Honda – Milanismo

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Ufficiale: Honda firma con il Pachuca

Keisuke Honda riparte dal Messico. L’ex numero 10 del Milan, svincolatosi dai rossoneri lo scorso 30 giugno, è ufficialmente un nuovo calciatore del Pachuca: a darne l’annuncio è stato lo stesso giapponese tramite il proprio profilo twitter.

Montella: “Milan molto ambizioso per il futuro. Deulofeu? Chissà che…”

A margine del workshop al Forte Village, Vincenzo Montella ha rilasciato queste parole sul Milan. Di seguito le dichiarazioni raccolte da MilanNews.it.

Sulla stagione: “E’ un bilancio estremamente positivo. Ovviamente non possiamo accontentarci in futuro, dobbiamo aspirare a fare qualcosa in più. Nella situazione generale credo sia stato fatto un buon lavoro, è aumentato il valore dei giocatori e i tifosi hanno visto quello che volevamo proporre”.

Su Honda: “Ha giocato poco, ma ha dimostrato di essere un grande professionista. Sono felice del gol a San Siro e della fascia di capitano di ieri, ha chiuso al meglio la sua avventura”.

Su Deulofeu: “Ha avuto un impatto importante. Ora ci ha salutato, ma chissà che non possa tornare. Ha avuto sei mesi importanti, noi come Milan gli abbiamo dato qualcosa e lui ha dimostrato le sue qualità”.

Su Pasalic: “E’ cresciuto molto, ma può migliorare ancora. Non è un nostro giocatore e quindi quando è così ci sono delle dinamiche di mercato da valutare”.

Su Totti: “L’addio di ieri di Totti è stato qualcosa di straordinario, è stata una grande emozione che vale più di molte coppe. Ha rinunciato a tante squadre importanti per vivere un momento così”.

Sul mercato: “Non abbiamo finito in maniera adeguato la stagione, ora pensiamo al futuro. La società conosce i miei pensieri, io posso dare le mie valutazioni sul singoli, poi tocca alla società fare le scelte. Io voglio fare solo l’allenatore. Top player in attacco? Forse sono venuto qui per convincere gli sponsor a prenderne tre (sorride, ndr)”.

Su Donnarumma: “L’altro giorno gli ho fatto fare una firma su un foglio bianco, io la sua firma ce l’ho (ride, ndr)”.

Sul suo contratto: “Ho ancora un contratto in essere. Sono a disposizione della società, c’è fiducia reciproca, non c’è nessun problema”.

Sul futuro: “La nostra ambizione è arrivare nelle prime quattro posizioni. Non sarà facile perché Juventus, Napoli e Roma sono molto avanti, e anche l’Inter ha tanti giocatori importanti. Poi c’è la Lazio che se è arrivata prima di noi vuol dire che ha qualcosa in più. Sarà difficilissimo, ma noi abbiamo grandi ambizioni”.

Milan, riecco l’Europa. La prima vittoria cinese regala il sesto posto

Montella (100 successi) bravo in una fase di transizione e senza un euro sul mercato (via “il Giornale”)

È la seconda luce in fondo al tunnel dopo l’abbagliante notte di Doha. Il Milan di Montella è arrivato sesto e ha guadagnato con un rotondo 3 a 0 sul Bologna fragile come un grissino l’accesso ai preliminari di Europa League.

Appuntamento a fine luglio con qualche viaggio esotico ma è un purgatorio fondamentale per dimenticare la colpevole assenza dei tre anni precedenti nell’attesa di dare la scalata alla Champions. Perciò ieri anche i rossoneri hanno festeggiato (a eccezione di Bacca che è tornato mesto negli spogliatoi) sotto la curva dei loro più fedeli sostenitori. I numeri e le riflessioni sull’evento sono diventati millanta, come avrebbe scritto Gianni Brera. Montella, col successo numero 100 della carriera da allenatore, ha fatto meglio dei suoi tanti predecessori (Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi) che pure hanno goduto di condizioni vantaggiose, specie il serbo che ha usufruito di un potenziamento sontuoso (Romagnoli, Bacca e Bertolacci, 68 milioni investiti).

La contabilità è la seguente: vinta la Supercoppa d’Italia, centrato l’obiettivo internazionale, perso il quarto di Coppa Italia arrendendosi in 10 contro 11 davanti alla Juve: mica male. È già questo un risultato prestigioso perché il tecnico napoletano ha lavorato in piena epoca di transizione da una proprietà all’altra, ricevendo la protezione competente di Galliani ma senza avere un euro da investire sul mercato. Si è accontentato delle briciole (Deulofeu e Ocampos) e con quelle ha apparecchiato un pranzo di qualità. Proprio lo spagnolo (in assenza dell’altro sodale decisivo Suso) ha firmato il secondo sigillo consecutivo tra Bergamo e ieri a San Siro: 4 punti in una settimana sono il suo saldo attivo. Il Milan degli scappati di casa (dixit Cassano) è arrivato davanti all’Inter che ha speso cento milioni nell’estate scorsa e veniva accreditata del ruolo di anti-Juve. È un’altra medaglietta al petto del gruppo caduto più volte ma rialzatosi con uno scatto di reni nella curva decisiva della stagione.

A dispetto del risultato, non è stata una comoda passeggiata sotto il sole quasi estivo di Milano. Il Bologna non ha mai tirato in porta e questo è il dato più concreto che può dare conto dell’opposizione della squadra di Donadoni. Nel primo tempo i milanisti hanno molto sprecato d’accordo, ma ha funzionato poco e male il sistema di gioco scelto da Montella: i due centravanti, Bacca e Lapadula, uno al fianco dell’altro, hanno moltiplicato i limiti e gli errori invece che esaltarne le qualità balistiche. Decisivi un paio di cambi avvenuti nella seconda frazione: il primo (Mati Fernandez al posto dello spento Bertolacci) ha dato geometria e dettato un assist, il secondo (Honda al posto di Bacca fischiatissimo) ha contribuito con un bel gol su punizione a mettere in banca il successo. Montella ha preso atto all’intervallo dell’errore commesso e corretto lo schieramento. Non solo. A pochi minuti dai titoli di coda ha consentito a un giovanotto della primavera, Cutrone, di debuttare in serie A: è una scelta simbolica che valorizza la svolta berlusconiana (puntare sul vivaio) dopo il lancio di Locatelli. Da aprile il Milan non vinceva più. Quello di ieri è stato il primo iscritto d’ufficio sul conto del nuovo azionista cinese. Può moltiplicare l’entusiasmo di Fassone e Mirabelli che hanno già messo a segno un tris di acquisti.

Fonte: di Franco Ordine per “il Giornale

Honda ai saluti: “Lascio il Milan. Spero di tornare non da calciatore”

Addio con gol per Keisuke Honda. Ai suoi ultimi giorni milanisti prima della scadenza del contratto, il giapponese è stato decisivo contro il Bologna con una bella prestazione e con la rete del 2-0: una delle pochissime gioie, forse l’unica, di una stagione trascorsa praticamente tutta in panchina. Honda ha salutato il Milan con queste parole riportate sul proprio profilo twitter:

Cari Milanisti, grazie. Grazie perché questi 3 anni e mezzo sono stati una sfida continua ma mi hanno permesso di migliorare come uomo. Lascerò’ il Milan termine di questa stagione ma spero di rivedervi presto, magari in in veste diverse da quelle di calciatore. Nel frattempo continuerò’ a impegnarmi giorno dopo giorno per raggiungere i miei obbiettivi. Forza Milan, sempre!

Con affetto, Keisuke”.

Montella centra l’Europa, il Milan torna a casa

Missione compiuta. Dopo tre stagioni a vuoto, il Milan non sbaglia un’altra volta e centra l’obiettivo Europa. Si dovrà passare per due turni preliminari tra luglio e agosto, ma la sostanza non cambia: il Diavolo tornerà finalmente a giocare le coppe europee dopo anni di sofferente astinenza. La partita contro il Bologna, primo match point dell’anno e (Montella dixit) vera e propria “finale” da non fallire per nessuna ragione al mondo, si è conclusa in un trionfo. Un 3-0 che piace al mister ed esalta il pubblico di San Siro, tornato (numeroso) a gioire con la propria squadra: sono servite pazienza e due correzioni in corsa per sbloccare, arrotondare e chiudere la pratica emiliana, ma il Milan ha vinto e blindato con l’aritmetica il 6^ posto in classifica.

I tre gol di scarto e il ritorno alla vittoria dopo un mese e mezzo di digiuno non rispecchiano però appieno i 90′ di gioco. La partita del Milan non è stata brillante e la prestazione tutt’altro che convincente per larga parte del match: male nel primo tempo e così così a inizio ripresa – Mirante non ha compiuto nessun intervento e la difesa rossoblu non ha sofferto granché -, Montolivo e compagni hanno svoltato solo dall’ora di gioco in poi, trovando la via del gol negli ultimi 20 minuti. Per cambiare marcia sono serviti i cambi di Montella: fuori Bertolacci e Bacca, dentro Mati e Honda, il Milan ha iniziato a girare, soprattutto grazie alle giocate dell’ispiratissimo cileno, capace di inventare il vantaggio milanista con un meraviglioso assist per Deulofeu. L’esperimento Bacca-Lapadula insieme dal 1′ è stato un fiasco: serviti pochissimo dalla squadra, Sir William è piaciuto per la solita generosità (pur peccando di imprecisione), mentre il colombiano è stato ectoplasmatico. L’ultima al Meazza del Peluca non ha reso onore al suo raro talento di finalizzatore.

Milan vincente e non convincente. Ma nelle “finali”, si sa, a contare è solo il risultato. E l’unico obiettivo in Milan-Bologna, centrato in pieno, era proprio questo: portare a casa i tre punti e la certezza matematica di tornare in Europa, a prescindere dalla qualità del gioco e dello spettacolo. Montella è riuscito lì dove Inzaghi, Seedorf, Mihajlovic (il serbo non terminò la stagione causa esonero, pur avendo lasciato il Milan 6^) e Brocchi avevano fallito. E pazienza se il Diavolo non ha entusiasmato: il tasso tecnico dell’undici di partenza, d’altronde, era modesto per pretendere di più. Cagliari sarà la tappa finale del campionato, ma soprattutto l’ultima pagina di un Milan troppo mediocre per essere vero. Il ritorno in Europa è la liberazione dopo un purgatorio lungo nel complesso cinque anni, addolcito solo in minima parte dal sorprendente trionfo in Supercoppa sulla Juventus. Un capitolo doloroso, destinato a diventare storia già dalle prossime settimane. Perché stavolta la musica è pronta a cambiare sul serio: il bello, quello vero, deve ancora venire.

Romagnoli: “Milan, è una stagione da 7,5-8. Difesa a tre? Mi trovo bene”

Queste, invece, le risposte sempre a Milan TV di Alessio Romagnoli:

“Sarà la prima volta per me in Europa League, speriamo di far bene. Era un obiettivo inseguito da tutti fin dall’inizio”. Arrivato al termine di una sfida non scontata: “Una gara sudata, vinta grazie agli ingressi di Honda e Mati Fernandez”. Il difensore vuole fare i complimenti alla squadra: “Siamo un grande gruppo, lo dimostra anche chi gioca meno come Keisuke: sono felice per il suo gol”.

Infine, sul reparto difensivo: “Difesa a 3 o a 4? Non è che cambi poi così tanto. Il Mister ci schierava a 3 già mesi fa, soprattutto in fase di possesso. Io mi trovo sempre bene. Un voto alla stagione? Positivo, 7,5-8. Potevamo fare di più ma va bene così”.

Fonte: AC Milan

Bologna ko 3-0: il Milan torna in Europa!

Missione compiuta. Il Milan non fallisce il match point con il Bologna e torna in Europa dopo tre anni di assenza. La gara di San Siro si decide tutta nella ripresa: a sbloccarla è Deulofeu, mentre il raddoppio arriva con una bella punizione diretta di Honda. La ciliegina sulla torta la mette nel recupero Lapadula, per la rete del definitivo 3-0.

Male nel primo tempo e a inizio della ripresa, il Milan è stato bravo a non perdere la calma e a scardinare il fortino Bologna dopo più di un’ora di gioco praticamente senza occasioni. Ottimo Deulofeu e generosissimo Lapadula, finalmente inoperoso Donnarumma, decisivo Montella con gli azzeccatissimi cambi Mati Fernandez-Honda: subentrati per gli spenti Bertolacci e Bacca, i due sono risultati determinanti ai fini del risultato finale e della bella vittoria rossonera con l’assist dell’1-0 (griffato dall’ex Fiorentina) e dal raddoppio su calcio piazzato del giapponese, ai saluti con il pubblico del Meazza.

Il successo sul Bologna consegna ai ragazzi di Montella la certezza aritmetica del 6^ posto e dunque dei preliminari di Europa League. Le difficoltà dell’ultimo mese e mezzo di campionato, tra una vittoria che mancava dal 9 aprile e le tante “distrazioni” societarie e di mercato, non hanno influito sul risultato finale della squadra: il Diavolo ha raggiunto l’obiettivo minimo stagionale del ritorno nelle coppe.

Honda rifiuta gli USA, vuole restare in Europa

Honda-Milan, è finita. Il giapponese svestirà il rossonero dopo tre anni e mezzo, alla fine del contratto che lo lega al Diavolo sino al 30 giugno 2017. Nel limbo con Seedorf, tra alti e bassi con Inzaghi, benissimo con Mihajlovic e desaparecido con Montella, Honda ha alternato momenti positivi ad altri fortemente negativi, ma sempre con dedizione alla causa milanista e massima professionalità.

Ora Il nipponico è ricercato negli Stati Uniti, ma per ora ha rifiutato l’offerta dei Seattle Sounders. Non è escluso – scrive calciomercato.com – che squadre della MLS possano tornare alla carica (in particolare i Los Angeles FC, franchigia che nascerà nel 2018), ma Honda vorrebbe restare in Europa: Inghilterra, Spagna, Germania o anche Italia, per giocare ancora in uno dei quattro maggiori campionati al mondo.

Milan, attacco nuovo: via Bacca, Honda e Ocampos, dubbi Deulofeu-Lapadula

Rivoluzione in vista nel parco attaccanti del Milan. Tra addii certi e situazioni in bilico, il reparto offensivo di Montella subirà una decisa rinfrescata: Bacca verrà sicuramente ceduto e rimpiazzato da una nuova punta, Honda non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno e Ocampos farà ritorno al Marsiglia – scrive stamane La Gazzetta dello Sport. Dubbi su Deulofeu – il Milan vorrebbe mantenerlo oltre il prestito, ma il Barcellona è intenzionato a esercitare il diritto di recompra – e Lapadula, che potrebbe sia restare da riserva sia cercare fortuna (e spazio) altrove.