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VAR, il Milan incontra Roberto Rosetti

Il responsabile del progetto italiano del “Video Assistant Referee” ha fatto visita a Milanello: il racconto

L’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano per il VAR, lunedì alle 14.00 – presso la sala conferenze – ha incontrato la squadra e lo staff tecnico a Milanello per condividere le linee guida e il funzionamento del “Video Assistant Referee”, già in azione proprio nella nostra amichevole contro il Real Betis a Catania. Un meeting durato oltre un’ora, animato da molte osservazioni e domande da parte di Mister Montella, i suoi assistenti e anche diversi giocatori.

Rosetti ha evidenziato la filosofia che ha ispirato l’introduzione del VAR, ovvero il principio di “interferenza minima-massimo vantaggio”. Ciò significa che è sempre l’arbitro – e non il VAR – a prendere la decisione finale; compresa quella di stabilire che non sia stato commesso alcun errore e quindi non serva l’uso della tecnologia. Il principio è pertanto quello di correggere errori chiari e incidenti gravi non rilevati che possano incidere sul risultato della gara.

Nel corso del workshop sono stati sottolineati in quali casi è previsto il VAR, essenzialmente in 4
situazioni di gioco:
1. Valutazione della regolarità di una rete che comprende anche i casi di fuorigioco;
2. Assegnazione o no di un calcio di rigore;
3. Espulsioni dirette (quindi non per seconde ammonizioni);
4. Scambio di identità tra giocatori.
In tutte queste situazioni, il VAR viene adottato solo dopo che l’arbitro ha preso una decisione (incluso il permesso di proseguire il gioco) o se un episodio importante non è stato visto dallo stesso arbitro e dai suoi collaboratori.

Fonte: AC Milan

Milan-Empoli, arbitra Gavillucci: il commento

Di seguito il commento di Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, sulla designazione di Gavillucci quale arbitro di Milan-Empoli, match valevole per la 33^ giornata di campionato.

MILAN – EMPOLI
GAVILLUCCI Claudio (Latina)

Dopo Maresca (così così) secondo esordio in poche settimane a San Siro. Questa volta è il turno di Gavillucci che approda a San Siro sponda Milan dopo quasi due anni di Serie A. Attesa troppo lunga, decisamente. Ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Ovviamente una gara che, sulla carta, appare piuttosto semplice anche se l’Empoli ha sempre qualche timore (lontano) di essere avvicinato dal Crotone. Stesso discorso dell’incontro di Roma: sarebbe un errore sottovalutare l’appuntamento. La settimana scorsa un approccio inadeguato in Fiorentina-Empoli si è tramutato in una prestazione molto negativa di Mazzoleni. Ma dubito che il giovane laziale possa sottovalutare il suo esordio a San Siro col Milan ed il suo pubblico.

Fonte: www.lucamarelli.it

Derby, maxi-recupero: perché Orsato ha ragione

Dopo la beffa del rigore subito contro la Juve, stavolta il Milan beneficia del prolungamento di un recupero e trova il gol del 2-2 nel derby (certificato dalla goal line technology).

Cosa è successo esattamente?
Al termine della gara Orsato ha concesso 5 minuti di recupero, regolarmente indicati dalla lavagna luminosa. Ma allo scadere del 90° il gioco era fermo e doveva riprendere con una rimessa laterale. La contestuale sostituzione di Candreva con Biabiany ha fatto perdere un ulteriore minuto e dunque il recupero è diventato di 6 (Orsato ha fatto capire chiaramente che i 5’ sarebbero iniziati dalla ripresa del gioco). 6 minuti ai quali l’arbitro ha poi aggiunto altri 30 secondi per l’infortunio di Nagatomo.
Totale – nel secondo tempo – 51 minuti e 30″, con prolungamento comunicato alle panchine attraverso il 4° uomo. A 51’20” il Milan conquista il calcio d’angolo: a quel punto prassi vuole che – se chi deve battere l’angolo non perde tempo – gli si conceda di giocare i 10 secondi rimanenti. Ne bastano 8 per il gol del pareggio rossonero.

Fonte: di Lorenzo Fontani per Sky Sport