Biglia, derby da dentro o fuori: “Manca tempo e servono risultati subito”
Dopo l’Argentina e la sua soffertissima qualificazione ai Mondiali, per Lucas Biglia è tempo di rituffarsi sul Milan. Il rientro nella realtà rossonera dopo il periodo con la Seleccion sarà tutt’altro che morbido per lui, con il Diavolo chiamato a riscattare due sconfitte consecutive e risalire da un momento difficile nella gara più delicata e sentita di tutte: il derby meneghino contro l’Inter, primo spartiacque per la stagione e per il futuro di Montella sulla panchina rossonera.
Domani c’è Inter-Milan: l’analisi di Lucas Biglia sul momento difficile dei rossoneri.
Il Milan non arriva alla stracittadina in condizioni ottimali, con un’amalgama ancora lontana dall’essere trovata e un distacco importante dalla zona Champions (oggi -4 dalla Lazio, ma la Roma ha una gara da recuperare), con tanti nuovi acquisti ancora in fase di ambientamento e di rodaggio: “Abbiamo bisogno di tempo, anche se certamente non ce l’abbiamo – l’analisi di Biglia a Premium Sport sul momento difficile della squadra -, ma il problema è che quando lavori inizi a migliorare i piccoli dettagli e gli errori che fai in campo, e a volte sono questi che fanno la differenza”.
“Se guardiamo partita con la Roma – ha proseguito l’ex capitano della Lazio – il minimo errore ci è costato il gol e poi certamente abbiamo mollato, perché viene subito giù il morale, ma se miglioriamo quel piccolo dettaglio possiamo certamente arrivare su, ma dobbiamo migliorare. Certamente non abbiamo tempi perché giochiamo ogni tre giorni – ha concluso Biglia -, ma la verità è che dobbiamo migliorare di gara in gara, anche se abbiamo bisogno di risultati subito e quindi si fa un po’ difficile”.
Migliorare di partita in partita, sfruttando i tanti impegni tra Serie A ed Europa League per ovviare al poco tempo a disposizione di Montella per lavorare in settimana a Milanello: è questa la ricetta di Biglia per accelerare il processo di crescita e di costruzione della squadra. Costruzione che si baserà indubbiamente anche sulle geometrie, sul fosforo e sull’esperienza del Prinicipito, già leader tecnico e caratteriale del gruppo come auspicato in estate dalla dirigenza.