UEFA – Milanismo

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Fassone: “Manca la scintilla. Montella? Ha la nostra fiducia. Ora vietato sbagliare”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa.

Sulla crisi rossonera: “Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro rispetto ai programmi. Quanto? Di 5-6 punti. L’obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare”.

Su Montella: “È stato scelto da noi e ha tutta la nostra fiducia. Panchina a rischio in caso di nuova sconfitta? Inutile ragionare sui se e sui ma, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo”.

Sulle parole di Mirabelli: “Non è questione di pressione. Il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi. Siamo tutti a tempo. Compreso il sottoscritto. Montella-Mirabelli? Non si è strappato niente – ha assicurato l’a.d. Fassone -. Stiamo tutti dalla stessa parte”.

Su Bonucci: “Ci sono persone contente quando togli loro delle responsabilità e altre che invece sono nate per averne. Bonucci appartiene alla seconda categoria. È vero, non sta rendendo per quello che è il suo valore. Ma anche lui sta pagando la situazione generale”.

L’a.d. Fassone analizza l’inaspettata crisi rossonera a 360°

Sull’obbligo di andare in Champions: “Piano con la parola obbligo. La Champions è fondamentale per il nostro progetto: mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player”.

Sul debito con Elliott: “Il progetto, parlo per quello che riguarda il Milan, è di farlo in anticipo, già in primavera. Abbiamo sul tavolo svariate opzioni che stiamo valutando con attenzione. Diciamo che il fascicolo Milan è su molte scrivanie, per avere un percorso di rientro meno sfidante dell’attuale”.

Su Yonghong Li: “Questo scetticismo è anche un po’ fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest’anno ha fatto un aumento di capitale di 49 milioni e non sono soldi prestati all’A.C. Milan. E presto ne farà un altro. L’obiettivo è triennale, far crescere i ricavi e poi mettere sul mercato azionario, alla Borsa di Hong Kong, una fetta della società”.

Sul piano commerciale della società: “Normalmente ci sono tre gambe che sostengono un club. I diritti tv, i ricavi dallo stadio e dal merchandising. Noi ne abbiamo una quarta, il lavoro sul territorio cinese. Il nostro lavoro partirà dal basso, un lavoro con gli istituti scolastici governativi compatibile con il modello didattico cinese. Noi guadagneremo con merchandising e licensing. La scelta delle scuole è appena partita, se ne sta occupando una newco con sede a Pechino, la AC Milan Beijing Sport development”.

Sul Fair Play Finanziario: “A luglio i nostri progetti erano frecce tracciate sui fogli di carta. Ora è tutto più definito – ha concluso Fassone – siamo fiduciosi”.

Fassone: “Voluntary agreement, sono fiducioso”

L’Amministratore Delegato rossonero, Marco Fassone, ha partecipato all’evento “Il calcio globale” organizzato da Wired Italia. Argomento principale di discussione: l’analisi dello scenario economico dello sport più popolare del mondo, un business dove entrano in gioco tantissime figure professionali e molteplici interessi. Il nostro a.d., in collegamento, è intervenuto su diversi temi.

SUI TIFOSI
Dal nostro punto di vista i tifosi ricoprono un’importanza notevolissima. Ritengo che tutti noi del Milan, specialmente per il momento storico che stiamo vivendo, del tutto particolare che viene dopo 31 anni di proprietà straordinaria che per 27 anni ha vinto veramente tutto portando il club in cima al mondo, dobbiamo essere assolutamente trasparenti“.

VOLUNTARY AGREEMENT
Avremo un appuntamento con la commissione nel mese di novembre, dove mostreremo i piani dei prossimi anni per confermare la nostra volontà di avere fatto investimenti importanti per riportarci ad un ottimo livello e rispettare i paletti del Fair Play Finanziario, che prevedono una perdita massima di 30 milioni. Spero che la UEFA condivida le scelte strategiche che abbiamo fatto e ci porti a sottoscrivere questo accordo entro la fine del 2017“.

CHAMPIONS LEAGUE
Sono molto fiducioso di raggiungere, o attraverso l’Europa League o attraverso il campionato, un obiettivo dichiarato. Se non dovessimo farcela adotteremo dei piani alternativi. Non sarà la fine del mondo, anche se è un obiettivo concreto e desiderato da tutti noi“.

Fonte: A.C. Milan

Ranking UEFA, l’Italia ritorna davanti alla Germania: è 3^ posto

L’Italia mette la freccia e sorpassa la Germania nel ranking UEFA. Le recenti stagioni positive delle squadre italiane in Champions ed Europa League, e in particolare l’ultima due giorni da incorniciare con le vittorie di Juve, Roma e Napoli – e le cadute di Bayern, Lipsia e BVB – hanno permesso alla Serie A di rimettere le ruote davanti alla Bundesliga a sette anni di distanza dal sorpasso tedesco.

Ora l’Italia è al 3^ posto del ranking UEFA, a poco meno di 2 punti dall’Inghilterra e sideralmente distante dalla Spagna (a +28). In attesa della giornata di Europa League con gli impegni di Milan, Lazio e Atalanta, è un’ottima notizia per il nostro campionato, anche se non decisiva: il numero di squadre che verranno qualificate alle prossime edizioni della Champions League saranno quattro sia per la 3^ sia per la 4^ posizionata nel ranking.

Fassone: “Il Milan avrà un futuro d’oro”

L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, è stato ospite di un forum nella redazione del Corriere dello Sport, in cui ha parlato a 360° del momento rossonero. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sulla debacle contro la Lazio: “Questa è la prima giornata di down dall’inizio della stagione, ma giocare subito ci aiuterà: non avremo tempo per rimuginare e per fare tanti discorsi. Se questa sconfitta ha minato le nostre certezze? Qualche dubbio ci è venuto, ma Montella è stato bravo nel post partita a sottolineare che le scon­fitte fanno parte di un progetto di crescita. Magari non di queste dimensioni… Ecco perché quando mi hanno inquadrato in tribuna dopo il 4-0 avevo quell’espressione terribile (sorride, ndr). Contro il Cagliari non avevamo giocato bene, ma erano arrivati i tre punti. Contro la Lazio invece…”.

Sugli attacchi di Raiola: “Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Raiola è l’agente di Donnarumma, ma anche di Bonaventura, Abate e altri giovani. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua s­fiducia l’ha espressa ­fin da aprile perché vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Dalle sue ultime frasi deduco che, nonostante gli investimenti, nutre ancora perplessità, ma sono felice che Gigio abbia scelto di rimanere: vuol dire che lui ci crede”.

Sulle “vedove” di Berlusconi: “Pensavo che questo scetticismo fosse ancora più pesante perché Berlusconi è stato al Milan 31 anni, 27 dei quali caratterizzati da grandi successi. Con Galliani ci sentiamo e tra noi il rapporto è buono. In una situazione del genere essere nel mirino della gente è normale e anche per questo abbiamo adottato una tipologia di comunicazione molto diretta: spieghiamo tutto ai tifosi con grande trasparenza sui social. Ho notato che la gente apprezza. Il numero di abbonamenti rispetto allo scorso anno è quasi raddoppiato e intorno al Milan sento tanto calore anche in trasferta”.

Sul debito col fondo Elliott: “Ho detto che al 99% la società rimarrà all’attuale proprietà lasciando però un minimo dubbio? Avrei potuto anche dire al 99,9%, ma come manager, in presenza di un ri­finanziamento non ancora certo, un minimo margine di dubbio va lasciato. Spero di poter dire che saremo a posto al 100% nella primavera del 2018, forse addirittura a febbraio-marzo, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza del debito con Elliott. La mia frase voleva dare una rassicurazione ai tifosi, far capire loro che il Milan non porterà comunque i libri in tribunale e continuerà ad avere una proprietà solida anche nella più sciagurata e remota delle ipotesi. Stanco di sentire insinuazioni sulla proprietà? A volte sì. Nel mondo del calcio spesso le proprietà orientali vengono viste come poco trasparenti e poco comunicative. Noi, dove possibile, abbiamo deciso di rispondere con i fatti e con i numeri”.

Sui ricavi dalla Cina: “I top club lì fatturano poche decina di milioni di euro, 20-25, anche il Manchester United che è il leader assoluto in quel mercato. La nostra scommessa è arrivare nei prossimi anni a 60-70-100 milioni. Come? In Cina abbiamo una società locale, non un semplice ufficio, e manager cinesi che possono sviluppare il nostro business conoscendo la cultura e sapendo come muoversi”.

Sugli obiettivi della stagione: “C’è un piano economico che va di pari passo con quello sportivo. L’obiettivo è la zona Champions League: vogliamo conquistarla per poi crescere ancora e vincere. Non riuscirci, però, non sarebbe un dramma. Alla UEFA ho presentato anche dei piani che non prevedono la partecipazione alla Champions e quindi 40 milioni in meno di ricavi. Se arriveremo ‘solo’ in Europa League non chiuderemo la baracca, ma non nascondiamo che gli azionisti ci hanno chiesto di tornare subito a giocare la coppa più prestigiosa”.

Sulla corsa alla Champions League: “Juventus e Napoli hanno qualcosa in più delle altre perché sono solide e collaudate. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio che mi sembrano più alla nostra portata come rose. Se cresciamo come squadra, possiamo dar fastidio a tutti”.

Sull’Europa League: “Per noi è una competizione importante, anzi prioritaria. Non la faremo schierando le riserve perché vogliamo arrivare il più lontano possibile e migliorare il nostro ranking. Se da febbraio avremo un po’ di fortuna nei sorteggi…”.

Sull’Inter: “Loro lo scorso anno in classi­fica sono ­finiti dietro di noi, ma il Milan ha cambiato molto. Ce la giocheremo senza paura, con loro e con le altre. Al derby e, ancora prima, allo scontro con la Roma arriveremo più rodati rispetto a ora.

Il mio derby con l’Inter? Ho buoni ricordi degli anni all’Inter. Il più grande rammarico è quello dell’ultima stagione con Mancini: eravamo primi, stavamo volando, poi qualcosa si è rotto (tra lui e Bolingbroke, allora CEO nerazzurro, e Fassone se n’è andato, ndr). Peccato perché avremmo potuto vincere il campionato. Roberto (Mancini, ndr) è un fuoriclasse e gli auguro ogni successo perché lo merita.

Mercato estivo? L’Inter era soggetta al Fair Play dell’UEFA, noi lo saremo il prossimo anno, ma non mi permetto di entrare nei loro affari. Tra la nostra proprietà e la loro c’è grande rispetto”.

Sul Fair Play Finanziario: “A maggio abbiamo ottenuto lo slittamento della sottoscrizione del Voluntary Agreement. Siamo stati convocati in un momento in cui i nostri piani erano ancora super­ficiali. Ci rivedremo a novembre e speriamo che tutto vada a posto”.

Sul mercato: “Trovare l’accordo per il Voluntary Agreement potrebbe darci dei vantaggi, ma dei vincoli con l’UEFA li avremo. Quest’anno la proprietà ha accettato perdite forti che nel prossimo bilancio saranno coperte da aumenti di capitale e abbiamo inserito in rosa 11 nuovi giocatori. Nel 2018 niente rifondazioni: l’idea è quella di aggiungere 2-3 elementi e migliorarci dove ne abbiamo bisogno. Faremo mercati importanti anche senza cessioni di spessore”.

Sul parco attaccanti: “Siamo felici di Kalinic. Montella lo voleva ­fin dall’inizio e puntavamo su di lui. Ci siamo tenute aperte delle altre piste perché non sapevamo cosa avrebbe fatto la Fiorentina”.

Su Bonucci: “Eravamo partiti per costruire una squadra di un certo tipo e nella nostra idea base Leo non c’era. A inizio luglio Montella e Mirabelli mi hanno prospettato l’acquisto Bonucci, spiegandomi che era il giocatore che avrebbe completato la nostra rosa. Su di lui siamo andati dritti per dritti anche se a me sembrava impossibile prenderlo. E invece al primo incontro con Marotta abbiamo trovato l’accordo in mezzora. Leo è un leader, ma anche lui deve ambientarsi”.

Su Raiola e la promessa della fascia di capitano a Gigio: “Non voglio fare polemiche. Dico solo che da quando ha sposato il nostro progetto, immaginiamo che Gigio diventerà capitano del Milan. Dargli la fascia adesso sarebbe stata una cosa prematura, ma se rimarrà a lungo con noi come speriamo…”.

Su Montella: “Non lo abbiamo mai messo in discussione e sarebbe rimasto anche senza la quali­ficazione all’Europa League. Mi è piaciuto tantissimo come ha lavorato la scorsa stagione, caratterizzata dalle difficoltà del cambio di proprietà. Ha grandi doti gestionali del gruppo”.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella

Milan, ecco la lista UEFA: presenti anche Paletta, Gomez e Sosa

Con Austria Vienna-Milan partirà la UEFA Europa League dei rossoneri. Un’avventura che vedrà i ragazzi di Mister Montella (assegnati al Gruppo D) sfidare – oltre agli austriaci – anche AEK Atene e HNK Rijeka.
Il Milan ha consegnato alla UEFA l’elenco ufficiale dei giocatori che prenderanno parte alla fase a gironi. Ecco la lista.

1) ABATE (20)
2) ANTONELLI (31)
3) BIGLIA (21)
4) BONAVENTURA (5)
5) BONUCCI (19)
6) BORINI (11)
7) CALABRIA (2)*
8) CALHANOGLU (10)
9) CONTI (12)
10) CUTRONE (63)*
11) DONNARUMMA A. (90)
12) DONNARUMMA G. (99)*
13) GABBIA (46)*
14) GOMEZ (15)
15) GUARNONE (75)*
16) KALINIC (7)
17) KESSIE (79)
18) LOCATELLI (73)*
19) MAURI (4)
20) MONTOLIVO (18)
21) MUSACCHIO (22)
22) PALETTA (29)
23) RODRIGUEZ (68)
24) ROMAGNOLI (13)
25) ANDRÉ SILVA (9)
26) SOSA (23)
27) SUSO (8)
28) STORARI (30)
29) ZANELLATO (45)*
30) ZAPATA (17)

* Giocatore nella lista UEFA B

Fonte: AC Milan

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Europa League, alle 13 i sorteggi dei gironi: le possibili avversarie del Milan

Con il 7-0 complessivo rifilato allo Shkendija nei playoff, il Milan si è ufficialmente qualificato alla fase a gironi della UEFA Europa League, tornando a disputare le coppe dopo ben tre anni di assenza. Una mancanza tanto lunga quanto inusuale per il Diavolo, che non ha però avuto un tracollo nel ranking: i rossoneri saranno in prima fascia in vista del sorteggio del gironi, in programma alle 13 odierne al Grimaldi Forum di Montecarlo.

Milan in prima fascia, dunque, con avversari di primissimo piano come Arsenal e Lione evitati nella fase a gruppi del torneo. Ma Bonucci e compagni potrebbero pescare comunque avversari insidiosi dalle altre fasce: nel secondo lotto le più pericolose sono Everton, Marsiglia e Nizza, mentre nel terzo gruppo occhio soprattutto alle tedesche Hoffenheim e Colonia. Nella quarta fascia, possibile l’accoppiamento con la Stella Rossa: squadra complicata da affrontare a livello ambientale e protagonista di due precedenti storici con il Milan, agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni ’88-’89 e nei preliminari di Champions League ’06-’07. Di seguito le quattro fasce complete verso il sorteggio dei gironi dell’Europa League 2017-18:

PRIMA FASCIA

Arsenal (ING)
Zenit (RUS)
Lione (FRA)
Dinamo Kiev (UCR)
Villarreal (SPA)
Athletic Bilbao (SPA)
Lazio (ITA)
Milan (ITA)
Viktoria Plzen (CEC)
RB Salisburgo (AUS)
Copenhagen (DAN)
Braga (POR)

SECONDA FASCIA

Steaua Bucarest (ROM)
Ludogorets (BUL)
BATE (BLR)
Everton (ING)
Young Boys (SVI)
Marsiglia (FRA)
Real Sociedad (SPA)
Maccabi Tel Aviv (ISR)
Lokomotiv Mosca (RUS)
Austria Vienna (AUS)
Hertha Berlino (GER)
Nizza (FRA)

TERZA FASCIA

Partizan Belgrado (SER)
Astana (KAZ)
Hoffenheim (GER)
Colonia (GER)
Rijeka (CRO)
Vitoria Guimaraes (POR)
Atalanta (ITA)
Zulte Waregem (BEL)
Zorya Luhansk (UCR)
Rosenborg (NOR)
Sheriff Tiraspol (MOL)
Hapoel Beer Sheva (ISR)

QUARTA FASCIA

Apollon Limassol (CIP)
Istanbul Basaksehir (TUR)
Konyaspor (TUR)
Vitesse (OLA)
Slavia Praga (CEC)
Stella Rossa (SER)
Skenderbeu Korce (ALB)
Fastav Zlin (CEC)
AEK Atene (GRE)
Lugano (SVI)
Vardar Skopje (MAC)
Ostersund (SVE)

Milan, in 30 nella lista UEFA per l’Europa League: ecco Bonucci e Biglia

A meno di dieci giorni dalla sfida contro i macedoni del KF Shkëndija, ecco l’elenco completo dei 30 rossoneri che potranno scendere in campo nei preliminari di Europa League.

Lista A
Abate 20
Antonelli 31
Biglia 21
Bonaventura 5
Bonucci 19
Borini 11
Conti 12
Calhanoglu 10
Donnarumma A. 90
Gomez 15
Kessie 79
J.Mauri 4
Montolivo 18
Musacchio 22
Niang 94
Paletta 29
Rodriguez 68
Romagnoli 13
André Silva 9
Sosa 23
Storari 30
Suso 8
C. Zapata 17

Lista B
Calabria 2
Cutrone 63
Donnarumma G. 99
Gabbia 46
Guarnone 75
Locatelli 73
Zanellato 45

Fonte: AC Milan

L'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone

Milan spendaccione sul mercato, alcuni club si lamentano con l’UEFA

Il Milan investe sul mercato centinaia e centinaia milioni, rafforzando la rosa di Montella con acquisti di livello in tutti e reparti per la gioia dei tifosi rossoneri. Meno contenti della sfarzosa campagna rafforzamenti del Diavolo, invece, sono alcuni club europei, tanto che avrebbero contattato la UEFA per protestare: il Milan – scrive La Gazzetta dello Sport – avrebbe avuta troppa libertà d’azione in barba ai dettami del Fair Play Finanziario, che invece sta legando le mani a tanti altre società (come ad esempio Inter e Roma). Un monito che la UEFA pare possa prendere in considerazione, cambiando alcune delle regole imposte dal FFP.

Yonghong Li, presidente del Milan

Milan, i numeri del piano di Mr. Li “congelato” dalla UEFA: Scudetto nel 2022

Il business plan da Superman di Yonghong Li per il Milan. E’ ambizioso, forse troppo, il piano industriale presentato dall’uomo d’affari cinese Mr Li per la crescita dei ricavi e della redditivita’ del club rossonero nei prossimi 5 anni. Lo stesso che e’ stato presentato all’Uefa e “rimandato” a ottobre dal Governo del calcio europeo per verificare se sia (o meno) realistico. Ebbene, in base a fonti vicine all’Uefa, Il Sole 24 Ore e’ riuscito ad avere alcuni passaggi fondamentali del piano industriale. Quello che piu’ impressiona sono i numeri di espansione sul mercato cinese. Ma colpisce anche uno dei punti cruciali del piano industriale: cioe’ la volonta’ di un progressivo miglioramento nella graduatoria dei primi club della Serie A italiana, con la qualificazione alla Champions League, con la precisazione pero’ che il primo posto in campionato e’ prefissato soltanto in 5 anni, cioe’ nella stagione 2021-2022.

Sul fronte dei numeri i ricavi totali dovrebbero salire dai 206,3 milioni della stagione 2015/2016 e 196,2 milioni della stagione 2016/2017 ai 273 milioni di fine 2018, per balzare a 426,2 milioni a fine 2019, a 447,5 milioni nel 2020, a 486,1 milioni nel 2021 per concludere a 524 milioni nella stagione 2021/2022 piu’ che raddoppiando quindi il fatturato rispetto all’attuale. Il vero volano sara’ la crescita del mercato cinese, dove e’ in costituzione la newco Milan China. Gia’ nella prossima stagione ci dovrebbero essere, secondo il business plan, circa 90 milioni di euro in piu. Nel 2018/2019 il giro d’affari tra la Grande Muraglia passera’ a 183 milioni, a fine 2020 a 196 milioni, a fine 2021 a 213,5 milioni, nel 2021/2022 a 225 milioni. Insomma, numeri assai ambiziosi, che la stessa Uefa ha ritenuto da verificare nei prossimi mesi, per capire se siano realistici o meno.

L’esame della situazione contabile del Milan, il primo club a chiedere il voluntary agreement, per rientrare spontaneamente nei parametri del fair-play finanziario, e’ infatti stata rinviata a ottobre. Il club rossonero ha ritirato la propria iniziale richiesta per un voluntary agreement ma, allo stesso tempo, ne ha formalmente presentata una nuova, come consentito dal regolamento del fair-play finanziario, in caso di cambio di proprietà. In particolare, l’Uefa avrebbe chiesto al Milan chiarimenti sulla struttura proprietaria e proprio sulle prospettive di ricavi sul mercato cinese. Per quanto riguarda le altre fonti di ricavi sembrano piu’ realistiche: le entrate da broadcasting (esclusi i diritti Uefa) dovrebbero passare dai 98 milioni del 2016/2017 ai 107 milioni di fine 2022. Le entrate da sponsor dovrebbero salire dai 76 milioni del 2017 agli 84 milioni del 2022. Quelle da stadio dai 22 milioni del 2017 ai 40 milioni del 2022. Infine le entrate Uefa dovrebbero passare dai 46 milioni della stagione 2018/2019, quando e’ previsto il ritorno in Champions League, ai 68 milioni della stagione 2021/2022.

Sul fronte dei costi, ferma restanto la stabilita’ di spese come le Accademie di calcio oppure quelle da stadio, le uscite piu’ rilevanti riguardano quelle del personale (che passeranno da 142 milioni a 252 milioni) e quelle da sostenere per il mercato cinese (che cresceranno da 40 milioni a 89 milioni). Importante la crescita della marginalita’ nel business plan: con l’Ebitda (post diritti sui giocatori) che dovrebbe raggiungere gli oltre 127 milioni nella stagione 2021/2022. Insomma, numeri assai ambiziosi che ora Yonghong Li e l’amministratore delegato Marco Fassone dovranno dimostrare di essere credibili.

Fonte: di Carlo Festa per “The Insider – Dietro le quinte della finanza

Ufficiale: Milan, l’UEFA valuterà in autunno il voluntary agreement

AC Milan comunica che, non sussistendo i tempi tecnici necessari per addivenire a un’utile intesa, d’accordo con la competente Commissione dell’UEFA si è deciso il ritiro della domanda di “Voluntary Agreement” presentata lo scorso dicembre 2016, con contestuale presentazione di altra, analoga, domanda, che sarà discussa con l’UEFA nell’autunno del 2017. L’intesa conseguente produrrebbe i suoi effetti a partire dalla stagione sportiva 2018/19.

Fonte: AC Milan

Milan, entro domani la pronuncia della UEFA sul voluntary agreement

È attesa entro domani (ma secondo alcune fonti potrebbe arrivare già nella giornata di oggi) la risposta della UEFA alla richiesta di “voluntary agreement” presentata dal nuovo Milan di Yonghong Li a fine aprile.

Si tratta di un passaggio chiave nella strategia della dirigenza rossonera, guidata dall’amministratore delegato Marco Fassone, necessario per poter prendere parte alle competizioni internazionali derogando alla break even rule prevista dal regolamento UEFA sul fair play finanziario e avere così la possibilità di fare investimenti sul mercato per rafforzare la squadra.

Il Milan ha chiuso infatti gli ultimi tre esercizi sotto la proprietà della Fininvest della famiglia Berlusconi (2014, 2015 e 2016) in rosso rispettivamente di 91,3 e 89,3 e 74,9 milioni. Ragione per cui l’accordo volontario con l’UEFA diventa fondamentale sia per partecipare alla prossima Europa League, sia per impostare una strategia di crescita a medio termine senza le limitazioni previste dalle regole base del fair play finanziario, che impone un rosso aggregato massimo di 30 milioni in tre stagioni.

Il club rossonero, secondo quanto indicato dallo stesso Fassone nel corso dell’assemblea dello scorso 18 maggio, dovrebbe chiudere il prossimo bilancio (quello relativo alla stagione 2017-2018, visto che la data di chiusura dell’esercizio è stata spostata dal 31 dicembre al 30 giugno) ancora in perdita e ci vorranno almeno tre anni prima di raggiungere l’equilibrio tra ricavi e costi.

La necessità di procedere al rafforzamento della squadra, attraverso investimenti in nuovi calciatori (finora sono arrivati Musacchio, Kessie e Ricardo Rodriguez) e nel ritocco degli ingaggi di alcuni giocatori già in rosa, comporterà infatti un aumento dei costi di gestione a fronte di ricavi che nella prossima stagione dovrebbero rimanere in linea con quelli attuali, per crescere poi negli anni successivi attraverso la qualificazione alla Champions League e alle azioni commerciali anche sui mercati asiatici e in particolare su quello cinese.

Secondo quanto riportato da Repubblica e Gazzetta dello Sport, prima di pronunciarsi sulla richiesta di voluntary agreement avanzata dal Milan, la UEFA avrebbe chiesto alcuni chiarimenti.

Due sarebbero gli ambiti da approfondire: 1) Le prospettive di crescita dei ricavi; 2) La situazione patrimoniale e le disponibilità finanziarie della nuova proprietà cinese.

Per sottoscrivere l’accordo volontario e derogare così alle regole del Fair Play Finanziario un club deve infatti:

presentare un piano a lungo termine, costituito da un piano finanziario basato su ipotesi ragionevoli e prudenti che preveda il raggiungimento del pareggio di bilancio in quattro esercizi;

dimostrare di avere le risorse finanziare a sostenere la gestione fino al termine del periodo coperto dall’accordo volontario;

presentare un impegno irrevocabile da parte dell’azionista o di una parte correlata (nel caso del Milan potrebbe essere Yonghong Li o il fondo Elliott che lo ha finanziato) a coprire le perdite relative agli esercizi precedenti a quello in cui sarà raggiunto il pareggio di bilancio. Questo impegno irrevocabile – dice il regolamento – dovrà essere sancito per mezzo di un accordo giuridicamente vincolante tra il club e l’azionista (o la parte correlata). Non solo, l’UEFA Club Financial Control Body potrebbe anche chiedere al nuovo azionista del Milan o a chi lo ha finanziato di presentare precise garanzie finanziarie.

Fonte: Calcio e Finanza

Fassone venerdì dalla UEFA

Venerdì importante per Marco Fassone. L’a.d. del Milan si recherà alla sede della UEFA, a Nyon, per illustrare il piano della società per il raggiungimento del Fair Play Finanziario: il dirigente rossonero – fa sapere Milan TV – esporrà il cosiddetto voluntary agreement, già redatto e spedito settimane fa, prospetto in cui il Milan espone nei dettagli il proprio progetto grazie a cui conta di aumentare i ricavi e rientrare dentro i parametri del pareggio di bilancio.

Milan, presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’: i dettagli

L’arrivo della nuova proprietà e l’obiettivo di tornare al più presto in Europa: il Milan continua a lavorare e guarda con fiducia al futuro. Nella giornata odierna – data in cui scattava il termine ultimo – la società rossonera ha presentato alla UEFA il piano ‘Voluntary Agreement’, strutturato dal nuovo ad Marco Fassone.

Si tratta di un piano quadriennale che – a causa degli ingenti investimenti che verranno fatti in sede di mercato – prevede ancora una passività per quanto riguarda la prima stagione. Nei successivi tre anni, invece, è previsto un rientro nei parametri economici stabiliti dalla UEFA. Il principale organismo calcistico europeo dovrà dare risposta a questo piano quadriennale entro il prossimo 31 maggio. Il Milan continua a pensare al futuro: presentato il ‘Voluntary Agreement’.

Fonte: Gianluca Di Marzio