019, quando e’ previsto il ritorno in Champions League, ai 68 milioni della stagione 2021/2022.

Sul fronte dei costi, ferma restanto la stabilita’ di spese come le Accademie di calcio oppure quelle da stadio, le uscite piu’ rilevanti riguardano quelle del personale (che passeranno da 142 milioni a 252 milioni) e quelle da sostenere per il mercato cinese (che cresceranno da 40 milioni a 89 milioni). Importante la crescita della marginalita’ nel business plan: con l’Ebitda (post diritti sui giocatori) che dovrebbe raggiungere gli oltre 127 milioni nella stagione 2021/2022. Insomma, numeri assai ambiziosi che ora Yonghong Li e l’amministratore delegato Marco Fassone dovranno dimostrare di essere credibili.

Fonte: di Carlo Festa per “The Insider – Dietro le quinte della finanza

Hellas Verona, chiesto Cutrone

Esperienza e giovani. Questo il mix a cui l’Hellas Verona vuole affidarsi al ritorno in Serie A. In quest’ottica è stato chiesto al Milan il giovane attaccante (classe ’98) Patrick Cutrone: un profilo che piace per rinforzare il reparto avanzato, un’opportunità per il giovane rossonero di giocare con più continuità e mettersi in mostra.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, sondaggio col Napoli per Reina

In attesa della risposta definitiva di Donnarumma, il Milan si guarda attorno e sonda il terreno per un nuovo portiere. L’ultimo profilo valutato da Fassone e Mirabelli è quello di Pepe Reina: i rossoneri – fa sapere La Gazzetta dello Sport hanno fatto un sondaggio con il Napoli per lo spagnolo, incerto di restare con i partenopei.

Niente USA o Cina: Ibrahimovic aspetta un segnale dal Milan

Zlatan Ibrahimovic aspetta un segnale dal Milan, il Milan aspetta un segnale da Zlatan Ibrahimovic. Un ostacolo a questa possibilità di un clamoroso ritorno a Milano potrebbe certamente essere Mino Raiola, agente dello svedese e di Gianluigi Donnarumma, viste le difficoltà per il prolungamento del contratto del giovane portiere, ma lor signori sono uomini di mondo come scriveva Alessandro Manzoni. Quindi nel caso di comunanza di intenti i problemi e le incomprensioni potrebbero essere certamente superati.

Ogni anno si parla di un interessamento del calcio statunitense per il campione di Malmoe ma Zlatan vuole rimanere in Europa, perciò niente Usa, Cina o paesi arabi. Anche per questioni familiari. Ecco, la famiglia è stata ed è un elemento determinante per le sue scelte e Milano è la città preferita dalla signora Helena ma c’è di più perché Ibra ha già rivelato che il club che più ha amato è sempre stato il Milan e il suo sogno sarebbe quello di diventare dirigente a fine carriera proprio nel Milan.

Un desiderio che potrebbe trovare in sintonia i dirigenti rossoneri che potrebbero esaudire il sogno dello svedese oggi senza squadra, proprio perché nel futuro progetto una figura così carismatica fuori e dentro il campo sarebbe importante a livello di spogliatoio. Questo il futuro lontano ma avere in rosa nella prossima stagione un giocatore anche se a rischio, vista la gravità dell’infortunio, come completamento del reparto offensivo centrale, già composto da André Silva, magari Kalinic e ancora Lapadula, aiuterebbe certo Montella, impegnato in tre manifestazioni. I tifosi non vedono l’ora di rivedere Ibra a Milano: il loro hashtag #IbrahimovicMilan è diventato presto un trend topic, uno dei temi caldi dell estate rossonera.

Fonte: di Carlo Pellegatti per “Premium Sport HD

Fassone: “Donnarumma? Spero di tenerlo al Milan. Ma c’è qualcuno in mezzo…”

L’a.d. del Milan, Marco Fassone, ha parlato della situazione relativa a Donnarumma ai microfoni di Radio 24:

Spero di cuore di trattenere Donnarumma, è un ragazzo fortissimo. Corteggiarlo è come corteggiare una bella donna, ma in questo caso c’è qualcun altro di mezzo che sa fare bene il proprio mestiere… Io spero che tutto finisca nel migliore dei modi per il Milan”.

Milan-Atalanta, si prova a trovare l’accordo per Conti

Qualche giorno fa l’incontro a Casa Milan, tra l’agente del giocatore e la dirigenza rossonera. Ieri, il primo contatto Percassi-Fassone: al centro della discussione, Andrea Conti. Nei prossimi giorni però ci sarà un incontro tra le parti per trovare l’accordo per il trasferimento del difensore in rossonero (intesa che tra il Milan e l’agente di Conti è invece già stato raggiunta).

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, c’è anche Kalinic: in settimana incontro Mirabelli-Corvino

L’arrivo di André Silva (ufficializzato oggi) non esclude quello di Nikola Kalinic. Il Milan infatti vuole consegnare a Vincenzo Montella anche l’attaccante della Fiorentina. È infatti in programma, entro la fine di questa settimana, un incontro tra Mirabelli e Pantaleo Corvino.

Dunque, presto Milan e Fiorentina a colloquio per parlare del croato: un incontro in cui i rossoneri sono pronti a formulare un’offerta di 25 milioni. I viola valutano il giocatore 30 milioni, ma la distanza è minima e le parti (il Milan e gli agenti di Kalinic) sono fiduciose per il buon esito di questo asse Milano-Firenze, per portare in rossonero un altro attaccante alla corte di Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Donnarumma: “Sono molto legato al Milan, ma i miei interessi…”

Gigio Donnarumma ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di GQ. Di seguito le dichiarazioni più importanti rese dal portiere del Milan.

Sugli inizi al Club Napoli: “Per dirla nel modo più semplice, paravo dei tiri che un bimbo della mia età non avrebbe dovuto parare. Sul momento non me ne rendevo conto: mi tuffavo anche se la palla era molto angolata, la pigliavo o la deviavo in angolo, tornavo subito in piedi. Ecco, era lì che alzavo lo sguardo su compagni e avversari, per scoprire che avevano tutti gli occhi sgranati, a partire da quello che aveva tirato, e che non si capacitava di come un pallone così ben diretto non fosse finito in gol. Dopo le prime volte i compagni cominciarono ad abituarsi, mi battevano il cinque e si davano di gomito, erano felici per quella specie di magia, e io con loro. Gli avversari invece cambiavano, partita dopo partita, e quell’espressione di stupefatta delusione si ripeteva su facce sempre nuove. La prima volta avevo quattro anni, mi ci aveva portato lo zio Enrico, che purtroppo se ne è andato troppo presto. Poi cominciò ad accompagnarmi mia madre − io sono molto mammone − e per quanto le categorie crescessero in fretta, per un bel pezzo pretesi di averla dietro alla porta, ché altrimenti mi mettevo a piangere. Credo che la situazione avesse del grottesco: questo ragazzo grande e grosso − ero fuori scala già da bambino − che lasciava increduli gli attaccanti avversari per quante ne parava, ma che appena la mamma spariva per un caffè scoppiava in lacrime”.

Sul suo primo tecnico Ernesto Ferraro: “Spiavo Ferraro quando al centro sportivo arrivava mio padre, perché molto spesso voleva parlargli. A me non diceva nulla di diverso da quanto ripeteva agli altri ragazzi, però con papà capiva di dover essere chiaro, e confusamente intuivo che i due parlavano del mio talento e del futuro. All’inizio mio padre pensava che intendesse una capacità simile a quello di Antonio. Invece Ferraro voleva dire un po’ di più. Più speciale ancora, insomma”.

Sul fratello Antonio Donnarumma: “Vediamo di spiegarla bene. Dal punto di vista umano sarei felice di avere Antonio con me, perché mi manca: i consigli, le risate, i rimbrotti, lui è il mio punto di riferimento, e la mia vita fuori dal campo ne trarrebbe un grande vantaggio. In campo è un’altra questione: Antonio è molto bravo, e giustamente vuole giocare”.

Sull’esordio col Sassuolo e sull’aver scalzato Diego Lopez: “Io ero molto imbarazzato. Voglio dire: quando il tecnico mi anticipò questa cosa del debutto sentii montare l’entusiasmo, chiamai subito casa perché volevo papà e mamma allo stadio… Stavolta non mi sarei messo a piangere, ma li volevo assolutamente a San Siro. Poi, però, si trattò di entrare nello spogliatoio con tutti i compagni che mi facevano i complimenti, mi davano le pacche sulle spalle, mi rassicuravano. E io aspettavo di incrociare lo sguardo di Diego, che mi aveva sempre trattato bene e adesso finiva in panchina perché ero stato promosso io. Ero e sono inesperto di rapporti umani, mi chiedevo se fosse giusto andare da lui o no… Insomma, grave imbarazzo. Risolto da lui al momento di entrare in campo, quando ci siamo allineati nel tunnel. Prima di precedermi per andare in panchina è venuto ad abbracciarmi e mi ha detto all’orecchio “fai vedere di cosa sei capace e li conquisterai tutti, io lo so’’. È stato un grandissimo momento di empatia. Anche se il Milan aveva vinto quella partita, io avevo preso un gol non proprio imparabile, una punizione di Berardi. Mihajlovic´ mi portò davanti al video e mise su una sua vecchia punizione a Toldo, traiettoria perfetta a rientrare e palla nel sacco. Disse una cosa tipo “quando le sai tirare…” e se mai c’era stato un problema, era già svanito”.

Su Buffon: “È un mito, il classico tipo che riesce a farsi voler bene da tutti. Scherza, tiene su l’ambiente, a me ha dato un sacco di consigli. Quando ci alleniamo assieme cerco di rubargli il mestiere, perché tecnicamente è ancora fantastico. Chi pensa che giochi perché si chiama Buffon non ha capito niente. Uno dev’essere sempre pronto, specie nel mio ruolo. Di certo però non chiederò di giocare. Non l’ho mai fatto. Mi alleno e non ci penso, anche perché devo ancora migliorare alcuni particolari. Comunque non sono il tipo che fa una concorrenza “cattiva”, per intenderci. A Buffon, poi…”.

Sulla Supercoppa italiana vinta a Doha: “Mezz’ora dopo la partita Dybala è venuto a cercarmi nello spogliatoio. È stato intelligente ad aspettare un po’: come ricorderà, al fischio finale io ero fuori di me dalla rabbia, non so come avrei reagito a un suo approccio. Mezz’ora dopo, invece, era tutto sbollito: mi si è avvicinato col suo sorriso simpatico, mi ha dato il cinque e ha detto “ora stiamo uno a uno”. Segno che il rigore di Doha non gli era andato giù, almeno fino a quella sera. La perdita del controllo non mi è piaciuta, ho cominciato a lavorarci. In realtà, visto e rivisto credo si debba parlare di rigore borderline, una situazione in cui qualsiasi decisione non sarebbe stata scandalosa. Mi sono fatto però l’idea che a fischiarlo sia stato lo stadio, perché quello della Juve mette una pressione incredibile: l’acustica è stata evidentemente studiata, perché l’onda sonora che ti arriva addosso è incredibile. Doha è stato il mio primo incontro con la vittoria, una cosa meravigliosa, e l’attimo del rigore parato a Dybala è il momento perfetto della mia vita, fin qui. In campo sono tranquillo − in realtà mi diverto un bel po’ − ma ho anche una sfera emozionale molto sviluppata, e vincere la Supercoppa con la maglia del Milan, che è da sempre la mia squadra del cuore, ha avuto un significato profondissimo: ho passato l’intera serata ad abbracciare i miei compagni, e l’ho rifatto dopo la qualificazione all’Europa League perché l’idea di andare a giocare il giovedì in Europa mi entusiasma. Sarà una grande occasione di crescita, quella che ci voleva per me”.

Sul futuro: “Io sono molto legato al Milan. E sono sereno, perché tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà. Ho scelto il migliore apposta… A parte le battute, con Mino e con Enzo Raiola, che fu il primo a notarmi, e con la mia famiglia formiamo una squadra. I dirigenti del Milan sono nuovi, ci si deve conoscere, la mia priorità è nota ma è giusto che i miei interessi vengano rappresentati al meglio”.

Sulla casa a Milano: “Mi sento pronto, anche se a volte discuto con i miei perché stentano a considerarmi maturo. Sto cercando un appartamento grande, dove ci sia spazio per tutti i miei cari, e siccome il centro di Milano è bellissimo lo cerco lì”.

André Silva: la scheda

“Cuando me retire, Portugal todavía estará en buenas manos. Tenemos a un gran delantero como es André Silva”. La firma è quella di Cristiano Ronaldo, non uno qualunque. Parole di stima e apprezzamento verso quello che è diventato, da poco, un nuovo giocatore del Milan. Giovane, di talento, uno dei prospetti migliori nel panorama europeo. Può essere riassunto così l’attaccante portoghese. Dotato di buon fisico (185 cm per 78 kg), André Silva ama svariare su tutto il fronte d’attacco grazie alla sua qualità (che lo porta ad avvicinarsi ad un numero 10) senza però perdere lucidità sottoporta (killer instinct da numero 9). In questa stagione ha giocato come riferimento avanzato nel 4-3-3 di Nuno Espírito Santo, elemento che lo rende semplicemente perfetto per lo scacchiere tattico di Mister Montella.

LA CARRIERA
Una storia breve, ma allo stesso tempo intensa quella del classe ’95 con il mondo dei professionisti. Firma con il Porto nel 2011, facendo l’esordio con la formazione B il 12 agosto 2013 nella sconfitta per 3-2 sul campo del Beira-Mar. Il grande salto con la formazione A, però, arriva nel dicembre 2015, quando André Silva debutta nella Taça da Liga contro il Marítimo. Da quel momento il suo è un inarrestabile crescendo: chiude la stagione 2015/2016 con 11 presenze e 3 gol (2 dei quali nella finale della Coppa portoghese contro il Braga), avvicinandosi nel migliore dei modi alla stagione della consacrazione, quella appena conclusa. Nel 2016/2017, infatti, il talento e la classe del ragazzo di Gondomar emergono in tutto il loro splendore. Con 21 reti in 44 partite diventa l’uomo in più dei Dragões, catalizzando l’attenzione di addetti ai lavori e stampa. La conferma arriva anche dalle sue prestazioni con la Nazionale del Portogallo: 7 gol in 8 presenze. Ora per lui arriva la grande occasione chiamata Milan. Un’opportunità unica per un ragazzo con grande voglia di stupire e sorprendere l’Europa intera. Non solo Cristiano Ronaldo.

Fonte: AC Milan

Diego Costa: “Milan club fantastico e con una storia impressionante”

Diego Costa, attaccante del Chelsea e della Spagna destinato a lasciare i Blues, ha parlato nel post partita del match tra la Roja e la Macedonia:

Sono ancora un giocatore del Chelsea. È il Chelsea che deve decidere il mio futuro. Poi vedrò. L’Atleti è una buona opzione. Il Milan? È un club fantastico – ha ammesso Diego Costa – con una storia impressionante”.