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Il derby tra Milan e Inter per farsi l’estate al mare

Giocatori svogliati, soprattutto fra i nerazzurri, e i sospetti dei tifosi sulla voglia di Europa League

Il giorno dopo sui social se n’è lette di ogni, e immaginatevi il lessico forbito. Inter e Milan insomma unite nel destino dei tifosi ormai più che insofferenti a questa sfida che a Milano si chiama ciapanò.

Perdi tu che perdo anch’io e il sesto posto, quello che qualifica agli «affascinanti» preliminari di Europa League, che resta lì in attesa che qualcuno se lo prenda. Se la Fiorentina avesse avuto un po’ di voglia, si poteva sbrigare la faccenda più serenamente. Ma alla fine potrebbe toccare a una delle milanesi aggiudicarsi l’ambito premio. E sarà durissima evitarlo.

È solo una suggestione, sia chiaro: a calcio, si sa, non si gioca mai per uscire sconfitti dal campo. Però poi ci sono anche i ma, soprattutto quelli dei tifosi nerazzurri, che mettono insieme alcuni (ipotetici) indizi per trovare la soluzione del disastro, due punti nelle ultime sette partite che vuole dire ultimo posto nella classifica di questo periodo. Per esempio: il linguaggio del corpo. A Genova Gabigol vuole calciare il rigore, Candreva gli sottrae la palla e va sul dischetto con lo sguardo tutt’altro da killer, tiro loffio e neppure un segno di disperazione, neanche la cosa lo riguardasse da vicino. Insomma: «una squadra di morti in piedi», Gianfelice Facchetti dixit. Così la curva annota, segna e mette insieme altre suggestioni. Del tipo: il preliminare di Europa League si gioca in luglio, il periodo dell’estate al mare e dei selfie dalle spiagge esotiche. Vuoi mettere la differenza radunarsi ai primi del mese, rispetto alle belle abitudini che spostano i ritiri nella seconda metà? Eppoi volendo: ci sarebbero ricche tournée che le società hanno già programmato dall’altra parte del mondo e, insomma, un match di preparazione in Cina vale economicamente di più che un andata e ritorno in qualche oscura località del Vecchio Continente. Considerando quel che vale l’Europa League in un bilancio di una (cosiddetta) grande squadra.

Ecco, dunque, il destino che accomuna Inter e Milan in questo sprint (?) di fine stagione: il sospetto. Anche se per i rossoneri il ko con la Roma è stato più per manifesta inferiorità che altro (con il «tifoso» Berlusconi severo: «Non sono da cambiare i giocatori, ma il modulo»). L’ad Fassone comunque giura che i suoi cinesi vogliono entrare in Europa (nel caso, le partite della tournée in Cina scenderebbero da 3 a 2), anche se con l’Uefa ci sarà da trattare – e non poco – per riportare i conti nei parametri del Financial Fairplay. E all’Inter si dice lo stesso: mai Suning rinuncerebbe a una vetrina internazionale, soprattutto perché Zhang Jindong ha acquistato l’Inter, appunto, come grande vetrina e di crepe quest’anno se ne sono viste ormai troppe. Quindi guai alle malelingue: lotta dura e senza paura. O quantomeno con un po’ di impegno in più.

Sullo sfondo intanto c’è il mercato, con il Milan abbinato a nomi sensazionali, ma che di sicuro ha finora solo la quasi certezza di Musacchio, un difensore. E l’Inter che continua l’assalto a Conte: offerta da 15 milioni l’anno per riportarlo in Italia a sfidare la Juventus. Neanche questo però riesce a distogliere i tifosi dal ciapanò meneghino: pare che un esponente degli ultrà nerazzurri abbia chiarito ieri che una sconfitta domenica a pranzo col Sassuolo non sarebbe più tollerata pacificamente. Minaccia inaccettabile, da respingere al mittente. Meglio ancora se con una vittoria.

Fonte: di Marco Lombardo per “il Giornale

Ausilio: “Io al Milan? Mai”

Mai al Milan. Piero Ausilio, d.s. dell’Inter, ha escluso di poter passare sull’altra sponda del Naviglio, come invece è accaduto di recente con due ex nerazzurri come Fassone e Mirabelli:

“Se il Milan ha pensato a me? Non mi risulta, ma avrei sicuramente risposto di no: dopo 30 anni di Inter, non andrei mai al Milan”.

Milan-Austria Vienna è un match valevole per il girone di Europa League

Volata Europa, i risultati del pomeriggio: Inter ko a Genova

Arrivano buone notizie per il Milan dal pomeriggio di Serie A. Le avversarie dirette dei rossoneri per l’Europa, a eccezione della Lazio, hanno rallentato: Atalanta e Fiorentina hanno pareggiato rispettivamente a Udine per 1-1 e in casa del Sassuolo (2-2), mentre l’Inter ha perso 1-0 al Ferraris contro il Genoa. In virtù di questi risultati, e in attesa del posticipo di giornata contro la Roma, il Milan si mantiene al 6^ posto in classifica, a +3 dalle inseguitrici e a -6 dalla quinta piazza detenuta dall’Atalanta.

Pirlo: “Milan e Inter? Mi spiace vederle così. A De Rossi consiglio…”

L’ex centrocampista del Milan e della Nazionale, Andrea Pirlo, ha parlato così di Serie A e del club rossonero:

La Juventus è la squadra più forte, poi ci sono Napoli e Roma a competere per il secondo posto. Da qui riesco a seguire più partite possibili. Milan e Inter? Mi spiace vederle così – ha dichiarato Pirlo a Sportitalia – è un momento delicato per entrambe e credo che quanto prima si riprenderanno. A De Rossi consiglierei di cambiare aria. È giovane, può ancora fare un campionato in Europa, ma nello stesso tempo è ancora presto per venire in America. Può ancora giocare ad alti livelli”.

Milan, clamoroso Raiola: offerto Donnarumma all’Inter

«Parliamone». E’ stata questa la risposta dell’Inter all’offerta di Raiola. E si è trattato di un’offerta molto particolare, se non singolare, di sicuro non facilmente paragonabile ad altre. Qualche giorno fa, infatti, il procuratore campano ha bussato alla porta nerazzurra proponendo addirittura Donnarumma. Sostanzialmente la domanda sarebbe stata questa: «Sareste interessati al mio assistito a contratto scaduto?». E la risposta di corso Vittorio Emanuele, come premesso, è stata una clamorosa apertura. Da sottolineare che Raiola, non facendo da anni affari con l’Inter, avrebbe tutto l’interesse ad aprire un canale con Suning, che recentemente ha lodato.

SONDAGGI – I movimenti di Raiola evidentemente fanno parte di una più ampia strategia. Ovvero sondare le intenzioni di tutti i principali club europei per capire se e quanto interesse ci possa essere per un Donnarumma a costo zero e libero di firmare con qualsiasi squadra. Con il contratto in scadenza nel giugno 2018, sarebbe possibile già a gennaio. E l’obiettivo conseguente sarebbe quello di quantificare quell’interesse con una potenziale offerta di ingaggio. A quel punto, raccolte le varie disponibilità, l’agente si troverebbe in una posizione di forza rispetto al Milan, inevitabilmente costretto ad avvicinare le proprie proposte a quelle degli altri club. Attenzione, però, ci sarà anche un’altra variabile di cui tenere conto. Inciderà, infatti, anche la commissione promessa allo stesso Raiola.

Fonte: Corriere dello Sport

Derby per de Vrij, ma il Milan è avanti: c’è l’accordo per 25 milioni

Derby totale all’ombra della Madonnina. Tra il campo con la volata Europa League e la scrivania con il duello tra le due nuove proprietà cinesi, Milan e Inter affilano le armi per darsi battaglia anche in sede di calciomercato: i club meneghini – si legge su La Gazzetta dello Sportsi apprestano a contendersi Stefan de Vrij, difensore della Lazio e della Nazionale olandese. Classe ’92, centrale, de Vrij è considerato uno dei migliori interpreti del ruolo del campionato italiano.

Sarebbe il Milan a essere in vantaggio per il giocatore: i rossoneri avrebbero già parlato con gli agenti e sarebbero già in accordo con i procuratori dell’olandese per avere un secondo incontro nella prossima settimana. Fassone e Mirabelli – continua la Rosea – avrebbero già un accordo di massima con Lotito: il presidente laziale, che qualche mese fa chiedeva 40 milioni, ora si dovrebbe accontentare di 25, data la scadenza del contratto di de Vrij a giugno 2018.

Insomma: il Diavolo sembra fare proprio sul serio per accaparrarsi il talentuoso difensore della Lazio. Tanto da aver messo sul piatto un’offerta importante anche per il giocatore: un quadriennale da ben 4 milioni netti all’anno, con bonus legati al raggiungimento della Champions League. Resta viva, in ogni caso, la pista che porta a Musacchio: l’argentino resta sul taccuino del d.s. Mirabelli.

Out De Sciglio, in Darmian: il Milan studia il “cambio” sulle fasce

Fuori De Sciglio, dentro Darmian. Potrebbe essere questa – racconta La Gazzetta dello Sport – la mossa del Milan per rinforzare le fasce: riaccogliere in casa il terzino del Manchester United e della Nazionale italiana, cresciuto nel vivaio rossonero ma esploso e affermatosi con la maglia del Torino. Il Diavolo, d’altronde, dovrà necessariamente trovare sul mercato un esterno basso di livello che raccolga l’eredità di De Sciglio: il “2” è deciso a non rinnovare il contratto e cambiare aria per rivitalizzare la propria carriera, con Juve e Napoli pronte a darsi battaglia per averlo.

Dopo i nomi di Kolasinac, Mendy e Ghoulam, ecco Darmian. Il terzino di United e Italia, schierato poco da Mourinho, potrebbe decidere di lasciare la Premier per non perdere la Nazionale in ottica Mondiale: il Milan può essere l’occasione giusta, anche perché il ragazzo piace sia al d.s. Mirabelli sia a mister Montella. Ed è gradito anche perché prezioso per la compilazione delle liste FIGC e UEFA, essendo un prodotto del Settore Giovanile milanista. I rossoneri dovranno battere un concorrenza agguerrita, su tutti quella dell’Inter: il d.s. Ausilio è da tempo sul giocatore.

Il Milan si è perso per strada

Il Diavolo deficitario nel ritorno. E ha staccato la spina

L’Inter è finita in castigo, il Milan ha preso a flagellarsi. È da cinque anni che Milano non decolla nel calcio mentre l’economia e la metropoli guadagnano consensi e successi.

Nemmeno l’avvento dei nuovi azionisti cinesi ha prodotto l’inversione di tendenza testimoniata da una classifica deprimente, sesto e settimo posto, una miseria per la gloria passata dei due club.

[…]

Il Milan, appena un gradino sopra, non sta certo meglio. Ieri ha continuato a flagellarsi per l’occasione persa con l’Empoli. Scoprendo un deficit che non può essere casuale. Nel girone di ritorno Montella ha collezionato fin qui 19 punti contro i 39 dell’andata (e il 3° posto in classifica). La spiegazione fornita è in un interrogativo rivolto domenica a un cronista dal tecnico napoletano: «All’inizio dell’anno dove pensavate che potesse arrivare la squadra e quali emozioni dare?». Traduzione quasi simultanea: abbiamo fatto quanto è nelle nostre possibilità. La cifra tecnica è così modesta da mettere il Milan alle corde contro Empoli e Pescara? La risposta è no, naturalmente. La distanza rispetto a Juve, Roma e Napoli è ancora vistosa ma nessuno manda sotto processo il Milan perché è fuori dalla Champions. Trattasi perciò di una banale questione di motivazione. Sabato sera, vista l’Inter affondare a Firenze, qualcuno ha staccato la spina a Milanello. Zapata è stato un leone nel derby e una pecorella smarrita dopo una settimana. Spiegazione immediata: si è imbrocchito? No. Ha mollato gli ormeggi. Per non parlare della discutibile mira degli attaccanti che han sprecato tanto e prodotto più sullo slancio che sulla costruzione di gioco. Gli infortuni di Montolivo, Bonaventura e Abate non sono alibi sufficienti: certo sarebbero stati utili a fornire qualche cambio di qualità in più. Niente castigo per i milanisti ma una giornata e mezza di riposo (ripresa mercoledì col doppio allenamento) per staccare la spina e dimenticare l’ennesima delusione. Nel frattempo il piatto piange, De Sciglio è in fuga da Milanello dopo l’aggressione vile di domenica pomeriggio (gelido il colloquio con Mirabelli), mentre Fassone e il nuovo ds attendono col fiato sospeso l’incontro-capestro con Raiola per il contratto di Donnarumma.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Europa League, la Lazio contro gli arbitri: “Favoriscono Milan e Inter”

La Lazio mette in dubbio la regolarità del campionato, accusando gli arbitri di avvantaggiare Milan e Inter nella corsa all’Europa. E’ questo il senso dell’intervento del responsabile della comunicazione biancoceleste e portavoce del presidente Lotito, Arturo Diaconale, ai microfoni di Lazio Style Radio:

La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare perché, al di là degli episodi che sono stati lampanti, sembra incredibile che la terna non abbiano riconosciuto due rigori sacrosanti. Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato. La Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino e si sta giocando con buone possibilità di successo l’opportunità di tornare in Europa. Quello che è avvenuto a Genova alimenta un clima di preoccupazione e di sospetto per quello che potrebbe avvenire. Se questa è la strada, l’impressione è quella che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell’ingresso nelle società dei cinesi, con tutto il rispetto. Mi auguro – riporta il sito ufficiale della Lazio – che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite.”

Inter, sondaggio per Belotti. Gallo sul “no”: tifa Milan

Andrea Belotti, ci prova l’Inter. I nerazzurri pensano a grandi attaccanti in caso di partenza di Icardi e il Gallo è un profilo gradito, tanto da aver già fatto un sondaggio con il Torino e con il giocatore – scrive La Gazzetta dello Sport. Ma Belotti non è molto “caldo”: il numero 9, infatti, è un grande tifoso del Milan e non sarebbe particolarmente propenso a sposare la causa dell’altra squadra meneghina.