Milan-Arsenal 0-2, le pagelle: Kessié irriconoscibile, male Calabria
Si è giocata Milan-Arsenal, andata degli ottavi di Europa League.
Le pagelle di Milan-Arsenal, andata degli ottavi di Europa League 2017/2018.
G. Donnarumma: 6
Incolpevole su entrambi i gol, chiude bene in due occasioni nel complicato primo tempo.
Calabria: 4,5
Serata storta, condizionata anche dalla botta al ginocchio rimediata dopo pochi minuti. Male sui gol.
dal 79′ Borini: s.v.
Dieci minuti più recupero nel – purtroppo – tranquillo finale. Ingiudicabile.
Bonucci: 6,5
L’unico a suo agio per buona parte della gara, l’ultimo ad arrendersi all’inevitabile. L’esperienza paga.
Romagnoli: 6
L’Arsenal quando spinge fa paura, lui si oppone come meglio riesce. Non basta.
Rodriguez: 5,5
Gli inglesi dal suol lato non sfondano mai. Non ecelle in nulla, ma non gioca nemmeno una brutta gara.
Kessie: 4
Letteralmente annichilito dal grande palcoscenico, sbaglia anche i palloni più elementari. Irriconoscibile.
Biglia: 5+
Non vede palla per quasi un’ora, meglio nel finale quando ormai però la partita era già ampiamente incanalata.
Bonaventura: 5
Provarci ci prova, purtroppo spesso e volentieri si intestardisce nella giocata personale con scarsi risultati.
Suso: 5,5
Fatica tremendamente ad avere la meglio sul diretto avversario. Da dimenticare il tiraccio con cui spedisce direttamente in rimessa laterale una buona occasione.
Cutrone: 5
Chi l’ha visto? Ha un solo – mezzo – pallone giocabile dopo pochi minuti, tenta il colpo di punta ma non trova la porta.
dal 69′ André Silva: 5,5
Mossa della disperazione, sembra entrare col piglio giusto ma a conti fatti combina poco. Pregevole, anche se leggermente lungo, il filtrante per Kalinic.
Calhanoglu: 5
Tra i peggiori in campo, non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco. Lascia il campo dopo un’ora.
dal 62′ Kalinic: 5,5
Gettato nella mischia per passare a due punte, combina bene una solta volta con André Silva ma si fa anticipare da Ospina in uscita bassa. Peccato.
Gattuso: 5
Si diceva che sorteggio peggiore non ci sarebbe potuto essere, stasera abbiamo capito perché. Aldilà dei valori tecnici in campo, il gap di esperienza internazionale a dir poco imbarazzante si è sentito tutto: gli inglesi sono scesi in campo giocando senza pressione, i rossoneri sembravano quasi intimoriti dai loro stessi tifosi. Inutile stare a disquisire di schemi, tattica, prestazioni dei singoli o concentrarsi sugli episodi. Insomma, inutile girarci attorno: l’Arsenal, pur in crisi e con diverse defezioni, è ancora di un’altra categoria.